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ervono davvero poche righe per spiegare la «sberla» pre- sa da Berlusconi e dalla Lega. Riguardo al primo, gli italiani gli hanno mandato un messaggio ben chiaro: ne abbiamo le tasche piene dei tuoi fatti privati. Escort, pro- cessi, magistrati, bunga bunga: si è continuato a parlarne per mesi, senza mai prestare, invece, la giusta attenzione all'econo- mia, alle imprese che hanno difficoltà di accesso al credito, alla crisi che non è ancora finita, alla crescita del Paese. Servono le riforme, e quella fiscale è senza dubbio la prima che deve essere varata. Ma, ancora una volta, non si capisce bene che cosa voglia fare davvero il governo dopo i voti delle amministrative. Pare che continui a navigare a vista, forse per- ché il centrodestra deve ancora digerire la batosta che gli hanno inflitto nelle varie città. Speriamo, però, che una volta passata la delusione, chi ha responsabilità di governo e di guida in Par- lamento si rimbocchi presto le maniche. Che dire del centrosinistra? Gli elettori gli hanno dato fiducia. Approfitti di questo momento di grazia per ragiona- re sul perché, dopo Prodi, gli italiani hanno votato personag- gi comunque legati al loro ambiente. E si ricordino che sen- za le micro, piccole e medie imprese, questo Paese non andrà da nessuna parte. e società pubbliche vivono un momento caldo: a partire da Lgh (Linea group hol- ding) con il caso del presi- dente Andrea Pasquali, il vento della critica si è allargato alle singo- le società, e nel Cremasco alcuni nodi stanno agitando le acque della politica locale. Lo scorso martedì, il Cda di Scrp ha approvato il bilancio 2010. «Si tratta di un bilancio am- piamente positivo» ha riferito il pre- sidente Corrado Bonoldi, «che ci dà la possibilità di distribuire utili ai comuni soci per poco meno di 1 mi- lione di euro». Al riguardo, il segretario provin- ciale della Lega, Angelo Barbati, come aveva anticipato, ha inviato una lettera a tutti i sindaci soci di Scrp per sottolineare l’esigenza di un profondo rinnovamento delle «società municipalizzate» sia nei contenuti che nelle persone. «Si ri- tiene necessaria» continua il docu- mento, «una riduzione delle società mediante l’integrazione tra Scrp e Cremasca servizi locali (Scs servi- zi), e la chiusura delle società la cui ragion d’essere sia venuta meno o possa essere aggregata con altre maggiormente strategiche. Intanto sembra avviata quella che è stata definita «operazione tra- sparenza» nei confronti degli ap- pannaggi di presidenti e di consi- glieri all’interno di Lgh. Rimanendo nel riferimento cremasco due sem- brano essere le situazioni personali da ridefinire. Il consigliere Cesare Giovinetti che, oltre all’appannaggio per la sua partecipazione al Consiglio di am- ministrazione della holding (30mila euro lordi), è anche presidente di «Blu Gas» con un compenso di 9.000 euro lorde annue. C’è poi il presidente di «Scs gestioni» Bruno Garatti che - come conferma lui stesso - oltre ai 37.500 euro lordi annui da presidente, ha ottenuto la nomina di amministratore delegato di «Scs Idro» (capitale 30% LGH, 70% privato; società per lo sviluppo di mini impianti elettrici) con fun- zioni operative e con un compenso annuo lordo previsto per quest’anno di 12.000 euro lordi all'anno (36mi- la euro nel triennio). Franco Bor- do, consigliere comunale di Sel (Sinistra Ecologia Libertà) ha preci- sato che lui, da consigliere del Cda dell'Aler, ha deciso di non percepire alcun emolumento. «Inviterei tutti a concentrarsi so- prattutto sulla dimensione e sui pro- fitti di Lgh» dice, invece Cesare Giovinetti. «1.300 dipendenti e 1 milione di utenti non sono uno scherzo. Inoltre quest’anno, dopo il risultato già brillante dell’anno scorso con oltre 9 milioni di utili da distribuire, l’utile raggiungerà i 10 milioni». Eppure soprattutto dalla Lega, il suo partito, vengono le critiche mag- giori per la vostra politica di investi- menti, come ad esempio per l’acqui- sto della discarico in Puglia. «Sono sempre più convinto che le beghe delle poltrone non interessino alla gente quanto hanno invece – sba- gliando - interessato al Pdl e alla Lega. Quanto alla discarica in Pu- glia - che gestiamo oltre a quella in provincia di Ragusa - se al momento dell’acquisto si poteva parlare di af- fare, ora bisogna definirla un super affare. Da Napoli, sindaco De Magi- stris, verso la Puglia del presidente regionale Vendola, affluiranno ri- fiuti in quantità». di Tiziano Guerini opo l’esito elettorale che senza giri di parole è stata una sconfitta per il centrodestra, Bersani ha chiesto a Berlusconi di dare le dimissioni. Una richiesta legittima, a patto però che le di- missioni le dia anche il leader del Partito democratico perché di certo ha vinto la sinistra, ma non il Pd. Più che voti transitati da destra a sinistra, c’è stato uno sciopero dei votanti di centrodestra. È chiaro che dopo tutte le promesse, da questo gover- no e da Berlusconi ci si aspettava di più: la rivoluzione liberale non c’è stata e le riforme stentano a compiersi. Detto questo, però, mi pare che i veri vincitori delle am- ministrative non siano stati i partiti del centrosinistra, ma i sindaci di Milano e Napoli, Pisapia e De Magistris, che sicuramente sono di sinistra ma è altrettanto certo che non sono in quota a Pd, Sel, Grillini e via discorrendo. Gli elettori hanno preferito candidati che si sono di- scostati dagli apparati partitici, non parlano politichese e mostrano, al momento, una loro indipendenza; questo la dice lunga sulla stanchezza degli italiani nei confronti dei politici di professione e si sono affidati a nuovi leader. Ai nuovi sindaci di Milano e Napoli, dopo la festa della vittoria elettorale, spetta ora la vera sfida: amministrare le città, risolvere problemi urgenti, annosi e difficilissi- mi; uno per tutti, l’immondizia a Napoli . Sia Pisapia che De Magistris hanno parlato di «libera- zione» per Milano e Napoli. Posso capire Pisapia, ma a De Magistris ricordo che il centrosinistra ha amministra- to Napoli per lunghi anni creando enormi problemi. Se proprio voleva parla di «liberazione», doveva aggiunge- re che ci siamo “liberati” finalmente di Bassolino e del- la Jervolino. Infine, Bersani: “ragassi” in politica non esistono vittorie definitive e dare per scontato un risultato per le prossime politiche è un segnale di superficialità e di scar- so realismo politico, anche perché l’alternativa di sini- stra di proposte concrete ne ha poche. L’antiberlusconi- smo ha pagato questa volta, ma non è sempre festa. Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected]Pubblicità: Immagina srl Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona Il PICCOLO giornale del VENERDI’ 3 GIUGNO 2011 • Supplemento settimanale al n° 22 de “Il Piccolo Giornale” € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO PARTECIPATE: ECCO GLI ALTRI APPANNAGGI E’ INIZIATA L’OPERAZIONE TRASPARENZA Bruno Garatti, oltre ai 37.500 euro lordi annui, è amministratore delegato di «Scs Idro»: 12mila l’anno (36mila nel triennio) Cesare Giovinetti: 30mila lordi da consigliere Lgh e 9mila lordi da presidente «Blu Gas». Bordo? Mai voluto un euro da Aler D COMMENTO AL VOTO/2 COMMENTO AL VOTO/1 E’ la svolta Riforme al via Ma Bersani non ha vinto Riforma fiscale da subito di Enrico Tupone [email protected] di Renato Ancorotti [email protected] di Daniele Tarenzi [email protected] li elettori di Milano, Napoli, Cagliari e di molte alte città chiamati alle urne hanno ri- sposto come solo un sistema di democrazia matura sa rispondere di fronte ad una situa- zione di difficoltà del paese: con il voto. Chi paven- tava una Italia in balia dei pubblici ministeri, arbitri dei destini politici del Paese, è stato smentito con una risposta che più politica di così non poteva es- sere. Sono venuti al pettine nodi per troppo tempo irrisolti, riforme per troppo tempo annunciate e non realizzate, hanno pesato le troppe promesse fatte e non mantenute ed si è sicuramente assistito al risve- glio di un paese che sembra stia finalmente renden- dosi conto che un premier non può agire in spregio delle istituzioni, senza alcun vincolo morale, porta- tore di un messaggio sul potere del denaro che può tutto e mette al riparo da tutto. Un Italia che riscopre libertà, tolleranza, solida- rietà, equità e giustizia sociale è la conferma di un paese che cerca un riscatto per uscire da una palude fatta di “furbetti del quartierino”, comitati d’affari, nipotine di Mubarak e slogan alla Borghezio. Ma la sconfitta di questa destra incapace di rispondere ai bisogni del paese segna anche l’inizio di una diffici- lissima fase di ricostruzione, l’avvio di una stagione di riforme che obbligheranno l’Italia ad avviarsi su una strada di modernizzazione, di cancellazione di privilegi, una rivoluzione culturale che costituirà una sfida difficile. Le forze del centrosinistra hanno l’obbligo sin da ora di elaborare una strategia per la ripresa che passi attraverso riforme fiscali, del lavo- ro, delle professioni, dell’organizzazione dello stato e della giustizia, riforme non più procrastinabili ed attorno alle quali è necessario coagulare un ampio consenso che vada dalle forze Sindacali alla Confin- dustria, dai Giudici ai manager pubblici, dagli inse- gnati agli studenti, in piena consapevolezza e senso di responsabilità. G L COMMENTO AL VOTO/3 S

Il Piccolo del Cremasco

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3 giugno 2011

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Page 1: Il Piccolo del Cremasco

ervono davvero poche righe per spiegare la «sberla» pre-sa da Berlusconi e dalla Lega. Riguardo al primo, gli italiani gli hanno mandato un messaggio ben chiaro: ne abbiamo le tasche piene dei tuoi fatti privati. Escort, pro-

cessi, magistrati, bunga bunga: si è continuato a parlarne per mesi, senza mai prestare, invece, la giusta attenzione all'econo-mia, alle imprese che hanno difficoltà di accesso al credito, alla crisi che non è ancora finita, alla crescita del Paese.

Servono le riforme, e quella fiscale è senza dubbio la prima che deve essere varata. Ma, ancora una volta, non si capisce bene che cosa voglia fare davvero il governo dopo i voti delle amministrative. Pare che continui a navigare a vista, forse per-ché il centrodestra deve ancora digerire la batosta che gli hanno inflitto nelle varie città. Speriamo, però, che una volta passata

la delusione, chi ha responsabilità di governo e di guida in Par-lamento si rimbocchi presto le maniche.

Che dire del centrosinistra? Gli elettori gli hanno dato fiducia. Approfitti di questo momento di grazia per ragiona-re sul perché, dopo Prodi, gli italiani hanno votato personag-gi comunque legati al loro ambiente. E si ricordino che sen-za le micro, piccole e medie imprese, questo Paese non andrà da nessuna parte.

e società pubbliche vivono un momento caldo: a partire da Lgh (Linea group hol-ding) con il caso del presi-

dente Andrea Pasquali, il vento della critica si è allargato alle singo-le società, e nel Cremasco alcuni nodi stanno agitando le acque della politica locale. Lo scorso martedì, il Cda di Scrp ha approvato il bilancio 2010. «Si tratta di un bilancio am-piamente positivo» ha riferito il pre-sidente Corrado Bonoldi, «che ci dà la possibilità di distribuire utili ai comuni soci per poco meno di 1 mi-lione di euro».

Al riguardo, il segretario provin-ciale della Lega, Angelo Barbati, come aveva anticipato, ha inviato una lettera a tutti i sindaci soci di Scrp per sottolineare l’esigenza di un profondo rinnovamento delle «società municipalizzate» sia nei contenuti che nelle persone. «Si ri-tiene necessaria» continua il docu-mento, «una riduzione delle società mediante l’integrazione tra Scrp e Cremasca servizi locali (Scs servi-zi), e la chiusura delle società la cui ragion d’essere sia venuta meno o possa essere aggregata con altre

maggiormente strategiche.Intanto sembra avviata quella

che è stata definita «operazione tra-sparenza» nei confronti degli ap-pannaggi di presidenti e di consi-glieri all’interno di Lgh. Rimanendo nel riferimento cremasco due sem-brano essere le situazioni personali da ridefinire.

Il consigliere Cesare Giovinetti che, oltre all’appannaggio per la sua partecipazione al Consiglio di am-ministrazione della holding (30mila euro lordi), è anche presidente di «Blu Gas» con un compenso di 9.000 euro lorde annue. C’è poi il presidente di «Scs gestioni» Bruno Garatti che - come conferma lui stesso - oltre ai 37.500 euro lordi annui da presidente, ha ottenuto la nomina di amministratore delegato di «Scs Idro» (capitale 30% LGH, 70% privato; società per lo sviluppo di mini impianti elettrici) con fun-zioni operative e con un compenso annuo lordo previsto per quest’anno di 12.000 euro lordi all'anno (36mi-la euro nel triennio). Franco Bor-do, consigliere comunale di Sel (Sinistra Ecologia Libertà) ha preci-sato che lui, da consigliere del Cda

dell'Aler, ha deciso di non percepire alcun emolumento.

«Inviterei tutti a concentrarsi so-prattutto sulla dimensione e sui pro-fitti di Lgh» dice, invece Cesare Giovinetti. «1.300 dipendenti e 1 milione di utenti non sono uno scherzo. Inoltre quest’anno, dopo il risultato già brillante dell’anno scorso con oltre 9 milioni di utili da distribuire, l’utile raggiungerà i 10 milioni».

Eppure soprattutto dalla Lega, il suo partito, vengono le critiche mag-giori per la vostra politica di investi-menti, come ad esempio per l’acqui-sto della discarico in Puglia. «Sono sempre più convinto che le beghe delle poltrone non interessino alla gente quanto hanno invece – sba-gliando - interessato al Pdl e alla Lega. Quanto alla discarica in Pu-glia - che gestiamo oltre a quella in provincia di Ragusa - se al momento dell’acquisto si poteva parlare di af-fare, ora bisogna definirla un super affare. Da Napoli, sindaco De Magi-stris, verso la Puglia del presidente regionale Vendola, affluiranno ri-fiuti in quantità».

di Tiziano Guerini

opo l’esito elettorale che senza giri di parole è stata una sconfitta per il centrodestra, Bersani ha chiesto a Berlusconi di dare le dimissioni. Una richiesta legittima, a patto però che le di-

missioni le dia anche il leader del Partito democratico perché di certo ha vinto la sinistra, ma non il Pd.Più che voti transitati da destra a sinistra, c’è stato uno sciopero dei votanti di centrodestra.

È chiaro che dopo tutte le promesse, da questo gover-no e da Berlusconi ci si aspettava di più: la rivoluzione liberale non c’è stata e le riforme stentano a compiersi. Detto questo, però, mi pare che i veri vincitori delle am-ministrative non siano stati i partiti del centrosinistra, ma i sindaci di Milano e Napoli, Pisapia e De Magistris, che sicuramente sono di sinistra ma è altrettanto certo che non sono in quota a Pd, Sel, Grillini e via discorrendo.

Gli elettori hanno preferito candidati che si sono di-scostati dagli apparati partitici, non parlano politichese e mostrano, al momento, una loro indipendenza; questo la dice lunga sulla stanchezza degli italiani nei confronti dei politici di professione e si sono affidati a nuovi leader.Ai nuovi sindaci di Milano e Napoli, dopo la festa della vittoria elettorale, spetta ora la vera sfida: amministrare le città, risolvere problemi urgenti, annosi e difficilissi-mi; uno per tutti, l’immondizia a Napoli .Sia Pisapia che De Magistris hanno parlato di «libera-zione» per Milano e Napoli. Posso capire Pisapia, ma a De Magistris ricordo che il centrosinistra ha amministra-to Napoli per lunghi anni creando enormi problemi. Se proprio voleva parla di «liberazione», doveva aggiunge-re che ci siamo “liberati” finalmente di Bassolino e del-la Jervolino.

Infine, Bersani: “ragassi” in politica non esistono vittorie definitive e dare per scontato un risultato per le prossime politiche è un segnale di superficialità e di scar-so realismo politico, anche perché l’alternativa di sini-stra di proposte concrete ne ha poche. L’antiberlusconi-smo ha pagato questa volta, ma non è sempre festa.

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected] • Pubblicità: Immagina srl Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

Il PICCOLO giornale del

VENERDI’ 3 GIUGNO 2011 • Supplemento settimanale al n° 22 de “Il Piccolo Giornale” € 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

PARTECIPATE: ECCO GLI ALTRI APPANNAGGIE’ INIZIATA L’OPERAZIONE TRASPARENZA

Bruno Garatti, oltre ai 37.500 euro lordi annui, è amministratore delegato di «Scs Idro»: 12mila l’anno (36mila nel triennio) Cesare Giovinetti: 30mila lordi da consigliere Lgh e 9mila lordi da presidente «Blu Gas». Bordo? Mai voluto un euro da Aler

D

COMMENTO AL VOTO/2COMMENTO AL VOTO/1

E’ la svoltaRiforme al via

Ma Bersaninon ha vinto

Riforma fiscale da subito

di Enrico [email protected]

di Renato [email protected]

di Daniele [email protected]

li elettori di Milano, Napoli, Cagliari e di molte alte città chiamati alle urne hanno ri-sposto come solo un sistema di democrazia matura sa rispondere di fronte ad una situa-

zione di difficoltà del paese: con il voto. Chi paven-tava una Italia in balia dei pubblici ministeri, arbitri dei destini politici del Paese, è stato smentito con una risposta che più politica di così non poteva es-sere. Sono venuti al pettine nodi per troppo tempo irrisolti, riforme per troppo tempo annunciate e non realizzate, hanno pesato le troppe promesse fatte e non mantenute ed si è sicuramente assistito al risve-glio di un paese che sembra stia finalmente renden-dosi conto che un premier non può agire in spregio delle istituzioni, senza alcun vincolo morale, porta-tore di un messaggio sul potere del denaro che può tutto e mette al riparo da tutto.

Un Italia che riscopre libertà, tolleranza, solida-rietà, equità e giustizia sociale è la conferma di un paese che cerca un riscatto per uscire da una palude fatta di “furbetti del quartierino”, comitati d’affari, nipotine di Mubarak e slogan alla Borghezio. Ma la sconfitta di questa destra incapace di rispondere ai bisogni del paese segna anche l’inizio di una diffici-lissima fase di ricostruzione, l’avvio di una stagione di riforme che obbligheranno l’Italia ad avviarsi su una strada di modernizzazione, di cancellazione di privilegi, una rivoluzione culturale che costituirà una sfida difficile. Le forze del centrosinistra hanno l’obbligo sin da ora di elaborare una strategia per la ripresa che passi attraverso riforme fiscali, del lavo-ro, delle professioni, dell’organizzazione dello stato e della giustizia, riforme non più procrastinabili ed attorno alle quali è necessario coagulare un ampio consenso che vada dalle forze Sindacali alla Confin-dustria, dai Giudici ai manager pubblici, dagli inse-gnati agli studenti, in piena consapevolezza e senso di responsabilità.

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COMMENTO AL VOTO/3

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Page 2: Il Piccolo del Cremasco

di Laura Bosio

e dichiarazioni di alcu-ni protagonisti della vita politica della città, che riportiamo, rispec-chiano la situazione

complessiva, emersa dal voto per le amministrative: soddi-sfazione da parte delle forze del centro-sinistra, amarezza e perplessità nel centro-destra, lo schieramento politico che governa Comune e Provincia.

Con qualcosa in più: il se-gretario del Pd Magnoli parla di “disgregazione” della mag-gioranza, Ferdinando Quinzani va giù duro e la definisce “non libera” e dipendente “da poteri esterni e da diktat che non so-no della politica”; per Luciano Pizzetti occorre da subito pro-porre una alternativa valida; Simone Bossi, della Lega, ri-flette sulla necessità di recu-perare il rapporto con la gente e esprime un giudizio lapida-rio: “Credo che i problemi più grossi siano all’interno del Pdl stesso”.

«Il primo dato che balza all’oc-chio, è il crollo del centrodestra per come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi» sottolinea Titta Magnoli, segretario provinciale del Pd. «Non possiamo che essere contenti di questo risultato, di cui nelle prossi-me settimane vedremo gli effetti: sono state premiate le proposte chiare e trasparenti, a discapito di quelle più confuse. Queste ammi-nistrative, poi, fotografano un feno-meno curioso: sta aumentando la quota di persone che cambiano opinione indipendentemente dalle coalizioni, e credo che questo sia il futuro della politica: un voto sem-pre meno legato alle appartenenze consolidate, e sempre più espres-sione della libera scelta dei cittadi-ni. Emerge chiaramente la volontà di cambiare, e di essere governati bene: un esempio ne è Napoli».

Quali potranno essere le conse-guenze a livello locale? Secondo Titta esse sono giunte ancora pri-ma del voto. «E’ già da tempo che qui il centrodestra è in difficoltà, e le posizioni al suo interno appaiono inconciliabili. Perri non potrà fare di testa propria, e dovrà cercare di

tenere unita una maggioranza sem-pre più disgregata».

Secondo Luciano Pizzetti, de-putato del Pd, si è assistito a un vero e proprio «default dell’eletto-rato di centrodestra». «Con un ri-tardo piuttosto significativo, anche in Italia è arrivata la risposta all’as-senza del Governo sui temi della crisi economica, come accaduto in tutto il resto d’Europa. Dal punto di vista politico, questo risultato elet-torale è un evento straordinario, e segna una svolta: l’lettorato di cen-trodestra si è infatti messo in una posizione di chiaro dissenso. Ora però deve esserci un impegno da parte nostra su più fronti: riforma della politica, dell’economia, e la-voro sui temi dell’occupazione e del sostegno alle imprese».

Ma anche dal punto di vista del-le relazioni politiche le cose devo-no cambiare. «Bisogna dare rispo-ste al ceto medio del paese: biso-gna diventare un punto di riferi-mento di questa vasta realtà, altri-menti sarà complicato proseguire sul cammino avviato. E’ sbagliato pensare che ormai la strada sia in discesa: Berlusconi è in crisi, ma bisogna mettere in crisi anche il

berlusconismo». Pizzetti critica anche la situazio-

ne locale: «A livello nazionale l’as-se Pdl-Lega è destinato ad entrare in crisi, ed è difficile che questo governo arrivi alla prossima Pa-squa. Questo si ripercuote anche a livello locale, dove comunque la maggioranza già naviga in acque tempestose, e la crisi è dietro l’an-golo. Il Pd ha quindi il ruolo di pro-porre una prospettiva alternativa valida, e non è sufficiente chiudersi nel circuito della sinistra. Bisogna muoversi oltre i tradizionali perime-tri, e mostrare grande apertura alla società».

LL’esito della tornata elettor ale: ricadute a Cremona?Che qualcosa stesse mutando, nel Paese, era chiaro: anche

l’atteggiamento dello stesso premier, pur nel suo leggendario ottimismo, mostrava qualche ombra. Come sempre, luoghi comuni e pregiudizi vengono spazzati via, prima o poi, dalla realtà. Si sono spese troppe parole, per esempio, sul disimpe-gno dei giovani: il voto amministrativo, nelle due tornate, lo ha smentito. Si è parlato a lungo di disaffezione alla politica, sen-za considerare che, probabilmente, si trattava di disaffezione verso un certo modo di fare politica, lontano dalle cose e dalle situazioni concrete.

Comunque la si pensi, il Paese ha visto svilupparsi un nuovo protagonismo, a partire dalle proteste studentesche, passan-do per il 13 febbraio, con tantissime donne, e anche uomini, in piazza. La sensazione è che il centrodestra, forza di maggio-ranza al governo del Paese, abbia un po’ smarrito il polso della situazione. Vanno in questa direzione le prime dichiara-zioni della Lega sul voto di Milano: ci sono la disoccupazione, la crisi economica, il precariato, di questo si doveva parlare, altro che di ideologismi passati o di auto rubate chissà quan-do! Il Palazzo è sembrato sempre più chiuso, impegnato a difendere privilegi castali, piuttosto che a risolvere i problemi delle persone in carne, ossa e mutui in corso, lavoro incerto o perduto, potere d’acquisto in forte calo, eccetera. Il terremoto, però, è stato davvero forte. Tale da far sorgere mille domande. Per esempio, lo stile gentile di Giuliano Pisapia.

Vorrà dire qualcosa, la fiducia ottenuta da una persona che ha improntato il suo discorso ai toni della gentilezza e della mitezza: tutt’altra storia, rispetto alle grida, ai volti arrabbiati e al dito medio alzato della Santanché. Parole come dialogo, in-contro, confronto, e non la retorica della paura: ce n’è già tanta paura, in giro, perché alimentarla? Viviamo un’epoca di transi-zione che pare infinita: questo risultato, comunque la si pensi, chiude una fase e ne apre un’altra. Comunque la si pensi, in questi anni il carisma di Silvio Berlusconi ha dettato le regole ed ha stabilito anche il campo di gioco. Se questo carisma appare in declino, il passaggio dal carisma all’istituzione, dall’eccezionalità alla normalità, come ha scritto Michele Salva-ti, è sempre difficile. Si aprono scenari nuovi un po’ dappertut-to. Qui a Cremona, il risultato delle amministrative si innesta in una situazione interna alla maggioranza, già complicata di suo. Quali scompigli porterà il vento del voto nelle questioni locali e nel difficile giuoco di equilibri dell’Amministrazione Perri? Adesso cosa accadrà? Secondo me, per il momento niente. Il Sindaco, intervistato a pagina 4, dice che bisogna vedere cosa succederà a livello nazionale, ma lui per adesso non si muove: niente rimpasto. Mi fa venire in mente, non so se qualcuno si ricorda, quella parodia che Corrado Guzzanti faceva di Roma-no Prodi davanti alla stazione: "Io sto qui fermo, non mi muovo, fermo immobile, dietro la linea gialla...". E l’ipotesi della “mi-nacciata” lista civica? Lui fa intendere che non è interessato. Ma che peccato... erano già in molti pronti a saltarci su.

Daniele Tamburini

Elezioni Amministrative: a Milano, Napoli, Cagliari e in molte altre città vince il centro sinistra. Le riflessioni del centrodestra su una sconfitta di proporzione storicaLo stile gentile

Titta Magnoli:«Siamo di frontea un voto semprepiù espressionedella libera scelta dei cittadini»

Luciano Pizzetti:«Berlusconi èin crisi ma orabisogna metterein crisi anche ilberlusconismo»

CREMONA

Clara Rita Milesi Lapo Pasquetti

IL COMMENTO

Page 3: Il Piccolo del Cremasco

«Un risultato ampiamente scontato, che segue la svolta di un partito che non ha mai fun-zionato, e che ha tradito i princi-pi su cui era fondato». Questa la dura dichiarazione di Ferdinan-do Quinzani (attualmente “bat-titore libero”). «Le cose stanno andando come avevo pronosti-cato ben due anni fa, quando dissi che il Pdl sarebbe imploso. Il ciclo Berlusconi ha tradito le aspettative di chi lo ha sempre sostenuto, e che ora ha aperto gli occhi. Del resto non poteva andare bene a lungo, un partito che si fonda su una sola perso-

na. Ho fatto parte di Forza Italia, ma ho smesso di battermi all’in-terno di esso quando mi sono reso conto che quella casa, che chiamavano delle libertà, non poteva più essere ristrutturata. Credo che ormai ci sia poco da fare: il crollo interno proseguirà, fino a lasciare completamente vuoto quello spazio politico».

Quinzani punta il dito anche sul governo locale, e su una giunta «che non è libera, e che dipende da poteri esterni e da diktat che non sono della politi-ca. Tuttavia credo che riusciran-no a trascinarsi fino a fine man-dato, come accaduto a Crema. Solo che poi dovranno fare i conti con il giudizio degli eletto-ri».

Il centrodestra cremonese non si nasconde, e prende atto della sconfitta. «Una sconfitta di dimensioni ampie» dice Ugo Carminati, coordinatore cittadi-no. «Un risultato che forse era atteso, ma non in questa misura. E non penso sia dovuto al fatto che molti hanno cambiato parte politica, ma da un forte asten-sionismo da parte dell’elettorato

di centrodestra. Questo deve far riflettere tutta la coalizione su come in questi anni ha governa-to».

Quali sono gli errori? «Intanto un rinnovo della classe dirigente troppo lenta» spiega ancora Carminati. «Altro nostro errore è essersi abituati alle vittorie, per-dendo così di vista il fatto che il consenso bisogna meritarlo ogni volta che si va ad elezioni. Dall’altro lato si paga anche una dinamica di governo rigorosa, a volte in modo troppo freddo e distante dalle necessità delle persone».

Non manca, in ogni caso, un cauto ottimismo. «Il colpo è pe-sante, ma non mortale» spiega il coordinatore cittadino. «Bisogna però imparare la lezione veloce-mente, altrimenti si rischia un pesante filone di sconfitte il prossimo anno. Le cose devono cambiare nei fatti, non a parole. Ma bisogna cambiare bene, per-ché una soluzione non efficace avrebbe risultati ancora più de-leteri del non far nulla».

«Ora è fondamentale non cer-car di minimizzare la situazione» attacca Mino Jotta, coordinato-re provinciale del Pdl. «Bisogna necessariamente ammettere che c’è un problema, e che que-sto risultato è un segnare forte che viene dato dall’elettorato a una parte politica che è sempre stata premiata». Anche secondo Iotta, in ogni caso, la crisi eco-nomica ha avuto il suo peso. «Tutti i governi europei hanno sperimentato un calo dei con-sensi in funzione della crisi, indi-pendentemente dal colore politi-co» dice Iotta, che però richiama l’attenzione sulle cose che nel

nostro paese non vanno. «Il Go-verno deve fare le riforme velo-cemente, perché questo è quan-to l’elettorato si aspetta. Ed è anche fondamentale dare l’im-magine di una coalizione coesa. Dopo questi risultati si apre quindi un’importante fase di esame interno al Pdl e alla coali-zione, per cercar di comprende-re quali sono i propri errori di percorso, in modo da potersi correggere». Soddisfazione in-vece per le elezioni svoltesi nel nostro territorio: «Cremona va in controtendenza: abbiamo infatti avuto risultati in controtenden-za: guardando ai grandi centri, abbiamo infatti conquistato Spi-no d’Adda e Pizzighettone, dove prima c’era il centrosinistra, e abbiamo mantenuto Soresina, perdendo invece Rivolta d’Ad-da».

Commenti positivi anche dal rappresentante dell’Italia dei Va-lori, Clara Rita Milesi. «Il risulta-to di questa tornata elettorale è un vero e proprio terremoto poli-tico: è evidente l’impatto sulle amministrazioni di centrodestra. E’ un forte segnale di cambia-mento da parte dei cittadini, che ora vogliono un’alternativa. Mi auguro che le nuove ammini-strazioni sappiano andare in-contro ai bisogni delle perso-ne».

Questa la posizione della Le-ga: «Prendiamo atto del risulta-to, che certo non è confortante» sottolinea Simone Bossi, coor-

dinatore provinciale. «Da doma-ni si cambia musica: dobbiamo tornare nelle piazze, parlare con la gente, e soprattutto cercare di capire dove abbiamo sbagliato. Del resto siamo uomini di Bossi, e facciamo quello che ci dice lui».

Bossi commenta anche le in-comprensioni interne alla coali-zione. «Credo che i problemi più grossi siano all’interno del Pdl stesso. Noi abbiamo sempre mantenuto e portato avanti la nostra linea di condotta. Loro dovrebbero invece chiarire quel-lo che vogliono davvero».

Grande soddisfazione da par-te di Sinistra, ecologia e libertà, come spiega il portavoce citta-dino, Lapo Pasquetti. «Le liste di centrosinistra, laddove si so-no reperiti candidati concordati sia attraverso le primarie sia con accordi di liste e programmi, sono state premiate dall’eletto-rato. La sconfitta del centrode-stra ha una valenza nazionale, e rappresenta un segnale da parte dell’elettorato, che è ormai disil-luso dalle continue promesse non mantenute da parte del go-verno, e da una campagna elet-torale basata solo su spot elet-torali e conflitti verbali. Ora at-tendiamo di vedere cosa succe-derà anche a livello nazionale, su temi fondamentali come la giustizia, la riforma fiscale e il federalismo, per avere le prove del disfacimento definitivo del centrodestra».

3Venerdì 3 Giugno 2011

L’esito della tornata elettor ale: ricadute a Cremona?Elezioni Amministrative: a Milano, Napoli, Cagliari e in molte altre città vince il centro sinistra. Le riflessioni del centrodestra su una sconfitta di proporzione storica Ferdinando

Quinzani:«Il Pdl implode,

Berlusconiha tradito

le aspettative»Ugo Carminati:«Non abbiamo

capito cheil consenso

va conquistatoogni volta»

Simone Bossi:«Da domanidobbiamo tornarenelle piazzee capire doveabbiamo sbagliato»

Clara Rita Milesi Lapo Pasquetti

Mino Jotta

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Page 4: Il Piccolo del Cremasco

Cremona4 Venerdì 3 Giugno 2011

di Laura Bosio

l mandato a sindaco di Oreste Perri sta per compiere i due anni: è l’occasione per fare un bilan-cio, soprattutto in cui momen-to in cui la situazione politica e

amministrativa è sempre più difficile da gestire, tra problemi interni e attac-chi esterni.

