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Istituto Professionale Guglielmo Marconi Settore: INDUSTRIA E ARTIGIANATO via Galcianese n° 20 - 59100 Prato - tel. 0039(0)57427695 - fax 0039(0)57427032 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2) A.S.2017/2018 Prot. Documento predisposto dal consiglio della classe 5AMA - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Contenuto: 1. Profilo dell’indirizzo 2. Composizione Consiglio di classe e variazioni nella composizione dello stesso. 3. Elenco dei candidati 4. Alternanza scuola/lavoro 5. Profilo della classe 6. Informazioni relative alle prove simulate 7. Programmi svolti nelle singole discipline, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni In allegato - Simulazioni delle prove scritte di esame e griglie di valutazione adottate - Documenti riservati per la commissione esaminatrice - Scheda del profilo delle competenze acquisite in alternanza scuola/lavoro Componenti Del Consiglio Di Classe della 5AMA Italiano e Storia GIANNA GNESINI Lingua Straniera (Inglese) CATIA VALENTINI Matematica LORENZA NOCENTINI Tecnologie Elettrico-elettroniche ed Applicazioni GIUSEPPE DEL DUCA Tecnologie Elettrico-elettroniche ed Applicazioni (ITP) LUIGI DI DOMENICO Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni (coordinatrice) LAURA DI MATTEO Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni (ITP) GABRIELE FORTUGNO Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione LUCA PALAMARO Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione(ITP) LUIGI DI DOMENICO Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni LUIGI DI DOMENICO Scienze Motorie e Sportive ANDREA PUGGELLI Religione Cattolica (facoltativa) TOMMASO ROSSI

Istituto Professionale Guglielmo Marconi Professionale Guglielmo Marconi Settore: INDUSTRIA E ARTIGIANATO via Galcianese n 20 - 59100 Prato - tel. 0039(0)57427695 - fax 0039(0)57427032

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Istituto Professionale Guglielmo Marconi Settore: INDUSTRIA E ARTIGIANATO

via Galcianese n° 20 - 59100 Prato - tel. 0039(0)57427695 - fax 0039(0)57427032 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI

(L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)

A.S.2017/2018

Prot.

Documento predisposto dal consiglio della classe 5AMA -

MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

Contenuto:

1. Profilo dell’indirizzo

2. Composizione Consiglio di classe e variazioni nella composizione dello stesso.

3. Elenco dei candidati

4. Alternanza scuola/lavoro

5. Profilo della classe

6. Informazioni relative alle prove simulate

7. Programmi svolti nelle singole discipline, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni

In allegato

- Simulazioni delle prove scritte di esame e griglie di valutazione adottate

- Documenti riservati per la commissione esaminatrice - Scheda del profilo delle competenze acquisite in alternanza scuola/lavoro

Componenti Del Consiglio Di Classe della 5AMA

Italiano e Storia GIANNA GNESINI

Lingua Straniera (Inglese) CATIA VALENTINI

Matematica LORENZA NOCENTINI

Tecnologie Elettrico-elettroniche ed Applicazioni GIUSEPPE DEL DUCA

Tecnologie Elettrico-elettroniche ed Applicazioni (ITP) LUIGI DI DOMENICO

Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni (coordinatrice) LAURA DI MATTEO

Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni (ITP) GABRIELE FORTUGNO

Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione LUCA PALAMARO

Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione(ITP) LUIGI DI DOMENICO

Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni LUIGI DI DOMENICO

Scienze Motorie e Sportive ANDREA PUGGELLI

Religione Cattolica (facoltativa) TOMMASO ROSSI

Sostegno (area scientifica) LUCA ALOIA

Sostegno (area tecnica) STEFANO TOCCAFONDI

Sostegno (area umanistica) IRENE MARINO

Prato, 15 maggio 2017 Il Dirigente (T. PIERUCCI)

Nel triennio 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 i componenti di questo consiglio di classe hanno

subito i seguenti avvicendamenti e variazioni:

Tecnologie Meccaniche e Applicazioni: la Prof,ssa Di Matteo ha sostituito la collega Prof.ssa

Rotondaro che ha insegnato la materia in terza e quarta;

Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni: il Prof. Del Duca ha sostituito il Prof. Bardazzi

che ha insegnato la materia in terza e quarta;

Tecnologie e Tecniche di installazione e di manutenzione: il Prof. Palamaro ha sostituito il Prof.

Melani che ha insegnato in quarta, mentre in terza ha insegnato il Prof. Giacomelli;

Laboratorio tecnologico ed esercitazioni: in terza il docente è stato il prof. Arletti; in quarta ed in

quinta ha insegnato il Prof. Di Domenico;

Inglese: la Prof.ssa Valentini ha insegnato in quarta ed in quinta, mentre in terza ha insegnato il la

Prof.ssa Policardi;

Italiano e Storia: la Prof.ssa Gnesini ha insegnato in quarta ed in quinta, mentre in terza ha

insegnato il la Prof.ssa Soldani;

Ed. Fisica: il Prof. Puggelli ha sostituito il Prof. Romoli che ha insegnato in quarta, mentre in terza

ha insegnato il Prof. Venanzi;

Religione: in terza il docente è stato il prof. Innocenti; in quarta ed in quinta ha insegnato il Prof.

Rossi;

La Prof..ssa Nocentini è stata l’insegnante di Matematica nel corso del triennio

PROFILO DELL’INDIRIZZO

L'IPSIA Marconi opera dagli anni ’70 nel territorio pratese ed ha svolto in questi decenni una

funzione sociale e educativa preziosa per una città a forte vocazione industriale come è Prato.

Centinaia di ragazzi con la qualifica triennale o con il diploma quinquennale, si sono inseriti con

facilità nel mondo del lavoro, trovando quasi sempre una collocazione congruente con il loro titolo

di studio. In un contesto territoriale segnato prima da una forte immigrazione dalle regioni

meridionali del nostro Paese e ora da consistenti flussi migratori che stanno trasformando Prato in

una città multietnica, il Marconi è stato e continua ad essere un potente strumento di integrazione e

di crescita umana e culturale che trasforma le diversità in ricchezza.

La trasformazione che ha subito il territorio e la più vasta crisi che attraversa le nostre società

rendono più incerte le prospettive di lavoro dei nostri allievi, spesso più difficile la situazione dei loro

ambienti familiari: tutto questo acuisce la sfida educativa del nostro quotidiano lavoro e rende

sempre più di "frontiera" il nostro Istituto.

In questi anni l’Istituto ha tentato di mettere a punto un'offerta formativa coerente con tali circostanze

storiche, nella ristrutturazione dei corsi previsti dalla riforma scolastica. L’opzione, mezzi di

trasporto, attivata per l’indirizzo di Manutenzione e assistenza tecnica risponde alle esigenze del

territorio, in quanto i nostri diplomati potranno inserirsi, grazie a una solida preparazione, nelle

autofficine meccaniche, nelle carrozzerie e nei centri revisione. Il ragazzo in uscita dovrà avere delle

competenze di base a partire dalla conoscenza di tutti i componenti generali dell’autoveicolo, il loro

principio di funzionamento ed essere in grado di intervenire in caso di guasto o quantomeno

analizzare il problema in maniera logica e coerente (abilità). Dall’anno prossimo, sempre con

l’obiettivo di ampliare l’offerta formativa e rispondere in maniera adeguata alle richieste del territorio

pratese, si attiverà una nuova opzione “apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”,

all’interno della quale ogni studente potrà scegliere una delle due curvature possibili, quella

meccanica e quella elettrica-elettronica. Questa nuova figura professionale unisce le competenze

dell’impiantista termotecnico, dell’elettrotecnico- elettronico e del meccanico per ottenere un profilo

integrato di notevole interesse e flessibilità per il mercato del lavoro.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica,

consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze, abilità e sbocchi

professionali

1. utilizzare strumenti di misura, controllo e diagnosi ed eseguire regolazioni di sistemi e impianti

2. scegliere e utilizzare i componenti e i materiali relativi al settore di interesse per intervenire

in fase di montaggio o di manutenzione

3. intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti

utilizzati nel rispetto delle norme di sicurezza

4. promuovere e gestire imprese artigiane

5. trovare immediatamente occupazione nei settori di specializzazione

6. proseguire gli studi all’ universita’ o nei corsi ifts

ELENCO DEI CANDIDATI

1 ABBAS HAMZA

2 ACCIAIOLI GIACOMO

3 AGATI LORENZO

4 AMERINI TOMMASO

5 BENEDETTI MATTEO

6 BITOSSI EMANUELE

7 BORSACCHI FEDERICO

8 BUSSONE MARIO

9 CASTELLANO JOHNNY

10 CRETELLA ERIC

11 CUPIDI LEONARDO

12 GALLORI SAMUELE

13 GRANOLLA MATTEO

14 GUNATHILAKE DILAN

15 LAPINI GIOSUE’

16 MAGAZZINI FILIPPO

17 MAMMOLITI ANTONIO

18 MASILLA MATTIA

19 NIERI FRANCESCO

20 PRATESI FRANCESCO

21 ZITO MATTIA

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

Periodo Attività Tematiche Risultati

Marzo 2016

Visita alle

Fonderie Palmieri

(Calenzano)

Il mondo del lavoro e le

competenze richieste.

