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ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 “ UN ISTITUTO DI QUARTIERE PER I BAMBINI E I RAGAZZI DI OGGI FRA PASSATO E FUTURO”

ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 · Consigli di classe (Scuola secondaria di 1° grado) ... C. Collodi T.N.: Galloni R., Ricci D. C.Collodi T.P.: Mastropaolo F., ... continuità educativa

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ISTITUTO COMPRENSIVO

PERUGIA 7

“ UN ISTITUTO DI QUARTIERE PER I BAMBINI E I

RAGAZZI DI OGGI FRA PASSATO E FUTURO”

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Scuola dell'infanzia “Margherita Hack”

Sede centrale: presidenza e segreteria

Scuola dell’infanzia “Alda Merini” Scuola primaria “Carlo Collodi” -

Tempo Pieno Scuola Secondaria di primo grado

Scuola dell'infanzia “Don Lorenzo Milani”

LE NOSTRE SCUOLE

Scuola primaria “Bruno Ciari” Scuola primaria “Carlo Collodi” Tempo Normale

Scuola primaria “Nicholas Green”

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L’Istituto Comprensivo Perugia 7 comprende le scuole dell’Infanzia, le scuole Primarie e la

Scuola Secondaria di primo grado situate nei territori di San Sisto e Lacugnano.

San Sisto è un quartiere di periferia del Comune di Perugia, geograficamente situato a

sud-ovest del territorio cittadino. Il quartiere (circa 14.000 abitanti) si adagia

prevalentemente in pianura ai piedi del colle Lacugnano, lungo la via Pievaiola. Le sue

caratteristiche originarie sono state radicalmente modificate dall'incremento demografico

degli ultimi decenni che hanno trasformato San Sisto da piccolo paese a popoloso quartiere

periferico in seguito al trasferimento della Perugina da Fontivegge negli anni Sessanta.

Oggi l’area San Sisto – Sant’Andrea Delle Fratte è la seconda zona industriale-artigianale

di Perugia che si pregia della presenza del Polo Unico Ospedaliero Santa Maria della

Misericordia e della Facoltà Universitaria di Medicina, che per la complessità dei servizi si

configurano come una vera e propria cittadella.

Parallelamente sono sorti insediamenti edilizi abitativi, commerciali ed infrastrutturali: gli

edifici scolastici, l’Ufficio della Cittadinanza “Pievaiola”, la sede distaccata dell’anagrafe e dei

Vigili Urbani, il Distretto Sanitario, i campi sportivi, il Palazzetto dello sport, il teatro “Bertold

Brecht”, la Biblio-mediateca “Sandro Penna”, il Piccolo Teatro Foresi, la parrocchia. Il

contesto urbano è pertanto attrezzato in modo soddisfacente con servizi e strutture che

favoriscono la vita di relazione. La popolazione è in progressiva crescita e sono attive da

molti anni varie associazioni a carattere culturale, religioso, ricreativo e sportivo, alcune

delle quali hanno anche a disposizione spazi associativi dove organizzare momenti di

incontro (centro anziani, oratorio, Circolo Proloco..). Le manifestazioni ormai storiche sono la

Rassegna delle Sagre a Settembre e Il Carnevale dei Rioni di San Sisto a Febbraio che

richiamano una grande affluenza di persone.

Lacugnano (circa 1.200 abitanti) è strettamente collegato con San Sisto e ha conservato

ancora l’aspetto di un paese con una ben connotata identità socio culturale, nonostante gli

insediamenti residenziali degli ultimi venti anni determinati dalla felice posizione geografica

collinare. Nel territorio sono presenti attività commerciali, la scuola primaria, la parrocchia,

un centro associativo-ricreativo dove, nel mese di giugno, viene organizzata la tradizionale

Sagra di Lacugnano.

Gli alunni che frequentano le scuole dell’ Istituto Comprensivo Perugia 7 provengono, per la

maggior parte, dalle scuole dell’infanzia e della primaria dell’istituto stesso e in misura

residuale da zone limitrofe, da altre regioni o Paesi. L’integrazione tra gli alunni è molto buona

e particolarmente efficace è la collaborazione con le famiglie e i servizi socio-sanitari del

territorio.

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1.3 PROFILO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7- CONTATTI

URP

Segreteria e ufficio del Dirigente

Strada Lacugnano

06132 S. Sisto - Perugia (PG)

Tel 075 5287904 - Fax 075 5288487

e-mail: [email protected] (segreteria)

[email protected] (Posta Elettronica Certificata)

Scuola dell’Infanzia “Don Lorenzo Milani”

Via Albinoni, San Sisto (PG)

Tel. 075 5280363

Scuola dell’Infanzia “Margherita Hack”

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5289966

Scuola dell’Infanzia “Alda Merini”

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5270631

Scuola Primaria “Bruno Ciari”, tempo normale

Via Albinoni, San Sisto (PG)

Tel. 075 5280933

Scuola Primaria “Carlo Collodi”, tempo normale

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5287957

Scuola Primaria “Carlo Collodi”, tempo pieno

Via delle Muse, San Sisto (PG)

Tel. 075 5270631

Scuola Primaria “Nicolas Green”, tempo pieno

Via dei Cavatori – Lacugnano

Tel. 075 5287480

Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri”

Strada Lacugnano

Tel 075 5287904

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1.4 POPOLAZIONE SCOLASTICA – A.S. 2015/2016

Scuole Totale classi Totale alunni

Scuola dell’Infanzia “Don Lorenzo Milani” 4 84

Scuola dell’Infanzia “Margherita Hack” 4 101

Scuola dell’Infanzia “Alda Merini” 3 71

Scuola Primaria “Bruno Ciari” 10 173

Scuola Primaria “Carlo Collodi” 10 209

Scuola Primaria “Nicholas Green” 5 132

Scuola Secondaria di primo grado

“ Dante Alighieri”

11 218

TOTALE 48 988

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1.5 ORARIO FUNZIONAMENTO SCUOLE

Anno scolastico 2015/16

Scuola Tempo scuola Orario scolastico

SCUOLA DELL’INFANZIA

40 ore settimanali

dal lunedì al venerdì

8.00-16.00

SCUOLA PRIMARIA

27 ore settimanali

dal lunedì al venerdì

8.06-13.30

Collodi sez. tempo normale

Ciari

40 ore settimanali

dal lunedì al venerdì

8.15-16.15 Collodi

sez. tempo pieno

8.30-16.30 Green

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

30 ore settimanali

dal lunedì al sabato

8.15-13.15

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1.6 ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Antonella Ubaldi

DOCENTE VICARIA

Prof.ssa Cinzia Renga

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

SCOLASTICO

Coordinamento scuola primaria:

Graziella Immorlica

Coordinamento scuola infanzia:

Cinzia Miotto

COORDINATORI DI SEDE

Scuola secondaria di 1° grado:

Cinzia Renga Scuola primaria

“Carlo Collodi” T.P.: Fabrizia

Mastropaolo

“Carlo Collodi” T.N.: M. Virginia Soriani “Nicholas Green”: Francesca Borio

“Bruno Ciari”: Patrizia Innocenti, Giacomo Ortu

Scuola dell’infanzia

“Margherita Hack”: Silvia Ferranti -

Cinzia Miotto “Don Lorenzo Milani”: M. Letizia

Fiorella

“Alda Merini”: A. Rita Gildezza

ORGANI SCOLASTICI

Consiglio di Istituto

Collegio dei Docenti

Consigli di classe (Scuola secondaria

di 1° grado) Consigli di interclasse (Scuola

primaria) Consigli di intersezione (Scuola

dell’infanzia)

R.S.U.: Marco Casavecchia, Brunella Corti, A. Rita Gildezza

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Presidente: Sebastiano Pierini

Vicepresidente: Giuseppe Casella

D.S. Dott.ssa Antonella Ubaldi

Genitori

Riccardo Maria Bistocchi

Anna Burchia

Giuseppe Casella

Sara Fucelli

Serena Gianoni

Daniela Paoletti

Federica Pascoli

Sebastiano Pierini

Docenti

Lavinia Bisello Ragno

Marco Casavecchia

Brunella Corti

M. Letizia Fiorella

Patrizia Innocenzi

Mariella Mancini

Cinzia Renga

Maria Virginia Soriani

A.T.A.

Sabrina Prosperi

Anna Maria Peverini

FUNZIONI STRUMENTALI Area 1: Continuità e orientamento

Docenti: Giovanna Pierini Area2: Informatizzazione,

documentazione attività scolastiche,

rapporti con il territorio

Docenti: Brunella Corti

Area 3: Valutazione e gestione del POF Docenti: Lavinia Bisello Ragno

Area 4: Alunni con bisogni educativi

speciali

Docenti: Alessia Finistauri, Maria Giuseppina Guarino

ORGANO INTERNO DI GARANZIA

D.S. Dott.ssa Antonella Ubaldi

Patrizia Innocenzi (docente)

Brunella Corti (docente)

Serena Gianoni (genitore)

Federica Pascoli (genitore)

Sabrina Prosperi (A.T.A.)

