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1 Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado a indirizzo musicale: percussioni–oboe–chitarra–pianoforte SEDE VIA DE FILIPPO (GIA’ CORSO UMBERTO I PARCO MIMOSA) CASALNUOVO (NA) 80013 TEL.081 5224248 FAX 081 5227892 EMAIL: [email protected]

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Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa”

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di I Grado

a indirizzo musicale: percussioni–oboe–chitarra–pianoforte

SEDE VIA DE FILIPPO (GIA’ CORSO UMBERTO I PARCO MIMOSA) CASALNUOVO (NA) 80013

TEL.081 5224248 FAX 081 5227892 EMAIL: [email protected]  

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ELABORATO A CURA DELLE FF. SS. AREA 1

“Dove c'è musica non può esserci nulla di cattivo.”

Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, 1605/15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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INDICE

Parte  Prima  

IDENTITÀ  DELL’ISTITUTO    

1   Caratteristiche  socio-­‐economiche  del  bacino  territoriale  dell’Istituto   Pagg.   6  

  Territorio     Pag.   6  

  Popolazione   Pag.   6  

       

2.   Identità  dell’Istituto   Pagg.   9  

  Scuola  dell’Infanzia   Pag.   9  

  Scuola  Primaria   Pag.   10  

  Scuola  Secondaria  di  1°  grado   Pag.   10  

3.   Risorse  Umane   Pagg.   11  

  Alunni   Pag.   11  

  Docenti   Pag.   11  

  Dirigente  Scolastico     Pag.   11  

  Collaboratori  del  Dirigente  Scolastico   Pag.   12  

  Fiduciario  di  plesso   Pag.   12  

  Coordinatori  di  classe   Pag.   12  

  Funzioni  strumentali  e  gruppi  di  supporto   Pag.   13  

  Referenti   Pag.   16  

  Figure  sensibili  per  la  sicurezza   Pag.   17  

  Personale  amministrativo   Pag.   18  

  Organi  Collegiali   Pag.   18  

  Funzionigramma   Pag.   20  

4.   Valori  condivisi   Pag.   21  

  Uguaglianza   Pag.   21  

4  

 

  Imparzialità  e  regolarità   Pag.   21  

  Accoglienza  e  integrazione   Pag.   21  

  Orientamento  e  continuità   Pag.   22  

  Sicurezza   Pag.   22  

  Diritto  di  scelta   Pag.   23  

  Partecipazione   Pag.   23  

  Efficacia,  efficienza  e  trasparenza   Pag.   24  

  Libertà  di  insegnamento  e  aggiornamento  del  personale   Pag.   24  

       

5.   L’obiettivo  generale  del  POF   Pag.   24  

  Problemi  affrontati  dal  POF  e  strategie  risolutive   Pag.   24  

6.   Scelte  educative  e  didattiche   Pag.   27  

  Il  curricolo  verticale   Pag.   28  

  Piano  di  inclusione  di  Istituto   Pag.   29  

Parte  Seconda  

  IL  REGOLAMENTO  D’ISTITUTO   Pag.   32  

TITOLO  PRIMO   Norme  comportamentali   Pag.   33  

CAPO  I   Comportamento  degli  alunni  e  regime  della  frequenza  scolastica   Pag.   33  

CAPO  II   Disciplina  degli  allievi   Pag.   37  

CAPO  III   Regolamento  scuola  dell’Infanzia   Pag.   43  

CAPO  IV   Patto  educativo  di  corresponsabilità  (tra  scuola  e  famiglia)   Pag.   47  

CAPO  V   Norme  comportamentali  dei  Docenti   Pag.   49  

CAPO  VI   Modalità  di  comunicazione  dei  docenti  con  le  famiglie   Pag.   57  

TITOLO  SECONDO  

Comparazione  dei  profili  professionali  per   il   reclutamento  di  esperti  e  tutor  

Pag. 58

CAPO  I   Esperti  esterni,  interni  e  tutor   Pag. 58

Parte  Terza

1.   Proposta  formativa   Pag.   66

5  

 

2.   Offerta  integrativa  e  progetti   Pag.   68

3.   Piano  di  recupero  (GLIS) Pag.   69

4.   Valutazione   Pag.   73

5.   Aggiornamento   Pag.   75

Parte  Quarta  

AUTOANALISI  E  AUTOVALUTAZIONE  DI  ISTITUTO    

  Autoanalisi  e  autovalutazione  di  Istituto  Pag.   76  

 

6  

 

PARTE PRIMA 1. Caratteristiche socio-economiche del bacino

territoriale dell’Istituto Territorio

Casalnuovo di Napoli:

Comune italiano della Provincia di Napoli della Regione di Campania. I suoi abitanti sono chiamati Casalnuovesi. Si estende su 7,8 km² e conta 50 724 abitanti dall'ultimo censimento della popolazione. La densità di popolazione è di 6 545 abitanti per km². Nelle vicinanze i comuni di Pomigliano d'Arco, Afragola, Acerra e Volla. Frazioni di Casalnuovo sono: Casarea, Tavernanova, Licignano e Talona.

Popolazione Il comune di Casalnuovo di Napoli ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 32.134 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 47.940 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001

una variazione percentuale di abitanti pari al 49,19%. Gli ultimi rilevamenti statistici del 2011, come già detto, fanno registrare una popolazione pari a 50.724 abitanti. Il grafico sottostante che analizza la percentuale di popolazione, suddividendola in fasce di età, permette di valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo e su quello sanitario.  

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Tabella analitica dei dati per fascia di età

Anno 0 - 14 anni  

15 - 64 anni

65+ anni

Totale residenti

Età media

2002 12.041 32.554 3.417 48.012 31,3

2003 12.444 33.272 3.620 49.336 31,6

2004 12.506 33.701 3.765 49.972 31,9

2005 12.478 33.723 3.943 50.144 32,3

2006 12.262 34.020 4.005 50.287 32,7

2007 12.054 34.303 4.180 50.537 33,1

2008 11.802 34.455 4.335 50.592 33,5

2009 11.411 34.635 4.421 50.467 33,9

2010 11.117 34.882 4.577 50.576 34,4

2011 10.878 35.106 4.740 50.724 34,8

La popolazione di Casalnuovo ha fatto registrare un incremento particolare dalla fine degli

anni ottanta.

Negli anni '80, la popolazione si attestava sui 20.000 abitanti, tra la fine degli anni '80 e gli

inizi degli anni 2000 si è più che raddoppiata, fino a raggiungere gli attuali 50.000 abitanti.

Incremento dovuto alla cementificazione selvaggia dei terreni, una volta agricoli, senza un

piano regolatore e che non ha minimamente tenuto conto della esigua superficie comunale, di

appena 7 km2 ed ha creato enormi squilibri territoriali, problemi di viabilità e di

inquinamento. Il tenore di vita della popolazione è prevalentemente medio – basso e la

disoccupazione in aumento. Sul piano sociale e culturale si registra una sostanziale carenza di

strutture e servizi in grado di fornire stimoli ed opportunità di crescita, sebbene sul territorio

siano presenti diverse associazioni sportive, vi sia una biblioteca ed un teatro-cinema e

diverse forme di associazionismo e di volontariato che hanno dimostrato la disponibilità a

collaborare con l’ISTITUTO.

Le trasformazioni in atto a livello sociale quali ad esempio l’arrivo di cittadini di diverse

etnie, lingue e religioni fanno sì che non solo l’amministrazione cittadina, ma anche la scuola

dovrà attrezzarsi per acquisire nuove competenze in un’ottica di azione coordinata.

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INFRASTRUTTURE PRESENTI SUL TERRITORIO o Ferrovia dello Stato

o Circumvesuviana

o Uffici postali

o Scuole (infanzia, primaria, secondaria di I e II grado)

o Strada e superstrada

o Trasporti (ATP)

o Banche

o Centri commerciali

o Palazzetto dello sport

o Stadio comunale

o Sala polifunzionale “P. P. Pasolini”

STRUTTURE SANITARIE

o Ambulatorio di base

o Guardia medica

o Farmacie e sanitari

ISTITUZIONI AMMINISTRATIVE

o Comune SERVIZI

o Parrocchia

o Centro anziani

o Protezione civile

o Centro sociale

o Biblioteca

o Forum giovani

o Palestre

ASSOCIAZIONI

o Associazioni sportive

o Associazioni musicali

o Scuole di ballo

o Associazioni artistiche

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2. Identità dell’istituto L’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” nasce come succursale della Scuola Media “Aldo Moro” e diviene Scuola Secondaria autonoma nell’anno 1997 con il nome di “Aldo Moro II”. Il primo settembre 2000 ottiene il plesso “Cimminella”, divenendo così Istituto Comprensivo e l’anno successivo prende il nome di “Ragazzi d’Europa”. Nell’ anno 2007 entra a far parte

dell’Istituto la sede della Scuola dell’Infanzia “Parco Mimosa”.

Nell’anno 2011 dismesse le sedi di “Cimminella” e “Parco Mimosa”, a seguito di dimensionamento, con delibera del Comune (dicembre 2010) diviene parte integrante dell’Istituto il plesso di “Via Strettola”.

L’Istituto è costituito da due plessi, Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria siti in via Strettola e quello di Scuola Secondaria di I grado sito in via De Filippo.

Scuola dell’Infanzia La Scuola dell’Infanzia si propone come prima scuola di formazione del bambino, dai tre ai cinque anni, offrendo contesti di azione e di attività rispondenti alla sua età evolutiva. Pur non essendo scuola dell’obbligo essa favorisce esperienze principalmente attraverso il gioco, in cui il bambino è soggetto attivo, ed è un segmento fondamentale del sistema di istruzione e formazione. I bambini sono infatti impegnati a rapportarsi con la realtà, a costruire attraverso attività creative della mente i propri processi di conoscenza e a strutturare la propria personalità nell’interazione con gli altri.

ü La Scuola dell’Infanzia offre ai suoi alunni 40 ore settimanali organizzate dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30.

Le Sezioni della Scuola dell’Infanzia sono 5 di cui:

2 con alunni di 3 anni

2 con alunni di 4 anni

1 con alunni di 5 anni

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Scuola Primaria La Scuola Primaria ha la durata di cinque anni e accoglie bambini dai sei ai dieci anni. Favorisce l’iniziativa, l’autodecisione, la responsabilità personale; pone le basi per un esercizio consapevole delle capacità cognitive e sociali.

La Scuola Primaria, nell’esplicazione dei saperi disciplinari realizza la prima alfabetizzazione culturale e l’educazione consapevole alla convivenza civile. Il rapporto tra i saperi disciplinari e le educazioni, che compongono la cosiddetta convivenza civile, deve costruire percorsi formativi di tipo integrato attraverso la trasversalità fra di essi.

La scuola ha un suo programma che riguarda l’apprendimento degli alunni, la loro educazione ed istruzione, il loro sviluppo intellettuale, la loro formazione sociale e personale, la loro crescita civica come cittadini.

In sostanza, il progetto è tutto ciò che la scuola può fare e intende fare nei confronti degli alunni e del loro futuro, anticipando ciò che sarà realmente effettuato nel corso del tempo. La Scuola Primaria offre ai suoi alunni 27 ore settimanali distribuite con il seguente orario:

ü Dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 13,39

Le classi della Scuola Primaria sono 13 di cui

I A – I B

II A – II B

III A – III B – III C

IV A – IV B – IV C

V A – V B – V C

Scuola Secondaria di Primo Grado

La Scuola Secondaria di Primo Grado rappresenta il percorso formativo degli studenti dagli undici ai tredici anni e si conclude con l’esame di stato. Essa costituisce un ponte tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Secondo Grado, accompagna i ragazzi nel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza ed in quanto tale è un periodo significativo per lo sviluppo educativo, cognitivo e sociale.

La “scuola media” propone il sapere disciplinare, esige un impegno sistematico ed approfondito, è improntata al rafforzamento del metodo di studio e ha una marcata funzione orientativa.

Al termine del percorso gli studenti dovranno infatti compiere una scelta decisiva per il loro futuro quale quella dell’indirizzo superiore.

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Ne deriva dunque l’importanza di questo segmento dell’istruzione nel quadro più ampio dell’intera carriera scolastica di ciascuno.

La nostra Scuola Secondaria di primo grado prevede 25 classi con un corso ad indirizzo musicale per pianoforte, oboe, chitarra e percussioni

Offre ai suoi alunni 30 ore settimanali distribuite con il seguente orario:

dal lunedì al sabato, 8:30-13:30

più 2 ore extracurricolari per il corso F ad indirizzo musicale.

Il plesso di Via De Filippo, dove è allocata la Scuola Secondaria di 1° grado, prevede

• 25 aule

• 1 laboratorio multimediale

• 1 laboratorio scientifico

• 1 laboratorio linguistico

• 1 palestra coperta

• l’ufficio del Dirigente Scolastico

• gli uffici amministrativi

• l’ufficio del Direttore SGA

• l’archivio

3. Risorse umane Alunni: sono al centro del processo di insegnamento-apprendimento, i loro diritti, bisogni, aspettative e potenzialità guidano l'azione didattica ed educativa.

Docenti: titolari della libertà d'insegnamento nel rispetto dei diritti di apprendimento degli alunni, concretizzano gli obiettivi didattici ed educativi in percorsi che favoriscono il raggiungimento del successo formativo. Operano nella dimensione collegiale ed in quella individuale.

Dirigente scolastico: il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione della quale ha la legale rappresentanza, nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali Scolastici. Possiede autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente Scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Assicura la presenza dei docenti nelle classi sostituendo il personale assente. Il Dirigente Scolastico pro tempore è il Prof. Claudio Mola.

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Docenti collaboratori: il Dirigente Scolastico si avvale della collaborazione di due docenti da lui individuati con rapporto fiduciario ed attribuisce loro compiti organizzativi e gestionali. I Collaboratori del Dirigente Scolastico sono le Proff.sse Luisa Campana e Corinna Pollice

Fiduciario di plesso: il Dirigente Scolastico si avvale della collaborazione di un docente da lui proposto ed individuato dal Collegio quale sua diramazione nel plesso distaccato di via Strettola ospitante la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria. Il fiduciario del plesso di via Strettola è l’Ins. D’Amore Emilia

Coordinatori di classe e di interclasse: sono docenti individuati dal Collegio a cui è assegnato un preminente ruolo di riferimento nello sviluppo dell’azione formativa e nella gestione di situazioni problematiche. É un ruolo di grande delicatezza perché enfatizza le prerogative della funzione docente che è propria di tutti con una specifica manifestazione di sensibilità e cura. Coordinatori di interclasse:

I della Primaria GENTILOMO

II della Primaria DE CICCO

III della Primaria FURINO

IV della Primaria COPPOLA

V della Primaria SAVONA

Coordinatori di classe

1A SCOGNAMIGLIO

2A SENTENZA

3A LA MANNA

1B MUROLO

2B PROVENZALE

3B REGA

1C SERAO

2C RUGGIERO

3C CAMPANA

1D BARRETTA

2D MONTANINO

3D MUROLO

1E CONTALDI

2E CUTOLO

3E LONGOBARDO

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1F MANCUSO

2F D’ALTERIO

3F LAMATTA

1G ACUNZO

2G PARISI

3G AUTIERO

1H ADINOLFI

2H POLLICE

3H NAPPI M.

