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40 FDS 253▼ Il Regno degli Ascolti

di Alberto Guerrini

I FRANCESI CE LAFANNO SOTTO IL NASO

AmpLIFIcATORE INTEGRATO BC ACOUSTIQUE EX362D

“Alberto, c’è da recensire un altro prodotto di BC Acoustique, che ne dici?” Non mi aspet-tavo di certo che, così a stretto giro, sarei stato di fronte al terzo oggetto di questa proli-fica compagnia francese ma, incuriosito dall’insistenza con cui mi è stato proposto, hoaccettato di buon grado. Col senno di poi, devo dire che ho fatto proprio bene!In effetti mi avevano anticipato che si trattava di un componente che aveva già riscossoun buon successo, scatenando pareri favorevoli un po’ ovunque, anche nella comunitàdei forum, non sempre unanime nei suoi giudizi. Nell’EX362D c’è tutto quello che è stataBC Acoustique negli ultimi tempi, ovvero una vera fucina che ha sfornato a raffica og-getti dall’alto rapporto qualità prezzo, affiancati ad un listino di partenza del tutto ab-bordabile.

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Bruno Roux e Christian Avedis-sian, le lettere viventi del-l’acronimo di brand, hanno co-

minciato costruendo diffusori fin dal1993, anno di fondazione della com-pagnia, sebbene le loro creazioniprovenissero da un passato ben piùremoto, a partire dai loro anni uni-versitari come da tradizione inge-gneristica classica. L’evoluzione deidiffusori è passata per fasi di for-tuna alterne, fino alla definitiva con-sacrazione sul mercato nazionaleprima e internazionale poi, graziead una sagace politica di marketing.A quel punto la loro attenzione èpassata dall’esclusività degli spea-ker al coinvolgimento in altri ambiti,come la produzione di subwoofer(che poi è sfociata nella creazionedel marchio specializzato Mos-scade), per poi comprendere anchequella delle elettroniche, a comin-ciare dalle sorgenti per finire con i si-stemi all in one, passando per i finalie soprattutto gli integrati. Le elettro-niche in questo momento a listinoincludono: un lettore CD (l’EX-602.2CD & USB player); un sistema inunico chassis completo di lettore CD;ampli integrato e ricevitore/strea-

mer bluetooth (l’EX-712.1 Stereo sy-stem 2 x 40 W - Bluetooth); un finaledi potenza stereo (l’EX-502 Poweramplifier 2 x 170 W a 4 Ω) e quattroamplificatori integrati con una lineup a partire da listini molto accessi-bili (l’EX 202.2 e l’ EX222.1 entrambidotati di connessione bluetooth), per

presentare infine una linea superiorecostituita da un amplificatore inte-grato a valvole (l’EX888), basatosulle KT88, ed uno in classe A(l’EX362D), che rappresenta l’élite astato solido.

DESCRIZIONE Si tratta, come già accennato, di un

amplificatore integrato a stato so-lido, in grado di erogare 80 Watt percanale in classe A su 8 Ohm di im-pedenza fino a salire a 155 Watt su 4Ohm, vera e propria flagship dellaproduzione di elettroniche. É ilfrutto di ben due anni di sviluppo daparte degli ingegneri BC che, perquesto modello, hanno avuto cartabianca, senza restrizioni di budget. Osservando la disposizione dei com-ponenti all’interno dell’integrato no-tiamo, partendo dal pannello fron-tale e procedendo verso quelloposteriore, innanzitutto un trasfor-matore a lamierini più piccolo, ditipo C-core (a basso rumore), desti-nato esclusivamente alla sezione dipreamplificazione; un secondo tra-sformatore nettamente più grande(da ben 750 VA) incapsulato, in ba-gno di resina, in un contenitore d’ac-ciaio; ben sei condensatori di grandidimensioni per canale, devoluti allasezione filtro/alimentazione; lascheda che monta le resistenze per ilgruppo volume; il dac e la sezione dipreamplificazione, mentre ai latiestremi abbiamo la sezione finalecon i transistor (5 per canale), colle-gati alla bancata di dissipazione per

