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Care lettrici, cari lettori, siamo alla vigilia di una nuova stagione e “La
Biblioteca di Sallustio” è pronta a sbocciare con
un nuovo numero e con qualche novità.
Dopo l’edizione straordinaria realizzata dalla
classe V A turismo, in occasione del Giorno
della Memoria, e interamente dedicata
all’ottantesimo delle leggi razziali, il nostro
giornalino torna con una tiratura mensile -
anziché bimestrale -, frutto del Programma
Operativo Nazionale (PON) del Miur, in cui il
Progetto “La Biblioteca di Sallustio” è
quest’anno confluito. Tra le altre novità, una
rubrica con interviste immaginarie a celebri
personaggi del
passato e un servizio
sui libri dedicati allo
sport, recentemente
acquisiti dalla nostra
biblioteca. Non
poteva poi mancare
un ricordo di
Caterina, redattrice di
questo giornalino,
oltre che nostra cara
alunna e compagna.
La redazione, sempre
aperta ad accogliere chi volesse partecipare e
offrire in vario modo il proprio contributo, vi
saluta e vi augura di trascorrere questa nuova
stagione fra mille letture!
Filomena Giannotti
In ricordo di Caterina
Caterina non è più con noi.
Non eravamo preparati.
Quel grigio martedì 16
gennaio, aveva con cura
elaborato la stesura
definitiva della prova di
letteratura e seguito la
lettura delle poesie di
Pascoli, riflettendo, insieme
ai compagni, sul mistero
della vita e della morte.
Una morte inspiegabile,
inaccettabile. È vero, perché una parte di noi se
ne va con la persona cara e rielaborare il lutto è
un lavoro lungo e faticoso che richiede di
trovare “oggetti sostitutivi”. Lo spiega bene
Freud in Caducità. Ma come sostituire quel
volto luminoso, quello sguardo intelligente,
talvolta pensieroso, quel sorriso dolce e
accattivante, quei gesti armoniosi, quei modi
sempre cortesi? Caterina era vitalità e
determinazione. Voleva conoscere e con
impegno scriveva i suoi appunti di Storia e di
Letteratura. Aveva colto il nocciolo della
filosofia di Leopardi: quel tanto etichettato
“pessimismo cosmico” era amore per la vita,
forza morale di affrontare il dolore
dell’esistenza; era la battaglia dell’intellettuale
onesto che smaschera le
false credenze e il vano
ottimismo di chi per
interesse e ipocrisia
nasconde l’“arido vero”;
era il progetto culturale di
una rifondata solidarietà
umana. Caterina aveva a
cuore l’emancipazione femminile. In un tema,
che invitava a riflettere sul significato e
l’importanza della Carta universale dei diritti
Marzo 2018 – Anno n.5 – www.istitutobandini.it – Esente da autorizzazione C.M. n. 242 02/09/1988
umani e della nostra Costituzione, scriveva:
“Molte figure femminili hanno cambiato la
Storia: da Rosa Parks a Malala, da Madre
Teresa di Calcutta a Oprah Winfrey; com’è
possibile che nel XXI secolo persista il bisogno
di difendere i nostri diritti di libertà e di
uguaglianza? Il femminismo viene a volte
confuso e mal interpretato, ovvero inteso come
antimaschilismo. In realtà si tratta di offrire pari
opportunità al genere femminile, di rispettarlo e
trattarlo come quello maschile. Credo nella
possibilità di un futuro migliore, ma c’è bisogno
di impegno e costanza”. Per lei era
inconcepibile che, ancora oggi, le donne siano
considerate inferiori agli uomini, che la loro
persona venga violata in modi più o meno
brutali, che la loro sia una libertà imperfetta. Le
idee di giustizia di Caterina, la sua sensibilità, le
sue speranze giovanili, il suo consapevole
impegno quotidiano sono gli “oggetti
sostitutivi” che noi ereditiamo e che diventano il
ricco patrimonio di quel dialogo affettivo che,
come dice il poeta, è forse l’unica forma di
sopravvivenza e di eternità.