Fondamentalmente, però, Perri si dice soddisfatto di quanto realizzato sinora, e ne da' i dati. «Questi due anni sono stati un'esperienza positiva, in cui siamo riusciti a fare quello che ci era-vamo prefissati. A partire dagli inter-venti sulla viabilità e sul tema dei par-cheggi. Con la realizzazione di quel-lo in piazza Marconi abbiamo risolto un problema che la città si trascinava dietro da anni, e presto avremo anche una piazza di pregio, su cui si affac-cerà un prestigioso Museo del violi-no. In questo modo, una zona abban-donata da oltre dieci anni riprenderà finalmente vita, e questo è un ottimo risultato. Abbiamo risistemato anche piazza Stradivari, togliendo quell'or-ribile pensilina, e riempiendo i buchi tra i sanpietrini. Nell'ambito del rifaci-mento dei sottoservizi, ho voluto che le vie principali della città, quelle che dalle porte arrivano al centro, fossero coperte da pavimentazione di pregio, a sostituzione dell'asfalto, che male si sposa con la bellezza dei nostri palaz-zi. Poi abbiamo risolto la situazione di via Goito, abbiamo piantumato, in zona Morbasco, un parco immenso, stiamo valutando il progetto definitivo per via Dante, e abbiamo già stanziato i fondi per altre impor-tanti opere, come il mega parcheggio della stazione, i sottopassi, la Strada sud. Insom-ma, si stanno crean-do i presupposti perché Cremona possa gode-re di infrastrutture più adeguate.

Sono quindi soddisfatto di que-sti due anni, anche se penso che si dovrebbe accelerare un po', perché le cose da fare sono ancora tante, come anche il rilancio del turismo, su cui stia-mo già lavorando. In particolare, vorrei cercare di portare la cultura ad un livel-lo più popolare, che porti al coinvolgi-mento di tutti i cittadini, e non solo dei soliti pochi».

Al di là delle soddisfazioni su quanto fatto, la situazione politi-ca della coalizione del centrodestra mostra segni di sfilacciamento...

«Purtroppo i problemi ci sono. Vor-rei che ci si sentisse tutti parte di uno schieramento unico, perché per rag-giungere degli obiettivi si deve lavora-re insieme, compatti. Non è accettabi-le che una maggioranza si spacchi così su piccole cose».

Ad esempio quali?«Tutte quelle questioni che sono

più di facciata che di sostanza, come ad esempio le polemiche sul nume-ro di dirigenti: una questione che non dovrebbe neppure riguardare la politi-ca, in quanto si tratta di scelte tecni-che. I veri problemi sono quelli della gente, come il lavoro e la disoccupa-zione.

Sono convinto che in consiglio i gruppi di maggioranza debbano arri-

vare già preparati, per affrontare gli argomenti in discussione. È assur-do che ci sia chi fa opposizione all'interno della maggioranza stes-sa. Per come la vedo io, la politica dovrebbe consistere nel metter-si a servizio della gente,

mentre pare che qualcuno, al contrario, usi i problemi come pretesti per portare avanti obiettivi diversi.

Ritengo inoltre che, se si fa parte di una coalizione, si dovrebbero fare gli interessi della stessa. E' come se chi fa parte della Nazionale di calcio si faces-se condizionale dai club di apparte-nenza quando gioca le partite di nazio-nale: è assurdo. Allo stesso modo, la giunta è formata da elementi che devo-no lavorare assieme, senza condizio-namenti dai partiti, cosa che invece si verifica. Così, invece del chiaro model-lo bipolare che dovrebbe esserci, sem-bra che vi sia un'aggregazione di par-titi che si sono messi insieme per vin-cere le elezioni, ma che poi non riesco-no a trovare un denominatore comune per governare insieme. E questo non mi va bene. Ho accettato questo inca-

rico non per ambizione o per fare car-riera in politica, ma per mettermi a ser-vizio della città. Ed è per questo che ogni giorno mi impegno».

Cosa le da' più fastidio?«Quelli che muovono critiche prete-

stuose, la maggior parte delle volte sui giornali, e spesso lo fanno perché non hanno ottenuto quello che volevano, mentre non si rendono conto che c'è una città che chiede attenzione. E un sindaco che ha bisogno di sostegno, e non di queste scorrettezze. Voglio uscire da questa esperienza elettorale con la faccia pulita, potendo guarda-re negli occhi le persone. Non accet-to che mi si ostacoli su questo piano. Così come non accetto le offese gratu-ite, visto che io non ho mai offeso nes-suno. E continuerò a non offendere, neppure tutti quei personaggi che scri-vono cattiverie nei miei confronti».

C'è chi dice che lei stia perdendo popolarità, e il dato era già emerso da un sondaggio circa un anno fa...

«Stando ai sondaggi che ogni tanto escono, sembrerebbe che io abbia perso popolarità, tuttavia quando cam-mino per strada e la gente mi ferma continuamente, la sensazione è ben diversa. Sono convinto che i cremo-nesi contino ancora molto su di noi, anche se sono diventato un baluardo da abbattere per l'opposizione. Il cen-trodestra a Cremona ha vinto le elezio-ni perché ha scelto un uomo che è al di fuori dalla politica, ed è questo che piace alla gente. Ed è per questo che nelle nomine che ho fatto non ho guar-dato al colore politico, ma alla profes-sionalità. Potranno essere criticabili, ma le ho fatte con coerenza etica verso la città e verso la gente. Anche se mi

riconosco nel centrodestra, mi sento il sindaco di tutti».

Una accusa che le viene rivolta è quella di non prendere decisioni...

«Credo che vi siano decisioni che vanno prese rapidamente e altre che necessitano di più tempo, in quanto sono maggiormente delicate. Per que-sto con i lavori previsti dal programma elettora-le bisogna correre, men-tre con altre questioni che escono durante il percorso è indispensa-bile riflettere. Del resto in meno di due anni abbiamo risolto proble-mi che l'attuale oppo-sizione non era riuscita a risolvere in dieci anni, quindi non vengano ad accusare noi di lentezza».

Cosa farà dopo i cinque anni di mandato?

«Per me fare il sindaco è uno sfor-zo incredibile, perché sono partito da zero. Ho degli obiettivi, e dentro di me avverto la necessità di raggiungerli: per ora solo questo conta, e riesco a pensare solo a questa meta. E' come nello sport: quando si ha un obiettivo si pensa solo a raggiungerlo, e non a obiettivi successivi. Ora lavoro come se la mia esperienza terminasse a giu-gno 2014. Poi non escludo che potrei continuare a fare qualcosa per la mia città anche dopo, ma non necessaria-mente come sindaco. Quello che mi interessa è fare di tutto per raggiunge-re i miei obiettivi. Se poi non ce la farò ne prenderò atto, ma voglio poter cam-minare a testa alta, e guardare in faccia

le persone sapendo di aver fatto tutto il possibile».

Come valuta i recenti risultati elet-torali?

«Da un lato sicuramente la crisi ha un suo peso, come dimostra la situa-zione europea: un po' tutti i governi sono in difficoltà, perché la congiun-tura economica crea un malconten-to che si sfoga sull'amministratore del momento. Guardando all'Italia, però, si nota anche qualcosa d'altro: un forte

segnale che gli elettori hanno dato al centrodestra, che forse avrebbe potu-to fare di più. La politica dovrebbe ritrovare credibilità rispetto agli impe-gni presi e alle promesse elettorali. Ed è inutile promettere cose che non si potranno mantenere. Inoltre, finché si assiste alle risse all'interno dei partiti,

gli elettori percepiranno solo molta confusione. Credo che chi fa poli-tica dovrebbe fermarsi a riflettere, e a pensa-re ai veri problemi della gente, come povertà e disoccupazione».

Potrebbero esserci ripercussioni a livel-

lo locale? «Non sono in grado di dirlo, per ora,

bisognerà vedere cosa succederà a livello nazionale».

E le voci di rimpasto? Anche lei vi aveva accennato…

«In certi momenti ho valutato questa possibilità, anche perché inizialmente erano tante le cose che non funziona-vano, mentre ora gli assessori hanno molto lavoro, ed è difficile decidere di lasciare a casa qualcuno. Sto anche valutando l'idea di riequilibrare in parte le deleghe».

In che senso?«Ci sono assessorati molto carichi,

come ad esempio quello delle Politi-che culturali, Sistema museale, Turi-smo e gemellaggi e Politiche Commer-ciali e Pubblici spettacoli, oppure quel-lo dei Lavori pubblici, Edilizia scola-stica e abitativa, Impiantistica sporti-va, Verde pubblico e Arredo urbano,

Gestione mobilità, Traffico e viabilità. Un'idea potrebbe essere di redistribui-re i carichi di lavoro, in modo da alleg-gerire un po' chi ha troppi impegni. Ma non c'é ancora nulla di deciso».

Com'è oggi il clima in giunta?«Direi vivace: ognuno porta avanti le

proprie idee, e se ne discute in modo acceso, ma nessuno si impone, e nes-suno subisce: si discute insieme di tutto, e questo è positivo. Vorrei solo un po' più di coesione».

«Lavoro per raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato. Sono soddisfatto per tutto ciò che sono riuscito a concludere fino ad oggi»

«Non sopporto chi mi critica sui giornali e offende in modo scorretto solo perché non ha ottenuto quello che voleva»Due anni di mandato, il bilancio di PerriI Terminato

l’incarico,non escludodi poter fare ancoraqualcosa per la mia città, ma non come primocittadino

«Reimpasto?Per il momento

non lo farò»

«Assurdo che ci sia opposizione

nella maggioranza»

Il parcheggio di piazza Marconi

Page 5: Il Piccolo del Cremasco

di Federico Centenari

l sindaco Oreste Perri prende anco-ra tempo e rimanda il ventilato ritoc-co in giunta. Nella seduta di mercole-dì, contrariamente alle aspettative, non si è accennato alla vicenda Pa-

squali e al delicato rapporto con la Lega. Se rimpasto sarà, si vedrà più avanti, anche se fonti della maggioranza e alcuni stretti col-laboratori del sindaco non escludono possi-bili cambiamenti. Lo stesso Perri, nei giorni scorsi, ha lasciato aperto uno spiraglio. «Cambiare la giunta? Io vorrei andare avan-ti con questa squadra» ha dichiarato lunedì pomeriggio. «Ma dobbiamo metterci in testa che siamo chiamati a lavorare per la città, non per i partiti. Non è detto che non deci-da di cambiare qualcosa più avanti».

Sembra invece del tutto tramontata l’idea del “giuramento di fedeltà”, ossia una lette-ra da sottoporre a tutti gli assessori: chi la firma ribadendo la fiducia al sindaco prima ancora ai partiti, resta. Chi non la firma si po-ne automaticamente fuori dalla giunta. Alla lettera - idea giudicata strampalata da più esponenti del centrodestra - ha accennato lo stesso Perri in giunta all’in-domani del voto in Consiglio sull’ordine del giorno dell’op-posizione che chiedeva le di-missioni di Pasquali. Ma del “giuramento di fedeltà”, s’è detto, nessun cenno.

E mentre proseguono i controlli voluti dal primo citta-dino su consulenze e com-pensi degli amministratori di Linea Group, dal Pdl si registra qualche tensione nei con-fronti della Lega, sempre per le posizioni di ‘lotta’ espresse dal Carroccio negli ultimi tempi: dalla partita per il rinnovo dei dirigen-ti a quella per il rinnovo del Cda di Centro Padane, fino al caso pasquali. «Visto anche il contesto nazionale, la batosta elettorale e le difficoltà con la Lega» ha commentato un esponente della maggioranza «un interven-

to in giunta sarebbe un buon modo per ri-lanciare la coalizione».

Non solo: da fonti della stessa maggio-ranza si fa notare come siano passati ormai due mesi dall’approvazione in Consiglio

dell’ordine del giorno depo-sitato a suo tempo da Ferdi-nando Quinzani. Ordine del giorno che impegna il sinda-co a «valutare la possibilità di ridurre da dieci ad otto il nu-mero degli assessorati, com-piendo accorpamenti temati-ci, ridistribuendo le deleghe non in base alle competenze

presunte ma sulla consapevolezza delle competenze accertate, al fine di ridurre i co-sti, ottimizzare le risorse e dare maggiore snellezza alla Giunta nella gestione della co-sa pubblica».

L’atto, si ricorderà, è stato approvato an-che grazie ai voti del gruppo misto ed è da considerare un preciso indirizzo espresso dal Consiglio al quale il sindaco deve dare una risposta. Certo, Perri potrebbe sempli-

cemente limitarsi a ribadire quanto comuni-cato in Sala Quadri in occasione del dibatti-to sull'ordine del giorno. Ad esempio, il fat-to che «l'attuale amministrazione ha ridotto notevolmente i costi rispetto alla spesa del-la precedente, sia nel campo delle trasferte che nelle spese di rappresentanza istituzio-nali». O ancora, «le scelte compiute sul nu-mero dei dirigenti e posizioni organizzative hanno portato ad una riduzione sensibile della spesa per il personale, nella direzione della ottimizzazione delle risorse e di un ap-parato amministrativo maggiormente snello ed efficiente». «In considerazione di questi chiarimenti» così ha argomentato il sindaco a metà marzo, «credo che non sussistano, allo stato delle cose, i presupposti per ridur-re la Giunta da 10 a 8 assessori, salvo diver-se decisioni dei prossimi tempi».

In maggioranza non manca chi giudica quei tempi ormai maturi, anche se la sensa-zione è che la linea del sindaco non si disco-sti dall’usuale. Ossia, alzare la voce, lasciar passare la buriana e lasciare tutto come era prima.

Sul caso Pasquali torna a intervenire il Pd cremonese, che si dice scontento di come si sono messe le cose. «Sull’opera-zione trasparenza il Partito Democratico ha dato atto e tempo al sindaco di condur-re le indagini in modo serio e r igoroso» scrivono Titta Ma-gnoli e Matteo Pilo-ni, rispettivamente segretario pro-vinciale e coordinatore della se-greteria del Pd. «Era lui che pub-blicamente, per primo, si era detto infatti sconcertato e indignato. Ci siamo fidati del sindaco Perri affin-chè facesse un lavoro approfondi-to che andasse nel senso di una vera trasparenza. Le prime indi-screzioni, però, non fanno per ora ben sperare, dal momento che escono dal Gruppo prime notizie ovviamente a senso unico contro amministratori di centro sinistra. Nel ribadire che le valutazioni ver-ranno tratte alla fine, quando tutti i dati saranno resi pubblici e saran-no paragonabili (a tutti è chiaro, ad esempio, che 5 mila euro lordi l’anno non sono parametrabili a 132 mila in 18 mesi, oppure che una società a controllo privato che

delibera un’indenni-tà di carica circa 12 mila euro l’anno lor-di non è neppure soggetta alle stesse regole di una socie-tà pubblica), il Parti-to Democra t i co sprona il sindaco a vera chiarezza e tra-sparenza. Altrimenti non resterà che la via dell’esposto alla Corte dei Conti. In-

vitiamo altresì a considerare il cu-mulo di incarichi nei vari enti per tutti e non a senso unico, la natura degli stessi (esistono nominati che nominano il nominante: sembra uno scioglilingua ma è solo un brutto costume), gli eventuali con-flitti di interessi (amministratori che sono soci di società fornitrici del gruppo), eventuali spese di rap-presentanza e loro congruità.

Questo vale per Aem, per Lgh e per tutte le altre aziende del gruppo. Una volta che i dati sa-ranno omogenei e comparabili la discussione politica sarà serena e non inquinabile. Senza reticenze e dubbi in nessuno dei due cam-pi. Se qualcuno del Partito Demo-cratico avrà sbagliato, saremo i primi a prendere i dovuti provve-dimenti».

Cremona 5Venerdì 3 Giugno 2011

Botta e risposta tra il Partito Democratico e l’assessore Nolli, che replica: «Critiche infondate, dall’opposizione nessuna osservazione costruttiva»

Botta e risposta tra il consiglie-re del Pd Annamaria Abbate e l’assessore al Bilancio, Roberto Nolli, sulla manovra economica del Comune. La manovra è stata illustrata lunedì mattina alle cate-gorie economiche dallo stesso Nolli. «Accuratamente incartata e infiocchettata» questo il commen-to di Abbate, «ha tutta l’aria del classico "pacco a molla": quando lo scarti ti arriva il pugno in faccia. Ed è molto più di un pugno in faccia quello che stanno per rice-vere i cremonesi, altro che agevo-lazioni. Nolli infatti ha dimenticato di dire la cosa più importante: so-no in arrivo altri aumenti per i cit-tadini».

Immediata la replica dell’asses-sore, che oltre a rimandare al mit-tente le accuse richiama l’opposi-zione ad un confronto costruttivo nell’interesse della città. Quelle di Abbate, dice Nolli, «Sono affer-mazioni non credibili. Un’opposi-zione seria, come certe volte si è rivelata in alcuni suoi rappresen-tanti, deve affrontare i problemi della città e i numeri del bilancio con serietà e non mentendo sa-pendo di mentire. O, peggio, non capendo ciò che viene detto. Il consigliere Abbate fa affermazioni sbagliate e usa frasi fatte non utili a nessuno. Non esiste nulla di quello che dice».

«E’ del tutto sbagliato citare l’avanzo nei termini con i quali viene citato dal consigliere Abba-

te» prosegue l’assessore. «Un’op-posizione seria non deve parlare di ‘pugni nello stomaco’ quando ogni cittadino può verificare diret-tamente quanto la giunta sta fa-cendo».

Il quadro dipinto dall’esponen-te dell’opposizione è ben diverso. «Nel 2010» ha osservato Abbate «si è quadrato il bilancio con le multe e con l’aumento delle tariffe dei servizi, tassa rifiuti, asili, tra-sporto pubblico, oneri di urbaniz-zazione (salvo scoprire un anno dopo che c’erano oltre 4 milioni di eu-ro di residui attivi, altro che buco la-sciato dalla giunta precedente) e nel 2011 si quadra con l’addizionale Irpef che si accompagna all’aumento generalizzato delle tariffe dei parcheggi e alla crescita selvaggia dei parcheggi a paga-mento».

«Questa giunta» ha concluso Abbate «sta presentando ai cre-monesi un conto davvero salato, altro che agevolazioni. La pressio-ne tributaria è aumentata in 3 anni dal 2008 al 2011 di 258 euro a te-sta: una famiglia di 4 persone tire-rà fuori dal proprio portafoglio 1.024 euro in più nel 2011 e per gli anni a venire. Non c’è dubbio, caro Sindaco Perri, lei è sulla buo-na strada per diventare il primo cittadino che ha più alzato le tasse

a Cremona».Di qui la replica del titolare della

delega al bilancio: «Non si può osservare la pagliuzza senza ve-dere la trave lasciata dalle ammi-nistrazioni precedenti, che definire poco efficienti è fare un compli-mento», dichiara Nolli.

«Stare sulla linea del consiglie-re Abbate» incalza l’assessore, «che mi auguro non sia la linea del principale partito di opposizione, significa arrecare un danno alla città. Sicuramente, una linea del

genere, se questo era lo scopo, non porterà alcun vantag-gio elettorale al parti-to della Abbate. Ho r i p e t u t a m e n t e espresso apertura sulle decisioni fonda-mentali per la città,

spesso confrontandomi come rappresentante dell’organo istitu-zionale e non come membro della maggioranza, con i rappresentanti dell’opposizione. Faccio notare che da parte dell’opposizione non è arrivato alcun emendamento e nessun consiglio utile per una se-ria amministrazione della città in sede di discussione del bilancio».

«Nei momenti difficili come questo, per il Paese e per il Co-mune» conclude Nolli, «è neces-sario unire le forze al fine di otte-nere risultati difficili ma importanti. Speculare su frasi fatte e false porta solo danno alla città».

Bilancio: «Altri aumenti per i cittadini»

Annamaria Abbate «Un conto salatoper i cremonesi»

Da due mesi l’ordine del giorno del Consiglio per ridurre il numero degli assessorati, attende una risposta

Giunta, il sindaco prende ancora tempoIPerri lascia il discorso in sospeso: «Non è detto che non decida di cambiare qualcosa più avanti»

Magnoli e Piloni: «Sproniamo il sindaco a una vera chiarezza»

Il Pd minaccia il ricorso alla Corte dei conti

Qualche tensionedel Pdl nei confronti

della Lega

Matteo Piloni

Page 6: Il Piccolo del Cremasco

Cremona6 Venerdì 3 Giugno 2011

di Laura Bosio

emergenza occupazione: questo il preoccupante dato presentato da un rapporto del Sies, il Servizio informa-tivo economico e sociale

della Provincia di Cremona, pubblicato nei giorni scorsi. Un dato che mette in allarme tutto il mondo sin-dacale, istituzionale e delle associazioni di categoria. «La crisi ha messo in gi-nocchio il territorio, e quel-lo che mi preoccupa più di tutto è che, oltre ai disoc-cupati, c'è anche una gran-de percentuale di persone scoraggiate, che ormai non cercano neppure più lavoro» spiega Massimiliano Salini, Presidente della Provincia di Cremona. «E' un dato estre-mamente preoccupante, perché inaspri-sce ancora di più il dato complessivo della disoccupazione, che è ancora più grave di quello che sembra».

Il rapporto dell'Istat sulle forza lavo-ro parla chiaro: dal 2008 al 2010 cala la ricerca di un posto di lavoro. Le cause possono essere diverse, si legge nel rapporto. «Tra queste, possono essere ritenute plausibili una maggiore pro-pensione a continuare gli studi da par-te delle persone di genere maschile e l’affacciarsi di fenomeni di scoraggia-

mento» . E ' p ropr io quest'ultimo dato, quindi, a mettere in allarme le istituzioni. «Dal 2008 si ha complessivamente a Cremona una erosione del tasso di partecipazio-ne al mercato del lavoro che trova nell’andamento della componente ma-

schile la sua determinante di fondo» dice ancora il rapporto. Salini esprime una forte preoccupazione. «Bisogna fare in modo che la gente torni a cerca-re lavoro, e che non si adagi in una si-tuazione di sconforto. E per questo l'azione istituzionale deve essere forte. Occorre un costante dialogo tra istitu-zioni, associazioni di categoria e azien-de».

Certo, in primo piano c'è la perdita complessiva di posti di lavoro. «A Cre-mona il numero degli occupati di genere maschile del 2010 registra rispetto al 2008 una perdita di 3.000 unità), che è sicuramente una cifra rilevante» si legge nel documento. «E’ invece molto più contenuta la riduzione degli occupati di genere femminile, che è di 1.000 unità. Per il genere maschile la perdita di oc-cupati a Cremona è particolarmente pesante, la più consistente di tutte le province lombarde.

In totale, si passa da 7mila disoccu-pati del 2008 a 11mila nel 2010. Con questi dati, Cremona conquista un re-cord preoccupante, con un tasso di di-soccupazione maschile del 5,8% (il più

alto in assoluto), e pari al 7,7% di disoc-cupazione femminile (uno dei più alti). In complesso, dunque, una difficile situa-zione del territorio.

Anche l'analisi delle tipologie con-trattuali mostra grandi segni di difficol-tà. Le imprese della provincia di Cre-mona, nel 2010, hanno infatti aumen-tato le quote complessive delle assun-zioni effettuate con tipologie contrat-

tuali flessibili, riducendo l'utilizzo di quelle maggiormente stabili. Il 72% degli avviamenti nel 2010 è stato effet-tuato con l'uso di forme contrattuali flessibili (tempo determinato, sommini-strazione, lavoro a progetto, ecc), men-tre nel 2009 la quota percentuale era pari al 69%.

«Le principali variazioni nelle quote di utilizzo delle diverse tipologie con-trattuali sono dovute da un lato ad un maggiore impiego della sommini-strazione, che passa da una quota pari a circa il 16% del 2009 al 19% nel 2010 e del tempo deter-minato, che passa dal 42% dell’anno 2009 al 45% dell’anno 2010» si legge nell'analisi sui flussi del mercato del lavoro della Provincia di Cremona. «Dall'altro, ad un calo dell’utilizzo del tempo indeterminato che dal 28% del 2009 scende al 26% del 2010».

Rispetto all’analisi per comparti eco-nomici, si assiste ad un calo delle as-sunzioni per il settore commercio e servizi, che passa dal 63% dell’anno 2009 al 59% dell’anno 2010. Per il set-tore industria si registra una tendenza

inversa, ovvero le assunzioni aumenta-no passando dal 22% dell’anno 2009 al 24% dell’anno 2010, ed anche per i settori costruzioni ed agricoltura le as-sunzioni risultano in aumento di un pun-to percentuale rispetto all’anno prece-dente.

«La relazione degli avviamenti con le variabili settore di attività e tipologia contrattuale permette di osservare le differenti modalità di impiego dei con-tratti all’interno dei diversi settori» spie-gano i ricercatori del Sies. «Nel com-mercio e servizi, il 49% degli avviamen-ti avviene attraverso il contratto a tempo determinato, seguito dal contratto a tempo indeterminato con un valore per-centuale pari al 28%; per l’industria in senso stretto la quota di assunzioni maggiore appartiene alla tipologia con-trattuale somministrazione con il 52%, a cui seguono le tipologie contrattuali tempo determinato e tempo indetermi-nato, con percentuali rispettivamente pari al 26% e al 15%».

«Siamo arrivati ad una situazione paradossale, con una di-soccupazione da record» dichiara Giuseppe Tor-chio, consigliere provin-ciale, che nei giorni scorsi aveva depositato un'inter-rogazione in Consiglio, proprio sul tema della di-soccupazione. «In tre an-ni, la provincia di Cremo-

na, da maglia rosa della Lombardia è diventata con Mantova la maglia nera: sono performances negative che non si spiegano con la recessione, che è un dato nazionale ed europeo» spiega il consigliere. «A questo proposito, credo si dovrebbe verificare se nell'ambito dell’intervento regionale Dote-ricolloca-zione e riqualificazione, presentato da Formigoni, esistono possibilità di inter-venti mirati per il nostro territorio».

E’

Occupazione: i dati sono allarmantiMassimiliano Salini: «La crisi ha messo in ginocchio il nostro territorio. Molte persone sono scoraggiate»

«Bisogna fare in modo che la gente torni a cercare lavoro e che non si adagi in una situazione di sconforto»

Salini: «L’azioneistituzionale deve

essere forte»

Torchio: «Un crollo nel giro

di tre anni»

Serie Storica della diSoccupazione a cremona

anno uomini donne totale

2005 3.000 4.000 7.000

2006 2.000 3.000 5.000

2007 2.000 3.000 5.000

2008 3.000 4.000 7.000

2009 5.000 4.000 9.000

2010 6.000 5.000 11.000

Giuseppe Torchio

Massimiliano Salini

Page 7: Il Piccolo del Cremasco

di Laura Bosio

arlare di energia nucleare vuol dire anche valutarne l’impatto in termini economici. Ne è con-vinto il professor Antonio Bal-larini Denti, docente ordinario di fisica dell'ambiente presso

l'Università Cattolica di Brescia, e diret-tore del dipartimento di Fisica. «La mia contrarietà all'energia nucleare non deri-va da motivazioni ambientali» spiega il docente. «Quello della sicurezza, infat-ti, è un falso problema, e lo si capisce facendo un'analisi dei rischi e degli inci-denti occorsi negli ultimi 50 anni».

Qual è allora il vero problema?«Puramente economico. Ipotizzando

le migliori condizioni economico-politi-che raggiunte tra committente ed ese-cutore, ci vogliono 12 anni per realiz-zare una centrale nucleare. Un tempo decisamente troppo lungo. Senza con-tare che il ritorno dell'investimento, per ammortizzare il capitale iniziale paga-to, si verifica in 20 anni. Ora, a rigor di logica nessuna banca o finanziaria inve-stirebbe mai in un'impresa simile, che porta ad avere una remunerazione dopo un periodo così lungo. Questo è uno dei motivi per cui negli Stati Uniti non stanno più partendo nuovi impianti. Ma non è tutto. L'importo, infatti, va grava-to anche dell'eventuale smantellamento dell'impianto, che prevede costi enormi e addirittura difficili da calcolare.

Un ultimo aspetto da considerare è quello dell'innovazione tecnologica: nei 20 anni in cui chi ha costruito la centra-le attende il ritorno del capitale investi-to, chi assicura che non intervenga una nuova tecnologia economicamente più vantaggiosa, che si ponga sul mercato in concorrenza con il nucleare? Il rischio è quindi che l'impianto non riesca nep-pure ad essere ripagato».

Sono questi i motivi per cui il nucleare non parte?

«Certo. E i motivi per cui Angela Mer-kel ha deciso che rinuncerà al nucle-are. Non l'ha fatto certo dietro spinte ambientalistiche, ma perché i suoi con-siglieri le hanno sicuramente fatto notare gli svantaggi economici di questo tipo di energia, soprattutto in un'epoca in cui si portano avanti molte ricerche sulle ener-gie alternative. Ed è sempre per que-sto motivo che il Piano energetico pre-disposto a livello nazionale non dovreb-be prendere neppure in considerazione l'energia nucleare. Si tratta di un piano irrazionale, sgangherato e superficiale».

Ci parli dei punti negativi del piano.«Sembra un piano del fascismo degli

anni '30, senza alcuna logica, e che non avrebbe mai potuto realizzarsi. Non prende in considerazioni le questio-ni economiche e gli svantaggi che il nucleare porta. Soprattutto alla luce delle decisioni di un paese come la Ger-mania, che sotto molti aspetti è simi-le al nostro, per quanto più avanzato: dovremmo prendere esempio da loro».

Quali sono le alternative al nucleare?«Innanzitutto la gassificazione del

carbone, in quanto il combustibile pro-dotto è migliore e più economico. Poi c'è il grande comparto del fotovoltaico, un'edilizia sempre più a basso consumo energetico e le centrali di cogenerazio-ne per la produzione di calore.

Credo che siano questi i pilastri che hanno portato il Governo tedesco a prendere tale decisione».

Quali sono i tempi di fuoriuscita dalla dipendenza dal petrolio?

«Per uscire del tutto dal circuito dei combustibili fossili, ci vorranno una cin-quantina di anni, tanto che la Germa-nia si è posta come obiettivo la riduzio-ne dell'utilizzo degli stessi, nella misura dell'80%, entro il 2060. In cinquant'an-ni, dunque, potremmo riuscire ad esse-re indipendenti, ma perché questo accada bisogna fare dei ragionamen-ti sul lungo periodo, cosa che inve-ce in Italia non c'è l'abitudine di fare. Serve una program-mazione che copra questi 50 anni di resi-dua dipendenza dal petrolio, e serve che il nostro Paese si muova in questo senso, inve-ce che correre dietro al miraggio del nucle-are».

Dopo la decisio-ne tedesca, sul tema del nucleare interviene anche Alfiero Grandi, presidente del Comi-tato «SI alle energie rinnovabili NO al nucleare», che da tempo si batte per promuovere la realizzazione del refe-rendum.

«La decisione del Governo tedesco sulla fine nucleare in Germania fa risal-

tare ancora di più l’arretratezza e l’am-biguità del Governo italiano» dichia-ra Grandi. «Il Governo tedesco, dopo l’incidente di Fukushima, ha deciso di uscire dal nucleare entro il 2022, sia pure gradualmente, quindi ha cerca-to di fare i conti con quella tecnologia

e i suoi rischi. Rischi per i bambini derivan-ti dal funzionamento delle centrali nuclea-ri, di cui parla proprio uno studio commis-sionato dal Governo tedesco, presentando dati inoppugnabili.

Il Governo italia-no ha avuto paura del referendum abrogati-vo del 12/13 giugno e quindi ha preferito cancellare la legge per

il ritorno al nucleare, che esso stes-so aveva fatto approvare con gran-de enfasi nel 2009. Il Governo italiano però non ha compiuto una scelta chia-ra e ha preferito disseminare dichiara-zioni ambigue e contraddittorie e per di

più ha scritto un paio di commi altret-tanto ambigui nell’articolo della legge abrogativa, che lasciano intendere, pur senza dire esplicitamente, ed è proprio su questa ambiguità che si è pronun-ciata la Corte di cassazione.

Il Governo si è comportato come se l’incidente in Giap-pone fosse un episo-dio di poco conto, tran-sitorio, senza capire che le conseguenze di Fukushima colpiranno il Giappone e il mondo intero per anni.

La conseguen-za dell’ambiguità del Governo italiano non è solo l’atteggiamento furbesco e truffaldino sul nucleare, ma anche l’assenza di una strate-gia energetica alternativa degna di que-sto nome. Infatti il Governo tedesco, chiudendo il capitolo nucleare, ha aper-to e rilanciato con grande forza sulle energie rinnovabili, nelle quali peraltro la Germania è già leader europeo. Men-

tre il Governo italiano è responsabile di un decreto, approvato all’improvviso a marzo, che ha gelato il settore delle rin-novabili e che ora ha solo parzialmen-te corretto, con un provvedimento ina-deguato e che recupera solo in parte i pesanti guasti già fatti.

Il Governo italiano, in sostanza, non ha una strategia di politica energetica e in particolare non ce l’ha sulle ener-gie da fonti rinnovabili che potrebbe-ro invece essere un settore di ricerca, investimenti e occupazione in grado di contribuire a superare la crisi econo-mica. Già oggi gli occupati nel settore sono 150.000, a cui ne vanno aggiunti 60.000 indiretti. Senza dimenticare che il risparmio energetico è oggi la fonte rinnovabile più importante, perché ha ampi margini e perché si rivolge a tutti i consumi energetici e non solo all’ener-gia elettrica, che è poco più del 20% del totale dei consumi».

«Il via libera della Cassazione resti-tuisce ai cittadini quel diritto di voto sul referendum contro il nucleare che il governo aveva tentato di scippa-

re» dichiara Alessia Manfredini, consiglie-re comunale del Pd. «Dopo il referendum consultivo in Sarde-gna, e la scelta della Germania di fuoriu-scire dal nucleare, ora i cittadini potran-no democraticamente esprimersi e decidere il futuro energetico del nostro paese, respin-gendo una scelta sba-gliata, costosa e insi-

cura come il nucleare. Mancano pochi giorni e sarà necessaria una mobilita-zione straordinaria. Da parte del Pd ci sarà il massimo impegno per raggiun-gere il quorum e portare tanti cittadini a votare SI i prossimi 12 e 13 giugno».

L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha stabilito che il referendum contro il nucleare è legittimo. E la Germania chiude le centrali

Cremona 7Venerdì 3 Giugno 2011

«No al nucleare perché è antieconomico»

P

Secondo il professor Antonio Ballarini Denti (Università Cattolica), «Nessuna banca o finanziaria investirebbe mai in un’impresa simile»

Antonio Ballarini Denti, docente di fisica dell'ambiente presso la Cattolica di Brescia

Il piano energeticonazionale non dovrebbe

prendere neppure in considerazione

l’energia nucleare.si tratta di un piano

irrazionale, sgangherato e superficiale

C’era incertezza, tra la gente, fino a qualche mese fa, rispetto alla scelta nucleare: sembrava che i timo-ri di sempre fossero bilanciati da altre valutazioni, in primo luogo la crisi della risorsa combustibili fossili. Ma poi è arrivato il terribile incidente alla centrale di Fukushima, e l’opinione pubblica si è spostata in maniera sensibile: l'antinuclearismo si è diffuso.