2I PAGANO

Docenti funzioni strumentali: sono insegnanti che coadiuvati da gruppi di lavoro coordinano azioni in quattro aree che il Collegio ha ritenuto strategiche per la sua proposta formativa.

Di seguito sono declinati i compiti per ciascuna funzione strumentale.

Area 1: Supporto alla gestione del POF

1. Revisiona il POF, ne cura l’eventuale nuova stesura e la sua pubblicizzazione; 2. Cura la fase realizzativa delle progettazioni; 3. Individua ed attua opportune modalità di verifica di tenuta dei processi progettuali; 4. Coordina il processo di autovalutazione di istituto e la realizzazione del piano di

miglioramento predisponendo, all’uopo, eventuali questionari di gradimento del servizio scolastico;

5. Documenta la partecipazione di alunni e docenti ad eventi interni ed esterni registrando gli esiti;

6. Coordina le procedure di somministrazione delle prove INVALSI e la raccolta dei dati connessi;

Area 2: Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica

1. Cura un modello condiviso ed unitario di programmazione didattica e di rendicontazione della stessa, anche in termini di esiti

2. Cura una comune rubrica docimologica per la valutazione intermedia e per quella di scrutinio finale;

3. Cura la documentazione educativa e delle buone pratiche metodologiche e didattiche;

4. Sollecita, fornendo esempi concreti, l’inserimento delle nuove tecnologie nella pratica didattica e nelle iniziative di formazione ed orientamento;

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5. Analizza i bisogni formativi dei docenti e coordina il piano annuale di formazione e aggiornamento;

6. Cura la biblioteca di istituto e la sua utilizzazione;

Area 3: Supporto agli alunni

1. Monitora le esigenze formative degli alunni e la richiesta delle famiglie predisponendo iniziative di sostegno, recupero e potenziamento;

2. Coordina le attività di continuità interna e quelle di orientamento in entrata ed uscita;

3. Promuove e coordina interventi per il contenimento e la prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica;

4. Coordina i gruppi di lavoro per gli alunni con diverse abilità facilitandone l’accoglienza, l’inclusione e il benessere;

5. Cura la comunicazione con le famiglie; 6. Coordina la progettazione di viaggi di istruzione e visite guidate; 7. Promuove e coordina iniziative di educazione alla salute;

Area 4: Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e per lo sviluppo dei rapporti con il territorio

1. Cura i rapporti con Enti ed Istituzioni del territorio per iniziative culturali e formative;

2. Ricerca e analizza le iniziative delle Istituzioni e dell’U.E. finalizzate all’approvvigionamento di risorse;

3. Cura la fase di partecipazione a bandi e gare (FSE, FESR, PON, POR, …); 4. Cura il sito web di istituto; 5. Coordina la stesura del giornale di istituto anche in formato digitale;

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Funzioni Strumentali e gruppi di supporto Area 1: F.S. Ins. FICO ANNA VALENTINA

Gruppo di supporto: • Ins. Mercadante • Prof.ssa Rega • Ins. Savona • Ins. Vecchione • Prof.ssa Allocca

Area 2: F.S. Prof. BARRETTA ANNAMARIA

Gruppo di supporto: • Ins. Marciano • Prof.ssa Nappi • Prof.ssa La Manna • Prof.ssa Sentenza • Prof.ssa Montanino

Area 3 – settore generale: F.S. Prof. TISCI ADELE

Gruppo di supporto: • Prof.ssa Palma • Prof.ssa Amorino • Prof.ssa Masturzo • Ins. Coppola • Ins. De Cicco

Area 3 – settore speciale: F.S. Prof. SCOGNAMIGLIO ELENA

Gruppo di supporto: • Prof.ssa Parisi • Prof.ssa D’Alterio • Ins. Furino • Ins. Schiavone • Ins. Lombardi

Area 4: F.S. Prof. SAVINO CARMELA

Gruppo di supporto: • Prof.ssa Meninno • Prof.ssa Iorio • Prof. Delle Donne • Prof. Ruggiero • Ins. Taliento

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Referenti e gruppi di lavoro • Referente Gruppi H: Prof. MANGANIELLO CARMINE

o GLHI: Si occupa dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili È nominato dal D.S. ed è costituito da:

§ Prof. Ing. Claudio Mola Dirigente Scolastico § Prof. Manganiello Docente di sostegno della Second. di 1° grado § Ins. Vecchione Docente di sostegno della primaria § Ins. Sostegno infanzia § Prof,ssa Provenzale Docente curricolare della Second. di 1° grado § Ins. Savona Docente curricolare della Primaria § Ins. Esposito Docente curricolare dell’Infanzia § Dott. Della Torre Maria (ASL) Operatore socio-sanitario § Sig. Rappresentante dei Genitori

o GLIS: Si occupa dell’integrazione scolastica degli alunni § Prof. Manganiello § Prof.ssa Scognamiglio § Ass. sociale § Dott.ssa Della Torre

• Referente per la legalità: Ins. VASILE ERMANNO • Referente per le gare sport. e consegn. attr. ginn: Prof. DELLE DONNE VALERIO • Referente Dip. Lettere, Arte e Musica: Prof.ssa MUNDULA MARINA • Referente Dip. Scientifico-Tecnologico: Prof.ssa SERAO • Referente Dip. Lingue straniere: Prof.ssa CUTOLO MATILDE • Referente per l’insegnamento di Strum. musicale: Prof.ssa SICILIANO GIOVANNA • Referente per la scuola dell’Infanzia: Ins. Sidro

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FIGURE SENSIBILI PER LA SICUREZZA L’istituto sta investendo in tema di sicurezza sia dal punto di vista di iniziative di tipo strutturale sia dal punto di vista dello sforzo organizzativo. Le figure sensibili in tema di sicurezza sono quelle indicate nel seguente schema.

• Datore di lavoro: D.S. Prof. Mola Claudio • RSPP: Ins. Vasile Ermanno • ASPP: Prof. Farnese Giacinto • RLS: Prof.ssa Tisci Adele

• Addetti al primo soccorso per il plesso centrale

o Prof. Peluso Carmine o Prof.ssa Palma Felicia o Prof. Minichino Giovanni o Sig.ra Infermiere Annamaria

• Addetti al primo soccorso per il plesso di via Strettola

o Ins. Fiengo Teresa o Ins. Lombardi Angela o Sig.ra Stefanile Rosa o Ins. Capasso Anna Maria

• Addetti alla gestione dell’emergenza (antincendio ed evacuazione) per il plesso

centrale o Prof. d’Urso Franco o Prof.ssa Iorio Concetta o Prof.ssa Meninno Ilaria o Sig. Bonetti Giuseppe o Prof. Capone Vincenzo

• Addetti alla gestione dell’emergenza (antincendio ed evacuazione) per il plesso di via Strettola

o Sig. Monda Raffaele o Ins. Lieto Giovanna o Ins. Taliento Giulia o Ins. Esposito Maria Rosaria

 

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Servizi generali ed amministrativi Direttore dei servizi generali ed amministrativi: sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili dell’Istituto e ne cura l’organizzazione con funzione di coordinamento, promozione dell’attività e verifica dei risultati, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze.

Personale amministrativo: svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi. Possiede competenza diretta nella gestione dell’archivio e del protocollo; ha rapporti con l’utenza e può svolgere attività di supporto amministrativo alla progettazione e alla realizzazione di iniziative didattiche.

Personale ausiliario: (Collaboratori scolastici): vigilano sugli alunni, sugli spazi scolastici, intervengono per l’immediata e piccola manutenzione, intervengono in situazione di emergenze, in alcuni casi provvedono all’igiene dei locali scolastici, spostano sussidi e materiali, si occupano delle comunicazioni interne e del controllo dell’accesso alle strutture.

Organi collegiali Consiglio di istituto: negli istituti con numero di alunni superiore a 500 è composto da 8 docenti, 8 genitori 2 rappresentanti del personale ATA e dal Dirigente. E’ presieduto da uno dei rappresentanti dei genitori. Dura in carica tre anni. Ha potere deliberante, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, adozione del POF, programmazione delle attività della scuola, elezioni scolastiche, bilancio di previsione, variazioni di bilancio, conto consuntivo, acquisti, iscrizione alunni e criteri di formazione classi, utilizzazione del fondo di Istituto, attività extrascolastiche, viaggi di istruzione e visite guidate, adattamento del calendario scolastico, criteri generali per la programmazione educativa. Al Consiglio d'Istituto spetta il compito di gestire la vita amministrativa dell'istituto in stretta relazione con la progettazione didattica. Il Presidente del Consiglio di Istituto pro tempore è il Dott. Raffaele Viola.

Giunta esecutiva: è eletta dal Consiglio di Istituto, è composta dal Dirigente, da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico-ausiliario e due genitori e ad essa partecipa il Direttore dei servizi amministrativi con funzioni anche di segretario. Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio d’Istituto. Ha anche competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni su proposta dei consigli di classe.

Collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell’ istituto nei due ordini di scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. In particolare cura la programmazione dell’attività educativa, formula proposte al Dirigente per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti. Fornisce indicazioni per l’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività

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didattiche. Provvede all’adozione dei libri di testo, promuove iniziative di aggiornamento dei docenti.

Consigli di classe (Scuola Secondaria), di interclasse (Scuola Primaria), di intersezione (Scuola dell’Infanzia): programmano e valutano il percorso educativo e didattico delle classi. Sono composti dal Dirigente Scolastico, dai docenti delle classi, dai rappresentanti eletti tra i genitori degli alunni delle classi stesse. Al Consiglio di Interclasse della Scuola Primaria spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dei moduli di competenza

Rappresentanti dei genitori: queste figure sono di fondamentale importanza per la vita scolastica poiché rappresentano la componente genitori negli organi collegiali.

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Funzionigramma

 

Dirigente  Scolastico  

Prof. Ing. Claudio Mola

                 

Collaboratori  del  D.S.  

                   

 

 

 

 

 

 

C  

O  

L  

L  

E  

G  

I  

O  

 

 

 

 

Direttore  S.G.A.  

Sig .ra Rosalba De Falco

Personale  

ATA    

   

Giunta    Esecutiva  

 

 

 

 

 

Funzioni  Strumentali:  

 

 

 

Consiglio  di  

Istituto  

Referenti  di  Dipartimento  

Altri  Referenti  

 

Coordinatori  di  Classe,  di  

interclasse  e  di  intersezione  

 

Comitato  di  Valutazione  

FAMIGLIE  

S      T      U      D      E      N      T      I  

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Valori condivisi I valori che sono alla base di tutta l’attività della scuola hanno come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana e trovano riscontro nei principi fondamentali che si riportano qui di seguito

Uguaglianza

Il servizio pubblico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole che disciplinano i rapporti tra utenti e scuola sono uguali per tutti. Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

Il nostro Istituto è luogo di educazione, di acquisizione di conoscenze, di sviluppo di competenze mediante lo studio, nonché di formazione di una coscienza critica. Tutte le componenti del personale, in particolare quella docente del nostro Istituto sono impegnati, ciascuna secondo le proprie competenze, a rimuovere, con appropriati interventi di assistenza, di sostegno e di recupero, le cause di diverso rendimento scolastico degli alunni.

Imparzialità e regolarità

Ogni attività intrapresa all’interno dell’Istituto è ispirata a principi di democrazia, trasparenza, legalità e obiettività, affinché tutti gli alunni conseguano gli obiettivi formativi e culturali previsti dal nostro Ordinamento. Il nostro Istituto garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e dei diritti dei lavoratori della scuola e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

Accoglienza e integrazione

Il nostro Istituto si impegna a favorire, con opportuni e adeguati atteggiamenti ed azioni di tutte le componenti del personale docente e non docente, l’accoglienza, l’inserimento ed l’integrazione degli alunni, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali, assicurando a ciascuno di essi un trattamento basato sulla dignità e sul rispetto della persona. Ai soggetti diversamente abili è garantita una perfetta integrazione nella comunità scolastica.

Inoltre l’Istituto si impegna ad attuare:

• iniziative atte a far conoscere strutture, forme organizzative, regolamento d’Istituto, POF a tutti gli alunni nuovi iscritti;

• iniziative atte a conoscere gli alunni nuovi iscritti attraverso test, questionari (sociologici, cognitivi ecc);

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• incontri con gli insegnanti delle classi di raccordo Infanzia-primaria-Secondaria I grado e Orientamento alunni classi terze;

• organizzare, nella prima parte dell’anno scolastico, un incontro tra i genitori degli alunni nuovi iscritti e i docenti del Consiglio di Classe per una reciproca conoscenza.

Orientamento e continuità L’Istituto svolge attività di orientamento per gli alunni delle terze medie con lo scopo di creare i necessari collegamenti con le Scuole Secondarie di II grado, e di assicurare una proficua continuità con gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria all’interno dell’Istituto Comprensivo.

Orientamento in ingresso

Gli obiettivi che il progetto di orientamento in ingresso si propone sono:

a) mantenere costante la centralità dell’alunno nel processo formativo; b) facilitare il passaggio nei tre segmenti scolastici del nostro Istituto anche in

relazione all’elevamento dell’obbligo scolastico; c) rendere incisivi, mirati, finalizzati i collegamenti disciplinari che legano i

diversi cicli di istruzione; d) conoscere le potenzialità e le risorse dei discenti per meglio valorizzarle nelle

varie fasi dell’istruzione; e) prevenire le difficoltà, le disfunzioni nell’affrontare i regolamenti dell’istituto e

gli adempimenti burocratici, anche per prevenire la dispersione.

Orientamento in uscita

Gli obiettivi che il progetto di orientamento in uscita si propone sono:

• promuovere lo sviluppo della persona: l’alunno deve riuscire ad essere consapevole delle proprie aspirazioni; • saper definire e realizzare un progetto di vita centrato sulla propria identità personale e ancorato al contesto scolastico-professionale ed ai lavori della moderna società; • individuare le aspettative dell’alunno, desideri, interessi, prospettive future di lavoro o di studio, ecc..

