La via Dell Amore

8/3/2019 La via Dell Amore

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La Via

d e l l A m o r eIl reale significato dell'amore,l'essenza della vera spiritualit

ri rmadBhaktivednta Nryaa Mahrja

Copyright Gauya Vednta Samiti

La via dell'amore.6 copia 17-10-2005 8:09 Pagina 1


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Volumi di rla Bhaktivednta NryaaM a h r j a :

In italiano:Il Nettare della G o v i n d a - l i l a

Andare oltre Vaikun thaLa vera concezione di Sri Guru-tattva

Lessenza di tutte le istruzioni

J a i v a - d h a r m a

Sri Gaudiya Giti Guccha

Raggi di Armonia

Lettere dallAmerica

Chi volesse approfondire pu contattare

lAssociazione Vaisn ava Gaudya Ve d n t aCantone Salero 5 - 13865 Curino (BI) Italia

Tel. 015-928173g a u d y a i t @ t i n . i t

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sito web: www.gaudiya.it



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D E D I C A

Imploro la misericordia del mio Gurudeva, nitya-ll o viupda r rmad Bhakti Prajna Ke a-va Gosvm Mahrja . Offro migliaia di umiliomaggi ai suoi piedi di loto, e offro gli stessi umiliomaggi ai piedi di loto del mio ika-guru , nitya-llo viupda r rmad Bhaktivednta SvmM a h r j a .

E stato il mio ika-guru che ha aperto il fo r z i e r e

della saggezza Vedica per renderla disponibile almondo intero. La chiave del forziere nelle sue ma-ni e nelle mani del mio Gurudeva. Essi mi hannodato quella chiave e mi hanno ordinato di condivi-dere il tesoro con voi tutti.



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rla A.C. Bhaktivednta Swm Prabhup da



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rla Bhaktivednta Nryaa Mahr ja



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C O N T E N U T OI n t r o d u z i o n e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Amore mal riposto.........................................11

Esiste solo una famiglia................................13

Unit nella diversit.......................................14

Amare tutte le creature..................................15

Lamore ha una fo r m a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 6

Senza quellamore.........................................19

La ricerca della fe l i c i t . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 1

Una domanda perfe t t a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 4

Il percorso verso la fe l i c i t . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 5

Il mantra del Divino A m o r e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 9



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I N T R O D U Z I O N ELintento di questo libretto di presentare le pa-

role di coloro che hanno realizzato le sacre veritrivelate nei V e d a, le antiche scritture indiane. Iltermine V e d a letteralmente significa "la conoscen-za ossia la conclusione finale relativa a tutti gli

argomenti, sia ordinari che straordinari, riguar-danti il mondo trascendentale e questo mondo.I V e d a sono stati scritti migliaia di anni fa dai

saggi realizzati, i cui cuori eran o colmi di affe t t oper le anime sofferenti di questo mondo. Essi furo-no benedetti dalla pura comprensione della Ve r i t Suprema e dal supremo scopo della vita.

Vogliamo condividere con l'u manit le parole diun grande santo, rla Bhaktivednta SvmPrabhu pda, riguardan ti il puro amore:

"Essere predisposti ad amare qualcuno unprincipio che sta alla base di tutte le condizioni divita. Nessuno pu vivere senza amare. Questapredisposizione insita in ogni entit vivente, epersino animali come le tigri sono predisposte adamare seppur a volte in uno stato latente. Questacarat teristica sicuramente presente negli esseriumani . Tuttavia ci che sfugge sapere dove ri-porre il nostro amore in modo che tutti possano es-sere felici. Generalmente oggigiorno la societumana insegna ad amare la propria nazione, la

propria famiglia o noi stessi, ma non ci vengonodate informazioni sul dove riporre la nostra natu -rale predisposizione ad amare per far s che tutti



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possano essere fe l i c i ." Un bambino inizialmente ama i suoi genitori,

poi i suoi fratelli e sorelle e quando cresce inizia adamare la sua famiglia, la societ, la sua comunit,la nazione e persino ad amare tutta l'uman it.Questa predisposizione ad amar e per non maicompletamente soddisfatta, neppure amando l'inte-ra umanit; essa rimarr imperfetta finch non si

conoscer l'identit dell'Amato Supremo. La no-stra predisposizione ad amare si espande come il vi-brare della luce o come l'ari a: non se ne conosce laf i n e . "

