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La Tradizione Typhoniana tratto dall’articolo “The Typhonian Tradition” di Simon Hinton Definizione di Tradizione Typhoniana Il termine Typhoniano fu usato estensivamente dal brillante studioso del 19esimo secolo Gerald Massey nella sua monumentale opera sulla religione antica, come una descrizione dei culti che adoravano la dea primordiale, identificata con la costellazione dell’Orsa Maggiore. L’adorazione della Dea, come si suppone ampiamente, precedette tutte le forme di adorazione di dio maschile e la sua essenza è ancora oggi riflessa in termini come “Madre Natura”. Si ritiene verosimile che in queste primitive fasi della civiltà il ruolo del maschio nella procreazione non fosse compreso pienamente. Concepimento, gestazione e nascita sarebbero state viste come un processo misterioso della donna che si divideva dando vita a una nuova creatura. In questo stadio troviamo che la dea Typhon e suo figlio Set sono riferiti quasi come una comune entità. Con l’evolversi della civiltà ci fu un graduale cambiamento di tale convinzione, e l’adorazione si spostò da una fase lunare e matriarcale (la dea) ad uno stadio maschile, solare- fallico. In questo tempo il ruolo del maschio nella procreazione fu compreso pienamente e risultato di ciò fu il drammatico mutamento dei culti, nei quali fu posta una maggiore enfasi sul principio maschile rispetto a quello femminile. Le varie divinità non sfuggirono a questa onda di revisionismo e l’adorazione a un dio maschile divenne la nuova ortodossia. Coloro che persistettero ad adorare la dea furono visti dapprima come antiquati, poi come bizzarri e perversi, ed infine come una vera e propria minaccia. La visione solare si consolidò nella politica come struttura sociale patriarcale e ciò produsse una netta separazione tra le correnti di adorazione lunare e solare, che si concretizzò nel conflitto sociale in cui gli aderenti all’antica forma di adorazione, i Typhoniani, ebbero la peggio.

La Tradizione Typhoniana

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La Tradizione Typhonianatratto dall’articolo “The Typhonian Tradition” di Simon Hinton

 Definizione di Tradizione Typhoniana

Il termine Typhoniano fu usato estensivamente dal brillante studioso del 19esimo secolo Gerald Massey nella sua monumentale opera sulla religione antica, come una descrizione dei culti che adoravano la dea primordiale, identificata con la costellazione dell’Orsa Maggiore. L’adorazione della Dea, come si suppone ampiamente, precedette tutte le forme di adorazione di dio maschile e la sua essenza è ancora oggi riflessa in termini come “Madre Natura”.

Si ritiene verosimile che in queste primitive fasi della civiltà il ruolo del maschio nella procreazione non fosse compreso pienamente. Concepimento, gestazione e nascita sarebbero state viste come un processo misterioso della donna che si divideva dando vita a una nuova creatura.In questo stadio troviamo che la dea Typhon e suo figlio Set sono riferiti quasi come una comune entità.

Con l’evolversi della civiltà ci fu un graduale cambiamento di tale convinzione, e l’adorazione si spostò da una fase lunare e matriarcale (la dea) ad uno stadio maschile, solare-fallico. In questo tempo il ruolo del maschio nella procreazione fu compreso pienamente e risultato di ciò fu il drammatico mutamento dei culti, nei quali fu posta una maggiore enfasi sul principio maschile rispetto a quello femminile.Le varie divinità non sfuggirono a questa onda di revisionismo e l’adorazione a un dio maschile divenne la nuova ortodossia. Coloro che persistettero ad adorare la dea furono visti dapprima come antiquati, poi come bizzarri e perversi, ed infine come una vera e propria minaccia. La visione solare si consolidò nella politica come struttura sociale patriarcale e ciò produsse una netta separazione tra le correnti di adorazione lunare e solare, che si concretizzò nel conflitto sociale in cui gli aderenti all’antica forma di adorazione, i Typhoniani, ebbero la peggio.

Fu allora che i Typhoniani, cominciarono ad essere visti come gli Oppositori; coloro che nuotano contro la corrente della maggioranza dei loro contemporanei. Nella maggior parte del periodo dinastico dell’antico Egitto, Set, Set-Typhon o anche semplicemente Typhon fu descritto come l’Oppositore, impegnato in una perpetua  battaglia con Horus. Si deve tenere presente che il cambiamento dei tempi fu anche il cambiamento delle culture e delle mitologie  che venivano rappresentate. In questo stadio, per esempio, il termine “Typhon” è sinonimo di Set come il tormentatore di Horus, piuttosto che come la dea primordiale dei tempi primitivi. Nel mondo Giudeo-Cristiano, le cui tradizioni furono profondamente influenzate dalla civiltà Egiziana, l’oppositore fu identificato come Satana, Lucifero, il Diavolo.Il termine Satana deriva dalla congiunzione del dio Set con la dea Egiziana della Luna An. In queste tradizioni la donna è descritta come la tentatrice, per mezzo del sesso, la sensualità e le necessità fisiche che venivano considerate malefiche ed impure.Nel Giudaismo ortodosso, per esempio, che deriva la sua autorità dal patriarcato storico del vecchio testamento, una donna durante le mestruazioni è considerata impura e viene segregata.(Deuteronomio). E’ una triste ironia il considerare che gli uomini si rivoltarono contro la stessa Madre

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Natura, considerandola impura, quando niente poteva essere più lontano dalla verità. Tempi più recenti, tempi di orrendi estremismi della misoginia radicata nella religione patriarcale, videro decine di migliaia di donne torturate e bruciate sul rogo come streghe ed eretiche, semplicemente a causa della loro sessualità e del loro spirito di associazione.

La Tradizione Typhoniana dovrebbe essere concepita come la volontà di ricostituire l’equilibrio tra i sessi, incoraggiando il principio femminile in una nuova era di illuminazione. Ciò non significa la restaurazione della precisa forma primordiale di adorazione, ma piuttosto di una nuova visione di equilibrio tra i principi maschile e femminile.

Un’altra derivazione del termine Typhon si trova nella sua affinità con il Tifone. Il tifone è una forza vorticosa potente e distruttiva. E’ la forza e il fuoco che caratterizzano l’Eone di Horus, che ha provocato catastrofie rovine sul mondo fin dal suo avvento, nel 1904.

Il Tifone entra in un’area precedentemente calma e crea il caos distruttivo. In modo simile la Magick è trasformativa.  Spesso è necessario devastare il vecchio ordine in modo che il nuovo possa emergere. Ciò può essere molto pericoloso per coloro che non sono preparati ai rapidi cambiamenti che la sua pratica scatenerà. Il suo impatto sulla nostra coscienza susciterà mutazioni interne ed esterne che possono creare un effetto domino. In poche parole ciò può provocare enormi difficoltà e dobbiamo essere preparati  per il cambiamento.

Tuttavia la prospettiva Typhoniana è più ampia di quella umana. La coscienza umana è limitata ad una ristretta banda di frequenze di coscienza cosmica. Come maghi Typhoniani siamo impegnati nell’allargamento di tale banda di frequenze e nell’espansione della consapevolezza oltre ciò che è stato comunemente assunto come limite umano.

Il termine Typhoniano ha diversi significati. La fondamentale implicazione è comunque quella di un’espansione della coscienza oltre la normale condizione. Nei termini di Oppositore, esso rappresenta la nostra opposizione all’accettazione di una visione limitata di noi stessi, della nostra condizione e della compiacenza di sé.Il potere del Tifone può distruggere questi falsi ideali affinché possiamo percepire un più alto piano di coscienza.

 

L’Emersione della Tradizione Typhoniana

Il Liber Al, I:56, dichiara che tutte le parole sono sacre e tutti i profeti sono veri; tranne coloro che comprendono solo un poco.Gli ultimi 100 anni hanno visto la nascita di un nuovo Eone di illuminazione foriera di una nuova libertà accademica, libera dai lacci della superstizione. Ciò ha aumentato la nostra consapevolezza storica e messo in viva luce la violenta soppressione del pensiero umano e della spiritualità, che avvenne sotto la guida dei leader della Cristianità. Queste atroci persecuzioni, di natura patriarcale,  minacciarono tutti i liberi pensatori, cristiani o meno, con torture e morti barbariche. La Chiesa Cattolica fu il maggiore imputato. Questa fu una delle ragioni predominanti per la segretezza della tradizione occulta: proteggere gli iniziati delle scuole misteriche dagli occhi indiscreti delle autorità e preservare i loro segreti. La parola “occulto” significa letteralmente “nascosto”. Ma non fu solo la Chiesa Cattolica, nelle sue varie guise, a sopprimere le informazioni ritenute eretiche. Nell’Antico Egitto, le cui dinastie occuparono diverse migliaia di anni, si scatenò una grande battaglia spirituale

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quando gli iniziati cercarono di interpretare le loro realizzazioni alla luce del clima politico e del cambiamento delle circostanze. 

Il Dio Set che è simbolicamente rappresentato dal pianeta Saturno ed è il “pianeta dietro il pianeta” di Venere, è rappresentato in modo simile dalla stella Sirio come “il Sole dietro il Sole”. Effettivamente ciò rappresenta Set come l’Iniziatore, la vera sorgente creativa della vibrante influenza stellare che determina l’espansione della consapevolezza. Come una comune conoscenza della tradizione iniziatica, Set è il tipo “buono” descritto successivamente come il tipo “cattivo”.

Se spogliate degli indesiderati attributi morali, mitologie come quella di Caino e Abele e quella della Bestia Selvaggia e la Donna Scarlatta del Libro della Rivelazione assumono la loro vera luce. Psicologicamente questo ha l’effetto di sottoporre l’iniziato ad un test sugli intenti, e contemporaneamente tenere alla larga il profano. Il potere della mutazione di tipo typhoniano, che apporta iniziazione, corrisponde all’eterna battaglia in natura tra l’ordine ed il caos.  L’iniziazione è portata a causare il caos causando cambiamenti nei nostri modelli di pensiero e nelle nostre percezioni condizionate. Ciò è quindi una minaccia per lo status-quo e potenzialmente per chiunque abbia l’interesse che le cose restino come sono.