Opportunità formative

post diploma.

Acquisizione critica della complessità della società moderna ed elementi di orientamento

Quattro settimane di stage presso aziende per acquisire competenze di ciascun

maggio 2016

Organizzazione

stage da parte dei

tutor scolastici

I tutor scolastici

predispongono gli stage

in aziende del settore con

apposite convenzioni

ambito lavorativo, a

completamento della

formazione acquisita in

ambito scolastico, con attività pratiche e relazionali specifiche del settore di interesse

Quattro settimane di stage presso aziende per acquisire competenze di ciascun

maggio 2017

Organizzazione

stage da parte dei

tutor scolastici

I tutor scolastici

predispongono gli stage

in aziende del settore con

apposite convenzioni

ambito lavorativo, a

completamento della

formazione acquisita in

ambito scolastico, con attività pratiche e relazionali specifiche del settore di interesse

Due settimane di stage presso aziende per acquisire competenze di

settembre 2017

Organizzazione

stage da parte dei

tutor scolastici

I tutor scolastici

predispongono gli stage

in aziende del settore con

apposite convenzioni

ciascun ambito

lavorativo, a

completamento della

formazione acquisita in

ambito scolastico, con attività pratiche e relazionali specifiche del settore di interesse

Febbraio 2018

Visita

Termovalorizzatore

(Pavia)

Il mondo del lavoro e le

competenze richieste.

Opportunità formative

post diploma.

Acquisizione critica della complessità della società moderna ed elementi di orientamento

• Gli alunni hanno adempiuto all’obbligo dell’alternanza scuola/lavoro, completando 400 ore di

stage presso aziende del territorio, così suddivise, 160 in terza, 160 in quarta e 80 in quinta, con

esito positivo (la documentazione è depositata in segreteria, allegata al fascicolo personale

dell’alunno).

• In allegato al presente documento il profilo sulle competenze acquisite dagli allievi in riferimento

all’alternanza scuola/lavo

PROGETTI DI ORIENTAMENTO IN USCITA E VISITE GUIDATE NELL’ARCO DEL TRIENNIO

La classe nel triennio è stata coinvolta in visite e progetti come di seguito riportato:

- OTTOBRE 2015 visita guidata all’EXPO’ a Milano.

- APRILE 2016 visita guidata a “Verona Job Orienta”

La classe ha inoltre partecipato quest’anno a progetti relativi all’orientamento in uscita. Nel mese di

dicembre 2017 il Marconi ha incontrato l’ACCADEMIA NAVALE per la presentazione della stessa.

Sono stati organizzati incontri con Adecco, nel mese di gennaio 2018, sia per quanto riguarda la

scrittura efficace di un Curriculum Vitae e presentazione della candidatura, che la procedura di

iscrizione ad una agenzia per il lavoro. Inoltre nel mese di gennaio c.a., alcuni alunni hanno

partecipato nel pomeriggio alla prima edizione di UNITOUR (presentazione delle offerte formative

universitarie) a Firenze. Nello stesso mese di gennaio L’alunno Giosuè Lapini è stato premiato

nell’ambito del Progetto “Marconi premia le eccellenze” presso il Palazzo della Provincia.

Nel mese di marzo è stato organizzato in sede, un incontro con L’Esercito Italiano al fine di far

conoscere ai diplomandi una ulteriore opportunità di impiego post diploma ed un incontro con

Federazione Maestri del Lavoro d’Italia, descrizione attività: Relazione sul tema “Il linguaggio

dell’industria: concetti ed esempi dietro le parole più utilizzate nell’operatività quotidiana”.

Nel mese di maggio, inoltre, gli studenti incontrano il CENTRO PER L’IMPIEGO relativamente al

progetto “Scuole al centro” promosso dalla Regione Toscana e successivamente, nello stesso mese,

ci sarà un incontro con OPENJOB (agenzia per il lavoro) ed un rappresentante di una ditta del

territorio a testimonianza delle forti richieste sul mercato di figure professionali in possesso delle

attitudini e competenze che il nostro Istituto garantisce ai propri diplomati.

PROFILO DELLA CLASSE

La classe è composta da 21 alunni, tra cui tre con DSA e un alunno con certificazione ai sensi della

legge 104/1992. Tutti provengono dalla stessa classe quarta e non è presente alcun ripetente. I

numeri sono ovviamente cambiati nel tempo e nei tre anni vi sono state alcune bocciature e

inserimenti da altre classi che venivano “smembrate”.

Il gruppo classe è sufficientemente unito per cui è stato possibile lavorare proficuamente in alcune

materie e l'atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica in molti di loro è stato positivo.

Hanno partecipato abbastanza attivamente e per alcuni di loro anche in modo costruttivo alle lezioni,

anche se in alcune materie di indirizzo hanno mostrato poca partecipazione e a tratti scarso

interesse, forse derivanti dal fatto che purtroppo in queste discipline non è stato possibile assicurare

la continuità didattica. In generale hanno risposto con attenzione alle proposte curricolari ed

extracurricolari a loro proposte. Anche in alcune materie dell’area comune non è stato possibile

assicurare una completa continuità didattica, ma in definitiva è stato possibile fare un proficuo lavoro.

Il grado di partecipazione e di collaborazione è risultato più che sufficiente per una parte della classe,

mentre alcuni hanno avuto un atteggiamento più passivo, e distratto.

In buona parte di loro si è riscontrata comunque una applicazione nel lavoro di studio personale,

anche se non sempre in modo continuativo.

L’atteggiamento verso i docenti è stato sufficientemente improntato al rispetto e alla correttezza. Il

clima di classe è stato quasi sempre favorevole all’apprendimento. Dal punto di vista disciplinare si

sono evidenziati problemi particolari in un solo caso, nella prima parte dell’anno, mentre i rapporti tra

di loro sono sembrati abbastanza corretti e rispettosi, anche se in molti di loro si è riscontrato un

atteggiamento poco maturo che ha provocato momenti di disarmonia, con i docenti ma anche con i

compagni di classe.

Venendo ai risultati più strettamente scolastici, la classe si è mostrata non completamente omogenea

nel rendimento, il profitto risulta in generale segnato da risultati più che sufficienti in un discreto

numero di casi, il resto della classe ha raggiunto un profitto sufficiente ed un esiguo numero ha avuto

risultati negativi soprattutto nelle materie di indirizzo.

Gli obiettivi disciplinari, in relazione alle finalità formative generali, sono stati sostanzialmente

raggiunti, con ovvie diversificazioni, sia nell’area comune sia nell’area di indirizzo.

6. SIMULAZIONE PROVE DI ESAME

A) Prova pluridisciplinare (simulazione terza prova)

Criteri seguiti per la progettazione delle prove multidisciplinari

La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso: per questo, il

Consiglio di Classe ha scelto per le simulazioni quattro materie, con l’eccezione di quelle già soggette

a prova scritta:

- Matematica

- Inglese

- Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni

- Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni

Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso dell'anno,

i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di somministrare,

per la simulazione della terza prova, la tipologia B, che prevede quesiti a risposta aperta. Agli alunni

è stato concesso l’uso del dizionario bilingue di inglese e della calcolatrice.

Sono state effettuate tre simulazioni della terza prova in data 26 marzo e 17 aprile e 10 maggio 2018.

Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta ha ricevuto un punteggio massimo in

quindicesimi e la valutazione globale della prova è scaturita dalla media dei punteggi.

B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta

Sono state effettuate due simulazioni della prima prova scritta in data 21 marzo e 24 aprile 2018

Sono state effettuate due simulazioni della seconda prova scritta in data 10 aprile e 3 maggio

2018.

TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI

Prof.ssa Laura Di Matteo Prof. Gabriele Fortugno

Premessa

La classe, nel primo trimestre si è mostrata alquanto restia all’impegno nello studio, mentre nel

secondo pentamestre ha dimostrato, seppure con discontinuità, un sufficiente interesse ed una

partecipazione attiva verso i temi didattici proposti, Il gruppo classe, composto da 21 alunni, ha

manifestato atteggiamenti eterogenei evidenziando elementi più responsabili e propensi all’analisi e

rielaborazione personale delle tematiche affrontate, ed altri più superficiali e meno dotati di attitudine

allo studio, conseguendo – nel complesso – una preparazione sufficiente. Si rilevano elementi di

spicco che avendo manifestato maggiore impegno e serietà sono riusciti a raggiungere risultati più che

soddisfacenti.

Finalità

Fornire le nozioni di base sulle tecniche e strumenti utili alla gestione e controllo dei diversi processi

produttivi attraverso l’ausilio di tecniche statistiche, di Project Management, di analisi dell’affidabilità di

componenti, sistemi e apparati nonché sulla rappresentazione e analisi del ciclo di vita di un prodotto

partendo dall’esplicitazione della relativa distinta base. Quindi stimolare gli studenti ad analizzare

problematiche relative allo studio di casi reali anche mediante schematizzazioni ed utilizzo di manuali

tecnici.

