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9 giugno 2006 la città accessibile 1 Follonica Traffico Mobilità Accessibilità 9 giugno 2006 La città accessibile Ing. Luciano Niccolai

La città accessibile

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9 giugno 2006 la città accessibile 1

Follonica

Traffico Mobilità Accessibilità

9 giugno 2006

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1970 2000

Numero di autovetture

Vetture -km

Persone per vett.km

Viaggi per vettura

Destinazioni raggiunte

Traffico

Mobilità

Accessibilità

* Fonte OCSE

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Traffico

Mobilità

Accessibilità

Processi non controllabili come il possesso di autovetture > es. comportamenti indotti da modeProcessi solo parzialmente controllabilicome il tasso di utilizzo delle autovetture > esassetto territoriale esistente

Processi molto controllabili tramite destinazione delle funzioni, educazione , incentivazione nuovi comportamenti etc > es. assetto territoriale futuro , ascolto e partecipazione

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Piano Strutturale/ Regolamento Urbanistico

L’idea di città Le condizioni della sua gestioneInsediamenti ed infrastrutture

PUM (Piano Urbano Mobilità) PUT (Piano urbano del Traffico)

Ordinanza di circolazione e Traffico

Controllo e regolazioneGestione Strategica

Piano dei tempi e degli orariPiano delle funzioni

Definiscono le condizioni per ottimizzare l’Accessibilità tramite

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Fondamentalmente, si tratta di graduare due funzioni fondamentali della strada:

1) Garantire gli spostamenti longitudinali

2) Ospitare le attività umane e la vita di relazione

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Si tratta di risalire alla “caratterizzazione urbanistica” del singolo tratto di strada (arco)…. …

Strada urbana locale con prevalenza di servizi pubblici

Strada urbana di quartiere con prevalenza di attività commerciali

Strada urbana di quartiere con funzioni miste resid./ commerciali

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.. controllandone con la gestione l’effettiva funzionalità (es.

ai fini della riduzione dei punti critici per l’incidentalità….

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.. oppure per la funzionalità delle aree di parcheggio di

servizio….

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.. oppure dei progetti di rete ciclabile/pedonale)

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Obiettivo :caratterizzare la dotazione specifica degli spazi di ogni strada e luogo pubblico

• Marciapiedi• Carreggiate• Illuminazione• Pavimentazione• Arredo urbano• Verde• Percorso ciclabile• Interscambio bus

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Governo dell’Accessibilità

Urbanistica

Lavori Pubblici

Attività Produttive

Orari e Tempi

Ufficio Mobilità

Procedure Gestionali:•Multe

•Incidenti

Conoscenza Traffico e Mobilità:•Volumi di traffico

•Impatti

Manutenzione e progettazione strade e spazi pubblici

•Eliminazione barriere

Trasporto Pubblico:•Servizio a domanda

•Call center

•Integrazione scolasticiPolizia Municipale

Problema complesso per la pubblica amministrazione…

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Obiettivo Indicatore Valore attuale Valore obiettivoMiglioramento dell’accessibilità tramite il trasporto pubblico

Tempi medi di collegamento(d’area, specifici di punti e di percorsi)

Riduzione dell’inquinamento atmosferico

Volumi di NOX SOXPM10 C6H6 O3

Riduzione dell’inquinamento acustico

Livello pressione sonora (d’area, specifico)

Riduzione dei consumi energetici

TEP

Riduzione dell’incidentalità Numero, tipologia, localizzazione

Miglioramento modalitàpedonale ciclabile

Posti km, numero di corse

Riduzione dei fenomeni di congestione

Tempi di trasferimento

Aumento dell’efficienza del TPL

Velocità commerciale

Aumento dell’efficacia del TPL Numero di corse

Aumento della redditività del TPL

Frequentazione Ricavi

….che si misura e quantifica in modo complesso…

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Utente=minimizzazione dei costi individuali

Pubblico=minimizzazione dei costi collettivi

Logica Nimby = non nel mio cortile

Conflitto di Interessi legittimi

Necessità di Ascolto e Partecipazione

… ed è un problema complesso per fare scelte condivise da tutti…

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…anche le risorse tecniche (non solo economiche) sono limitate

La larghezza della strada è spesso non modificabile e sorgono conflitti tra i vari portatori di legittimi interessi

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Il posizionamento

I soggetti da coinvolgere

•I bambini•Gli anziani•Le donne •I disabili•I turisti•Gli operatori•……….

