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-1- LA CONCORDANZA DEI TEMPI LA CONCORDANZA DEI TEMPI LA CONCORDANZA DEI TEMPI LA CONCORDANZA DEI TEMPI Primo Anno LEA Italiano-Inglese Lezione di Grammatica-Traduzione del primo semestre 2008-2009 Sylvie Coche

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LA CONCORDANZA DEI TEMPILA CONCORDANZA DEI TEMPILA CONCORDANZA DEI TEMPILA CONCORDANZA DEI TEMPI

Primo Anno LEA Italiano-Inglese

Lezione di Grammatica-Traduzione del primo semestre 2008-2009

Sylvie Coche

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Capitolo I : Il congiuntivo

Prima di cominciare, vi ricordo le regole generali che governano la concordanza dei tempi e dei modi in italiano.

La proposizione principale è ad un tempo presente: Proposizione principale:

verbum dicendi � Proposizione Subordinata : INDICATIVO

Proposizione principale: verbo di soggettività � Proposizione Subordinata : CONGIUNTIVO

CONTEMPORANEITÀ

Michele racconta che lui e sua sorella hanno molti amici al paese

(presente)

Michele pensa che lui e sua sorella abbiano molti amici

(congiuntivo presente)

ANTERIORITÀ

Michele racconta che lui e sua sorella il giorno prima hanno fatto/fecero una gara (passato prossimo passato remoto)

Michele pensa che lui e sua sorella il giorno prima abbiano fatto una brutta gara

(congiuntivo passato)

POSTERIORITÀ

Michele racconta che, fra qualche tempo tutta la loro famiglia si trasferirà al Nord

(futuro)

Michele spera che tutta la sua famiglia nei prossimi anni si trasferirà al Nord

(futuro)

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La proposizione principale è ad un tempo passato: Proposizione

principale: verbum dicendi � Proposizione Subordinata : INDICATIVO

Proposizione principale: verbo di soggettività � Proposizione Subordinata : CONGIUNTIVO

CONTEMPORANEITÀ

Michele ha raccontato che Barbara arrivava sempre per ultima e per questo doveva pagare la penitenza

(Imperfetto)

Tutti pensavano che Barbara arrivasse sempre per ultima e che dovesse pagare sempre la penitenza.

(Imperfetto) ANTERIORITÀ

Michele ha detto che il giorno prima lui era arrivato per ultimo

(trapassato prossimo)

Maria pensava che suo fratello il giorno prima fosse arrivato per ultimo

(trapassato) POSTERIORITÀ

Michele e Maria hanno raccontato che nei prossimi anni si sarebbero trasferiti al Nord

(condizionale passato)

Michele e Maria speravano che la loro famiglia entro tre anni si sarebbe trasferita al Nord

(Condizionale passato)

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ESERCIZIO Indicativo, congiuntivo presente e passato, imperativo, condizionale..... 1. In questo momento ho un grave problema, per favore (tu, dare a me) ……………………… un consiglio e non (fare a me) ..................................... la morale. 2. Non lavora più sebbene (avere) ........................................ bisogno di soldi. 3. Ti dico che i miei vicini ieri non (esserci) .................................................... . 5. Basta che Luca mi (chiedere) .......................................... quello che ha bisogno. 6. Ha molto lavoro per domani, malgrado (essere) ......................................... occupatissimo devo dire che è gentile e disponibile. 7. È impossibile che tu non (capire) .............................................. una cosa così semplice; (trattarsi) ........................................ di un problema elementare. 8. Può darsi che loro (arrivare) .................................................... ieri. 9. Ti ho già (ripetere) ............................ che non (dovere-tu) ............................ farlo. 10. Benchè loro (domandare) ............................. dei prezzi esorbitanti, nel loro negozio (esserci) ................................................ spesso della gente. 11. Che cosa avete (decidere) ..................................... di fare ? 12. Voglio che tu lo (sapere) ........................................ ! 13. Io non posso andarci, per favore (andarci) .................... tu ! 14. Penso che tutto (mettersi) .......................... a posto. 15. Quando la polizia è arrivata sul posto, ha trovato la porta (aprire) ............................ , la luce (accendere) ............................, e le finestre tutte (chiudere) ..................... . 16. Adesso (alzarsi,tu) ....................... e (andare) ...................... ! 17. Fa ogni giorno il bagno nel lago malgrado (fare) ............................. un freddo pazzesco, ti dico che (volere) .......................... fare l'originale. 18. Per favore Signora, (dire a me) ............................ la verità! 19. Dovranno passare ancora alcuni mesi prima che la casa (terminare)...................... . 20. Penso che il pianista che (suonare) .......................... in questo concerto (essere) .......................... italiano. 21. Bisogna che voi (partire) ........................................... . 22. Affermava che lui non (sapere) ....................... nulla di tutto ciò ma io penso che (mentire) ....................................... . 23. Chiamami nel caso in cui lei non (potere) .................................. venire. 24. Basta che tu non (perdere) ................................ la testa. 25. È probabile che i vicini (arrivare) ............................... fra una settimana. 26. Quei gattini (nascere) .................................... due giorni fa. 27. Peccato che voi non (volere) ............................ venire in montagna. 28. Ha un'automobile piccola malgrado (guadagnare) ............ molto. 29. Ti (telefonare, futuro) ............................. prima che tu (uscire) .......................... 30. So che Anna (dovere) ................. lavorare per (vivere) ........................

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CORREZIONE

Indicativo, congiuntivo presente e passato, imperativo, condizionale... 1. In questo momento ho un grave problema, per favore dammi un consiglio e non farmi la morale. 2. Non lavora più sebbene abbia bisogno di soldi. 3. Ti dico che i miei vicini ieri non c’erano. 5. Basta che Luca mi chieda quello che ha bisogno. 6. Ha molto lavoro per domani, malgrado sia occupatissimo devo dire che è gentile e disponibile. 7. È impossibile che tu non capisca una cosa così semplice; si tratta di un problema elementare. 8. Può darsi che loro siano arrivati ieri. 9. Ti ho già ripetuto che non devi farlo. 10. Benchè loro domandino dei prezzi esorbitanti, nel loro negozio c’è spesso della gente. 11. Che cosa avete deciso di fare ? 12. Voglio che tu lo sappia ! 13. Io non posso andarci, per favore vacci tu ! 14. Penso che tutto si metta a posto. 15. Quando la polizia è arrivata sul posto, ha trovato la porta aperta, la luce accesa, e le finestre tutte chiuse. 16. Adesso alzati e va ! 17. Fa ogni giorno il bagno nel lago malgrado faccia un freddo pazzesco, ti dico che vuole fare l'originale. 18. Per favore Signora, mi dica la verità! 19. Dovranno passare ancora alcuni mesi prima che la casa sia terminata . 20. Penso che il pianista che suona in questo concerto sia italiano. 21. Bisogna che voi partiate . 22. Affermava che lui non sapeva nulla di tutto ciò ma io penso che abbia mentito. 23. Chiamami nel caso in cui lei non possa venire. 24. Basta che tu non perda la testa. 25. È probabile che i vicini arrivino fra una settimana. 26. Quei gattini sono nati due giorni fa. 27. Peccato che voi non vogliate venire in montagna. 28. Ha un'automobile piccola malgrado guadagni molto. 29. Ti telefonerò prima che tu esca. 30. So che Anna deve lavorare per vivere.

