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LE LEGGENDE E LA STORIA, SI TROVANO ALL’INTERNO DEI CALENDARI GIORGIOPPI 2015 n° 7

La storia di Romolo e di Cristo

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Page 1: La storia di Romolo e di Cristo

LE LEGGENDE E LA STORIA, SI TROVANO

ALL’INTERNO DEI CALENDARI

GIORGIOPPI 2015 n° 7

Page 2: La storia di Romolo e di Cristo

Parte dei testi ed immagini di questo libro,

sono tratti da vari siti web e da http:/it.wikipedia.org

Sottotitolo

CIO’ CHE E’ DI CRISTO (33) E DELLA CHIESA FU DI ROMOLO (55) E DEGLI IMPERATORI

IL GIOCO DEL NUMERO IN CODICE Non è importante indovinarli tutti, è importante non sbagliarne uno.

QUADERNO DI SCHEDE

PDF in elaborazione 2015

Questo materiale è liberamente utilizzabile, purché ne venga citata la fonte e l’autore. Materiale rilasciato sotto Licenze Creative Commons CC BY-SA.

Page 3: La storia di Romolo e di Cristo

L’origine della leggenda di Romolo e Remo, è nata all’interno del calendario di Numa Pompilio.

Romolo (Alba Longa, 24 marzo 771 a.C. - Roma antica, 5 o 7 luglio 716 a.C.) , gemello di Remo, è il nome della figura leggendaria a cui la

tradizione annalistica attribuiva la fondazione di Roma e delle sue principali istituzioni politiche, nonché il ruolo di primo re della città e l'origine del toponimo. Plutarco racconta che un certo Lucio Taruzio, matematico, astrologo ed amico di Marco Terenzio Varrone,

aveva calcolato il giorno esatto in cui i due gemelli furono concepiti, il 24 giugno del 772 a.C. e nacquero il 24 marzo del 771 a.C.

Secondo la tradizione fondò Roma tracciandone il confine sacro, il pomerio, il 21 aprile 753 a.C. In tale occasione uccise il fratello gemello Remo, reo di aver varcato in armi il sacro confine. Ancora ai tempi di Plutarco si celebravano molti riti

nel giorno della sua scomparsa, avvenuta secondo tradizione il 5 o il 7 luglio del 716 a.C.

Romolo nato il 24 marzo (81° giorno del calendario di Numa Pompilio), all’età di 18 anni, dopo aver ucciso il fratello gemello Remo,

ed aver fondato Roma il 21 aprile (109° giorno del calendario), regnò 37 anni e all'età di 55 anni, venne assunto in cielo.

(TAVOLA REBECCA/4, Giorgioppi 2011)

Diagramma con le date: 24 marzo e 21 aprile, composte con i numeri di Romolo: 18 e 37, all’interno del “calendario di Numa Pompilio” di 355 giorni.

Tito Livio attribuisce al secondo re di Roma, Numa Pompilio, il calendario lunisolare

di dodici mesi di lunghezza variabile tra 29 e 31 giorni (febbraio 28 giorni), che i romani usarono fino al 46 a.C. In totale l’anno durava 355 giorni.

Page 4: La storia di Romolo e di Cristo

Romolo concepito il 24 giugno (172° giorno del calendario di Numa Pompilio), è nato il 24 marzo (81° giorno del calendario),

all’età di 18 anni, dopo aver ucciso il fratello gemello Remo, ed aver fondato Roma il 21 aprile (109° giorno del calendario),

regnò 37 anni e all'età di 55 anni, venne assunto in cielo il 5 luglio (182° giorno dell’anno) o il 7 luglio (184° giorno dell’anno).

Diagramma con le date: 24 giugno, 24 marzo, 21 aprile, 5 luglio e 7 luglio, composte con i numeri di Romolo: 18 e 37, all’interno del “calendario di Numa Pompilio” di 355 giorni.

Page 5: La storia di Romolo e di Cristo

L’origine della leggenda di Romolo e Remo, si trova anche all’interno del calendario giuliano.

Il calendario giuliano è un calendario solare, cioè basato sul ciclo delle stagioni. E’ composto di 365 giorni.

Fu elaborato dall'astronomo greco Sosigene di Alessandria e promulgato da Giulio Cesare (da cui prende il nome), nella sua qualità di pontefice massimo, nell'anno 46 a.C.

Romolo nato il 24 marzo (83° giorno del calendario di Giulio Cesare), all’età di 18 anni, dopo aver ucciso il fratello gemello Remo,

ed aver fondato Roma il 21 aprile (111° giorno del calendario), regnò 37 anni e all'età di 55 anni.

Diagramma con le date: 24 marzo e 21 aprile, composte con i numeri di Romolo: 18 e 37, all’interno del “calendario di giuliano” di 365 giorni.

Page 6: La storia di Romolo e di Cristo

Alessandro Magno è nato nel 397 dalla fondazione di Roma (356 a.C.),

ed è morto a 33 anni, nel 430 dalla fondazione di Roma (323 a.C.).

La data di nascita di Alessandro Magno: 20 luglio (197° giorno dell’anno) e di morte: 10 giugno (158° giorno dell’anno),

si estende per la lunghezza di tutto il calendario di Numa Pompilio, composto da 355 giorni.

Diagramma con le date:

20 luglio (197° giorno del calendario di Numa Pompilio) e 10 giugno (158° giorno del calendario di Numa Pompilio),

composte con la somma dei numeri di Alessandro Magno: 33 ed il numero chiave: 25.

Page 7: La storia di Romolo e di Cristo

ALESSANDRO MAGNO (Pella, ecatombeone , 20 o 21 luglio 356 a.C. - Babilonia, targelione, 10 o 11 giugno 323 a.C.)

fu re di Macedonia a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II.

Il “gioco delle doppie date”, è ripetuto per gli imperatori romani: Giulio Cesare, Flavio Graziano e per Maometto. La doppia data per Romolo e Gesù Cristo sono la morte e la resurrezione.

Sistema romano

I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. (per Alessandro Magno, si applica lo stesso sistema con l’antico calendario macedonico).

Alessandro Magno è nato il 20 luglio 397 dalla fondazione di Roma (356 a.C.),

ed è morto a 33 anni il 10 giugno 430 dalla fondazione di Roma (323 a.C.),

Alessandro Magno Nascita: età: 33 anni, numero chiave: 26. Morte: età: 33 anni, numero chiave: 26.

Diagramma con le date: 20 luglio (197° giorno del calendario di Numa Pompilio) 397 a.U.c.,

10 giugno (158° giorno del calendario di Numa Pompilio) 430 a.U.c., composte con la somma dei numeri di Alessandro Magno: 33 ed il numero chiave: 26.

Page 8: La storia di Romolo e di Cristo

L’origine della leggenda di Giulio Cesare, si trova all’interno del calendario giuliano.

Gaio Giulio Cesare è nato a Roma, il 13 luglio 101 a.C. o il 12 luglio 100 a.C., ed è morto a Roma, il 15 marzo 44 a.C.

La doppia data di nascita di Cesare, serve a nascondere la regola del gioco.

Giulio Cesare è nato nel 101 a.C. (57 + 44 = 101) ed è morto a 57 anni nel 44 a.C.

(Giorgioppi 2011)

Il calendario giuliano composto da 365 giorni, entra in vigore nel 46 a.C.

Luglio (Iulius) il 7° mese dell’anno, è dedicato a Giulio Cesare.

Rapporto della data 13 luglio (194° giorno dell’anno) con i 57 anni di Cesare, all’interno del calendario giuliano, di 365 giorni.

Page 9: La storia di Romolo e di Cristo

Cesare forte dei suoi successi, concentrò su di se molti poteri politici, facendo capire al Senato che intendeva instaurare un regime monarchico a scapito di quello repubblicano. Il 15 marzo 44 a.C., all’età di 57 anni, Cesare fu ucciso con

23 colpi di pugnale al Teatro di Pompeo (dove si riuniva il Senato), da un gruppo di senatori capeggiati da Bruto (suo figlio adottivo) e Cassio. Passò alla storia la frase: Tu quoque, Brute, fili mi!

Gaio Giulio Cesare il 15 marzo , all’età di 57 anni, viene trafitto da 23 pugnalate,

Giulio Cesare è nato nel 101 a.C. ed in quel tempo era in vigore il calendario di Numa Pompilio. Ogni data e fatto della leggenda di Giulio Cesare,

è stata costruita all’interno del suo calendario.

Giulio Cesare nato il 194° giorno dell’anno (13 luglio)

viene trafitto da 23 pugnalate, il 74° giorno dell’anno (15 marzo) all’età di 57 anni.

Rapporto delle date: 13 luglio (194° giorno del calendario giuliano) e 15 marzo (74° giorno del calendario),

con i 57 anni di Cesare e le 23 pugnalate, all’interno del calendario giuliano, di 365 giorni.

Page 10: La storia di Romolo e di Cristo

Gaio Giulio Cesare è nato a Roma,

il 13 luglio 101 a.C. (652 dalla fondazione di Roma)

ed è morto all’età di 57 anni a Roma, il 15 marzo 44 a.C. (709 dalla fondazione di Roma).

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Con il calendario (di Numa Pompilio per la nascita e giuliano per la morte) ed il sistema romano,

si determina l’età di Giulio Cesare.

Giulio Cesare Nascita: età: 57 anni, numero chiave: 19.

Morte: età: 57 anni, numero chiave: 6.

1) Diagramma con la data 13 luglio (190° giorno del calendario di Numa Pompilio) 652 a.U.c., composta con la somma dei numeri di Giulio Cesare: 57 ed il numero chiave: 19.

2) Diagramma con la data 15 marzo (74° giorno del calendario giuliano) 709 a.U.c., composta con la somma dei numeri di Giulio Cesare: 57 ed il numero chiave: 6.

Page 11: La storia di Romolo e di Cristo

Il sistema attuale internazionale, di datare ogni fatto storico con il numero in codice (sistema cristiano), non è altro che la continuazione del sistema romano.

Giulio Cesare (101 a.C. - 44 a.C.) è proclamato Dittatore a vita il 16 febbraio 709 dalla fondazione di Roma (44 a.C.).

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla fondazione di Roma) e solare (giuliano *)],

soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Nel 709 A.U.C. (44 a.C.), Cesare ha 57 anni, numero chiave: 3. * Prima del calendario giuliano (46 a.C.), si usava il calendario di Numa Pompilio.

Papa Alessandro VI nato Rodrigo Borgia (1431 - 1503) è stato incoronato pontefice della Chiesa cattolica il 26 agosto 1492.

Sistema cristiano Sommando la data del giorno del calendario “giuliano/gregoriano/cristiano”, all’anno del calendario cristiano (dalla nascita

di Cristo), partendo dal numero 33*, rappresentativo dell’età di Cristo, si devono ottenere i dati personali del protagonista. Rodrigo Borgia nato nel 31 (1431), viene eletto papa a 61 anni nel 1492 (31+61=92). Il numero chiave è l’età di Cristo: 33.

* Si possono ottenere tutti i numeri che fanno parte del gioco.

Page 12: La storia di Romolo e di Cristo

(Romameglio conosciuto come

I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista,

L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Augusto è nato il ed è morto a 77

1) Diagramma con la data 23 settembrecomposta con la somma dei numeri di

2) Diagramma con la data composta con la somma dei numeri di

AUGUSTO

Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto Roma, 23 settembre 63 a.C. – Nola, 19 agosto 14 d.C.),

meglio conosciuto come Ottaviano o Augusto, fu il primo imperatore romano

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma

e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Augusto è nato il 23 settembre 690 dalla fondazione di Roma (63 a.C.),

77 anni il 19 agosto 767 dalla fondazione di Roma (14 d.C.),

Augusto Nascita: età: 77 anni, numero chiave: 26. Morte: età: 77 anni, numero chiave: 57.

