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La funzione antiriciclaggio: dalla costituzione della UIF alle ultime disposizioni in materia di segnalazione delle operazioni sospette Marcello Di Paolo Convegno AFIN – 16 e 25 Marzo 2010 Roma - Milano

La funzione antiriciclaggio : dalla costituzione della UIF alle ultime disposizioni in materia di segnalazione delle operazioni sospette Marcello Di Paolo

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La funzione antiriciclaggio: dalla costituzione della UIF alle ultime disposizioni in materia di segnalazione delle operazioni sospette

Marcello Di Paolo

Convegno AFIN – 16 e 25 Marzo 2010Roma - Milano

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Il contrasto al finanziamento del terrorismo

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Le autorità italiane antiriciclaggio

Ministero Economia

Comitato Sicurezza Finanziaria (CSF)

Responsabili delle politiche di prevenzione;promuovono la collaborazione

e il coordinamento tra le autorità

Guardia diFinanza (NSPV)

DIA

Approfondimentiinvestigativi

delle segnalazionitrasmesse dalla UIF

Min. Giustizia

Alta vigilanza su collegi

e ordini professionali (i quali promuovono

e controllano l’osservanza degli obblighi da parte dei professionisti)

Autorità di Vigilanzadi settore

(Banca d’Italia,Consob, Isvap)

Sovrintendono al rispetto degli obblighi.

Emanano disposizioni su adeguata verifica,

organizzazione, registrazione, procedure e controlli

interni.

UnitàInformazioneFinanziaria

(UIF)Ricezione, analisi e trasmissione delle segnalazioni di operazioni

sospette.Analisi e studi su anomalie,

settori dell’economia, categorie di str. pagamento, realtà economiche

territoriali.Elaborazione di modelli e schemi

di comportamenti anomali.Proposta di indicatori di anomalia

Sospensione di operazioni sospette

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Struttura Organizzativa della Unità di Informazione Finanziaria

presso la Banca d’Italia

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DIVISIONE RAPPORTI E

COOPERAZIONE CON L’ESTERNO

DIVISIONE ANALISI E

GESTIONE DATI

DIVISIONE OPERAZIONI SOSPETTE I

DIVISIONE NORMATIVA E

METODI

DIVISIONE SEGRETERIA

DIVISIONE OPERAZIONI SOSPETTE II

DIREZIONE

NUCLEO

ATTIVITÀ ISPETTIVA

COMMISSIONECONSULTIVA PER L’ESAME

DELLE IRREGOLARITÀ

OSSERVATORIINUCLEO Di

COORDINAMENTO

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Compiti della UIF

Ricezione da parte del sistema degli intermediari (soggetti indicati agli artt. 10 comma 2, 11, 12, 13 e 14) delle segnalazioni di operazioni sospette;

emanazione di istruzioni, da pubblicare in G.U., sui dati e le informazioni contenuti nelle SOS (art. 6 appena modificato)

approfondimento finanziario (modalità di effettuazione) delle segnalazioni previsto dall’art 47 e ipotesi di omesse segnalazioni;

effettuazione di verifiche ispettive mirate o generali (artt. 47 e 53);

potere di sospensione fino a 5 gg lavorativi di operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo (art. 6)

collaborazione internazionale e con l’A.G. (art. 9) analisi statistica dei dati aggregati (art. 40) predisposizione di strumenti utili agli operatori quali gli indicatori

di anomalia e dei modelli e indicatori di anomalia e modelli e schemi operativi (art. 6)

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Le segnalazioni sono oggetto di una prima lettura intesa a determinare le fasi successive di lavorazione che consistono:-nella trattazione delle medesime che può avvenire, sulla base degli elementi di rischio riciclaggio contenuti nella segnalazione

- con iter semplificato ,

- con una analisi per fenomeno o con uno approfondimento specifico

- nell’ archiviazione della sos cui segue un feed back all’intermediario segnalante

Ricerche preliminari sugli archivi disponibili

(precedenti segnalazioni - richieste FIU/AG - dichiarazioni per imp/exp di contante e titoli al portatore, etc.)

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Approfondimento:

raccolta di informazioni dal segnalante, e, se del caso, da altri intermediari collegati e da agenzie antiriciclaggio estere

raccolta di informazioni commerciali dagli archivi camerali e da banche dati estere

collegamento con altre segnalazioni o con richieste da agenzie antiriciclaggio estere

consultazione dell'anagrafe dei conti e dei depositi, gestite dall’Agenzia delle entrate

L’atttuale analisi finanziaria delle SOS da parte

della UIF in attesa della definizione dei nuovi criteri

per l’approfondimento finanziario

(da definire in concerto con il CSF ai sensi del d.lgs. 151/09)

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segue

Analisi finanziaria: comprensione del contesto finanziario nel quale si muove il

segnalato ricostruzione dei flussi finanziari: accertamento dell’origine e

dell’impiego dei fondi movimentati L’individuazione, se non evidenziato, del titolare effettivo (v.infra) indicazione, a beneficio degli O.I. per eventuali sviluppi di

pertinenza, delle possibili finalità perseguite dal soggetto segnalato e formulazione, se del caso, di ipotesi di reato riscontrate in base agli approfondimenti eseguiti

Conclusione dell’iter di analisi:

Al termine dell’iter di analisi viene redatta una relazione tecnica da inviare agli organi investigativi nella quale vengono condensati i risultati dell’approfondimento e dell’analisi finanziaria effettuata.

