32
LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Dott. Ernesto Carile Carile

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVALA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVADEGLI ENTI DEGLI ENTI

PER I REATI COMMESSI NEL LORO PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSEINTERESSE

D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231

19 novembre 201219 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile Dott. Ernesto Carile

Page 2: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

IL SISTEMA NORMATIVO DI IL SISTEMA NORMATIVO DI RIFERIMENTORIFERIMENTO

Legge n. 300/2000 (art. Legge n. 300/2000 (art. 11)11)

D.Lgs. 231/2001D.Lgs. 231/2001

Page 3: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

RESPOSABILITÀ DIRETTA DELLA RESPOSABILITÀ DIRETTA DELLA

SOCIETÀSOCIETÀ

Convenzione OCSE del Convenzione OCSE del 17.12.199717.12.1997(Ratificata con la Legge 29.09.2000 nr. 300) (Ratificata con la Legge 29.09.2000 nr. 300)

Necessario superamento del Necessario superamento del

principioprincipio

““Societas delinquere non potest”Societas delinquere non potest”

Page 4: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETÀ, DEFINITA ANCHE DELLE SOCIETÀ, DEFINITA ANCHE

«PENALE-AMMINISTRATIVA»«PENALE-AMMINISTRATIVA»

QUALEQUALE

TERTIUM GENUSTERTIUM GENUS

Page 5: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

LE DISPOSIZIONI SI APPLICANO:LE DISPOSIZIONI SI APPLICANO:AD ENTI FORNITI DI PERSONALITÀ AD ENTI FORNITI DI PERSONALITÀ

GIURIDICA ED ALLE SOCIETÀ E ASSOCIAZIONI GIURIDICA ED ALLE SOCIETÀ E ASSOCIAZIONI PRIVE DI PERSONALITÀ GIURIDICAPRIVE DI PERSONALITÀ GIURIDICA

LE DISPOSIZIONI LE DISPOSIZIONI NONNON SI APPLICANO: SI APPLICANO:ALLO STATO, AGLI ENTI PUBBLICI ALLO STATO, AGLI ENTI PUBBLICI

TERRITORIALI, AGLI ALTRI ENTI PUBBLICI TERRITORIALI, AGLI ALTRI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI NONCHÉ AGLI ENTI CHE NON ECONOMICI NONCHÉ AGLI ENTI CHE SVOLGONO FUNZIONI DI RILIEVO SVOLGONO FUNZIONI DI RILIEVO COSTITUZIONALECOSTITUZIONALE

I DESTINATARI I DESTINATARI

Page 6: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

I PRINCIPI GENERALII PRINCIPI GENERALIIL PRINCIPIO DI LEGALITÀ IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ L’ente non è responsabile per un L’ente non è responsabile per un fatto costituente reato se la sua responsabilità amministrativa in fatto costituente reato se la sua responsabilità amministrativa in relazione a quel reato e le relative sanzioni non sono relazione a quel reato e le relative sanzioni non sono espressamenteespressamente previste da una legge entrata in vigore previste da una legge entrata in vigore primaprima della della commissione del fattocommissione del fattoIRRETROATTIVITÀ DELLA LEGGE IRRETROATTIVITÀ DELLA LEGGE La legge che configura la La legge che configura la responsabilità dell’ente deve essere entrata in vigore responsabilità dell’ente deve essere entrata in vigore prima della prima della commissione del fattocommissione del fattoRETROATTIVITÀ DELL’RETROATTIVITÀ DELL’ABOLITIO CRIMINIS ABOLITIO CRIMINIS La successiva La successiva abrogazione della norma sanzionatoria impedisce di ritenere la abrogazione della norma sanzionatoria impedisce di ritenere la responsabilità dell’ente responsabilità dell’ente LA TERRITORIALITÀ LA TERRITORIALITÀ La possibilità di sanzionare l’ente che La possibilità di sanzionare l’ente che abbia in Italia la sede principale, che abbia in Italia la sede principale, che compia reaticompia reati previsti dal previsti dal D.Lgs. n. 231/2001 D.Lgs. n. 231/2001 all’esteroall’estero