23 settembre (260° giorno del calendario di Numa Pompilio)

composta con la somma dei numeri di Augusto: 77 ed il numero chiave: 26a con la data 19 agosto (231° giorno del calendario giuliano) 767 a.U.c.,

composta con la somma dei numeri di Augusto: 77 ed il numero chiave: 57

romano.

dalla Fondazione di Roma) “numero chiave”.

(14 d.C.),

(260° giorno del calendario di Numa Pompilio) 690 a.U.c., 26. a.U.c.,

57.

Page 13: La storia di Romolo e di Cristo

AUGUSTO

Il Senato gli conferì il titolo di Augustus il 16 gennaio 27 a.C. Nel 23 a.C. gli fu riconosciuta la tribunicia potestas (che mantenne poi a vita) e l'Imperium proconsulare a vita; mentre nel 12 a.C. divenne Pontefice massimo con la morte di Marco Emilio Lepido.

Nel 2 a.C., gli fu conferito il titolo di Padre della Patria. Restò al potere sino alla morte..

Sistema romano

I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Augusto, titolo: Imperatore, 16 gennaio 726 AUC, età: 36 anni, numero chiave: 25. Augusto, titolo: Pontefice massimo, 6 marzo 741 AUC, età: 51 anni, numero chiave: 14.

Augusto, titolo: Padre della Patria, 5 febbraio 751 AUC, età: 61 anni, numero chiave: 18.

Diagramma con le date: 16 gennaio (16° giorno del calendario giuliano) 726 a.U.c.,

6 marzo (65° giorno del calendario giuliano) 741 a.U.c.,, 5 febbraio (36° giorno del calendario giuliano) 751 a.U.c.,

composte con la somma dei numeri di Augusto: 36, 51, 61 ed i numeri chiave: 25, 14, 18.

Page 14: La storia di Romolo e di Cristo

La battaglia di Azio (2 settembre 31 a.C.) fu una battaglia navale che concluse la guerra civile tra Ottaviano (nipote ed erede di Giulio Cesare) e Marco Antonio (erede spirituale del dittatore assassinato); quest'ultimo era alleato

al regno tolemaico d'Egitto di Cleopatra. La battaglia di Azio, con la vittoria di Ottaviano Augusto, segnò, per Roma, la fine della repubblica e l’inizio dell’impero.

Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (Roma, 63 a.C. – Nola, 14 d.C.),

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Battaglia di Azio: 2 settembre 722 dalla fondazione di Roma (31 a.C.), Ottaviano Augusto, età: 32 anni, numero chiave: 21.

Diagramma con la data 2 settembre (245° giorno del calendario giuliano) 722 a.U.c., composta con la somma dei numeri di Augusto: 32 ed il numero chiave: 21.

Page 15: La storia di Romolo e di Cristo

Gneo Pompeo Magno (Picenum, 29 settembre 106 a.C. - Pelusium, 29 settembre 48 a.C.)

è stato un militare e politico romano,prima alleato e poi avversario di Gaio Giulio Cesare

.

Arrivato in Egitto, il destino di Pompeo fu deciso dai consiglieri del giovane re Tolomeo, tra i quali Potino, l'eunuco. Mentre Pompeo aspettava in mare aperto un accordo, essi si proposero di assassinarlo, al fine di ingraziarsi Cesare già in viaggio

per l'Egitto. Il 29 settembre 48 a.C., il giorno del suo cinquantottesimo compleanno, Pompeo Magno fu adescato col pretesto di un'udienza a bordo di una piccola barca in cui riconobbe due vecchi compagni d'arme dalle gloriose campagne militari della sua giovinezza. Erano i suoi assassini. Mentre era seduto nella barca, studiando il suo

discorso per Tolomeo, venne da loro pugnalato alla schiena con una spada ed un pugnale. Non paghi, essi decapitarono il cadavere di Pompeo, il cui busto fu sprezzantemente lasciato incustodito e nudo,

sulla spiaggia, dove venne ritrovato dal suo liberto, Filippo, che organizzò un semplice funerale cremando il corpo su una pira ricavata dal fasciame di una nave.

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Pompeo Magno è nato il 29 settembre 705 dalla fondazione di Roma (106 a.C.),

ed è morto a 58 anni il 29 settembre 647 dalla fondazione di Roma (48 a.C.),

Pompeo Magno Nascita: età: 58 anni, numero chiave: 16. Morte: età: 58 anni, numero chiave: 16.

Diagramma con la data 29 settembre (266° giorno del calendario di Numa Pompilio) 705 a.U.c., composta con la somma dei numeri di Pompeo Magno: 58 ed il numero chiave: 16.

Page 16: La storia di Romolo e di Cristo

Persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano

PRIMO EDITTO Il 23 febbraio 303, Diocleziano ordinò la distruzione totale della chiesa cristiana di nuova costruzione a Nicomedia

e fece bruciare le scritture lì contenute e saccheggiare i suoi tesori.

Gaio Aurelio Valerio Diocleziano (Salona, 244 - Spalato, 311),

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Editto: 23 febbraio 1056 dalla fondazione di Roma ( 303 d.C.), Diocleziano, età: 59 anni, numero chiave: 5.

Diagramma con la data 23 febbraio (54° giorno del calendario giuliano) 1056 a.U.c., composta con la somma dei numeri di Diocleziano: 59 ed il numero chiave: 5.

Page 17: La storia di Romolo e di Cristo

Gaio Aurelio Valerio Diocleziano (Salona, 22 dicembre 244 - Spalato, 3 dicembre 311), è stato un imperatore romano che governò dal 20 novembre 284 al 1º maggio 305.

Indebolito da una malattia, Diocleziano abdicò il 1° maggio 305, primo e unico imperatore a fare questa scelta volontariamente.

Con il calendario ed il sistema romano, si determina l’età di Diocleziano.

Diagramma con la data 1 maggio (121° giorno del calendario giuliano) 305 d.C., sommata all’anno 753 a.C. (1058 dalla fondazione di Roma), composta con la somma dei numeri di Diocleziano: 61 ed il numero chiave: 20.

753+305+121=1179. 1179-20=1159.

1159:19=61.

Con il calendario ed il sistema romano, si determina l’età di Diocleziano.

il 2 maggio (122° giorno del calendario giuliano) 305, deposta la carica e il titolo di Augustus, Diocleziano si ritirò in un meraviglioso palazzo fatto costruire appositamente per lui a Spalato.

122 (2 maggio) : 2 = 61 (l’età di Diocleziano).

Page 18: La storia di Romolo e di Cristo

EDITTO DI MILANO, 1083 A.U.C. (313 d.C.).

L’Editto di Milano (noto anche come Editto di Costantino, Editto di tolleranza) fu un editto promulgato il 23 febbraio 313 a nome di Costantino I che allora era imperatore d’Occidente, e Licinio (266 - 325), imperatore d’Oriente, per porre

ufficialmente termine a tutte le persecuzioni religiose e proclamare la neutralità dell’Impero nei confronti di qualsiasi fede. Fu il secondo editto di tolleranza religiosa dopo l’Editto di Serdica (311). Il presupposto storico

dell’Editto è da ricercare nell’ormai diffusa presenza dei cristiani in ogni strato sociale; molti convertiti occupavano sempre più spesso posizioni-chiave nella società imperiale, nonostante il rischio delle persecuzioni. L’editto aveva

quindi l’intento sincretistico di comprendere in seno alla società romana dottrine religiose o filosofiche di origine diversa, allo scopo di rafforzare l’autorità statale.

Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Grande e Costantino I (27 febbraio 274 - Nicomedia, 22 maggio 337), fu imperatore romano dal 306 alla sua morte. Costantino è una delle figure più importanti

dell’Impero romano che riformò largamente e dove favorì la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi più significativi, la riorganizzazione dell’amministrazione e dell’esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente (Costantinopoli) e la promulgazione

dell’Editto di Milano sulla libertà religiosa. L’Editto di Milano, comunque, costituì solo una fase transitoria nei rapporti fra impero e Cristiani e, pochi mesi dopo la sua stesura, già Licinio e Costantino si trovavano in disaccordo : per il primo, infatti, tale concessione era la massima possibile da parte dello Stato ; per il secondo,

invece, si trattava solo di una base di partenza in vista di più ampie agevolazioni nei confronti dei Cristiani.

Licinio nato nel 266, nel 313 ha 47 anni.

Costantino I nato nel 274, nel 313 ha 39 anni.

Gaio Aurelio Valerio Diocleziano (Salona, 244 - Spalato, 311),

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Editto di Milano: 23 febbraio 1083 dalla fondazione di Roma ( 313 d.C.), Licinio, età: 47 anni, Costantino I, età: 39 anni, numero chiave: 18.

La data 23 febbraio (54° giorno del calendario giuliano) 1083 dalla fondazione di Roma, composta con il sistema romano: 47-39-18, ed il sistema romano-cristiano: 47-39-33.

Page 19: La storia di Romolo e di Cristo

Licinio nato nel 266 (66), nel 313 ha 47 anni. Costantino I nato nel 274 (74), nel 313 ha 39 anni.

Cristo è morto a 33 anni.

LICINIO - COSTANTINO I° EDITTO DI MILANO, 313

numero in codice: 47.39.33

Francobollo, REPUBBLICA DI SAN MARINO, 1700° anniversario dell’editto di Milano, emesso: 13 febbraio 2013.

Diagramma con la data 13 febbraio (44° giorno del calendario gregoriano) 2013 d.C., 753 a.C., composta con la somma dei numeri di Licinio: 47, di Costantino I°: 39 e di Cristo: 33.

Le università sono nate per nascondere la verità. Io ho solo trovato, quello che milioni di persone mi vietano di sapere.

Page 20: La storia di Romolo e di Cristo

Flavio Graziano (Sirmio, 18 aprile/23 maggio 359 - Lugdunum, 25 agosto 383) fu imperatore romano dal novembre 375 alla sua morte.

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Flavio Graziano è nato il 18 aprile - 23 maggio 1112 dalla fondazione di Roma (359 d.C.),

ed è stato assassinato a 24 anni il 25 agosto 1136 dalla fondazione di Roma (383 d.C.),

Flavio Graziano Nascita: età: 24 anni, numero chiave: 5. Morte: età: 24 anni, numero chiave: 5.

Diagramma con le date: 18 aprile (118° giorno del calendario giuliano),

23 maggio (143° giorno del calendario giuliano) 1112 a.U.c.,, 25 agosto (237° giorno del calendario giuliano) 1116 a.U.c.,

composte con la somma dei numeri di Flavio Graziano: 24 ed il numero chiave: 5.

Page 21: La storia di Romolo e di Cristo

L’ULTIMO IMPERATORE ROMANO In carica: 31 ottobre 475 d.C. - 4 settembre 476 d.C.

Romolo Augusto regnò dal 31 ottobre 1228 a.U.c., al 4 settembre 1229 dalla fondazione di Roma.

Flavio Romolo Augusto (461 circa – dopo il 511), è considerato tradizionalmente l'ultimo imperatore romano d'Occidente (31 ottobre 475 - 4 settembre 476), in quanto dopo la sua deposizione a opera del generale barbaro Odoacre non fu

nominato nessun nuovo imperatore. La sua deposizione segna convenzionalmente la fine dell'Impero romano d'Occidente e l'inizio del Medio Evo. Le fonti storiche danno pochi dettagli sulla sua vita. Fu messo sul soglio imperiale

dal padre Flavio Oreste, magister militum dell'esercito romano dopo la deposizione del precedente imperatore, Giulio Nepote. Poco più che un bambino (salì al trono a 14 anni), Romolo fu di fatto un fantoccio nelle mani del padre. Regnò solo per

dieci mesi. Fu spedito da Odoacre in Campania, al Castellum Lucullanum, dopodiché scomparve dalle fonti.

Con il calendario ed il sistema romano, si determina l’età di Romolo Augusto.