I ricordi di Caterina non sono, e non possono
diventare, un nulla.
Alessandra Gentili
Libri e sport
Sabato 27 gennaio è stato presentato, nell’Aula
Magna del “Bandini”, il nuovo indirizzo di
studio Economico Sportivo. Sono intervenuti
molti personaggi del mondo dello sport e della
scuola. Ospite d’onore Pino Porzio,
plurimedaglia olimpionica della pallanuoto e
oggi allenatore della nazionale di pallanuoto del
Canada.
Con il nuovo indirizzo di studi si inaugura, nella
biblioteca dell’Istituto,
uno scaffale interamente
dedicato allo sport. I
primi testi ad essere
collocati sono di Franco
Esposito, un giornalista
sportivo che ha saputo
raccontare gli eventi di
ben sei edizioni dei
Giochi Olimpici e
cinque Campionati del mondo di calcio. I pugni
degli Eroi, pubblicato nel 2013, è un romanzo
che si snoda attraverso il racconto di quarantasei
eroi del ring, da Alì e il rifiuto di prestare
servizio militare, a Max Schmelin e il
controverso rapporto con il nazismo. Dal vostro
inviato, pubblicato nel 2016, racconta la storia
di personaggi dello sport non necessariamente
protagonisti da prima pagina, ma sempre
comunque uomini e donne che hanno fatto dello
sport il loro stile di vita. Al calcio sono dedicati
due libri. Il primo, Uno su mille ce l’ha fatta, è
una bellissima biografia su Fabio Pisacane,
difensore del Cagliari, che all’età di 14 è colpito
da una grave malattia, ma grazie alle cure e alla
grande determinazione, riesce a guarire e oggi
gioca come difensore nel Cagliari. L’altro, E
continuano a chiamarla lotteria, è la cronaca di
alcune partite di calcio terminate ai calci di
rigore. Infine un libro scritto a più mani e curato
daFrancesco Meucci: Storia illustrata dello
sport a Siena. Quasi un secolo e mezzo di sport
a Siena raccontato attraverso le storie delle
principali società cittadine.
Nel corso dell’anno la bibliografia sportiva
verrà integrata con altre pubblicazioni. A questo
proposito si richiede la collaborazione di
studenti e docenti per inserire nello scaffale altri
libri, romanzi e biografie. Intanto a tutti gli
studenti del “Bandini” e soprattutto a quelli
dell’indirizzo economico-sportivo, buona
lettura!
Angela Ceccarelli
Prossimamente in biblioteca
Il rapimento dell'anima L'arte di essere fragili è il quarto
libro dello scrittore siciliano, nonché professore
di latino e greco, Alessandro D'Avenia, che
lungo tutto il testo si rivolge a colui che
considera la persona che ha salvato la sua vita:
Giacomo Leopardi. Ogni capitolo si apre con
“Caro Giacomo”, per poi concludersi con una
riflessione, oppure con una serie di domande:
“Come fare a sperare ancora e ancora quando
restano solo le macerie di tutto ciò che avevamo
immaginato? Come non scivolare, dopo
l'incanto giovanile, nel disincanto adulto?”
Leopardi appare così
sotto una luce diversa
da quella con la quale
è di solito visto dalla
quasi totalità delle
persone e degli
studenti. Una luce
viva e brillante che
travolge il lettore e lo
spinge a ricredersi e a
pensare. Ma lo scopo
principale del libro è anche quello incitare i
giovani a trovare il proprio “rapimento”, ovvero
il proprio scopo, quello che li rende felici,
facendo in modo che le fragilità diventino la
forza di credere e di realizzare un sogno, come
Leopardi a suo tempo ha fatto con la poesia.