Page 7: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

CHE IL REATO SIA COMMESSO NELL’INTERESSE O A CHE IL REATO SIA COMMESSO NELL’INTERESSE O A VANTAGGIO DELL’ENTE MEDESIMO (ART. 5 COMMA VANTAGGIO DELL’ENTE MEDESIMO (ART. 5 COMMA 1)1)

COMUNQUE NON NELL’INTERESSE ESCLUSIVO COMUNQUE NON NELL’INTERESSE ESCLUSIVO DELL’AUTORE DEL REATO O DI TERZI (ART. 5 DELL’AUTORE DEL REATO O DI TERZI (ART. 5 COMMA 2)COMMA 2)

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLA CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLA RESPONSABILITÀ RESPONSABILITÀ

““AD OPERA DI UNA PERSONA FISICA CHE SI TROVI IN AD OPERA DI UNA PERSONA FISICA CHE SI TROVI IN UNA DETERMINATA RELAZIONE CON LA SOCIETÀ UNA DETERMINATA RELAZIONE CON LA SOCIETÀ MEDESIMA”MEDESIMA”

Page 8: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

I REATII REATI PRESUPPOSTOPRESUPPOSTO

ORIGINARIO NUCLEOORIGINARIO NUCLEOREATI COMMESSI NEI RAPPORTI CON LA REATI COMMESSI NEI RAPPORTI CON LA

PUBBLICA AMMINISTRAZIONEPUBBLICA AMMINISTRAZIONEEE

SUCCESSIVE IMPLEMENTAZIONISUCCESSIVE IMPLEMENTAZIONI

Page 9: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

1.1. Art. 316 bis c.p. Malversazione a danno dello StatoArt. 316 bis c.p. Malversazione a danno dello Stato2.2. Art 316 ter c.p. Indebita percezione di erogazioni a danno dello Art 316 ter c.p. Indebita percezione di erogazioni a danno dello

StatoStato3.3. Art. 640 comma 2 n. 1 c.p. TruffaArt. 640 comma 2 n. 1 c.p. Truffa4.4. Art. 640 bis c.p. Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni Art. 640 bis c.p. Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni

pubblichepubbliche5.5. Art. 640 ter c.p. Frode informaticaArt. 640 ter c.p. Frode informatica6.6. Art. 317 c.p. ConcussioneArt. 317 c.p. Concussione7.7. Art. 318 – 319 c.p. Corruzione per un atto d’ufficio o per un atto Art. 318 – 319 c.p. Corruzione per un atto d’ufficio o per un atto

contrario ai doveri d’ufficiocontrario ai doveri d’ufficio8.8. Art.319 ter c.p. Corruzione in atti giudiziariArt.319 ter c.p. Corruzione in atti giudiziari9.9. Art.322 c.p. Istigazione alla corruzioneArt.322 c.p. Istigazione alla corruzione10.10.Art.322 bis c.p. Peculato, concussione, corruzione e istigazione alla Art.322 bis c.p. Peculato, concussione, corruzione e istigazione alla

corruzione di membri delle Comunità Europee e di funzionari delle corruzione di membri delle Comunità Europee e di funzionari delle Comunità Europee e di Stati EsteriComunità Europee e di Stati Esteri

REATIREATI CONTROCONTRO LALA PUBBLICAPUBBLICA AMMINISTRAZIONEAMMINISTRAZIONE

Page 10: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

art. 491 bis c.p. (falsità in un documento informatico pubblico o avente art. 491 bis c.p. (falsità in un documento informatico pubblico o avente efficacia probatoria)efficacia probatoria)

art 615 ter c.p.(accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico)art 615 ter c.p.(accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico) art. 615 – quarter c.p.(detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso art. 615 – quarter c.p.(detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso

a sistemi informatici o telematici)a sistemi informatici o telematici) art. 615 quinques c.p.(diffusione di apparecchiature, dispositivi o art. 615 quinques c.p.(diffusione di apparecchiature, dispositivi o

programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico)informatico o telematico)

art. 617 quarter c.p.(intercettazione, impedimento o interruzione illecita di art. 617 quarter c.p.(intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche)comunicazioni informatiche o telematiche)

