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AUTOBUS E BICI CONTRO LE PM 10 Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it • E-mail: [email protected][email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it La Fiab denuncia la scarsa attenzione ai ciclisti e una viabilità che li penalizza. Domenica blocco totale del traffico Continua l’emergenza. Il professor Michele Giugliano (Politecnico): «I blocchi sono inefficaci» SUICIDI IN CARCERE Servono lavoro e socialità per i detenuti alle pagine 4-5 EVASIONE FISCALE « Danno alla collettività » Alfonso Ghiraldini (comandante provinciale delle Fiamme Gialle): «La sicurezza economica e finanziaria fondamentale per il Paese» Rispetto al 2011 sono cresciute del 30% le segnalazioni dei cittadini he l’aria sia cambiata lo dicono molte cose, comprese le parole non proprio benevole del ministro Fornero su come vengano rappresentate le donne in TV, e il riferimento, ovvio, non poteva che essere alla discesa di Belen, non in campo, per fortuna, ma della scala, con tanto di farfalla galeotta. Ma, per andare su un terreno diverso, non passa giorno che non ci siano notizie di una sistema- tica e paziente opera di individuazione dell’eva- sione e dell’elusione fiscale. Ne parla, in questo numero, il comandante della Guardia di Finan- za di Cremona, Alfonso Ghiraldini. L’avevamo capito già dai blitz di Cortina e di Napoli che questo Governo, se voleva avere credibilità non solo in Europa, ma tra i cittadini, poteva chie- dere molto solo se dimostrava anche di stringe- re su chi si era sempre sottratto. Ovvio, la pres- sione fiscale è diventata davvero insostenibile, soffocante, nonostante tutte le promesse fatte nelle varie campagne elettorali, e molti tra gli evasori si trincerano dietro questa giustificazio- ne. Ma, e gli altri, cosa dovrebbero dire? Chi paga le tasse, coraggiosamente, onestamente o inevitabilmente? Un dato balza agli occhi: sono aumentate le denunce nei confronti dell’evasio- ne, e le denunce non anonime, ma con nome e cognome. Significa che sta crescendo la perce- zione che evadere le tasse non sia una furbata, ma tolga risorse a tutti, a noi, alle nostre fami- glie, ai nostri figli? Significa che ci stiamo al- lontanando dai tempi in cui chi aveva grandi responsabilità diceva di “comprendere” le ra- gioni di chi evadeva? Ora, però, bisogna andare oltre. Le risorse recuperate devono essere inve- stite per far decollare di nuovo il Paese. Puntan- do su ricerca e innovazione, sulla scuola. Inve- stendo sui giovani, aiutando le imprese: comin- ciando già ad allentare la pressione fiscale su chi lavora, su chi intraprende. L’EDITORIALE C L’aria è cambiata Daniele Tamburini [email protected] Poche le risorse. De Bona: «Puntiamo sul violino» a pagina 6 TURISMO INQUINAMENTO VIOLENZA SAN MARTINO DEL LAGO Rumena stuprata da connazionale al parco di via Trebbia Nuovo autodromo inaugurazione a metà aprile a pagina 8 a pagina 16 Alle pagine 3-8 Edizione del Sabato Anno XII n° 9 • SABATO 25 FEBBRAIO 2012 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato La Vanoli Braga deve tornare corsara dopo tanto tempo SPORT WEEK - SABATO SERA CALCIO - INTERVISTA Ibra squalificato Milan-Juve si gioca tra le polemiche a pagina 30 La Cremonese ora è più forte con Possanzini BASKET SERIE A a pagina 31 a pagina 33

Il Piccolo Giornale di Cremona

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25 febbraio 2012

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Page 1: Il Piccolo Giornale di Cremona

AUTOBUS E BICI CONTRO LE PM 10

Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it • E-mail: [email protected][email protected]à: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona

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La Fiab denuncia la scarsa attenzione ai ciclisti e una viabilità che li penalizza. Domenica blocco totale del traffico

Continua l’emergenza. Il professor Michele Giugliano (Politecnico): «I blocchi sono inefficaci»

SUICIDI IN CARCERE

Servono lavoroe socialitàper i detenuti

alle pagine 4-5

EVASIONE FISCALE «Danno alla collettività»

Alfonso Ghiraldini (comandante provinciale delle Fiamme Gialle): «La sicurezza economica e finanziaria fondamentale per il Paese»Rispetto al 2011 sono cresciute del 30% le segnalazioni dei cittadini

he l’aria sia cambiata lo dicono molte cose, comprese le parole non proprio benevole del ministro Fornero su come vengano rappresentate le donne in TV, e

il riferimento, ovvio, non poteva che essere alla discesa di Belen, non in campo, per fortuna, ma della scala, con tanto di farfalla galeotta. Ma, per andare su un terreno diverso, non passa giorno che non ci siano notizie di una sistema-tica e paziente opera di individuazione dell’eva-sione e dell’elusione fiscale. Ne parla, in questo numero, il comandante della Guardia di Finan-za di Cremona, Alfonso Ghiraldini. L’avevamo capito già dai blitz di Cortina e di Napoli che questo Governo, se voleva avere credibilità non solo in Europa, ma tra i cittadini, poteva chie-dere molto solo se dimostrava anche di stringe-re su chi si era sempre sottratto. Ovvio, la pres-sione fiscale è diventata davvero insostenibile, soffocante, nonostante tutte le promesse fatte nelle varie campagne elettorali, e molti tra gli evasori si trincerano dietro questa giustificazio-ne. Ma, e gli altri, cosa dovrebbero dire? Chi paga le tasse, coraggiosamente, onestamente o inevitabilmente? Un dato balza agli occhi: sono aumentate le denunce nei confronti dell’evasio-ne, e le denunce non anonime, ma con nome e cognome. Significa che sta crescendo la perce-zione che evadere le tasse non sia una furbata, ma tolga risorse a tutti, a noi, alle nostre fami-glie, ai nostri figli? Significa che ci stiamo al-lontanando dai tempi in cui chi aveva grandi responsabilità diceva di “comprendere” le ra-gioni di chi evadeva? Ora, però, bisogna andare oltre. Le risorse recuperate devono essere inve-stite per far decollare di nuovo il Paese. Puntan-do su ricerca e innovazione, sulla scuola. Inve-stendo sui giovani, aiutando le imprese: comin-ciando già ad allentare la pressione fiscale su chi lavora, su chi intraprende.

L’EDITORIALE

C

L’ariaè cambiataDaniele [email protected]

Poche le risorse. De Bona: «Puntiamo sul violino»

a pagina 6

TURISMO

INQUINAMENTO

VIOLENZA

SAN MARTINO DEL LAGO

Rumena stupratada connazionale al parco di via Trebbia

Nuovo autodromoinaugurazionea metà aprile

a pagina 8

a pagina 16

▲▲

Alle pagine 3-8

Edizione del Sabato

Anno XII • n° 9 • SABATO 25 FEBBRAIO 2012 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico o privato▲

La Vanoli Braga devetornare corsaradopo tanto tempo

A pagina 9

SPORT WEEK - SABATO SERA CALCIO - INTERVISTA

Ibra squalificatoMilan-Juve si giocatra le polemiche

a pagina 30

La Cremoneseora è più forte con Possanzini

BASKET SERIE A

a pagina 31

a pagina 33

Page 2: Il Piccolo Giornale di Cremona
Page 3: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Martina Pugno

onostante il blocco domenicale del traffi-co, il livello di polveri sottili nell'aria ha con-tinuato a mantenersi

ben oltre la soglia consentita; si è dovuto passare dunque al siste-ma delle targhe alterne, secondo il quale nei giorni pari possono circolare i veicoli con numero pari e viceversa, ed è subito polemi-ca. Evidenti, infatti, sono i disagi che questo tipo di provvedimento comporta, con la circolazione a targhe alterne dalle 9 alle 18 fino a cessazione dell'allarme. Ad ali-mentare le polemiche, accanto ai disagi, anche il timore che il prov-vedimento non si riveli neppure efficiente, o che comunque costi-tuisca una soluzione con efficacia a breve termine, mentre mancano linee guida e piani più ad ampio raggio, che possano davvero ri-solvere il problema.

Insomma, i disagi equivalgono i vantaggi? Pare di no, stando alle parole del Professor Michele Giugliano, del Dipartimento di Ingegneria Idrauli-ca, ambientale, strutture viarie e rilevamento - Se-zione Ambientale del Politecnico di Milano. "Le misu-re attuate possono avere effica-cia parziale, ma solo nell'imme-diato. Blocchi del traffico e targhe alterne possono avere solo po-tenzialità modesta, perchè pos-sono contribuire alla riduzione

dell'emissione di particelle inqui-nanti sul territorio, ma comunque non possono nulla contro l'inqui-namento proveniente dalle aree circostanti. Le iniziative regionali o comunali non possono essere sufficienti: occorrono interventi ad ampio raggio, che coinvolga-no l'intera Pianura Padana".

Proprio la conformazione terri-toriale e le condizioni metereolo-giche dell'area padana, infatti, fanno sì che l'emergenza si estenda all'intero territorio: "Negli anni passati, complici le condi-

zioni metereologi-che più favorevoli, ci si è illusi che gli interventi locali possano essere sufficienti, ma evi-dentemente non è

così. Questo perchè la Pianura Padana è caratterizzata d feno-meni di pesante stabilità, con venti sporadici e inversioni termi-che che favoriscono la stratifica-zione dell'atmosfera. In questo

modo le polveri sottili restano bloccate negli strati inferiori. E' come se avessimo a disposizione una porzione limitata di atmosfe-ra e non potessimo usufruire del-le quote più elevate".

Per queste ragioni, a parità di emissioni i livelli di polveri sottili risultano più elevati nel territorio della Pianura Padana rispetto ad altre aree che presentano condi-zioni meterologiche più favorevo-li. A tutto ciò, si aggiungono altre caratteristiche proprie del territo-rio: "Non bisogna dimenticare che si tratta di un'area particolar-mente produttiva e ricca di alle-vamenti. Le città di piccole e me-die dimensioni, che poi sono la maggioranza sul territorio, pos-sono quindi ottenere solo mode-sti risultati da misure intraprese a livello locale".

Un problema, dunque, desti-nato a non avere soluzione? Non se si intraprende un piano d'azio-ne a livello nazionale, come del resto richiesto dall'Unione Euro-

pea: "L'unico modo per risolvere il problema è quello di affrontarlo a livello nazionale. Occorrono mi-sure ed interventi ad ampio rag-gio, che coinvolgano in modo uniforme l'intero territorio. Biso-gna rilanciare i trasporti pubblici, implementare la realizzazione di metropolitane, potenziare il teleri-scaldamento.Tutto ciò deve es-sere gestito da un'autorità com-petente; richiede un notevole in-vestimento che i singoli Comuni non possono sostenere".

Misure locali quali il blocco del traffico, tuttavia, non sono inter-venti intuili e senza effetti positivi: "Si tratta soluzioni che possono avere un effetto immediato di contenimento delle emissioni, ma soprattutto possono servire ad educare i cittadini a lasciare a casa l'automobile, affidandosi ai trasporti pubblici o ai mezzi eco-logici. Sono misure che contribu-iscono comunque a sensibilizza-re la popolazione nei confronti di un serio problema".

I rischi legati ad eccessivi sfo-ramenti e ai continui superamenti delle soglie limite sono effettivi per quanto riguardo la salute del-la popolazione del territorio: "E' provato che livelli troppo elevati di polveri sottili nell'aria compor-tano un aumento della mortalità e dello sviluppo di malattie legate all'apparato respiratorio. A que-sto punto, è lo Stato che dovrà valutare se affrontare i costi che gravano sul sistema sanitario op-pure se effettuare gli interventi necessari a risolvere o arginare il problema".

Per ridurre l’inquinamento da polveri sottili sono indispensabili interventi a livello nazionale

«Il blocco del traffico?Disagi e poca efficacia»N

Percepite come una minaccia e sempre più di frequente all'attenzione della cronaca a causa dei continui sforamenti dei limiti massimi consentiti: ma cosa sono, esattamente, le polveri sottili e quali perico-li comportano per l'organi-smo? Polveri sottili, o partico-lato, o PM10 è il nome generi-co che indica tutte le sostan-ze sospese nell'aria. Sono polveri sottili, ad esempio, il polline, le spore, il sale mari-no, la terra alzata dal vento. Ora, a questo insieme etero-geneo di sostanze di provenienza na-turale si è aggiun-ta tutta una serie di elementi inqui-nanti, detti antro-pici, frutto gene-ralmente di com-bustioni chimiche quali metalli, solfati, nitrati, ceneri, fibre di amianto, pol-veri di cemento e carbone. Mentre la prima categoria non comporta particolari problemi per l'uomo, se si escludono le singole allergie, le polveri sot-tili Qui sta il problema: mentre le polveri antropiche sono re-sponsabili di patologie acute e croniche all'apparato respi-ratorio (asma, enfisemi, tumo-ri) e dell'apparato cardio-cir-colatorio, che nel tempo pos-sono provocare anche il de-cesso.Tanto più tali polveri sono sot-tili, quanto più, inalate, pene-trano in profondità nell'orga-nismo. Ad esempio delle par-ticelle dal diametro di 10 mi-cron – misura a partire dalla quale si inizia a parlare di pol-veri sottili – non giungono ol-tre il setto nasale e la faringe,

creando al massimo qualche infiammazione, ma già delle particelle di 2,5 micron (le co-siddette PM2,5) sono in gra-do di penetrare profonda-mente nei polmoni creando danni ben più gravi. Le nano polveri infine, con diametro dell'ordine di grandezza dei nanometri, arrivano addirittu-ra a penetrare nelle cellule.A produrre le maggiori quanti-tà di polveri sottili antropiche sono le automobili, gli stabili-menti industriali e agricoli, gli inceneritori. Nelle città avven-

gono anche mi-gliaia di combu-stioni al giorno, dalle più grandi alle più banali, co-me quelle delle comuni caldaie domestiche. Tali combustioni, fil-

trando l'aria, assottigliando sempre di più le polveri in es-sa presenti; risultato, le polve-ri diventano sempre più sottili.Si rivela dunque particolar-mente importante il poter te-nere sotto controllo la quanti-tà di queste polveri sottili nell'atmosfera, in particolare in aree come la Pianura Pada-na, che per conformazione e condizioni metereologiche fa-voriscono l'accumulo delle polveri all'interno degli strati più bassi dell'atmosfera. Non a caso, i livelli massimi con-sentiti sono stabiliti a livello europeo e gli interventi per favorire il rispetto di tali limiti devono essere necessaria-mente coordinati su larga scala, uniti agli interventi dei singoli Comuni, che da soli non possono rivelarsi suffi-cienti.

PM10: cosa le producee i danni che provocano

INQUINAMENTO DELL’ARIA

Sabato 25 Febbraio 20123CREMONA

«Bisogna rilanciareil trasporto pubblico»

Cause primarie: auto, industrie

e caldaie

Page 4: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Michele Scolari

al 58enne suicidatosi lo scorso giovedì 16 nella casa circonda-riale di Milano Opera al 21enne impiccatosi

lunedì a San Vittore; dal suicidio del 'basco blu' di Formia ed assi-stente di polizia penitenziaria nel carcere di Rebibbia, all'agente di polizia penitenziaria, in servizio a che si è impiccato nela sua casa di Sessa Aurunca, l'emergenza nelle carceri italiane prosegue sulla scia di una serie di tragedie che ha toccato anche Cremona, con il detenuto 45enne di origine straniera, trovato impiccato nella sua cella a Ca' del Ferro lo scor-so venerdì 17, triste-mente destinato ad aumentare la lista dei numeri di quel-la che viene definita una vergogna. Nu-meri che raccontano la storia di migliaia di persone che vivono quotidia-namente dentro i nostri istituti penitenziari.

Stando alle prime ricostruzioni il 45enne detenuto a Cremona soffriva di profonde patologie psichiche già da prima dell’in-gresso nella struttura carceraria (gli restava solo un anno dall’aver scontato la pena. Ma sta di fatto che sempre da più parti a pro-posito di Ca’ del Ferro arrivano

segnalazioni di una progressiva diminuzione delle attività lavo-rative che, secondo gli esper-ti, influiscono in modo positivo sulla salute, fisica e psichica, dei detenuti: quelle attività notoria-mente utili a “tenere la mente im-pegnata”, e consentirgli di vivere, magari insegnargli un mestiere trasmettendo la cultura del la-voro nel suo valore più squisi-tamente sociale. Nella sua visita dello scorso ottobre all’Istituto cremonese, a Rita Bernardini, deputato Radicale, aveva segna-lato: «una falegnameria ferma, un’interruzione dei rapporti con il volontariato e la necessità di aggiornamenti alla scuola ed al-la biblioteca, sia nelle strutture

che nei programmi». Certo i momenti di socialità non manca-no, ma ultimamente pare sia in aumento il tempo che i dete-nuti passano sdraiati sulla branda a guar-

dare la televisione, spesso non impegnando la mente e, peggio, passando la giornata facendo mulinare liberamente i propri pensieri.

RISCHI DELL’OZIO FORZA-TO -Proprio questo “ozio forza-to”, anziché mantenere la mente impegnata ed in relazione inter-comunicante con le menti degli altri detenuti attraverso il tessuto

connettivo delle attività lavorati-ve, consente al contrario ai dete-nuti afflitti da sofferenze psicolo-giche di “rimuginare” su di esse, innescando un ciclo autoreferen-ziale nel quale il soggetto può enfatizzare con retroazioni col rischio che queste travalichino la soglia di sopportazione sino ai tristemente noti “ultimi atti” in vertiginoso aumento nelle nostre carceri, anche se nel caso del 45enne di Cremona, secondo la direttrice dell’Istituto Ornella Bel-lezza, non era questa la causa ma «entravano in gioco tutta una serie di problemi psichici che il detenuto si portava con sé ancor prima di entrare qui».

LAVORO E SOCIALITA’ PER I DETENUTI - Eppure soluzioni non mancherebbero. Senza al-lontanarsi troppo citando il “car-cere modello” di Comayagua in Honduras, è nota la cultura "Made in Jail" delle strutture car-cerarie francesi, dove i detenuti hanno la possibilità di coltivare la terra, allevare bestiame, pro-durre manufatti artigianali: tutti prodotti che poi possono essere commercializzati ed i cui pro-venti vanno a colmare un fondo istituito per rimborsare eventuali persone precedentemente dan-neggiate. Ma esempi comincia-no a spuntare anche al di qua delle Alpi, a cominciare dalla

Casa circondariale di Pontede-cimo (GE) dove è partito, sia pur faticosamente, il progetto “Orti al Fresco”, frutto di un accordo tra l'Istituto ed una cooperativa per contribuire al reinserimento sociale e lavora-tivo dei detenuti. Con il medesimo obiettivo venerdì scorso è stato presentato dal Comune di Pe-scara lo Sportello Orientamento al Lavoro, per i detenuti in via di dimissione ed a quelli con pena residua a sei mesi, oltre che per i detenuti in semilibertà.

CAUSE DELLA RECIDIVA - Proprio l’incapacità di muoversi nel mondo del lavoro, di soste-nere colloqui e la conseguente mancanza di impieghi sono le

cause principal-mente all’origi-ne della recidiva per molti di co-loro che esco-no da una pena detentiva. Se il 68% dei dete-nuti dopo un po'

ritorna negli Istituti lo si deve anche alla mancanza di lavoro o alla mancanza di qualcuno che gliene abbia insegnato uno. Per questo urge una riforma radicale

D

Suicidi in carcere: servonolavoro e socialità per i carceratiLa direttrice Ornella Bellezza: «A Ca’ del Ferro tutti i detenuti lavorano»

Sabato 25 Febbraio 20124

«Il cliente soffriva di problemi

psichici»

Il nuovo decreto “svuotacarceri”, pre-vede l'innalzamento da dodici a diciotto mesi della pena detentiva che può essere scontata presso il domicilio del condan-nato anziché in carcere, permettendo quindi di applicare la detenzione presso il domicilio introdotta dalla legge "sfolla carceri" del novembre 2010 ad un mag-gior numero di detenuti. Ma a fronte di una carenza pari a 22mila posti il decreto prevede il passaggio alla detenzione do-miciliare soltanto per 3.300 detenuti. Fo-calizzando sulla situazione locale, a Ca’ del Ferro gli effetti del decreto porteranno alla fuoriuscita di 40 detenuti che finiran-no di scontare la loro pena ai domiciliari.

Il problema è che nell'istituto cremonese il numero effettivo si assestava in ottobre a 377 e negli ultimi tempi dovrebbe aver superato le 400 unità: contando che la quota soglia dovrebbe essere a 192 do-vrebbe rimanere un esubero di circa 180 unità. Ma, avverte la direttrice Ornella Bellezza, «la quota soglia a 192 è un dato vecchio che si riferisce ancora a quando il carcere era stato fondato ed ora si è note-volmente alzata a 354. Conseguentemen-te, avremmo attualmente un esubero di circa 25 unità, precisando che non è cor-retto parlare di esubero vero e proprio poiché è un dato che viene ciclicamente con i trasferimenti da altri istituti».

“Svuotacarceri”: quali effetti sull’istituto cremonese?

Sono molte le attivitàche tengono

impegnati i detenuti

Page 5: Il Piccolo Giornale di Cremona

l suicidio del detenuto che nelle prime ore dello scorso venerdì 17 febbra-io ha deciso di recidere il filo della propria vita im-

piccandosi in una delle celle di Ca’ del Ferro rappresenta «una sconfitta per noi e per il nostro personale - è il commento della direttrice della Casa circonda-riale cremonese Ornella Bel-lezza. «Fortunatamente - pro-segue la direttrice - non sono episodi che qui succedono con frequenza. L'ultimo caso risale ad un lustro fa quando un gio-vane aveva tentato di togliersi la vita. Trasportato d'urgenza in ospedale vi era deceduto poco tempo dopo».Rabbia, dolore, angoscia. Scos-sa l'opinione pubblica cremone-se: «dopo molti anni di tranquil-lità ed è la spia di un disagio e di una sofferenza derivanti da una situazione che che le visi-te ispettive dei deputati radicali (Maurizio Turco nell’aprile 2011 e Rita Bernardini nell’ottobre 2011) avevano puntualmente segnalato», sortisce Sergio Ra-velli, segretario dell’Associazio-ne radicale Piero Welby.

«Un disagio e una soffe-renza derivanti da un degrado crescente della struttura peni-tenziaridi Cà del Ferro, che da esempio positivo per tutte le al-tre realtà italiane si è trasformato negli ultimi anni in un semplice parcheggio di persone, quasi una discarica umana -rinca-ra Ravelli. «Ai problemi cronici legati al sovraffollamento (che hanno causato l’inserimento di un terzo letto in molte celle, originariamente previste come celle singole), alla grave carenza di agenti e ai sempre maggiori

problemi di convivenza (il 55% dei detenuti sono stranieri), si è aggiunta la progressiva dimi-nuzione delle attività lavorative all’interno della struttura carce-raria.

Gli eventi drammatici di que-sti ultimi giorni dimostrano che l’emergenza carceri è un fatto ineludibile e improcrastinabi-le, perché ne va del senso di civiltà del Paese. Purtroppo - proseguono dall'Associazione - anche il decreto del ministro Severino non affronta il proble-ma con la “prepotente urgenza” richiamata dal Presidente Napo-litano, che a luglio aveva parla-to di giustizia e carceri come di una situazione “che ci umilia in Europa”». Difatti «il cosiddetto decreto “svuotacarceri” pre-vede che, nell’arco di un anno, andranno alla detenzione domi-ciliare 3.300 detenuti, quando i posti che mancano nelle carceri sono più di 22.000. E non è solo una questione di spazi che sono insufficienti persino a custodire

animali, di cure negate, mancato rispetto della territorialità della pena, costrizione del detenuto all’ozio forzato, sporcizia e totale mancanza di igiene. Pochi giorni fa l’Italia è stata condannata per l’ennesima volta dalla Corte eu-ropea dei diritti umani per aver sottoposto un detenuto a tratta-mento inumano e degradante. Il detenuto nel carcere di Parma non solo non riceveva cure ade-guate ma, costretto in carroz-

zina, non riusciva letteralmente a muoversi per la presenza di barriere architettoniche. – con-clude il documento radicale – La Corte di Strasburgo, ha dunque ribadito il principio secondo cui gli Stati hanno l’obbligo di assi-curare che tutti i carcerati siano detenuti in condizioni compati-bili con il rispetto della dignità umana e garantendo in modo adeguato il diritto alla salute. Noi radicali, con Marco Pannella e la sua lotta nonviolenta condot-ta assieme a tutta la comunità penitenziaria, sosteniamo che le carceri siano l’anello terminale di una Giustizia fuorilegge, che ha sulle spalle un carico di oltre dieci milioni di procedimenti pe-nali e civili pendenti; una giusti-zia che, sul fronte penale, lascia cadere in prescrizione i proces-si al ritmo di 180.000 all’anno. E l’amnistia la chiediamo non come “clemenza” ma come un provvedimento costituzionale volto e atto a far rientrare nella legalità lo Stato italiano imbar-barito tanto dall’irragionevole durata dei processi, quanto da un sistema penitenziario incivile e criminale».

ISuicidio in cella: ancora un anno e sarebbe uscitoRavelli (Radicali): «E’ spia di un disagio già annunciato dalle visite di Turco e Bernardini»

Profondamente scossa l’opinione pubblica cremonese. L’ultimo caso 5 anni fa5

del sistema carcerario che favo-risca agevolazioni per le azien-de, con l’aumento del credito d’imposta concesso alle impre-se per ogni detenuto assunto e l’allungamento del periodo di concessione di sgravi contribu-tivi per le realtà che danno lavo-ro ad ex detenuti assieme ad un maggiore coinvolgimento delle cooperative sociali in attività di assistenza, tutoraggio e forma-zione del detenuto durante il suo reinserimento lavorativo.

Da questo punto di vista, ci dice la direttrice dell'Istituto cremonese, «al detenuto che si è suicidato era stato comu-nicato che il giorno successivo

sarebbe iniziata la sua attività lavorativa», soggiungendo che «abbiamo parecchie attività che tengono impegnati i detenuti: dalla digitalizzazione dei docu-menti per i Tribunali al labora-torio artistico, dall'ortoflorivivai-smo al laboratorio di restauro. Anche i rapporti col volontariato sono attivi, in prticolare con la Caritas cremonese.

L'unica ad essersi ferma-ta è la falegnameria, ma è un blocco che si spiega con la scarsa domanda di prodotti al momento sul mercato, in con-comitanza con la congiuntu-ra economica sfavorevole che stiamo vivendo»

il carcere cremonese di Ca’ del Ferro

Page 6: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

Come puntare al rilancio del turismo in città a fronte di un bilancio sempre più limitato, e i notevoli tagli che ha do-vuto subire il settore? La

giunta comunale ha sempre puntato sul turismo, visto come uno dei capo-saldi della propria attività amministrati-va, ma ora deve fare i conti con la scarsità di risorse. Una situazione che però non sembra spaventare l'asses-sore Nicoletta De Bona, che assicura il proprio impegno costante. «Il lavoro che stiamo facendo è notevole. Ad esempio abbiamo recentemente par-tecipato alla Bit di Milano, congiunta-mente con tutti gli altri attori del territo-rio, con buoni risultati».

In concreto cosa viene fatto per in-crementare il turismo?«Abbiamo puntato molto su questa partita, pur nella consapevolezza che ancora molto c'è da fare, e che la legge sul decentramento ha messo il turismo tra gli atti non fondamentali per il Co-mune. Questo giustifica la scarsa di-sponibilità di risorse. Proprio per que-sto si è deciso di unire le forze, lavoran-do in modo congiunto per portare a casa risultati positivi. Lo dimostrano i dati del 2010 (quelli del 2011 non sono ancora disponibili, ndr), evidenziano un incremento del turismo pari al 14%». Abbiamo realizzato la nuova segnaleti-ca all'interno del distretto urbano del commercio, oltre al nuovo marchio "Città di Cremona". Abbiamo inoltre attivato collaborazioni con altre città, come ad esempio Busseto, con cui è in atto una collaborazione, con la realizza-zione di brochure condivise. Abbiamo pubblicizzato Cremona sulla rivista Avion (diffusa presso l'aeroporto Orio al Serio) e altre riviste dello stesso tipo».

Cosa viene fatto per presentare Cre-mona all'estero?«Proprio a questo scopo abbiamo re-centemente realizzato un sito internet in 4 lingue (oltre all'Italiano) che pre-senta tutte le eccellenze della città e che si presenta come un ottimo bigliet-to da visita della nostra città. Un porta-le che racconta i principali volti di Cre-mona: città del violino, città dell'arte, città del Po, città del gusto, ecc. Da aprile a settembre 2011 ha avuto ben 110mila visite da ben 75 diversi paesi, di cui soprattutto Italia, Germania, Svizzera, Spagna, Stati Uniti, Austria, Belgio, Brasile».

Molti lamentano il fatto che il nostro fiume non viene valorizzato a suffi-cienza.«In realtà abbiamo dato grande impul-so al turismo fluviale, organizzando crociere sul fiume e collaborando con le società Canottieri, che si sono rese disponibili a ospitare gruppi di turisti in visita».

Cosa manca ancora alla nostra città?«A questo proposito avevamo com-missionato uno studio al professor

Giacomo Dall'Ara, docente in marke-ting del turismo all'università degli stu-di di Perugia. E' emerso che alla nostra città manca una cultura da leader, che è fondamentale per potersi affermare davvero in campo turistico. Certo, non possiamo aspettarci un turismo di massa. In una città come la nostra bi-sogna puntare principalmente su un turismo di tipo musicale, e quindi valo-

rizzare il più possibile questo elemento della nostra cultura. Certo, di eccellen-ze ne abbiamo numerose e vanno va-lorizzate, ma la liuteria deve restare il nostro primo biglietto da visita, perché è il settore che ci differenzia dagli altri. Quest'anno ci sarà l'inaugurazione, a settembre, del museo del violino, una eccellenza e la città dovrà rispondere in maniera adeguata: albergatori, risto-ratori, guide turistiche, commercianti, dovranno essere pronti a raccogliere la sfida. Sarà importante avere un lavoro sinergico con Fondazione Ponchielli e con la Triennale».

La giunta viene accusata di non fare molto per i giovani...«In realtà negli ultimi tempi abbiamo messo in campo numerose iniziative per i giovani. A partire dagli happy hour al museo, e gli "Art drink", che si stan-no svolgendo in queste settimane. Piuttosto l'interesse da parte dei gio-vani verso la cultura è aumentato, così come la frequentazione del Museo Ci-vico».

C

Federica Galli, l’eleganza del segnola mostra

«Federica Galli - L'eleganza del segno»: così si intitolala mostra che, dal 18 febbraio al primo aprile prossi-mi, occuperà gli spazi del centro cul-turale Santa Maria della Pietà ripor-tando di stretta attualità lo stile, stra-ordinariamente raffinato e assai per-sonale, dell'autrice originaria di Sore-sina scomparsa nel 2009. Il percorso espositivo - del cui allestimento si so-no fatte carico l'amministrazione co-munale e l'omonima Fondazione mila-nese dedicata all'artista - vuole rap-presentare un ideale e sentito "omag-

gio" nei confronti di una figura storica dell'Arte cremonese che ha raffigura-to con viva emozione e con perfetta verosimiglianza il territorio nativo, ri-servando a esso un'attenzione amo-revole e pressoché incessante.

Tramite la Fondazione l'autrice, è stata artefice di un'importante dona-zione al Museo Civico «Ala Ponzone», comprendente ben quattrocentoset-tantanove suoi elaborati. Di questi centotrentadue sono esposti attraver-so un ampio e suggestivo percorso articolato in ben quattro sezioni.

A Cremona manca una cultura da leader, fondamentale per affermarsi come città turistica

L’assessore Nicoletta de Bona:«Puntiamo sulla liuteria, che rimane il nostro biglietto da visita»Sempre meno fondi per il turismo

CremonaSabato 25 Febbraio 20126

«Sono pronto a costituirmi an-che domani e sono disposto ad andare agli arresti domicilia-ri». E’ la dichia-razione rilascia-ta ieri ad un quo-tidiano pavese proprio da lui, Almir Gegic, il latitante più ricercato del calcioscommesse. Forse pentimento, più verosimilmente paura: «chiedo solo ai magistrati di Cremona di to-gliere il mandato internazionale. Basta un ac-cordo con il mio avvocato, Vitali. Non voglio e non posso più aspettare» perché «questa non è vita, ho una figlia di 4 anni». Il “capo degli Zingari” ora vuole darci un taglio, vuole «torna-re per raccontare la sua verità», anticipando pure qualche precisazione che cambierebbe un po’ il quadro fin ora costruito dalle Procure: «non sono il capo di nulla. Non esiste la banda degli zingari. Non sono uno zingaro. Facevo da interprete a Ilievski, perché parlo bene l’italia-no». Anche se di molti misteri l’ex calciatore del Chiasso vuole parlare direttamente con il pm di Cremona, Roberto Di Martino. A co-minciare dal fatto che «dietro l’invenzione degli zingari si nascondono tanti altri gruppi che avvicinano i giocatori, pagandoli». «E sono italiani» sottolinea quasi in blu. Ma anche dei 250mila euro offerti per alterare Palermo-Bari citati da Masiello e Iacovelli l’ex Chiasso prefe-risce parlarne con i magistrati. Su una cosa il calciatore non fa misteri «E’ l’Italia il paese delle combine. Ho giocato in 5 nazioni diverse ma quello che è accade qui è unico. Per non parlare della vera criminalità: ho letto di ca-morra e mafia, e scaricano tutte le colpe su di me e Ilievski. Assurdo». Intanto la settimana prossima partiranno le udienze della Giustizia Federale. Mercoledì 20 sarà il turno dell’ex-Decimo Meridio orobico Cristiano Doni e di Filippo Carrobbio, mentre Vittorio Micolucci è atteso per il 5 marzo, Nicola Santoni e Luigi Sartor per l’8 marzo e per il 9 marzo Alessan-dro Zamperini.

Michele Scolari

Gegic pronto a tornaree difendersi: «E’ l’Italia il paese delle combine»

calcioscommesse

Almir Gegic

Nicoletta de Bona

“Museo del Violino”a settembre

ci sarà la grande inaugurazione

Page 7: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

a lotta all’evasione fiscale ha avuto, negli ultimi mesi, un for-te impulso. Sono state nume-rose, in tutta Italia, le operazio-ni condotte dalla Guardia di Fi-

nanza, impegnata al contrasto di un fe-nomeno che nel nostro paese risulta par-ticolarmente grave. Anche a Cremona si sta lavorando molto su questo fronte. «I dati sull’evasione, nella nostra città, non si discostano dai dati comuni in tutto il resto del paese» di-chiara Alfonso Ghiraldini, comandante della Guardia di Finanza di Cremona. «I nostri interventi, peraltro, non si limitano ad analizzare il fenomeno fiscale. Certo, il nostro obiettivo prioritario resta sempre il contrasto dell’evasione fiscale, un feno-meno che sottrae allo Stato e agli Enti lo-cali risorse da destinare ai servizi pubbli-ci essenziali a beneficio di tutta la collet-tività e che danneggia quelle imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi, ponendosi al di fuori della legalità, sovverte l’etica di mer-cato. Tuttavia, essendo una forza di poli-zia, lavoriamo con un approccio trasver-sale, cercando di cogliere tutti gli illeciti economico-finanziari connessi ai feno-meni evasivi e non limitandosi a scoprire le sole basi imponibili sottratte a tassa-zione. Viene così valorizzato ogni ele-mento indicativo di violazioni tributarie e finanziarie acquisito nel corso delle inda-gini di polizia giudiziaria, degli approfon-dimenti delle segnalazioni per operazioni sospette ai fini antiriciclaggio, dei con-trolli sulla circolazione di capitali all'este-ro, delle segnalazioni provenienti da altri soggetti».

Come si svolge la ricerca di situazioni di reato?«Lavoriamo sostanzialmente su due fron-ti. Da un lato, essendo forza di polizia presente sul territorio, sono i nostri stes-si uomini a scoprire l’esistenza di situa-zioni illecite, grazie al continuo contatto con la gente. Dall’altro lato ci sono natu-ralmente le segnalazioni da parte di terzi, che provvediamo a verificare prontamen-te. Nell’anno 2011 le segnalazioni da par-te di cittadini sono aumentate di circa del 30% rispetto all’anno precedente, con una previsione al rialzo anche per il 2012. la particolarità rispetto al passato è che la stragrande maggioranza delle segna-lazioni non sono anonime. Detto fenome-no va ricondotto al recente passato cre-atosi dopo gli ultimi blitz nelle note loca-lità turistiche che ha modificato la perce-zione degli italiani di fronte al problema dell’evasione fiscale».

Può farmi un confronto tra i dati del re-cupero fiscale del 2010 e quelli del 2011?«Nel 2011 abbiamo effettuato complessi-vamente 520 tra verifiche e controlli fisca-li, recuperando a tassazione oltre 260 mi-lioni di imponibile per le imposte dirette e 50 milioni di Iva, in linea con l’anno prece-dente. Sono invece raddoppiate le fatture per operazioni inesistenti individuate e che quest’anno sono pari a 344 milioni di eu-ro. Rilevanti sono stati anche i sequestri patrimoniali operati, nella forma per equi-valente introdotta con la Legge finanziaria del 2007, a garanzia dei debiti nei confron-ti dell’Erario. Nel 2011 sono stati seque-strati ai responsabili dei più gravi reati fi-scali beni immobili e mobili e disponibilità finanziarie per oltre 30 milioni di euro (un

dato che nel 2010 era pari a mezzo milio-ne, ndr).Entrando nel dettaglio, i contribuenti de-nunciati all’autorità giudiziaria per reati fi-scali sono 64, dei quali 48 sono risultati evasori totali o paratotali (circa come nel 2010, ndr). A questi ultimi è stata conte-stata complessivamente un’evasione fi-scale per 188 milioni di euro di base impo-nibile per le imposte dirette e di 30,4 milio-ni di Iva. I reati tributari sono particolar-mente odiosi dal momento in cui si dan-neggia non solo lo Stato, ma anche il mer-cato. Chi evade l’Iva, infatti, spesso prati-ca prezzi inferiori agli altri operatori, crean-do così problemi nella determinazione dei prezzi di mercato».

Con la crisi economica, l’evasione fi-scale risulta in aumento?«Non credo che la crisi comporti una mag-gior numero di evasori. Invece sembra che essa condizioni il dato delle uscite, ossia delle richieste di un sostegno pubblico da parte di persone in difficoltà. Per questo motivo risulta particolarmente importante controllare che le risorse vadano a chi ha davvero bisogno, e non a chi finge invali-dità o altri problemi per ricevere sostenta-menti che non merita. I cittadini devono capire che la sicurezza economica e finan-ziaria è fondamentale per il paese, special-mente in questo periodo di crisi».

Un fenomeno che in questi anni risulta in crescita è quello dell’evasione inter-nazionale. Qual è il dato a Cremona?«Si tratta di un fenomeno a cui stiamo ri-servando particolare attenzione. Si sono fatti controlli nei confronti dei soggetti che hanno trasferito capitali all’estero, indivi-duati grazie anche alle collaborazioni con gli le amministrazioni fiscali dei principali partners comunitari. Le 34 verifiche effet-tuate nel settore hanno comportato il recu-pero a tassazione di 18 milioni di euro di base imponibile per imposte dirette e la denuncia all’Autorità giudiziaria di 5 re-sponsabili di reati tributari».