La Tradizione Typhoniana è chiaramente una tradizione di iniziazione e le iniziazioni sono realizzazioni. La storia mostra che c’è sempre stato chi ha intravisto un disegno più grande e che la tradizione della conoscenza sopravvive fino ai giorni nostri.Nella simbologia dell’Albero della Vita il pianeta Saturno e il dio Set corrispondono a Binah, il Sephira chiamato Comprensione. Questa tradizione di iniziazione, ha mascherato sé stessa in molte forme nelle epoche ma il suo spirito visionario è rimasto intatto. Sebbene questo lignaggio possa, in alcuni casi, essere presentato storicamente, è importante riconoscerlo come lignaggio magico, un termine conosciuto come Parampara.  Vale a dire che ci sono stati avvenimenti esterni o extraterrestri che hanno illuminato la coscienza dell’uomo nelle varie epoche della nostra evoluzione. Questi riverberi, quando effettivamente canalizzati, agiscono come una sorgente creativa di vibrazione, quelle correnti che poi istruiscono i programmi scientifici e religiosi per il genere umano. Non deve meravigliare che grandi scienziati, uomini come Leonardo Da Vinci e Sir Isaac Newton furono occultisti, e che J.G.Frazer, autore di “Golden Bough”, descriva la scienza come una magia di successo.

Con l’avvento del Nuovo Eone, Aleister Crowley divenne lo strumento per la risorgenza della primitiva tradizione Egiziana, quella degli adoratori di Set-Typhon come opposta alla trinità Osiridea. La differenza essenziale tra le due è l’enfasi posta sul genere sessuale del principio. Set-Typhon rappresentava la vergine madre e suo figlio, mentre il culto Osirideo rappresentava la paternità individualizzata. In questo contesto di risorgenza, potrebbe essere notato che il Libro della Legge fu una potente trasmissione Typhoniana, in una nuova era di venerazione e dovuto riconoscimento al principio femminile. Essa è riferita come Nuit, il cerchio infinito. Comunque, a differenza dell’età dell’oro dell’Egitto Typhoniano, il principio maschile avrà anch’esso un posto riconosciuto. Egli è l’onnipresente punto conosciuto come Hadit. Tuttò ciò non avrà similitudini con l’orrenda era oscura degli dei morenti, il cui squilibrato patriarcato causò così tanta inutile sofferenza, ma piuttosto con l’equilibrio Maatiano tra l’ardente energia creativa in combinazione armoniosa con le qualità femminili di intonata delicatezza, intuizione e recettività. Set è il Dio dell’iniziazione e Saturno è il pianeta del Karma. L’iniziazione avviene distruggendo tutti gli indesiderati impedimenti al progresso. Il caos causato dall’indagine sul nostro karma, è una parte

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essenziale del processo di realizzazione della nostra vera volontà in un movimento privo di restrizioni. I veli opachi sono tolti così che la vera luce della comprensione può risplendere.

Crowley lottò per esporre le sue scoperte e le sue comprensioni iniziatiche in una moderna struttura. Ciò creò il caos perché scosse e spaventò la gente immersa nella loro esistenza di sogno e avvolta nelle superstizioni del vecchio Eone.

Crowley fu demonizzato per tutta la vita, etichettato come l’uomo più perverso del mondo, nello stesso modo in cui gli Osiridei ed i Cristiani demonizzarono la forza creativa come il malvagio Set o Satana. Crowley chiamò i veri individui ad adottare la causa Typhoniana ed è interessante notare che il suo Santo Angelo Guardiano era Shaitan-Aiwass, una forma di Set l’Iniziatore.

Fortunatamente queste attitudini stanno cambiando, e nonostante tutti i suoi errori e le difficoltà, Crowley sopravvisse per deporre le vitali fondazioni spirituali del nostro nuovo mondo. Invocando Set-Horus egli influenzò la nozione che noi siamo dei e scatenò la realizzazione di un potenziale creativo illimitato.

L’onda della corrente continua a sorgere e due figli magici di Crowley furono posti a stabilire il passo del cambiamento.Inizialmente ci fu Frater Achad, che scoprì la chiave del Liber Al, e che preannunciò il parallelo Eone di Maat nella primavera del 1948, quarantaquattro anni dopo l’alba dell’Eone di Horus. Gli studi qabalistici  di Achad hanno apportato molta luce sulla crescente comprensione del concetto di spazio e tempo, e posto le basi ad altri iniziati per raggiungere ulteriori scoperte di rilevanza per la tradizione Typhoniana. Egli fu anche lo scopritore del vero significato della trinità Thelemica 93. Successivamente ci fu Kenneth Grant, che assunse il controllo dell’O.T.O. nel 1935, stabilendo la loggia Nu-Iside che canalizzò vibrazioni provenienti da razze esterne al nostro sistema solare. I frutti di queste operazioni sono stati registrati nella serie conosciuta come Trilogie Typhoniane, testi che hanno sviluppato l’opera di Crowley e di altri Iniziati alla luce di nuove ricerche.

E’ interessante notare che Grant fu anche amico del pittore surrealista ed occultista Austin Osman Spare. Spare dichiarava di essere stato iniziato da una maestra strega chiamata Yelg Paterson e fu per un breve periodo di tempo un membro della A.’.A.’. sotto Crowley. Spare andò successivamente a sviluppare il proprio sistema magico conosciuto come i Culti Zos Kia che includevano la combinazione di un sistema di sigilli che egli chiamò l’Alfabeto del Desiderio. Sebbene differente dal sistema di iniziazione della AA, i principi essenziali rivelano la stessa sorgente magica: la corrente Typhoniana 93.Tale corrente è onnicomprensiva e non deve sorprendere che molti gruppi occulti, di tradizioni esteriore abbastanza differente si stanno amalgamando.Ciò a causa della crescente consapevolezza che condividiamo la stessa eredità; una eredità magica. E’ la vorticosa Tradizione Typhoniana, una chiave vibratoria attiva su tutti i piani dell’evoluzione dell’umanità.

La Tradizione Typhoniana Oggi

La Tradizione Typhoniana, come abbiamo citato, rappresenta la forza e il fuoco, ed il suo effetto è una fiamma di ispirazione e devozione nel cuore di ogni iniziato. Questa è la fiamma di Hadit che brucia nel cuore di ognuno, che è individuale per ogni iniziato, sebbene sia una fiamma comune. Nello stesso modo la Shakti, che è il potere individuale Kundali-

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Shakti, e la Shakti che sostiene la manifestazione che noi conosciamo come esistenza,  non sono due ma una e la stessa.

Sebbene per tutta l’umanità ci sia un’apparenza di individualità che, come iniziati, dobbiamo imparare ad affrontare, con il progresso della nostra iniziazione il nostro senso di individualità si dissolverà progressivamente. Questo perché ogni cosa nell’universo e connessa ad ogni altra cosa.Ma ovviamente dobbiamo iniziare da qualche parte e sebbene la coscienza sia un continuum, possediamo un senso del sé che abbiamo la necessità di purificare. L’iniziazione, la comprensione e la purificazione che questo processo comporta, varierà per ogni persona. E’ errato pensare che ci sia una semplice prescrizione per l’illuminazione, nello stesso modo in cui non c’è una formula assoluta per la felicità. Ciò che possiamo fare è applicare i principi magici al nostro dharma, o modello di essere. Ogni persona sul sentiero, si svilupperà differentemente scoprendo il vero sé, o essenza, che aiuterà l’iniziato ad entrare maggiormente in contatto con l’universo. Un esempio di questa variazione tra individui, può essere il tipo di approccio che l’aspirante assume con un testo spirituale come il Libro della Legge. Questa trasmissione ha ricevuto nel passato una mole enorme di illustri commentari, ma il suo valore più prezioso è quello che risulta a noi personalmente, la diretta esperienza spirituale che raggiungiamo, permettendo al suo fuoco di illuminare i più segreti recessi del nostro essere. In questo modo siamo in grado di trascendere le considerazioni speculative e filosofiche e ritrovare lo spirito. Per fare ciò possiamo scegliere i nostri personali rituali e meditazioni attorno a particolari passaggi che risultano importanti, ma il punto veramente importante è comprendere e liberare la propria originalità.

Iniziazione significa il sentiero verso l’interno, sebbene paradossalemente questo conduce all’esterno. Il concetto non è quello di udire la descrizione di ciò che si prova bevendo un bicchiere d’acqua ma di berlo direttamente. E’ un viaggio alla sorgente del Nilo, alla sorgente che si trova all’interno. Quando scopriamo ciò, abbiamo anche trovato il vero guru.

La Coscienza è un continuum. Le parole, sub-conscio, inconscio, super-coscienza e coscienza cosmica sono esclusivamente classificazioni intellettuali  che forniscono delle definizioni ad aspetti di questo continuum. Possiamo parlare della “nostra” coscienza ma ciò è realmente un’illusione. Non possediamo la coscienza ma piuttosto essa possiede noi, ed opera attraverso di noi, inoltre la nostra coscienza è fluida e non fissa, in virtù della consapevolezza del passaggio tra un istante ed il successivo. L’iniziazione potrebbe essere considerata come il processo di dissolvere i veli che oscurano la coscienza.

A volte ci serve del tempo per renderci conto che ogni cosa che esiste è coscienza in transizione; aggregazioni cangianti che possono apparirci in forma stabile. La pratica mistica di varie tradizioni, e in tutte le epoche, ha messo in grado gli iniziati di entrare in sintonia con questa realtà. E la frase “entrare in sintonia” è particolarmente appropriata in quanto suggerisce i campi di frequenza. Ciò può essere una spiegazione del perché come umani, non percepiamo l’intera gamma di frequenze della coscienza. Semplicemente la nostra banda di coscienza è ristretta, e si è evoluta per  includere l’istinto alla sopravvivenza, e tutto ciò che comporta.Il potenziale della coscienza umana è comunque vasto, e la pratica magica e quella mistica possono ampliarne la banda, rendendoci consapevoli di ambiti più ampi e più profondi che superino le nostre percezioni ordinarie.Meditazioni regolari o esercizi di respirazione (pranayama) possono avere effetti impressionanti, sebbene essi tenderanno a dissolversi, a divenire distanti e simili a sogni.

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Comunque, la pratica regolare, disciplinata e sorretta, rende l’effetto permanente, e conduce ad un livello totale ed irreversibile dell’iniziazione.

