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IL TRANSFER DI SVILUPPO COME OBIETTIVO
DEL PRATICANTATO NELL’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA PRATICA
Terttu Tuomi-Gröhn
Giada Massacesi Mariagrazia Caruso Marta Zebri Sarah Di Curzio Vanessa Farci
INDICE
INTRODUZIONE - Transfer di sviluppo
- Competenze orizzontali e attraversamento dei confini
- Zona di Sviluppo Prossimale (ZSP)
- Praticantato
RICERCA : OBIETTIVO, RACCOLTA E ANALISI DATI - Progetto A
- Progetto B
- Progetto C
CONCLUSIONI
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Ricerca nel campo della salute e dei servizi sociali in Finlandia
Riduzione degli stanziamenti economici, ma richiesta di
maggiore efficienza lavorativa
Istruzione era basata su specializzazioni troppo ristrette, con dei programmi di studio differenti
Assenza di mobilità lavorativa
COME SI PUÒ ARRIVARE AD UNA MAGGIORE
EFFICIENZA LAVORATIVA E A UNA MOBILITÀ
LAVORATIVA?
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Pratical nursing (assistenza infermieristica pratica)
Programma di base più ampio per gli infermieri
ATTRAVERSAMENTO DEI CONFINI delle diverse organizzazioni lavorative
• Cooperazione • Apprendimento veloce di nuove
conoscenze
COMPETENZA ORIZZONTALE (Engeström, 1995)
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
APPRENDIMENTO ESPANSIVO basato sulla Teoria dell’Attività
Quale tipo di istruzione e di formazione può produrre simili competenze orizzontali?
TRANSFER DI SVILUPPO:
Scuola insegnare ad usare quanto imparato
per risolvere nuovi problemi ed apprendere
velocemente in nuove situazioni
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Nuova concezione dell’apprendimento
Apprendimento di Sistemi di
Attività
Apprendimento dell’Individuo
Raggiunte attraverso attività collettive
Transfer
di sviluppo
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Il Transfer Di Sviluppo è l’obiettivo del praticantato
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE (ZSP) (Vygotskij,1978)
ZSP estesa Includendo differenti
sistemi di attività, insegnanti e studenti
COMPETENZA VERTICALE
+ COMPETENZA ORIZZONTALE
• Collaborazione (tra scuola e lavoro); • Relazioni tra concetti teorici e pratiche quotidiane (teoria applicata nel
quotidiano); • Pratiche avanzate (insegnamento e apprendimento che portano alla
creazioni di pratiche avanzate)
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
TRANSFER DI SVILUPPO
COMPETENZA
VERTICALE (approccio situato)
• La conoscenza è
contestualizzata • Rapporto esperto +
novizio • Partecipazione
autentica
COMPETENZA ORIZZONTALE
(approccio espansivo)
• Coinvolgimento nel cambiamento
• Rapporto esperto + novizio + esterno
• Attività collettiva
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Il transfer significativo dell’apprendimento si ha nell’attività collettiva in cui avviene una negoziazione
e uno scambio tra diverse culture. Questo implica un’interpretazione e una ricostruzione attiva delle
abilità e della conoscenza trasferita
SCUOLA LAVORO
Insegnanti e studenti
MEDIATORI E ATTRAVERSATORI DI CONFINE
Engeström
Attraversamento dei confini Policontestualità
Importanti per la competenza orizzontale
«comunità di pratica» in cui gli esperti sono occupati in molteplici compiti simultaneamente all’interno della
stessa attività, ma si trovano anche in altre comunità
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
Forniscono aiuto e reperiscono informazioni e gli strumenti da trasportare da luogo a luogo
