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Istituto Comprensivo di Grantorto (PD) DISLESSIA E SCUOLA prof.ssa Manuela Caccin Aprile 2011

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Istituto Comprensivo di Grantorto (PD)

DISLESSIA E SCUOLA

prof.ssa Manuela CaccinAprile 2011

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Cos'è la dislessia?

 Come si manifestaCome si riconosceQuando si fa la diagnosiCome si affrontaCosa devono fare i genitoriCosa devono fare gli insegnatiDifferenze tra certificazione, diagnosi, relazioneSowftware

 

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La Dislessia

La Dislessia è un Disturbo Specifico dell‘

Apprendimento (DSA). Con questo termine ci si

riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in

particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA,

DISGRAFIA E DISCALCULIA.

La principale caratteristica di questa categoria è le sue

specificità, ovvero: il disturbo interessa uno specifico

dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo in modo

corretto e fluente) lasciando intatto il funzionamento

intellettivo generale.

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N.B.

Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il

bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza,

problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o

neurologici.

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Come si manifesta?

Si manifesta:

con una lettura scorretta e/o lenta e può manifestarsi

anche con una difficoltà di comprensione del testo scritto.

Il bambino appare disorganizzato nelle sue attività, sia a

casa che a scuola. Ha difficoltà a copiare dalla lavagna e a

prendere nota delle istruzioni impartite oralmente.

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 Come si riconosce?

INFANZIA

Già nella scuola dell'infanzia bambini che presentano uno

sviluppo linguistico atipico, come parole storpiate, scarso

vocabolario.

SCUOLA PRIMARIA

Se al termine del primo anno della scuola primaria di primo

grado il bambino presenta una delle seguenti caratteristiche:

1)difficoltà nell'associazione grafema-fonema;

2)eccessiva lentezza nella lettura e scrittura

3)incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in

modo riconoscibile

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E’ opportuno consultare le strutture competenti

rivolgendosi ad uno specialista (neuropsichiatra, psicologo)

per avere una diagnosi;

ATTUALMENTE siamo in attesa degli elenchi delle

strutture accreditate (Legge 107 art .3 )

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Quando si fa la diagnosi?

La diagnosi viene posta alla fine del II anno della scuola

primaria. Già alla fine del I° anno della scuola primaria,

tuttavia, profili funzionali compromessi e presenza di altri

specifici indicatori diagnostici (ritardo del linguaggio e

anamnesi familiare positiva per DSA) possono anticipare i

termini della formulazione diagnostica.

A scuola le insegnanti possono somministrare delle prove M.T.

(consultare l’insegnante MAISTO)

NB La diagnosi viene effettuata da un equipe

multidisciplinare composta da Neuropsichiatria

Infantile, Psicologo e Logopedista. 

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Come si affronta?

Quando qualcuno (genitore o insegnante) sospetta di

trovarsi di fronte ad un bambino dislessico è importante

che venga fatta, al più presto una valutazione diagnostica.

- La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti,

mediante specifici test. La diagnosi permette di capire

finalmente che cosa sta succedendo ed evitare gli

errori più comuni come colpevolizzare il bambino

("non impara perché non si impegna").

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Cosa fare dopo la diagnosi?

Dopo la diagnosi il percorso è differenziato a seconda

dell'età del soggetto dislessico, della specificità del disturbo

(correttezza, rapidità, comprensione del testo), e dal grado

di gravità.

N.B.

Le insegnanti devono concordare un Percorso Educativo

Personalizzato .

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Dopo aver ottenuto la diagnosi?

- il professionista deve comunicare la diagnosi in maniera

chiara e precisa specificando anche gli aspetti psicologici

secondari (demotivazione, bassa autostima, ) e redigere un

referto scritto

- indicare la possibilità dell'utilizzo di strumenti compensativi

e dispensativi

- comunicare con la scuola per creare una rete di condivisione

di obiettivi e contattare il referente scolastico per la dislessia

(insegnante MAISTO)

- programmare dei controlli a breve scadenza (minimo 6 mesi,

massimo 1 anno)

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- la famiglia deve prendere coscienza del problema

- si consiglia una terapia logopedica o una terapia

neuropsicologica

- nelle fasi successive è consigliato un intervento

metacognitivo che chiarisca gli scopi della lettura a seconda

del materiale da studiare al fine di incrementare la

consapevolezza dei processi che intervengono nella lettura.

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Cosa devono fare i genitori?

I genitori devono:

- informarsi sul problema

- cercare una appropriata valutazione diagnostica

- discutere del problema con gli insegnanti

- aiutare il bambino nelle attività scolastiche

- utilizzare strumenti alternativi alla pura lettura

(cassette, cd, video, computer)

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Cosa devono fare gli insegnanti?

L'insegnante deve:

- riconoscere e accogliere realmente la "diversità";

- parlare alla classe e non nascondere il problema;

- spiegare alla classe le diverse necessità dell'alunno

dislessico e il perché del diverso trattamento;

- collaborare attivamente con i colleghi per redigere il PEP;

- comunicare con i genitori e consigliare i genitori

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Le cose da non fare:

- far leggere il bambino a voce alta

- ridicolizzarlo

- correggere tutti gli errori nei testi scritti

- dare liste di parole da imparare

- farlo copiare dalla lavagna

- farlo ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o

disordinato

- paragonarlo ad altri

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Qual è la differenza tra certificazione, diagnosi e

relazione ?