Qualche anticipazione sulle indagini che state conducendo attualmente?«Posso solo dire che stiamo concluden-do una corposa indagine sulle associa-zioni sportive dilettantistiche. Abbiamo così scoperto numerose palestre che si spacciavano per questo tipo di associa-zioni, usufruendo così delle agevolazioni di cui esse hanno diritto, ossia il manca-to obbligo delle emissioni fiscali. Ne ab-biamo trovate parecchie su tutto il terri-torio, e abbiamo recuperato sinora 800mila euro di ricavi non dichiarati».

Le operazioni più rilevanti del 2011?Nell’ambito delle frodi in materia di Iva, di assoluto rilievo è stata l’indagine “Odis-seo”, che ha consentito di smantellare un’orga-nizzazione che da anni operava nel settore dell’affitto di manodope-ra e, attraverso una filie-ra di cooperative di lavo-ro, ha emesso fatture per operazioni inesistenti per centinaia di milioni di eu-ro al fine di appropriarsi dell'Iva relativa. Le inda-gini sono ancora in corso e ai primi se-questri patrimoniali dell’estate scorsa (autovetture Ferrari e Porsche, un natan-te di lusso di 27 metri, 26 cavalli di razza, tre prestigiosi bar nel centro di Lodi, di-verse proprietà immobiliari e terreni, di-sponibilità finanziarie per circa 24,5 mi-lioni) se ne sono aggiunti successiva-mente altri per ulteriori 2,16 milioni di eu-ro, tra i quali tre posti barca e tre box au-to nel porto di Genova e disponibilità fi-nanziarie.Un altro importante sequestro di beni è avvenuto nell’ambito dell’indagine “Mo-saico d’oro”, condotta nei confronti del titolare di una nota azienda edile coinvol-ta in un giro di fatture false per quasi 200 milioni di euro. Nel corso del luglio scor-so sono stati sequestrati nei confronti dei diversi responsabili un complesso azien-

dale, 11 abitazioni, 17 terreni, varie auto-vetture e rapporti bancari per oltre 4 mi-lioni di euro.Sono stati sequestrati beni anche a un giovane imprenditore cremasco che ave-va avviato nello stesso giorno alcune at-tività edili, con l’intento preciso di na-scondersi al fisco e sottrarre alla colletti-vità, nel giro di due anni, ben 4 milioni di euro di contributi previdenziali e assicu-rativi. Nei suoi confronti sono stati sotto-posti a vincolo un immobile e depositi bancari e finanziari per quasi 400 milioni di euro.Più in generale, ben trenta verifiche han-no comportato recuperi fiscali di base imponibile superiori al milione di euro cia-scuna, alcune delle quali coinvolte in in-dagini per frodi fiscali all’Iva secondo il modello delle “frodi carosello”. A una so-la di queste, un’impresa milanese spe-cializzata nel commercio all’ingrosso di metalli non ferrosi, è stata contestata un’evasione alle imposte dirette di 32 mi-lioni di euro e di 5 milioni di Iva».

C’è qualche tipologia di reato che emerge in modo particolare nel nostro territorio?«In realtà, Cremona non conta particola-ri fenomenologie criminali, a parte un problema legato al sistema delle coope-rative. Un fenomeno che si verifica in par-ticolar modo nel Cremasco: si rilevano spesso episodi di frode all’Iva, ma anche di mancato rispetto dei diritti dei lavora-

tori. Un’altra cosa parti-colare è stata il picco del 29% di scontrini control-lati risultati irregolari, lo scorso mese di dicem-bre. Ricordiamo che l’evasio-ne fiscale non necessita sempre di articolati siste-mi di frode e può celarsi anche in normali attività professionali o commer-

ciali, come nel caso di uno studio veteri-nario cremasco che, dissimulando l’atti-vità professionale esercitata dietro la par-venza di un’associazione di volontariato per la cura di animali domestici, nei due anni di attività ha nascosto al fisco ricavi per un milione di euro».

E il problema del lavoro nero?«Innanzitutto è bene tener presente che il lavoro sommerso genera un duplice ef-fetto negativo: in primo luogo per i lavo-ratori che non hanno certezze sulla sta-bilità del rapporto d’impiego, sulla tutela dei propri diritti alla salute ed alla sicurez-za nei luoghi di lavoro; in seconda battu-ta, per il Paese, perché lo sfruttamento della manodopera frena la crescita dell’economia legale e favorisce la proli-ferazione di forme criminali pericolose».

L

Evasione fiscale, un danno per la collettività«I cittadini devono capire che la sicurezza economica e finanziaria è fondamentale per il Paese, soprattutto in questo periodo di crisi»

Il Corpo è sempre più impegnato nel contrasto ai reati fiscali. Nostra intervista al comandante della Guardia di Finanza, Alfonso Ghiraldini

Nel 2011 sono cresciute

del 30%le segnalazioni

dei cittadini

Cremona Sabato 25 Febbraio 20127

Abbiamo recuperatoIva evasa

per 50 milionie sequestrati beni

per oltre30 milioni di euro

Page 8: Il Piccolo Giornale di Cremona

Si è presentata mercoledì mattina alla caserma dei carabi-nieri di Viale Trento e Trieste, vi-sibilmente sconvolta e in stato confusionale. Si tratta di una 43enne di origine rumena, che ai militari ha raccontato di essere stata aggredita ai giardini del Parco Caduti di Nassiriya, all’an-golo tra via Massarotti e via Trebbia, nella notte tra martedì e

mercoledì. Secondo il racconto, la donna transitava nel parco quando è stata avvicinata da un individuo che l’ha immediata-mente aggredita e trattenuta nel luogo contro la sua volontà sino circa alle 5 del mattino, pic-

chiandola ed abusando di lei. Dalla descrizione fattane dalla donna, l’uomo è risultato essere un 49enne, anch’egli rumeno, incensurato e senza fissa dimo-ra, che la donna conosceva. Ri-uscita a liberarsi dall’aggressore,

la 43enne si è immediatamente recata alla Caserma Santa Lucia donde, dopo aver denunciato l'accaduto ai Carabinieri, è stata trasportata al Pronto Soccorso dove i medici, oltre ad accertare la frattura ad una costola per una

prognosi di circa 30 giorni, han-no anche riscontrato i segni di un rapporto consumato. Nel frattempo gli uomini dell’Arma riuscivano a rintracciare l’ag-gressore, in base alla descrizio-ne fattane dalla donna, condu-

cendolo in caserma. Dal con-fronto tra le dichiarazioni dell’uo-mo e i dati in possesso, com-pleti dei riscontri sanitari so-praggiunti in serata, i carabinieri hanno sottoposto il 49enne ru-meno a fermo, indiziato di vio-lenza sessuale. L’uomo si trova ora in carcere in attesa dell’inter-rogatorio di garanzia..

mi.sco.

di Michele Scolari

a oltre dieci giorni sul web, la ‘Campagna salvaiciclisti’, nata in Inghilterra dalle pagine del Ti-mes (dopo che una giornalista della testata è rimasta coinvol-

ta in un grave incidente ed attualmente si trova in coma) e rilanciata in Italia da un gruppo di blogger ciclisti, ha raccolto fi-nora migliaia di adesioni sui social net-work ed è arrivata fino al Senato, dove un ddl a firma Ferrante (Pd), sottoscritto da altri 62 senatori di ogni parte politica, è in attesa di essere calendarizzato.

Da giorni e' in corso un "tweet bom-bing" per chiedere ai sindaci delle città ita-liane l'adesione alla campagna, che chie-de varie misure, tra cui l'adozione dei 30 km/h di velocità nelle città. A Milano, Giu-liano Pisapia è il primo sindaco di una grande città ad aver sottoscritto nei gior-ni scorsi l’adesione alla campagna. La Pu-glia pensa alla mobilità con il progetto di realizzare un itinerario cicloturistico di 39 chilometri (25 nel Comune di Carovigno e 14 in quello di Brindisi), denominato Ci-clovia degli Ulivi. A due pas-si da Cremona, il comune di Castelverde vanta una rete di ciclopiste che non hanno nulla da invidiare alle ‘cugi-ne’ emiliane. «E mentre mezza Italia parla, si confronta e prende decisioni ed il resto dell'Europa agisce in tempi brevi, a Cremona che si fa?» si chie-dono alla Fiab.

E per sostenere la domanda con qual-cosa di consistente, il vicepresidente

dell’associazione cremonese ha prepara-to un apposito nutrito dossier, teso a se-gnalare le criticità delle ciclopiste cittadi-ne.

«Non una critica sterile ma una propo-sta per la sicurezza dei ciclisti e per una mobilità alternativa - tiene a sottolineare il presidente di Fiab Piercarlo Bertolotti - che peraltro era già stata depositata negli uffici comunali alla fine di maggio 2011. A dicembre, dopo aver avuto udienza in Co-mune, ci siamo lasciati dandoci appunta-mento a metà gennaio 2012. A metà feb-braio, ci duole constatare come non sia cambiato assolutamente nulla».

In questo senso, la manifestazione su due ruote organizzata lo scorso sabato pomeriggio ha avuto una doppia funzione: di protesta ma anche di confronto fra i va-ri utenti delle ciclopiste. «Molte sono sta-te le persone che, durante il percorso di sabato mi hanno espresso i loro timori, per non dire paura, per gli spostamenti in bicicletta in città da soli o con i propri figli a causa del traffico e del pessimo fondo

stradale - prosegue Ber-tolotti - e per questo ab-biamo deciso di rendere pubblico il dossier che abbiamo preparato».

Ventidue pagine di im-magini molto preoccu-panti, in cui appare come il ciclista cremonese deb-

ba vedersela con fondi stradali dissestati, mancanza di segnaletica verticale, assen-za di barriere protettive, piste che finisco-no a ridosso del guardrail (dove il ciclista è costretto letteralmente a scavalcare la barriera) oppure nel nulla, nel migliore dei

casi in un campo, nel peggiore su una strada ad alta densità di traffico dove «se il ciclista supera i 100 metri come premio potrà raggiungere casa sua sano e salvo», come recita ironicamente la legenda ap-posta da Fiab sull'immagine di una cicla-bile in via Bergamo, che si immette sulla sede stradale senza alcuna barriera di protezione (lo stesso accade in via Flami-nia .

Sono molti, secondo Fiab, i punti criti-ci che necessitano di interventi tempesti-vi di manutenzione, per scongiurare trage-die stradali come quella consumatasi po-chi minuti prima delle venti dello scorso martedì 21 febbraio, in cui è rimasta coin-volta una 32enne rumena, Angelica Cri-sta, che si stava recando al lavoro in via

Massarotti quando è stata urtata dalla Fiat Punto guidata da un 38enne cremonese. Ricoverata d'urgenza all'Ospedale ed operata due volte, nella notte tra martedì e mercoledì, per le gravissime lesioni ri-portate alla testa nel volo di venti metri in seguito all'impatto, Angelica Crista, ma-dre di tre figli, è purtroppo deceduta ver-so le 19 di giovedì. La signora si stava im-mettendo in via Sesto a bordo della sua bicicletta, quando è stata urtata dall'auto del cremonese, che, secondo i rilievi, pro-cedeva a velocità moderata, avendo ap-pena superato il passaggio a livello. La tragedia è accaduta in uno degli incroci sui quali Fiab aveva posto maggiore at-tenzione. «Aspettiamo il morto?» si legge ironicamente sull'immagine del tratto ci-

clabile che attraversa l'incrocio tra via Se-sto e via Milano. Una tragedia, quella di martedì, che va tristemente ad aumenta-re i numeri impressionanti recentemente messi in luce dalla campagna "Salvaicicli-sti": in Europa, negli ultimi dieci anni, han-no perso la vita 2.556 ciclisti.

«Per questo – sostengono alla Fiab - occorrono interventi radicali ed immedia-ti». La lista nera dei punti critici prosegue con Piazza Cadorna, dove la pista che ar-riva da Viale Po «svanisce» in un angusta strettoia completamente esposta alle au-to in transito, passando per la segnaletica carente di via Eridano, Porta Venezia e al piazzale della stazione delle Ferrovie di via Dante, dove l'utente ha serie difficoltà a capire come procedere, tanto che la scrit-ta sull'immagine recita: «ho provato a ca-pire questa segnaletica ma ho dovuto pre-sentare un ciclo di sedute dallo psicolo-go».

«Nella prima ed unica riunione effettua-ta lo scorso mese di dicembre 2011 ven-ne consegnato al dirigente del settore che si occupa delle piste ciclabili un elenco di numerosi altri percorsi, le cui problemati-che sarebbero facilmente risolvibili per mezzo di semplici interventi di segnaleti-ca verticale o orizzontale. Ma da quel gior-no, tutto è precipitato in un assordante si-lenzio». Eppure «basterebbe così poco - concludono alla Fiab - per cambiare le co-se». Perché anche nel mondo delle cicla-bili, per imprimere una svolta non serve partire dai grandi sistemi, «dai grandi pro-getti su carta», ma dalle piccole cose, «tanti piccoli lavori che risolvano una vol-ta per tutte i problemi pratici di chi usa la bicicletta».

E’ morta giovedì Angelica Crista, un’altra vittima della strada a 36 ore dalla consegna in Comune del dossier della Fiab sullo stato delle ciclopiste

Salvaciclisti: «L’Europa si mobilita. E Cremona?»D

CremonaSabato 25 Febbraio 20128

49enne connazionale senza fissa dimora arrestato dai carabinieri

Fondi dissestati, mancanza di barriere

e caos nella segnaletica

Alcuni dei punti ad alto rischio delle ciclopiste cittadine

Nelle foto da sinistra: via Bergamo, via Eridano, piazza IV Novembre (porta Romana) e via Riglio

Donna rumena 46enne violentata ai giardinetti di Via Trebbia

Page 9: Il Piccolo Giornale di Cremona

Le Langhe piemontesi approdano a Cremo-na, in un percorso che i vini dei soci Albeisa faranno per presentare il meglio dell'enologia piemontese ai cittadini lombardi, in occasione dell’evento «Langa a Cremona». L’appunta-mento, che si terrà domenica 26 febbraio dalle 12 alle 19 nel Palazzo della Camera di Com-mercio di Cremona, offrirà agli amanti del vino e agli operatori del settore un ricco banco d’assaggio che, grazie al sostegno di Slow

Food, sarà accompagnato da alcune eccellen-ze gastronomiche cremonesi e piemontesi.

Ma “Langa a Cremona” proporrà alcune ini-ziative speciali riservate agli appassionati gourmet: sempre nella giornata del 26 febbraio, in alcuni ristoranti di Cremona e provincia, si svolgeranno infatti le Cene a menù lombardo-piemontese. In ogni locale i piatti saranno ac-compagnati da almeno 4 vini di 4 produttori di-versi.

di Laura Bosio

n aiuto concreto alle famiglie in difficoltà». È l'appello che il ve-scovo di Cremona, Dante Lafranconi, ri-

volge a tutti i cittadini, all’inizio della Quaresima. Una Quaresima che sarà caratterizzata da nume-rose iniziative caritatevoli, a parti-re dal rilancio del Fondo di aiuto famiglie, che necessita di essere rafforzato.

Uno slogan efficace, quello scelto per rilanciare la solidarietà quaresimale: «S.p.r.e.a.d.: solida-rietà per ridare e alimentare digni-tà». Dallo “spread” di natura eco-nomica, spauracchio dei mercati, ad un’occasione di solidarietà.

L’attenzione della Chiesa cre-monese sarà quindi rivolta a quanti stanno vivendo una situa-zione di difficoltà a causa della crisi economica, che continua a far sentire i propri effetti, a partire dalla disoccupazione. Dunque parrocchie e comunità religiose saranno invitate a promuovere raccolte di denaro finalizzate al sostegno del “Fondo aiuto fami-glie” di Caritas Cremonese e all’eventuale creazione di fondi di solidarietà parrocchiali.

«Questi giorni di preparazione alla Pasqua devono essere l'oc-casione per aiutarci a rispolverare la nostra identità cristiana» dice il Vescovo. «Il Papa chiede di avere

attenzione e cura gli uni per gli al-tri». Il presule esorta i cremonesi a «uscire dalla schiavitù del pro-prio egoismo per aprirsi alla liber-tà dell’amore e del dono di sé, a superare la chiusura dell’indivi-dualismo per sviluppare una fra-ternità sempre più ampia e solida-le nella carità. C’è bisogno di uno sforzo ulteriore da parte di tutti perché attraverso uno stile di vita sobrio e rinunce volontarie, sia possibile sostenere i fondi di soli-darietà già messi in atto, o crear-ne di nuovi, così da poter attivare azioni solidali che sappiano unire risposte concrete e relazioni au-tentiche».

Monsignor Lafranconi lancia infine un appello: «Invito tutte le comunità cristiane, i gruppi, le fa-miglie, le persone tutte a operare perché durante questo “tempo fa-vorevole per la nostra salvezza” si aderisca alle molteplici iniziative

proposte dalla Caritas diocesana per la “Quaresima di Carità”, cre-ando una solidarietà forte, con l’intento di ridare dignità ai poveri che abbiamo accanto, perché, come aveva avuto modo di dire il beato Giovanni Paolo II, “nessuno nella comunità cristiana manchi del necessario mentre altri vivono nel superfluo”».

Don Antonio Pezzetti, diretto-re della Caritas, chiede soprattut-to concretezza: «Il problema più urgente oggi è la perdita del lavo-ro, che mette in difficoltà sempre più famiglie. Tutti siamo chiamati a metterci in gioco. Una proposta concreta può essere la cosiddet-ta “adozione di vicinanza” che si realizza nel risparmiare ogni mese una determinata cifra di denaro da consegnare poi al proprio sa-cerdote, alla San Vincenzo o alla Caritas parrocchiale per sostene-re una determinata famiglia colpi-

ta dalla crisi. Si tratta dello stesso meccanismo delle adozioni a di-stanza, solo che in questo caso le persone aiutate vivono accanto a noi e non in terra di missione».

Per questo la “Quaresima di Carità”, prima che servire per il “Fondo aiuto famiglie” attivo dal 2009, intende aiutare i fondi par-rocchiali. «Non possiamo solo de-legare» continua don Pezzetti «ma dobbiamo rispondere in pri-ma persona, partendo dalle situa-zioni che abbiamo accanto e co-nosciamo».

IL FonDo FAmIgLIe - «Si tratta di un fondo, attivo dal 2009, che ha aiutato in questi due anni oltre 600 famiglie, erogando circa 342mila euro, di cui 70mila euro attraverso le Caritas parrocchiali» spiega Alessio Antonioli, operato-re del Centro di Ascolto della Ca-ritas.»

LA sItuAzIone neL 2011 - Nel corso del 2011 sono state affron-tate 256 nuove situazioni: di que-ste, 152 hanno ricevuto un aiuto concreto attraverso il “Fondo aiu-to famiglie”. Buona parte degli aiuti sono stati destinati a famiglie di lavoratori in cassa integrazione per pagare bollette, spese scola-stiche dei figli e affitti. Un esem-pio concreto e paradigmatico ha come protagonista una signora, sola con due figli, che non perce-pisce gli alimenti dall’ex marito. Lavora come addetta alle pulizie, ma le è stato diminuito il monte ore a causa della crisi. La prima volta ha chiesto aiuto per il paga-mento di una bolletta scaduta e di nuovo nel settembre scorso è sta-ta sostenuta per il pagamento delle tasse scolastiche della figlia minore.Nel 2011 gli accessi al centro d’ascolto hanno complessiva-mente riguardato per il 75% dei casi cittadini stranieri, per il resta-te 25% italiani: per lo più uomini tra i 36 e i 40 anni e donne tra i 41 e i 45. Oltre la metà sono disoc-cupati.

Nel 2011 gli accessi al centro d’ascolto hanno complessiva-mente riguardato per il 75% dei casi cittadini stranieri, per il resta-te 25% italiani: per lo più uomini tra i 36 e i 40 anni e donne tra i 41 e i 45. Oltre la metà risultano di-soccupati.

U

Cremona non fa abbastanza per la ge-stione del comparto rifiuti. La denuncia arriva dal Luci di Cremona, che punta il dito contro il piazzamento di Cremona per l'anno 2010 rispetto al resto della Provin-cia. Secondo i dati dell'Osservatorio Pro-vinciale, infatti, mentre nel 2009 il comune di Cremona si era piazzato, nella classifica relativa alla raccolta differenziata, al 111° posto (su 115 comuni), nel 2010 è riuscita a far peggio, posizionandosi all'ultimo po-sto. «Nel 2000 Cremona città era al 64° posto, ma dopo un decennio di chiacchie-re, improvvisazione e incapacità, questo è il risultato» denuncia il Luci. «A cosa dob-biamo tutto ciò? Al disinteresse di Aem

Gestioni Srl nel promuovere la raccolta differenziata». Dal canto suo il Comune ha evidenziato, nei giorni scorsi, che rispetto agli anni precedenti il 2011 ha visto un miglioramento in questa direzione: la rac-colta è stata infatti pari al 49,13%. «Vor-remmo far notare all'assessore Bordi che già nel 2010 ben 107 comuni del cremone-se avevano superato il 50%» continua il Luci. «L'obiettivo fissato del raggiungi-mento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012 è ben lontano a Cremona».

Aem intanto si trova anche nel mirino

del Pd, che commenta le recenti dichiara-zioni del direttore di Aem Spa Enrico Fer-rari sulle emissioni del termovalorizzatore, che lui definisce "a norma". «Nessun dub-bio che le emissioni dell'impianto siano a norma, ma la situazione di emergenza re-lativa alla qualità dell'aria ci deve portare a riconsiderare con grande attenzione l'inte-ro sistema delle fonti emissive e della filie-ra dello smaltimento dei rifiuti» sottolinea-no Alessia Manfredini e Maura Ruggeri, consigl iere comunal i . «Chiediamo all'azienda di rendere disponibili su inter-

net i dati sul monitoraggio delle emissioni dell'impianto; potrebbero inoltre essere resi noti i dati relativi agli episodi di interru-zione parziale o totale della normale attivi-tà dell'impianto dovuta a malfunzionamen-ti e/o guasti. Chiediamo pertanto un ap-profondimento in commissione comunale su queste tematiche con particolare ri-guardo all’ammodernamento complessivo del termovalorizzatore; chiediamo inoltre di portare all'attenzione della Commissio-ne il parere del Comune sul rinnovo dell’Autorizzazione ambientale integrata».

Le proposte del Cta Acli per viaggiare insieme.

• Dal 3 al 4 marzo. Weekend danzante presso la Ca’ del Liscio, la più grande e famosa “balera” d’Italia. Si effettuerà anche la visita guidata di Ravenna.

• Dal 3 al 4 marzo. Weekend dedicato alla visita della Repub-blica di San Marino e Gradara.

• Dal 10 all’11 marzo. Weekend dedicato alla visita di Firenze, Prato e della Villa Medicea di Poggio a Caiano.

• 18 marzo. Giornata dedi-cata a Lecco e ai luoghi manzo-niani per ripercorrere le tappe che hanno portato alla creazio-ne del romanzo storico de «I Promessi Sposi».

• Dal 24 al 25 marzo Weekend dedicato alla visita del Principato di Monaco e della suggestiva sfilata dei carri di Sanremo in Fiore.

• Dal 27 al 31 marzo Tour della Costa Brava. Si visiteran-no inoltre: Tossa de Mar, Bar-cellona, Girona e Figueras.

• 1 aprile. Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche.

• Dal 05 all’11 aprile. Tour della Polonia per Pasqua. Si visiteranno: Wadowice, Auschwitz, Cracovia, Breslavia e Czestochowa.

• Dal 5 all’11 aprile. Sog-giorno per Pasqua a Garda presso l’Hotel Bisesti 3***.

• Dal 06 al 09 aprile. Tour della Tuscia per Pasqua alla scoperta degli Etruschi. Si visi-teranno: Bagnoregio, Capraro-la, Tuscanica, Tarquinia e Viter-bo.

• Dal 7 al 9 aprile. Una Pasqua alle Isole Tremiti, tra natura, arte e storia.

• Dall'8 all’11 maggio. Pel-legrinaggio a Lourdes.

• Dal 30 aprile al 01 mag-gio. Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano.

• Dal 12 al 13 maggio. Weekend in Svizzera dedicato alla visita di Ginevra, Losanna e Montreaux.

Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429.

Sito: www.ctacremona.it

La denuncia di Luci: «Nel 2000 la città era al 64esimo posto. Questo è il risultato di 10 anni di incapacità»

Gestione rifiuti, Cremona ultima in provincia

Una delegazione di Sinistra Ecolo-gia Libertà e Federazione della Sini-stra, si è incontrata con il Capo Gabi-netto del Comune di Cremona, Dott. Montini, per avere chiarimenti in meri-to alla decisione assunta tempo fa dalla Giunta Comunale in base alla quale l’amministrazione ha stabilito di non concedere aree pubbliche del centro storico a determinati movimen-

ti politici. Il caso trae origine dalla con-cessione negata la scorsa settimana al Partito di Alternativa Comunista (P.d.A.C.) a fronte di una richiesta per tenere un presidio con volantinaggio in Piazza Roma. La decisione della Giun-ta configura una inaccettabile disparità di trattamento e una limitazione della libertà di manifestazione del pensiero nei confronti di alcune forze politiche.

In attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale i rap-presentanti di SEL e Federazione della Sinistra hanno previsto di avviare una forte campagna di sensibilizzazione in difesa della libertà di manifestazione del pensiero e non hanno escluso l’eventualità di ricorrere alla tutela giu-diziaria per garantire il rispetto delle libertà costituzionali e della legge.

Protesta contro il divieto di manifestazioni nelle piazze

In Breve

E' stato sottoscritto nei giorni scorsi il protocol-lo d'intesa tra il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Cremona, il Comune di Cremona e le categorie degli installatori elettrici di Cna e Confartigianato, per dar vita ad iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sul problema della sicurezza degli impianti elettrici negli ambienti di vita e di lavoro.

L'importante progetto, si inserisce nella più ampia strategia gestionale adottata da alcuni anni dal Consiglio Direttivo ed indirizzata a favorire ed implementare i rapporti esterni del Collegio con la pubblica amministrazione, le istituzioni, le associa-zioni di categoria e a promuovere l'immagine del Perito Industriale inteso come un professionista preparato, competente. La campagna verrà pre-sentata in occasione di un convegno che si terrà a Cremona il 16 marzo prossimo.

Mercoledì 29 feb-braio alle 18, pres-so la saletta Mercan-ti della Camera di Commercio (via Bal-desio 10) si terrà un incontro su «Ange-la Tarabotti: “inferno monacale”». L’inizia-tiva si inquadra nel progetto di propo-sizione alle giovani generazioni di nuovi modelli femminili, focaliz-zando l’attenzione su una donna del ‘600 che, chiusa in convento, scrive per la libertà di tutte le donne. A trattare il tema sarà la professoressa Chiara Persico, docente di lettere del Liceo Lin-guistico Daniele Manin.

Appuntamento sabato 25 febbraio con un laboratorio di drammaterapia, presso Pikidi Arte (via D.Chiesa, dietro palazzo Cittanova). La partecipazione è libera, previa prenotazio-ne, nelle due fasce orarie: 14.30-16.30 e 17.30-19.30. Scopo dell'incontro è scoprire cos'è la drammaterapia e come funziona. Il comitato “facciamone un dramma” propone un modo nuovo e divertente, ma soprattutto attivo per conoscere la disciplina. Si tratterà di una sorta di mostra-laboratorio drammatizza-ta. I partecipanti saranno invitati a percorrere un viaggio meta–teatrale con il “Lampadiere Dark Shine” alla ricerca della sua luce perduta attraverso caos , emozioni, ruoli, creatività e fantasia, accompagnati dall’occhio indagato-re di Sherlock Teoria Holmes.

sIcurezza deglI ImpIantI elettrIcIIncontro In camera dI commercIo laBoratorIo dI drammaterapIa

Il Corso propedeutico di fotografia, promosso dal gruppo fotografico Beltrami-Vacchelli, prende il via sabato 25 febbraio. Il ritrovo è alle ore 15 in via Pale-stro, angolo viale Trento Trieste. Le lezioni proposte toccheranno tutti gli argomenti base della tecnica fotografica, dalla conoscenza della macchina foto-grafica digitale, alle regole di composizione, alle tec-niche di fotoritocco, alle tipologie di fotografia.

Durante e alla fine delle lezioni teoriche saranno organizzate delle uscite guidate per effettuare foto-grafie sul campo. L’ordine delle lezioni è puramente indicativo e potrà subire modifiche. Il corso è gratu-ito. Le lezioni proseguiranno il sabato pomeriggio, con cadenza settimanale. L’iscrizione va effettuata con comunicazione dei dati personali via e-mail all’indirizzo [email protected] e completata con la consegna del seguente modulo (compilato in tutte le sue parti e firmato) alla prima lezione.

corso dI fotografIa

Le Langhe piemontesi approdano a Cremona

Da sinistra Alessio Antonioli, Don Antonio Pezzetti, Monsignor Dante Lafranconi, don Claudio Rasioli

Una Quaresima di solidarietàl’appello del Vescovo, monsignor dante lafranconi: «avere attenzione e cura gli uni per gli altri»

cremona Sabato 25 Febbraio 20129

L’importanza del Fondo famiglie e gli interventi svolti. La Curia lancia l’iniziativa “Spread”

Page 10: Il Piccolo Giornale di Cremona

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patrona-to Epaca ([email protected]).

Egregio Responsabile del Patronato Epaca,è vero che con la Manovra Monti, l’Inps e l’Inpdap

adotteranno nuove modalità di pagamento per le pensioni superiori a 1.000 euro?

La recente legge 214/2011 ha introdotto dei limi-ti alla possibilità per le Pubbliche amministrazioni di corrispondere i trattamenti economici in denaro contante, stabilendo che, per l’erogazione di som-me superiori a 1.000 euro, si debbano utilizzare stru-menti di pagamento elettronici bancari o postali, comprese le carte di pagamento prepagate.

L’Inps ha informato riguardo le novità normative relative all’utilizzo di mezzi di pagamento alternativi al denaro contante per la corresponsione di stipen-di, pensioni e compensi comunque dovuti in via continuativa ed ogni altro tipo di emolumento, a chiunque destinato, di importo superiore a 1.000 euro. L’adeguamento delle suddette modalità di pa-gamento deve avvenire entro tre mesi dalla data di

entrata in vigore del provvedimento legislativo, per-tanto entro il 6 marzo 2012. Gli Istituti previdenzia-li non potranno più effettuare pagamenti in contan-ti di importi superiori a 1.000 euro dal 7 marzo 2012.

Sono state inviate apposite comunicazioni ai soggetti che risultano essere titolari di pensioni con rata corrente pagata in contanti di importo superio-re a 1.000 euro.

Nella lettera sono indicati gli strumenti di paga-mento alternativi che possono essere scelti dal pensionato: accredito su conto corrente bancario oppure, rivolgendosi a Poste Italiane, accredito su c.c. BancoPosta, libretto di risparmio postale no-minativo ordinario, INPS Card, o utilizzo di carte di pagamento ricaricabili. Sono indicate inoltre le mo-dalità con le quali è possibile comunicare all’INPS la forma di accredito scelta: operando online, con il codice Pin rilasciato dall’Inps al pensionato; pres-so gli uffici di Poste Italiane, che poi comuniche-ranno all’Inps la scelta, o presso gli Istituti di credi-to; recandosi direttamente presso gli Uffici Inps, oppure al nostro Patronato.

In ogni caso la forma di accredito della pensione scelta deve essere comunicata all’Inpd entro il 29 febbraio 2012. L’Inpdap ha seguito una linea un po’ diversa: con un comunicato sul sito istituzionale ha informato circa la novità normativa, per cui dal 7 marzo 2012 le pensioni di importo superiore a 1.000 euro non potranno più essere pagate in con-

tanti, ma potranno soltanto essere accreditate su conto corrente postale o bancario, su libretto po-stale o su carta prepagata abilitata. La comunica-zione all’Inpdap con la modalità di pagamento scelta doveva pervenire entro il 15 febbraio 2012: coloro che non lo hanno fatto a partire dal mese di marzo non potranno riscuotere la pensione. L’In-pdap svolge una ulteriore considerazione: poiché il trattamento pensionistico, anche se è di importo mensile inferiore a 1000 euro, può poi superare tale importo in sede di pagamento di tredicesima, somme aggiuntive o arretrati, tutti i pensionati de-vono scegliere e comunicare un metodo di paga-mento alternativo ai contanti.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano TalamazziniResponsabile Provinciale Patronato Epaca

Manovra Monti: nuove modalità per il pagamento delle pensioni

Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chia-rimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel Ibis) Tel. 0372.732930• CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372.499811• CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373.732900• CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960• SORESINA Via Lombardia, 3 Tel. 0372.732990Mail: [email protected]

Ci sembra importante segnalare che, grazie all’accordo dello scor-so 16 dicembre fortemente voluto da Cgil, sono stati riaperti i termini, precedentemente interrotti per dif-ficoltà burocratiche, per la presen-tazione delle domande di sostegno al reddito per i lavoratori in sommi-nistrazione per gli anni 2010 e 2011. Le domande potranno esse-re presentate presso le filiali delle agenzie per il lavoro su tutto il ter-ritorio nazionale dalle ore 10 del 1/2/2012 alle ore 13 del 30/3/2012 da parte dei lavoratori con i se-guenti requisiti per gli anni 2010 e 2011: abbiano almeno 78 giornate in somministrazione a partire dal 1° gennaio 2008, siano stati, suc-cessivamente, disoccupati almeno per 45 giorni continuativi prece-denti la data dichiarata nella do-manda, non abbiano già beneficia-to del contributo di 1300 euro, non

abbiano percepito nei sei mesi precedenti la data di maturazione del requisito prestazioni pubbliche di sostegno di importo pari o supe-riore a 1300 euro.

Potrà essere presentata una so-la domanda. L’Inps redigerà una graduatoria sulla base della data di maturazione dei requisiti (e non in base alla data di presentazione della domanda). Entro il 31 maggio 2012 provvederà al pagamento delle richieste che risultano accet-tate e fino all’esaurimento dei fon-di. Per l’anno 2009 sono state fi-nanziate 17.189 richieste e vi è quindi una capacità residua di circa 12.000 domande. Le sedi territoria-li Nidil Cgil sono a disposizione dei lavoratori per fornire maggiori in-formazioni e l’assistenza per la ve-rifica dei requisiti e la presentazio-ne delle domande.

Chiara Rizzi

PRECARIARE STANCA

«Non è solo una questio-ne di risparmi e di efficien-za. Quello che auspichia-mo, e che purtroppo non vediamo, è un generale ri-pensamento della nostra politica di Difesa, non una semplice riorganizzazione del comparto militare». Così il presidente delle Acli An-drea Olivero commenta il ridimensionamento delle spese militari annunciato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, e in particolare la decisione di rinunciare all’acquisto di 40 cacciabombardieri sugli ol-tre 130 inizialmente previsti. «Meglio di niente, si potreb-be dire. Ma resta assoluta-mente discutibile la scelta di investire una cifra che re-sta considerevole in veicoli militari per missioni d’attac-co». Con la Rete Disarmo, la Tavola della Pace e Sbi-lanciamoci, le Acli sosten-gono la campagna “Taglia le ali alle armi”, che chiede

al Governo italiano la can-cellazione del programma d’acquisto dei caccia F35. «L’attenzione alla spesa e agli equilibri economici è un segnale certo apprezzabile e comprensibile da parte di un governo “tecnico”» af-ferma Olivero. «Ma resta l’impressione, in assenza di altri segnali, che l’unica po-litica industriale del nostro Paese sia quella militare. Mentre è tempo di riconver-tire i nostri impianti indu-striali alla luce di un nuovo modello di sviluppo». «Le Acli» continua Andrea Oli-vero «propongono un mo-dello di difesa diverso, che investa meno sulle armi e più sulla difesa del territorio, sulla protezione civile, sulla cooperazione internaziona-le, sul servizio civile. Perché la difesa della Patria deve diventare sempre di più la difesa delle fasce sociali più deboli e la messa in sicu-rezza del nostro territorio».

www.aclicremona.it

Cambino le politiche di difesa

Sostegno al reddito, presentazione delle domandeA cura di Nidl - Cgil

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - [email protected]

www.welfarecremona.it Gian Carlo [email protected]

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA E STRAORDINARIACassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) La Cig ordinaria è attiva-

bile a fronte di eventi transitori non imputabili all'imprenditore o agli ope-rai, come una crisi temporanea di mercato. La durata massima della Cigo è di 52 settimane nel biennio mobile e di 13 settimane consecutive pro-rogabili ad ulteriori 13. A carico dell'Inps, è corrisposto entro i limiti di un massimale mensile stabilito di anno in anno (per il 2011 è di ? 906,80 ed è elevato a ? 1.089,89 in caso di retribuzione mensile superiore a ? 1.961,80), ed in ogni caso non superiore all'80% della retribuzione globa-le di fatto.

Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs).Quella straordinaria invece può essere disposta nei casi di ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale, casi di crisi aziendale di particolare rilevanza set-toriale o territoriale, impresa assoggettata a procedura concorsuale di fallimento, liquidazione coatta, etc. Possono avere accesso alla Cig stra-ordinaria soltanto le imprese che abbiano occupato più di 15 lavoratori nel semestre precedente la richiesta. Quando l'impresa ricorre a questa procedura deve farne preventiva comunicazione alle rappresentanze sin-dacali, cui può fare seguito un esame congiunto e la creazione di un programma per fronteggiare le conseguenze sul piano sindacale. Benefi-ciari .Data la sua funzione di ammortizzatore sociale volto a coprire le eccedenze di personale che si pensa possano rioccupare alla fine della Cigs il loro posto di lavoro, è stata effettuata una notevole estensione normativa riguardo alle imprese che possono avvalersi di tale trattamento. Sul lato dei lavoratori invece possono beneficiarne operai, impiegati (an-che con contratto a tempo determinato) e quadri intermedi. Restano esclusi apprendisti e collaboratori occasionali o saltuari.

RubricheSabato 25 Febbraio 201210

L'Agenzia delle entrate ha emanato disposizioni pratiche su come ottenere l'esenzione dal pagamento del Canone Rai da parte dei con-tribuenti ultra 75enni introdotta dalla Finanziaria 2008. Ma in concreto, chi può ottenere l'esenzione?

Per aver diritto all'esenzione è necessario: 1) aver compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone; 2) non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge, titolari di reddito proprio; 3) possedere un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore a 6.713, 98 euro annui. Devono essere presi in consi-derazione tutti i redditi, anche quelli non soggetti a tassazione Irpef re-lativi all'anno precedente a quello per il quale si intende fruire dell'age-volazione. Sono compresi quindi i redditi imponibili desumibili dal Cud o dalla dichiarazione dei redditi (al netto degli oneri deducibili), nonchè i redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta, per esempio gli inte-ressi maturati su conti bancari, postali, Bot, Cct e altri titoli di Stato, tutti i proventi di quote di investimenti e i redditi percepiti all'estero. Non si considerano invece i redditi esenti da Irpef, i redditi derivanti dall'abitazione principale, i trattamenti di fine rapporto e gli altri redditi assoggettati a tassazione separata. L'esenzione riguarda esclusiva-mente l'apparecchio televisivo detenuto presso l'abitazione di residen-za. Per ottenere l'esenzione è necessario compilare un modulo predi-sposto dall'Agenzia delle Entrate. Esso va poi consegnato o spedito per raccomandata a/r entro il 30/4 dell'anno a partire dal quale si inten-de usufruire dell'esenzione. Se si paga in canone semestralmente e si intende iniziare a godere del beneficio dal secondo semestre dell'anno l'invio deve avvenire entro il 31/7.