" Se noi impariamo ad amare Dio, sar sempliceamare immediatamente e simultaneamente ognientit vivente. E' come dare dell'acqu a alle radicidell'albero o cibo allo stomaco. Il metodo di innaf-fiare l'a lbero alle radici e prendere nu trimento dal-lo stomaco accettato universalmente dal punto di

vista scientifico ma anche qualcosa di pratico per-ch tutti noi lo abbiamo sperimentato.Tutti sanno che quando noi mangiamo qualcosa,

o in altre parole quando apportiamo cibo allo sto-maco, l'energia che ne deriva viene immediatamen-te distribuita in tutto il corpo. Similmente, quandoversiamo dell'acqua alle radici dell'al bero, l'ener-gia che scaturisce viene immediatamente distribui-ta in tutto l'al bero, anche se di grandi dimensioni.Non possibile annaffiare ogni singola parte del-l'albero, cos come non si possono nutrire separata-mente le varie parti del corpo" .

rla Prabhupda afferma ancora: "La causa



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della nostra insoddisfazione che la nostra latentepredisposizione ad amare non stata soddisfattanonostante il nostro grande avanzamento nel mo-dello di vita materialistico. Noi stiamo annaff i a n d otutte le parti dell'albero trascu ran do le radici. Stia-mo provando a nutrire il nostro corpo in tutti i mo-di dimenticando di cibare lo stomaco.

" Dimenticare il S Supremo determina l'oblioa n che di noi stessi. La reali zzazione del s e la rea-lizzazione dell'Anima Suprema, conosciuta come ilSignore Krishna, l'at traen te ricettacolo dell'amore,vanno avanti di pari passo. Per esempio, vedere sstessi al mattino implica vedere anche la luce delsole; senza vedere la luce del sole non possibilevedersi. La relazione con il nostro corpo la causadella schiavit materiale, ma la relazione con l'ani-ma la causa della libert. La relazione tra animae anima si definisce tramite la mediazione e il lpro-

prio legame con l'Anima Suprema. Vedere nelle te-n ebre come non vedere. Vedere con la luce del so-le significa vedere il sole e tutto ci che non si pote-va vedere al buio delle teneb r e . "

Come per tutta la letteratura Vedica, anche que-sto piccolo libro persegue il fine di determinare ilcorretto angolo di visuale in modo che ogni cosa eogni luogo si possano illuminare.

Tutte le storie raccontate nel presente opuscolosono realmente accadute. Sono state tratte dalle se-zioni dei V e d a chiamate P u r a e U p a n i a d.

K a r t t i k a 2 0 0 5



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Tutte le persone citate hanno dei nomi in sanscri-to antico. Seguendo la trad izione dei nostri precet-tori spirituali usiamo i diacritici per indicare la pro-nuncia dei termini in sanscrito. La pronuncia di ,e ha un suono leggermente pi prolungato ri-spetto alle stesse vocali senza ' trattino'; si legge co-me unica sillaba ri; e vengono pronunciate come

nella parola mango; e come sc di scia, kcome c incane; c come la c in cena; g come la g di gatto;j c o-me la g di giorno; s sempre pronunciata come la sdi sale (mai come quella di riso).



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L A V IA D EL L'A MOR EL 'am ore mal ri pos toC'era u n re di nome Bhartrihari, giovane, molto

bello e con molte doti, esperto in tutte le arti. Il reBhar trihari si era sposato all'et di venticinque an-ni e adorava la sua bellissima sposa. Un giorno, de-sideroso di compiacerla, le regal una c ollana d 'i-nestimabile valore, pari ad oltre un milione di euroattuali. Le pose la collana al collo con le sue stessemani, la abbracci e le disse: "Mia a mata, questacollana molto preziosa. Per favore tienila sempreal collo.

Il re Bhartrihari era molto attratto a sua moglie,

ma lei non era attra tta a lui; lo era invece del co-mandante in capo dell' esercito di suo marito, an -ch' egli bellissimo. Desiderosa di soddisfare il co-mandante in capo, gli regal la meravigliosa collanache pochi giorni prima aveva ricevuto in dono dasuo marito.

La regina era molto attaccata a l comandante incapo, ma lui non ricambiava i suoi sentimenti. Egliera invece attratto ad una prostituta e, desideroso diriuscire gradito alla prostituta, alcuni giorni dopo le

regal la collana . La prostituta non r icambiava isuoi sentimenti perch a ffezionata al re, cos ungiorno present quella stessa collana al re desidero-



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sa di dargli piacere. Il re gli chiese dove l'avesse pre-sa. Tremando dalla paura, non rispose. Il re moltoa r r a bbiato disse: " Se non dici la verit ti far deca-pitare.

La prostituta impaurita disse la verit. Il re la la-sci e con la collana in mano si rec dal comandan-te in capo.