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Il look è classico e tradisce una costruzione a prova di bomba visti i suoi 27 chilogrammi abbondanti di peso. Da notare le vo-luminose sezioni di raffreddamento posizionate ai lati per garantire la dissipazione efficace durante il funzionamento inclasse A pura, che come noto genera grandi quantità di calore. Lo chassis è in alluminio nero satinato, ma è possibile ordi-narlo in alluminio silver; il pannello anteriore al centro ospita una voluminosa manopola del volume, affiancata da cinquetasti circolari a destra e da altri quattro più l’ingresso cuffie a sinistra (l’azionamento è indicato da una ghiera luminosa at-torno a ciascuno di essi). Le funzioni dei tasti sono, da sinistra verso destra, rispettivamente: accensione/stand-by; livello delguadagno; livello del bias; dimmer; ingresso DAC; commutatore ingresso Linea 1 ; commutatore ingresso Linea 2; commuta-tore ingresso Linea 3; commutatore ingresso scheda opzionale.

É il frutto di ben dueanni di sviluppo da partedegli ingegneri BC che,per questo modello,hanno avuto cartabianca, senza restrizionidi budget.

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ciascun canale e infine lo stadio diingresso differenziale. Vorrei innan-zitutto sottolineare che è possibilescegliere se far funzionare l’amplifi-catore in classe A pura per tuttal’escursione del controllo volume,polarizzando al massimo lo stadiodi potenza, oppure in classe A solofino al 50% del livello di potenza,per poi switchare in AB, in caso didiffusori particolarmente onerosi inquanto a necessità di pilotaggio.Le due sezioni pre e finale sono se-parate, ognuna con la propria se-zione di alimentazione e le varie se-zioni nevralgiche sono schermate daparatie in acciaio. Il controllo volume, servoassistito, ècostituito da una circuitazione cheinclude una rete di resistenze noninduttive attivate da relay ad altaprecisione, che consentono un con-trollo silenzioso e preciso. Il livellodel volume è indicato da una serie diled attorno alla manopola centrale,che seguono una rotazione completailluminandosi gradualmente fino acircondarla completamente. Alla ro-tazione successiva, si spengono perricominciare da capo. Ad ogni rota-zione completa, si aggiunge un lednella fila orizzontale al di sotto dellamanopola stessa, fino ad arrivare adilluminare un massimo di nove led. La D finale del codice prodotto vuoldire che, di serie, è istallato un DACcon ingressi digitali: un coassialeelettrico ed uno ottico spdif, in gradodi acquisire segnali provenienti dauna meccanica CD; è possibile ascol-tare due sorgenti differenti, una perciascun tipo di ingresso, premendo ilrelativo pulsante ripetutamente. A bordo dell’esemplare in prova tro-viamo già una scheda fono opzio-nale, ma si può scegliere di sosti-tuirla con un DAC USB in grado diaccettare segnali fino a 24 bit 192kHz e DSD da 5,6 MHz, oppure unosimile con ingresso aggiuntivo BNC.Sinceramente mi sarebbe piaciutonon dover rinunciare alla schedafono per quella USB, piuttosto averavuto la possibilità di sostituirequella già a bordo, alquanto obso-leta (sulla base dell’interfaccia CirrusLogic CS8416 che usa un chip di con-versione Burr Brown PCM 1793) conuna più completa con tutti gli in-gressi già presenti. L’amplificatore è dotato sia di sen-sori termici, che in caso di surriscal-damento eccessivo lo mettono instand-by, e di un timer che non con-sente più di 12 ore di utilizzo conti-

nuativo (cosa un po’ scomoda se siintende sottoporlo ad un rodaggioin propria assenza!). L’ingresso Line 3 è ,in realtà ,tratta-bile come un bypass per mezzo di unapposito tasto sul retro, scollegan-dolo dalla sezione pre a volume va-riabile.È altresì possibile, attraverso un ap-posito tasto sul frontale, abbassare diben 10 dB il gain di tutti gli ingressiottenendo una regolazione più finedel volume.Il funzionamento ad alto bias (classeA pura) o ibrido (classe A e poi AB)è selezionabile, premendo l’appositotasto una volta per scegliere il primo(indicatore acceso) e una seconda(indicatore spento) per optare per ilsecondo.È stato addirittura aggiunto un con-trollo per la fase di alimentazione: sitratta di un led verde circondato dauna ghiera metallica; toccando la

