In caso di Disfagia alcuni alimenti sono da evitare ... · PDF fileMALATTIA DA REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO ... In caso di presenza di questi segni, il Logopedista effettuerà una valutazione

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PROGRAMMA

In caso di Disfagia alcuni alimenti sono da evitare:

Pastina in brodo Minestrone con verdure in pezzi Legumi Riso Fette biscottate , crackers, alimenti che si sbriciolano

Caramelle Frutta e verdura filamentose Frutta secca Carne filacciosa e asciutta

DURANTE IL PASTO..

Il paziente deve mangiare in posizione seduta con gli avambracci appoggiati e il

corpo in asse (salvo diverse indicazioni

fornite dallo specialista)

Non deve essere distratto, per esempio dalla TV; non farlo parlare durante

l'alimentazione, fargli prima detergere la

gola con qualche colpo di tosse e delle

deglutizioni a vuoto

Assicurarsi che il paziente sia sveglio, riposato e non provi dolore

Somministrare piccole quantit di cibo alla volta

Chi somministra il pasto, deve sedersi alla stessa altezza o pi in basso di chi deve

mangiare

DOPO IL PASTO

E importante controllare la bocca del

paziente, eventualmente rimuovere la

rimanenza di cibo, provvedere alligiene

orale. Non far coricare subito il paziente

ma tenerlo alzato per almeno 30- 60 minuti.

In molti casi le conseguenze della Disfagia

possono essere drammatiche, non deve

essere sottovalutata perch puo causare

gravi patologie potenzialmente letali

(polmonite ab ingestis) e portare i soggetti

che ne sono affetti a ridurre lassunzione

di cibi provocando malnutrizione e

disidratazione.

A cura del gruppo GE Fli Sardegna

6 Marzo Giornata Europea della Logopedia

DISFAGIA

Come riconoscerla e affrontarla

La deglutizione il meccanismo che permette il

passaggio del cibo (ma anche di saliva o altro) dalla

bocca allo stomaco. L' atto deglutitorio molto

complesso e coinvolge diverse strutture: la bocca, il

faringe, l'esofago, lo stomaco. Qualsiasi alterazione della

deglutizione viene definita DISFAGIA.

La Disfagia la difficolt o incapacit a preparare il

boccone alimentare nella bocca e/o farlo procedere dalla

bocca allo stomaco. Tale difficolt si pu presentare per

cibi solidi, liquidi (anche la saliva) o per entrambi. Pu

interessare sia l'et evolutiva e neonatale che l'et adulta

e geriatrica.

QUALI SONO LE CAUSE?

Le cause possono essere diverse:

DISTURBI NEUROLOGICI: Ictus, Morbo di

Parkinson, SLA, Sclerosi Multipla, Trauma

Cranico, PCI.

TRA I PAZIENTI COLPITI DA ICTUS, IL 40%

SOFFRE DI DISFAGIA!

ANOMALIE STRUTTURALI : tumori alla

testa e al collo, malformazioni

GENETICHE

INFEZIONI

CAUSE IATROGENE da interventi chirurgici

alla tiroide, all'esofago, esiti di chirurgia

demolitiva/ricostruttiva alla laringe

MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO

ESOFAGEO

SINTOMI SENTINELLA

Spesso molto difficile rilevare i segni del passaggio

di piccole quantit di alimenti nei bronchi ma ci sono

dei sintomi che devono insospettire il paziente o chi

si occupa di lui:

Comparsa di tosse involontaria durante o dopo

la deglutizione di un boccone

Voce velata o gorgogliante dopo la

deglutizione

Febbriciattola persistente (37-38) senza

cause evidenti (potrebbe per essere il sintomo di una

POLMONITE AB INGESTIS)

Aumento della salivazione scialorrea

Presenza di catarro

Perdita di peso

Debolezza della tosse

SE RILEVIAMO ANCHE SOLO UNO DI

QUESTI SEGNI IN UN SOGGETTO A RISCHIO

E BENE RIVOLGERSI SUBITO AL MEDICO!!

Se il paziente ricoverato il personale sanitario, con

formazione specifica, effettuer uno screening, cio un

insieme di semplici procedure i cui riferimenti

diagnostici sono rappresentati dai segni di disfagia.

In caso di presenza di questi segni, il Logopedista

effettuer una valutazione clinico- funzionale,

verificando le capacit deglutitorie del paziente.

Verr inoltre effettuata una Valutazione Strumentale

dal medico (Foniatra, Radiologo, Otorino in

collaborazione col Logopedista) che verificher

lintegrit delle strutture coinvolte nella

deglutizione

(tramite FEES o Videofluoroscopia).

Se vi sono le indicazioni verr intrapreso il

trattamento riabilitativo che ha come obiettivo

principale il raggiungimento di una deglutizione

funzionale cio una deglutizione che si realizzi

col minor rischio di aspirazione e che garantisca

un'adeguata nutrizione, idratazione ed assunzione

di farmaci per via orale.

Il Logopedista dar poi delle indicazioni

personalizzate circa la preparazione dei cibi, le

modificazioni dietetiche che andranno apportate

(come modificare la composizione di cibi e

liquidi, per esempio i liquidi verranno trattati con

addensanti e i cibi solidi potranno essere ridotti in

pur o ammorbiditi); modificazioni

comportamentali ( per aumentare l'attenzione del

paziente durante il pasto), e insegner al paziente

e al care-giver delle particolari posture e manovre

facilitanti che agevolano la progressione del bolo

durante la deglutizione.