art. 635 bis c.p.(danneggiamento di informazioni, dati e programmi art. 635 bis c.p.(danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici )informatici )

art. 635 ter c.p. (danneggiamento di informazioni dati e programmi art. 635 ter c.p. (danneggiamento di informazioni dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro Ente Pubblico o comunque di informatici utilizzati dallo Stato o da altro Ente Pubblico o comunque di pubblica utilità)pubblica utilità)

art.635 quarter c.p. (danneggiamento di sistemi informatici o telematici )art.635 quarter c.p. (danneggiamento di sistemi informatici o telematici ) art.635 quinques c.p.(danneggiamento di sistemi informatici o telematici art.635 quinques c.p.(danneggiamento di sistemi informatici o telematici

di pubblica utilità)di pubblica utilità) art. 640 quinques c.p. (frode informatica del certificatore di firma art. 640 quinques c.p. (frode informatica del certificatore di firma

elettronica)elettronica)

DELITTIDELITTI INFORMATICI EINFORMATICI E TRATTAMENTOTRATTAMENTO ILLECITOILLECITO DIDI DATIDATI

Page 11: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

•Art. 2621 e 2622 c.c.(false comunicazioni sociali)Art. 2621 e 2622 c.c.(false comunicazioni sociali)

•Art. 2624 c.c.(falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle Società di Art. 2624 c.c.(falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle Società di Revisione)Revisione)

•Art. 2625 c.c.(impedito controllo)Art. 2625 c.c.(impedito controllo)

•Art. 2632 c.c.(formazione fittizia di capitale)Art. 2632 c.c.(formazione fittizia di capitale)

•Art.2626 c.c. (indebita restituzione di conferimenti)Art.2626 c.c. (indebita restituzione di conferimenti)

•Art.2627 c.c. (illegale ripetizione degli utili e delle risorse)Art.2627 c.c. (illegale ripetizione degli utili e delle risorse)

•Art.2628 c.c. (illecite operazioni sulle azioni o quote della società Art.2628 c.c. (illecite operazioni sulle azioni o quote della società controllante)controllante)

•Art. 2629 c.c. (operazioni in pregiudizio dei creditori)Art. 2629 c.c. (operazioni in pregiudizio dei creditori)

•Art. 2629 bis c.c. (omessa comunicazione del conflitto d’interessi)Art. 2629 bis c.c. (omessa comunicazione del conflitto d’interessi)

•Art. 2633 c.c. (indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori)Art. 2633 c.c. (indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori)

•Art.2636 c.c. (illecita influenza sull’assemblea)Art.2636 c.c. (illecita influenza sull’assemblea)

•Art. 2637 c.c. (aggiotaggio)Art. 2637 c.c. (aggiotaggio)

•Art. 2638 c.c. (ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di Art. 2638 c.c. (ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza)vigilanza)

•Art. 184 D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (abuso di informazione privilegiata)Art. 184 D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (abuso di informazione privilegiata)

•Art. 185 D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (manipolazione di mercato)Art. 185 D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (manipolazione di mercato)

REATIREATI SOCIETARISOCIETARI

Page 12: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Art. 589 c.p. Omicidio colposo Art. 589 c.p. Omicidio colposo Art 590 c.p. Lesioni personali colposeArt 590 c.p. Lesioni personali colpose

ATTIVITA’ SENSIBILIATTIVITA’ SENSIBILI

LE ATTIVITA’ SENSIBILI RIFERITE IN MATERIA DI LE ATTIVITA’ SENSIBILI RIFERITE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO SONO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO SONO POTENZIALMENTE PRESENTI IN OGNI AMBITO ED POTENZIALMENTE PRESENTI IN OGNI AMBITO ED ATTIVITA’ AZIENDALEATTIVITA’ AZIENDALE