ghiera (stando attenti a non toccareanche altri oggetti metallici), se il ledsi accende la fase è sbagliata e biso-gna girare di 180 gradi la spina nellapresa di corrente, se non si accende illed la fase è giusta.Il pannello anteriore in alluminio sa-tinato ospita ,al centro, come già ac-cennato in precedenza, una volumi-nosa manopola del volume,affiancata da cinque tasti circolari adestra e da altri quattro più l’in-gresso cuffie a sinistra (l’aziona-mento è indicato da una ghiera lu-minosa attorno a ciascuno di essi).Le funzioni dei tasti sono, da sinistraverso destra, rispettivamente: ac-censione/stand-by; livello del gua-dagno; livello del bias; dimmer; in-gresso DAC; commutatore ingressoLinea 1; commutatore ingresso Li-nea 2; commutatore ingresso Linea 3;commutatore ingresso scheda op-zionale.Il pannello posteriore ospita, da si-nistra verso destra, rispettivamente:

la coppia di post di potenza di de-stra; la coppia di connettori XLR bi-lanciati e la coppia di RCA sbilan-ciati di uscita, posti sopra allavaschetta di alimentazione IEC e alconnettore di triggeraccensione/spegnimento; sotto allochassis abbiamo il tasto per abilitareil loop di massa in caso di rumori; labatteria di ingressi sbilanciati (3 cop-pie di RCA), posti sopra agli ingressifono della scheda opzionale e al con-trollo di fase; la coppia di ingressi bi-lanciati XLR, posta sopra agli in-gressi digitali spdif ottico e digitalecoassiale; la coppia di post di po-tenza del canale sinistro.Ai lati dello chassis sono posizionatidegli imponenti dissipatori a la-melle, necessari visto il funziona-mento in classe A pura, che sviluppatemperature notevoli.Il sottoscocca ospita il coperchio in-feriore del trasformatore, imbullo-nato allo chassis.Il notevole peso di 27 Kg circa è so-stenuto da quattro piedoni conici ingomma.Tutte le funzioni sono asservite an-che da un telecomando in dotazione,un po’ “ plasticoso “ viste le preteseda top di gamma dell’oggetto.

PROVA DI ASCOLTOPeriodo di rodaggio di quasi due set-timane per questo EX362D, effet-tuato alternando vari dischi di ge-neri differenti, reso un po’ scomododalla funzione di autospegnimentoche interviene dopo circa 12 ore difunzionamento. Groove Note True Audiophile “TheBest of Groove Note” Volume 3(Groove Note Records, SACD) èstato il disco con cui ho effettuatoquesta prova d’ascolto: la primatraccia è “Hawkeyes”, suonata allachitarra elettrica da Anthony Wil-son. Lo strumento si presenta conun ottimo contenuto dinamico e ca-ratterizzato da connotazioni mor-bide e ambrate, giustissime per l’im-postazione timbrica di questacomposizione. I passaggi sono in-tensi e veramente piacevoli, contransizioni ben definite e arricchiteda ottimi chiaroscuri. Un organo no-tevole e ricco di sfaccettature si al-terna alla chitarra, supportato dauna batteria veloce di tom e con deipiatti che, una volta massaggiatidalle spazzole, si illuminano di con-tenuto materico e di microinforma-zione.“That Old Feeling“ dell’”electric

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(...) la cosa che èchiaramente evidente èl’accurata ricostruzionedella scena, non solo inampiezza ma anche inprofondità, con piani so-nori che si delineano connitidezza...