«Se il prezzo da pagare è un disastro come quello che si è verificato in Giappone, meglio lasciar perde-re» dice Claudio Villani, 65 anni. «Al referendum voterò contro il nucleare, anche se fino a un anno fa la pensavo diversamente. Credo che nulla valga un dramma come quello che hanno vissuto a Fukushima, senza contare tutti gli strascichi che per anni si riper-cuoteranno sull'ambiente».

Sono molti quelli che hanno rivisto le proprie idee, e che hanno deciso di informarsi meglio. «Lo ammet-to, un tempo ero ignorante, e mi dicevo a favore del nucleare» ammette Serena, 28 anni. «Dopo i fatti del Giappone e le polemiche che ne sono scaturite, però, ho deciso di informarmi meglio, e ho seguito anche delle conferenze, fino a convincermi che in effetti è meglio puntare sulle energie alternative».

Il disastro giapponese pesa, e pro-voca molte domande. «Dicono conti-nuamente che il nucleare è sicuro, poi accadono disastri come quello del Giappone, e si scopre che le norme di sicurezza non vengono rispettate come si dovrebbe» riflette Chiara Ruggeri. «Con questi presupposti, non credo proprio che appoggerò questo tipo di energia, e al referendum andrò per votare sì».

Per molti restano valide anche le motivazioni terri-toriali, che già erano state portate avanti dagli anti-nuclearisti. «Se fanno le centrali, è matematico che il nostro territorio sarà il primo ad esser preso di mira» sottolinea Giovanni Morini. «Abbiamo un fiume che interessa a molti per questo motivo, e sinceramente non vorrei ritrovarmi una centrale sotto casa. Come

credo che non lo vorrebbe nessuno». Anche Saverio Tortini si colloca tra i contrari: «Neppure io vorrei una centrale vicino a casa, e come me credo la pensino la maggior parte degli italiani. Si rifletta bene, dun-que, prima di andare a votare. Si provi a immaginare di ritrovarsi i reattori a pochi chilometri di distanza, e ci si interroghi su quello che si vuole davvero. Io la risposta me la sono già data, e dico no».

«Le informazioni sulle vicende che coinvolgono centrali nucleari sono sempre molto aleatorie» sostie-ne Carlo Coppini. «Purtroppo la verità viene sempre fuori tanti anni dopo l'accaduto, e tante volte non emerge mai. Così come sta accadendo in Giappone. Devo votare a un referendum, e sono bersagliato da un lato dalle voci di chi cerca di dipingere la bontà della scelta nucleare, dall'altro dagli antinuclearisti, che chiedono a gran voce di votare sì e rinunciare alle centrali. Difficile capire cosa scegliere».

I dubbi sono molti. «Se devo essere sincera, non ne so abbastanza dell'argomento per potermi espri-mere, e per lo stesso motivo non credo che voterò al referendum» dice Michela Savi. «Non credo che sia

la gente comune a dover decidere di materie così complesse. Ci vorrebbe-ro delle commissioni scientifiche sle-gate dalla politica per prendere deter-minate decisioni, composte da esper-ti in materia, che sappiano quello che fanno».

Non mancano poi gli irriducibili, quelli che nonostante tutto continua-no ad essere convinti nuclearisti. «Al referendum voterò no, perché non

voglio che l'Italia perda l'opportunità di rimettersi al passo con gli altri paesi» afferma Elisabetta Ferrari. «Se anche la Germania ha cambiato rotta, non signi-fica che noi dobbiamo seguirla. Molti altri paesi continuano a lavorare con le centrali senza troppo rumore, e sono energeticamente indipendenti. E' ora che anche noi impariamo a camminare con le nostre gambe».

«Non andrò al referendum, perché non penso sia

compito mio decidere su questi temi» aggiunge Paolo Codazzi. «Abbiamo un Governo e delle com-missioni scientifiche, sono loro che devono prendere le decisioni. Capisco che qualcuno possa dire di non volere una centrale sotto casa, ma tutto il rumore che fanno gli antinuclearisti proprio non lo capisco, e soprattutto non condivido».

«L'incidente di Fukushima non mi ha fatto cam-biare idea: ero e rimango favorevole all'energia nucleare, che spero si sviluppi in fretta anche nel nostro paese, in modo da darci quell'indipendenza energetica da troppo tempo desiderata, e mai rag-giunta» conclude Stefano Generali.

Si avvicina a noi Daniele che ci dice: «Sono da sempre antinuclearista. Il nucleare vale solo come business per coloro che saranno chiamati a costruire le centrali. Gli scienziati sono contro, è pericolo e antieconomico. Poi c’è il problema delle scorie che continuano a produrre danni per migliaia di anni. Un grave problema del quale solo adesso la Germania si sta rendendo conto. E’ una pazzia, diciamo no a questi pazzi votando si al referendum.»

Molti i Cremonesi che al referendum voteranno «sì»L’opinione dei cittadini

Si voterà il referendum sul nucleare. La Corte di Cassazione ha accol-to le ragioni avanzate in un ricorso presentato dall'Italia dei Valori e so-stenuto anche dal Pd e dal Wwf che chiedevano di trasferire il quesito sulle nuove norme contenute nel decreto legge omnibus, decreto con-vertito in legge dal Parlamento lo scorso 25 maggio. Quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare. Ma cosa ne pensano i cremonesi? Senza dubbio gli incidenti in Giappone hanno alzato il livello di attenzione sul nucleare, infatti in mol-ti adesso guardano a questa energia con un certo timore. A rafforzare la paura del nucleare è anche la decisione del Governo tedesco di abban-donare questo tipo di energia, entro il 2022.

«Non voglio una centrale sotto casa»

Alfiero Grandi Alessia Manfredini

Page 8: Il Piccolo del Cremasco

di Sara Pizzorni

partita da Cremona l'inchiesta sul “calcio scommesse” che ha travolto tutti. Giocatori soprat-tutto, colpevoli, secondo l'ac-cusa, di aver fortemente condi-

zionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. I reati contestati sono associazione a delinquere ed estorsione. E tra i sedici arre-stati c'è nientemeno che Beppe Signori. Per l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale sono stati disposti gli arre-sti domiciliari.

Ventotto gli indagati dell'inchiesta chia-mata «Ultima scommessa», tra cui il capi-tano dell'Atalanta Cristia-no Doni: il suo nome risul-tava infatti come referente nelle intercettazioni sulle partite di B. Sotto inchie-sta ci sono ben tre gare dell'Atalanta e una del Sie-na, neopromosse in A che adesso rischiano grosso. Sempre tra gli indagati c'è anche Stefano Bettarini, mentre un'ordinanza di custodia cautelare è arri-vata pure all'ex centrocampista Mauro Bressan e ad Antonio Bellavista, ex capi-tano del Bari.

Ma l'operazione è ancora in corso e l'elenco potrebbe allungarsi. In totale sono 18 le gare sotto inchiesta, tra cui 5 di B e una di A (Inter-Lecce). L'indagine, che ha portato a sette ordinanze di custodia cau-telare in carcere e nove arresti domiciliari, è partita proprio da Cremona - spiega il capo

della mobile, Sergio Lo Presti - a seguito di un episodio di metà novembre 2010, quando alcuni giocatori della Cremonese sono rimasti intossicati a seguito dell'as-sunzione di bevande. «Qualcuno degli in-dagati - dice Lo Presti - avrebbe operato un tentativo di adulterazione delle bevande per compromettere la prestazione della squadra». E' stata la stessa società a spor-gere denuncia.

I calciatori e gli ex giocatori professionisti fermati sarebbero stati parte integrante di una vera e propria “organizzazione crimina-le” nella quale ognuno aveva specifici com-piti e ruoli, il cui obiettivo era quello di ma-nipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli in-dagati, secondo quanto ipotizzato dagli in-

vestigatori, sarebbero an-che riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario.

Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli in-vestigatori, ci sono prove “importanti ed inconfutabi-li”. Per Beppe Signori le accuse sono pesanti. Se-condo l'ordinanza firmata dal gip di Cremona Guido

Salvini, l'ex bomber è «leader indiscusso per ragioni di prestigio personale del grup-po di Bologna. Il suo nome non deve esse-re pronunciato o deve essere pronunciato con cautela. Si preferisce parlare di Beppe nazionale o di colui che ha segnato 200 goal in serie A». Si legge anche che Signori avrebbe partecipato con altre persone «ad una serie di scommesse sulle partite truc-cate, in particolare, con riferimento alla

partita Internazionale-Lecce, scommesse da 150 mila euro». Raggiunto telefonica-mente dall'Ansa, Signori ha detto solo: «Ma non avete pietà in questa situazione? Io non posso dire nulla, incontrerò il mio legale e poi parlerà lui per me». Secondo gli investigatori, nella stessa organizzazione esisteva un gruppo più avveduto che cer-cava di condizionare giocatori e dirigenti di serie A. In particolare c'è una risultanza su Inter-Lecce, tentativo non andato a buon fine: l'idea era quella di giocare sull'over (ossia su un risultato con molti goal) per l'Inter, mentre il risultato fu 1-0. Come emerge infatti dall'ordinanza Marco Pao-loni, attuale portiere del Benevento, ora rinchiuso nel carcere di Cremona, aveva fatto credere ad altre persone che sarebbe riuscito a contattare alcuni giocatori del

Lecce per combinare la partita. Paoloni domenica avrebbe dovuto giocare, con il Benevento, la semifinale playoff per la B. «Paoloni era una delle figure centrali, al tempo stesso era calciatore e scommetti-tore», ha detto il gip. Al momento risultano sotto inchiesta quattro gare della Cremo-nese e tre del Benevento.

Gli effetti dell'inchiesta potrebbero esse-re pesantissimi. Il gip Salvini ha spiegato che l'attività dell'organizzazione «rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte nella vicenda». Continua Salvini: «L'attività dell'associazione è infatti tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le so-

E’

Cremona

Terremoto nel mondo del calcio:scandaloso giro di scommesse

L’inchiesta è partita da Cremona, dopo una denuncia da parte della società Us Cremonese

Il tentativo di esto rsione a PaoloniNello scandalo del calcio

scommesse ci sarebbe anche un episodio relativo ad un tentativo di estorsione ai danni di Mar-co Paoloni da parte di Antonio Bellavista, Massimo Erodiani e Francesco Giannone. Secondo la ricostruzione degli investigatori, ad un certo punto il giocatore del-la Cremonese non era più riuscito a controllare i risultati delle partite truccate, facendo perdere molto denaro ai gruppi di scommetti-tori. I tre indagati avevano quindi cercato di costringere il giocato-re a consegnare loro un assegno di 160mila euro per risarcire le perdite delle scommesse, pun-tate in seguito alle assicurazioni

Il gip Guido Salvini

Da sinistra, Nicola Lelario (dirigente della squadra Volanti), Sergio Lo Presti (dirigente squadra Mobile), Roberto di Martino (procuratore della Repubblica di Cremona)

Antonio Bufano (questore di Cremona) e Gerardo Acquaviva (vice questore vicario)

Page 9: Il Piccolo del Cremasco

o scopo dell'organizzazio-ne, come riporta la corpo-sa ordinanza (600 pagine) del giudice Guido Salvini, era di commettere «in via

stabile ed organizzata, con cadenza almeno settimanale, una pluralità di delitti di illecito sportivo, nonché di truffe ai danni delle società di calcio e degli scommettitori legali». Nell’or-dinanza spicca la figura di Marco Paoloni, 27 anni, nato a Civitavec-chia, portiere della Cremonese e del Benevento. Il giocatore, si legge nel documento, «era costantemente retribuito dal sodalizio nel quale era inserito, influiva direttamente sul ri-sultato delle partite combinate alle quali ha partecipato con prestazioni scadenti, o avvicinava giocatori del-la sua o delle squadre avversarie per corromperli ai fini del raggiungimen-to del risultato voluto».

Paoloni è anche accusato di aver somministrato il «Lormetazepam», un ansiolitico con proprietà ipnoti-che «ai danni della sua squadra» nella partita Cremonese-Paganese, giocata il 14 novembre del 2010. Di aver som-ministrato l’ansioli-tico devono rispon-dere anche Massi-mo Erodiani, 36 anni, residente a Pescara, e Marco Pirani, 55 anni, della provincia di Ancona. Nell’ordi-nanza, sia Erodiani che Pirani sono considerati gli organizzatori «dell’in-tera rete di rapporti stabili diretti alla manipolazione delle partite, avendo nella disponibilità una serie di eser-cizi per la raccolta delle scommesse sportive». Si parla di un’agenzia di

scommesse di Pescara gestita da Francesca La Civita, finita agli ar-resti domiciliari, e di una tabaccheria di San Giovanni Teatino intestata al-la moglie di Erodiani. Lo stesso «te-neva i collegamenti con i gruppi di scommettitori» denominati «Zingari» e «di Bologna» che «finanziavano la corruzione dei giocatori».

Inoltre è accusato di aver colla-borato con Paoloni e Pirani all'orga-nizzazione dell'episodio relativo alla somministrazione dell'acqua “dro-

gata” ai giocatori della Cremonese. Anche Marco Pirani, in qualità di medico odontoiatra a Sirolo, in provincia di Anco-na, aveva, secondo gli investigatori, un ruolo di finanziato-

re e scommettitore. Contando su conoscenze nel mondo del calcio tramite la sua professione, «ha ef-fettuato numerose comunicazioni telefoniche con il direttore sportivo del Ravenna Calcio, Giorgio Buffo-ne», al fine di manipolare numerose partite, e «contatti con Vincenzo Sommese, capitano dell’Ascoli, nei confronti del quale vanta un credito

pecuniario di 67.000 euro, Vittorio Micolucci, calciatore dell’Ascoli, e Gianluca Tuccella, calciatore di calcio a cinque del Pescara». In ma-nette anche Gianfranco Parlato, 41 anni, napoletano, collaboratore tec-nico della società «F.C. Esperia Via-reggio», militante nel girone B della Prima Divisione del campionato di Lega Pro. E’ accusato di aver fornito «indicazioni utili sulle illecite pianifi-cazioni degli eventi per consentire di poter indirizzare le scommesse spor-tive. Con particolare riferimento alla partita Spal-Cremonese, disputatasi a Ferrara il 16 gennaio 2011, intrat-teneva rapporti anche con l’aliquo-ta di scommettitori milanese, i qual puntavano circa 40.000 euro, ben consci della pianificazione dell’esito della partita». Secondo gli inquiren-ti, Parlato aveva dato disposizioni a Carlo Gervasoni, ex giocatore della Cremonese, ora al Piacenza, «per-chè intrattenesse rapporti con Cri-stiano Doni, capitano dell'Atalanta, per l'incontro Atalanta-Piacenza».

Nel sodalizio ci sarebbe stato anche Antonio Bellavista, detto “Makelele”, ex calciatore di serie A. Nell’ordinanza emerge il suo ruolo di “anello di congiunzione” tra Ero-

diani e le organizzazioni incriminate. Francesco Giannone, 46 anni, nato in provincia di Catanzaro, è invece accusato di essere l'organizzatore, il promotore e lo scommettitore di eventi sportivi di interesse del grup-po dei “Bolognesi”, il cui “elemento centrale” era Giuseppe Signori, ex calciatore della nazionale finito agli arresti domiciliari. Insieme a Gianno-ne «ha partecipato ad una serie di scommesse sulle partite truccate, in particolare alla partita Internazionale Lecce di 150.000 euro».

Altri personaggi coinvolti sono: Vit-torio Micolucci, calciatore dell'Ascoli ed ex compagno di Bellavista, Ismet Mehmeti, Mauro Bressan, ex calcia-tore di serie A, Almir Gegic (calcia-tore del Chiasso, ex compagno di squadra di Bressan, e “uomo guida” del gruppo degli “Zingari”, Manlio Bruni, Vincenzo Sommese (si è in-tromesso nella manipolazione di nove eventi calcistici) e Gianluca Tuccel-la, portiere della società “Cus Chieti” (coinvolto nella manipolazione di cin-que partite di serie B e C). Venerdì e sabato sono attesi gli interrogatori di tutti gli arrestati.

L

9Venerdì 3 Giugno 2011

Drogata l’acqua dei giocatori della Cremo

Indagato ancheGervasoni, ex giocatore

grigiorosso

Le partite incriminate

Il tentativo di esto rsione a Paoloni

L’estremo difensore grigiorosso avrebbe adulterato le bevande dei compagni

✔ Il 17 ottobre del 2010 a Cremona, Paoloni ed Erodiani truccano Cremonese-Spezia. In particolare Paoloni com-mette volontariamente il clamoroso errore che permette allo Spezia di pareggiare nel finale.

✔ Il 21 novembre del 2010 a Monza, Paoloni, Erodiani e Pirani alterano Monza-Cremonese. Paoloni favorisce perso-nalmente il pareggio del Monza a tempo scaduto.

✔ Il 14 novembre del 2010 a Cremona, Erodiani, Pirani e Paoloni, mediante acqua e thè, somministrano ai giocatori della Cremonese nella partita con la Paganese l'ansiolitico “Lormetazepam” al fine di danneggiarne il rendimento in campo.

✔ Il 16 gennaio del 2011 a Ferrara, Erodiani, Pirani, Pa-oloni e Parlato si adoperano per garantire uno scarso ren-dimento della linea difensiva della Cremonese nella partita con la Spal, al fine di far perdere i grigiorossi. Offrono o promettono denaro, o comunque compiono atti fraudolenti diretti ad influire sul risultato dell’incontro, finito poi in parità. Parlato fornisce preventivamente all’aliquota di scommetti-tori milanese la certezza del risultato.

✔ Il 13 febbraio del 2011 a Benevento, Erodiani, Pirani, Paoloni, Parlato e La Civita garantiscono il proprio appor-to personale per contribuire a corrompere 5 giocatori del Viareggio, pagando 50.000 euro, usufruendo dei rapporti con il giocatore Malacarne, ex compagno di Paoloni alla Cremonese. Lo scopo è di ottenere la segnatura di almeno 3 gol nella partita Benevento-Viareggio.

✔ Il 25 febbraio del 2011 a Livorno, Erodiani, Pirani, Parlato, La Civita, Sommese e Tuccella si adoperano per influenzare Livorno-Ascoli, peraltro senza riuscirci (l'1-1 fi-nale non è il risultato previsto dall'organizzazione). Coinvolto anche Alex Pederzoli, difensore dell’Ascoli.

✔ Il 27 febbraio del 2011 a Verona, Erodiani, Pirani, Buf-fone e Tuccella ottengono un risultato diverso da quello con-seguente al corretto e leale svolgimento dell’incontro Vero-na-Ravenna, in modo da raggiungere il risultato finale della vittoria del Verona, conforme alle scommesse effettuate.

✔ Il 28 febbraio del 2011 a Benevento, Erodiani, Pirani, Paoloni, Parlato, La Civita, Tuccella e Sommese influenzano Benevento-Cosenza per ottenere più di 3 gol segnati. Obiet-tivo raggiunto col 3-1 finale. Paoloni, in particolare, prende contatto con 4 giocatori del Cosenza che chiedono 100.000 euro per perdere la partita.

✔ Il 12 marzo del 2011 ad Ascoli, Erodiani, Pirani, Buf-fone, Micolucci, Parlato, Tuccella e Sommese ottengono il pareggio in Ascoli-Atalanta. Registrati contatti con alcuni giocatori dell'Ascoli e con Doni dell'Atalanta che avrebbe dovuto, con una stretta di mano a Micolucci durante la par-tita, fornire il segno convenzionale dell’accordo.

✔ Il 13 marzo del 2011 a Taranto, Erodiani, Paoloni, Bella-vista, Pirani, Parlato, Sommese, Gegic, Bressan e Buffone si adoperano per ottenere almeno 3 gol segnati in Taranto-Be-nevento. Obiettivo raggiunto col 3-1 finale. Paoloni garanti-sce il suo apporto, mentre Bellavista riceve presso il casello autostradale di Reggio Emilia 30.000 euro dal gruppo degli zingari quale pagamento anticipato per i giocatori coinvolti. Il gruppo scommette forti somme sulla partita su siti asiatici provocando un abbassamento delle quote della partita.

✔ Il 19 marzo del 2011 a Bergamo, Erodiani, Bellavista, Pirani, Parlato, Gegic, Buffone, Micolucci, Tuccella, Som-mese, Giannone, Bruni e Signori si adoperano per ottenere almeno tre gol in Atalanta-Piacenza con tanto di scansione prestabilita a livello temporale dei gol da realizzarsi. La par-tita finisce 3-0. Coinvolti diversi giocatori, tra cui Cristiano Doni e l'ex giocatore della Cremonese Gervasoni, in forza al Piacenza.

✔ Il 20 marzo del 2011 a Milano, Paoloni, Erodiani, Bel-lavista, Pirani, Parlato, Sommese, Giannone, Signori e Bruni influiscono su Internazionale-Lecce. Obiettivo mancato: la partita termina con la vittoria dei padroni di casa per 1-0.

✔ Il 20 marzo del 2011 ad Alessandria, Buffone, Pirani e Mehmeti tentano di influire su Alessandria-Ravenna. Obiet-tivo mancato perchè le due società non si accordano sul risultato finale.

✔ Il 21 marzo del 2011 a Benevento, Erodiani, Paoloni, Bellavista, Pirani, Parlato, Giannone, Bruni, Gegic, Bressan e Buffone si adoperano per garantire almeno 4 gol in Be-nevento-Pisa. Obiettivo mancato perchè la partita termina 1-0.

Erodiani, Bellavista, Pirani, Parlato, Sommese, Buffone e Tuccella sono anche accusati di aver influenzato Padova-Atalanta, puntando al pareggio. Obiettivo puntualmente raggiunto.

✔ Il 27 marzo del 2011 a Siena, Erodiani, Pirani, Paoloni, Bellavista, Buffone, Mehmeti, Giannone, Bruni, Sommese e Tuccella fanno ottenere la vittoria del Siena in Siena-Sas-suolo. Coinvolto anche il giocatore del Sassuolo Daniele Quadrini, contattato da Paoloni per provocare la sconfitta della sua squadra.

✔ Il 27 marzo del 2011 a Ravenna, Erodiani, Pirani, Bel-lavista e Buffone si adoperano per truccare Ravenna-Spe-zia ed ottenere la vittoria dello Spezia. Obiettivo raggiunto. Coinvolto anche Nicola Santoni, preparatore dei portieri del Ravenna.

✔ Il 10 aprile del 2011 a Reggio Emilia, Pirani, Erodiani, Buffone e Mehmeti si adoperano per alterare Reggiana-Ra-venna, in modo da conseguire il risultato finale del pareggio con almeno 4 gol complessivi. L’obiettivo, però, è mancato: la Reggiana vince solo 3-0.

dello stesso Paoloni in ordine ai risultati di alcune partite di calcio. Contro di lui, nelle intercettazioni, compaiono frasi con minacce di morte. «Qua veramente la gente ti viene a sparare… ti faccio vedere io che fine fai… vengo io a casa tua… i soldi a me… velocemente. Se no io stasera sono da te», si legge. «Se ha fatto una cosa del genere deve morire» dice a sua volta Erodiani. E ancora Bellavi-sta: «Da sparargli proprio, d’am-mazzarlo di botte».

«Non è un linguaggio colorito, il loro» secondo il giudice, «ma il naturale sviluppo di ciò che era effettivamente il pensiero degli indagati».

La società Us Cremo-nese, con un comunicato, ha specificato di aver «ri-tenuto doveroso denun-ciare alle autorità com-petenti una situazione inaccettabile che aveva danneggiato gravemen-te la squadra. La società desidera dare il suo mo-desto contributo affinché il gioco del calcio possa essere, soprattutto per i giovani, un esempio di vera sportività, luogo di incontro e di apprezzamento di quei valori che fanno diventare l’uomo e l’atleta un esempio di correttezza, trasparenza e professionalità. Attendiamo gli sviluppi delle indagini e degli accertamenti, all’esito dei quali, la società, parte lesa, assumerà i dovuti provvedi-menti». Una presa di posizione netta, che prende le distanze da episodi gravissimi, che gettano fango sul mondo sportivo.

Anche il presidente della Lega Pro, Mario Macal-li, intervenuto a Radio Sportiva nei giorni scorsi, ha

voluto dire la sua sulla vi-cenda, dando mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nei confronti di tutti i responsabili per il danno di immagine subìto e a tutela della regolarità dei campiona-ti. «Noi abbiamo deciso subito di costituirci par-te civile come Lega Pro. Se ci sono stati danni d'immagine qualcuno li dovrà pagare». Grande amarezza emerge dalle

parole del presidente. «Il mio primo pensiero è stato di forte fastidio: abbiamo già molte difficoltà interne in questo campionato, sentire queste cose demoralizza ancora di più. L'inchiesta è partita dalla denuncia di una società di Lega Pro e sono stati coinvolti gioca-tori che con questa categoria non hanno niente a che vedere. E’ una situazione grave, che fa riflettere. Mi auguro che esca fuori tutto: le società che si compor-tano bene devono essere premiate, chi ha commesso un reato deve pagare fino in fondo».

Cremonese e Lega Pro si costituiscono parte civile

Mario Macalli

Vincenzo SommeseCristiano DoniCarlo GervasoniBeppe Signori

altro servizio a pag. 33

La storia di un giocatore promettente: dalla Roma alla Cremonese

La gente dello “Zini” lo ricorderà come lo “scandalo Paoloni”. E pen-sare che da ragazzo era una promes-sa. A Roma, sponda giallorossa, ne parlavano come di un futuro campione: per lui la Nazionale Under 19, il supera-mento di un delicato infortunio, fino all’ap-prodo alla Cremone-se. Stagioni tormen-tate quelle in grigio-rosso, ma sempre da protagonista: nel bene e nel male. Anzitutto le prodez-ze, come quando volava da un palo all’altro salvando più gol in una sola partita, non più tardi della stagione

scorsa, quando anche e soprattutto grazie alle sue prodezze si arrivò ad un passo dalla B, fino a quel famoso rigore inesistente frutto forse di uno

degli interventi, uno dei pochi a questo punto, più ‘innocen-ti’ della sua carriera. Già perché c’erano anc he le papere combinate (vedi quella che permise allo Spezia di pareg-giare) e comporta-menti sopra le righe

che avevano reali ragioni in interessi che stavano fuori dal campo.

Quella per le scommesse, più che un passione, era diventata una ma-

lattia che lentamente ha finito per rovinargli la vita. «Quasi 150mila eu-ro di scommesse in un anno, a suon di ricariche Poste Pay, debiti con banche, immobili ipotecati e anche qualcuno che lo “braccava” perché qualche soffiata su risultati esatti o con handicap non era andata a buon fine». Questo il quadro che ne emerge dagli atti ufficiali dell’indagi-ne, resi pubblici anche sul web. Sta di fatto, che dal suo trasferimento a Benevento, la Cremonese non ha più avuto partite sotto inchiesta mentre il Benevento sì. E Paoloni ha fatto ritorno a Cremona solo per acco-modarsi in una delle celle di Ca’ del Ferro.

Matteo Volpi

Portiere e una vita rovinata dalle scommesse

...E pensare che è stato protagonistadi grandi prestazioni

il dg Sandro Turotti

Page 10: Il Piccolo del Cremasco

Torniamo ancora una volta sul tema dell'utilità della laurea: dopo che il Pic-colo, due numeri fa, ha aperto un dibat-tito, è sopraggiunta la risposta di una lettrice, che con una laurea in tasca non riesce a trovare lavoro. Alle domande che Valentina ha rivolto a tutti gli intervi-stati essi hanno fornito le loro risposte, che riportiamo di seguito.

Gianni Ferretti(prorettore del Politecnico di Cremona)

Cara Valentina,spero mi permetterai di darti del tu, co-

me faccio con i miei studenti dal giorno della laurea, dato che dal quel momento li considero già colleghi.

Eviterò di risponderti con numeri e stati-stiche, le domande che poni richiedono ben altro tipo di risposte che, ti confesso, non credo di poterti dare. Tutto sommato non è difficile prevedere se scegliendo un determinato corso di studi avremo o meno buone prospettive occupazionali, almeno in questo (e solo in questo) le statistiche aiu-tano, ma è impossibile determinare a priori se la scelta ci renderà felici. Mi domandi ad esempio che tipo di manager o ingegnere potresti diventare con scarse attitudini alla matematica o all’economia. Non è detto che saresti comunque un pessimo mana-ger o un pessimo ingegnere: la serietà, l’orgoglio professionale e la motivazione ri-escono in molti casi a sopperire ad attitudi-ni non appropriate, o spesso solo ritenute tali. In tal senso ho visto fare miracoli da parte di studenti sorretti da forti motivazio-ni. In ogni caso, se e quanto sacrificare delle proprie aspirazioni alla sicurezza del proprio futuro è una scelta assolutamente

personale, l’importante è che sia fatta con serietà e consapevolezza.

Mi dici inoltre che la tua passione è la ri-cerca, come darti torto? Fare ricerca è il lavoro più bello ed entusiasmante che esi-sta ma, purtroppo, il fatto che ce ne sia un così gran bisogno, come dici tu, è smentito nella realtà dei fatti. Se la ricerca fosse dav-vero ritenuta così necessaria (ed io ritengo che lo sia, ovviamente) non sarebbe difficile assicurarsi uno stipendio dignitoso ed un futuro stabile come ricercatore. La verità è che, nonostante tutti a parole ribadiscano «l’importanza della ricerca e dell’innovazio-ne per il benessere e il progresso della Na-zione, ecc. ecc.», quasi fosse una specie di mantra, nella realtà l’Italia è agli ultimi posti fra i paesi industrializzati per entità di finan-ziamento alla ricerca in rapporto al Pil, e questo vale sia per il settore pubblico che per quello privato.

Una soluzione che posso proporti di considerare richiede purtroppo un grosso sacrificio. Parti Valentina, vai all’estero, nonostante il massacro mediatico cui è stata sottoposta l’Università Italiana, che

pure ha le sue gravi colpe, la formazione assicurata in molti casi è tutt’ora di eccel-lenza, e i ricercatori italiani sono molto quotati fuori dai confini del nostro Paese. Alcuni miei ex-studenti e dottorandi hanno fatto questa scelta, che può essere dolo-rosa, ma può esserlo di più rinunciare ai propri sogni.

In ogni caso, spero di cuore che il tuo futuro sia luminoso e ricco di soddisfazio-ni, te lo meriti.

Roberto Moscati(sociologo dell'Università Bicocca)

«Non credo di aver detto che la scarsa meritocrazia e il tasso di disoccupazione giovanile sia solo una percezione degli studenti. E’ certo anche una doppia realtà. I concorsi - sia che Valentina Speranzini si riferisca all’università o al comparto del pubblico impiego in generale - sono pochi per la politica della riduzione delle risorse messa in atto dal governo. Che siano sem-pre meno cristallini è opinabile: non mi sembra vi sia stato un peggioramento e ho l’impressione che la percezione (questa sì) dell’opinione pubblica sia peggiore della realtà, di per sé non esemplare. La disoc-cupazione giovanile è cresciuta e sappia-mo che la recentissima (lieve) riduzione del tasso globale nasconde il crescente nu-mero di chi non si presenta sul mercato del lavoro per cercare un’occupazione. Ma laurearsi in generale conviene perché nel complesso (dunque con le differenze tra le aree professionali, i comparti economici e le aree geografiche) si trova più facilmente un’occupazione e si fa una migliore carrie-ra di chi non frequenta l’università.

In secondo luogo, ho detto nell’intervi-sta che sarebbe utile ai fini occupazionali avere dei percorsi post-secondari rispon-

denti alle richieste di professionalità tecni-che a livello intermedio presenti sul merca-to del lavoro italiano. Resta che conviene laurearsi nel settore disciplinare che si preferisce (sapendo che non si acquista una specifica professionalità, ma una pre-disposizione ad acquisirla) e magari pun-tare su un master professionalizzante (do-ve esistono) piuttosto che su una laurea magistrale. Ma dipende anche qui dai set-tori disciplinari e dalle aree professionali. Comunque un corso di laurea è e resta un titolo del proprio curriculum con un valore spendibile (dunque meglio averlo) e non dimenticherei che la frequenza dei corsi universitari fornisce una capacità critica e una consapevolezza della realtà comun-que utile per svolgere meglio i ruoli di adulto (nelle professioni e nella società in generale). Possiamo anche dire che l’uni-versità dovrebbe svolgere meglio queste funzioni, ma... è un altro discorso».

Lorenzo Morelli(preside della facoltà di Agraria dell'Università Cattolica di Cremona).

«La signorina Speranzini si chiede quali strumenti abbia un diciottenne diploman-do per scegliere un corso di studi che gli permetta di trovare un lavoro. Rispondo che al giorno d'oggi con lo strumento in-ternet tutte le università offrono un'ampia panoramica dei propri corsi, che sono di-versi da facoltà a facoltà, pur se con lo stesso nome, entrando addirittura nel me-rito dei dettagli dei vari moduli. Gli studen-ti hanno quindi molte più possibilità di quante ne avessimo noi ai nostri tempi». La certezza del lavoro, in ogni caso, è sempre un miraggio. «Nessuno può sape-re con certezza se un certo tipo di studio porterà ad una stabilità lavorativa» sottoli-nea Morelli. «Tuttavia esistono delle stati-stiche, sia fatte dalle università che da enti indipendenti, che segnalano le percentuali di laureati delle varie facoltà che trovano lavoro in tempi brevi. Dunque le informa-zioni non mancano; certo, bisogna avere la pazienza di dedicare un po' di tempo a fare delle ricerche accurate. Altri strumenti importanti sono gli open day delle univer-sitò, il Salone dello studente, gli inconti a scuola... insomma, credo che un diplo-mando che voglia davvero interessarsi al proprio futuro abbia tutti gli strumenti di cui ha bisogno».