Attraverso le storie dei ragazzi nei loro momenti
difficili e attraverso aneddoti della sua stessa
adolescenza, lo scrittore sprona semplicemente
ad essere se stessi, a non buttarsi a terra, a fare
della propria vita quello che ognuno vuole e
tutto ciò di cui si ha bisogno per essere felici.
Il consiglio, non solo per gli adolescenti
confusi, ma anche per chiunque avesse bisogno
di comprendere qualcosa in più di sé e per
chiunque si trovi in difficoltà o stia
combattendo una battaglia interiore, è quello di
dedicarsi a questa lettura per arrivare ad
un'analisi introspettiva del proprio essere. Per
sradicare dall'anima il necessario a raggiungere
il proprio rapimento.
Due curiosità per concludere: il libro è stato
tradotto anche in lingua francese (L'art d'être fragile) e l'autore ne ha tratto un racconto
teatrale che sta portando in giro per l'Italia.
Sarah De Marco V A TUR
La parola all’immagine
“Arte” è femminile
“Le donne sono solo in grado di creare figli,
dicono gli scienziati. Ma io affermo che sono
anche capaci di creare arte" (Georgia O’Keffe,
pittrice statunitense).
I manuali di storia dell’arte sono colmi di
pagine che raccontano e illustrano le vite e le
opere dei grandi artisti: geni che con il sapiente
uso delle proprie doti artistiche hanno trasmesso
al mondo la propria
essenza vitale. Ma le
donne? Al contrario
di ciò che si potrebbe
pensare, il ruolo della
donna non si è
limitato, nei secoli, a
quello di musa
ispiratrice o modella di un artista, perché anche
molte donne, non considerate "artiste" ai loro
tempi e di conseguenza rimaste nell’ombra,
producevano opere frutto di una grande
sensibilità artistica che si traduceva in quadri,
sculture, incisioni.
Tra le più famose e conosciute, va ricordata
Artemisia Gentileschi, contemporanea di
Caravaggio. Figlia d’arte, nei suoi quadri
riprese dal padre Orazio il rigore grafico,
aggiungendovi una forte accentuazione
drammatica, di matrice caravaggesca, che
distingue le sue opere. Questa grande artista,
che fu tra l’altro vittima di stupro da parte di un
pittore al quale il padre l’aveva affidata, è
diventata un simbolo del femminismo
internazionale, grazie alla sua figura di donna
emancipata che perseguiva la propria
indipendenza e la propria affermazione artistica
tra difficoltà e pregiudizi. Anche la scultrice
francese Camille Claudel lottò tra fine
Ottocento e prima metà del Novecento per
sottrarsi all’indifferenza che le
fu riservata fino alla fine dei
suoi giorni, trascorsi tra le
fredde pareti di un manicomio,
dove la morte la colse in totale
solitudine. La vita di Camille
Claudel è senz’altro tra le più
sofferte e travagliate: la sua
nota relazione con lo scultore
Rodin la portò allo sfinimento
totale sia come donna sia
come artista, tanto da indurla a distruggere parte
delle sue stesse opere. Infine la malattia
mentale, l’internamento in manicomio e la fine
di quel genio artistico che, rivelatosi troppo
fragile, non seppe resistere all’enorme pressione
che gravava sulla sua esistenza, quasi maledetta
dalla sfortuna. Come loro furono molte le artiste
che con grande coraggio difesero il proprio
talento. A tutte loro oggi vengono riconosciute
non solo le doti artistiche, ma anche
l’importanza che hanno rivestito nel lungo
cammino per l’emancipazione femminile.
C. Claudel, Il valzer, bronzo antico, collezione privata
A.Gentileschi, Ester e
Azzurra (part.), olio su
tela, Metropolitan
Museum di New York
Un ringraziamento speciale va alla docente di
Storia dell’arte, la prof.ssa Elisabetta Ermini,
che ha organizzato il progetto "La donna
nell’arte", in collaborazione con l’Assessorato
per le Pari opportunità di Siena, al fine di
sensibilizzare gli studenti sull’importanza della
donna nell’arte e in generale sulla violenza di
genere.