Ciò significa che la banda della nostra coscienza è stata ampliata permanentemente. (Come imparare a guidare un’auto; una volta che hai imparato non lo dimenticherai mai). Quando questo accade diveniamo  sempre più consapevoli della nostra reale identità e sempre meno coinvolti con la maschera della nostra incarnazione umana.

Questa è un’aspirazione gloriosa, e la cosa per cui vale la pena di lottare come maghi, streghe, stregoni e sciamani.

L’esistenza quotidiana degli uomini è uno stato di sonno e di sogno. L’Iniziazione è un processo di risveglio. Differenti Tradizioni hanno differenti terminologie, ma essenzialmente si riferiscono alla stessa cosa. Si può scegliere il processo di risveglio di Kundalini, variare il punto della concentrazione o gioire della conoscenza e della conversazione con il Santo Angelo Guardiano.

Sebbene possano essere considerate esperienze differenti, esse condividono un comune obiettivo: la trascendenza della natura umana dalle limitazioni dell’esistenza terrena, l’espansione della banda di frequenza di percezione.

Abbiamo precedentemente affermato che il cuore della Tradizione Typhoniana è quello della forza e del fuoco. Nella mitologia ciò è simboleggiato come il Serpente o il Dragone del Profondo, una potente entità che emerge dalle profondità della consapevolezza, sinuosamente e silenziosamente, mentre produce la devastazione.  Ciò che viene devastata è la restrizione della consapevolezza umana. “Io vengo non a portare la pace ma la spada”.

Ciò può essere inteso come l’intrusione nella coscienza umana di qualcosa di esterno, qualcosa che si trova oltre. Questa stessa idea appare nella Gnosi di Lovecraft come Cthulhu, il dio che sorge dal mare dopo aver dormito per ere.

Il Santo Angelo Guardiano è un’entità che senza dubbio incontreremo se avremo effettivamente percorso il nostro sentiero di iniziazione. Egli non è un’entità statica ed oggettiva ma un’apparizione dell’eternità. La consapevolezza è elastica, muta e fluida, si espande e si contrae. Come la lunghezza d’onda  della nostra consapevolezza viene rifinita ed espansa in virtù dell’esperienza magica e mistica, così la coscienza cosmica si farà strada sempre di più, così come le nuvole si aprono momentaneamente per lasciare risplendere il sole. Questi momenti saranno passeggeri, perché per quanto desiderosi possiamo essere, il limite temporale della nostra mente non ci permette di afferrare l’infinito e l’eterno dalla sua prospettiva transitoria, però la nostra consapevolezza può essere trasportata fuori dal circolo del tempo per alcuni istanti, in modo da sperimentare l’infinità del divino, rappresentato oggettivamente come l’Angelo. L’inerzia dell’oceano della consapevolezza si esprime nell’assimilazione dei vortici più piccoli in quelli più grandi. Così è l’Angelo che si muove verso l’aspirante quando il tempo è giunto; l’aspirante avverte quando questo tempo si sta avvicinando,  e prepara se stesso o se stessa per il ricongiungimento.

Come detto precedentemente, il reale guru è interno, e nei termini Thelemici ciò rappresenta la Vera Volontà, che non è altro che una sfaccettatura della Volontà Universale, o coscienza cosmica. Quando abbiamo scoperto la nostra Vera Volontà, l’allineamento con essa dovrebbe seguire automaticamente, e sebbene questo può non essere facile, abbiamo il movimento dell’universo dietro di noi. Fino a che raggiungiamo questo stato dovrebbe

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essere ricordato che tutti i guru e gli Angeli sono esteriorizzazioni del Guru interiore – la Vera Volontà. C’è una direzione ed un moto nella nostra iniziazione, una spinta gravitazionale che ci attrae. Con la pratica costante e la disciplina la nostra consapevolezza viene rifinita ed espansa. E’ la caparbia azione verso questo progresso che accelera il passo della nostra evoluzione, e può risparmiarci parecchie penose incarnazioni sulla via del Nirvana.Abnegazione, persistenza e disciplina sono assolutamente essenziali se intendiamo espandere permanentemente la nostra consapevolezza .

Alcuni possono aver notato il termine di entità preter-umana e, in questo contesto, questa frase può essere intesa come ciò che sta oltre l’umano. Nella tradizione occulta si accetta l’esistenza di esseri spirituali esistenti al di fuori della portata generale della manifestazione umana, e comunque non soggetti alle stesse leggi di spazio e tempo che operano nella nostra dimensione.La storia è piena di racconti di contatti tra tali esseri e gli umani. Esempi che vengono alle mente sono le sedute del Dr.John Dee e Sir Adward Kelly e il contatto di Aleister Crowley con Aiwass, Amalantrah e Abuldiz. Il contatto con tali forze elevate è abitualmente considerato come benefico, apportatore di proficui risultati in fatto di  comunicazione, di conoscenza e comprensione.

Alcuni sostengono che il grande numero di avvistamenti ufologici riportati a partire dallo scoppio della prima bomba atomica nel 1947 rappresenta una manifestazione di tali contatti, ma tutto ciò va oltre i limiti di questa discussione.Sebbene ci siano casi di apparizioni spontanee di tali esseri, nella maggioranza dei casi il mago o aspirante deve prepararsi con un intenso lavoro magico, forse anche per molti anni. Lo scopo di ciò è duplice; prima di tutti preparare il sistema umano all’impatto con forze preter-umane, e in secondo luogo rifinire la percezione e la sensibilità in modo che il contatto possa essere stabilito e sviluppato. Vi è anche la questione molto importante dello sviluppo della discriminazione, perché rimane il fatto che siamo circondati da una quantità di entità occulte che si trovano al di fuori della nostra normale banda di percezione umana. E’ importante non “confondere i piani” in quanto un gran numero di imbroglioni presenti nel piano astrale possono convincerci che “siamo Gesù e abbiamo una missione da compiere!” Non dobbiamo dimenticare che la coscienza è un continuun che include tutti i generi di intelligenza, all’interno dei quali c’è una moltitudine di aggregati transitori, molti dei quali possono competere fra loro per la nostra attenzione.

C’è una particolare intelligenza preter-umana, che è stata associata alla Corrente Typhoniana negli anni recenti e che è l’entità conosciuta come LAM. Un ritratto del Lam fu realizzato da Aleister Crowley circa nel 1917 a New York ed apparve per la prima volta in Blue Equinox nel 1919. Questo ritratto fu ottenuto quasi certamente attraverso le operazioni conosciute come “Amalantrah Working”, dello stesso periodo. Il disegno fu affidato a Kenneth Grant nel 1945, e la sua immagine ipnotica porta un’inquietante rassomiglianza con gli alieni extraterrestri rappresentati nella moderna cinematografia, sebbene esso fu realizzato molti anni prima che questo simbolo archetipo fosse stilizzato. Si potrebbe dire che i culti ufologici di oggi hanno in qualche modo mitologizzato, in termini mondani, l’incursione extraterrestre esterna, che può del resto essere considerata anche come la manifestazione di un effetto sedimentato del subconscio.

Quando ci riferiamo al Lam, o all’intelligenza preter-umana in generale, viene generalmente posta una domanda: “E’ un’entità o un’energia?” ancora una volta il problema sorge cercando di descrivere qualcosa di non umano dal punto di vista dalla prospettiva umana; in

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questo modo la tendenza mentale a dividere in categorie tende a collassare. I fisici nucleari affrontano un dilemma simile a livello sub-atomico, dovendo stabilire se il materiale quantico possa essere definito come una particella o un’onda di energia.

 Il Lam potrebbe forse essere considerato come una maschera che vela aree della coscienza che esistono oltre la nostra consapevolezza di base. Operando con il Lam possiamo sperimentare ciò che conduce oltre e gioire di maggiore consapevolezza percettiva.Questa è l’essenza del contatto extraterrestre.Dimenticate così i piccoli uomini verdi in tuta aderente, che è un modo molto umano di guardare alla cosa, e pensate invece di sperimentare un vasto oceano di consapevolezza che, una volta assaporato, porrà le nostre umane vicissitudini e difficoltà in una prospettiva più bilanciata. Questa è l’inseminazione dell’umano da parte del preter-umano.

La Tradizione Typhoniana dovrebbe essere vista quindi come un effetto trasformativo di contatto con quelle forze che si trovano oltre l’umana consapevolezza. Lo scopo di ciò è trasformare la coscienza umana, ampliandola, approfondendola ed arricchendola.Esiste un grande spazio interno, che occupa una banda di frequenza pressocchè illimitata, di cui noi uomini siamo solo una piccola parte, un frammento.Per estendere la nostra condizione dobbiamo desiderare il contatto esterno, l’ingresso esterno, e prepararci per il vorticoso effetto che questo genererà sulla nostra consapevolezza. La velocità di adattamento della nostra consapevolezza è la chiave della nostra sopravvivenza, e il suo successo sarà, come sempre è stato, il fattore cardinale nella continuità della nostra evoluzione come esseri umani.

 Abbracciando la corrente Typhoniana noi abbracciamo il nostro destino con infuocata energia creativa che ci trasporterà in nuovi mondi di meraviglia.

Gioia ed armonioso equilibrio formeranno la parte essenziale del sogno che avremo scelto quando, festeggeremo il successo della nostra vera volontà, posseduti dalla volta stellata di Nuit.

LAM: The Gateway

 Michael Staley

  Lam! Tu Voce del Silenzio, Glifo di Hoor-paar-Kraat; Il Se Nano, il Dio Profondo. Porta per l'Eone di Maat! Io Ti evoco! Io Ti evoco! Con il mantra Talam-Malat, Talam-Malat, Talam-Malat...