Obiettivi di apprendimento

Conoscere gli strumenti e le tecnologie specifiche per saper applicare i principi dell’organizzazione,

della gestione, dell’analisi e del controllo ai diversi processi produttivi, assicurando i livelli di qualità ed

efficienza richiesti.

Metodologia adottata

Lezione frontale ed esercitazioni in gruppi di lavoro, partendo dallo studio di casi reali.

Criteri di valutazione di rispondenza della classe

La valutazione degli alunni è derivata da compiti scritti, relazioni ed esercitazioni assegnate e

verifiche orali, inoltre si è tenuto conto dell’impegno e della continuità della partecipazione alle lezioni

ed al rispetto delle consegne delle esercitazioni proposte.

Concretamente la valutazione si è basata sulla comprensione degli argomenti e all’impostazione

analitica della soluzione data ai vari temi assegnati, dando spesso minor peso alla relativa

risoluzione numerica

Osservazioni e confronti tra l’effettivo svolgimento e la programmazione iniziale

L’effettivo svolgimento delle lezioni non coincide, ad oggi, con il programma di inizio anno, questo è

dovuto essenzialmente al fatto che alcuni argomenti affrontati, avendo generato maggior interesse

nella maggior parte della classe, sono stati più approfonditi di quanto programmato. E’ comunque

previsto lo svolgimento completo di quanto programmato ma non con lo stesso approfondimento.

Profitto ed efficacia didattica della classe

La risposta della classe alle lezioni tenute, sono state alquanto eterogenee, alcuni studenti hanno

dimostrato nel corso dell’anno un effettivo miglioramento e maggior interesse raggiungendo risultati

discreti, molti altri si sono faticosamente assestati a risultati sufficienti ed una minoranza, per ragioni

diverse, hanno ottenuto risultati mediocri.

Disciplina e grado di partecipazione

Gli alunni si sono comportati in maniera sostanzialmente corretta, anche se è da segnalare una

profonda attitudine alle assenze ed alle entrate ed uscite fuori orario ufficiale. Nel secondo

pentamestre si sono dimostrati maggiormente partecipi al dialogo didattico educativo.

Libro di Testo

“Tecnologie Meccaniche e Applicazioni” 3 di Calligaris, Fava, Tomasello e Pivetta. Ad

integrazione di argomenti trattati in maniera più approfondita, sono state fornite opportune

dispense integrative preparate dal docente.

MODULO A: Statistica (ore 13)

- Analisi statistica:

- Rappresentazione dei dati

- Istogrammi ed ortogrammi

- Diagrammi a torta

- Diagrammi di Pareto

- Carte di controllo: X-R

- Elementi di analisi previsionale:

- Misura della variabilità della previsione (σ)

- Variabile standardizzata di Gauss (Z)

MODULO B: Project Management (ore 13)

- Project Management

- Obiettivi del PM

- Sviluppo temporale di un progetto

- Tecniche e strumenti del PM

- WBS ( Work Breakdown Structure)

- OBS (Organization Brackdown Structure)

- RAM (Responsability Assignment Matrix)

- PERT (Program Evaluation and Review Technique)

- Diagramma di Gantt

- Esempi ed esercitazioni

MODULO C: Struttura delle macchine a controllo numerico (ore 6)

- La tecnologia del controllo numerico

- L’unità di governo

- Macchine utensili a CN

- La matematica del Controllo Numerico: sistemi di coordinate

- Zero pezzo e zero macchina

- Struttura del programma

- Programmazione CNC

- Semplici esempi di programmazione CNC.

MODULO D: Affidabilità e Manutenzione (ore 4)

- Ciclo di vita di un prodotto

- Guasti

- Analisi e valutazione del ciclo di vita

- Analisi del guasto

- Diagramma causa-effetto

- Albero dei guasti

- Metodo FMECA

- Affidabilità e relativo calcolo

- Valutazione dell’affidabilità

- Fattori economici del ciclo di vita - Esempi

MODULO E: Distinta Base e sue applicazioni (ore 2)

- Definizione e rappresentazione della distinta base

- Processo e sviluppo di un nuovo prodotto

- Esempi ed applicazioni della distinta base

MATEMATICA

Prof.ssa Lorenza Nocentini

Premessa

La classe è composta da 21 alunni, tutti provenienti dalla stessa terza e quarta, solo uno studente si è

inserito in quarta proveniente da altro Istituto.

Sono la docente di Matematica dalla classe terza e nel corso di questo triennio ho visto i vari mutamenti

della classe, e dispiace dirlo, non del tutto positivi.

In terza, la classe ha risposto alle varie sollecitazioni in modo molto positivo, ottenendo discreti esiti; in

quarta alcuni alunni hanno continuato nella loro crescita e maturazione, mentre altri non hanno trovato

le giuste motivazioni, con un approccio alla matematica decisamente passivo; è stato necessario quindi

stimolarli continuamente cercando di renderli il più partecipi possibile alle lezioni.

Finalità

Nell'affrontare i vari argomenti di analisi matematica mi sono proposto di considerarli via via, come tanti

elementi volti a formare un unico insieme: lo studio di funzioni. Ho cercato per ogni argomento di curare

sia l’aspetto teorico ma principalmente l'aspetto applicativo, presentando la consequenzialità logica

delle informazioni.

Obiettivo di apprendimento

L'obiettivo che mi sono proposto di raggiungere è quello di aumentare le capacità di riflessione degli

studenti, oltre che fornire loro strumenti di calcolo utili garantendo le dovute conoscenze matematiche

necessarie cercando di favorire le capacità nell’affrontare e nel risolvere i problemi con difficoltà sempre

crescenti.

Metodologia adottata

Per quanto riguarda la metodologia, ho fatto ricorso alla lezione frontale integrata da momenti di dialogo

e di confronto costruttivo tra docente e alunno e allo studio di casi seguito da discussione, sollecitando

l'intervento dell'intera classe. Le prove assegnate oltre che accertare le competenze e le capacità degli

studenti mirano anche a favorirne il processo di maturazione.

Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe

La classe si presenta diversificata per capacità e presenta ancora casi, che non sono ancora

perfettamente adeguati alle richieste. La buona parte degli studenti ha avuto un rendimento sufficiente.

In occasione delle prove scritte la maggior parte degli s t u d e n t i si sono preparati i n m a n i e r a

su f f i c ien te , a lcun i a lunn i ha nno ot tenuto e s i ti bu o ni .

Disciplina e grado di partecipazione

Per quanto riguarda la disciplina, la classe non ha presentato casi di particolare rilevanza.

Tipologia delle verifiche effettuate

Le tipologie di verifica sono state le verifiche scritte, secondo gli schemi riportati nella descrizione del

programma svolto nel corso dell’anno, al fine di valutare le capacità operative dei singoli studenti in loro

completa autonomia ed i colloqui orali, durante i quali è stata proposta la rapida soluzione di esercizi

piuttosto semplici, e veniva stimolata la loro capacità di ragionamento.

Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale

Il programma effettivamente svolto coincide quantitativamente con la programmazione iniziale

Programma di Matematica

Modulo 1 (ore 8)

Funzioni: generalità sulle funzioni reali di una variabile reale. Insieme di esistenza di una funzione

reale di variabile reale.

Limiti: concetto di limite di una funzione

Limiti di funzioni: limite finito per x tendente ad un numero finito – limite finito destro e sinistro di

una funzione per x tendente ad un valore finito.

Limite infinito di una funzione per x tendente ad un numero finito.

Limite finito per x tendente all’infinito. Limite infinito per x tendente all’infinito.

Verifica di limiti di funzioni di tipo razionali intere e fratte.

Obiettivo minimo:

Sapere calcolare dominio e studio del segno di una funzione razionale intera e fratta.

Sapere la definizione di limite in forma intuitiva e descrittiva.

Modulo 2 (ore 15)

Funzioni continue.

Definire una funzione continua in un punto e in un intervallo. Comprendere la continuità delle funzioni

elementari. Funzioni discontinue e i vari tipi di discontinuità.

Calcolo dei limiti e limiti di forme indeterminate.

Esercizi relativi allo studio dei punti di discontinuità di funzioni razionali fratte.

Asintoti: Ricerca di asintoti orizzontali –verticali – obliqui di una funzione razionale fratta.

Obiettivo minimo:

Sapere calcolare gli asintoti verticali e orizzontali di una funzione.

Modulo 3 (ore 13)

Derivate

Definire la derivata di una funzione.

Calcolo di derivate di funzioni polinomiali attraverso la definizione.

Teorema di derivabilità (enunciato).

Interpretare geometricamente il concetto di derivata.

Calcolare la derivata di una funzione utilizzando le formule e le regole di derivazione. Classificazione

di punti di non derivabilità: punto angoloso, cuspide, punto di flesso a tangente verticale.

Obiettivo minimo:

Sapere calcolare la derivata di una funzione algebrica intera e fratta.

Modulo 4 (ore 15)

Applicazione delle derivate.

Teoremi di Fermat, Rolle e Lagrange (enunciati e loro significato geometrico) Funzioni crescenti e

decrescenti.

Massimi e minimi attraverso lo studio del segno della derivata prima.

Obiettivo minimo:

Studio e grafico di funzioni razionali intere e fratte.