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GIUNTA ESECUTIVA

D.S. Dott.ssa Antonella Ubaldi

D.S.G.A. : Serenella Caprini

Docente: Cinzia Renga

A.T.A.: Anna Maria Peverini

Genitori: Anna Burchia, Riccardo Maria

Bistocchi

SICUREZZA

RSPP: Geometra Gabriele Sbaragli

RLS: Brunella Corti

ANTINCENDIO

Scuola Infanzia

M. Hack: Celsa M.P., Moscetti Castellani M. A.Merini: Gildezza R., Ranchella P. Don Milani: Fiorella M.L., Spaterna G.

Scuola Primaria

B. Ciari: Immorlica G., Peverini A.

C. Collodi T.N.: Ciminelli E., Soriani V. C.Collodi T.P.: Gatti M.G., Bastia D.

N. Green: Borio F., Cappelloni C.

Scuola Secondaria I grado” Dante

Alighieri”

Casavecchia M., Corti B.

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI

DOCENTI

Il comitato durerà in carica tre anni ed è

presieduto dal Dirigente Scolastico.

I componenti sono:

tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui

due scelti dal Collegio dei Docenti e uno

dal Consiglio di Istituto

due rappresentanti dei genitori scelti dal

Consiglio di Istituto

un componente esterno individuato

dall’ufficio scolastico regionale.

PRIMO SOCCORSO

Scuola Infanzia

M. Hack: Ferranti S., Cavallucci L. A.Merini: Mezzasoma N., Straccamore M. Don Milani: Fiorella ML., Prosperi S.

Scuola Primaria

B. Ciari: Buzzi A., Gadaleta D.

C. Collodi T.N.: Galloni R., Ricci D.

C.Collodi T.P.: Mastropaolo F., Arena M.

N. Green: Capirchio MG., Senatore G.

Scuola Secondaria I grado

Marcaccioli S., Pierini G.

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1.7 FIGURE GESTIONALI DELLA SCUOLA

Figure Funzioni ed aree di competenza

Dirigente scolastico

Valorizza le risorse umane e professionali, sostiene e agevola lo sviluppo dei processi formativi e dei progetti didattici dell’Istituto. Costruisce un clima di lavoro positivo per sostenere e sviluppare la ricerca e l’innovazione didattica e metodologica dei docenti, per garantire l’esercizio della

libertà di scelta delle famiglie e il diritto di apprendimento degli alunni. Garantisce un efficace livello di comunicazione tra gli organismi scolastici, favorisce la circolazione delle informazioni, il confronto delle idee e la collaborazione. Assicura la collaborazione con le Istituzioni culturali, sociali ed economiche del territorio.

Docente vicario

Nel rispetto delle direttive ricevute dal Dirigente scolastico: in assenza temporanea del Dirigente scolastico svolge all’interno dell’Istituto la funzione di coordinamento della attività didattiche e degli aspetti organizzativi dell’Istituto; presiedere le riunioni di lavoro la cui presidenza compete al Dirigente Scolastico. Assumere iniziative e dare disposizioni in collaborazione o in sostituzione del Dirigente Scolastico; Collabora con l’ufficio di segreteria e le altre figure gestionali per il buon funzionamento dell’Istituto; Sostituisce il DS in caso di assenza o impedimento.

2° collaboratore

Dirigente Scolastico

Sostituire la Dirigente Scolastica nei periodi di assenza in alternativa o in alternanza con il primo collaboratore; coordinare le attività della scuola primaria; raccogliere le istanze dei docenti della scuola primaria, favorendo la soluzione di eventuali problemi;

Fiduciario di

plesso

Coordina, controlla ed è responsabile degli aspetti organizzativi per garantire il regolare funzionamento del servizio scolastico in ogni plesso. Collabora direttamente con il DS per gli aspetti relativi alla progettazione educativa e didattica del plesso, garantendo la circolazione delle informazioni tra i docenti. Cura nel plesso i rapporti con i genitori. Segnala tempestivamente le emergenze relative alla sicurezza e gestisce i piani di emergenza

Funzioni

strumentali al P. O. F.

Sono individuate annualmente sulla base delle aree scelte dal Collegio dei docenti, in base alle disposizioni previste a livello contrattuale. Il docente funzione – strumentale svolge attività di progettazione, di

coordinamento, di supporto, di consulenza, di rinforzo organizzativo nel settore per il quale ha ricevuto l’incarico.

DSGA

Cura l’organizzazione ed ha autonomia operativa rispetto alla gestione dei servizi generali e amministrativo – contabili.

Staff di

coordinamento di Istituto

Collabora con il Dirigente scolastico nella gestione e realizzazione degli aspetti organizzativi e formativi dell’Istituto. È formato dal Dirigente, dei docenti collaboratori del DS, dai docenti funzioni – strumentali al P. O. F., dal referente di Istituto per la sicurezza, dal referente delle attività aggiuntive e dal referente dei progetti trasversali di Istituto.

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2. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

“L’offerta formativa mira alla “promozione del pieno sviluppo della persona,

accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove

la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti della

cultura di base” ( Indicazioni Nazionali per il Curricolo)

2.1 LINEE GUIDA DELL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

FORMAZIONE

Coniugare educazione ed istruzione realizzando un percorso formativo unitario, organico e continuo, attraverso il quale

favorire il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel

rispetto e nella valorizzazione della sua identità personale, culturale e sociale.

CURRICOLO

Predisporre un curricolo verticale essenziale e coerente e

progettare in modo intenzionale, sistematico e corresponsabile i

percorsi formativi trasversali.

APPRENDIMENTO

Perseguire un progressivo e organico sviluppo delle competenze di

ogni alunno per la realizzazione del suo progetto scolastico ed

esistenziale, facendo leva sui fattori motivazionali in sintonia con

una concezione operativa e collaborativa

dell’apprendimento.

INSEGNAMENTO

Tenere in considerazione tutte le variabili che intervengono nel

processo dell’insegnamento attraverso la pratica riflessiva e la

ricerca di efficaci strategie didattiche.

FLESSIBILITA’ Compiere scelte responsabili di flessibilità organizzativo –

didattica per attuare la personalizzazione e la diversificazione degli interventi formativi.

VALUTAZIONE Verificare e valutare il processo dell’insegnamento –

apprendimento secondo gli indicatori ed i criteri stabiliti collegialmente.

CONTINUITA’

Favorire il successo formativo di ogni alunno attraverso la

realizzazione di un contesto positivo e collaborativo e della continuità educativa tra i diversi gradi dell’istruzione.,

COMUNITA’

Riconoscere la relazione e la comunicazione come strumenti

fondamentali della formazione della persona e curare con la massima attenzione la costituzione dei legami di gruppo della

classe.

ACCOGLIENZA

E INTEGRAZIONE

Affrontare con sensibilità e professionalità i problemi relativi alla disabilità, al disagio, allo svantaggio, riconoscendo nella “diversità” una ricchezza e predisponendo tutte le possibili risorse in grado di

migliorare l’accoglienza ed il livello di integrazione.

CITTADINANZA Favorire la maturazione del senso di appartenenza e dell’etica

della responsabilità attraverso la pratica costante della

partecipazione collaborativa, dell’insegnamento dei cosiddetti saperi

della legalità e degli interventi di prevenzione del disagio affettivo

e sociale.

CORRESPONSABILITA’ Promuovere la corresponsabilità educativa con la famiglia

attraverso la condivisione di obiettivi e strategie.

TERRITORIO Perseguire il modello dell’interazione dialettica fra scuola e

territorio, tessendo una rete significativa di rapporti con l’esterno.

RISORSE Ottimizzare l’uso di risorse e strutture e utilizzare in modo efficace

strumenti e materiali, con particolare attenzione per le nuove tecnologie.

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2.2 SCELTE EDUCATIVE

SAPERE

Padronanza delle abilità e

delle conoscenze fondamentali

dei linguaggi comunicativi e

delle singole discipline.

SAPER FARE Interiorizzazione delle modalità

di indagine essenziali alla

comprensione del mondo e

dell’ambiente.

SAPER ESSERE

Maturazione delle capacità di

azione, di esplorazione, di

progettazione, per capire ed operare

responsabilmente nel contesto della

scuola, della famiglia e della società.

Sviluppo di

competenze:

cognitive

comunicative ed espressive

psicomotorie

affettivo –

relazionali

tecnico - operative

Sviluppo dell’identità

personale:

conoscenza di sé

integrazione nel proprio ambiente di vita

autostima

sicurezza e autonomia

Sviluppo di interazioni

sociali positive con l’altro e

l’ambiente:

superamento

dell’egocentrismo

gestione dei conflitti

educazione alla pace senso della legalità

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2.3 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Il patto educativo di corresponsabilità nasce dalla volontà di creare un punto di

riferimento e di guida nel rapporto scuola – famiglia affinché ogni intervento educativo sia

improntato a rafforzare negli alunni la fiducia nei confronti delle figure adulte coinvolte nel loro

percorso formativo.

Doveri degli insegnanti

Realizzare in classe un clima favorevole all’apprendimento e alle relazioni costruttive fra

gli alunni.

Assumere un atteggiamento educativo coerente e rassicurante.

Motivare gli alunni allo studio e alle esperienze formative.

Rispettare le indicazioni dei curricoli disciplinari.

Adottare la flessibilità organizzativa e didattica nel rispetto delle esigenze delle classi.

Doveri dei genitori

Partecipare alle riunioni e ai colloqui per informarsi dell’andamento delle attività

scolastiche e del percorso formativo dei bambini.

Prendere visione delle comunicazioni e far rispettare i tempi di consegna.

Giustificare le assenze.

Collaborare con i docenti nel progetto educativo finalizzato al raggiungimento

dell’autonomia e la partecipazione attiva di cittadinanza dei loro figli.

Doveri degli alunni

Frequentare le lezioni con regolarità.