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Il ritratto di Lam di Crowley, intitolato 'La Via', fu pubblicato la prima volta nel 1919 come frontespizio del suo Commentario alla 'La Voce del Silenzio' della Blavatsky. In nessun altro punto nel lavoro di Crowley si fa menzione di Lam fino al 1945, quando fu citato in una nota nei diari delle documentazioni di Kenneth Grant. E' chiaro, comunque, che il ritratto nacque in connessione con l'Operazione Amalantrah del 1918-19, quando Crowley viveva a New York. Sfortunatamente, il Documento rimasto di quell'Operazione consiste solo dei primi sei mesi. Tuttavia, da uno studio di questo materiale è chiaro che il Lam personifica la quintessenza dell'Operazione. L'assenza dell'esegesi di Crowley su Lam ci fornisce una grande spinta di libertà e creatività per scoprire da noi stessi i significati, e per usarli come strumenti magici e mistici nella nostra iniziazione. Il ritratto è stato ripubblicato nel libro di Grant 'The Magical Revival' nel 1972, e parecchie volte successivamente - vedi, per esempio, lo 'Statement on Lam' dell'O.T.O. pubblicato in 'Starfire' Volume I numero 3 (Londra, 1989). Nei libri più recenti di Grant c'è molto più materiale su Lam, ciò nonostante un'interpretazione definitiva deve ancora emergere. Ci stiamo occupando di qualcosa che sta vivendo e crescendo, piuttosto che di una semplice materia di studio accademico.   Nonostante ciò, ne è emerso un vasto profilo, sufficiente per rendere chiara la principale funzione di Lam come la Porta per ampliare e approfondire gli spazi di coscienza - la nostra Realtà extra-terrestre e pan-dimensionale. Il glifo supremo dell'Illuminazione è il fulmine, l'istantaneo risveglio alla Realtà, che illumina territori precedentemente avvolti dall’oscurità. Il fulmine può essere provocato in ogni momento, e da qualunque cosa, quando le condizioni sono propizie. La crescita di fascino intorno al Culto di Lam, ne fa una Porta accessibile.L'associazione con 'La Voce del Silenzio' rende chiaro che Lam è il glifo di Quella Voce - il Bambino nell'Uovo, Arpocrate, il Dio del Silenzio. Questi è Hoor-paar kraat, il Sé nano o il Dio Occulto che è il Santo Angelo Guardiano.Qui vi è un profondo e potente collegamento; Hoor-paar-kraat è l’unione con la continuità, l’immanente stato della coscienza che è Maat o il Tao, e dei quali noi siamo delle rifrazioni terrestri. E’ a causa dell’intima, intrinseca natura di questa connessione che ogni Iniziato necessita di forgiare il proprio collegamento con il Lam, e sviluppare così un personale Culto.L'evocazione riprodotta al termine di questo saggio ne è un esempio, essendo parte della ‘sadhana' di Lam dell’autore. Crowley diede il ritratto a Kenneth Grant nel 1945, da allora il significato di Lam divenne sempre più evidente. Questo significato può essere intravisto nella 'Operazione Amalantrah', ma le sue applicazioni portano ben oltre; se così non fosse, il Lam sarebbe niente più che una curiosità esotica nel museo della Crowleyanità.L’emergente culto di Lam è di centrale importanza per 'Starfire'; questo articolo si dedica ad alcuni dei semi nell'Operazione Amalantrah' ed ai relativi campi. Sono allegati due racconti di attuali Operazioni Lam, due descrizioni che ci sono state sottoposte. La prima illustra gli approcci all'Enochiano, la seconda ci fornisce la tecnica magica delineata nello 'Statement on Lam' pubblicato nella terza edizione di 'Starfire'.       Crowley andò negli Stati Uniti nel 1914, allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale, e vi rimase fino al 1919. Questo periodo copre il centro della sua iniziazione al grado di

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Magus nella A.'. A.'.. Questi anni furono segnati da un continuo approfondimento intuitivo in affinità con il Taoismo, come è ben spiegato nel corso della Prefazione al suo 'Tao Teh Ching' - che è in realtà una revisione della prima traduzione di James Legge. Questa intuizione satura il 'Liber Aleph, Il Libro della Saggezza o della Follia’, il cui manoscritto era quasi completo con l'apertura della 'Operazione Amalantrah'.Il 'Liber Aleph' è lavoro centrale di Crowley, dove egli rende chiara la profonda similitudine tra il Taoismo e il Thelema; senza un riconoscimento di questa affinità, il 'Liber Aleph' sembra poco più di una manciata di aforismi. L'Operazione Amalantrah' deve essere vista nel contesto di questa iniziazione. Secondo la descrizione di Crowley, l'Operazione nacque spontaneamente. In quel periodo egli viveva con una donna, Roddie Minor. Uno dei suoi vizi era l'oppio, le cui abbondanti visioni venivano da lei raccontate a voce alta. In una particolare occasione, le sue evidenti divagazioni colpirono Crowley in relazione all'Operazione Abuldiz di alcuni anni prima, e dopo qualche indagine astrale determinò davvero le tracce della precedente Operazione; quindi aprendo l'Operazione Amalantrah', Crowley inaugurò le regolari sessioni, che di solito avvenivano nei fine settimana. Sembrava sopratutto interessato a usarle come oracolo per i suoi affari della settimana seguente. Sebbene ci fossero molte dichiarazioni oracolari di breve periodo, c'era anche un'abbondanza di materiale più sostanzioso.   Amalantrah è il nome dell'entità con cui Crowley lavorò durante il corso dell'Operazione. La comunicazione non era mai diretta, ma tramite una medium o una Veggente che era resa sensitiva dal sesso, dalle droghe e dall'alcool in varie combinazioni. A causa degli effetti di questi preliminari, la messa a terra delle comunicazioni a volte era povera, la sua espressione confusa e dispersa; il grano ha bisogno di essere separato dalla paglia, quando si analizzano le Registrazioni. La Veggente generalmente era Roddie Minor, sebbene in poche occasioni altre donne ne hanno assunto l'Ufficio. Le visioni si aprivano spesso in un Tempio silvestre che era percepito astralmente dalla Veggente, a volte questo Tempio era popolato dagli apparenti doppi di coloro che partecipavano, e all'occasione erano inclusi i colleghi assenti.   Molte Visioni che hanno preceduto il ritratto di Lam sono molto suggestive. Per esempio, consideriamo la seguente:                Ho iniziato col chiedere una visione che contenesse un messaggio. All'inizio sentii il gorgoglio dell'acqua, e vidi una tetra fattoria in mezzo agli alberi e ai campi verdi. La casa e le altre cose scomparvero e una scura yoni comparve proprio dove si trovava la casa.         Allora domandai da dove sarebbe arrivato un messaggio. Improvvisamente comparvero dei soldati armati con pistole che ciondolavano intorno, ed  un re su un trono comparve dove c'era la casa. Allora chiesi ancora un messaggio e vidi un uovo in cui c'erano tante piccole circonvoluzioni di qualche sostanza simile alla carne da cui si sarebbe formato qualcosa. L'uovo era messo in un rettangolo come dentro un quadro. Attorno ad esso c'erano nuvole, alberi, montagne ed acqua, chiamati i 'quattro elementi'. Un cammello apparve di fronte all'intero disegno. Dopo ho provato di scoprire chi fosse il re. Aveva più l'aspetto del Prof. Shotwell che di qualsiasi altro. Era proprio semplice, democratico e molto colto e fine. Di sicuro non era un re che apparteneva a qualche reame  limitato da confini terrestri, ma era un re degli uomini, o un re del mondo. Chiesi il suo nome e la parola 'Ham' apparve tra l'uovo nel rettangolo ed i soldati intorno al re.  

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L'Uovo è un glifo che si manifesta comunemente nelle visioni dell'Operazione Amalantrah'. Sicuramente è un glifo di nascita - l'uovo che contiene il potenziale di tutto quello che deve venire. In una delle visioni della Geburah c'è un riferimento 'applicato' all'uovo. In questo contesto Geburah è la spada che spacca l'uovo, o il lampo di luce che lo frantuma, dando la nascita al potenziale segreto interno. Poiché gli elementi di questa particolare visione sono le fondamenta per molte ulteriori analisi, ecco un estratto del seguente Documento. In questo estratto, la ‘T’ è Therion, e la 'A' è Achita, il motto della Veggente, Roddie Minor. Il Mago è ‘Amalantrah’. 'Arcteon’ è il motto che fu dato a Charles Stansfeld Jones da Amalantrah. Il materiale raggruppato nel Documento evidenzia lacune e dimenticanze di Crowley o di altri.   (Sabato) 27 Aprile 1918 ore 10.08 p.m. Il Mago guarda Achita in maniera molto seria e contemplativa. Sembra che approvi .   La cosa più rilevante nel Tempio è la tartaruga. Il bambino è lì, leone e Barzedon. Arcteon ha un posto molto importante; è un uomo alto che si vede sempre nel Tempio. T: 'Qual'è il lavoro di questo fine settimana?' A: 'Geburah.' T: ' Geburah applicato a cosa?' A: ' All'Uovo. L'Uovo che rimane ben visibile, sulla punta delle cime delle montagne. Circondato dall'acqua, coperto di fiori di loto.' T: 'L'Uovo è il simbolo di qualche nuova conoscenza?' A: ' Gimel. Lamed.' (= primavera, fontana.) T: 'Che significa?' A: 'Non lo so, segue il simbolo della montagna e del fiore di loto.' T: 'Come facciamo a rompere ed ad aprire l'uovo?' A: 'In parole povere significa che Tu stai andando in questa Via.' T: 'Queste non sono semplici parole. Come facciamo a ricevere questa nuova conoscenza?' A: 'Non fare domande molto velocemente. Semina l'avena selvatica; vai dentro la (...) dentro la Madre...(T/herion/: Scommetti, scommetti.) (A/rcteon/: Penso che entrambi stanno scendendo da un tram.)... per nascere di nuovo.' T: 'Riguardo la Messa dell'Anima Santa?' A: 'Non c'è nulla da fare con questa. Avete distrutto ogni cosa. Stabilirò la connessione su tutto un'altra volta. Andando verso la Madre per nascere di nuovo, avrete una Nuova Vita e allora la Terra sarà coperta da meravigliosi fiori, e le api si poseranno sui fiori per prendere il miele da conservare, e il miele è conservato come elisir. Vedo una collina molto scoscesa. (Penso (...) è esausto.) la Madre stava china guardando il bambino. Non so se andava per salvarlo o se lo seguiva o cosa. Il fiore di loto di nuovo sull'acqua.'    I riferimenti al fiore di loto associato con l'uovo, e dopo al bambino, sono significativi. Essi suggeriscono il Bambino nell'Uovo. Arpocrate è spesso disegnato seduto sopra un fiore di loto. La montagna è un simbolo d'iniziazione, di comunicazione con gli dei; alcuni esempi sono il Monte Arunachala e il Monte Kailash, e la storia di Mosè che scala la montagna per ricevere la Parola di Dio. Le lettere Ebraiche Gimel e Lamed danno GL, che significa 'primavera, fontana'. Il ritratto di Lam mostra chiaramente un'emanazione  o un cono d'ombra proveniente dalla cima dell'uovo, l'effetto a macchia di una fontana nella luce del sole, o la 'fontana di rugiada' che inonda dal Sahasrara chakra quando il Serpente di Fuoco sale lungo la Sushumma. Ciò non si evidenzia nella pubblicazione originale del ritratto del 1919, presumibilmente perchè era molto lieve per le tecniche di riproduzione usate all’epoca,