Oggetto di confine (Star, 1989)
• Plastico (per l’adattamento); • Robusto (per mantenere l’identità comune attraverso i luoghi); • Astratto e concreto (significati diversi, ma struttura comune); • Facilita e promuove la collaborazione tra partner
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
CRITERI FONDAMENTALI PER IL PRATICANTATO
1. Collaborazione
2. Relazione tra concetti scientifici ed esperienze quotidiane
3. Attraversamento di confini
4. Benefici
5. Attività collaborative avanzate
Il transfer di sviluppo come obiettivo del praticantato
ZONA DI SVILUPPO
PROSSIMALE
3 PROGETTI DI RICERCA
LA RICERCA (Helsinki Institute of Social and Health Care)
1998 aumentano gli anni della formazione degli infermieri da 2 anni e
mezzo a 3, attraverso un’integrazione di 20 settimane di praticantato, che prevedevano
9 progetti di sviluppo tra studenti insegnanti e ricercatori
PROGETTO A Centro geriatrico «Capelli d’Argento»
• 24 posti letto
• 10 infermieri (esperti)
• una studentessa (29 anni, specializzata in infermieristica e assistenza)
• un insegnante (esterno)
OBIETTIVO
Migliorare il livello di soddisfazione degli anziani
PROGETTO A
7 TEMATICHE
1. PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ: gli infermieri non conoscono bene gli
utenti; gli utenti non partecipano
2. SOLLECITAZIONI DELLE OPINIONI UTENTI: gli utenti sono scontenti,
ma non vengono fatte proposte
3. REINTRODUZIONE DELLE RIUNIONI: lo staff non comprende lo scopo
4. COOPERAZIONE CON PERSONE ESTERNE AL CENTRO: gli esperti
non avendo tempo, non partecipano
5. RESIDENTE DIFFICILE: La studentessa rinunciò
6. CONOSCENZA TEORICA E FORMAZIONE: corsi di educazione
sessuale, ritenuti però troppo distanti dal lavoro nel centro
7. RESIDENTI DONNE DIPENDENTI: due donne gelose in conflitto; la
situazione non viene risolta
PROGETTO A
PROGETTO A RISULTATI
COLLABORAZIONE
RELAZIONE CONCETTI
SCIENTIFICI ED ESPERIENZE
QUOTIDIANE
BENEFICI ATTIVITÀ COLLABORATIVE
AVANZATE
Studentessa lasciata sola. Il
team non si dedicava a risoluzione problemi
Sono stati offerti strumenti ma non
sono stati utilizzati nel quotidiano
Gli utenti richiedevano
attenzione e non attività ricreative.
Non c’è collaborazione con
esterni
Scuola e lavoro cooperano.
Utenti passivi. Studentessa impara poco
Nonostante tutte le problematiche riguardanti il sentirsi tirata fuori
della studentessa, il NETWORK tra l’insegnante e il personale del
centro viene stabilito
PROGETTO A
PROGETTO B
PROGETTO B Centro geriatrico «Età d’Oro»
• 21 posti letto
• 7 infermieri (esperti)
• Una studentessa (21 anni, specializzata in infermieristica geriatrica)
• Insegnante (esterno)
OBIETTIVO
Non far sentire soli gli anziani
PROGETTO B
6 TEMATICHE
1. ANALISI DESIDERI UTENTI: studentessa intervista utenti, volevano più
attenzioni
2. INFORMAZIONI SU CICLO DI VITA E INTERESSI UTENTI: informazioni
inserite nel piano di cura (sono note a tutti)
3. STUDI PRECEDENTI: per indagare le insoddisfazioni degli utenti (sguardo
letteratura)
4. FORMAZIONE: proposta dalla studentessa, ma non è avvenuta
5. CONTATTARE PERSONE ESTERNE AL CENTRO: gli esperti non avendo
tempo non parteciparono tranne l’istruttrice delle abilità manuali
6. ATTIVITÀ RICREATIVE: proposte dalla studentessa, ma non riceve aiuto
dallo staff
PROGETTO B RISULTATI
COLLABORAZIONE
RELAZIONE CONCETTI
SCIENTIFICI ED ESPERIENZE
QUOTIDIANE
BENEFICI ATTIVITÀ COLLABORATIVE
AVANZATE