Le risposte a Valentina Speranzini, la giovane laureata che aveva scritto a il Piccolo

Cremona10 Venerdì 3 Giugno 2011

Appuntamento il 4 giugno con un'assemblea pubblica promossa dall'Associazione nazionale famiglie numerose sulla nuova modalità di paga-mento delle rette mensili per la frequenza alla mensa scolasti-ca, diramata nei giorni scorsi dal comune. La volontà dell'associazione è generare un confronto sulla questione.

L'incontro è previsto presso l'oratorio di S.Agata (corso Garibaldi 121 a Cremona) alle ore 17. L'invito è aperto a tutte le famiglie con figli che usufru-iscono del servizio mensa scolastica del comune.

Con l'arrivo ormai prossimo della primavera, torna il deside-rio di viaggiare. A questo pro-posito il Cta di Cremona propo-ne una serie interessante di proposte.

• 12 giugno Giornata dedi-cata alla visita del Parco della Sigurtà e di Sirmione per immergersi nella natura e nel più totale relax.

• dal 12 al 18 giugno Tour di Parigi e Castelli. Si potranno ammirare: Parigi, Ver-sailles, il Castello di Chenonce-aux, il Castello di Amboise, il Castello di Chambord e Bou-rges.

• dal 23 al 25 giugno Tour in Austria tra laghi, miniere e grotte naturali. Si visiterà inol-tre Salisburgo.

• dal 26 giugno al 24 luglio Turni settimanali e quindicinali al Mare in Puglia a Marina di Ginosa (Taranto) pres-so il Villaggio Torreserena 4****.

• dal 26 al 31 luglio Tour della Germania ‘Strada Romantica’. Si visiteranno: Augusta, Nordlingen, Din-kelsbuhl, Rotenburg, Wurzburg, Bamberga, Stoccarda, Ulm e Lindau.

• dal 07 al 16 agosto Tour di Londra e della Cornova-glia tra arte storia e cultura. Si potranno ammirare: Canterbu-ry, Londra, Stonhenge, Wells, Plymouth e Salisbury.

• dal 17 al 21 agosto Un Tour a Parigi e Versailles.

• dal 26 al 28 agosto Un Tour tra natura, arte e storia in cui si visiteranno: la Foresta Nera, Friburgo e Basilea.

Le iscrizioni e tutte le infor-mazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito internet: www.ctacremona.it

Rette per la mensa,assemblea pubblica

Laurea, ecco perché serve sempre

Primarie anche nel centrode-stra per selezionare dirigenti con un “reale consenso popolare”. La proposta, lanciata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Ro-berto Formigoni, raccolta dal sin-daco di Roma Gianni Alemanno e rilanciata dal Foglio di Giuliano Ferrara, piace al presidente della Provincia, Massimiliano Salini. Al Pdl serve un cambiamento radica-le, un cambiamento che stravolga gli strumenti, ovvero la struttura partito, lasciando intatti, anzi, raf-forzando gli ideali. Questo il mes-saggio di Salini, intervenuto sull’argomento all’indomani della

pesante sconfitta elettorale del centrodestra alle amministrative. Al tema il presidente Salini ha de-dicato un conciso ma efficace un intervento sul suo sito internet. “Dopo la batosta elettorale: cam-biare gli strumenti, non gli ideali”, questo il titolo. � “Il centrodestra sconfitto ha una sola strada da percorrere - scrive il presidente

della Provincia -: rafforzarsi negli ideali politici che lo caratterizzano, ma cambiare completamente gli strumenti. L’identità culturale non si mette in dubbio: anzi, sarà bene tornare a parlarne, cosa che nell’ultimo periodo si è fatto trop-po poco. Torniamo a parlare di li-bertà, di voglia di costruire, di im-presa, di famiglia, di identità cri-

stiana del nostro popolo e dei no-stri valori (soprattutto alla luce delle parole sguaiate pronunciate da Vendola e Di Pietro dopo la vittoria)”.

“Gli strumenti - avverte però Salini - vanno cambiati. Tanto per cominciare, il partito. Ci vogliono cambiamenti radicali, che qualcu-no chiedeva da tempo. E la propo-

sta delle primarie è certamente un buon inizio”.

A margine, Salini ha spiegato che il suo intervento si riferisce al fronte nazionale del Pdl, “perché è da lì che si origina la questione, ma so che la mia sollecitazione è con-divisa da molti amici del centrode-stra cremonese”. “Di fronte ad una chiara identificazione culturale - ha spiegato ancora -, il punto centrale è lo strumento, che va rivisto attra-verso vere primarie all’americana, così come suggerito prima di me dal presidente della Regione e da un giornalista-intellettuale che è Giuliano Ferrara”. fc

Massimiliano Salini rompe gli indugi: «Primarie anche nel Centrodestra»

Lorenzo MorelliRoberto MoscatiGianni Ferretti

Page 11: Il Piccolo del Cremasco

di Giulia Sapelli

asta il possesso di uno schermo, anche colle-gato al PC, o ad un im-pianto di videosorve-glianza, per attivare il

pagamento del canone RAI? A spiegare la situazione è Luca Curatti, presidente di Assouten-ti Cremona. «In questo momento siamo in una situazione da "terra di nessuno": tutto si rifà, infatti, all'interpretazione che la Rai dà di un vecchio decreto legge del 21/2/1938. L'inghippo ruota at-torno ad un punto del decreto, in cui si dice che chi possiede un "apparecchio atto o adattabile alla ricezione del segnale televi-sivo", deve pagare la tassa. Que-

sto apre la porta a moltissime in-terpretazioni, in quanto spesso la RAI fa rientrare in questa catego-ria le più svariate tipologie di ap-parecchi: computer con collega-mento internet, computer senza monitor, monitor senza compu-ter, modem, Ipod ed altri Mp3 player con display capace di ri-produrre sequenze video, video-cellulare, videocitofono, video-camera digitale con display, macchina fotografica con display capace di riprodurre sequenze video, videoregistratore, ripro-duttore dvd, decoder. C'è una scuola di pensiero secondo cui questi apparecchi vengono astrattamente ritenuti adattabili alla visione dei canali pubblici».

Ed è un'ipotesi realistica?«Direi di no. Infatti questa tesi

viene respinta con forza dalle as-sociazioni dei consumatori. Non è pensabile che un PC o un I-pod possano essere considerati ap-parecchi adattabili, anche per-ché, per poter ricevere il segna-le, necessiterebbero di accorgi-menti piuttosto impegnativi. Non riteniamo quindi che sia corretto richiedere il pagamento del ca-none RAI per questi apparec-chi».

Le associazioni dei consu-matori si sono mobilitate in questo senso?

«Abbiamo richiesto chiarimen-ti, sia all'Agenzia delle entrate che al Ministero, per avere chia-

rezza su quali siano gli apparec-chi da tenere realmente in consi-derazione per il pagamento del canone, ma per il momento non sono giunte risposte. Dal canto suo, la RAI ha attivato molti con-sulenti, inviati sul territorio per ri-chiedere questa tassa sul pos-sesso a più persone possibili. E queste loro attività tante volte sconfinano in vere e proprie pres-sioni psicologiche, con modi che sono stati addirittura censurati a livello giudiziario (vedi rubrica

pag 12). Ci sono inoltre stati pro-blemi relativi all'utilizzo di banche dati, da cui la RAI ha pescato no-minativi di persone a cui chiede-re il canone, e non so quanto sia lecito».

Cosa devono fare i consu-matori per tutelarsi?

«Innanzitutto, ricordare che gli operatori RAI non hanno la verità in tasca, e che il possesso dello schermo di un PC, se non muni-to di sintonizzatore, non prevede il pagamento di alcun canone».

B

Corrado Boni elettonel consiglio

di amministrazionedi Sviluppo artigiano

Il tutto nasce dalla interpretazione che l’Azienda di Stato fa di una legge del 1938

Luca Curatti (Assoutenti): «Bisogna fare chiarezza su quali siano gli apparecchi adattabili»

Corrado Boni, Vice Presi-dente della Cna di Cremona, entra come consigliere nel consiglio di amministrazione di Sviluppo artigiano, il confidi interregionale 107 (per primo nel Nord Italia) di Cna Lom-bardia e Cna Veneto.

Sviluppo Artigiano è il nuo-vo colosso del credito per il mondo dell'artigianato e delle piccole e medie imprese.Esso, dal primo gennaio 2011, ha definitivamente varcato i con-fini regionali e opera oggi an-che in Lombardia. Alle provin-ce di Belluno, Padova, Rovigo, Venezia e Verona si aggiungo-no quelle di Brescia, Como, Cremona, Lecco e Pavia.

«Il sistema Cna» afferma Boni «passando dalle parole ai fatti, ha deciso di sostenere nel segno dell'unità questa nuova aggregazione e di af-frontare così uno dei maggiori mali dell'attuale congiuntura economica: il difficile rapporto dei “piccoli” con le banche e l'assenza di adeguate linee di credito. Grazie alla fusione la nostra struttura cresce e di-sporrà di nuove risorse tra cui l'ufficio fidi, il risk manage-ment e un ufficio legale. Voglio sottolineare che i confidi ri-mangono legati al territorio. Nell’ultimo periodo il nostro ufficio provinciale di Sviluppo artigiano sta incontrando i principali istituti di credito per presentare il Confidi e le op-portunità operative che può offrire. Incontri che mettono al centro le imprese e le oppor-tunità di finanziare l’attività sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della li-quidità».

Chi possiede un pc devepagare il canone Rai?

Alcuni incaricatistanno girandonelle aziende

Class Action contro la Tv di StatoAltroconsumo ha recentemente promosso una Class action con-

tro la tv di Stato, chiedendo, in favore di chi ha pagato il canone per il 2010, un risarcimento di 500 euro per il danno causato dai com-portamenti della Rai. «Nel corso del 2010, la Rai non ha rispettato gli obblighi di realizzare un'informazione obiettiva, imparziale ed equilibrata assunti attraverso il Contratto di servizio pubblico e im-posti dalla disciplina sulla par condicio» spiega l'associazione. «Su questo si basa la class action che stiamo promuovendo contro Rai e sulla quale continuiamo a raccogliere adesioni. Chiediamo che il Tribunale riconosca a ciascun abbonato Rai che ne faccia richiesta, un risarcimento minimo di 500 euro, come risarcimento del danno subito dagli utenti che pur pagando il canone non hanno potuto fruire di un'informazione obiettiva, imparziale e equilibrata. Tra l'al-tro anche quest'anno la Rai, a ridosso delle elezioni amministrative, è stata più volte sanzionata da Agcom (l'ultima multa al Tg1 è stata di 258.230 euro, la misura massima prevista dalla legge in quanto recidiva) per la violazione della par condicio a causa della perduran-te sproporzione di tempo dedicata dal Tg1 ai partiti politici di maggioranza rispetto a quelli di opposizione». Il primo giugno si è svolta la prima udienza al tribunale di Roma.

Altroconsumo

Cna

Cremona 11Venerdì 3 Giugno 2011

L'avvocato Luca Curatti

Page 12: Il Piccolo del Cremasco

In attesa che il Ministero dello Svi-luppo Economico, si pronunci sulla questione che ormai è divenuta una vera e propria "Spada di Damocle" sulla testa dei cittadini (cioè se chi pos-siede unicamente un Pc o addirittura un semplice monitor, debba pagare o meno l'imposta sul possesso dell'ap-parecchio radiotelevisivo), riteniamo utile porre l'attenzione anche ai “toni e modi” adottati dagli operatori Rai nel momento dell'accertamento.

Vengono segnalati casi di ricevi-mento di diffide Rai, dove davvero insi-stentemente e in termini perentori si "consiglia" al consumatore di regolariz-zare la propria posizione e di pagare la quota di canone, “per evitare” ulteriori accertamenti e controlli da parte dell'Autorità, ivi compresa la Guardia di Finanza.

La questione è stata portata anche davanti l'Autorità Giudiziaria (sent. 24.10.2006 GdP Varese) dove un con-sumatore, evidentemente esasperato dalle continue richieste epistolari, con-veniva in giudizio avanti il Giudice di Pace di Varese la RAI Radiotelevisione

Italiana Spa, deducendo di essere sta-to vessato dalle continue richieste di quest'ultima di pagamento del canone a tal punto da ritenerle minacciose, moleste e lesive, e, quindi, chiedendo il risarcimento dei danni.

Il Giudice di Pace di Varese a segui-to di istruttoria accoglieva la domanda attorea e condannava la convenuta Rai al risarcimento del danno, valutato in via equitativa nonché al pagamento a favore dell'attore delle spese del giudi-zio. Fermo restando l'obbligo di paga-mento del canone RAI per chiunque ne possieda i requisiti (anche se la legge di riferimento n.246/1938 parla di ap-parecchi atti o adattabili alla ricezione del segnale, senza ovviamente tenere in debito conto l'enorme evoluzione tecnologica successiva) si tratta di una sentenza importante, che ribadisce perlomeno ed a prescindere dalle ra-gioni di diritto, l'illegittimità della “pres-sione” psicologica esercitata sul con-sumatore, spesso parte debole, indife-sa ed impreparata ad un tale contrad-dittorio.

Nicola Timpanaro e Luca Curatti

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano TalamazziniResponsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luo-go d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenzia-li e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indi-rizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca ([email protected]).

Egr. Responsabile del Patronato Epaca, sono un coltivatore diretto in pensione. Trovo giustissime le recenti dichiarazioni del presidente dei Pensionati Coldiretti, che ha ri-chiamato l’attenzione sull’inade-guatezza delle pensioni, a partire proprio da quelle spettanti ai lavo-ratori del settore primario. Mi pia-cerebbe avere un suo parere sull’ar-gomento.

Rispondo partendo da alcuni dati che bastano, da soli, a supportare le affermazioni del Presidente dei Pen-sionati della Coldiretti, in merito all’inadeguatezza di molte pensioni: quasi 1.200.000 pensionati coltivatori diretti ricevono poco più di 600 euro al mese e l’importo si abbassa se si analizzano le pensioni di invalidità, con 445 euro al mese, e le pensioni ai

superstiti, che toccano a mala pena i 300 euro al mese. Questi dati emergo-no proprio da un’analisi di Fedepen-sionati Coldiretti, proposta in occasio-ne della presentazione del Rapporto annuale Inps sulle pensioni 2010. La Gestione Speciale dei coltivatori diret-ti, mezzadri e coloni conta nel 2010 un aumento dell’1,5 per cento delle pen-sioni in pagamento che sono com-plessivamente pari a 1.188.500.

Secondo il presidente della Feder-pensionati Antonio Mansueto «siamo di fronte, ad elementi economici spes-so di pura sussistenza che evidenzia-no situazioni spesso difficili per pen-sionati che vedono ogni giorno au-menti del costo della vita decisamen-te più importanti rispetto all’adegua-mento annuale che viene fissato se-guendo i rigidi criteri del paniere gene-rale Istat». Difficile non dargli ragione. A fronte, infatti, di un importo medio annuo generale delle pensioni di vec-chiaia ed anzianità pari a 12.750 euro, la media delle pensioni erogate nella Gestione dei coltivatori diretti è pari a 8.380 euro annui (poco più di 600 eu-ro al mese).

Un ulteriore elemento sul quale il presidente della FederPensionati Col-diretti ha voluto aprire una riflessione a 360 gradi è quello afferente le percen-

tuali delle pensioni integrate al tratta-mento minimo: secondo i dati recen-temente diffusi dall’Inps, la percentua-le delle pensioni di anzianità e vecchia-ia integrate al trattamento minimo ri-spetto al totale delle pensioni in paga-mento è pari al 51% nel Fondo pensio-ni lavoratori dipendenti, al 26% nella Gestione dei coltivatori diretti, al 10% nella Gestione degli artigiani e al 12% nella Gestione dei commercianti. Pro-seguo questo intervento dedicato al tema delle pensioni ricordando che gli uffici del Patronato Epaca sono a di-sposizione di tutti i cittadini, per offrire ogni informazione utile in materia di pensioni come su varie altre tematiche legate ad assistenza e previdenza.

Nei nostri uffici ogni anno passano oltre 40 mila persone, alle quali garan-tiamo assistenza e consulenza gratu-ita. E non si tratta solo di gente legata al mondo dell’agricoltura. Vengono da noi anche artigiani, ex dipendenti, commercianti. E, proprio in fatto di pensioni, qualche volta si riesce a da-re delle positive notizie agli anziani che ci contattano: è salito agli onori delle cronache, nelle scorse settimane (ed anche noi ne abbiamo parlato in questa rubrica), il caso dell’anziana signora di Mantova, ex bracciante agricola, rivoltasi al Patronato Epaca

per un controllo ed ‘uscita’ dai nostri uffici con la certezza di aver diritto a 55mila euro di arretrati e a 460 euro di assegno al mese. Il tutto frutto di una storia contributiva della quale l’anzia-na signora aveva perso traccia, ma che è stata ‘ritrovata’ e ricostruita gra-zie alla professionalità degli operatori Epaca. Certo, è questo un caso ecla-tante, che giustamente fa notizia, ma non mancano nella nostra quotidiana esperienza di lavoro episodi certa-mente "minori", ma che comunque possono garantire integrazioni prezio-se per chi le riceve.

L’inadeguatezza delle pensioniper chi lavora nel settore primario

Sempre disponibili per tutti i Citta-dini interessati, per fornire un'ade-guata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:

• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930• CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811• CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900• CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960• SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990Mail: [email protected]

News & Rubriche12 Venerdì 3 Giugno 2011

E' di vitale importanza impedire che si compia la privatizzazione dell'acqua, che sarebbe uno dei più vergognosi passaggi della storia civica della nostra nazione. Essa sarebbe il simbolo della totale disaffezione degli amministratori per la Cosa Pubblica, tale da essere giunta ormai a considerare i beni fonda-mentali oggetto di commercio e di lu-cro. La repubblica si dovrebbe curare personalmente dei diritti fondamentali dei suoi cittadini, siano questi la libertà e la sicurezza personale, il diritto al la-voro, o al nutrimento, e dovrebbe farlo non per una qualche strana voglia di egemonia, ma poiché questo è il primo e più importante dei suoi compiti: il "si-ne qua non" dell'intero impianto demo-cratico. Mettere in discussione la pub-blicità dell'acqua significa stabilire che su ogni cosa può esserci un guadagno

economico da parte di qualcuno.Nidil si batte con tutte le forze, per

impedire che la vita delle persone e il loro lavoro sia trattato come fosse una merce inerte e priva del suo intrinseco valore aggiunto: questa battaglia è identica. Come la vita delle persone è un bene di cui bisogna avere massima cura, da trattare con riguardo e rispet-to, così l'acqua pubblica è un bene fondamentale, di cui tutti dobbiamo poter godere senza il timore che la sua qualità sia scaduta a livelli mediocri per favorire il guadagno di qualche spregiu-dicato imprenditore. Per impedire che l'acqua diventi un bene come qualsiasi altro bisogna far si che il 50% +1 degli aventi diritto di voto si rechino alle urne il 12 3 il 13 giugno. Votare «Sì» è un gesto per tutelare la qualità della nostra vita.

PRECARIARE STANCA

A favore dei referendum del 12 e 13 giugno, le Acli rilancia-no l'appello alle parrocchie e a tutte le realtà ecclesiali: urge una piena presa di responsa-bilità a tutela del bene comune vitale per eccellenza - l'acqua - e contro un modello energe-tico pericoloso - il nucleare - che lascerebbe a tutte le ge-nerazioni future l'eredità mi-nacciosa ed ingestibile delle scorie radioattive. Confortate dalle riflessioni che la Com-missione per la Pastorale So-ciale e del Lavoro della dioce-si di Cremona ha raccolto nella "Guida ai Referendum" presentata a metà maggio, le Acli osano un passo in più ed invitano esplicitamente tutti i cittadini a votare tre Sì dome-nica 12 e lunedì 13 fino alle ore 15. Il sì sulla scheda rossa ser-ve a fermare la privatizzazione dei servizi idrici che portereb-be vantaggi solo ad alcuni co-lossi industriali e finanziari, a danno delle comunità sia in termini di qualità del servizio che di costi in bolletta e di ri-cadute occupazionali. La cro-ce sul sì sulla scheda gialla è

per fermare gli appetiti di chi vuole speculare sul diritto all'accesso all'acqua. Votan-do sì sulla scheda grigia si impedisce il ritorno dell'Italia al nucleare proprio mentre pa-esi come Svizzera e Germania decidono di abbandonare quella tecnologia. C’è poi la scheda verde chiara sul legit-timo impedimento.

Ultimi 10 giorni di campa-gna referendaria molto intensi a Cremona per tutte le realtà che si stanno impegando per il raggiungimento del quorum. Il via in occasione della Festa della Repubblica: pomeriggio gioioso in piazza Roma per tutti e appassionata serata te-atrale con “Storie di Scorie” di Ulderico Pesce offerto ai citta-dini. Nei giorni successivi, vo-lantinaggi e presidi fissi per un’informazione capillare. Gran finale venerdì 10 con concerto a tema Acqua Bene Comune ancora ai giardini di piazza Roma. Anche negli altri comuni della provincia incon-tri e feste continueranno. Fino al voto. Perché la democrazia è partecipazione!

www.aclicremona.it

Un intervento di housing sociale

Circa il referendum sull’acqua...A cura di Nidl - Cgil

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - [email protected]

Certamente una delle prime e più necessarie riforme scolasti-che sarebbe quella d'insegnare già alle scuole elementari quelle "cose" di carattere pratico che poi, non avendole imparate a scuola, restano sconosciute per tutta la vita, come le modalità con cui inviare determinate co-municazioni.

Voglio ricordare che le comu-nicazioni di cui parla il codice civile si distinguono in "ricetti-zie" e non: per le prime è essen-ziale aver la prova di aver effet-tuata detta comunicazione e, la data di ricezione della racco-mandata a/r, mentre per le co-municazioni alla Pubblica ammi-nistrazione e simili, la data di spedizione è quella che conta. La comunicazione scritta in

buona sostanza è l'unico mezzo con cui non dovrebbero nascere malintesi, anche se spesso pur-troppo non è così. Ovviamente bisogna tenere la copia di quan-to, quando e come è avvenuta la spedizione e la ricezione. E so-pratutto leggere molto attenta-mente le disposizioni di riferi-mento.

Altra cosa da tener sempre e ben presente è che l'atto scritto è d'obbligo soltanto per il trasfe-rimento della proprietà dei beni immobili o iscritti nei pubblici registri, beni per i quali il trasfe-rimento della proprietà avviene sempre e soltanto con l'atto scritto. Ed è bene si sappia che le autovetture non ancora targa-te possono esser compraven-dute anche senza atto scritto.

Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370

UNIONE NAzIONALE CONSUMATORI

Comitato di CremonaCanone Rai, illegittimità delle diffide a ripetizione

La segnalazione

Questa è la norma Uni 11306: «Panchine - requisiti di sicu-rezza e metodi di prova», è la prima di una serie di possibili altre norme dedicate ai prodotti che costituiscono l'arredo urbano. Prendo spunto da queste normative per la situazione panchine posizionate al parco delle ex Colonie padane. Instal-late da 7/8 anni, non si è effettuata alcuna manutenzione. Lo testimonia la stato dei listelli di legno. Da tempo si chiede la loro verniciatura, evitando in futuro, la sostituzione dei listelli - con un rismparmio non indifferente. L'amministrazione comu-nale mi ha garantito un sicuro intervento.

Matteo Tomasoni([email protected])

Urge verniciare le panchine delle Colonie Padane

Comunicazioni e compravendite:quando serve un documento scritto

Assoutenti delegazione di Cremona (tel.328.1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: [email protected]

Per uno scherzo del destino, l'anniversa-rio dei 150 anni del'Unità d'Italia cade pro-prio quando l'unità nazionale è criticata e messa in dubbio come mai in precedenza. Si susseguono eventi più o meno celebrativi, più o meno retorici, più o meno acco/urati. Uno dopo l'altro fioriscono convegni, semi-nari e mostre che invitano a riflettere sugli avvenimenti topici della nostra Storia, dal Risorgimento ad oggi, e sugli elementi unifi-canti che hanno avvicinato fisicamente e culturalmente gli italiani: prima, la scuola e la leva militare; in seguito, il benessere econo-mico e l'allargamento del mercato del lavoro; infine, la diffusione dei consumi e dei mezzi di comunicazione di massa. L’identità italia-na si è costruita storicamente, giorno dopo giorno, nell’incontro fra uomini e donne, esperienze e culture diverse, nonché dal re-ciproco scambio di saperi e perché no, di sapori. Poiché i modelli alimentari e gastro-nomici sono parte integrante della cultura dei popoli, senza dubbio la koinè del gusto è il prodotto storico che ai noi italiani è riu-scito meglio ed è anche, e forse soprattutto, a tavola che si è esteso quel sentimento di italianità, in precedenza appannaggio esclu-

sivo di piccole élites che già prima dell’Unità si sentivano italiane nei modi di vita e nei gusti letterari e artistici.

In centocinquanta anni ne abbiamo fatta di strada. Nel 1861 eravamo poco più di 21 milioni e la popolazione maschile superava di mezzo milione quella femminile perché la mortalità per parto falcidiava le donne. La speranza di vita media non arrivava a 50 an-ni, senza contare la mortalità infantile, e la principale causa di morte erano le malattie infettive e parassitarie. I giovani erano ben il quadruplo degli anziani ed eravamo una po-polazione essenzialmente rurale con un indi-ce di alfabetizzazione bassissimo. Non stu-pisce dunque che la cultura gastronomica “rurale” partecipi in maniera imponente, se non preponderante alla costruzione del mo-dello alimentare italiano. La cucina “urbana”, quella dei ceti borghesi e nobiliari per inten-derci, era stata da sempre ampiamente in-fluenzata in modo virtuoso dalla cucina “di campagna”, non solo attraverso l’adozione delle pratiche di cottura, ma soprattutto con la predilezione dei prodotti della terra. All’op-posto, la cultura gastronomica delle élites europee enfatizzava l’uso della carne, sim-

bolo di privilegio e di potere, sottovalutando i cibi umili contadini. L’Italia, dunque, sul pia-no gastronomico, più che un’opposizione città/campagna ha vissuto una proficua complicità tra cultura alimentare dei ceti su-balterni e quella dei ceti dominanti, pur tra insopprimibili campanilismi che sfociavano spesso nel dileggio delle abitudini dei vicini: “mangiarape!”, “mangiapolenta!”, “mangia fagioli!”, “mangia ranocchi!”, “mangia pata-te!”, “trippe cotte!”, “mangia sorci!”, “cipol-lari!”, “scolabrodo!”, “cucuzzari!”, “pizzulafi-chi!”, “castagnari!”, “mangialardo!”

Settimana dopo settimana ripercorrere-mo il cammino attraverso il quale si è forma-to il sentimento gastronomico italiano fatto di sapori e di odori, di prodotti e di gusti, facendoci guidare dai grandi che hanno fat-to la storia della gastronomia italiana: da Pellegrino Artusi, il padre della cucina italia-na moderna, a Ada Boni, da Luigi Carnacina a Luigi Veronelli, fino ad arrivare alle soglie della nuova cucina italiana con Gualtiero Marchesi e oltre, verso lo Slow Food, con Carlo Petrini. Sarà un’esplorazione davvero gustosa.

Annamaria Abbate

a cura di Annamaria Abbate

Page 13: Il Piccolo del Cremasco

PRECISAZIONE

Non percepisco compensida parte dell’Aler di Cremona

Egregio direttore,in questi giorni alcune testate locali, nell’ambito di articoli relativi alla compo-sizione di cda di aziende pubbliche ed a compensi relativi, danno notizia che il sot-toscritto tutt’ora percepisce un emolu-mento mensile dall’Aler di Cremona, di cui sono consigliere. In merito a ciò intendo precisare che, in applicazione delle dispo-sizioni contenute nella finanziaria bis dell’agosto 2010, in cui si prevede che i titolari di carica elettiva non possano più percepire alcun compenso da aziende pubbliche, il sottoscritto ha ritenuto op-portuno proseguire nell’attività di consi-gliere comunale presso il Comune di Cre-ma, per cui è riconosciuto un gettone di presenza di 28 euro lordi, rinunciando co-sì al compenso, molto più corposo, previ-sto dall’Aler. Così, dall’inizio dell’anno corrente, sto proseguendo nel lavoro di consigliere di minoranza in seno a questa azienda, a titolo onorifico.

Franco BordoSinistra Ecologia Libertà

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AUSPICIO

Forse anche nel centrodestraarriveranno le primarie

Egregio direttore,i ballottaggi riscrivono la geografia politica dei municipi, dalle urne sono uscite 59 sin-daci di centrosinistra e 18 di centrodestra, nella metà dei casi con una forte compo-nente del terzo polo. Lo smottamento nel Pdl e soprattutto nella Lega al nord cree-ranno violenti mal di pancia nell’elettorato leghista, che da troppi anni è disgustato dai colonnelli leghisti e da Bossi per la de-cisione di appoggiare senza ritegno Berlu-sconi, con le leggi ad personam che in qualsiasi altro Paese al mondo avrebbero creato sdegno e violente proteste. Pur es-sendo stato un voto amministrativo, le conseguenze politiche per il centrodestra saranno pesantissime. L’impero mediatico di Berlusconi dura da ben 17 anni, ma pri-ma del fatidico raggiungimento del record di durata del ventennio fascista, volgerà inesorabilmente al tramonto. Il suo carisma la sua capacita di soggiogare le masse cre-dulone si è ridotta ai minimi termini. L’asse Pdl-Lega si spezzerà irrimediabilmente do-po il risultato del referendum del 12 e 13 giugno prossimo. L’esito è scontato: gli italiani voteranno in massa quattro “si” no-nostante si lanceranno appelli patetici all’astensionismo dal centrodestra, anche se la Lega presumo tenterà maldestramen-te di smarcarsi. Oramai non è più credibile, per troppi anni Calderoli, Castelli, Borghe-zio, Salvini ecc., hanno seminato odio, raz-zismo e strumentali paure. Se Berlusconi in tempi brevi, non designerà alla sua suc-cessione un giovane (vedi per esempio Alfano) e si arroccherà in difesa rilanciando la sfida come un pugile suonato, per por-tare avanti il governicchio che non rappre-senta più da molti mesi quello uscito dalle elezioni, creerà ulteriori malcontenti e pro-babili defezioni nel Pdl. I suoi fedelissimi, la Russa, Gasparri, la Santanchè ecc., con la loro aggressività verbale hanno contri-buito in modo rilevante alla disfatta del centrodestra, ma da bravi opportunisti, quando la nave affonderà saranno i primi ad abbandonarlo, alla ricerca dell’arca per-duta. Per il centrosinistra è stata certamen-te una vittoria, ma a detta di molti politolo-gi non sarà facile da gestire, poiché nelle piazze più significative (Milano, Napoli e anche Cagliari) sono stati candidati coloro che si sono contrapposti ai candidati del Pd alle primarie e le hanno vinte. Questo è vero, ma il fatto denota una scelta di rap-presentanza democratica che ha dato la possibilità a componenti della coalizione di sinistra di confrontarsi con i candidati del partito più rappresentativo e se sono stati preferiti a quelli del Pd, denotano che l’elettore di sinistra usa la sua testa (al cui interno esiste un cervello funzionante), eventualmente quelli che sono stati defini-ti dal premier elettori senza cervello votano in massa i venditori di fumo. Quando si fa-ranno le primarie anche per la scelta dei candidati del centrodestra in Italia, si se-gnerà un importante passo verso un vero sistema democratico, che attualmente è in balia dei nominati e cooptati di turno che devono rendere conto ai loro padroni

Elia Sciacca Cremona

ELEZIONI

L’esperienza di Milanodeve servire a Cremona

Egregio direttore,l’analisi più “razionale” che ho letto è quella di Luciano Pizzetti. I ballottaggi inequivocabilmente hanno segnato un punto a favore del centrosinistra e del Pd. Dal mio punto di vista la vittoria di Milano di Pisapia è quella più strutturale ed or-ganica. Il candidato sindaco non solo cementa il tradizionale centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Federazione della sinistra, ecc.), ma “allarga” la sua alleanza al centro di Casini-Fini ed ai ceti della borghesia mi-lanese (quella che conta) che non ne po-teva più di una gestione di centrodestra, personificata dalla Moratti, inconcluden-te ed arraffona e di una Lega che sa fare solo pernacchie. Queste elezioni milane-si del resto premiamo i riformisti nel Pd con Boeri in testa. Irritanti, almeno per me, sono state le dichiarazioni di Trava-glio, che per non smentirsi, sostiene che tutto il merito (demerito) è di Berlusconi e della sua sbagliata campagna elettorale. Insomma la sinistra ed il centro inistra non avrebbero fatto nulla. Altro elemento importante è il ruolo che hanno avuto le primarie. Pisapia le aveva vinte, Boeri perse, ma lo stesso Boeri ed il Pd che lo sosteneva si sono battuti come leoni per sconfiggere il berlusconismo milanese. E questa è una grande lezione. Le primarie se organizzate con buon senso sia sulle persone che sulle politiche danno ottimi risultati. Lo dimostra Napoli dove, saltate le primarie, ha vinto il candidato più cre-dibile del centrosinistra ed ha penalizza-to, giustamente, il Pd che le aveva pro-mosse. Infine, mi si permetta, un ricono-scimento al ruolo di Bersani, che pur trasandato e dialettale, ha dato una im-magine della politica diversa, legata ai problemi dei cittadini ( lavoro, welfare, ecc.). Insomma, non siamo ancora ad un nuovo blocco sociale e politico ma la strada è quella giusta. Ed a Cremona? L’analisi più razionale che ho letto è quel-la di Luciano Pizzetti. Il suo ragionamen-to è limpido. L’elettorato richiede «un cambiamento da affermare e guidare. Come il voto sollecita. Per non farsi tra-volgere». E continua: «Quello che, col senno di allora non solo con quello di og-gi, si sarebbe dovuto fare a Cremona due anni fa, risparmiando al territorio il danno delle attuali amministrazioni». Ora su questa frase si potrebbe aprire un dibat-tito profondo, ma quello che è certo è che il sindaco uscente Corada è stato scon-fitto ed è da qui che si deve ripartire [...] Non parla di primarie: è noto che Pizzet-ti non è convinto su questo strumento. Però centra il problema. Con le attuali possibili alleanze (Pd, Sel, Idv e poco al-tro) non si vince. Non basta un program-ma forte, impegnativo che proponga alla città il cambiamento, ma servono due altre cose: un candidato trasversale rico-nosciuto da ceti sociali produttivi (vedi Milano) ed il “civismo”. Ecco la parola chiave, secondo me è questa [...] Non può bastare un solo partito (il Pd), ma serve un ambito più largo che abbia la capacità di guardare oltre e che non cas-si a priori lo strumento delle primarie che si possono rivelare certamente un boo-merang (come a Napoli), ma una grande opportunità come a Milano.