Il re Bhartrihari chiese al suo comandante in ca-

po: " Dove hai p reso questa collana? Se mi dici laverit non ti far nulla, ma se cerchi di mentirmi tifar tagliare la testa!" Il comandante in capo gli dis-se la verit e in quel momento il re real izz di aver ri-posto il suo amore nella persona sbagliata. Imme-diatamente lasci tutti i suoi possedimenti materiali.Lasci il suo palazzo, il suo regno e le sue opulenzediventando famoso come spiritualista e rinun ciato.

[Il dolore e l' ira del re Bhart rihari scaturirono dal

suo affetto, che a quel punto si era inacidito. Ci av-venne perch egli non sapeva che per amare bisognaprima di tutto abbracciare l'Amore Supremo. La sof-ferenza che egli prov fu causata dal non compren-dere che l' incarn azione dell'Amore Supremo, Dio, presente in questo mondo. Alcuni di noi pensano ch eEgli non esista affatto, alcun i pensano che sia senzaforma e senza qualit, e altri ancor a che esistono di-verse Divinit o Dio a seconda del credo religioso. Diseguito verr spiegato che conoscendo l'unica RealtDivina, tutti possono liberarsi da lle sofferenze cau-sate dall'ostilit, invidia e litigi.]



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Esiste una sola famigliaTutti noi apparteniamo alla famiglia di Dio. Non

esiste un Dio in Gran Bretagna, un altro in A m e r i c ae ancora un altro in India. I Cristiani, i Musulmanie gli Induisti non adorano differenti Dio. I nomi Cri-sto, Allah, Brhama, Geova, Krishn a e Yahweh si ri-

feriscono allo stesso Dio che viene chiamato in mo-di diversi a seconda della lingua e della cultura.Se noi amia mo lo stesso Dio, perch litighiamo?

Noi litighiamo perch non sappiamo cos' il veroamore. Se noi provassimo vero amore ed affetto peril Signore Supremo, naturalmente ci ameremmol'un l'al tro. C' un detto: " Dio amore e l'amore Dio" , e nella cultura Vedica Indiana c' un altro det-to: " Tutti dovrebbero essere fe l i c i .

A n che Ges ha insegnat o questa filosofia. Egli sirec in India quando aveva circa sedici anni e visitmolti luoghi di pellegrinaggio come V r i n d v a n a ,Ayodhya, l'India meridionale e Jaganntha Puri. APuri vide le divinit di Jaganntha, Baladeva e Su-badra e sent dire che al Signore Jaganntha (che si-gnifica il "Signo re dell'un iverso") ci si rivolge colnome Krishna.

In questa parte dell'India il n ome Krishna vienepronunciato Krusna. Trasmesso poi in altre lingue,come il greco e l'ebraico, il nome si tra sform inKru sta e Krista e oggi viene pronunciato Cristo.

Krishna , Krusta, Krista e ora Cristo sono la stessapersona.Nell'universo esiste un solo Dio. Egli non russo,



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inglese, tedesco o italiano. Egli conosce tutte le lin-gue senza difficolt, ma in real t non c' bisogno diconoscerle. Esiste solo una vera lingua in tu tto ilmondo, e quella lingua viene chiamata amore.

Gli occhi possono parlare questa lingua, le orec-chie e le mani possono esprimerla e comprenderla, eun viso sorridente pu dire tutto. Dio uno ed Egli la personificazione dell'Amore. Krishna il nome

originale di Dio, Gli stato attribuito dagli antich iV e d a e significa " l'infinitamente affascinante ricet-tacolo del piacere". Tutti gli altri nomi come A n i m aSuprema, Buddha, Allah, e Dio sono inclusi in que-sto nome.

U ni t nell a div ers itNonostante siamo tutti parti integrant i dello stes-

so Signore Supremo, abbiamo diviso questa Terra di-

chiar ando: "Ques ta la mia nazione! Quella latua nazione!"A n che se siamo individui, noi tu tti dipendiamo

dallo stesso sole e respiriamo la stessa aria. Questo il principio dell'unit nella diversit. Unit si rife r i-sce al fatto che noi tutti siamo parti integranti dellostesso Signore Supremo Krishna, il padre di tutti; ladiversit consiste nel fatto che la nostra natura eter-na individuale. Siccome questa la realt eterna,noi troveremo pace e felicit solamente in questa

realt. L'unit nella diversit non ha senso se la gen-te non ha fede nel Signore Supremo, o non provaamore per Lui e per tutte le altre entit viventi.



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Ama re tu tte le cre atu reSpesso si pensa che gli umani siano gli unici com-

ponenti della famiglia di Dio, ma questo non vero.Egli ha creato tutti gli esseri. Tutti sono i Suoi bam-bini, quindi perch non dovremmo amarli? Il detto"tu tti dovrebbero essere felici" no n si applica soloagli esseri umani.

