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AUSL DI PIACENZA Oncology and Hematology Department Centro accreditato ESMO per Oncologia e Cure Palliative Per gli anni 2009-2011 / 2012-2014 / 2015-2017 SESSIONE ETICA LO SPAZIO IN SANITÀ NARRATO DAI PROFESSIONISTI LA MEDICINA DENTRO E FUORI LE MURA Il vissuto del: Infermiere Territoriale Coord. Inf. Cremona Gabriele

La gestione degli accessi vENOSi centrali, quali novita’ · Il dipartimento di Oncologia-Ematologia di Piacenza è il Centro del sistema di rete oncologica ed ematologia provinciale

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AUSL DI PIACENZA

Oncology and Hematology Department Centro accreditato ESMO per Oncologia e Cure Palliative

Per gli anni 2009-2011 / 2012-2014 / 2015-2017

SESSIONE ETICA

LO SPAZIO IN SANITÀ NARRATO DAI PROFESSIONISTI

LA MEDICINA DENTRO E FUORI LE MURA

Il vissuto del:

Infermiere Territoriale

Coord. Inf. Cremona Gabriele

“secondo me la missione delle

cure infermieristiche

in definitiva è quella di curare il

malato a casa sua(…)

intravedo la sparizione di tutti gli

ospedali e di tutti gli ospizi(…)

Ma a che cosa serve parlare ora

dell’anno 2000?”

Florence Nightingale

PASQUA 1889

L’evoluzione dei modelli assistenziali sta favorendo sempre più l’integrazione tra

percorsi ospedalieri e territoriali, facendo emergere l’importanza di figure professionali

che siano in grado di gestire processi, orientati alla collettività e all’individuo, per una

presa in carico dei cittadini che garantisca sul territorio la continuità assistenziale e

l'integrazione tra i diversi erogatori di servizi sanitari (ospedale, territorio, MMG,

farmacie) con particolare riferimento alla cronicità.

IL CAMBIAMENTO

Uno dei problemi che attanaglia la sanità contemporanea è l ’aumento

delle vita media e con esso l ’ incremento delle polipatologie.

L’invecchiamento in Italia è un fenomeno in preoccupante crescita,

secondo i dati ISTAT siamo i l pr imo Paese in cui la popolazione degli

ultrasessantacinquenni ha superato quella dei giovani con meno di 15

anni, nel 2040 la popolazione anziana supererà i l 33% degli italiani.

Va da sé che in una società in cui al l ’aumento della vita media si

associano sempre più patologie cronico - degenerative i l concetto di

Ospedale non risponde alle esigenze della popolazione.

Infermieristicamente 22/10/2015

CRESCE IL BISOGNO DI

ASSISTENZA TERRITORIALE

La malattia cronico-degenerativa concettualmente, se non in una fase

acuta non ha bisogno di r icovero, mentre di per sé lascia tutta una

serie di conseguenze che determinano i l bisogno di usufruire di

prestazioni infermieristiche a Domicilio, presso i Poliambulatori, Case

della Salute, Hospice, RSA, Ospedali di Comunità (OsCo) ;

Esempi di prestazioni infermieristiche: la cura delle lesioni cutanee, i l

cambio o gestione di un catetere vescicale, aspirazione

endotracheale, cambio SNG, terapia infusionale, controllo della

terapia anticoagulante, l ’ impianto e la gestione degli accessi

vascolari a medio e lungo termine, la gestione dei sintomi . Da qui

l ’esigenza di un professionista, l ’ infermiere, che si faccia carico del

paziente e del suo stato di salute, in collaborazione con i l medico di

famiglia in un continuum assistenziale. Infermieristicamente

22/10/2015

LA CURA DELLA CRONICITÀ

Attualmente i tumori stanno diventando la vera emergenza sanitaria del paese.

Nel 2010 sono stati registrati in Italia 255.000 nuovi casi di tumore (più di 400 ogni

100.000 abitanti).

Per il 2020 le previsioni sono di un aumento di nuovi casi del 12% , dato spiegabile in

parte dall’invecchiamento della popolazione e dalla prevalenza di stili di vita non

salutari.

Fortunatamente, accanto all’aumento dei numeri dei casi, assistiamo anche ad un

progressivo miglioramento dei programmi terapeutici, che, per alcune tipologie di

tumore, consentono di giungere a guarigione completa, per altre, si delinea la tendenza

alla cronicizzazione della patologia.

Le cure lunghe e complesse incidono profondamente sulla vita del malato e dei suoi

familiari.