Gian Carlo StortiCremona

CONSIDERAZIONE AMARA

Basta vendere l’animaper scopi materiali

Egregio direttore,in questi ultimi anni, mi sto accorgendo che il tempo scorre tanto rapidamente, che ora dobbiamo sostare, fermarci un attimo e riflettere. La vita contemporanea è sempre più frenetica (nonostante la crisi economica-finanziaria in cui siamo preci-pitati). Troppi sono disposti a vendersi l’anima per il successo, per il denaro, per il piacere o anche semplicemente “per vi-vere un po’ bene”, nell’indifferenza mora-le. Questo, chiamiamolo pure “tradimen-to” di se stessi, trasforma la persona solo in un centro di interessi e di necessità ma-teriali, filtra escludendoli il fremito del be-ne, il rimorso della coscienza, la luce della trascendenza, la pienezza dell’amore [...] Dobbiamo fare sì che non accada quello che scrisse il poeta Montale nei suoi “Os-si di seppia”, quando vedeva il nostro pre-cipitare bruscamente “nelle cure meschi-ne che dividono l’anima, che non sa più dare un grido, una speranza”!

Andrea DelindatiCremona

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SOLIDARIETA’

Inaccettabile l’aggressioneal sindaco di Motta Baluffi

Signor direttore,vogliamo esprimere la nostra solidarietà e la nostra amicizia a Giovanni Vacchelli, sindaco di Motta Baluffi, aggredito in mu-nicipio in modo vile e brutale. Giovanni è una persona dal forte senso civico e soli-dale. Dimostrato, per ultimo, dall’intensità con cui, insieme al sindaco di Scandolara Ravara, segue la situazione dell’azienda Bini. Proprio per questo suo civismo, da mesi è sottoposto a pesanti e insensati attacchi che hanno alimentato un clima d’odio nei suoi confronti. Finché è giunta l’aggressione da parte di due persone

che, nella loro follia, hanno ritenuto di po-terlo fare. Oltre a ribadire a Giovanni la nostra vicinanza, gli confermiamo il nostro sostegno con l’invito a proseguire nella buona amministrazione della sua comuni-tà, nel rispetto dei valori che stanno a fondamento di ogni civile convivenza.

Titta Magnoli, Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana, Agostino Alloni, Andrea Virgilio

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A CREMA

Ridurre il contributoal Folcioni è una follia

Signor direttore, sto seguendo con attenzione la vicenda della pesante riduzione del contributo all’Istituto musicale Folcioni previsto dall’amministrazione comunale di Crema nel bilancio preventivo 2011 e vorrei, su tale argomento, esprimere alcune mie con-siderazioni. Intanto l’entità del taglio: che non è di “spiccioli”, ma di ben 60mila euro pari al 20% del contributo dell’anno prece-dente e che comunicato solamente nel mese di maggio non può che mettere in grave crisi qualsiasi pur oculata gestione. E’ con queste decisioni che il sindaco e la Giunta comunale pensano di stimolare i cittadini ad assumere incarichi di respon-sabilità a titolo volontario e gratuito crean-do loro così pesanti situazioni gestionali? Se si tiene conto che ciò avviene ad un solo anno dalla regolarizzazione della po-sizione degli insegnanti (fino ad allora pre-cari) non si può non pensare che le deci-sioni che la Giunta comunale va di volta in volta assumendo siano dettate non da pre-cise valutazioni, ma dall’improvvisazione. La crisi non è scoppiata nel 2011! Quali saranno le conseguenze? Sembra si stia pensando all’aumento delle rette ed alla riduzione delle lezioni e quindi con un con-creto, pesante aggravio per le famiglie de-gli allievi e quindi con un reale pericolo della riduzione delle iscrizioni degli allievi stessi. Emerge in modo evidente che in tutta questa vicenda non si sia in alcun modo tenuto conto dell’importanza che ha

per la nostra comunità l’Istituto Folcioni e del positivo effetto sia culturale che socia-le che lo stesso determina sui suoi giovani allievi. Per questo non posso condividere il superficiale corsivo (non firmato) apparso sul suo giornale del 27 maggio a commen-to della notizia e delle prese di posizione del presidente del Folcioni, Cabini e del direttore, Lupo Pasini. E’ vero che il Folcio-ni non è una scuola dell’obbligo, ma pro-prio perché in un Paese come il nostro di grandi tradizioni musicali nella scuola dell’obbligo la musica è negletta, un istitu-to come il Folcioni deve essere sostenuto e valorizzato sia dall’amministrazione pub-blica che dai cittadini. Da alcuni anni con-divido la decisione del Consiglio direttivo dell’Avis di Crema (ne sono membro) di collaborare con l’Istituto Folcioni contri-buendo finanziariamente ad alcune sue iniziative. Collaborazione positiva che ha teso a coniugare due importanti messaggi: cultura e solidarietà. Mi chiedo, sarà anco-ra possibile? Sostenere il Folcioni non cre-do significhi “fare come nelle ex repubbli-che sovietiche”, ma difendere un patrimo-nio culturale che onora la nostra città.

Mario TaccaCrema

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DOPO IL VOTO

Se il premier fosse coerentedarebbe le dimissioni

Egregio direttore,se sapesse quante volte durante la recen-te campagna elettorale avrei voluto ri-spondere a chi, auspicando in esito diver-so, definiva in tono chiaramente dispre-giativo sinistrosi o catto-comunisti tutti coloro che osavano criticare il governo. Invece ho atteso pazientemente fino a quando, lunedì 30 maggio, a parlare sono state Milano, Napoli e tanti altri Comuni che finalmente hanno smesso di credere alle favole del premier [...] I giovani, le don-ne, la così detta società civile che sembra-vano lobotomizzati si sono svegliati, esa-sperati dai toni aspri della campagna elettorale hanno scelto un magistrato ed un uomo dichiaratamente di sinistra. Una beffa per il “nostro piccolo uomo” che aveva definito queste due categorie un cancro, una iattura per il Paese e con il loro voto hanno preso a schiaffi il Caima-no. Naturalmente è presto per cantar vit-toria, ma vedere Lupi con il sorriso tirato, Cicchitto impietrito e Amicone finalmente zittito da Lerner è stata una liberazione. Neppure Cl è riuscita a fare il miracolo, il partito travestito da movimento religioso, convinto che il potere sia il mezzo per di-vulgare il pensiero cristiano, ha fallito. Lar-ga parte del mondo cattolico non ha sop-portato gli attacchi al Card [...] Ora diranno che il voto è amministrativo, ma fu proprio B. ad ammonire i suoi dicendo: «Non è un voto ordinario per sindaci o presidenti di provincia, è un voto su cui si gioca il futu-ro mio e della legislatura». Se l’uomo fos-se coerente ed avesse un filo di dignità libererebbe il Paese dalla sua sempre più ingombrante presenza; l’importante ora è non lasciargli il tempo di risorgere.

Rosa Maria MarchesiCremona

Egregio direttore,da qualche anno il Comune di Cremona ha at-tivato lo sportello Spaziocomune, a supporto del servizio Urp. Nei locali di Piazza Stradivari si possono trovare numerosi servizi, per lo più gratuiti, rivolti ai cittadini e ai turisti di Cremona: è possibile prendere visione degli atti ammini-strativi, chiedere moduli, navigare in internet, accedere a sportelli specialistici, leggere i prin-cipali quotidiani, assistere alle numerose con-ferenze organizzate nella saletta eventi... Un servizio che sembrerebbe funzionare bene, an-che grazie agli sforzi e alla disponibilità del personale e che risulta apprezzato dai cittadini, come dimostrano i dati dell’indagine di gradi-mento pubblicato sul sito del Comune: il 93,5% degli utenti è soddisfatto. Un servizio che nel-le intenzioni degli amministratori serve per av-vicinare i cittadini al Comune, garantendo un canale di comunicazione semplice, diretto e trasparente. L’apertura del parcheggio di piaz-za Marconi però ha causato lo spostamento di

alcune bancarelle del mercato settimanale, po-sizionate proprio davanti a Spaziocomu-ne. Questa modifica, se da un lato può sem-brare funzionale al riassetto del mercato, è un segno della (scarsa) attenzione che la Giunta ha verso di noi, oscurando proprio il punto di incontro privilegiato tra cittadini e istituzio-ne. Diciamo qualcosa anche sulle uscite, so-prattutto quelle di sicurezza. In barba a qual-siasi norma relativa all'esodo in caso di perico-lo (e a ogni logica di buon senso), tutti gli spazi antistanti alle uscite di sicurezza sono stati completamente ostruiti dai camion degli ambu-lanti in sosta, non c’è nemmeno lo spazio per aprire le porte. A parte le norme, anche un bambino capisce che è tanto inutile (e forse illegale) mettere le porte di sicurezza se poi da-vanti a queste viene parcheggiato un bel furgo-ne! La soluzione adottata non ci sembra che possa garantire la sicurezza dei lavoratori di Spaziocomune e degli utenti.

Luci Cremona

Focus Spaziocomune: quando c’è il mercato, l’ingresso in piazza “scompare”. Di chi è la colpa?

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Gentile dottoressa,qualche anno fa ho donato il mio appar-tamento al mare a mio nipote, ma a causa di difficoltà economiche sopravvenute ho dovuto chiedergli di venderlo. Mio nipote, tuttavia, si è rifiutato. Vorrei pertanto re-vocare la donazione per ingratitudine. Cosa ne pensa?

Davide***

Temo che la cosa non sia possibile. Infatti, se è vero che la donazione può essere revocata per ingratitudine, è altret-tanto vero che nelle ipotesi di ingratitudi-ne non è contemplato il rifiuto a vendere. In altri termini, il nostro codice civile pre-vede, ai sensi dell’art. 801 cc., delle ipo-tesi tassative di revocabilità della dona-zione per ingratitudine, quali l’ingiuria grave verso il donante, l’aver dolosamen-te arrecato grave pregiudizio al patrimo-

nio del donante, l’aver rifiutato indebita-mente gli alimenti dovuti al donante. Nel caso in esame, l’ingiuria grave verso il donante è la fattispecie da esaminare ai fini del quesito propostomi dal signor Da-vide. In particolare, secondo la Suprema Corte, l’ingiuria grave, richiesta quale pre-supposto necessario per la revocabilità di una donazione, ricorre quando il benefi-ciario ha leso con il proprio comporta-mento il patrimonio morale ed affettivo del donante se la lesione è avvenuta per effetto dell’animosità ed avversione nutri-te dal donatario verso il donante. Inoltre l’ingiuria grave richiede un'azione consa-pevole e volontaria del donatario diretta-mente volta contro il patrimonio morale del donante, risolvendosi in una manife-stazione di perversa animosità verso il

donante idonea a giustificare il pentimen-to rispetto alla donazione fatta in prece-denza. A ben vedere, il rifiuto che suo ni-pote le ha opposto, non integra affatto l’ipotesi dell’ingiuria grave verso il donan-te, così come descritta dalla Suprema Corte. La richiesta di vendere l’apparta-mento, in realtà maschera una pretesa di restituzione del bene. Pretesa legittima-mente rifiutata da suo nipote indipenden-temente dai motivi della stessa. Infatti, non possono essere ritenuti ingiuria grave tutti quei comportamenti di reazione legit-tima a tale richiesta. Pertanto, mancando il requisito dell’ingiuria grave, non può as-solutamente concretizzarsi l’ipotesi della revoca della donazione per ingratitudine.

Le domande vanno inviate a: [email protected]

La donazione va revocatasolo per ingiuria grave

A cura della dott.ssa Emilia Codignola

Lettere 13Venerdì 3 Giugno 2011

Page 14: Il Piccolo del Cremasco

Ha preso il via la tradizionale festa dell’Oratorio dei Sabbioni denominata «E’ festa insieme…a Te» che ha taglia-to quest’anno il traguardo della 15° edizione. L’appuntamento si articolerà anche nelle giornate di sabato 4, do-menica 5, giovedì 9, venerdì 10, saba-to 11 e domenica 12 giugno propo-nendo un ricco “menù” a base di buo-na cucina, tanta musica, giochi e di-vertimento per i piccini e, soprattutto, «overdosi di allegria e amicizia».

Irresistibili, come sempre, le tenta-zioni per gli amanti della buona cuci-na: dagli immancabili tortelli nostrani agli ormai famosissimi “stinchi” al for-no, senza dimenticarsi dell’impareg-

giabile fritto di mare o del sempre gu-stosissimo foiolo, tanto per fare qual-che esempio, oltre alle “paradisiache” creazioni sfornate dagli «angeli della pizza» e alle invitanti piadine, salamel-le, bruschette e patatine. Il tutto “an-naffiato” da tanta buona musica.

La stagione del mini-basket organizzata dalla Pallacanestro Crema ha trovato la propria degna conclusione all’interno della palestra di via Do-gali. Infatti alle ore 15 ha avuto inizio la festa di fi-ne anno che ha coinvolto tutti i bambini che du-rante la stagione si sono avvicinati al mondo del basket, natural-mente accompagnati dai genitori.

La festa si può definire perfettamente riuscita, i bambini si sono divertiti e hanno mostrato tutto quello che hanno imparato

dagli istruttori Livio Tinti, Luca Ogliari e Fabio Ci-sarri. Sono state svolte delle prove di abilità al tiro e al palleggio e ov-viamente non sono man-cate le partitelle. Alla fine i migliori sono stati pre-miati dai giocatori della prima squadra.

Domenica 12 Giugno presso la sede della Pallacanestro Crema all’oratorio di San Benedetto in Piazza Garibaldi si terrà la festa di fine anno della società, durante la quale interverranno di-rigenti, giocatori e tifosi.

CREMA14 Venerdì 3 Giugno 2011

di Gionata Agisti

dati comunali parlano di 80 aper-ture all'anno di nuovi esercizi commerciali, ma dicono pure che la metà di questi chiude. Si difen-dono bene bar e ristoranti - ce ne

sono 163 -, che segnano un vero e pro-prio record, considerata la media nazio-nale, ma per il resto, in generale, le diffi-coltà sono evidenti. Ci ha provato l'Asvi-com a dare una delle tante soluzioni possibili: mercoledì scorso, durante la riunione del Distretto del Commercio, è stata lanciata l'idea dell'apertura serale, il giovedì, dei negozi di abbigliamento, uno dei settori più in sofferenza.

«La proposta di tenere aperti i negozi la sera in centro nasce dalla volontà di vivacizzarlo, di attirare visitatori anche durante la settimana e di dare nuove opportunità di incasso ai commercianti, preso atto delle diverse esigenze d’ac-quisto da parte dei consumatori» ci

spiega il presidente, Berlino Tazza. «Abbiamo proposto questa soluzione, perché siamo consapevoli del successo che simili iniziative hanno riscosso in

altre città d’Italia. L’idea è piaciuta mol-to anche all'assessore Maurizio Bor-ghetti».

«Riteniamo» continua Berlino Tazza,

«che, con i giusti accorgimenti, neces-sari perché l’evento possa essere vera-mente appetibile, l’apertura serale com-porti molti benefici sia a livello di volume di affari sia, più in generale, in termini estetici: migliorare il volto della città e rendere il centro attrattivo è una prero-gativa che vale la pena di perseguire, se si vuole stare al passo con i tempi e competere con le realtà vicine».

Un fattore chiave, però, essenziale a garanzia di un successo dell’iniziativa, per il presidente Tazza dovrebbe essere l’organizzazione di eventi collaterali: «Si potrebbero immaginare manifestazioni come mostre di auto e moto d’epoca, esibizioni di artisti di strada, spazi e ini-ziative per lo svago dei più piccoli, eventi culturali collaterali in realtà limi-trofe: museo, biblioteca, arena e teatro. Dovrà anche essere previsto un robusto piano informativo, che pubblicizzi la notte bianca nei paesi limitrofi».

La proposta di Asvicom verrà discus-

sa nei prossimi giorni da tutte le asso-ciazioni di categoria, insieme all'asses-sore Borghetti, che precisa: «L'idea mi sembra positiva e personalmente mi convince, purché non si faccia affida-mento su grandi interventi da parte del Comune, soprattutto in una situazione, come quella attuale, dove i soldi a no-stra disposizione sono veramente limi-tati. Abbiamo già cercato più volte di intervenire per abbellire il centro cittadi-no, ma non è certo una manifestazione che può fare la differenza».

L'assessore, un'idea in mente per ri-lanciare il commercio ce l'ha, ma sa anche che non è vista di buon occhio dalla maggior parte degli interessati: «Bisogna che i commercianti prendano atto dei mutamenti e considerino quindi l'opportunità di aprire un'attività anche lontano dal centro. Ci sono già molti negozi di abbigliamento nel centro sto-rico, non credo che alimentare una con-correnza spietata faccia così bene».

I

Fabbriche: chi va bene e chi no. Cassa e ritmi di crescita troppo lenti 29° Torneo della Pace: pronti, via!

Tutto è pronto, il Torneo della Pace di Offanengo è ormai sulla ri-ga di partenza. Domenica 5 giugno verrà dato il calcio d’inizio alla 29esima edizione del notturno 5+1, che si concluderà con le finali del 3 luglio. Parallelamente, prenderà il via anche il Superslam Beach Vol-ley Tournament 2011. L’intera ma-nifestazione sportiva - sotto il no-me di «Spring Sports 2011» è orga-nizzata dal Centro sportivo oratorio di Offanengo, in collaborazione con il gruppo amatoriale volley del C.S.O., il C.S.I. di Crema e l’Asses-sorato allo Sport del Comune di Offanengo.

I tornei di beach volley si svolge-ranno anch’essi presso la zona gioco dell’Oratorio e inizieranno dopo il 7 giugno, a iscrizioni con-cluse. Previsti il torneo misto over 14 a quattro giocatori (2 femmine + 2 maschi), il torneo maschile e femminile over 14 a tre, il torneo elementari e medie a sei e, infine, la sfida marito e moglie (2+2).

Immancabile tappa nel corso della manifestazione, «l’Atelier del-la salamela» - il servizio bar e risto-ro con salamelle, tortelli cremaschi e gnocco fritto, attivo dalle ore 20durante i tornei infrasettimanali e dalle 19,30 la domenica - per gli atleti affaticati e gli sportivi della forchetta.

Qualcosa si muove nel setto-re metalmeccanico, il più colpito dagli effetti della crisi. Alcune aziende, soprattutto le più strut-turate, stanno riprendendo for-za, a piccoli passi però. «Ci si sta muovendo troppo lentamen-te» è il parere di Omar Catta-neo, della Fim-Cisl. «Bisogna che diamo tutti un’accelerata, imprenditori e sindacati, per ar-rivare a soluzioni di prospettiva a breve termine. Il tasso di di-soccupazione nel Cremonese è pari al 6,6%, una percentuale troppo alta, che non può essere retta a lungo».

Per fortuna, sono solo due le aziende che al momento danno più problemi e non da ieri: la Koch di Bagnolo Cremasco, for-te di 190 dipendenti, che si trova

costretta a rallentare la produ-zione e, dopo 13 settimane di cassa, ne ha richieste ancora altrettante, e la Faip di Vaiano, che i sindacati seguono ormai da tre anni e che, non essendo bastate la cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria, dovrà rivedere il suo piano indu-striale e probabilmente arrivare a un ridimensionamento della propria produzione. I suoi di-pendenti sono circa 120.

Le cose vanno meglio per la Bosch di Offanengo, che sem-bra aver imboccato una strada in discesa. L'azienda sta lavo-rando per garantirsi una ripar-tenza entro il 2013 e, se tutto andrà secondo i piani, ci potrà essere un beneficio anche a li-vello occupazionale per i suoi

400 dipendenti, con possibile ampliamento dell'organico. Per quanto riguarda le altre imprese del settore, se è vero che non ci sono rischi di esuberi, il contesto non è comunque dei più rosei: la maggior parte delle attività pro-duttive - quelle dai 40 dipenden-ti in giù – arranca e si affida alla

cassa integrazione in deroga. «Queste piccole e piccolissi-

me aziende non riescono anco-ra a vedere la luce» continua Cattaneo. «Per questo motivo, penso che ciò che rimane del 2011 sarà ancora un periodo di attesa. Molto dipenderà dal comportamento delle associa-

zioni degli imprenditori e dai sin-dacati, che devono trovare un accordo per preparare il terreno a una crescita, in termini di ap-petibilità dell'offerta e di incenti-vi agli investimenti. Occorre una fotografia del territorio, dove in-dividuare i settori destinati a perdere la loro importanza e quelli dove, invece, c'è una pos-sibilità di sviluppo. A mio parere, è imprescindibile che, oltre al terziario - in espansione -, si debba puntare anche al rilancio delle aziende manifatturiere e metalmeccaniche, per quanto riguarda l'innovazione tecnolo-gica e la crescita professionale. Per essere ottimisti, però, i ritmi di crescita sono ancora troppo lenti».

Gionata Agisti

Sabbioni, oratorio: «Festa insieme…A te!» Minibasket Crema: la meritata festa di fi ne anno

Azienda del cremasco RICERCA AGENTI introdotti nei canali bar, pasticceria, pa-nifi ci, ho.re.ca per la vendita di prodotti surgelati. Offresi provvigioni interessanti. Contattare solo se con requisiti richiesti

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Contro la crisi, negozi aperti di seraLa proposta è di Asvicom. Che chiede eventi collaterali. L’idea piace anche all’assessore Borghetti

Page 15: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

è il rischio di alterare le di-namiche del mercato immo-biliare cittadino? E di altera-re i precari equilibri del Pgt fra sviluppo urbano ed au-

mento della popolazione?»: nel Cda dei Benefattori Cremaschi che propone la realizzazione della nuova Cittadella dell’Anziano, ci si interroga sui ritardi e sulle incertezze che sembrano caratte-rizzare le decisioni del comune di Crema circa la richiesta della Fondazione di ri-valutare aree ed edifici di proprietà per immetterli più pregiati sul mercato.

Tanto che al più impegnativo «Accor-do di programma» presentato più di un anno fa, ora si tratta di dar corso a un più semplice «Protocollo di Intesa». Certo, un Protocollo impegnativo per il comune che dovrebbe darvi corso togliendo i vincoli di destinazione pubblica sui fab-bricati di via Zurla e di via Kennedy pre-visti dal Prg per consegnarli alla loro tra-sformazione in edifici per la residenza.

«Ci vorrebbe un consenso più ampio che non quello della sola attuale mag-gioranza di centrodestra, che magari, per di più, sconta anche qualche defe-zione al proprio interno…». Il dottor Alessandro Inzoli (il padre Giovanni è stato il primo primario dell’istituto socio-assistenziale di Crema) fa parte del Cda della Fondazione Benefattori Cremaschi in quota Pd e non fa mistero della pro-pria posizione favorevole alla realizza-

zione della Cittadella dell’Anziano; nello stesso tempo però esprime qualche preoccupazione rispetto alla posizione fin qui mantenuta dalle minoranze con-siliari fatta più di perplessità e di dubbi piuttosto che di consenso.

«Una realizzazione di questo genere che comporta l’investimento di cospi-

cue somme di denaro - almeno 40 milio-ni di euro - e tempi non brevi, avrebbe bisogno di un consenso ampio fra le forze politiche consiliari della città. Basti pensare che fra un anno a Crema si do-vrà procedere alle elezioni amministrati-ve: un eventuale cambio di maggioranza politica non dovrebbe pregiudicare

un’operazione già avviata. Attualmente con la posizione critica delle minoranze, è troppo alto il rischio per un progetto che comporterà anni di impegno».

D’altra parte, Inzoli non si nasconde qualche necessario approfondimento o aggiornamento dello studio preliminare di un anno fa: «Lo studio Progea è in effetti in parte già superato dalle nuove normative regionali: le cure intermedie, allora previste in capo al settore assi-stenziale, ora come cure sub-acute, devono far capo direttamente alla com-petenza ospedaliera. Questo permette-rebbe al “Kennedy” di recuperare 20 posti letto dal nucleo attualmente chiu-so per essere messi liberamente a di-sposizione dell’utenza, ampliando l’of-ferta e permettendo quindi un recupero di risorse. Sono questioni di merito “ag-giunge Inzoli”che, accanto ad altre, for-se potrebbero consentire di aprire un dialogo con le posizioni critiche della

minoranza di centrosinistra e strapparle se non un consenso almeno un atteg-giamento che eviti lo scontro politico aperto e definitivo».

Che fare? La discussione in atto per la definitiva approvazione del Pgt do-vrebbe favorire scelte maggiormente condivise anche su quest’importante questione che, fra l’altro, coinvolge una parte non piccola del centro storico cit-tadino. Nel frattempo la Fondazione ha firmato il preliminare d’acquisto dell’area necessaria per la nuova Cittadella nei pressi dell’ospedale di Crema; c’è tem-po fino alla prossima primavera per perfezionare la definitiva acquisizione dell’area.

Saranno sufficienti i prossimi mesi perché il comune definisca quanto da tempo la Fondazione Benefattori Cre-maschi chiede? Certo, oltre la prossima primavera si va fuori tempo massimo: incalzano le elezioni amministrative.

Incontro conviviale del Rotary 2050 di Crema martedì scorso su un tema partico-larmente di attualità: «il federalismo fisca-le». Relatore il professore di Diritto pubbli-co comparato di Pavia, Giuseppe Ferrari. Introdotto dal presidente del sodalizio cre-masco Beppe Samanni, il professor Fer-rari ha presentato una panoramica storica del processo di avvicinamento al federali-smo fiscale condotto dal nostro Paese.

Ha iniziato affermando che ormai il 50% dei Paesi più importanti al mondo ha un sistema di federalismo, dagli Usa al Canada, al Belgio, per citarne a caso solo alcuni. Anche l’Italia si è avviata da tempo sulla strada di quello che più correttamen-te andrebbe definito «regionalismo di 2°

generazione» avviato in pratica con la revi-sione del titolo 5° della Costituzione.

Si tratta di invertire la tendenza e di ar-rivare ad una autonomia finanziaria degli enti locali basata su tributi ed entrate pro-prie. Sarebbe ingiusto non introdurre ele-menti di equità distributiva cosa a cui ov-via il fondo perequativo governato dallo Stato e finalizzato a riequilibrare la situa-zione entrate-spese per le diverse situa-zioni regionali. Si tratta di un lavoro ancora in corso d’opera, perché individuare i «co-sti standard» per i diversi servizi non è cosa facile in un Paese così differenziato come l’Italia.

Fino ad ora sono entrati in vigore il decreto sul federalismo demaniale, quello

su Roma capitale, il federalismo munici-pale e quello regionale. Crisi economica e stabilità di governo determineranno il proseguo del cammino. Un cammino co-munque oramai irreversibile perché con-diviso negli aspetti fondamentali da en-trambi gli schieramenti politici e perché Anci (associazione dei comuni), Upi (as-sociazione delle province) e la Conferen-za stato-regioni sono ormai determinate a proseguire il cammino della riforma fede-rale. E’ quindi un passo imprescindibile quello che abbiamo davanti da compiere, come occasione di riordino del sistema delle entrate e delle spesa senza del qua-le l’Italia rischia la marginalizzazione ri-spetto all’Europa.

Dopo essersi ritrovati ad inizio stagione per la motobenedizione, i soci ed amici del Moto club Crema hanno aderito in gruppo alla visita all’Acquario di Genova. L’iniziativa proposta dal club cremasco ha ottenuto un buon successo ed incuriosito i partecipanti.

Tra le prossime iniziative di giugno ci saranno due tra i più importanti appunta-menti della scaletta di eventi 2011.

Il 2 giugno infatti sarà la volta delle gite di medio e lungo tragitto. Parte dei moto-ciclisti raggiungerà come metà la bellissi-ma Isola d’Elba in occasione del week end lungo. Per il gruppo “grandi viaggi”, che l’anno scorso ha percorso le strade della Polonia, quest’ anno sarà la volta invece della Francia e Normandia. La gita durerà 7 giorni con un tragitto di più di 3000km.

Per le moto d’epoca il club aderirà per il secondo anno all’ esposizione di moto d’epoca organizzata a Soresina dal club Nino previ ed intitolata «Moto da Gran Pregio». Le motociclette, costruite sino al 1970, saranno in esposizione dalle 19 di sabato 25 giugno in via Genala.

C’

Rotary: il federalismo fi scale. E' irreversibile Moto club Crema: tutti in gita a Genova

Lui, Alessandro Inzoli, membro del Cda di Benefattori Cremaschi, è favorevole

«Cittadella dell’anziano, ancheil Pd non abbia dubbi». Vantaggi

Sopra, la Casalbergo di via Zurla.A destra, l'entrata del Kennedy.

Crema 15Venerdì 3 Giugno 2011

TRIBUNALE DI CREMAEsec. Civ. R.G.E. N. 126/2009 - G.E. Dr. Salvatore Cappelleri

Registro incarichi N. 94/2010 - Avv. Giuseppe Moretti

AVVISO DI VENDITA DI IMMOBILI (terzo esperimento)Vendita senza incanto: 20 settembre 2011, alle ore 16,30 nello studio dell’Avv. Giuseppe Moretti, professionista delegato, in Crema, Via Frecavalli, 30. Lotto A, lotto B, lotto C, lotto D, lotto E e lotto F in Comune di Offanengo, Via Mulino Venturino,Lotto A, piena proprietà di allevamento per suini, dismesso da due anni, con annesso villino di pertinenza ad uso abitazione, edifi cati su area di mq. 21.280 catastali, completamente recintata. L’allevamento è costituito da tredici porcilaie, portici, vecchi fabbricati, vasche di stoccaggio del liquame e accessori vari, della superfi cie di mq. 2.897,00 circa di stalle oltre a mq. 473,00 circa di parchetti e precisamente da: - porcilaia per allevamento scrofe consistente in un fabbricato, contiguo al portico per deposito attrezzi, costituito da diciassette box con accesso dal corridoio in lato nord;- porcilaia per l’ingrasso consistente in un fabbricato suddiviso con muretti interni in venti box con accesso dal corridoio interno e con annesso parchetto esterno scoperto; - porcilaia per verri consistente in un fabbricato disposto su due corpi di fabbrica di cui uno, conti-guo a quello per il ricovero delle scrofe e ad esso comunicante, costituito da dieci box con annessi parchetti esterni scoperti che si estendono per tutta la lunghezza del fabbricato, con accesso dal corridoio posto in lato est comunicante anche con il locale chiuso confi nante facente parte dell’altro corpo di fabbrica costituito in parte da locale chiuso ed in parte da portico; - porcilaia per fecondazione scrofe consistente in un fabbricato, contiguo a quello per i verri, co-stituito da sei box con accesso dal corridoio posto in lato est e con annessi due pollai confi nanti in lato est; - porcilaia per magronaggio consistente in un fabbricato costituito da quattro locali con accesso dal corridoio esterno coperto in lato est, ogni locale è suddiviso in sei box, con annessi due locali per la preparazione degli alimenti posti in lato nord; - porcilaia per lo svezzamento consistente in un fabbricato suddiviso in cinque stanzoni, ogni stan-zone è diviso in dodici box con accesso dal corridoio in lato est e con annesse tre autorimesse confi nanti e locale autoclave utilizzato come locale caldaia situato nella parte terminale del capan-none; - tre porcilaie per il parto consistenti in tre fabbricati di cui il primo è diviso in due stanzoni, ciascuno dei quali destinato a contenere venti gabbie parto da disporsi in doppia fi la con la formazione di tre corridoi; il secondo è diviso in due stanzoni contenenti ventiquattro gabbie parto con annessi due parchetti lungo i lati nord e sud della lunghezza pari a quella del fabbricato, con annesso piccolo locale caldaia in lato ovest; il terzo è diviso in due stanzoni contenenti ventiquattro gabbie parto con annessi parchetti esterni lungo i lati nord e sud della lunghezza pari a quella del fabbricato; - porcilaia per scrofette da rimonta consistente in un fabbricato diviso con muretti in dieci box con accesso dal corridoio laterale in lato ovest ed annessi parchetti esterni coperti; - tre piccole porcilaie per scrofe gestanti consistenti in tre fabbricati in disuso e diroccati con an-nessi parchetti esterni, - portico per ricovero attrezzi, tettoia in parte chiusa e parzialmente crollata, vecchio fabbricato ad uso magazzino, pesa a ponte elettronica costituita da un locale, vasca rettangolare e altra vasca circolare per lo stoccaggio del liquame.Il villino ad uso abitazione, della superfi cie commerciale complessiva di mq. 217,00 circa, di perti-nenza dell’allevamento, disposto su due piani, è ubicato in angolo sud-est del complesso produttivo

ed ha un portico ed area di pertinenza adibita a giardino. E’ costituito, al piano rialzato, da ingresso, corridoio centrale e bagno, soggiorno-pranzo, cucina, tre camere e scala; al piano seminterrato da cantina, lavanderia, locale caldaia e altri due locali, questi ultimi due con fi niture al civile, nonché da piccolo fabbricato di pertinenza in corpo di fabbrica staccato costituito da lavanderia, deposito, due docce e un wc. Prezzo base € 561.854,25 (cinquecentosessantunomilaottocentocinquan-taquattro/25);Lotto B, piena proprietà di due unità immobiliari in disuso, l’una costituita da un vecchio mulino censito come deposito e l’altra censita come tettoia chiusa. Il vecchio mulino fa parte di un più ampio fabbricato costituito da due corpi di fabbrica di cui uno posto a nord e l’altro a sud dell’area cortilizia di pertinenza. Il corpo di fabbrica posto a nord del cor-tile è costituito da un piccolo portico, un ripostiglio e due locali di cui uno trattasi di ex stalletta per maiali e l’altro trattasi di magazzino. Il copro di fabbrica posto a sud del cortile, consistente in mulino per la macinazione del grano, è disposto in parte su due ed in parte su tre piani ed è costituito al piano terra, da portico e tre locali ad uso deposito, locale con il vecchio impianto di macinazione, scala a rampa unica; al piano primo da quattro locali adibiti a deposito; al piano secondo da due locali sottotetto. La tettoia è costituita da un unico locale rustico di mq. 48 e fa parte di un più ampio fabbricato di un piano. Prezzo base € 49.331, 25 (quarantanovemilatrecentotrentuno/25);Lotto C, piena proprietà di terreno agricolo, coltivato a prato stabile, della Superfi cie di ha 00.31.00. Prezzo base € 18.130,50 (diciottomilacentotrenta/50);Lotto D, piena proprietà di due terreni agricoli, coltivati a prato stabile, della Superfi cie rispettiva-mente di ha 00.48.80 ed ha 00.38.30. Prezzo base € 50.941,69 (cinquantamilanovecentoquaran-tuno/69);Lotto E, piena proprietà di terreno agricolo, coltivato a prato stabile, della Superfi cie di ha 00.44.30. Prezzo base € 25.910,44 (venticinquemilanovecentodieci/44);Lotto F, piena proprietà di terreno agricolo, coltivato a prato stabile, della Superfi cie di ha 00.45.00. Prezzo base € 26.319,94 (ventiseimilatrecentodiciannove/94); Offerte da depositare, per ogni singolo lotto, in bollo ed in busta chiusa, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, nella quale va inserito l’assegno circolare, per cauzione, non trasferibile, dell’importo pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Proc. Esec. Imm. N. 126/2009 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 6 ottobre 2011, alle ore 16,30 nello studio dell’Avvocato delegato, prezzo base dei sei lotti: lotto A € 561.854,25, offerte in aumento non inferiori ad € 20.000,00; lotto B € 49.331,25, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00; lotto C € 18.130,50 offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00; lotto D € 50.941,69, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00; lotto E € 25.910,44, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00 e lotto F € 26.319,94, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, per ogni singolo lotto, in bollo, va depo-sitata presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, unitamente all’assegno circolare, come sopra indicato, dell’ importo pari al 10% del prezzo base e medesima intestazione. Maggiori informazioni presso: l’Avv. Giuseppe Moretti, Tel. 0373/84938-Fax 0373/86357, e-mail [email protected]; il custode giudiziario nominato, Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta Srl, Tel. 0373/80250, anche per visionare l’immobile; la Cancelleria del Tribunale di Crema ove potranno essere chieste anche informazioni relative alle generalità del debitore. Relazione di stima, ordinanza di vendita e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita sono pubblicati sui siti internet www.crema.astagiudiziaria.com e www.astagiudiziaria.com. Crema, lì 27 maggio 2011 Avv. Giuseppe Moretti

Page 16: Il Piccolo del Cremasco

di Gionata Agisti

er la tredicesima volta, il Franco Agosti-no Teatro Festival ha impreziosito la città con la sua kermesse, raggiungen-do il culmine nella giornata di sabato scorso, quando a sfilare verso il Cam-

po di Marte, insieme alla parata guidata dalla banda di Castelleone «Giuseppe Verdi» - al suo direttore, Michele Lombardi, si devono anche le musiche di questa edizione -, c'erano 5mila per-sone, soprattutto bambini: la stragrande maggio-ranza dei partecipanti e i veri protagonisti di questa festa.