Il Signore Supremo ha creato le mucche che dan-no liberamente e indiscriminatamente il loro latte atutti. Nei V e d a la mucca viene chia mata g o - m a t a,Madre Mucca, in quanto ci nu tre con il suo stessolatte. Da nessuna parte nella Bibbia viene affe r m a-to che noi possiamo uccidere le mucche o un qual-siasi altro animale. In aramaico, la lingua origina-le della Bibbia, il termine "b r o s i m u s" viene usato pidi venti volte. "B r o s i m u s" significa "cibo" ma sta-to successivamente tradotto come "c arne". I n in-glese antico " meat" non significa "carn e" (il signi-ficato attuale), ma "cibo". L'inglese cambiato co-s oggi la maggior parte della gente err oneamentecrede che la Santa Bibbia promuove il cibarsi di car-ne animale.

Il Ve c chio Testamento afferma molto ch i a r a m e n t e"Non uccidere" . Questo significa che non dobb i a-mo uccidere nessuno, n gli esseri uman i, n gli ani-mali. A n che il Corano sanziona l'uccisione dellamucca e il cibarsi della sua carne. Il Signore Supre-mo non ha creato gli an imali aff i n ch noi li man-

giassimo. Per questo scopo ha creato frutta, radici,latte, burro, cereali, legumi e verdure. Egli non sarfelice se noi facciamo del male ai Suoi figli, che dire



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allora di uccidere la nostra stessa madre.Gli alberi, le piante, le mucche, i maiali e gli in-

setti sono anche loro figli dello stesso Signore Su-premo. Nella cultur a Vedica dell'Ind ia viene dettoche non si dovrebbe calpestare i l campo dopo che stato seminato, perch i semi potrebbero morire.Non si dovrebbe recare dolore o sofferenza a nessu-na entit vivente.

Noi tutti siamo figli del Signore Supremo, la per-sonificazione stessa della felicit suprema e il depo-sitario della suprema felicit per tutti. Noi siamoparti integrant i di quella Felicit. L'u nica diffe r e n-za tra il Signore Supremo e noi che Egli illimita-to e noi siamo minuscoli. Noi siamo qualitativa-mente identici a Lui m a sfortuna tamente a bb i a m odimenticato chi siamo. Dovremmo provare a realiz-zare questa verit. L'unica vera religione di tutte leanime l'a more, e quella religione senza eguali.

Noi dovremmo amare Dio e anch e amar ci a vicen-da, e in questo modo potremo vivere felici in questom o n d o .

L' amore h a un a form aI V e d a spiegano che il Supremo ha una forma tra-

scendentale e delle qualit personali ed inoltre com-pie straordinari pa ssatemi. Lui infinitamente at-traen te e possiede tutte le potenze. E' indivisibile ed unico senza eguali. Nonostante Egli sia uno e no-nostante sia tutto, una persona. In inglese il termi-



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ne God, Dio, anche un acronimo. G sta per 'gene-rator' (creatore) , il creatore di questo mondo; O staper "oper ator" (gestore), colui che gestisce questomondo, e D sta per " distruttore" , il distruttore diquesto mondo. Egli nutre e sostiene l'intero univer-so. I saggi vedici come rla Vysadeva, NradaMuni e il Signor e Brahm ci hanno detto che Egliha una bellissima forma e milioni e milioni di qua-

lit trascen dentali.Se il padre ha una forma, anche il figlio deve ave-re una forma. Se il padre non ha forma n qualitallora neanche il figlio potr avere forma e qualit,anzi non esister neppure.

In alcune scritture pu sembrare che Dio a voltevenga descritto come privo di forma, ma quandoqueste scritture affermano " privo di forma", inten-dono dire che non ha una forma mat eriale, non haqualit materiali, e non ha lineamenti materiali.

La Sua forma e le Sue caratteristiche sono spiri-tuali. Egli possiede tutte le potenze, quindi ha anch eil potere di avere una forma. Se Egli fosse privo diforma, qualit, poteri e misericordia, sarebbe nulla.S a r ebbe incapace di aiutarci o di ascoltare le nostrepreghiere, che dire di darci una felicit eterna. Noinon crediamo in un Dio privo di misericordia, pote-ri e qualit. Se non avesse qualit trascendentali co-me la misericordia, quale sarebbe il valore e lo sco-po di adorarl o?

Sia la Bibbia che il Corano affermano che Dio hauna forma. La Bibbia dice: "Dio ha creato l'uomoa Sua immagine e somiglianza." Se Egli non aves-



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se immagine, o forma, perch la Bibbia direbbe que-sto? La Sua immagine trascendentale; non mor-tale. Egli ha un corpo spirituale dal quale ha creatol'uomo. Non viene anche detto che Ges Cristo ilFiglio di Dio? Se il figlio ha forma, a llora anche ilpadre deve averla. Infatti, ha la forma pi bella. Hatutte le buone qualit e possiede tutte le potenze.