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I - Generalità sul congiuntivo Il congiuntivo è il modo della soggettività, della supposizione, dell’ipotesi, della probabilità. Esprime il desiderio, l’incertezza, la supposizione, l’ipotesi, il dubbio, la probabilità, insomma, tutte le azioni che non sono avvenute. Si oppone all’indicativo che è il modo della realtà, della sicurezza, del fatto avvenuto. Il congiuntivo esprime la soggettività legata :

All’ opinione personale : il dubbio, l’incertezza, l’opinione, l’impressione : credere, pensare, dubitare…

Ad uno stato di emozione : il desiderio, la volontà, l’augurio, il timore, la paura…

A congiunzioni ed espressioni : benché, prima che, è logico che, è normale che…. Il congiuntivo possiede quattro tempi : Il congiuntivo presente : temo che parla : je crains qu’il parle Il congiuntivo passato : temo che abbia parlato : je crains qu’il ait parlé Il congiuntivo imperfetto : temevo che parlasse : je craignais qu’il parlât Il congiuntivo trapassato : temevo che avesse parlato : je craignais qu’il eût parlé

II- Usi del congiuntivo II-1- Per esprimere un’opinione personale II-1.1- Quando l’azione esprime un dubbio, un’incertezza, un’opinione, un’impressione :

Il congiuntivo si deve adoperare dopo i verbi d’opinione tipo : Credere, dire, pensare, supporre, trovare, cercare… Esempi :

Penso che sia vero [Je pense que c’est vrai]

Credo che tu abbia molta fortuna

[Je crois que tu as beaucoup de chance]

Credo che dica la verità, ma chi sa ? [Je crois qu’il dit la vérité, mais qui sait ?]

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Si deve notare la sfumatura di senso tra questa frase e quest’altra all’indicativo :

Credo sinceramente che dice la verità. [Je crois sincèrement qu’il dit la vérité]

In questo caso, il verbo « credere » seguito dall’avverbio « sinceramente » indica non un dubbio o un’incertezza ma una sicurezza il che giustifica l’uso dell’indicativo, modo dei fatti avvenuti. II-1.2- Quando il verbo della principale è alla forma negativa Certi verbi alla forma negativa richiedono l’uso del congiuntivo quando indicano l’incertezza : Esempi :

Non ti accorgi di quanto rumore faccia il mare [Tu ne t’aperçois pas du bruit que fait la mer]

Non sapevo come facesse ad essere contemporaneamente in due spazi diversi

[Je ne savais pas comment elle faisait pour être en deux lieux différents au même instant]

Non capisco chi sia [Je ne comprends pas qui il peut bien être]

Non ricordo come si chiami

[Je ne me rappelle pas comment il peut bien s’appeler]

Non so dove abiti [Je ne sais pas où il habite / où il peut bien habiter]

II-1.3- Per esprimere la concessione Esempi :

Alice sapeva che qualsiasi uomo avesse amato (congiuntivo trapassato), in lui avrebbe riconosciuto (condizionale passato e in questo caso futuro nel passato) il sapore di Tommaso

[Alice savait qu’en tout homme qu’elle aimerait, elle reconnaitraît le goût de Thomas]

Sarò d’accordo con te, qualsiasi scelta tu faccia [Je serais d’accord avec toi quelque soit le choix que tu fasses]

Qualsiasi sia il risultato che possa avere il nostro tentativo, pure bisogna farlo

[Quelque soit le résultat que puisse avoir notre tentative, il nous faut pourtant bien la faire]

Qualsiasi cosa facessi, sbagliavo sempre [Quoique je fisse / fasse, je me trompais toujours]

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II-1.4- Nelle proposizioni completive soggetto (cioè quando la proposizione subordinata funge da soggetto alla proposizione da cui dipende )

La fissai con ostilità. Decisi che non mi andava che continuasse [Je la fixai avec hostilité. Je décidai de ne pas tollérer qu’elle continuât / continue]

Ci sono tre casi :

Il verbo o la locuzione verbale della reggente (cioè della proposizione principale) è intransitivo usato impersonalmente e traduce la necessità, la possibilità, l’improbabilità :

Avvenire, accadere, succedere, capitare, risultare , convenire, sembrare, parere, bisognare, occorrere…

Il verbo della reggente è passivo usato impersonalmente :

Si dice, si narra, si spera, si pensa, si vuole…

Il verbo della reggente è un predicato nominale :

È giusto, è necessario, è importante, è indispensabile, è possible, è tempo, è ora….

Esempi :

Mi secca molto che arrivino sempre in ritardo [Cà m’ennuie beaucoup qu’ils arrivent toujours en retard]

Era ora che prendesse il cammino del ritorno

[C’était l’heure qu’il prenne le chemin du retour]

È possibile che sia partito questa mattina [Il est possible qu’il soit parti ce matin]

Spiegazione : Nella terza frase, il predicato nominale « è possibile » richiede l’uso del congiuntivo, passato in questo caso perché il rapporto tra le due frasi è di anteriorità. II-1.5- Per esprimere il paragone con COME SE, QUASI In questo caso si adopera sempre il congiuntivo imperfetto o trapassato Esempi :

È come se l’avessi sempre conosciuto [C’est comme si je l’avais toujours connu]

Cammina come se / quasi fosse ubriaco

[Il marche comme s’il était ivre]

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II-1.6- Per esprimere l’ipotesi, la supposizione con la congiunzione SE od una locuzione equivalente Nelle frasi ipotetiche che esprimono la possibilità o l’impossibilità, introdotte da SE o da un avverbio o una locuzione :