Come ogni anno, il Fatf ha richiesto una lunga preparazione: si è partiti a settembre dell'anno scorso, con la presentazione degli eventi, a otto-bre, poi, l'avvio dei laboratori nelle scuole, a no-vembre la formazione degli operatori, per arrivare infine alle quattro intense giornate, che hanno concretizzato un lavoro lungo e accurato. In que-sti quattro giorni, Crema ha giocato il ruolo di polo europeo del teatro per ragazzi, coinvolti a centinaia nelle loro scuole dagli organizzatori, con proposte di ogni tipo: teatro, musica, danza e scrittura.

Ai ragazzi del liceo Artistico «Munari» e alla loro professoressa Mariola Groppelli si devono le scenografie della festa, mentre la regia di Ni-cola Cazzalini si è avvalsa della preziosa colla-borazione dell’artista Marcello Chiarenza. Mer-coledì 25 maggio, giornata dedicata alle scuole

medie, ha vinto l'istituto «Falcone» di Cassina de’ Pecchi, con lo spettacolo «Una storia...tante sto-rie»; secondi classificati, ex aequo: gli studenti di Vespolate e di Novara. Giovedì 26, invece, si so-no imposti nel giorno dedicato alle scuole supe-riori, gli studenti francesi di Melun, da tempo ge-mellati con la manifestazione.

Il loro lavoro: «Benvenuti a Nubicuculia», è stato preferito agli allestimenti degli studenti di Genova e Oleggo, entrambi secondi a pari meri-to. I due spettacoli vincitori avranno l'onore di poter essere replicati al Piccolo Teatro di Milano,

il prossimo venerdì 10 giugno. C'erano due giurie chiamate a premiare i lavori degli studenti: una, cosiddetta di esperti, e l'altra composta da 400 ragazzi di Crema, a cui si sono aggiunti anche studenti inglesi e svizzeri; del resto, il Franco Agostino Teatro Festival è ormai un evento inter-nazionale e, testimoni della sua rilevanza, sono la medaglia conferita dalla Presidenza della Repub-blica italiana, per il terzo anno consecutivo, e quella della Repubblica francese, per il lavoro che il Fatf sta svolgendo con i ragazzi d'Oltralpe.

«Sono molto contenta» è il commento entusia-sta dell'organizzatrice, Gloria Angelotti. «Il fatto che sia andato tutto liscio dà quasi l'impressione che sia stato un compito facile, in realtà si è lavo-rato tantissimo per la buona riuscita di questa edizione, con rigore e impegno. Il mio grandissi-mo ringraziamento non può che andare ai ragazzi del mio staff, veramente fantastici; alcuni di loro hanno anche preso ferie per potersi dedicare all'organizzazione della festa».

Dopo il tema del 2010, il coraggio, quest'anno il filo conduttore era la speranza, per quale moti-vo? «Abbiamo scelto questo tema perché credia-mo che in questi momenti difficili occorra sapersi mettere in gioco in prima persona, senza aspet-tare che siano sempre gli altri a fare qualcosa per noi. In questo senso si tratta di una speranza at-tiva, con uno sguardo ottimista verso il futuro. Per questo, come naturale conseguenza, l'anno prossimo vogliamo rilanciare il messaggio, pun-tando sulla fiducia».

Crema

Il «Franco Agostino Festival» ha invaso Crema: sabato c’erano 5mila persone

Crema16 Venerdì 3 Giugno 2011

P

Dopo la splendida vittoria nella finale regionale allievi di Busto Arsi-zio, la forte squadra dell’Istituto Ga-lilei di Crema ha centrato l’obiettivo di salire sul podio alla finale Nazio-nale di Roma dei campionati sporti-vi studenteschi di atletica leggera, dove ha colto un brillantissimo terzo posto.

Luca Cacopardo, Davide Car-pani, Paolo Vailati, Mauro Bom-belli, Marco Occhio, Luigi Nardò e Gian Carlo Grana, accompagnati dai loro insegnanti di educazione fi-sica Annibale Cappellazzi, Gio-vanna Achilli e Daniela Piazza, sono scesi sulla pista e sulle peda-ne dello stadio della Farnesina cari-cati a dovere e non hanno deluso le aspettative della vigilia centrando un memorabile bronzo con punti 6.553. Entusiasmo alle stelle anche

per gli eccellenti risultati individuali ottenuti dai magnifici sette studenti cremaschi.

Luca Cacopardo ha vinto la gara del salto in lungo con l’ottima misu-ra di metri 6,57 e si è piazzato terzo sui metri 110 ostacoli con il tempo di 14.53. Davide Carpani si è impo-sto sui metri 400 piani vincendo con il tempo di 50.14 e si è poi cimenta-to nel getto del peso lanciando a metri 7,75. Paolo Vailati si è classifi-cato secondo nel getto del peso e ha saltato a metri 1,55 nell’alto. Mauro Bombelli ha colto l’undicesi-mo posto nel salto in alto con la misura di metri 1,70 e ha corso i metri 100 in 12.38. Marco Occhio ha corso i metri 100 in 12.68 e ha salta-to nel lungo a metri 4,99. Luigi Nardò ha saltato nell’alto a metri 1,61 e ha concluso i metri 100 col

tempo di 13.06. Gian Carlo Grana ha concluso la gara del lancio del disco in settima posizione con la misura di metri 31,38 e ha saltato a metri 3,86 nel lungo.

Stupendo anche il terzo posto ottenuto dalla staffetta svedese composta da Marco Occhio, Mauro

Bombelli, Luca Cacopardo e Davide Carpani che ha chiuso i mille metri con il tempo di 2:03.53.

Un risultato di squadra di presti-gio, con prestazioni individuali di eccellente caratura tecnica, oltre ad un’esperienza esaltante che rimarrà impressa tra i ricordi più belli.

Da mercoledì 1 giugno a martedì 7 giugno, presso la zona artigianale di Romanengo, prenderà il via la festa del PD dei circoli di Romanengo, Soncino ed Offanengo.Tutte le sere ci saranno le orchestre che daranno il via alle danze:mercoledì 1 giugno: ORCHESTRA ALIDAgiovedì 2 giugno: ORCHESTRA BATTICUOREvenerdì 3 giugno: ORCHESTRA GINOsabato 4 giugno: ORCHESTRA MAURIZIO e DANIELAdomenica 5 giugno: ORCHESTRA I GIGANTI DEL LISCIOlunedì 6 giugno: ORCHESTRA BRUNALImartedì 7 giugno: ORCHESTRA EMILIANO

L'istituzione della Fanfara nell'Arma dei Carabinieri - che già contava dal 1820 alcuni trombettieri, chiamati «trombetti» - risale ufficialmente al R.D. 18 giugno 1862, nel quale fu stabilito per il Corpo dei Carabinieri Reali di «(...) aumentare la forza degli Stati Maggiori di tutte le Legioni onde... impiegare alcuni uomini al servizio di trombettiere e ... istituire, pres-so la XIV Legione (corrispondente alla Legione Allievi Carabinieri di Torino) che ha un gran numero di uomini concentrati a Napoli e che occorre talvolta riunire... una fanfara di 24 in-dividui (...)». Dispose inoltre: «Gli Stati Maggiori delle 14 Legioni del Corpo dei Carabinieri Reali siano aumentati ciascuno di...1 brigadiere a cavallo, 1 vicebrigadiere a cavallo e 4 carabinieri a cavallo per servire da trombettieri. Di più quello della VII Legione di 1 mare-sciallo d'alloggio a piedi e 5 carabinieri a piedi per la fanfara. E quello della XIV di 1 mare-sciallo d'alloggio maggiore a piedi, 13 carabinieri a piedi e 11 carabinieri a cavallo per la fanfara...». Attualmente 7 reparti dell'Arma - hanno una propria Fanfara.

Romanengo: festa del Pd Curiosità: Fanfara carabinieri, nata il...

Il perché di un successo globaleI dati regionali, riguardo

alle iscrizioni al nuovo anno scolastico 2011-2012, dan-no in testa alla classifica i Licei Scientifici della Lom-bardia. Un risultato che pare in linea con l'esigenza del mercato e che dovrebbe soddi-sfare quanti van-no invocando da tempo studenti maggiormente preparati sul ver-sante delle ma-terie scientifiche e tecnologiche, perché più spen-dibili sul mercato del lavoro, dove la richiesta in tal senso è davvero alta. La tenden-za degli studenti lombardi è con-fermata anche a Crema, dove il risultato, tutta-via, non rispec-chia esattamen-te il dato regio-nale: qui in città, infatti, i risultati non premiano il Liceo Scientifico «Da Vinci», ma sorridono invece al «Galilei», il vecchio Itis, insomma, che batte il “rivale” su un fronte strategico, quello del Liceo delle Scienze applicate, tra l'altro appetibile perché pri-vo dell'insegnamento del la-tino.

L'assegnazione dei diver-si corsi ai rispettivi istituti scolastici avviene a livello provinciale e a Cremona si è deciso che questo particola-re Liceo, che nasce dalla ri-forma Gelmini e dall'espe-rienza del precedente Liceo Tecnologico, venisse asse-gnato a entrambi gli istituti: il «Da Vinci» e il «Galilei». «Il problema» ci spiega Fran-cesca Aschedamini, diri-gente del settore ammini-strativo della scuola diretta dal professor Franco Gallo, «è che quest'anno non ab-biamo un numero di iscritti sufficiente per poter avviare una classe apposita. Negli ultimi due anni, abbiamo sempre registrato una dimi-nuzione nelle iscrizioni: per il prossimo anno scolastico, avremo 104 nuovi alunni contro i 124 del 2010-2011, che si traduce in quattro classi prime, rispetto alle sette di soli tre anni fa. Se-condo noi, la scelta degli studenti delle medie si è

spostata verso il “Galilei” per un nostro problema di strutture e laboratori: la sede del nostro eventuale Liceo delle Scienze applicate si trova in via Benvenuti, di-stante dalla sede principale

di via Stazione». Un problema

logistico, quindi; un problema che non conosce l'istituto diretto dal professor Vincenzo Cap-pelli: il «Galilei» l'anno prossimo avrà 1.351 nuovi studenti, contro i 1286 di quello passato . «La scelta provincia-le di assegnare anche a noi il Li-ceo di Scienze applicate dipen-de dalla nostra esperienza con il Liceo Tecnologi-co, maturata per 15 anni; quel corso era nato proprio per por-tare a un livello liceale la forma-zione scientifico

trasmessa all'Itis. Il “Galilei”, poi, ha il vantaggio di avere una sede unica, dove poter contare su un apparato di laboratori efficiente».

Inoltre, l’istituto di via Ma-tilde di Canossa garantisce ai suoi studenti la possibilità di conseguire importanti certificazioni in lingua ingle-se, informatica e in disegno computerizzato. La sua ade-sione a iniziative culturali di ampia portata, tra le altre: olimpiadi di materia, scambi culturali con studenti e scuo-le di altre nazioni, collabora-zioni di ricerca con il mondo universitario, arricchisce il bagaglio culturale del diplo-mato.

Queste le caratteristiche del Liceo delle Scienze Ap-plicate: 27 ore settimanali nelle classi prime e seconde e 30 ore settimanali nelle classi terze, quarte e quinte, con possibile ampliamento dell’offerta di 2/3 ore setti-manali per attività di recupe-ro; certificazioni di inglese, informatica e disegno, lezio-ni con madre lingua ed eser-citazioni di laboratorio di fisi-ca e chimica. È anche previ-sto l’insegnamento in lingua inglese di una materia non linguistica.

Gionata Agisti

Iscrizioni al nuovo anno scolasticoGli studenti preferisconoandare ancora all’«Itis»

Sopra Vincenzo Cappelli,sotto Franco Gallo

Atletica leggera, nazionali studenteschi: il Galilei è salito sul podio

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Il gruppo consiliare del Pd a Crema ha presentato le proprie osservazioni al bilancio di previsione 2011 che verrà discusso nella sala degli Ostaggi il pros-simo 7 giugno. Si tratta di sette propo-ste di modifica che ripercorrono que-stioni di interesse della città. La prima è la richiesta della istituzione di un Fondo di Solidarietà di 200.000 euro per le fa-miglie in difficoltà a causa della crisi economica ancora in atto. Il fondo ver-rebbe costituito da tagli ai capitoli della manutenzione ordinaria degli immobili, degli impianti e del verde.

Nella relazione al bilancio preventivo dell’assessore ai Lavori Pubblici, viene citato il previsto sovrappasso del viale di S. Maria per cui si sarebbe in attesa di un parere positivo delle Ferrovie dello Stato. Il Pd propone di stralciare tutto il capoverso in quanto nessun progetto risulta mai essere stato presentato in consiglio comunale né illustrato in alcu-na commissione consiliare.

Nella stessa relazione al bilancio si riparla di un possibile parcheggio inter-rato nell’area degli Stalloni. Il Pd fa no-tare come già una deliberazione della

stessa giunta di Crema aveva affermato l’impossibilità di tale realizzazione per la presenza di acqua di falda e dei resti delle antiche mura della città. Si propo-ne la cancellazione dell’ipotesi par-cheggio.

Rispetto al taglio del finanziamento

alla scuola civica musicale Folcioni, il Pd ne propone la reintegrazione per 40.000 euro per non compromettere la continu-ità di funzionamento della scuola. Il Pd solleva anche la questione della nuova illuminazione di piazza Duomo. A fronte della relazione di giunta in cui si dichiara

che «il comune non ha nulla da rimpro-verarsi» per i ritardi con cui l’opera pro-cede, il Pd richiama la lettera della So-vrintendenza di Brescia del 21 dicembre 2010 in cui si afferma «l’opportunità di una sospensione dei lavori per consen-tire una valutazione ulteriore circa i livel-li di illuminazione previsti per la piazza, e per ricercare diverse soluzioni che con-sentano di ripensare l’uso degli appa-recchi già installati, con una riduzione sostanziale della illuminazione dei porti-ci».

Le proposta di modifica continuano con la richiesta di un nuovo capitolo di bilancio chiamato «Interventi di messa in sicurezza dell’asilo di Ombriano» da finanziare con 120.000 euro (primo lotto) da ricavare dalla soppressione del pro-getto di pari importo per la realizzazione di una nuova rotatoria tra via Milano e

via Rosignoli, giudicata opera non prio-ritaria.

Infine, sempre a proposito del setto-re dei Lavori Pubblici, il Pd chiede il ri-spetto dei cittadini che si sono espressi in maniera spontanea e a più riprese contro la soluzione viabilistica adottata dalla giunta nelle vie Cadorna, IV No-vembre e via Martini, e via Cremona, cancellando la dizione «dopo una lunga sperimentazione e sicuri di avere dalla nostra parte un ampio consenso dei quartieri interessati» perché non rispon-dente al vero.

Quelli del Pd non sono i soli emenda-menti proposti alla discussione del con-siglio comunale in occasione del bilan-cio preventivo 2011: ne sono stati pre-sentanti altri sette tutti riferibili alla rela-zione dell’assessore Simone Beretta. I consiglieri di maggioranza Emilio Pini, Martino Boschiroli, Federico Pesado-ri Luigi Doldi e Fulvio Lorenzetti con-testano l’ipotesi del parcheggio interrato nell’area degli Stalloni e contro l’ipotesi del sovrappasso a S. Maria di cui, scri-vono, non se ne è più saputo nulla. Martedì 7 giugno il dibattito.

enza i 50.000 euro che il comune vuole tagliare dal contributo annuo che invece si era impe-gnato a versare annual-

mente per l’Istituto musicale Folcioni» sintetizza il senso della riunione del Cda il vice presi-dente Gian Mario Donida, «non è possibile chiudere in pareggio il bilancio preventivo 2012».

Questa la posizione che la Fondazione S. Domenico, che gestisce l’istituto musicale civi-co, ha ribadito nella sua riunio-ne di lunedì scorso. Che il co-mune sia in difficoltà a dare più dei 240mila euro che propone la giunta, è dimostrato dal fatto che una cifra simile (esattamen-

te euro 242.500) è quanto viene assegnato alla voce di diretta competenza comunale «manu-tenzione strade», 1° lotto del bi-lancio 2011.

Il vice presidente della Fon-dazione Gian Mario Donida ag-giunge: «E se non riusciamo a presentare il bilancio in pareggio - cosa cui siamo tenuti per sta-tuto - non riusciremo nemmeno a far ripartire la scuola il prossi-mo anno scolastico. Forse si potrebbe sperare in qualche al-tro contributo - gli sponsor pri-vati che tutti invocano - che pe-rò ora non sarebbe possibile anticipare in un bilancio che vuole voci certe».

In effetti i 290.000 euro che il

comune di Crema si era impe-gnato a versare annualmente per la scuola civica Folcioni, (più 10.000 euro versati dall’ammini-strazione provinciale) costitui-scono una parte rilevante del bilancio complessivo della scuo-la che assomma a 460.000 euro. Dalle iscrizioni e dalle rette degli allievi non arrivano, infatti, nelle casse del Folcioni che 160.000 euro. Quindi? «Quindi l’accordo sottoscritto dal comune solo un anno fa, va mantenuto» ha riba-dito il presidente Umberto Ca-bini, presiedendo il Cda.

Il taglio di 60.000 euro che porterebbe il contributo di Cre-ma a 240.000 euro, è sul tavolo della discussione in consiglio

comunale. Il Cda del S. Domeni-co non vuole per il momento andare oltre la denuncia della impossibilità a far quadrare il bi-

lancio. Il motivo è semplice: la decisione finale spetta appunto al consiglio comunale e non è un mistero che ci si possa attende-

re qualche ritocco in aumento della proposta di giunta.

Dalla minoranza di centrosini-stra dal momento che il Pd ha presentato una mozione apposi-ta chiedendo il ripristino del contributo originario; ma forse un appoggio in questa direzione potrebbe arrivare anche da qualche consigliere di maggio-ranza. «Attesa attiva» si potreb-be definire quella della Fonda-zione, non essendo difficile im-maginare che qualche singola iniziativa di pressione possa es-sere fatta in questi giorni che precedono il dibattito sul bilan-cio 2011 nel consiglio comunale di Crema, già convocato per martedì 7 giugno.

SIl Folcioni costa quanto la manutenzione stradeCrema 17Venerdì 3 Giugno 2011

Osservazioni al Pgt: no al parcheggio nell’areadegli Stalloni e al sovrappasso di Santa Maria

Senza i 60mila euro del comune, il bilancio preventivo 2012 non sarà in pareggio. «E, quindi, non potrà ripartire la scuola»

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a fatto scalpore, la setti-mana scorsa, l'azione intrapresa da Teresa Paola Cremona che, in seguito alle esternazioni

del premier Silvio Berlusconi, in merito alla presunta deficienza di quanti avessero votato per il cen-trosinistra alle ultime elezioni am-ministrative, ha deciso di querelare lo stesso presidente del Consiglio. Teresa Cremona, un passato da dipendente nella Rai, è ora in pen-sione e divide la sua vita tra Milano e Vailate, ma è proprio nella Milano dei giudici tanto vituperati dal pre-mier che la donna ha deciso di sporgere denuncia.

Certo, il gesto potrebbe anche cadere in un nulla di fatto, conser-vando solo il carattere di una testi-monianza di coscienza civica, ma non è detto che qualche pubblico ministero non decida di interessarsi al caso. «Ho trovato assolutamente

ingiusto che proprio il presidente del Consiglio, la persona che dovrebbe tutelare la libertà di tutti, si espri-messe in questo modo. La querela è la naturale conseguenza: perché mai io posso essere denunciata se offendo qualcuno e il premier, inve-ce, dovrebbe essere immune?».

Nella lettera, allegata alla denun-cia, Teresa Cremona aggiunge: «In una società democratica, tutti han-no il diritto di esprimere le proprie idee, senza per questo essere at-taccati od offesi. Io sono una don-na libera e tale voglio rimanere, senza essere condizionata da nes-suno e come tutti pretendo rispetto da chi si trova a ricoprire una posi-zione istituzionale così importan-te».

La Cremona ci tiene anche a precisare di non essere legata né alla sinistra né alla destra né al cen-tro, sarebbe troppo comodo: «Io voto solo la persona che reputo migliore a seconda delle circostan-ze, tanto è vero che alle ultime ele-zioni comunali a Vailate ho dato la mia preferenza al sindaco Pieran-gelo Cofferati, di centrodestra». In seguito al suo gesto, Teresa Cre-mona ha ricevuto numerose telefo-nate da parte di giornalisti e televi-

sioni private ma, mentre ha deciso di rispondere ai primi, non accetta di andare in tv.

«Non desidero mettermi in mo-stra. Comunque, ho ricevuto anche tante telefonate da parte di perso-ne comuni e tra queste nessun in-sulto, ma solo attestazioni di stima. Mi è piaciuto molto il messaggio lasciato in segreteria da un ragaz-zo, che mi ha fatto i complimenti, dicendo che solo una donna può avere il coraggio per azioni di que-sto genere. Se avessi potuto ri-spondergli, gli avrei detto che pro-babilmente è solo perché sono an-ziana e alla mia età si ha la sensa-zione di non avere nulla da perdere. Di sicuro, però, l'ho fatto anche per i giovani: trovo molto triste che debbano crescere in una società, i cui rappresentanti forniscono mo-delli culturali ed esempi tanto ne-gativi».

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Crema18 Venerdì 3 Giugno 2011

Riaperto il forte dibattitosulla mancata tangenziale

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«Nell’ultimo consiglio comunale di aprile la maggio-ranza del sindaco Virgilio Venturelli ha approvato una mozione - condivisa anche dalla minoranza di centrode-stra con Marchesi e Longhi - con la quale si cancellava il progetto della tangenziale sud della Paullese: quella approvata col 62% di consensi dal paese qualche tem-po fa con un referendum». Inizia così il comunicato del Pd di Madignano.

E’ noto che l’attuale maggioranza considera carta straccia l’esito del refendum e propone nuove soluzioni per una tangenziale a nord est del paese. Ma nonostan-te si sia commissionato uno studio specifico per questa nuova soluzione, affidato all’ingegner Scaroni, nessuno ha potuto esaminarlo e soprattutto discuterlo a fondo. Peraltro da questo studio preliminare appaiono chiare alcune questioni importanti: la soluzione è più onerosa; il percorso risulta più lungo; non sono previste sulle quatto corsie come impone la regione Lombardia e la provincia di Cremona.

In altre parole non è fattibile. «Perché» continua il co-municato del Pd di Madignano, «tanta insistenza su una alternativa non voluta dai cittadini e obiettivamente irre-alizzabile o quanto meno inapprovabile? Si è perso molto tempo e i problemi si moltiplicano. E ci stupiamo che il nostro paese sia rimasto l’unico comune sull’asse della Paullese ad essere tagliato in due?»

Dopo le esternazioni del premier, Teresa Paola Cremona si è sentita offesa

Pensionata ha querelato Berlusconi

sdgsdgsddsg dsgd-sdgsdgsddsg dsgd-sdgsdgsddsg dsgd-sdgsdgsddsg dsgd-È terminata con una grande festa la seconda edizione del corso di ita-liano per stranieri promosso dall'as-sessorato alle Politiche Sociali di Madignano. Venerdì 28 maggio pres-so il Centro sociale, ospiti dell'Auser, si è dunque conclusa un'iniziativa che ha visto coinvolti per l'intero ci-clo una ventina di partecipanti: si trattava di immigrati provenienti da varie parti del mondo, dal Marocco all'India, dallo Sri Lanka all'Ucraina, dalla Thailandia all'Egitto.

Alla serata conclusiva c'erano tut-ti gli insegnanti che hanno portato avanti in prima persona il progetto: la coordinatrice Olga Maccalli, in primo luogo, e poi Giovanni Mussi, Clara Bianchessi, Elisa Camara e Milena Grazioli. A porgere il proprio saluti erano presenti coloro che l'an-no promosso: l'assessore alle Politi-

che Sociali Adriana Martinelli, l'assi-stente sociale Daniela Bodini e il sindaco Virginio Venturelli il quale, oltre a ricordare l'importanza della proposta, volta soprattutto a cono-scere la lingua per comprendere meglio i propri diritti e doveri di citta-dini, ha espresso anche un appello: «Non chiudetevi in voi stessi: il Co-mune non è solo un luogo per otte-nere un certificato ma un'istituzione per aiutare a risolvere i mille proble-mi che possono insorgere nella pa-tria che avete scelto».

Dopo il discorso del sindaco sono stati consegnanti gli attestati di fre-quenza che, pur essendo simbolici, rappresentano certamente un'ulte-riore tappa del lungo percorso di coloro che, per vari motivi, hanno lasciato il paese di origine ed ora hanno compiuto un ulteriore sforzo per essere più cittadini nella nostra nazione.

Al termine della parte istituzionale si è svolta la cena con i piatti portati dai corsisti stessi eseguiti secondo la tradizione del paese di origine.

Festa della Repubblica in Toscana per i ci-cloamatori della Polisportiva Madignanese, impegnati in un'altra delle loro avventure cicli-stiche. Diciotto appassionati delle ruote gras-se, infatti, saranno impegnati a Monticiano (provincia di Siena) per partecipare alla 6h del Bacoco's una gara di mountain bike della du-rata di 6 ore nei boschi adiacenti al borgo. La gara si svolgerà lungo un tracciato ad anello di 8 km con un dislivello di 220 metri che, alla lunga, potrebbe risultare piuttosto impegnati-vo.

Studiata nei minimi particolari è stata l'orga-nizzazione: partenza mercoledì 1° giugno con un camper, due pulmini, tre autovetture private e l'immancabile “ammiraglia” della Polisporti-va. Il pernottamento avverrà presso un agritu-rismo che si trova nei pressi del campo gara. I portacolori biancorossi sono particolarmente

euforici ed impazienti di conoscere l'esito della gara e sapere chi tra i diciotto avrà ottenuto il miglior risultato. Ma siamo sicuri che, al di là di ogni esito, lo scopo di questa partecipazione è cementificare ulteriormente l'amicizia e la con-divisione di uno sport comune.

Il gruppo sarà coordinato, come sempre, da Adriano Biondini, ma va segnalato che alla gara sarà presente anche il neo presidente della Polisportiva Gianfranco Piantelli, pure lui appassionato di due ruote.

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Madignano/1

Madignano/2 Madignano/3Festa dopo il corso di italiano per stranieri Cicloamatori Polisportivasono in azione in Toscana

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n salto di qualità. Dalle Feste sull’aia che han-no avuto il pregio di far conoscere l’Azienda gr icola Car ioni , a

eventi che coinvolgeranno il mon-do politico a livello nazionale, re-gionale e locale, il settore agrico-lo, l’alta tecnologia e le imprese agroalimentari lombarde.

Se ne è parlato in una confe-renza stampa che si è tenuta mercoledì nella sede di Crema della Provincia. Presenti, oltre a Tommaso Carioni , t i tolare dell’azienda di famiglia che ha sede a Trescore Cremasco, an-che Maria Ausilia Bianchessi (vice presidente vicario della Li-bera Associazione Agricoltori) e Federico Lena (presidente dell'Associazione Strada del Gu-sto Cremonese) che ha parlato a nome anche di Massimiliano Salini, presidente dell’ammini-strazione provinciale, impossibili-tato a partecipare per un improv-viso impegni istituzionale.

L’azienda agricola Carioni, in-nanzitutto. Dal 1920 dà vita a prodotti di altissima qualità. E il suo fiore all’occhiello sono i pro-dotti caseari. E’ una realtà che negli anni si è saputa trasformare e diversificare, sfruttando la sua superficie di 14.000 metri quadri per potenziare al meglio le pro-prie attività: l’allevamento, il ca-seificio, lo spaccio aziendale, lo stoccaggio degli ortaggi, l’im-

pianto di Biogas.L’azienda è stata nel tempo

trasformata da Francesco Ca-rioni. Nel 2001, Gilda Inzoli e i suoi figli - Mario, Tiziana e Tom-maso - hanno avviato il «Caseifi-cio Eredi Francesco Carioni». Che vanta un parco bovino di 630 capi di razza frisona italiana di alta genealogia, di cui 275 circa sono lattiferi. Alimentati con fo-raggi coltivati sui prati di proprie-tà, questi animali producono un latte di qualità superiore.

Nel rispetto della migliore tra-dizione tecnico-casearia, attra-verso la trasformazione del latte prodotto esclusivamente all'in-terno dell'Azienda Agricola, gra-zie ad accurate analisi e i più ri-gorosi controlli dei punti critici (CCP), vengono prodotti formag-gi dagli elevati standard qualitati-

vi e di Denominazione di Origine Protetta. Ed è anche per questo che ha ottenuto certificazioni Uni En Iso, e molti riconoscimenti.

Una forte crescita per un’azien-da partita con 7 animali. E da quest’anno è stato progettato un salto di qualità. Due i convegni di prestigio. Uno riguarda il biogas, il secondo l’agroalimentare, pur continuando a mantenere la sto-rica e fortunata struttura del pas-sato. In sostanza, ha detto Tom-maso Carioni, il Caseificio apre le porte del suo gustoso mondo, proponendo un intenso program-ma di degustazioni e abbinamen-ti ai loro prodotti caseari.

I weekend del 9-10-11-12 giu-gno e del 17-18-19 giugno saran-no anche (ma non solo) due otti-mi momenti per assaporare pro-dotti genuini e per passare attimi

divertenti e sereni con la propria famiglia o con i propri amici. Non esiste un biglietto d’ingresso, ma diverse tipologie di ticket in base a ciò che si desidera degustare. E ci saranno anche momenti di ri-flessione e di discussione su temi di grande attualità

Giovedì 9 giugno, alle ore 17, nell’azienda di Trescore Crema-sco si svolgerà il convegno dal titolo: «Biogas, anche dal Crema-sco, la sfida dell’energia intelli-gente». Parteciperanno: Giulio De Capitani, assessore regiona-le all’Agricoltura; Gianni Rosso-ni, assessore regionale all’Istru-zione, Formazione e Lavoro; Massimiliano Salini, presidente della Provincia, e un rappresen-tante della Libera agricoltori di Cremona. Oltre al senatore Cin-zia Fontana, a un rappresentan-te di AB Energy (partner ideale per la bio-generazione), e di Ies Biogas (sviluppo della parte bio-logica dell’impianto di biogas), a Viller Boicelli (direttore del Con-sorzio italiano Bio-Gas).

Venerdì 10 giugno, alle ore 18,30, trenta aziende dell’agroali-mentare regionale discuteranno della loro partecipazione al Matching e si svolgerà il conve-gno dal tema: «Le nuove frontie-redell’agroalimentare, la quarta “A” delle eccellenze produttive: le strategie economiche vincenti».

Saranno presenti al dibattito Camillo Gardini (presidente CdO

Agro-alimentare), Gianluca Pi-notti (dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca), Ildebrando Bonacini (vice direttore vicario dell’Asso-ciazione Libera Agricoltori di Cre-mona), rappresentanti della Gdo (Grande distribuzione organizzata) e delle associazioni di categoria del commercio (Ascom e Asvicom organizzata) con la presenza di operatori di super e ipermercati.