Wiliana Valerio
V B TUR
Vado a teatro
Maschi vs femmine?
“Si nasce femmine e maschi, e si diventa donne
e uomini, tramite un lungo e faticoso processo
di socializzazione che conduce i bambini dei
due sessi ad assimilare le caratteristiche, i ruoli,
i comportamenti che la società si aspetta da
loro”. È questo il senso dello spettacolo
Rosaceleste, a cui alcune classi del nostro
Istituto hanno assistito lo scorso 20 dicembre
presso il teatro dei Rozzi a Siena. Non si tratta
infatti dell’ibrido di una rosa, come si potrebbe
di primo acchito pensare, ma di un riferimento
alla netta separazione di genere, che, a partire
dalla nascita, interessa qualsiasi oggetto: rosa
per le bambine e celeste per i bambini.
A raccontare ciò sono state la ricercatrice Irene
Biemmi e l’attrice Daniela Morozzi, che si sono
alternate sul palco con spiegazioni e
rappresentazioni, all’apparenza divertenti e
scherzose, ma che in realtà hanno lasciato
l’amaro in bocca, costringendo il pubblico a
riflettere sulle numerose disparità tra maschio e
femmina che si creano all’interno della nostra
società. Solo partendo dalla lotta agli stereotipi
si può cercare di eliminare ogni forma di
discriminazione, emarginazione e violenza, e
promuovere la parità di genere.
Seada Muska
I AFM
L’intervista immaginaria
Ave, Cesare!
In occasione delle Idi di Marzo (il 15 del mese
secondo il nostro calendario), abbiamo posto
qualche domanda ad uno dei più celebri
personaggi della storia, non solo romana.
Ci puoi raccontare qualcosa della tua
famiglia? Non ne parlo volentieri, anche perché
la sua mancanza di influenza sociale mi è stata
d’ostacolo per la mia carriera. La mia famiglia
ha comunque origine da Iulio, nipote di Venere.
Per questo sono sempre stato rispettato. O
quasi.
Perché dici cosi? Dato che ero un mariano, Silla
voleva che ripudiassi
mia moglie, Cornelia,
in quanto figlia di un
console mariano. Il
fatto che mia zia
Giulia fosse la moglie
di Mario, mi costrinse
a scappare dai Sabini.
Alla fine Silla mi
perdonò, dicendo che
ero “molto più pericoloso di diversi mariani”.
Quanto a Pompeo? Gneo Pompeo Magno era
un grande militare, ma non era bravo in strategia
tanto quanto me. Infatti non riuscì a respingermi
e fuggì. Quando mi dissero che si era rifugiato a
Filippi, andai subito a cercarlo. Non lo trovai.
Successivamente scoprii che si era recato da
Tolomeo e che era stato ucciso. Mobilitai le mie
legioni e uccisi re Tolomeo. Poi diedi il
comando a Cleopatra.
Spostiamoci ora in Gallia… Come hai fatto a
non accorgerti di Vercingetorige e della sua
rivolta? Vercingetorige è stato uno dei più
grandi condottieri nemici contro cui io abbia
mai combattuto. Aveva organizzato la rivolta
silenziosamente e con discrezione. Nel 52 a. C.
ebbi la soddisfazione di sconfiggerlo ad Alesia.
Lui si consegnò e aspettò di essere mostrato
davanti a tutta Roma. Poi venne condannato a
morte dal popolo.
E che mi dici di Cassio? Cassio è uno dei miei
seguaci più fedeli; l’ho perdonato e adesso lui
mi è riconoscente. Non mi farebbe mai nulla di
male. Ultimamente ho notato che lui e Bruto si
sono molto avvicinati.
Posso darti un consiglio? Sì, certo.
Guardati le spalle!!!