Assumere un atteggiamento rispettoso nei riguardi degli insegnanti.

Rispettare le idee e le opinioni dei propri compagni.

Svolgere regolarmente i compiti assegnati.

Avere un atteggiamento corretto nei confronti dell’ambiente scolastico rispettando i

sussidi, le attrezzature e gli arredi della scuola.

Diritti degli alunni

Gli alunni hanno diritto al rispetto delle proprie idee e delle proprie opinioni.

Gli alunni hanno diritto ad essere informati sull’organizzazione e i progetti, nonché sulle

modalità di valutazione del profitto e del comportamento.

Gli alunni e le loro famiglie hanno diritto alla trasparenza delle valutazioni scolastiche.

Gli alunni hanno diritto alla sicurezza e alla salubrità degli ambienti scolastici.

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2.4 FINALITÀ

Nella società contemporanea la scuola si configura come agenzia intenzionalmente

educativa, affiancata in questo suo compito a quella primaria della famiglia e da altri ambienti

educativi di carattere sociale.

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale, con la collaborazione

delle famiglie, delle istituzioni e della società, è responsabile della qualità delle

scelte educative, didattiche ed organizzative e si impegna a garantirne l’adeguatezza ai

bisogni formativi degli alunni, per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Alunni,

famiglie, docenti e territorio rappresentano la struttura portante di un sistema formativo

fortemente integrato. Questo comporta un modo di procedere che impegna a formulare

l’attività formativa in rispondenza alla specificità dell’ambiente d’appartenenza, nel

riconoscimento di quelle che risultano essere esigenze di sviluppo degli alunni, d’intesa con

le famiglie e nella migliore utilizzazione delle risorse disponibili all’interno e sul territorio.

Istituzioni, personale della scuola, genitori, alunni sono protagonisti nell’attuazione del Piano

dell’Offerta Formativa, anche attraverso momenti di confronto e di incontro fra tutte

le componenti.

Come viene affermato nelle Indicazioni nazionali per il curricolo le finalità della scuola sono

definite a partire dalla persona che apprende attraverso un percorso individuale dotato di

originalità, mirando costantemente a promuovere saperi per un nuovo umanesimo e

a potenziare la capacità degli alunni di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi.

2.5 INDICAZIONI METODOLOGICHE L’approccio metodologico al sapere è finalizzato alla maturazione di competenze e deve

sempre considerare la singolarità e la complessità di ogni persona – alunno.

L’adozione del metodo induttivo è preferita a quella del metodo deduttivo, essendo il

primo ispirato alla ricerca e sostanziato dal binomio intuizione – riflessione, mentre il

secondo pur sorretto da strutture logiche, si serve con maggiore frequenza del rapporto

trasmissivo fra docente e discente.

Per tale scelta, l’uso della LIM e di altri strumenti tecnologici e informatici risulta

fondamentale anche al fine di favorire l’approccio telematico alle informazioni su cui

strutturare competenze derivate dall’attività di ricerca, garantendo il controllo agli accessi.

L’attuazione del metodo indicato consente inoltre ai docenti di poter strutturare percorsi

trasversali nell’ottica di una didattica interdisciplinare e collaborativa all’interno della classe o

dei gruppi di lavoro.

Particolare attenzione è posta al rinforzo dei legami cooperativi fra i componenti di

un gruppo o di una classe.

2.6 CURRICOLI DISCIPLINARI

Le grandi opportunità di un Istituto comprensivo sono la possibilità di costruire un curricolo

verticale organico per la scuola di base, la condivisione delle modalità di accoglienza e di

valutazione, il confronto sulla metodologia e sulle strategie operative.

I traguardi relativi all’acquisizione delle competenze degli alunni sono stabilite dalle

Indicazioni Nazionali del 2012, ma i percorsi per raggiungerli sono da adeguare alle esigenze

dell’utenza: questo è stato il compito che le commissioni di lavoro hanno svolto nell’anno

2014-15, iniziale per l’Istituto Comprensivo Perugia 7.

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2.7 PROGETTUALITÀ TRASVERSALE

Il grande vantaggio di un Istituto Comprensivo di quartiere è la possibilità di realizzare

un’offerta formativa di territorio, attraverso l’interazione costante con le risorse culturali e

sociali del quartiere stesso.

In quest’ottica, assume un valore particolarmente significativo la progettualità trasversale

elaborata dal Collegio dei docenti o dai singoli Consigli di classe .

In lavorazione

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2.8 PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016

Scuola dell’infanzia “Margherita Hack”

In lavorazione

Scuola dell’infanzia “Don Lorenzo Milani”

In lavorazione

Scuola dell’infanzia “Alda Merini”

In lavorazione

Scuola primaria “Bruno Ciari”- “ Carlo Collodi “- Nicholas Green” In lavorazione

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Scuola secondaria di primo grado

In lavorazione

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2.9 LA VALUTAZIONE La valutazione è l’aspetto regolativo che precede e segue la progettazione.

I docenti elaborano una tipologia differenziata di prove di verifica degli apprendimenti: prove

scritte, orali, pratiche e semistrutturate, prove che, a seconda dei tempi di

somministrazione, possono essere in ingresso, in itinere e finali.

Tali prove consentono di fare il punto della situazione e, se necessario, di attivare interventi

individualizzati; per l’alunno rappresentano un momento di riflessione sul proprio processo

formativo, per maturare una migliore consapevolezza di sé e del proprio modo di apprendere

nella prospettiva di migliorarsi.

La famiglia viene informata dei risultati del percorso formativo dell’alunno al termine di ogni quadrimestre - con la consegna del documento di valutazione - e in altri due colloqui individuali.

Per quanto riguarda l’ammissione alla classe successiva, il comma 1 bis dell’art. 3 della Legge 169/03 e il D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122 prevedono la possibilità di non ammissione di un alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Il Collegio docenti ha deliberato i criteri per l’applicazione della valutazione espressa in decimi. In ogni disciplina la valutazione è basata:

sul profitto dell’alunno, desumibile dalle valutazioni delle singole prove (scritte, orali, pratiche)

ma terrà conto anche

dei progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza;

dell’andamento delle valutazioni nel corso del tempo;

del livello di autonomia operativa;

dell’impegno individuale.

Un’attenzione particolare è posta sull’autoanalisi di Istituto assicurata costantemente

attraverso monitoraggi di rilevazione sul grado di soddisfazione del personale e su quello degli

utenti del servizio scolastico.

2.10 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Valutare il percorso di maturazione sociale e cognitiva di una bambina o un bambino da tre a

sei anni equivale sostanzialmente ad osservare sistematicamente i comportamenti di ciascuno

per valorizzare attitudini e virtù specifiche, ma anche per rinforzare e potenziare altrettanto

specifiche esigenze di apprendimento.

Le scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo hanno adottato un modello comune per

indicare le rilevazioni delle osservazioni sistematiche.

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Scuola dell’Infanzia - Rilevazione delle osservazioni sistematiche Primo Quadrimestre Secondo

Quadrimestre

SI NO IN PARTE SI NO IN PARTE

IDENTITA’ Mostra fiducia in se stesso e nelle proprie capacità

Si mostra responsabile

PARTECIPAZIONE

E

INTERESSE

E’ motivato verso l’esperienza scolastica

E’ attento

Interviene in modo spontaneo nelle conversazioni

IMPEGNO Si impegna

AUTONOMIA Sa gestire se stesso in varie occasioni

E’ autonomo nell’esecuzione delle consegne

RELAZIONALITA’

Si relaziona in diverse situazioni con:

I coetanei

Gli adulti

Il gruppo

COMPETENZE

Comunica attraverso i linguaggi:

Verbali

Non verbali

Comprende messaggi:

Verbali

Non verbali

Produce e rielabora messaggi:

Verbali

Non verbali

Possiede una coordinazione motoria generale

Esegue semplici comandi che implichino relazioni

spaziali

Intuisce, nel vissuto, relazioni temporali.

Ha sviluppato il senso di cittadinanza (diritti e

doveri)

OSSERVAZIONI SPECIFICHE

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2.11 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle

competenze stabiliti collegialmente nei curricoli disciplinari d’Istituto.

La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo

educativo:

la valutazione iniziale, diagnostica, permette di calibrare le linee progettuali in relazione

ai bisogni formativi emersi;

la valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto

consente di adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e di attivare strategie

di rinforzo;

la valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni

nelle varie discipline.

La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili dalla prassi didattica, presenti

in tutti i momenti del percorso curricolare e che, nell’aspetto formativo, oltre che in quello

conoscitivo o consuntivo, trovano la loro maggiore valenza.

Rispetto all’allievo si accertano l’acquisizione di competenze, di abilità e l’evoluzione del

processo di apprendimento; per quanto attiene l’insegnante si valuta l’efficacia delle strategie,

dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una successiva ridefinizione del percorso.

di:

La valutazione rende perciò flessibile il progetto educativo e didattico e permette ai docenti

soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;

adeguare tempestivamente la proposta didattica;

stabilire il livello delle competenze raggiunte;

determinare la validità delle scelte didattiche adottate.

2.12 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NUMERICI ESPRESSI IN

DECIMI

Quattro Insufficiente raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Scarsa autonomia nel lavoro. Lacune significative

negli apprendimenti.

Cinque Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di abilità e conoscenze. Scarsa

autonomia. Non si registrano progressi apprezzabili.