Testo adottato: Leonardo Sasso

La matematica a colori (Edizione Gialla per il secondo biennio) Vol.4

Petrini Editore (DeA Scuola)

Profilo della classe

ITALIANO Prof. GIANNA GNESINI

La classe, formata da 21 alunni (di cui tre DSA e un alunno con programmazione differenziata) si è sempre mostrata abbastanza disponibile al lavoro in classe, anche se non sempre allo studio personale. I risultati raggiunti sia nello scritto sia nell’orale sono per una buona parte della classe abbastanza soddisfacenti. Qualche alunno invece mostra ancora difficoltà nell’affrontare la prova scritta. C’è da sottolineare che, per la fisionomia dell’Istituto e per la difficoltà incontrata dagli allievi in alcuni ambiti disciplinari si è cercato di impostare in maniera tale che gli obiettivi minimi fossero conseguibili con un lavoro attento in classe.

Finalità Far conseguire agli allievi una competenza letteraria e storico-letteraria: si è cercato per questo di favorire più un paragone esistenziale con gli autori che insistere sulla loro collocazione in un contesto

culturale difficile da comprendere in un percorso di studi professionale. Arricchire la disponibilità alla lettura. Padronanza della variabilità degli usi linguistici e capacità di produzione orale e scritta.

Obiettivi di apprendimento Padronanza dei procedimenti di storicizzazione dei testi letterari attraverso il riconoscimento delle loro principali caratteristiche formali e tematiche. Capacità di svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti. Padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo informativo o argomentativo.

Obiettivi minimi: Educazione storico-letteraria Conoscenze: Le conoscenze sopra indicate, limitatamente agli elementi essenziali, in particolare per quanto concerne “conoscere il pensiero e la poetica degli autori studiati” Competenze

- Esporre sinteticamente i contenuti di un testo - Individuare in un testo la collocazione di concetti e nuclei tematici - Confrontare due o più testi in relazione ai loro contenuti - Contestualizzare storicamente e letterariamente un autore

Educazione linguistica Produrre testi espositivi ed argomentativi sufficientemente ampi, coerenti e organici, rispettando l’ortografia e la sintassi.

Contenuti del programma svolto

LA DOMANDA DI INFINITO E LA DISPERAZIONE

GIACOMO LEOPARDI (11 ore)

Vita e opere dell’autore

Testi:

- L’infinito

- A Silvia

- Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

dalle Operette Morali: Il dialogo della Natura e di un Islandese

Il ROMANZO DI SECONDO OTTOCENTO

Il Positivismo. Il Naturalismo. Il Verismo. (3 ore)

1. GIOVANNI VERGA: VITA E POETICA (20 ORE) Le novelle da Vita dei campi

a. Rosso Malpelo b. La lupa

I romanzi a. I Malavoglia: pagine scelte

VERSO IL NOVECENTO

Il Decadentismo. (5 ore)

Introduzione generale.

1. GIOVANNI PASCOLI: VITA E POETICA (14 ORE)

da Il Fanciullino:

- passi scelti

da Myricae

- Lavandare

- X agosto

- Il lampo

- Il tuono

da I Canti di Castelvecchio

- Il gelsomino notturno

2. GABRIELE D’ANNUNZIO: VITA E POETICA (10 ORE)

da Il piacere

- Un ritratto allo specchio

LA CRISI DELL’IO

1. LUIGI PIRANDELLO: VITA E POETICA (10 ORE)

da L’umorismo:

- passi scelti

Le novelle

- Il treno ha fischiato

Dalla narrativa al teatro:

- Così è (se vi pare) - videoregistrazione dello spettacolo teatrale

2. ITALO SVEVO: VITA E POETICA (12 ORE)

da La coscienza di Zeno:

- pagine scelte

LA POESIA DEL NOVECENTO (2 ore)

1. GIUSEPPE UNGARETTI: VITA E POETICA (7 ORE)

da Allegria di naufragi:

- Veglia

- Soldati

- San Martino del Carso

- Fratelli

- Mattina

da Sentimento del tempo

- La madre

Testo in adozione P. DI SACCO, Chiare lettere, vol. 3, Pearson

Metodologie didattiche adottate

Lezione frontale e partecipata ed esercitazioni in classe. Lezione con proiezione di immagini su Pascoli, D’Annunzio, Ungaretti. Proiezione di videoregistrazioni di spettacoli teatrali di Pirandello.

Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale

Il programma effettivamente svolto non coincide quantitativamente con la programmazione iniziale, poiché per motivi di tempo e anche per esigenze di “ricalibrare” il programma sulla classe non si sono affrontati i seguenti argomenti: E. Montale e il Futurismo. Qualitativamente gli argomenti affrontati sono stati semplificati.

Verifiche Gli alunni si sono cimentati con tutte le tipologie testuali prevista nella prova scritta dell’esame di Stato: analisi letteraria, saggio breve, articolo di giornale, tema di argomento storico o generale. Sono state effettuate tre simulazioni della prova scritta di esame della durata di 6 ore. Quale griglia di valutazione, è stata usata, per le simulazioni della prima prova scritta, quella allegata al presente documento. Su ogni argomento, sono state effettuate prove orali e scritte con possibilità di recupero orale.

Profitto raggiunto dalla classe

I risultati conseguiti sono generalmente positivi nell’orale; nella produzione scritta, invece, i risultati sono differenziati. In particolare, alcuni alunni con problemi nella scrittura, pur avendo registrato un certo miglioramento nella padronanza dell’italiano, non sempre sono riusciti a raggiungere la soglia della sufficienza

Disciplina e grado di partecipazione La classe ha seguito con discreta assiduità e attenzione le lezioni e non vi sono mai stati gravi problemi di disciplina, tranne una certa immaturità sfociata talvolta infantilismo.

Profilo della classe

STORIA Prof. GIANNA GNESINI

Per quanto riguarda il profilo generale della classe, si rimanda a quanto già detto nella Premessa all’Italiano.

Finalità Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare i fatti e le strutture storiche tenendo conto delle loro dimensioni temporali e spaziali.

Analizzare la complessità delle interpretazioni storiche.

Obiettivi di apprendimento

Padronanza del lessico storico e capacità di adoperare i concetti interpretativi e i termini storici in rapporto con specifici contesti.

Produrre, leggere e comprendere testi di argomento storico.

Obiettivi minimi: Conoscenze: Conoscere i fatti e i fenomeni più rilevanti di ciascun modulo Competenze: Esporre i contenuti appresi adoperando correttamente i termini storici Leggere le più semplici trasposizioni grafiche dei testi Leggere e comprendere testi di argomento storico Produrre testi espositivi di argomento storico

Testo in adozione

M. ONNIS, L. CRIPPA, Orizzonti dell’uomo, 3 Loescher

Contenuti del programma svolto

1. LA PRIMA GUERRA MONDIALE Una guerra per l’egemonia europea. Dalla guerra breve alla guerra di logoramento. L’Italia dalla neutralità all’intervento. La vittoria dell’Intesa. Le eredità della guerra.

2. LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL’URSS

Le radici della rivoluzione. Le due rivoluzioni del 1917. La guerra civile e il comunismo di guerra.

3. IL FASCISMO

Il dopoguerra in Italia. L’ascesa del Fascismo. La transizione verso la dittatura (1922-25). Caratteri generali del regime fascista.

4. IL NAZISMO

Il dopoguerra in Germania e l’ascesa del Nazismo. Caratteri ideologici del Nazismo. Il Nazismo al potere. Il sistema totalitario.

5. LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Le radici del conflitto. L’aggressività nazista e l’annessione dell’Austria. Da Monaco alla guerra. La guerra lampo e l’espansione dell’Asse. La svolta del 1942: dalla guerra europea alla guerra mondiale. L’Italia e la seconda guerra mondiale; l’estate del 1943. La sconfitta dell’Asse.

6. IL MONDO DI YALTA

Il mondo dopo la Seconda Guerra mondiale. La nascita e la fisionomia dell’ONU. I due blocchi e le sfere di influenza. La guerra fredda. I momenti di crisi: Corea, Cuba, Vietnam. L’URSS e i paesi dell’Est dal 1945 alla caduta del Muro di Berlino: la rivolta di Budapest nel 1956 e la Primavera di Praga. Gli USA e il mondo Occidentale. La nascita dell’Unione europea: le fasi salienti.

Metodologia didattica adottata

Lezione frontale, partecipata e discussioni guidate in classe. Videoproiezione di Files in Power Point su tutti i moduli svolti. Attività integrative ed extracurriculari svolte nell'ambito della programmazione didattica

Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale.

Si è scelto di concentrare l’attenzione sulle due guerre mondiali, come un unico grande evento che, iniziato nel 1914 si conclude nel 1945. Nella seconda parte del II quadrimestre è stato tutto dedicato alla seconda metà del XX secolo, approfondendo in particolare l’Italia della Prima Repubblica, la Guerra Fredda e il ruolo di USA e URSS sulla scena internazionale.

Verifiche

Questionari di verifica di ogni argomento svolto, validi per il voto orale, secondo tutte le tipologie previste nella terza prova scritta dell’esame di stato, con preferenza per la tipologia B. Almeno una interrogazione orale a quadrimestre.