VIOLAZIONEVIOLAZIONE DELLEDELLE NORMENORME ANTINFORTUNISTICHE EANTINFORTUNISTICHE E DIDI TUTELATUTELA

DELL’IGIENE EDELL’IGIENE E DIDI SALUTESALUTE SULSUL LAVOROLAVORO

Page 13: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Art. 648 c.p. (RICETTAZIONE)Art. 648 c.p. (RICETTAZIONE) Art. 648 bis c.p.(RICICLAGGIO)Art. 648 bis c.p.(RICICLAGGIO) Art. 648 ter c.p. (IMPIEGO DI DENARO , BENI O Art. 648 ter c.p. (IMPIEGO DI DENARO , BENI O

UTILITA’ DI PROVENIENZA ILLECITA)UTILITA’ DI PROVENIENZA ILLECITA)

ATTIVITA’ SENSIBILIATTIVITA’ SENSIBILI

LE ATTIVITA’ SENSIBILI RIFERITE AI REATI IN MATERIA LE ATTIVITA’ SENSIBILI RIFERITE AI REATI IN MATERIA DI RICETTAZIONE RICICLAGGIO SONO DI RICETTAZIONE RICICLAGGIO SONO POTENZIALEMNTE PRESENTI OGNI QUALVOLTA VI POTENZIALEMNTE PRESENTI OGNI QUALVOLTA VI SIANO MOVIMENTAZIONI DI SOMME O SIANO SIANO MOVIMENTAZIONI DI SOMME O SIANO ACQUISITI BENI ACQUISITI BENI

RICETTAZIONE ERICETTAZIONE E RICICLAGGIORICICLAGGIO

Page 14: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Art. 377-bis c.p. – Induzione a non rendere Art. 377-bis c.p. – Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziariamendaci all’autorità giudiziaria

ATTIVITA’ SENSIBILIATTIVITA’ SENSIBILI

ANCHE QUESTO REATO HA UN AMBITO DI APPLICAZIONE ANCHE QUESTO REATO HA UN AMBITO DI APPLICAZIONE MOLTO AMPIO , SI PENSI ALLE DICHIARAZIONI IN AMBITO MOLTO AMPIO , SI PENSI ALLE DICHIARAZIONI IN AMBITO DI CONTENZIOSO SIA CIVILE CHE DI LAVORO DI CONTENZIOSO SIA CIVILE CHE DI LAVORO

ALTRE IPOTESI DI REATOALTRE IPOTESI DI REATO

Page 15: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Art. 513 c.p. (turbata liberta’ dell’industria o del commercio)Art. 513 c.p. (turbata liberta’ dell’industria o del commercio) Art. 515 c.p. ( frode nell’esercizio del commercio)Art. 515 c.p. ( frode nell’esercizio del commercio) Art. 517 ter c.p. (fabbricazione e commercio di beni realizzati Art. 517 ter c.p. (fabbricazione e commercio di beni realizzati

usurpando titoli di proprietà industriale)usurpando titoli di proprietà industriale) Art. 517 c.p. (vendita di prodotti con segni mendaci)Art. 517 c.p. (vendita di prodotti con segni mendaci) Art. 513 bis c.p.( illecita concorrenza con minaccia o violenza)Art. 513 bis c.p.( illecita concorrenza con minaccia o violenza) Art. 514 c.p. (frodi contro le industrie nazionali) Art. 514 c.p. (frodi contro le industrie nazionali)

ATTIVITA’ SENSIBILIATTIVITA’ SENSIBILI

LE AREE SENSIBILI IN QUESTO CASO POSSONO ESSERE LE AREE SENSIBILI IN QUESTO CASO POSSONO ESSERE INDIVIDUATE INNANZITUTTO NEL COMMERCIALE E QUINDI INDIVIDUATE INNANZITUTTO NEL COMMERCIALE E QUINDI NEL RAPPORTO CON I CLIENTINEL RAPPORTO CON I CLIENTI