Sicurezza Il decreto legislativo n. 626/1994 ha introdotto nel quadro della normativa italiana una serie di obblighi per i dirigenti scolastici, per i preposti, per i lavoratori e gli studenti concernenti la sicurezza e la tutela della salute fra i quali possono considerarsi come più significativi:

a) l’istituzione di figure sostanzialmente nuove in ambito scolastico, quali quelle del

“responsabile del servizio di prevenzione e protezione” e del “rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”;

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b) l’obbligo per il datore di lavoro di elaborare un documento contenente la “valutazione dei rischi” che possono derivare dai processi lavorativi e dall’ambiente di lavoro;

c) l’individuazione delle misure di prevenzione necessarie in base alle norme di legge e di buona tecnica ed il programma di attuazione delle stesse;

d) un intervento attivo, responsabile e integrato di tutti i soggetti interessati dalla e alla sicurezza, coinvolgente i lavoratori e/o i loro rappresentanti, dall’individuazione delle situazioni di rischio fino alla scelta delle soluzioni per prevenirle e/o ridurle;

e) la predisposizione di un organico programma d’informazione e formazione dei lavoratori e degli studenti, atto a realizzare una maggiore consapevolezza nell’affrontare le tematiche di prevenzione;

f) è costituito il “gruppo della sicurezza”, è stato predisposto il documento di valutazione dei rischi, si attua, all’interno dell’Istituto anche la formazione per gli studenti, i quali saranno chiamati a partecipare in concreto alle prove periodiche di evacuazione.

Diritto di scelta

L’utente ha la facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.

La libertà di scelta si esercita nei limiti della recettività obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).

Il diritto - dovere (L.53/03), il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte.

L’Istituto garantisce nei confronti dei propri iscritti, forme di monitoraggio tendenti ad orientare, recuperare, integrare quanti incontrano difficoltà cognitive o di socializzare e conseguenti strategie didattiche mirate, a cura del Consiglio di Classe.

Partecipazione

Istituzioni, personale, genitori e alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti.

L’Istituto si impegna a favorire attività extra-scolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.

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Efficacia, efficienza e trasparenza

La legge 241/90 (nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso a documenti amministrativi) è assunta quale riferimento fondamentale nella regolamentazione del servizio. L’istituzione scolastica promuove ogni forma di partecipazione e garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente. L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti si uniforma a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità e trasparenza.

Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale

I momenti di programmazione, individuali e collegiali, sono garanzia di libertà di insegnamento che è di rango costituzionale e si sostanzia nella libertà delle scelte metodologiche finalizzate al pieno sviluppo della personalità degli alunni e al conseguimento del loro successo formativo. Essa si esercita nel pieno rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nel piano di studi di ciascuno segmento formativo.

L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’Amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.

L’Istituzione Scolastica garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’Amministrazione, in linea con quanto previsto dal C.C.N.L.

5.Obiettivo generale del POF: la mission Alla Scuola più di ogni altra agenzia educativa, spetta il compito di condurre i discenti alla maturazione di competenze di radice cognitiva e di tipo relazionale tutelando la complessità che contraddistingue la persona.

Alla luce dei risultati del rapporto di Autovalutazione (RAV) l’Istituto pone quale MISSION del suo P.O.F. per l’anno scolastico 2015/16

“Il miglioramento della sua azione inclusiva, del monitoraggio dei risultati a distanza, della valorizzazione del merito”

È fondamentale soffermarsi sul senso delle parole chiave che sintetizzano la mission.

MIGLIORAMENTO significa rendere la scuola attraente, appetibile ed innescare quelle dinamiche motivazionali senza le quali ogni finalità resta puro esercizio retorico perché non si traduce in un cambiamento comportamentale degli alunni e di quanti in essa operano.

INCLUSIONE significa muoversi sui binari del miglioramento logistico e della qualità dell’azione formativa affinchè nessuno sia sentito come non appartenente, non pensato e

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quindi non accolto, ma al contrario percepisca di essere non nel tessuto ma il tessuto dell’organizzazione.

VALORIZZAZIONE significa attribuire un riconoscimento all’impegno che determini la motivazione a conseguire livelli più alti di preparazione per gli alunni e a profondere più generose qualità professionali da parte di ogni operatore;

Pertanto, per la concreta realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, in rapporto di stretta continuità con quanto condiviso nel trascorso anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha formulato, le seguenti scelte educative e didattiche di fondo dell’Istituto:

§ ampliamento dei Processi di Orientamento e Continuità tra i vari ordini di scuola con particolare attenzione ai risultati a distanza;

§ progettazione di percorsi formativi fortemente inclusivi e tendenti a rendere il tempo scuola più rispondente alle esigenze dello star bene con sé e con gli altri, con enfasi sulle fasi di sostegno/recupero come su quelle di valorizzazione delle eccellenza;

§ supportare i docenti nell’espressione di nuove progettualità, in particolare nell’ottica della revisione dei curricoli, della certificazione delle competenze, del miglioramento dei processi di monitoraggio e conseguentemente dei parametri della qualità dell’Istituto

Il Collegio dei Docenti recependo tali indicazioni ha tradotto la sua proposta di lavoro nella seguente schematizzazione:

Obiettivo specifico Interventi sul livello curriculare

Sviluppo e ampliamento delle

competenze di base

Attuazione di moduli interdisciplinari che puntino sul conseguimento di Obiettivi condivisi

Creazione di presupposti adeguati al

successo formativo

Adozione e valorizzazione di una didattica volta all’acquisizione delle competenze di base e trasversali

L’attuazione dell’intero Piano dell’Offerta Formativa si traduce nella realizzazione di interventi specifici e mirati nel corso dell’anno scolastico, nelle pause didattiche, nella prevenzione della dispersione scolastica.

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Ogni segmento d’azione è coordinato dalle Funzioni Strumentali di riferimento. Il sistema complessivo è sottoposto al coordinamento della F.S. dell’Area 1

PROBLEMI AFFRONTATI DAL POF RISULTATI ATTESI

Motivazione allo studio

Contenimento di dispersione scolastica

(F.S. Area 3 – b)

Sviluppo di competenze per imparare a imparare lungo l’arco della vita.

(F.S. Area 2)

Insufficiente integrazione tra le Istituzioni presenti sul territorio e la scuola

Collaborazione continuativa con Enti esterni ed Istituzioni

(F.S. Area 4)

Qualificazione della formazione:

A. Creazione di un ponte verso i successivi indirizzi di studio

B. Creazione di presupposti adeguati per il successo negli studi

Diffusione di una didattica orientativa.

(F.S. Area 3 – a)

Miglioramento della spendibilità delle competenze acquisite nel Corso di studi.

(F.S. Area 2)

Adeguamento e potenziamento dei contenuti curricolari.

(F.S. Area 2)

Potenziamento delle capacità di autonoma scelta e gestione consapevole del proprio percorso

(FF.SS. Area 2 - 3)

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Scelte educative e didattiche dell’istituto

6. Le strategie di insegnamento “La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti, il profilo professionale di ciascun docente è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio, di aggiornamento e di sistematizzazione della pratica didattica.”

I metodi di insegnamento riguardano l’orientamento complessivo che l’insegnante assume ma è opportuno evidenziare che è ormai convinzione consolidata che nell’insegnamento non si possa parlare di un metodo capace di imporsi sugli altri.

Gli insegnanti hanno a disposizione una molteplicità di metodi, strategie di insegnamento e modalità di programmazione tra i quali scegliere a seconda non solo dei propri convincimenti ma anche delle condizioni del proprio contesto.

Da anni il nostro Istituto per operare le sue scelte strategiche si ispira alla teoria Howard Gardner sulle intelligenze multiple, secondo la quale non esiste una facoltà comune di intelligenza, bensì diverse forme di essa, ognuna indipendente dalle altre.

Occorre, dunque, fare un’ulteriore precisazione pedagogica: per camminare a passo con i propri tempi, la nostra scuola punta alla formazione di giovani che abbiano teste “versatili”, ossia cervelli in grado di imparare sempre cose nuove e in grado di attivare una diversità di competenze in passato non richieste.

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CURRICOLO VERTICALE

PER COMPETENZE Vedi allegato

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PIANO DI INCLUSIONE D’ISTITUTO Premessa

L’idea di inclusione si basa non sulla misurazione della distanza da un preteso standard di adeguatezza, ma sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. Se l’integrazione tende a identificare uno stato, una condizione, l’inclusione rappresenta piuttosto un processo, una filosofia dell’accettazione, ossia la capacità di fornire una cornice dentro cui gli alunni — a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale — possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità a scuola.

I bisogni educativi speciali

Una scuola inclusiva, perciò, non si occuperà solo di personalizzare gli interventi relativi agli alunni disabili, ma dovrà prendersi cura di tutti i Bisogni Educativi Speciali. Per Bisogno Educativo Speciale si intende qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, in ambito educativo e/o di apprendimento, permanente o transitoria, dovuta all’interazione di vari fattori di salute secondo il modello ICF dell’OMS, e che necessita di educazione specializzata individualizzata. In ogni classe ci sono, infatti, alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. In questi casi i normali bisogni educativi di tutti gli alunni (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni) si arricchiscono, diventano più complessi a causa di un funzionamento educativo-di apprendimento problematico. I Bisogni Educativi Speciali comprendono tre grandi sotto-categorie.

1) Disabilità o deficit definibili in termini medico-sanitari. Derivano da carenze organico funzionali attribuibili a menomazioni e / o patologie organiche (deficit sensoriali, motori, neurologici, ecc.). Siamo pertanto in presenza di “minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”, secondo quanto previsto dall’art. 3 della legge n. 104 del 1992.

2) Disturbi evolutivi specifici. Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo evolutivo specifico. Si tratta comunque di “disturbi” che non vengono o non possono venire certificati ai sensi della legge 104/92, e non danno conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro (come l’insegnante di sostegno) ma che comunque sono capaci di costituire importanti limitazioni per alcune attività della vita quotidiana.

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3) Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: oltre che per motivi fisici, biologici, fisiologici anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguata e personalizzata risposta. Si tratta cioè di tutte quelle situazioni nelle quali il Bisogno Educativo Speciale non è originato da un deficit o disturbo della persona, ma da condizioni del contesto di vita che generano difficoltà.

Finalità

1) Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza e inclusione.

2) Facilitare l’ingresso degli alunni con Bisogni Educativi Speciali nel sistema scolastico e sociale nel quale saranno inseriti.

3) Realizzare l’inclusione, sviluppando le abilità sociali e comunicative dell’alunno. 4) Promuovere iniziative di collaborazione tra scuola, reti di scuole, Comune, Enti

territoriali, ASL. 5) Favorire un clima d’accoglienza nella scuola e rimuovere gli ostacoli alla piena

integrazione. 6) Stabilire un’alleanza educativa con le famiglie.

Obiettivi ed azioni positive per una didattica inclusiva

1) Mettere la persona al centro dell’azione didattica, cioè accogliere ed accettare l’altro come persona, per conoscere l’alunno anche dal punto di vista socio-affettivo, oltre che cognitivo.

2) Includere, sempre, anche gli studenti più problematici, cioè riconoscerne i bisogni e cercare strategie idonee a sollecitare l’attenzione e la partecipazione, per creare apprendimento significativo, per non creare dispersione scolastica.

3) Considerare fondamentale la relazione educativa, base indispensabile dell’apprendimento, al di là della disciplina e dei programmi da svolgere.

4) Promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento. 5) Praticare in classe strategie più coinvolgenti di quelle tradizionali (attività

espressive come teatro, musica, video, laboratori di cittadinanza attiva; studio guidato; lavori sulle dinamiche di classe, sulle emozioni, sul bullismo; formazione per prevenzione e contrasto dell’uso/abuso di sostanze; utilizzo di percorsi interdisciplinari, su tematiche civiche e ambientali, con materiali e sussidi multimediali).

6) Condividere le linee metodologie e i presupposti pedagogici con tutto il personale educativo.

7) Valorizzare le potenzialità e risorse di ognuno, anche le competenze non formali. 8) Riconoscere i diversi bisogni e le differenze individuali, dando risposte diverse a

domande diverse cioè curare la personalizzazione dell’insegnamento e adeguare in itinere la programmazione di ciascuna disciplina.

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9) Una formazione dei docenti che favorisca lo sviluppo di una didattica più inclusiva.

10) Individuazione delle risorse, non solo prettamente economiche e strumentali interne (es. intensificare e rendere più proficua la collaborazione con gli enti territoriali; pensare a progetti dai contenuti anche “ extracurriculari”).

11) Condivisione più ampia del progetto educativo fra scuola e famiglia: migliorare le forme/modalità di comunicazione e informazione, partendo da un ascolto più “attivo” della componente genitoriale (es. focus group).

Strategie di intervento

1) Elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.

2) La scuola – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – può avvalersi per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010, meglio descritte nelle Linee guida allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011.

Le forme di personalizzazione, dunque, vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata (PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Il Piano annuale per l’inclusività è inteso come un momento di riflessione di tutta la comunità educante per realizzare la cultura dell’inclusione, lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni.

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PARTE SECONDA REGOLAMENTO DI ISTITUTO

PREMESSA

La scuola è luogo privilegiato di formazione dei giovani. Essa persegue obiettivi educativi e culturali che si sostanziano nell’inserimento responsabile e consapevole nella vita attiva e nell’incremento delle conoscenze, abilità e competenze attraverso lo studio ed il miglioramento della sua qualità.

Essa è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, ispirata a valori democratici per la crescita della persona in tutte le sue dimensioni.

Nel convincimento che la regolamentazione non costituisca una limitazione alla libertà ma un freno all’arbitrio e quindi un baluardo per l’esercizio dei diritti di tutti, l’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” ha investito in uno sforzo di codifica della disciplina che dirima a monte ogni controversia e salvaguardi il benessere delle relazioni.

Per la sua peculiarità e al fine di agevolarne la lettura, si è ritenuto utile estrapolare il Regolamento della Scuola dell’Infanzia, pur confermando l’omogeneità della sua impostazione con i principi condivisi negli OO.CC. unitari dell’Istituto Comprensivo. I seguenti articoli, ove non sia fatta esplicita menzione alla Scuola dell’Infanzia, si intendono riferiti alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria di 1° grado.

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TITOLO PRIMO

NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

CAPO I

Norme generali per gli alunni

Art. 1 – Orario delle lezioni L’orario di erogazione del servizio scolastico viene fissato annualmente dal Consiglio di Istituto compatibilmente con le esigenze delle famiglie e degli alunni, tenuto conto delle vigenti disposizioni circa i quadri orari d’insegnamento. L’orario delle lezioni è redatto dal Dirigente Scolastico e dai suoi collaboratori, alla luce dei criteri formulati in seno al Consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio dei Docenti. Per il corrente a.s. l’orario di erogazione del servizio scolastico è così fissato:

1. Scuola dell’Infanzia Dalle 08.30 alle 16.30, dal lunedì al venerdì e con servizio mensa

2. Scuola Primaria Dalle 08.15 alle 13.39 dal lunedì al venerdì

3. Scuola Secondaria di 1° grado Dalle 08.30 alle 13.30 dal lunedì al sabato. Per il corso con insegnamento di strumento musicale è previsto il rientro pomeridiano degli alunni con orario personalizzato e comunicato alle famiglie.

