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Risorgimento Nuova edizione LA NOSTRA SCUOLA Bentornato giornalino della Risorgimento! UN SALUTO DALLA REDAZIONE C ome da tradizione, eccovi anche quest’ anno, prima delle vacanze di Natale, una nuova edi- zione del giornalino scolastico. Si chiama #Risorgimento (si legge hashtagRISOR- GIMENTO) ed ora vi spieghiamo il perché di que- sta scelta. L’ hashtag è un tipo di etichetta utilizzato su alcuni servizi web e social network come aggregatore te- matico; raggruppa cioè le tantissime notizie della rete secondo argomenti. La sua funzione è di ren- dere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o conte- nuto specifico. Questo titolo è il risultato di una votazio- ne espressa da ogni classe della scuola entro una serie di proposte formulate da noi alunni di quarta. Hashtag perché vogliamo simbo- licamente radunarci tutti attorno alla nostra scuola di cui ci sentiamo fortemente parte ed alla quale vogliamo molto bene. Buona lettura; vi accompagni nei giorni di vacanze natalizie e speriamo vi allieti! Noi ragazzi di quarta ci siamo divertiti tantissimo in questa prima esperienza e continueremo a scri- vere con grande entusiasmo. La redazione delle quarte A-B di Alessandro Lalli e Davide G. Benvenuti a Gavirate! I n un piccolo paesino in provincia di Varese sorge una piccola scuola elementare; la scuola Risorgimento, una scuola dove tutti lavorano e si aiutano a vicenda. Il giorno 20 ottobre 2017 sono stati eletti i rappresen- tanti della solidarietà, il sindaco Davide Ghielmetti di classe 4a A e il vice sindaco Caterina Biasoli di classe 3a A. Il motto di quest’anno è “che fretta c’è” e per vivere questo motto abbiamo piantato dei rapanelli per capi- re che cos’è la lentezza. Nella nostra scuola ci sono nove classi (una prima, due seconde, due terze, due quarte e due quinte), sei LIM, un’aula magna, un’aula di lettura con dentro gli scaffali pieni di libri e quattro tavoli, due palestre con all’inter- no coni, canestri e tanti altri oggetti, infine c’è un labo- ratorio di scienze. In questa scuola le classi organizzano gite, incontri con persone esterne e laboratori didattici. Io frequento questa scuola da ormai quattro anni e mi sento molto felice di appartenervi! N.1 Anno scolastico 2017/2018 REDAZIONE: Beatrice, Stefania, Rosa, Ludovica, Carla, Federico F., Federico R., Tommaso, Lucio, Jacopo, Ibrahima, Christian, Marco, Michele, Lori, Klarisa, Simona D., Simona C., Nicolò, Anna Neve, Davide B., Davide G., Rebecca, Matilde E., Matilde V., Alessandro L., Alessandro T., Simone, Omar, Andrea, Fabio, Vanessa, Valentina, Sofia, Samuele, Marco Antonio, Syria, Luigi, Giorgia. La neve scendeva La neve scendeva sui boschi e sui prati, mentre i bambini dormivano beati, in questa notte bella e speciale, sognavano tutti la magia del Natale: amore, pace ed armonia per ogni stato, città e via. La neve scendeva bianca e leggera, creando del Natale una bella atmosfera. di Anna Neve Cataffo b b c c a a

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RisorgimentoNuova edizione

LA NOSTRA SCUOLA

Bentornato giornalino della Risorgimento!UN SALUTO DALLA REDAZIONE

Come da tradizione, eccovi anche quest’ anno, prima delle vacanze di Natale, una nuova edi-

zione del giornalino scolastico.Si chiama #Risorgimento (si legge hashtagRISOR-GIMENTO) ed ora vi spieghiamo il perché di que-sta scelta.L’ hashtag è un tipo di etichetta utilizzato su alcuni servizi web e social network come aggregatore te-matico; raggruppa cioè le tantissime notizie della rete secondo argomenti. La sua funzione è di ren-dere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o conte-nuto specifico. Questo titolo è il risultato di una votazio-ne espressa da ogni classe della scuola entro una serie di proposte formulate da noi alunni di quarta. Hashtag perché vogliamo simbo-licamente radunarci tutti attorno alla nostra scuola di cui ci sentiamo fortemente parte ed alla quale vogliamo molto bene. Buona lettura; vi accompagni nei giorni di vacanze natalizie e speriamo vi allieti! Noi ragazzi di quarta ci siamo divertiti tantissimo in questa prima esperienza e continueremo a scri-vere con grande entusiasmo.

