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Importanza dello sport di squadra nell’educazione del giovane Dott.ssa Sara Binazzi - Dott.ssa Isabella Ciacci

Importanza dello sport di squadra - ASIAM - congressi ... · pratica uno sport di squadra insegna il senso di appartenenza, la lealtà, la generosità, ... Educare alla regola è

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Importanza dello sport di squadra nell’educazione del giovane

Dott.ssa Sara Binazzi - Dott.ssa Isabella Ciacci

Il gruppo

“Il gruppo è un insieme di individui che interagiscono, si sentono e si percepiscono uniti, perseguono scopi condivisi da tutti, si danno una struttura organizzata ed hanno un’ideologia comune a guida della propria condotta” (De Grada)

Perché il gruppo

• Per soddisfare molti bisogni umani fondamentali tra cui: il bisogno di appartenenza

• E’ un bisogno innato e comune a tutti gli individui di ogni società

• Da un punto di vista evoluzionistico è un bisogno primitivo: stabilire legami con altre persone ha da sempre rappresentato un enorme vantaggio per la sopravvivenza

I bisogni

Se soddisfatti,

scompaiono

(bisogni di carenza)

Anche se soddisfatti,

continuano a

svilupparsi

(bisogni di crescita)

Lo sviluppo del gruppo

Le relazioni tra i membri di un gruppo e più in generale tutti i processi di gruppo sono soggetti, nel tempo, a variazioni dipendenti da:

• Fattori situazionali e personali

• Obiettivi del gruppo

• Stile di leadership dell’allenatore

I gruppi sono soggetti a continue modificazioni

Il gruppo/squadra sportiva

• Le strutture, i processi, e gli scopi di un gruppo sono influenzati dalle persone che lo compongono

• Le motivazioni, i sentimenti e i comportamenti dei singoli membri risentono, a loro volta, dell’influenza del gruppo

• La squadra sportiva è un esempio particolare di gruppo il cui scopo è legato all’attività sportiva svolta dai membri

Caratteristiche squadra sportiva (Baumann, 1998)

• Unità sociale

• Scopo comune

• Sentimento del noi

• Interazione

• Dimensione

• Posizioni

• Distribuzione dei ruoli

• Norme

La squadra sportiva

• E’ caratterizzata da singoli individui (cultura, religione, esperienze passate, ecc.), ruoli, interazioni fra loro, sogni di ognuno e di tutti, componenti esterne (pubblico, parenti, ecc.)

• le interazioni che si stabiliscono tra i giocatori sono di fondamentale importanza, poiché possono modificare, in senso positivo o negativo, la prestazione sportiva

• il gruppo può esprimere potenzialmente una qualità di gioco superiore alla somma delle capacità dei singoli

• le squadre migliori non sono necessariamente quelle composte dai giocatori più bravi

Fasi di sviluppo

• 5-7 anni: tendenza a valutare le proprie competenze confrontandole con le prestazione dei coetanei

• 8-9 anni: informazioni sulle proprie competenze in base al risultato ed al feedback degli adulti. Piacere di sentirsi parte del gruppo: motivazione dominante e stimolo di altre motivazioni (divertirsi, acquisire competenze)

• 10-11 anni: percezione della propria competenza dal confronto con i coetanei

• 12-14 anni: informazioni sulle proprie competenze in base alla valutazione dell’allenatore ed al confronto con i compagni

Fascia 8-9 anni

• Minore egocentricità, maggiore apertura all'altro (sapersi mettere nei suoi panni), più importanza alle esigenze della squadra

• Non più solo COME eseguire un fondamentale tecnico, ma anche QUANDO e DOVE, in relazione ai compagni

• Iniziano maggiormente a comprendere i vantaggi delle regole, che prima vedevano più come imposizioni

• Maggiore senso di amicizia maggiore coesione in campo

maggiore accettazione degli altrui comportamenti

La funzione educativa dello sport

“Calcio Cultura”

Obiettivi di “Calcio Cultura”

• La promozione della cultura dello sport come strumento di benessere e di crescita

• l’educazione ai valori, alle regole ed al rispetto proprio ed altrui

• l’educazione ai diritti ed ai doveri nello sport come nella vita

• la prevenzione del disagio e dell’abbandono sportivo

A chi è rivolto:

• ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado ed ai bambini della classe V delle scuole primarie di Firenze e Provincia

Alcuni dati:

• I edizione 2009-2010: n. 3 scuole, 9 classi, in totale circa più di 200 ragazzi

• II edizione 2010-2011: n. 12 scuole, 32 classi ed una società sportiva (Floria 2000-Esordienti ’98) in totale circa più di 700 ragazzi

• III edizione 2011-2012: n. 11 scuole, 40 classi, in totale circa più di 1000 ragazzi

Il punto di vista dei ragazzi

“Lo sport può insegnare molti valori come il coraggio, il sacrificio, la costanza, il rispetto

delle regole e dell’avversario, e se un giovane pratica uno sport di squadra insegna il senso

di appartenenza, la lealtà, la generosità, l’attenzione ai compagni e il lottare insieme

per raggiungere la vittoria”

La squadra educa…

…alla Collaborazione

…all’Impegno

…al Rispetto

…al Sacrificio

…alla Responsabilità

…alla Costanza

…alla Lealtà

…a Lottare …al Confronto

…alla Civiltà

…al Gioco

Regole

“Lo sport, essendo anche fatto di regole, ci insegna, per me, a capire che in tutto ciò che

facciamo esistono delle regole: nel gioco, nello stare a scuola, nel divertirsi con gli amici, nello

stare in famiglia. Secondo me il rispetto di queste regole ci rende civili”

Perché le regole? Funzione educativa: per quali motivi è opportuno stare dentro il

limite della regola? - I confini danno senso e identità - La regola è un mezzo per diventare autonomi: dice al bambino quali sono gli spazi all’interno dei quali può muoversi Un’eventuale sanzione dovrebbe avere non solo una funzione punitiva, ma soprattutto educativa

Funzione sociale: il bambino che ha acquisito delle regole, da adulto saprà relazionarsi e stare bene con gli altri

Fare parte di una squadra aiuta il giovane:

• ad avere un senso di responsabilità sociale

• a conoscere i propri limiti e punti di forza

• a sperimentare la propria creatività all'interno di regole condivise

Educare alla regola come atto di prevenzione e di responsabilità nei confronti della società

Educare alla regola è un gioco di squadra!

Costruzione di un senso di responsabilità sociale partendo dalle responsabilità individuali

Formazione e creazione di una cultura sportiva nell’ottica di un’educazione alla socialità

Responsabilità

“Una squadra è come una piccola società, ognuno ha il suo compito ma per funzionare si deve

lavorare tutti insieme. Non si vince solo con la bravura, ma anche con l’unione della squadra”

Conflitti e responsabilità

• I membri di un gruppo possono essere in conflitto tra loro quando gli scopi dei singoli sono incompatibili con quelli del gruppo

• In adolescenza forte senso critico nei confronti degli altri, possono nascere dissidi. Chi non si adegua è escluso. Si ha bisogno dell’altro per specchiarsi e differenziarsi

• In gruppo diffusione di responsabilità (deresponsabilizzazione); è più facile che un ragazzo in gruppo possa commettere qualcosa che da solo non farebbe

Dinamiche di gruppo: la coesione

• Se esiste un gruppo, sarà presente un qualche grado di coesione

• La coesione è l’insieme delle forze che agiscono sui membri per farli rimanere nel gruppo. È un processo dinamico

• È caratterizzata da due componenti: attrattiva del gruppo/relazioni interpersonali positive e capacità del gruppo di soddisfare i bisogni individuali

• La coesione è una misura del funzionamento del gruppo

• Più nel gruppo c’è coesione più ciascun membro sentirà di appartenervi

• Più i membri del gruppo sono simili, maggiore è il grado di coesione

• Il livello di coesione del gruppo squadra è maggiore nei piccoli gruppi

• Una maggiore coesione favorisce una maggior accettazione degli altri componenti del gruppo (socializzazione)

Dinamiche di gruppo: la coesione

Coesione: antecedenti e conseguenze

“La mia squadra è bellissima e ne sono molto contento, perché tra noi ragazzi si è creato un ottimo rapporto e, in un gioco di

squadra, l’unione del gruppo è importantissima”