Profitto della classe

I risultati conseguiti sono generalmente soddisfacenti: risultano generalmente conosciuti i tratti fondamentali degli argomenti affrontati, con il limite, in alcuni alunni, di una certa semplificazione dei concetti e della scarsa rigorosità del metodo e del linguaggio.

Disciplina e grado di partecipazione

I contenuti proposti hanno sempre incontrato l’interesse di buon parte degli allievi, ed è stato possibile fare un confronto vivo passato-presente.

INGLESE Prof. CATIA VALENTINI

Premessa

Il percorso didattico con la classe è iniziato alla fine del mese di Novembre 2016 (dal 22 per la

precisione), essendo la cattedra di inglese in attesa di assegnazione fino a tale data. L’approccio iniziale

della classe, in quarta quindi, è stato piuttosto collaborativo, e nonostante tale ritardo abbia ovviamente

influenzato lo svolgimento della programmazione didattica, i risultati conseguiti alla fine del quarto anno

sono stati tutto sommato soddisfacenti, quantomeno in termini di collaborazione e impegno. Due alunni

hanno lasciato la classe (uno bocciato ed uno ha abbandonato la scuola) e non vi è stato alcun nuovo

inserimento nel gruppo-classe.

La continuità di insegnamento nella lingua inglese è stata garantita, anche in virtù del rapporto di fiducia

e collaborazione che si era instaurato durante il quarto anno, a dispetto di situazioni talvolta critiche e

lacunose. Nonostante si sia tentato di incoraggiare in modo particolare la fluency e l’efficacia della

comunicazione, non è sempre stato possibile instaurare un dialogo educativo, e in qualche caso un

atteggiamento disinteressato e non partecipativo ha contribuito ad aumentare le lacune linguistiche

talvolta piuttosto importanti.

A fronte di queste considerazioni non si può che evidenziare come la classe presenti un duplice aspetto:

di collaborazione e fiducia da parte di un gruppo, anche se purtroppo non sempre i risultati sono

all’altezza degli obiettivi richiesti, e di disinteresse e indifferenza da parte di un altro gruppo. Pertanto i

risultati ottenuti, non possono essere considerati soddisfacenti, e sono in qualche caso molto al di sotto

delle competenze in uscita previste dal Regolamento sull’Obbligo scolastico relativamente all’asse

culturale dei linguaggi.

Finalità e Obiettivo di apprendimento Per le competenze in uscita al termine del quinto anno si fa riferimento al Regolamento sull’Obbligo scolastico con particolare riferimento a quanto previsto per le lingue straniere, meglio dettagliato nel Quadro Comune Europeo di Riferimento.

Come già esposto in premessa, non tutti gli alunni hanno raggiunto, in pieno o parzialmente, gli obiettivi del QCER e le competenze di seguito specificate sono da considerarsi acquisite solo da un gruppo di studenti.

Competenze

- Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti al livello B1 del QCER per le lingue.

- Redigere un curriculum vitae in lingua inglese con precisione e correttezza

- Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

- Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali.

- Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti la sfera personale, l’attività, il lavoro o il settore d’indirizzo.

- Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, brevi messaggi e filmati su tematiche note.

- Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti anche con l’ausilio di strumenti multimediali, utilizzando il lessico appropriato.

- Utilizzare autonomamente il dizionario ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto.

Conoscenze

- Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici della interazione e della produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori.

- Strategie compensative nell’interazione orale.

- Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase, adeguate ai contesti comunicativi, in particolare professionali.

- Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, riferiti in particolare al proprio settore di indirizzo.

- Caratteristiche delle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali di settore; fattori di coerenza e coesione del discorso.

- Lessico e fraseologia idiomatica relativi ad argomenti di interesse generale, di studio e di lavoro.

- Tecniche d’uso di dizionari multimediali e in rete.

- Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei Paesi anglofoni. Eventuale segnalazione di piani di lavoro individualizzati

Anche quest'anno è stato presentato il percorso di lavoro personalizzato per l’alunno H, che ha peraltro un programma differenziato, e per gli alunni DSA, inclusi, come quelli delle altre discipline, nel PDP redatto dal consiglio di classe, presi in visione e approvati da studenti e famiglie.

Metodologia adottata I contenuti linguistici e di micro-lingua sono stati presentati dall'insegnante attraverso lezioni interattive al fine di valorizzare i contributi linguistici e di riflessione degli studenti. Si è fatto ricorso a lavori di gruppo e di cohoperative learning, compatibilmente con il tempo e gli strumenti linguistici a disposizione degli studenti. Il lavoro individuale richiesto autonomamente ad ogni singolo alunno non è sempre stato svolto in maniera puntuale e la correzione degli esercizi con l’aiuto dell’insegnante e dei pari non ha di conseguenza potuto produrre i risultati auspicati. Homework sono stati assegnati costantemente sia

nella forma di esercizi da svolgere a casa per consolidare le strutture, che di reading comprehensions e esercizi di consolidamento della microlingua e delle informazioni storiche e culturali proposte. Si è inoltre cercato di procedere parallelamente all’insegnante di storia, relativamente allo studio di parte degli avvenimenti del ‘900, nel tentativo di stimolare l’attenzione, la partecipazione e l’interesse dei ragazzi verso gli argomenti trattati, e per contribuire a sviluppare un proprio senso critico ed analitico nei confronti degli eventi storico-politici studiati.

Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe Sia per quanto riguarda l’acquisizione dei contenuti che per l’elaborazione delle conoscenze, la classe ha mantenuto una configurazione piuttosto diversificata: alcuni allievi mostrano livelli di competenza buoni, in almeno un caso addirittura eccellenti, alcuni raggiungono un profitto pienamente sufficiente o addirittura discreto, mentre in altri casi il profilo delle competenze coincide appena e non sempre con quello degli obiettivi minimi stabiliti. Si deve sottolineare, comunque, come alcuni studenti, ance quelli con maggiori difficoltà, abbiano fatto registrare progressi nel corso di questi due anni di studi.

In generale, la competenza più carente risulta essere l’autonomia espressiva e critica, in quanto essa è necessariamente influenzata dalla padronanza della lingua: ove gli strumenti espressivi sono maggiormente consolidati, emergono una capacità analitica e una riflessione critica nel complesso adeguate, se non brillanti; ove, invece, permangono maggiori incertezze linguistiche, esse devono essere necessariamente più guidate.

L’attività di ascolto, inoltre, non essendo sempre idoneo l’ambiente classe a tale attività, è stata penalizzata e proposta in maniera saltuaria e non costante.

In generale la classe non è sempre in grado di tenere una conversazione sui temi della micro lingua e sui contenuti studiati e talvolta la comprensione di testi nuovi, attinenti al profilo in uscita, e conversazioni relative, non raggiungono risultati sufficienti.

Disciplina e grado di partecipazione Dal punto di vista strettamente disciplinare la classe ha avuto una condotta non sempre ineccepibile, mostrando non in tutti i casi maturità e collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Gli studenti hanno costruito un ambiente di lavoro alle volte faticoso e non sempre positivo, con conseguente ricaduta sul profitto.

Tipologia delle verifiche effettuate Test formato Terza prova di tipologia B con 3 domande aperte inerenti alla programmazione svolta che i ragazzi conoscevano ed avevano imparato ad affrontare già nel corso dell’anno scolastico precedente. Confronto tra programma svolto e programmazione preventivata Nonostante tutto, la programmazione non è stata inferiore a quanto preventivato, come conseguenza della scelta di non penalizzare ulteriormente gli studenti partecipativi e interessati.

Programma svolto Microlingua:

attraverso l’utilizzo del libro di testo High Tech in adozione dalla classe terza, si è affrontato lo studio di: telecommunications (module 6, pages 129-144), Information Technology (module 7, pages 154-169 e 173), Safety at work (module 8, pages 182-195).

Redazione di una relazione di stage, affrontato e corretto a più riprese. Redazione del proprio CV in inglese, corretto e migliorato durante tutto l’anno, anche se non sempre con attenzione e puntualità da parte di tutti gli studenti.

Culture and history: il testo di cultura e civiltà Global Eyes in uso dalla classe quarta, è stato approfondito, per quanto riguarda alcuni particolari periodi storici, attraverso files messi a disposizione degli alunni nella parte condivisa del registro elettronico e che si allegano. Come già segnalato, si è cercato di affrontare lo studio di alcuni eventi storici del secolo scorso parallelamente alla disciplina di Storia, arricchendoli ove possibile attraverso nuove informazioni relative a paesi anglofoni quali Gran Bretagna, Irlanda e USA;

spesso queste attività hanno preso spunto da eventi di cronaca o di politica o da ricorrenze, ed hanno costituito per alcuni studenti un importante motivo di interesse. Sono stati affrontati i seguenti argomenti:

- Origini della civiltà e della cultura e lingua inglese fino ai giorni nostri con il conflitto nord-irlandese e la guerra fredda (pages 130 – 132,133 – 135 – 139 – 140 relativamente a “The Cold War”)

- Sistema politico inglese e statunitense e confronto con Unione Europea ed Italia (pages 114-115

con aggiornamenti in merito ai personaggi attuali, 116-117)

RELIGIONE

Prof. Tommaso Rossi

COLLOCAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE/ASSE CULTURALE: asse storico / sociale.

