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Consiglio Nazionale dellEconomia e del Lavoro Organismo Nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
DG dellimmigrazione e delle politiche di integrazione
Il ruolo degli immigrati nel mercato del lavoro italiano
Roma, 19 novembre 2012
Il Rapporto su Il ruolo degli immigrati nel mercato del lavoro italiano stato predisposto dallONC-CNEL in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale dellimmigrazione e delle politiche di integrazione. E stato realizzato dal CRELI dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore di Milano coordinato dal Prof. Carlo DellAringa, e con la supervisione scientifica del Direttore del CRELI, Prof. Claudio Lucifora. Il lavoro stato svolto con la collaborazione di Marina Barbini, Fedele De Novellis e Valentina Ferraris.
EXECUTIVE SUMMARY
Negli ultimi quindici anni il rapido aumento dellimmigrazione
ha fatto s che il numero di lavoratori stranieri attivi nelleconomia
italiana sia aumentato da percentuali pressoch irrilevanti a valori
prossimi al 10 per cento della forza lavoro. Limmigrazione
quindi ormai diventata una componente strutturale della societ e
delleconomia italiana.
Il carattere organico della presenza straniera nel nostro paese si
manifesta nelle differenti dimensioni della vita quotidiana: cultura,
lingua, mercato del lavoro, consumi, attivit imprenditoriali,
istruzione, welfare e prestazioni sociali. Ci nonostante nel dibattito
pubblico si tende ancora a sottovalutare il ruolo e il contributo che
le migrazioni esercitano nello sviluppo economico e umano dei paesi
di destinazione, e non mancano i problemi legati al ruolo di questi
lavoratori e allo scarso riconoscimento economico del loro contributo
alla crescita economica. In questottica, stanno diventando sempre
pi importanti gli strumenti che la ricerca scientifica mette a
disposizione per la conoscenza del fenomeno, sia dal punto di vista
dellintegrazione e dellassimilazione della popolazione immigrata
nel tessuto sociale ed economico del paese in cui si insediata,
che dal lato degli effetti che essa provoca nel mercato del lavoro
Rapporto sul mercato del lavoro 2011 - 2012
IV
di destinazione, in particolare per quanto riguarda le retribuzioni,
loccupazione, e la disoccupazione dei lavoratori locali.
I potenziali effetti dellimmigrazione sono numerosi. In primo
luogo, essi sono riscontrabili relativamente al mercato del lavoro,
ma anche in relazione alla possibilit di contribuire ad alleviare gli
squilibri demografici tipici delle economie avanzate. Ma la presenza
degli immigrati influenza molti altri aspetti, a partire dai prezzi dei
beni di consumo e delle abitazioni, alla fruibilit dei servizi pubblici,
dallintegrazione culturale al livello medio di educazione e cos anche
molti altri ambiti delleconomia di un paese. Non semplice stabilire
quali siano i benefici che derivano da questi effetti. Da essi deriva
frequentemente un vantaggio per una determinata parte della
popolazione e uno svantaggio per unaltra. La quantificazione degli
effetti dellimmigrazione sulle diverse fasce della popolazione ha
implicazioni importantissime in termini di policy.
Nel primo capitolo di questa ricerca si proposta una rassegna
della letteratura economica sullimmigrazione. In particolare, gli
studi sinora condotti sulla relazione tra immigrazione e mercato del
lavoro del paese ospitante hanno analizzato il fenomeno dal duplice
punto di vista della assimilazione economica degli immigrati, e degli
effetti che la loro presenza pu comportare nel mercato del lavoro
di destinazione. Gli studi sullassimilazione sono molto numerosi e si
focalizzano sugli effetti che il fenomeno dellimmigrazione ha sugli
immigrati stessi in termini di occupazione, disoccupazione, salario
percepito. Essi sono stati prevalentemente condotti dai paesi con
una lunga storia di immigrazione alle spalle (come la Germania e
i paesi di tradizione anglosassone), e in genere dimostrano come
lintegrazione degli immigrati nel mercato del lavoro del paese di
arrivo si realizzi in tempi parecchio lunghi e, in certi casi, per alcune
categorie di immigrati non si realizzi mai completamente.
Laltro aspetto che viene indagato dagli studi sullimmigrazione
quello che riguarda gli effetti sul mercato del lavoro di destinazione.