DELITTI CONTRO L’INDUSTRIA ED IL COMMERCIODELITTI CONTRO L’INDUSTRIA ED IL COMMERCIO

Page 16: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Art. 24 ter Delitti di criminalità organizzataArt. 24 ter Delitti di criminalità organizzata Art. 25 bis Falsità in monete, in carte di pubblico credito, Art. 25 bis Falsità in monete, in carte di pubblico credito,

in valori bollati e in strumenti o segni di riconoscimentoin valori bollati e in strumenti o segni di riconoscimento Art. 25 quater Delitti con finalità di terrorismo o di Art. 25 quater Delitti con finalità di terrorismo o di

eversione dell’ordine democraticoeversione dell’ordine democratico Art. 25 quater Pratiche di mutilazione degli Organi Art. 25 quater Pratiche di mutilazione degli Organi

genitali femminiligenitali femminili Art. 25 quinques Delitti contro la personalità individualeArt. 25 quinques Delitti contro la personalità individuale Art. 25 nonies Delitti in materia di violazione dei diritti Art. 25 nonies Delitti in materia di violazione dei diritti

d’autored’autore Art. 25 undicies Reati ambientaliArt. 25 undicies Reati ambientali

ALTRE IPOTESI DI REATO ALTRE IPOTESI DI REATO

Page 17: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

REATI COMMESSIREATI COMMESSI

NELL’NELL’INTERESSEINTERESSE O A O A VANTAGGIOVANTAGGIO DELL’ENTEDELL’ENTE

DA DA AUTOREAUTORE QUALIFICATOQUALIFICATO

Page 18: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Soggetti in posizione apicale Soggetti in posizione apicale rivestono funzioni di rappresentanza, di rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionalefinanziaria e funzionale, ovvero , ovvero coloro che coloro che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controlloesercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dell'entedell'ente

Soggetti sottoposti all’altrui Soggetti sottoposti all’altrui direzione direzione persone sottoposte alla direzione o persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggettialla vigilanza di uno dei soggetti apicali (cc.dd. apicali (cc.dd. “sottoposti”, quali, tipicamente, i prestatori di “sottoposti”, quali, tipicamente, i prestatori di lavoro subordinato) lavoro subordinato)

I SOGGETTI QUALIFICATI I SOGGETTI QUALIFICATI

Page 19: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

SINTESI DELLE CONDIZIONISINTESI DELLE CONDIZIONI

1.1.Il reato deve essere commesso nell’Il reato deve essere commesso nell’ interesseinteresse o a o a vantaggiovantaggio dell’ente dell’ente

2.2.Gli autori del reato devono identificarsi in Gli autori del reato devono identificarsi in persone persone fisiche qualificatefisiche qualificate da specifica posizione rivestita da specifica posizione rivestita all’interno dell’enteall’interno dell’ente

3.3.I predetti soggetti non devono aver agito I predetti soggetti non devono aver agito «nell’interesse esclusivo proprio o di terzi»«nell’interesse esclusivo proprio o di terzi»

Page 20: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Art. 6 comma 1, lett. a):Art. 6 comma 1, lett. a):che sia stato formalmente adottato quel che sia stato formalmente adottato quel

sottosistema di regole procedurali interne sottosistema di regole procedurali interne costituenti il Modello di organizzazionecostituenti il Modello di organizzazione

che il Modello di organizzazione risulti già che il Modello di organizzazione risulti già sulla carta idoneo a prevenire reati della sulla carta idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosispecie di quello verificatosi

che il Modello di organizzazione sia stato che il Modello di organizzazione sia stato efficacemente attuato prima della efficacemente attuato prima della commissione del fattocommissione del fatto

L’ENTE NON RISPONDE SE PROVA CHE L’ENTE NON RISPONDE SE PROVA CHE … …

Page 21: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONEIL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE

Il Modello di Organizzazione è un sistema strutturato ed organico Il Modello di Organizzazione è un sistema strutturato ed organico di procedure, nonché di attività di controllo, da svolgersi anche in di procedure, nonché di attività di controllo, da svolgersi anche in via preventiva (controllo via preventiva (controllo ex anteex ante), strumentale alla prevenzione ), strumentale alla prevenzione dei reati presupposto previsti dal D. Lgs. n. 231/2001.dei reati presupposto previsti dal D. Lgs. n. 231/2001.L’ “L’ “idoneitàidoneità” del Modello Organizzativo va misurata in relazione al ” del Modello Organizzativo va misurata in relazione al fine di evitare la commissione di reati presupposto e può essere fine di evitare la commissione di reati presupposto e può essere definita come la sua adeguatezza alla specifica struttura ed alla definita come la sua adeguatezza alla specifica struttura ed alla concreta attività dell’ente.concreta attività dell’ente.Il Modello Organizzativo non può annullare i rischi che si Il Modello Organizzativo non può annullare i rischi che si verifichino reati presupposto, ma dovrà essere verifichino reati presupposto, ma dovrà essere efficienteefficiente, , praticabilepraticabile e e funzionalefunzionale per poter ragionevolmente per poter ragionevolmente disinnescaredisinnescare le le fonti di rischio.fonti di rischio.