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Le segnalazioni ricevute dal 1997 al 2009

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Ripartizione per categoria di soggetti segnalanti

(anno 2009)

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Sos trasmesse da professionisti ed operatori non finanziari

2006

( 238)2007

(217)2008

(273)2009

(139)Notaio 170 127 103 72

Ragioniere 15 21 19 10

Commercialista 24 37 17 29

Mediatore imm. 6 10 13 2

Avvocato 3 8 6 3

Case da gioco 0 0 4 6

Revisore contabile 2 4 3 13

Società revisione 9 2 2 2

Consulente lavoro 4 1 1 =

Altri 4 5 5 2

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Tipologia di operazioni segnalateIntermediari finanziari

(anno 2008)

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0,1

0,3

0,6

0,8

0,9

1,2

1,6

1,8

2,0

2,0

3,4

3,8

4,1

6,0

6,7

7,0

7,1

9,5

14,2

26,8

Valle d’Aosta

Molise

Basilicata

Umbria

Trentino Alto Adige

Sardegna

Marche

Abruzzo

Friuli Venezia Giulia

Liguria

Calabria

Sicilia

Puglia

Toscana

Veneto

Emilia Romagna

Piemonte

Campania

Lazio

Lombardia

Ripartizione per regione di provenienzaIntermediari finanziari (valori percentuali nel 2008)

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Procedura di sospensionenumero

diprovvedimenti

valore totale delle operazioni oggettodi sospensione

(in milioni di euro) 

1997 1 0,083  

1998 4 5,87  

1999 9 9,82  

2001 3 1,28  

2002 6 0,61*  

2003 5 6,55  

2004 17 6,29*  

2005 9 35,72  

2006 12 7,31  

2007 13 12,13  

2008 27 10,41

2009 10 n.d.  

* comprensivi di provvedimenti relativi a cassette di sicurezza

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Principali tipologie segnalate

Operazioni che sottendono profili di evasione fiscale (utilizzo di c/personali per veicolare operatività di impresa, false fatturazioni, utilizzi di contante per pagamenti fornitori o maestranze ecc.)

Abusivismo finanziario e/o usura Frodi informatiche (in particolare phishing) e truffe Operatività peculiare delle varie etnie presenti in Italia Abusi in tema di finanziamenti pubblici Operatività di società di smaltimento rifiuti Operatività di soggetti già all’attenzione degli Organi

Investigativi o Inquirenti

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La collaborazione attiva

L’aumento costante del numero delle segnalazioni inviate dal sistema comporta per il sistema aspetti positivi e l’emergere di profili negativi

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La collaborazione attiva

segue

Il forte aumento delle segnalazioni inviate è indice di una accresciuta collaborazione attiva da parte degli intermediari, ma non di quella dei professionisti e degli operatori non finanziari (solo 139 contro le 176 dell’anno precedente)

importanza sempre maggiore data dagli intermediari al fattore reputazionale;

fattore positivo, indice di un circuito segnaletico apprezzato, di una centralità dell’UIF riconosciuta tra universo degli intermediari e quello degli Investigativi;

incremento della base dati informativa dell’UIF che si riflette positivamente sul sistema, anche in funzione di interscambio con altre FIU

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La collaborazione attiva: aspetti critici

Di frequente alla quantità non si abbina a una sufficiente qualità della segnalazione

Rischio di ingolfamento del sistema, sempre più difficile l’individuazione delle SOS di spessore

Viene segnalata una semplice anomalia o un vero sospetto?

Si intuiscono da parte di taluni intermediari valutazioni di II° livello poco selettive (forse inviate per il timore di verbali per omesse SOS?)

Ancora alta la percentuale di SOS inviate senza il rispetto delle indicazioni fornite con Circolare UIC del 27.2.2006

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I possibili miglioramenti delle segnalazioni di operazioni sospette

E’ in corso di avanzata definizione del nuovo modello si segnalazione mirato ad aumentare la qualità della SOS in particolare nella essenzialità e concretezza nel descrivere le operazioni e indicare i motivi del sospetto

Nell’ambito del nuovo modello di sos si tenterà di sfruttare al meglio la riformulazione dell’art. 47, che prevede, d’intesa con il CSF, la definizione di criteri per l’approfondimento finanziario delle SOS

Nella nuova definizione della sos è prevista l’indicazione di un rating, che può rappresentare un aiuto prezioso – anche se non vincolante, ovviamente – in fase di prima lettura delle SOS da parte dell’UIF

Attualmente le segnalazioni vengono inviate in media dopo 150 giorni rispetto alla data di effettuazione dell’operazione sospetta; ci si augura un tempo più breve.