Sei Raggiungimento degli obiettivi disciplinari strumentali. Acquisizione essenziale e/o non sempre stabile delle

conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Sufficiente autonomia nell’applicare procedure e

metodologie disciplinari. Si manifestano dei progressi ma gli apprendimenti sono ancora fragili e parziali.

Sette Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Acquisizione stabile delle conoscenze e delle abilità di

base fondamentali. Discreta autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari.

Otto Buon raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicura acquisizione delle conoscenze e delle abilità di

base. Piena autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari.

Nove Ottimo raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Sicuro possesso delle abilità e delle conoscenze

disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza delle fondamentali procedure e

delle metodologie disciplinari. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi.

Dieci Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicuro e articolato possesso delle abilità e delle

conoscenze disciplinari. Padronanza di tutte le procedure e metodologie disciplinari. Capacità di porre in

relazione competenze e conoscenze maturate in contesti diversi. Capacità di esprimere valutazioni ed

elaborazioni sintetiche personali.

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2.13 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO E CRITERI PER

L’ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO

Scuola Primaria

Il D.P.R. n. 122 del 8/09/09 regolamenta la valutazione del comportamento degli studenti;

in relazione a questa definizione il Collegio Docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio

sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria.

L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla

comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella

scuola primaria il percorso degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di

autovalutazione. Infatti la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far

fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di

maturazione dell’identità personale nell’ambito delle relazioni con gli altri.

Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti

indicatori:

INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e ordinati

nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni;

IMPEGNO: impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo;

RELAZIONE CON GLI ALTRI: rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto del

personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i

compagni e con gli adulti;

AMBIENTE SCOLASTICO: rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso

appropriato degli spazi.

Criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento

Ottimo Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo

costruttivo e propositivo, si impegna proficuamente con costanza ed

attenzione rispettando modalità e scadenze delle consegne. E’ disponibile a

collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiali e spazi della

scuola.

Distinto Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel

tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi

delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della

scuola.

Buono Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si

impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche

volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e

normalmente rispetta gli spazi e materiali della scuola.

Sufficiente Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna

in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’

collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare

le regole comuni, spazi e materiali della scuola.

Insufficiente E’ un giudizio assegnato in presenza di atti reiterati di mobbing o bullismo.

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Scuola Secondaria di Primo Grado

Anche nella scuola secondaria di primo grado, oltre alla valutazione degli apprendimenti delle

singole discipline, verrà data la massima importanza, secondo quanto previsto dall’art. 2 della

L. 169/2008, alla valutazione del comportamento, inteso come l’insieme delle reazioni di

un alunno in una situazione di apprendimento all’interno del gruppo-classe.

Saranno osservati e presi in considerazione gli aspetti riguardanti, sia il “comportamento

sociale”, che comprende quelle interazioni socio-affettivo-operative che l’alunno instaura con i

coetanei e con gli adulti, sia il “comportamento di lavoro” che include invece le componenti che

sovrintendono ad un’efficace gestione delle situazioni di compito, tra cui in primo luogo il

processo di apprendimento.

Per la valutazione del comportamento nella scuola secondaria di primo grado si osservano

i seguenti indicatori:

COMPORTAMENTO SOCIALE

Rapportarsi con i compagni e con gli adulti presenti nella comunità scolastica / Rispettare gli

altri e i loro diritti, riconoscendo le differenze individuali / Utilizzare le attrezzature e tenere in

ordine gli spazi comuni / Osservare le disposizioni del Regolamento di Istituto e del Patto

Educativo di Corresponsabilità / Dialogare ed esprimere le proprie idee / Curare la propria

persona / Controllare le proprie emozioni

Criteri per l’ attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento espresso in decimi

10 Si rapporta correttamente con compagni e docenti.

Rispetta pienamente le regole di comportamento.

Esegue i compiti assegnati puntualmente.

9 Si rapporta in maniera corretta con compagni e docenti rispettando le regole

dicomportamento.

Esegue i compiti assegnati regolarmente.

8 Si rapporta in genere correttamente con compagni e docenti e rispetta quasi

sempre le regole di comportamento.

Esegue i compiti assegnati abbastanza regolarmente.

7 Si rapporta in modo non sempre adeguato con compagni e docenti. A volte non

rispetta le regole di comportamento.

Esegue i compiti assegnati in modo discontinuo o settoriale.

6 Si rapporta spesso in modo non corretto con compagni e docenti rispettando

saltuariamente le regole di comportamento.

Esegue i compiti assegnati saltuariamente.

5 Si rapporta il più delle volte in modo non corretto con compagni e docenti e non

rispetta le regole di comportamento.

Esegue i compiti assegnati saltuariamente.

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2.14 VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI IN FASE DI ALFABETIZZAZIONE

La valutazione degli alunni stranieri è collegata al percorso di apprendimento proposto agli

alunni calibrato in base alla data di arrivo e alle informazioni raccolte durante la prima

accoglienza.

La valutazione non può comunque prescindere dal livello di conoscenza della lingua italiana.

La C. M. 24/2006 recita:

“Uno degli obiettivi prioritari nell'integrazione degli alunni stranieri è quello di promuovere

l'acquisizione di una buona competenza nell'italiano scritto e parlato [...].Gli alunni

stranieri, al momento del loro arrivo, si devono confrontare con due diverse strumentalità

linguistiche:

la lingua italiana del contesto concreto, indispensabile per comunicare nella vita quotidiana (la lingua per comunicare)

la lingua italiana specifica, necessaria per comprendere ed esprimere concetti,

sviluppare l'apprendimento delle diverse discipline e una riflessione sulla lingua stessa

(la lingua dello studio)”.

In tale contesto si privilegerà una valutazione “formativa” rispetto a quella “certificativa”,

prendendo in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la

motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento dimostrate.

Nel primo quadrimestre la valutazione, in particolare per gli alunni di recente immigrazione

o neo – arrivati, potrà:

non essere espressa (fase della prima alfabetizzazione);

essere espressa in base al personale percorso di apprendimento;

essere espressa solo in alcune discipline.

Sul documento di valutazione verrà pertanto utilizzata, se necessario, la seguente

dicitura: “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto

l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” oppure “la valutazione non

viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua”.

Nel caso in cui l’alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera, essa potrà

essere utilizzata, temporaneamente, come lingua veicolare per l’acquisizione dei contenuti e

l’esposizione degli stessi.

Nel secondo quadrimestre la valutazione è comunque formulata perché costituisce la

base per il passaggio o meno alla classe successiva. La valutazione finale non potrà essere

semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere in considerazione in modo

particolare il percorso dell’alunno, la progressione nell’apprendimento, gli obiettivi possibili,

nonché la motivazione, la partecipazione, l’impegno.

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2.15 VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI

Sono state avviate le procedure per l’organizzazione della rilevazione degli apprendimenti

degli studenti per l’anno scolastico 2014/15 predisposta dal Servizio Nazionale di Valutazione.

In continuità con quanto previsto dalla direttiva triennale n. 74 del 15/09/2008, il MIUR,

direttiva n. 76 del 16/08/2009, ha chiesto all’INVALSI di provvedere alla valutazione degli

apprendimenti degli alunni. La rilevazione riguarderà anche quest’anno gli studenti della

seconda e quinta classe della scuola primaria e della terza classe della scuola secondaria di

primo grado.

I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al

monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul

livello d’apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo

standardizzato.

Le prove si svolgeranno secondo il calendario che verrà stabilito a seguito delle direttive

nazionali.

2.16 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

La valutazione degli alunni disabili è dettata dal “Profilo dinamico funzionale” e regolata

sugli obiettivi fissati nel P.E.I., in rapporto alle varie aree di osservazione e all’intervento

educativo e didattico.

2.17 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI BES

La valutazione degli alunni con “Bisogni Educativi Speciali” (BES) viene effettuata in

rapporto agli obiettivi indicati nel “Piano educativo personalizzato”, il quale è a sua volta

costruito sulla base delle specifiche diagnosi di D.S.A. o sulla base della lettura della

situazione dalla quale si evidenzia un bisogno educativo speciale.

2.18 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

“Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo

grado, dell’adempimento dell’obbligo di istruzione ai sensi dell’articolo 1, comma 622, della

legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo

ciclo dell’istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun

alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la

prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi

formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro” (Art. 6 del D. P. R. n. 122/09)

Nel primo ciclo dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e

certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria

di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell’art. 8 del D.

P. R. 122/2009).

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2.19 SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO

Ai fini della valutazione degli alunni, l’anno è suddiviso in due quadrimestri per assicurare

agli insegnanti il tempo necessario alla realizzazione di eventuali attività di recupero, e offrire

agli alunni tempi distesi di apprendimento.

2.20 ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO

L’adozione dei libri di testo deve risultare coerente con il Piano dell’Offerta Formativa.

Per la valutazione dei testi in uso e delle nuove proposte i docenti adottano i seguenti

criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti:

chiarezza e organicità della presentazione delle discipline;

corrispondenza tra stile espositivo ed età degli alunni;

correlazione tra argomenti trattati e reali possibilità di apprendimento;

snellezza, peso adeguato, economicità;

corretta impostazione sul piano scientifico ed epistemologico degli argomenti trattati;

contenuti e attività adattabili ai diversi stili di apprendimento.

2.21 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Gli incontri della scuola con la famiglia hanno lo scopo di promuovere la collaborazione fra

gli insegnanti e i genitori in un clima di corresponsabilità, chiarezza della comunicazione e

sostegno reciproco costante.