Art. 2 – Ingresso in ritardo degli alunni

1. Gli alunni che si presentano a Scuola in ritardo dovranno presentare giustificazione scritta; gli alunni che si presentano a Scuola in ritardo motivandolo solo verbalmente, sono ammessi in classe con l’obbligo di giustificazione scritta da esibire il giorno successivo.

2. L’ingresso sistematico in ritardo per cause contingenti deve essere comunicato e giustificato dal genitore in forma scritta acquisita agli atti e rivolata al D.S. che ne informa il coordinatore di classe.

3. L’ingresso in ritardo in corrispondenza delle lezioni di strumento musicale è consentito nei termini dei 30’ rispetto all’orario di inizio delle lezioni.

Art. 3 – Uscita degli alunni

1. Gli alunni non possono lasciare l’Istituto prima del termine delle lezioni; in caso di improvviso malore o di inderogabili e comprovate necessità, sarà cura della Dirigenza prendere opportune iniziative. Il genitore (o chi ne fa le veci) che richiede l’uscita anticipata dell’alunno per gravi e indifferibili esigenze, dovrà esibire valido documento di identità; se impedito potrà delegare altra persona maggiorenne la quale oltre alla delega dovrà esibire sia il proprio documento di identità sia un documento di identità del delegante.

2. L’uscita sistematica in anticipo per cause contingenti deve essere comunicata e giustificata dal genitore in forma scritta acquisita agli atti e rivolata al D.S. che ne informa il coordinatore di classe.

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3. A nessun alunno è permesso uscire dall’area scolastica durante le lezioni o gli intervalli.

4. All’ultima ora, l’insegnante potrà̀ sospendere l’attività̀ didattica due minuti prima del suono della campana per consentire agli alunni di preparare lo zaino e vestirsi sotto la sua sorveglianza. L’attesa del suono della campanella avverrà̀ in aula

5. Gli insegnanti dell’ultima ora controlleranno che l’uscita degli alunni dalla scuola avvenga secondo quanto concordato con le famiglie.

Art. 4 – Giustifica delle assenze

1. Gli alunni che sono stati assenti per malattia o per altri motivi, dovranno presentarsi a Scuola con la giustificazione scritta da un genitore esibita all’insegnante della 1a

ora. 2. Qualora l’assenza superi i 5 giorni consecutivi, anche non scolastici, sarà

necessario esibire anche il certificato medico di idoneità alla frequenza. La giustificazione sarà vistata dal docente della prima ora.

Art. 5 – Vigilanza sugli alunni Allo scopo di garantire il corretto e sicuro svolgimento delle attività didattiche e la massima vigilanza sui minori durante l’orario di servizio, si rammenta ai docenti quanto espressamente previsto dalle disposizioni vigenti, per conoscenza e norma. Fa parte degli obblighi di sevizio degli insegnanti quello di vigilare sugli allievi durante l’ingresso e per tutta la permanenza degli stessi nella scuola, nonché́ durante gli spostamenti da e per i laboratori e la palestra e al momento dell’uscita da scuola. Ciascun docente è tenuto a collaborare alla sorveglianza più̀ generale nei locali dell’istituto e ad attuare le misure organizzative e disciplinari che ritenga idonee per la tutela e l’incolumità̀ degli alunni facendo in modo che:

1. essi stiano lontani da fonti di pericolo; 2. essi restino in classe durante il cambio dell’ora; 3. il Dirigente e i suoi collaboratori siano tempestivamente informati di eventuali

comportamenti a rischio e di assenze ingiustificate di alunni dalle aule. L’obbligo di vigilanza ha rilievo primario rispetto a tutti gli altri obblighi di servizio e in caso di concorrenza di più̀ obblighi che per circostanze oggettive di tempo, non consentono il loro contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere al dovere di vigilanza.

4. I docenti devono essere almeno 5 minuti prima del proprio orario di servizio nelle aule.

5. Sul registro di classe verranno segnalati assenze, ritardi, giustificazioni; 6. Al docente assegnato alla classe spetta vigilare sulla sicurezza e incolumità dei

minori e adottare, in via preventiva, tutte le misure organizzative e disciplinari idonee ad evitare situazioni di pericolo, compreso il comportamento indisciplinato della classe, così da impedire che gli allievi compiano atti dannosi a terzi o a se stessi. In particolare i docenti devono vigilare affinchè all’interno dell’istituto non si fumi e i telefoni cellulari restino spenti.

7. A queste indicazioni si aggiungono gli specifici doveri identificati dalle necessarie garanzie di sicurezza previste dal RSPP e dal D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche. E’ fatto divieto ai docenti di lasciare incustodita la classe durante l’ora di lezione. Nel caso ricorra l’inderogabile necessità di lasciare l’aula, il docente avrà̀ cura di farsi momentaneamente sostituire dal personale ausiliario

8. Per nessuna ragione gli alunni devono essere inviati fuori dall’aula privi di sorveglianza, né per provvedimento disciplinare, né per incarichi non attinenti

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all’attività̀ didattica; per nessuna ragione gli alunni devono essere utilizzati per spostare pesi, attrezzi, banchi, etc. Per tali scopi si deve ricorrere al personale ausiliario.

9. Nelle ore intermedie, i docenti che non hanno lezione nell’ora precedente, si troveranno di fronte alla propria aula prima dell’inizio della lezione.

10. Il docente in servizio, alla fine della propria ora, dovrà̀ raggiungere al più̀ presto l’eventuale classe successiva. Nel caso non fosse in servizio nell’ora successiva, attenderà̀ fino all’arrivo del docente subentrante. Gli insegnanti sono tenuti a verificare la presenza degli alunni ad ogni cambio dell’ora e a registrare eventuali variazioni. Non è consentito recarsi in Presidenza, in Segreteria, alla fotocopiatrice, etc. nel cambio dell’ora. Il personale ausiliario vigilerà̀ nel corridoio fino all’arrivo dell’insegnante.

11. Nel caso di spostamento delle classi in palestra o nei laboratori, il docente accompagnerà̀ gli alunni durante l’andata ed il ritorno e garantirà̀ la piena sorveglianza sugli alunni. Durante il trasferimento è possibile avvalersi della collaborazione del personale ausiliario specificamente incaricato dal DSGA.

12. Il docente di classe, con l’assistenza del docente di sostegno o dell’assistente ad personam, deve garantire costante vigilanza sui minori portatori diversamente abili, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi.

13. All’ultima ora, l’insegnante potrà̀ sospendere l’attività̀ didattica due minuti prima del suono della campana per consentire agli alunni di preparare lo zaino e vestirsi sotto la sua sorveglianza. L’attesa del suono della campanella avverrà̀ in aula

14. Controllare che l’uscita degli alunni dalla scuola avvenga secondo quanto concordato con le famiglie.

15. La violazione del precedente articolo integra gli estremi della responsabilità extracontrattuale per “culpa in vigilando” secondo le prescrizioni normative generali e speciali.

Art. 6 – Assiduità nella frequenza L’assiduità nella frequenza è considerata obiettivo educativo primario dell’Istituto; i consigli di classe, nella loro autonoma funzione di programmazione e di valutazione, stabiliranno, caso per caso, parametri quantitativi, concernenti la frequenza scolastica, da utilizzare in sede di scrutinio intermedio e finale; in linea generale, si ritiene che tassi di assenteismo superiori al 25% del totale di giorni di lezione debbano essere considerati come un grave ostacolo al perseguimento degli obiettivi didattici, tranne che in casi di assenze giustificate per gravi e documentati motivi di famiglia o di salute. Art. 7 – Divieto di utilizzare impropriamente telefoni cellulari, lettori MP3, … È fatto divieto di utilizzare durante lo svolgimento dell’attività didattica telefoni cellulari, lettori MP3 o altra strumentazione elettronica per comunicazioni, salvo casi di urgenza ed opportunità che abbia valutato il docente nella classe. Art. 8 –Regolamentazione della partecipazione ai viaggi di istruzione Per l’eventuale organizzazione di viaggi di istruzione e visite guidate, la scuola intende adottare per questo anno scolastico un sistema che tende a premiare gli alunni che si sono mostrati più meritevoli sia dal punto di vista del profitto che della partecipazione. I parametri individuati sono:

• Il comportamento esemplare oltre includente l’impegno nello studio; • il tasso di assenteismo fino a tale data che non deve superare il 25%;

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• il numero di sanzioni disciplinari (non parteciperanno ai viaggi alunni che siano stati destinatari di sanzioni disciplinari di tipo sospensivo o che abbiano riportato annotazioni sul registro in numero superiore a: 5 nelle classi I e a: 3 nelle classi II e III ).

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CAPO II

Infrazioni, sanzioni e ricorsi

Art. 1 - Tabella di corresponsione tra infrazioni e sanzioni

In coerenza con il principio di proporzionalità le sanzioni sono graduate in ordine crescente di potere afflittivo.

AMBITO COMPORTAMENTI SANZIONI Regolarità nella frequenza

a. ritardi ripetuti b. mancanza di puntualità nella

giustificazioni c. assenze saltuarie e ripetute d. assenze non giustificate

Casi a-b-c: 1. richiamo del

Dirigente scolastico

2. convocazione genitori

Caso d: a. rientro a scuola

accompagnato dai genitori

Impegno nello studio 1. non porta i materiali e in maniera ripetuta non esegue lavoro assegnato

1. nota del docente sul diario e sul registro di classe

2. convocazione dei genitori da parte del docente

3. convocazione dei genitori, scritta e protocollata da parte del Consiglio di Classe

4. eventuale convocazione dei genitori da parte del Dirigente Scolastico

Rispetto degli adulti a. linguaggio o comportamenti e gesti non corretti

b. minacce verbali e non, insulti c. danneggiamento a persone e/o

cose appartenenti al personale

Caso a: 1. nota del docente

sul diario e sul registro di Classe

2. richiamo del Dirigente Scolastico

Caso b: 1. convocazione dei

genitori alla presenza del Dirigente

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Scolastico 2. eventuale

sospensione di un giorno

Caso c: 1. sospensione, a

discrezione del Consiglio di classe e risarcimento del danno

2. esposto all’autorità competente

Rispetto dei coetanei a. derisione continua dei compagni

b. disturbo delle lezioni e impedimento del loro normale svolgimento

c. danneggiamento e/o sottrazione di oggetti personali

d. minacce e. litigio con ricorso alle mani e

uso di oggetti contundenti

Casi a-b: 1. Richiamo da parte

del Docente e annotazione sul registro

2. richiamo da parte del Dirigente Scolastico con annotazione sul registro

3. se reiterati, convocazione dei genitori e richiamo dell’alunno da parte del Dirigente Scolastico

Casi c-d-e: 1. convocazione dei

genitori degli alunni coinvolti e sospensione seconda della gravità del caso

2. eventuale risarcimento del danno e/o attività in favore della comunità Scolastica

3. denuncia all’autorità competente

Rispetto delle strutture didattiche e degli arredi

a. non cura l’ambiente dove si lavora

b. danneggia le strutture imbrattando con scritte

c. danneggia le strutture scalfendo e/o rompendo

Caso a: 1. richiamo verbale

del docente e del Dirigente scolastico

2. riassetto

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d. danneggia le strutture compiendo atti vandalici

dell’ambiente Caso b:

1. richiamo del docente e del Dirigente scolastico

2. comunicazione ai genitori

3. ripulitura e/o attività in favore della comunità scolastica

Casi c-d: 1. richiamo del

Dirigente scolastico

2. convocazione dei genitori

3. sanzione pecuniaria stabilita dai competenti organi

4. sospensione (se l’atto è intenzionale)

Rispetto delle attrezzature e dei sussidi

a. disattenzione nell’utilizzo delle attrezzature e dei sussidi

b. danneggiamento volontario e involontario

Caso a: 1. richiamo del

docente e/o nota sul diario e sul registro di classe

Caso b: 1. richiamo del

docente 2. comunicazione ai

genitori, se il danneggiamento è involontario

3. convocazione dei genitori se il danneggiamento è volontario

4. sanzione pecuniaria corrispondente al danno arrecato

Rispetto delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell’istituto

Movimenti a. durante gli spostamenti interni

non sta con il gruppo classe b. durante gli spostamenti

esterni non sta con il gruppo

Caso a: 1. richiamo del

docente e/o eventuale nota sul diario

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classe c. esce dalla classe senza il

permesso del docente

2. richiamo del Dirigente Scolastico

3. comunicazione ai genitori

Caso b: 1. richiamo del

Dirigente Scolastico

2. convocazione dei genitori

3. eventuale sospensione fino a 3 giorni

Caso c: a. richiamo del

docente Utilizzazione degli strumenti di lavoro

a. usa materiale il didattico in tempi e modi impropri

b. usa materiale il didattico in tempi e modi impropri arrecando danni a persone e/o cose

c. porta materiale estraneo all’attività didattica e/o pericolose (accendini, petardi…)

Caso a: 1. richiamo del

docente 2. sequestro

dell’oggetto 3. annotazione sul

registro Casi b-c:

1. richiamo del docente e del Dirigente Scolastico

2. sequestro dell’oggetto

3. comunicazione e/o convocazione dei genitori

4. risarcimento del danno a persone o cose (v. punto b)

5. sospensione fino a 3 giorni (per persone v. punti b e c)

Rispetto delle norme di sicurezza a. Non rispetta le norme stabilite

per i vari ambienti scolastici (aula, palestra, mensa, laboratori, corridoi, scale, cortile)

Caso a 1. richiamo del

docente 2. richiamo del

Dirigente scolastico

3. comunicazione e/o convocazione dei genitori

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4. sospensione fino a 3 giorni se il comportamento è lesivo delle persone

Rispetto della normativa sull’uso del telefono cellulare Gli alunni, qualora portino il cellulare a scuola, devono custodirlo spento e riposto nello zaino. Per l’utilizzazione, in caso di comprovata necessità di comunicazione con la famiglia, deve essere autorizzato dal Docente. Solo nel caso di viaggio d’istruzione o visita guidata è consentito l’utilizzo del cellulare per comunicare con la famiglia secondo le disposizioni del docente accompagnatore.

a. usa il cellulare impropriamente per la prima volta.

b. usa il cellulare impropriamente per una seconda volta

c. usa il cellulare impropriamente oltre la seconda volta

Caso a :

1. il Docente rimprovera l’alunno e annota l’accaduto sul registro di classe

Caso b : 1. Il Docente ritira il

cellulare, chiude la scheda in busta sigillata e ne dispone la custodia nell’ufficio del Dirigente con annotazione dell’accaduto sul registro e riconsegna al termine delle lezioni giornaliere all’alunno

Caso c a. Come per il caso b

con riconsegna al genitore convocato

Rispetto della legge sulla privacy Uso di dispositivi elettronici nei locali della scuola e nelle uscite didattiche.

a. gli studenti acquisiscono immagini, suoni, filmati riconducibili a delle persone fisiche mediante telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici e successivamente li divulgano tramite mms o in altre forme e modalità ivi compresa la pubblicazione attraverso Internet.