Page 22: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

L’individuazione delle attività esposte al rischio di L’individuazione delle attività esposte al rischio di commissione di reati presuppostocommissione di reati presupposto

Previsione di specifici controlli per programmare la Previsione di specifici controlli per programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’Ente in formazione e l’attuazione delle decisioni dell’Ente in funzione preventivafunzione preventiva

Individuazione delle modalità di gestione delle risorse Individuazione delle modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee a impedire la commissione di reatifinanziarie idonee a impedire la commissione di reati

Previsione di obblighi di informazione nei confronti Previsione di obblighi di informazione nei confronti dell’Organismo di Controllo e osservanza dei modellidell’Organismo di Controllo e osservanza dei modelli

Introduzione di un adeguato sistema per sanzionare il Introduzione di un adeguato sistema per sanzionare il mancato rispetto del Modello Organizzativomancato rispetto del Modello Organizzativo

OBIETTIVI DEL MODELLO OBIETTIVI DEL MODELLO ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVO

Page 23: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Non è schematizzabile a priori. Il Modello deve Non è schematizzabile a priori. Il Modello deve essere coerente con la natura e le dimensioni essere coerente con la natura e le dimensioni della struttura organizzativa e con le della struttura organizzativa e con le peculiarità dell’attività svolta dall’entepeculiarità dell’attività svolta dall’ente

L’ente può predisporre i Modelli in autonomia L’ente può predisporre i Modelli in autonomia oppure utilizzare i Modelli redatti dalle oppure utilizzare i Modelli redatti dalle Associazioni di Categoria, cui è riconosciuto il Associazioni di Categoria, cui è riconosciuto il potere di redigere dei codici di comportamento potere di redigere dei codici di comportamento di portata generale di portata generale

STRUTTURA DEL MODELLO STRUTTURA DEL MODELLO ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVO

Page 24: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Descrizione introduttiva della struttura organizzativa Descrizione introduttiva della struttura organizzativa della società e principali attività svoltedella società e principali attività svolte

Mappatura dei rischi – analisi delle aree esposte al Mappatura dei rischi – analisi delle aree esposte al rischio di commissione dei reati presuppostorischio di commissione dei reati presupposto

Mappatura normativa – definizione del sistema di Mappatura normativa – definizione del sistema di prevenzione/contenimento dei rischi e modalità prevenzione/contenimento dei rischi e modalità operative interne per la prevenzioneoperative interne per la prevenzione

Approntamento di un sistema disciplinare- Approntamento di un sistema disciplinare- sanzionatorio interno per violazioni dei precetti del sanzionatorio interno per violazioni dei precetti del ModelloModello

Predisposizione di un adeguato sistema sanzionatorioPredisposizione di un adeguato sistema sanzionatorio

CONTENUTI DEL MODELLO CONTENUTI DEL MODELLO ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVO

Page 25: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Costituzione effettiva di un Costituzione effettiva di un ORGANISMO DI ORGANISMO DI VIGILANZA VIGILANZA (O.D.V.)(O.D.V.)