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comunque, le successive pubblicazioni in 'The Magic Revival (1972)', 'Outside the Circles of Time (1980)', e 'Starfire' Volume I numero 3 (1989) lo mostrano chiaramente.Il documento rimasto dell'ultima sessione dell'Operazione fa un'ulteriore riferimento a Gimel e a Lamed, come mostrano i seguenti estratti:

(Domenica) 16 Giugno 1918 9.00 P.M. Il Mago molto naturale - lì la gente abituale. T: 'Il simbolo per la prossima settimana?' A: '245' (uomo perfetto; coraggio; RVCH AL (Spirito di Dio).) T: 'Spiegami, per favore.' A: '83 spiega una parte di questo' (83 = rugiada, onda etc.) '74 spiega il resto.' (74 = ??? etc.) 83 = Gimel 74 = Lamed 33 Primavera, fontana. Forse tutto significa che la via è chiara.   Gimel e Lamed sono qui ancora  menzionati, come i due lati della Perfezione che si integrano nell'Adamo Qadmon, l'Uomo Perfetto. Questo riferimento alla Perfezione ci suggerisce il Tao; ci ricorda anche Maat come l'Eone Perfetto. Enumerati giustamente Gimel e Lamed fanno rispettivamente 83 e 74, e combinati insieme fanno 157, il numero che Crowley assegnò alla sua riformulazione della traduzione della Legge Tao Teh Ching. Completò la riformulazione durante il suo Ritiro Magico all'isola Oesipus nell'estate del 1918; e racconta nella Prefazione pubblicata come evocò Amalantrah per delucidare alcuni oscuri passi. L'attribuire il 157 al suo Tao Teh Ching, ci dà ulteriore conferma del substrato Taoista dell'Operazione Amalantrah', e rafforza l'identificazione della Perfezione con il Tao. Il ritratto del Lam mostra un Aijna chakra ben sviluppato, che può anche essere visto come uno stilizzato 'ankn'. Insieme al modello del cono d'ombra menzionato precedentemente, è chiaramente delineata la forma di una coppa o di un calice. GL significa anche 'coppa' o 'calice'. Questo suggerisce che se Gimel e Lamed sono i due lati della Perfezione, allora la Perfezione è il Calice Supremo o Graal, la Coppa di Babalon, l'Utero della Madre.Questa interpretazione è sottolineata da un passo nel Commentario di Crowley al 'Liber LXV’ (Il Libro del Cuore Cinto dal Serpente): Pe è la lettera di Atu XVI la 'Casa di Dio' o la 'Torre Bruciata'. Il geroglifico rappresenta una Torre - simbolo dell'ego nel suo aspetto fallico, ancora chiuso, e separato. Questa Torre è colpita dalla luce fiammeggiante dell'illuminazione, l'impatto del Santo Angelo Guardiano e della Spada Fiammeggiante dell'Energia che procede da Kether a Malkuth. Da quel luogo sono scagliate avanti due figure che rappresentano per loro attitudine la lettera Ayin: questi sono i gemelli (Horus e Arpocrate) nati nella spaccatura aperta dell'Utero della madre (il secondo aspetto della Torre come ' una primavera racchiusa, una fontana sigillata').   Questo passo sottolinea la prima menzione di Geburah 'applicato' all'uovo, essendo in questo contesto il fulmine splendente un tipo di Geburah. Abbiamo, quindi, un'identità tra il Tao e la Coppa di Babalon, essendo entrambi la Perfezione; e, certamente, ' Il Perfetto e il Perfetto sono un Perfetto e non due; anzi, sono nessuno! (AL I.45). Il riferimento a 'una primavera racchiusa, una fontana sigillata' deriva dalla 'Canzone di Salomone': Un giardino sbarrato è mia sorella, la mia sposa, una primavera racchiusa, una fontana sigillata.

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Questo indica un utero gravido, piuttosto che una celebrazione della verginità: per chiusura o sigillo indica che è ostruito qualcosa che una volta era fiorito. Questa è, allora, una frase adatta per essere usata da Crowley nel contesto della citazione dal suo Commento al 'Liber LXV. Inoltre, richiama un passo dal 'The Magical Revival' di Kenneth Grant:

Crowley usò la stella a sette raggi come base per il Sigillo che disegnò per la Grande Fratellanza Bianca. Il maggiore emblema della Stella d'Argento è quindi il sigillo a sette raggi sulla Yoni della Dea Stella. Nelle yoni o nei triangoli compaiono le sette lettere del nome B.A.B.A.L.O.N.. Centralmente, è mostrata una vescica, bloccata o sbarrata, che implica la presenza del seme segreto; il punto è divenuto la linea, il diametro è diventato la circonferenza. Questo seme è ‘l'eremita', la nascosta, mascherata, anonima essenza maschile nel processo di generare la sua immagine come il figlio-Sole sopra la dea madre. Questo è dunque il Sigillo di Set che apre l'utero di sua madre, come la Stella Sothis apre il Cerchio dell'Anno. (Grant, The Magical Revival, p.48)   Set è Hoor-paar-kraat, il 'seme segreto', il Dio Occulto, liberato dall'uovo dalla sconvolgente forza del lampo di luce dell'illuminazione. In 'Olla', Crowley definisce il Silenzio come il Sentiero del Lampo di Luce. Il Silenzio in questo contesto non è semplicemente l'assenza di rumore o  di movimento: è 'l'immobile, piccola voce' da cui si dispiega la manifestazione, il potenziale che fa sorgere il reale, il noumeno che è alla base del fenomeno. L'Uovo del Silenzio è rappresentato dal Lam; per convergere al Culto del Lam e quindi necessario evocare il Dio Occulto, il Santo Angelo Guardiano. Questa è l'Iniziazione, il viaggio agli inferi che simultaneamente è il viaggio verso l'esterno, dato che  il microcosmo ed il macrocosmo non sono due ma uno. Il Lam è la Porta verso l'Esterno - quelle parte della coscienza che si trova oltre i limiti di ciò che consideriamo come noi stessi. Questa Porta, e queste zone della coscienza, non sono niente di nuovo. Il fine di tutte le tradizioni magiche e mistiche è la Gnosi - il risveglio alla Realtà. Una moltitudine sono le vie per raggiungere questo scopo, ma tutti le strade portano a Roma. Allo stesso modo, ogni Iniziato/a avrà la sua propria Porta, ma ciascuna Porta si aprirà verso la medesima Realtà. 

Analizziamo ora brevemente l'evocazione che è stata presentata all'inizio di questo saggio.                            Lam!               Tu Voce del Silenzio...

 L'associazione di Crowley del ritratto del Lam con 'La Voce del Silenzio' identifica il Lam ad un glifo di quella Voce. L'associazione è confermata dall'assegnazione del numero 71 sia al ritratto che al Commento, come si vede dall'iscrizione che si trova sul ritratto come fu pubblicato all'origine:                Il Lam è una parola Tibetana che significa Via o Sentiero, e il Lam è Colui che Va, il titolo specifico degli Dei d'Egitto, il Viandante del  Sentiero, nella fraseologia Buddista. Il suo valore numerico è 71, il numero di questo libro.Una metatesi del LAM è ALM, anch'esso 71, parola Ebraica che vuol dire silenzio, silenzioso. Il Silenzio è il noumeno che è alla base ed infonde i fenomeni, il continuum per il quale tutte le cose sono sempre e simultaneamente sfaccettature e l’insieme. Il

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silenzio è la quiete nel cuore del rumore, la calma nel cuore dell'attività, l'essere nel cuore dell’andare, e il vuoto nel cuore della materia. Queste giuste apposizioni possono essere comprese solamente nel paradosso, tuttavia il fatto è che la ragione è uno strumento di limitata applicazione, ed il paradosso è un mezzo indicativo oltre gli apparenti contrari. La 'Via' o il 'Sentiero' è un riferimento al Tao. Il 'Viandante del Sentiero' è l'Iniziato, che percorre il sentiero dell'iniziazione. Questo porta ad occuparsi delle linee conclusive della "Conversazione del Pellegrino", nel 'Book of Lies' di Crowley:           O tu che ti trascini verso la Fine del Sentiero, non c'è più sforzo. Andare sempre più veloce ti fece cadere; la tua stanchezza è mutata nell'Ineffabile Riposo.               Per questo Tu non sei su Quel Sentiero: tu sei divenuto La Via.   L'Iniziazione è la realizzazione che tutti noi siamo Jivanmukta, liberati mentre siamo ancora in vita, inoltre - che la sola cosa da liberare è l'idea che non siamo ancora liberati.                 Glifo di Hoor-paar-kraat:               Il Sè-Nano, il Dio Occulto.