Caso a 1. Convocazione dei

genitori degli alunni coinvolti da parte del dirigente scolastico.

2. Sospensione, di durata di uno o più giorni a discrezione del consiglio di classe

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Art. 2 – Organo di Garanzia Interno

1. E’ istituito apposito ORGANO DI GARANZIA, interno alla scuola, composto dal Preside, da due docenti designati dal Collegio dei Docenti e due genitori designati dal Consiglio di Istituto a cui è ammesso ricorso da parte dei genitori, in merito all’erogazione delle sanzioni disciplinari di maggiore intensità afflittiva previste dal presente regolamento e cioè in merito alle sospensioni.

2. I compiti dell’Organo di garanzia sono: 1. decidere in merito all’abrogazione delle sanzioni disciplinari inflitte ai

sensi del presente regolamento; 2. formulare proposte al Consiglio d’Istituto per la modifica del regolamento

interno di disciplina. 3. L’Organo di Garanzia resta in carica tre anni. 4. Per le sanzioni che prevedono la sospensione dalle lezioni o attività alternative

(sospensione intervallo fino a 5 gg o attività in favore della comunità scolastica), entro 5 giorni dalla data di notifica del provvedimento è possibile fare ricorso all’Organo di Garanzia che dovrà deliberare entro 5 giorni. In caso di presentazione di ricorso l’esecuzione della sanzione o dell’attività alternativa è sospesa fino alla decisione dell’organo di appello.

5. In caso di mancato ricorso, allo scadere dei 5 gg. dalla notifica, il provvedimento sarà reso esecutivo.

6. L’Organo di garanzia si riunisce ogni volta che è chiamato a decidere sulle sanzioni erogate dagli organi competenti della scuola. Le decisioni dell’Organo di Garanzia vengono prese a maggioranza. In caso di parità si ripropone una seconda votazione, se anche la seconda votazione ha esito di parità la sanzione non è applicabile e decade. Le decisioni sono prese con voto a scrutinio segreto. Non è ammessa l’astensione. Le sedute sono verbalizzate su apposito registro. Le decisioni assunte vengono emanate per iscritto e notificate alle persone interessate.

7. L’Organo di Garanzia viene interpellato, su richiesta dei genitori, o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono all’interno delle scuole in merito all’applicazione del presente Regolamento.

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CAPO III

Regolamento della Scuola dell’Infanzia “ Via Strettola”

Anno scolastico: 2015/2016

ADEMPIMENTI

di inizio anno scolastico finalizzati alla piena realizzazione del modulo organizzativo della SCUOLA DELL’INFANZIA indicati nei seguenti punti:

1° - Giorno 25/09/2015 formalizzazione dei gruppi-sezione sulla scorta delle indicazioni fornite dalle insegnanti che saranno invitate a comunicare le eventuali assenze ingiustificate degli alunni.

2° - A partire dal giorno 28/09/2015 si dovranno contattare i genitori degli alunni che non hanno iniziato a frequentare la scuola invitando gli inadempienti ad esibire giustifica delle assenze alle insegnanti mediante certificazione medica in caso di malattia, autocertificazione in caso di assenze per motivi di famiglia o altra valida ragione.

I genitori degli alunni non frequentanti che abbiano maturato la determinazione a non avvalersi del servizio scolastico offerto dalla nostra scuola dovranno esprimere per iscritto una formale RINUNCIA alla frequenza per tutto l’anno scolastico 2015/2016.

3° - Sulla scorta dei dati raccolti, a partire dal giorno 01/10/2015 la scuola avvierà lo scorrimento della LISTA D’ATTESA e l’eventuale inserimento dei nuovi iscritti.

CRITERIO d’INSERIMENTO : “ la precedenza cronologica di esibizione della domanda” per sezioni di pari fascia di età. Eventuali deroghe a tale criterio saranno determinate da particolari problematiche familiari debitamente certificate e assunte agli atti nelle modalità consuete di rispetto dei dati sensibili.

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REGOLAMENTO INTERNO

SCUOLA DELL’INFANZIA

Anno scolastico 2015/2016

La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine di età compresa tra i tre ed i sei anni, promuovendone le potenzialità di autonomia, creatività ed apprendimento ed operando per assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto dell’orientamento educativo dei genitori, concorre alla formazione globale dei bambini e delle bambine.

La Scuola non persegue fini di lucro e intende costituire l’occasione per il concreto esercizio di primari diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, personali e comunitari, di iniziative sociali, di libertà educativa e religiosa. Contribuisce insieme alle altre Scuole dell’Infanzia, paritarie, statali, degli enti locali, alla realizzazione dell’obiettivo di uguaglianza sociale, nel rispetto del pluralismo delle Istituzioni.

Il Regolamento Interno è l’insieme delle norme che regolano la vita della scuola.

Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra Famiglia e Scuola, nell’ottica della condivisione di principi ed obiettivi, evitando quei conflitti che hanno sempre gravi conseguenze sull’efficacia del processo formativo.

All’inizio dell’anno scolastico, prima dell’avvio del servizio di refezione, la Scuola funziona solo in orario antimeridiano ( 08.30 – 13.30 ) anche per consentire un graduale e non traumatico distacco dalla famiglia che il bambino percepisca come temporaneo, trasformando così il primo tempo scuola in effettiva accoglienza.

ACCOGLIENZA

Il periodo iniziale dell’anno scolastico è destinato all’accoglienza degli alunni al fine di favorire l’inserimento o il reinserimento degli alunni dopo le vacanze estive, far conoscere eventuali nuovi insegnanti, consentire ai docenti una corretta rilevazione della situazione iniziale della sezione e impostare una puntuale programmazione delle attività didattiche; particolare attenzione si pone al primo anno di Scuola dell’Infanzia e Primaria.

I progetti di accoglienza prevedono flessibilità organizzativa di orario e di presenza dei docenti. Essi vengono portati a conoscenza delle famiglie, di norma, nel periodo che precede l’avvio delle attività. Successivamente al periodo dell’accoglienza i genitori sono invitati a non accompagnare e non sostare nelle classi, tranne nei casi di bambini particolarmente sensibili al distacco dalle figure genitoriali o nei casi di bambini in difficoltà.

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ORARIO DI FUNZIONAMENTO

La scuola, a seguito dell’emanazione della Legge n. 53/2003, funzionerà dalle ore 08.30 alle ore 16.30.

Eventuali variazioni rispetto all’orario di funzionamento della Scuola saranno comunicate ai genitori dalle insegnanti in servizio, con comunicazione scritta.

USCITA: in occasione dell’uscita dalla Scuola, ordinaria o extra, gli alunni sono affidati al padre, alla madre o ad altra persona maggiorenne solo se autorizzata dai genitori e inclusa in una lista da presentare all’inizio dell’anno scolastico.

SI INVITANO I GENITORI A RISPETTARE L’ORARIO SCOLASTICO

al fine di garantire le migliori condizioni di sicurezza degli alunni.

ENTRATE ED USCITE in orario non ordinario: sono da comunicare con anticipo alle insegnanti.

Più specificatamente:

Il rispetto dell’orario di entrata e di uscita è indispensabile per il buon funzionamento della Scuola.

• L’uscita anticipata è richiesta con congruo anticipo e comunque non oltre l’inizio delle attività didattiche, formalizzata per iscritto e con la registrazione del documento di riconoscimento della persona delegata al prelievo e del genitore delegante, ove le due figure non coincidano. Il prelievo dalla sezione è realizzato per il tramite del collaboratore scolastico. Cause di oggettiva gravità che determinino uscite anticipate reiterate devono essere rese note al Dirigente Scolastico.

L’uscita anticipata senza fruizione del pasto è ordinariamente regolamentata per le ore 12.00.

L’uscita anticipata con fruizione del pasto è ordinariamente regolamentata per le ore 13.30.

• L’ingresso in ritardo è giustificato dal genitore accompagnante o dalla persona delegata con registrazione del documento di riconoscimento del delegato e del delegante, ove le due figure non coincidano. Il bambino è accompagnato in sezione dal collaboratore scolastico. Cause di oggettiva gravità che determinino ritardi reiterati devono essere rese note al Dirigente Scolastico.

• L’accompagnamento e il prelievo dei bambini deve avvenire in tempi rapidi per garantire le condizioni di sicurezza.

• Una volta che sia avvenuta la consegna del bambino alla Famiglia da parte della Scuola secondo le modalità concordate (diretta o a terzi con registrazione delle credenziali e delle procedure) cessa la responsabilità della Scuola, per quanto attiene all’incolumità del bambino.

• I genitori dovranno comunicare prima delle 09.15 l’eventuale ingresso in ritardo, in modo da rendere possibile la prenotazione del pasto.

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FREQUENZA SCOLASTICA

• I genitori sono tenuti a garantire la piena frequenza alle attività didattiche affinché si realizzi l’avanzamento dei processi educativi e formativi.

• I genitori sono tenuti alla giustificazione delle assenze. • I genitori devono essere reperibili: all’uopo è opportuno che lascino uno o più

recapiti telefonici. • Eventuali comunicazioni urgenti alle insegnanti avverranno, preferibilmente, in

orario di compresenza e cioè dalle 11.30 alle 13.00.

RACCOMANDAZIONI

• I genitori sono tenuti ad esibire all’insegnante il certificato medico di riammissione in sezione per periodi di assenza superiori ai cinque giorni. Il certificato deve essere esibito il primo giorno di rientro.

• I genitori sono tenuti a segnalare eventuali problemi di allergie alimentari o intolleranze, presentando apposita certificazione medica.

• I genitori evitino che i bambini portino a scuola giocattoli, soprattutto se pericolosi; all’uopo la scuola declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti o rotture di oggetti preziosi, quali braccialetti, orecchini, catenine (da evitare, fra l’altro, perché pericolosi), etc.

• I genitori evitino la consegna di merendine, anche nell’ottica di una corretta educazione alimentare; evitino, in maniera categorica, la consegna di bevande in bottiglie di vetro.

• I genitori sono informati del divieto del biberon, per motivi igienico-sanitari. • I genitori sono invitati ad adottare per i bambini un abbigliamento comodo e

pratico.

SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI

I farmaci salvavita sono somministrati in situazioni di urgenza ed imprevedibilità, nelle modalità consuete per il loro uso, previa chiamata al 118.

Ove l’alunno assuma farmaci salvavita con sistematicità per personali patologie, il farmaco sarà somministrato dalla famiglia e secondo la profilassi prescritta.

I farmaci ordinari sono somministrati dai genitori secondo la profilassi prescritta

INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA

Tenuto conto della strettissima interazione tra Scuola e Famiglia che caratterizza il segmento dell’Infanzia e che procede pressoché quotidianamente per quanto attiene agli aspetti emotivi e relazionali, è demandata ad incontri bimestrali e collegiali, in corrispondenza dell’adeguamento della programmazione, la comunicazione in merito alla

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progressione verso i traguardi, salvo necessità di ulteriori scambi informativi gestiti dalle insegnanti previo accordo telefonico.

I bambini possono accedere al plesso, durante tali momenti, solo ed esclusivamente nel caso in cui i genitori non abbiano alcuna possibilità di affidarli a parenti o a persone di fiducia.

I minori, per tutto il tempo della riunione, saranno sotto la diretta ed esclusiva tutela dei genitori. La Scuola, pertanto, declina qualsiasi responsabilità per quanto dovesse accadere in materia di sicurezza durante la riunione.

CAPO IV

Norme generali di comportamento per il Personale

Personale Docente

1. Il personale docente è tenuto, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia: a) ad essere presente a scuola cinque minuti prima dell’inizio del proprio orario di

servizio, o comunque secondo quanto concordato nella contrattazione integrativa d’Istituto;

b) a firmare il registro giornaliero delle presenze sito nella Sala Professori; c) a prendere visione dei comunicati della Presidenza inseriti in apposito registro

collocato nella Sala Professori; d) a comunicare entro le ore 8,00 e comunque tempestivamente in Segreteria, le

assenze dal servizio, compresi eventuali ritardi, facendo pervenire motivata giustificazione e documentazione scritta entro tre giorni dall’assenza;

e) a presentare al Dirigente Scolastico con congruo anticipo (almeno tre giorni) eventuali richieste di altre forme di permessi, congedi o aspettative previste dal CCNL.

2. Eventuali comunicazioni, richieste o esibizione di documentazione presso gli Uffici di Presidenza e di Segreteria da parte del personale docente devono essere effettuate al di fuori del proprio orario di servizio o durante l’orario di completamento se non risulta che il personale medesimo sia altrimenti impegnato dall’amministrazione.

3. Il registro personale del Professore, da tener costantemente aggiornato mediante l’annotazione degli argomenti delle lezioni, delle assenze degli alunni e dei voti, espressi in cifre, deve essere conservato nell’apposito armadio allogato in Sala dei Professori, fatta sempre salva la riservatezza e la sicurezza.

4. Il docente della prima ora è tenuto a portare il Giornale di Classe nell’aula, quello dell’ultima ora è tenuto a riporlo nell’apposito scaffale posto nella Sala Professori. Giornale di Classe e registro personale non possono essere trattenuti dal docente, per nessun motivo.

5. Ciascun docente, durante le proprie ore di lezione, è tenuto a firmare nel registro di classe e ad annotare l’attività didattica svolta, anche se si trova in sostituzione di colleghi assenti, nonché eventuali fatti, atti, circostanze e comportamenti degli alunni

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che possano costituire turbamento dell’attività didattica e del buon funzionamento dell’Istituto e a darne tempestiva comunicazione agli organi competenti.

6. I docenti hanno il diritto-dovere di aggiornarsi sulle disposizioni relative alla istruzione, sulle norme e sullo statuto giuridico ed economico del personale insegnante nonché sui programmi di insegnamento e d’esame, nei modi e nelle forme fissati dal Collegio dei Docenti.

7. Nel caso di cambio di aula nel corso delle lezioni, il docente deve accompagnare gli alunni.

8. L’avvicendamento degli insegnanti al termine dell’ora deve avvenire nel più breve tempo possibile.

9. L’insegnante può autorizzare l’uscita di un solo alunno per volta (maschio e femmina). 10. I docenti sono tenuti a partecipare alle prescritte riunioni del Collegio dei Docenti, dei

Consigli di Classe e degli altri organi collegiali dell’Istituto di loro competenza. 11. I compiti in classe, possibilmente mai più di uno nella stessa giornata, devono essere

corretti nel più breve tempo possibile e restituiti in visione agli alunni per una adeguata e proficua analisi.