Ascesa al trono: età: 14 anni, numero chiave: 10.

Deposto: età: 15 anni, numero chiave: 14.

Diagrammi con le date: 31 ottobre (304° giorno del calendario giuliano) 1228 a.U.c.

e 4 settembre (247° giorno del calendario giuliano) 1229 a.U.c., composte con la somma dei numeri di Romolo Augusto: 14 e 15 ed i numeri chiave: 10 e 14

Page 22: La storia di Romolo e di Cristo

Le date più importanti della storia

della Chiesa cristiana (sinodi, concili, dogmi, ecc.), sono ottenute con la somma dei numeri: 19, 50, 69, 33.

Queste informazioni, sono riconosciute dalle altre religioni monoteiste.

Gesù Cristo nato il 25 dicembre 753 a.C., è morto in croce a 33 anni il “venerdì” 3 aprile 33 d.C. ed è risorto “domenica” 5 aprile 33 d.C.

Gesù Cristo, numero in codice: 753.33

La madre di Gesù, è nata l’8 settembre del 734 dalla fondazione di Roma (19 a.C.) ed è morta a 69 anni, il 15 agosto dell’803 dalla fondazione di Roma (50 d.C.).

Cristo è morto a 33 anni. Maria, numero in codice: 19.50.69.33

Page 23: La storia di Romolo e di Cristo

Gesù Cristo nato il 25 dicembre 753 a.C., è morto in croce a 33 anni, il “venerdì” 3 aprile 33 d.C. ed è risorto “domenica” 5 aprile 33 d.C.

Gesù Cristo, numero in codice: 753.33

Per i romani, Gesù è nato il 25 dicembre del 753 dalla fondazione di Roma, è stato crocifisso ed è morto, il venerdì 3 aprile del 786 ab Urbe còndita (33 d.C.)

ed è risorto domenica 5 aprile del 786 a.U.c. (33 d.C.).

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Gesù Cristo

Nascita-età: 33 anni, numero chiave: 23. Morte-età: 33 anni, numero chiave: 2.

Resurrezione-età: 33 anni.

1° diagramma. Rapporto della data di nascita di Gesù, 25 dicembre (359° giorno del calendario giuliano), con l’anno 753 dalla fondazione di Roma, l’età di Cristo: 33 anni ed il numero chiave: 23.

2° diagramma. Rapporto della data di morte di Cristo, 3 aprile (93° giorno del cal. giuliano), con l’anno 786 dalla fondazione di Roma (33 d.C.), il calendario giuliano, l’età di Cristo: 33 anni ed il numero chiave: 2. 3° diagramma. Rapporto della data di resurrezione di Cristo, 5 aprile (95° giorno del calendario giuliano), con l’anno 786 dalla fondazione di Roma (33 d.C.), il calendario giuliano e l’età di Cristo morto a 33 anni.

Page 24: La storia di Romolo e di Cristo

Maria, numero in codice: 19.50.69.33 La madre di Gesù, è nata l’8 settembre del 734 dalla fondazione di Roma (19 a.C.) ed è morta a 69 anni, il 15 agosto dell’803 dalla fondazione di Roma (50 d.C.). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano

I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Maria. Nascita-età: 69 anni, numero chiave: 19. Morte-età: 69 anni, numero chiave: 20.

1° diagramma. Rapporto della data di nascita di Maria, 8 settembre (251° giorno del calendario giuliano), con l’anno 734 dalla fondazione di Roma (19 a.C.), il calendario giuliano, l’età di vita, 69 anni ed il numero chiave: 19. 2° diagramma. Rapporto della data di morte di Maria, 15 agosto (227° giorno del calendario giuliano), con l’anno

803 dalla fondazione di Roma (50 d.C.), il calendario giuliano, l’età di vita, 69 anni ed il numero chiave: 20.

ANNUNCIAZIONE, 25 marzo 753 a.U.c. L'Annunciazione della Beata Vergine Maria o del Signore, è l'annuncio del concepimento verginale e della

nascita verginale di Gesù (33 anni), che viene fatto a sua madre Maria (19 anni) dall'arcangelo Gabriele. Per i romani il 25 marzo del 753 a.U.c., Maria aveva 19 anni e suo figlio Gesù, morirà a 33 anni.

Sistema romano. Rapporto del giorno dell’annunciazione a Maria: 25 marzo (84° giorno del calendario giuliano), con l’anno 753 dalla fondazione di Roma, il calendario giuliano di 365 giorni, l’età di Maria: 19 anni, l’età di Cristo, morto a 33 anni ed il numero chiave: 15.

Page 25: La storia di Romolo e di Cristo

L’origine della storia di Gesù, si trova all’interno del calendario giuliano.

L’annunciazione del concepimento verginale di Gesù, viene fatto a Maria sua madre dall’arcangelo Gabriele,

il 25 marzo 753 a.C. Gesù è nato il 25 dicembre 753 a.C., è morto in croce a 33 anni, il “venerdì” 3 aprile 33 d.C. ed è risorto “domenica” 5 aprile 33 d.C.

All’interno del calendario giuliano (e gregoriano) composto da 365 giorni, il 25 marzo, è l’84° giorno dell’anno, il 3 aprile, il 93° giorno dell’anno, il 5 aprile, il 95° giorno dell’anno el il 25 dicembre, il 395° giorno dell’anno.

Per le Chiese cristiane orientali antiche, il Natale ricorre il 6 gennaio (6° giorno dell’anno).

84 (annunciazione) + 93 (morte) + 93 (morte) + 95 (resurrezione) = 365 (calendario giuliano). 33 (Cristo) x 8 = 264. 264 + 95 (resurrezione) = 359° giorno dell’anno, Natale.

Page 26: La storia di Romolo e di Cristo

Le date comunemente accettate per la morte di Gesù sono: il 7 aprile 30,

il 27 aprile 31, o il 3 aprile 33 (93° giorno del calendario giuliano).

Gesù è risorto il 5 aprile 33 (95° giorno del calendario giuliano, dell’anno 786 dalla fondazione di Roma).

Il sistema romano usa solo il numero dell’età del protagonista e lo lega ad un numero chiave. Il sistema

cristiano, usa l’età del protagonista insieme ad altre informazioni. Esempio: Il numero 95, è rappresentativo del giorno in cui CRISTO E’ RISORTO, ed ha valore di 1. Sommato

alle 32 volte (31+1) che si è usato il numero 33, si ottiene il numero 33.

Page 27: La storia di Romolo e di Cristo

ANNUNCIAZIONE A MARIA I calcoli cronografici alla base del sistema dell'Anno Domini (la cosiddetta era cristiana) furono sviluppati a Roma nel 525 da

un monaco scita, chiamato Dionigi il Piccolo, come una conseguenza del suo lavoro sul calcolo della Pasqua. Secondo i suoi calcoli, l'Annunciazione e l'Incarnazione di Gesù erano accadute il 25 marzo dell'anno 753 dalla

fondazione di Roma. Tale anno venne quindi adottato come anno 1 a.C. (calendario giuliano).

ANNUNCIAZIONE, 25 marzo 753 a.U.c. L'Annunciazione della Beata Vergine Maria o del Signore, è l'annuncio del concepimento verginale e della

nascita verginale di Gesù (33 anni), che viene fatto a sua madre Maria (19 anni) dall'arcangelo Gabriele. Per i romani il 25 marzo del 753 a.U.c., Maria aveva 19 anni e suo figlio Gesù, è morto a 33 anni.

La Chiesa cattolica celebra questo evento il 25 marzo.

La madre di Gesù, è nata l’8 settembre del 734 dalla fondazione di Roma (19 a.C.) ed è morta a 69 anni, il 15 agosto dell’803 dalla fondazione di Roma (50 d.C.).

Sistema romano. Rapporto del giorno dell’annunciazione a Maria: 25 marzo (84° giorno del calendario giuliano), con l’anno 753 dalla fondazione di Roma, il calendario giuliano di 365 giorni,

l’età di Maria: 19 anni, l’età di Cristo, morto a 33 anni ed il numero chiave: 15.

Page 28: La storia di Romolo e di Cristo

SAN MARCO EVANGELISTA San Marco (Palestina, 20 d.C. – Alessandria, 72 d.C.) fu discepolo dell'apostolo Paolo e, in seguito, di Pietro ed è tradizionalmente

ritenuto l'autore del Vangelo secondo Marco. È venerato come santo da varie Chiese cristiane,tra cui quella cattolica, quella ortodossa e quella copta, che lo considera proprio patriarca e primo vescovo di Alessandria

(Per le ricorrenze cristiane, si veda: San Marco, nelle pagine successive).

San Marco è considerato il primo Patriarca di Alessandria d’Egitto. La Chiesa Copta d’Egitto è la chiesa cristiana più antica del mondo, risalente al 43 d.C. Secondo il vescovo Eusebio di Cesarea, così come le tradizioni copte, San Marco Evangelista, che ha scritto il primo dei quattro nuovi vangeli del Nuovo Testamento,

è stato il fondatore e primo vescovo della Chiesa di Alessandria, prima ancora che la Chiesa di Roma sia stata iniziata. Nel suo punto di riferimento sulla Storia della Chiesa, scritta in greco all’incirca nel 310, Eusebio scrive: “Ora, dicono che Marco è stato il primo ad essersi stabilito in Egitto per predicare il Vangelo, che aveva già scritto, e il primo ad

aver organizzato chiese ad Alessandria per sé” (Eusebio, HE 2.16.1). Queste informazioni sono integrate dalla Cronologia di Eusebio, dove colloca l’arrivo di Marco ad Alessandria nel terzo anno del regno di Claudio,

che sarebbe nel 41-42 o 43-44 d.C..

San Marco nato nel 20 d.C., è morto a 52 anni nel 72. Cristo è morto a 33 anni. SAN MARCO, numero in codice: 20.52.72.33

San Marco nato nel 20 d.C., all’età di 23 anni nel 43, è il primo vescovo della Chiesa di Alessandria d’Egitto.

Page 29: La storia di Romolo e di Cristo

SAN MARCO Il calendario copto

29 agosto 248 dopo Cristo.

29 agosto 1001 dalla fondazione di Roma.

I cristiani egiziani considerano il 29 agosto del 284 d.C., giorno in cui molti divennero martiri, come l'inizio della loro storia. Usarono lo stesso calendario utilizzato in Egitto prima di quel periodo. Si basava sui calcoli del calendario giuliano che

stabiliva l'anno bisestile secondo un ordine di Giulio Cesare nel 46 a.C. Prende il nome di calendario copto o calendario dei martiri. Il calendario copto segue il ciclo del sole e calcola i giorni, le stagioni e gli anni solari in base all'orbita la terra

che descrive intorno al sole. Con i progressi della scienza, i cristiani egizi cominciarono a registrare la differenza tra il ciclo della luna e l'altro, il tempo medio di un ciclo della luna e il tempo tra la comparsa di una nuova luna e quella

successiva, definito mese lunare. Il calendario lunare copto era basato su regole istituite dall'astronomo greco Meton nel V secolo a.C. il quale stabilì che 19 anni solari corrispondono a 235 mesi lunari senza alcuna frazione.

San Marco nato nel 20 d.C., è morto a 52 anni nel 72. Cristo è morto a 33 anni. SAN MARCO, numero in codice: 20.52.72.33

San Marco nato nel 20 d.C., all’età di 23 anni nel 43, è il primo vescovo della Chiesa di Alessandria d’Egitto.

Diagramma con la data: 29 agosto (241° giorno del calendario giuliano) 248 (dopo Cristo), 753 (dalla fondazione di Roma), composto con la somma dei numeri di San Marco: 20, 52, 72 e di Cristo: 33.

Page 30: La storia di Romolo e di Cristo

SAN MARCO EVANGELISTA San Marco nato nel 20 d.C., è morto a 52 anni nel 72. Cristo è morto a 33 anni.