Il team all’inizio aiuta, ma poi lascia la studentessa da sola (attività interrotte quando se ne va)
È stata presente; importante è stata
l’intervista nel piano di cura
No collaborazione tra studentessa e
infermieri
Utenti attivi perché ascoltati
(intervista). Insegnante e scuola non
trassero molti benefici
Si è verificato un ATTRAVERSAMENTO DI CONFINI tra la studentessa e l’istruttrice delle
abilità manuali. NETWORK tra la studentessa, i residenti e l’istruttrice
delle abilità manuali
PROGETTO B
PROGETTO C
PROGETTO C Centro day hospital «Bambini»
• 13 bambini di prima elementare
• Un infermiere (esperto) • Una studentessa ( 23 anni, specializzata nella cura e nell’istruzione dei
bambini e degli adolescenti)
• Insegnante (esterno)
OBIETTIVO
Studiare e implementare i differenti modi per far compiere attività
fisiche ai bambini
8 TEMATICHE PROGETTO C
1. MATERIALE TEORICO: -Istruttrice lettura teorica -Studentessa appunti
2. INCONTRI DEL TEAM PRESSO IL CENTRO: riunioni tra direttori del centro,
istruttore reparto, studentessa (connessione sviluppo motorio-sviluppo linguaggio)
3. SVILUPPO ATTIVITÀ MATTUTINE: difficoltà di un bambino nelle attività con il
reparto
4. INTERVISTE AI BAMBINI: interessi dei bambini
5. TEST DELLE ABILITÀ FISICHE DEI BAMBINI: problemi motori collegati a
problemi del linguaggio
6. INFORMARE I GENITORI PER COOPERARE CON LORO: - confronto con i
genitori – incontro con staff di consulenza materno
7. FORMAZIONE DELLO STAFF: connessione tra sviluppo motorio e sviluppo del
linguaggio (intervento logopedista)
8. DEPLIANT INFORMATIVO: manuale sulle fasi di sviluppo attività fisiche dei
bambini, test per la misurazione per l’interpretazione, modalità di organizzazione
delle attività fisica
PROGETTO C RISULTATI
COLLABORAZIONE
RELAZIONE CONCETTI
SCIENTIFICI ED ESPERIENZE
QUOTIDIANE
BENEFICI ATTIVITÀ COLLABORATIVE
AVANZATE
Tutti partecipano e l’oggetto di confine è la connessione
tra lo sviluppo motorio e del linguaggio
È stata presente. Le conoscenze teoriche pregresse utilizzate
nel quotidiano
Sono state presenti. Dallo
studio delle attività fisica dei
bimbi alla promozione dello sviluppo motorio
e linguistico
Tutti ebbero benefici perché i dépliant
permisero di mantenere la conoscenza
Gli ATTRAVERSATORI DI CONFINE sono gli insegnanti, la studentessa e
l’esperto. Il NETWORK è diversificato e include tutti i partecipanti
PROGETTO C
CONCLUSIONI …PER CONCLUDERE
TRANSFER
SCUOLA LAVORO
ESPERTO NOVIZIO
Nuovi concetti teorici per risolvere problemi pratici quotidiani
CONCLUSIONI
Dialogo tra conoscenze teoriche ed esperienze quotidiane
Nuove pratiche lavorative
TRANSFER: insegnante fornisce risposte ai professionisti in un
contesto di lezione
No applicazione delle conoscenze nel lavoro
quotidiano
TRANSFER: soluzioni escogitate congiuntamente e connesse con
esperienze quotidiane
CONCLUSIONI
BENEFICI DELLO STUDIO
BENEFICI STUDENTI
BENEFICI UTENTI
BENEFICI INSEGNANTI
PROGETTO A
Scopo non raggiunto.
Studentessa lasciata sola
Scopo non raggiunto.
L’informazione raccolta in un contesto non confidenziale
Relativi
PROGETTI B e C
Scopo
raggiunto. Studentessa
supportata da altri
Scopo raggiunto. Utenti, partner
attivi del progetto
Praticantato più lungo avrebbe permesso una
familiarizzazione con pratiche
lavorative e il TRANSFER DI
SVILUPPO, rispetto ad un
praticantato breve
CONCLUSIONI
I sistemi scolastici in futuro
dovranno cambiare, per
diventare beneficiari di tutto
ciò che il transfer di sviluppo
può offrire!