Antecedenti:

• Caratteristiche dei membri del gruppo

• Caratteristiche del gruppo

• Situazioni vissute dal gruppo

• Grado di soddisfazione dei membri, in relazione al compito, e agli aspetti sociali del gruppo

Conseguenze:

• Per i singoli: aumento dell’autostima, del senso di sicurezza, dell’accettazione e della fiducia reciproche, della lealtà e della conformità verso il gruppo, della soddisfazione, dello sforzo per raggiungere obiettivi comuni

• Per il gruppo: aumento di interazione, comunicazione intragruppo, partecipazione, disponibilità a fare sacrifici per il gruppo

• Per ciò che produce il gruppo: in particolare la prestazione

Cosa mi spinge verso il raggiungimento dei miei obiettivi?

(Nicholls, 1984, 1992)

• percezione di competenza (variabile individuale)

• orientamento motivazionale (al sé o al compito; variabile individuale)

• clima motivazionale (variabile ambientale)

Clima motivazionale

• Nello sport la percezione del clima motivazionale influenza l’apprendimento e l’orientamento motivazionale degli atleti (specie dei ragazzi), che colgono obiettivi e aspetti che hanno valore in un certo contesto. L’allenatore dà un contributo importante alla percezione del clima motivazionale

• orientato alla competenza: l’allenatore/educatore (adulto significativo) riconosce l’impegno, sottolinea i progressi, valorizza la collaborazione

• orientato alla prestazione: l’accento è posto sulla competizione (anche all’interno del gruppo): l’allenatore/educatore rimprovera per gli errori e una prestazione scadente, dedica maggiore attenzione agli atleti “migliori”

…Vincente vs vincitore…

Chi è orientato al compito (“il mio metro sono io”)

COMPETENZA -sceglie compiti con livelli medio/alti di sfida

-si impegna in modo significativo -la prestazione scadente dipende da scarso impegno

-motivazione intrinseca anche dopo l’insuccesso

Chi è orientato al Sé (“il mio metro sono gli altri”)

RISULTATO -sceglie compiti facili (specialmente chi ha bassa autostima) -si impegna poco per compiti difficili e ne svaluta l’importanza

-l’insuccesso mette in discussione il valore della persona (identità) -motivazione estrinseca

Orientamento motivazionale individuale

• L’orientamento al compito favorisce maggior coinvolgimento ed investimento emotivo (emozioni positive); favorisce lo sviluppo di aspetti sociali e cooperativi; valorizza impegno e sforzo come decisivi per la riuscita, maggior valore a lealtà e sportività

• L’orientamento al Sé non necessariamente è dannoso: lo diventa quando ad esso si associano una percezione di scarsa competenza e basso orientamento sul compito

• Le due dimensioni sono indipendenti, e non si escludono reciprocamente, ma coesistono

• Espressione dei bisogni dell’individuo, rappresenta la ricerca di competenza e autodeterminazione e autonomia

• L’individuo è disposto ad investire tempo ed energie, senza restrizioni, in attività che promuovono la creatività, l’apprendimento e la crescita personale

• Perseguire liberamente questa inclinazione innata genera divertimento, benessere e soddisfazione

• le situazioni di sfida contribuiscono ad alimentarla

Motivazione intrinseca

Motivazione estrinseca

• la ragione per svolgere l’attività risiede all’esterno dell’attività stessa: ricompensa esterna

• funzionale per compiti poco attraenti

• dura poco nel tempo, l’individuo si impegna ad attuare il comportamento per il tempo e con lo sforzo necessari ad ottenere la ricompensa

• Può diventare intrinseca se introiettata (ad es. regole)

Rinforzi

• Rinforzi esterni positivi: come riconoscimento simbolico di competenza (ad es. feedback)

• rinforzi esterni negativi: possono tendere a ridurre l’elemento dell’autodeterminazione, incidendo negativamente sulla motivazione intrinseca (es. calciatore che cambia spesso squadra per motivi economici); anche scadenze, ordini direttivi, obiettivi imposti da altri, possono portare alla diminuzione di motivazione intrinseca

GRAZIE PER

L’ATTENZIONE