SAN MARCO, numero in codice: 20.52.72.33

Tintoretto. Ritrovamento del corpo di San Marco.

La “leggenda” del miracolo della colonna. Nel giugno del 1094, mentre prosegue la costruzione della terza basilica, iniziata nel 1063, il corpo del santo non si trova più.

Tra i pianti e le preghiere della città, dopo giorni di digiuno, il 25 giugno il santo rivela dove stanno le sue reliquie al doge Vitale Falier, al vescovo Domenico Contarini, ai nobili e al popolo riuniti nella basilica, sporgendo un braccio da un pilastro, precisato dall'antica tradizione sul lato destro della basilica. La chiesa si riempie di soavissimo profumo.

Una volta trovato il corpo del santo grazie a questo prodigio, appena viene esposto al centro della nuova basilica, hanno inizio le feste devote. I pellegrini per onorarlo giungono da Venezia e dal resto dell'Europa.

L'8 ottobre 1094, il corpo del santo viene collocato entro un sarcofago dal doge Falier nella cripta che viene ampliata per la circostanza. E' possibile immaginare una specie di identificazione tra San Marco e la struttura

del suo edificio tombale. Il punto centrale nella "leggenda" del miracolo della colonna consiste non solo nel ricollegare il santo con la basilica, che diventa, in quanto deposito del suo corpo, basilica sepolcrale, ma anche nel creare un legame

diretto tra la struttura materiale dell'edificio e un evento riguardante il santo in persona. Un importante effetto del miracolo stesso dev'essere stato l'intensificato contatto concreto con il santo protettore e la sua reliquia, cioè il suo corpo. Il miracolo

accade in un periodo di rafforzata sensibilità popolare di fronte alle cose sacre ed è lecito supporre che proprio questo desiderio comune sia stato all'origine della "leggenda". www basilicasanmarco.it/© 2004 - Procuratoria di San Marco Venezia.

Diagrammi con le date: 25 giugno (176° giorno del calendario giuliano) 1094 e 8 ottobre (281° giorno del calendario giuliano) 1094,

composte con la somma dei numeri di San Marco: 20, 52, 72 e di Cristo: 33.

Page 31: La storia di Romolo e di Cristo
Page 32: La storia di Romolo e di Cristo

Il calendario bizantino religioso (Sant’Andrea).

Il calendario bizantino fu in uso nell'impero bizantino; nacque nel 312 per volere dell'imperatore romano Costantino I (306-337);

il calendario cadde in disuso dal 1699. Il calendario bizantino ricalcava il calendario giuliano, in uso nell'Impero romano, differenziandosi solo per la data d'inizio dell'anno e la numerazione degli anni. L'anno iniziava il 1° settembre

e finiva il 31 agosto. La numerazione degli anni iniziava da quella che secondo i bizantini era la data della creazione: l'anno 1 bizantino iniziava il 1° settembre del 5509 a.C.

Sant’Andrea è nato nel 6 a.C. ed è morto a 67 anni nel 61 d.C. Cristo è morto a 33 anni.

SANT’ANDREA, numero in codice: 6.61.67.33

Sant’Andrea fonda la Chiesa di Bisanzio nel 38 d.C.

Diagramma con la data: 1 settembre (244° giorno del calendario giuliano) 312 (dopo Cristo), 753 (dalla fondazione di Roma), 5509 (avanti Cristo),

composto con la somma dei numeri di Sant’Andrea: 6, 61, 67, 38 e di Cristo: 33.

Page 33: La storia di Romolo e di Cristo

Il calendario bizantino imperiale (Costantino I).

Il calendario bizantino fu in uso nell'impero bizantino; nacque nel 312 per volere dell'imperatore romano Costantino I (306-337); il calendario cadde in disuso dal 1699.

Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Grande e Costantino I (Naissus, 27 febbraio 274 – Nicomedia, 22 maggio 337), fu imperatore romano dal 306 alla sua morte.

Costantino è una delle figure più importanti dell'Impero romano che riformò largamente e dove favorì la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi più significativi, la riorganizzazione dell'amministrazione e dell'esercito,

la creazione di una nuova capitale a oriente (Costantinopoli) e la promulgazione dell'Editto di Milano sulla libertà religiosa. È considerato santo e "simile agli apostoli" dalla Chiesa ortodossa e da alcune Chiese orientali antiche.

Costantino I nato nel 274 (74), ha 38 anni, nel 312 (74+38=112). Cristo è morto a 33 anni.

COSTANTINO I, 312 d.C., numero in codice: 74.38.112.33

Diagramma con la data: 1 settembre (244° giorno del calendario giuliano) 312 (dopo Cristo), 753 (dalla fondazione di Roma), 5509 (avanti Cristo),

composto con la somma dei numeri di Costantino il Grande: 74, 38, 112 e di Cristo: 33.

Page 34: La storia di Romolo e di Cristo

Esaltazione della Santa Croce

E’ una festività della Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa e di altre confessioni cristiane. In essa si commemora la croce sulla quale fu crocifisso Gesù. La festività ricorre il 14 settembre, in ricordo del ritrovamento della croce di Gesù da parte di sant'Elena,

avvenuto, secondo la tradizione, il 14 settembre del 320: in quel giorno la reliquia fu alzata dal vescovo di Gerusalemme di fronte al popolo, che fu invitato all'adorazione.

Flavia Giulia Elena (247 – Treviri, 329) è stata augusta dell'Impero romano, concubina (o forse moglie) dell'imperatore Costanzo Cloro

e madre dell'imperatore Costantino I. I cattolici la venerano come sant'Elena Imperatrice.

Flavia Giulia Elena nata nel 247 (47), ritrova a 73 anni, la croce di Gesù, nel 320 (47+73=120). Cristo è morto a 33 anni. RITROVAMENTO DELLA SANTA CROCE, anno 320

numero in codice: 73.33

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma)

e solare (di Numa Pompilio o giuliano)], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Elena imperatrice, età: 73, numero chiave: 18.

Cristo, età: 33, numero chiave: 26.

San Costantino e Santa Elena imperatori Sistema romano-cristiano

I romani cristiani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (giuliano)], l’età del protagonista e di Cristo, unendola ad un “numero chiave”. Costantino imperatore morto a 63 anni, età: 63 / Cristo, età: 33, numero chiave: 54.

Elena imperatrice morta a 82 anni, età: 82 / Cristo, età: 33, numero chiave: 75.

Page 35: La storia di Romolo e di Cristo

San Costantino e Santa Elena

imperatori

Costantino (274- 337), il grande imperatore romano, morto a 63 anni, il primo a convertirsi al cristianesimo, ha goduto e gode di un gran culto da parte delle Chiese Orientali e nel ‘Sinassario Costantinopolitano’ egli è celebrato il 21 maggio,

insieme a sua madre la santa imperatrice Elena (247-329), morta a 82 anni. Cristo è morto a 33 anni.

I

n Occidente il culto fu abbastanza tiepido, concentrandosi soprattutto in luoghi che ebbero un forte influsso bizantino come Calabria, Sicilia, Sardegna o che vi furono trasportate delle reliquie come in Inghilterra e Boemia;

il ‘Martirologio Romano’ non porta il suo nome, mentre la madre s. Elena (247-329) è celebrata al 18 agosto.

Page 36: La storia di Romolo e di Cristo

Dalla leggenda al culto: da Costantino imperatore a san Costantino.

San Costantino il Grande, primo imperatore cristiano, e fondatore di Costantinopoli, nacque a Naisso in Illiria, l’odierna Nis, nella Serbia centrale nell’anno 274 e morì a Nicomedia, nell’odierna Turchia, nel 337.

San Costantino il Grande imperatore, ricorrenza: 21 maggio (141° giorno del calendario giuliano).

Costantino I nato nel 274 (74), muore a 63 anni, nel 337 (74+63=137) Cristo è morto a 33 anni.

SAN COSTANTINO IMPERATORE numero in codice: 74.63.137.33

Nei primi secoli della storia del Cristianesimo si prese uso di conservare memoria di coloro che morirono per causa della loro fede: i martiri. Ogni chiesa particolare aveva un suo martirologio, cioè un elenco di martiri; ben presto si diede importanza al giorno

del loro passaggio alla vita eterna, detto il dies natalis, e si prese a commemorare il giorno della loro morte per celebrare la loro memoria, particolarmente nel luogo ove riposavano le loro spoglie.

Diagramma del calendario giuliano di 365 giorni, con la data della ricorrenza: 21 maggio (141° giorno dell’anno), messa in rapporto con l’anno di nascita dell’imperatore:

274 (74), l’anno della morte: 337, l’età di Cristo: 33 anni ed il modulo 28.

Page 37: La storia di Romolo e di Cristo

Mosè è morto a 129 anni, basta leggere il Deuteronomio ( Uno dei libri del Pentateuco ). Mosè è nato tra il 1333 ed i 1306 a.c. quando era faraone Haremhab.

Ramses II (1304 a.C. - 1213 a.C.) è stato un sovrano egizio. Chiamato anche Ramses il Grande, è stato il terzo sovrano della XIX dinastia e regnò per 66 anni, dal 1279 al 1213 a.C.

Page 38: La storia di Romolo e di Cristo

San Mosè, profeta, 4 settembre.

Su questa grande figura di profeta e legislatore del popolo ebraico, si possono scrivere interi volumi riguardanti la sua storia personale e quella degli ebrei; come pure per tutta la sua opera di condottiero, profeta, guida e legislatore del suo popolo. Bisogna per forza, dato lo spazio ristretto, citare solo i passi salienti della sua vita. Egli è prima di tutto l’autore e legislatore del ‘Pentateuco’, nome greco dei primi 5 libri della Bibbia, denominati globalmente dagli ebrei “la Legge”, perché costituiscono la fase storica, religiosa e giuridica del popolo della salvezza. Quasi tutta l’opera è dedicata al personaggio e all’opera di Mosè, per mezzo del quale Dio fondò il suo popolo; i “libri di Mosè” sono: Genesi, Esodo, Levitico,

Numeri e Deuteronomio, essi vanno dalla creazione del mondo alla morte di Mosè. Visse 129 anni, nel XIV-XIII secolo a. C. e gli ultimi 40 anni della sua vita li dedicò interamente

al servizio di Iahweh e di Israele; fu la più elevata figura del Vecchio Testamento e uno dei più grandi geni religiosi di tutti i secoli.

Ricorrenza: San Mosè, profeta, 4 settembre (247° giorno del calendario giuliano - gregoriano).

Rapporto dell’età di Mosè (129), con il giorno 4 settembre (247° giorno dell’anno) ed il calendario giuliano/gregoriano di 365 giorni.

Page 39: La storia di Romolo e di Cristo

CRONOLOGIA BIBLICA

La Bibbia contiene dettagliate notizie cronologiche, che consentono il calcolo del tempo trascorso fra la creazione di Adamo ed eventi databili storicamente, come la prima distruzione di Gerusalemme. In questo modo è possibile sviluppare calendari,

la cui epoca (cioè l'evento iniziale) sia la creazione del mondo. Esempi sono il calendario bizantino e il calendario ebraico. In questi calendari tutte le date sono positive; non esistono cioè date individuate dal numero di anni antecedenti l'epoca

del calendario. Dato che era diffusa fra ebrei e cristiani l'opinione che il mondo sarebbe durato in totale 6000 anni, la data della creazione determinava anche la data della fine del mondo e ciò aumentava l'interesse per il calcolo

accurato della data. Le prime cronologie furono sviluppate dagli ebrei a partire circa dal 105 a.C. Ulteriori cronologie furono sviluppate sino al XIX secolo circa, dato che la grande maggioranza degli ebrei

e dei cristiani credeva nella storicità letterale della Bibbia.

Diagramma con la data: 6000 (durata del mondo), composto con la somma dei numeri di Mosè: 129, e di Cristo: 33.