La redazione delle quarte A-B

di Alessandro Lalli e Davide G.Benvenuti a Gavirate!

In un piccolo paesino in provincia di Varese sorge una piccola scuola elementare; la scuola Risorgimento,

una scuola dove tutti lavorano e si aiutano a vicenda.Il giorno 20 ottobre 2017 sono stati eletti i rappresen-tanti della solidarietà, il sindaco Davide Ghielmetti di classe 4a A e il vice sindaco Caterina Biasoli di classe 3a A.Il motto di quest’anno è “che fretta c’è” e per vivere questo motto abbiamo piantato dei rapanelli per capi-re che cos’è la lentezza.Nella nostra scuola ci sono nove classi (una prima, due seconde, due terze, due quarte e due quinte), sei LIM, un’aula magna, un’aula di lettura con dentro gli scaff ali pieni di libri e quattro tavoli, due palestre con all’inter-no coni, canestri e tanti altri oggetti, infi ne c’è un labo-ratorio di scienze.In questa scuola le classi organizzano gite, incontri con persone esterne e laboratori didattici.Io frequento questa scuola da ormai quattro anni e mi sento molto felice di appartenervi!

N.1 Anno scolastico 2017/2018

REDAZIONE:

Beatrice, Stefania, Rosa, Ludovica, Carla, Federico F., Federico R., Tommaso, Lucio, Jacopo, Ibrahima, Christian, Marco, Michele, Lori, Klarisa, Simona D., Simona C., Nicolò, Anna Neve, Davide B., Davide G., Rebecca, Matilde E., Matilde V., Alessandro L., Alessandro T., Simone, Omar, Andrea, Fabio, Vanessa, Valentina, Sofi a, Samuele,Marco Antonio, Syria, Luigi, Giorgia.

LA NOSTRA SCUOLA

In un piccolo paesino in provincia di Varese sorge una piccola scuola elementare; la

scuola Risorgimento, una scuola dove tutti lavorano e si aiutano a vicenda.

Il giorno 20 ottobre 2017 sono stati eletti i rappresentanti della solidarietà, il sindaco

Davide Ghielmetti di classe 4a A e il vice sindaco Caterina Biasoli di classe 3a A.

Il motto di quest’anno è “che fretta c’è” e per vivere questo motto abbiamo piantato dei

rapanelli per capire che cos’è la lentezza.

Nella nostra scuola ci sono nove classi (una prima, due seconde, due terze, due quarte e

due quinte), sei LIM, un’aula magna, un’aula di lettura con dentro gli scaffali pieni di libri e

quattro tavoli, due palestre con all’interno coni, canestri e tanti altri oggetti, infine c’è un

laboratorio di scienze.

In questa scuola le classi organizzano gite, incontri con persone esterne e laboratori

didattici.

Io frequento questa scuola da ormai quattro anni e mi sento molto felice di appartenervi!

(Alessandro Lalli)

La neve scendevaLa neve scendeva sui boschi e sui prati,mentre i bambini dormivano beati,in questa notte bella e speciale,sognavano tutti la magia del Natale:amore, pace ed armonia per ogni stato, città e via.La neve scendeva bianca e leggera,creando del Natale una bella atmosfera.

di Anna Neve Cataff o

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Gianfranco Zavalloni era un maestro che poi di-ventò dirigente scolastico.

Zavalloni scrisse un libro intitolato “La pedagogia della lumaca”, da cui alcune persone hanno tratto 10 sfumature, noi ci siamo ispirati a una di queste: il dialogo. Useremo questo tema per la Festa dei Di-ritti.