Lo scambio di informazioni tra scuola e famiglia avviene attraverso:

Incontri organizzati dal Dirigente Scolastico

consigli di interclasse (scuola primaria) e consigli di classe (scuola secondaria di

primo grado)

assemblee generali e/o tematiche;

incontri per la consegna della scheda di valutazione quadrimestrale;

incontri individuali formalizzati;

incontri personali a richiesta.

Finalità:

informare la famiglia sull’andamento didattico e sui comportamenti del bambino

nel contesto scolastico;

condividere le finalità formative, ricercare un’intesa in caso di divergenza,

mettere a punto strategie ed atteggiamenti educativi comuni;

informare la famiglia sulle opportunità offerte dall’istituzione scolastica (corsi di

approfondimento e recupero, dopo scuola)

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3. ARTICOLAZIONE DELL ’OFFERTA FORMATIVA

3.1 TEMPI DI LAVORO Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione e di apprendimento, il quale

avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione dell’ambiente, della natura e del territorio, i

rapporti interpersonali.

Il tempo è scandito da attività di routine, didattiche e momenti di gioco; per questo si dà

particolare importanza alla gestione dei tempi distesi e degli spazi, investendo in ogni contesto

di relazione e di gioco.

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Scuola Primaria

Tempo pieno (C.Collodi sez. B e N.Green): le scuole a tempo pieno funzionano su

cinque giorni settimanali per otto ore comprensive del tempo dedicato alla mensa (1

ora) e al dopo mensa (1 ora) dal lunedì al venerdì.

Tempo normale (C.Collodi sez. A e B.Ciari): le scuole a tempo normale funzionano

dal lunedì al venerdì per 5 ore e 24 dalle ore 8,06 alle ore 13,30.

Curricolo di base (27 ore): il Collegio dei docenti ha deliberato, all’interno del monte

ore annuale previsto del D. L. 59/04, relativo alla quota oraria obbligatoria (27 ore

settimanali), il numero di ore da dedicare settimanalmente ad ogni disciplina:

Disciplina Cl. 1a Cl. 2

a Cl. 3

a Cl. 4

a - Cl. 5

a

Italiano 8 8 8 7

Matematica 7 7 7 6

Scienze 1 1 1 2

Storia 1 1 1 2

Geografia 1 1 1 1

Sc. motorie 2 1 1 1

Tecn. e inform. 1 1 1 1

Inglese 1 2 3 3

Ed. immagine 2 2 1 1

Musica 1 1 1 1

Religione/Attività

alternativa 2 2 2 2

TOTALE 27 27 27 27

Cittadinanza e

Costituzione In base al Decreto-legge 1 settembre 2008 n. 137, converito nella

Legge n. 169 del 30 ottobre 2008, l’insegnamento viene impartito

nell’ambito dell’area storico – geografica.

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Scuola secondaria di primo grado “ Dante Alighieri”

La Scuola Secondaria di primo grado adotta il curricolo nazionale, previsto nella normativa

vigente, costituito da un totale di n. 30 ore settimanali così articolate:

Orario dal lunedì al sabato

Inizio delle lezioni : 8.15

Termine delle lezioni: 13.15

Ore

settimanali

TE

MP

O N

OR

MA

LE

Italiano 5

Storia 2

Geografia 2

Approfondimento in Materie Letterarie 1

Matematica 4

Scienze 2

Tecnologia 2

Inglese 3

Francese/Spagnolo 2

Arte e immagine 2

Musica 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione 1

ORE COMPLESSIVE SETTIMANALI 30

Settimana flessibile

Per l’anno scolastico 2015 / 2016 sono state deliberate dal Consiglio di Istituto due settimane

flessibili così articolate:

Orario dal lunedì al venerdì Inizio delle lezioni: 8.15

Termine delle lezioni: 14,15

Sabato 30 gennaio e sabato 23 aprile la scuola resterà chiusa.

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INCLUSIONE

La finalità del nostro Comprensivo è rendere sempre più speciale la normalità del fare scuola tutti i

giorni, realizzando dei cambiamenti nel contesto,nei contenuti, nelle strutture e nelle metodologie:

una scuola della “ normale specialità’” (Ianes, Canevaro), quindi una scuola inclusiva, nella quale

l’intero sistema sia aperto alle differenze cognitivo–relazionali e sociali e sia pronto a rispondere

con strategie e metodologie didattiche ed organizzative efficaci ai bisogni formativi di tutti e di

ciascuno.

Il nostro comprensivo inoltre, al fine di rendere operative e condivise tutte quelle pratiche già

definite dalle varie leggi e decreti esistenti in materia di bisogni educativi speciali, ha elaborato

specifici protocolli di accoglienza e intervento.

Il protocollo di inclusione dei bambini con disabilità contiene :

Indicazioni sull’uso degli strumenti dell’inclusione (pdf,pei,)

definizione del ruolo e delle funzioni di tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione

indicazioni per favorire una continuità didattica ed educativa tra i vari ordini di scuola

indicazioni per favorire l’inclusione dei bambini con grave disabilità

indicazioni metodologiche ,didattiche ed organizzative per favorire l’inclusione sulla base

delle nuove teorie psico- pedagogiche e didattiche.

Il protocollo di accoglienza per i bambini non italofoni:

contiene criteri e indicazioni riguardo l’iscrizione e l’inserimento a scuola;

definisce compiti e ruoli dei soggetti coinvolti;

traccia le fasi dell’accoglienza;

indica nei “percorsi di sviluppo individuali” lo strumento per scandire l’inserimento scolastico

dell’alunno straniero, determinando in ogni unità le relative misure compensative e

dispensative

contiene criteri per la valutazione.

3.2 INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI

L’integrazione dell’alunno in situazione di handicap è un processo che coinvolge tutti gli

insegnanti della classe e del plesso. L’attività di integrazione è quindi azione di tutti i docenti.

L’insegnante di sostegno è una figura di supporto e collaborazione a tutta la classe e/o plesso

e collabora con i colleghi nell’impostazione e realizzazione del “progetto educativo

individualizzato”, riferito all’alunno disabile; inoltre offre all’intera classe e plesso una maggiore

gamma di opportunità all’interno delle quali sia lo stesso bambino in situazione di handicap, sia

tutti gli altri alunni, possano trovare idonee risposte ai bisogni educativi evitando forme di

isolamento e favorendo l’integrazione; svolge in linea generale la sua attività nell’ambito del

gruppo (classe e interclasse).

Nel processo di integrazione, per supportarne e guidarne i processi decisionali e

organizzativi, ha un ruolo importante la documentazione, poiché motiva le scelte effettuate in

itinere dall’equipe pedagogica, finalizzate alla realizzazione del progetto di vita dell’alunno con

disabilità.

Il PEI è elaborato dall’insegnante di sostegno, dagli insegnanti curricolari della classe e

dagli altri operatori coinvolti (se presenti: insegnante comunale, mediatore per la

comunicazione ecc.), con la condivisione della famiglia e degli operatori comunali.

Esso comprende i quadri del P. D. F. (Profilo Dinamico Funzionale), sulla base del quale

viene effettuata l’osservazione iniziale dell’alunno, ed ha la struttura esemplificata nella tabella

seguente:

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Parte iniziale

introduttiva del

PEI

(da modificare solo

in caso di variazioni)

DATI ANAGRAFICI E CLINICI DELL’ALUNNO/A (cognome, nome, data e luogo di nascita, residenza, diagnosi funzionale) VERBALI dei colloqui precedenti all’accoglienza dell’alunno nella scuola (informazioni iniziali da famiglia, ASL, ordine della scuola precedente…)

Profilo dell’alunno

(da aggiornare

annualmente))

Costruito secondo gli assi del Profilo Dinamico Funzionale, completando le parti più significative alla presentazione delle caratteristiche dell’alunno: difficoltà e potenzialità.

PEI annuale

(da compilare per

ciascun anno

scolastico)

Relazione finale

(da compilare alla

fine dell’anno

scolastico)

QUADRO SCOLASTICO (classe, composizione classe, interventi di sostegno e integrazione, interventi medico riabilitativi). ORARIO SCOLASTICO (orario di plesso/classe; presenza dell’insegnante di sostegno nelle

discipline). PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DIDATTICO EDUCATIVI (obiettivi, competenze, contenuti, attività, interventi e progetti per l’integrazione, compreso l’eventuale Progetto Specifico dell’educatore, rapporto con la programmazione della classe). VERBALI degli incontri ASL, operatori extrascolastici e famiglia, preceduti da un modello di OSSERVAZIONE individuale per guidare la riflessione e la discussione nel GLH operativo (Gruppo di Lavoro Handicap della classe, comprendente operatori scolastici, ASL e famiglia).

Preceduto da una breve relazione informale a fine I quadrimestre, il modello di RELAZIONE FINALE viene compilato al termine di ogni anno scolastico in periodo comunicato tramite circolare. Va compilato dall’insegnante di sostegno, dagli altri operatori coinvolti (ins. comunale o mediatore) e dagli insegnanti curricolari della classe, condividendone le linee nell’ultimo incontro del GLH operativo con famiglia, ASL ed eventuali altri operatori.

La qualità dell’inclusione misura la qualità dell’intera proposta educativa e le direttive sui bisogni

educativi speciali sono mirate a fissare l’inclusività come elemento essenziale del percorso

formativo di ogni alunno.