Luca Curatti e Alessandro De Nittis

Esenzione del canone Rai per gli over 75Assoutenti delegazione di Cremona (tel.328.1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: [email protected]

Spazio comune Piazza Stradivari CremonaAcli Via S. Antonio del Fuoco 9/A CremonaLa Cafetera C.So V. Emanuele 14 CremonaCaffe Del Corso C.So V. Emanuele 84 CremonaCR Forma Via Cesari 7 CremonaBar Supermoka Corso Campi 39 CremonaBar Aurora C.so Garibaldi 228 CremonaBar Cittanova Corso Garibaldi 114 CremonaBar Garibaldi Corso Garibaldi 219 CremonaOsteria Garibaldi Caffe’ Corso Garibaldi 38 CremonaDimeglio Corso Garibaldi 85 CremonaDall'Ara Sara Via S. Barbara 19 CremonaOspedale Portineria Ospedale CremonaUnione Consumatori Piazza San Michele 2 CremonaCaffe’ Porta Romana Piazza IV Novembre 17 CremonaBanca Del Monte Piazza Cadorna 1 CremonaINPS Piazza Cadorna 17 CremonaComune Di Cremona Piazza Del Comune CremonaMacelleria Ruggeri Piazza Della Liberta’ 7 CremonaRio Bar Piazza Della Pace 2 CremonaBar Fiume Piazza Fiume 6 CremonaDimeglio Piazza Marconi 15/A CremonaBanca Di Roma Piazza Roma 20 CremonaParrucchiere Bertoletti Piazza Roma 29 CremonaBar Stradivari Piazza Roma 7/B CremonaIl Planetario Viaggi Piazza Stradivari 17 Cremona Banca Popolare Viale Po 83 Cremona Bar Oasi Via Bergamo 221 CremonaDistributore Esso Via Bergamo 91 CremonaDimeglio Via Boschetto 93 CremonaBar Da Walter Via Brescia 128 CremonaDistributore Agip Via Brescia 219 CremonaCaserma Col Di Lana Via Brescia 189 CremonaBar Stella Via Brescia 27 CremonaSapore Di Mare Via Cappuccini 8 CremonaDa Pietro Via Castelleone 29/A CremonaSnack Bar Agip Via Castelleone 49 CremonaPanetteria Galbignani Via Castelleone CremonaItalmark Via Dante 102 CremonaTeatro Monteverdi Via Dante 149 Cremona

Bar Lancia Via Dante 185 CremonaBar San Giorgio Via Dante 2 CremonaFotoline Via Dante 31 CremonaRe Mida Via Dante 87 CremonaPane, dolci e caffè Via Del Giordano 133 CremonaSister Caffe’ Via Del Giordano 65 CremonaAngolo Del Gusto Piazza Risorgimento 30 CremonaFarmacia Leggeri Via F. Filzi 40/E CremonaBar le torri Via F. Filzi CremonaOggi Pizza Via Ghinaglia 94 CremonaTorrione Cafe’ Via Ghinaglia 104 CremonaDico Via Ghinaglia 49 CremonaCaffe’ghisleri Esselunga Via Ghisleri 46 CremonaTango Bar Via Ghisleri 53/A CremonaPasticceria Caffe’ Betti Via Giuseppina 11/B CremonaCrai Via Giuseppina 11/B CremonaBonseri Fornaio Via Giuseppina 27 CremonaBar I 3 Gradini Via Grado 20 CremonaDimeglio Via Grado 40 CremonaBar - Figlie Di San Camillo Via Lazzari CremonaBibi Bar Via Litta 50 CremonaBar Pasticceria S. Remo Piazza Libertà CremonaCamera Del Lavoro Via Mantova 25 CremonaBet Fish Via Mantova 39 CremonaBottega Del Gusto Via Mantova 133 CremonaGelateria Matisse Via Mantova 141/B CremonaPanificio Usberti Via Mantova 101 CremonaAgip Cafe’ Via Mantova 141/B CremonaGio’ Bar Via Mantova 81 CremonaAssociazione Commercianti Via Manzoni 2 CremonaMontecarlo - Slot Machine Via Massarotti 15 CremonaCaffe’ Parking Via Massarotti 19/A CremonaBar Roma Via Mazzini 7 CremonaBar Mincio Via Mincio 2 CremonaBar Il Cantuccio Via Mincio 34 CremonaEdicola Via Nino Bixio 20 CremonaCaffe’ Boldori Via Nino Bixio 8 CremonaBar Primavera Via Persico 2 CremonaPanetteria Quarantani Via Platina 34 CremonaBar Gallo Via Rosario 49 Cremona

Smeg Via Ruffini 6 CremonaCentro Sportivo Sanzeno Via San Zeno 53 CremonaCoffee Time Via Solferino 9 CremonaQ.In Via XI Febbraio 64 CremonaForneria Pan&Piu Via XX Settembre 32/A CremonaBar Dragone Via Vittori 2 Cremona Distributore Agip Viale Po 139 CremonaNon Solo Piada Viale Po 68 CremonaUil sindacato Viale Trento Trieste 27/B CremonaBar Zanzibar Viale Trento Trieste 36 CremonaA.E.M. Viale Trento Trieste 38 CremonaCisl sindacato Viale Trento Trieste 54 CremonaFattorie del gusto Via Massarotti 46/D CremonaTabacchi Piazza Migliavacca 6 CremonaUniversita’ Cattolica Via Milano 24 CremonaPolitecnico Di Milano Via Sesto 39 CremonaIl Beccofino Via F.Soldi 2 CremonaCremona Po Piano 2° Musetti Caffe’ CremonaBar Greco Corso Campi 5 CremonaLinea Junior Via Mercatello 4 CremonaSeven Caffè Piazza S. Anna CremonaLatteria Plac Corso Vittorio Emanuele CremonaPolitiche Educative Via Vecchio Passeggio 1 CremonaFarmacia Zamboni Via Oglio 5 CremonaNoemi Via Aporti 43 CremonaPanetteria Tosi Via Aselli 29 CremonaBar Smile Via CadoreMacalli Corso Vittorio Emanuele 43 CremonaMedic Center Via Giuseppina 21 CremonaPane E Amore Via Tonani 24 CremonaBar Tabacchi BattaglioneEdicola Ortenilla BonemerseEdicola Compiani Cremona Due GadescoPanetteria Merlini Via Cesare Battisti 47/B GadescoPanetteria Merlini Via San Savino 17 -San SavinoFarmacia Leggeri PersichelloImmobiliare B&G Piazza Roma 8 VescovatoLa Bottega del Gelato Via Cavallotti 25 PiadenaOsteria del Mento Bosco Ex ParmigianoPalabosco Bosco Ex Parmigiano

La Vostra copia GRATUITA de la trovate QUI

Page 11: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Tiziano Guerini

a decisione di fare le primarie a Crema da parte del Pdl è il primo segnale di un rinnova-mento nel modo di fare di cui si sentiva molto bisogno»:

Stefania Longo è stata la più votata fra i candidati cremaschi nella lista del con-gresso provinciale del Pdl e non na-sconde la speranza, sulla spinta appun-to del congresso, che giudica positivo, di vedere anche a Crema un Pdl più aperto al dialogo e più disposto a met-tersi in gioco nella società.

Qual è il motivo per un giudizio posi-tivo sul congresso provinciale? «E’ stato molto positivo soprattutto per chi si è sempre trovato in questi anni all’opposi-zione nel partito: il cambiamento fa be-

ne. Abbiamo a capo del partito provin-ciale due persone (Luca Rossi coordi-natore; Fabio Bertusi vice) molto gio-vani e molto in gamba; persone mode-

rate e disposte al confronto; così si potrà seguire meglio il volere dei cittadini ed essere meglio collegati con i problemi reali delle persone che in questo perio-do di crisi sono tanti».

E sulle primarie che dire? «Mi auguro tanti concorrenti, e fra di loro spero an-che ci sia qualche donna. E’ l’unico mo-do, dopo cinque anni di governo a Cre-ma del centrodestra, per rinnovare e aggiornare un impegno amministrativo di cui si avverte il bisogno». Anche Opi-mio Chironi si augura primarie “aperte”, cioè che non vi partecipino solamente i soliti noti, ma che diano spazio anche a forze nuove ed emergenti.

E il suo parere è particolarmente im-portante ora che è entrato a far parte del coordinamento provinciale attraverso il «listino bloccato», quello in cui non si

esprimevano le preferenze. In proposito chiarisce il corsivo a lui attribuito appar-so su questo giornale la scorsa settima-na, in cui sembrava criticare quanti ap-punto erano ricorsi al “listino” per essere eletti: «Non era mia volontà criticare nessuno per questo. L’importante è essere riconosciuti dal partito e dagli iscritti, e di questo si è trattato per tutti gli eletti».

Le “primarie” devono essere occa-sione di discontinuità rispetto alla linea politica di questi anni del Pdl a Crema: «Anche la società civile deve esprimersi sia nel voto che nei candidati. Special-mente il mondo delle imprese deve da-re il proprio contributo di esperienza professionale e di concreto interesse civico a favore delle istituzioni ammini-strative della città».

Nel frattempo il Coordinamento pro-vinciale del Pdl a firma del coordinatore Luca Rossi, del vice Fabio Bertusi e di Enzo Bettinelli, coordinatore di Crema, ha diffuso un comunicato di indirizzo per lo svolgimento delle primarie a Crema. fissato per domenica 11 marzo; la par-tecipazione come candidati è possibile agli “amici del centrodestra cremasco” che vengano presentati da almeno 90 firme di elettori del comune di Crema.

La presentazione delle candidature deve avvenire entro le 18 di mercoledì 29 febbraio nella sede Pdl di piazza Marconi 25 a Crema. E’ prevista una manifestazione pubblica di presentazio-ne dei candidati e dei loro programmi. Con ogni probabilità per venerdì 2 feb-braio ore 21 nella “galleria” del comune di Crema.”.

L

CREMAE’ stata la più votata tra i cremaschi al congresso provinciale del partito a Cremona. Intanto si è messa in moto la macchina per le primarie

Stefania Longo: «Come dovrà cambiare il Pdl»

Adriana Cortinovis, Paolo Doldi e Luca Bandirali

La lista Obiettivo Crema si farà e si schiererà per la candidatura a sindaco di Stefania Bonaldi. La notizia non è ancora ufficiale, ma certo i colloqui in questo senso sono avviati e hanno già dato ri-sposte importanti e incoraggian-ti. Lo fa capire Luigi Doldi, che di Obiettivo Crema è capogruppo in consiglio comunale e il riferi-mento più autorevole: «La nostra è una scelta puramente ammini-strativa e non partitica; nulla di ideologico, insomma; con in più la manifestazione di fiducia nei confronti di una candidatura, quella di Stefania Bonaldi, che riteniamo autorevole e sufficien-temente autonoma dai partiti per non cadere nella condizione in cui ci siamo trovati troppo spes-so in questi anni, suo malgrado, con il sindaco Bruttomesso».

Altre persone hanno definito in questi anni il percorso ammini-strativo di Obiettivo Crema: si tratta di Mia Miglioli che ha rico-perto l’incarico di assessore alle Politiche Giovanili, di Gian Mario Donida apprezzato vice presi-

dente della fondazione S. Dome-nico e di Emilio Chiodo nel ruolo di coordinatore politico. Cosa pensano – chiediamo a Luigi Dol-di – dell’accordo che si sta defi-nendo con la candidata di cen-trosinistra, dopo che siete stati per cinque anni leali sostenitori del sindaco Bruttomesso?

«Incominciamo con il dire che abbiamo vissuto cinque anni do-vendo sostenere il sindaco dai mille condizionamenti che gli so-no venuti dal partito di maggio-ranza, cioè il Pdl . Bruttomesso non è stato posto nella condizio-

ne di svolgere al meglio il suo compito, né di poter condurre le decisioni in accordo con le vo-lontà dei cittadini espresse dai consiglieri della sua maggioran-za. Questo non deve più accade-re. Emilio Chiodo ha vissuto con me queste difficoltà ed è d’ac-cordo nel cercare riferimenti poli-tici più attenti al confronto e alla partecipazione, cioè impegnati solo a ri-spondere al bene comune e non ad interessi di parte; per questo nella no-stra lista con ogni probabilità sarà pre-sente suo figlio Si-mone. Gian Mario Donida non ha ancora maturato una decisione precisa; certo per me sarebbe importante averlo al mio fianco in questa nuova av-ventura. Quanto a Mia Miglioli ri-tengo che il suo impegno nei confronti di Obiettivo Crema sia finito con questa tornata ammini-strativa».

Un accordo è fatto anche di

questioni concrete. Quali soprat-tutto per voi? «Definiti i rapporti in termini di pari dignità, abbiamo a cuore soprattutto la definizione finalmente della destinazione dell’area ex Stalloni, la realizza-zione delle nuove caserme, spe-cie quella dei vigili del fuoco, solo in accordo con i comuni del terri-torio, rilanciare l’area della Pieri-

na lasciata in questi anni totalmente ab-bandonata; ma la cosa più importan-te è attuare una profonda riforma delle società parte-cipate, che sono s ta te per tan t i aspetti veramente

la spina nel fianco dell’ammini-strazione Bruttomesso: rispetto e presenza per tutti nei Consigli di amministrazione senza chiusure partitiche per consentire una ve-ra rappresentanza dei sindaci, semplificazione del loro numero e chiarezza di obiettivi». Più cit-tadini e meno partiti: questo lo slogan di Luigi Doldi.

Invitato a Crema da una associazione locale per la presentazione di un suo romanzo, Dario Franceschini presidente dei deputati del Pd, non poteva esimersi dall’anticipare l’arrivo in città per una visita alla sede del Pd cremasco. Oltretutto la sede del Pd è stata oggetto recen-temente di notevoli lavori di ristrutturazione, e così si è trattato di una specie di pre-inaugura-zione. Dario Franceschini ha sottolineato: «Una rinnovata sede di partito sta ad indicare la vo-lontà di investire a lungo termine. E’ quello che il Pd sta facendo sostenendo il governo Monti, con comprensibili difficoltà dato che lo sostie-ne un’ampia maggioranza fra partiti che erano avversari e che sanno che torneranno ad es-serlo».

Abbiamo rivolto a Franceschini tre domande sulla realtà cremasca. Cosa pensa delle prima-

rie effettuate con tanto tempo d’anticipo dal Pd di Crema? «Si è trattato di una scelta importan-te e lungimirante che sta ora dando il tempo di

una verifica di uomini e di idee con i cittadini. Oltretutto ha permesso di definire in modo pre-ciso la coalizione». Ha potuto conoscere Ste-fania Bonaldi candidata del centrosinistra: che ne pensa? «So che si tratta di una donna sti-mata per l’impegno sociale oltre che per quello politico: è, quindi, la persona più adatta per unire politica e società. E’ importante che oltre a una coalizione ben definita stia ora lavorando per acquisire consenso da diverse liste civiche: i partiti sono importanti ma non sufficienti, spe-cialmente a livello locale». Cosa si aspetta il Pd dalle prossime elezioni amministrative? «Che arrivi, specialmente in Lombardia, un segnale forte di cambiamento sia per chiudere definiti-vamente l’era Berlusconi-Bossi, sia per confer-mare un consenso ampio verso il Pd e il centro-sinistra».

Obiettivo Crema si schiererà per la Bonaldi

Franceschini: «Una donna davvero stimata»

Luigi Doldi: «Quella di Stefania è una candidatura autorevole e autonoma dai partiti»

Luigi Doldi, «Obiettivo Crema»Angelo Barbati Walter Longhino

Tutto è accaduto in due gior-ni: prima l’assemblea degli iscritti della Lega di Crema con scelta di Walter Longhino, co-ordinatore cittadino, a candi-dato sindaco; subito scatta la convocazione d’urgenza dei direttivi cittadino e provinciale e contrordine: il candidato sin-daco è Angelo Barbati coordi-natore provinciale. Come andrà a finire?

Sia Longhino che Barbati si affidano alla decisione del di-rettivo nazionale. «Per statuto per i comuni superiori a 15.000 abitanti la decisione ultima spetta al nazionale». Va bene, ma quale nome verrà segnalato per essere ratificato o no? Qui le posizioni divergono. Per An-gelo Barbati è la decisone del direttivo provinciale quella ve-ra: «anche perché la serata de-gli iscritti era già stata dichiara-ta chiusa, quando - in assenza di 11 iscritti aventi diritto al voto - i presenti rimasti hanno deciso impropriamente di pas-sare ai voti».

Per Walter Longhino natural-mente l’assemblea degli iscritti era del tutto legittimata ad esprimersi, dal momento che «secondo accordi pre-definiti, avevano diritto al voto 22 iscrit-ti (20 soci militanti e 2 soci so-stenitori); dei 22 aventi diritto, ne erano presenti 21 (diretta-mente o che avevano fatto per-

venire indicazione sul voto); dopo l’abbandono di alcuni, i 15 presenti hanno deciso di procedere alla votazione con il risultato di 11 voti per il coordi-natore cittadino, 1 voto per il coordinatore provinciale e 3 schede bianche» (dal comuni-cato stampa diffuso a firma del segretario cittadino).

Sta di fatto che il giorno do-po gli esclusi dal voto hanno messo per iscritto un giudizio di invalidità rispetto alla deci-sione, e subito è scattata la convocazione congiunta dei due direttivi con l’indicazione unanime (assenti Walter Lon-ghino e Matteo Soccini asses-sore provinciale) a favore di Angelo Barbati. Il quale ora, pur stigmatizzando il comuni-cato stampa emesso dal se-gretario cittadino («E’ un errore: mostra le Lega più divisa di quanto in realtà non sia») mo-stra disponibilità: «Trasmetterò tutti gli atti dei verbali al diretti-vo nazionale perché possa de-cidere con cognizione di causa, conto su una decisione rapida perché poi si possa procedere, al di là delle persone, a stilare un programma elettorale chiaro nei fatti e nelle idee, perché questo è quello che veramente conta e che potrà dimostrare la compattezza della Lega sui problemi da affrontare e da ri-solvere per i cittadini».

Il 17 febbraio, il Lions Club Ca-stelleone si è ritrovato per l’ottavo meeting annuale tenutasi presso il ristorante «Il Fondaco dei Mercan-ti» dal tema «I 5 sensi… fra Bacco e Dionisio» . L’iniziativa ha visto la gradita presenza in qualità di rela-tore di Luca Bandirali, presidente del Rotary Club san Marco, nonché grande esperto di vini e Presidente

dell’Associazione Italiana Somme-lier per dieci anni. Il relatore ha coinvolto i partecipanti attraverso un viaggio ideale, introducendo tutte le reminiscenze storico-cultu-rali per illustrare il vino non solo come bevanda.

Nella stessa serata sono stati raccolti fondi utili a incrementare il Service a favore della Croce Verde

di Castelleone, importante realtà di Castelleone e del territorio.

Particolarmente sentito l’inter-vento del governatore Adriana Cortinovis, che ha rimarcato co-me il sostegno del Club e dei soci sia stato di ausilio agli impegni dell’importante annata lionistica.Il presidente del sodalizio Paolo Doldi ha premiato Luca Bandirali,

con un’antichissima riproduzione a stampa di un articolo ottocente-sco, memoria delle origini del vino europeo, con riferimenti all’attac-co alle viti europee di pericolosi parassiti che ne avevano quasi totalmente distrutto i vitigni, poi rinati e rinvigoriti grazie a sapienti innesti.

(Bernardo Vanelli)

Il candidato sindaco?La Lega in pieno caosPRIMA SCELTO LONGHINO, POI BARBATI

Stefania Longo

«Mia Miglioli saràsicuramente

fuori dalla lista»

Sabato 25 Febbraio 201211

Lions Castelleone: meeting e beneficenza alla Croce Verde

Dario Franceschini

Il parere del presidente del Pd alla camera dei deputati, sul candidato sindaco del Centrosinistra

Page 12: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Tiziano Guerini

rendo atto che il Sindaco, senza consultare il PdL, ha operato una scelta diametralmente op-posta a quanto da noi indicato , rinunciando ad aumentare l’ad-

dizionale Irpef sui redditi oltre i 50.000 euro, imponendo un aumento generaliz-zato dell’IMU sulla seconda casa in un momento in cui l’edilizia sconta già l’in-cremento degli estimi catastali e cancel-lando le nuove opere pubbliche (ciclabile di S. Bernardino e nuovo spazio per la mensa alla scuola di Ombriano)».

E’ duro il comunicato a firma Enzo Bettinelli coordinatore a Crema del Pdl contro il sindaco Bruttomesso rispetto alla proposta di bilancio preventivo deci-sa dalla giunta. Ed altrettanto dura la conclusione dal momento che il Pdl ave-va ripetutamente escluso tali indicazioni: «E’ evidente che il PdL non può che esse-re estremamente critico di fronte a tale proposta e che quindi toccherà al Sinda-co trovare gli equilibri necessari per la sua approvazione». Intanto, nonostante i tempi stretti, il tema del bilancio di previ-sione non figura nemmeno all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 28 febbraio

Per ora però la posizione ufficiale della

giunta è questa: niente aumento Irpef a Crema ma conferma dell’aumento su Imu seconda casa. E seconda casa significa «altri fabbricati», cioè anche tutto ciò che non è abitazione: uffici, negozi, capanno-ni industriali e artigianali. L’ Imu passa da 0,76 % (quota fissata e destinata allo Stato) allo 0,9 % per tutti i fabbricati con-siderati seconda proprietà oltre alla resi-denza. Da notare che ogni millesimo di punto di imposta Imu vale 150.000 euro; essendo l’aumento deciso dalla giunta di 1,4 punti si raggiunge la somma di 2.500.000 euro circa.

Dal duro confronto in giunta sono quindi usciti vincitori Bruno Bruttomes-so, sindaco, e Maurizio Borghetti, as-sessore, i quali sempre avevano sostenu-to che, data la congiuntura negativa,

non era il caso di aumentare troppo le tasse nei confronti dei cittadini. Al contra-rio l’assessore Simone Beretta, in linea con il Pdl, riteneva ind,ispensabile deci-dere per qualche aumento di tassazione per i cittadini, pena non riuscire ad assol-vere impegni di spesa ineliminabili.

Dice ora Borghetti: «Sono soddisfatto della decisione presa in giunta, e sono contento che il sindaco abbia insistito in questa direzione; il contenimento della tassazione era doveroso e l’abbiamo fat-to. Adesso tocca alla maggioranza e al consiglio comunale esprimersi, ma credo che non ci siano molte alternative». La cancellazione dell’ipotesi di aumento dell’Irpef ha comportato certamente la necessità di fare altri tagli sulle ipotesi di spesa. Quali? «Tagli delle opere pubbli-

che» dice Borghetti, «quelle di cui si è parlato in questi giorni: la ciclabile di S. Bernardino verso Offanengo e il nuovo spazio per la mensa alla scuola di Om-briano sono per il momento cancellate. Si faranno solo in presenza di nuove entrate e in particolare quelle per la eventuale alienazione di alcuni immobili di proprie-tà comunale».

Ma quando si giungerà alla discussio-ne della proposta di giunta in consiglio comunale a Crema? Per martedì 28 feb-braio è di nuovo convocato, ma all’ordine del giorno, si diceva, non figura ancora la presentazione del bilancio preventivo 2012. «Eppure» fa notare un poco scon-certato Emilio Guerini del Pd, «l’appro-vazione deve avvenire necessariamente entro il mese di marzo. Il fatto è che le dichiarazioni di questo o quell’altro espo-nente di maggioranza hanno creato una situazione di scontro in giunta e nella maggioranza più per ragioni di potere piuttosto che per la preoccupazione di scrivere un buon bilancio di previsione».

«Come Pd non abbiamo mai voluto forzare la discussione o entrare nelle loro continue risse e rinvii, anche perchè re-sponsabilmente, da partito di governo quale siamo, capiamo le reali difficoltà procurate agli enti locali dalle ripetute manovre economiche della scorsa estate

e poi l’ultima del governo Monti. Ma ora è giunto il momento che giunta e maggio-ranza si prendano le loro responsabilità, facciano le scelte che ritengono più op-portune, le motivino e le presentino alla discussione in consiglio comunale».

In effetti il tempo stringe. Il regolamen-to del consiglio comunale per la discus-sione del bilancio prevede: la presenta-zione in consiglio da parte del sindaco; il passaggio in commissione consiliare; la presentazione di eventuali emendamenti; dibattito in consiglio comunale; presenta-zione conclusiva del documento di bilan-cio con eventuali modifiche o emenda-menti accolti; discussione e approvazio-ne. Un percorso accidentato e sopratutto non breve. Quali le conseguenze se non si arrivasse per tempo all’approvazione? Il danno sarebbe doppio: anzitutto dal punto di vista politico, sarebbe per la maggioranza di centrodestra come am-mettere il proprio fallimento; in secondo luogo dal punto di vista tecnico si cree-rebbe la necessità, per le voci di spesa, di operare mese per mese (1/12 della somma prevista nel vecchio bilancio per ogni mese) con il risultato che servizi im-portanti come quelli a domanda indivi-duale – asili, assistenza, eccetera - ben presto non troverebbero sufficiente co-pertura economica.

P

Bilancio: ciclabile di San Bernardino e mensa alla scuola di Ombriano cancellate. Ma aumenta l'Imu su seconda casa, negozi e capannoni

Perde il partito della spesa. Scontro Pdl-sindaco

L’annunciato deficit del bilan-cio 2011 della «Scs servizi locali» (ipotesi di -850.000 euro), ha fat-to esplodere un ampio dibattito fra i partiti e i sindaci che rischia di mettere in crisi tutta la gestio-ne dei servizi consortili nel Cre-masco. Scs servizi locali è la so-cietà pubblica che si occupa di fornire servizi e lavori a tutti i co-muni del territorio cremasco. E’ stato lo stesso Ercole Barbati presidente di Scs servizi locali a presentare le difficoltà alla assemblea dei sin-daci. «Abbiamo un mese di tempo per correre ai ripari: o arrivano assegnazioni di incarichi dai comuni per almeno 2 milioni di euro o la situazione societaria non regge».

A fronte delle difficoltà finan-ziarie annunciate, è necessario definire urgentemente una pro-posta complessiva sul futuro assetto societario di Scrp e, quindi, del destino di «Scs servizi locali». I lavori e i servizi strumen-tali che i Comuni potrebbero an-cora affidare a questa società in tempi brevi, sono ben poca cosa per compensare le attività di co-struzione - come le due nuove caserme della polizia e dei vigili

del fuoco a Crema - ormai, almeno per quest’anno, venute meno. La gestione dei servizi minimi ai Comuni come la gestione dei punti luce, dei cimiteri, del verde ecc. non of-frono grandi margini economici. E quanto ai

lavori significativi come strade, impianti, opere pubbliche in genere, sono in tanti i sindaci che considerano le proposte di «Scs servizi locali» più onerose delle ditte private.

Virgilio Venturelli, sindaco di Madignano, avverte: «Il peso di Scrp in Linea group holding tenderà inesorabilmente a diminuire, per cui sarebbe bene che Scrp si limiti a essere una efficace patrimoniale per i comuni del Crema-sco. Per soddisfare le esigenze del nostro territorio, non possiamo continuamente spre-mere i bilanci dei Comuni. Occorre, invece, ri-appropriarci prima di tutto di quelle risorse oggi riposte in Lgh, senza particolari vantaggi per il Cremasco. Le caserme, il canile ed altre strutture occorrenti al territorio, si possono fi-nanziare solo se si decide di cedere la quota azionaria di Scrp (9%) in Lgh»

Il 17 febbraio scorso, alle 2 di notte, a Offanengo, in via circon-vallazione sud, i carabinieri di Ro-manengo sono intervenuti alla stazione di servizio «Esso» dove, ignoti, poco prima, utilizzando una Fiat Tempra, abbandonata sul po-sto, risultata rubata a Pogliano Milanese, sfondavano la saracine-sca e la vetrina del bar, ed utiliz-zando un flessibile, asportavano il cambiamonete. Il danno è stato quantificato in 15mila euro, co-perto da assicurazione.

La mostra fotografica «Blu oltremare» si terrà a Crema dal 2 al 12 marzo presso la sala «Agello» della cittadella della cultura, piazza W. De’ Gregory Terni. L’inaugurazione è stata organizzata per le ore 18. Le foto sono del fotografo naturalista subacqueo Sergio Sarta, per maggiori informa-zioni Vi invitiamo a visitare il sito web www.sergiosarta.com. L'ingresso alla mostra è gratuito ed il fine ultimo è quello di sensibilizzare la popolazione nel rispetto dell'ambiente ac-quatico che ci circonda, attraverso delle immagini sensazio-nali che sono in grado di meravigliare ed emozionare chi le osserva. Ci teniamo a precisare che la nostra associazione (A.s.d. Crema sub) non è a scopo di lucro e dal 1986 si preoccupa di divulgare l'attività subacquea nel territorio cremasco secondo la didattica Fipsas (www.fipsas.it).

Alle 18 di sabato scorso, a Crema in via Riboli, carabinieri, sani-tari e vigili del fuoco sono intervenuti nell’abitazione di G.V., pen-sionato, vedovo, 61anni, trovato cadavere. I primi accertamenti consentono di ricondurre il decesso alla presenza di monossido di carbonio sprigionato dalla stufa a gas trovata in funzione.

I carabinieri di Pandino hanno deferito alla procura della Re-pubblica un uomo di 44 ani, abitante a Dovera, perché ritenuto responsabile di violenza sessuale, minaccia e ingiuria. Il 17 feb-braio scorso, alle ore 16,15 circa, in Dovera, lungo la Paullese, una pattuglia dei carabinieri è stata avvicinata da una donna di 24 anni, residente in provincia di lodi, alla guida della sua auto-vettura.

La ragazza ha dichiarato che poco prima, in attesa di clienti, era stata avvicinata da un ciclista, già conosciuto. L’uomo le aveva chiesto un rapporto sessuale non protetto, offrendo una cifra inferiore - 30 euro invece di 50, e al suo rifiuto le aveva pal-peggiato il seno e parti intime. Lei aveva reagito con una spinta tanto da farlo cadere; il cliente, rialzatosi, secondo versione della donna, poi smentita dall’uomo, avrebbe tentato di strapparle la borsetta, costringendola a scappare in auto; l’avrebbe inoltre offesa e minacciata dicendole che sarebbe ritornato il giorno dopo. La donna preoccupata si è rivolta ai carabinieri fornendo una precisa descrizione che è servita per rintracciare il ciclista vicino a Barbuzzera. L’uomo aveva ancora i segni della caduta, sanguinante ad un gomito, ma negava di aver tentato di prende-re la borsetta mentre ammetteva l’incontro. Non ha voluto spor-gere denuncia per l’ingiusta accusa rivoltagli e per la spinta rice-vuta. La donna invece ha chiesto che si proceda per l’epiteto subito, la minaccia dell’incontro successivo e i toccamenti.

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GIORNALE DI CREMONA

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO

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Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Venerdì 24 Febbraio alle ore 20

CremaSabato 25 Febbraio 201212

Maurizio BorghettiEnzo BettinelliBruno Bruttomesso

Violenza sessuale ai dannidi una prostituta: denunciato

Offanengo, spaccata al distributore EssoMostra fotografica «Blu oltremare»

Ercole Barbati

Page 13: Il Piccolo Giornale di Cremona

I carrozzieri di Cna, Confartigianato e Casartigiani esprimono soddisfazio-ne per il voto della Commissione Indu-stria del Senato che ha cancellato il comma 2 dell'articolo 29 del decreto liberalizzazioni in base al quale sono ridotti del 30% i risarcimenti ai cittadini che scelgono di far riparare il veicolo incidentato dal carrozziere di fiducia.

«Apprezziamo l'impegno dei parla-mentari che si sono battuti per elimi-nare una norma che limitava la libertà dei cittadini e alterava la concorrenza nel mercato delle riparazioni di auto, penalizzando l'attività di 14.000 car-rozzerie non convenzionate con le assicurazioni. La Commissione Indu-stria del Senato ha recepito le nostre sollecitazioni e ha ristabilito il princi-pio, sancito da una sentenza della Corte Costituzionale, della libera scel-ta dei cittadini rispetto alle modalità di risarcimento in caso di incidente auto-mobilistico».

Ricordiamo che il comma abolito avrebbe penalizzato con un maggiore costo, pari al 30%, i consumatori che decidevano di far riparare dal proprio carrozziere di fiducia il veicolo dan-neggiato in un incidente stradale. In pratica i consumatori solo in teoria sarebbero liberi di scegliere tra il risar-cimento «in forma specifica» cioè la riparazione gratuita dell'auto attraver-

so officine convenzionate con la com-pagnia di assicurazione, oppure il ri-sarcimento «per equivalente» che consiste nel rimborso del danno dalla propria compagnia di assicurazione. Ma chi sceglieva il risarcimento "per equivalente" si vedeva decurtato del 30% l'assegno che gli spettava dall'assicurazione.

«Ecco perché» a giudizio dei car-rozzieri di CNA, Confartigianato e Ca-sartigiani, «il comma 2 dell'articolo 30 alterava in maniera evidente la libera concorrenza nel mercato dell'autori-parazione: l'automobilista/assicurato non poteva più scegliere di farsi ripa-rare l'auto da chi voleva, tranne se non decide rimetterci di tasca propria il 30% di quanto gli è dovuto. Questa è una vittoria delle nostre posizioni in difesa del diritto dei consumatori di fare le proprie scelte in un libero mer-cato».

Fresenius Medical Care, quotata alla borsa di New York e Franco-forte, il più grande fornitore di tecnologie e servizi per la dialisi, ha chiuso il 2011 registrando ricavi per 12.795 milioni di dollari, in crescita del 6% rispetto al 2010. L’azienda opera in 2.898 cliniche e ha in trat-tamento dialitico 233.156 pazienti nel mondo, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Occupa 79.159 addetti rispetto ai 73.452 di fine 2010.

In Italia, Fresenius Medical Care ha chiuso il 2011 registrando ricavi complessivi per le sue attività di vendita prodotti e gestione ambulato-ri di dialisi per oltre 148 milioni di euro. La società è presente con uno stabilimento a Palazzo Pignano che occupa complessivamente circa 540 addetti, uno stabilimento a Canosa Sannita (CH) con circa 130 addetti per la produzione di sacche per la dialisi peritoneale e una sede a Napoli per il coordinamento delle attività di cura gestite da Nephro-Care S.p.A. Il fatturato nel 2011 è stato pari a 148 milioni di euro.

Il Cda di Banca Cremasca ha nominato all’unanimità Marta Bolzani, nuovo consigliere di am-ministrazione. La cooptazione si è resa necessaria a seguito delle dimissioni, per motivi personali del dottor Aldo Cagnana, al qua-le il Cda ha espresso il proprio ringraziamento per il servizio re-so. Marta Bolzani, nata a Crema nel 1978 e socia di Banca Cre-masca dal 2007, vanta un brillan-te curriculum di studi professio-nale. Laureata all’Università Cat-tolica di Milano, dopo aver con-seguito la maturità classica al Li-

ceo Dante Alighieri, si è iscritta all’Albo degli avvocati di Crema nel 2007 e collabora con impor-tante studio legale in città, dove si occupa di diritto civile, com-merciale e del lavoro. «Abbiamo voluto premiare un giovane per proseguire nell’opera di rinnova-mento della nostra base sociale» ha dichiarato il presidente Fran-cesco Giroletti, «con un’attenzio-ne a valorizzare il ruolo delle don-ne, in linea anche con l’adesione da parte della nostra banca alla carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro».

di Gionata Agisti

nche a Crema e nel no-stro territorio l'influenza sembra aver raggiunto il suo apice. Complice pro-babi lmente i l f reddo

dell'ultimo periodo, tra gennaio e febbraio sono tanti i cremaschi che ne hanno accusato i sintomi, molti si sono rivolti al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore. Si tratta co-munque di numeri in linea con quelli dell'anno scorso, grosso modo so-vrapponibili. Niente allarmismi, dun-que.

«Nel mese di gennaio» come ci ha riferito la dottoressa Ines Galic, del-la Direzione sanitaria di presidio, «abbiamo registrato 5.078 casi, me-no rispetto a quanto accaduto nello stesso mese nel 2011, quando ad essere assistiti sono stati invece in 5.084. Un numero comunque supe-riore di circa 500 persone, se con-frontato con quelli di ottobre e no-vembre, quando di casi se ne sono rilevati invece 4.500. Come anticipa-

to, però, si tratta di numeri che non preoccupano troppo, non creano al-larmismo».

«Diversa è stata la situazione degli anni immediatamente prece-denti, quando avevamo a che fare con il virus H1-N1, la cosiddetta Suina. Questo tipo di virus risale a

un paio di anni fa e prima ancora eravamo stati allertati per far fronte a pandemie analoghe. Ma negli ulti-mi due anni, la situazione pare es-sersi ristabilita e quelle con cui ab-biamo a che fare oggi sono norma-li influenze stagionali, niente di pa-ragonabile a un'epidemia. I numeri

sono lì a dimostrarlo». Per lo più, si ha a che fare con

casi che colpiscono prevalentemen-te le persone anziane, per loro costi-tuzione più sensibili ai cambi di sta-gione e alle temperature più rigide. Sono loro, insieme ai più piccoli, a risentire principalmente del fenome-no e a richiedere le cure più urgenti. «I sintomi sono quelli più comuni: respiratori (tosse e starnuti) e gastro-enterici (mal di pancia, diarrea e vo-mito). Il consiglio principale, per evi-tare di contrarre il virus rimane prin-cipalmente il rispetto delle misure igieniche. È molto importante lavarsi frequentemente le mani, dal momen-to che il virus si trasmette molto fa-cilmente per via aerea. Toccare un oggetto o entrare in contatto con una persona influenzata e poi portar-si la mano alla bocca, senza essersi prima lavati, per esempio, è uno dei modi più banali per contrarre l'in-fluenza. Siamo comunque sempre in contatto con il ministero della Salute, da cui riceviamo costantemente de-gli aggiornamenti in merito”.

CNA, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI

A

Il picco raggiunto tra gennaio e febbraio. «Sono numeri che non preoccupano». Ecco perché

5.078 cremaschi influenzati

Si può scegliere il carrozziere di fiducia alla stessa tariffa

Fresenius: le cifre del successo dell’azienda di Palazzo Pignano

Banca Cremasca dà il benvenuto al nuovo consigliere Marta Bolzani

Martedì, i sindacati e i dirigenti della Koch Heat Transfer di Bagnolo Cremasco si sono dati appunta-mento per tentare di trovare la quadra a una situazione che ha avuto inizio nel 2011, quando l’azienda chiese la cassa integrazione per tutti gli allora 190 dipendenti. Nel corso dei mesi, di quei lavoratori ne sono rimasti solo 173, tra operai e impiegati, tutti assunti a tempo indeterminato; gli altri hanno preferito cercare un nuo-vo posto di lavoro.