Se, qualora (si, au cas où) Caso mai, se mai, semmai (si jamais)

Seppure (même si) Purché (pourvu que)

Quand’anche (quand bien même, même si) magari

Quando il rapporto tra l’ipotesi e la conseguenza è presentato come obbiettivamente possibile o addirittura impossibile, si deve adoperare il congiuntivo imperfetto o trapassato : Esempi :

Se fosse caro, lo comprerei lo stesso [Si c’était cher, je l’achèterais quand même]

Qualora fosse impossibile oggi si ricomincerebbe domani

[Si la chose était impossible aujourd’hui, nous recommencerions demain]

Semmai lo vedessimo te lo diremmo [Si jamais nous le voyions nous te le dirions]

Quand’anche lo sapessi non te lo direi

[Même si je le savais je ne te le dirais pas]

È come se l’avessi sempre consosciuto [C’est comme si je l’avais toujours connu]

Se tu lavorassi avresti dei buoni risultati

[Si tu travaillais tu aurais de bons résultats]

Se tu avessi lavorato avresti avuto dei buoni risultati [Si tu avais travaillé tu aurais eu de bons résultats]

II-2- Per esprimere uno stato di emozione II-2.1- Il congiuntivo è d’obbligo dopo i verbi che esprimono la volontà:

Volere, esigere, pretendere, ordinare, chiedere, desiderare, accettare, ammettere, rifiutare …

Esempi :

Voglio che tu sia Regina d’Inghilterra [Je veux que tu sois reine d’Angleterre]

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Voglio che tu venga subito [Je veux que tu viennes tout de suite]

Rifiuto che si comportino così

[Je refuse qu’ils se comportent ainsi] II-2.2- Il congiuntivo è d’obbligo dopo i verbi che esprimono la necessità :

Bisognare, occorrere, è necessario, è indispensabile, è importante… Esempi :

Bisogna che andiate alla segreteria [Il faut que vous alliez au secrétariat]

È importante che diano il loro esame prima che partino in vacanze

[Il est important qu’ils passent leur examen avant qu’ils ne partent en vacance]

II-2.3- Il congiuntivo è d’obbligo dopo i verbi che esprimono la paura, il timore :

Avere paura, temere Esempi :

Ho paura che abbiano ragione [J’ai peur qu’ils aient raison]

Temo che stia a guardare le nuvole

[Je crains qu’il ne soit en train de regarder les nuages] II-2.4- Il congiuntivo è d’obbligo dopo i verbi che esprimono l’augurio:

Mi auguro, mi rallegro, mi piace, sono contento, sono felice, pregare, sperare… Esempi :

Spero che tu venga al cinema con me [J’espère que tu viendras au cinéma avec moi]

Speravamo che tu venissi al cinema con noi

[Nous espérions que tu viendrais au cinéma avec nous]

Sono felice che siano stati promossi [Je me réjouis qu’ils aient été reçus]

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Spiegazione : In questo caso si deve adoperare il congiuntivo passato perché il rapporto tra le due frasi è di anteriorità. Io sono felice oggi (alla riapertura dell’università : settembre 2008) che siano stati promossi (alla fine dell’anno universitario precedente cioè al mese di giugno 2008) II-2.5- Il congiuntivo è d’obbligo dopo le locuzioni che esprimono l’opinione :

Preferire, è preferibile, è meglio, è giusto, basta, è impossibile, non è vero, è naturale, è normale, è bello, è utile, non è simpatico….

Esempi :

Preferisco che scelga tu [Je préfère que tu choisisses toi-même]

È impossibile che vadano alla partita di calico

[Il est impossible qu’ils aillent au match de foot]

II-2.6- Il congiuntivo è d’obbligo dopo i verbi che esprimono il rimpianto :

Mi dispiace, mi rincresce, peccato Esempio :

Mi dispiace che non faccia sole

[Je regrette qu’il ne fasse pas soleil] II-2.7- Il congiuntivo è d’obbligo dopo i verbi che esprimono il dubbio :

È improbabile, dubito, può darsi, è possibile, non è sicuro… Esempio :

Può darsi che ci siano ancora molte mummie da scoprire nei sarcofagi egiziani [Il se peut qu’il y ait encore beaucoup de momies à découvrir dans les sarcophages égyptiens]

II-3- Dopo numerose congiunzioni II-3.1- Dopo le congiunzioni concessive Benché, sebbene, quantunque, nonostante che, malgrado che (bien que) Per quanto, ancorché (quoique) Comunque (quoi qu’il en soit) Sennonché (si ce n’est que)

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Senza che (sans compter que) Esempi :

Benché sia giovane, manca d’entusiasmo [Bien qu’il soit jeune, il manque d’enthousiasme]

Hai dimenticato di imbucare la lettera benché te l’abbia detto mille volte

[Tu as oublié de poster la lettre bien que je te l’aie dit mille fois]

Quantunque non fosse del tutto convinto, accettò [Bien qu’il ne fût / soit pas tout à fait convaincu, il accepta]

Nonostante sia maggiorenne, ragiona come un bambino

[Bien qu’elle soit majeure, elle raisonne comme un enfant]

II-3.2- Dopo le congiunzioni conclusive / finali Affinché, accioché (afin que) Perché (pour que) Esempi :

Ti avverto affinché tu non sia sorpreso [Je t’avertis afin que tu ne sois pas surpris]

Te lo spiego affinché sappia dove ritrovarci

[Je te l’explique afin que tu saches où nous retrouver]

Ti telefono perché mi aiuti [Je te téléphone pour que tu m’aides]

Il congiuntivo si deve adoperare dopo la congiunzione « perché » quando esprime una causa fittizia e non reale (in questo caso si adopera l’indicativo): Esempio : Mangiava non perché avesse fame (causa fittizia> congiuntivo), ma perché si annoiava (causa reale> indicativo)

II-3.3- Dopo le congiunzioni limitative / eccettuative : A meno che, tranne che, salvo che (à moins que) Esempi :

Non riuscirà a meno che tutti lo aiutino [Il ne réussira pas à moins que tout le monde l’aide]

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Ci vado a piedi tranne / salvo che incontri Tommaso con la sua moto [J’y vais à pied à moins que je ne rencontre Thomas avec sa moto]

Ci incontreremo in piazza a meno che non piova

[Nous nous retrouverons sur la place à moins qu’il ne pleuve] II-3.4- Dopo le congiunzioni consecutive : Talché, sicché (de sorte que) Di modo che (de manière à) Esempio :