I diritti sono 54. I capi delle nazioni li hanno scritti 28 anni fa (il 20 no-vembre 1989), le 10 sfumature che ha scritto Gianfranco Zavalloni non sono state inserite negli altri 54 diritti, per-ché sono per bam-bini fortunati.

Le 10 sfumature sono:1. Diritto all’ozio2. Diritto a sporcarsi3. Diritto agli odori4. Diritto al dialogo 5. Diritto all’uso delle mani6. Diritto a un buon inizio 7. Diritto alla strada (a giocare liberamente)8. Diritto al “selvaggio”, a costruire un rifugio nel bosco9. Diritto al silenzio10. Diritto alle sfumature (mischiare i colori)

Festa dei Diritti

Pedagogia della lumacaLe dieci sfumature di Gianfranco Zavalloni

Un piacevole intervallo

di Sofi a LillaTorna la maestra Simonetta!

di Davide Ghielmetti

Merenda autunnale a scuola

Il giorno 10/11/2017 abbiamo organizzato una me-renda autunnale con la maestra Simonetta.

Ognuno di noi doveva portare un frutto dell’ autunno e una tovaglietta. La maestra Simonetta, invece, ha por-tato le castagne lesse.Io portato l’uva, mentre i mie compagni hanno portato mandarini, mele, frutta secca, caco, melagrana, uva e banana.

Siamo andati tutti in Aula Magna. All’ inizio ognuno ha appoggiato la sua tovaglietta per terra con la sua me-renda, poi ognuno ha scambiato una parte della pro-pria merenda con quella degli altri. Le castagne della maestra Simonetta erano molto buo-ne; ho assaggiato il caco/mela e mi è piaciuto. La merenda autunnale mi è piaciuta tanto e spero di poterla rifare con i frutti della primavera.

BONONIA, LA CITTA’ ROMANA

Gita scolastica delle classi quinte

Bologna: stiamo arrivando!Classi V

Giovedì 2 novembre noi ragazzi delle quinte ci siamo ritrovati sul piazzale della scuola per partire, fi nal-

mente, per il tanto atteso soggiorno studio a Bologna. Che agitazione, che fermento!Dopo l’interminabile viaggio in pullman, siamo fi nal-mente giunti a Bologna e davanti agli occhi ci è apparsa una chiesa gotica “San Francesco”, caratteristici sono i suoi “archi rampanti”. Ci siamo poi diretti in piazza San Petronio, famosa come piazza Maggiore: qui ci sono davvero molti monumenti, tra questi non possiamo di-menticare la Basilica di San Petronio che rappresenta da sempre l’ autonomia dei Bolognesi, infatti è stata costru-ita con i soldi dei cittadini. I lavori di costruzione dura-rono più di 250 anni e la facciata non fu mai terminata, perché fi nirono i soldi!Una curiosità! Al centro della piazza si eleva il famoso”crescentone”, un grande e largo gradone sul qua-le agli studenti universitari di Bologna è proibito salire, pena: non si laureeranno mai!Dopo il pranzo, davanti alla statua del Nettuno, che non c’era!(era in restauro) ci siamo diretti al Museo Arche-ologico, immergendoci nel mondo romano e nella sua cultura. Altro luogo impregnato di storia è la Basilica di Santo Stefano e le sette chiese. Qui sorgeva un tempio pagano dedicato ad Iside, la dea egizia della natura.Finalmente, distrutti, siamo andati in albergo, al “Pala-ce Hotel” che sembrava “Hotel Transylvania”! La cena, squisita! Abbiamo gustato le specialità bolognesi, (pur-troppo niente tortellini) non per niente Bologna è det-ta “La grassa”. Dopo una nottata di chiacchiere, giochi e scherzi, la mattina abbiamo gustato una ricca e abbon-dante colazione, diffi cile da dimenticare...che abbuff ata!!!Bologna è famosa per le sue torri, abbiamo ammirato la torre degli Asinelli e la Garisenda; siamo stati alla Sala Borsa, la grandissima biblioteca di Bologna, i cui sotter-ranei nascondono i segreti di Bologna antica.Nel pomeriggio, abbiamo visitato il MamBo, il Museo di Arte Moderna di Bologna, qui abbiamo potuto ammi-rare le opere di alcuni artisti e capire il loro profondo signifi cato anche attraverso gli aff ascinanti laboratori a cui abbiamo partecipato.Il pullman ci attendeva fuori dal museo: era già ora di

tornare a Gavirate. Felicità, tristezza ed emozioni indescrivibili non sono mancate, UN’ ESPERIENZA DAVVERO UNICA!