D’altra parte, che le cose non sarebbero migliorate nemmeno per il 2012 lo si era già capito l’anno scorso e, a dicembre, si è quindi convenuto per il rinnovo del-la cassa. Insieme alla cassa straordinaria, l’accordo tra la dirigenza della Koch e i sindacati prevedeva però anche una rotazione di tutti i lavoratori a parità di con-dizione, in modo che non fossero gli stessi a doverse-ne stare a casa con le mani in mano.

«Su questo punto, purtroppo, l’azienda non ha ri-spettato quanto siglato con le rappresentanze dei la-voratori» interviene Massimiliano Bosio, che cura le trattative per conto della Fiom-Cgil e che definisce l’incontro di martedì come interlocutorio. «La Koch ri-tiene qualcuno più indispensabile di altri, per via della sua professionalità. Noi abbiamo proposto allora che i lavoratori meno qualificati possano venire affiancati a quelli più esperti e su questo l’azienda ha dato la sua disponibilità. La nostra paura è che il non accettare la rotazione sia un modo da parte dell’azienda per far capire quali sono i lavoratori che potrebbero essere lasciati a casa».

La questione che più divide le parti, infatti, è l’ipote-si ventilata qualche mese fa dalla multinazionale ame-ricana di licenziare almeno 80 dipendenti, un’ipotesi che, tuttavia, sembrerebbe scongiurata, anche se il condizionale è d’obbligo. Quantomeno non si parla più di 80 persone, ma di un numero molto più gestibile da parte dei sindacati. Nel frattempo, infatti, sono perve-nute diverse nuove commesse e se è vero che ci vorrà del tempo per capire se saranno in grado di riassorbire l’intera forza lavoro, la sensazione che si stia finalmen-te uscendo dal guado è concreta. A meno di trovarsi di fronte a fatti particolarmente gravi e questo è negato dalle prospettive attuali; quest’anno dovrebbe trascor-rere con maggiore tranquillità.

«Come sindacato, abbiamo dato anche la nostra disponibilità alla mobilità incentivata, anche nel caso di effettiva ripresa, purché questa misura sia vincolata esclusivamente alla volontà del dipendente e, soprat-tutto, preveda una quota consistente. Quanto propo-sto oggi dall’azienda ci pare francamente insufficiente, in termini di quantità e di modalità. Preferirei non entra-re nello specifico dell’entità in questione, perché siamo ancora in fase di trattativa. Ci sono margini per trovare un accordo, la distanza tra le nostre proposte non è così eccessiva».

«La mobilità potrebbe anche essere la soluzione idonea per consentire un accompagnamento alla pen-sione per quanti si trovano nelle condizioni. Va anche detto che la recente riforma del governo Monti ha ri-dotto il numero di quanti potrebbero beneficiare di questa strategia. Ad ogni modo, ci ritroveremo il pros-simo 16 marzo, in attesa delle decisioni del Governo in materia di ammortizzatori sociali, così da avere le idee più chiare in merito alle alternative a disposizione».

173 dipendenti Kochtemono per il futuro

Crema Sabato 25 Febbraio 201213

DOPO I 114 LAVORATORI FAIP

Page 14: Il Piccolo Giornale di Cremona

Con i tempi indicati dall'assessore re-gionale Raffaele Cattaneo in commissio-ne territorio del Pirellone, dove ha rispo-sto a un'interrogazione dei consiglieri del Pd Fabrizio Santantonio, Agostino Al-loni e Franco Mirabelli, è quasi certo che la Tem non sarà pronta in tempo per l'inizio di Expo 2015. Secondo quanto previsto da Cattaneo i lavori dovrebbero cominciare, se si concluderà positiva-mente e in tempi brevi un problema sorto tra Cipe e Corte dei Conti, a fine marzo.

Il crono programma prevede che i can-tieri chiudano dopo 1.295 giorni, e all'ini-

zio delle manifestazioni di Expo ne man-cano oggi solo 1168. L'inaugurazione della Tem, se tutto andasse per il meglio, avverrà dunque quasi sei mesi dopo il taglio del nastro delle manifestazioni. Una seconda novità, appresa dalle parole dell'assessore, è che ancora oggi non esiste un impegno economico per la rea-lizzazione di opere fondamentali per

completare il quadro della mobilità legata alla realizzazione della Tem, ovvero il pro-lungamento delle linee M2 e M3 della metropolitana milanese.

«È molto importante» dichiara Agosti-no Alloni, «che si faccia ogni sforzo per essere pronti con la Tangenziale esterna in tempo per Expo 2015, e non solo con il tracciato autostradale. La Tem si potrà

considerare completa quando sarà ulti-mato l'intero quadro della mobilità, come chiesto dai comuni che hanno dato a questa condizione via libera al progetto. Si tratta delle opere ferroviarie, del com-pletamento della riqualificazione della Paullese e del prolungamento delle due linee della metropolitana».

In merito a queste ultime, Alloni sotto-

linea che «Atm ha già definito il progetto definitivo. Le opere accessorie della Tem possono concorrere ad utilizzare parte di quei 9 miliardi di euro che Monti ha otte-nuto dall'Europa anche per opere di mo-bilità sostenibile, ma perché ciò accada occorre che i soggetti interessati si candi-dino ad ottenere quei fondi sottoponendo al Governo progetti già cantierabili. Per questo è necessaria una convocazione urgente di un tavolo tecnico istituzionale perché tutti i soggetti coinvolti definisca-no il piano finanziario e quanto serve per passare dal progetto alla realizzazione».

di Gionata Agisti

illa Obizza di Bottaiano, nel Comune di Ricen-go, è uno dei pochi esempi di grande di-mora storica lombarda,

realizzata secondo i canoni e gli stili architettonici delle famose ville venete palladiane. Ma, se non si interviene con un restauro di consolidamento strutturale, l’edificio rischia il crollo, per un persistente stato di degrado e di abbandono che dura ormai da 15 anni. Per evitarlo, da alcuni anni e precisamente dal maggio del 2007, un gruppo di cittadini si è posto l’obiettivo di salvarla, coin-volgendo enti pubblici e privati.

Ne è nata la Fondazione Vil-la Obizza, esempio di sinergia tra soggetti pubblici e privati uniti da un unico obiettivo, di interesse esclusivamente stori-co-culturale. A luglio dello stes-so anno, la Fondazione ha ac-quistato la Villa e ha dato il via al proprio lavoro di recupero della struttura. Un lavoro travagliato, soprattutto per mancanza di ri-sorse a disposizione, ma ora c’è una novità, come ci aggiorna il presidente, Angelo Brambilla,

in carica da un anno. «Abbiamo terminato il progetto

che ci permette di mettere in si-curezza la villa, a partire dal rifaci-mento del tetto, perché la struttu-ra non si degradi ulteriormente. Il progetto è già definitivo e, al ter-mine di questa prima fase, ne è prevista una seconda, che riguar-da invece l’interno dell’edificio. Lo abbiamo presentato alla So-printendenza, ricevendo un so-stanziale apprezzamento. Ora, però, dobbiamo aspettare di sa-pere cosa ne pensa il ministero per i Beni culturali, a cui spetta

l’ultima parola in merito. Siamo fiduciosi ma non possiamo sbi-lanciarci in previsioni avventate. Di sicuro, non sappiamo quando arriverà la risposta da Roma; po-trebbero volerci mesi».

Il progetto è stato redatto da una squadra di professionisti, composta dal professor Christian Campanella, del Politecnico di Milano; dal professor Giovanni Pellizzari, dell’università di Bre-scia; dall’architetto Carlo Dusi, docente all’università di Mendri-sio, in Svizzera, e dall’ingegner Giulio Terzini. Il costo dell’opera-

zione si aggira attorno ai 300mila euro, che dovrebbero essere a carico della Soprintendenza, mentre, per quanto riguarda le spese tecniche - direzione dei la-vori, spese di progettazione - queste spettano alla Fondazione, che si sta muovendo per cercare la necessaria copertura di spon-sor privati.

«Speriamo bene» continua Brambilla. «Le cose si compliche-rebbero parecchio se il progetto non venisse approvato. Nel frat-tempo, permane sempre la situa-zione di pericolo per la struttura, che rimane esposta alle intempe-rie. Avremmo voluto poter inter-venire già quest’inverno, ma i tempi di stesura del progetto e di approvazione dello stesso non ce l’hanno consentito. In passato, si era proceduto con iniziative tam-pone ma sia il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazio-ne che la Soprintendenza sono d’accordo nel mantenere d’ora in poi le risorse economiche per l’in-tervento strutturale».

Accanto, alla Fondazione, di cui è socia, opera l’associazione «Daniele Verga - Amici di Villa Obizza», che la affianca nella pro-mozione e sensibil izzazione

dell’opinione pubblica riguardo al progetto di recupero. Nel corso del 2011, l’associazione ha dato il via a un progetto didattico, che ha coinvolto l’istituto comprensi-vo «Falcone e Borsellino» di Offa-nengo. «Il progetto è durato un anno» precisa la presidente Elisa Foglia. «Gli studenti hanno fatto sopralluoghi alla villa, scritto fa-vole, anal izzato documenti dell'epoca, visionato spartiti del ‘700, musicato una canzone de-dicata all'edificio e molto altro ancora. L’obiettivo è stato non solo quello di sensibilizzare i ra-gazzi verso la salvaguardia e il recupero di un patrimonio cultu-rale e architettonico che li appar-tiene, in quanto generazioni futu-re, ma anche quello di far scoprire loro le realtà del territorio in cui vivono. Siamo felici di aver trova-to approvazione e terreno fertile da parte di tutti coloro che hanno aderito al progetto».

Il progetto è stato coronato

dalla pubblicazione del libro «Villa Obizza - Scienza e Diletto». Il li-bro, patrocinato dalla provincia di Cremona e realizzato grazie al contributo del Rotary Club San Marco e della Popolare per il Ter-ritorio, è stato presentato al pub-blico alla fine di gennaio, presso la sala musicale Giardino di via Macallé. Ora è in vendita presso l’edicola di piazza Duomo, a Cre-ma.

«La nostra associazione conti-nuerà la sua attività di sensibiliz-zazione. Siamo stati i promotori di questo progetto e continueremo a essere fiduciosi dell'opera, non solo delle istituzioni, ma soprat-tutto dei privati. Sarà solo grazie a un'ottica imprenditoriale che il progetto potrà essere portato avanti. I contenuti del libro ci han-no felicemente stupito: i ragazzi hanno colto perfettamente quale sarebbe il gravissimo danno do-vuto all’eventuale perdita di que-sto straordinario edificio».

Progetti, risorse, autorizzazioni. Far conoscere agli alunni il patrimonio artistico del territorio

V

Villa Obizza, ultimi sviluppi

Tangenziale milanese, sfida contro il tempo

Nel week-end del 25-26 febbraio 2012 gli arbitri cremaschi scenderanno in campo indos-sando una maglietta (foto) che celebra i 75 anni dalla fondazione della sezione Avis di Crema ed il centenario dell’AIA (Associazione Italiana Ar-bitri). Un progetto fortemente voluto da tutto il consiglio direttivo della locale sezione AVIS e dal direttivo della sezione degli arbitri di Crema «Cristian Bertolotti».

Un evento che intende promuovere i valori di solidarietà e altruismo. Lo scopo è quello di sensibilizzare anche il mondo sportivo locale al tema della donazione di sangue; gesto fonda-mentale ed indispensabile alla sopravvivenza di migliaia di persone che quotidianamente necessitano di sangue.

Un’iniziativa che vedrà coinvolti arbitri, pub-blico e calciatori che parteciperanno a tutte le gare, dalla seconda categoria ai giovanissimi, della delegazione provinciale di Cremona.

I responsabili delle diverse società contribu-

iranno alla buona riuscita del progetto distri-buendo al pubblico e ai calciatori il materiale divulgativo dell’Avis.

Lo scorso mercoledì 22 marzo si è tenuta la commissione con-siliare di Garanzia sul tema del “teleriscaldamento”; ospite Giu-seppe Tomaselli presidente del-la Società cremasca calore (Sc-ca) che gestisce l’impianto. I consiglieri comunali hanno volu-to conoscere a situazione socie-taria, in riferimento alle difficoltà economiche-finanziarie in cui Scca pare versare.

Quello che aveva fatto sorge-re qualche dubbio era stata la ri-chiesta della società di poter ra-

teizzare un debito verso il comu-ne di Crema di 250.000 euro. Rateizzazione concessa, ma la domanda è stata: come mai Sc-ca è in difficoltà a pagare un de-bito verso il Comune?

Sono state presentante dal presidente Tomaselli alcune ci-fre: 22 milioni di investimenti a fronte di 105 contratti. Nel 2010 l'esercizio della Scca si è chiuso con 402mila euro di perdita e nel 2011 sembra possa esserci una chiusura negativa tra i 50 e i 100 mila euro. Il socio privato (Cofe-

ly) che partecipa al 48 % nella società, a fronte di una spesa di lavori di 10 milioni di euro, è rien-trato già del 90% e con lui la ditta che ha fatto i lavori di posi-zionamento delle reti (Fimet) con affidamento diretto dei lavori.

Pare, inoltre, che la potenziali-tà dell’impianto sia vicino alla saturazione, e con due o tre nuo-vi allacci significativi (le nuove scuole in costruzione in zona S.Bartolomeo, ad esempio) non sarà più possibile sottoscrivere altri contratti.

Arbitri e Avis: un connubio solidale

Da sinistra: Elisa Foglia, Pietro Pasquini, docente organo al Conservatorio di Udine e Giuliano Paolella (segretario Fondazione Villa Obizza)

ALLONI: «FARE OGNI SFORZO PERCHÉ SIA PRONTA ENTRO IL 2015»

FUOCO DI DOMANDE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE TOMASELLI

CremaSabato 25 Febbraio 201214

«Perché i debiti del teleriscaldamento?»

Page 15: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Gionata Agisti

edizione numero 26 del Gran Carnevale Cremasco si è con-clusa con la vittoria del gruppo «Amici», autori del carro «Ma quali tempi moderni». Ora è

tempo di bilanci. Dai primi dati emersi, i conti dell’organizzazione ne risentiranno anche quest’anno. Paradossalmente, no-nostante le tre domeniche di sfilata, i risul-tati, in termini di entrate, sono stati inferiori a quelli dell’anno scorso, quando solo una domenica su quattro – una era di recupero – andò a segno ma, in quel caso, il bel tem-po giocò a favore.

«E, tuttavia, se consideriamo solo l’ulti-ma domenica, non possiamo che dirci soddisfatti» commenta il presidente del comitato organizzatore, Eugenio Pisati. «Abbiamo registrato all’incirca 4mila pre-senti. Il problema è che solo 400 di loro erano paganti. Da come si era messa la giornata, non ci aspettavamo niente di buono. Al mattino, avevamo anche pensato di sospendere la sfilata, perché si era mes-so a piovere un po’, per fortuna la situazio-ne è poi migliorata». Gli unici a rimetterci sono stati i fuochi d’artificio, previsti a con-clusione della manifestazione.

Ma gli organizzatori stanno pensando di

riproporli in un’altra occasione, probabil-mente in estate. «È qualcosa più di un’idea» continua Pisati, «ma non sappiamo ancora dove potremmo organizzarla e come sarà strutturata, se riproporremo qualche carro o se ci limiteremo allo spettacolo pirotecni-co. Ne dovremo discutere con la nuova amministrazione comunale, dopo le elezio-ni di maggio. Certo, vedendo i risultati che otteniamo, quando le condizioni meteo ce

lo permettono, siamo spronati in questa direzione. Esperienze di questo genere ce ne sono già, si veda Viareggio o Putignano ma anche Alba Adriatica, dove ogni anno, ad agosto, siamo invitati a rappresentare Crema con la nostra maschera».

Tornando al discorso economico, non è che la politica dei “buoni” da voi adottata rischi di essere controproducente? «L’idea dei “buoni” nasce per incentivare la parte-

cipazione al Carnevale dei cremaschi, che stranamente sono sempre meno numerosi del pubblico proveniente dalle altre città. Nel caso di domenica scorsa, addirittura lo speaker non riusciva a trovare un solo cre-masco presente tra il pubblico. Ovviamen-te, il “buono” ha senso solo se riusciamo a sfruttare a pieno tutte e tre le giornate, por-tando in cassa un buon ricavo, altrimenti può essere una politica da rivedere».

Il Carnevale sopravvive, letteralmente, grazie agli sponsor privati, numerosi, e ai biglietti venduti. Ogni tanto, anche i volon-tari contribuiscono di tasca loro. Ma, consi-derato che gli ultimi tre anni si sono chiusi in rosso, il rischio concreto è che per l’edi-zione del 2013 si debba tagliare qualcosa. «Noi ce la metteremo davvero tutta per continuare a garantire una manifestazione di qualità ma oltre a regalare la nostra pas-sione e il nostro lavoro alla città di più non possiamo fare. Dobbiamo ricorrere alla ge-nerosità di quanti ci aiutano economica-mente. Qualcuno si dovrà mettere la mano sul cuore. C’è chi lo ha già fatto, dobbiamo, infatti, ringraziare l’Asvicom per il suo con-tributo ma auspichiamo che anche altre associazioni di categoria si avvicinino alla nostra realtà. Il Carnevale ha dimostrato di essere una manifestazione che alimenta l’indotto della città».

L’

Agostino ALLoni (PD) interviene suLL’Argomento

Minori entrate rispetto allo scorso anno. Ha vinto il gruppo «Amici». Fuochi d'artificio forse in estate

Il carnevale è andato ancora in rossoL’Assessorato alle politiche

sociali del Comune di Madi-gnano organizza un corso fisio-terapico di prevenzione per i cittadini over 60, fino al 12 giugno 2012.

Il corso si tiene il martedì dalle ore 14,45 alle ore 15,45 nella palestra della Polisporti-va. Il corso è gratuito: a carico dei partecipanti vi sarà unica-mente il costo dell’assicurazio-ne (€ 12,00). È necessario pre-sentare il certificato del medico di base.

Torna per il terzo anno con-secutivo il corso di italiano per stranieri, un'iniziativa che negli scorsi ha avuto un successo veramente inaspettato. Così, l'amministrazione comunale di Madignano - Assessorato per i servizi sociali - ripropone l'edi-zione 2012 del corso di alfabe-tizzazione alla lingua italiana ri-volto a tutti i cittadini stranieri residenti a Madignano che, ini-ziato il 17 febbraio, terminerà il 25 maggio 2012.

Il corso si tiene ogni venerdì presso il Centro sociale di via Lago Gerundo (sede Auser) dalle 18,30 alle 20. Il costo di iscrizione è di 5 euro. Per le iscrizioni rivolgersi all’assisten-te sociale del Comune nei gior-ni di martedì, giovedì e sabato, dalle ore 10 alle 12.

Prevenzionee fisioterapia per anziani

L’italianoper stranieri,

terzo anno

Si è parlato della revisione del Piano cave provinciale di Cremona mercoledì 22 febbraio in VI Commissione mmbiente del Consiglio regionale. Una prima illustrazio-ne del testo da parte del presidente e un intervento im-portante per il cremonese, quello di Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd.

Alloni ha, infatti, ricordato che non si tratta di un nuo-vo piano, ma di una revisione, appunto, in quanto lo strumento è già stato approvato nel 2003 e quindi scade nel 2013: «E’ atteso dal territorio a 360 gradi» ha aggiun-to, «sia da parte delle istituzioni, che dalla politica, che dalle associazioni ambientaliste, perché non va a modi-ficare il volume del materiale da cavare».

Alloni ha spiegato che due differenti situazioni sotten-

dono l’attesa dell’approvazione del piano: «Da una parte c’è l’urgenza che venga votato perché ci sono casi, co-me la cava Alberti di Crema, che aspettano da troppo tempo la ripresa della possibilità di cavare, quindi di la-vorare. In questo contesto, anzi, ci troviamo in una situa-zione dove l’azienda, che sta soffrendo la crisi del setto-re edilizio, ha messo in cassaintegrazione i propri dipen-denti e ne minaccia il licenziamento perché non arriva l’autorizzazione. Non si capisce dunque come mai si tergiversa».

Dall’altro lato, però, coesiste la richiesta di inserimen-to nel piano di un nuovo giacimento di argilla, collocato nell’area della riserva naturale del Pianalto della Melotta, dove insiste un importante geosito. «Si tratta di un’area

con tantissime tutele (Sic, Natura 2000, zona sismica, Piano territoriale di coordinamento provinciale, e persino Piano territoriale regionale) e ciò nonostante si vuole in-serire un giacimento di quasi 3 milioni di metri cubi, giustificato solamente dal fatto che a chiederlo, attraver-so un protocollo con la Provincia, sono i Comuni di Ti-cengo, Soncino e Casaletto di Sopra, in cambio di stra-de, rondò e soldi».

Alloni ricorda poi che «gli imprenditori interessati a questo giacimento hanno un’enorme riserva a disposi-zione per almeno 10 anni. Non si capisce pertanto la fretta di inserire questo scempio ambientale quando l’anno prossimo alla scadenza del piano cave si potran-no trovare soluzioni alternative ai siti tutelati».

«Sì, e presto, al piano cave, ma non tocchiamo la Melotta»

Crema Sabato 25 Febbraio 201215mADignAno/1

mADignAno/2

Page 16: Il Piccolo Giornale di Cremona

CASALMAGGIORE

Bar Giulia angolo Conad CasalmaggioreBar Barracuda via Martelli 2 CasalmaggiorePortici del Municipio piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Italia piazza Garibaldi CasalmaggioreFarmacia Comunale piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Tavola Calda Centro Commerciale Padano CasalmaggioreRist. Pizz. Piccolo Paradiso via Molossi 47 VicobellignanoBar La Nuova Luna via Roma 7 Torricella del PizzoPortici del Comune piazza Italia Scandolara RavaraBar Pizzeria Il Vesuvio via Buschini 16 CastelponzoneCaffè Roma via Giuseppina 97 Solarolo RainerioBar Sport via Grasselli Barni San Giovanni in CroceBar Time Out via della libertà 46/b Martignana di PoFermata KM piazza Comaschi GussolaBottega del Gelato via Cavallotti Piadena

Qui trovate la vostra copia GRATUITA de

Sabato 25 Febbraio 201216L’esigenza di un palazzetto all’altezza della serie A cozza contro i rigidi vincoli della crisi economica

Casalmaggiore come Roma 2020“Da due anni e mezzo non sono più in comune, dunque devo fidarmi del

ragioniere che ha in mano il bilancio. Tuttavia credo vi siano margini di com-patibilità e operatività”. Così, con un invito e senza polemica, Toscani sug-gerisce a Silla di non accantonare l'idea di ristrutturazione della Baslenga nonostante la crisi. “Se ci sono 150mila euro per la tribuna retrattile, si po-trebbe far lievitare quella cifra, non solo con i soldi del pubblico, ma anche delle società – e non parlo solo della Pomì – che utilizzano la Baslenga. Ci sono possibilità: un piano di alienazioni, ad esempio, un contratto decenna-le di gestione, operazioni di urbanistica con la possibilità di intervenire sulla quota delle partecipate. E anche il fatto che la Provincia, come ente, dovrà sciogliersi: possibile che qualche fondo non arrivi a Casalmaggiore, dove pure ci sono immobili dell’ente provinciale? Vogliamo solo smuovere le ac-que: nel caso specifico della Pomì per non chiedere altre deroghe. In gene-rale perché la crisi non immobilizzi Casalmaggiore. La spesa non è eccessi-va: è una via di mezzo tra quella minima per la tribuna retrattile e la massima per un palazzetto nuovo, oggi impensabile”. Con questi chiari di luna, la vera domanda è: e se il volley a Casalmaggiore non durasse a lungo a questi livelli? “Lo stesso inghippo emerse con la Casalese scesa dalla serie D, col campo nuovo già costruito: mi pare che alla fine sia rimasto molto utile. E ancora, se Desalu prende una storta, malediciamo la nuova palestra chiusa? Io dico di no. Si investe sul futuro, non sulla società o sull’atleta. Un palaz-zetto da 700-1000 posti in città ci vuole: per un’assemblea scolastica, per un concerto indoor, per altri sport. La pallavolo in A2 può intanto fare da traino: meglio cogliere l’attimo, consci che non sarebbero soldi buttati”.

Toscani: «I margini ci sono»Così l’ex primo cittadino

di Giovanni Gardani

l destino, anzi la Federazione, ha concesso un anno in più per pensa-re, ipotizzare, fare. Da non sprecare. Parliamo del problema Baslenga: un “problema”, se così possiamo chia-

marlo, emerso con la scalata vertiginosa della Vbc Pomì Casalmaggiore fino ai verti-ci del volley nazionale.

In principio fu la migrazione, tanto che a luglio sembrava scontato che la squadra passata da Tartari a Milano (l’allenatore) dovesse giocare le gare interne a Viadana. Poi, da un lato i buoni propositi squaderna-ti a Milano (la città), dall’altro i tanti proble-mi mostrati dalla pallavolo italiana, al con-fronto dei quali una deroga al palazzetto pareva davvero poca cosa (mal comune mezzo gaudio), hanno fatto sì che nel giro-ne d’andata le rosa potessero giocarsela in Baslenga. In deroga appunto. Una deroga prorogata di altri sei mesi, da gennaio a giugno, perché la pausa invernale inferiore al mese non avrebbe consentito la messa a punto del progetto iniziale, un rattoppo, ma ben pensato.

E siamo all’oggi: la Pomì ha dimostrato di essere una neopromossa da playoff; il problema palazzetto resta. Se non che da una sola ipo-tesi si è passati a due opzio-ni: come nella marcetta Alli Galli meglio essere in tanti, no? Ebbene, il piano A (o B, a seconda delle sensazioni) è lo stesso ipotizzato per l’in-verno: coprire la tribuna della Baslenga con una struttura di acciaio anodizzato, che contenga fino a 500 posti: stesse dimensioni in toto, ma una tribunetta più ripida, che possa contenere il minimo sindacale di spettatori am-

messo ad una serie A. Il piano B (o A, anche qui fate vobis) im-

pone invece uno sforzo economico notevo-lissimo: rifare, di fatto, la palestra, o meglio

uno dei quattro lati, inve-stendo su una nuova tribuna a fronte di quella esistente, e dando quindi una dimen-sione perimetrale anche al tifo. Più che un restyling, una rivoluzione. Che costa 500mila euro. E su questo le parole si stanno arenando: il progetto del geometra ca-salese Stefano Busi è infatti apprezzabile e caldeggiato dall’ex sindaco di Casal-maggiore Luciano Toscani. D’altro canto, l’attuale primo cittadino Claudio Silla ha

frenato, parlando di costi eccessivi. Per fa-re un paragone, qualcosa di simile all’altolà di Monti per Roma 2020…

Una piccola precisazione, sfuggita ai più: nel progetto c’è un piccolo passaggio che non va: i canestri del campo da basket, in-fatti, sono a muro, ma da regolamento, da ormai 4-5 anni per disputare un campiona-to occorre munirsi di canestri a soffitto, oppure meccanizzati (molto costosi: anche 10mila euro l’uno). Certo, il disegno dei ca-nestri potrebbe essere stato semplicemen-te stilizzato: però se la spesa fosse davvero quella sopra indicata, anche una modifica ai “cesti” porterebbe ad un incremento so-stanziale del budget. I tempi di realizzazio-ne sarebbero umani: tre mesi (un mese solo per l’altra ipotesi). Ma prima di ogni altra cosa servono sponsor. Senza quelli non si parte nemmeno…

I

Il progetto firmato dal geometra Busi

L'ex sindaco Luciano Toscani

L’ex sindaco Toscani spinge per un progetto di ampliamento. Per il successore è troppo caro

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Casalmaggiore Sabato 25 Febbraio 201217Il progetto decennale dei fratelli Canevarolo verso l’ultimazione. Corsa contro il tempo per i lavori di rifinitura

On line il sito dell’autodromo di San Martino del Lago. In pista dal 15 aprileIl Circuito di Cremona accende i motori

L'edificio didatticoL'edificio dei box L'edificio fiera

Sotto il progetto del circuito automobilistico. Sul fondo la pista per kart

In Breve

CASALMAGGIORE - Dopo la prima uscita di domenica scorsa tra le vie delle frazioni casalesi di Roncadello e Cicognara, replicata martedì pomeriggio in piazza Manzoni a Viadana, la sfi-lata dei carri allegorici organizzata dall'associa-zione 'Amici di Roncadello e Cicognara' sbar-cherà domani (domenica 26 febbraio) a Casalmaggiore.

L'anello di piazza Garibaldi sarà il nostrano Sambodromo, dove alle ore 14,30 sfileranno cinque carri: 'Legoland', 'Roncadello Express', 'Benvenuti al polo', 'La natura incantata' e 'SpongeBob'.

L'evento è organizzato in collaborazione con la Pro Loco. Il pomeriggio verrà deliziato da bevande corroboranti, gnocco e polenta fritti. Verrà inoltre allestita una mostra fotografica sulle maschere carnascialesche.

GUSSOLA - Come già accaduto nelle confi-nanti Martignana Po e Solarolo Rainerio, la pro-gettata realizzazione di una centrale fa discutere e divide il paese. Se negli altri casi si tratta rispettivamente di impianto per la produzione di energia elettrica attraverso l'utilizzo di oli vege-tali e di centrale a biomasse, a Gussola in can-tiere c'è la costruzione di una centrale a biogas. Alle ore 17 di oggi presso il Centro Culturale si terra un'assemblea organizzata dal locale comi-tato che si oppone alla costruzione dell'impianto nel casalasco. Cremona si conferma la provincia pilota in Lombardia negli impianti di biogas, ma non mancano perplessità dal mondo di agricol-tori e consumatori (ettari tolti a una produzione di elevato livello) e da quello ambientalista. Insomma, le tanto agognate energie rinnovabili suscitano ancora parecchie perplessità.

TORRICELLA DEL PIZZO - La notizia è ufficiale da ieri sera. Il primo cittadino di Torricella Emanuel Sacchini si ricandiderà a sindaco. Quello di Torricella del Pizzo è l'unico Consiglio Comunale del casalasco per il cui rinnovo si andrà alle urne nell'imminente pri-mavera. Tra l'altro si tratta dell'unico Consiglio che sarà composto di soli 6 consiglieri (4 di maggioranza e 2 di minoranza), in ottemperan-za alla nuova normativa per i Comuni al di sotto dei mille abitanti.

La decisione di Sacchini è stata comunicata ai colleghi del gruppo di maggioranza nel corso di una riunione che si è tenuta nella serata di ieri. Il comune casalasco va alle urne in tempi sfasati a seguito dell'incidente che costò la vista nel gennaio '98 all'allora sindaco Guerrino Barbieri.

CarrI aLLegOrICI a CaSaLMaggIOreCentraLe dI guSSOLa, OggI aSSeMBLea tOrrICeLLa, SaCChInI SI rICandIda

CASALMAGGIORE - Era nell'aria, e alla fine non è stato possibile prorogare la cassa integra-zione per gli oltre 100 metalmeccanici della Coge-me e Siderimpex di Casalmaggiore. Giovedì si è tenuto un incontro voluto dai sindacati, che chie-devano un prolungamento della cassa di sei mesi. Il commissario giudiziale ha respinto la richiesta, tanto che la prossima settimana partiranno i licen-ziamenti: 28 i dipendenti della Cogeme interessa-ti e 74 della Siderimpex. I lavoratori avranno dirit-to ad un periodo di mobilità che varia da uno a tre anni, a seconda dell'età, con uno stipendio men-sile di circa 800 euro. Oltre al commissario Mar-gotti e ai sindacalisti, erano presenti il sindaco casalese Silla e l'assessore provinciale al Lavoro Orini. La speranza è che possano andare in porto alcune trattative con aziende che hanno manife-stato interesse a rilevare l'attività produttiva.

COgeMe e SIderIMpex, nIente CaSSa

di Simone Arrighi

ll'alba del nuovo millennio era solo un sogno, coltivato da due fratelli con la passione per le due ruote. Nel 2003, per Marzio ed Alessandro

Canevarolo, quel sogno inizia a diventa-re realtà: in nove anni, fra contatti e contratti, esplorazioni e progetti, l'idea embrionale di un autodromo nella bassa padana prende lentamente forma. E con la forma, arriva pure il colore: quel-lo grigio scuro dell'asfalto appena steso,

bordato del biancorosso dei cordoli e del verde di un contesto rurale che gli stessi ideatori del circuito provano a non intac-care oltre il dovuto. Manca solo il rombo dei motori, che si sentirà presto in quello che a livello nazionale viene già ricono-sciuto come il circuito di Cremona: il 15 aprile (è una corsa contro il tempo per gli ultimi lavori: possibile un rinvio) sarà il giorno dell'inaugurazione. Prima di quel-la data, sarà possibile visitare l'autodro-mo in maniera virtuale, grazie ai vari vi-deo del circuito presenti in rete. In con-creto ci si potrà però prenotare alle pro-

ve libere e prendere visione delle proget-tualità dell'iniziativa visitando il sito inter-net appena dato in pasto ad una web community smaniosa di appassionati delle due e quattro ruote (www.circuito-sanmartinodellago.com). Il tam tam mediatico, iniziato da mesi seppur in sordina, giungerà al diapason fra qualche settimana, quando i 3400 metri d'asfalto del circuito principale (il secondo perlunghezza in Lombardia dopo Monza, il quinto in Italia) accoglie-ranno ufficialmente le prime derapate. Servirà un mix di tecnica e aggressività per affrontare l'impegnativa serie di cur-ve che attorcigliano un percorso velociz-zato da un rettilineo di ben 950 metri parallelo alla via Giuseppina. Intorno alla pista, sorta in una superficie di docimila metri quadrati bonificata nell'inverno 2010, gli appassionati trove-ranno un'area paddock della medesima estensione, un parcheggio ancor più grande, un centro di primo soccorso, un gommista, negozi di ricambi e abbiglia-mento tecnico, bar e ristorante. Ecco perché il giorno dell'inaugurazione, secondo i fratelli Canevarolo, sarà una grande festa per tutta la Bassa oltre che un orgoglio per San Martino del Lago: la speranza, di proprietari, amministrazione e paesi limitrofi, è che un'opera di tale

portata possa creare un notevole indotto per l'economia locale, creando - perché no - nuove possibilità d'impiego per la forza lavoro dell'intero circondario. In attesa del 15 aprile, sul web, sarà pos-sibile prenotare le prime prove libere già organizzate sul nascituro circuito per i mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e settembre. Tre i team organizzatori coin-volti: 76 Racing Team, che offre corsi di guida in pista e prove libere a turni per motociclisti, Non Solo Dritto, un'asso-ciazione sportiva nata dalla passione di un gruppo di amici per le due ruote, e

Gully Racing, team di Guglielmo Tarizzo, campione d'Europa nel 2007 nella cate-goria Supersport. Sui siti di riferimento dei singoli team sono disponibili prezzi e date. Oltre alle moto, l'autodromo accoglierà da maggio anche i kart, su di un circuito minore di 1040 metri. Fra corsi di guida sicura, campus estivi per i piloti più giovani, prove libere per moto e gare di kart, c'è da dar ragione ai fratelli Canevarolo quando dicono che al circuito di San Martino del Lago «ce ne sarà per tutti i gusti».

A

I fratelli Canevarolo

Il centro commerciale

Page 18: Il Piccolo Giornale di Cremona

" QUESITO

Perché i vigili non indossanole mascherine antiparticolato?