12. Per una più fruttuosa azione educativa, i docenti devono agire nei rapporti con i familiari degli alunni, con tatto e comprensione, evitando atteggiamenti e giudizi che possano compromettere quella collaborazione tra scuola e famiglia necessaria per una migliore conoscenza degli alunni.

13. Per le lezioni private e l’espletamento della libere attività, i docenti si atterranno alle norme di legge vigenti in materia.

14. L’accesso ai laboratori da parte degli studenti è consentito unicamente alla presenza dei docenti della disciplina, i quali sono tenuti a sovrintendere al corretto uso dei macchinari da parte degli studenti. In ogni laboratorio è presente un registro per la presenza della classe.

Personale Ata

1. Il personale ATA è tenuto, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia: a) A firmare il registro giornaliero delle presenze sito in segreteria. b) A Rispettare l’orario di servizio predisposto dal Direttore SGA. c) A prendere visione dei comunicati del Dirigente e del Direttore d) A comunicare entro le ore 8,00 e comunque tempestivamente in Segreteria, le

assenze dal servizio, compresi eventuali ritardi, facendo pervenire motivata giustificazione e documentazione scritta entro tre giorni dall’assenza;

e) A presentare al Dirigente Scolastico con congruo anticipo (almeno tre giorni) eventuali richieste di altre forme di permessi, congedi o aspettative previste dal CCNL.

2. Eventuali comunicazioni, richieste o esibizione di documentazione presso gli Uffici di Presidenza e di Segreteria da parte del Personale ATA devono essere effettuate al di fuori del proprio orario di servizio.

3. Il Personale ATA ha il diritto-dovere di aggiornarsi sulle disposizioni relative all’istruzione, sulle norme e sullo statuto giuridico ed economico proprio del profilo.

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CAPO V

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (tra Scuola e Famiglia)

 

Il “Patto di corresponsabilità” che le Scuole sono tenute a sottoscrivere congiuntamente alle Famiglie, rappresenta la necessaria evoluzione del già esistente “Patto Formativo” verso uno stadio in cui è esplicitata la responsabilità dei Genitori nell’azione formativa dei giovani. Alla cura in vigilando che tradizionalmente è appannaggio dei Docenti in quanto affidatari dei giovani nel tempo Scuola si affianca, con enfasi non ridotta, la cura in educando che oggettivamente la Famiglia detiene quale prima e fondamentale cellula educatrice.

La competitività del sistema Paese passa per la Scuola e per affrontare l'emergenza educativa in atto, palesata in maniera sempre più allarmante dalle indagini di organismi nazionali ed internazionali, è necessario che Dirigenti, Insegnanti, Genitori e Studenti dialoghino utilizzando un comune linguaggio attraverso il quale vengano declinati senza ambiguità impegni e responsabilità.

La proposta articolata dal Nostro Istituto specifica gli impegni di Docenti, genitori e Studenti in merito ai seguenti temi:

1. Offerta Formativa; 2. Relazionalità; 3. Comunicazione; 4. Partecipazione; 5. Puntualità; 6. Carico di studio domestico; 7. Verifica e valutazione; 8. Comportamento

a. Uso di cellulari b. Fumo c. Uscita dalle aule d. decoro

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TEMA 1: OFFERTA FORMATIVA 1. I Docenti si impegnano a:

1.1.a Pianificare ed attuare un’Offerta Formativa coerente con le finalità generali del particolare ordinamento di studi e congiuntamente attenta ai bisogni che evidenzia il contesto territoriale.

1.1.b Conoscere l’articolazione del POF condividendone finalità ed obiettivi.

1.1.c Portare a compimento le fasi del percorso formativo programmate nel POF, riconoscendo nella sperimentazione diretta il più utile strumento di autocorrezione e miglioramento.

2. I Genitori si impegnano a:

1.2.a Leggere, comprendere e condividere il Piano dell’Offerta Formativa.

1.2.b Fornire eventuali suggerimenti per il suo miglioramento.

1.2.c Adoperarsi per la sua concretizzazione in percorso di formazione efficace.

3. Gli Studenti si impegnano a:

1.3.a Leggere, comprendere e condividere il Piano dell’Offerta Formativa.

1.3.b Aprire dibattiti e discussioni sul Documento per fornire una collaborazione critica e costruttiva nella fase di redazione o di modifica.

1.3.c Adoperarsi per la sua concretizzazione in percorso di formazione efficace.

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TEMA 2: RELAZIONALITÀ 1. I Docenti si impegnano a:

2.1.a Favorire lo sviluppo di un ambiente di lavoro collaborativo con i Colleghi, sereno ma rispettoso dei ruoli con gli studenti, partecipativo con le Famiglie.

2.2.b Esercitare il dialogo ed il confronto delle opinioni ricusando, però, ogni possibile degenerazione polemica.

2.2.c Valorizzare le attitudini e le propensioni degli studenti anche attraverso l’attribuzione di compiti e funzioni specifiche.

2. I Genitori si impegnano a:

2.2.a Curare l’educazione dei propri figli per l’acquisizione delle regole del vivere civile che si sostanziano principalmente nel rispetto degli altri e delle cose di tutti e che costituiscono la conditio sine qua non è possibile lo sviluppo di alcuna crescita culturale e professionale;

2.2.b Accrescere nei propri figli il senso del dovere, ridando centralità alla Scuola rispetto ad altri impegni;

2.2.c Adoperarsi perché attecchisca nei giovani l’amore per la cultura che è segno distintivo di nobiltà d’animo e garanzia di crescita di sentimenti sani.

2.2.d Evitare di esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei figli, per non creare insicurezze;

2.2.e Ascoltare le eventuali lamentele dei figli, prendendone atto e tenendole nella dovuta considerazione per chiarire successivamente, e possibilmente in separata sede, con il Dirigente Scolastico e con i docenti le cause delle incomprensioni;

3. Gli Studenti si impegnano a:

2.3.a Rispettare i Docenti, il personale, i compagni e mantenere lo stesso comportamento corretto anche fuori della Scuola nelle molteplici relazioni sociali che si intrecciano nella vita;

2.3.b Abituarsi al dialogo e al confronto educato che prevede sì il sostenimento corretto della propria opinione, ma anche il riconoscimento dell’errore e l’accettazione di consigli da parte delle persone preposte alla guida;

2.3.c Estendere ai luoghi e alle cose, in particolare a quelli della Collettività, l’attenzione necessaria a preservarli, in modo che ciascuno ne diventi, nel contempo, responsabile e fruitore;

2.3.d Esercitare il senso del dovere e la volontà rispettando gli impegni e le scadenze

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scolastiche, ridando alla Scuola la sua necessaria centralità;

2.3.e Riconoscere nell’attività scolastica un’occasione di crescita culturale e personale, recuperando una scala di valori che privilegia la ricchezza dello spirito e della mente.

TEMA 3: COMUNICAZIONE I Docenti si impegnano a:

3.1.a Mandare alle famiglie gli avvisi, le comunicazioni e le annotazioni necessarie per mantenere con esse un contatto stretto e costruttivo;

3.1.b Richiedere puntualmente la giustificazione delle assenze e dei ritardi, secondo le modalità previste dal POF di Istituto;

3.1.c Rendersi disponibile nell’orario di ricevimento personale con le Famiglie;

I Genitori si impegnano a: 3.1.a Firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione facendo riflettere il figlio, ove

opportuno, sulla loro finalità educativa;

3.1.b Controllare periodicamente il libretto per la giustifica delle assenze e dei ritardi;

3.1.c Premurarsi di acquisire l’orario di ricevimento individuale dei singoli Docenti e il calendario degli incontri collegiali.

Gli Studenti si impegnano a: 3.1.a Essere tramite fedele delle comunicazioni Scuola – Famiglia.

3.1.b Esibire puntualmente le giustificazioni delle assenze e dei ritardi.

TEMA 4: PARTECIPAZIONE 1. I Docenti si impegnano a:

4.1.a Aprire spazi di discussione sulle proposte di studenti e genitori.

2. I Genitori si impegnano a:

4.2.a Partecipare alle riunioni previste ogni qual volta gli impegni di lavoro lo consentano e, in caso di impedimenti, informarsi sugli sviluppi attraverso i rappresentanti.

4.2.b Fare proposte e collaborare alla loro realizzazione.

4.2.c Utilizzare gli spazi assembleari previsti dalla normativa per concorrere proficuamente alla realizzazione di iniziative particolari e\o delle generali finalità educative.

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3. Gli Studenti si impegnano a:

4.3.a Esprimere sempre, nel rispetto dei valori democratici, il proprio pensiero.

4.3.b Discutere con i compagni e con i professori i problemi che insorgono nella vita della classe confrontandosi con le opinioni degli altri, senza pregiudizi e prevaricazioni, disponendosi ad accettarle, comprenderle e rapportarle alle proprie.

4.3.c Onorare gli impegni di partecipazione ad attività extracurriculari per le quali sia stata data libera adesione, consci dell’aggravio organizzativo che tali defezioni comportano.

TEMA 5: PUNTUALITÀ I Docenti si impegnano a:

5.1.a Garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico.

1. I Genitori si impegnano a:

5.2.a Garantire la regolarità della frequenza scolastica e la puntualità del proprio figlio alle lezioni.

5.2.b Limitare a situazioni del tutto eccezionali, e solo nei casi in cui risulti impossibile fare diversamente, le entrate posticipate e le uscite anticipate dei propri figli. A riguardo è necessaria la seguente considerazione: “La scuola non può evitare che un genitore prelevi il proprio figlio prima del termine delle lezioni per cui è demandato al senso di responsabilità della famiglia adoperarsi affinché nel giovane cresca l’attenzione al dovere e il rispetto per gli orari”.

2. Gli Studenti si impegnano a:

5.3.a Rispettare l’orario di inizio delle lezioni, consapevoli che ogni deroga turba il normale svolgimento delle attività mortificando il proprio e l’altrui diritto allo studio.

5.3.b Rispettare le scadenze temporali per la consegna di elaborati, documenti, quote di partecipazione e ogni altro impegno cui si debba far fronte;

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TEMA 6: CARICO DI STUDIO DOMESTICO

1. I Docenti si impegnano a:

6.1.a Fare in modo che il carico di studio domestico richiesto risulti sostenibile. Con tale finalità si stabilisce che le ore di studio personale richiesto non superi, per ciascuna materia e settimanalmente, il monte ore previsto dal curriculum.

6.1.b Armonizzare le richieste di studio personale sia con quelle formulate dai Colleghi del Consiglio di Classe sia con gli impegni in attività pianificate come la partecipazione a corsi di recupero e potenziamento.

2. I Genitori si impegnano a:

6.2.a Aiutare i figli nella pianificazione dei loro impegni di studio garantendo spazi e tempi per la necessaria concentrazione.

6.2.b Controllare che l’uso del computer corrisponda ad una effettiva esigenza di studio e non sia solo occasione di distrazione.

6.2.c Controllare la qualità del tempo – studio accertandosi con la consultazione diretta dei Docenti che esso corrisponda effettivamente ad una richiesta e non sia dilatato da distrazioni diffuse.

3. Gli studenti si impegnano a:

6.3.a Prendere regolarmente e accuratamente nota dei compiti assegnati.

6.3.b In caso di assenza rilevare l’assegno dai compagni.

6.3.c Recuperare quanto non eseguito nelle ore di eventuale assenza al fine di non determinare ritardi e/o disturbi durante la prosecuzione delle attività preventivate.

6.3.c Pianificare il lavoro da svolgere a casa con un planning settimanale piuttosto che giornaliero, imparando così ad equilibrare i carichi.

6.3.d Svolgere con sistematicità i compiti assegnati

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TEMA 7: VERIFICA E VALUTAZIONE

1. I Docenti si impegnano a:

7.1.a Pianificare accuratamente le attività di verifica esplicitando in modo chiaro agli studenti le modalità e i criteri di valutazione.

7.1.b Comunicare con congruo anticipo, salvo motivati impedimenti, la data della verifica.

7.1.c Strutturare la verifica adeguandola ponderatamente al tempo previsto per lo svolgimento.

7.1.d Preparare accuratamente l’effettuazione della verifica attraverso spiegazioni ed esercitazioni propedeutiche e funzionali al tipo di verifica prevista.

2. I Genitori si impegnano a:

7.2.a Informarsi periodicamente dell’andamento didattico ed educativo dei propri figli, utilizzando l’orario di ricevimento e gli incontri collettivi con i Docenti.

7.2.b Avere in riferimento agli errori dei figli un atteggiamento coerente con quello degli insegnanti e sinergicamente costruttivo.

7.2.c Collaborare con la Scuola per potenziare nei giovani una coscienza serena delle proprie risorse e dei propri limiti.

3. Gli studenti si impegnano a:

7.3.a Considerare le prove (verifiche scritte ed orali, analisi del lavoro domestico svolto) come momenti in cui ciascuno fa il punto dei risultati conseguiti al fine di migliorare e potenziare le proprie capacità.

7.3.b Condurre le verifiche in piena autonomia sia rispetto ai compagni che al docente, nella serena consapevolezza che fallimenti ed errori sono normali occasioni per comprendere le cause che li hanno determinati e rimuoverle e vanno, pertanto, considerati come occasione di miglioramento e di crescita.

7.3.c Essere di aiuto ai compagni in difficoltà non già fornendo occasionali suggerimenti nei momenti di verifica (comportamento, questo, in stridente contrasto con quanto sottoscritto al punto precedente), ma tramite un’assistenza collaborativa nella fase della preparazione alla verifica sia nel lavoro in classe che in quello domestico.

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TEMA 8: COMPORTAMENTO

1. I Docenti si impegnano a:

8.1.a Non usare il telefono cellulare durante le ore di lezione tenendolo spento o comunque in modalità “silenzioso” senza rispondere a eventuali chiamate e\o messaggi ricevuti. La reperibilità dei Docenti a scuola è ben nota alle rispettive famiglie e pertanto essi possono essere raggiunti in caso di necessità al numero della segreteria della scuola.

8.1.b Come largamente previsto dalla normativa vigente è fatto assoluto divieto di fumare in qualsiasi ambiente della scuola ivi compresi i bagni. (Legge 11 novembre 1975, n. 584. "Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico". Circolare Ministero Sanità 28 marzo 2001, n. 4).

8.1.c Assicurarsi che gli studenti escano dall’aula secondo le modalità previste dal regolamento di Istituto senza arrecare disturbo allo svolgimento delle lezioni della propria e delle altre classi.