Irene Mascagni
II A AFM
Lo scaffale di Anna Frank
La memoria come vaccino
contro l’indifferenza
I testimoni della Shoah tra pochi anni saranno
tutti scomparsi e per questo è importante
mantenere in vita il loro ricordo. La storia di
Liliana Segre, affidata alle toccanti pagine del
libro La memoria rende liberi (Rizzoli, 2015),
ci insegna che la loro sofferenza, più che fisica,
è psicologica. Essa si perpetua nel tempo e
ritorna ripetutamente nella mente dei
sopravvissuti. Proprio per aver testimoniato
con perseveranza e dedizione le sofferenze
vittima della Shoah, lo scorso 19 gennaio, la
Segre è stata nominata senatrice a vita dal
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Già nella sua infanzia, prima della tragedia del
popolo ebraico, Liliana convive con il grande
dolore della perdita della madre. Nonostante
tutto, seguono gli
anni felici dei primi
studi e un rapporto
straordinario con il
padre. La situazione
in Italia precipita
nel 1938 con le
vergognose leggi
razziali, applicate prima di tutto al mondo della
scuola, e Liliana conosce la parola “espulsa”.
Da questo momento una serie di vicissitudini
rocambolesche: la tentata fuga dall’Italia,
l’arresto e la deportazione. Auschwitz è
l’anticamera della morte e anche per chi riesce a
sopravviverle è luogo di indicibili sofferenze,
che vengono raccontate dall’autrice in modo
dettagliato e coinvolgente: freddo, buio, fame e
morte, fin dal suo arrivo, quando viene separata
per sempre dal padre. Oltre all’orrore del campo
di concentramento, deve subire anche la
estenuante “marcia della morte” impostale dai
nazisti. La liberazione arriva come un miracolo
e il suo rimpatrio come un ritorno alla vita. Una
vita che risulterà ancora una volta difficile per
la sopravvissuta a causa del
confronto e dello scontro che
dovrà affrontare con la società
civile. Gli anni passano, Liliana
conosce momenti di felicità con
il matrimonio, la maternità ed
un’Italia in pieno boom
economico. Ciò nonostante, i
ricordi del passato tornano incessantemente a
tormentarla. Per liberarsene dovrà affrontarli,
coinvolgendo gli altri e l’opinione pubblica e
testimoniando la sua indicibile esperienza:
“Scegliere di raccontare è stato come accogliere
nella mia vita la delusione che avevo cercato di
dimenticare di quella bambina di otto anni
espulsa dal suo mondo”.
Camilla Catinari
V A TUR
Ciak, si legge!
Una storia d’amore e
d’amicizia
Chiamami col tuo nome di André Aciman è uno
dei libri più famosi dello scrittore statunitense e,
come l’omonimo film
uscito a gennaio di
quest’anno, racconta la
storia d’amore tra i giovani
Elio e Oliver.
È l’estate di vent’anni fa. Il
diciassettenne Elio
trascorre le sue giornate
nella casa di famiglia,
leggendo libri, trascrivendo
musica, andando in paese con la sua amica
Marzia, in attesa dell’ennesimo studente che
alloggerà a casa sua per lavorare alla tesi di
dottorato con il padre di Elio, professore
universitario. L’arrivo dell’americano Oliver
nella tenuta ligure farà nascere tra i due una
particolare amicizia che si trasformerà presto in
un inatteso desiderio, fatto di paure e dubbi, e
destinato a segnare per sempre la vita dei due
ragazzi.
Il film, diretto da Luca Guadagnino, riporta
abbastanza fedelmente gli eventi del romanzo,
con qualche inevitabile differenza: il libro è
ambientato sulla costa ligure, che fa
costantemente da sfondo ai luoghi che i due
visitano in bicicletta, mentre nel film la storia si
svolge in Lombardia nei pressi della città di
Crema. Sono stati poi tagliati o poco
approfonditi alcuni passaggi molto importanti,
come gli ultimi giorni insieme e tutta la parte
finale del romanzo. Nonostante ciò, il film ha
incantato sia la critica sia il pubblico,
guadagnandosi tre candidature al Golden Globe
2018 e quattro nomination ai premi Oscar 2018.