Page 40: La storia di Romolo e di Cristo

Il calendario ebraico

Il calendario ebraico conta gli anni a partire dalla data presunta della creazione, che in base alle indicazioni della Bibbia

è stata calcolata dalla tradizione rabbinica al 3760 a.C. Precisamente l'anno 1 inizia il 6 ottobre 3761 a.C.;

la creazione viene posta al 25 Elul o 25 Adar di tale anno (22 settembre o 29 marzo 3760 a.C.).

Mosè, numero in codice: 129.33

Diagramma con le date: 6 ottobre (279° giorno del calendario giuliano) 3761 a.C. e 29 marzo (88° giorno del calendario giuliano), composte con la somma dei numeri di Mosè: 129 e di Cristo: 33.

Page 41: La storia di Romolo e di Cristo

I SEMI DEL MELOGRANO

Il melograno (Punica granatum) è una pianta della famiglia delle Punicaceae, originario di una regione geografica che va dall'Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale, e presente sin dall'antichità nel Caucaso, e nell'intera

zona mediterranea. Il melograno è inoltre nella simbologia ebraica, simbolo di onestà e correttezza, dato che il suo frutto conterrebbe 613 semi, che come altrettante perle sono le 613 prescrizioni

scritte nella Torah, (365 divieti e 248 obblighi) osservando le quali si ha certezza di tenere un comportamento saggio ed equo. In realtà i semi della melagrana sono in numero

variabile (di certo circa 600), ma il frutto con i suoi semi ricorda quel numero, che come tanti altri, ha riferimenti precisi nella numerologia ebraica.

Diagramma con il numero 613 (semi del melograno), 365 (divieti) e 248 (obblighi), composto con la somma dei numeri di Mosè: 129, di Cristo: 33 ed il numero chiave: 31

Page 42: La storia di Romolo e di Cristo

Mosè sul monte Sinai per ricevere le tavole della legge. Dio si rivelò con il suo Nome misterioso per la prima volta a Mosè, sul monte Sinai.

DIO disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'IO SONO mi ha mandato da voi"».

(Esodo 3,14)

E Mosè entrò in mezzo alla nuvola e salì sul monte; e Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.

(Esodo 24,18)

Page 43: La storia di Romolo e di Cristo

YHWH , il Dio degli ebrei

Il tetragramma biblico è la sequenza delle quattro (4) lettere ebraiche che compongono il nome proprio di Dio descritto nel Tanach: הוהי (leggendo da destra a sinistra: yodh-he-waw-he).

In passato era largamente attestata la traslitterazione JHWH; in epoca contemporanea invece la traslitterazione più diffusa è YHWH.

Geova (YHWH), l nome personale di Dio, ricorre la prima volta in GENESI 2:4. Il nome divino è un verbo: la forma causativa, all'imperfetto, del verbo ebraico (hawàh, "DIVENIRE") e significa "EGLI FA DIVENIRE". Geova si rivela così come

Colui che, agendo progressivamente, adempie le promesse, Colui che realizza sempre i suoi propositi. Il suo nome ricorre nel testo ebraico 6828 volte nella forma YHWH o JHVH.

Diagramma con il numero 6828, composto con i numeri di Mosè: 129 (età), 40 (giorni nel deserto), di Cristo: 33 (età) ed il numero di lettere del nome proprio di Dio, YHWH: 4.

Page 44: La storia di Romolo e di Cristo

IL VERSETTO NELLA BIBBIA Le versioni classiche della Bibbia contengono 31.102 versetti,

di cui 23.145 nell'Antico Testamento e 7.957 nel Nuovo Testamento.

Antico Testamento: Mosè: morto a 129 anni, Cristo: morto a 33 anni. ANTICO TESTAMENTO, numero in codice: 129.33

Nuovo Testamento: Matteo: morto a 88 anni, Luca: morto a 86 anni, Giovanni: morto a 89 anni, Matteo: morto a 52 anni, Cristo: morto a 33 anni.

NUOVO TESTAMENTO, numero in codice: 88.86.89.52.33

LA BIBBIA numero in codice: 129.33/88,86.89.52

Diagramma con il numero 23145 (Antico Testamento), composto con la somma dei numeri di Mosè: 129 e di Cristo: 33.

Diagramma con il numero 7957 (Nuovo Testamento), composto con la somma dei numeri di Matteo: 88, Luca: 86, Giovanni: 89, Marco: 52 e di Cristo: 33.

YHWH, il Dio degli ebrei. il nome proprio di Dio, è composto da 4 lettere.

Page 45: La storia di Romolo e di Cristo

Le Scritture sono composte da:

66 libri, 1189 capitoli, 31173 versetti, e più di 750.000 parole.

Rispettando la “regola delle informazioni”, ogni traduttore, può comporre il testo della Bibbia

con il numero di versetti che vuole.

Page 46: La storia di Romolo e di Cristo

Dante Alighieri (1265-1321)

LA DIVINA COMMEDIA, 1300-1321

La Divina Commedia è composta da tre cantiche che comprendono un totale di 100 canti. L'intera opera conta complessivamente 14.233 versi.

Dante nato nel 65 (1265), inizia la Commedia a 35 anni nel 1300 (100) e la finisce a 56 anni nel 1321 (121). Cristo è morto a 33 anni.

LA DIVINA COMMEDIA, 1300 - 1321 numero in codice: 100.121.33

Diagramma con il numero 14233 (versi), composto con la somma dei numeri di Dante: 65, 100, 121, 56 e di Cristo: 33.

Page 47: La storia di Romolo e di Cristo

Dante nato nel 65 (1265), inizia la Commedia a 35 anni nel 1300 (100) e la finisce a 56 anni nel 1321 (121). Cristo è morto a 33 anni.

LA DIVINA COMMEDIA, 1300-1321 numero in codice: 100.121.33

Il primo Canto della Divina Commedia (proemio), è composto da 136 versi. Dante lo ha iniziato nel 1300, quando aveva 35 anni e Cristo, 33 anni.

L’ultimo Canto del Paradiso, è composto da 145 versi, Dante lo ha finito nel 1321, quando aveva 56 anni e Cristo, 33 anni.

E’ possibile che Dante abbia modificato ogni anno il numero di versi dell’ultimo Canto? Molto probabilmente c’è l’intervento di Boccaccio.

PDF in elaborazione 2015

Page 48: La storia di Romolo e di Cristo

L’origine della storia di Maometto, si trova all’interno del calendario giuliano.

Maometto nasce nel 569 nella metropoli commerciale La Mecca. Ancora giovane, inizia a lavorare per una grande

ditta commerciale della città. Viaggia in tutta la penisola arabica, dapprima come rappresentante, poi in compagnia della sua prima moglie, la ricca Khadija. La loro figlia Fatima è l’unica che sopravvive al profeta. Dopo la morte di Khadija nel 619, Maometto sposa la favorita Aisha e più tardi altre donne ancora. Influenzato dalle impressioni

lasciate dalla Mecca e dai numerosi viaggi, si ritira ripetutamente nelle montagne per praticare una meditazione ascetica. Nel 610 comincia a parlare di messaggi ricevuti da un angelo sulla montagna Hira vicino alla Mecca. Ma viene duramente osteggiato dai potenti commercianti che si sentono minacciati dal rinnovamento morale

da lui predicato. L’ostilità costringe il profeta e i suoi discepoli ad abbandonare la Mecca nell’anno 622. Questa emigrazione verso Medina, lontana 300 km, più tardi viene definita come l’inizio dell’era islamica.

I contrasti con i suoi avversari della Mecca si accentuano. I suoi ormai quasi 10'000 discepoli alterna- rono vittorie e sconfitte. Nel 630 riescono infine ad imporsi: La Mecca si arrende senza combattere.

Ma il profeta tratta con indulgenza i suoi avversari per facilitare la loro conversione all’islam. La maggior parte degli abitanti della penisola arabica si convertono all’islam mentre

Maometto è ancora in vita. Maometto muore nel 632, all’età di 63 anni.

Maometto (nella sua forma originale araba significa "il grandemente lodato") nacque in un giorno imprecisato (secondo

alcune fonti tradizionali sarebbe il 20 o il 26 aprile di un anno parimenti imprecisabile, convenzionalmente fissato però al 570) a Mecca, nella regione peninsulare araba del Hijaz, e morì il lunedì 13 rabī I dell'anno 11 dell'Egira (equivalente all'8 giugno del 632) a Medina e ivi fu sepolto, all'interno della casa in cui viveva. Sia per la data

di nascita, sia per quella di morte, non c'è tuttavia alcuna certezza e quanto riportato costituisce semplicemente il parere di una maggioranza relativa, anche se sostanziosa, di tradizionisti.

Rapporto della data 20 aprile (110° giorno dell’anno), 26 aprile (116° giorno dell’anno) e 8 giugno (159° giorno dell’anno), con: l’età di Maometto: 63 anni e di Cristo: 33 anni, all’interno del “calendario giuliano” di 365 giorni.

Page 49: La storia di Romolo e di Cristo

Il calendario islamico,

è esclusivamente lunare. Parte dal

16 luglio 622 d.C., anno in cui fu compiuta l'Egira (cioè il trasferimento dei primi

devoti musulmani e del loro profeta Maometto dalla Mecca alla volta di Yathrib).

Maometto nasce nel 569 (69) e muore all’età di 63 anni nel 632 (69+63=132). Cristo è morto a 33 anni.

MAOMETTO (569 - 632) numero in codice: 69.63.132.33

Il calendario islamico parte dall’anno 1375 (753 + 622) Ab Urbe còndita.

16 luglio 1375 dalla fondazione di Roma

Diagramma con la data: 16 luglio (197° giorno del calendario giuliano) 622 (più 753), con i numeri di Maometto: 69, 63, 132 e di Cristo: 33.

Page 50: La storia di Romolo e di Cristo

Giovanni di Paolo (1403-1483), "La creazione del mondo",

A che ora è iniziato il mondo? La fine del mondo è sempre stato un argomento che nella storia ha catalizzato l’attenzione di studiosi e la curiosità di tanti. Non sono mai mancate previsioni e profezie sul momento esatto della fine e qualcuno ha anche azzardato una data e perfino un orario. Pochi però sanno che nei secoli passati si è parimenti sviluppato un dibattito sull’inizio

del mondo. Il più preciso, tanto da divenire un punto di riferimento per i cosiddetti “creazionisti” fu l’arcivescovo anglicano James Ussher (1581-1656) che nella sua opera Annales veteris testamenti, a prima mundi origine deducti spiegò che Dio aveva creato l’universo il 23 ottobre 4004 a.C., a mezzogiorno in punto. Prima di lui

però diversi padri della Chiesa provarono a calcolare la data della creazione con risultati non perfettamente coincidenti: Clemente Alessandrino indica 5624 a.C., una datazione più lontana nel tempo rispetto a Eusebio,

Agostino d’Ippona determina il 5351 a.C., vicino al 5344 a.C. di Isidoro di Siviglia e di poco anteriore al 5296 a.C. calcolato da Rabano Mauro, abate di Fulda. La datazione più antica: 6984 a.C. viene indicata dai compilatori delle Tavole alfonsine. La cronologia breve, tuttavia, era seguita già dal padre e dottore della Chiesa san Girolamo, il

quale ricavò la data dalla versione biblica della Vulgata (una traduzione basata su un testo ebraico e non su quello greco dei LXX). Per Girolamo il mondo avrebbe avuto inizio nel 4000 a.C. La cronologia eusebiana è stata la più accreditata per molti secoli. Il vescovo e padre della Chiesa e scrittore di lingua greca Eusebio

di Cesarea, ricavò la data della creazione dalla versione biblica dei Settanta: «Ita Eusebius ab Adam, ad Christum, putat annos 5199»: dunque secondo Eusebio il mondo avrebbe avuto inizio nel 5199 a.C.,

cronologia adottata anche dal poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia (Paradiso, Canto XXVI, 118-123). Interpretando letteralmente le Sacre Scritture altre tradizioni ricavarono ancora altre date: la tradizione

bizantina fissa l’inizio di tutto il 1º settembre 5509 a.C. mentre l’ebraismo rabbinico preferisce spostare la creazione al 29 marzo o 22 settembre 3760 a.C. Non potevano naturalmente

mancare i Maya che stabilirono il 29 novembre 18490 a.C. come l’inizio del mondo.