2. I Genitori si impegnano a:

8.2.a Scegliere consapevolmente se far portare a scuola al proprio figlio il telefono cellulare. E’ comprensibile e condivisibile la opportunità di raggiungere telefonicamente il proprio figlio soprattutto per quanti risiedono in zone lontane dall’Istituto, ma in tal caso sarà cura dei genitori esplicitare chiaramente la condivisione del divieto dell’uso a scuola del cellulare previsto dalla normativa ribadita dal ministro con nota del 15-3-2007 e richiamata nel presente patto di corresponsabilità.

3. Gli studenti si impegnano a:

8.3.a Mantenere spenti e nelle proprie borse i cellulari durante lo svolgimento delle lezioni per evitare indesiderate perdite di concentrazione (le infrazioni al divieto dell’uso incorreranno nelle sanzioni previste dal regolamento, particolarmente severe ove l’infrazione sia avvenuta durante attività di verifica).

8.3.b Rispettare la normativa vigente in merito al divieto di fumo negli ambienti scolastici (Legge 11 novembre 1975, n. 584. "Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico". Circolare Ministero Sanità 28 marzo 2001, n. 4).

8.3.d Rispettare le regole di accesso ai bagni e ai distributori alimentari. Compiere ogni spostamento, sia individuale che collettivo nel rispetto dell’attività didattica in corso, evitando di parlare ad alta voce, correre, schiamazzare.

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CAPO VI

Modalità di comunicazione tra Scuola e Famiglia

Art. 1 – Scuola dell’Infanzia

1. Per la Scuola dell’Infanzia si rimanda allo specifico regolamento di cui al CAPO III del presente Titolo.

Art. 2 – Scuola Primaria

1. Per la Scuola Primaria gli incontri collegiali con la Famiglia sono effettuati prima delle vacanze natalizie e a metà aprile.

2. Gli incontri individuali con il docente sono effettuati la terza e quarta settimana di ogni mese a ridosso della programmazione e quindi dalle 14.30 alle 15.30.

Art. 3 – Scuola Secondaria di 1° grado

1. Per la Scuola secondaria di 1° grado gli incontri collegiali con la Famiglia sono effettuati prima delle vacanze natalizie e a metà aprile.

2. Gli incontri individuali con il docente sono effettuati la terza e quarta settimana di ogni mese nell’orario fornito da ciascun docente.

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TITOLO SECONDO

COMPARAZIONE DEI PROFILI PROFESSIONALI PER IL RECLUTAMENTO

DI ESPERTI E TUTOR

CAPO I

Esperti esterni, interni e tutor

Premessa 1. L’affidamento di incarichi ad esperti esterni è subordinato alle esigenze didattiche previste

dai piani progettuali, approvati dal Consiglio d’Istituto, sentito il Collegio dei docenti. 2. Le materie oggetto di valutazione degli incarichi di cui al punto precedente e previsti

dal D.I. n°44 del 01/02/2001, sono coerenti con le attività progettuali approvate nel POF.

3. Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dai docenti funzioni strumentali, individua gli

esperti sulla base di una comparazione dei curricula professionali associati alle candidature e acquisiti a valle di comunicazione e/o bando ed effettuata secondo i criteri e con le misure di seguito descritte.

4. I criteri di cui al precedente comma sono applicabili al personale della Scuola, al

personale docente Universitario e al personale delle Pubbliche amministrazioni e del Mondo del Lavoro.

5. I limiti degli importi orari da corrispondere ad esperti aziendali impegnati in attività

progettuali sono quelli previsti dal D.L. 326 del 12/10/1995. 6. Al Personale della Scuola si applicano le tariffe orarie previste dal Contratto Collettivo

del settore e da quanto concordato nella Contrattazione Integrativa d’Istituto.

Ciò premesso

L’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” di Casalnuovo di Napoli

q Nel perseguire il raggiungimento di sempre più alti livelli di qualità nell’erogazione del suo servizio di formazione anche extracurriculare;

q Tenuto conto dell’esperienza pluriennale maturata nella definizione e nella messa in

atto di processi progettuali; q Considerata la necessità di impiegare le risorse disponibili e reperibili, anche

intellettuali, nel mantenimento ottimale dei rapporti di efficacia ed efficienza

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R E D I G E I L S E G U E N T E

R e g o l a m e n t o

per l’attribuzione ad esperti esterni ed interni di incarichi di formatori in attività e progetti extracurricolari, nonché dei tutor interni Art.1: Requisiti professionali

Comma 1 Nell’attribuzione degli incarichi di Docenti e Tutor va considerata la specificità delle conoscenze e delle competenze. Nota: Il comma 1 tende a garantire l’utilizzazione diversificata e mirata delle risorse intellettuali disponibili e reperibili, in ragione del know-how da esse dichiarato in specifici settori a fronte di altrettanto specifiche richieste.

Comma 2 Nell’attribuzione degli incarichi di Docenti e Tutor va considerata la forza dello studium-amore quale volano per la trasmissione di entusiasmo ed esempio di impegno per i fruitori. Nota: Il comma 2 tende a premiare la dedizione allo studio che è dovere, aspirazione e diritto degli uomini di cultura ed è pertanto garanzia di conoscenze interiorizzate e trasmissibili con la sicurezza che predispone all’acquisizione agevole.

Comma 3 Nell’attribuzione degli incarichi di Docenti e Tutor va considerata la valenza della preparazione sul fronte didattico per assicurare efficacia comunicativa e perizia metodologica nella proposizione e nell’attuazione dei processi formativi. Nota: Il comma 3 tende a rimarcare l’importanza dell’esperienza didattica per la ricerca delle più adeguate strategie di insegnamento che affianca e completa il generale possesso delle conoscenze e competenze di interesse.

Comma 4 Nell’attribuzione degli incarichi di Docenti e Tutor va considerata l’esperienza acquisita in attività di formazione extracurricolare e ogni altra esperienza lavorativa significativa e convertibile in formazione. Nota: Il comma 4 tende a far debitamente considerare, da un lato, l’esperienza maturata in attività di formazione similari, dall’altro, quella fatta propria in esperienze lavorative diverse, quali anello di congiunzione privilegiato tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione.

Comma 5 Nell’attribuzione degli incarichi ai Docenti, in assenza di norme ostative, a parità di punteggio nella graduatoria redatta, vengono privilegiate le risorse intellettuali interne all’Istituto. Nota: Il comma 5 tende a valorizzare le risorse intellettuali e professionali presenti nell’Istituzione scolastica e nel contempo a stimolare la loro crescita ed affermazione.

Comma 6 Nell’attribuzione degli incarichi di Tutor vengono comunque privilegiate le risorse intellettuali interne all’Istituto. Nota: Il comma 6, nel caso specifico dei tutor, impone che venga preminentemente considerata l’importanza del compito di mediazione ed adattamento svolta sul gruppo dei fruitori da Professionalità che abbiano conoscenza della specifica realtà scolastica.

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Art.2: Modalità di inserimento in graduatoria e suo aggiornamento

I criteri per la valutazione dei titoli e per la redazione delle graduatorie di esperti esterni ed interni nonché dei tutor interni scaturenti dai principi sanciti nell’art.1 del presente regolamento sono analiticamente riportati nella tabella che si allega al presente atto di cui costituisce parte integrante e sostanziale. Tali criteri vengono pubblicati mediante affissione all’Albo dell’Istituto, pubblicati sul sito web della scuola e ad essi sarà data ogni altra forma di pubblicità che si ritiene opportuna. Ogni aspirante in possesso dei requisiti può presentare domanda al Dirigente Scolastico per l’inserimento nella graduatoria che si terrà costantemente aggiornata. Art.3: Esperti - Docenti Formatori - Tutor

I nominativi degli Esperti e dei tutor graduati sulla base di quanto previsto dall’Art.1 sono archiviati in graduatorie redatte per ambito.

Gli ambiti definiti per l’I.C. “Ragazzi d’Europa”, in coerenza con la ripartizione dipartimentale del Collegio, sono: q Ambito A delle lettere italiane, artistico e musicale; q Ambito B Scientifico e tecnologico; q Ambito C delle lingue straniere. Giuste le prescrizioni delle predette norme q I titoli culturali, le abilitazioni e i crediti esperienziali dichiarati sono valutati

differentemente a seconda che attengano ad uno specifico ambito progettuale, ad ambito affine o ad altro ambito.

q Sono riconosciuti quali titoli valutabili la Laurea ed altri titoli Accademici conferiti da

Istituzioni Universitarie nonché Corsi di specializzazione e di perfezionamento di durata almeno annuale.

q Sono riconosciuti quali titoli valutabili le Abilitazioni all’insegnamento e l’anzianità

del servizio di insegnamento di ruolo e non di ruolo. q É riconosciuta quale titolo valutabile l’esperienza maturata nel settore della formazione e

in altri ambiti lavorativi, ove, da tale esperienza, sia possibile attingere risorsa investibile in formazione.

In definitiva, sono, di fatto valutabili q Il curriculum accademico q Il curriculum didattico q La motivazione all’aggiornamento e alla specializzazione q L’esperienza sul fronte della formazione q L’esperienza professionale convertibile in formazione Art.4: Compiti “a latere” dei Docenti Formatori e dei Tutor

Gli esperti destinatari di incarichi di Docenti Formatori e Tutor, oltre ai compiti specifici

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derivanti dall’incarico acquisito, sono tenuti alla compilazione dei questionari e delle griglie predisposte dai docenti dell’area 2 in veste di Gruppo di Monitoraggio e Valutazione. Sono tenuti, inoltre, alla preparazione di esercizi e test per una certificazione dettagliata e graduata delle competenze connesse con i moduli affidati, in termini quantitativi e non ambigui. Art.6: Comparazione delle candidature  

La comparazione delle candidature è basata sulla ripartizione dei titoli negli ambiti prima definiti  

A   B   C  

Lettere   Matematica   Lingue  

Storia,  filosofia  e  teologia   Fisica  e  Chimica   Interpreti  e  traduttori  

Giurisprudenza   Scienze    

Sociologia,  pedagogia   Ingegneria    

Architettura   Informatica  

Belle  arti   Lauree  affini    

Musica      

Lauree  affini      

 

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Tabella  allegata  

Titoli  Culturali  

           Titoli  conseguiti  presso  Istituzioni  Universitarie      

 

A1  

   

Laurea  nell’ambito  di  pertinenza  

A1-­‐1   110  e  lode        35  A1-­‐2   110        30  A1-­‐3   da  105  a  109        25  A1-­‐4   da  100  a  104        20  A1-­‐5   fino  a  99        15  

   

 

A2  

 

 

Laurea  in  ambito  affine  

A2-­‐1   110  e  lode        30  

A2-­‐2   110        25  

A2-­‐3   da  105  a  109        20  

A2-­‐4   da  100  a  104        15  

A2-­‐5   fino  a  99        10  

   

 

A3  

 

 

Laurea  in  altro  ambito  

A3-­‐1   110  e  lode        25  

A3-­‐2   110        20  

A3-­‐3   da  105  a  109        15  

A3-­‐4   da  100  a  104        10  

A3-­‐5   fino  a  99            5  

  A4   Lauree  aggiuntive:  2  punti  per  ogni  laurea  fino  a  un  massimo  di  10  punti    

       

  A5   Titolo  di  ricercatore  o  di  Docente  Universitario  nell’ambito  di  pertinenza          12  

  A6   Titolo  di  ricercatore  o  di  Docente  Universitario  in  ambito  affine            8  

  A7   Titolo  di  ricercatore  o  di  Docente  Universitario  in  altro  ambito            4  

       

  A8   Dottorato  di  ricerca  nell’ambito  di  pertinenza            6  

  A9   Dottorato  di  ricerca  in  ambito  affine            4  

  A10   Dottorato  di  ricerca  in  altro  ambito            2  

       

  A11   Specializzazioni  post-­‐lauream  almeno  annuali  nell’ambito  di  pertinenza            6  

  A12   Specializzazioni  post-­‐lauream  almeno  annuali  in  altro  ambito   5  

  A13   master  almeno  annuali  nell’ambito  di  pertinenza            4  

63  

 

  A14   master  almeno  annuali  in  altro  ambito            3  

  A15   Corsi  di  perfezionamento  almeno  annuali  nell’ambito  di  pertinenza   2  

  A16   Corsi  di  perfezionamento  almeno  annuali  in  altro  ambito   1  

             

 Diplomi  e/o  maturità  conseguiti  presso  Istituti  di  II  grado  (in  alternativa  ai  punti  A)  

 

 

A’1  Diploma  di  Scuola  Superiore  

A’1-­‐1   60/60  o  100/100   10  

A’1-­‐2   Da  54/60  a  59/60  o  da  90/100  a  99/100   6  

A’1-­‐2   Fino  a  53/60  o  fino  a  89/100   2  

           

             Conoscenze  sull’argomento  documentate  attraverso  pubblicazioni      

A15  

A15-­‐1   Pubblicazioni  su  riviste  generiche   2  punti  per  pubblicazione  fino  a  max  8  punti  

A15-­‐2   Pubblicazioni  su  riviste  di  settore   3  punti  per  pubblicazione  fino  a  max  12  punti  

A15-­‐3   Pubblicazioni  su  riviste  internazionali   4  punti  per  pubblicazione  fino  a  max  16  punti  

 

       

 

 

Titoli  Didattici     B1   Abilitazione  nell’ambito  di  pertinenza        20  

  B2   Abilitazione  in  ambito  affine        15  

  B3   Abilitazione  in  altro  ambito        10  

  B4   Abilitazioni  aggiuntive:  2  punti  per  ogni  abilitazione  fino  a  un  massimo  di  10  punti      

  B5   Anni  di  insegnamento  di  ruolo:  1  punto  per  anno  fino  a  max  15  punti    

 Docenza  in  Corsi  IFTS,  PON,  etc.  in  ambito  strettamente  pertinente  

 

  B6   In  un  anno  solare  per  almeno  15  ore     1  

  B7   In  due  anni  solari  per  almeno  30  ore     2  

  B8   In  tre  anni  solari  per  almeno  45  ore     3  

64  

 

  B9   In  quattro  o  più  anni  solari  per  almeno  60  ore   4  

       

 Docenza  in  Corsi  IFTS,  PON,  etc.  in  ambiti  affini    

 

  B10   In  un  anno  solare  per  almeno  15  ore     0,8  

  B11   In  due  anni  solari  per  almeno  30  ore     1,4  

  B12   In  tre  anni  solari  per  almeno  45  ore     1,8  

  B13   In  quattro  o  più  anni  solari  per  almeno  60  ore   2  

       

 Docenza  in  Corsi  IFTS,  PON,  etc.  in  altri  ambiti    

 