Egregio direttore,le polveri sottili a Cremona sono diven-tate un problema estremamente serio. Gli enti preposti, soprattutto le autorità sanitarie, sono inadeguate a risolvere l’annoso problema della salute pubbli-ca e grazie alla loro endemica inerzia stanno mettendo a serio rischio la sa-lute dei cremonesi. Il giorno del blocco del traffico - con valori d’inquinamento altissimi oltre 218 μg/m3 di PM 10 e quindi valori altissimi anche di pm 2,5, polveri molto più dannose delle Pm 10 - ho visto che nessun agente dei vigili urbani indossava la mascherina anti-particolato. Possibile che in Comune o al comando dei vigili non ci sia nessuna persona qualificata, tipo il responsabile del servizio di protezione e prevenzio-ne, il medico competente o il rappre-sentante per la sicurezza dei lavoratori, figure espressamente richieste dagli obblighi della legge 81/08 e smi, che si sia sentito in dovere di prescrivere per quelle categorie di persone che svolgo-no attività lavorativa e continuativa in mezzo al traffico cittadino (vedi soprat-tutto vigili urbani) la tutela della loro salute vista l’altissima esposizione da polveri a cui sono stati esposti, ad uti-lizzare una maschera facciale protettiva del tipo FFP3, la cui efficienza filtrante minima garantita e del 98%? Siamo alle solite, le leggi ci sono ma come sempre le competenze di coloro che devono farle osservare sono inadegua-te. Tra le varie misure, si obbliga a limi-tare le temperature nelle abitazioni e negli uffici a 20° C, che sono ancor og-gi sprovvisti di moderne tecnologie sia per la produzione del calore, sia per il controllo delle temperature. Queste ri-chieste non permettono dei controlli seri e quindi non produrranno nulla sul fronte dell’inquinamento

Elia SciaccaCremona

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" OlTrE lO SPECChIO

E’ ora di preoccuparsidella questione ambientale

Egregio direttore,siamo il gruppo femminile “Oltre lo Specchio” di Cremona, aderente al mo-vimento nazionale “Se non ora quan-do”. Come donne e come cittadine re-sponsabili, vogliamo esprimere la no-stra forte preoccupazione, la nostra in-quietitudine ed anche la paura che ci provocano l’inquinamento dell’aria, ma anche del suolo, di tutto l’ambiente in cui viviamo con le nostre famiglie. Il no-stro appello è questo: i sindaci diano pubblica e concreta udienza alle istanze dei cittadini espresse attraverso i movi-menti di opinione, le rappresentanze politiche, le rimostranze dei singoli e si facciano carico di prendere provvedi-menti forti, anche apparentemente im-popolari, per dare finalmente concrete speranze di soluzione, a breve, medio e lungo termine alle aspettative di buona vita che tutti ci auguriamo. Non abbia-mo, infatti, finora visto nessuno dei no-stri rappresentanti, da noi delegati alla gestione della cosa pubblica, che si sia esposto in primo piano allo scopo di informare sul tipo di rischi sanitari che noi tutti corriamo, dare direttive di com-portamento, emanare provvedimenti significativi, progettare alternative eco-logiche coerenti, fare cioè tutto quanto ci si aspetterebbe da chi responsabil-mente si è assunto il dovere di tutelare diritti, ma anche richiamare ai doveri la cittadinanza tutta. Non crediamo ci sia più tempo, nè che sia più il tempo di tergiversare o di nascondersi dietro chissà quali scuse. A Cremona ed in provincia l’invivibilità dell’ambiente e la mancanza di tutela dei beni comuni so-no cosa di gravità inaudita in senso as-soluto: sono nostri i primati di malattie fortemente invalidanti, ma anche le dif-ficoltà dei collegamenti con le altre città attraverso i trasporti pubblici, l’inesi-stenza di piste ciclabili degne di questo nome e di alternative efficaci al traspor-to privato in città. E poi la presenza di moltissimi siti altamente inquinanti, a partire dalla famigerata Amoco, che or-mai da anni distruggono il suolo, l’incre-dibile tentativo del Presidente della Provincia Salini di invalidare l’esito del

referendum sull’acqua pubblica, i pro-blemi di compatibilità ambientale solle-vati dal progetto del terzo ponte, la fa-migerata Strada Sud, la Cremona-Man-tova... Ma l’elenco sarebbe lunghissi-mo. L’esistenza di tanti gruppi di atten-zione in campo ecologico, da Luci a Legambiente, all’Arci (come contenito-re di numerose iniziative di informazione e sostegno alla responsabilità dei con-sumatori), al comitato per l’Acqua Bene Comune, alle organizzazioni sindacali di varie aree, ad alcuni partiti politici che stanno riflettendo sullo scollamento delle loro rappresentanze dalla base, farebbero sperare in un movimento vir-tuoso che sposti l’attenzione dal consu-mismo sfrenato alla cura come valore fondante della società, tuttavia il potere e il prestigio dei sindaci restano l’unica forza, in democrazia rappresentativa, che possa concretamente attivarsi.Gruppo “Oltre lo Specchio” Cremona

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" aPPEllO

PM10, è arrivato il momentodi fare qualcosa di concreto

Egregio direttore,come tutti sanno, le PM10 nei giorni scorsi hanno toccato uno storico picco di 200 μg/m3, il 400% dei livelli massi-mi previsti dalla legge ed i giorni di persistenza fuori dalla tolleranza hanno già superato i 35 previsti dalla norma. Non va dimenticato che la minaccia ancora più alta per la salute viene dal-le particelle più piccole del PM10 (PM2,5 e minori), di cui sono la compo-nente maggiore. Il nostro sindaco do-menica ha fermato simbolicamente il traffico e vara inutilmente la strategia delle targhe alterne, mettendo però a nudo l’impotenza delle istituzioni loca-li che è confermata dalla chiusura del-la Tamoil: i suoi fumi contribuivano si-curamente alle emissioni delle PM10 eppure la loro assenza non si è sentita. Si badi, non tanto per l’ininfluenza di questa o quella emissione, ma per il fatto che l’aria di Cremona, per la nota meteorologia padana, è la stessa che incombe da Torino a Venezia e quindi è irrilevante il singolo intervento locale. Quindi, pur essendo meritoria dal pun-to di vista educativo la battaglia unita-ria contro le PM10 dei dieci Comuni limitrofi, va detto che, purtroppo, è irrilevante. Il Circolo culturale “Ambien-teScienze”, mentre ricorda ancora una volta quanto affermato all’art. 32 della nostra Carta «la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della colletti-vità...», chiede alla stampa locale, che sulle PM10 in questo periodo si è fatta adeguatamente sentire, di tenere sem-pre alta l’attenzione sul tema e di dare il più ampio spazio possibile alla voce dei movimenti ambientalisti cremonesi che da sempre denunciano la insoste-nibilità della situazione. Ad esempio. “AmbienteScienze” ha una sua propo-sta. Se è vero che Cremona è un po’ il baricentro della Pianura pPadana e che è ai vertici nazionali della mortalità da tumore, il nostro sindaco chieda subito con forza un incontro tra gli as-

sessori regionali per l’ambiente ed i colleghi dei capoluoghi di provincia delle quattro regioni padane per pro-muovere iniziative comuni volte a ridur-re il problema. Alcune idee: spostare il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia; aprire uno specifico “albo forni-tori” della P.A., premiante nei punteggi, alle imprese certificate Iso 14000-14001; chiudere al traffico i centri ur-bani; sostituire con tecnologie più avanzate l’incenerimento dei rifiuti; ri-durre la cementificazione dei territori; potenziare le istituzioni preposte alla difesa ambientale per un più stretto controllo, ecc., ecc. A chi obiettasse che questo vuole anche dire chiedere risorse che in questo periodo non ci sono, si ricorda che solo tre mesi fa, Janez Potocnik, commissario europeo dell’ambiente, sulla inosservanza dei 35 giorni per le emissioni delle PM10 da parte di alcuni membri dell’Ue come Italia, Cipro, Portogallo e Spagna, am-moniva: «Questi Paesi non hanno an-cora affrontato in modo efficace il pro-blema delle emissioni eccessive per l’inquinante atmosferico particolato fi-ne, o PM10». La scadenza per provve-dere era il 2011, pena una multa di ben 1,7 miliardi di €!

Benito FioriPer il Circolo culturale

“AmbienteScienze” ***

" Il rICOrdO

Un saluto affettuosoall’amico Camillo Fervari

Egregio direttore,vorrei ricordare l’amico Camillo Fervari. Camillo l’avevo conosciuto, credo nel 1968 . Avevo 17 anni . Io ed altri giova-ni avevamo chiesto la tessera del Pci. Allora era in uso, come regola interna, che un funzionario della Federazione incontrasse gli aspiranti iscritti. E così avvenne. Fui convocato nella sede del Pci di via Volturno 38 a Cremona e fui accompagnato dalla mitica Ginetta, nell’ufficio di Camillo. Si presentò come responsabile dell’orgazizzazione del Pci. Il suo aspetto era mite, era ben ve-stito con giacca e cravatta e il suo den-te anteriore sporgente lo rendeva sim-patico. Quando parlava trascinava la “s” e faceva un certo effetto sentire da lui le parole “fascismo” e “atifascismo”. Insomma quella sua “s” trascinata con-tribuiva a renderlo simpatico. Quel po-meriggio mi fece molte domande. Lo scopo del colloquio era quello di capire perché intendevo iscrivermi al Pci. Non mi trovai in imbarazzo, anzi. Il colloquio fu piacevole, parlammo della mia fami-glia di provenenza socialista, delle lotte studentesche, dell’invasione sovietica in Cecoslovacchia. Quando gli dissi che una delle motivazioni per la quale mi iscrivevo al Pci era per l’appunto la decisione dello stesso Pci di prendere le distanze dall’invasione, non capii che invece lui era perplesso su quella con-danna. Ci lasciammo con un arriveder-ci. Qualche giorno dopo mi fu recapita-ta la tessera a casa, dal segretraio della sezione della villetta la tessera. E li inziai la mia militanza politica. Con

Camillo, nonostante la defferenza di età, diventammo amici. Conobbi sua moglie Carla, che morì antitempo, il fi-glio Massimo e molti suoi parenti (il mitico Miglio, ecc.). Ogni tanto bronto-lava e ci rimproverava. Non so se era a conoscenza che lo chiamavamo “il brontolo”. Chissà lui che soprannome mi aveva affibiato. In quel periodo co-nobbi anche Deo e spesso noi tre ci trovavamo, assieme ad Italo Ruggeri, al bar del Cittanova per bere “il bianchi-no”. Camillo era un uomo limpidissimo.Non è mai stato un dirigente di primo piano del Pci ma ha sempre svolto i suoi incarichi con grande impegno e professionalità e passione. Toccò a me, in qualità di dirigente della Cgil di Cre-mona, proporgli di diventare segretario dello Spi-Cgil. Entrò in Cremona Soli-dale quando ero vice presidente. Lo vedevo quindi spesso ed ogni volta mi abbracciava con tenerezza e con il suo sorriso ormai da anni privato dal dente sporgente. Insomma, Camillo fu per me e molti altri un uomo che ci ascoltava e con il quale ci si scambiavano opinio-ni anche contrapposte. Fu per molti anni sindaco di Gerre de Caprioli, as-sessore ai Servizi Sociali in Provincia ed in Comune ed amministratore dell’Ospedale di Cremona. Un uomo che non si dimentica facilmente, di grande umanità. Un abbraccio al figlio Massimiliano. Ciao Camillo e scusaci se spesso ti abbiamo chiamo “bronto-lo” ma lo si diceva con affetto. Ti abbia-mo voluto bene.

Gian Carlo StortiCremona

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" STrUTTUrE a CrEMa

Per la lista della Bonaldilo sport è importante

Egregio direttore,quando si parla di strutture sportive non si può fare a meno che confrontar-si con le esigenze della città e del terri-torio. Come avevo già proposto in Con-siglio comunale, l’impiantistica sportiva va vista in un disegno più ampio riguar-dante tutto il territorio. In ogni caso il palazzetto, così come lo stadio di cal-cio, è un bisogno che Crema manifesta da tempo e che necessita di un appro-fondimento dal punto di vista ammini-strativo, finanziario e urbanistico im-portante. Sono convinto che un vero palazzetto polifunzionale, quindi aperto non solo alle nostre squadre di vertice, ma anche per altri utilizzi (penso per esempio a congressi e concerti) po-trebbe essere una risorsa per la città e potrebbe dare risposte anche agli sport minori che spesso si trovano in soffe-renza in merito agli spazi. In questi an-ni l’assenza di una politica comprenso-riale non ha permesso una gestione attenta delle risorse del territorio cre-masco. Non dimentico anche che du-rante la scorsa campagna elettorale i tre candidati sindaco avevano preso l’impegno ufficiale di costruire il nuovo palazzetto. Sempre allora avevamo in-dividuato l’area della ex Voltana come la zona migliore per una infrastruttura di questo tipo. Inoltre, non ho mai de-

monizzato l’intervento dei privati, sen-za i quali il Comune non avrebbe la possibilità economica di costruire al-cunché, ma anzi sono da favorire ricer-cando ovviamente il giusto equilibrio fra l’interesse privato e l’interesse della città e la necessaria trasparenza che deve essere sempre presente in queste operazioni dove si devono salvaguar-dare gli interessi di tutti e non solo quel-li di pochi. Una nuova struttura, palaz-zetto o stadio che sia, non può che diventare un’occasione d’investimento se studiata in maniera polifunzionale, capace di attrarre, in grado di offrire un’opportunità economica. Credo che a tre mesi dalle elezioni non si possano prendere decisioni avventate, ma che da parte nostra però non ci debbano essere preclusioni di nessun genere ed anzi la massima disponibilità al dialogo, pronti a sederci attorno a un tavolo con chiunque abbia progetti nel caso venis-se eletta Stefania Bonaldi come sinda-co. Ciò che è certo è che lo sport per me e la mia Lista Civica, per il candida-to sindaco di Crema del centrosinistra, Stefania Bonaldi e per tutta la nostra coalizione è tra le priorità perché resta un’agenzia educativa importante ed è uno dei fiori all’occhiello che la nostra città può esibire.

Walter della FreraConsigliere comunale

“W Crema… viva”***

" a CrEMa

Chiediamo alla politicamaggiore partecipazione

Egregio direttore,«nel nuovo testo, approvato all’unani-mità nella riunione consiliare del 14 febbraio, poco o nulla cambia rispetto a prima. Non siamo soddisfatti» - di-chiara Alessandro Boldi, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Cre-masco, alle prossime amministrative -. A parole è stato riconosciuto da tutti il valore di stimolo che ha avuto il Movi-mento 5 Stelle durante i lavori della commissione, ma nei fatti, non una delle sedici proposte che abbiamo presentato è stata approvata: né i Re-ferendum cittadini, né la revoca dell’eletto, né il diario di lavoro degli assessori, né le riprese della giunta, nulla di nulla, se non due paroline (“bi-lancio partecipato”) che messe come sono messe e senza un regolamento attuativo, non significano nulla». Il re-ferendum è rimasto di tipo consultivo, ovvero uno strumento privo di effica-cia, senza vincoli per il Consiglio co-munale e con delle barriere insormon-tabili (si parla di raccogliere 1500 firme in 3 mesi per accedere alla consulta-zione). «Sono stati fatti solo pochi pas-si in avanti verso il nostro obiettivo, la democrazia diretta e partecipata, che rimane anni luce distante. Questa po-litica infatti ha ancora paura della par-tecipazione, non capendo che essa è l’unica opportunità di cambiamento nel nostro sistema amministrativo. La conseguenza, però, è che per altri die-ci anni, periodo di validità del nuovo Statuto, i cremaschi non conteranno nulla. Noi del Movimento locale siamo qui per adempiere alla nostra principa-le missione: diffondere notizie come questa per far uscire Crema dal torpo-re indotto da anni di cattiva politica, e far sì che la gente possa andare a vo-tare con consapevolezza e non più alla cieca. La battaglia per la parteci-pazione è appena cominciata.”

danilo Toninelli Portavoce Movimento 5 Stelle del Cremasco

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" CrEMOna PEdala

Un sentito ringraziamentoper la manifestazione

Egregio direttore,il Circolo “AmbienteScienze” ringrazia Filippo Bonali organizzatore di “Cremo-na pedala” per il successo di parteci-pazione riscosso con la biciclettata cittadina, con cui si voluto richiedere ancora una volta l’espulsione delle auto dal centro cittadino. Non solo e non tanto per ragioni estetiche, ma per mi-gliorare la qualità dell’aria che i cremo-nesi respirano. Un altro grazie va a Lu-ci per l’ottimo video che la documenta.

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Buongiorno, dato che navigo molto in rete, mi ca-pita spesso che molti siti mi invitano a cliccare in quanto vincitore di un’au-to. Vorrei sapere nel caso dovessi cliccare, che cosa può succedere ?

lorenzo***

Caro Lorenzo, le consi-glio di non cliccare mai su siti che le comunicano di aver vinto beni di qualsiasi genere: si rischia, infatti, di aprire una pagina infetta che può arrecare danni al suo computer. Ma non solo, altro rischio è quello di ca-dere nella trappola denomi-nata phishing, ossia quel-l’attività illecita in base alla quale, attraverso fasulli messaggi di posta elettroni-ca un soggetto riesce ad

impossessarsi fraudolente-mente dei codici elettronici (user, password) di un uten-te, che poi utilizza per frodi informatiche consistenti nell’accedere a conti cor-renti che vengono rapida-mente svuotati. La finalità del phischer è dunque quel-la di sottrarre agli utenti da-ti personali come codici d’accesso, pin, password, per poi sottrarre loro denaro depositato in conti correnti accessibili online. Non esi-ste una definizione del feno-meno phisching nel nostro ordinamento, così come non esiste una definizione della parola phisching in al-cun dizionario della lingua inglese, trattandosi di una storpiatura del verbo “to

fish” pescare con l’amo. Una pesca alla quale ab-boccano purtroppo gli uten-ti più sprovveduti. Ebbene, tale fenomeno integra il rea-to di truffa ai sensi dell’art. 640 c.p., secondo cui com-mette truffa “chiunque con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto pro-fitto con altrui danno. Oltre alla truffa sono ravvisabili gli estremi di altri reati informa-tici e contro la privacy come la frode informatica (art. 640 ter c.p.), l’accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p.) o l’illecito trattamento di dati persona-li (art. 167 D.lgs n.196/2003). Anche l’Istituto di credito, custode delle informazioni

sensibili, è responsabile, ai sensi degli artt. 15 e 31 del codice privacy ed è tenuto al risarcimento ex art. 2050 c.c., per mancato ottempe-ramento a tali obblighi di custodia e controllo. Quan-to all’utente raggirato, viene da dire “oltre al danno la beffa” di essere stato parte attiva nel fornire i dati che verranno usati contro di sé.

*legale e conciliatore professionista

[email protected]

Fate molta attenzione alla truffa informaticadenominata phishing

A cura della dott.ssa Emilia Codignola*

LettereSabato 25 Febbraio 201218

Page 19: Il Piccolo Giornale di Cremona

e c'è un'occasione nella quale la tradizione non passa mai di moda, essa è la cerimonia di nozze, un giorno che si deside-

ra rendere perfetto in ogni det-taglio da ricordare per sempre. Organizzare una cerimonia che possa soddisfare tutti gli ospiti ed incontrare nel contempo il gusto degli sposi non è sempre facile; per semplificare l'orga-nizzazione vi sono alcuni accor-gimenti da tenere presenti. Non si tratta certo di obblighi e dove-ri, ma di convenzioni legate al galateo e ancora oggi attuali, che si può scegliere di seguire per una cerimonia dal sapore classico ed elegante.

La tradizione impone norme rigide riguardanti gli abiti della coppia, anche se sempre più fre-quente oggi si decide di affidarsi al gusto e concedersi qualche li-bertà: la sposa dovrebbe indos-sare un vestito con ampio stra-scico solo se sposo, parenti, fratelli e testimoni decidono di indossare il tight. Fino a qualche

tempo fa lo sposo non poteva permettersi molti strappi alla re-gola. A un matrimonio solenne non si ammettevano eccezioni:

tight di giorno e marsina alla sera. Per quanto riguarda le fedi, la

tradizione le vuole lisce e sottili in oro giallo, ma se il portafoglio lo consente nulla vieta una fede in platino o con brillanti, purché all'interno vi siano incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze. Unico vincolo: l'anello va asso-lutamente portato all'anulare sinistro perché fin dall'antichità si pensava che questo dito fos-se collegato direttamente al cuore. Nei paesi del Nord Euro-pa, però, la fede nuziale si porta sulla mano destra.

Il bouquet della sposa do-vrebbe essere ordinato dallo sposo: la tradizione prevede i fiori d'arancio, ma ci si può tran-quillamente sbizzarrire nella scelta. La sposa entrerà in chie-sa al braccio del padre o, in mancanza di lui, del parente più stretto. Al suo ingresso tutti sa-ranno già ai loro posti: nella par-te sinistra della chiesa la fami-

glia della sposa, nella parte de-stra quella di lui. Lo sposo sarà già all'altare, insieme ai testimo-ni, che dovranno sistemarsi a lato degli sposi, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui.

Alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro si formerà il co-siddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del padre del-la sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo, seguiti dall'allegro corteo di amici e parenti.

Attenzione, infine, alla scelta dei testimoni: figure fondamen-tali, di solito sono due per parte, anche se per legge ne bastereb-be uno, e vengono scelti tra i parenti più stretti e gli amici più cari. Dato il ruolo, a loro spette-rebbe la scelta di un regalo par-ticolarmente sostanzioso; me-glio essere certi dunque che la proposta non li metta in difficol-tà o imbarazzo.

Pagine a cura di Martina Pugno

SMatrimonio e galateo, passi falsi da evitare

Come ogni rituale che affonda le proprie radici nel lontano pas-sato, le nozze costituiscono un momento strutturato nel quale i diversi partecipanti hanno compiti e ruoli ben definiti. Agli sposi spetta l'onore di ricevere e intrattenere i propri ospiti, meglio se con un discorso a inizio o fine pasto da parte del neo marito e, a seguire, della sposa. Essa si curerà anche della consegna delle bomboniere e dei confetti, mentre sarà la coppia nuziale a dare il via alle danze, ballando un primo lento da soli. Se gli sposi a fine ricevimento vanno via in auto, è tradizione attaccare al paraurti posteriore lattine, palloncini ed altri oggetti rumorosi. Questa usanza deriva dalla tradizione di attaccare le scarpe della sposa alla macchina, per simboleggiare il passaggio di proprietà della donna dal padre al marito. Anche i genitori della coppia nuziale rivestono ruoli ben precisi: il padre della sposa è solitamente il primo a fare il discorso e proporre il brindisi agli sposi; a lui spetta un ballo con la figlia al terzo giro di danza. Nel caso in cui gli spo-si ritardino al ricevimento a causa del servizio fotografico, sarà invece la madre della sposa a ricevere gli ospiti; essa può fare, con il genero, il secondo ballo. Il padre dello sposo può invece ballare con la sposa al secondo giro di danza. Lo sposo concederà inve-ce un ballo alla madre al terzo giro di danza. Nel corso del ricevi-mento, in seguito alla cerimonia, il testimone principale può tene-re un discorso per rispondere allo sposo da parte di tutti gli altri invitati e testimoni. Si tratta, naturalmente, di convenzioni che la coppia è libera di non seguire, ma che è sempre bene conoscere e tenere presente, magari per avvertire in anticipo i genitori della coppia del desiderio di variare, evitando di creare così spiacevoli equivoci nel momento del ricevimento.

DOPO LA CERIMONIA, IL RICEVIMENTOI compiti di sposi e genitori

Pagine a cura di Martina PugnoSpeciale Sposi Sabato 25 Febbraio 201219

Page 20: Il Piccolo Giornale di Cremona

e il matrimonio è il giorno più im-portante nella vita degli sposi, per-chè non trasformare il giorno più bello in un intero fine settimana e moltiplicare così la gioia legata

all'evento? Tra le nuove tendenze in arrivo direttamente dagli Stati Uniti vi è appunto il wedding weekend, ovvero 'il fine setti-mana delle nozze', che va a sostituire il tradizionale svolgersi della cerimonia e del ricevimento nel corso di un'unica giornata.Anche senza allontanarsi dalla città di pro-venienza degli sposi, si può scegliere di aggiungere al pranzo di nozze due giorna-te di festeggiamenti, cosa che potrebbe essere particolarmente gradita agli ospiti che vengono da lontano e che potranno godersi più giorni di festa in suggestive location tutte da scoprire.L'idea più diffusa per questo tipo di ricevi-mento è quella di iniziare i festeggiamenti il venerdì sera con una cena per gli amici più stretti e i parenti più prossimi, solita-mente dal carattere informale, per poi concedersi un classico pranzo di nozze il sabato, prima o dopo la cerimonia nuziale, concludendo poi la domenica con un brunch o un pranzo leggero per pochi, o ancora una colazione informale. Qualora si decida di optare per l'organiz-

zazione di un wedding week end, però, occorre tenere presente che esso richiede più impegno organizzativo della semplice giornata: occorre prestare attenzione a tempistiche e menù, per evitare di stanca-re troppo gli ospiti la sera prima delle noz-ze oppure di appesantirli eccessivamente

nel corso del ricevimento principale. Per i diversi momenti del fine settimana, inoltre, è bene scegliere location non troppo di-stanti tra loro, in modo tale da non costrin-gere i propri invitati a spostarsi di continuo con la macchina e compiere lunghi tragit-ti. Ai propri ospiti è meglio offrire, inoltre, di-verse tipologie di ricevimento, alternando i momenti formali a quelli più informali, mantenendo comunque un ritmo che non risulti troppo incalzante: il fine settimana deve svolgersi nel più completo relax e in allegria, senza trasformarsi in un tour de force estenuante per gli invitati e per la coppia. L'organizzazione di un intero week end dedicato al matrimonio comporta natural-mente maggiori energie e richiede più tempo rispetto a una singola giornata, in particolar modo se si scelgono più loca-tion, per le quali occorre progettare ad-dobbi e decori. Per un risultato perfetto e un'organizzazione che non lasci spazio ad imprevisti, è possibile scegliere di affidarsi a un wedding planner, delegando così gli aspetti più pratici ed affidandosi ad un professionista in grado di trasformare il giorno o il fine settimana del matrimonio in un momento indimenticabile.

SUn intero weekend per festeggiare le nozze

Il m

atrim

onio

vint

age

Sempre dagli Stati Uniti, è in arrivo un nuovo modo di guardare al passato in occasione delle nozze: stanno riscuotendo crescente successo anche in Italia i matrimoni vintage, che riprendono le atmosfere e lo stile delle cerimo-nie degli anni passati. Dagli anni Venti agli annni Cinquanta, molte coppie decidono di far rivivere le atmosfere suggestive del passato nel giorno del matrimonio, coinvolgendo anche ospiti e invitati. Naturalmente, agli invitati non può essere imposto di partecipare con abiti in stile d'epoca, ma si può effettuare l'invito, provvedendo poi a curare i diversi aspetti del matrimonio in linea con il tema prescelto. Dall'abito degli sposi sino all'allestimento delle location, è possibile far rivivere le atmosfere jazz degli anni Venti e Trenta, guardare al mondo della Hollywood anni Cinquanta, o rispolverare perfino le atmosfere rock anni Sessanta. Fondamentale, da questo punto di vista, la musica, rigorosamente in linea con lo stile del periodo che si decide di far rivivere. Per un effetto ancora più realistico, ci si può sbizzarrire con la cura di ogni dettaglio: dagli abiti fino al trucco, passando per l'acconciatura e gli accessori. Al bando invece la mescolanza di richiami a più periodi, che cre-erebbero un effetto poco omogeneo e confusionario. Una volta scelta l’epo-ca è tempo di documentarsi. La cosa più divertente a questo punto è trova-re quello che più si addice alla propria personalità, da riproporre come alle-stimento del matrimonio, come bomboniera o come fil rouge della festa di matrimonio. Ci sono elementi che richiamano subito nell’immaginario un epo-ca storica, ma il bello di un ispirazione vintage sta nella ricerca di dettagli e particolari unici che renderanno il matrimonio un evento indimenticabile. At-tenzione dunque ai particolari, a quei tocchi di stile sui quali è facile cadere come accessori o arredamento.

Se decidete, ad esempio, di fare un matrimonio in stile anni 20, sarà bene evitare di fare il ricevimento in una villa di architettura anni ‘60! Un dettaglio, è vero, ma la scelta della location è particolarmente influente sull'intera at-mosfera che si andrà a creare. Se il fil rouge sono gli anni 20, sarà bene scegliere una location che rimandi o ad un epoca storica precedente o agli stessi anni 20. Sono i dettagli che fanno la differenza. Lo stesso vale per gli elemento di design all’interno, dalle sedie alle posate, fino all’illuminazione. Organizzare un matrimonio vintage è bello e molto divertente… ma non è altrettanto facile! Per questo, si può optare anche in questo per l'assistenza di un wedding planner, che possa curare ogni dettaglio.

Speciale SposiSabato 25 Febbraio 201220

Page 21: Il Piccolo Giornale di Cremona

attenzione per l'am-biente che ci circonda è un tema di crescente diffusione, per il quale si può fare molto in

ogni ambito della vita pratica. Alle piccole attenzioni nel quotidiano si possono aggiungere quelle le-gate ad eventi straordinari, come il matrimonio: sempre più di fre-quente gli sposi si impegnano ad organizzare il giorno delle nozze tenendo conto dell'impatto am-bientale delle proprie scelte, per una cerimonia e un ricevimento ad impatto zero.

Tra gli accorgimenti più fre-quentemente attuati vi è la scelta di inviti e menù stampati su carta riciclata. I centrotavola, al posto di essere fiori recisi, possono essere costituiti da piantine da conserva-re e far crescere dopo le nozze: un particolare ricordo duraturo per gli ospiti che lo riceveranno sicura-mente con piacere. Il ricevimento può essere organizzato da un ca-tering che usa prodotti biologici, del commercio equo e solidale oppure prodotti a chilometro zero.

Organizzare un matrimonio ecologico non significa necessa-riamente aumentare i costi. Ad esempio fare attenzione a ridurre gli sprechi è un primo passo verso una coscienza critica. Spesso i banchetti sono davvero troppo ricchi e gli avanzi potrebbero sfa-mare un esercito: meglio prestare attenzione alle quantità, richie-dendo conferma della partecipa-zione ai propri ospiti poco tempo prima delle celebrazioni. Per ab-bassare i livelli di emissione di in-quinanti si possono organizzare meglio gli spostamenti degli invi-tati con poche macchine o radu-nare tutti su pullmini elettrici. Gli sposi, poi, possono arrivare in bi-cicletta o tandem per i più sportivi, oppure in carrozza per un arrivo

ancor più romantico. Scegliere fiori di stagione per il

bouquet può costituire una solu-zione ottimale; in alternativa, la sposa può optare per un originale bouquet di bulbi, da conservare e

far crescere anche dopo il giorno delle nozze. Allo stesso modo, an-che le decorazioni potranno esse-re realizzate con fiori di stagione. Per le bomboniere, perchè non ricorrere a prodotti locali, come

vasetti di marmellate, bottiglie di vino o manufatti artigianali, in mo-do da favorirne anche la produzio-ne? Oppure si può pensare a bomboniere solidali, il cui ricavato andrà a favore di onlus e associa-zioni.

Per le fedi, i più nostalgici po-tranno chiedere di usare quelle dei propri nonni che magari non ci so-no più oppure ci si può rivolgere a cooperative gestite da persone diversamente abili che lavorano materiali non trattati chimicamen-te. Su diversi siti internet invece è possibile acquistare anelli in oro riciclato.

La lista nozze può essere effet-tuata presso una bottega equo-solidale o finanziare progetti di salvaguardia ambientale. Anche la luna di miele può essere eco-friendly, con l'organizzazione di un viaggio responsabile.

L’

Dagli addobbi della location fino al menù, ogni aspetto del proprio matrimonio può esse-re definito in base alla compa-tibilità con l'ambiente naturale. Compilare una lista di portate che possa soddisfare tutti i pa-lati certamente non è facile: garantire la varietà del menù è possibile anche qualora si scelga di optare per un elenco di piatti realizzati con prodotti di provenienza locale.

Il tipo di pietanze proposte varierà a seconda che si tratti di un pranzo, di una cena o di un buffet pomeridiano; in par-ticolare, in questo caso è bene evitare di appesantire eccessi-vamente i propri ospiti. In ogni caso ed in particolare per quanto riguarda pranzi e cene con servizio al tavolo si è soliti seguire, per il menù, uno sche-ma fisso. Di norma il menù di un matrimonio che si rispetti inizia con un aperitivo: in pas-sato si era soliti attendere l’ar-rivo degli sposi prima di far uscire le portate, attualmente quest’usanza è caduta in disu-so, e il rinfresco è diventato un piacevole modo per ingannare l’attesa degli sposi intenti a posare per il servizio fotografi-co, pregustando il banchetto

che seguirà. Terminate le foto, con l’arrivo della coppia ha ini-zio il banchetto vero e proprio con uno o più primi piatti a ba-se di verdure, carne o pesce anche se, di recente, si è diffu-sa l’abitudine di proporre più “assaggi” di diversi tipi di pa-sta ( in questo modo avrete anche maggiori possibilità di andare incontro ai molteplici gusti degli ospiti). Dopodiché sarà la volta dei secondi di car-ne e di pesce, intervallati da un sorbetto al limone o alla frutta e per chiudere in bellezza la torta nuziale e il caffè.

Spesso alcuni ristoratori propongono un buffet di dolci a chiusura del banchetto, pri-ma della torta nuziale, o l’open bar a seguire. Un piccolo con-siglio, nella scelta del menù per il vostro matrimonio è con-sigliabile tenere conto della presenza di invitati con proble-mi di intolleranze alimentari o simili, perciò se avete dei dub-bi in proposito è meglio infor-marsi in tempo utile in modo tale da poter accogliere al me-glio ogni ospite. Per un ricevi-mento davvero green, i centro-tavola possono essere sostitu-iti da piantine che gli ospiti potranno portare a casa.

Menù a kilometro zero

Consigli pratici per un matrimonio ecocompatibile e solidaleNozze green nel rispetto dell’ambiente

Speciale Sposi Sabato 25 Febbraio 2012 21

Page 22: Il Piccolo Giornale di Cremona

ome non immortalare il giorno più bello? Per il matrimonio si deside-ra poter conservare più ricordi possibili, anche dal punto di vista pratico, con la possibilità di riper-

correre i momenti più significativi da sfoglia-re all'interno dell'album di nozze.

La scelta del fotografo, dunque, è parti-colarmente importante e delicata: occorre affidarsi a un professionista in grado di sod-disfare le esigenze della coppia. Non ci sono limiti alla fantasia e alla scelta personale ri-guardo al tipo di scatti da effettuare e alle location, tuttavia vi sono alcuni punti fermi che solitamente vengono seguiti per effet-tuare il servizio fotografico. Il fotografo do-vrebbe arrivare a casa della sposa circa tre ore prima del matrimonio per riprendere i preparativi e la simbolica uscita dalla casa dei genitori. E' questo il momento giusto per realizzare i primi piani della sposa, dato che il make-up e l'acconciatura sono in questo momento ancora perfetti. Quando la sposa raggiunge il luogo della cerimonia, il fotogra-fo deve essere lì da almeno un'ora o comun-que deve aver avuto precedentemente il tempo di predisporre al meglio tutte le at-trezzature per la ripresa dell'arrivo degli spo-

si e della cerimonia. E' necessario che una persona di fiducia per gli sposi lo affianchi, aiutandolo a riconoscere i parenti da immor-talare.

Tra gli scatti che solitamente non posso-no mancare all'interno dell'album del matri-monio, i più diffusi sono l'uscita della sposa dalla casa paterna, l'arrivo sul sagrato della chiesa, l'ingresso al braccio del padre, la consegna della sposa al futuro marito, il mo-mento dello scambio degli anelli, l'apposi-zione delle firme sul registro, l'uscita degli sposi con il lancio del riso da parte degli in-vitati.

Dopo la cerimonia ci saranno le fotogra-fie di rito sul sagrato. Il servizio fotografico può continuare poi in un luogo vicino al rice-vimento, avendo cura di individuare le aree più suggestive. Il fotografo dovrà restare fino al momento del taglio della torta. Il discorso fatto per il servizio fotografico del matrimo-nio è valido anche qualora si decida di con-servare in formato video i momenti più rap-presentativi di questa giornata memorabile.

Ci sono due possibilità: la semplice regi-strazione video che prevede una camera fissa che riprende l'intera cerimonia oppure un vero e proprio filmato che prevede poi un

montaggio video e foto matrimonio delle immagini migliori dalla fase dei preparativi fino alla fine del ricevimento.

Agli scatti più tradizionali, però, è possi-bile abbinare altri concordati con il fotografo che riflettano il gusto personale e lo spirito della cerimonia: dai dettagli ai momenti di festeggiamento, ogni attimo della giornata può venire immortalato e andare a compor-re l'album del giorno più bello. Con il foto-grafo è bene concordare inoltre formato e numero di scatti che si desidera stampare e conservare, per poter avere un preventivo prima della cerimonia ed effettuare la pro-pria scelta.

Importante anche la scelta dell'album, scrigno che custodirà i preziosi ricordi: i più tradizionali sono realizzati con copertina in pelle, in cuoio, in tessuto, o anche imprezio-sita con intarsi di legno, argento o ceramica, ma anche in questo caso non vi è limite alla fantasia: sempre più vari sono i modelli di-sponibili sul mercato, per un album origina-le quanto la cerimonia, che rifletta al meglio la personalità della coppia. Di crescente dif-fusione gli album in pelle ecologica, in linea con quanti desiderano realizzare un matri-monio ecologico.

CImmortalare il giorno più bello

progettare l’album delle nozze

La scelta del fotografo che eseguirà gli scatti per il matri-monio è estremamente delica-ta: ogni professionista ha il proprio stile, ed è importante che sappia incontrare i gusti dei clienti. Per decidere a chi affidarsi, dunque, è importante conoscere il lavoro del profes-sionista: è possibile chiedere consiglio a parenti e amici, per avere la certezza di individuare un abile e versatile fotografo, oppure visionare i lavori di più professionisti per poter valuta-re i risultati in prima persona.

Una volta individuato il foto-grafo che potrà realizzare il pro-prio servizio di matrimonio, è bene non trascurare nessun dettaglio e prendere accordi chiari per evitare spiacevoli sorprese finali. Fondamentale, innanzitutto, stabilire gli scatti principali che si desidera ven-gano effettuati, per non rischia-re di ritrovarsi senza la foto dei momenti ai quali si tiene di più. Il numero delle foto e il formato

dell'album è bene vengano concordati con anticipo, per poter ottenere un preventivo che si avvicini il più possibile al prezzo finale effettivo. Un aspetto particolare di cui biso-gna tenere conto è quello del riscatto degli originali: la previ-sione della possibilità (e delle relative modalità) di riavere le matrici originali delle foto è in-dice di serietà professionale ed è sicuramente un elemento che conta nella valutazione del preventivo. E’ interessante in-formarsi sulla presenza e sul numero di assistenti che colla-borano con il professionista e che possono garantire l’esecu-zione di foto da prospettive diverse.

Un bravo professionista, inoltre, dovrà non essere inva-dente durante il giorno del ma-trimonio, dovrà saper ascoltare le vostre direttive ed, allo stes-so tempo, sapervi dare i giusti consigli su cosa si possa o me-no realizzare.

La scelta del fotografo

Speciale SposiSabato 25 Febbraio 201222

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di Federica Ermete

artedì 28 febbraio alle ore 21, nuo-vo appuntamento con la stagione di prosa del Teatro Ponchielli. La Compagnia Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, porta in scena

“Blackbird” di David Harrower, nella traduzione di Alessandra Serra. “Blackbird” è un testo dalla forza straordinaria: l’inguaribile ferita di un amore sbagliato. Il rapporto tra un uomo adulto ed una bambina, un tema scomodo che viene affronta-to attraverso il linguaggio teatrale con un estremo rigore morale. Scritto da David Harrower, rivelazio-ne della nuova drammaturgia scozzese, è messo in scena dal regista spagnolo Lluís Pasqual; men-tre sul palcoscenico agiscono i grandissimi attori Massimo Popolizio e Anna Della Rosa. Un uomo di quasi 60 anni ed una ragazza di neanche 30, sono chiusi insieme in una stanza. Lei lo aggredi-sce, sia verbalmente che fisicamente, rinfaccian-dogli di averla abbandonata anni prima. Ma quan-ti anni prima? Quanti anni aveva, Una, quando è stata con Ray? «Mettere in scena “Blackbird - ha spiegato Pasqual - significa portare in evidenza un tema che tutti conosciamo ed unanimemente con-danniamo. Qui è calato nella quotidianità di due persone; lo guardiamo in modo più profondo, al di fuori di ogni significato scandalistico. Studiamo le conseguenze che una frattura del sentimento ha avuto su due vite». Attraverso le molte stratifica-

zioni del testo ed i numerosi livelli di lettura, l’or-dinaria storia di una violenza si trasforma in una grande storia d’amore, che lega indissolubilmente i protagonisti. Si tratta di un testo, al tempo stes-so intelligente e coraggioso, che non pretende di dare facili risposte a un problema complesso, ma dosa con spiazzante talento disagio, amore, comprensione, sconcerto, solidarietà e condanna. “Blackbird” lascia esterrefatti, fa soffrire, fa qua-

si sentire allo spettatore la sensazione di esse-re sporchi di sangue mentre si prova del dolore atroce. “Blackbird” trascina con sé anche amore ed erotismo, desiderio e delusioni affettive. Tutto assieme, nello stesso limbo dove giace quel male orribile rappresentato. Lo spettacolo è sconsiglia-to ai minori, non tanto per la scelta dell’argomen-to, la pedofilia, quanto piuttosto per il punto di vista insolito con cui il tema stesso viene trattato.

MDomenica 26 febbraio alle 16, il Teatro Ponchielli pro-

pone il terzo appuntamento della rassegna “Il Ponchiel-li per i piccoli”. Toc Teatri di Origine Controllata - I Fra-tellicaproni portano in scena “L’omino del pane e l’omi-no della mela” (nella foto), ideato, scritto, diretto e in-terpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti. Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, han deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione. Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pa-gnotta e una mela… come faranno i nostri cuochi a pre-parare un pasto per tutti? I due iniziano così un viaggio fantasioso all’interno dei cibi. Tra gag, pantomime e mu-siche divertenti, i due cuochi-clown accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille se-greti contenuti in tutti gli alimenti.

Terzo appuntamentoriservato ai più piccoli

E’ stato presentato venerdì sera presso Palazzo Forti di Sabbioneta, il nuovo libro dal titolo ‘‘Il Fascismo e la Resistenza a Sabbioneta - Pa-gine della storia d’Italia”, scritto da Roberto Marchini e Corrado Sam-

pietri. «Con questo nuovo libro - spiegano i due autori - non abbiamo voluto né celebrare né condannare il Fascismo e la Resistenza. Né amore né odio: solo il racconto di alcune pagine della storia di Sab-

bioneta e d’Italia. E’ stata è sarà la storia a giudicare il Ventennio. Non tocca a noi questo compito, anche se è unanime la condanna per la feroce persecuzione degli ebrei e dei più deboli. Novant’anni dopo la

marcia su Roma, avvenuta il 28 ot-tobre 1922, con quest’opera libra-ria, abbiamo solo voluto immortala-re, attraverso fotografie e documen-ti del periodo, alcuni momenti del nostro recente passato».