Dal Mambo... museo a Bologna, alla... Marcia dei Diritti dei Bambini!

Durante il soggiorno-studi noi bambini e inse-gnanti di classe quinta, ci siamo recati al Museo

di Arte Moderna di Bologna, il “Mambo”. Abbiamo visto tanti “capolavori” (anche se noi l’arte moderna non la capiamo proprio!)Ad un certo punto abbiamo ammirato un’opera al-quanto strana: l’artista aveva riprodotto una statua antica, che rappresentava tre dee, nel momento in cui si sussurravano segreti. Per sottolineare la segre-tezza, l’artista ha “rovesciato” della resina giallo-ca-narino sopra la statua. L’idea dell’artista era di “rin-novare” il passato, per creare una nuova scultura. E noi abbiamo seguito le sue orme, su suggerimen-to delle nostre guide del museo, che ci hanno con-sigliato di provare. In che modo? Certamente non usando la resina, ma attraverso il disegno e un’altra tecnica.Abbiamo completato l’immagine della statua della Nike di Samotracia , ognuno in modo diverso, come ciascuno se l’immaginava, poi l’abbiamo ricoper-ta con pezzetti di plastica trasparente colorata, se-condo le nostre “sfumature”. Proprio da lì abbiamo preso spunto per le nostre rifl essioni sul Diritto Na-turale alle Sfumature, che abbiamo presentato alla Marcia dei Diritti. Dei Bambini. La nostra conclu-sione è stata che ognuno ha diritto a cogliere le sfu-mature che vede nelle cose che lo circondano e che ognuno di noi è come una “sfumatura”, simile alle altre, ma anche diversa e particolare.

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Un ortaggio interessante

IL RAVANELLOGiardinaggio a scuola

Un pomeriggio nell’ ora di musica era entrata una locusta in classe; tutti pensavano che fos-se una cavalletta ed erano impauriti perché ave-vano paura che fosse velenosa. Però questo insetto era troppo grande per essere una caval-letta, quindi siamo andati su internet e abbiamo visto che si trattava di una locusta migratoria.

di Beatrice Alfano

Noi a scuola abbiamo piantato dei ravanelli, la cui germinazione ci ha aiutato a vivere nella pratica

il nostro motto di quest’anno: “che fretta c’è?”Per accompagnare la loro crescita, tutte le mattine, al momento comunitario, leggevamo una piccola sto-riella.

Proprieta’ e bene� ciI ravanelli (Rophanus sativus = latino) sono una verdu-ra sana e apprezzata particolarmente a primavera.Le radici contengono vitamine C in grande quantità, così come elementi minerali, specie zolfo, ferro, ma-gnesio e calcio.L’olio di mostarda, contenuto nelle radici, gli conferisce il gusto leggermente piccante che lo caratterizza.

Le radici del ravanelloLe radici tubercolate, come quelle delle dalie e dei rava-nelli, sono rigonfi e perché servono da magazzino per contenere sostanze nutritive di riserva.

Io non ho mai assaggiato un ravanello, però questa pri-mavera chiederò senz’altro alla mia mamma di prepa-rarmi una bella insalata mista!

La locustadi Luigi Crosta, Sofi a Lilla, Matilde Elia

Nella Bibbia le locuste compaiono nel racconto del-le dieci piaghe d’Egitto. Si tratta dell’ottavo segno

per convincere il faraone a liberare gli Ebrei dalla schia-vitù egiziana. Le piaghe sono segnali attraverso i qua-li Dio dimostra che solo Lui è il Signore della natura. Esse compaiono ancora con Giovanni Battista, cugino di Gesù, che battezzava sulle rive del fi ume Giordano e si vestiva di peli di cammello, mangiava locuste e mie-le selvatico. Le locuste erano un cibo ammes-so (Kasherut) presso gli Ebrei.