Page 51: La storia di Romolo e di Cristo

LA CREAZIONE DEL MONDO PER I CATTOLICI Per i cattolici la data di riferimento era in passato il 5199 a.C.

Eusebio di Cesarea (Cesarea in Palestina, 265 - Cesarea in Palestina probabilmente, 340) è stato un vescovo e scrittore greco antico, padre della Chiesa. Fu consigliere e biografo dell'imperatore romano Costantino I.

Eusebio di Cesaria (ca. 265 - ca. 340), utilizzando la versione greca dei LXX, calcolò la data del 5199 a.C.,

data spesso utilizzata nei paesi cattolici. Il suo calcolo fu ripreso da Dante nella Divina Commedia.

Maria, numero in codice: 19.50.69.33 La madre di Gesù, è nata l’8 settembre del 734 dalla fondazione di Roma (19 a.C.) ed è morta a 69 anni, il 15 agosto dell’803 dalla fondazione di Roma (50 d.C.). Cristo è morto a 33 anni.

Il numero 5199, è composto con la somma dei numeri della Beata Vergine Maria: 19, 50, 69 e di Cristo: 33.

“Quindi onde mosse tua donna Virgilio, quattromila trecento e due volumi

di sol desideri questo concilio;

e vidi lui tornare a tutt’i lumi de la sua strada novecento trenta fiate mentre ch’io in terra fu’mi”

(Paradiso XXVI, 118-123)

In questo passo Adamo afferma di aver trascorso 4302 anni nel Limbo, dalla sua morte a quella di Gesù; a questi vanno sommati i 930 anni di vita di Adamo (Genesi 5,5). Poiché Gesù morì secondo Dante nel 34, si ottiene

34- 4302-930= -5198, che corrisponde al 5199 a.C. dato che non esiste l’anno zero.

Page 52: La storia di Romolo e di Cristo

Data della creazione

Diversi autori hanno ricostruito l'età del mondo dalle indicazioni della Bibbia, ottenendo risultati diversi.

San Girolamo (padre e dottore della Chiesa), ricavò la data dalla versione biblica della Vulgata (una traduzione basata su un testo ebraico e non su quello greco dei LXX). Per Girolamo il mondo avrebbe avuto inizio nel 4000 a.C.

Il padre e dottore della Chiesa, sant’Agostino, determina l’anno 5351 a.C.

Maria, numero in codice: 19.50.69.33 La madre di Gesù, è nata l’8 settembre del 734 dalla fondazione di Roma (19 a.C.) ed è morta a 69 anni, il 15 agosto dell’803 dalla fondazione di Roma (50 d.C.). Cristo è morto a 33 anni.

I numeri: 4000 e 5351, sono composti con la somma dei numeri della Beata Verdine Maria: 19, 50, 69 e di Cristo: 33.

Page 53: La storia di Romolo e di Cristo

Secondo le Tavole alfonsine la creazione sarebbe avvenuta nel 6984 a.C.

Le Tavole alfonsine sono tavole astronomiche in grado di fornire le posizioni del Sole, dei pianeti, delle stelle e le date delle eclissi.

La compilazione delle tavole fu organizzata dal re Alfonso X di Castiglia e León e fu effettuata a Toledo intorno al 1252 da una cinquantina di astronomi. Esse sono state compilate seguendo la teoria astronomica di Tolomeo e si possono considerare una revisione aggiornata e un miglioramento delle tavole compilate da Claudio Tolomeo e costituenti l'Almagesto. Questa opera costituisce il primo lavoro astronomico di ampio respiro redatto nell'Europa cristiana. Queste tavole rivestono una grande importanza nella storia dell'astronomia e nella storia delle scoperte geografiche. Esse infatti furono ampiamente utilizzate

direttamente o in versioni sottoposte a revisioni dai grandi navigatori del XV secolo e del XVI secolo. In particolare Cristoforo Colombo basò i suoi progetti di navigazione oceanica su una loro revisione effettuata da Abraham Zacuto.

Esse ebbero anche una edizione a stampa prodotta a Venezia nel 1483. Niccolò Copernico imparò ad usarle all'Università di Cracovia. Va osservato anche che la maggiore utilizzazione di queste tavole, come

quello di molte altre tavole astronomiche, riguarda fini astrologici.

Maria, numero in codice: 19.50.69.33 La madre di Gesù, è nata l’8 settembre del 734 dalla fondazione di Roma (19 a.C.) ed è morta a 69 anni, il 15 agosto dell’803 dalla fondazione di Roma (50 d.C.). Cristo è morto a 33 anni.

Il numero 6984, è composto con la somma dei numeri della Beata Vergine Maria: 19, 50, 69 e di Cristo: 33.

Page 54: La storia di Romolo e di Cristo

Il calendario anglicano

Gli anglicani prendono come data di riferimento il 23 ottobre 4004 a.C., secondo il computo di James Ussher. Data questa importante, perchè tuttora considerata valida dalla maggior parte dei creazionisti moderni, che come si sa sono quasi tutti protestanti ed americani. James Ussher (1581-1656), proveniente da Dublino, arcivescovo anglicano irlandese, è famoso per aver calcolato “scientificamente” in base alla Bibbia la data della creazione del mondo. Il suo calcolo è contenuto nel libro Annales Veteris Testamenti, a prima mundi origine deducti (Annali dell'Antico Testamento,

a partire dalla prima origine del mondo), pubblicato nel 1650: secondo Ussher, Dio creò l'Universo domenica 23 ottobre 4004 a.C., a mezzogiorno in punto (12:00:00 UTC).

Con il Secondo Atto di Supremazia (1559), Elisabetta I si dichiarò Governatore Supremo della Chiesa d’Inghilterra e istituì il Giuramento di Supremazia, con il quale si richiedeva a chiunque avesse occupato posizioni negli

uffici pubblici o nella Chiesa di giurare lealtà al monarca come capo della Chiesa e dello Stato.

ELISABETTA I, GOVERNATORE SUPREMO DELLA CHIESA D’INGHILTERRA,

numero in codice: 59.103.33 Elisabetta I nata nel 1533 (33), diventa il capo della Chiesa anglicana nel 1559 (59).

Muore a 70 anni, nel 1603 (33+70=103). Cristo è morto a 33 anni.

La data: 23 ottobre (296° giorno del calendario gregoriano) 4004 a.C., a mezzogiorno in punto (ore 12, 720 minuti), è composta con la somma dei numeri di Elisabetta I: 59, 103 e di Cristo: 33.

Page 55: La storia di Romolo e di Cristo

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Nota RIFERIMENTI

Calendario ebraico: Mosè/Cristo, 129/33

Calendario copto: Cristo/San Marco, 33/20.52.72 Calendario bizantino: Cristo/Sant’Andrea, 33/6.61.67 Calendario cattolico: Cristo/Vergine Maria, 33/19.69

Calendario mussulmano: Maometto/Cristo, 69.63/33 Calendario anglicano: Cristo/Elisabetta I, 33/ 59.103

Il calendario di Piero della Francesca: Cristo/Piero, 33/19

Page 56: La storia di Romolo e di Cristo

San Paolo nato nel 9 d.C., viene decapitato a 58 anni, nel 67 d.C. (9+58=67). Cristo è morto a 33 anni.

SAN PAOLO DI TARSO numero in codice: 9.58.67.33

Page 57: La storia di Romolo e di Cristo

San Paolo nato nel 9 d.C., viene decapitato a 58 anni, nel 67 d.C. (9+58=67). Cristo è morto a 33 anni.

SAN PAOLO DI TARSO numero in codice: 9.58.67.33

La conversione di San Paolo Ricorrenza: 25 gennaio.

Diagramma con la data: 25 gennaio (25° giorno del calendario giuliano/gregoriano),

composta con la somma dei numeri di San Paolo: 9, 58, 67 e di Cristo: 33.

Francobollo, POSTE VATICANE, La predicazione di San Paolo, emesso: 17 settembre 2008.

Diagramma con la data: 17 settembre (260° giorno del calendario gregoriano) 2008,

composta con la somma dei numeri di San Paolo: 9, 58, 67 e di Cristo: 33.

Page 58: La storia di Romolo e di Cristo

Logo ufficiale dell’Anno Paolino

L'Anno Paolino, ovvero il bimillenario della nascita di San Paolo Apostolo, è un «anno giubilare», indetto dalla Chiesa

cattolica dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009, dedicato alla figura di Paolo di Tarso nella ricorrenza del bimillenario della sua nascita «dagli storici collocata tra il 7 e il 10 d.C.». La collocazione principale delle celebrazioni dell'Anno

Paolino è la Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, dove giacciono le spoglie dell'apostolo.

Le Poste vaticane hanno emesso uno speciale francobollo commemorativo.

San Paolo nato nel 9 d.C., viene decapitato a 58 anni, nel 67 d.C. (9+58=67).

Cristo è morto a 33 anni.

SAN PAOLO DI TARSO

numero in codice: 9.58.67.33

Diagramma con le date: 28 giugno (179° giorno del calendario gregoriano) 2008 d.C., 753 a.C.

e 29 giugno (180° giorno del calendario gregoriano) 2009 d.C., composte con la somma dei numeri di san Paolo: 9, 58, 67 e di Cristo: 33.

Page 59: La storia di Romolo e di Cristo

San Paolo nato nel 9 d.C., viene decapitato a 58 anni, nel 67 d.C. (9+58=67). Cristo è morto a 33 anni.

SAN PAOLO DI TARSO numero in codice: 9.58.67.33

Iscrizioni sopra l’arco trionfale della Basilica di San Paolo fuori le mura, Roma.

« Teodosio iniziò, Onorio portò a termine questo tempio, santificato dal corpo di Paolo, dottore del mondo. » « TEODOSIVS / CEPIT PERFECIT ONORIUS AVLAM DOCTORIS MVNDI SACRATAM CORPORE PAVLI »

9+58=67 lettere.

"PLACIDIAE / PIA MENS OPERIS DECUS HOMNE PATERNI - GAUDET PONTIFICIS STUDIO SPLENDERE LEONIS". 9+67=76 lettere.

Le iscrizioni sono composte con la somma di numeri corrispondenti all’anno di nascita di san Paolo (9), la sua età (58) e l’anno di morte (67).

Page 60: La storia di Romolo e di Cristo

Il Martirologio Romano, i Sinassari delle Chiese orientali, nonché il Decretum Gelasianum del V secolo affermano: «Non in un giorno diverso, come vanno blaterando gli eretici, ma nello stesso tempo e nello stesso giorno Paolo fu con Pietro coronato di morte

gloriosa nella città di Roma sotto l'imperatore Nerone», fissandone quindi la data al 29 giugno 67. Per la studiosa Margherita Guarducci, l’apostolo Pietro venne crocifisso il 13 ottobre 64.

Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date [all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla

Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano], soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

San Pietro nato nel 3 d.C., viene crocifisso a 64 anni, nell’820 A.U.C. (67 d.C.). San Paolo nato nel 9 d.C., viene decapitato a 58 anni, nell’820 A.U.C. (67 d.C.).

1) Diagramma con la data 29 giugno (180° giorno del calendario giuliano) 820 dalla fondazione di Roma, composta con la somma dei numeri di San Pietro: 64 (numero chiave: 52) e di San Paolo: 58 (numero chiave: 8).

2) Diagramma con la data 13 ottobre (286° giorno del calendario giuliano) 817 dalla fondazione di Roma, composta con la somma dei numeri di San Pietro: 64 (numero chiave: 15).