La normativa di ambito è contenuta nelle leggi 104/92, (una legge-quadro sulla tutela delle

persone con certificazione di disabilità), e 170/10 (che ha recepito le linee guida emanate il 4

agosto 2009, successivamente integrate dalle linee guida del 12 luglio 2011).

L’indirizzo della normativa stabilisce il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento anche

attraverso l’uso di misure dispensative e strumenti compensativi nella prospettiva di un approccio

inclusivo rivolto a tutti gli alunni, ciascuno dei quali con continuità o in determinati periodi può

manifestare bisogni educativi speciali per motivi fisici, psicologici o sociali (svantaggio socio-

economico, linguistico o culturale).

Per rispondere alle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali, i docenti predispongono un

piano didattico personalizzato adeguando metodologia e strategie operative alle specifiche esigenze

di ogni caso.

Relativamente ai D.S.A., il percorso personalizzato viene costruito sulla base di un’attenta

osservazione e facendo riferimento alla documentazione certificativa consegnata alla scuola, da cui

si evince l’origine del problema e alcune mobilità di possibile soluzione.

Il P.D.P. viene utilizzato come strumento agile e flessibile, che consente di articolare obiettivi,

attività e criteri di valutazione evitando rigide schematizzazioni.

Il presupposto fondamentale per la stesura del piano didattico personalizzato è la distinzione fra

diagnosi e individuazione di un bisogno specifico.

Nel primo caso rientrano gli alunni con certificazione 104, nel secondo quelli con D.S.A. o altre

forme di svantaggio psico-sociale, culturale, linguistico.

Per gli alunni disabili viene predisposto un piano educativo individualizzato che tiene conto della

diagnosi clinica giovandosi al tempo stesso della pratica osservativa sistematica, per favorire un

approccio olistico della persona attraverso l’integrazione dell’aspetto sanitario con quello sociale.

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Il lavoro dei docenti di sostegno, di classe e degli operatori socio-educativi assegnati dal Comune di

Perugia, previa verifica dell’U.M.V., agli alunni con diagnosi 104 di gravità, è un lavoro di equipe

costantemente aggiornato, dopo valutazione del rapporto fra gli obiettivi del piano e gli esiti

verificati.

Il P.D.P. deve obbligatoriamente contenere le seguenti voci:

Dati anagrafici dell’alunno;

Tipologia del disturbo;

Attività didattiche individualizzate;

Attività didattiche personalizzate;

Strumenti compensativi utilizzati;

Misure dispensative adottate;

Forme di verifica e valutazione personalizzate.

Il P.E.I. oltre alle voci del P.d.P. deve contenere l’indicazione degli obiettivi distinti per aree, le

attività programmate e gli esiti raggiunti (valutazione intermedia e finale).

Il piano annuale di inclusività (P.A.I.) offre un riferimento importante per promuovere il successo

formativo di ogni alunno.

3.3 INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

L’inserimento scolastico dei bambini stranieri e migranti avviene sulla base della Legge 40 del

1988 e del D.P.R. 349/99 e tiene conto delle “Linee guida per l’accoglienza degli alunni

stranieri” (C.M. 24 01/03/2006).

Con l’intento di facilitare l’inserimento degli alunni stranieri, favorire un clima inclusivo e

promuovere la comunicazione fra scuola-famiglia-territorio, l’Istituto Comprensivo Perugia 7 ha

predisposto il seguente protocollo quale prassi condivisa in tema di accoglienza di alunni figli di

migranti:

Aspetti organizzativi generali

Formazione di una Commissione Intercultura coordinata dalla Funzione strumentale e

composta da un referente per ogni plesso, che espleta le seguenti funzioni: coordina le attività ed i progetti interculturali del Circolo;

cura i rapporti con il territorio;

modifica e aggiorna il protocollo di accoglienza

si incontra per attività di coordinamento, progettazione e verifica;

esprime il parere in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri e,

quando necessario, ne accerta il livello scolastico tramite test d’ingresso. I referenti di ogni plesso informano i colleghi sulle iniziative promosse dalla Commissione,

coordinano le attività interculturali all’interno del proprio plesso e mantengono i rapporti col territorio e con le famiglie straniere.

Iscrizione e adempimenti formali

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Gli uffici di segreteria

iscrivono i minori, se necessario;

raccolgono la documentazione (certificazioni anagrafiche, certificato delle

vaccinazioni, documentazione relativa alla precedente scolarità), se esistente;

indirizzano all’UO di Pediatria di Comunità le famiglie di nuovo inserimento provenienti da altri Paesi per la registrazione delle vaccinazioni effettuate nei Paesi d’origine;

indirizzano e/o segnalano all’UO di Pediatria di Comunità gli alunni privi di

certificato di residenza o in corso di regolarizzazione affinché possano essere inseriti nei programmi dell’assistenza sanitaria di base;

comunicano tempestivamente le nuove iscrizioni alla Funzione strumentale ed

agli insegnanti interessati al fine di attivare con tempestività le successive fasi

dell’accoglienza.

Il Dirigente scolastico inserisce l’alunno nella classe/sezione, tenendo prioritariamente conto dell’età anagrafica come previsto dal D. P. R. 394/99 art. 45, ma prendendo anche in considerazione:

la pregressa scolarità;

le caratteristiche del sistema scolastico del Paese di provenienza;

gli esiti degli eventuali test d’ingresso;

la situazione della classe di inserimento.

Quando necessario il Dirigente scolastico rinvia l’assegnazione definitiva alla classe e affida alla Commissione Intercultura l’incarico di sottoporre l’alunno a test d’ingresso per l’accertamento del livello scolastico.

3.4 ATTIVITÀ DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI

Le attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti rappresentano una priorità

assoluta del nostro P. O. F. .

Esse sono organizzate e gestite dagli insegnanti con piccoli gruppi di alunni e si svolgono sia

nelle ore di contemporaneità (quando è possibile), sia in orario aggiuntivo, nei limiti consentiti

dalle disponibilità finanziarie della scuola e dagli accordi siglati in sede di contrattazione

integrativa di Istituto.

Le attività di recupero e consolidamento sono concordate con i genitori degli alunni.

I percorsi condivisi riguardano prevalentemente le strutture basilari della lingua italiana e

della matematica, ma in ottica generale sono mirati a recuperare e consolidare le competenze

essenziali e la conoscenza di saperi irrinunciabili.

3.5 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Le aree che il Collegio dei Docenti ha deciso di potenziare attraverso l’ampliamento dell’offerta

formativa nell’anno scolastico 2015-16 sono le seguenti:

Comunicazione

Arte e Musica

Integrazione alunni disabili

Legalità

Osservazione scientifica

riguardo alla comunicazione è infatti emersa in particolare la necessità di migliorare negli alunni la

conoscenza della lingua inglese, a partire della scuola dell’Infanzia, aumentando la padronanza

lessicale e la capacità di comprensione, attraverso conversazioni in lingua, soprattutto nell’ultimo

anno della scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado.

Anche l’area artistico-musicale sarà potenziata per accrescere le competenze degli alunni.

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In particolare, l’offerta formativa sarà ampliata nell’ambito dell’educazione musicale con la

formazione di cori scolastici e potenziamento della capacità di ascolto anche attraverso la

partecipazione a concerti e a rappresentazione di opere liriche.

E’ stato elaborato un progetto di comunicazione sensoriale nelle classi dove sono presenti alunni

con minorazioni visive e dell’udito per facilitarne l’integrazione. l’attività prevede tra l’altro, la

realizzazione di uno spazio l’ “Aula delle Emozioni” per l’ascolto di musica e voci , e la coltivazione

di una parte del terreno circostante l’edificio scolastico per la messa a dimora e successiva cura di

piante aromatiche.

I docenti dei tre gradi scolastici hanno partecipato nella quasi totalità ad un corso di formazione

autogestito sul diritto come tutela, al fine di preparare il Progetto di Istituto che avrà, appunto,

come tema portante l’analisi delle Carte internazionali dei diritti ( bambini, uomo, ambiente,

animali,…) con focus specifico sulla Costituzione italiana.

L’attrezzatura del laboratorio di scienze nella Scuola Secondaria di I grado, con strumenti

recentemente acquistati, è finalizzata a favorire l’osservazione scientifica e l’attità laboratoriale

degli alunni anche della scuola primaria.

L’ampliamento dell’offerta formativa prevede inoltre in orario pomeridiano i seguenti laboratori:

scrittura creativa

teatro

giornale in classe

attività di recupero e potenziamento delle competenze linguistiche ( italiano) e logico-

matematiche.

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4. AREA AMMINISTRATIVA E SERVIZI

4. 1 SERVIZI AMMINISTRATIVI

Il personale amministrativo assolve funzioni amministrative, contabili, gestionali,

strumentali, operative, connesse alle attività delle scuole, in rapporto alla collaborazione con il

Dirigente scolastico e con il personale docente.

Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione

didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del

servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di

accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.

Collabora con i docenti, curando in modo particolare la comunicazione delle circolari e degli

avvisi personali. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale

importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a

favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si

muovono.

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ORGANIGRAMMA

Direttore dei Servizi Generali

Amministrativi

Serenella Caprini

Assistenti

Amministrativi

Segreteria

amministrativa

Marianna Branciforti Rocco Valentino

Segreteria didattica

Fortuna Nugnes

Enrico Maria Battisti

Protocollo e

circolari Daniela Rosati

La scuola, mediante l’impegno di tutto il personale amministrativo, garantisce:

celerità delle procedure;

informazione e trasparenza degli atti amministrativi;

cortesia e disponibilità nei confronti dell’utenza;

tutela della privacy.

Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati.

Iscrizioni: le iscrizioni vengono effettuate on-line, nel modello sono indicati i criteri di

accoglienza.

Rilascio di documenti: le certificazioni attinenti agli alunni o nulla-osta sono rilasciate nei

normali orari di apertura della segreteria al pubblico. I documenti e gli attestati sono

consegnati “a vista” previa comunicazione agli interessati. I documenti di valutazione degli

alunni sono illustrati e consegnati dai docenti incaricati ai genitori. Il rilascio dei certificati e

delle dichiarazioni di servizio è effettuato entro il tempo massimo di cinque giorni lavorativi,

dietro richiesta scritta.

A domanda saranno messi a disposizione gli atti secondo quanto previsto dalla legge 241/90.

Orari di apertura degli uffici di segreteria: gli uffici di segreteria, compatibilmente con la

dotazione organica del personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico

funzionale alle esigenze degli utenti.

Il pubblico viene ricevuto dal lunedì al venerdì dalle ore 11.30 alle ore 13.30, il sabato dalle ore

10.30 alle ore 12.30 e nella giornata di mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 16.30.

Il personale che ha necessità di comunicare con il Dirigente scolastico può telefonare dal lunedì

al sabato.

La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio

interno modalità di risposta che comprendono il nome dell’istituto, il nome e la qualifica di chi

risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

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Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti operatori scolastici in grado di fornire

all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio; tutto questo compatibilmente con

il numero di unità di personale e con l’espletamento del restante servizio.

I servizi amministrativi sono chiusi nelle giornate prefestive, deliberate dal Consiglio di Istituto,

in cui sia prevista la sospensione dell’attività didattica.

4.2 COLLABORATORI SCOLASTICI

I Collaboratori scolastici, coordinati dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi,

assolvono alle funzioni operative e di sorveglianza connesse all’attività dell’Istituzione

scolastica, in rapporto di collaborazione con il Dirigente scolastico e con il personale docente, e

contribuiscono al complessivo funzionamento formativo e didattico dell’istituzione scolastica.

Il Collaboratore scolastico ha un ruolo importante che lo colloca accanto agli alunni in una

molteplicità di momenti rilevanti della giornata, come quelli della mensa, della ricreazione,

dell’uso dei servizi, dell’accoglienza al mattino.

Egli cura la vivibilità dell’ambiente, controlla l’efficienza dei dispositivi di sicurezza,

collabora all’organizzazione didattica, favorisce l’integrazione degli alunni disabili e contribuisce

alla qualità delle relazioni tra gli alunni e con i genitori, in un’ottica di condivisione e

compartecipazione.

I Collaboratori scolastici sono distribuiti nei plessi in ragione del numero degli alunni, della

situazione delle strutture, della tipologia di lavoro da svolgere, diverso a seconda che si tratti

di Scuola dell’Infanzia o di Scuola Primaria.

4.3 SERVIZI DI PRE – POST SCUOLA E DOPOSCUOLA

La scuola garantisce i servizi dei pre-post e doposcuola su richiesta dei genitori degli alunni.

I servizi di pre e post scuola sono assicurati dai collaboratori scolastici e prevedono la

presenza dei bambini a scuola 20 minuti prima e 20 minuti dopo l’orario di funzionamento dei

diversi plessi.

Il servizio di doposcuola, rivolto agli alunni di scuola primaria a tempo normale, è

organizzato in collaborazione con agenzie esterne individuate secondo le procedure previste

dalla normativa. Il servizio di doposcuola rivolto agli studenti di Scuola Secondaria di primo

grado è organizzato con un progetto della scuola dalle ore 13,15 alle ore 16.00.

4.4 Sicurezza, tutela della salute e della riservatezza

Il Dirigente scolastico impartisce apposite istruzioni sulla base del documento di valutazione

dei rischi e della normativa vigente in materia di scurezza, e sentiti il Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza, il Responsabile del S.P.P., gli addetti di plesso per il primo soccorso

e l’antincendio.

Le istruzioni sono contenute nelle circolari in materia di sicurezza.

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I piani di emergenza sono sperimentati durante l’anno scolastico.

Gli enti competenti saranno interessati per la risoluzione di tutti i problemi inerenti

sicurezza, igiene e pulizia.

L’attività di “informazione/formazione”, in tema di “sicurezza”, si prefigge di

far acquisire al personale scolastico i sotto indicati obiettivi, previsti dal nuovo

testo Unico D. Lgs. N.81/2008:

rischio incendio, rischio elettrico, rischio meccanico;

rischio chimico, rischio fisico, rischio biologico;

pericoli connessi all’uso di sostanze pericolose;

uso dei videoterminali;

movimentazione dei carichi;

conoscere le “procedure” che riguardano l’“organizzazione e la gestione

dell’emergenza:

il pronto soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei lavoratori”;

conoscere la segnaletica di sicurezza;

conoscere le nozioni relative ai diritti e doveri dei lavoratori in materia di

sicurezza e salute sul posto di lavoro;

conoscere i fondamenti essenziali della normativa della sicurezza negli ambienti di

lavoro, con particolare riguardo al proprio posto di lavoro e alle proprie

mansioni;

considerare la sicurezza non solo come insieme di norme che

inducono ad una protezione coercitiva, ma come valore fondante del

benessere lavorativo.

La formazione interessa pertanto tutte le componenti scolastiche (individuali e

collegiali) che sono chiamate a diventare, ciascuna nell’ambito del proprio ruolo e

delle funzioni assegnate, soggetti attivi e consapevoli nel miglioramento delle

condizioni di salute e di sicurezza negli ambienti scolastici.

4.5 MISURE PER L’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA PRIVACY

La scuola raccoglie, elabora e conserva, in relazione alla propria attività

istituzionale, dati personali identificativi e talvolta sensibili (attinenti alla sfera

della riservatezza) e giudiziari relativi agli alunni e ai famigliari ai sensi e per gli

effetti dell’art. 13 del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, recante disposizioni in

materia di protezione dei dati personali.

All’inizio di ogni anno scolastico viene fornita informativa scritta ai

genitori delle modalità del trattamento e conservazione dei dati e della

loro protezione, secondo il Documento Programmatico della Sicurezza.

I dati possono essere trattati in relazione agli adempimenti connessi alla

funzione istituzionale della scuola e conservati secondo le modalità contemplate

nel Decreto M.P.I. n.

305 del 7/12/2006.

Titolare del trattamento dei dati è il Dirigente scolastico; responsabile della

vigilanza circa l’applicazione delle misure di protezione è il Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi.

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In merito vigono le disposizioni impartite con apposita circolare del Dirigente

scolastico sulla base del Documento Programmatico della Sicurezza dei dati

personali (DPS).

4.6 CARTA DEI SERVIZI

L’Istituto Comprensivo Perugia 7 offre servizi educativi, didattici, amministrativi,

informativi, culturali.

Servizi educativi

Attraverso la progettualità descritta nel Piano della offerta formativa, la scuola

garantisce il proprio servizio educativo ispirato all’inclusività, l’interculturalità,

l’apertura al territorio, la cultura della cittadinanza attiva. In tale ottica, l’accoglienza

e la socializzazione sono considerate prioritarie nel percorso educativo. L’Istituto

garantisce inoltre uno sportello d’ascolto (rivolto ai genitori) e di consulenza

pedagogica.

Servizi didattici

Le scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondaria di I grado sono organizzate per

assicurare le formazione organica degli alunni attraverso i curricoli verticali di tutte

le discipline e i Progetti trasversali nell’ambito dei quali sono comprese l’educazione

alla salute, l’educazione ambientale, l’educazione alla sicurezza. È garantito il

rispetto degli stili e dei tempi di apprendimento. Sono organizzati corsi di recupero,

consolidamento e potenziamento nell’ottica della flessibilità didattica e della

metodologia operativa.

Servizi amministrativi

L’Istituto assicura i servizi amministrativi connessi all’autonomia scolastica per

garantire il funzionamento delle scuole. Rispetto all’utenza, l’ufficio di segreteria

rilascia certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, nonché attestazioni richieste

sulle competenze degli stessi. Rispetto al personale, l’Ufficio di Segreteria rilascia

certificati di servizio e assolve tutte le richieste relative alle esigenze dei docenti, del

personale amministrativo e dei collaboratori scolastici (ricostruzioni di carriera,

assegni familiari, diritti specifici, gestione dei benefici connessi alle persone

beneficiarie della legge 104/92). I certificati richiesti vengono rilasciati agli

interessati entro cinque giorni dalla presentazione della domanda formale.

Servizi informativi

Le informazioni sul funzionamento delle scuole sono garantite dal Dirigente

Scolastico e dai suoi collaboratori o dal personale di segreteria. Le informazioni sul

comportamento, l’andamento e i risultati scolastici degli alunni sono forniti ai

genitori o agli esercenti la patria potestà dai docenti nelle modalità di riservatezza

previste dalla vigente normativa in materia di tutela della privacy.

Servizi culturali

L’istituto organizza attività culturali in orario scolastico ed extra-scolastico rivolte

agli studenti e alle rispettive famiglie che riguardano approfondimenti di cultura

letteraria, scientifica e filosofica.