Curiosità sulla locustaAi tempi di Gesù, le lo-custe venivano fatte es-siccare al sole, venivano poi triturate e le mam-me ne facevano focac-cine per i loro bambini.

Una storia di Natale

Il Natale di Jimmy

Festa degli alberi e dei diritti dei bambini

C’era una volta lo scoiattolo Jimmy che desi-derava tanto chiedere a Babbo Natale uno

schiaccianoci per sua nonna, che non riusciva più a rompere le ghiande con i suoi vecchi denti. Ma c’era un problema! Era già la Vigilia! La lettera non sarebbe mai arrivata in tempo. Decise quindi di chie-dere aiuto a un suo vecchio amico: la renna Rudolf, aiutante di Babbo Natale. Rudolf con la sua magia del Natale galoppò velocissimo e in un baleno arrivò nella Fabbrica dei Regali a consegnare l’ultima lettera, quella di Jimmy. La mattina di Natale Jimmy era nel bosco a raccoglie-re le ghiande con la nonnina. Quando tornarono nella tana trovarono una bella sorpresa: per la nonna un luc-cicante schiaccianoci e per Jimmy un cestino pieno di ghiande al cioccolato! Festeggiarono insieme facendo una bella scorpacciata.

di Samuele Lanzavecchia

Martedì 21 Novembre era la festa degli alberi e dei diritti dei bambini.

Negli ultimi anni questa tradizione si era persa.La scuola primaria Risorgimento di Gavirate ha re-cuperato questa bella ricorrenza. La festa si è svolta al mattino e hanno partecipato il sindaco di Gavirate, con la fascia tricolore, tutti gli insegnati, i rappresentanti del comitato di solidarietà e tutti i bambini della scuola. Ci siamo riuniti tutti nel giardino dietro la scuola e due bambini di ogni classe hanno messo una palata di terra nella fossa scavata per il Faggio e il Carpino.Le piante sono come noi bambini che per crescere ab-biamo bisogno di tempo, di cure e di rispetto.Nel pomeriggio, i rappresentanti del comitato, insieme alle maestre Antonella e Roberta, sono andati al lago di Gavirate a veder piantare un altro albero; il Salice Pian-gente, pianta che cresce in riva al lago. Queste piante

erano sparite perché nessuno se ne prendeva cura. Il 21 Novembre è toccato proprio a noi bambini della scuola Risorgimento piantarlo.Il Salice Piangente diventerà simbolo di aff etto per il territorio e rispetto per l’ambiente.

21 Novembre 2017

di Ludovica Migliorini

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Un simpatico personaggio che ha fatto la storia dei fumetti

CONOSCIAMO IL SIGNOR BONAVENTURA

La maestra Maria Cadili, nostra insegnante di matema-tica, quest’anno ci ha spiegato il concetto di migliaia

e di milione.Per aiutarci in modo divertente, ci ha fatto vedere alla Lim dell’aula lettura un video del signor Bonaventura, un personaggio di fantasia, che trova sempre l’occasione di guadagnare un milione aiutando qualcuno quasi per caso.

Bonaventura, pupazzo dalla caratteristica marsina e bombetta rossa, i larghi pantaloni bianchi ed il fede-le cane al fi anco, era lo strampalato eroe di gaie avventure che lo vedevano quasi sempre squattrinato all’inizio e milionario alla fi ne.Il Signor Bonaventura fece la sua prima comparsa il 28 ottobre 1917 sul numero 43 del Corriere dei Piccoli, il supplemento per bambini del Corriere della Sera. Si trattava di un fumetto a tutta pagina composto da otto vignette, ciascuna corredata da un testo in versi. Il successo del Signor Bonaventura fu immediato e da quel momento fece la sua comparsa ininterrottamente ogni settimana per ben ventisei anni, fi no al1943, diventan-do uno dei fumetti di maggior successo della prima metà del Novecento. Un episodio raccontava che due rapinatori stavano derubando un signore che aveva una