Viola Carrus
I AFM
The foreign file
Scottish Independence
Referendum of 2014
The Scottish Independence Referendum Act of
2013 was passed by the Scottish Parliament in
November 2013. The proposal required a simple
majority to pass. Some EU and Commonwealth
citizens that were sixteen or older could vote,
and this was the first
time that the
elections were
extended to people
aged sixteen or older
in Scotland. There
were two main
campaigns that either
supported to maintain its union or its
independence, "Better Together" and "Yes
Scotland". Lots of issues raised during the
referendum, concerning which currency they
would use, border controls, immigration and
North Sea oil. The referendum was held on 18th
September 2014, with a victory of the "No"
side. The turnout of 84.6% (about 4 million
people) was one of the highest recorded for an
election or referendum in the UK since the
introduction of universal suffrage. Queen
Elizabeth II expressed a neutral reaction to the
results, while the Prime Minister David
Cameron was delighted. Later on, the Prime
Minister claimed that the Queen had "purred
down the line" when he informed her of the
result.
Gianna Scarpini
V B TUR
Un débat encore ouvert
La conquête française de la Corse a eu lieu entre
1768 et 1769,
après de la
signature du
Traité de
Versailles
avec le quel
Gênes cédait
l'île.
Aujord'hui la Corse est une région française
divisé en deux départements, mais la situation
de l' île continu à être tourmentée: le
gouvernement français doit régler ses comptes
avec les revendications, toujours plus violentes,
des groupes separatistes. Alors que la Catalogne
devient independente de l'Espagne, le parcours
politique de la Corse semble encore devoir se
construire. Les élections territoriales du 3 et 10
décembre a enteriné la victoire de la liste
nationaliste et conservatrice de Gilles-Simeoni
et Jean-Guy Talamoni. Le débat qui se dispute
maintenant est un Statut d'autonomie régionale.
La France offre déjà ce Statut aux collectivités
d'autre mer mais, pour la Corse serait necessaire
une revision de la Costitution. Ensuite, nous
verrons si la France aura la force et
l'intelligence de discuter avec les separatistes
corses ou bien si elle chioisira la voie du mur
contre mur avec les resultats vus en Catalogne.
Silvia Pianigiani
V A TUR
La independencia de Cataluña: ¿cuáles serán
las consecuencias?
Los catalanes siempre han sido un pueblo con
un fuerte arraigo cultural hacia su tierra.
Algunos dicen que
Cataluῆa desde
siempre ha estado
oprimida por el
Estado Espaῆol; y
otros sostienen que
su mayor desarrollo
económico es debido
a la mano de obra de
Andalucía.
Por esto el 1 de Octubre de 2017 se celebró el
referéndum para decidir si esta Comunidad
Autónoma elegía convertirse en un Estado
Independiente. El 90% del pueblo votó por el
SÍ, pero el Gobierno Central declaró que este
referéndum no era legítimo. Aún así, el
Parlamento catalán decidió proceder con la
Declaración Unilateral de Independencia. Ante
esta decisión el Gobierno Espaῆol procedió
incluso con violencia a impedir las
manifestaciones de los partidos
independentistas. El 21 de dicembre de 2017,
para conseguir su objetivo, Cataluῆa convocó
elecciones políticas para elegir a los miembros
del Parlamento catalán. La votación fue masiva:
acudieron a las urnas casi 6 millones de
catalanes y se registraron más de 200.000 votos
desde el extranjero.
La mayoría parlamentaria la obtuvieron los
partidos independentistas (Junts por Sì, ERC y
CUP), consiguiendo 70 escaños de 135.