Nel Corano sta scritto: "I nallah kalaka mein su -r a t i h i, Allah, o Kudda, ha una forma, e con quell'a-spetto ha creato l'uom o. Il termine " s u r a t i h i" si-gnifica " forma" e il nome Allah significa " il pigrande" . Tutti gli universi e tutta la creazione sonocontenuti in Lui, e non c' nulla c he eguagli A l l a hin gra ndezza. La concezione Vedica di Dio confe r-ma questa comprensione e dice inoltre che l'EssereSupremo, il Signore Krishna, sia il pi gran de deigran di che il pi piccolo dei piccoli.

Le espressioni " privo di forma" , "p rivo di qua -

lit" e "privo di aspetto" , usati nelle scritture per de-scrivere Dio, provengono dai termini originali "f o r-ma" , " qualit" e " aspetto". Senza il concetto di ave-re forma, non pu esistere il concetto di essere prividi forma.

Si deve quindi concludere che l'E ntit SupremaOriginale ha forma, qualit e aspetto, e una di que-ste qualit dev'essere la misericordia. E' talmentemisericordioso da aver creato questo mondo per sod-disfare il nostro sciocco desiderio di godere separa-tamente da Lui.



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Senza quell'amoreUna volta, un uomo era in una foresta e sent il

verso di una tigre. Mentre fuggiva, i suoi occh iscrutavano tutto attorno in cerca di un rifugio. A l-la fine trov un pozzo che non veniva pi usato.L'erba e le piante vi crescevano sopra e un albero lo

sovrastava. Aiutandosi con due rami dell'alberol'uomo riusc a calarsi nel pozzo confortato dal pen-siero di porsi fuori dalla portata della tigre. Tutta-via, mentre stava scendendo nel pozzo, vide sotto dis una moltitudine di serpenti. I serpenti alzaronola testa e iniziarono a sibilare pronti a morderlo.

Mentre stava sospeso aggrappato ai due rami,real izz che la sua situazione era soltanto peggiora-ta: sul fondo del pozzo c'erano dei serpenti pronti amorderlo, e in cima una tigre feroce pronta a divo-rarlo. Soffriva ed era agitato.

In quel momento, due topi, uno nero ed uno bian-co, iniziarono a rosi cchiare i rami sui quali si reg-geva. Era solo questione di tempo e i rami sarebb e-ro stati completamente rosicchiati e lui sarebbe ca-duto nel covo dei serpenti. Per sfuggire a questa si-tuazione, avrebbe dovuto risalire e trovarsi davantila tigre che lo avrebbe divorato; in qualunque casoil suo fato sarebbe stato orribile.

In questa situazione di estremo pericolo, l'uomonot un favo sul ramo di un albero. Siccome l'albe-

ro oscillava, delle gocce di miele cadevano dal favomolto vicine al suo viso. Per cogliere quella oppor-tunit di godimento, egli allung la lingua in modo



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da poter catturare e gustare le gocce di miele. Gu-stando la dolcezza del miele pens: " Com' dolce!Com' buono!" Sentendosi felice si dimentic com-pletamente del pericolo in cui si trovava.

Tutti i componenti di questa analogia rappresen -tano la nostra condizione. L'uomo di questa storiarappresenta tutte le anime che sono attaccate a que-sto mondo. Noi siamo in una situazione pericolosa

in quan to possiamo morire in ogni momento, e nonesiste un modo di poterci salvare con i nostri sfo r z imateriali.

I serpenti rappresentano i nostri problemi che ciassillan o uno dopo l'a ltro, come le onde dell'ocea-no. Noi pensiamo: " Questo il mio ultimo proble-ma. Sar felice non appena a nche questo sar ri-solto. Ma a volte l'onda successiva ancora pigrande e a volte pi onde, pi problemi, vengono in-sieme. Ne possono venire anche cinque o sei in una

volta. Sopra il pozzo c' la tigre che rapprese nta lamorte che aspetta tutti noi in questo mondo.I due rami dell' albero rappresentano i risultati

delle nostre attivit: buone e cattive, pie ed empie.Noi viviamo le nostre vite raccogliendo i frutti dellenostre attivit pie ed empie.

Queste reazioni combinate, determinano la dura-ta della nostra vita che diminuisce istante dopoistante. Il topo nero rappresenta la notte e quellobianco rappresenta il giorno. Siamo felici nel vedertrascorrere i giorni, ma in realt ci significa che ladura ta della nostra vita viene consumata inesora-bilmente.