Page 61: La storia di Romolo e di Cristo

San Pietro nato nel 3 d.C., viene crocifisso a 64 anni nel 67. San Paolo nato nel 9 d.C., viene decapitato a 58 anni nel 67.

Cristo è morto a 33 anni.

PIETRO E PAOLO APOSTOLI

numero in codice: 3.64 / 9.58 / 67.33

POSTE VATICANE, Crocifissione di San Pietro, opera di Michelangelo

San Paolo sulla via di Damasco, opera di Michelangelo emesso: 15 giugno 1967.

Diagramma con la data: 21 novembre (325° giorno del calendario gregoriano) 2014,

composta con la somma dei numeri di San Pietro: 3, 64, 67, di San Paolo: 9, 58, 67 e di Cristo: 33.

Page 62: La storia di Romolo e di Cristo

TRE FRANCOBOLLI DI PIETRO E PAOLO APOSTOLI, DELLE POSTE VATICANE

Due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao.

Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. San Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani,

incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67

POSTE VATICANE, Pietro e Paolo, emesso: 25 settembre 1962.

PIETRO E PAOLO APOSTOLI

numero in codice: 3.64 / 9.58 / 67.33

Diagramma con la data: 25 settembre (268° giorno del calendario gregoriano) 1962,

composta con la somma dei numeri di San Pietro: 3, 64, 67, di San Paolo: 9, 58, 67 e di Cristo: 33.

POSTE VATICANE, 19° centenario del martirio dei santi Pietro e Paolo,

emesso: 15 giugno 1967.

Diagramma con la data: 15 giugno (166° giorno del calendario gregoriano) 1967,

composta con la somma dei numeri di San Pietro: 3, 64, 67, di San Paolo: 9, 58, 67 e di Cristo: 33.

Page 63: La storia di Romolo e di Cristo

… l'apostolo fu dunque imbarcato nel porto militare di Cesarea e scortato a Roma dal centurione Giulio. Qui giunto nel 61 d.C., in attesa del giudizio imperiale fu posto agli "arresti domiciliari", da dove tuttavia poté predicare in assoluta libertà e senza ostacoli.

San Paolo nato nel 9 d.C., sbarca a Roma a 52 anni, nel 61 d.C. (9+52=61). Cristo è morto a 33 anni.

SAN PAOLO A ROMA numero in codice: 9.52.61.33

Due francobolli dedicati a san Paolo. POSTE VATICANE, 19° centenario dell'arrivo di San Paolo a Roma, emesso: 13 giugno 1961.

POSTE ITALIANE, Centenario dell’arrivo di san Paolo a Roma, emesso: 28 giugno 1961.

Diagrammi con le date: 13 giugno (164° giorno del calendario gregoriano) 1961

e 28 giugno (179° giorno del calendario gregoriano) 1961, composte con la somma dei numeri di san Paolo: 9, 52, 61 e di Cristo: 33.

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Il 29 giugno Roma festeggiava Quirino, antica divinità assimilata a Romolo (il fondatore della città divinizzato dopo la morte) e sappiamo che nella leggenda della fondazione di Roma, non esiste Romolo senza Remo. La festa aveva proprio lo scopo di celebrare i due leggendari fondatori della città. Forse per questo motivo i cristiani scelsero di sostituire i due fondatori

della città, con quelli che di fatto furono le due figure più influenti nella diffusione del cristianesimo, Pietro e Paolo. Gli uni fratelli nella carne, gli altri fratelli nella fede; gli uni fondatori della città, gli altri promotori della cristianità.

I gemelli Romolo e Remo, sono nati nel 771 a.C.. Romolo fonda Roma ed ammazza il fratello Remo, all’età di 18 anni.

San Pietro nato nel 3 d.C., muore a 64 anni, nel 67. San Paolo nato il 9 d.C., muore a 58 anni, nel 67.

Diagramma con la data: 29 giugno (180° giorno del calendario giuliano/gregoriano), composta con la somma dei numeri di Romolo: 18, di Remo: 18, di San Pietro: 64 e di San Paolo: 58.

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Vangelo secondo San Matteo Percentuale e numero di parole del Vangelo secondo Matteo nei tre livelli narrativi

Numero complessivo di parole: 18286 (numero minimale: 18157)

N.B.: il calcolo complessivo delle parole è perfettibile (*). Il numero minimale si riferisce alle sole parole o versetti non posti tra parentesi nel testo

dell''edizione n 26 del "Nestle-Aland". Per le statistiche generali sul testo del Nuovo Testamento, cfr. R. MORGENTHALER, Statistik des Neutestamentlichen Wortschatzes (Zürich - Frankfurt 1986); R. MORGENTHALER, Statistik Synopse (Zürich - Stuttgart 1971).

Ogni studioso di materie bibliche conosce il numero in codice di San Matteo.

* Rispettando la “regola delle informazioni”, ogni traduttore dei Vangeli, può comporre il testo con il numero di parole che vuole. San Matteo è nato nel 18 a.C. ed è morto nel 70 d.C., all’età di 88 anni (18+70=88). Cristo è morto a 33 anni.

San Matteo numero in codice: 18.70.88.33

Diagramma con i numeri 18286 e 18157, composti con la somma dei numeri di San Matteo: 18, 70, 88 e di Cristo: 33.

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Vangelo secondo San Marco Percentuale e numero di parole del Vangelo secondo Marco nei tre livelli narrativi.

Numero complessivo di parole: 11297 (numero minimale: 11218)

N.B.: il calcolo complessivo delle parole è perfettibile (*). Il numero minimale si riferisce alle sole parole o versetti non posti tra parentesi nel testo

dell''edizione n 26 del "Nestle-Aland". Per le statistiche generali sul testo del Nuovo Testamento, cfr. R. MORGENTHALER, Statistik des Neutestamentlichen Wortschatzes (Zürich - Frankfurt 1986); R. MORGENTHALER, Statistik Synopse (Zürich - Stuttgart 1971).

Ogni studioso di materie bibliche conosce il numero in codice di San Marco.

* Rispettando la “regola delle informazioni”, ogni traduttore dei Vangeli, può comporre il testo con il numero di parole che vuole. San Marco è nato nel 20 a.C. ed è morto nel 52 d.C., all’età di 72 anni (20+52=72). Cristo è morto a 33 anni.

San Marco numero in codice: 20.52.72.33

Diagramma con i numeri 11297 e 11218, composti con la somma dei numeri di San Marco: 20, 52, 72 e di Cristo: 33.

Page 72: La storia di Romolo e di Cristo

I 4 VANGELI

IL CALENDARIO DI SAN MARCO, Mons. ALESSANDRO BELANO, ARACNE editrice, luglio 2008.

Il Vangelo di san Marco è composto da 11.216 parole. Il Vangelo di san Matteo è composto da 18.346 parole.

Il Vangelo di san Luca è composto da 19.490 parole. Il Vangelo di san Giovanni è composto da 15.641 parole.

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Marco è nato nel 20 d.C. ed è morto a 52 anni nel 72. Matteo è nato nel 18 a.C. ed è morto a 88 anni nel 70 .

Luca è nato nell’8 d. C. ed è morto a 86 anni nel 94. Giovanni è nato nel 9 d.C. ed è morto a 89 anni nel 98.

Il Vangelo di san Marco è composto da 11.216 parole. Il Vangelo di san Matteo è composto da 18.346 parole.

Il Vangelo di san Luca è composto da 19.490 parole. Il Vangelo di san Giovanni è composto da 15.641 parole.

Diagrammi con i numeri di parole dei 4 Vangeli, composte con la somma dei numeri dei 4 evangelisti e l’età di Cristo: 33.

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Il Vangelo di san Giovanni è composto da 15.641 parole.

GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA Giovanni (Betsaida, 9 - Efeso, 98) fu un apostolo di Gesù. La tradizione cristiana lo identifica

con l'autore del quarto vangelo e per questo gli viene attribuito anche l'epiteto di evangelista.

San Giovanni nato nel 9 d.C., muore a 89 anni nel 98. Cristo è morto a 33 anni.

SAN GIOVANNI EVANGELISTA numero in codice: 9.89.98.33

Diagramma con il numero 15.641 (parole), composto con la somma dei numeri di san Giovanni evangelista: 9, 89, 98 e di Cristo: 33.

IL CALENDARIO DI SAN MARCO, Mons. ALESSANDRO BELANO, ARACNE editrice, luglio 2008.

Il Vangelo di san Marco è composto da 11.216 parole. Il Vangelo di san Luca è composto da 19.490 parole.

Il Vangelo di san Matteo è composto da 18.346 parole. Il Vangelo di san Giovanni è composto da 15.641 parole.

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Il Vangelo di san Luca è composto da 19.490 parole.

LUCA EVANGELISTA Luca evangelista (Antiochia di Siria, 8 - Tebe?, 94) venerato come santo da tutte le Chiese cristiane che ne ammettono

il culto, è autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli, il terzo ed il quinto libro del Nuovo Testamento. Viene festeggiato il 18 ottobre.

San Luca nato nell’8 d.C., muore a 86 anni nel 94. Cristo è morto a 33 anni.

SAN LUCA EVANGELISTA numero in codice: 8.86.94.33

Diagramma con il numero 19490 (parole), composto con la somma dei numeri di san Luca evangelista: 8, 86, 94 e di Cristo: 33.

IL CALENDARIO DI SAN MARCO, Mons. ALESSANDRO BELANO, ARACNE editrice, luglio 2008.

Il Vangelo di san Marco è composto da 11.216 parole. Il Vangelo di san Matteo è composto da 18.346 parole.

Il Vangelo di san Luca è composto da 19.490 parole. Il Vangelo di san Giovanni è composto da 15.641 parole.

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CIO’ CHE E’ DI CRISTO FU DI ROMOLO E DEGLI IMPERATORI

Giorgioppi, Urbino, 1972

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LA CHIESA CATTOLICA HA ELETTODUE PAPI DICIOTTENNI

sono Giovanni XII e Benedetto IX, che salgono al Soglio di Pietro, all’età di 18 anni,

E’ meglio rendersi conto di essere presi in giro, piuttosto di sapere,che la Chiesa cristiana non conosce perfettamente,

LA CHIESA CATTOLICA HA ELETTO DUE PAPI DICIOTTENNI

I papi cattolici più giovani della storia,

Giovanni XII e Benedetto IX, che salgono al Soglio di Pietro, all’età di 18 anni,

o rendersi conto di essere presi in giro, piuttosto di sapere, che la Chiesa cristiana non conosce perfettamente,

l’età corretta di tutti i suoi papi.

Giovanni XII e Benedetto IX, che salgono al Soglio di Pietro, all’età di 18 anni,

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Papa Giovanni XII

Nato Ottaviano dei Conti di Tuscolo (Roma, 937 - Roma, 14 maggio 964), fu il 130º papa della Chiesa cattolica dal 16 dicembre 955 al 6 novembre 963, quando fu deposto (concilio di San Pietro).

« Il papa è ancora un ragazzo e si modererà solo con l'esempio di uomini nobili. »

(Frase riportata da Ottone I di Sassonia e citata da Liutprando da Cremona nel De rebus gestis Othonis magni imperatoris)

Giovanni XII eletto al Soglio pontificio all’età di 18 anni, è stato deposto a 26 anni ed è morto a 27 anni. Cristo è morto a 33 anni.

Diagramma con le date storiche: dell’elezione, della deposizione e della morte del papa,

ottenute con la somma dei numeri di Giovanni XII: 37, ecc. e di Cristo: 33.

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Papa Benedetto IX

Nato Teofilatto III dei Conti di Tuscolo (Roma, 1014 - Grottaferrata, tra il 18 settembre 1055 e il 9 gennaio 1056), fu il 145º papa della Chiesa cattolica dal 1033 al 1045, poi una seconda volta nel 1045 e una terza nel biennio 1047-1048. È famoso per aver venduto la

dignità pontificia al suo padrino e per averla rivoluta indietro due volte, nonché per aver abdicato.