Da ricordare, domenica 12 giugno, l’incontro con i maestri focacciai di Recco (preparazio-ne e degustazione) e domenica 19 giugno con la preparazione e la degustazione della Piadina Romagnola Biologica.

Durante la manifestazione, sa-rà inaugurato l’impianto di biogas dell’azienda agricola. «Per le im-prese come la nostra» ha detto Tommaso Carioni, «ci possono essere delle criticità, ma anche pepite d’oro. L’uscita della crisi è possibile grazie a innovazione, qualità dei prodotti, eccellenza dei servizi, e all’immagine con-quistata in tanti anni». Un mes-saggio insomma lanciato anche alle altre aziende del Cremasco.

Federico Lena ha annunciato a sua volta che dal 22 maggio ad ottobre, i suoi associati apriranno le porte ai visitatori: caseifici, sa-lumifici, latterie, agriturismo, osterie, enoteche e ristoranti. Tommaso Carioni è stato uno dei primi soci di questa associazione

che, partita da sei soci nel 2002, è arrivata a 90 adesioni.

Maria Ausilia Bianchessi ha portato i saluti del presidente, Antonio Piva, e ha fatto gli elogi all’azienda agricola Carioni, «un’impresa ben condotta dal punto di vista imprenditoriale e che ha fatto dell’innovazione e della flessibilità la sua filosofia. Un’agricoltura sostenibile, e che guarda al mercato, non solo a quello fuori della porta di casa».

Infine le domande dei giornali-sti. Tommaso Carioni ha ricorda-to i suoi parter tecnici (il Gruppo AB e IES BIOGAS) uno finanzia-rio, Sparkasse. E a chi è critico nei confronti di questi impianti, ha ricordato che il suo funziona per il 60% con produzioni agrico-le non nobili (quella nobile, infatti, viene riservata agli animali). Men-tre Maria Ausilia Bianchissi ha ri-marcato che la Libera Agricoltori offre, appoggiandosi a partner e strutture importanti, la possibilità «ai nostri agricoltori, là dove è possibile, di crescere nell’inter-nazionalizzazione».

Infine il Matching, organizzato dalla CdO nazionale, un incontro fra domanda e offerta, nel quale bisogna sapersi fare apprezzare. Un’occasione anche per fare rete fra le imprese della stessa filiera. Tommaso Carioni c’è stato più volte. «E una parte del mio fattu-rato lo devo proprio a questa esperienza».

U«Eventi al bacio» firmati da CarioniCrema 19Venerdì 3 Giugno 2011

Un'azienda di successo, due week-end per assaporare prodotti genuini, convegni di livello regionale, una nuova centrale di biogasDa sinistra: Federico Lena,

Maria Ausilia Bianchessi e Tommaso Carioni

Ricerchiamo operaie con esperienza nella mansione di Bollinatura manuale e/o confezionamento cosmetici. Si valutano anche can-didate provenienti dal settore Biomedicale. Sede di lavoro: vici-nanze Crema.Ricerchiamo, per azienda cliente, impiegato addetto alle opera-zioni amministrative di segreteria e alla vendita al dettaglio. Requi-siti richiesti: diploma superiore, conoscenza strumenti informatici di base e esperienza nell’uso del muletto. Sede di lavoro: Forno-vo San Giovanni.Dimensione del lavoro ricerca per azienda metalmeccanica inge-gnere meccanico con esperienza. Il candidato prescelto dovra’ seguire l'intera attivita' che parte dal progetto tecnico, all'organiz-zazione del lavoro dell'uffi cio tecnico, alla programmazione della produzione, all' assistenza a vari responsabili di reparto, sino alla verifi ca in progress e fi nale delle commesse realizzate. Nel ruolo ri-chiesto la fi gura dovra' svolgere i seguenti compiti:-Affi ancamento al responsabile generale nel progetto iniziale del-la commessa- Realizzazione dei disegni particolari-Organizzazione del lavoro in uffi cio tecnico-Realizzare la programmazione settimanale -Tenere il collegamento tra l'uffi cio tecnico e i vari responsabili di reparto-Partecipare attivamente alle fasi di verifi ca e collaudo dei gruppi prima e delle macchine poi-Gestire le richieste di informazioni provenienti dai clienti-Partecipare alle riunioni a cadenza Requisiti:- Laurea in ingegneria meccanica- Esperienza (anche minima) relativa ai processi di lavorazione e all'utilizzo delle macchine e attrezzature necessarie alla produzione - Utilizzo di sistemi informatici per la realizzazione dei disegni tecniciInizialmente e’ previsto un periodo di affi acamento.

Responsabile operativo programmazione acquisti. Requisiti: conoscenza della lingua inglese scritta e parlata, conoscenza dei mercati asiatici, 4 o 5 anni di esperienza negli acquisti buyer, dispo-nibile a trasferte nel territorio milanese e presso le sedi estere della societa’. Richiesta operativita’, ovvero la volonta’ di portare avan-ti il lavoro in prima persona e disponibilita’ in termini di presenza in azienda. Indispensabile provenienza dal settore della componistica meccanica. Sede di lavoro: vicinanze crema. Si valutano candidati domiciliati in un raggio di max 30 km da Crema Ricerchiamo, per azienda operante nel settore metalmeccanico, addetto area clienti tedeschi. Titolo di studio richiesto: laurea in ingegneria meccanica o equiva-lenti/ economia aziendale. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese e tedesco fl uente. Costituisce titolo preferenziale ever ma-turato esperienza nel ruolo e/o nel settore automotive. Sede di la-voro: vicinanze CremaDimensione del lavoro ricerca addetto area clienti francesi. E’ ri-chiesta la laurea in ingegneria meccanica o equivalenti/ economia aziendale. Indispensabile un’ottima conoscenza della lingua ingle-se e francese. Sede di lavoro: vicinanze cremaDdl ricerca infermiera/e per assistenza domiciliare. Requisiti: di-ploma o laurea in infermieristica e iscrizione al collegio ipasvi. Sono necessari esperienza pregeressa, disponobilita’ a lavorare part-ti-me e as eventuali spostamenti in auto. Sede di lavoro: vicinanze Romano di Lombardia.

Dimensione del lavoro ricerca impiegata uffi cio acquisti. La can-didata sara’ inserita nell’uffi cio amministrazione della societa’ e sara’ destinata alla gestione degli acquisti delle merci e dei servizi necessari alle attivita’ produttive. Titolo di studio: diploma di matu-irita’ ad indirizzo amministrativo e/o commerciale. E’ gradita espe-rienza nel settore. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese e l’utilizzo pacchetto offi ce. Sede di lavoro: vicinanze Castelleone.

FILIALE di CREMA Via Lago Gerundo, 18/3 • 26013 CREMA (CR) Tel. 0373/200471 - 200228-204439 • Fax 0373/203449 • e-mail: [email protected] • www.ddlspa.it

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile

sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

Bagnolo, formidabile crociera Sono i soliti giramondo di Bagnolo. Dal 2 al 9 maggio hanno partecipato anche a una crociera con Costa Con-cordia. Partita da Savona, ha toccato Barcellona, Palma di Maiorca, Malta, Palermo, Civitavecchia. Di Bagnolo c’era il solito fantastico «gruppo Valeria». Hanno dichiara-to che l’esperienza è stata straordinaria: bel tempo, mare tranquillo, ballo dal mattino alla sera, e ottimo cibo. Ma non è finita: giovedì 2 giugno erano a tavola in un ristoran-te di Manarola, alle Cinque Terre.

TRIBUNALE DI CREMAEsec. Civ. R.G.E. N. 182/2009 - G.E. Dr.

Salvatore CappelleriRegistro incarichi N. 101/2010 - Avv. Giuseppe MorettiAVVISO DI VENDITA DI IMMOBILI (terzo esperimento)

Vendita senza incanto: 20 settembre 2011, alle ore 15,30 nello studio dell’Avv. Giuseppe Moretti, professionista dele-gato, in Crema, Via Frecavalli, 30. Lotto A e lotto B, in Comu-ne di Crema, Viale Alcide De Gasperi 56/62A, piena proprietà di posto auto scoperto per ciascun lotto, entrambe posti al piano seminterrato del complesso direzionale denominato “Nuovo Centro Direzionale di Crema”. E’ compresa nella vendita la quota di comproprietà degli enti e parti comuni del fabbricato, compreso il cortile comune di cui al sub. 1, quota pari a 0,0786 (zerovirgolazerosettecentottantasei) millesimi per ciascun posto auto. Prezzo base € 2.008,13 per ciascun lotto. Offerte da depositare, per ogni singolo lotto, in bollo ed in busta chiusa, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Im-mobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, nella quale va inserito l’as-segno circolare, per cauzione, non trasferibile, dell’importo pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Proc. Esec.

Imm. N. 182/2009 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 6 ottobre 2011, alle ore 15,30 nello stu-dio dell’Avvocato delegato, lotto A e lotto B, prezzo base € 2.008,13 per ciascun lotto, offerte in aumento non inferiori ad € 500,00 per ciascun lotto. La domanda di partecipazio-ne all’incanto, per ogni singolo lotto, in bollo, va depositata presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribu-nale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo pre-cedente la vendita, unitamente all’assegno circolare, come sopra indicato, dell’importo pari al 10% del prezzo base e medesima intestazione. Maggiori informazioni presso: l’Avv. Giuseppe Moretti, Tel. 0373/84938-Fax 0373/86357, e-mail [email protected]; il custode giudiziario nominato, Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta Srl, Tel. 0373/80250, anche per visionare l’immobile; la Cancelleria del Tribunale di Crema ove potranno essere chieste anche informazioni relative alle generalità del de-bitore. Relazione di stima, ordinanza di vendita e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita sono pubblicati sui siti internet www.crema.astagiudiziaria.com e www.astagiudiziaria.com.

Crema, lì 27 maggio 2011 Avv. Giuseppe Moretti

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pagine a cura di Martina Pugno

hi ha una certa età se lo ricorda bene, altri invece probabilmente l'avranno sentito rac-contare dai propri

nonni: fino a qualche decennio fa, mangiare il gelato era occa-sione di festa, e la possibilità si presentava appena una mancia-ta di volte nel corso della bella stagione; non tutti potevano per-mettersi questo lusso.

Oggi invece, il gelato è un pia-cere che è possibile concedersi in ogni momento della giornata, a conclusione di un pasto o an-che a sostituzione dello stesso. Perfino i gusti disponibili sono aumentati in modo esponenziale negli anni, dai classici alla frutta alle moltissime varianti di cioc-colato, fino a quelli più estrosi, come i gelati al formaggio o per-fino alla pasta. Che si abbia

maggiore propensione ai gusti tradizionali o a quelli 'da temera-ri', al gelato non rinuncia proprio nessuno. In realtà, il gelato non nasce come leccornie per il pa-lato ma come sistema per con-servare il cibo il più a lungo pos-sibile: già nel IX gli arabi che in-

vasero la Sicilia iniziarono a uti-lizzare neviere e nevaroli dell'Et-na per conservare la frutta.

Durante il Medioevo, gelare i succhi di frutta conservandoli in recipienti circondati da ghiaccio era una pratica diffusissima, con o senza l'aggiunta di latte. E' so-

lo nel corso del Rinascimento che il gelato diventa una preliba-tezza dolce per le tavole dei so-vrani d'Europa. Ma ad inventare il gelato secondo la formula uti-lizzata ancora oggi è un italiano, il cuoco italiano Francesco Pro-copio dei Coltelli, che diede vita alla formule del gelato, con frutta e latte, nel 1686, anche se altre fonti sostengono invece che fu un altro nostro connazionale a dare vita a uno dei prodotti dol-ciari più amati e diffusi al mondo, il macellaio Ruggeri di Firenze, in occasione delle nozze di Cateri-na De Medici. Se quindi sull'ori-gine ci sono punti oscuri, così non è per la diffusione del gelato dal punto di vista di prodotto in-dustriale: il primo locale nel qua-le era possibile recarsi per gusta-re gelato ai vari sapori era pro-prio il Café Procope di Francesco Procopio, che inventò una mac-china apposita per la produzione e diede via alla sua attività in Francia, dove ancora è possibile visitare il celebre locale, purtrop-po non più in attività.

Da quel momento in poi, il ge-lato diventa un successo in tutto

il mondo, dando vita ad un com-mercio di ghiaccio di notevole portata, in grado di influire so-stanzialmente perfino sull'eco-nomia dei piccoli centri montani, da dove originariamente ci si procurava la materia prima per la realizzazione del gelato. Questo, fino alla rivoluzione del 1928, an-cora una volta tutta italiana: a Varese infatti prese il via la prima attività commerciale in grado di provocare il raffreddamento dell'acqua fino alla formazione del ghiaccio, con un macchinario che costituisce l'evoluzione di quello usato nel Café Procope, eliminando così la necessità del trasporto. Questa innovazione permette al gelato di diventare un prodotto davvero popolare, e realizzabile da qualunque locale senza più il problema del reperi-mento di neve e ghiaccio. E si arriva fino ad oggi, epoca nella quale conservanti e additivi per-mettono la conservazione del gelato e il suo consumo anche a distanza di mesi dalla produzio-ne; anche se, per gusto e qualità, il gelato artigianale resta insupe-rabile.

Il gelato, una tradizione tutta italianaC

Quando i ghiacci dell’Etna congelavano l’Europa. Da metodo di conservazione a coccola per il palato

20 Venerdì 3 Giugno 2011 Troviamoci Dopocena Da...

Essendo composto preva-lentemente da latte e, nei sa-pori più tradizionali, frutta, il gelato a fine pasto può aiutare la digestione.

Occasionalmente, però, es-so può anche diventar un pia-cevole sostitutivo del pasto stesso. I suoi zuccheri posso-no infatti fornire energie a lun-go, mentre il latte e la frutta che lo compongono costitui-scono elementi nutrienti e sa-lutari soprattutto in caso di gelato dalla lavorazione arti-gianale.

In caso si desideri dunque fare uno strappo alla propria dieta, un gelato può essere una soluzione ottimale, posto che si faccia comunque atten-zione alle quantità e che si scelgano sapori composti da ingredienti naturali: una coppa con due o tre palline di frutta variegata sono sicuramente più indicati rispetto al gelato al cacao o a sapori artificiali. In media, un cono di gelato ap-porta appena 150- 200 calorie, con il vantaggio quindi di non appesantire e di facilitare la di-gestione rapida.

Quando possibile, la solu-zione ottimale è quella di abbi-nare al gelato qualche biscotto e della frutta fresca, per arriva-re fino a sera senza sentire i morsi della fame e allo stesso tempo consumando un pasto gustoso e leggero. Per questo, il gelato è particolarmente in-dicato per i pranzi sulla spiag-gia, o nelle brevi pause dal la-voro per un attimo di puro relax e per evitare la sonnolenza causata dalla digestione in corso, che si rivela in media più difficoltosa nei periodi di particolare calore.

Quando il gelato diventa un pranzo

Page 21: Il Piccolo del Cremasco

pesso quando si pensa al cocktail si pensa a un fenomeno di recente diffusione, che va a so-stituire la tradizione ra-

dicata nei secoli del consumo di vini e birre. Ma i bicchieroni co-lorati di mix alcolici che costitui-scono una tendenza particolar-mente diffusa negli ultimi anni sono solo i derivati dei primi coc-ktail, già diffusi nel diciannovesi-mo secolo.

La parola cocktail appare in-fatti per la prima volta già nell'edi-zione del 16 maggio 1806 del Balance and Columbian Reposi-tory, con la definizione di 'bevan-da stimolante, composta di di-verse sostanze alcoliche alle quali viene aggiunto dello zuc-chero, dell'acqua e dell'amaro'. La prima pubblicazione di una guida che includesse ricette di cocktail risale invece al 1862: How to Mix Drinks; or, The Bon Vivant's Companion, del profes-sor Jerry Thomas. Oltre alla lista delle solite bevande con mix di liquori, vi erano scritte dieci ricet-te che erano chiamate "Coc-ktails".

L'ingrediente che differenzia-va i cocktail dalle altre bevande in questo compedio era l'uso de-gli amari, anche se questo tipo di ingrediente non si trova oramai quasi più nelle ricette moderne. La maggiore spinta alla diffusio-ne e al consumo comunque av-venne durante il proibizionismo negli Stati Uniti, quando il consu-mo di alcool era illegale. Durante questo periodo la qualità dei li-quori era scadente rispetto ai periodi precedenti, per questo motivo i baristi tendevano a me-scolare i liquori con altri ingre-dienti. Non a caso, anche le pri-me vere raccolte di ricette per

cocktail dell'era moderna risal-gono proprio a questo periodo. Oggi sono pressoché infinite le varianti che si possono consu-mare nei diversi locali, molti dei quali offrono ricette speciali e personalizzate, sulle quali influi-scono anche componenti geo-grafiche, con varianti locali di maggiore o minore successo. E'

il caso dello spritz, nato in Vene-to e diffuso in breve tempo in tutta Italia come cocktail da ape-ritivo, ma non solo. Alla base dei più famosi cocktail al mondo ci sono solitamente rum o vodka, mentre per tutti gli altri ingredien-ti resta massima libertà, dalla menta del Mojito al cocco della Pina Colada. Tra i più particolari

spicca senz'altro il Bloody Mary, un cocktail a base di vodka, suc-co di pomodoro e spezie piccan-ti od aromi come la salsa Worce-stershire, il tabasco, il consom-mé (o, in alternativa, il dado da cucina), il cren, il sedano, il sale, il pepe nero, il pepe di Caienna e il succo di limone. Il successo di questo cocktail è in parte legato anche alle controverse origini at-tribuite al nome, che alcuni riten-gono riferito alla regina d'Inghil-terra, altri a diversi personaggi illustri, sino a passare per più macabre leggende popolari. E' un fenomeno più recente, ma che vanta altrettanta diffusione, anche il cocktail analcolico, che offre la possibilità di gustare be-vande dai variegati sapori anche a tutte le persone astemie o per tutti coloro che non vogliono ec-cedere. Solitamente a base di frutta fresca e dal sapore dolce, i cocktail analcolici sono bevan-de fresche e saporite, ideali per il consumo estivo.

Cocktail, tradizione mondialeS

Troviamoci Dopocena Da... 21Venerdì 3 Giugno 2011

Dai mix più bevuti alle insolite varianti locali. Le soluzioni per una fresca estateMOJITOFoglie di menta sul fondo del bicchiere,

un paio di cucchiaini di zucchero bianco e mezzo lime, ma soltanto il succo. Questi gli ingredienti base della mitica bevanda, nata dalla tradizione cubana. Dopo una bella me-scolata per liberare l’essenza della menta – senza schiacchiarla! – si completa il tutto con ghiaccio, rum e soda. A questo punto

basta una cannuccia, qualche decorazione ed il cocktail, nella versione originale, è pronto per la bevuta. In Europa è ormai diffusa l’altrettanto buona ricetta ‘sbagliata’ ovvero con zucche-ro di canna grezzo e pezzetti di lime pestati.

CAIPHIROSKAEssendo una variante della brasiliana Caiphi-

rina, a base di Cachaca, ne esistono varie ver-sioni. Tra le più comuni c’è quella che come in-gredienti conta su due cucchiai di zucchero di canna, un lime a cubetti, vodka liscia e del ghiac-cio pilé. Cocktail ideale per l’estate, tra i preferi-ti delle donne, può essere servito con l’aggiunta di sciroppi alla frutta, ottimo con la fragola.

BLOODY MARYAnche questo cocktail è a base di vodka,

ma è il succo di pomodoro renderlo così par-ticolare.

Svariate le spezie e le salse che alcuni ag-giungono, dal tabasco al pepe nero, dal se-dano al succo di limone.

SEX ON THE BEACHDipende dalla versione che deciderà di

preparare il barman, ma gli ingredienti uffi-ciali da shakerare con il ghiaccio sono vod-ka, liquore alla pesca, succo d’arancia e succo di mirtilli.

PIÑA COLADALa Piña Colada è un cocktail molto dolce,

tanto da mascherare la base di rum chiaro. Il latte di cocco ed il succo d’ananas sono gli ingredienti principali di questa bevanda di origini portoricane. La maggior parte dei lo-cali si sbizzarriscono nel servire la Piña Cola-da in modo coreografico, tra cannucce colo-rate e gigantesche fette di ananas.

La top 5 dei mix più famosiSe è vero che ogni Paese offre le proprie varianti e ogni

area geografica mostra le proprie personali differenze, è ve-ro anche che ci sono molti cocktail dall'indiscussa fama, dif-fusi davvero in ogni parte del mondo. Ecco i cinque più be-vuti nel pianeta:

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on l’estate le giornate si allungano, ma anche le serate si fanno più pia-cevoli. Non più costretti a cercare calore in casa

o in luoghi chiusi e sovraffollati, si riscopre il piacere di serate in compagnia e di sorseggiare un drink nel tranquillo spazio aperto di locali e bar. Come non approfit-tare, del resto, del piacere di go-dere delle poche ore fresche al riparo dal sole cocente che non lascia scampo nel corso dei mo-menti diurni? Nel corso della bella stagione, si privilegiano luoghi e locali nei quali sia disponibile un ampio spazio aperto nel quale po-ter godere della frescura serale, magari davanti a un gradevole pa-esaggio verde, rilassante e grade-vole alla vista.

E’ il caso del bar Verdi, in via Cadorna 4 a Crema, dove nel pie-no centro cittadino è possibile gustare cocktail e vini di qualità accanto alla splendida cornice del parco comunale, seduti ai tavolini o su comodi divani a cielo aperto. Il successo del locale non è legato solamente al fatto di offrire un'ac-cogliente location per trascorrere serate in allegria, ma anche per la

qualità del servizio offerto. Rac-conta il proprietario Ivan: «Nel bar è possibile gustare una grande varietà di bevande, dai più tradi-zionali cocktail a quelli analcolici, preparati sul momento con ingre-dienti freschi e naturali. Tra i coc-ktail più richiesti ci sono certa-mente il Long Island e il Mojito, dal sapore molto fresco e quindi ide-ale per l'estate.

Per quanto riguarda gli analco-lici invece, accanto a quelli tradi-zionali prepariamo anche un par-ticolare cocktail con zenzero, lime e menta». L'occasione è ottima non solo per gustare un drink in compagnia e in un'accogliente cornice, ma anche per del diverti-mento a base di musica: ogni ve-nerdì sera infatti è animata dal dj set, che accompagna i frequenta-tori del locale dall'aperitivo fino al dopocena.

Il bar offre inoltre una vasta se-lezione di vini da degustare, trenta a rotazione mensile, con partico-lare attenzione alla qualità e am-pio spazio ai vini biodinamici: «Da noi sono un must già da quattro anni, ben prima quindi che dive-nissero una moda: questo perchè l'attenzione alla qualità dei servizi

e dei prodotti offerti per noi è fon-damentale». L’agricoltura biodina-mica si basa sull’idea della natura in equilibrio. Bisogna mantenere equilibrato in modo naturale il ter-reno con tutti i suoi organismi per ottenere – nel caso del vino – da viti sane dell’uva di alta qualità. Nella biodinamica è fondamentale la cura delle risorse naturali e fa-vorire secondo direttive esatte i processi vitali come risultato dell’agire insieme di forze terrene e cosmiche. Nella pratica questo vuol dire che nell’agricoltura bio-dinamica non vengono utilizzati – come neanche in quella biologica – prodotti di sintesi chimica (con-cimi, fitofarmaci, diserbanti) e or-

ganismi geneticamente modifica-ti. Si somministrano in dosi ome-opatiche dei preparati naturali ot-tenuti da processi fermentativi, decotti e minerali, come polvere di quarzo, sempre tenendo conto delle fasi della luna e del sole; si lavora il terreno secondo metodi tradizionali come arare (con il ca-vallo, non con il trattore!) e letama-re – tutto con l’obiettivo di rigene-rare e rivitalizzare il suolo. Così le viti riescono a radicarsi bene e profondamente per sopportare periodi di gran caldo o di pioggia. Come trattamento profilattico si spruzzano le piante con infusi di ortica, camomilla, finocchio, den-te di leone, valeriana e corteccia.

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Troviamoci Dopocena Da...22 Venerdì 3 Giugno 2011

Il dopocena, un piacere a base di divertimento

Se per la degustazione ogni vino è adatto, lo stesso non si può dire per il prodot-to che deve accompagnare i pasti: in questo caso la scel-ta deve essere compiuta con attenzione. Ecco alcuni consigli.

• Anche se il senso comune suggerisce il contrario, spesso è consigliabile abbinare cibi e vini dai sapori opposti. Questo è particolarmente vero nel ca-

so di piatti dai sapori “forti”, da temperare con il vino giusto.

• Ad esempio, nel caso di un piatto molto grasso, come i salumi cotti, è bene sceglie-re un vino piuttosto acido, preferibilmente frizzante, co-me un Gutturnio dei Colli Pia-centini, che “alleggerisce” la pietanza.

• Al contrario, cibi dal gusto più delicato, come il pesce bollito, andrebbero ravvivati con un bianco secco vivace dal gusto fresco, magari uno Chardonnay Valdadige.

• La “regola dell’opposto” ha però delle notevoli eccezio-ni, specialmente per quanto ri-guarda i dolci. Il sapore zucche-

rino tende infatti ad essere predominante, e soffochereb-be eventuali sapori contrastan-ti: con il dessert, quindi, meglio bere un vino dolce, come il classico Moscato d’Asti, o il Moscato di Pantelleria passito.

• Da evitare il diffuso errore di abbinare uno Spumante Brut al dolce: questi vini, come

tutti i bianchi secchi, vanno impiegati con piatti come pe-sci e aperitivi.

• Al di là dei suggerimenti “standard”, validi per la mag-gior parte dei vini e delle pie-tanze, la sperimentazione e il gusto personale hanno co-munque un ruolo molto impor-tante in questa scelta: le per-cezioni gustative sono infatti altamente soggettive e dipen-dono dall’esperienza e dalle abitudini individuali.

Cocktail e bevande per accompagnare le serate. Sempre più diffusi i vini biodinamici

Ad ogni portata il giusto vino

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Venerdì 3 giugno, il palcoscenico del Teatro Monteverdi ospita gli ultimi tre spettacoli della 6ª edizione di “Con i piedi sul palco”, la rassegna di produ-zioni teatrali stu-dentesche e della diversabilità, pro-mossa e sostenuta dall’assessorato alle Politiche Educative, Gio-vanili e del-la Famiglia del Comune di Cremona. Il gruppo teatrale dell’Istituto tecnico agrario “Stanga” apre la giornata alle ore 9 con “Viva le ragazze”, replica-to poi alle ore 21; alle ore 10.45 “Si prega

di chiudere la por-ta” è invece por-tato in scena dal-la Compagnia Inequilibrio dell’as-sociazione Giorgia. Alle ore 22, infine, è di nuovo pro-tagonista l’Istitu-to tecnico agra-rio “Stanga” che chiude la serata e l’intera rassegna, con “Il gabbiano che volò al buio”. Alla rassegna han-no partecipato 16

gruppi teatrali che, per le loro performan-ce, si sono avvalsi del lavoro di operato-ri teatrali, musicali, di danza-terapia e di musico-terapia.

Ultimo spettacolo al MonteverdiVenerdì 3 giugno si chiude la rassegna “Con i piedi sul palco”

&&&Cultura Spettacoli24 Venerdì 3 Giugno 2011

di Federica Ermete

ino a fine luglio il Museo civico ospita la mostra “Cremona che ride, i numeri unici e i giorna-li satirici dall’Unità d’Italia alla Liberazione”, a cura di Giorgio

Casamatti e Guido Conti. Organizzato per i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’evento racconta la storia del nostro Paese attra-verso l’avventura di una grande tradizio-ne culturale colta e popolare insieme, quella dei giornali satirici e dei numeri unici. Tra ’800 e ’900 in Italia sono sor-ti e prosperati settimanali e numeri unici umoristico-satirici. Generalmente era-no “fogli” e settimanali scritti, disegna-ti e impaginati da giovani autori che si divertivano a ironizzare su eventi locali e personalità illustri della città. Queste pubblicazioni sono state un importante fenomeno storico-culturale: hanno dif-fuso il genere internazionale dell’umori-smo aprendo la strada alla comicità ita-liana; sono stati una palestra di scrittura e il banco di prova di grafici, vignetti-sti, scrittori, giornalisti e registi; hanno costituito una nuova forma di letteratura e comunicazione e sono stati importanti per l’unificazione linguistica e l’appren-dimento dell’italiano anche nelle clas-si meno abbienti. L’esposizione propo-ne un percorso per riscoprire, in modo inedito e anticonformista, la storia del territorio di Cremona in rapporto con le città limitrofe e Milano. Nella sezio-ne “Dal Risorgimento alla prima guer-ra mondiale” è visibile una ricca gal-leria di personaggi e avvenimenti del nostro Risorgimento guardato attraver-so le varie testate europee; con oltre 200 tra disegni, testate originali e rac-

colte, sono poi esposti esempi di gior-nali satirici francesi, tedeschi e spagnoli selezionati con immagini che racconta-

no i personaggi della politica a partire dall’Unità d’Italia e in particolar modo l’Italia. La mostra si chiude, infine, con l'esposizione di oltre 60 disegni ori-ginali di Giovannino Guareschi, che per oltre vent’anni ha disegnato l’Ita-lia come una donna turrita protagoni-sta delle sue vignette satiriche special-mente del dopoguerra sul settimanale milanese “Candido”.

Fino al 12 giugno, presso il Centro culturale comunale di Pizzighettone è allestita la mostra dal titolo “Lino Mannocci. Orizzonti”, inaugurata lo scorso 22 maggio e curata dall’archi-tetto Francesco Pagliari e da Damiana Tentoni. Organizzata dal Museo civi-co, con il pa-trocinio della Provincia di Cremona, l’esposizione presenta 23 lavori dell’artista italiano. Pittore ed inci-sore, Mannocci è nato a Viareggio nel 1945; alla fine degli anni ’60, spinto dal bisogno di un rinnovamento, si è tra-sferito a Londra dove ha compiuto stu-di di pittura e grafica. I suoi lavori ven-gono abitualmente esposti, oltre che a Londra, in Ger-mania e negli Stati Uniti. Le opere in mostra a Pizzighettone, datate tra il 1994 e il 2011 (ma con una prevalenza della produzione più recen-te), concedono la possibilità ai visitatori di conoscere il linguaggio colto e raffi-nato di Mannocci. Le opere dell’artista, infatti, si contraddistinguono per le tinte delicate degli oli, caratterizzati prevalen-

temente dall’uso di rosa, azzurri e grigi dalle sfumature perlacee, che colloquia-no con i chiaroscuri dei monotipi ed i forti contrasti cromatici delle cartoline dipinte. I soggetti rappresentati attingo-no a motivi noti della tradizione classica e cristiana, oltre che al vissuto del pitto-re. Se temi come Ganimede, Pandora, le Grazie derivano dalla mitologia gre-ca, Trinità e Annuncio sono invece una riflessione sulla religione cristiana, men-tre l’omaggio all’amato Lorrain e le raf-figurazioni di Viareggio o di Londra, luo-ghi di residenza dell’artista, apparten-gono al suo universo personale. I dipinti degli ultimi due anni rivelano una mag-giore presenza di elementi urbani quali piazze, edifici e monumenti anche noti, comunque sia trasfigurati dalle atmosfe-re rarefatte e sofisticate che costituisco-no l’elemento dominante della poetica di Lino Mannocci. La mostra è aperta fino al 12 giugno. Orario: feriali ore 16-18, festivi 15-18 (chiuso il lunedì). Per infor-mazioni: 0372-743347.

F

pettacolipettacoliLa satira sulla stampa italianaè protagonista in una mostra Lino Mannocci

a PizzighettoneEsposti nel Museo civico disegni e prime pagine originali dell’800 e ’900

Esposte 23 opere dell’artista toscano

&

Mercoledì 8 giugno alle ore 21 nella chiesa di Sant’Ambrogio, l’ensemble “Il Continuo” (nella foto) è protagonista del “Concerto di musiche sacre”. La formazione, costituita da un consort vocale ed uno strumentale, è nata a Cremona nel 1978. Il consort voca-le fu fondato da Isidoro Gusberti in occa-sione del 300° anniversario della nascita di Antonio Vivaldi, nel desiderio di riscoprire e proporre pagine di autori compresi tra il Rinascimento e gli albori del Rococò; il con-sort strumentale vide, invece, la luce grazie al violoncellista Gioele Gusberti. In questi 30 anni di attività artistica de “Il Continuo”, numerosi sono stati i concerti, molti dei qua-li svolti in ambienti di prestigio, gli inviti in importanti festival e stagioni concertistiche. Di notevole interesse anche i rapporti e le relazioni artistico-culturali con gruppi di altri Paesi, europei ed extraeuropei, nonché la collaborazione con solisti di prestigio.

L’ensemble “Il Continuo” si esibiscemercoledì nella chiesa di Sant’Ambrogio

Un disegnodi Guareschi

Presenti anche60 opere realizzate

da Guareschi

Page 25: Il Piccolo del Cremasco

di Federica Ermete

a venerdì 3 a domenica 6 giugno Cremona ospi-ta, per il secondo anno, “Le corde dell’anima”, il primo festival italiano tra

letteratura e musica. La manifesta-zione ha in serbo 3 intense giornate che coinvolgono oltre un centinaio di protagonisti della scena italiana ed internazionale, con full immer-sion di incontri, reading d’autore, novità editoriali, spettacoli, perfor-mance e laboratori, impossibili da citare tutti. Realizzato con la dire-zione scientifica del critico e giorna-lista Anna Folli e la consulenza di Nicoletta Polla-Mattiot per la lette-ratura e di Vittorio Cosma per la musica, “Le corde dell’anima 2011” è promosso dal Comune di Cremo-na con il Patrocinio del ministero per i Beni e le Attività Culturali, del-la Regione Lombardia e della Pro-vincia di Cremona.