Hoor-paar-kraat è il gemello non manifesto della manifestazione di Ra-Hoor-Khuit. La distinzione tra questi gemelli è solamente figurativa, sono aspetti l’uno dell’altro, nessuno dei due è separato dall'altro. Il termine 'Sè-Nano' è spesso usato: 'nano' nel senso che è ancora da manifestarsi, adolescente, pubescente, che ancora deve fiorire. Questo è il Dio Occulto, un termine usato nell'Egizio 'Libro dei Morti' per glifare il sole nel Mondo Sotterraneo o Amenti, il potenziale che è nel cuore dell'infiorescenza. Lo Yoga è l'Unione; non l'unione degli opposti, ma la rivelazione dell'unione che è sempre esistita, velata dall'illusione della limitazione. Hoor-paar-kraat è un termine spesso usato come sinonimo del Santo Angelo Guardiano. Hoor-paar-kraat può essere visto nei termini del Tetragrammaton, la Hè finale, Horus o Hoor-paar-kraat essendo la Vau. Ciò identifica Hoor-paar-kraat con l'Eone di Maat, il continuum o la realtà extraterrestre, una Comunione in cui nel medesimo tempo siamo i Celebranti e colui che è celebrato. Come Viandanti nella Via, non siamo un qualcosa di separato che attraversa solo da un punto ad un altro: siamo la Via.                            Ingresso all'Eone di Maat!               Io Ti evoco! Io Ti evoco!               Con il mantra Talam-Malat...     Mettendo insieme le idee esposte, possiamo notare quindi, in che senso il Lam è considerato l'Ingresso. Il ritratto del Lam sorse dall'Operazione Amalantrah ed è un glifo di quell'Operazione. Il Lam è la Voce del Silenzio, il Silenzio che è il continuum extraterrestre della coscienza la cui manifestazione ne è un aspetto. L'Eone di Maat non è un periodo di tempo, nemmeno un'iniziazione per la quale possiamo conseguire meriti tramite intense e protratte contorsioni della mente e del corpo, esso è qui e ora - l'Uno Sempre Veniente. Il mantra 'Talam-Malat' celebra l'Ingresso, ed è pronunciato parecchie volte prima che scivoli in una vibrazione silente. 'Talam' è lo sperma di miele offerto nella Messa di Maat, la parola è una fusione del Lam e di Maat. Il suo numero è 81, KSA, la luna piena che è sia la fioritura del ciclo lunare che il punto di ritorno alla Luna Nuova; iin modo simile, Maat è sia la fioritura del ciclo Eonico che il punto di ritorno al Pralaya o

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dissoluzione. La seconda metà del mantra, 'Malat', è un'immagine nello specchio della prima metà, enfatizza questo senso di reversione.  L'uso di questo mantra deriva dalla luna culminante di una Operazione, basata sul Liber Samekh di Crowley, che ho intrapreso parecchi anni fa dopo aver percepito una chiamata alla Conoscenza e alla Conversazione con il Santo Angelo Guardiano. Il numero 81 emerse nella consapevolezza, ed esso sembrò essere una pericoresi di diversi elementi - il mio crescente interesse sul Lam, i misteri di Maat nei quali allora stavo ottenendo un'intuizione, ed il mio Angelo. Il mantra 'Talam-Malat', quindi, concentra e celebra la natura comune e  l'identità dell'Angelo, dell'Eone di Maat, del Tao, e della natura extraterrestre. Questa intuizione era ed è, questione d'esperienza; una volta assaggiato, il nettare non è mai dimenticato, ma è sempre presente.   Questo ci porta alla prima considerazione del Culto del Lam, che Lam è l'Ingresso alla nostra realtà extraterrestre, quell'Ingresso intrinseco all'individuale Iniziato. Allo stesso modo, la chiave che apre la Porta è necessariamente di un unico modello, e deve essere scoperta dall'Iniziato nel corso dell’esperienza magica o mistica. Il Culto del Lam si focalizza sulle tecniche per scoprirne il modello. Comunque, queste tecniche non possono mai essere una norma universale, piuttosto, sono una base sulla quale l'Iniziato/a innalza il proprio Tempio di Illuminazione, l'intimo santuario che è il Silenzio. Il Culto del Lam, quindi, è una quintessenza della tradizione Tifoniana, che è impegnata in operazioni che conducono all'Esterno del veicolo terrestre, e uniscono perciò il terrestre con l'extraterrestre.  

IL LAM E L'ARTE DEL TIRO CON L'ARCO              'Forse Dio vive in un cane? No! ma i più alti sono di noi'.              'Il Tao del Paradiso è come un dardo, ancora non ha ferito'.              'Felici sono quelli che mi hanno conosciuto per quello che sono. E gloria su colui che ha fatto               una galleria della mia gola per il dardo della sua verità, e la luna per la sua purezza'.   Il seguente materiale è stato tracciato dalle esplorazioni del Sistema Enochiano, e può essere usato per contattare il Lam. Sembrano esserci diversi Aethyrs particolarmente appropriati per il contatto con il Lam e con le energie dell'Eone di Horus e di Maat. Ci sono anche alcune sfere elementali all’interno degli stessi osservatori che sembrano appropriate per il contatto con il LAM. La prima descrizione è di un viaggio nell'Aethyr VTI, l'Aethyr del Cambiamento. La sua enumerazione nei termini delle lettere Enochiane è sia 133 che 139, che è lo stesso ridotto in 7 x 19. Questi è l'Aethyr dove l'Iniziato/a scopre la natura della sua 'Alleanza con Dio'. L'Alleanza è il Lam; questo riflette la particolare direzione del dardo della Volontà dell'Iniziato all'interno del continuum di Maat. Prima di muoverci dentro la visione di questo Aethyr, sono appropriate alcune d'indicazioni.                BAG, l'Aethir del Dubbio = 19,              BABALON (Babelon)  = 114 = 6 x 19,              VTI = 133/139 = 7 x 19,              SHAITAN = 133/139,              OVOF, Grandioso = 133,

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             ABRAHADABRA = 418 = 22 x 19.         VIAGGIO NELL'VTI: L'AETHYR DEL CAMBIAMENTO Dopo aver ripetuto le appropriate chiamate, iniziai a guardare fisso dentro il grande cristallo sulla tavola che serviva da altare. Vidi le stelle nello spazio, e dopo aver ripetuto la parola OVOF (Grandioso) parecchie volte mi sentii fluttuare nello spazio. C'era una grande stella nella quale fui attratto. Passai attraverso la corona del sole, ma non provai fastidio. Mi trovai in un vuoto luminoso ma brumoso all'interno della stella. Tra le nebbie mi apparve una spiaggia ed vi passeggiai camminando sulla sua sabbia. Al limite della spiaggia c'era un bosco di querce nel quale mi addentrai rapidamente. Mi spostavo sempre più in profondità dentro il bosco, e dalla stella la luce lanciava lunghe e strane ombre che sembravano indicare la strada dentro il cuore del bosco. Apparve un boschetto; e dentro quella radura c'era una meravigliosa cascata, che gorgogliava in un corso d'acqua che  serpeggiava verso la spiaggia, scomparendo poi dalla vista. Mi bagnai nella cascata. Subito mi accorsi di essere osservato, e mi accorsi che al di là della cascata c'era una caverna. Nella luce incerta vidi l'immagine radiante di una donna; stava di profilo, semi-vestita nell'ombra, e che mi faceva segno di entrare all'interno. Penetrai il velo della cascata e toccai la sua mano. Mi guidò giù per un lungo tunnel che sembrava andare lontano sottoterra. Alla fine arrivammo a due grandi porte con un elaborato sigillo su di esse. La mia guida svanì nell'ombra, ed apparve davanti la porta, bloccando la mia strada, un impressionante guerriero che sembrava un angelo vestito come un samurai. Aveva dei feroci occhi balenanti, e 106 frecce foravano il suo petto come spilli su un cuscino. Le punte uscivano dalla schiena, e il torace era un ammasso di piume, le piume di MAAT. Muovendosi fluentemente senza alcun intervallo, fissò risolutamente i miei occhi  come un gatto, mentre le sue mani sceglievano la freccia per me e la collocavano sull'arco, lo tese e tirò al mio cuore. Appena la freccia entrò nel mio cuore venni scosso dal dolore e dal piacere; In una gnosi abbagliante realizzai che queste frecce erano state intinte nel Santo Graal della Donna Scarlatta, e questo era il veleno di Babalon che mi avrebbe guidato al GRAAL, e nell'Abisso alla ricerca della Pietra Filosofale (l'antitodo, se preferite). Il veleno, avrebbe infine causato la morte della mia personalità nell'Abisso, ma questo mi connesse anche alla dinastia di coloro che cercarono il sentiero che conduce a LIT (Acceso): e oltre LIL - LIL - LIL-LIT (H). Mi resi conto quindi che l'Elisir del Veleno della Freccia (MAL in Enochiano è 'una freccia') è LAM.

Poi realizzai che questo attacco occulto era venuto dal Governatore chiamato Ranglam. Ma  adesso avevo dimenticato la freccia, come se il sigillo fosse stato spezzato e le porte per la stanza sotterranea aperte. Entrai all'interno, l'atmosfera era molto buia e c'era una quiete mortale. Alla fine della stanza c'era un trono di Pietra, ed una presenza sedeva su di esso. Guardavo fisso per percepire chi era, ma quando cercavo di mettere a fuoco la faccia essa cominciava a distorcersi. Vidi due occhi rossi che mi fissavano, sentii intensamente che questi era me stesso nel futuro ancora senza forma, come ancora non nato, non visto e inascoltato; ma ero stato segnato e sarei ritornato . A questo punto attratto dalla visione, realizzai che in quel momento non sarei andato più lontano. Credo che la presenza che ho incontrato qui fosse il LAM, il volto della Monade che diventa realmente apparente solo in questo Aethyr di LIT.    Ciò che segue è informazione che è stata ricevuta come un risultato delle spedizioni negli Aethirs, sia solo che in gruppi, durate gli ultimi pochi mesi. Lo scopo era quello di raggiungere una conoscenza più profonda della funzione e dell’operazione di LAM riguardo alla Grande Opera ed al nostro vero Sé. Questi sono i risultati:

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           Catena Eggregorica N.o 1: LAM (104) + AIWASS (156) + OLUN (158) = 418

Il LAM è la dualità della creazione, QAA (52), la freccia e il bersaglio. Aiwass su questa base è il triplice aspetto della creazione, il compimento e la sintesi dell'aspirazione della freccia verso il paradiso. AIWASS + OLUN = 314 = KAL (manifestare o precipitare). KAL è derivato da KALZ che significa  'il Firmamento' ed è esso stesso un fattore di dubbio. KALZ =323 =17 x 19.