Presentato il nuovo libro sul Fascismo e la Resistenza

di Federica Ermete

Il tema forte della pedofilia al Ponchielli Martedì va in scena lo spettacolo dal titolo “Blackbird” di David Harrower

Un momentodello spettacolo

Sabato 25 febbraio alle 20.30 il Teatro Ponchielli, nell’ambito della stagione concertistica, ospita l’Or-chestra Sinfonica Nazionale della Rai. Tenuta a batte-simo nel 1994 da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopo-li, la formazione annovera, nel suo vasto organico, molti fra i migliori strumentisti delle ultime generazioni. L’ensemble, oltre a tenere regolari stagioni a Torino, vanta anche assidue presenze a MiTo, alla Biennale di Venezia e alle Settimane Musicali di Stresa. Numerose sono le tournée all’estero e gli impegni per eventi stra-ordinari. In quest’occasione la formazione, è condotta dal suo direttore stabile, lo slovacco Jurai Valcuha, che ha sviluppato una carriera tra Francia e Germania. In particolar modo, nel primo Paese, dove ha debut-tato con l’Orchestre National de France, lavora sia in campo sinfonico che nell’opera lirica. I suoi debutti più recenti includono, altresì, diverse compagini italiane, quali la Toscanini e la Verdi. Solista del concerto è il

violinista armeno Sergey Khachatryan. Il musicista 26enne potrebbe rientrare nel gruppo dei “nuovi ta-lenti”, se non fosse per il primo premio al “Queen Eli-zabeth” di Bruxelles vinto ormai sei anni fa e per una straordinaria carriera che lo ha già portato ad esibirsi con tutte le più importanti orchestre europee e ameri-cane e in estremo Oriente. Il programma della serata presenta due grandi pagine del repertorio russo. In-trodotto da un introverso Notturno, il Concerto per violino e orchestra n. 1 di Dmitrij Šostakovic è retto da una straordinaria unità di intenti espressivi tra so-lista e orchestra, rinunciando ad ogni tensione com-petitiva d’impronta romantica. Ultima delle tre sofferte incursioni di Sergej Rachmaninov in ambito sinfonico, la Sinfonia n. 3 op. 44 fa convivere materiali contrad-ditori: struttura ciclica, grandi melodie tardo romanti-che, spunti jazzistici, tradizione folclorica russa ed anche una citazione del “Dies irae”.

L’Orchestra della Rai in concertoAppuntamento con l’ensemble sabato sera al Teatro Ponchielli

&&&Cultura SpettacoliPer problemi di salute dell’artista, il concerto di

giovedì 22 marzo del pianista Louis Lortie è stato annullato. Viene sostituito dell’esibizione della pia-nista Angela Hewitt, in programma martedì 3 apri-le (alle ore 21) che eseguirà il seguente program-

ma: Suite Francese n. 1 in re minore di J. S. Bach, Sonatina di M. Ravel, Suite Francese n. 5 in sol maggioredi J. S. Bach, Pieces de Clavecin dal Sixième Ordre di François Couperin e Le Tombeau de Couperin di M. Ravel.

Angela HewittsostituisceLouis Lortie

CINEMA - Programmazione settimanaleCREMONASpaziocinema Cremonapo (0372 803674)www.spaziocinema.info• Com'è bello far l'amore 3D• Hugo Cabret in 3D• War Horse• Jack e Jill • In time• Paradiso amaro• Qualcosa di straordinario• Quasi amici• Viaggio nell'isola misteriosa 3D

Filo (0372 411252)• Un giorno questo dolore ti sarà utile

CASALMAGGIOREZenith (0375.40544) www.cinemateatrozenith.com• Albert nobbs

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it• Hugo Cabret in 3D• In time• Knockout:resa dei conti• Paradiso amaro• Quasi amici• Viaggio nell'isola misteriosa 3D• Benvenuti al nord

CREMAPorta Nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• In Time• Quasi amici• Viaggio nell'isola misteriosa• The artist• Com'è bello far l'amore• Hugo: cabret 2D• Paradiso amaro

Cineforum• Hesher è stato qui• E ora parliamo di KevinOver 60• The artist

Page 24: Il Piccolo Giornale di Cremona

La musica rock e pop è stata una componente importante della cultu-ra del Novecento. Non solo a livello artistico: vi sono transitate questioni e dilemmi del secolo. Alcuni di questi temi rimangono ancora oggi, con tutta la loro pregnanza.

Pensiamo al tema dei muri e dei con-fini. La cruda realtà della globalizza-zione (attenzione! Non è un giudizio di merito: è una constatazione) ci mette di fronte ad un mondo virtualmente sen-za confini, e lo spaesamento è grande, il timore si amplia, fino al punto di mol-tiplicare quei muri concreti che, seppur limitati, ci fanno illudere di poter porre un limite alle “invasioni barbariche” di

cui forse ognuno ha paura. Ma attenzio-ne: ognuno ha il suo barbaro, che può essere lo straniero malvisto, come colui che ci “rapina” un posto macchina in un parcheggio, o chi riceve una promozio-ne sul lavoro a cui aspiravamo. La lista sarebbe lunga. Meglio tornare ai muri. I Pink Floyd, una grande band degli anni ’70 dello scorso secolo, compose – era il 1979 – un album da titolo “The Wall”, il muro. Solitudine, massificazione: pos-siamo sfuggire a questo destino iscrit-to nella modernità, diceva quest’opera, abbattendo i muri. Il muro eretto den-

tro ognuno di noi. Diversi anni più tar-di, David Bowie canterà, sotto il muro di Berlino, “Heroes”: «We can be heroes, just for one day». Eroi, per abbattere i muri, non per edificarli. Narra il mito gre-co che le antiche mura di Tebe si spo-stassero al suono della lira di Anfione, e che le mura di Troia fossero addirittura opera del dio Poseidone. Ma tutte, tut-te sono crollate, o sono state violate, o, semplicemente, non sono più ser-vite allo scopo. Così come il Vallo di Adriano o la Grande Muraglia Cinese, piuttosto che la linea Maginot o la linea

Gotica. Passano i secoli, la storia dimo-stra che muri e mura crollano o vengo-no abbandonati; eppure, si continuano a costruire recinzioni, gabbie, barriere. Addirittura un quartiere di Parigi, Villa Montmorency, è protetto da barriere e sistemi di sicurezza video sorveglia-ti. Chissà che, un giorno, anche que-ste nuove mura – analoghe a quelle che sorgono dentro molte coscienze - non si muovano al suono della lira di un novello Anfione.

Agopoli*

*Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una gran-de passione: la filosofia.

a rassegna di prosa del teatro San Dome-nico di Crema, con lo spettacolo di saba-to 25 febbraio alle ore 21, “18mila giorni – Il pitone” tocca uno dei punti più alti della riflessione sulla contemporaneità. 18mila

giorni corrispondono a 50 anni. Riflessioni perso-nali ed epocali si intrecciano a sottolineare come in soli 18mila giorni siano radicalmente mutate le pro-spettive e le aspettative sociali in Italia. Dalla digni-tà del lavoro, da un’epoca in cui il lavoro era un dirit-to e elemento fondante dell’umana dignità, al trion-fo dell’odierno precariato, con la perdita di identità e l’umiliazione nei confronti della famiglia e del mon-do che ti circonda. E il pitone? Il pitone è la metafo-ra di chi “prima se ne sta buono, ti prende le misu-re e poi… ti fa fuori”. Protagonista un uomo di 50

anni che perde il lavoro. Un giorno è arrivato uno più giovane, prima una scrivania piccola nell’uffi-cio, poi… ti frega il posto. E col lavoro, il protagoni-sta, perde anche tutta la sua vita. Perde il senso del-le cose. Se ne sta asserragliato in un appartamen-to che è diventato una sorta di discarica di cose, ricordi e sentimenti, solo, senza la moglie e il figlio che lo hanno abbandonato. Protagonista Giuseppe Battiston, premiato attore del nostro cinema e del nostro teatro. Accanto a lui, a fare da contrappunto musicale, il cantautore Gianmaria Testa che ha com-posto canzoni nuove e inedite apposta per questo spettacolo. Il testo originale è dello scrittore torine-se Andrea Bajani. La regia è di Alfonso Santagata, le luci di Andrea Violato.

Tiziano Guerini

Sabato 25 febbraio al teatro Galilei di Romanengo, alle ore 21.15 per “Teatri di Pia-nura” va in scena “Cucina cannibale”, testi di Lello Voce. Interpreti Giacomo Verde e lo stesso Lello Voce. Musiche originali di Pao-lo Fresu, Frank Nemola, Michael Gross e Antonello Salis. Una performance di circa 60 minuti di poesia con musica e video live basata sui testi tratti dall’antologia “L’eser-cizio della lingua” (ed. Le Lettere, Firenze 2008). Le tematiche trattano la crisi di que-sto inizio di millennio, in cui le tragedie poli-

tiche e sociali si mescolano allo spaesamen-to individuale, all’inquinamento dell’imma-ginario, integrate in un ricco discorso sulla poesia, sulla sua natura orale e corporea, sul suo rapporto con la musica e le immagini. Le immagini rielaborando materiali e iconografie del mondo contemporaneo, fanno da sfondo e sostegno alla presenza di Lello Voce con il valore estetico dato dall’intreccio tra paro-la e musica. Sul lato destro del palco Giaco-mo Verde con un tavolino per la videocame-ra. Al centro il poeta con un leggio illuminato

per i testi e un leggio per notebook. Sul fondo del palco e della massima grandezza possi-bile, una video proiezione. A seguire, alle ore 22.15, presentazione del video “Solo limo-ni” – documentazione video-poetica sull’an-ti-G8 di Genova. Tredici episodi che raccon-tano alcuni momenti delle convulse giornate di Genova. Dal clima della “zona rossa” alle cariche della polizia sul corteo, alla situazio-ne attorno al corpo di Carlo Giuliani in piaz-za Alimonda. Le riprese sono una selezione di immagini girate da Giacomo Verde e da altri.

LSabato sera va in scena lo spettacolo “18mila giorni - Il pitone”

E’ aperta fino a domenica 26 febbra-io presso la Cittadel-la della Cultura del Museo civico, l’interes-sante mostra di 19 arti-sti, fra cui parecchi cre-maschi, dal titolo “Cor-poassente” dedicata al ricordo vivo e atti-vo di Gianpaolo Ferrari, scomparso pre-maturamente nell’ottobre del 2009. E’ un “atto d’amore” verso un amico indimen-ticabile, verso uno studioso attento del-la vita e dell’arte, verso un critico stimo-

lante ed amico. “E’ una festa pensata per lui dai suoi amici artisti, in cui di Gianpaolo si par-la al presente: anzi è lui stesso che si fa pre-sente attraverso i suoi scritti sull’arte” (Silvia Merico). E infatti ad ogni opera presentata

nel catalogo si accompagna il commento per l’autore scritto, in occasioni analoghe e passate, dallo stesso Gianpaolo Ferrari. Impossibile non visitarla, approfittando di questi ultimi giorni di apertura.

Muri e mura

Una mostra in ricordo di Ferrari

Una metafora della vita al San Domenico

Sabato 25 Febbraio 2012 CREMACultura &Spettacoli

CORPOASSENTE

Teatri di Pianura presenta “Cucina cannibale” al Galilei

GiuseppeBattiston

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Sabato 25 febbraio, alle ore 21 presso il Centro diur-no in via Roma 63 di Pianengo, l’autore Nino Antonaccio con l’antropologo Gilberto Polloni, presentano il libro “La bambina libica”. Il libro narra le vicende durante la secon-da guerra mondiale con l’accoglienza di bimbi provenienti dalla Libia ospitati originariamente presso la colonia cre-masca di Finale. Uno spaccato di storia vera che ha lam-bito il nostro territorio.

“Incontri di filosofia” dedicati alla “Felicità” a Trevi-glio al Centro civico culturale di largo Marinai d’Italia. Il primo appuntamento alle 21 di giovedì 1° marzo con “La psicologia positiva ovvero la scienza della felicità”. Relatrice Giuliana Proietti, psicoterapeuta e sessuolo-gia, che esercita la libera professione ad Ancona ed è inoltre consulente per parecchie riviste specializzate.

Cultura è lavoro - lavoro è cultura. Conferenza stam-pa di presentazione di un nuovo volume della col-lana “Fabbriche - Paese” del Centro Ricerca “Alfre-do Galmozzi” dal titolo “Un gioiello di tornio - Il mon-do Canavese” dedicato ai 60 anni della presenza del-la ditta Canavese a Crema. Il libro e il film verranno poi presentati ai cittadini sabato 3 marzo ore 17 presso la sala Alessandrini via Matilde di Canossa a Crema. Autori del bel volume Anna Maria Zambelli per il testo, Walter Bianchessi per la ricerca e l’elaborazione delle fotografie e dei documenti, Antonio Vailati tutor della pubblicazione. Bianchessi e Vailati sono stati per mol-ti anni dipendenti della Canavese. La regia e la realiz-zazione del film sono di Stefano Erinaldi. Dire cosa sia stata la ditta Canaese e i suoi “torni-gioiello” è facile e difficile nello stesso tempo. Fin da quando nel secon-do dopo guerra la ditta si trasferisce da Milano a Cre-ma e poi dal 1947 sotto la guida di Luciano Canavese, è stata il simbolo dello stretto rapporto scuola – fabbri-ca e espressione del primo avvio della mondializzazio-ne del proprio prodotto che veniva esportato veramen-te in tutto il mondo. L’altra caratteristica della “Cana-vese” è stata quella di aver fatto crescere veramen-te nel cremasco decine di piccole realtà industriali e artigianali nel settore della meccanica, parecchie del-le quali attive ancora oggi. Ne fa una sintesi lo stes-so Luciano Canavese: «Aver saputo trasmettere com-petenze e conoscenze, aver messo in moto un gruppo geniale generoso, teso a dare il massimo, aver costru-ito solidarietà e amicizia sulla combattiva esperienza di un lavoro ben fatto».

Nuovo volume della collanadal titolo Fabbriche - Paese

TREVIGLIO - CENTRO CIVICO CULTURALE

PIANENGO - CENTRO DIURNO

Incontro sulla psicologia

Il libro “La bambina libica”

Conferenza stampa per presentare il “protocol-lo d’intesa fra la Fondazione San Domenico e l’As-sociazione Università di Crema (Uni-Crema) per una reciproca collaborazione per lo svolgimento di atti-vità, corsi e manifestazioni attinenti la prosa, la dan-za, la musica, la letteratura e le arti in generale, pro-muovendo attività comuni. In occasione della pro-grammazione di iniziative comuni verranno attuate agevolazioni per gli iscritti all’università e per i soci della Fondazione. Soddisfazione per l’intesa rag-giunta e per la sinergia fra le due istituzioni culturali cittadine hanno espresso sia Umberto Cabini, pre-sidente della Fondazione San Domenico, sia Rinal-do Zucchi, presidente di Uni-Crema.

Intesa Uni-San DomenicoCOLLABORAZIONE

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Fino a domenica 26 febbraioCREMONAMOSTRA FOTOGRAFICA FOTOGRAFA CREMONA A NATALEMostra del concorso “Fotografa Cremo-na a Natale” 2011 dalle 17 alle 19 presso l’Adafa in via Palestro 32.

***Fino a giovedì 1° marzoCREMONAMOSTRAFAMILY TREEEsposizione di Siria Bertorelli, Claudio Arisi, Ettore Telemaco Arisi. Dal lunedì alla domenica, dalle 11 alle 22 presso la Project Room Galleria DelleArti.

***Fino a sabato 3 marzoCREMONAMOSTRASERGIO BOZUFFI - RETROSPETTIVAUna mostra organizzata (in sala Alabar-dieri) a due anni dalla sua scomparsa, rende il giusto merito ad una figura di spicco nel panorama cremonese dell’ulti-mo mezzo secolo e offre la giusta ribalta ad un artista a tutto tondo che ha sempre

vissuto lontano dai riflettori. Orario: feria-li ore 9-18, festivi 10-18 (ingresso libero),

***Fino a domenica 1° aprileCREMONAMOSTRAFEDERICA GALLI - L’ELEGANZA DEL SEGNOLa mostra (nel Centro culturale S. Maria della Pietà) propone lo stile straordinaria-mente raffinato e assai personale del-l’au-trice originaria di Soresina e scomparsa nel 2009. Orario: da martedì a domenica ore 10-12.30 e 15.30-19 (ingresso libero).Per informazioni: 0375-40039.

***Domenica 11 marzoPANDINOMERCATOCOSE D’ALTRI TEMPIMercatino di piccolo antiquariato, ogget-tistica e libri, dalle 9 alle 19 presso il Ca-stello Visconteo. Info: 345-0888866.

***Domenica 11 marzoCASTELLEONEMOSTRA-MERCATO DELL’ANTIQUARIA-TO, VINTAGE, ARTIGIANATO ARTISTICOAppuntamento dalle 9 alle 19 per le vie del centro storico. Per informazioni: 348-8555756.

Domenica 11 marzoRIVOLTA D’ADDAMOSTRA-MERCATO DELL'USATO E PICCOLO ANTIQUARIATOPiccolo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti. Appuntamento dalle 8.30 alle 19 in piazza Vittorio Emanuele II.Per informazioni: 0373-377050.

***Domenica 11 marzoCREMONAEVENTO SPORTIVOLA CORSA ROSA Marcia podistica di km 5,5 e km 11 non competitiva delle Donne, aperta a tutti.Per informazioni: 0372 431771 - 392-7168762 - 349-0078781.

***Da sabato 25 febbraio a venerdì 16 marzoCREMONAMOSTRALA CITTA’ DEGLI AMATI, DEI GUARNERI E DI STRADIVARIViaggio nella città dei liutai partendo dai documenti che ne rivelano la presenza attorno al complesso di San Domenico. Orario: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 15.30, mercoledì apertura sino alle 16.15 presso l’Archivio di StatoPer informazioni: 33-292560.

Sabato 25 febbraioCREMATEATRO18 MILA GIORNI - IL PITONEAlle ore 21 al Teatro San Domenico. Testo originale di Andrea Bajani, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa. Musiche originali di Gianmaria Testa, regia di Alfonso Santagata.Per informazioni: 0973-85418

***Sabato 25 febbraioCREMONACONCERTOORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI

Tenuta a battesimo nel 1994 da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli, l’Orchestra Sinfonica della Rai propopne dalle 20.30 al Teatro Ponchielli il Concerto n. 1 in la minore per violino e orchestra op. 77 (1947-48) di Dmitrij Šostakovic e la Sinfonia n. 3 in la minore op. 44 (1936)di Sergej Rachmaninov.Per informazioni: 0372-022010.

***Martedì 28 febbraioCREMONATEATROBLACKBIRDAlle 20.30 al Teatro Ponchielli, lo spet-tacolo di David Harrower, versione ita-liana Alessandra Serra, con Massimo Popolizio, Anna Della Rosa, Silvia Altruiscene Paco Azorín, costumi di Chiara Donato, luci Claudio di De Pace. La regia è di Luis Pasqual.Per informazioni: 0372-022010.

Giovedì 1° marzoCREMONADANZACOMPAÑIA DE DANZA MIGUEL ÁNGEL BERNA MUDÉJAR... BAILANDO MI TIERRA!Alle 20.30 al Ponchielli spettacolo di da nza con la regia Miguel Ángel Berna, che cura anche la coreografia. Musiche ese-guite dal vivo da Berluna, scenografie di Tomás Ruata. Per informazioni: 0372-022010.

***Giovedì 1° marzoCREMATEATROLA TRILOGIA DEGLI OCCHIALI BAL-LARINI - CAPITOLO IIIAlle 21 sul palco del San Domenico in scena il testo di Emma Dante, che ne cura anche la regia.Per informazioni: 0373-85418.

Cara Maria, ci ho pensato su un po’ prima di scrivere questa lettera, perché mi vergognavo. Ma poi mi sono de-ciso. Ho notato che lei risponde spesso a lettere in cui si parla di tradimenti, divorzi, separazioni e via dicendo. Lo sa? Io ho 73 anni e, tra due anni, io e mia moglie faremo i cinquanta anni di matrimonio. E stiamo ancora benissimo insieme. Non siamo stati sempre felici: abbiamo avuto pensieri, pene, preoccupazioni; io ho lavorato lontano per tanti anni, uno dei nostri figli ha avuto dei problemi di salute, che poi fortunatamente ha risolto. Ma ci siamo sempre voluti bene, abbiamo sopportato i nostri difetti e ci siamo venuti incontro. A me sembra che, oggi, basti un niente a far litigare, a mandare tutto all’aria, e allora i figli ne soffrono, e tutto va in malora. Io sarò all’antica, ma la penso così. Perché, forse quando si lavora non si deve sopportare, a volte, e magari buttare giù un boccone ama-ro? Allora provino a farlo anche tanti mariti e mogli…

Oriano

Appuntamenti

L’Oroscopo della settimanaa cura di: MICHELA

E’ il momento giusto per fare progetti in campo professio-nale, per studiare nuove strategie. Siete disposti a mettervi in gioco anche in settori per voi nuovi. La fortuna si nascon-de dove meno ce l’aspettiamo.

Si annunciano ottime occasioni per inserirvi nell’ambiente lavorativo sia per quanto riguarda le mansioni, sia per lo stipendio. Dovete solo fare la scelta giusta senza essere frettolosi. Guardatevi attorno: l’amore potrebbe vicino a voi.

Se desiderate raggiungere un obiettivo importante non do-vrete lasciare nulla al caso: impegnatevi con tutte le vostre forze. Durante un viaggio o nelle serate in allegria con gli amici, potrete imbattervi in una persona molto seducente.

Riuscirete a superare brillantemente un ostacolo in campo professionale così da aumentare la vostra autostima. Non lasciate che le questioni di lavoro interferiscano nella sfera sentimentale.

Fascino da vendere ed elevata capacità di convincere chiunque della bontà delle vostre idee. In amore non forza-te le cose, meglio lasciar fare al destino... e tutto andrà per il meglio. Troverete i Gemelli particolarmente intriganti.

Situazione finanziaria stabile, ma non siate precipitosi nel porre mano al portafoglio o nel firmare impegni che com-portino esborsi di denaro: in questo momento, meglio esse-re molto prudenti in campo economico.

Non commettete l’errore di fare tutto da soli se desiderate rendere operativo un progetto ambizioso che riguarda il la-voro. In amore non siate troppo ostinati o capricciosi: lascia-te che anche il partner esprima il suo parere.

Non farete fatica a conquistarvi le simpatie delle persone che gravitano intorno a voi sul lavoro. Attenti a chi vi sta vicino: qualcuno potrebbe mettersi i in competizione con voi e sarebbero guai.

La vostra positività e l’entusiasmo con cui affrontate le cose vi aiuteranno a superare con facilità una situazione lavorati-va complessa che potrebbe riguardare i rapporti con i col-leghi. Tante occasioni di incontro per i single.

Nell’ambiente di lavoro la capacità di assumervi le respon-sabilità e la serietà che dimostrerete in ogni circostanza. Una persona vi attrarrà a prima vista: prima di lanciarvi in una relazione cercate di conoscerla meglio..

Irrequietezza e fantasia vi spingeranno a dedicarvi ad attivi-tà artistiche e creative che nel tempo potranno diventare molto importanti anche economicamente. Colpo di fulmine con una nuova conoscenza.

Sul lavoro sarete determinati ad assumervi responsabilità anche gravose. Con qualche sacrifico otterrete il successo che arriverà in campo sociale e amoroso. Farete faville gra-zie al vostro fascino che non lascerà indifferente nessuno.

Arte & Cultura

Musica & Spettacoli

Per scrivere a Maria: [email protected]

Oggi parliamo della poesia di Bertran de Born, guerriero e trova-tore provenzale di cultura occitanica, vissuto a cavallo tra il 1100 e il 1200. Ne parla – non bene – anche Dante, nel XXVIII canto dell’In-ferno, collocandolo tra i seminatori di discordia. Fu indubbiamente preso nelle vicende oscure e turbolente della sua epoca, legate alle lotte di successione dei Plantageneti. Ma fu un grande poeta. Raccontò la guerra, con toni forti, perché egli amava la guerra:

Caro Oriano, c’è un punto nella sua lettera che mi ha fatto istintivamente drizzare un po’ le orecchie, e precisamente, quando paragona il matrimonio, o comunque il rappor-to di coppia, a quel che accade sul lavoro. Mi sarebbe venuto subito da dire che l’amo-re è un sentimento e non un dovere, o, peggio ancora, uno stato di necessità, come spesso, o quasi sempre, è il lavoro. Però poi ho riflettuto, e mi sono detta: anche l’amo-re, o comunque il rapporto d’amore, in un certo senso è un lavoro. Tutti i sentimenti presuppongono un lavoro psichico. Al loro apparire, per saperli distinguere separare, valutare; nel loro sviluppo, per viverli in rapporto a chi li suscita o ne è oggetto. Se sen-timento significa comunque una relazione, il lavoro della psiche è forte e importante. Allora, c’è del vero in quel che lei dice, Oriano. Però attento: lei parte da un suo proget-to di vita che è stato favorevole e che ha trovato un rapporto sempre vivo con sua moglie. Non sempre questo accade. Potrei anche dire che l’amore è molto ancora, è dubbio, ricerca, paura, gioia, spesso è un brivido, a volte è simile ad un micio accoccolato. La razionalità arriva solo fino ad un certo punto, nelle cose d’amore, come ben sapeva il poeta Catullo e la sua ammissione di non poter vivere né insieme, né senza la sua ama-ta. Ma lei dice un’altra cosa verissima: “ci siamo venuti incontro”. Ecco, l’incontro è fondamentale, e lo è la sua ricerca. Altrimenti l’amore stesso non esisterebbe, ma sarem-mo tutti e tutte pietre solitarie, magari belle, ma fredde. La ringrazio davvero tanto.

Mazze, spade ed elmi variopintiE scudi li vedremo infranti e distruttiAll'inizio dell'assaltoE molti guerrieri urtarsi l'un l'altroErrando per il carnaioI cavalli dei morti e dei feriti;E quando nella mischiaSarà entrato ogni uomo d'alto lignaggioEgli non penserà che a infrangere teste e bracciaPerché un morto vale più d'un prigioniero”.

Sabato 25 Febbraio 201225

“Senza donna d’amor non si fa canto,ma un sirventese farò fresco e nuovo.Poiché educare credon guerreggiandoi baroni il signore di Bordeaux,e per forza farlo cortese e franco,farà male a non essere villano,che se risponde ognuno ne abbia gioia,e se li pela e rade non dia noia”.Che anzi:“Io amante non sono e amor non fingo,che ne ragioni a donna o a lei m’appelli,e non corteggi […]”Chiudiamo con questi splendidi versi:“Quando il fiore novello esce sul ramoche ha rossi, verdi e bianchi i ramoscelli,per la dolcezza del giro dell’annocanto anch’io come fanno gli altri uccelli,perché mi sento anch’io un uccello in molto,che oso volere il meglio che c’è al mondo;volere l’oso e avere cuore ardente,ma non gliel’oso dire e lo nascondo”.

Poeta particolare, che cantò con tutto se stesso la guerra, dedi-candole quei versi d’amore che altri dedicavano alle donne:

Page 26: Il Piccolo Giornale di Cremona

Programmi TvSabato 25 Febbraio 2012

06.30 unomattina.att09.45 settegiorni.att11.10 unomattinastorievere.a11.45 laprovadelcuoco13.30 tg1telegiornale14.40 leamichedelsabato.att17.00 tg1telegiornale17.15 asuaimmagine17.45 passaggioanordovest.doc18.50 l'eredità.game20.00 tg1/raitgsport20.35 ballandoconlestelle800.30 dichetalentosei?01.30 cinematografo02.30 funeralparty.film

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sabato 25 domenica 26 Lunedi’ 27 martedi’ 28 mercoLedi’ 29 giovedi’ 1 venerdi’ 2

canaLe 5

itaLia 1

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rete 4

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09.40 carabinieri.fiction10.50 iraccontidimelaverde11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 forum.attualità15.10 flikken.telefilm16.15 sentieri.soap17.05 dreamhotel:thailandia.f18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 viaggioa....attualità00.10 ilpapàdigiovanna.film02.25 l'appartamento.film

09.40 carabinieri.fiction10.50 iraccontidimelaverde11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 forum.attualità15.10 flikken.telefilm16.15 sentieri.soap16.15 firefox:volpedifuoco.f18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 sfidatraighiacci.film23.35 tombstone.telefilm02.30 disco.film

08.20 hunter.telefilm09.40 carabinieri.fiction10.50 iraccontidimelaverde11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 forum.attualità15.35 doveosanoleacquile.f18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 quartogrado.attualità24.00 mr.brooks.film02.35 lapoliziaèsconfitta.film04.20 ladivorziate.film

10.50 scooby-doo.film12.20 cartoni12.25 studioaperto-meteo13.40 cartoni14.35 fallen.film16.15 programmaprotezione principesse.film18.00 lavitasecondojim.tel18.30 studioaperto-sport19.00 cartoni19.30 madeline-ildiavoletto dellascuola.film21.10 matilda6mitica.film23.00 blade:trinity.film01.05 studiosportxxl

07.40 cartoni12.25 studioaperto-meteo13.00 guidaalcampionato.sport14.00 odissea.film16.225freewilly2.film18.30 studioaperto19.00 tuttoinfamiglia.sitcom19.30 honey-ilsuosogno èballare.film21.30 chiambrettishow.varietà00.20 controcampo lineanotte.sport01.35 poker1mania.varietà02.25 amnesia.film04.15 mediashopping

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 provaciancoragary.tf16.45 lavitasecondojim.sit17.10 bauboys.attualità17.45 trasfotmat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 tuttoinfamiglia.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 csi:newyork.telefilm23.00 gothika.film

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni/cameracafé.sitc16.20 provaciancoragary.tf16.45 lavitasecondojim.sit17.10 bauboys.attualità17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 tuttoinfamiglia.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 borntoraisehell.film23.10 doubleteam.film01.10 theshield.telefilm

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 provaciancoragary.tf16.45 lavitasecondojim.sit17.10 bauboys.attualità17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 tuttoinfamiglia.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 wild.varietà00.30 romanzocriminale2.film

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 provaciancoragary.tf16.45 lavitasecondojim.sit17.10 bauboys.attualità17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 tuttoinfamiglia.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 leiene.varietà00.30 californication.tf

08.40 settimocielo.telefilm10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 provaciancoragary.tf16.45 lavitasecondojim.sit17.10 bauboys.attualità17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 tuttoinfamiglia.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 startrek.film23.40 leiene.varietà

La 7

06.00 tgla7/omnibus.attualità10.00 bookstore.attualità11.10 granpremiod'australia12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 senzaviadifuga.film16.05 relichunter.telefilm18.00 torneoseinazioni: irlanda-italia20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.30 theshowmustgooff00.30 tgla700.40 m.o.d.a.attualità01.25 granpremiod'austria

06.25 tgla7-meteo-oroscopo07.00 omnibus10.00 noisiamodueevasi.film11.45 ticiportoio.varietà13.30 tgla714.05 mammamiache domenica.talkshow15.15 granpremiod'australia. superbike17.15 ipicari.film20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.30 larapina.film23.35 tgla724.00 ultimotangoaparigi.film

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 halifax.telefilm16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 l'infedele.film23.45 innovation.attualità00.20 tgla700.30 (ah)ipiroso.attualità02.05 ottoemezzo.attualità

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 missagatheconleinon sischerza.telefilm16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 l'ispettorebarnaby.tel23.10 crossingjordan.telefilm00.45 tgla7/(ah)ipiroso.attualità01.55 g'day.varietà

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 unuomopertutte lestagioni.f16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 gliintoccabili.film23.15 bladerunner.film00.55 tgla7/(ah)ipiroso.attualità02.40 g'day.varietà

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Page 27: Il Piccolo Giornale di Cremona

na perdita di com-petitività sempre più evidente e marcata: è questa la vera ur-genza delle imprese

agricole della Lombardia, testimo-niata in maniera quasi dramma-tica dall’analisi dei dati consunti-vi del 2011. Anche i comparti che nel corso dell’anno appena conclu-so hanno visto salire le quotazioni dei loro prodotti mostrano ragioni di scambio in continua contrazio-ne, per effetto dei costi di produ-zione ormai fuori controllo e di co-sti amministrativi che - nonostante le dichiarazioni della pubblica am-ministrazione – rimangono ecces-sivamente elevati, anche a causa di una semplificazione burocratica avviata in maniera ancora non suf-ficiente. Caro carburante, caro con-cimi, caro sementi sono accompa-gnati da una stretta creditizia senza precedenti, con un sistema banca-rio che continua a non mutare il pro-prio atteggiamento di sfiducia ver-so le imprese

A questa situazione già difficile da sostenere vanno poi ad aggiun-gersi, in proiezione futura, le preoc-cupazioni per la nuova Pac, le cui proposte normative sono fortemen-te penalizzanti per l’agricoltura lom-barda; e per l’introduzione dell’Imu

sui fabbricati rurali che comporterà, se non radicalmente modificata, un pesante aggravio della tassazione a carico delle aziende agricole. Que-sto nuovo regime fiscale, nel caso delle realtà più fragili, porterà ineso-rabilmente alla cessazione dell’atti-vità, accentuando un fenomeno già chiaramente conclamato dai dati dell’ultimo censimento.

Da qui la scelta della mobilitazio-ne e dell’assise di Cremona. Sarà una grande assemblea dei dirigen-ti delle unioni provinciali lombarde, che si terrà a CremonaFiere entro i primi di marzo a rilanciare la prote-sta e la proposta di Confagricoltu-ra Lombardia verso la ‘disattenzio-ne’ drammatica di cui è oggetto il settore primario. Non una semplice

iniziativa di protesta finalizzata ad una difesa corporativa, ma un mo-mento di analisi e di proposizione per garantire un futuro all’agricoltu-ra lombarda e dell’intero Paese. La decisione è stata assunta la scorsa settimana dal direttivo di Federlom-barda, riunito a Milano alla presen-za del leader nazionale Mario Gui-di; proclamato lo stato di mobilita-zione permanente e l’assise di Cre-mona, cui potrebbero seguire altre iniziative.

«I motivi del nostro scontento non si concentrano solo né soprat-tutto sull’Imu», ribadisce Antonio Piva, vicepresidente di Confagri-coltura e presidente della Libera. «Il settore primario versa in una situa-zione di straordinaria gravità. E pro-

prio mentre ci si chiede di produr-re sempre più cibo per un mondo che ha fame, si penalizzano pesan-temente le aziende. C’è un’eviden-te mala gestione politica del tema agricoltura. Ne viene misconosciu-to il ruolo trainante ed insostituibi-le per il made in Italy agroalimen-tare, colonna dell’export e dunque dell’economia nazionale. E si con-tinua a non affrontare il problema centrale, del nostro come di ogni al-tro settore produttivo: alle aziende va garantito un livello adeguato di redditività ».

Quella di Cremona sarà un’inizia-tiva di straordinaria importanza Si pensa saranno presenti 500/600 di-rigenti, con i quali grazie al confron-to, verranno decise le tappe suc-cessive della mobilitazione. Oggi più che mai è fondamentale che il settore primario venga finalmente posto al centro del dibattito politi-co. Non è possibile nè ammissibile che in questa difficile fase econo-mica si trascuri proprio chi ha un ruolo decisivo per le esportazioni, il prodotto interno lordo, le prospetti-ve di sviluppo anche occupazionale del Paese. Il Governo Monti deve ri-conoscere questa nostra centralità: che vuol dire prodotto, qualità e si-curezza alimentare unici al mondo. Di tutto questo parleremo a Cremo-na. Decisi più che mai a farci ascol-tare».

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

A Cremona mobilitazione permanente contro il nuovo regime fiscale e l’Imu

U

Tonn. 204-206 n.q. 220-223 (fino) 223-226

Tonn. 191-192 203-204 196-198 204-205

Tonn. n.q. 395-397 385-390 Sorgo nazionale 205-208

Tonn. n.q. n.q.

n.q. 230–232

n.q. 215-222

(p.spec. 63-65) 234-237

Tonn. 176–178 159–160 158-161 164-165

Tonn. 135 – 150di erba med.

135-150

114-138 129-142

Mag. 1° t. 122-127

Medica fienata 1° t. 120,0-130,0

Tonn. 105 – 115 105-117 Erba med f. 1° t. 122-127

Paglia di fru-mento press. ball. 75-80

15 kg 4,070 4,030 4,020 4,070

25 kg 3,150 3,110 3,100 3,150

30 kg 2,910 2,900 2,860 2, 910

40 kg 2,390 2,400 2,370 2,380

156 kg 1,310 1,370 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,319

176 kg 1,370 1,370 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,373

Oltre 176 kg 1,340 1,345 n.q. (da 176 a 180 kg) 1,357

TABELLA AGGIORNATA AL 23 FEBBRAIO 2012

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

La giunta provinciale si è occupata delle opere di compensazione ambientale tutte da attuare nell’area del porto collegate al proget-to del terzo ponte. Grazie ai 4.500.000 euro fi-nanziati dalla Regione, verrà fatto il lifting della struttura (asfaltatura, magazzini, manutenzio-ne straordinaria) e con i 5 stanziati da Cen-tro padane verrà realizzato il secondo step del terminal ferroviario. La Provincia, in accordo con il Comune per quanto riguarda la viabi-lità nella zona del porto, aveva espresso pa-rere favorevole alla costruzione (proposta da

Centro padane) del terzo ponte a condizione che l’evidente penalizzazione di quell’area ve-nisse adeguatamente compensata con opere risarcitorie in grado di garantire la sicurezza al suo interno. Inizialmente i fondi previsti per il porto di Cremona ammontavano a 19 milioni di euro, ma lo Stato li ha tagliati e così quella somma è stata suddivisa (4.500.000 ognuno) tra Cremona, Mantova e Aipo. Con la delibera approvata la giunta provinciale ha stabilito che quegli stanziamenti siano gestiti direttamente dall’ente di corso Vittorio Emanuele per rifare

l’asfaltatura del porto, sistemare i magazzini, realizzare opere di manutenzione straordina-ria. Insomma, per portare a termine il lifting del porto. I 5 milioni di Centro padane, invece, sa-ranno destinati al terminal del porto. Due piani di intervento con un unico obiettivo: rafforzare l’intermodalità. Il progetto esecutivo del terzo ponte dovrebbe essere completato a breve. Ma il passaggio chiave sarà il pronunciamen-to del Tar del Lazio, a cui i comitati e i gruppi di cittadini contrari all’infrastruttura hanno pre-sentato ricorso.