Previsione di un sistema di aggiornamento continuo Previsione di un sistema di aggiornamento continuo del Modellodel Modello

Organizzazione di un piano di formazione del Organizzazione di un piano di formazione del personale aziendale e comunicazione interna dei personale aziendale e comunicazione interna dei contenuti del D.Lgs. 231/2001 contenuti del D.Lgs. 231/2001 (capillare, efficace ed (capillare, efficace ed autorevole, chiara, dettagliata e periodicamente ripetuta)autorevole, chiara, dettagliata e periodicamente ripetuta)

Predisposizione di un formale Codice Etico di Predisposizione di un formale Codice Etico di Condotta (corpo normativo interno) per tutti gli Condotta (corpo normativo interno) per tutti gli appartenenti alla persona giuridicaappartenenti alla persona giuridica

L’EFFICACE ATTUAZIONEL’EFFICACE ATTUAZIONE

Page 26: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Vigilare sull’effettività del Modello (coerenza tra i Vigilare sull’effettività del Modello (coerenza tra i comportamenti concreti ed il Modello Organizzativo)comportamenti concreti ed il Modello Organizzativo)

Verificare l’adeguatezza del Modello Organizzativo Verificare l’adeguatezza del Modello Organizzativo (reale capacità del Modello di prevenire i (reale capacità del Modello di prevenire i comportamenti non voluti)comportamenti non voluti)

Analizzare il mantenimento nel tempo dei requisiti di Analizzare il mantenimento nel tempo dei requisiti di solidità e funzionali del Modello Organizzativosolidità e funzionali del Modello Organizzativo

Curare l’aggiornamento in senso dinamico del Modello Curare l’aggiornamento in senso dinamico del Modello Organizzativo e, ove necessario, proporre modifiche Organizzativo e, ove necessario, proporre modifiche agli Organi aziendali competenti (CDA)agli Organi aziendali competenti (CDA)

Lo svolgimento di Lo svolgimento di follow up follow up per accertare l’attuazione e per accertare l’attuazione e l’effettiva funzionalità delle soluzioni propostel’effettiva funzionalità delle soluzioni proposte

LE ATTIVITÀ DELL’ORGANISMO DI LE ATTIVITÀ DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA (VIGILANZA (COMPLIANCE OFFICER)COMPLIANCE OFFICER)

Page 27: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

LA CONTINUITÀ DELL’AZIONE LA CONTINUITÀ DELL’AZIONE – effettività e – effettività e frequenza temporale delle attività di controllofrequenza temporale delle attività di controllo

L’AUTONOMIA ED INDIPENDENZA L’AUTONOMIA ED INDIPENDENZA – l’O.D.V. deve – l’O.D.V. deve essere imparziale nel proprio giudizio e privo di essere imparziale nel proprio giudizio e privo di interferenze/condizionamenti (assenza di conflitti di interferenze/condizionamenti (assenza di conflitti di interesse, di legami parentali e di vincolo di interesse, di legami parentali e di vincolo di dipendenza gerarchica dai vertici aziendali, onorabilità)dipendenza gerarchica dai vertici aziendali, onorabilità)

LA PROFESSIONALITÀ LA PROFESSIONALITÀ – i membri dell’Organismo di – i membri dell’Organismo di Vigilanza devono possedere specifiche competenze Vigilanza devono possedere specifiche competenze (tecniche, giuridiche, ecc.) per poter svolgere le proprie (tecniche, giuridiche, ecc.) per poter svolgere le proprie funzioni principali, in particolare quelle ispettivefunzioni principali, in particolare quelle ispettive

REQUISITI DELL’O.D.V.REQUISITI DELL’O.D.V.

Page 28: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Le scelte da fare possono essere ricondotte ai seguenti Le scelte da fare possono essere ricondotte ai seguenti aspetti:aspetti:

1)1)Membri interni Membri interni (previa attenta valutazione in merito

alla loro autonomia) e/o membri esterni e/o membri esterni (professionisti)

2)2)Organo già esistente oppure organo costituito Organo già esistente oppure organo costituito ad hocad hoc

3)3)Soggetti che non possono farne parteSoggetti che non possono farne parte

4)4)Organismo uninominale o plurisoggettivoOrganismo uninominale o plurisoggettivo

5)5)La dotazione di un budget di spesaLa dotazione di un budget di spesa

L’INDIVIDUAZIONE DELL’O.D.V. E LA L’INDIVIDUAZIONE DELL’O.D.V. E LA SUA COMPOSIZIONESUA COMPOSIZIONE

Page 29: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Sanzioni PecuniarieSanzioni Pecuniarie