PREREQUISITI: leggere un testo individuandone le informazioni essenziali; essere disponibile all’ascolto, al dialogo e alla riflessione personale; conoscere una minima terminologia religiosa. COMPETENZE: sapersi orientare e saper argomentare in relazione all’urgenza di riferimenti etici condivisi in un quadro di globalizzazione e pluralismo confrontandosi anche con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo; maturare autonomia di giudizio per operare scelte etiche ragionate e responsabili nell’ottica di una piena realizzazione dell’uomo come persona e cittadino alla luce dei principi cristiani.

CONOSCENZE: conoscere i contenuti essenziali della DSC in relazione agli argomenti proposti.

CAPACITÀ: capacità di impegnarsi seriamente nella società moderna con rispetto di sé stesso, degli altri e dell’ambiente, scegliendo di orientare i propri comportamenti anche in base all’etica cristiana.

OBIETTIVI MINIMI: saper individuare l’importanza del rapporto con l’altro, interpretando le differenze alla luce del cattolicesimo ed impegnandosi a costruire il proprio futuro anche in relazione ad esso.

MODULO 1

TITOLO: Etica delle relazioni INDIRIZZO: tutti TEMPI DI REALIZZAZIONE: 10 ore COMPETENZE: saper riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.

ELENCO UNITA’ DIDATTICHE

1. Definizione dell'essere umano: antropologia filosofica e teologica. 2. Definizione del concetto di persona. 3. Il rapporto con lo straniero. 4. Il razzismo. 5. La convivenza in una società multiculturale.

MODULO 2

TITOLO: l’etica della solidarietà INDIRIZZO: tutti TEMPI DI REALIZZAZIONE: 15 ore COMPETENZE: imparare a conoscere testi religiosi funzionali ad identificare il fondamento della morale cristiana, maturando autonomia di giudizio per operare scelte etiche anche in un’ottica cristiana.

ELENCO UNITA’ DIDATTICHE: 1. Il rapporto dell’economia con l’etica. 2. L’economia solidale. 3. La pace. 4. La Chiesa e i diritti dell’uomo. 5. Il rapporto della politica con l’etica.

MODULO 3

TITOLO: La Chiesa nella storia del '900. INDIRIZZO: Tutti TEMPO DI REALIZZAZIONE: 5 ore COMPETENZE: Conoscere ed avere una precisa consapevolezza di quello che è stato il ruolo della Chiesa nelle tormentate vicende storiche che hanno caratterizzato il XX° secolo.

STRUMENTI E MATERIALI USATI Libro di testo, schede fornite dall’insegnante, DVD, cartine.

TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE (TIM)

Prof. Luca Palamaro, Luigi Di Domenico

Premessa (presentazione)

La classe è composta da 21 alunni, che ho conosciuto solo in quest’anno terminale.

La partecipazione in classe è stata discontinua, soprattutto nel primo trimestre dell’anno scolastico.

Alcuniv studenti hanno mostrato una certa "indolenza" nel seguire le lezioni, ma in ogni caso la loro

preparazione, pur denunciando qualche lentezza nello svolgimento degli esercizi applicativi loro

proposti, si può ritenere sufficiente. Una parte della classe ha mostrato interesse e partecipazione

costante per tutto l’anno scolastico. Le conoscenze sono state assimilate a diversi livelli, in base alle

capacità di apprendimento e all’interesse personale per determinati argomenti.

Finalità

Nel corso dell'anno scolastico si è cercato di seguire i dettami ministeriali, analizzando abbastanza

fedelmente i contenuti e gli scopi didattici applicativi proposti dal libro di testo, integrandoli, là dove se

ne fosse sentita la necessità, con dispense, cataloghi di componenti e video dimostrativi di alcune

particolari lavorazioni. Il libro di testo è suddiviso in moduli, così si sono settorializzati gli argomenti,

senza però disdegnare una visione d'insieme. Il corso è stato impostato con lo scopo primario di formare

la nuova figura dell'installatore e manutentore, tenendo conto delle competenze richieste nel mondo del

lavoro.

Obiettivi di apprendimento

In base a quanto stabilito dalla programmazione iniziale sono stati perseguiti i seguenti obiettivi cognitivi:

conoscenza dei criteri di manutenzione

conoscenza dei criteri e delle strumentazioni di ricerca guasti.

conoscenza dei metodi di lavoro.

analisi di impianti che utilizzano fluidi, sia gas (aria) che liquidi (olio)

conoscenza generalizzata degli impianti elettrici di B.T.

conoscenza dei principali concetti di statistica dei guasti

Metodologia adottata

La metodologia adottata nella parte teorica è consistita in lezioni frontali, corredate da discussioni attive

su casi pratici esemplificativi della teoria. Si è cercato inoltre di far apprendere tecniche e procedure di

manutenzione mediante numerose redazioni di documenti tecnici relativi a varie tipologie di impianti.

Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe

Una parte della classe, mantenendo attenzione e partecipazione attive, ha raggiunto un buon livello di

preparazione nella materia, mentre i restanti alunni hanno presentato discontinuità nell’apprendimento,

risultando comunque al termine dell’anno ad avere una valutazione sufficiente grazie anche ad un

adeguato impegno nello studio individuale.

Disciplina e grado di partecipazione

Il comportamento degli alunni non è sempre stato idoneo e consono a quello che dovrebbe essere per

una classe terminale, si è registrato in alcune occasioni un’eccessiva agitazione degli studenti. La

partecipazione è stata discontinua, per alcuni alunni anche a causa delle numerose assenze.

Tipologia delle verifiche effettuate

L’analisi del grado di apprendimento dei vari argomenti del corso è stata verificata mediante verifiche

scritte, orali e la produzione di documentazione inerente la mansione di manutentore.

PROGRAMMA SVOLTO

MODULI ARGOMENTI ORE

UdA 1 5

Guasti Definizione di guasto

Classificazione

Tipologie

UdA 2

10

Metodi di

manutenzione

Metodi Tradizionali

Metodi Innovativi Ingegneria della manutenzione

Telemanutenzione

Teleassistenza

Rischi nella manutenzione, uso di DPI e matrice del danno 4x4

UdA 3

23

Statistica Affidabilità – inaffidabilità

Tasso di guasto Classificazione

MTTF, MTBF, MTTR

Ciclo di vita medio di un componente Affidabilità serie e parallelo

Svolgimento di esercizi presenti nelle seconde prove di esami di

maturità degli anni passati

UdA 4 29

Ricerca guasti Metodiche di ricerca guasti

Diagnostica

Metodologie e strumenti per prove non distruttive (pnd)

UdA 5

10

Apparecchiature e

impianti meccanici

Procedure di smontaggio, sostituzione e rimontaggio

Esempio pratico: manutenzione di un elettromandrino

Impianti di mobilità delle persone e loro manutenzione:

- Ascensori (elettrici, idraulici, MRL)

- Scale mobili e marciapiedi mobili - Procedure di manutenzione di ascensori e scale mobili

UdA 6

6 Apparecchiature e

impianti oleodinamici

e pneumatici

Manutenzione impianto pneumatico (fasi di lavorazione)

Oleodinamica

Impianti frigoriferi

Esercitazione: Strumentazione per manutenzione impianto

UdA 7

12

Apparecchiature e

impianti termotecnici

Impianti di riscaldamento: Competenze e funzioni delle imprese, studio di casi significativi Impianti frigoriferi: Nomenclature, manutenzione, studio di un caso

significativo Impianti di teleriscaldamento: tubazioni e loro giunzioni, guasti e

metodi di manutenzione

Impianti acquedottistici: Piani di manutenzione, rilevazione guasti, manutenzione straordinaria

UdA 8

34

Apparecchiature e

impianti elettrici ed

elettronici

Cablaggio impianti: contatti a molla, montaggi a bus-bar, moduli I/O

di campo

Impianti ad uso civile: livelli prestazionali, dimensionamento circuiti

e interruttori di protezione, protezione differenziale, quadri elettrici e

cavi (cenni su tipologie e tipi di posa).

Esercitazioni di laboratorio: Rilievo quadro elettrico di laboratorio e

redazione schema elettrico unifilare con software Autocad.

Esercitazione: Rilievo planimetria impianto elettrico di civile

abitazione

Esercizi: dimensionamento linee elettriche in potenza, utilizzando

esercizi presenti nelle seconde prove di esami di maturità degli anni

UdA 9

16

Documentazione e

certificazione

Documenti di manutenzione

Documenti di collaudo

Documenti di certificazione

Esercitazioni: redazione delle varie tipologie di documenti applicate

a varie tipologie di impianti e di interventi

UdA 10 11 Costi della

manutenzione

Contabilità generale, industriale, centri di costo

Contratto di manutenzione: Struttura, modelli ed esempi

Esercitazione: Redazione contratto di manutenzione su personal UdA 11

6 Progetto di

manutenzione

Linee guida, scelta delle politiche di manutenzione

Piano di manutenzione

Gestione del budget di manutenzione

Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale

Per rendere più agevole per gli alunni lo svolgimento del programma di quest’anno, è stato necessario

ribadire alcuni concetti base della materia già svolti negli anni passati.