Il Parlamento europeo ha approvato definitiva-mente il cosiddetto «Pac-chetto latte», una serie di misure strutturali che do-vrebbero rendere più com-petitivo il settore lattie-ro caseario. Questo pac-chetto - insieme a quello sulla qualità - rappresenta un corredo specifico della nuova Pac, la cui discus-sione è in corso, e che an-drà a dettare le norme di governo dell’agricoltura europea dal 2014 al 2020. Il ‘Pacchetto latte’ intro-duce una serie di concet-ti che dovrebbero essere particolarmente significati-vi nel cercare di stabilizza-re il settore, e per fornire ai produttori un maggior peso contrattuale. La sfida sarà quella di vedere se le nor-me previste si riveleranno efficaci come atteso. Ecco le principali linee guida: li-beralizzazione della con-correnza, programmazio-ne dell’offerta, sviluppo dell’interprofessione, con-tratti di fornitura e moni-toraggio della produzione.

Lo sforzo che viene fat-to è quello del tentativo di ‘normalizzare’ il settore do-tandolo di regole chiare e condivise da tutta la filie-ra; in modo da garantirle la produzione, l’approvvigio-namento ed un’equa retri-buzione per tutti i livelli che la compongono. I produt-tori sono particolarmen-te interessati verso questi aspetti, dal momento che - con l’inizio del nuovo pe-riodo di programmazione - la funzione di controllo del-la produzione attraverso le quote cesserà. Dunque il complesso delle misure previste dovrebbe garan-tire la stabilità dei merca-

ti controllando l’offerta ed il suo equilibrio con la do-manda. Molta enfasi viene data alle strutture associa-tive, in particolare alle Op, organizzazioni di prodot-to, che devono assolvere il compito di organizzare e gestire l’offerta della pro-duzione di latte. Tutto il lat-te lombardo fornito all’in-dustria potrebbe esse-re gestito da un’unica Or-ganizzazione di prodotto. Aspetto di non seconda-ria importanza è la facoltà, che viene lasciata agli Sta-ti membri, di rendere obbli-gatoria o meno l’adozione delle norme contrattuali. Il governo italiano, con il de-creto liberalizzazioni, ha già introdotto il concetto della contrattualistica e dei tem-pi di pagamento a trenta gi-roni per i prodotti alimenta-ri deperibili, tra cui appunto il latte. Nella versione finale del testo approvato figura anche la programmazione delle produzioni ed il con-trollo dell’offerta dei for-maggi dop, misura parti-colarmente importante per le nostre zone.

L’insieme di queste mi-sure, se ben applicate, do-vrebbe consentire di au-mentare il peso contrat-tuale dei produttori e di stabilizzare i mercati con-trollando l’offerta. Tuttavia, qualche perplessità di fon-do sull’efficacia delle misu-re rimane; e riguarda - ad esempio - la scarsa elasti-cità delle produzioni agri-cole nell’adeguamento alla domanda. Ma di certo vie-ne offerta una notevole op-portunità organizzativa at-traverso le Organizzazioni di prodotto. Occorre verifi-care sul territorio la loro ef-fettiva realizzabilità.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60 kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

kg. 2,50-2,85 MONTICHIARI 1,15-1,27

da macello 1,220-1,320

--

Kg. 2,20-2,45 MONTICHIARI 0,80-0,95

0,98-1,08

kg. 2,30-2,85 Vitelloni da macel-lo 24/30 mesi

1,35-1,54

1,20-1,37

kg.1,00-1,10 MONTICHIARI

1,00-1,10(da 46 a 55 kg)

1,05-1,35(45-55 kg) 0,75-1,25

kg. 2,50-3,70 MONTICHIARI 3,80-4,00

3,90-4,40 (pregiate 70 kg) 3,36-4,40

kg. 2,85-2,90 past. 2,70centr. 3,25

2,40 Zangolato di creme

X burrificaz. 2,15

kg. (dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20 n.q. --

kg.(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANOREGGIANO

12 mesi 9,85-10,20

kg. 7,75-8,00 7,80-8,00 7,75-8,00 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 11,80-12,10

kg. 8,45-8,65 8,75-9,15 8,75-9,00 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

13,15-13,55

Vitelloni femm. da macello pezz. ne-re (kg. 450-500)p.v. 1,24–1,39

• A cura di Libera Agricoltori •

Grande assemblea per Confagri

La Fiera di Ca' de Somenzi, dove si svolgerà l'assemblea

VIABILITÀ

Un’occasione per rendere il settore più competitivo

Terzo ponte, ulteriori passi avanti nella compensazione ambientale

AgricolturaAPPROVATO IL PACCHETTO LATTE

Sabato 25 Febbraio 201227

Page 28: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Laura Bosio

ella cura del diabete lo sport si rivela una ri-sorsa. Lo dimostra il successo del pro-gramma «Diabete in

corsa», promosso dall'Ospedale Maggiore di Cremona. Il “diario di bordo” dell'iniziativa viene pre-sentato sabato 25 febbraio pres-so la sala Puerari del museo civi-co Ala Ponzone alle ore 9.

«L'esperienza sportiva dei gio-vani diabetici si era svolta nel 2010, ma gli allenamenti e le ga-re sono continuati anche nel 2011, e tuttora la squadra conti-nua la propria attività» spiega Pa-trizia Ruggeri, responsabile del Centro diabetologico dell'ospe-dale di Cremona (insieme a lei si occupano del progetto il dottor Sergio Di Lembo, la dietista Eli-sa Carrai, la dottoressa Ema-nuela Spotti - psicologa -, l'infer-miere Romano Persico e il per-sonal trainer Davide Alberichi).

Per quale motivo il connubio "diabete-sport" si rivela così importante?

«Più che di sport parlerei di esercizio fisico, che non necessa-riamente deve corrispondere a un'attività sportiva. Esso è parte integrante della terapia del diabe-te. La pratica dell'esercizio fisico sicuro prevede che il paziente venga educato all'autocontrollo e all'autogestione. Oltre agli effetti sui parametri metabolici, l'eserci-zio induce al miglioramento dell'autostima e del senso di be-nessere. L'attività fisica è anche uno strumento fondamentale di aggregazione e scambio di espe-rienze tra gli stessi malati. Questo progetto è stato pensato per i pa-zienti affetti da diabete di tipo 1 (diabete mellito, ndr), ma l'attività fisica è utile anche per i malati di diabete di tipo 2. C'è di più: l'eser-cizio permette di fare prevenzio-ne, riducendo il rischio di insor-genza del diabete di tipo 2. Stori-camente la prima osservazione scientifica risale al 1926, quando Lawrence, medico inglese e dia-betico, pubblicò un articolo su una rivista scientifica in cui dimo-strava l'efficacia dell'attività fisica sulla diminuzione glicemica».

Ci sono limitazioni rispetto

al tipo di attività fisica e alla sua durata?

«No. Il paziente diabetico può praticare qualsiasi tipo di eserci-

zio fisico. L'unica prescrizione è che si tenga costantemente sot-to controllo il livello di glicemia. Anche la terapia, naturalmente, andrà gestita in relazione alla du-rata dell'allenamento e al tipo di alimentazione. Durante gli allena-menti del progetto "diabete in corsa" sono presenti medici e personale sanitario, che insegna-no ai malati a gestirsi al meglio. Tanto che nel tempo hanno ac-quisito una certa autonomia. Lo scopo di tutto ciò è anche raffor-zare il rapporto tra medico e pa-ziente, altro aspetto importante nella gestione della malattia cro-nica. Un tipo di patologia che non è facile da gestire, e che va af-frontata in modo congiunto da medico e paziente. L'alleanza te-

rapeutica diventa uno strumento di lavoro, che permette di con-cordare insieme i provvedimenti diagnostico-terapeutici, in modo da migliorare l'aderenza alla cura stessa».

Quanto è importante che il paziente sia seguito da un te-am di medici?

«Fondamentale.Questo aspet-to garantisce alla cura una mag-gior incisività, in quanto il malato viene seguito a 360 gradi».

Qualche indicazione dal punto di vista alimentare, per il diabetico che pratica sport?

«L'alimentazione deve essere modulata sulla base dell'attività fisica, sia relativamente al carico

calorico sia in merito all'integra-zione di carboidrati».

I diabetici possono mangia-re di tutto?

«L'alimentazione del giovane diabetico è varia, ma deve esse-re controllata in rapporto con la terapia».

Quali sono le terapie per il diabete di tipo 1?

«L'unica possibile è la terapia insulinica. Essa può essere somministrata attraverso inie-zioni - da somministrare più vol-te al giorno - oppure con un par-ticolare sistema di microinfusio-ne, ossia un apparecchio che permette l'infusione continua dell'insulina».

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c

ome indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA Il 25 febbraio presentazione del “diario di bordo” dell'iniziativa denominata «Diabete in corsa»

N

Salute

Attività fisica contro il diabete

Il Diabete Mellito riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell'in-fanzia o nell'adolescenza. Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina a causa della di-struzione delle cellule ß che producono questo ormone: è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. La veloci-tà di distruzione delle ß-cellule è, comunque, piuttosto variabile, per cui l'insorgenza della ma-lattia può avvenire rapidamente in alcune perso-ne, solitamente nei bambini e negli adolescenti, e più lentamente negli adulti.

La causa del diabete tipo 1 è sconosciuta, ma caratteristica è la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livel-lo delle cellule che producono insulina. Questo danno, che il sistema immunitario induce nei confronti delle cellule che producono insulina, potrebbe essere legato a fattori ambientali (tra i quali, sono stati chiamati in causa fattori die-tetici) oppure a fattori genetici, individuati in una generica predisposizione a reagire contro

fenomeni esterni, tra cui virus e batteri. Quest'ultima ipotesi si basa su studi condotti nei gemelli monozigoti (identici) che hanno per-messo di dimostrare che il rischio che entrambi sviluppino diabete tipo 1 è del 30-40%, mentre scende al 5-10% nei fratelli non gemelli e del 2-5% nei figli.

Si potrebbe, quindi, trasmettere una “predi-sposizione alla malattia” attraverso la trasmis-sione di geni che interessano la risposta immu-nitaria e che, in corso di una banale risposta del sistema immunitario a comuni agenti infettivi, causano una reazione anche verso le ß cellule del pancreas, con la produzione di anticorpi diretti contro di esse (auto-anticorpi). Questa alterata risposta immunitaria causa una pro-gressiva distruzione delle cellule ß, per cui l'in-sulina non può più essere prodotta e si scatena così la malattia diabetica.

Per questo motivo, il diabete di tipo 1 viene classificato tra le malattie cosiddette “autoim-muni”.

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Sabato 25 Febbraio 201228

Da sinistra: Elisa Carrai, Patrizia Ruggeri, Sergio Di Lembo, Emanuela Spotti

Page 29: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Giulia Sapelli

anca solo un mese, ormai, all'inizio della pri-mavera. Ma insie-me al caldo, in ar-

rivo sono anche i grandi nemici stagionali, che spesso posso-no causare forti allergie. Da non sottovalutare quindi alcuni ani-mali infestanti, come la Proces-sionaria del pino e della quercia e l’Euprottide, che nelle forme larvali possono causare reazioni epidermiche e allergiche soprat-tutto in soggetti particolarmen-te sensibili. Altro nemico stagio-nale è l’Ambrosia artemisiifolia, il cui polline provoca forti allergie. Tra l'altro negli ultimi anni è stata registrata la comparsa di nuove sensibilizzazioni a allergeni ae-rodipersi ed anche cambiamenti nella stagionalità dei sintomi da allergia a pollini. In alcune zone della Lombar-dia l’ambrosia è causa di aller-gia in una percentuale elevata della popolazione con conse-guenti incrementi sia dei costi sociali, per la riduzione tempo-ranea della capacità lavorativa dei soggetti affetti e per i danni che gli stessi subiscono in termi-ni di ineffi cienza fi sica e peggio-ramento della qualità della vita, sia di quelli sanitari, di diagnosi e di trattamento. Vi sono poi zone nelle quali, da alcuni anni, la for-te presenza di alcuni parassiti delle piante, quali la processio-naria del pino e della quercia e l’euprottide (o crisorrea), ha cau-sato disagi alla popolazione, de-rivanti principalmente dalla sen-sibilizzazione ai peli urticanti di questi lepidotteri.

EUPROTIDE - L’Euprottide è una farfalla ampiamente diffusa in Italia le cui larve, provviste di peli urticanti, si nutrono di varie latifoglie forestali ed ornamentali.

Ma come agire nel caso di for-te presenza di questi lepidot-teri? Innanzitutto evitare di ad-dentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi alle fronde delle pian-te su cui si rinvengono i bruchi in alimentazione. E' consigliabile inoltre evitare di sostare nelle vi-cinanze, e sotto, alberi o arbusti infestati: i peli, infatti, possono essere trasportati dall’aria fi no a una distanza di 200 metri. Da evitare anche toccare i nidi o le larve, ma anche i lavori (quali fal-ciare l’erba e/o rastrellare foglie e/o erba falciata) che possono dif-fondere nell’aria i peli urticanti che riposano al suolo.In caso di con-tatto coi peli urti-canti è bene fare subito una doc-cia, lavarsi i capelli e cambia-re gli abiti. Non si deve grattare le zone del corpo contaminate, ed è necessario lavare gli abiti contaminati ad almeno 60°. Infi -ne bisogna trattare la pelle puli-ta con gel antistaminico, e recar-si dal medico in caso di protrarsi

dei sintomi.PROCESSIONARIA - La pro-cessionaria è attiva solo duran-te i periodi freddi dell'anno, dal momento che trascorre i caldi mesi estivi come bozzolo sep-pellito sotto terra.Le falene iniziano a emergere dal suolo nel mese di agosto; trascorso qualche giorno inizia-no la ricerca di piante adatte per deporre le uova.Ogni femmina produce un "am-masso" di uova che viene fi ssa-to alle foglie dell'albero ospitan-

te. L'ammasso può contenere fi no a 300 uova, dalle quali dopo almeno 4 setti-mane nascono le tipiche larve.Si tratta di un insetto a cui è necessario fare

attenzione, in quanto i suoi peli urticanti possono provocare di-versi problemi:• Dermatite – subito dopo il contatto può sopravvenire un forte prurito al quale fanno se-guito, nell’arco di circa 24 ore, reazioni cutanee che si mani-

festano perlopiù sottoforma di papule da puntura da insetto, bolle da orticaria o macchie ros-se isolate.• Congiuntiviti e infi ammazione agli occhi.• Infi ammazioni delle vie re-spiratorie superiori causate dall’inalazione dei peli.Come difendersi? Innanzitutto evitare di addentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi alle fron-de delle piante su cui si rinven-gono i bruchi in alimentazione. Bisogna inoltre evitare: di sosta-re nelle vicinanze, e sotto, albe-ri o arbusti infestati, di toccare i nidi o le larve. Per difendersi le azioni consigliate sono le stesse indicate per l'euprotide.

AMBROSIA - E' originaria del Nord America giunta in Euro-pa probabilmente come con-taminante di carichi di sementi. E’ diffusamente presente in Eu-ropa centrale (Ungheria, Croa-zia, Serbia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Austria, Slovenia), in Francia (area di Lione), in Nord Italia (provincia di Pavia, ma soprattutto nord-ovest della provincia di Milano e sud di quella di Varese). Questa pianta rappresenta un fattore di rischio potenziale molto elevato per i soggetti af-fetti da disturbi di natura allergi-ca, in quanto produce quantità di pollini molto abbondanti che vengono trasportati dal vento: durante la fi oritura, la concen-trazione di pollini nell’aria può raggiungere i due milioni di gra-nuli per metro cubo. I sogget-ti allergici presentano, in ge-nere, sintomi quali: irritazione agli occhi (anche accompagna-to da prurito e lacrimazione), diffi coltà respiratorie (prurito e gocciolamento nasale, starnu-ti)e nelle forme più gravi posso-no assumere la forma di veri e propri attacchi di tosse e asma.

M

Primavera, è tempo di allergieArtemisia, processionaria ed euprotide: le piante che possono provocare eventuali reazioni allergiche

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentilissima Naturopata buon-giorno e grazie per l'attenzione, si parla molto di fumo, di quanto fac-cia male, ecc, eccc, ecc, mi chie-devo se il fumo ha una storia, una provenienza, se fa parte di qualche cultura. Fa davvero così male o è allarmismo? Ci sono rimedi natu-rali che aiutano a vincere la dipen-denza? Leggo sempre la sua rubri-ca perchè mi piace molto. In attesa di una sua cortese risposta la salu-to con affetto.

Martina

Il tabagismo, meglio conosciuto come "fumo", è l'atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabac-co e inalarne il fumo derivato per piacere, per fini rituali, per abitudine o dipendenza. Questa pratica era comune tra i nativi americani, sia del nord che del sud America, e fu in seguito introdotto anche nel resto del mondo dopo l'esplorazione delle Americhe da parte degli europei. Il fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipenden-za, migliorando temporaneamente

la memoria, l'umore e la velocità dei riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica, fisica e psico-logica. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e disturbi al si-stema metabolico. Il fumo è anche un fattore causale di alcune malattie legate all'apparato respiratorio, car-docircolatorio , ipertensione. La cessazione dell'uso del tabaccopro-voca una sindrome di astinenza, la cui intensità e durata variano da soggetto a soggetto, in relazione

con il grado di abuso preesistente. I sintomi che creano più disagi sono: bisogno compulsivo di fumare, irri-tabilità, ansia, difficoltà a concen-trarsi, insonnia, cefalea, aumento dell'appetito. Alcuni sintomi scom-paiono in pochi giorni, altri tendono a durare più a lungo. La fitoterapia si avvale di "Tinture Madri, Macerati Glicerici e Oligoelementi" per aiuta-re i fumatori che desiderano smette-re ad affrontare meglio il periodo di difficoltà che una scelta del genere comporta.

Negli ultimi anniil fenomenoè aumentato

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected] Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

BANDO DELL’ASL PER PROGETTI SULL’IMMIGRAZIONE

Nell'ambito del-le politiche per l’im-migrazione l'Asl pro-muove un bando per il fi nanziamento di progetti a valenza so-vradistrettuale e/o provinciale ai sensi del Decreto famiglia, conciliazione, inte-grazione e solidarietà sociale Regione Lom-bardia. Possono pre-sentare i progetti gli enti locali, le provincie, i comuni singoli o as-sociati, gli enti e associazioni iscritte al Registro Nazionale (di cui all’art.42 del D.L. 289/98 nonché agli art. 52, 53, 54 del Dpr 394/99 come modifi cato dal Dpr 334/2004), i quali possono avvalersi del-la partnership di tutti gli altri soggetti operanti e interessati in inter-venti nel settore dell’immigrazione.

Il bando scade il 12 marzo prossimo. I progetti devono esse-re presentati all'Uffi cio protocollo Asl (via S. Sebastiano 14) nei se-guenti orari: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 16.30 continuato; martedì, giovedì, venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Per informazioni è possibile contattare il dipartimento Assi (Servizio famiglia Asl - tel. 0372.497792).

Dottor Luigi Mitoli, medico-chirurgo ozonoterapia

FINE ATIVITÀ PER IL DOTTOR GIANPAOLO DELFINI

CONSUMO DI ALCOL: COME I FILM INFLUENZANO I GIOVANI

Il dottor Gianpaolo Delfi ni cesserà la propria attività di Medi-co di medicina generale presso lo studio sito nel Comune di Cre-mona con decorrenza 01/03/2012. Si invitano pertanto gli assistiti già in carico allo stesso ad effettuare la scelta di un nuovo medico fra i sanitari disponibili nello stesso ambito territoriale, sino al rag-giungimento del limite massimo di scelte per ogni medico. La scel-ta si potrà effettuare presso lo sportello Scelta-revoca del distret-to di Cremona (via San Sebastiano n. 14 - tel. 0372/497371) nelle giornate di: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 16.30; martedì, gio-vedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30. E’ obbligatorio portare la tes-sera sanitaria magnetica (Carta Regionale dei Servizi – Crs) o, in mancanza, la vecchia tessera cartacea di iscrizione al Ssr e il co-dice fi scale.

Sul problema dell'alcol spesso sono i fi lm a infl uenzare le giovani generazioni. Secon-do uno studio del British Me-dical Journal, infatti, sono tan-tissimi i fi lm hollywoodiani che, tra un'inquadratura e l'altra, ri-prendono l'argomento "alcol". Con il risultato di avvicinare i più giovani al consumo di que-ste bevande. Secondo lo stu-dio guardare in tv o al cinema soggetti che bevono alcoli-ci induce i giovani a iniziare a consumare bevande di questo tipo. Secondo la ricerca, infat-ti, gli adolescenti che guardano molti fi lm in cui i protagonisti bevono alcolici hanno il dop-pio delle possibilità di iniziare a farlo rispetto ai coetanei. In particolare, per il 28% dei ra-

gazzi l’alcol consumato a fi u-mi nei fi lm è stato il motivo per cui hanno iniziato a bere, e lo è stato per il 20% di coloro che attualmente risultano attratti dal binge drinking.

La ricerca ha visto coinvol-ti più di 6.500 adolescenti sta-tunitensi tra i 10 e i 14 anni sot-toposti a questionari su che cosa li avrebbe potuti infl uen-zare nel consumo delle bevan-de alcoliche, tra cui la visione di determinati fi lm, l'ambien-te casalingo e il comporta-mento dei coetanei: dall'incro-cio dei dati è così emerso che coloro che avevano visto pel-licole con tematiche dominate dall'alcol hanno avuto il dop-pio delle probabilità di comin-ciare a bere.

29Cosa fare dopo l’ozonoterapia. Consigli pratici per stare meglio

Continuiamo la descrizione delle piccole e semplici stra-tegie “difensive” per la no-

stra colonna vertebrale. Ricordiamo inoltre che, se l’O3 ci è servito, dobbiamo aiutarlo con que-sti accorgimenti non risolutivi, ma atti a cambia-re un po’ le abitudini biziate che ci hanno dan-neggiato. Alla scrivania, appoggiamoci bene allo schienale dalle spalle al bacino, appoggiamo i gomiti , mettiamom un appoggio sotto al pol-so che muove il mouse così il polso non sta ipe-esteso (pensiamo alla cervicale e alla compres-sione del nervo ulnare dell’avanbraccio). Teniamo lo schermo del computer più alto della linea de-gli occhi per non affaticare la cervicale, la tastie-ra posta su un appoggio che la sollevi (un libro addirittura un leggio ) in modo che non stia piat-

ta sul tavolo ma in una posizione il più possibile simile a quella del monitor. Anche questo favo-risce una corretta postura cervicale diminuendo stress e dolore. A casa dormire posssibilmente su un cuscino di piume, deformabile, per poter colmare lo spazio tra collo e cuscino, la rete del letto deve essere in doghe di legno e il materas-so medio-rigido e possibilmente non in lattice o lana, per prevenire le allergie. I migliori sono i più semplici, a molle. Ideale sarebbe dormire su un lato per ridurre le tensioni muscolari e la pres-sione tra le vertebre, tenendo un cuscino tra le ginocchia ( ci si abitua facilmente ) e, se in posi-zione prona, tenere le ginocchia fl esse legger-mente, appoggiandole su un cuscino e la pianta dei piedi appoggiata sul letto. Il fumo, danno-so per la salute in generale, provoca nel nostro

caso, una diminuzione dell’ossigeno a livello ner-voso (sono i nervi che trasmettono il dolore !!! ) e aumenta la frequenza del dolore. Proteggiamo-ci bene da freddo, umidità e sbalzi di temperatu-ra che infl uenzano negativamente gli episodi do-lorosi. Tutti questi consigli sembrano banali o, in alcuni casi, diffi cili da realizzare, ma mettendoli in pratica con un pizzico di pazienza e rispettando un breve periodo per abituarsi, possono davve-ro aiutarci a non ricadere nello stato doloroso. Ri-cordiamo sempre che sono i piccoli gesti sbaglia-ti, quando ripetuti e diventati automatismi, quelli che creano più danni. Alla prossima uscita conti-nueremo ancora con qualche consiglio.

Riceve a Cremona in via Giuseppina 21 Tel. 0372 434988 • 331 5825327

Dottor Luigi Mitoli, medico-chirurgo ozonoterapia

Page 30: Il Piccolo Giornale di Cremona

Possanzini, l’uomo in più della Cremodi Micheal Guerini

l rotagonista dell’intervista di questa settimana ha vestito maglie importanti, come quella della Reggina e del Brescia nella massima

serie. Ovviamente si tratta di Davide Possanzini, nato nel 1976 a Loreto, di recente acquistato dal Lugano, squadra con cui ha milita-to per pochi mesi.

Come sei stato accolto dai tifosi e dalla società?

«La società mi ha accolto benis-simo. Mi ha contatto appena dopo Natale, io avevo già rescisso il con-tratto a ottobre col Lugano e dopo aver risolto le varie pratiche, ho firmato grazie anche ad Arvedi. Dei tifosi ho avuto subito una buona impressione».

Hai vestito diverse maglie nel corso della tua carriera. A quale sei più legato?

«L’esperienza più significativa è stata quella alla Reggina, dove mi hanno dato l’opportunità di giocare in serie A. Invece, l’esperienza a Brescia è stata la più lunga ed intensa sotto il punto di vista calci-stico. Anche i bresciani sono otti-me persone e mi sono trovato tal-mente bene in città che ora vivo a Brescia».

Come è stato il tuo esordio in A con la Reggina?

«La prima di campionato nel 1999 contro la mia squadra del cuore, la Juventus. Quella partita per me è durata una settimana ed è finita 1-1, quindi con un ottimo risultato. Ci sono voluti giorni per

smaltire tutta la tensione, ma ora conservo un buon ricordo di quei momenti».

Parlando del Brescia, come hai vissuto quelle stagioni?

«Le ho vissuti bene, anche se non è stato facile arrivare dopo Baggio. C’è stata la retrocessione e non siamo riusciti a tornare in A per ben 4 anni. E’ stata una paren-tesi intensa, la piazza di Brescia è molto esigente, ma mi ha dato tutto, nel bene e nel male».

Segui ancora la squadra, che ora milita in serie B?

«Certamente. Lo scorso anno ero in scadenza di contratto, avevo 35 anni e avevano altri progetti in mente. Mi dispiace, perché mi sarei aspettato qualcosa di diver-so, ma non ce l’ho con nessuno».

Sei venuto alla Cremo dopo una breve parentesi al Lugano. Come mai questa scelta?

«Per vari motivi: innanzitutto, perché è quella che mi ha cercato con più insistenza. Poi sono vicino a casa. Inoltre, la Cremo ha un ottimo centro sportivo e ha grandi progetti in mente. Il Lugano è stata

una scelta sbagliata, ma ora penso solo alla Cremonese».

Cosa pensi del prossimo big-match contro il Trapani?

«Penso sia una partita come le altre, ma con in gioco punti pesan-ti. Il Trapani è la squadra più forte di tutte e cerca la fuga. Dobbiamo arrivare pronti alla sfida di lunedì sera, anche perché abbiamo gran-di potenzialità».

Dove arriverà la squadra in classifica quest’anno?

«Spero rimanga in zona playoff, i mezzi ce li abbiamo. Ora però è ancora presto per dire dove arrive-remo, anche perché non si sa come andrà a finire la stagione».

Hai detto che tifi per la Juve, hai altro da aggiungere?

«Da piccolo ero un tifoso sfega-tato, ora sono semplicemente un simpatizzante alla Juve».

I

di Stefano Mauri

Aspettando le nuove inevitabili penalizzazioni per aver pagato in ritardo gli stipendi dell’autunno scorso, il Pergo domenica è impegnato nell’insidiosa trasferta di Siracusa. Ma in città a tenere banco è soprattutto il cosiddetto “affaire societario”. Persi misteriosamente per strada i suoi compagni d’avventura calcistici, il presidente Sergio Briganti, da solo non può supportare economicamente un team che viaggia in Prima Divisione. Ergo, salvo cambi di rotta, all’intramontabile Pergolettese, tormen-tata da problemi finanziari è in vendita, l’interregno di Briganti ufficialmente in scadenza a giugno, formalmente è già tramontato: non è infatti un caso se lo scorso dicembre, alcuni calciatori delusi da un qualcosa che è andato disatteso, hanno fatto le valigie. Ora, se non ci fosse stato Briganti, il team gialloblù sarebbe fallito sei mesi fa, per questo nelle consuete pagelle di fine anno del nostro giornale, il massimo dirigente laziale si era meritato un bel voto. Ma il giudi-zio positivo doveva servire da stimolo affinché il mana-gement lazial-cremasco, mettendo le carte in tavola dicesse la verità (le pubbliche relazioni “canarine” andrebbero affinate) su come stanno le cose. Purtroppo così non è stato. Ma è possibile raddrizzare la rotta? Mah, il momento è delicato, ma se il signor Briganti (che conosce la materia e non è calcisticamente par-

lando un ingenuo come il suo predecessore) vuotasse il sacco beh, magari personaggi autoctoni del calibro di Adriano Cadregari, Massimiliano Aschedamini (voce mai banale ed intelligente) e Ilario Tommasi, senza dimenticare l’opzione arguta di Cesare Fogliazza, potrebbero sedersi intorno ad un tavolo e provare a disegnare nuovi scenari. Per la cronaca, l’estate scorsa grandi appassionati di calcio nostrani del calibro di Tommasi, Cadregari e Giorgio Pagliari provarono ad interloquire con l’allora presidentissimo Manolo Bucci,

ma alla sostanza venne preferita l’appa-renza (tra l’altro, qualora ci fossero i pre-supposti, trattandosi di football di provin-cia, la “conduzione” del settore giovanile andrebbe riassorbita dalla prima squa-dra, ndr); speriamo che a distanza di mesi il Pergocrema riceva maggiori attenzioni e soprattutto che, a suggerire le trattative ci sia una sola autorevole voce, per intenderci una persona alla

Agostino Alloni, vale a dire colui il quale nel 2000, tra l’indifferenza generale contribuì a far tramontare il triste regno dei fratelli Sergio e Luigi Bianchi. Per il momento pensiamo a domenica, con la truppa allenata da mister Fabio Brini (complimenti al suo triennale da 100mila euro annui, ndr) che render visita al Siracusa con in dore i tre punti conquistati con il Bassano.

PROBABILE FORMAZIONE Cicioni, Celjak, Rizza, Coletti, Fabbro, Capua, Babù, Tortolano, Guidetti, Angiulli, Pià. All.: Brini.

Trasferta impegnativa per i gialloblu in salute

Pergo nella tana del Siracusa

Reduce dal ko di Desenzano (1-0), il Crema 1908 malmesso e sottotono, domenica tra le mura amiche affronta il temibile, ma comunque abbordabile Sant’Angelo. Nelle file rossonere barasine militano i cremaschi Federico Cantoni e Michele Patrini. Riusciranno i cremini allenati da mister Nichetti (illustre ex) a fermare la capolista?

CLASSIFICA (22ª giornata) Sant’Angelo 44; Pro Desenzano 38; Travagliato 34; Sancolombano 32; Rigamonti Nuvolera 31; Palazzolo 30; Oltrepo, Sarnico 29; Orsa Corte Franca 28; Villanterio, Dellese 26; Ciliverghe Mazzano 25; Chiari 24; Crema 1908, Castellucchio, Vallecamonica 21; Nuova Verolese 20; Codogno 1908 11.

Crema 1908 all’assalto disperato della capolistaECCELLENZA

L’ex bandiera del Brescia si è inserita benissimo nella squadra e punta al vertice

(M.V.) Sognando un “lunedì da leoni”. In vista del big-match posticipato in notturna contro il Trapani, in casa grigio-rossa, l’umore è di quelli buoni. Mister Brevi potrebbe recu-perare in extremis anche il difensore Minelli, mentre in avanti appare sicuro il forfait di Coralli. Per sostituirlo si giocheran-no una maglia da titolare Le Noci e Musetti, con Possanzini pronto a scalare all’occorrenza come punta centrale nel caso in cui vinca il primo. Il nodo riguarda soprattutto il centrocam-po, dove non ci sarà Pestrin. Al suo posto, è probabile la con-ferma di Degeri in cabina di regia.

PROBABILE FORMAIZONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Polenghi; Fietta, Degeri, Dettori; Filippini, Pozzanzini, Le Noci. All. Brevi

Immediato riscatto del Pizzighettone, che ha vin-to il recupero con il Fidenza per 2-0 (gol di Chiurato e Fellin) e domenica cerca il bis con il Gozzano.

CLASSIFICA (25ª giornata) Castiglione 51; Mapello 47; Pizzighettone 45; Olginatese, Ponte

San Pietro-Isola, Caronnese 44; Voghera 40; Castellana 38; Seriate 33; Gozzano, Darfo Boario, Rudianese 32; Pro Piacenza, AlzanoCene* 31; Colognese 29; Carpenedolo 27; Seregno* 26; Fidenza 25; Fiorenzuola 24; Gallaratese 19.

Pizzighettonecerca il biscol Gozzano

SPORTSPORTSPORTloSERIE D

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E Lunedì sera sfida al TrapaniSTAGIONE SQUADRA SERIE PRESENZE RETI1992-1993 Recanatese D 4 -1993-1994 Recanatese D 31 41994-1995 Torino A 0 -1995-1996 Lecco C2 32 51996-1997 Varese C2 31 91997-1998 Varese C2 30 91998-1999 Varese C1 2 -gen. 1998 Reggina B 32 91999-2000 Reggina A 31 22000-2001 Reggina A 10 1gen. 2001 Sampdoria B 17 42001-2002 Sampdoria B 33 22002-2003 Catania B 31 32003-2004 AlbinoLeffe B 32 122004-2005 Albinoleffe B 20 7gen. 2005 Palermo A 2 -2005-2006 Brescia B 38 112006-2007 Brescia B 39 132007-2008 Brescia B 34 162008-2009 Brescia B 23 82009-2010 Brescia B 39 102010-2011 Brescia A 17 -2011-2012 Lugano B 9 2gen. 2012 Cremonese 1ª Div. 3 2

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Davide Possanzini(foto L. Dassi)

Recuperi

Lanciano-Frosinone 0-0Piacenza-Portogruaro 0-0Prato-Andria 2-1

Prossimo Turno (25-2 h 14.30) Andria-Carrarese Bassano-Portogruaro Cremonese-Trapani (27-2) Latina-Prato Piacenza-FeralpiSalòSiracusa-Pergocrema Spezia-Lanciano SudTirol-Barletta Triestina-Frosinone

CLASSIFICATrapani 46Siracusa (-5) 40Cremonese (-6) 35Spezia 35Barletta 35Portogruaro 35Pergocrema (-2) 35Carrarese* (-1) 34Lanciano* (-1) 33SudTirol 32Triestina 27Prato 25Latina 23Frosinone* 23Andria 21Piacenza* (-6) 20Bassano 19FeralpiSalò 17

IL PERSONAGGIO

PRIMA DIVISIONE

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffi ni, 28www.snaicremona.it - [email protected]

Punto Snai Codogno: Via Pandolfi , 13www.snaicodogno.it - [email protected]

RECUPERI SERIE BDATA ORA SQUADRA 1 SQUADRA 2 1 X 225/2 15.00 SASSUOLO ASCOLI 1,65 3,30 6,0025/2 15.00 GUBBIO MODENA 2,50 2,85 3,1026/2 12.30 BRESCIA TORINO 2,80 2,80 2,80

DATA ORA SQUADRA 1 SQUADRA 2 1 X 225/2 18.00 GENOA PARMA 2,15 3,20 3,4025/2 20.45 MILAN JUVENTUS 2,15 3,20 3,4026/2 15.00 CHIEVO CESENA 1,85 3,40 4,2526/2 15.00 CAGLIARI LECCE 1,75 3,40 4,7526/2 15.00 CATANIA NOVARA 1,65 3,50 5,5026/2 15.00 SIENA PALERMO 2,25 3,10 3,2526/2 15.00 ATALANTA ROMA 2,85 3,25 2,4026/2 20.45 LAZIO FIORENTINA 2,05 3,25 3,6026/2 20.45 NAPOLI INTER 1,90 3,40 4,0026/2 20.45 BOLOGNA UDINESE 2,45 3,10 2,90

DATA ORA SQUADRA 1 SQUADRA 2 1 X 225/2 15.30 COLONIA LEVERKUSEN 3,40 3,40 2,0025/2 15.30 AUGSBURG HERTHA 2,55 3,30 2,5525/2 15.30 STOCCARDA FRIBURGO 1,65 3,75 4,7525/2 15.30 MAINZ K’LAUTERN 1,75 3,50 4,5025/2 15.30 WOLFSBURG HOFFENHEIM 2,15 3,40 3,1025/2 18.30 BREMA NORIMBERGA 1,75 3,60 4,2526/2 15.30 BAYERN SCHALKE 04 1,43 4,00 7,50

SERIE A

BUNDESLIGA

Page 31: Il Piccolo Giornale di Cremona

di Giovanni Zagni

a Vanoli Braga, rinfrancata dalla vittoria sulla Canadian Solar Bologna di due domeniche fa, sta preparando la sfida delicatis-sima di domenica a Biella. Sono

state due settimane di lavoro intenso, con pochi giorni di respiro, quelle programmate da Attilio Caja che è ben cosciente dell’im-portanza dello scontro di Biella e pur dovendo fare ancora a meno di Tusek, sempre alle prese con la fascite plantare che non gli consente di scendere in campo al meglio della condizione, vuol provare a giocarsi i due pesantissimi punti in palio. La classifica, nella parte bassa ha avuto un sussulto, proprio in danno dell’Angelico Biella ed a favore della Banca Tercas Teramo, vittoriosa nel recupero della parti-ta a suo tempo rinviata per il maltempo. Così cominciando dal basso, ora troviamo Casale Monferrato a 10 punti, Vanoli a 12, Montegranaro e Teramo a 14, Treviso a 16 e Biella appaiata a Roma a 18. Elencando queste squadre notiamo che le prossime tre gare, la prima in trasferta, domenica appunto a Biella, poi le due casalinghe con Teramo e Roma, risulta facile capire l’im-portanza del momento e di conseguenza l’impegno spasmodico dei giocatoti e di tutto lo staff tecnico in vista di tante gare di valenza estrema. Ma andiamo con ordine e

concentriamoci proprio sull’Angelico. I pie-montesi, vittoriosi all’andata al PalaRadi senza soffrire troppo, contro una Vanoli Braga che ha disputato forse la peggior partita casalinga della stagione, dopo aver cominciato il campionato alla grande, evi-denziando una condizione fisico atletica eccellente, si sono poi un po’ spenti ed ora navigano in acque non troppo tranquille.

L’organico a disposizione del coach Cancellieri conta su un quintetto di indub-bio peso tecnico con il play americano Jacob Pullen, l’altro statunitense Coleman (guardia), il pivot spagnolo Miralles e ali Dragicevic (serbo) e Jurak (sloveno) su tutti. Di solito Matteo Soragna, che non ha bisogno di presentazioni particolari per noi cremonesi, parte dalla panchina ed è

diventato un sesto uomo di lusso. Completano il roster tanti giovani di belle speranze tra i quali emerge Chessa, un sardo dai buoni fondamentali, già protago-nista in diverse partite. Quello di Biella è uno dei campi più “caldi” dell’intera serie A e si gioca sempre in un frastuono assor-dante, con grande partecipazione di pub-blico, numeroso ed appassionato. Il com-pito per Milic e compagni è dunque di quelli ardui, anche se non impossibile da risolvere. Di squadra l’Angelico gioca un bel basket, quando è supportata da una grande tenuta fisica, mentre se non è al massimo, spesso rischia forzature e distra-zioni difensive. Riteniamo sia indispensabi-le, ove possibile, abbassare i ritmi e - come del resto piace a Caja - lavorare duro in difesa. Chissà che la Vanoli Braga torni a vincere in trasferta! Qualche speranza c’è, pur non pensando di andare sul velluto.