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bluesman” Roy Gaines è un classicocrossover tra blues e old school jazz,che ci offre una bellissima tromba,timbricamente centratissima, as-sieme ad un sax melanconico e pre-sentissimo. Entrambi gli strumentia fiato sono focalizzati con grande

precisione, in una scena sonora ve-ramente tridimensionale e struttu-rata. Il gioco di alternanze tra i duestrumenti è un vero piacere e lagrande assente è senz’altro la mi-gliore notizia che si possa dare per laprestazione, ovvero la fatica

d’ascolto. La tromba ha energia davendere e squilla che è un piacere,con buonissima quantità di nuance.Il contrasto e la trasparenza sono ve-ramente di alto livello. La chitarra edil piano ci danno informazioni ancorpiù precise sulla dinamica che ap-

Particolare dell’architettura interna che è racchiusa totalmente all’interno dello chassis, da notare la batteria da dodici con-densatori di filtro dell’alimentazione, il grande trasformatore a lamierini da ben 750 VA, e il trasformatore più piccolo C-Corededicato alla sezione di preamplificazione separata; ben cinque per canale sono i transistor audio grade devoluti alla sezionefinale.

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pare ottima, anche con buon apportoin campo microscopico. Per finire,ma non da ultima, la voce che è mor-bida ma senza risultare ovattata;

tutte le componenti sono lì in giustaquantità, tanto da renderla equili-brata e credibile, perfettamente po-sizionata nei confronti del resto deglistrumenti.Il terzo brano è “Never Let Me Go”,cantata da Luqman Hamza, con unostile garbato e assolutamente vec-chia scuola. L’articolazione ingamma media è molto buona e sinota, ancora una volta, quanto pocoaffaticante risulti, ma senza peccarein alcun modo di semplificazionedell’informazione sonora: appare in-fatti ben strutturata e ricca di microcontrasto e chiaroscuri dinamici. Leoscillazioni di diaframma sono otti-mamente rese, così come la varia-zione tonale che imprime, a volte,durante lo scorrere del brano. Lostrumento principale di accompa-gnamento è il pianoforte suonatodallo stesso artista,caratterizzato dabuone propor-zioni di mobile ericco di sfuma-ture lignee, cheabbiamo notatoin elettroniche diben altro listino.L’azione dei pe-dali è facilmenteintuibile, le ar-moniche ci sonoe sono complete,l’azione dei mar-telletti decisa etonda, conrampe di inter-vento piuttosto ri-pide. La batteria è sempre gradevolee completa di carattere in ogni suocomponente, mai inopportuna olenta.Nella quarta traccia c’è una versionedi “Summertime” di George Ger-shwin in cui la cantante Jacinthaviene introdotta da un breve duettotra tromba e pianoforte. La prima èsuonata in punta di fiato ed esprimeuna morbidezza notevole, mentre ilsecondo è deciso, dinamico e precisonell’azione di percussione sullecorde. Le dimensioni sono a mio av-viso efficacemente ricostruite, ma lacosa che è chiaramente evidente èl’accurata ricostruzione della scena,non solo in ampiezza ma anche inprofondità, con piani sonori che sidelineano con nitidezza, dalla collo-cazione certa. Il corpo dello stru-mento a tastiera è molto più struttu-rato rispetto ai brani precedentidando luogo ad un effetto di mate-

rializzazione tridimensionale ancorapiù preciso e realistico. La voce è ras-sicurante e vellutata, ma non scevrada struttura e articolazione e finedettaglio. Proviene dall’altezza giu-sta e anche le lievi variazioni di in-tensità e dinamica si colgono facil-mente ed in maniera piuttostoaccurata.Per il brano seguente abbiamo untrio chiamato The Jung Trio (piano-forte violino e violoncello), compo-sto da tre sorelle canadesi dallechiare origini asiatiche, che esegueun’opera di Dvorák, il “Piano Trioin F Minor, Allegro Grazio”. Findalle prime note è chiara la conno-tazione decisamente dinamica del-l’esecuzione, tutti e tre gli strumentisono fortemente energetici e si sta-gliano nella scena sonora con grandepiglio e tridimensionalità. Il focus è