In generale, si vuole verificare se larrivo e la presenza di immigrati
comportino per gli autoctoni effetti in termini salariali o di opportunit
occupazionali. Il ruolo degli immigrati, infatti, pu essere sostitutivo
Executive Summary
V
al lavoro degli autoctoni: limmigrazione, pertanto, comporta un
effetto di concorrenza, riducendo le opportunit occupazionali per
i nativi e comprimendone i salari medi. Questo perch larrivo degli
immigrati rappresenta uno shock di offerta. per da sottolineare
come la forza lavoro immigrata e quella autoctona difficilmente
siano tra loro omogenee, differendo soprattutto per il livello medio
delle competenze, e quindi non sono tra loro perfetti sostituti.
La rassegna della letteratura su questo particolare aspetto
presentata nel primo capitolo mostra per come le risposte alla
questione circa gli effetti dellimmigrazione non siano univoche. Per
quanto riguarda lEuropa, i risultati tendono a evidenziare effetti
sostituzione modesti e perlopi non significativi. Spesso si evidenzia
una complementariet, soprattutto in quelle realt dove gli immigrati
tendono a concentrarsi nelle mansioni pi routinarie e manuali. Gli
effetti negativi derivanti dalla presenza immigrata si osservano
essenzialmente per gli occupati ai livelli pi bassi, che sono pi esposti
alla concorrenza della manodopera immigrata. Nel caso dellItalia, i
lavori finora svolti hanno evidenziato effetti di spiazzamento deboli,
ma per i disoccupati giovani e senza esperienze, mentre gli effetti
sui salari risultano di modesta entit.
Il tema della assimilazione economica stato approfondito nel
secondo e nel terzo capitolo della ricerca attraverso lanalisi della
perfomance degli immigrati nel mercato del lavoro. Il patrimonio
informativo che lIstat mette a disposizione attraverso la consolidata
indagine sulle forze lavoro consente non solo di tracciare un bilancio
generale della partecipazione al mercato del lavoro degli stranieri, ma
anche di approfondire molteplici aspetti del lavoro degli immigrati,
ponendoli a confronto con quelli degli italiani. Si cos osservato
che, per quanto riguarda la distribuzione settoriale, la manodopera
straniera tende a rispondere a peculiari fabbisogni della domanda
di lavoro che la manodopera italiana non riesce a soddisfare,
concentrandosi prevalentemente nelle costruzioni, nei servizi turistici
(alberghi, ristoranti e pubblici esercizi) e nei servizi alle persone.
Ad una prima analisi dei dati, peraltro, sembrerebbe che
la crisi economica non abbia interrotto il processo di crescita
Rapporto sul mercato del lavoro 2011 - 2012
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delloccupazione straniera, che in questi ultimi anni ha continuato ad
espandersi, compensando cos la forte contrazione che ha colpito la
componente italiana. Unanalisi pi approfondita dei dati Istat porta
per ad affermare che tale fenomeno sia pi che altro da attribuire
al cosiddetto effetto emersione: negli ultimi anni il succedersi
dei provvedimenti di regolarizzazione sotto forma di sanatorie e
decreti flussi ha consentito lemergere di lavoratori gi presenti
sul territorio nazionale, ma non censiti dalle statistiche; i dati sui
residenti stranieri possono cio offrire unimmagine imperfetta
delleffettiva dinamica della popolazione e delloccupazione della
componente immigrata, attribuendo al periodo preso a riferimento
una crescita delloccupazione avvenuta in tutto o in parte prima del
manifestarsi della crisi. Questa ipotesi avvalorata dal fatto che nello
stesso tempo i dati testimoniano una diminuzione dellemployability,
ovvero la capacit di essere occupati degli stranieri, in quanto i tassi
di occupazione si sono ridotti percentualmente di pi di quelli degli
italiani, in particolare per gli uomini e nelle regioni pi industrializzate
del Nord. Alla diminuzione del tasso di occupazione si peraltro
affiancato lincremento del tasso di disoccupazione e del numero di
persone in cerca di occupazione, elementi che testimoniano come
anche gli immigrati abbiano pesantemente risentito degli effetti
negativi sulloccupazione della recessione economica.
Per indagare il fenomeno dellassimilazione economica stata
poi condotta unanalisi basata sullanzianit migratoria. Si cos
osservato che con il prolungarsi dellesperienza degli immigrati nel
mercato del lavoro la loro performance occupazionale subisce un
certo miglioramento, in particolare dal punto di vista dei tassi di
attivit e di occupazione che