Ha fatto in modo che arrivassimo in anticipo [Il a fait en sorte que nous arrivions (arrivassions) en avance]

II-3.5- Dopo le congiunzioni temporali : Prima che Esempi :

Va’ a trovarlo prima che sia troppo tardi [Va le voir avant qu’il ne soit trop tard]

Mi alzo sempre prima che il gallo canti

[Je me lève toujours avant que le coq ne chante]

II-3.6- Dopo le congiunzioni condizionali : Qualora Purché (pourvu que) A condizione che, a patto che, nel caso in cui, nell’ipotesi che, nell’eventualità che… Esempi :

Accetto qualsiasi proposta purché sia onesta [J’accepte toute proposition pourvu qu’elle soit honnête]

Preparo la cena a patto che tu vada a fare la spesa

[Je prépare le dîner à condition que tu ailles faire les courses]

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II-4- Congiunzioni che alternano indicativo e congiuntivo : Si deve stare attenti perché ci sono congiunzioni che alternano costruzioni al congiuntivo e all’indicativo : II-4.1- Congiunzioni consecutive Cosicché, talché, in modo che, in maniera che, al punto che… Normalmente richiedono l’indicativo ma si usa il congiuntivo quando la frase consecutiva esprime una possibilità, un’eventualità : Esempi :

Uscirono dalla stanza cosicché lui potesse finire in calma il suo lavoro [Ils sortirent de la pièce de façon à ce qu’il puisse (pût) finir son travail dans le calme]

La avvertiamo in modo che sia al corrente della questione

[Nous vous avertissons de manière à ce que vous soyez au courant de la question]

Spero che la situazione non degeneri al punto che si debbano prendere provvedimenti [J’espère que le situation ne dégénère pas au point que l’on doive prendre des mesures]

II-4.2- Nelle interrogative indirette : Si usa il congiuntivo quando si vuole sottolineare la componente dubitativa : Esempio :

Non ho la più pallida idea di dove sia e di che cosa stia facendo [Je n’ai pas la moindre idée d’où il peut bien être ni de ce qu’il est en train de faire]

II-4.3- Congiunzioni modali : Come, senza che, di modo che, richiedono il congiuntivo quando, anziché esprimere un fatto sicuro e reale, esprimono un dubbio o una possibilità. Le congiunzioni più usate in questo caso sono : Come se, comunque, quasi che, senza che… Esempi : Si comportava come se (sempre seguito dal congiuntivo imperfetto o trapassato) non avesse

mai sentito i nostri ammonimenti [Il se comportait comme s’il n’avait jamais entendu nos avertissements]

Senza che Laura aprisse la bocca, sapevamo che era successo qualcosa.

[Sans que Laure ouvrît la bouche, nous savions qu’il s’était passé quelque chose]

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II-4.4- Congiunzioni comparative : Più … che, più….di quanto, meno…di quanto, peggio…di, come, richiedono l’uso del congiuntivo quando esprimono una forte componente di dubbio, di possibilità : Esempi :

Mauro è più simpatico di quanto pensassi [Mauro est plus sympathique que tu ne le pensais]

Il film era meglio di quanto dicessero [Le film était mieux qu’ils ne le dirent]

Trovare lavoro è più difficile di quanto tu dica

[Trouver du travail est plus difficile que tu ne le dis]

Parla come uno che abbia perduto la ragione [Il parle comme un homme qui a / aurait perdu la raison]

II-4.5- Congiunzioni che cambiano senso quando usate all’indicativo o al congiuntivo Perché+ indicativo > parce que (causa) Perché+ congiuntivo > pour que (scopo) finché+indicativo > per tutto il tempo che (tant que) finché+ congiuntivo > fino al punto che (jusqu’à ce que) Esempi :

Aspettiamo finché abbia finito di piovere [Nous attendons jusqu’à ce que la pluie ait cessée]

Finché leggo, non disturbarmi

[Tant que je lis, ne me dérange pas]

II-5- In opposizione al francese, in italiano, si adopera il congiuntivo

Per esprimere l’opinione : Credere, pensare, mi pare, mi sembra, stimo, giudico, suppongo…. Esempio :

Mi sembra che abbia torto [Il me semble qu’il a tort]

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Per esprimere l’augurio: Esempi :

Spero che venga domani [J’espère qu’il viendra demain]

Vorrei sapere se venga al nostro appuntamento

[Je voudrais savoir si tu viens à notre rendez-vous]

Per esprimere il dubbio : Dicono che, non so se…. Esempio :

Dicono che partono domani ma non so se sia vero [Ils disent qu’ils partent demain mais je ne sais pas si c’est vrai]

II-6- Nelle frasi relative II-6.1- Per esprimere il desiderio Esempio :

Desidererei conoscere persone che mi dicessero la verità [Je désirerais connaître des personnes qui me disent la vérité]

Per esprimere la richiesta :

Esempi :

Cerchiamo un tecnico che conosca perfettamente il sistema [Nous recherchons un technicien qui connaisse parfaitement le système]

Per esprimere la condizione

Esempi :

Si ammettono candidati che abbiano compiuto il diciottesimo anno [On admet les seuls candidats qui ont eu dix-huit ans]

Spiegazione : In questo caso si deve usare il congiuntivo passato perché il rapporto tra le due frasi è di anteriorità. Oggi si ammettono soltanto i candidati che abbiano già compiuto il diciottesimo anno.

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II-6.2- Quando la frase precedente contiene un pronome o un aggettivo indeterminato negativo (niente, nessuno…) Esempi :

Non c’è niente che mi possa distogliere dal lavoro [Il n’y a rien qui puisse me détourner de mon travail]

In questa classe, non c’è nessuno che abbia studiato !

[Dans cette classe, il n’y a personne qui ait étudié !] II-6.3- Quando la frase precedente contiene gli aggettvi (solo, unico) :

Esempio :

Simone è l’unico amico che io abbia [Simon est le seul ami que j’aie]

II-6.4- Quando la frase precedente contiene un superlativo relativo Esempi :

È la persona più divertente che abbiano mai conosciuto [C’est la personne la plus amusante qu’ils n’aient jamais connu/ qu’ils aient connu]

È la canzone più cretina che abbia mai sentito

[C’est la chanson la plus stupide qu’il n’ait jamais entendu / qu’il ait entendu]

Il Monte Bianco è la cima più alta che io abbia mai visto [Le Mont Blanc est le sommet le plus élevé que j’aie vu]

II-6.5- Quando la frase precedente introduce una domanda : Esempio :

C’è qualcuno che sappia la risposta ? [Y-a-t-il quelqu'un qui sache la réponse ?]