ottimo e il colloca-mento nello spa-zio è puntuale.La neutralità de-gli strumenti èeccellente, ilbrano avvolge lasala d’ascoltotuffando gliascoltatori inun’atmosfera as-solutamente rea-listica e conforte-vole allo stessotempo. La sensa-zione “live” èimpressionante.Le dimensioni

delle interpretisono assolutamente corrette e il li-vello di dettaglio, sia in campo mi-croscopico che macroscopico, è ve-ramente degno di nota. Tutta laperformance è sottolineata da infor-mazioni ambientali in grande evi-denza, riverberi, ritorni, dettaglidallo stage. Gli strumenti sono pia-cevolissimi, ognuno nella propriaazione peculiare: il pianoforte hagrande piglio e forte preponderanzadi scena, sebbene le vibrazioni dicorda, all’azione dei rispettivi ar-chetti degli altri, siano chiare e maicancellate, evidenziando un’ottimatrasparenza e carattere.Nel brano successivo si abbandonala classica per ritornare al mood jazzintimistico di Jacintha, che si esibiscein “I’ll Never Smile Again”. La voceè leggermente squillante e sibilatacon un gain del microfono, eviden-temente esasperato per scelta. Lacantante si protende verso il punto

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L’IMPIANTO D’ASCOLTO UTILIZZATO L’ascolto è stato effettuato inserendol’ampli integrato EX362D nella mia ca-tena d’ascolto così composta: Sorgen-te Digitale per Musica Liquida: MacMini, iTunes con Engine Pure Music2,Audirvana Plus, convertitore D/A USB24/192, EMM LABS DAC2X CablaggioUSB Kimber Kable Select KS2436Ag,USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori:Martin Logan SL3, Lumen White SilverFlame; Sorgenti digitali: CD TeacVRDS-10 modificato a valvole Emmebi,Lettore Ibrido DVD-DVDA-SACD-BluRay Labtek Oppo 105EU Tubes; Sor-gente Analogica: Giradischi MichellGyrodec, Braccio SME 309, TestinaClearaudio Titanium MC, con Cablag-gio Audioquest Wel Signature; Pream-plificatore: Convergent Audio Tecnolo-gy Legend, con Stadio Phono MM, MC;due Amplificatori Finali a Valvole:McIntosh MC275 in configurazionemono; Super Condizionatore di Rete:Emmebi Custom Made A.G. Signature110/220V; Cavi di Potenza: NordostSPM Reference; Cavi di Segnale traPre ed Finali Mono: Audioquest Hori-zon Dbs 72V; Cavo di segnale tra CDVRDS-10 e Pre: Nordost Spm Referen-ce; Cavi di segnale tra Labtek Oppo105EU Tubes e Pre: RCA Nordost Val-halla; Cavo di Alimentazione Pre: Nor-dost Valhalla; Cavo di alimentazioneDAC Emm Labs: Nordost Brahma conterminazioni Furutech; Cavo di alimen-tazione Oppo 105EU Tubes: Van DenHul The Mains Stream; Cavi di alimen-tazione Finali: Nordost Valhalla; Cavodi alimentazione CD Vrds-10: NordostShiva.

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI:

L’effetto di impatto eimmanenza, dato dallaottima capacità di di-scesa verso l’estremograve e dall’improntarealistica che imprimequesto classe A, lo ponetra le realizzazioni piùriuscite che siano pas-sate in questa sala

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d’ascolto con decisione, affiancata,da una parte, da una meravigliosachitarra appena accarezzata, e dal-l’altra da un vibrafono al contempodolcissimo e deciso, nella sua azionedinamica d’impatto tra martelletti etasti. Tutto è avvolto da una batteriaspazzolata molto dettagliata inquanto a caratteristiche di materialicostitutivi. Buonissimo è il contra-sto e ottimo è il livello dei chiaro-scuri.Ben altra è l’impostazione della voceseguente, ovvero quella di LaurenWhite in “Do You Remember”, conuna connotazione più aspra e acuta,con componenti in gamma alta piùaccentuate e variazioni più estre-mizzate. Il sax è molto bello e ha unanotevole forza espressiva. L’artico-lazione, sia dello strumento che dellavoce, è molto buona. Il contrabbassoappare leggermente smorzato nellapropria azione, mentre il pianofortesiede in secondo piano a fungere damera piattaforma di supporto.É l’ambienza notevolissima a carat-terizzare “Theme From China-town”, interpretato da Anthony Wil-son, con la sua chitarra espressiva everamente degna di nota in quanto acaratterizzazione sia timbrica che di-namica. Una batteria profonda e as-sai ben descritta, sia per l’azione cheper il fine dettaglio, accompagna lostrumento a corde in una sinergiaintensa e fortemente carica di espres-sività. Larry Goldings suona un or-gano altrettanto interessante ed al-