Il programma svolto rispecchia quello iniziale, cercando di approfondire le tematiche e gli esercizi dei

temi di maturità degli anni passati.

Testo in adozione

TIC - TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE. VOL. 2 PER IL QUINTO

ANNO EDIZIONE BLU / SIGFRIDO PILONE, PAOLO BASSIGNANA, GUIDO FURXHI, MAURIZIO

LIVERANI, ANTONIO PIVETTA, CLAUDIO PIVIOTTI - HOEPLI – 9788820378707

TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI

Prof. DEL DUCA GIUSEPPE - Prof. DI DOMENICO LUIGI

Finalità

L’intento del corso è stato di dare agli studenti una visione generale delle problematiche relative all’ambito professionale cui è rivolto l’indirizzo, considerando le parti inerenti la strumentazione e il laboratorio fondamentali per gli aspetti didattici e formativi degli allievi; aspetti, tra l’altro, ben specificati nell’ ordinamento degli Istituti Professionali, attraverso linee guida del processo di insegnamento/apprendimento, che consente agli studenti di diventare protagonisti acquisendo il sapere attraverso il fare.

Competenze

Individuare i componenti che costituiscono un sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite

Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti

Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste

Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione

Metodologia adottata - Lezione frontale. - Esercizi in itinere e test al termine dei moduli.

- Compiti in classe

Criteri di valutazione della rispondenza della classe Per valutare la rispondenza della classe all’attività didattica svolta ed al lavoro di istruzione, ci si è serviti essenzialmente delle verifiche classiche: cioè di compiti in classe, articolati su un certo numero di esercizi, e di colloqui, centrati anche questi nella risoluzione di problemi. In entrambi i casi lo scopo è di accertare sia la comprensione effettiva delle nozioni spiegate, sia (soprattutto) la capacità, muovendosi da basi acquisite, di elaborare propri ragionamenti e di costruire propri percorsi risolutivi.

Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale

L’effettivo svolgimento delle lezioni non coincide perfettamente con il programma ipotizzato inizialmente.

Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe Ho ereditato questa classe in questo anno scolastico. Fin dall’inizio e’ apparso evidente che la maggior parte degli alunni aveva grosse carenze nella preparazione di base, cosa, peraltro riconosciuta da loro stessi. Quindi ho cercato di impostare il lavoro in modo da cercare un recupero in itinere degli argomenti degli anni precedenti, chiedendo agli studenti il massimo impegno e la massima partecipazione. Solo una piccola parte della classe ha risposto positivamente alla mia richiesta, mentre gli altri sono apparsi quasi rassegnati alla situazione. Fatta eccezione di alcuni alunni capaci e volenterosi che hanno raggiunto un risultato didattico soddisfacente o molto soddisfacente, il resto della classe non ha acquisito conoscenze e competenze sufficienti.

Disciplina e grado di partecipazione Il comportamento degli alunni è sempre stato corretto. Da segnalare una frequenza piuttosto discontinua

da parte di qualche alunno.

PROGRAMMA DI TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI

MODULO 1: Elettronica di potenza (15 h)

Interfacciamento e controllo di potenza

Classificazioni, impieghi e problemi di interfaccia

Pilotaggio on-off del BJT

Thiristor SCR

TRIAC e DIAC MODULO 2: Sistema trifase (12 h)

Principio di funzionamento di un alternatore trifase

Tensione di fase e tensione concatenata

Collegamento di carichi equilibrati

Potenza elettrica MODULO 3: Sensori e trasduttori (10 h)

Caratteristiche statiche e dinamiche

Trasduttori di temperatura: termoresistenze, termistori

Trasduttori fotoelettrici: fotodiodi, fototransistor

Trasduttori estensimetrici, celle di carico

Trasduttori di posizione: potenziometri, encoder

MODULO 3: Macchine elettriche (23 h)

Classificazione

Trasformatore monofase a) Principio di funzionamento del trasformatore ideale b) Trasformatore reale

Struttura meccanica di un motore elettrico

Motori a corrente alternata sincroni a) Avviamento b) Reversibilità c) Potenza e rendimento di un motore sincrono trifase

Motori a corrente alternata asincroni a) Principio di funzionamento b) Scorrimento c) Caratteristica meccanica d) Potenza e rendimento e) Avvio diretto e indiretto

Dati di targa dei motori e generatori elettrici

Generatori in corrente alternata a) Alternatori sincroni e asincroni b) Alternatore monofase e trifase

Motori a corrente continua a) Regolazione della velocità

LABORATORIO (20 h)

Disegno e progetto di:

a) schema elettronico di principio e pcb del regolatore di velocità di un motore elettrico monofase

b) conversione del progetto del regolatore di velocità per motore in un regolatore di luminosità per

lampade a filamento (Dimmer).

Finalità:

LABORATORIO ESERCITAZIONI ELETTRONICHE Prof. Luigi Di Domenico

Il corso ha l'intento di creare una figura professionale capace di padroneggiare l'uso di strumenti

tecnologici, comprendere i problemi attinenti al proprio ambito di competenza, utilizzare le tecnologie

specifiche del settore.

Obiettivi di apprendimento:

-Conoscere, interpretare e analizzare schemi di circuiti elettronici.

-Utilizzare strumenti e tecnologie nel rispetto della normativa sulla sicurezza.

-Utilizzare la documentazione tecnica per garantire la giusta funzionalità di apparecchiature, impianti e

sistemi tecnici soggette ad interventi di manutenzione.

-Riconoscere i componenti che costituiscono il sistema in modo da poter intervenire nel montaggio e

nella sostituzione dei componenti e delle parti.

- Utilizzare strumenti di misura, controllo e diagnosi.

-Redigere la documentazione tecnica.

Metodologia adottata:

- Brevi Lezioni frontali volte ad introdurre il problema da risolvere e ripasso sui componenti elettronici/

elettromeccanici da utilizzare.

-Esperienze in laboratorio.

- Le verifiche sono state eseguite esclusivamente mediante P.C. facendo uso di C.A.D. on-line

(EasyEda)per la progettazione di circuiti elettronici e costruzione del P.C.B. (Printed Circuit Board).

Ovvero con l’utilizzo di basette Bread-Borad e basette preforate (cosiddette: millefori).

Osservazioni:

Il programma è stato svolto con qualche disagio nella parte inziale dell’anno a causa di lavori di

adeguamento di un laboratorio. Inoltre, non avendo disponibile un assistente tecnico dedicato ai

laboratori di elettronica, le attività stesse si sono svolte, pur senza notevoli difficoltà, con una certa

lentezza. Tali situazioni si sono risolte e superate grazie al particolare interesse dei discenti per le

attività di laboratorio, in alcuni casi ho notato particolare attitudine per le attività manuali.

Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe:

La classe nell'insieme ha raggiunto un profitto oltre la sufficienza

Disciplina e grado di partecipazione:

Ottima collaborazione da parte dei discenti, solo alcuni casi classificabili infantili o esuberanti.

PROGRAMMA SVOLTO

1. Richiamo sul principio di funzionamento dei più significativi componenti elettronici passivi, attivi e a

semiconduttore; resistenze fisse e variabili, capacità, diodi rettificatori, transistori in modo on-off, porte

logiche, decoder, op-amp, tyristori (SCR, TRIAC, DIAC), regolatori di tensione della serie 78XX, 79XX,

circuiti integrati più diffusi

2. Utilizzo della Bread-Board, cablaggio tra i componenti in modo wired con inserimento di fili a

incastro.

3. Schema di principio, interpretazione.

Attività di laboratorio. Disegno e progetto di:

a) schema elettronico di principio e pcb del regolatore di velocità di un motore elettrico monofase

b) conversione del progetto del regolatore di velocità per motore in un regolatore di luminosità per

lampade a filamento (Dimmer).

c) schema elettronico e pcb di un alimentatore duale stabilizzato (+12VDC/0V/-12VDC) mediante uso

dei regolatori di tensione stabilizzati.

d)schema elettronico e pcb di un voltmetro digitale con indicazione della scala di tensione a LED

mediante l’utilizzo di un C. I. dedicato (LM3915, voltmetro digitale a dieci uscite). Indicazione a punti

(DOT) o a linea (BAR).

e) esercitazioni di saldatura di componenti elettronici su basette millefori mediante la tecnica della

brasatura dolce.

f) ricerca di risorse (data sheet) relative ai componenti utlizzati, in internet.

Nessun libro di testo utilizzato.

Premessa

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Prof. Puggelli Andrea

Non disponendo l’Istituto di una struttura interna per lo svolgimento delle esercitazioni pratiche, le stesse sono state effettuate presso l’impianto polivalente 2A di via Roma. La classe, composta da alunni abbastanza eterogenei per attitudini, capacità e interessi, ha svolto le

lezioni con regolarità.

Per le capacità rilevate, l’impegno e l’interesse dimostrati, la quasi totalità della classe ha saputo

sfruttare pienamente le buone capacità e abilità motorie, dimostrando vivo interesse e costanza

nell’impegno e nella partecipazione.