II-6.6- Quando la frase precedente introduce un paragone completato nella frase relativa Esempio :

Sembrava un cane a cui avessero tolto il guinzaglio [Il était comme un chien auquel on aurait enlevé sa laisse]

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II-6.7- Quando la frase relativa esprime un’ipotesi Esempi :

Colui che lo facesse tradirebbe la nostra fiducia [Celui qui le ferait trahirait notre confiance]

Chiedo alle persone che conoscessero già la risposta di restare in silenzio

[Je demande aux personnes qui connaîtraient déjà la réponse de garder le silence]

Si deve notare la sfumatura tra questa frase e le seguenti :

Chiedo alle persone che conoscano già la risposta di restare in silenzio Chiedo alle persone che conoscono già la risposta di restare in silenzio

Nella prima frase, il locutore fa prova di una marcata insicurezza, dubita che ci siano persone che conoscano la risposta. Invece, nella seconda frase, l’uso del congiuntivo presente rivela meno insicurezza ; è possibile che qualche persona conosca la risposta. Infine, nell’ultima frase, l’uso dell’indicativo presente mostra chiaramente che il locutore è certo che alcuni sanno la risposta, è un dato sicuro.

II-7- Nelle frasi indipendenti Per esprimere il desiderio, l’augurio, la maledizione :

Esempi :

Che Dio ti ascolti ! [Que Dieu t’écoute !]

Che vada al diavolo ! [Qu’il aille au diable !]

Per esprimere il desiderio difficilmente o assolutamente irrealizzabile :

Si adopera il congiuntivo imperfetto per una situazione presente e il congiuntivo trapassato per una situazione passata Esempi :

Se solo avessi la lampada di Aladino ! [Si seulement j’avais la lampe d’Aladin !]

Se solo avessimo giocato alla loteria !

[Si seulement nous avions joué à la loterie !]

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Per esprimere una supposizione, un dubbio in forma negativa : Esempi :

Perché non arriva? Che abbia trovato ingorghi sulla Rocade ? [Pourquoi n’arrive-t-il pas? Aurait-il trouver des embouteillages sur la Rocade ?]

Non c’è nessuno! Che Paolo e Francesca siano già andati via ? [Il n’y a personne ! Paolo et Francesca seraient-ils déjà partis ?]

Per esprimere una richiesta, un ordine :

Esempi :

Che mi chiamino verso le cinque ! [Qu’ils m’appellent vers cinq heures !]

Che entri l’accusato !

[Qu’on fasse entrer l’accusé !] Alla forma di cortesia l’ordine è espresso non dall’imperativo bensì dal congiuntivo Nelle frasi fatte :

Esempi : Che lo voglia o no

[Qu’il le veuille ou non]

Costi quel che costi [Coûte que coûte]

Per dirigere un appello al lettore, all’ascoltatore nei testi letterari o scientifici: Esempi :

Si ricordino i sonetti del Petrarca ! [Que l’on se souvienne des sonnets de Pétrarque !]

Si pensi solo alle più recenti scoperte in campo neurologico !

[Que l’on pense seulement aux découvertes les plus récentes dans le domaine neurologique !] Nel discorso indiretto per riformulare l’imperativo del discorso diretto:

Quano il verbo della frase è al presente o al futuro, si usa il congiuntivo presente:

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Esempio : Gli dice : « Mangia educatamente » : gli dice che mangi educatamente

[Il lui dit : « Mange correctement » : il lui dit qu’il mange correctement]

Quando il discorso diretto è introdotto da un tempo storico si usa il congiuntivo imperfetto

Esempio :

Gli ha detto : « Mangia educatamente » : gli ha detto che mangiasse educatamente [Il lui a dit : « Mange correctement » : il lui a dit qu’il mange (mangeât) correctement]

II-8- Nelle situazioni d’uso : Quando le frasi secondarie sono introdotte da « chiunque », « qualunque », « dovunque », « comunque » : Esempi :

Chiunque ve l’abbia detto, ha mentito [Quiconque te l’a dit, a menti]

Ti seguirò dovunque vada

[Je te suivrai où que tu ailles]

Quando la frase secondaria è introdotta da « che / il fatto che » e precede la principale : Esempi :

Il fatto che non abbia telefonato, è significativo [Le fait qu’il n’ait pas téléphoné, est significatif]

Che non fosse vero, l’abbiamo scoperto più tardi

[Que ce ne fût pas vrai, nous l’avons découvert plus tard] Quando la frase ha un valore concessivo dato dalla struttura :

Per + aggettivo (o participio ) + essere/sembrare/parere Per +avverbio+verbo Per +infinito +verbo Esempi :

Per ricco che sia, non riuscirà mai a comprare l’amore di una donna [Tout riche qu’il soit, il ne réussira jamais à acheter l’amour d’une femme]

Per tardi che arrivasse, la trovava sempre sveglia

[Bien qu’il arrivât tardivement, il la trouvait toujours éveillée]

Per lavorare che facesse, arrivava a stento alla fine del mese [Bien qu’il travaillât, il arrivait péniblement à la fin du mois]

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III- La concordanza dei tempi III-1- Il congiuntio presente È il tempo più usato del congiuntivo. Indica la CONTEMPORENEITÀ rispetto al verbo presente o futuro della principale : Esempi :

Penso che sia vero [Je pense (maintenant) que c’est vrai (maintenant) > contemporanéité]

Crederanno che sia vero

[Ils croiront que c’est vrai] Sostituisce le persone che mancano all’imperativo :

Terza del singolare : egli/essa/lei : sia, ami, tema, senta Terza del plurale: essi/esse/loro: siano, amino, temano, sentano III-2- Il congiuntivo imperfetto Esprime un desiderio, un augurio stimato realizzabile oppure temuto :

Se fossi una colomba !

[Si j’étais une colombe !]

Se fosse qui ! [S’il était ici !]

Nelle subordinate, indica la contemporaneità rispetto ad un tempo passato :

Credevo fosse in casa

[Je croyais qu’il était chez lui] È anche adoperato nel periodo ipotetico per indicare la possibilità :

Se studiassi, saresti promosso [Si tu étudiais, tu serais reçu]

III-3- Il congiuntivo passato Esprime un dubbio, una possibilità nel passato

Esempio :

Che abbiano vinto alla lotteria ? [Serait-il possible qu’ils aient gagné au loto (hier, l’année dernière)?]