Il pannello posteriore ospita, da sinistra verso destra, rispettivamente: la coppia di post di potenza di destra; la coppia di con-nettori XLR bilanciati e la coppia di RCA sbilanciati di uscita, posti sopra alla vaschetta di alimentazione IEC e al connettore ditrigger accensione/spegnimento; sotto allo chassis abbiamo il tasto per abilitare il loop di massa in caso di rumori; la batteriadi ingressi sbilanciati (3 coppie di RCA), posti sopra agli ingressi fono della scheda opzionale e al controllo di fase; la coppia diingressi bilanciati XLR, posta sopra agli ingressi digitali spdif ottico e digitale coassiale; la coppia di post di potenza del canalesinistro.

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trettanto realistico, e per l’imposta-zione timbrica e per il contrasto di-namico. L’effetto di impatto e im-

manenza, dato dalla ottima capacitàdi discesa verso l’estremo grave edall’impronta realistica che imprimequesto classe A, lo pone tra le realiz-zazioni più riuscite che siano pas-sate in questa sala, in competizionecon prodotti su carta di livello bensuperiore!La celeberrima “Dream a LittleDream” composta da Fabian Andree Wilbur Schwandt e interpretata asuo modo dalla cantante Skye, conuno stile retrò molto appropriato, cioffre di nuovo un ambiente tridi-mensionale perfettamente rico-struito in sala d’ascolto: solido e conpiani sonori ben distanziati e coe-renti tra loro. La voce è vicina e rea-listica, si sentono distintamente i pic-coli rumori provenire dalle labbradella performer, assieme a tanti det-tagli del luogo di registrazione. La chitarra è ricchissima, si percepi-scono in modolimpido i pas-saggi delle ditasulle corde, sonodel tutto a fuocoe in linea con lapropria compo-sizione, la cassae la tastiera ap-paiono in ma-niera indiscuti-b i l m e n t eorganica e coe-rente con il restodello strumento.L’applauso finaleè notevolmenterealistico e naturale, così come lecompiaciute voci che commentanoil risultato della traccia, aggiun-gendo informazioni circa l’ottima ri-costruzione della scena, già perce-pite durante la canzone stessa.La famosissima composizione diCarlos Jobim “So Danco Samba”,brillantemente interpretata da Jacin-tha, ci offre una miriade di percus-sioni affiancate a un pianoforte in-tenso e lirico e ad un’immancabilechitarra classica, dalle corde in nylonben sottolineate e riconoscibili findal primo vagito. Tutto è molto fre-nato, ma sempre caratterizzato dauna coerenza timbrica impressio-nante per questo livello di prodotto.Luqman Hamza ci offre la sua ver-sione di un altro successo dal glo-rioso passato, “Smoke Gets in YourEyes”, scritta originariamente da Je-rome Kern e da Otto Harbach (resafamosa dai The Platters dopo cheFred Astaire e Ginger Rogers ne fe-

cero un vero e proprio leitmotiv). Ilpianoforte è ricco ed articolato, le in-formazioni che provengono da ognicomponente dello strumento ci di-cono molto e ci descrivono comples-sivamente un grande equilibrio. Learmoniche sono abbondanti e reseesaurientemente. Il contributo dellavoce morbida del cantante di colore,dalle sottolineature precise ingamma alta e prevalentemente cen-trato, appena sotto alla piena gammamedia, energizzano in maniera de-cisa i diffusori che succhiano mol-tissima corrente dall’ampli, il qualeperò sembra averne a sufficienza perdare un pilotaggio adeguato a soste-nerle con continuità. Tutto ciò nono-stante il selettore sia stato posizio-nato per avere classe A pura sempre.