Benedetto IX eletto al soglio pontificio all’età di 18 anni, 31 anni e a 33 anni

ha abdicato a 31 anni, e a 34 anni ed è morto a 41 anni. Cristo è morto a 33 anni.

Prima elezione al Soglio pontificio: 21 ottobre 1032, incoronazione: 1° gennaio 1033.

Abdicazione: 13 gennaio 1045.

Diagramma con le date storiche: dell’elezione, dell’incoronazione e dell’abdicazione del papa, ottenute con la somma dei numeri di Benedetto IX: 14, 18, 19, 31, 33, 45, e di Cristo: 33.

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BENEDETTO IX Seconda elezione al Soglio pontificio: 10 marzo 1045,

abdicazione: 1° maggio 1045.

Terza elezione al Soglio pontificio: 8 novembre 1047, abdicazione: 17 luglio 1048.

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Teofilatto morì poco tempo dopo, ma non è possibile stabilire le circostanze della sua morte. Si può dire con certezza che il 18 settembre 1055 era ancora vivo, perché è registrata una donazione fatta da lui, da suo fratello Guido e da altri due

fratelli al monastero dei santi Cosma e Damiano a Roma, mentre il 9 gennaio 1056 era già morto, perché i tre fratelli fecero celebrare in quel giorno 40 messe in suffragio per la sua anima.

Diagrammi con le date 18 settembre (261° giorno del calendario giuliano) 1055 e 9 gennaio (9° giorno del calendario giuliano) 1056,

ottenute con la somma dei numeri di Benedetto IX: 14, 41, 55, e di Cristo: 33.

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STUDI SULLA PALA MONTEFELTRO

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PIERO DELLA FRANCESCA (1419 - 1492)

IL CALENDARIO CRISTO-PIERO

Cristo: 33, Piero: 19.

19 + 19 + 33 + 33 = 104 anni/cm

19 x 5,5 = 104,5 anni/cm

CALENDARIO CRISTO/PIERO, 104 x 104,5 cm. Giorgioppi 2008-2009

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Emeriti Professori e Sovrintendenti. Se la regola del gioco è: “Nascondere e Mentire”, dovevate coinvolgermi, non boicottarmi. Nel 2008 con la Ricostruzione

della Pala Montefeltro di Piero della Francesca, credevo di aver trovato la chiave del “sistema Piero”. Oggi posso dire di aver trovato “la soluzione valida per ogni tipo di problema”. Fino a quando non avrete riconosciuto

corretta la mia ricostruzione della “Pala Montefeltro”, andrò avanti con le rivelazioni del Vostro sistema.

Ricostruzione della Pala Montefeltro, di Piero della Francesca, Giorgioppi 2008.

Immagini tratte dal PDF Il segreto di Pulcinella

LA PALA MONTEFELTRO numero in codice: 19.71.72.82.33

LA GIOCONDA numero in codice: 52.103.106.114.33

Giorgioppi 2014

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Ricostruzione della Pala Montefeltro (intera e tagliata), di Piero della Francesca, all’interno del “Calendario Cristo-Piero”, di 104 x 104,5 cm.

Immagine tratta dal libro Pala Federico da Montefeltro Codice Piero della Francesca

Giorgioppi 2009

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In data 20 febbraio 2015 (2768 dalla fondazione di Roma), dichiaro finiti gli studi sulla “ricostruzione della Pala Montefeltro” di Piero della Francesca, iniziati nel 2008. Tutti i Ministeri del mondo, le Presidenze,

i Governi, le Religioni, gli Ordini Teutonici, le Massonerie, le Università, e per concludere tutte le Sovrintendenze, sono testimoni della perfezione della mia ricostruzione della Pala di Brera.

Le Istituzioni ministeriali potranno tacere ma non dire che ho sbagliato. Se ho sbagliato io, ha sbagliato Piero della Francesca. Io ho riconosciuto la bellezza di un “sistema”

dal quale ero stato escluso.

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MISURA ORIGINALE DELLA PALA MONTEFELTRO, 1471 - 1472.

Altezza: 299 cm, Base: 184 cm. Altezza: 23 x 13 = 299 cm. Base: 23 x 8 = 184 cm.

All’interno del “Calendario “Cristo-Piero” le misure della Pala sono: 71,5 anni/cm x 44 cm.

scala 1 : 4,1818181

MISURA DELLA PALA MONTEFELTRO, DOPO IL “TAGLIO” EFFETTUATO NEL 1482 Altezza: 250,9 cm, Base: 172,5 cm.

Altezza: 60 anni/cm x 4,1818181 (scala) = 250,90 cm. Base: 23 x 7.5 = 172,5.

All’interno del “calendario Cristo-Piero” le misure della Pala sono: 60 anni/cm x 41,25 cm. scala 1 : 4,1818181

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IL “CALENDARIO” DI PIERO DELLA FRANCESCA

“Calendario Cristo-Piero”

104 cm/anni x 104,5 cm.

Le costruzioni geometriche di tutte le opere di Piero, sono in rapporto con questo calendario. Solo ricostruendo questo calendario ho potuto conoscere l’anno di esecuzione della Pala

Montefeltro, il 71,5 (1471-1472) e l’anno in cui è stata “tagliata”, l’82 (1482). Il calendario è costruito con i numeri dell’anno di nascita di Piero,

il 19 (1419), legato all’età di Cristo, morto a 33 anni.

(Ricostruzione del “Calendario Cristo-Piero”, Giorgioppi, 2008-9)

L’unità di misura del temop e dello spazio è corrispondente. Misura del tempo. Altezza: 19 (Piero) + 33 (Cristo) = 52. 52 x 2 = 104 anni (cm).

Misura dello spazio. Base: 5,5 (modulo) x 19 (Piero) = 104,5 cm.

5,5 (modulo) x 6 = 33 (Cristo). 5,5 (modulo) x 13 = 71,5 (data e altezza della Pala Montefeltro). 5,5 (modulo) x 7,5 = 41,25 (misura della base della Pala dopo il“taglio). 5,5 (modulo) x 15 = 82,5 (rapporto con la data del taglio).

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La Pala Montefeltro (71,5 x 44 cm) all’interno del “Calendario Cristo-Piero” di 104 x 104,5 cm. scala 1 : 4,1818181

Rapporto della prospettiva e del suo punto di fuga all’interno del “Calendario Cristo-Piero”.

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“CALENDARIO CRISTO-PIERO” 104 x 104,5 cm.

Pala Montefeltro, scala 1 : 4,1818181

L’altezza originale della tavola, rappresentativa dell’anno di esecuzione dell’opera il 71,5 (1471-1472), viene tagliata nell’82 (1482).

Gli anni: 71,5, vengono ridotti in 60 anni. La base di 44 cm, viene ridotta in 41,25 cm. L’altezza originale della pala, di 299 cm, viene ridotta nei 250,9 cm attuali. La base di 184 cm, viene ridotta nei 172,5 cm attuali.

(Giorgioppi, 2008-9)

In origine l’altezza della Pala Montefeltro all’interno del Calendario Cristo-Piero (104 cm/anni x 104,5 cm), misurava 71,5 cm/anni (1471-1472) x 44 cm. Alla morte di Federico da Montefeltro (1422-1482),

l’altezza della tavola viene ridotta sull’età del duca di Urbino, morto a 60 anni. 60 anni/cm x 41,25 cm.

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“CALENDARIO CRISTO-PIERO” 104 anni/cm (1400-1504) x 104,5 cm. Pala Montefeltro, scala 1 : 4,1818181

La mia ricostruzione della Pala Montefeltro, si è basata sui dati personali di Federico da Montefeltro, tanto che nella

cartolina stampata nel 2008, sul retro è scritto: Ricostruzione sul “calendario Cristo/Federico: data 1471,5, misure originali 299 x 184 cm. Federico (1422-1482) è nato nel 22 ed è morto a 60 anni, nell’82.

22 + 60 + 22 + 22 = 104 anni/cm. Successivamente, quando ho riconosciuto l’anno di nascita di Piero della Francesca, il 19 (1419), ho capito che mi trovavo all’interno del

“Calendario Cristo-Piero”. 19 (Piero) + 33 (Cristo) = 52. 52 x 2 = 104 anni/cm.

Con lo stesso sistema, è nascosta la data corretta, che si trova scritta sulla lastra tombale di Matteo Costanzo, situata nella chiesa di San Liberale a Castelfranco Veneto. Per conoscere la data corretta della lastra, bisogna sapere l’anno di nascita del padre

Tuzio Costanzo (1446 - 1517), committente della lastra tombale e della “Pala Castelfranco”, di Giorgione (1476 - 1510). Conoscendo l’età di Tuzio Costanzo, nell’anno 1504, l’età del figlio Matteo, morto a 23 anni e di Cristo morto a 33 anni,

si può scoprire il “numero in codice” attribuito (dai Ministeri alla Cultura Internazionali) alla lastra tombale e decodificare le “elucubrazioni” fatte da Maurizio Calvesi (2 agosto 1504) e Salvatore Settis (174 lettere, 1504).

Lastra tombale di Matteo Costanzo, 1° agosto 1504, 173 lettere.

Numero in codice: 23.58.33

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Misura del “taglio” della Pala Montefeltro, 60 x 41,25 cm, all’interno del “Calendario Cristo-Piero” scala 1 : 4,1818181

Dimostrazione che per il taglio della Pala Montefeltro, è stato usato il “calendario Cristo-Piero”

L’unità di misura del tempo e dello spazio è corrispondente. Il calendario è alto 104 anni /cm, ed è largo 104,5 cm (19 moduli da 5,5 cm).

Altezza: 22 anni/cm (1422, anno di nascita di Federico) + 60 anni /cm (età di Federico) = 82 anni/cm (1482). 82 + 22 = 104 anni/cm. Base: 82,5 (15 moduli da 5,5 cm) + 22 cm = 104,5 cm.

Se la tavola fosse stata tagliata dalla corte di Urbino, dopo la morte di Federico da Montefeltro,

la base della tavola non sarebbe stata di 82,5 cm (15 moduli) : 2 = 41,25 cm (7,5 moduli). Misura della base della Pala Montefeltro dopo il “taglio”: 7,5 x 23 = 172,5 cm.

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Ricostruzione della Pala Montefeltro di Ragghianti (1954), Bertelli (1981) e Giorgioppi (2008).

“LA PALA MONTEFELTRO INTERA”, PIERO DELLA FRANCESCA, 1471 - 1472

Cominciata nel 1471 come richiesta di grazia per l’erede del casato del Montefeltro, è stata abbandonata alla morte di Battista Sforza nel 1472.

Le misure originali della Pala, devono avere le informazioni di Piero della Francesca, degli anni 1471 e 1472.

Pala Montefeltro intera, “inizio-abbandono”, numero in codice: 19.71.72.33

Tre ricostruzioni, ci devono dare le stesse “informazioni” e queste si devono trovare con il numero in codice: 19.71.72.33.

Carlo Ragghianti: 345 x 190 cm. Carlo Bertelli: 284 x 170 cm. Giorgioppi: 299 x 184 cm.

Le misure (trasformate in millimetri) delle tre ricostruzioni della Pala Montefeltro, sono composte con la somma dei numeri di Piero della Francesca: 19, 71, 72 e di Cristo: 33.

La regola del gioco è “MENTIRE”. Regola: Si devono dare “tutte le informazioni corrette” (numero in codice) e la “soluzione finale sbagliata” (misure della tavola). In questo modo il gioco rimane nelle mani di pochissime persone

ed è ripetibile all’infinito. Nella storia della Pala Montefeltro, Giorgioppi che non conosceva la regola del gioco, ha dato “tutte le informazioni corrette” e la “soluzione finale perfetta”.

A questo punto il giocattolo è rotto ed il gioco è chiuso definitivamente.