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5. CODICE ETICO E DEONTOLOGICO

5.1 CODICE DEONTOLOGICO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente scolastico si impegna a:

tutelare il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione inteso come

strumento indispensabile per promuovere la coesione sociale, la

cittadinanza attiva, la realizzazione personale e professionale,

coerentemente con le linee di tendenza dei sistemi educativi dell’Unione

Europea;

riconoscere la centralità dello studente come cultura, valore e condizione

per garantire il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, inteso come chiave di accesso all’apprendimento permanente e alla società della conoscenza e dell’innovazione;

valorizzare la partecipazione delle famiglie e delle agenzie formative

presenti sul territorio alla vita della scuola per una concreta ed efficace attuazione del diritto-dovere all’istruzione, non soltanto per prevenire e contrastare il disagio sociale, la dispersione scolastica, ma anche per offrire agli studenti un sostegno adeguato alla progettazione di percorsi positivi e di realizzazione personale e sociale;

garantire attività di insegnamento e di apprendimento che svolgano un ruolo essenziale nella costruzione delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti, al fine di garantire loro un’integrazione riuscita nella vita sociale, culturale ed economica del Paese in cui scelgono di vivere;

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promuovere la più ampia partecipazione dei giovani alla vita ed all’attività delle istituzioni scolastiche, per offrire loro opportunità concrete di esercizio dei valori e delle competenze di cittadinanza e di coesione sociale;

realizzare un’offerta formativa capace di assicurare un raccordo ed una

sintesi tra i bisogni, le vocazioni, le attese e le responsabilità degli studenti, affinché la libertà progettuale sia efficacemente orientata a sostenere la piena cittadinanza dello studente nella comunità scolastica;

valorizzare le diversità linguistiche e culturali degli studenti come fonte di

vitalità e di arricchimento per tutti, al fine di realizzare un’offerta formativa connotata dall’interculturalità come condizione irrinunciabile per il rispetto dei diritti umani e per garantire, agli studenti provenienti da contesti migratori, pari opportunità di accesso ai saperi, all’apprendimento permanente e all’esercizio della cittadinanza attiva e responsabile;

promuovere alleanze con tutti i soggetti sociali e istituzionali coinvolti nelle

politiche di integrazione, per il raggiungimento di elevati livelli di istruzione degli studenti provenienti da un contesto migratorio e per contribuire a creare una società capace di valorizzare l’interculturalità come valore irrinunciabile per una forte coesione sociale;

sostenere e diffondere la diversificazione e la flessibilità dei percorsi di istruzione e formazione come strumenti importanti per soddisfare la diversità e la molteplicità dei bisogni formativi individuale degli studenti ed incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco dell’esistenza umana;

trasformare le scuole in luoghi creativi e dinamici che sviluppino una cultura della valutazione interna ed esterna per apportare cambiamenti e miglioramenti continui, finalizzati ad assicurare apprendimenti permanenti di qualità in base al principio di equità e di successo della formazione e dell’istruzione per tutti e per ciascuno;

valorizzare gli apprendimenti acquisiti dagli studenti, in contesti scolastici

e non, per aiutarli ad orientarsi, a maturare un’elevata consapevolezza di sé e ad operare scelte di vita autonome e responsabili per diventare cittadini capaci di apprendere sempre per costruire conoscenze, produrre innovazione e migliorare il benessere individuale e sociale;

creare un clima positivo che permetta la piena integrazione dei distinti

ruoli resi al raggiungimento di obiettivi comuni, facendo crescere la cultura della condivisione di scopi e valori;

realizzare la piena autonomia professionale in un sistema che privilegi il

lavoro in equipe, finalizzato al successo formativo di ogni studente;

sviluppare la cultura dell’autovalutazione e delle rendicontazione nell’ottica di un continuo miglioramento teso a soddisfare istanze sociali e a far crescere le singole professionalità, orientando il contributo di ogni membro delle comunità verso la realizzazione del bene collettivo;

far crescere la cultura della condivisione di scopi e valori per favorire il

sentimento di efficacia personale e il senso di appartenenza.

5.2 CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI

Il Codice deontologico ha lo scopo di precisare l’etica professionale e perciò

l’insieme delle norme di condotta pubblica e/o privata a cui il docente deve

attenersi nell’esercizio della propria professione. Esso nasce nell’ottica di un

percorso sulla qualità all’interno dell’Istituto, al fine di qualificare

professionalmente l’agire di ogni docente.

Funzioni e competenze: il primo dovere di ogni docente è quello di

approfondire e aggiornare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze:

teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, didattica generale

e disciplinare, teorie della conoscenza e dei processi comunicativo- relazionali,

tecnologie della comunicazione);

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operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso

degli strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche, organizzazione dei

gruppi);

sociali (relazione e comunicazione).

Il docente:

ispira la propria condotta ai principi di probità, dignità, decoro e riservatezza;

realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere

lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni sulla base

delle finalità e degli obiettivi previsti dal POF;

utilizza, attraverso una didattica orientante, saperi disciplinari e/o

interdisciplinari per far acquisire allo studente la conoscenza di sé e del

proprio mondo, il tutto finalizzato all’acquisizione di valori, non solo

scolastici, ma di vita reale con particolare riferimento alla cittadinanza

attiva;

si attiva nel rispetto degli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e degli

standard di livello nazionale ed europeo;

finalizza l’autonomia didattica al perseguimento degli obiettivi generali nel

rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle

famiglie e del diritto di apprendere;

riconosce, attraverso meccanismi di autoanalisi organizzativa, la struttura

e i processi insiti nelle proprie azioni, individua punti di forza e di debolezza

per rendere più efficaci gli interventi;

è disponibile ad iniziative di aggiornamento culturale e professionale;

partecipa a pieno titolo alle attività collegiali, concorre alle deliberazioni

ed è tenuto all’osservanza scrupolosa delle stesse;

tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi,

ne rispetta il lavoro e instaura relazioni leali e corrette;

individua strategie utili all’apprendimento e collabora attivamente

nell’attuazione della progettazione del curricolo di classe;

condivide con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze

significative;

si astiene rigorosamente da ogni forma di discredito verso i colleghi nei

rapporti con estranei o genitori degli alunni e si impegna a superare la

conflittualità riconoscendo l’attività di mediazione del Dirigente scolastico.

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5.3 CODICE DEONTOLOGICO DEL PERSONALE A.T.A.

a) Codice deontologico del Personale amministrativo

Il Personale amministrativo:

Ha una condotta lavorativa ispirata ai principi di onestà, dignità e cortesia

nelle relazioni con i colleghi, con le altre componenti del personale scolastico

e con il pubblico.

Garantisce il rispetto delle consegne nei tempi stabiliti.

Ha l’obbligo della riservatezza nella consapevolezza costante che i dati

trattati riguardano persone.

Si astiene da ogni forma di discredito nei confronti della scuola e dal

fornire informazioni al di fuori del contesto scolastico che non riguardino gli

orari di funzionamento delle scuole e dell’ufficio di segreteria.

b) Codice deontologico dei Collaboratori scolastici

Il Collaboratore scolastico:

Ha una condotta lavorativa è ispirata ai principi della correttezza, onestà,

cortesia e riservatezza.

Si impegna a rendere l’ambiente gradevole e accogliente.

Collabora nella gestione della sicurezza e dell’igiene degli spazi scolastici.

Collabora con i colleghi evitando rigorosamente ogni occasione di

discredito o, peggio ancora, di diffamazione anche nei confronti del restante

personale scolastico.

Riconosce al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e al Dirigente

scolastico il ruolo principale nella mediazione e risoluzione dei conflitti.

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Indice

1. ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7

1.1 Le nostre scuole

1.2 Il contesto territoriale

1.3 Profilo dell’Istituto Comprensivo Perugia 7 – contatti

1.4 Popolazione scolastica – A.S. 2015/2016

1.5 Orario di funzionamento

1.6 Organigramma

1.7 Figure gestionali

2. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

2.1 Linee guida dell’azione ed e didattica

2.2 Scelte educative

2.3 Patto educativo di corresponsabilità

2.4 Finalità

2.5 Indicazioni metodologiche

2.6 Curricoli disciplinari

2.7 Progettualità trasversale

2.8 Progetti Anno Scolastico 2015/2016

2.9 La valutazione

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2.10 La valutazione nella scuola dell’infanzia

2.11 La valutazione degli apprendimenti

2.12 Criteri per l’attribuzione dei voti numerici espressi in decimi

2.13 Valutazione del comportamento e criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

2.14 Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione

2.15 Valutazione esterna degli apprendimenti

2.16 Valutazione degli alunni disabili

2.17 Valutazione alunni con DSA 2.18 Certificazione delle competenze

2.19 Suddivisione anno scolastico

2.20 Adozione libri di testo

2.21 Rapporti con le famiglie

3. ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

3.1 Tempi di lavoro(scuola dell’infanzia,primaria, secondaria di primo grado)

3.2 Integrazione alunni disabili

3.3 Integrazione alunni stranieri

3.4 Attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti 3.5 Ampliamento dell’offerta formativa

4. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

4.1 Servizi amministrativi

4.2 Collaboratori scolastici

4.3 Servizi di pre-post scuola e doposcuola

4.4 Sicurezza, tutela della salute e della riservatezza

4.5 Misure per l’applicazione della normativa sulla privacy 4.6 Carta dei servizi

5 CODICE ETICO E DEONTOLOGICO

5.1 Codice deontologico del Dirigente Scolastico

5.2 Codice deontologico dei docenti

5.3 Codice deontologico del personale A.T.A.