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Nelle subordinate indica un’azione ANTERIORE ad un tempo presente o futuro : Esempi :

Spero che abbia trovato un appartamento [J’espère (aujourd’hui) que tu as trouvé un appartement (dans les jours précédents)]

Crederò che abbia avuto ragione solo quando l’avrò ascoltata

[Je croirai qu’elle a eu raison seulement quand je l’aurai entendue] III-4- Il congiuntivo trapassato Indica un desiderio, un augurio che nel passato non si sono realizzati

Esempio :

Avessi avuto più fortuna ! [Si j’avais eu plus de chance !]

Nel periodo ipotetico indica che la condizione non è stata realizzata

Esempio :

Se avessi studiato sarei stato promosso [Si j’avais étudié, j’aurais été reçu]

III-5- Applicazione della concordanza dei tempi al congiuntivo

Caso I : Al PRESENTE Quando nella principale, il verbo è al presente, al futuro o all’imperativo :

a) Il rapporto fra le due frasi è di CONTEMPORANEITÀ si deve adoperare il

CONGIUNTIVO PRESENTE : Esempio :

Temo (adesso) che le mie parole siano interpretate male dagli studenti (adesso : durante la lezione che sto facendo o nel futuro immediato : fra due minuti)

[Je ne crains que mes paroles soient (subjonctif présent) mal interprétées par les étudiants]

temo siano CONTEMPORANEITÀ

PASSATO PRESENTE FUTURO IERI ADESSO DOMANI

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b) Il rapporto fra le due frasi è di ANTERIORITÀ si deve adoperare il CONGIUNTIVO PASSATO :

Esempio :

Temo (adesso) che le mie parole siano state interpretate male dagli studenti (durante la lezione di ieri o della settima scorsa…)

[Je crains que mes paroles n’aient été (subjonctif passé) mal interprétées par les étudiants] siano state temo

ANTERIOROTÀ PASSATO PRESENTE FUTURO IERI ADESSO DOMANI

c) Il rapporto fra le due frasi è di POSTERIORITÀ si deve adoperare il CONGIUNTIVO PRESENTE o addirittura il FUTURO :

Esempi : Temo (adesso) che le mie parole siano / saranno interpretate male dagli studenti (durante la

lezione della settimana prossima che sto preparando in questo momento…) [Je crains que mes paroles soient (subjonctif présent) mal interprétées]

temo siano / saranno POSTERIORITÀ

PASSATO PRESENTE FUTURO IERI ADESSO DOMANI

Si deve scegliere il tempo più adatto al contesto : Esempi :

Credo (adesso) che un giorno troverà quel famoso virus (domani, fra due anni…) [Je crois qu’un jour il trouvera (futur) ce fameux virus)]

Penso che un giorno saranno indipendenti

[Je pense qu’un jour ils seront indépendants]

Bisogna che sia lì domani sera al più tardi [Il faut qu’elle soit là demain soir au plus tard]

Può succedere che il rapporto di anteriorità sia molto marcato tra la situazione presente della principale e un tempo molto remoto nella subordinata. In questo caso è possibile trovare sia il congiuntivo imperfetto sia il congiuntivo trapassato :

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Esempi : Immagino (adesso) che lui non fosse al corrente ( dieci anni fa)

[J’imagine qu’il n’était pas au courant (il y a dix ans)]

É probabile che avessero discusso il problema negli anni settanta [Il est probable qu’ils aient discuté de ce problème dans les années soixante-dix]

Caso II : AL PASSATO Quando nella principale il verbo è ad un tempo storico (passato prossimo, passato

remoto, imperfetto, trapassato prossimo)

a) Il rapporto fra le due frasi è di CONTEMOPRANEITÀ si deve adoperare il CONGIUNTIVO IMPERFETTO : Esempi : Temevo (allora) che le mie parole fossero interpretate male dagli studenti (allora : durante la

lezione che stavo facendo) [Je craignais que mes paroles fussent mal interprétées par les étudiants (subjonctif imparfait)]

Temevamo che arrivasse troppo tardi per prendere la corrispondenza [Nous craignions qu’elle n’arrivât (subjonctif imparfait) trop tard pour prendre la

correspondance]

temevo fossero CONTEMPORANEITÀ

PASSATO PRESENTE FUTURO IL GIORNO PRIMA ALLORA IL GIORNO DOPO

b) Il rapporto fra le due frasi è di ANTERIORITÀ si deve adoperare il CONGIUNTIVO TRAPASSATO : Esempi :

Temevo (allora) che le mie parole fosse state interpretate male dagli studenti (durante la lezione precedente)

[Je craignais que mes paroles n’eussent été mal interprétées par les étudiants (plus-que-parfait du subjonctif)]

Non mi sembrava che avesse potuto avere la minima occassione di vincerlo

[Il ne me semblait pas qu’il eût pu (plus-que-parfait du subjonctif) avoir la moindre occasion de le vaincre]

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fossero state temevo

ANTERIORITÀ PASSATO PRESENTE FUTURO IL GIORNO PRIMA ALLORA IL GIORNO DOPO

c) Il rapporto fra le due frasi è di POSTERIORITÀ si deve adoperare il CONDIZIONALE PASSATO : Esempi : Temevo (allora) che le mie parole sarebbero state interpretate male dagli studenti (durante la

lezione successiva che stavo preparando allora a casa mia….) [Je craignais que mes paroles seraient / fussent mal interprétées par les étudiants (conditionnel

présent / subjonctif imparfait)]

Non immaginavamo che un giorno avrebbe potuto accedere alla presidenza della Repubblica

[Nous n’imaginions pas qu’il pût (subjonctif imparfait) accéder un jour à la présidence de la République)]

temevo sarebbero state POSTERIORITÀ

PASSATO PRESENTE FUTURO IL GIORNO PRIMA ALLORA IL GIORNO DOPO

Caso III : AL CONDIZIONALE Il verbo della principale è al condizionale presente o passato

a) Il rapporto fra le due frasi è di CONTEMPORANEITÀ si deve adoperare il

CONGIUNTIVO IMPERFETTO : Esempi :

Vorrei che venisse (adesso) [Je voudrais qu’il vînt] (langue puriste)

[Je voudrais qu’il vienne] (langue courante)

Avrei voluto che venisse (allora) [J’aurais voulu qu’il vînt] (langue puriste

[J’aurais voulu qu’il vienne] (langue courante)