Ne deriva l’importanza di creare una valida rete di supporto sanitario-assistenziale,

che miri a sostenere il malato durante tutto il percorso di malattia.

LA MALATTIA ONCOLOGICA OGGI

1 dati tratti da “La Carta dei Servizi dell’Oncologia”- “Libro Bianco IV ediz. gennaio 2010).

2 Fonte: “I tumori in Italia”, www.tumori.net

3 Fonte: “Studio Breakaway”, The economist, 2009.

L’assistenza domiciliare integrata non è certo un concetto nuovo,

anche se non propriamente sviluppato, già nel 1962 l ’OMS definì

l ’assistenza domiciliare come l ’ insieme delle prestazioni sanitarie

erogate a domicilio alla persona malata o invalida i l cui stato di

salute non r ichiede i l r icovero.

I l nostro SSN ha istituito l ’assistenza domiciliare con DCPM 29

novembre 2001 e si divide in:

Assistenza domiciliare integrata semplice : i n c lu d e p r es t a z io n i

i n fe r m ier i s t ic h e o r ia b i l i t a t i ve p iù sem p l i c i , c o m e m ed ic a z io n i , c a m b i d i c a tete r e , p r e l i ev i d i

sa n g u e , d i so l i to r i vo l t a a p e r so n e n o n to t a lm en te a u to su f f i c ien t i , i n g en er e a n z ia n i ;

Assistenza domiciliare integrata complessa : i n c lu d e in s iem e d i c u r e m ed ic he ,

i n fe r m ier i s t ic h e , r i a b i l i t a t i ve e a ss i s ten z ia l i c h e r i g u a r d a n o p e r so n e g r avem en te m a la te n o n

a u to su f f i c ien t i .

L’ASSISTENZA DOMICILIARE

INFERMIERI: QUANTI NE SERVONO IN

OSPEDALE E SUL TERRITORIO E LE LORO

COMPETENZE

All’Italia servono subito almeno 17mila infermieri per soddisfare la norma Ue sui riposi

e i turni di lavoro e altri 30mila per far fronte alle necessità del territorio dove non

autosufficienza e cronicità aumentano di pari passo con la crescita dell'età della

popolazione.

Da qui a cinque anni ,il fabbisogno cresce e raggiunge quota 60mila, fino ad arrivare nel

giro di 10 anni a 90mila nuovi infermieri.

IPASVI, Il Sole 24 ore Sanità 19 Maggio 2016

In questo scenario - anche senza raggiungere nell'immediato il numero del fabbisogno

descritto - sono possibili alcune azioni per: migliorare produttività e performance;

• Migliorare lo skill mix, cioè il cambiamento nella combinazione di figure professionali

richieste per le attività sanitarie;

• Elaborare percorsi diagnostico terapeutico assistenziali che si basino, fin dalla loro

progettazione, anche sulla revisione delle competenze professionali e delle

responsabilità da attivare;

• Attivare nuove competenze degli infermieri, quella delle cure primarie e servizi

territoriali/distrettuali. In molte Regioni questa figura è stata già attivata, con il nome

di ”infermiere di famiglia” ed è utilizzata soprattutto per i non autosufficienti e i

malati cronici, che richiedono un'assistenza costante e soprattutto, di qualità.

INFERMIERI: QUANTI NE SERVONO IN

OSPEDALE E SUL TERRITORIO E LE LORO

COMPETENZE

IPASVI, Il Sole 24 ore Sanità 19 Maggio 2016

Il Distretto, è una articolazione territoriale

dell'Azienda USL, assicura alla popolazione,

residente nei Comuni ricompresi nel suo

ambito, la disponibilità, secondo criteri di

equità, accessibilità e appropriatezza, dei

servizi sanitari e sociali ad elevata

integrazione sanitaria.

Attualmente, i distretti dell’Azienda Usl di

Piacenza sono tre, secondo la definizione

decisa dalla Conferenza territoriale sociale

e sanitaria di Piacenza l´11 settembre

2007, e sono così articolari:

DATI ISTAT 2015

La popolazione residente nel territorio dell’Azienda USL di Piacenza

al 01/01/2015 è di 288.013

CENTRI DI RIABILITAZIONE

PRIVATO CONVENZIONATO

IL TERRITORIO PIACENTINO NEI SUOI

DISTRETTI

OSCO

U.O.C, ONCOLOGIA

U.O.C EMATOLOGIA

U.O. RADIOTERAPIA

RETE DELLE CURE PALLIATIVE

RETE

ONCOLOGICA PROVINCIALE

U.O.C.