Il programma svolto ha interessato soprattutto l’aspetto pratico, per cui le conoscenze da un punto di

vista teorico hanno riguardato gli effetti primari e secondari che il movimento produce sia sul piano fisico

che psicofisico e l’obiettivo essenziale dei giochi di squadra non è stato solo quello di far conoscere le

regole e i fondamentali individuali, ma anche di far capire il valore educativo del gioco, utilizzato come

mezzo per consolidare il carattere, sviluppare la socialità e il senso civico.

Finalità

Educare ad usare in modo consapevole, appropriato, personale e creativo il proprio corpo in un adeguato sviluppo psicomotorio per sapere interagire con gli altri nell’ambiente, nel pieno rispetto delle singole personalità. Educare alla corretta pratica sportiva.

Prevenire, dove possibile, i fenomeni legati al disagio giovanile.

Favorire le capacità di espressione degli allievi.

Avviare o recuperare l’allievo ad una sana pratica sportiva.

Obiettivi di apprendimento

In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, gli

alunni hanno dovuto dimostrare, al termine del corso, di:

Avere acquisito una buona conoscenza e padronanza del proprio schema corporeo.

Avere acquisito una buona conoscenza delle proprie capacità motorie.

Essere in grado di organizzarsi nello spazio e nel tempo.

Conoscere i propri limiti e sviluppare una buona capacità propriocettiva.

Avere sane abitudini di lealtà e civismo.

Conoscere la valenza educativa dell’attività sportiva.

Conoscere i principali giochi sportivi (regolamenti, tecniche individuali e di squadra).

Metodologia adottata

Il metodo usato, è stato prevalentemente quello globale, ma dove è stato necessario anche l’analitico.

Per gli argomenti teorici è stata utilizzata la lezione frontale.

La prima parte del corso è stata finalizzata al miglioramento delle capacità di resistenza generale (ad

esempio mediante una corsa lenta e prolungata), in modo da consentire all’alunno di prendere

coscienza delle proprie possibilità e di mettersi in grado di distribuire appropriatamente il proprio

impegno muscolare.

Successivamente sono stati affrontati tutta una serie di test atti a verificare i livelli di partenza per quel

che riguarda resistenza, velocità, forza esplosiva, forza assoluta, mobilità articolare, coordinazione,

organizzazione spazio-temporale.

In seguito conoscenza dei regolamenti dei vari sport praticati, acquisizione della capacità di partecipare

alle varie attività sportive in diverse vesti: da atleta, allenatore, arbitro.

Successivamente miglioramento delle tecniche fondamentali individuali e di squadra.

Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe

Il profitto è stato nel complesso molto soddisfacente.

Disciplina e grado di partecipazione

La partecipazione è stata attiva e proficua per quasi tutti gli alunni. Buono il comportamento dal punto

di vista disciplinare.

Tipologia delle verifiche effettuate

Nel corso dell’anno le valutazioni si sono svolte facendo eseguire ali alunni test motori specifici per

l’obiettivo da valutare, non dimenticando che anche l’esecuzione di un semplice esercizio può diventare

momento di verifica. La valutazione ha tenuto conto della situazione di partenza, dell’impegno e

dell’interesse dimostrati, nonché dei progressi rilevati rispetto alla situazione di partenza

Osservazioni e confronti tra l’effettivo svolgimento e la programmazione iniziale

La programmazione inziale è stata svolta per intero.

Libri di testo adottati:

Il libro di testo è stato sostituito da 18 dispense in formato pdf a disposizione degli alunni sul sito

dell'Istituto.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Voto in decimi Giudizio analitico corrispondente

Voto 1 – 3 Completamente disinteressato alla materia, si rifiuta di partecipare attivamente

ad ogni forma di attività proposta. Oltre a non partecipare alle esercitazioni

pratiche, non mostra alcun interesse all’aspetto teorico della disciplina.

Voto

4

Insufficiente rendimento, dovuto a serie carenze di impegno. Non si

impegna minimamente per migliorare i propri risultati. Non socializza con

il gruppo, configurandosi spesso come elemento di disturbo nelle attività

collettive.

Voto

5

Scarso impegno. Non riesce a migliorare le proprie capacità motorie a

causa della superficialità con cui affronta ogni difficoltà. Non interagisce

con il gruppo, estraniandosi dalle attività collettive e configurandosi

spesso come elemento di disturbo.

Voto

6

Impegno limitato e spesso saltuario. I risultati che ottiene sono frutto di

un adeguato equilibrio psico-motorio piuttosto che di un processo di

elaborazione dei dati acquisiti. Non mostra evidenti capacità di

integrazione nel lavoro di gruppo, partecipando quasi passivamente alle

attività proposte.

Voto

7

Dimostra una buona attitudine alle attività di tipo sportivo e riesce ad

ottenere risultati discreti, impegnandosi sufficientemente. Segue con

adeguato interesse, sebbene non possieda buone capacità di sintesi. E’

corretto con i compagni e partecipa attivamente alle attività di gruppo.

Voto

8

Dispone di buone capacità motorie di base, che sfrutta intelligentemente

per ottenere risultati apprezzabili. Mostra interesse all’aspetto teorico

della materia, partecipando con entusiasmo ad ogni attività proposta.

Il suo comportamento è sempre corretto e leale nei confronti del gruppo.

Voto

9

Utilizza le ottime capacità motorie di cui è dotato in modo proficuo,

ottenendo risultati apprezzabili nelle discipline proposte. Sa elaborare

con efficacia, mediante un buon processo di sintesi. Si comporta

correttamente, integrandosi nel gruppo con equilibrio e consapevolezza.

Voto

10

Dotato di ottime capacità motorie, sa applicare correttamente le

conoscenze acquisite, elaborando un efficace processo di sintesi. Ha

capacità di analisi e di perfezionamento degli schemi motori in relazione

alle difficoltà contingenti. A livello relazionale mostra ottime qualità di

lealtà e civismo, collaborando attivamente nel lavoro di gruppo per

ottenere miglioramenti personali e collettivi.

Programma di SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ATTIVITA' MOTORIA DI BASE

Esercizi a corpo libero di mobilizzazione articolare e allungamento muscolare, potenziamento organico

generale e tonificazione muscolare per l'aumento delle capacità di forza, velocità e resistenza.

ATTIVITA' PRESPORTIVA E SPORTIVA

Fondamentali, tecnica individuale e di squadra dei seguenti giochi sportivi: Pallamano e Calcio a 5.

Prima fase: acquisizione e consolidamento degli schemi motori specifici per ogni disciplina.

Seconda fase: affinamento tecnico dei fondamentali individuali.

Terza fase: apprendimento degli schemi di attacco e difesa.

Quarta fase: allenamento collettivo sotto forma di partita.

Quinta fase: coinvolgimento diretto nell'arbitraggio.

Sesta fase: analisi delle capacità organizzative con simulazioni di semplici tornei.

PARTE TEORICA

1. La Pallacanestro 2. La Pallavolo 3. La Pallamano 4. Il Calcio a 5 5. Il Rugby 6. Atletica Leggera 7. Traumatologia e Pronto Soccorso 8. I Principi Nutritivi 9. Il Doping 10. Le Capacità Motorie 11. Lo Stretching 12. Il Sistema Scheletrico

13. Fisiologia del Sistema Muscolare 14. L’Apparato Muscolare 15. Il Sistema Nervoso 16. L’Apparato Cardiocircolatorio 17. L’Apparato Respiratorio 18. Metabolismo

SUDDIVISIONE DEL PROGRAMMA IN MODULI

ARGOMENTI OBIETTIVI OBIETTIVI MINIMI RICHIESTI N° ORE

(percentuali)

Potenziamento

fisiologico della

resistenza

Capacità di protrarre

un’attività fisica nel tempo

senza che diminuisca

l’intensità del lavoro

Capacità di protrarre un’attività

fisica nel tempo con una minima

diminuzione dell’intensità del lavoro

5%

Incremento delle

capacità

coordinative

Organizzare, regolare e

controllare il movimento

del corpo nello spazio e

nel tempo per

raggiungere un obiettivo

motorio complesso

Organizzare, regolare e controllare

il movimento del corpo nello spazio

e nel tempo per raggiungere un

obiettivo motorio semplice

5%

Potenziamento

muscolare

Potenziamento muscolare

generale, con particolare

riferimento ai muscoli

addominali e arti superiori

Tonificazione muscolare generale,

con particolare riferimento ai

muscoli addominali e arti superiori

3%

Incremento della

mobilità

articolare

Compiere movimenti di

grande ampiezza,

sfruttando al massimo

l’escursione fisiologica

delle articolazioni

Compiere movimenti

sufficientemente ampi, con

sufficiente escursione fisiologica

delle articolazioni

2%

Pallamano

Conoscenza ed

elaborazione dei

fondamentali individuali e

di squadra

Conoscenza dei fondamentali

individuali e di squadra

25%

Calcio a cinque

Conoscenza ed

elaborazione dei

fondamentali individuali e

di squadra

Conoscenza dei fondamentali

individuali e di squadra

50%

Parte teorica

(v. programma)

Conoscenza approfondita

degli argomenti trattati e

loro rielaborazione

Conoscenza di base dei principali

argomenti trattati

10%