  B14   In  un  anno  solare  per  almeno  15  ore     0,4  

  B15   In  due  anni  solari  per  almeno  30  ore     0,7  

  B16   In  tre  anni  solari  per  almeno  45  ore     0,9  

  B17   In  quattro  o  più  anni  solari  per  almeno  60  ore   1  

       

 Attività  di  tutoring  

 

  B18   In  un  anno  solare  per  almeno  15  ore     0,4  

  B19   In  due  anni  solari  per  almeno  30  ore     0,7  

  B20   In  tre  anni  solari  per  almeno  45  ore     0,9  

  B21   In  quattro  o  più  anni  solari  per  almeno  60  ore   1  

       

  Per   i l  solo  ambito   l inguistico  -­‐  espressivo  

  B22   Docente  madrelingua  con  abilitazione  all’insegnamento            5  

  B23   Docente  lettore  presso  Istituti  Universitari  o  per  Interpreti  e  Traduttori            5  

  Docenza in Corsi post–lauream

  B24   Docenza  in  Corsi  post-­‐lauream            5  

       

Certif icazioni  r i lasciate  da  Enti  accreditati  e  generalmente  riconosciuti  

 C1  

Certificazioni  nell’ambito  di  pertinenza   5  

  C2   Certificazione  in  ambito  affine   2  

65  

 

  C3   Certificazione  in  altro  ambito   1  

       

Abil itazioni  r iconosciute  da  Ordini  Professionali  

 D1  

Abilitazione  alla  libera  professione   6  

       

Corsi  di  formazione,  aggiornamento  e  seminari  

  F1   Nell’ambito  di  pertinenza  e  di  almeno  30  ore   4  

  F2   Nell’ambito  di  pertinenza  e  di  meno  di  30  ore   3  

  F3   In  altro  ambito  e  di  almeno  30  ore   2  

  F4   In  altro  ambito  e  di  meno  di  30  ore   1  

       

Esperienze  lavorative  non  didattiche  di  consulenza,  real izzazione  professionale  e  progettazione    

 E1  

nell’ambito di pertinenza per 1 anno solare 4  

  E2   nell’ambito  di  pertinenza  per  2  anni  solari   7  

  E3   nell’ambito  di  pertinenza  per  3  anni  solari   9  

  E4   nell’ambito  di  pertinenza  per  oltre  3  anni  solari   10  

 E5  

In  ambito  affine  per  1  anno  solare   2  

  E6   In  ambito  affine  per  2  anno  solare   3  

  E7   In  ambito  affine  per  3  anno  solare   4  

  E8   In  ambito  affine  per  oltre  3  anni  solari   5  

 

 

 

66  

 

PARTE TERZA

1. PROPOSTA FORMATIVA

MONTE ORE DISCIPLINE

Scuola primaria a.s. 2015/2016

CLASSI PRIME

CLASSI SECONDE

CLASSI TERZE

CLASSI QUARTE

CLASSI QUINTE

ITALIANO 8 8 7 7 7

INGLESE 2 2 3 3 3

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 1 1 1 1 1

MATEMATICA 7 7 7 7 7

SCIENZE 1 1 1 1 1

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1

RELIGIONE 2 2 2 2 2

27 27 27 27 27

 

 

67  

 

MONTE ORE DISCIPLINE

Scuola secondaria di I grado a.s. 2015/2016

CLASSI PRIME

CLASSI SECONDE

CLASSI TERZE

ITALIANO 6 6 6

APPROFONDIMENTO 1 1 1

INGLESE 3 3 3

FRANCESE 2 2 2

STORIA 2 2 2

GEOGRAFIA 1 1 1

MATEMATICA 4 4 4

SCIENZE 2 2 2

TECNOLOGIA 2 2 2

MUSICA 2 2 2

ARTE 2 2 2

SCIENZE MOTORIE 2 2 2

RELIGIONE 1 1 1

30 30 30

 

 

68  

 

2. OFFERTA INTEGRATIVA E PROGETTI

La progettazione di istituto è articolata lungo le seguenti direttrici fondamentali, evidenziate anche dal rapporto di autovalutazione:

• Promozione delle competenze chiave di cittadinanza con particolare attenzione all’acquisizione del senso di legalità e all’autonomia dei processi di apprendimento

• Controllo degli esiti a distanza per ricavare informazioni utili alla modulazione dell’azione didattica

• Promozione dell’inclusione nel senso più ampio e generale

I progetti, in dettaglio, saranno inseriti dopo l’approvazione

 

 

69  

 

3. PIANO DI RECUPERO (GLIS) Programmazione  generale  di  sostegno  

 

Indicazioni  educativo-­‐didattiche  

Per   garantire   un’effettiva   uguaglianza   delle   opportunità   e   dell’offerta  formativa,   il   G.L.H.   ha   elaborato   delle   indicazioni   programmatiche   generali   di  carattere   educativo-­‐didattiche.   Dette   proposte   rappresentano   l’offerta  formativa   che   l’istituto   intende   attuare   a   favore   dei   diversamente   abili:   esse  costituiscono  altresì  il  punto  di  riferimento  per  la  stesure  dei  singoli  P.E.I.  

Piano  educativo-­‐didattiche  generale  

Nel   seguente   piano   di   lavoro   si   è   cercato   di   coprire   il   più   vasto   spettro   di  situazioni,   offrendo   contenuti   indicativi,   semplici   e   progressivi,   relativi   a  ciascuna   area   di   sviluppo   della   personalità,   riferiti   sia   ai   casi   di   particolare  gravità   che   a   quelli   con  maggiore   possibilità   di   recupero   strumentale.   Per   gli  alunni   diversamente   abili   particolarmente   gravi,   il   G.L.H.   ritiene   opportuno  porre   maggiore   attenzione   sulla   stimolazione   della   aree:   socio-­‐affettiva,  motorio-­‐prassica   e   neuropsicologica   che   rappresentano   il   prerequisito  indispensabile   per   l’autonomia   personale   e   sociale   dell’alunno   diversamente  abile,   nonché   la   possibilità   di   effettuare   tentativi   negli   ambiti   disciplinare.   I  contenuti  potranno  essere  differenziati  rispetto  a  quelli  della  classe,  semplificati  e/o   opportunamente   ridotti   in   base   alle   capacità   attentiva   e   alle   difficoltà   di  apprendimento.  

Area  socio-­‐affettiva  

Quest’area   è   rivolta   all’apprendimento   di   regole   di   comportamento   e   al  miglioramento   dei   rapporti   interpersonali.   Attraverso   la   proposta   di   obiettivi  calibrati  alle  abilità,  alle  potenzialità  ed  ai  bisogni  è  possibile  il  raggiungimento  di  forme  di  autonomia  personale  e  sociale.  

 

Obiettivi  educativi  e  didattici  generali:  

• Acquisire  la  consapevolezza  delle  proprie  abilità    • Strutturare  e/o  consolidare  il  grado  di  autostima  

 

 

70  

 

• Strutturare   e/o   consolidare   le  modalità   di   interazione   con   il   gruppo   dei  pari  e  con  la  figura  adulta  di  riferimento  

• Acquisire  e/o  consolidare  l’autocontrollo  in  qualsiasi  situazione  • Rispettare  le  regole    • Conseguire  forme  di  autonomia  personale  • Sviluppare  l’impegno  e  la  partecipazione  • Sviluppare   capacità   organizzative   relative   ai   tempi   e   alle   modalità   di  

lavoro    

Area  motorio-­‐prassica  

La  dimensione  motorio-­‐prassica  attraversa  trasversalmente  tutte  le  attività  nel  rispetto   delle   leggi   dello   sviluppo   mentale   secondo   le   quali   tutto   ciò   che   è  simbolico   o   rappresentativo   è   prima   psicomotorio.   Dunque,   attraverso  un’attenta  stimolazione  dei  vari  settori  dell’asse  motorio-­‐prassico  è  possibile  far  conseguire   all’alunno   la   consapevolezza   del   sé   corporeo,   l’organizzazione  spazio-­‐temporale.  

Obiettivi  educativi-­‐didattici  generali  

• Acquisire  e/o  consolidare  la  conoscenza  dello  schema  corporeo  • Sviluppare  e/o  consolidare  l’abilità  di  coordinazione  settoriale  • Sviluppare   e/o   consolidare   l’abilità   di   coordinazione   motoria   globale   e  

fine  • Sviluppare  e/o  consolidare  abilità  senso-­‐percettive  • Sviluppare   e/o   consolidare   la   capacità   di   organizzare   il   proprio   corpo  

nelle  categorie  spazio-­‐temporali  di  riferimento  

Area  neuropsicologica  

Le   funzioni   psichiche   superiori   (apprendimento,   memoria,   attenzione)   devono  essere  coltivate  e  stimolate  trattandosi  di  facoltà  che  migliorano  con  l’esercizio  e  che  facilitano  l’acquisizione  di  competenze  in  tutti  i  settori  apprenditivi.  

Pertanto,   attraverso   interventi   mirati   è   possibile   consentire   all’alunno  diversamente  abile  molteplici  forme  di  acquisizione.  

 

 

71  

 

L’azione   educativa   dovrà   tendere   all’acquisizione   di   competenze   strumentali,  seppur   minime,   tenendo   conto   che   l’obiettivo   primario   è   l’autonomia   e  l’uguaglianza  delle  opportunità.  

 

STRUTTURAZIONE  DEL  P.E.I.  

Il   P.E.I.   è   stato   introdotto   nelle   scuole   dal   C.S.A.   ai   sensi   dell’art.   12   della   l.  104/92,  esso  costituisce  il  documento  nel  quale  vengono  descritti  gli   interventi  integrati  predisposti  dell’alunno  d.a.  e  dovrà  essere  debitamente  compilato  per  ciascuno  alunno.  

Ciascun   P.E.I.   avrà   una   propria   strutturazione   sia   organizzativa   che   didattico-­‐educativa.  

La  scansione  temporale  è  prevista  per   la  modalità  di  verifica  e  valutazione  dei  singoli  percorsi  che  avverrà  secondo  le  seguenti  scansioni:  

1) Iniziale                            entro  novembre  (verifiche  d’ingresso)  2) In  itinere                      entro  marzo    3) Finale                                entro  giugno  

 

Spazi  

Per   favorire  un  reale  un  processo  di   integrazione  degli  alunni  d.a.,   i  docenti  di  sostegno  attueranno  la  loro  azione  educativo-­‐didattica  all’interno  della  classe  di  appartenenza   dei   singoli   alunni.   Sono   previsti   comunque,   momenti   di  individualizzazione  condotta  all’esterno  del  contesto  classe  atti  a  consentire:  

• alunni   con  particolari  gravità,   la  possibilità  di   effettuare  attività   (senso-­‐percettive,  motorie   e/o   informatiche)   in   spazi   più   idonei   (palestra,   sala  informatica)  

• nel  caso  di  alunni  con  gravità  che  non  seguono  il  programma  della  classe  di   appartenenza,   la   possibilità   di   proporre   attività   specifiche   di  consolidamento  e  verifiche  guidate  

 

 

 

 

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Metodologia  

La  metodologia  di   lavoro  prevede  interventi   individualizzati  e  attività  condotte  per  piccoli  gruppi.  Sono  previsti  momenti  di  raccordo  con  la  programmazione  di  classe.  

 

Interventi  socio-­‐sanitari  e  riabilitativi  

Il   processo   di   integrazione   dell’alunno   d.a.   va   strettamente   concordato   e  condiviso  in  sede  programmatica,  dal  G.L.H.O.    

Gli  incontri  avverranno  periodicamente.  

Servizio  di  assistenza  specialistica  

Qualora   si   riscontri   la   necessità,   sarà   richiesto   il   servizio   di   assistenza  specialistica.  

 

Continuità  educativo-­‐didattica  

Per   gli   alunni   d.a.   in   passaggio   al   successivo   grado   di   scuola   dell’obbligo  saranno  predisposti  incontri  tra  i  docenti  dei  vari  ordini  di  scuola  volti  alla:  

• presentazione  dell’alunno  • presa  visione  dei  documenti  in  uscita  .  P.D.F.  e  P.E.I.  • iniziali   indicazioni   metodologiche-­‐didattiche   ai   fini   della   continuità   del  

processo  formativo.                    

 

 

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4.VALUTAZIONE (GRIGLIE AREA 2)

Griglia  di  valutazione  delle  conoscenze/abilità/competenze

Voto Conoscenze Abilità Competenze      4  

     Lacunose e parziali    

Applica conoscenze minime se guidato, ma con errori sostanziali. Si esprime in modo scorretto. Compie analisi lacunose e con errori.

Riesce con difficoltà ad organizzare contenuti anche semplici, fare valutazioni e collegamenti.

     5  

     Frammentarie e superficiali    

Applica le conoscenze con errori non gravi. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali.  

Riesce ad organizzare semplici contenuti, ma le valutazioni e i collegamenti risultano impropri.

     6  

     Essenziali    

Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si esprime in modo semplice e corretto.  

Riesce a organizzare i contenuti; le valutazioni e i collegamenti risultano accettabili.

     7  

   Adeguate; se guidato sa approfondire.      

Applica correttamente le conoscenze. Espone in modo corretto e linguisticamente appropriato. Compie analisi corrette.  

Rielabora in modo corretto i contenuti. Riesce a fare valutazioni autonome e collegamenti appropriati.

     8        

     Complete; con qualche approfondimento

Applica correttamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Espone in modo corretto e con

Rielabora in modo corretto e completo i contenuti. Fa valutazioni critiche e

 

 

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autonomo.        

proprietà linguistica. Compie analisi complete e corrette.  

collegamenti appropriati.  

       9          

Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi.  

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi. Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi specifici. Compie analisi approfondite.  

Rielabora in modo corretto,completo ed autonomo contenuti.

           10      

Organiche, approfondite ed ampliate in modo del tutto personale.  

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi e trova da solo soluzioni migliori. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato.

Rielabora in modo corretto e completo i contenuti e sa approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse.

 

 

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5. AGGIORNAMENTO Aggiornamento docenti Sentiti i bisogni formativi dei docenti anche in seguito alla circolazione di materiale inerente a corsi di formazione attivati da enti esterni sono previsti corsi di formazione e/o di aggiornamento:

Legge 107

Sicurezza

BES

 

 

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PARTE QUARTA

AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE

La scuola ha partecipato al processo di autovalutazione ed al miglioramento ad horas così come richiesto dai cambiamenti che stanno avvenendo nel “sistema scuola” per arrivare a creare competenze nel “fare-saper fare-saper essere” nella scuola dell’oggi e del domani, partendo dal regolamento, valutazione, istruzione e formazione DPR 28 marzo 2013.

Il piano di monitoraggio e valutazione rientra pienamente nel piano di miglioramento che l’Istituzione Scolastica metterà in atto e al quale si rimanda.