Quindi da questo possiamo derivare la formula:             KAL LAM = 418 = KAL MAL (Sigillo del Mondo dell'Acqua, Tavola dell’Acqua)             Il LAM Manifesto = 418: Manifesta la Freccia. OLUN: OL (2 x 19) + UN (titolo della prima lettera enochiana) = 120 = OM, Comprensione e GRAA la Luna. Quindi OLUN può essere spiegato come fare la conoscenza della Luna, o fare un buco ricettivo alla comprensione.OLUN sembra essere molto simile a TIAMAT o a LILITH.             KAL = 314 = BUTMONI (la loro montatura) 2 x 157. ZORGE (Amore) = 151/157. Dunque possiamo vedere che il matrimonio di AIWASS e OLUN crea delle manifestazioni ed esprime la dualità dell'Amore e la sua divisione. Fuori dalle loro bocche spilla la dualità della parola che è divisa, ma che viene riconciliata tramite l'Amore di Lam: la freccia li unisce. La freccia della verità è la freccia dell'Eros, la freccia di LIT - l'Aethyr senza un Essere Supremo. OLUN è l'atto di tirare l'Arco, il LAM è il volto dietro la Freccia, e AIWASS è l’atti di mirare e stabilire il bersaglio alla luce.    Catena Eggregorica N.o 2: MAAT (111) + AIWASS (156) + BEAST (37) + BABELON (114) = 151, ZORGE/SALOME, 'amore', YRPOIL (divisione) + ZORGE (amore) = 418.     Quindi 'Poichè io sono divisa per il bene dell'amore, per la possibilità dell'unione'. Ma come può questa unione essere compiuta? Come si può riconciliare la dualità? La risposta è nell'introduzione di una terza variabile, che è l'Amore: l'Amore della Bestia per Babalon, e di Maat per Aiwass. E’ interessante vedere come Aiwass compare su entrambe queste rappresentazioni. Nella prima mappa egli sembra rappresentare il Magus, e il Logos dell'Eone; mentre nell'altra è il Demiurgo, con il sentiero dello Ierofante (Uomo della Terra) che connette insieme le due mappe. Ma cos'è esattamente una catena eggregorica e come ci si lavora?Si può definire come uno spirito di gruppo (super-coscienza) di tutti i membri di un particolare Ordine. La F.S. (Fraternitas Saturni) usa questa nozione molto efficacemente, i membri non hanno bisogno di essere presenti nelle operazioni o nei rituali degli altri membri dell’Ordine per ottenere l'accesso all'eggregore.E’ analogo all’utilizzo di un programma magico da computer attraverso un network di adepti o membri, al fine di ottenere la gnosi necessaria e la guida dei Capi Segreti.Ciò può essere fatto usando queste rappresentazioni eggregoriche poichè esprimono le leggi della Creazione e la Caduta attraverso il loro simbolismo. Essi pemettono alle persone di liberarsi dalla brama del risultato per mezzo della esteriorizzazione del Santo Angelo Guardiano nell'eggregore; così, nel tentativo di comunicare con i Capi

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Segreti, la natura dell'Angelo si incontra nel procedimento stesso. Questo aiuta anche ad allineare più efficacemente gruppi alla grande Grande Opera, riducendo il gruppo Babele che ci ostacola dall'unirci con Babalon. Babele è un negativo ingrandimento dell'energia di Shaitan che limita il fluire della Volontà. Questa è la divisione che può essere superata con l'Amore. Lavorando da soli, il più naturale schema da assumere sembra la triade. Per esempio, prendo la forma di Aiwass tramite assunzione atavica, e tramite OLUN la mia anima manifesta il Bambino che è il Lam, il frutto della mia volontà, Il Dio Occulto. In coppia, OLUN + AIWASS forma il rapporto con il Lam essendo l'invisibile unificatore o la copula tra essi.     L'Arco è formato da un ramo dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male. La Corda è il filo dorato, l'uomo-Sutrat che ci collega da incarnazione ad incarnazione, dal passato al futuro; è la conoscenza che recuperiamo da Choronzon tramite il processo di ABRAHADABRA. La Corda è il Serpente del Tempo, Apep, che deve essere superato. La frequenza della corda quando risuona è la canzone del vero sè, ed è parte della musica delle sfere. La tensione dell'Arco è la forza di Shaitan che cerca di resistere all'Iniziato tirandolo indietro facendogli vedere la sua origine. Shaitan fa questo creando sette strati di velo di dubbio che deve essere trasceso. L'Arco ora può essere aperto creando una divisione, una finestra sul vuoto per cui possiamo trovare il sentiero. Questi prende la forza di un Leone o di un Drago (OLUN). Aprire l’arco significa sviluppare un vortice, un vorace divoratore del caos e del cosmo. La Figlia della Spada Fiammeggiante è spesso rappresentata mentre tiene con la mano la bocca di un leone, come per controllarlo, per evitare che divori il suo essere. Ma l'apertura dell'arco è l'apertura della bocca del Drago, per mezzo della quale si viene consumati nel fuoco (spirito). Ora l'Arco è totalmente steso e diventa un Circolo, in cui il cuore dell'Iniziato è al centro: Hadit si unisce a Nuit. (nelle prime icone Egiziane Nuit è spesso raffigurata mentre tiene in mano due frecce, una freccia è puntata in alto e l’altra in basso). Adesso puntiamo senza mirare, per dimenticare la freccia (MAL) e per ricordare il LAM: il nostro scopo è il Bersaglio. Scocchiamo la freccia, simbolo della nostra Volontà (AIWASS) e il suo ultimo compimento, sulla corda; dissolvendo noi stessi nel samadhi oltre il velo a sette strati, lasciamo la freccia in un momento di pura follia. Le piume della freccia sono strappate dall'acconciatura di Maat. Queste piume formano un disegno a croce e si scompongono in un cerchio che diventa il Marchio della Bestia. Una di queste penne di Maat è usata per appesantire il cuore dell'Iniziato nel 17° Aethyr della Bilancia.  

           Suggerimento per una visualizzazione di LAMImmagina di poterti ricordare pienamente tutte le reincarnazioni del passato, attraverso razze diverse, sessi, culture, pianeti ed anche sistemi solari. Immagina di girarti attorno per guardare in un momento critico di paranoia, osservando tutte queste incarnazioni. La paura e il disgusto delle azioni passate, la sofferenza e la morte possono essere trascesi nel dubbio e magnificati, in tal modo il patto diventa manifesto. Cerca di sintetizzare tutte queste ombre, sebbene siano divise, questo è il mistero di Babalon che devi superare con l'Amore. Quindi, tramite un procedimento di oblio magico, dimentica la freccia e fai nascere il LAM: un’entità umanoide bisessuale che arde di energia di luce orgonica ed è la somma del tuo passato e la radice del tuo futuro. Questa immagine è chiamata, il Non Nato; per cui è attribuita al Quinto Aethyr, l'Aethyr che è senza un Essere supremo, ma è anche un servitore della Freccia, la Verità. Jonathon Blakeley 

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LAM - Colui che vaUna possibile genesi del fenomeno UFO

di Carlo Barbera

 

Lo scopo di questo articolo è quello di esaminare l’idea che il fenomeno UFO, iniziato “ufficialmente” nel 1947 con l’avvistamento di Kenneth Arnolds sulle Cascade Mountains, fu causato deliberatamente da una serie di operazioni magiche compiute da alcuni occultisti. Più di cinquant’anni dopo, il fenomeno UFO è ancora attivamente incoraggiato da alcune società iniziatiche al fine di utilizzare la conoscenza extraterrestre per guidare il corso dell’evoluzione umana.

L’Operazione Amalantrah

Il nome Aleister Crowley è sinonimo di società segrete ed operazioni magiche. Riverito nei circoli occultistici come maestro di Alta Magia e materie occulte, il suo nome ancora evoca veementi orrori nelle menti di alcuni, che vedono Crowley come la personificazione dell’Anticristo. Sicuramente maestro nel pubblicizzare se stesso e nelle sue posizioni anti-establishment, egli adottò il 666 come proprio numero magico ed abbracciò positivamente l’epiteto greco di “To Mega Therion”,  (La Grande Bestia), termine del resto che fu usato nella sua infanzia anche dalla madre membra come tutta la sua famiglia dei Plymouth Brethren, una setta inglese fondamentalista cristiana, per definire il figlio degenere, e poi dall’opinione pubblica e dall’ignorante e bigotta stampa Britannica che si scagliarono contro le sue idee ed i suoi comportamenti rivoluzionari, marchiandolo come “The wickedest man in the world”(L’uomo più vizioso del mondo). Poeta, Autore, Mago, Yogi, Filosofo, Alpinista, utilizzatore di droghe e Satiro, la produzione magica, artistica e letteraria di Crowley fu straordinariamente prolifica e la sua esistenza assolutamente edonistica.La sua eredità attrae tutt’oggi molti nuovi adepti ed alla sua immagine irriverente è rivolta ancora la fedeltà e la fede di molti.

Vi potete chiedere cosa abbia a che fare con gli extraterrestri un Mago Ermetico e membro di alto rango di diverse società iniziatiche (Massoneria, Golden Dawn, A.’.A.’., O.T.O.).

La risposta si trova in un disegno realizzato dallo stesso Crowley nel 1918. Esso mostra un’intelligenza aliena con cui egli entrò in contatto durante una serie di evocazioni magiche chiamate “Operazioni Amalantrah” e realizzate a New York durante tre mesi del 1918.

Crowley era solito abbozzare le sembianze degli esseri che incontrava durante le sue evocazioni per aggiungerle ai dettagliati diari scritti che compilava per tutte le sue operazioni magiche.

Le Operazioni Amalantrah furono parte di ciò che Crowley definì “La grande Opera”; la coltivazione volontaria della crescita spirituale. Secondo lui parte della Grande Opera implicava “l’instaurazione di contatti con intelligenze non umane” – in altre parole, con esseri che non erano di questo mondo – o ciò che noi oggi definiremmo extraterrestri.

Lo scopo delle invocazioni Amalantrah, per ammissione dello stesso Crowley, fu quello di aprire un portale interdimensionale che gli avrebbe permesso di accedere ad esseri di altre dimensioni. Uno degli esseri che venne attraverso questo portale, quello che Crowley descrisse nel suo disegno, fu chiamato LAM. Come si può notare, Lam è considerato dagli occultisti come un’entità generica

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piuttosto che un essere individuale. Il volto descritto nel disegno ha una sorprendente somiglianza con l’odierno e popolare concetto di Alieno Grigio.