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vorrei CONTEMPORANEITÀ

venisse PASSATO PRESENTE FUTURO IERI ADESSO DOMANI

IL GIORNO PRIMA ALLORA IL GIORNO DOPO

b) Il rapporto fra le due frasi è di ANTERIORITÀ si deve adoperare il CONGIUNTIVO TRAPASSATO :

Esempi :

Vorrei che fosse venuto (prima) [Je voudrais qu’il fût venu] [Je voudrais qu’il soit venu]

Avrei voluto che fosse venuto (prima)

[J’aurais voulu qu’il fût venu] [J’aurais voulu qu’il soit venu]

fossero state temevo

ANTERIORITÀ PASSATO PRESENTE FUTURO IERI ADESSO DOMANI IL GIORNO PRIMA ALLORA IL GIORNO DOPO

RAPPELS DE LA GRAMMAIRE FRANCAISE Le subjonctif :

Le mode du subjonctif possède quatre temps : Le présent : il veut que je parle Le passé : il regrette que j’aie parlé L’imparfait : il craignait que je parlasse Le plus-que-parfait : il craignait que j’eusse parlé

II – Les emplois du subjonctif Le français utilise le subjonctif pour exprimer l’ordre, la défense, le souhait, la supposition, la concession. Il l’emploie après des verbes à la forme impersonnelle qui indiquent la nécessité,

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le doute, le désir… ; après des verbes d’opinion, de déclaration, de perception lorsque le fait en question est simplement envisagé. Le subjonctif est également utilisé après « que » lorsqu’il introduit une subordonnée complément en tête de phrase. Dans les subordonnées conjonctives, le subjonctif est employé systématiquement après les verbes ou les locutions verbales qui indiquent : la volonté, le désir, le souhait, tels que :

Désirer, exiger, souhaiter, vouloir , tenir à, importer , avoir envie, demander, déplorer…

La nécessité, l’obligation :

Interdire , falloir , ordonner, permettre, refuser, être nécessaire, défendre…

L’émotion, le sentiment, l’appréciation :

Aimer , approuver, craindre, préférer, être surprenant, être heureux, être bizarre,

être dommage, être content, être déçu, être triste, être désolé… La possibilité, l’impossibilité, la probabilité, le doute, l’incertitude :

Être possible, être probable, ne pas être sûr, ne pas être certain, ne pas croire que,

ne pas penser que, douter… Il convient de noter que le verbe « douter » accepte les deux constructions tant avec l’indicatif qu’avec le subjonctif en fonction de la construction négative ou non de la phrase : Exemple :

Je ne doute pas qu’il a obtenu de bons résultats (certitude) Je doute qu’il ait obtenu de bons résultats (doute)

On emploie le subjonctif de manière systématique après les locutions de conjonctions : A condition que, à moins que, à supposer que, afin que, avant que, bien que, de crainte que, de peur que, de façon que, en admettant que, encore que, jusqu’à ce que, malgré que, non que, par peur que, pour que, pourvu que, quoique, sans que, si tant est que,

soit que… soit que……. Le subjonctif est également fréquemment employé après les propositions relatives qui expriment une idée non concrétisée Exemple :

Il n’a rencontré personne qui sache résoudre son problème L’entreprise recherche un responsable qui sache établir de meilleures relations entre ouvriers

et dirigeants

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Lorsque la proposition relative dépend d’un superlatif (le plus, le moins…) Exemple :

C’est le plus grand spécialiste que je connaisse Il a sorti le meilleur vin qu’il ait dans sa cave

Lorsque la proposition principale contient un terme tel que : « le seul », « l’unique », « le premier », « le dernier » : Exemple :

C’est le seul ami que je lui connaisse

III- La concordance des temps au subjonctif La concordance des temps désigne la correspondance nécessaire d’après le sens et la chronologie des actions, entre le temps du verbe de la proposition principale et le temps du verbe de la proposition subordonnée. La subordonnée exprime un fait qui peut être antérieur, simultané ou postérieur par rapport à l’action de la principale. Si le verbe de la principale est au présent ou au futur

Le verbe de la subordonnée sera au SUBJONCTIF PRÉSENT si les deux phrases sont reliées par un rapport de SIMULTANÉITÉ ou de POSTÉRIORITÉ . En revanche, le verbe de la subordonnée sera au SUBJONCTIF PASSÉ si les deux phrases sont reliées par un rapport d’ANTÉRIORITÉ .

Si le verbe de la principale est à un temps du passé :

Le verbe de la subordonnée sera au SUBJONCTIF IMPARFAIT si les deux phrases sont reliées par un rapport de SIMULTANÉITÉ ou de POSTÉRIORITÉ En revanche, le verbe de la subordonnée sera au SUBJONCTIF-PLUS-QUE-PARFAIT si les deux phrases sont reliées par un rapport d’ANTERIORITÉ .

PRINCIPALE SUBORDONNÉE

ANTÉRIORITÉ Je crains Indicatif présent

Que mes paroles n’aient été mal interprétées Subjonctif passé

SIMULTANÉITÉ ET POSTÉRIORITÉ

Je crains Indicatif présent

Qu’il soit trop tard Subjonctif présent

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Remarque : Dans la langue parlée, on utilise principalement le présent ou le passé du subjonctif, c’est-à-dire qu’on se borne à exprimer l’opposition entre le non accompli et l’accompli : Exemple :

Il avait peur qu’il soit trop tard (non accompli : il n’est pas encore trop tard) Il avait peur que ses paroles aient été mal interprétées (accompli : durant le cours d’hier)

Même dans la langue soignée, l’imparfait et le plus-que-parfait du subjonctif ne sont guère usuels qu’à la troisième personne du singulier ( à l’exception des auxiliaires être et avoir) : On dira de préférence :

Je crains que vous n’arriviez en retard Plutôt que

Je crains que vous n’arrivassiez en retard (qui serait la forme correcte en appliquant à la lettre la concordance des temps).

De même, le français répugne à employer l’imparfait du subjonctif dont les formes sont mal connues : Exemples :

Volevo che tu rispondessi [je voulais que tu répondisses / répondes]

Volevi che io venissi

[Tu voulais que je vinsse / vienne]

Speravo che tu potessi [J’espérais que tu pusses / puisses]

Rimpiangevano che sapessimo

[Ils regrettaient que nous sussions / sachions] Dans ces cas, l’imparfait du subonctif est couramment remplacé par le subjonctif présent.