I fattori di qualitàda rispettare

Gli oggetti da progettare

•L’accessibilità fisica•L’accessibilità temporale•La bellezza e la fruibilità•La sicurezza•L’identità•…….

•La rete viaria •i parcheggi•La rete ciclabile/pedonale•Gli spazi pubblici•Gli arredi•L’organizzazione degli orari•La distribuzione delle attività e delle funzioni sul territorio

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Il percorso progettuale …..

Valoripriorità

Quadro conoscitivo Criticità Progettazione

Monitoraggio

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…e il percorso partecipativo

Valoripriorità

Quadro conoscitivo Criticità Progettazione

Monitoraggio

Focus group

Gruppo di lavoro

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Cosa sono i focus group (1)

• I focus group:– sono realizzati da un conduttore e da un osservatore che proporranno

al Gruppo tematico una traccia di conduzione per la condivisione e la validazione.

– i tecnici provvederanno poi all’elaborazione dei dati rilevati negli incontri e alla presentazione degli esiti al Gruppo di Lavoro costituito nel Forum

• Si possono ad oggi ipotizzare 3 / 4 focus group (ognuno composto da circa 7/10 persone):– Ragazzi dai 10 ai 16 anni– Anziani che vivono la città in autonomia e non– Educatori (scuola e non)– Operatori economici e turistici– Rappresentanti di associazioni del territorio

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Cosa sono i focus group (2)• Sono uno strumento di partecipazione informata in quanto coinvolgono

alcuni testimoni qualificati “informati” sui temi oggetto dell’indagine.

• Il giudizio informato rappresenta il rifiuto di etichettare come semplice speculazione ogni cosa che sia catalogabile come conoscenza

• L’obiettivo è migliorare il giudizio (rendendolo informato) e di conseguenza il processo decisionale. L’interazione che si crea tra i partecipanti riproduce in modo realistico il processo che presiede alla formazione delle opinioni/considerazioni/valutazioni utili per assumere decisioni

• Si potranno coinvolgere:– attori cioè che conoscono direttamente le tematiche di studio avendo

vissuto esperienze personali– attori che parlano “per conto di”, cioè che possono essere testimoni

anche per altri

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Obiettivo focus group

• Rilevare dati informati per favorire il processo decisionale• Ricostruire il “desiderato” rispetto ad una città “da

costruire” in termini di accessibilità, orientamento, gradevolezza, vivibilità per tutti (residenti e ospiti), sostenibilità

• Ricostruire attraverso le parole di alcune componenti dei residenti la percezione di quanto oggi vissuto in città rispetto all’accessibilità

• Individuare gli “oggetti” che danno fiducia e quelli che creano pericoli, quelli che favoriscono l’incontro e quelli che lo limitano, quelli che facilitano e quelli che ostacolano, …

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Il dopo focus group

• Gli esiti dei focus group– Costituiranno gli input fondamentali per il processo di

progettazione partecipata con il Gruppo di lavoro – Saranno la prima “materia” per avviare un processo di

comunicazione a due vie continuativo con il territorio attraverso il web

• I focus group e il presidio di un canale di comunicazione sul web, consentiranno di dar vita a un panel di cittadini che, oltre alla fase di progettazione, potranno sostenere il progetto in fase di monitoraggio e valutazione dei risultati.

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Le tematiche per la progettazione……

• La città: cosa usi, dove vai?• La città: come la chiami? Come la conosci?• I confini della città: zone nuove e zone vecchie• I punti di aggregazione riconosciuti• La città: spazi condizionati o spazi liberi? • La tua città: tratti distintivi: quali, dove e come è

diversa da altre? • Cosa è squallido? Cosa degradato? Cosa

pericoloso?• ………..

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Invasione di campo….• L’accessibilità non è roba per “esperti di sostenibiltà” ( come la qualità,

sostenibilità etc..)• La città accessibile si definisce in rapporto a coloro che ci interessano

concretamente : bambini, anziani, immigrati, ciclopedisti….(vedi la città dei bambini di Tonucci)

• La città accessibile la fanno le persone che gestiscono strategicamente il quotidiano come utenti e come fornitori di servizi

• La città accessibile è una città partecipata quindi difficile, contrapposta, piena di detriti……è scontato, non facciamoci spaventare .

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