• NEWS Riccardo Eliantonio ha chiesto venerdì, per motivi personali, di essere sollevato dall’incarico di vice allenatore della Vanoli Braga.

Vanoli Braga, assesta un colpo esternoDa troppo tempo il team di Caja non vince in trasferta: ma domenica a Biella ci può riuscire

Dopo un ottimo avvio di stagione l’Angelico ha accusato un netto calo, anche se rimane un avversario pericoloso

L L’Erogasmetcerca riscatto

Per la terza partita conse-cutiva l’Erogasmet Crema è stata costretta dagli avver-sari ad effettuare una rimon-ta pazzesca, che però non si è conclusa in modo posi-tivo per la truppa di coach Galli, come era invece acca-duto contro l’Urania Milano. A sorpresa il Lecco è passa-to a Crema per 86-77, ral-lentando così la marcia dei cremaschi. Nelle fine del-l’Erogasmet, bene Roberti e Crescentini e Degli Agosti. Purtroppo però la squadra ha pagato a prezzo salatis-simo quella decina di minuti di totale disorientamento a cavallo tra secondo e terzo quarto. La prossima gara prevede una trasferta a Bergamo contro il fanalino di coda del campionato; Crema dovrà assolutamente cercare di fare propri i due punti, in considerazione del fatto che le dirette rivali hanno tutte vinto e che tra due settimane ci sarà il big-match contro Monticelli Brusati, ancora imbattuta in vetta alla classifica. E’ tor-nata a sorridere, invece, Piadena che ha avuto ragio-ne proprio della Virtus Ber-gamo, battuta 67-59. E sabato sera, ancora sul par-quet amico, la squadra di Pedroni cerca il bis contro il non irresistibile Bernareggio.

CLASSIFICA (22ª giorna-ta) Monticelli Brusati 44; Cre-ma, Desio 34; Saronno, Ura-nia Milano 30; Orzinuovi 28; Lecco 26; Piadena, Lissone 24; Pisogne 22; Gazzada Schianno 14; Bernareggio 12; Meda 10; Varese 8; Brescia, Bergamo 6.

SERIE C

Con l’ottava vittoria consecutiva le azzurre del Basket Team Crema hanno chiuso il ciclo di avvicinamento alle gare più impegnative, confermando il buon momento di forma di tutta la squadra. Non era una trasferta facile quella che ha visto le azzurre giocare sul parquet di Cantù, perché il rischio di farsi trascinare in una bagarre pericolo-sa era molto elevato. Ma il Basket Team di questo periodo sa bene cosa deve

fare e sa quando è il momento di non lasciare spazio alle formazioni avversa-rie. Cantù è stata battuta 67-41, suc-cesso che ha permesso a Crema di conquistare il secondo posto solitario a due lunghezza dalla vetta, in attesa dell’insidioso derby casalingo di sabato pomeriggio con Cremona. Il pronostico e decisamente a favore delle crema-sche, anche se l’ultima partita dell’Assi Manzi - che ha battuto il forte Valma-

drera 67-58, facendo così un grosso favore proprio al Basket Team - può ancora lasciare un briciolo di speranza a Marcolini e compagne, che restano in corsa per i playoff.

CLASSIFICA (19ª giornata) Broni 36; Crema 34; Valmadrera 32; Costama-snaga 28; Lussana Bergamo, Carugate 20; Cremona, Usmate 18; Albino 16; Villasanta, Vittuone 12; Cantù 10; Ponte-vico 6; Lodi 4.

SERIE B

La Bissolatisfida Varese

Impegno casalingo sabato sera alle 20 per la Bissolati di pallanuoto che ospita il Varese ed ha la possibilità di scavalcarlo, visto che vanta sei punti in classi-fica, mentre la Bissolati, reduce dal pareggio di Monza, è ferma a quattro. Varese ha vinto sabato scorso a Treviglio (11-13) dove alla seconda di campionato è passata anche la Bissolati (7-10). Sempre dando un’occhiata agli scontri indiretti, Varese sul campo di Monza ha subìto una sconfitta piuttosto pesante (8-2) il che fa ben sperare nelle possibilità della squadra di Del Monaco.

PALLANUOTO

Crema-Assi, domenica il derby tra due squadre in salute

RUGBY

Casalmaggiore resta favorito ma il divario tra le due squadre è diminuito rispetto all’andata

La Witor’s cerca conferme in un atteso derby Derby del Po domenica pomeriggio al

campo di San Sigismondo, dove una carica-tissima Witor’s attende con entusiamo i cugi-ni di Casalmaggiore in un match che promet-te scintille. I giocatori di Daldoss, che dome-nica scorsa hanno conquistato i loro primi punti in trasferta sul non facile campo di Desenzano e ai quali la presenza dell’esper-tissimo Varrella ha dato nuova linfa ed entu-siasmo, hanno l’ambizione di lasciare l’ultimo posto in classifica, che hanno sempre occu-pato da quando lo scorso anno è cominciata la loro avventura nel rugby nazionale. Sulle ali dell’entusiasmo l’impresa potrebbe anche essere possibile, nonostante il valore della squadra casalasca, sicuramente superiore in ogni reparto, ma forse non così motivata in

questo momento rispetto ai grigiorossi. La squadra casalasca è seconda in classifica, alle spalle del formidabile Rugby Mantova, con 32 punti, frutto di sette vittorie e due sole sconfitte e deve anche recuperare una parti-

ta, quella non giocata nel turno precedente contro lo Junior Bergamo in casa a causa del campo inagibile. La Witor’s, invece, ha all’at-tivo due successi, due pareggi e sei sconfitte e ha conquistato quasi tutti punti sul suo campo, dove anche le più forti non hanno mai avuto vita facilissima. All’andata, che si giocò al Maini di Colorno, i casalaschi inflis-sero un pesante 52-10 all’ancora titubante formazione grigiorossa, ma il divario tra le due squadre, a detta dei tecnici, dovrebbe essere diminuito tanto che ci si potrebbe attendere una partita molto più equilibrata anche se il pronostico resta a favore degli ospiti. L’appuntamento è per le ore 15.30 al campo di via Francesco Sforza.

Cesare Castellani

Wafer a canestroall’andata contro Biella

CLASSIFICA

Siena 30Milano 24Bologna 24Sassari 24Venezia* 22Pesaro* 22Cantù* 22Avellino* 22Varese 20Caserta 18Biella 18Roma 18Treviso 16Teramo* 14Montegranaro* 14Cremona 12Casale M. 10

22ª Giornata (26-2 h 18.15)Biella-Cremona Bologna-Teramo Cantù-Treviso Caserta-Varese Milano-Casale Monferrato Roma-Siena Sassari-Avellino (25-2 h 16.10) Venezia-Pesaro (26-2 h 20.30) Riposa: Montegranaro

Prossimo Turno (4-3 h 18.15)Teramo-Venezia (3-3 h 16.10) Avellino-Cantù Varese-Bologna Pesaro-Caserta Treviso-Casale Monferrato Cremona-Roma Biella-Montegranaro Siena-Milano (h 20.30) Riposa: Sassari

Sport Sabato 25 Febbraio 2012 31

SERIE A

Page 32: Il Piccolo Giornale di Cremona

rosegue inarrestabile la mar-cia dell’Icos Crema, che nell’ultimo turno ha vinto con autorità per 3-1 sul campo dell’Ihf Volley Frosinone. Nel-

l’occasione capitan Elisa Togut ha raggiunto l’olimpo del volley italiano: bastavano, infatti, due punti all’oppo-sta goriziana per tagliare il traguardo dei 5mila punti realizzati nella sua stra-ordinaria carriera e a Frosinone la Togut ne ha messi a segno 24. Diamo un po’ di numeri della campionessa del mondo nel 2002: dall’esordio nella massima serie (stagione 1995-1996), Elisa ha realizzato 5022 punti in 327 gare di campionato tra serie A1 e A2. In particolare, la Togut ha collezionato 4358 punti in serie A1 così suddivisi: Anthesis Modena 184 in 23 gare,

Busto Arsizio 210 in 12 gare, Vicenza Volley 978 in 49 gare, Monteschiavo Jesi 2528 in 168 gare, Perugia 458 in 29 gare e 664 in 46 gare in serie A2

con l’Icos Crema. L’elevato rendimen-to della Togut è lo specchio fedele dello stato di grazia delle violarosa, che domenica pomeriggio ospitano il Pontecagnano, formazione di bassa classifica e nettamente sfavorita rispetto alla lanciatissima Icos.

Turno casalingo (sabato alle 21) anche per la Pomì Casalmaggiore, reduce dall’importante vittorie ottenu-ta al tie break sul campo del Busnago, raggiunto così in classifica. Mister Gianfranco Milano ha preparato al meglio la gara casalinga contro Montichiari, ostica formazione di metà classifica. Con un nuovo successo la Pomì rafforzerebbe il quinto posto in classifica, a stretto contatto con Santa Croce, al momento quarta. Niente male per una neopromossa.

Domenica l’Icos affronta da favorita Pontecagnano, mentre sabato la Pomì va all’assalto del Montichiari

PA Frosinone l’ex azzurra ha superato il traguardo dei 5mila punti realizzati in carriera

Crema vola con una Togut da recordElisa Togut

in azione

Manukian, Gusmini e Oldoni del Ggs Ripalta Cremasca hanno vinto contro il TT Prato senza giocare. Per problemi vari, la formazione toscana è stata costretta a subire il 5-0, permettendo alla formazione cremasca di salire in vetta alla classi-

fica, visto che il Parma ha ceduto la partita a tavolino al Brescia per mancanza della Palestra. Ggs che difende il fresco primato domenica a Brescia. Emozioni alle stelle anche per l’altra squadra di serie B1, impegnata a Bergamo contro

l’Olimpia. Tutto bene per 4 incontri, poi il tracollo. Dal 4-0 al 5-4, con Rossini, Chorky e Tarocco che dopo aver assaporato la vittoria sono crollati: ora sono sempre più alla parte bassa della classifica e sabato ospitano il TT Vigevano.

Ggs in vetta anche senza giocare

TENNIS TAVOLO

CLASSIFICAGiaveno 50Loreto 49Crema 48Santa Croce 41Casalmaggiore* 39Busnago 39Soverato 30Montichiari* 28Sala Consilina 24Frosinone* 23San Severino 21Fontanellato 19San Vito* 18Pontecagnano* 15Forlì* (-3) 9Matera 9

20ª GiornataBusnago-Casalmaggiore 2-3 Frosinone-Crema 1-3 Giaveno-Forlì 3-0 Montichiari-San Severino 3-1 Pontecagnano-Soverato 3-1 Sala Consilina-Fontanellato 3-1 Santa Croce-Loreto 3-0 San Vito-Matera 2-3Prossimo Turno (26-2 h 18)

Casalmaggiore-Montichiari Crema-Pontecagnano Forlì-Sala Consilina Giaveno-San Vito Loreto-Frosinone Matera-Santa Croce San Severino-Fontanellato Soverato-Busnago

Serie A2

Torre PallavicinaVince Guglieri

BOCCE

Conferme e sorprese hanno caratterizzato la gara indivi-duale svoltasi sulle corsie del bocciodromo di Torre Palla-vicina e organizzata dalla boccio-fila Villanova. Nella categoria A/B en plein della bocciofila Vis Tre-score, con tre giocatori nei primi otto e successo di Paolo Guglie-ri che è tornato a giocare alla sua maniera. Dopo aver supera-to il compagno di squadra Lucia-no Pezzetti (12-4), Guglieri s’im-poneva sul bissolatino Alberto Pedrignani per 12-8. Nella parte bassa del tabellone in evidenza il giovane Andrea Zagheno, che nei quarti eliminava lo scannabuese Francesco Lanzi (12-6) e quindi approdava in finale senza giocare per forfait dell’avversario, Camillo Valcarenghi. Finale quindi tutta in famiglia dove la spuntava Guglie-ri su Zagheno con il punteggio finale di 12-8. Splen-dida presta-zione di Enrico Rai-mondi nella categoria C/D, vittoria sofferta ma meritata. Il “cremosanese” batteva nei quarti il bergamasco Luciano Conti (12-10) e in semi-finale l’esordiente Mattia Visconti per 12-9. Con-quistava un posto in finale anche il “casiratese” G. Pietro Sonzogni che si sbaraz-zava prima di Luca Nava (12-1) e quindi del codognese Gior-gio Antoniazzi per 12-4. Match di finale equilibrato dove Raimon-di aveva la meglio sul più esper-to Sonzogni per 12-8. Ha diretto la gara Franco Stabilini, coadiu-vato dagli arbitri di finale Euge-nio Barbieri e Francesco Lanzi, perfetta l’organizzazione. Prossi-mo appuntamento del calenda-rio cremasco è la terza ed ultima fase del campionato provinciale che inizierà lunedì 27 per conclu-dersi venerdì 2 marzo sulle corsie del bocciodromo comunale.

Massimo Malfatto

VOLLEY B2Impegno casalingo per i blues che vogliono mantenere il vantaggio sulle inseguitrici

Dopo la sosta, la Reima Crema (capoli-sta del girone B di B2), torna in campo sabato alle 18 al PalaBertoni contro l’Opem Audax Parma, in un match sulla carta non proibitivo. All’andata finì 3-1 per Egeste e soci, che comunque non prenderanno sotto gamba l’impegno. Vincere permette-rebbe di proseguire la marcia in testa alla classifica e di iniziare nel miglior modo un ciclo di fuoco che proseguirà nei prossimi turni contro il Pastificio Avesani e la Tipiesse Cisano Bergamasco (l’unica squadra che ha sconfitto la Reima in campionato), per chiudere con la delicata trasferta di Montecchio Maggiore.

«L’impegno contro Parma – afferma il

tecnico Verderio – non sarà facile, ma abbia-mo lavorato bene in settimana, recuperando alcuni acciaccati come Giulio Silva, mentre Pietro Faccioli è sulla via della piena guari-gione, per cui sono estremamente fiducio-so». Infatti, lo schiacciatore di posto 4 ha smaltito completamente un fastidio musco-lare alla caviglia: contro Parma siederà in panchina e potrebbe mettere i piedi in campo dalla gara di Verona. Solamente il secondo libero Riccardo Zoadelli è rimasto fermo per un leggero risentimento alla gamba, ma per oggi dovrebbe essere abile e arruolato. Il turno numero diciotto del cam-pionato vede Sassuolo affrontare la Ticomm Argentia Gorgonzola e la Sol Smoke Out

Montecchio, qualificatasi per la final four di Coppa Italia, sfidare la Tipiesse Cisano dell’ex blues Giorgio Domenghini. Impegno casalingo anche il Viadana Volley, rientrato prepotentemente in zona play off, contro Vignola. Interessante anche l’incontro fra Fanton Modena Est e Pastificio Avesani Verona. La giornata si chiude con il derby lombardo fra Costa Volpino e Bedizzole e Castelnuovo del Garda contro Piacenza.

CLASSIFICA (16ª giornata) Crema 41; Sassuolo 35; Montecchio 33; Viadana 32; Modena Est 29; Cisano 26; Bedizzole 24; Verona 23; Parma 22; Gorgonzola 20; Castelnuovo 19; Costa Volpino 18; Vignola 9; Piacenza 2.

La capolista Reima chiede strada al Parma

Siamo andati a vedere come procedono gli allenamenti dell’armata biancorossa del-la Polisportiva Madignanese. Non scherza-no gli Juniores, procedono sinergicamente per trovare il ritmo, condizione, prepara-zione, sensazioni, e nuove emozioni. Gian-carlo Cambiè, meccanico della società e titolare dello showroom GR Bike di Pan-dino, ci spiega: «Stiamo la-vorando sulla cronometro, su telaio e manubrio per trovare la posizione più aerodinami-ca senza perdere potenza e confortevolezza con il quar-tetto composto dal piacen-tino Tagliaferro, dai crema-schi Remondina e Pedrini e dall’italo-ucraino Benedusi».

E’ come al primo giorno di scuola, ammiraglie da sballo e materiale nuovo. La squadra ha le valigie pronte per raduno di Manerba del Garda (Bre-scia), dove vuole creare sinergia, determina-zione, aspetto psicologico e capacità di sop-

portare l’acido lattico. Fioccano come la neve le novità: la ciclistica Madignanese ha proget-ti mirati alla crescita su strada, pista, crono e mountain bike, affidandosi al coordinatore provinciale Adriano Biondini, nella promozio-ne e marketing del Circuito Tre Fiumi Baby,

nei Comuni di Madignano, Cignone, Moscazzano e Cre-mona, ma anche per gli adulti del Rally delle Madonnine del 30 settembre.

CALENDARIO GARE 2012 6 maggio: Giovanissimi a Madignano nel 22° Memo-rial F.lli Pavesi; 20 maggio: Allievi a Genivolta nrl Trofeo Amici del Ciclismo; 3 giugno: Giovanissimi nel Gran Premio Comune di Pandino; 5 ago-sto: Juniores nel 23° Trofeo Sportivi di Madignano; 26

agosto: Juniores nel Trofeo Zema a Salvirola; 2 settembre: Giovanissimi nel Memorial Tre-soldi di Rivolta d’Adda; 30 settembre: Madi-gnano la “6 ore di mtb”.

SQUADRA JUNIORES Filippo Bossoni, Mattia Cervati, Lorenzo Truffa, Danilo Ca-pello, Alberto Ferrari, Giorgio Ferrari, Luca Pedrini, Marco Codogno, Mattia Tagliaferro, Mattia Remondina, Nikita Benedusi e Mattia Lodigiani. Direttore sportivo: Eraldo Dossena. Meccanico: Giancarlo Cambiè.

• 88ª COPPA SAN GEO C’è già il clima delle grandi classiche, con l’88ª Coppa San Geo in scena sabato 25 febbraio, con la qua-le comincia il ricchissimo calendario italiano 2012. Ha il sapore di un grande antipasto, per dilettanti di Elite e Under 23. Poi verran-no piatti forti come le Olimpiadi di Londra e il Mondiale su strada e per i più golosi ci sarà ancora un dessert chiamato Piccolo Lombar-dia. La classica della Gardesana (partenza da San Fenice al Benaco e arrivo a Soprazocco), conserva quel fascino antico di certe classi-che, che ci regalavano pagine di storia del ciclismo. Tutti pronti a tifare per i nostri Edoar-do Costanzi (Maserati-VirisVigevano) e Piero Baffi (Team Idea), tanto per citarne qualcuno. Comunque, vinca il migliore !

Fortunato Chiodo

Brutta sconfitta per il Crema ad Asola (7-0) alla ripresa del campionato in uno scontro molto importante per la permanenza nella categoria. A parziale scu-sante dei neroverdi, la lunga sosta imposta dal tempo, che ha impedito alla squadra di allenarsi per ben tre settimana ed una rosa ridotta all’osso da vari infor-tuni. Sono, infatti, ben dieci i giocatori indisponibili. Ma tutto ciò non può bastare a giustificare una prestazione ancora una volta al disotto delle possibilità di una squadra partita per essere tra le protagoniste di questo campio-nato, ma che ora si ritrova invi-schiata nella lotta per non retro-cedere. Anche as Asola i crema-schi hanno perso oggi l’ennesi-ma occasione per far punti pesanti contro una squadra infe-riore sia sul piano tecnico-tattico che fisico e che ha avuto la meglio solo per un episodio molto dubbio e fortunato. E domenica è in programma la dif-ficile trasferta a Botticino nel recupero della gara rinviata. I neroveri devono ritrovare lo smalto e lo spirito di fine anno per cercare di riaddrizzare una stagione ed una classifica non all’altezza delle aspettative.

CLASSIFICA Marco Polo Cus Brescia 34; Cernusco 32; Bot-ticino 31; Dalmine 22; Elephant Rugby 21; Gussago 19; Asola 10; Crema 10; Seregno 8.

Neroverdiin affannoLa Madignanese pensa già in grande

La Polisportiva è al lavoro per preparare la stagione. C’è attesa per la Coppa San GeoCICLISMO RUGBY

Al via la prima tappa della ricca e articolata rassegna di manifestazioni sportiveGiocagin infiamma domenica Casalmaggiore

Si apre domenica 26 febbraio, presso la palestra Baslenga di Casalmaggiore, con la manifestazione “Giocagin – Il diver-timento in movimento”, la ricca ed articolata rassegna di manifestazioni sportive promosse dall’Uisp provinciale con la denominazione di “Primavera dello sportpertutti e della solidarietà”. Il Giocagin casalese è soltanto la prima tappa di un percorso che vedrà la manifestazione approdare a

Cavatigozzi domenica 18 marzo e successivamente a Crema domenica 1° aprile. A Casalmaggiore sono impegnate diver-se società sportive che daranno vita a spettacolari esibizioni di ginnastica artistica, danze moderne e discipline orientali che coinvolgeranno bambini, giovani e meno giovani asso-ciati ai sodalizi locali Asd Gymnica 2009, Dimensione Danza e Karate Shotokan ed alla viadanese “Vamos a bailar”.

SportSabato 25 Febbraio 201232

Ottima prestazione per la squa-dra maschile della “Liberi e Forti di Castelleone” nella prova zonale del “Torneo Gpt”, al quale hanno partecipato numerose società delle province di Cremona, Bre-scia, Mantova, Monza Brianza e Sondrio. Il trio formato da Antonio Corbani, Simone Rava e Simone Rocco ha conquistato il gradino più alto del podio del primo livello con un punteggio di 98,60, lasciandosi alle spalle l’Airone Mantova e l’Artistica 82. Risultato convincente, soprattutto perché si trattava dell'esordio in campo federale per i tre leoncini. A livello individuale, Manuel Benna, non ha tradito i pronostici, sbaragliando la concorrenza nella seconda fascia del terzo livello. La medaglia con-quistata con 52,7 punti, va a im-preziosire il ricco palmares di suc-cessi ottenuti dall’atleta gialloblu, campione italiano in carica.

Liberi e Fortiin evidenza

GINNASTICA

SERIE A2

Piero Baffi

Page 33: Il Piccolo Giornale di Cremona

opo tanti anni torna la lotta-scudetto tra Milan e Juve. Un duello al ver-tice dal fascino antico, assente dal dopo “cal-

ciopoli”, durante il quale l’Inter ha spadroneggiato. Ora la Juve, forse un po’ a sorpresa, è rimasta l’unica antagonista dei campioni d’Italia e come accadeva nei mitici anni ’70, non mancano le polemiche alla vi-gilia di uno scontro diretto che può valere la stagione. Ad accendere la miccia è stato Conte, lamentatosi con gli arbitri dopo il match di Par-ma. La replica di Allegri e i lamenti rossoneri per la conferma della squalifica di Ibrahimovic, rendono tesi gli animi in vista della partita di sabato sera a S. Siro. Il Milan avrà imparato la lezione impartita dalla Juve in Coppa Italia: giocando a ritmi bassi i rossoneri vanno in dif-ficoltà di fronte alle ripartenze dei bianconeri. L’assenza di Ibra pena-lizza inevitabilmente la capolista virtuale (la Juve deve recuperare ancora una partita), che però ha dimostrato a Udine e a Cesena di avere le risorse offensive per far male gli avversari, soprattutto quando gioca in velocità. Franca-mente è difficile dire chi sia favori-to e spesso quando c’è grande attesa, la sfide è deludente. In fon-

do, il pareggio potrebbe andar bene a tutte e due le squadre, che sicuramente eviteranno di prende-re grandi rischi, anche se i procla-mi dei due allenatori sono bellico-si. Dopo questo scontro diretto, sono in programma tante partite, quindi i giochi non sarebbero fatti in ogni caso, anche se il successo di una delle due contendenti da-rebbe un’importante iniezione di

fiducia alla squadra vincente. Alle-gri recupera Mexes e Pato, mentre è difficile che rischi Boateng. La Juve, invece, si affida alla coppia d’attacco Matri-Vucinic. Quella di stasera è la 154ª sfida in campio-nato tra le due squadre: 53 le vit-torie della Juve, 47 quelle del Mi-lan e 53 i pareggi.

PROBABILI FORMAZIONIMILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate,

Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Nocerino, Van Bommel, Ambro-sini; Emanuelson; Robinho, Pa-to. All.: Allegri.JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Bo-nucci, Barzagli, Chiellini; Licht-steiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe; Vucinic, Matri. All.: Conte.ARBITRO: Tagliavento di Terni.

Fabio [email protected]

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Rossoneri arrabbiati per la conferma della squalifica di Ibra. A S. Siro in palio punti pesanti per lo scudetto

Milan-Juve tra polemiche e speranzeDue allenatori, ma soprattutto due squadre sull’orlo del baratro.

Partiamo dall’Inter, in crisi profondissima, certificata da numeri im-pietosi: sei sconfitte nelle ultime sette gare, tutte senza segnare un gol e contro avversari non certo irresistibili. Solo Milito, con il poker rifilato al Palermo (nel 4-4) è andato a segno, mentre gli altri non vedono più la porta. Eppure a Mar-siglia in Champions, i nerazzurri non hanno giocato male, ma han-no perso ancora, soprattutto per-ché non hanno più benzina nelle gambe e nel finale di gara sono crollati fisicamente. Ranieri ora ri-schia grosso, soprattutto se perde anche a Napoli, contro un avver-sario galvanizzato dal 3-1 inflitto al Chelsea in coppa. Ma anche cambiando allenatore, siamo sicuri che la musica non cambiereb-be. Vive momenti difficili anche Edy Reja, che con la sua Lazio paga una panchina corta proprio ora che la squadra è martoriata dagli infortuni. Eppure i biancocelesti sono terzi, malgrado tutto. Cosa chiedere di più al tecnico friulano?

Ranieri e Reja paganoanche per gli errori altrui

Fine settimana dedicato ai recuperi. Il match clou si gioca a Brescia tra le rondinelle e la capolista Torino. Un’occasione molto importante per il Bre-scia, che vincendo si avvicinerebbe alla zona pla-yoff. Molto interessante in ottica salvezza è la sfida di Gubbio tra gli umbri di Simoni e il Modena.

RECUPERI Modena-AlbinoLeffe 0-0, Pescara-Reggina (24-2 h 20.45), Sassuolo-Ascoli, Gubbio-Modena (25-2 h 15), Brescia-Torino (26-2 h 12.30).

CLASSIFICA (27ª giornata) Sassuolo*, Verona 54, Torino* 53; Pescara** 52; Padova* 46; Varese

45; Reggina*, Bari (-2), Brescia* 39; Sampdoria*, Cittadella, Grosseto 37; Juve Stabia* (-4) 36; Li-vorno 30; Vicenza 29; Crotone (-1) 28; Modena*** 25; Empoli*, AlbinoLeffe* 24; Gubbio* 23; Ascoli* (-7) 22; Nocerina 18.

PROSSIMO TURNO (3-3 h 15) Bari-Crotone, Empoli-Livorno, Grosseto-Torino, Gubbio-Brescia (5-3 h 20.45), Juve Stabia-Nocerina, Modena-Cittadella, Padova-AlbinoLeffe, Pescara-Sassuo-lo, Reggina-Ascoli, Sampdoria-Verona , Varese-Vicenza (2-3 h 20.45).

Il Brescia va all’assalto della capolista Torino nel recupero

CLASSIFICAMilan 50Juventus* 49Udinese 42Lazio 42Roma 38Napoli 37Inter 36Palermo 34Cagliari 31Catania* 30Chievo 30Genoa 30Fiorentina* 28Parma* 28Atalanta (-6) 28Bologna* 25Siena 23Lecce 21Novara 17Cesena* 16

25ª Giornata (26-2 h 15) Atalanta-Roma Bologna-Udinese (h 20.45) Cagliari-Lecce Catania-Novara Chievo-Cesena Genoa-Parma (25-2 h 18) Lazio-Fiorentina (h 20.45)Milan-Juventus (25-2 h 20.45) Napoli-Inter (h 20.45) Siena-Palermo Prossimo Turno (4-3 h 15)Bologna-Novara Fiorentina-Cesena Inter-Catania (h 20.45) Juventus-Chievo (3-3 h 20.45)Lecce-Genoa Palermo-Milan (3-3 h 18)Parma-Napoli (h 12.30) Roma-LazioSiena-Cagliari Udinese-Atalanta

ZOOM

SERIE B

Si apre in questo week end la stagione pugilistica 2012. Rovereto e Piacenza le piazze scelte dai pugili cremonesi. Al torneo Città di Rovereto, l’Abc partecipa con due pugili. Tra i superwelter è iscritto Fulvio Dernini. In competizione ci sono due Prima Serie e sei Seconda: spicca il nome di Carmine Cirillo (Ffoo), trent’anni, un oro (2006) e due argenti agli Assoluti (l’ultimo in dicem-bre 2011), 42 presenze in nazionale (anche ai mondiali di Santo Dominigo e Shangai). Cirillo ha disputato 130 incontri, più di quanti ne abbiano messi insieme gli altri sette tutti insieme. Un’evidente incongruenza che toglie fascino ad un torneo che dovrebbe fondarsi sull’equili-brio tra i contendenti e che non aggiungerà nulla alla fama del vincitore, come è accaduto anche lo scorso anno. Dernini, che ha dalla sua 13 vittorie, 7 pareggi e 13 sconfitte, affronta nel primo turno di sabato sera il

romagnolo Domenico Cardinale, pari età e solo qualche incontro in meno (7 vittorie, 2 pari e 4 sconfitte). Abdelhamid Bouraoui partecipa nella categoria dei 75 kg riservata agli Eouth ed Elite di 3ª Serie. E’ l’unico Youth: rende addirittura 12 anni al suo primo avversario, Adriano Salaris della Pugilistica Lucchese, ma non parte sicuramente battuto. Finora ha sempre combattuto al limite degli 81 kg. Bisognerà vedere quale sarà il suo rendimento nella categoria inferiore. Il favorito è Dodo Dokla della Boxe Rovereto, imbattuto, ma c’è da pensa-te che dovrà proprio fare i conti con il 17enne dell’Abc. Domenica, invece, gran gala a Piacenza: per l’Abc c’è il peso leggero Kevin Colombi contro Stefan Szmecskas, mentre in campo femminile Daniela Boschetti affronta Marianna Salis: è la rivincita del confronto vinto dalla piacentina in settembre a Cremona.

A Rovereto si apre la stagionePer l’Abc appuntamento sabato, mentre domenica si combatte a Piacenza

BOXE

‘Giulietta e Romeo’Seconda la Dogana

Buona la prima per Martina Dogana. Non è triathlon, ma nel debutto stagionale in un appuntamento ufficiale la campionessa del Triathlon Cremona Stradivari ha conquistato un ottimo secondo posto nella mezza mara-tona “Giulietta e Romeo” a Verona. Per Dogana sono giunte indicazioni significative da questa gara, tappa intermedia di verifica durante il periodo di preparazione agli impe-gni del 2012 sulle lunghe distanze.

«Sono molto soddisfatta – ha detto a fine giornata la campionessa dello Stradivari - della mia prestazione. Mi sono classificata al secondo posto tra due atlete keniane con il cronometro fermato a 1h21’03”, il tempo che mi ero prefissata».

MARATONA

ZlatanIbrahimovic

Calori(Brescia)

Dopo due sconfitte, l’Italia del rugby cerca l’impresa in Irlanda nel 6 Nazioni, contro una squadra ancora a zero punti, anche se ha giocato una sola gara. Appuntamento sabato alle 13.30 a Du-blino, dove gli azzurri non vincono da quindici anni. Il commissario tecnico Jacques Brunel ha operato quattro cambi rispetto al match perso con l’Inghilterra e si affida ad una formazione con l’ossatura di Treviso per tentare l’impresa.

• BASKET Per un solo punto, la Montepaschi di Siena ha man-cato la matematica qualificazione agli ottavi di finale di Eurolega. I toscani sono stati battuti 60-59 a Bilbao, ma conservano intatte le chance di passaggio del turno. Già eliminate Cantù e Milano.

• VOLLEY Prosegue il duello tra Trento e Macerata. Dopo la finale di Coppa Italia, le due squadra si affrontano nei playoff a 6 di Champions League. Primo atto a Macerata per 3-2, il ritorno a Trento il 1° marzo.

Rugby 6 Nazioni: l’Italiacerca l’impresa in Irlanda

SPORT WEEK

ClaudioRanieri

Sport Sabato 25 Febbraio 2012 33

SERIE A

NEWS

Page 34: Il Piccolo Giornale di Cremona

• 6 uova• 100 g di cocco già pulito• 40 g di peperone verde• Uno spruzzo di salsa worcester• 1/2 cucchiaio di prezzemolo• Uno vasetto di yogurt magro• Aceto di vino• Sale• 150 g di insalata lattughina• 3 pomodori

Uova in salsa esoticaINGREDIENTI PER 6 PERSONE

• Dividete a metà ciascun pomodoro, che dovrà essere maturo ma sodo.• Svuotate quindi ogni metà dei semi, sala-tele leggermente e ponetele capovolte a eli-minare l’acqua.• Preparate le uova affogate: ponete sul fuo-co un tegamino con circa mezzo litro d'ac-qua acidulata da una cucchiaiata d'aceto. Appena alza il bollore, aggiungete un uovo.• Riducete la fiamma e, quando l'albume in-comincerà a rapprendersi, rivoltatelo sul tuorlo in modo da ricoprirlo, dando all'uovo l'aspetto di una piccola mozzarella.• Lasciatelo sobbollire per 4 minuti, poi to-glietelo, servendovi del mestolo forato e passatelo a sgocciolare su un canovaccio

pulito. Ripetete l'operazione con le 5 uova rimanenti.• Tritate il cocco, raccogliendo il ricavato in una ciotola. Aggiungetevi il peperone mon-dato e finemente tritato, uno spruzzo di Worcester, un vasetto di yogurth, un pizzico di sale e mezza cucchiaiata di foglioline di prezzemolo finemente tritate.• Mescolate e amalgamate la salsa.• Mondate il lattughino e sistematelo su un piatto da portata adeguato, formando un letto.• Su questo disponete i 6 mezzi pomodori, appoggiate un uovo affogato in ognuno e coprite con la salsa allo yogurt.• Decorate il piatto a piacere, quindi servite.

PREPARAZIONE

• 250g - 9 fette di prosciutto cotto• 250 g di ricotta piemontese• 200 g di zucchine• 12 fette di pancarré• 7 fili di erba cipollina• Trito aromatico (salvia, basilico rosmarino, prezzemolo)• 1/2 cucchiaio di olio d'oliva• Sale e pepe

PREPARAZIONE

INGREDIENTIPER 6 PERSONE

Rotolo al prosciutto

• Spuntate e lavate le zucchine; tagliatele per il lungo in fettine di 3 mm di spessore che racco-glierete in una ciotola.• Conditele con mezza cuc-chiaiata d'olio, sale, pepe e un pizzicone di trito aromatico.• Rigiratele perché si insapori-scano poi passate le fettine su una griglia ben calda, tenendo-vele per un minuto per parte.• In una seconda ciotola, lavora-te la ricotta aromatizzandola con 7 fili d'erba cipollina tritati e con una presina di sale e di pepe.• Sistemate le fette di prosciut-to, che dovranno essere un po' spesse, in 3 file leggermente sovrapposte di 3 fette ciascu-na: otterrete un rettangolo ab-bastanza regolare.• Spalmatelo con la ricotta e

coprite questa per due terzi con le fettine grigliate.• Arrotolate il rettangolo su se stesso dal lato più corto coper-to di zucchine; la parte libera da verdura sarà l'ultima a veni-re arrotolata: in tal modo la ri-cotta servirà per fermare il roto-lo.• Avvolgetelo nella pellicola tra-sparente e passatelo nel free-zer per 30 minuti quindi in frigo, anche per 24 ore.• Al momento di servire, ricava-te dalle fette di pancarré altret-tanti dischi che tosterete nel forno.• Estraete intanto il rotolo dalla pellicola, tagliatelo in 12 tranci e sistemateli sui dischi di pane tostati.• Servite subito.

• 8 fette di pancarré• 300 g di formaggio lindenberger • Un bicchiere di latte• 50 g di margarina• 8 filetti d'acciughe• Burro per ungere la tegliaIN

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PREPARAZIONE

Spiedini di formaggio

• Tagliate 8 fette di pancarré in quattro parti e 300 g di formaggio tipo Lindenberger a dadini di ugua-le grandezza.• Su dei lunghi spiedini mettete, alternandoli, da-dini di pane e formaggio e ammorbiditeli versan-dovi sopra un bicchiere di latte; lasciateli riposare per mezz'ora.• Ungete una teglia, girate gli spiedini affinché si ungano un po' e poneteli in forno già scaldato a temperatura media.• Quando il formaggio comincerà a sciogliersi, fate fondere in un pentolino 50 g di margarina e aggiungete 8 filetti di acciughe premendo con una forchetta perché si disfino senza friggere.• Versate questo condimento sugli spiedini caldi e servite subito.

• 500 g di pasta da pane• 6 carciofi• 2 cucchiai di olio d'oliva• Uno spicchio di aglio• Un mazzetto di prezzemolo• Un limone• 2 uova• 300 g di ricotta• 4 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato• Sale e pepe• Burro • Farina

• Pulite i carciofi, quindi tagliateli a spicchi e metteteli in una terrina colma d'acqua acidulata col succo di un limone. Scolateli e fateli lessare per circa 3 minuti in una pentola con acqua salata bollente.• In una casseruola con l'olio caldo fate soffriggere a calore moderato lo spicchio d'aglio schiacciato, per alcuni minuti, quindi toglietelo e mettetevi i carciofi, ben sgocciolati.• Fateli rosolare dolcemente per un quarto d'ora circa o fino a quando sa-ranno teneri, dopodichè trasferiteli in una terrina e lasciateli raffreddare.• Unite ai carciofi la ricotta, le uova sbattute, il Parmigiano grattugiato, il sale necessario e una macinata di pepe e mescolate con cura.• Dividete la pasta da pane in due pezzi di dimensioni diverse.• Stendete quello più grande sulla spianatoia infarinata, servendovi del matterello, e usate la sfoglia ottenuta per rivestire il fondo e i bordi di una tortiera rotonda (22 cm di diametro), imburrata e cosparsa di farina.• Distribuite nella teglia il ripieno preparato, livellatelo e copritelo col se-condo pezzo di pasta tirato in sfoglia.• Ribattete lungo i bordi la sfoglia inferiore, quindi fate cuocere la torta nel forno a 200 gradi per circa 45 minuti.

Torta rustica di carciofi e ricottaINGREDIENTI PER 8 PERSONE• 8 sfogliatine

• 200 g di pollo• Una tazza di

besciamella• 2 tuorli d'uovo

• Curry• Sale e pepe

PREPARAZIONE

INGREDIENTIPER 4 PERSONE

Sfogliatine al pollo e curry

• Prendete un pollo già lessato (o arrostito)• Dopo aver tolto la pelle, frul-late la carne e insaporitela con il curry.• In una ciotola amalgamate il

purè di pollo con la besciamel-la e i tuorli dell’uovo, mescola-te con cura, salate, pepate e riempite con il composto le sfogliatine.• Scaldate in forno caldo.

AntipastiLe ricette di Nonna FelicitaSabato 25 Febbraio 201234

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Fino al 29 febbraio 2012al 2