Nell'uso scolastico, soprattutto in alcune regioni, il

termine certificazione rimanda alla certificazione per

handicap ai sensi della legge 104/92. Questa dà diritto

all'insegnante di sostegno e ad altri provvedimenti,

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Per diagnosi si intende la relazione diagnostica o di

svantaggio fatta dallo specialista. Questa viene definita

"segnalazione scolastica", dà diritto alla attuazione di

un percorso personalizzato comprensivo di tutte le misure

compensative e dispensative necessarie e di valutazione

personalizzata sia durante l'anno che in sede d'esame.

Mentre la relazione di una difficoltà NON da diritto a niente, solo alla buona volontà dell’insegnante che……

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I dislessici hanno diritto all'insegnante di sostegno?

La legge 104/92 regolamenta e tutela le situazioni di minorazione fisica e/o sensoriale e/o psichica tali da costituire un handicap.

Il sostegno scolastico è previsto per gli allievi certificati ai sensi della legge 104/92.

La normativa è applicata in modo diverso nelle diverse Regioni e Province in base agli Accordi di Programma locali ed attualmente tende ad essere sempre più restrittiva. In genere si certificano con la 104 solo i casi in cui il disturbo è molto severo ed è collegato ad altre patologie.

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Come Valutare?

Nella valutazione tener conto dei progressi e privilegiare:

- le prove orali

- schede strutturate

- l’esigenza di un tempo maggiore per l’ esecuzione.

- Gli allievi vanno incoraggiati ad una attenta riflessione

metacognitiva.

- Predisporre strumenti e attività per la crescita e

l’autonomia.

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L’esame di terza media? Cosa fare?

- Per gli alunni certificati si possono prevedere anche prove

differenziate.

- Per alunni DSA le prove devono essere uguali a quelle della

classe, ma si possono usare strumenti compensativi.

- Per gli altri alunni con semplici relazioni devono essere

uguali a quelle della classe.

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Cosa sono gli strumenti compensativi?

Le misure compensative sono strategie o strumenti,

informatici e non, che hanno lo scopo di compensare il

disturbo supportando i ragazzi in quelli che sono i loro

punti di debolezza dovuti ai DSA.

Sono strumenti compensativi :

il pc,

la sintesi vocale,

la calcolatrice,

la tabella delle formule e la tavola pitagorica,

l'utilizzo di mappe concettuali o mentali e cartine ,

ecc.

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Sono invece misure dispensative:

- gli esercizi più corti,

- la lettura a voce alta,

- ridurre i compiti a casa,

- l'apprendimento mnemonico, ecc.

La loro applicazione è prevista dalle note ministeriali in

tema di DSA.

L'utilizzo di tali strumenti in classe e a casa non elimina il

disturbo, ma agevola l'apprendimento e richiede da parte

degli insegnanti la conoscenza del disturbo e delle sue

manifestazioni.

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Quali sono gli strumenti? 

Lettore esterno: La lettura può essere registrata dall’insegnante o

da un compagno o fatta leggere da un software.

Software didattico: l’Anastasis ha prodotto il software C.A.R.L.O.

(Comunicazione Alternativa e Riabilitazione Logopedia) che utilizza

la sintesi vocale per la lettura di qualsiasi testo.

Registrazione La registrazione delle lezioni e la  predisposizione

di scalette degli argomenti trattati permettono all’allievo a casa di

utilizzare il riascolto della lezione  accompagnandosi al libro di

testo.

Computer Il computer permette una correzione automatica di una

percentuale altissima di errori e la rilettura di quanto scritto. 

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Cosa sono i libri di testo in formato digitale?

I libri di testo possono essere richiesti anche in formato

digitale (su cd-rom), un formato, cioè, compatibile con il

personal computer, del tutto identico, nella forma e nel

contenuto, al formato cartaceo del libro di testo. Tale

formato permette, se si possiede un software di sintesi

vocale, di ascoltare il contenuto dei libri direttamente dal

pc. Il libro digitale permette inoltre di gestire il testo con

facilità per fare riassunti, semplificazioni, schemi ecc.

Si consiglia di visitare BiblioAID

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Cos'è l'AID?

L'Associazione Italiana Dislessia (AID) opera per tutelare le

persone con DSA cooperando con le istituzioni e con i

servizi che si occupano dello sviluppo e dell'educazione dei

bambini e dei ragazzi. Essa è aperta a dislessici adulti,

genitori, specialisti (medici, psicologi, logopedisti),

insegnanti e a tutte le persone che sono interessate al

tema.

Se volete visitare il sito…….

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LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170Legge 517/77 art. 2 e 7Legge 59/97DPR 275/99Legge 53/03Note ministeriali:prot. n. 4099/A/4 del 5/10/2004prot n. 26/A 4 del 5/1/2005prot.  n° 4798/ A4a del 27/7/2005prot.n 4674 del 10/5/2007della C.M. n 51 del 20-5- 2009dellaC.M. n. 50 del 20-5-2009 - della C.M. prot n° 5744 del 28-5-2009- del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009

Qual è la normativa vigente in merito ai DSA?