CONCLUSIONIUn progetto che definire perfetta-

mente centrato sa-rebbe riduttivo.Innanzitutto perl’approccio tim-brico, la natura-lezza espressa e,per finire, la ca-pacità di rico-struzione dellascena sonora ef-ficacemente tri-d i m e n s i o n a l elungo tutti gliassi della ternacartesiana.La dinamica è al-

trettanto impres-sionante, nonostante lo abbia utiliz-zato esclusivamente in modalitàunivoca di classe A.Ma c’è in più da rimarcare un livellonotevole di micro informazione sco-nosciuto a componenti di questo li-vello di listino.Nonostante, come già ripetuto piùvolte, io abbia ascoltato l’ampli set-tato per erogare sempre in classe Apura (senza indulgere in tentazioneverso la più nerboruta classe AB adalti volumi), la capacità di pilotaggiosi è sempre rivelata più che suffi-ciente a guidare tutti i diffusori amia disposizione, sebbene le MartinLogan siano apparse appena affati-canti per questo integrato.Il rapporto qualità prezzo si fa rile-vantissimo in questa occasione, ren-dendo questo componente una verae propria opportunità d’ingressonella hi-fi di alta qualità per tutti,senza sacrificare al proprio hobbyun proprio organo interno.

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CARATTERISTICHE TECNICHE

AMPLIFICATORE INTEGRATO BC ACOUSTIQUE EX362D

Tipologia di progetto: amplificatore in-tegrato stereo a stato solido classe A purao ibrido classe A (fino a 50% del livello vo-lume) e AB, stadio pre separato (con usci-ta pre) con DAC a bordo e scheda ag-giuntiva opzionale a scelta (phono, DACUSB, DAC USB+);

Stadio preamplificatore:

Sensibilità di ingresso bilanciata XLR(LINE 1): 600 mV;Impedenza di ingresso bilanciata XLR(LINE 1): 47 kOhm;Sensibilità di ingresso sbilanciata RCA(LINE 2, LINE 3): (600 mV)Impedenza di ingresso sbilanciata RCA(LINE 2, LINE 3): 47 kOhm;Input: 1 x coppia XLR bilanciati (LINE 1);2 x coppie RCA sbilanciati (LINE 2, LINE 3);1 x phono Mc; 1 x coppia phono MM(Scheda opzionale istallata) (OPTION oLINE 4);Input digitali: 1 x Toslink ottico; 1 xSpDif coassiale;

Stadio Finale:

Potenza: 2 x 80 Watt RMS a 8 Ω e 2 x 155Watt a 4 Ω, con trasformatori d’ uscita(Autoformer);Distorsione: ≤0,004% (1 kHz, 1 W);Rapporto segnale rumore (PonderatoA): ≤91 dBA (High Level);Risposta in frequenza : 20 Hz – 20 kHz;Impedenza di uscita: 4, 8 Ohm;Output: 1 x coppia XLR bilanciati (Pre Out)e 1 xc oppia sbilanciati RCA (Pre Out); Bin-ding post di potenza; 1 x trigger output(Jack mono 3.5 mm); 1 x uscita cuffiefrontale (Jack stereo 6,35 mm)

Terminali: Connettori Con Serraggio AVite placcati oro;Finiture disponibili: Nero, Alluminio sa-tinato;Dimensioni: Altezza: 18 cm; Larghezza:46 cm; Profondità: 46,4 cm; Peso: 27 kg

Prezzo di listino: € 2.299,00

Distributore per l’Italia: Suono e Comunicazionewww.suonoecomunicazione.com

(...) la capacità di pi-lotaggio si è sempre rive-lata più che sufficiente aguidare tutti i diffusori amia disposizione, seb-bene le Martin Logansiano apparse appenaaffaticanti per questo in-

tegrato.