valigia molto pesante. Allora il Signor Bonaventura in-terviene, prendendo un gancino molto lungo per aiutar-lo. Il Signor Bonaventura stava sollevando dalla fi nestra la valigia mentre il rapinatore stava per sparare al povero malcapitato. La corda improvvisamente si spezza e la va-ligia cade in testa al rapinatore che viene così messo ko! La quasi-vittima off re al signor Bonaventura 1.000.000 di vecchie lire come ricompensa!

di Davide Ghielmetti e Giorgia

Natale nel mondoSei curioso di sapere come dicono “Buon Natale” nel

resto del mondo? Ogni dicembre, persone di quasi ogni cultura rubano un momento alla loro vita impe-gnata per scambiarsi degli auguri di gioia e pace. Per gli americani è “Merry Christmas”. In Francia è “Joyeux Noël” e in Cina “圣诞快乐”. Vorresti sapere come fare gli auguri a tutto il mondo durante il prossimo Natale? Ecco un elenco:Merry Christmas! Questa è la frase usata in molti paesi del mondo, compresi: Stati Uniti, Canada, InghilterraÈ usato anche a Christmas Islands, nelle isole Cayman, in Jamaica, nelle Fiji e, se per caso ti trovassi lì in quella parte dell’anno, anche in Antartide!Nollaig Shona Dhuit! L’Irlanda ha degli usi particolari per molte cose e gli auguri di Natale non fanno ecce-zione.Feliz Natal / Boas Festas! Queste frasi vengono usate virtualmente in tutti i paesi in cui si parla il portoghese: dal Brasile in Sud America, fi no a Timor Leste in Indo-nesia. In Portogallo e in alcuni paesi africani dicono Boas Fe-stas.Feliz Navidad! Sì, ti sarà capitato di sentirlo alla radio, grazie Jose Feliciano! Questo è anche il modo in cui potrai augurare Buon Natale dal profondo del cuore in quasi tutti i paesi di lingua spagnola (non necessaria-mente con un accompagnamento musicale): Nella penisola Iberica (Spagna e Gibilterra);In Messico e America Centrale, inclusi Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama;In Sud America, inclusi Argentina, Bolivia, Cile, Co-lombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela.Joyeux Noël! Per i francofoni, Joyeux Noel è la formula usata per gli auguri di Natale e lo sentirai dire in molte nazioni del mondo. Si usa in Francia, naturalmente, in Belgio (Vallonia) e in molte zone del Canada.Potrai sentirlo anche in molti paesi dell’Africa, se deci-dessi di visitare Burkina Faso, Burundi e Camerun, o ti trovassi in Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Madagascar, Togo.Zalig Kerstfeest! È l’augurio che sentirai nei paesi di lingua olandese. In Belgio, dicendo Zalig Kertsfeest verrai capito e ri-cambiato.In Olanda, hai diverse opzioni. Puoi dire “Prettige

Kerstdagen”, “Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar” (aggiungendo anche un “Buon anno nuo-vo”) o, naturalmente, “Zalig Kerstfeest!”.Frohliche Weihnachten! Farà sorridere i tedeschi e se ti trovi in Liechtenstein sarà comunque ben accetto. In Svizzera c’è una piccola variazione; lì dicono “Fröhlichi Wiehnacht!”. Se ti trovi in Austria, dovrai pronunciare qualco-sa di meno impegnativo: basterà un semplice “Frohe Weihnachten”.Buon Natale! È così che ci scambiamo gli auguri in Ita-lia. Potrai dirlo anche a San Marino, in alcune parti del-la Svizzera e qualcuno potrebbe capirti anche a Malta, in Corsica o in Libia.Milad Mubarak! Anche in Medio Oriente qualcuno sente lo spirito natalizio. Ti augureranno “Milad Mubarak!” in Bahrain, Gibuti, Egitto, Giordania, Kuwait, Libia, Marocco, Qatar, Ara-bia Saudita, Siria, Yemen e se passerai una notte in Tu-nisia.“Natal Mubarak” è la variante indiana, mentre in Paki-stan dicono “Bara Din Mubarrak Ho!” (non “Ho Ho Ho”).Mo’adim Lesimkha! Ecco come dicono Buon Natale in Israele.Gézuar Krishlindjet! Esiste solo un luogo dove senti-rai questo augurio, ed è l’Albania. È la stessa frase che usano per dire “Auguri!” o “Salute!” quando bevono. Gézuar!Vicino all’Albania, in Grecia, dicono “E� ihismena Christougenna!”.(Ibrahima Diarra, Lori Dacaj, Klarisa Koceku,Carla Grillo, Tommaso Tarantini, Marco Antonio Pronzato, Valentina Gianantonio, Giorgia Sardella, Omar Gardi).