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Diffusione da parte dell’UIF di modelli e schemi di comportamento anomali (art. 6 comma 7 lett) b del D.Lgs 231/2007)

Comunicazione UIF del 24/9/09 su “imprese in crisi e usura” che prende le mosse dalla difficile congiuntura attuale, sottolineata di recente dal Governatore di fronte alla Commissione Antimafia;

Comunicazione UIF del 13/10/09 sui “conti dedicati” che possono garantire la tracciabilità dei flussi finanziari, sia quelli relativi a contratti pubblici che quelli legati a finanziamenti pubblici agevolati

Comunicazione UIF del 9 novembre 2009. Presentazione di banconote in lire per la conversione in euro. Segnalazione di operazioni sospette ai sensi dell’art. 41 del d.lgs. N. 231 del 2007.

Comunicazione UIF del 5 febbraio 2010. Frodi informatiche. Comunicazione UIF del 15 febbraio 2010. Schemi di comportamenti anomali. Operatività connessa con il rischio di frode all’IVA intracomunitaria. Si rammenta anche il Provvedimento Bankitalia (roneata del 17 giugno 2009),

d’intesa con la UIF, riguardante il contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e all’attività di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale

Sono tuttora in corso di definizione i lavori per l’aggiornamento degli indicatori di anomalia del Decalogo

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Alcune problematiche di attualità:

- il titolare effettivo del rapporto- l’obbligo di astensione dall’esecuzione dell’operazione

Obbligo di registrare in AUI i dati del titolare effettivo acquisisti dagli intermediari nell’assolvimento dell’obbligo di adeguata verifica della clientela: previsione di una nuova tipologia di registrazione rappresentativa del legame tra l’intestatario del rapporto e gli eventuali titolari effettivi dello stesso (art.36 e 37)

Obbligo di astensione previsto dall’art. 23 del Dlgs 231/2007 . La nuova formulazione responsabilizza ancor più l’intermediario al ricorso alla richiesta di sospensione – prima dell’invio della SOS – in presenza di fondati dubbi di riciclaggio o finanziamento del terrorismo

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Osservazioni sullo scudo fiscale in relazione agli obblighi segnaletici degli intermediari

Sussistono obblighi di SOS quando le attività scudate sono frutto di reati

diversi da quelli per i quali si determina la non punibilità di cui al comma 4 dell’art. 13 bis del DL 78/2009 Non devono essere presenti altre violazioni oltre a quelle derivanti da quei reati fiscali dichiarati non punibili e di cui agli artt. 2, 3, 4, 5 e 10 del dlgs 74/2000, per i reati di falso di cui agli artt. 482.483, 484, 485, 489, 490,491-bis e 492 del codice penale e delle disposizioni penali nel codice civile di cui agli artt. 2621, 2622 e 2623-false comunicazioni sociali

Il dilemma principale per gli intermediari che optano per l’invio della SOS sembra costituito da:1) rifiutare il rapporto con il cliente proponente (in adesione al dettato dell’art. 23 del Dlgs 231/2007), con contestuale segnalazione all’UIF dell’operazione non eseguita2) accettare il rapporto con tutti gli adempimenti connessi, con successiva segnalazione all’UIF, in apparente contrasto, però, con il disposto del citato art. 23

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Osservazioni sullo scudo fiscale in relazione agli obblighi segnaletici degli intermediari segue

Nelle precedenti esperienze del 2001 e 2003 l’UIC aveva ricevuto circa 90 SOS sull’argomento, la maggioranza delle quali sono state trasmesse dagli intermediari a seguito del monitoraggio dell’operatività posta in essere dal cliente nei mesi successivi al rimpatrio

Altre SOS avevano riguardato la palese incoerenza del profilo economico noto del cliente rispetto all’entità delle somme da regolarizzare

Dalle prime SOS fin qui arrivate sullo scudo 2009, poco più di 70, si osserva una particolare attenzione mostrata dagli intermediari per nominativi già noti per essere sottoposti ad indagini giudiziarie, con operazioni di scudo a volte accettate, a volte rifiutate

Si auspica un particolare rigore degli intermediari ad una verifica intesa il più possibile a chiarire l’origine delle disponibilità scudate;

La segnalazione va resa anche nei casi in cui solo successivamente alla data di effettuazione dell’operazione di scudo, l’intermediario abbia documentazione dalla quale si evinca un sospetto ai sensi dell’art. 41 del dlgs 231/07.

Confronta da ultimo circolare del MEF del 16 febbraio 2010 e la Comunicazione della UIF del 24 febbraio 2010.

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Grazie per l’attenzione