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Tra tanti pericoli e problemi, una goccia di mieleci cade sulla lingua, e ques ta goccia rappresenta lefelicit temporanee che possiamo provare con gliamici e i paren ti in questo mondo.

L a ric erca de ll a feli ci tTutte le creature viventi compiono grandi sfo r z icercando di ottenere una felicit reale e dur atura.

Tuttavia, come spiegano i V e d a, le cose mondanenon ci possono dare la felicit. Nonostan te si abb i auna posizione, si rimane insoddisfatti. A n che se si r i c chi, giovani, belli, eruditi, famosi e influenti, sicerca sempre qualcosa in pi per essere fe l i c i .

Persino i presidenti e i primi ministri di gran di na-zioni si sentono insoddisfatti. La storia rivela che per-sone ricche e potenti come Napoleone e i re e le regi-

ne d'Inghilterra, Francia e cos via, erano profo n d a-mente infelici anche se sembravano delle persone conposizioni vantaggiose. In tempi moderni, noi possia-mo constatarlo nella vita della Principessa Diana e diBill Clinton solo per citarne un paio. La piccola fe l i-cit che riceviamo in questo mondo momentanea emista alla sofferenza. Non continua ed eterna, non neppure completa e pura. Dal pianeta materiale pibasso a quello pi alto, esistono tanti tipi di miseria enon c' la vera felicit eterna.

Nessuna an ima che si identifica con il corpo ma-teriale pu essere felice. Questa vita umana fattaper cercare la via di uscita dalla prigione del corpo



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che destinato a crescere, invecchiare e morire. Noivogliamo essere felici soddisfacendo i nostri corpimateria li, ma la vecchiaia arri ver velocemente, cicoglier di sorpresa e ci lamenteremo.

La felicit materiale che riceviamo non vera fe-licit: miseria condensata. Noi non comprendia-mo che l'anima, che diversa dal corpo e dalla men-te, eterna, spiri tuale e piena d i conoscenza e fe l i-

cit. Perci noi possiamo essere soddisfatti nel verosenso solamente con ci che anch'esso spirituale,eterno e pieno di conoscenza e felicit: con Dio laPersona Suprema e con la relazione d'amore che ciunisce a Lui.

Al giorno d'oggi vengono inventate molte cose evengono fatte scoperte in svaria ti campi, come lamedicina , i trasporti e le comunicazioni. Noi pos-siamo viaggiare facilmente da una parte all'altra delmondo in poche ore.

Sedendoci in salotto possiamo vedere ci che ac-cade dall'altra par te del mondo. Possiamo vedereuna part ita di cricket giocata in Australia o in Indiae possiamo vedere il presidente Americano parlaredalla Casa Bianca a Washington. E, se agli occhi diuna persona sorgono dei problemi, la chirurgia puriparar li prendendo le parti corrispondenti di uncorpo morto.

Nonostante tutto questo progresso, la gente sta sof-frendo pi di prima. Noi non siamo capaci di preve-nire la vecchiaia e la morte; non possiamo prevenirela guerra e il terrorismo, o la diffusione di malattie.Nuove malattie si manifestano in continuazione.



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I progressi della scienza e della tecnologia non cihanno portato alla felicit anzi, abbiamo ancora pipaura e siamo diventati pi materialisti e avidi.

Pe r ch la scienza moderna sta facendo fiasco? Laragion e che in realt non molto sviluppata. Gliscienziati non possono vedere l'a nima che ha unaforma trascen dentale; non possono neppure vederela mente che materiale.

Noi pensiamo di essere molto progrediti per viadello sviluppo tecnologico, ma tutto quello che sia-mo riusciti a fare accrescere i bisogni del corpomateriale e trascurare i bisogni dell'an ima. Noi nonci interessiamo ad amare i l Signore Supremo e perquesto non abbiamo vero amore e affetto tra di noi.

A bbiamo pi fiducia nei nostri cani e gatti ch enelle nostre famiglie ed amici. E' molto comune ch emarito e moglie divorzino. I genitori rifiutan o i lorofigli, e i figli i loro genitori. Quasi tutti sono inte-

ressati solamente alla gratificazione del proprio cor-po e mente.Le persone che vogliono fermare l'infinita catena

di nascita, malattia, vecchiaia e morte possono im-parare a farlo grazie alla Cultura Vedica. Studiarela scienza moderna non pu essere d'aiuto.

Quando la conoscenza scientifica diventer pisofisticata le persone alla fine sa ranno in grado dicontrollare la vecchiaia e la morte. Per raggiunge-re questo punto per la societ moderna dovr im-parare dalla Cultura Ve d i c a .