Sanzioni InterdittiveSanzioni Interdittive

Confisca del prezzo o del profitto reatoConfisca del prezzo o del profitto reato

Pubblicazione della sentenza di Pubblicazione della sentenza di condannacondanna

Commissariamento Commissariamento

LE SANZIONI LE SANZIONI (ART. 9)(ART. 9)

Page 30: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Rappresenta la tradizionale sanzione amministrativa, ha Rappresenta la tradizionale sanzione amministrativa, ha NATURA NATURA AFFLITTIVAAFFLITTIVA e non risarcitoria, e si concretizza nell’obbligo di e non risarcitoria, e si concretizza nell’obbligo di pagare una determinata somma di denaro stabilita dal giudice:pagare una determinata somma di denaro stabilita dal giudice:Fissare il numero delle «quote» sulla base della gravità Fissare il numero delle «quote» sulla base della gravità oggettiva e soggettiva del fatto illecito (non inferiori a 100 né oggettiva e soggettiva del fatto illecito (non inferiori a 100 né superiori a 1000)superiori a 1000)Determinare l’ammontare, cioè il valore monetario di ogni Determinare l’ammontare, cioè il valore monetario di ogni singola quota, tenendo conto delle condizioni economiche e singola quota, tenendo conto delle condizioni economiche e patrimoniali dell’Ente (da 258 a 1550 euro) patrimoniali dell’Ente (da 258 a 1550 euro)

NUMERO DI QUOTENUMERO DI QUOTE XX VALORE QUOTE VALORE QUOTE = = SANZIONESANZIONE

SANZIONI PECUNIARIESANZIONI PECUNIARIE

Page 31: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

Interdizione, temporanea o definitiva, dall’esercizio Interdizione, temporanea o definitiva, dall’esercizio dell’attivitàdell’attività

Sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o Sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecitoconcessioni funzionali alla commissione dell’illecito

Divieto di contrarre con la Pubblica AmministrazioneDivieto di contrarre con la Pubblica AmministrazioneEsclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi Esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi

o sussidi e eventuale revoca di quelli già concessio sussidi e eventuale revoca di quelli già concessiDivieto, temporanea o definitiva, di pubblicizzare Divieto, temporanea o definitiva, di pubblicizzare

beni o servizibeni o serviziPOSSONO ESSERE APPLICATE POSSONO ESSERE APPLICATE IN VIA CAUTELARE IN VIA CAUTELARE SU RICHIESTA DEL SU RICHIESTA DEL

PUBBLICO MINISTERO PER GRAVI INDIZI SULLA RESPONSABILITÀ PUBBLICO MINISTERO PER GRAVI INDIZI SULLA RESPONSABILITÀ DELL’ENTEDELL’ENTE

SANZIONI INTERDITTIVESANZIONI INTERDITTIVE(IPOTESI DELITTUOSE PIÙ GRAVI)(IPOTESI DELITTUOSE PIÙ GRAVI)

Page 32: LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI PER I REATI COMMESSI NEL LORO INTERESSE D.LGS. 8 GIUGNO 2001 NR. 231 19 novembre 2012 Dott. Ernesto Carile

APPLICAZIONE DELLE SANZIONI INTERDITTIVEAPPLICAZIONE DELLE SANZIONI INTERDITTIVE

Le sanzioni interdittiveLe sanzioni interdittive si applicano in relazione ai reati si applicano in relazione ai reati per i quali per i quali sono espressamente previstesono espressamente previste, quando:, quando:

l’ente ha tratto dal reato l’ente ha tratto dal reato un profitto di rilevante un profitto di rilevante entitàentità e il e il reato è stato commesso da soggetti in reato è stato commesso da soggetti in posizione apicaleposizione apicale ovvero da soggetti sottoposti ovvero da soggetti sottoposti all'altrui direzione quando, in questo caso, la all'altrui direzione quando, in questo caso, la commissione del reato è stata determinata o agevolata commissione del reato è stata determinata o agevolata da gravi carenze organizzativeda gravi carenze organizzativein caso di in caso di reiterazionereiterazione degli illeciti degli illeciti