MALATTIE

INFETTIVE

U.O.

ANATOMIA

PATOLOGICA

AMB. iNF.

ACCESSI

VEN.

Centro accreditato ESMO

per Oncologia e Cure Palliative

anni 2009-2011

2012-2014

2015-2017

IL DIPARTIMENTO ONCO-EMATOLOGICO

DELL’AUSL DI PIACENZA

IMPIANTI INTRA E EXTRA OSPEDALIERI

IN STRUTTURE E A DOMICILIO SU TUTTO

IL TERRITORIO PROVINCIALE .

APERTURA DAL LUNEDI’ AL VENERDI ’

DALLE 7 ,30 ALLE 14 ,30

MARTEDI ’ E G IOVEDI ’ IMPIANTI EXTRA

PRESIDIO D I P IACENZA

CONSULENZA: GESTIONE MAGGIORI

DELLE COMPLICANZE PER TUTTA

L’AZIENDA

FORMAZIONE, R ICERCA .

PICC TEAM DEDICATO

MAGGIOR SICUREZZA , COSTO ‐EFFICACIA E EFFICIENZA.

- Scelta ragionata del presidio

(proactive vascular planning)

- Personale con esperienza e training specifico

- Tecnica standardizzata d’impianto : riduzione

delle complicanze e dei costi legati

all’impianto

- Formulazione e attuazione di ‘bundles’ e di

protocolli operativi adeguati per la gestione

delle complicanze

- Formazione continua di tutto il personale

“ T H E P E R I P H E R A L L Y I N S E R T E D C E N T R A L C A T H E T E R S I M P R O V I N G A P P R O P R I A T E N E S S W I T H A

D E D I C A T E D A N D R I G O R O U S T E A M . ”

O L E A R I F . , M O R D E N T I P . , C A V A N N A L .

J A M A I N T E R N A L M E D I C I N E A G O . 2 0 1 6

PICC TEAM DEDICATO

• Picc a Punta Aperta in Poliuretano

- 4 Fr – 5 Fr

- Monolume o Bilume

- Power injectable e non

• Picc in silicone con valvola distale

• Midline a Punta aperta in Poliuretano

- 3 Fr – 4 Fr

- Power injectable e non

• Mini midline

-3 Fr - 4 Fr

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• Tecnica ecoguidata

• Controllo con ECG intracavitario

• Impianto domiciliare (Midline )

• Colla per chiusura exit-site

• Corsi di formazione e attività di ricerca

TIPOLOGIA DI DEVICES IMPIANTATI

• Tunnellizzazione

• Impianto domiciliare (PICC)

• Picc – Port

• Sistema di fissaggio permanente

CONSOLIDATE

IN IMPLEMENTAZIONE

ATTIVITA’ AMBULATORIO

TOTALE IMPIANTI ACCESSI VASCOLARI

NEGLI ANNI

IMPIANTI PER TIPO DI DEVICES NEGLI

ANNI

DISTRIBUZIONE IMPIANTI PER

STRUTTURA

LA RETE ONCO-EMATOLOGICA

PROVINCIALE DI PIACENZA

Sito IPASVI

Il dipartimento di Oncologia-Ematologia di Piacenza è il Centro del sistema di rete

oncologica ed ematologia provinciale con i day hospital medico-oncologici ed

ematologici degli Ospedali di Piacenza, Castel San Giovanni , Fiorenzuola,

l’OsCo di Bobbio e La Casa della Salute di Bettola.

IL MONITORAGGIO DEI SINTOMI A

DOMICILIO

Annals of Oncology 27 Supp. 4 : iv1-iv2, Sett. 2016

Articolo 13

L'infermiere assume responsabilità in

base al proprio livello di competenza e

ricorre, se necessario, all'intervento o alla

consulenza di infermieri esperti o

specialisti. Presta consulenza ponendo le

proprie conoscenze ed abilità a

disposizione della comunità

professionale.

Articolo 14

L’infermiere riconosce che l’interazione

fra professionisti e l'integrazione

interprofessionale sono modalità

fondamentali per far fronte ai bisogni

dell’assistito.

CONCLUSIONI

C O D I C E D E O N T O L O G I C O D E L L ' I N F E R M I E R E 2 0 0 9

“SE VUOI ANDARE VELOCE CORRI DA

SOLO,

SE VUOI ANDARE LONTANO CORRI

INSIEME.”