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Un a doma nda p erfettaI V e d a raccontano una storia antica. C'era un'a-

nima realizzata di nome Yajvalkya che faceva ser-vizio alla corte del nobile e famoso re J anaka. Eraun erudito nei V e d a ed era perfettamente consape-vole della presenza dell'anima e dell'Anima Supre-

ma all' interno del corpo.Yajvalkya aveva due mogli: Maitreyi eKtyyan. Una volta raggiunta una certa et,chiam le sue due mogli e disse loro: " Noi abb i a m ovissuto la vita di famiglia per molti ann i. Ho accu-mulato una grande quant it d'oro e di mucche e hodato ad ognuna di voi sette figli. Ora voglio divideree dare tutte le mie propriet a voi in modo che pos-siate essere felici per il resto della vostra vita, dopo dici, per favore permettetemi di andare nella foresta ameditare profondamente sulla Suprema Pe r s o n a l i t

di Dio.Ktyyan fu molto felice di sentire queste parole edisse: " Il tuo meraviglioso fine di meditare sul Si-gnore Supremo. Tu sei mio marito e io voglio assi-sterti in questo.

Maitreyi diede una risposta diversa: " Io ho una do-manda da porti e, dopo che avrai risposto, potrai anda-re col cuore pieno di gaudio. La ragione per cui stai an-dando nella foresta che non sei soddisfatto di tutto l'o-ro e le propriet che hai accumulato durante la tua vi-

ta, e non sei soddisfatto delle tue mogli, dei tuoi figli edei tuoi amici. Pensi forse che queste cose possano ren-der felici noi anche se non hanno reso felice te?"



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Yajvalkya rispose: "Tu se i la mia vera fe d e l emoglie. Ponendomi questa domanda mi hai resomolto felice. La risposta a questa domanda di-scussa in tutti i V e d a. Oro e possedimenti non pos-sono dare la vera felicit. Avere una posizione in so-ciet, essere eruditi, avere una buona re putazione,delle amicizie e una buona famiglia non potrannomai renderci veramente felici. Il denaro e qualsiasi

cosa possiate comprare in questo mondo non ci potrdare ci che desideriamo arden temente. Noi siamoparti integrant i del Signore Supremo ed Egli il ri-cettacolo di tutte le felicit. Per questo possiamo tro-vare felicit solo in Lui. ServirLo la vera fe l i c i t ,mentre la felicit che gustiamo in questo mondo piccola e non duratur a. Il Signore Krishna unoceano di nettaree relazioni trascendentali ed l' in-carnazione della felicit suprema. Egli soltanto cipu soddisfare, quindi ora desidero andar e nella fo-

resta e riuscire ad ottenerLo".I l perco rs o verso l a feli ci tSe vogliamo veramente essere felici, dobbiamo im-

pegnarci nella prati ca del servizio a Dio. NeiV e d aquesto processo chiamato bhakti-yoga, o unionecon il Supremo Signore sulle basi del servizio. Pren-dendo in considerazione per prima cosa la Sua fe l i-cit, au tomaticamen te si diventa felici, e si ottiene lapace. Non bisogna fare del male ad altre creature,siano essi animali o esseri umani e, come risultato,potremo vivere in pace con tutti.



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r Caitanya Mahprabhu e r Nitynanda P rabhu hann oportato il canto del mantra Hare Krishna in questo mondo. Essivengono paragonati al sole e alla luna che sorgono simultanea-

mente per dissipare loscurit dellignoranza e concedere la lo-ro misericordia tanto meravigliosa.



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La devozione a Dio ha tre stadi di sviluppo: lo sta-dio della pratica; lo stadio del risveglio dell'estasi spi-rituale e quello in cui l'estasi completamente sboc-ciata, chiamato anche puro amore.

Per ottenere il puro amore, si parte dallo stadio del-la pratica . In questa era di discordia e di ipocrisia,chiamata Kali-yuga, la pratica spirituale pi poten-te e il migliore metodo per trovare la felicit canta-re il nome del Signore Supremo. Essendo assoluto,tutto ci che Lo riguarda parteci pa della Sua stessanatu ra assolu ta pertanto il Suo nome non diversoda Lui e contiene tutte le Sue potenze cos come leSue dolci forme e passatempi. Ci verr rea lizzatoappieno nello stadio di puro amore. Cantare i SantiNomi del Signore render pulito il cuore da tutti i de-sideri e tendenze insan e, lasciandoci vivere in tran -quillit e in connessione con Lui.

Il testo Vedico chiamato K a l i - s a n t a r a n a U p a n i a d

a fferma: "I n quest'era di discordia e ipocrisia l'un i-co metodo di liberazione il canto del santo nome delSignore. Non c' altro modo, non c' altro modo,non c' altro modo.