PRINCIPALE SUBORDONNÉE ANTÉRIORITÉ Je craignais

Indicatif imparfait

Que mes paroles n’eussent été mal interprétées Subjonctif plus-que-parfait

SIMULTANÉITÉ ET POSTÉRIORITÉ

Je craignais Indicatif imparfait

Qu’il ne fût trop tard Subjonctif imparfait

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Enfin, en français, les expressions conditionnelles : il faudrait, je voudrais, je désirerais, j’aimerais, je préférerais, je souhaiterais, devraient être suivies d’un subjonctif imparfait. Cet usage se perd (s’est perdu) et le français emploie alors le subjonctif présent. Ceci est dû à la difficulté d’emploi des formes du subjonctif imparfait ainsi qu’à la disparition du conditionnel passé deuxième forme : Exemples :

Sarebbe stato necessario che vincesse [Il eût fallu qu’il vainquît]

Bisognerebbe che ognuno seguisse quest’esempio [Il faudrait que chacun suive [suivît] cet exemple]

Vorrei che tu fossi al posto mio

[Je voudrais que tu sois [fusses] à ma place]

Desidererei che nessuno parlasse [Je désirerais que personne ne parle [ne parlât]

Ci piacerebbe tanto che tornassero ad essere amici

[Nous aimerions tant qu’ils redeviennent [ redevinssent] amis]

Preferirei che tu non ne parlassi a nessuno [Je préfèrerais que tu n’en parles [parlasses] à personne]

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CORREZIONE DEGLI ESERCIZI

Spero che la prova vada / andrà bene domani Spiegazione della scelta : Il verbo d’augurio « sperare » richiedde l’uso del congiuntivo. Siccome il verbo della principale « sperare » è al presente dell’indicativo e il rapporto tra principale e subordinata è di posteriorità si deve adoperare il congiuntivo presente « vada » o addirittura il futuro « andrà ».

È certo che la sua storia è falsa Immagino che la sua storia sia falsa

Spiegazione : Nella prima frase, si deve adoperare il presente dell’indicativo perché la locuzione impersonale « è certo » traduce la sicurezza. L’indicativo è proprio il modo del fatto compiuto e avverato. Invece, nella seconda frase, si deve usare il congiuntivo presente (il verbo della principale è all’indicativo presente) ma il fatto che indichi un’opinione, una supposizione implica l’uso del congiuntivo.

Voglio che il signore dica la verità Spiegazione : In questa frase, il verbo « dire » deve essere messo al congiuntivo presente « dica » perché il verbo della principale « volere » è un verbo di volontà. Siccome è al presente dell’indicativo, applicando la concordanza dei tempi, il verbo della subordinata sarà al congiuntivo presente.

È ovvio che Anna non diceva la verità lunedì scorso Spiegazione : Nella principale, la locuzione impersonale « è ovvio » traduce uno stato di sicurezza. Il verbo della subordinata dovrà essere all’indicativo, modo dei fatti avvenuti e sicuri. Siccome il rapporto tra le due frasi è di anteriorità si deve adoperare l’imperfetto che indica un fatto che dura nel passato.

Sono felice che i ragazzini abbiano dato già il regalino alla bambina Spiegazione : In questa frase, il verbo « dare » deve essere coniugato al congiuntivo passato perché l’espressione verbale « essere felice » della principale indica un’emozione, un sentimento e richiede perciò l’uso del congiuntivo nella subordinata. Per di più, queste due frasi sono legate da un rapporto di anteriorità il che implica l’uso del congiuntivo passato.

Bisogna che Marco e Francesca abbiano pazienza

Siamo sicuri che Giuseppe può studiare di più

So che il nonno viene domani

È probabile che nevichi e piova

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Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo

[On raconte que tous les hommes qui dès les origines peuplèrent la terre, furent créés en tous lieux en un même instant]

Spiegazione della forma « fossero creati » : In questa frase, la principale è introdotta dalla forma passiva usata impersonalmente « si narra » che equivale a « si dice » e traduce le dicerie della gente, cioè dei fatti non sicuri. Questa locuzione implica l’uso del congiuntivo. In un secondo tempo, si deve notare che il tempo della frase è il passato come lo indica il verbo « popolare » al passato remoto. Infine, il fatto che queste due frasi siano legate da un rapporto di anteriorità (si narra adesso che tutti gli uomini che sin dalla creazione popolarono la terra fossero creati) giustifica l’uso del congiuntivo trapassato.

Si sarebbe detto che avesse un segreto da dire quando disse : « Lì finisce il mare » [On aurait dit qu’il avait un secret à dire lorsqu’il dit : « C’est là que la mer finit »]

Spiegazione : In questa frase, la principale è introdotta dall’espressione passiva usata impersonalmente « si sarebbe detto » al condizionale passato che richiede l’uso del congiuntivo imperfetto nella subordinata perché il rapporto tra le due frasi è di contemporaneità.

Mia madre apparteneva ad una cultura tramontata che non concepiva sprechi (…). Al macellaio chiedeva ossi per ricavarne brodo e li succhiava come se contenessero sostanze

miracolose. [Ma mère appartenait à une culture désormais perdue qui ne concevait pas le gaspillage (…) Elle demandait au boucher des os pour en retirer un bouillon et elle les suçait comme s’ils

contenaient des substances miraculeuses]

Qualora ci fossero complicazioni, avvertimi ! [Si jamais il y avait des complications / au cas où il y aurait des compications, avertis-moi !]

Insomma, è preferibile tu tenga a freno l’impazienza e aspetti ad aprire il libro quando sei a

casa. [Somme toute, il est préférable que tu freines ton impatience et que tu attendes d’être chez toi

pour ouvrir le livre] Sebbene io esca di casa il meno possibile, ho l’impressione che qualcuno metta le mani nelle mie carte. Più d’una volta ho scoperto che dai miei manoscritti erano spariti dei fogli. Qualche giorno dopo ritrovavo i fogli al loro posto. Ma mi capita spesso di non riconoscere più i miei manoscritti, come se avessi dimenticato quello che ho scritto, o come se da un giorno all’altro io fossi cambiato al punto di non riconoscermi più nel me stesso di ieri. [Bien que je sorte de chez moi le moins possible, j’ai l’impression que quelqu’un fouille dans mes feuilles. Plus d’une fois j’ai découvert que des feuilles de mes manuscrits avaient disparues. Quelques jours plus tard, je retouvais les feuilles à leur place. Mais il m’arrive souvent de ne plus reconnaître mes manuscrits, comme si j’avais oublié ce que j’ai écrit, ou comme si d’un jour à l’autre j’avais changé au point de ne plus reconnaître le moi-même d’hier.]