L’immagine di Lam può certamente essere considerata genuina in quanto ha una storia verificabile. Effettivamente Crowley incluse il ritratto di Lam nella sua rappresentazione “Esibizione delle Anime Morte”, tenuta al Greenwich Village, a New York, nel 1919. Esso fu anche usato come illustrazione nel libro di H.P.Blavatsky “La Voce del Silenzio”, pubblicato nello stesso anno.

Sotto l’immagine Madame Blavatsky scrisse: “Lam è la parola Tibetana per Via o Sentiero, e LAMA è Colui che Va, il titolo specifico per gli Dei dell’Egitto, Colui che percorre il Sentiero, nella fraseologia Buddhista.”

Quando l’Operazione Amalantrah fu completata Crowley si assicurò di sigillare il portale che aveva usato per permettere l’accesso di Lam al nostro mondo.

Il disegno originale di Lam fu affidato, nel 1945, a Kenneth Grant, uno dei più brillanti studenti di Crowley e suo successore come Capo dell’OTO nello stesso anno. L’interesse di Grant per il fenomeno CETI (Contatto con Intelligenza Extraterrestre) è stato duraturo e la sua posizione come capo dell’O.T.O. lo ha reso in grado di perseguire e sviluppare questo interesse tra i membri della sua organizzazione.

Nel 1955 Grant annunciò la scoperta di un pianeta trans-plutonico chiamato Iside. Fu in questo tempo che stabilì un ordine chiamato Loggia Nu-Iside con lo scopo (tra gli altri) di contattare le più elevate intelligenze non umane.

La storia procede fino al 1980, quando Grant sostenne di aver ricevuto dei “messaggi” che lo portavano a concludere che il ritratto di Lam realizzato da Crowley poteva essere usato per fornire un punto focale per l’energia extraterrestre originariamente invocata nel 1918.Non è chiaro perché a Grant servì così tanto tempo per realizzare ciò, quando è comune, nei circoli occultistici, utilizzare tali oggetti come punto di focalizzazione. Probabilmente la scala delle attività realizzate da Grant doveva essere aumentata per permettere al potenziale Lam di essere pienamente realizzato.

Per promuovere e regolare l’utilizzo del ritratto tra i membri della sua società Grant scrisse un testo chiamato “The Lam Statement”. Lo scopo di ciò era “regolarizzare il modo di rapporto e costruire una formula magica per stabilire una comunicazione con Lam”. Questo coincideva con la creazione di Grant di una seconda suddivisione dell’O.T.O., “Il Culto di Lam”. L’invocazione di Lam o degli esseri che noi conosciamo come Alieni Grigi fu così ufficialmente approvata dall’O.T.O. Nonostante Crowley sia stato meticoloso nel sigillare il portale aperto nel 1918, le entità Lam hanno continuato e continuano ad entrare attraverso il portale da lui creato. Come è possibile ciò? Per rispondere a questa domanda dobbiamo esaminare le attività di due altri occultisti molto noti.

Le Operazioni Babalon

Due studenti non ufficiali di Crowley durante i suoi anni finali furono L.Ron Hubbard che più tardi fondò il movimento di Scientology ed il carismatico Jack Parson che fondò il “Jet Propulsion Laboratories”.

Entrambi studiarono estensivamente l’opera di Crowley, specialmente quella in relazione ai portali interdimensionali che il Maestro aveva creato usando la sua enorme conoscenza occulta.

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Crowley era preoccupato dell’avventatezza della coppia nel trattare con energie così elevate. Avendo impiegato l’intera vita per dominare la sua interazione con le forze supernaturali li considerava troppo fiduciosi e privi di esperienza e dopo averli avvertiti, cessò definitivamente tutte le comunicazioni con loro. Nessuno dei due fu dissuaso dal fatto ed entrambi continuarono ad operare con il portale dormiente che Crowley aveva lasciato quasi 30 anni prima.

Così nel 1946 Hubbard e Parson iniziarono ciò che nei circoli occultistici è conosciuto come “Le Operazioni Babalon”.  L’intenzione era quella di usare la “magia sessuale” per creare un “figlio” nei reami spirituali. Essi avrebbero poi “richiamato” il bambino spirituale e lo avrebbero diretto nell’utero di una femmina volontaria (Marjorie Cameron che successivamente divenne moglie di Parson) in cui si sarebbe manifestato come “umano” dopo l’usuale periodo di nove mesi di gestazione. Nascendo, questo bambino avrebbe incarnato le forze di Babalon – la Donna Scarlatta della Rivelazione che nei circoli occultistici simboleggia l’alba dell’Eone di Horus, la nuova era. Le Operazioni Babalon non solo riaprirono il portale, ma ne aumentarono l’intensità rendendolo altamente instabile. Esse furono ben documentate in diari dalla cui lettura molti desumono l’incapacità dei due a chiudere il portale che avevano riaperto e che sembrava essere sfuggito al loro controllo. E’ interessante considerare la concomitanza tra la riapertura del portale interdimensionale da parte di Hubbard e Parson e l’onda di attività extraterrestre ed avvistamenti UFO che iniziarono con l’avvistamento di Kenneth Arnolds di nove “dischi volanti argentei” sulle Cascade Mountains nel Giugno del 1947 e l’incidente di Roswel, accaduto un mese dopo, e dove si suppone che alieni presumibilmente di tipo Grigio si siano schiantati in un disco volante. L’attività UFO è immutata da allora. Sebbene tale affermazione non è certa, potrebbe essere che questi visitatori extraterrestri stiano accedendo al nostro pianeta attraverso questo portale riaperto ed altamente instabile.

Interessante è anche il fatto che tutti questi avvenimenti, le Operazioni Amalantrah del 1918 e le Operazioni Babalon del 1946 come l’avvistamento di Arnolds e l’incidente di Roswell nel 1947 avvennero in America.

Il Culto di Lam

Il Culto di Lam, a tutt’oggi, continua ad incoraggiare i suoi membri ad invocare Lam.Kenneth Grant ha dichiarato: "Lam è un Grande Antico il cui archetipo è riconoscibile nei racconti sugli occupanti degli UFO."  Il Lam (o Grigio) continua ad essere evocato dal Culto del Lam ed incoraggiato ad interagire con l’umanità al fine di favorire lo sviluppo spirituale del genere umano. Sul tema dell’invocazione a Lam, Grant dichiara: “Fissare gli occhi di questa entità è invitare un potente contatto. Si avverte un’immediata sensazione di leggerezza, di assenza di peso, e poi una sensazione di caduta… di essere risucchiati in un vortice…”. Queste esperienze sono molto simili alle testimonianze fornite dai contattati che hanno avuto incontri con Alieni Grigi.

Grant ha anche dichiarato:

- Lam è un collegamento tra il sistema solare di Sirio e quello di Andromeda- Lam è la via d’accesso al Vuoto. Il suo numero, 71, è quello del “Nulla”, un’apparizione- Lam è l’energia occulta portante le vibrazioni di Maat e può procedere da quell’eone futuro

- Lam, come un Grande Antico, il cui archetipo è riconoscibile nei racconti sugli occupanti degli UFO- "...e in ciò io sono come un bambino in un uovo" AL.II.49- Lam è stato invocato per compiere il lavoro in atto stabilito da Aiwass; come un riflesso di Aiwass- Lam come il trasmettitore ad AL delle vibrazioni di LA attraverso MA ovvero la chiave dell’Eone

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di Maat- Crowley considerava Lam come l’anima di un defunto Lama di Lêng, tra la Cina ed il Tibet

Conclusioni

Lo Stargate o apertura stellare tra tempo e spazio, prodotta dalle Operazioni Amalantrah di Crowley crearono un portale attraverso il quale Lam ed altre influenze extra-cosmiche hanno potuto entrare nell’universo conosciuto. Sebbene lo stesso Crowley, al completamento delle operazioni, fu attento nel sigillare il portale, altre operazioni successive hanno riaperto il portale e lo hanno lasciato in uno stato che permette a qualsiasi essere extraterrestre di accedere al nostro mondo. Che ciò sia vero o meno, è chiaro che molti nei circoli occultistici credono che sia questo il caso e che l’essere conosciuto come Lam sia in effetti un Grigio. E’ del resto ferma volontà di alcuni occultisti incoraggiare l’interazione dei Grigi con il genere umano, essendo convinti che essi detengono la chiave dell’evoluzione spirituale dell’umanità.

 "La mia osservazione dell'Universo mi convince che ci sono esseri d'intelligenza e potere di gran lunga più elevati di qualsiasi cosa che  possiamo concepire come esseri umani; che essi non sono necessariamente basati sulle strutture cerebrali e nervose che conosciamo, e che la sola ed unica possibilità per il genere umano di avanzare nell'insieme è che gli individui prendano contatto con tali esseri." A. Crowley, 1944 

 

 Note

Jet Propulsion Laboratories : Laboratorio Missilistico di Pasadena in California

Maat : La Dea Egiziana della Verità e della Giustizia. Il suo nome significa “misura” o “verità”. “Ma”, la Figlia.

Eone : termine gnostico per la Divinità Suprema, anche ciclo di tempo indicante un periodo di circa 2000 anni (nel culto di Crowley). L’attuale Eone è quello di Horus iniziato nel 1904. Esso succede all’Eone di Osiride, caratterizzato dal sorgere e tramontare di religioni quali il giudaismo ed il cristianesimo. Ancora precedente all’Eone di Osiride fu l’Eone di Iside, l’era pagana di cui molti elementi stanno riapparendo nell’Eone attuale, il prossimo Eone, per alcuni già in fase di manifestazione parallela a quella dell’attuale Eone di Horus, è l’Eone di Maat, l’Eone della Verità e della Giustizia.

Aiwass: un’Intelligenza preterumana con cui Crowley è stato in contatto in varie epoche della sua vita. Nel 1904, Aiwass comunicò il “Libro della Legge” che costituisce la base del culto di Crowley.

AL : Letteralmente “Il”, Tutto, un termine che significa Dio, Grande, Onnipotente, Hadit (nel culto di Crowley) cioè il punto infinitamente piccolo eppure supremamente potente, che in unione con Nuit (LA) genera l’universo manifesto.

LA  : Letteralmente “Non”, Nulla, Nuit (nel culto di Crowley) lo spazio infinito e le infinite stelle in esso. E’ la circonferenza infinita che contiene il punto infinitamente piccolo.