I nomi del Signore possono essere cantati come se-g u e :

Hare Krishna Hare KrishnaKrishna Krishna Hare Hare

Hare Rma Hare RmaRma Rma Hare Hare



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r Krishna , la personi ficazione dellamore e della fe l i c i t eterna e la Sua potenza di piacere, rmat Rdhik, mentrecompiono meravigliosi passatempi nella loro dimora spiri-tual e, Goloka V r i n d v a n a .



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I l ma ntra del l' Amo re D iv in oOggigiorno l'acqua, l'aria, l'etere e praticamente

tutto il resto inquinato. Po i ch gli oceani sono in-quinati da veleni, ne consegue che sono avvelenatia n che i pesci e i mangiatori di pesce. Allo stesso mo-do la vibrazione sonora materiale inquinat a e av-

velena l'atmosfera; questa vibrazione sonora mate-riale nella forma di insulti, critiche, litigi e altro (inrealt tutte le vibrazioni materiali) inquina la mente,i sensi e il cuore di tutti in questo mondo. Noi pos-siamo contrastare questo inquinamento e soffe r e n z acantando il m a n t r a Hare Krishna.

Per portare un esempio pensate ad un grande sta-gno; se lanciate un sasso in acqua creer delle ondeche raggiungeranno ogni sponda dello stagno. Que-sto universo paragonat o a questo stagno. Quandosi canta Hare Krishna Hare Krishna KrishnaKrishna Hare Hare Hare Rma Hare Rma Rma

Rma Hare Hare, vengono create molte onde di vi-brazione spirituale.

Queste onde toccano tutto, raggiungono persino iconfini del mondo, muovendosi ovunque purifican-do l'intero un iverso da tutto l'inquinamento. Il Si-gnore Krishna inconcepibilmente potente. Pucrear e in un secondo un un iverso intero e poi di-struggerlo, e poi di nuovo crearn e molti altri. Ha in-vestito tutta la Sua misericordia, potenza, e opulen-

za nei Su oi nomi e perci sono illimitatamente po-tenti. I Santi Nomi viaggiano velocemente in tuttol'universo come vibrazione sonora trascendentale, e



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l'inquinamento gradual mente sparisce.Gli alberi, le piante, gli animali e gli insetti non

possono parla re. Non possono comprendere il no-stro linguaggio. Ci nonostante, non solo gli esseriumani ma anche tut te le creature de ll'un iverso sa-ranno toccati dalla potenza del Santo Nome, sianoessi consapevoli o no; come toccando il fuoco, siaconsapevolmente che inconsapevolmente, se ne sen-

tirann o gli effetti.Questi Sant i Nomi ispirerann o e purifich e r a n n otutte le entit viventi, gli alberi, l' erba e gli esseriumani , tutti diverranno fortunati quando sen tiran-no parlar e di Krishna, persino le creature della giun-gla sarran no gradualmente liberate dalla loro soffe-renza.

Se noi cantiamo a voce alta, tutti i nostri sensi sa-ranno puri ficati, e non ci sar nulla da criticare oqualcosa di triste da ricordare. Con sforzi materiali

non possiamo controllare l' infelicit, e i pensieri ne-gativi che entrano nella nostra mente, ma il cantomolto facilmente li pu controllare.

Gradualmente i nostri cuori saranno puliti daquesto canto e gradualmente realizzeremo che il no-stro vero interesse il Signore Krishna, l'Anima del-la nostra anima. Perci se noi Lo serviamo, noi e ilmondo intero ne trarremo beneficio.

"Dio Amore, l'Amore Dio"Cantra il mantra Hare Krishna e sii felice



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La AVG V, Associazione Vaiava Gauya Ve d a n-ta attiva in Italia dal 1999 per ispirazione di rlaBha ktivednta Nryaa Gosvm Mahrja e hagi organizzato vari cicli di conferenze, festival vedi-

ci e pubblicato diversi libri.LAssociazione si ripropone di diffondere in Italia

il messaggio dellantica Civilizzazione Vedica tra -smesso ininterrottamente da 5000 anni attraversouna linea disciplica autentica di maestri spirituali, la

Brahm-Mdhva-Gauya Sampradaya .

A chi desidera sse approfondire il contenuto diquesto libretto, suggeriamo di leggere ilJ a i v a - d h a r -

m a (La Natura essenziale dellAnima), un testo del-la letteratura Vedica, tradotto per la prima volta initaliano, che rappresen ta il condensato di tutta la fi-losofia e la conoscenza Vedica e che contiene le ri-sposte alle molte domande della vita.

Questo libro anche disponibile gratuitamente co-me file via internet, basta visitare il sito:

www.gaudiya.it e cliccare sul link libri.



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La via Dell Amore