COLORA IL NATALE!

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Notizie del territorio

Rubrica: l’angolo del lettore

INCENDIO AL CAMPO DEI FIORI

VI PARLO DI HARRY POTTER!

Lunghe giornate di lavoro nel tentativo di spegnere l’incendio nei boschi del Parco del Campo dei Fiori

di Simone,Davide B.,Anna

Non è successo per caso! Un piromane o forse più di uno, in modo volontario e sconsiderato ha gene-

rato un danno ambientale enorme nel nostro territorio.E’ cominciato tutto Mercoledì 25 Ottobre: alcune per-sone hanno sentito alle sei in punto del mattino puzza di fumo. Alle sette e mezza hanno chiamato i vigili del fuoco e la protezione civile, i quali hanno chiesto l’ in-tervento dei “canadair” da Genova.Nonostante il lavoro di molti uomini e dei canadair, l’incendio ha continuato a bruciare.Venerdì i fuochi sembravano fi nalmente spenti, ma nella notte il vento li ha riaccesi.Con quel fumo sono morti molti animali del Parco del Campo dei Fiori

Per tutta la settimana Canadair in azione!Lunedì sono state chiuse due scuole a Luvinate e l’ Es-selunga di Masnago: non potevano lavorare con quella puzza di fumo!Ringraziamo i volontari esperti, la protezione civile, i vigili del fuoco e i canadair per il prezioso lavoro svolto.

É già 20 anni che è uscito il primo libro di Harry Potter: “La pietra

Filosofale “, scritto da J.K. Rowling nel 1997. All’inizio l’autrice era po-vera e faceva fatica a vivere, poi in-ventò Harry Potter per i suoi fi gli e ogni sera gliene raccontava un nuovo pezzo. La storia diventava sempre più aff ascinante e dettagliata, seguendo la curiosità dei suoi ragazzi.La mamma pensò allora di scrivere questa storia e vendette con molto successo i libri. Da povera e scono-sciuta, J. K. Rowling diventò molto ricca e famosa nel mondo. Dopo il primo volume intitolato “La pietra

Filosofale”, ne seguirono altri sei: “La camera dei segreti”, “Il prigio-niero di Azkaban”,“Il calice di fuoco “, “ L’ordine della fenice ”, “Il principe Mezzo sangue ”I doni della morte”. Oltre alla saga di Harry Potter, la Rowling scrisse anche “Animali fantastici e dove trovarli.”Consiglio questi romanzi a chi an-zitutto ama leggere perché sono vo-lumi con molte pagine, però vi dico anche che rimarrete conquistati dalla vera magia che l’autrice sa fare con la sua “bacchetta magica”: una penna.

di Alessandro Taverna

Disegni di Natale

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Cruciverba natalizio!1. Il dolce tipico del Natale.2. Il posto dove Babbo Natale lascia i regali.3. La renna dal naso rosso.4. Il mezzo di trasporto di Babbo Natale.5. Babbo Natale entra da lì.6. Li porta Babbo Natale ai bimbi buoni.7. Si fa a Natale con le statuine.8. Trainano la slitta.9. Si appendono sull’albero di Natale.10. Gli aiutanti di Babbo Natale.

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a di Alessandro T. , Simone, Samuele