En las elecciones también votaron políticos
actualmente en la cárcel o, como en el caso de
Carles Puigdemont, en el exilio (en su caso en
Bruselas). Si los independentistas logran formar
un gobierno, también pedirán a Madrid la
liberación de presos, la suspensión del artículo
155 y el inicio de un diálogo con el gobierno
central sobre la independencia de Cataluña.
La realidad es que los políticos todavía no han
sido capaces de dialogar y buscar opciones
válidas para ambas partes
Sofia Di Maio
II A AFM
Die neue österreichische Regierung
An dem Tag, an welchem die neue
österreichische Regierung, unter der Leitung
von Sebastian Kurz und rechtsextremistischen
Konservativen, den
Eid schwörte, ist eine
offizielle Meldung
angekommen. “Die
Südtiroler können
schon in 2018 oder
spätestens am Anfang des 2019 die
österreichische Staatsbürgerschaft annehmen”,
wie der österreichische Abgeordnete Werner
Neubaur erklärt hat, - der Leiter der FPÖ (Die
Freiheitliche Partei Österreichs) für die
Beziehungen zum Südtirol.
Die Südtiroler, die bei der Auswahl der
Sprachzugehörigkeit für die deutsche
entschieden haben, werden die Möglichkeit
haben einen österreichischen Ausweis zu
erwerben. Es werden aber die Tridentiner
ausgeschlossen, “weil sie vom Autonomiestatut
als sprachliche Minderheit nicht bezeichnet
werden”, auch wenn ihr Territorium zum
österreichisch-ungarischen Reich gehörte.
Wiliana Valerio
V B TUR
La foto del mese
Manfu, un piccolo bambino dello Yunnan
(Cina), ha percorso 4 chilometri con una
temperatura di -9°C per raggiungere la scuola,
e il maestro, quando lo ha visto entrare con il
ghiaccio sulle sopracciglia e sui capelli, lo ha
fotografato divulgandone sul web l’immagine,
che è divenuta virale in pochi minuti.
Se non è amore per lo studio e per la
conoscenza questo...
Sofia Pettorali
II A AFM
Librarsi
Il 4 aprile 2018 ricorrono 50 anni dall’assassinio
di Martin Luther King, colpito da un
colpo di fucile alla testa il 3 aprile
1968, mentre si trovava a Memphis
nel Tennessee. Vittima di
discriminazioni razziali, ha
combattuto duramente tutta la sua vita per i
diritti civili della popolazione nera degli Stati
Uniti, ottenendo nel 1964 il Premio Nobel per la
Pace.
Nell’agosto del 1963, durante una
manifestazione
a Washington,
ha pronunciato
un discorso, che
iniziava con la
famosa frase “I
have a dream” e proseguiva esprimendo la
speranza che un giorno la popolazione di colore
avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi.
Per ricordarlo, accanto a “I have a dream”, che è
poi diventato uno slogan contro il razzismo,
ecco altre sue frasi celebri:
- “Può darsi che non siate responsabili della
situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se
non fate nulla per cambiarla”.
- “Più che per la repressione soffro per il
silenzio del mondo”.
- “Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri
nemici, ma i silenzi dei nostri amici”.
-“Per farsi dei nemici non è necessario dichiarar
guerra: basta dire quel che si pensa”.
-“Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna
prendere una posizione che non è né sicura, né
conveniente né popolare; ma bisogna prenderla,
perché è giusta”.
Federica Landi
V A TUR
Oltre agli autori di tutti i contributi, si ringraziano, per aver collaborato a questo
numero: il prof. Mario Scaccia e le prof.sse
Marina Balybina, Elisa Ceccarelli, Maria
Vinas Garcia, Laura Luci.
Testata a cura di Dario Civai (I CAT),
Christian Tota (I AFM)
Vignette a cura di Sara Berberi (II A AFM)
Impaginazione a cura di Leonardo
Franceschini, Filippo Azzurrini, Fabio
Tanzini (IV GRA)