A inaugurare il festival, alle ore 17 in piazza Duomo, è l’incontro con il cantautore Eugenio Finardi che pre-senta il nuovissimo libro autobio-grafico “Spostare l’orizzonte”; pre-visto anche l'incontro con Enrico Ruggeri, fresco autore di “Che gior-no sarà”; e ancora altri artisti che da sempre viaggiano fra musica e pa-rola, come Max Gazzè. Morgan è invece tra i protagonisti dell’evento speciale “Le canzoni che hanno fat-to l’Italia”: una cavalcata di 150 an-ni di musica classica e pop. Lo scrit-tore Andrea De Carlo è protagoni-

sta, fra note e parole, di un reading con performance polistrumentale; sono attesi molti altri nomi familiari al grande pubblico: Federico Moc-cia, Mariapia Veladiano e Andrea Vitali. Al festival anche molti inter-preti della scena e del cinema italia-no: l’attrice Sonia Bergamasco, mentre il duo del teatro-cabaret na-zionale Cochi & Renato, conversa con Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar su Radio2 della Rai, in un travolgente happening fra paro-le e musica.

Internazionale il respiro dell’ap-puntamento che si rinnova col Con-corso lingua madre: al festival i ri-flettori sono puntati su “Vento dell’Est: parole e musica in dialogo, dalla Russia alla Bulgaria”, appun-tamento con la vincitrice Guergana Radeva e due finaliste del concor-so. Tra gli eventi musicali si citano il concerto del Quartetto di Cremona, una delle realtà cameristiche euro-pee più interessanti e dinamiche e la performance dell’Orchestra per-manente “Ventaglio d’arpe”, l’unica orchestra italiana dedicata a questo strumento.

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Cultura & Spettacoli 25Venerdì 3 Giugno 2011

Fino al 5 giugno, presso l’enoteca “I 5 Frati” di Son-cino (in via De Baris 11), è allestita la mostra personale di pittura di Claudia Margadonna, dal titolo “L’albero della vita”. In questo delizioso angolo del borgo, sono esposte venti tele. Antico e contemporaneo si fondono, in una atmosfera resa magica dall’incontro tra le vec-chie mura e le opere della Margadonna, un’artista che tratta i “suoi” colori in una maniera così magistrale da regalare intense emozioni all’osservatore. Questi luoghi medioevali, dopo essere stati recuperati allo stato ori-ginale, dal 1975 ospitano l’enoteca dei 5 frati. Dopo il susseguirsi di diverse gestioni, a condurre oggi l’attività è Alberto Fanottoli, giovane impresario che, in questo sito antico si cimenta nel campo eno-gastronomico con passione ed innovazione senza dimenticare la tradizio-ne. Ed è proprio nella tradizione che c’è anche la “vo-glia” di ospitare eventi culturali.

La mostra di Margadonnafino a domenica a Soncino

Martedì 7 giugno alle ore 18, pres-so la Galleria Daniela Rallo (in piazza Sant’Abbondio), ha luogo un nuovo appun-tamento della rassegna “Narrare narrarsi: la psicoanalisi incontra la letteratura”, a cura della psicologa e psicoterapeuta Rosalba Carollo. Protagonista dell’incontro è Gaia Rayneri (nella foto) che parla del testo “Pulce non c’è”, edito da Einaudi nel 2010. Il racconto è una storiaccia che inizia così: “E così nel bel mezzo di un giorno noioso, a metà di un pomeriggio normale, proprio

a metà dei miei compiti di epica, qualcuno senza dirci niente, aveva portato via Pulce”. La tematica affrontata nel libro è la possibile violenza sessuale in famiglia su una bimba affetta da autismo, tragica situazione che viene magicamente trasformata con iro-nia e leggerezza, dalla fresca scrittura della giovanissima autrice. La voce di Giovanna, una ragazzina tredicenne, narra la storia vera di Pulce, la sorella autistica di nove anni, allontanata dalla famiglia, in base a un provvedimento giudiziario, per presun-

te molestie sessuali da parte del padre. Mentre gli adulti cercano di capire e soprat-tutto di agire, Giovanna inizia a raccontare tutto di sé, della sua famiglia, di Pulce, del posto dove l’hanno portata e del mondo. La ragazzina spiega anche il sistema della comunicazione facilitata, la tecnica grazie alla quale Pulce riusciva ad esprimersi in un modo tutto suo. Giovanna è una ragazzina intelligente, capace di sparare a mitraglia pensieri bellissimi ed eccentrici, piena di fantasie più grandi di lei.

Gaia Rayneri ospite di “Narrare narrarsi”

Eugenio Finardi

Il festival ‘Le corde dell’anima’diviso tra musica e letteratura

Da venerdì a domenica Cremona ospita un centinaio di artisti

Page 26: Il Piccolo del Cremasco

CREMASpettacoli

26 CREMACultura &Spettacoli Venerdì 3 Giugno 2011

“Sogno di una notte di mezza estate” a Ombriano

Secondo Baruch Spinoza, grande filoso-fo vissuto nel 17° secolo, ispirare passioni tristi è necessario all'esercizio del potere: e anzi, il despota è colui che ha bisogno del-la "tristezza" dei suoi sudditi. Ora, la nostra epoca è descritta da più parti come l'epo-ca delle passioni tristi. Affezioni, sentimenti, modalità dell’essere e dello stare nel mon-do, che, sempre nei termini spinoziani, cor-rispondono a una diminuita capacità di agi-re, all'impotenza singolare e collettiva, alla disunione e alla disarticolazione delle sog-gettività, corpi e menti. Quindi, non tanto la tristezza che genera pianto o sofferen-za, quanto quella che deriva dall'impotenza e dalla disgregazione: la tristezza prodot-ta dalla delusione e dalla perdita di fidu-cia. Osservando la nostra società, è facile

incontrare passioni tristi, sentimenti di resa o una frammentazione tale dei progetti e delle identità da indebolire la forza di imma-ginare un agire collettivo. Eppure è proprio nelle esperienze che si muovono lungo le linee di fuga dello scoraggiamento che tro-viamo forme di esodi possibili dalle pas-sioni tristi: esperienze politiche, artistiche e di pensiero non rinunciatarie. Ciò significa che la metafora è efficace per significare la nostra condizione, ma non deve essere una narrazione totalizzante. In un libro uscito da noi nel 2004, “L'epoca delle passioni tristi”, due psicoanalisti francesi, M. Benasayag e G. Schmit, raccontano cosa avviene in

una società in crisi, parlando soprattutto dei giovani, che vivono senza futuro e subi-scono la sconfitta della civiltà occidentale, basata in passato troppo spesso su una “promessa” di “onnipotenza” della scienza. Il senso di una "precarietà perenne", la real-tà di “una vita in stato di emergenza” con-tinua. Eppure, dicono gli studiosi, si deve tentare di interrompere il circolo vizioso perverso. Come? “Solo un mondo di desi-derio, di pensiero e di creazione è in grado di sviluppare dei ‘legami’ e di comporre la vita in modo da produrre qualcosa di diver-so dal disastro”. In una società che predi-ca il trionfo e provoca paura e incertezza,

occorre, al contrario, costruire un futuro sulla fragilità, sui legami, sulla dipenden-za intesa come interdipendenza. “Gli adulti temono davvero l'avvenire e quindi cerca-no di formare i loro figli in modo che siano ben ‘armati’ nei suoi confronti”. I giovani “si costruiscono uno scudo immaginario dietro al quale si illudono di stare al sicuro”. Così non si va da nessuna parte. Occorre valo-rizzare la grande dinamica degli affetti e dei corpi, dando senso a parole come futuro, lavoro, politica, desiderio, libertà. Dietrich Bonhoeffer, teologo luterano tedesco, com-battente contro il nazismo, impiccato nel campo di concentramento di Flossenburg,

scrisse, in “Resistenza e resa”: «Spesso qui ho pensato a dove passino i confini tra la necessaria resistenza alla sorte e l’altret-tanto necessaria resa. Dobbiamo opporci altrettanto decisamente al destino quanto sottoporci a lui a tempo opportuno. Non è possibile definire in linea di principio i confini tra resistenza e resa, ma è certo che debbono essere presenti ambedue e ambedue devono venire assunte con deci-sione. La fede richiede questo atteggia-mento mobile, vivo. Soltanto così possia-mo reggere alle varie situazioni del presen-te e renderle feconde”.

Agopoli**Agopoli (pseudonimo) si occupa di eco-

nomia e finanza, ma coltiva una grande pas-sione: la filosofia.

di Tiziano Guerini

ontinua, dopo il successo della scorsa settimana, la rassegna dal titolo “Crema in scena danza” con i prossimi appunta-menti a partire da venerdì 3 fino a saba-to 12 giugno.

Il 3 giugno, alle ore 21, appuntamento con “Amo-re senza fine” e con la scuola di danza modern-jazz dell’Us Acli di Trescore Cremasco. Coreografie e regia di Elena Vavassori.

Sabato 4 giugno due rappresentazioni alle ore 16.30 e alle 21 con “Io danzo e sono libero” con gli insegnanti P. Aderna, M. Giavaldi, L. Ferari ed altri per la scuola Asd Moving Club Crema.

Domenica 5 giugno “Tempo di danza 2011” del-la scuola Emozioni in danza dell’Us Acli S. Carlo; insegnante e coreografa Chiara Demicheli.

Lunedì 6 giugno “Danzando in una notte i note” della scuola Ddi Danza Asd Crema, con gli insenanti e coreografi Danila Lodigiani e Chiara Riboli.

Martedì 7 giugno “Suoni, colori, profumi… e tan-ta energia”: insegnanti e coreografi Laura Gennai e Enrica Lena della scuola Palestra Energy di Crema.

Mercoledì 8 giugno la scuola Il Mosaico Dan-ce e Arts School propone lo “Spettacolo di danza” con la coreografia di Silvia Illari.

Venerdì 10 giugno la scuola Us Acli di Cre-ma “propone “Tutti in punta di piedi: dall’Oriente all’America Latina”, insegnante Romina Cinquetti.

Domenica 12 giugno, Infine, “La notte che non finisce mai” con la regia di Massimo Polledri: spet-tacolo di danza e canto dell’associazione culturale la Scatola . Una rassegna di due settimane per cre-are attenzione ed affetto verso lo spettacolo affa-scinante della danza.

CLa danza darà ancora spettacoloNuovi appuntamenti, dal 3 al 12 giugno, della rassegna dal titolo “Crema in scena”

Sotto l’alto patronato del presidente della Re-pubblica e con il patrocinio del ministero per i Beni e le Attività culturali, dell’assessorato alla Cultu-ra della Regione Lombardia, delle province di Bre-scia e Cremona nonché del Parco Oglio Nord e del Parco Oglio Sud prende il via la sesta edizione del festival “Filosofi lungo l’Oglio”, in programma dal 6 giugno al 22 luglio 2011. La kermesse, fedele al suo spirito itinerante, coinvolge dodici Comuni tra

le province di Brescia e Cremona. Tra castelli, chie-se, piazze, borghi, cascine si alterneranno pensa-tori di caratura internazionale per declinare il tema della felicità in maniera plurivoca. Interessati anche centri cremonesi: Soncino (giovedì 16 giugno) e Ostiano (martedì 21 giugno). Ben dodici appun-tamenti (tutti a ingresso libero) accomunati sot-to il titolo di “Felicità”. Si tratta di un grande sfor-zo organizzativo, come ha detto nella presentazio-

ne Francesca Nodari, direttore scientifico del festi-val: «Una kermesse filosofica che, nomade come il pensiero, si realizzerà nell’agorà – spazio pubbli-co per eccellenza – sotto la guida del pensatore, il maestro». Il primo appuntamento, lunedì 6 giugno 21.15 nell’auditorium S. Barnaba di Brescia, è con Marc Augé già presidente e direttore della Scuola di alti studi di scienze sociali di Parigi. Titolo della relazione: “La felicità ha un luogo?”.

Giovedì 9 giugno alle ore 21 al teatro-orato-rio di Ombriano, frazione di Crema, spettacolo eccezionale con “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. Sul palcosce-nico, per la regia di Franca Marchesi, recitano Gionata Agisti, Cristina Matia Ambrogi, Lau-ra Ardia, Maria Immacolata Cantoni, Maura Fontana, Marco Lanzi, Corrado Aiello. Questa commedia è una delle prime scritte da Sha-kespeare, certamente una delle più popolari, ma anche quella più difficile da comprende-re. Il tema principale della commedia-fiaba è l’amore romantico, che a differenza delle altre opere viene quasi sbeffeggiato, deriso, sen-

za che per questo motivo perda di significato. L’espediente del liquido del fiore che, versato sugli occhi di una persona che dorme, lo farà innamorare della prima persona vista al suo risveglio, ci fa capire come l’innamoramento nasconda le qualità fisiche e morali della per-sona amata, per poi rivelarle una volta svani-to l’incantesimo. Questa commedia, che rima-ne un capolavoro assoluto, è ancora oggi tra le più rappresentate nei teatri di tutto il mon-do. Nel “Sogno di una notte di mezza esta-te” si fondono le vicende degli umani e degli dei, questi ultimi partecipano alle vicende in maniera silenziosa, talora divertendosi, talo-

ra soffrendo per essi. Si può dire che il tea-tro dei greci e quello moderno si incontrano. Come nel teatro greco, infatti, le vicende sono mosse dagli dei, ma come nel teatro moderno anche il carattere dei personaggi ha un peso determinante. Inoltre, a differenza del teatro greco, in cui uomini e dei parlavano, litigava-no, nel “sogno” gli umani non hanno nessu-na consapevolezza diretta dell’influenza degli dei, non possono interagire né immaginare i motivi per cui le cose succedono. Una volta che l’avventura sulla terra è terminata, la vita prosegue sotto forma di spirito: nel frattempo ci si può rifugiare nel sogno .

Dal 6 giugno torna il festival “Filosofi lungo l’Oglio”

Un atteggiamento mobile e vivo

La paura dell'Apocalisse è sempre stata presente nell'uomo. Le domande escatologiche che l’uomo si pone, sulla fine di sé e del mondo, non portano ovviamente a certezze, ma a timori irra-zionali. Ora impera la Profezia dei Maya che fissa la fine del mondo per il 21 dicembre del 2012. La data discende da calcoli fatti sul calendario Maya: la catastrofe si verifiche-rebbe per un cambiamento dell’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano dell’orbita. In passato ogni previsio-ne, fatta da religioni (Testimoni di Geova e Mormoni in testa), sette o guru è stata puntualmente disconfermata. A partire dall'anno 1000 in poi molte volte si è temuto di essere arrivati alla fatidica fine del mondo. "Mille e non più mille" aveva detto Gesù secondo la tradizione. Si avvicina-va la fine del mondo con il Giudizio universale. Così era scritto nell'Apocalisse :"dopo Mille anni Satana sarà disciol-to.". Nel Millennio successivo innumerevoli sono stati i pro-feti apocalittici, dal matematico tedesco Michael Stifel che annunciò la fine per le 8 di mattina del 18 ottobre 1533 al fanatico religioso William Bell che puntò sul 5 aprile 1761. Nel 1980 Jenser e Gaines, capi di una setta americana, convinsero centinaia di seguaci a chiudersi in un loro bun-ker ad attendere il giudizio universale. Nel 1992 il reveren-do Lee Jang Lim coinvolse 150 mila fedeli coreani nell’iste-ria della fine del mondo e li truffò per un totale di 4 milioni di dollari. Il secondo Millennio si è aperto con la fobia del cosiddetto 'millenium bug', un potenziale difetto informati-co che avrebbe dovuto manifestarsi al cambio di data dalla mezzanotte del 31 dicembre 1999 al 1º gennaio 2000 nei sistemi di elaborazione dati, con conseguenze imprevedibi-li e potenzialmente catastrofiche. Dunque, nonostante la ragione porti a non credere nelle pseudo-profezie, perma-ne in molti un timore irrazionale. Un po’ come la supersti-zione. Non ci crediamo, ma spesso la temiamo e non la sfi-diamo. E’ un problema di percezione del rischio. Se l’uomo percepisce che vi è un rischio anche infinitesimale, ma rela-tivo a paure di tipo ancestrale, grazie anche all’effetto amplificatore dei media, allora scatta la paura sino al pani-co e alla psicosi. Pensiamo alle diverse epidemie annuncia-te, dall’aviaria, alla mucca pazza, all’ultima influenza suina (influenza A H1N1). Il concetto di rischio percepito è ben rappresentato da questo ragionamento fisico-filosofico. In meccanica quantistica esiste la probabilità che una penna cada attraversando il tavolo. Poiché la penna può compor-tarsi come un’onda, può attraversare il tavolo: è l’ ‘effetto tunnel’. Se si calcola la probabilità che ciò accada, non è uguale a zero. È una probabilità molto piccola. Ma non suc-cede mai. Nessuno ha mai visto succedere questo. Ma per il pubblico generale il concetto di rischio non uguale a zero ha un effetto diverso. Dà la sensazione che ciò possa acca-dere. E allora, se vedremo cadere la penna attraverso il tavolo, potremo anche iniziare a temere la profezia Maya.

La paura della fine del mondodi Roberto Poli • [email protected]

Page 27: Il Piccolo del Cremasco

Fino a sabato 30 giugnoCREMONAMOSTRAROMANINO E I PITTORI ANTICLASSICI - UNA MOSTRA DIFFUSA IN LOMBARDIASi tratta di un itinerario di grande fascino, per scoprire l’arte del Romanino e dei pit-tori che all’inizio del ’500 si sono allonta-nati dal canone classico, esprimendo un linguaggio eccentrico e rivoluzionario.Per informazioni: 339-8452851.

***Fino a domenica 12 giugno CREMONAMOSTRABANGLADESHAppuntamento nella Casa Sperlari in via Palestro, 32. Inaugurazione sabato 28 maggio alle ore 17.30. Orario: da martedì a domenica dalle 17 alle 19.Per informazioni: 0372-24679.

***Fino a venerdì 1° luglioCREMONAMOSTRAMATTEO LAUSETTI E STEFANO SOD-DU: DUE ARTISTI A CONFRONTO A

CREMONAProsegue la collaborazione fra il DelleArti Design Hotel di Cremona e la Fondazione Dominato Leonense di Leno (Brescia), che negli ultimi anni ha portato a Cremo-na numerose esposizioni d’arte di alta qualità. Stavolta la mostra coinvolge la Galleria Scoglio di Quarto, importante re-altà che opera a Milano. All’interno della Project Room Galleria DelleArti, sono esposte le opere degli artisti Matteo Lau-setti e Stefano Soddu. Orario: tutti i gior-ni dalle 11 alle 22 fino al 1° luglio presso la Galleria Dellearti (ingresso libero).Per informazioni: 030-9038463.

***Domenica 12 giugnoPANDINOMERCATOCOSE D’ALTRI TEMPIMercatino di antiquariato in programma dalle 9 alle 19 nel Castello Visconteo.Per informazioni: 0373-920410.

***Da mercoledì 15 giugnoSAN PIETRO IN CERROSPORTFORMULA TORNEOPresso il centro sportivo parrocchiele è in programma il torneo di calcio tennis

sul campo di erba sintetica. Le squadre sono composte da due giocatori e l’iscri-zione è aperta a tutti.Per informazioni: 338-7685987.

***Da giovedì 9 e domenica 12 giugnoCREMAFIERA DI CREMAAppuntamento con agricoltura, artigia-nato e commercio, presso il centro Ersaf (ex Stalloni). Orario: giovedì ore 18-24, da venerdì a domenica ore 9-24.Per informazioni: 334-8217130 - 0373-259694.

***Domenica 5 giugnoCORTE DE’ FRATIPODISMOCORRI CON NOIPercorso podistico non competitivo at-traverso i suggestivi scenari del Parco Oglio Nord. Info: 0372-93183.

***Domenica 12 giugnoRIVOLTA D’ADDAMOSTRA-MERCATO DELL’USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Appuntamento dalle 8.30 alle 19 in Piaz-za Vittorio Emanuele II.Per informazioni: 0373-377050.

Giovedì 9 giugnoCREMONADANZATANGO - MI PASSIONAlle ore 21 al Teatro Filodrammatici, spettacolo di danza a cura dell’associa-zione Tango club.Per informazioni: 349-8099121.

***Venerdì 10 giugnoCREMACONCERTOCONCERTO DI SAN PANTALEONEAppuntamento nella chiesa di San Bernardino - Auditorium B. Manenti.Per informazioni: 0373-89334.

Giovedì 9 giugnoCREMAFESTIVALCREMA BLUES 2011 - UN VIAGGIO NELLA STORIA DEL BLUESAlle 21 nel chiostro del Sant'Agostino (in caso di maltempo nella sala Pietro Da Cemmo), appuntamento con Fabio Treves e Alessandro “Kid” Gariazzo.Per informazioni: 0373-893324.

***Venerdì 3 giugno 2011CREMONAMUSICALTHE BEATLES Alle ore 09.30 e alle 11.30 (2 recite), presso il Tognazzi in via A. Gramsci 3 (10 €), omaggio agli intramontabili baro-netti di Liverpool con un musical che ne ripercorre la storia, attraverso lo sguar-do di John Lennon che ricompone in un lungo flashback l’avventura straordinaria

dei Beatles.Per informazioni: 0372-407048.

***Giovedì 16 giugnoCREMONATEATROIL FILO SI PRESENTAAlle ore 21 al Teatro Filodrammatici, spet-tacolo teatrale della scuola “Luigi Carini” ed ssibizioni delle scuole e laboratori del Filo. Per informazioni: 349-8099121.

***Martedì 14 giugnoCREMONACONCERTOI VIRTUOSI DELLE MUSEAlle 21 al Teatro Filodrammatici, con-certo con Jonathan Guyonnet (violino barocco) e Stefano Molardi (clavicem-balo). In programma Sonate di Bach per violino e cembalo.Per informazioni: 349-8099121.

Appuntamenti 27Venerdì 3 Giugno 2011

Arte & Cultura

Musica & Spettacoli

Difficile parlare di un poeta come Giovanni Giudici, recentemente scomparso, in poche righe. Giornalismo, poesia e traduzioni: di Ezra Pound, Robert Frost, Sylvia Plath e Aleksàndr Puskin. Giudici non aderì mai ad un certo ermetismo novecentesco: al contrario, la sua poesia è descrittiva, la sua lingua è piana, entrambe coniugate con la capacità di aderire alla realtà concreta, personale e sociale. Di-ceva di sé: “un ligure diseducato a Roma e poi redento a Milano". E’ fondamentale, nella sua vita, l’incontro con Adriano Olivetti e con il suo progetto imprenditoriale, umano e culturale di fabbrica e di comunità: dapprima a Ivrea, dove lavora nella biblioteca dell’azienda e al settimanale «Comunitá di fabbrica», poi a Torino, per partecipa-re a "La via del Piemonte", diretto da Geno Pampaloni, infine a Mi-lano, dove entra nella Direzione Pubblicità e Stampa della Olivetti. Ricorda Furio Colombo: “Forse non è mai esistita la piccola stanza al settimo piano, con due scrivanie accostate e due poeti al lavoro. Era l’ufficio Pubblicità, lo si vedeva dalle bozze di manifesti sui mu-ri. E i due poeti al lavoro erano Franco Fortini e Giovanni Giudici”. Che scriveva, dice sempre Colombo, con “uno sgorgare semplice di parole che sembravano frutto della natura. Ma solo dopo ti ren-devi conto che la sua poesia era una casa, con un fuori semplice e un dentro dove abitavano nostalgia e dolore”. La dimensione del lavoro, quindi, come elemento importante della poetica di Giudici. Leggiamo:

Ancora Colombo: “Quando Adriano Olivetti, come premio per il suo lavoro, lo nominò dirigente, Giovanni Giudici disse: ‘No grazie, io sono un impiegato’. Era Italia, poco fa”.

Cara Maria,vorrei chiedere il suo parere su un fatto che mi ha colpito moltissimo. Anzi, i fatti sono stati due: i due padri che hanno lasciato i propri figli in au-to, sotto il sole, e i piccoli sono morti. Mi metto al posto di quei genitori, penso alla loro sofferen-za, ma mi domando come sia potuto accadere. Come si fa a “dimenticare" il proprio bambino in auto? Va bene essere assorbiti da pensieri, pre-occupazioni, andando di fretta, ma come è pos-sibile? Non sono per gettare la croce addosso a quei padri, ma mi sorgono tante domande…

Sonia

Cara Sonia, cercherò di risponderle, ma le dico subito che non mi sento preparata ad affrontare l’ar-gomento. In primo luogo, quanto è avvenuto si situa in uno di quei luoghi talmente insondabili dell’animo umano, talmente pieni di dolore, talmente muti per il dolore, che ogni parola rischia di essere insensata, quando non – e speriamo di no – offensiva. Non mi

resta che dirle le mie impressioni, senza alcuna pre-tesa di dare spiegazioni o interpretazioni. Ho pensa-to, appena appresa la notizia, a quando portavo io mia figlia all’asilo nido. A quelle file nel traffico, nei giorni di pioggia, l’orologio che correva, tutto era bloccato, sapevo di dover fare un pezzo di città , trovare parcheggio, scendere, portare la piccolina alle maestre, salutarla, riprendere l’auto, percorrere un altro pezzo di città, sempre con l’affanno. Pensi che – in una città medio/grande come quella in cui vivevo – svegliavo la bambina alle 7, con tutto già pronto, biberon scaldato, abiti puliti, e non riuscivo ad arrivare al lavoro prima delle 8 e mezza. Ero piena di senso di inadeguatezza: verso la piccola, a cui imponevo i miei ritmi, verso il lavoro, poiché non riuscivo ad arrivare in orario, e così via. Questo per dire che conosco bene, come tutti, credo, i tempi, le corse, direi incivili, a cui la vita ci sottopone. Ho poi pensato ad esperienze successive, in cui ero magari così presa dal pensiero del lavoro, da non ascoltare, a volte, quel che diceva chi mi stava din-

torno. Ho pensato al concetto di lavoro di cura, quel-lo che si fa verso i figli, i genitori anziani, le persone bisognose di assistenza, o comunque le situazioni in cui c’è bisogno di affetto e di sostegno attivo, ed alla diversa declinazione che della cura danno i padri e le madri. Cura originariamente significa preoccu-pazione: ho cura di te, mi preoccupo di te, i miei pensieri sono orientati a te. E’ innegabile che questo orientamento, per molti motivi, che non ho spazio per elencare, è più presente nelle donne, piuttosto che negli uomini. E poi ho letto le parole di una gran-de donna, Luisa Muraro. Ha scritto: se la madre lo difende, noi difendiamo il padre. “La paternità come l’intendiamo oggi è relativamente nuova e gli uomini la stanno imparando. Anzi, in parte, la stanno inven-tando; la maternità infatti non è un modello, è altra cosa: biologica, potente e non imitabile”. In questo percorso accidentato, sono successe le due trage-die. Dice Muraro: non aggiungiamo castigo a casti-go. Penso che abbia ragione.

Maria

Per scrivere a Maria: [email protected]

L’Oroscopo della settimanaa cura di: www.oroscopo-2009.com

Siate obiettivi nel valutare gli attriti che nascono con il part-ner, poiché in gran parte dipenderanno dai vostri puntigli e dall’eccessiva ostentazione di autorità. Dunque non esa-gerate nelle reazioni.

In campo lavorativo, tutto procede secondo i vostri piani. Solo la stanchezza fisica e mentale cominciano un pochino a farsi sentire e ad intralciare il vostro cammino. Cercate di tenere duro.

I benefici economici derivanti dal vostro impegno lavorati-vo non saranno tali da giustificare i sacrifici e l’abnegazio-ne che devolvete alla causa, poiché in questo periodo sarete impegnati su più fronti.

Stabilità ed affiatamento saranno le costanti nella vita di coppia. Allontanati i motivi di discussione, sarete liberi e determinati nel procedere con il vostro partner come se foste una cosa sola.

Cercate di essere meno pignoli ed esigenti nei confronti della persona amata. Pretendere troppo e sempre, spesso genera insoddisfazione, che poi inevitabilmente vi farà ap-parire le cose più brutte di quanto in realtà esse siano.

L’intesa con la persona amata richiede continui adatta-menti da parte vostra, un comportamento che se talora può rappresentare un sacrificio, darà risultati importanti sulla lunga durata.

Assecondate lo spirito lasciandovi trasportare giorno per giorno da quella spinta passionale che vi porta a trasgre-dire e ad inseguire e vivere un’avventura, che seppur tale dovrà essere considerata, vi renderà molto appagati.

Un clima piuttosto sereno, talvolta allegro, caratterizzerà l’ambiente lavorativo, rendendo maggiormente piacevole il vostro dovere. L’estate sta arrivando e con sé si porterà l’aria di vacanza.

Continuate a guardarvi intorno ma ancora non riuscite a scorgere quel qualcosa che da tempo andate cercando. Forse questa mancanza dipende proprio da voi che in que-sto periodo non sapete esattamente ciò che volete.

Si profila per voi un periodo assai felice e di grande intesa con la persona amata, con cui sarà stuzzicante condividere momenti molto passionali e realizzare progetti costruttivi. Meglio di così...

Uscite dagli schemi nei quali vi siete rinchiusi e che adesso più che mai vi fanno sentire in gabbia: solo così sarà nuo-vamente possibile per voi tornare a vivere liberi senza vin-coli e ad assaporare la passione.

Anche se la vostra occupazione in questo periodo non rap-presenta una priorità in ordine di importanza, evitate per quanto possibile di affrontarla con leggerezza in quanto po-treste incorrere in errore e pagarne un molto troppo alto.

Non puoi cambiarti, ma almeno cambia ditta,Il posto di lavoro è più che una metà(Inutilmente resisti) della tua anima:E quante cose per te cambieranno!Avranno altri volti e strade le tue mattine,T’illuderai quasi di aver cambiato città,Di avere davanti una vita. Un nuovo gergoImparerai nelle file dei nuovi conservi:Ti ci vorranno due mesi per scoprirlo banale.E poi nuovi padroni, nuove regioni dei tuoi nerviIn evidenza agli uffici del personale,Nuovi prodotti e una nuova misuraDi quel che è bene e male - ed infine te stessoDi cui tutti diranno che sei nuovo.Annuncerai ai lontani la tua novità:«Questa mia è per dirti che adesso mi trovo…».

CAMBIA DITTA

«Questa mia è per dirti che adesso mi trovo…».

Giovanni Giudici

Page 28: Il Piccolo del Cremasco

CREMONA - FARMACIA 12A.F.M. DI CREMONA S.P.A.VIA GIORDANO, 12526100 CremonaTel. 0372 29724

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleLUNEDÌ

CREMONA-FARMACIA 7A.F.M. DI CREMONA S.P.A.VIA DANTE, 10426100 CremonaTel. 0372 460135

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 13:00Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleNO

FORMIGARACACCIAPUOTI FABIOVIA ROMA, 2826020 FormigaraTel. 0374 78028

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO

PIEVE SAN GIACOMOCAUZZI EMANUELEVIA MAZZINI, 226035 Pieve San GiacomoTel. 0372 64323

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleGIOVEDÌ POMERIGGIO

SORESINALOMBARDINI GHEZZIVIA GENALA, 1626015 SoresinaTel. 0374 342483

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO

FARMACIE DI TURNO Dal 3 al 10 Giugno 2011

• Via Postumia, Via Campestre: cantiere per la realizzazione della linea di distribuzione dell'energia elettrica; (Fine lavori: 24 giugno).

•Via Patecchio: cantiere per la ristrutturazione dei sottoservizi (condotte acqua, fognature, gas metano e linee elettriche) e rifacimento sede stradale; (Fine lavori: 24 giugno).

• Via Cà Magra: cantiere per la realizzazione dei sottoservizi (condotte acqua, fognature, gas metano e linee elettriche), dei

marciapiedi e della sede stradale; (Fine lavori: 23 luglio).

• Corso Matteotti (tratto V.Zaccaria del Maino-V.Pallavi-cino): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale; (Fine lavori: 12 agosto).

• Corso Vittorio Emanuele II (da via Ruggero Manna a via Ala Ponzone, incroci esclusi): cantiere per il rifacimento dei sotto-servizi e della sede stradale (Fine lavori: entro metà luglio).

NUMERI UTILICOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Taccuino28 Venerdì 3 Giugno 2011

NUMERI UTILICOMUNE DI CREMA www.comunecrema.it

Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

Urp Crema: 0373-899822

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0373-893700

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117

Centralino: 0373-256474

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0373-250867

Centralino: 0373-894212

POLIZIA STRADALECentralino: 0373-897311

POLIZIA DI STATOCentralino: 0373-897311

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0373-256222

PROCURA DELLA REPUBBLICA

Centralino: 0373-878116

OSPEDALE DI CREMAwww.hcrema.it

Centralino: 0373-2801Centro unico di prenotazioni:

800 638 638Emergenza sanitaria: 118

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMACentralino: 0373-899320

CREMARIZZI LUISAVIA CREMONA, 326013 CremaTel. 0373 84906

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleSABATO POMERIGGIO

PALAZZO PIGNANOFIORENTINI CRISTINAVIA RISORGIMENTO, 226025 Palazzo PignanoTel. 0373 982030

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleSABATO POMERIGGIO

RIPALTA CREMASCAVECCHIA MAURIZIOVIA ROMA, 11/B26010 Ripalta CremascaTel. 0373 68441

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO

SONCINOERBA DI BERNELLI S.N.C.VIA MATTEOTTI, 2526029 SoncinoTel. 0374 85520

Orari di aperturaMattino: 08:45 - 12:30Pomeriggio: 15:15 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleMERCOLEDÌ POMERIGGIOSABATO POMERIGGIO

Crema

Cremona

Distretto di CremaDistretto di Cremona

GIORNALE DI CREMONA

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO

direttore responsabile: Sergio [email protected]

direttore editoriale: Daniele Tamburini

Società editrice:Promedia Società Cooperativa

Via del Sale, 19 - Cremona

Amministrazione e diffusioneVia S. Bernardo 37/A - 26100 CremonaTel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

Direzione, redazione e prestampaVia S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona

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Redazione di CremaPiazza Premoli, 7 - 26100 CremaTel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041

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www.immaginapubblicita.it

Stampa:SEL - Società Editrice Lombarda

26100 Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Giovedì 2 Giugno alle ore 22

METEO WEEK-END Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Corso MatteottiLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:12 Agosto 2011

Corso VittorioEmanuele II

Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:Entro metà Luglio

Via PostumiaLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:24 Giugno

Via PatecchioLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:24 Giugno 2011

Via Cà MagraLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:23 Luglio

Page 29: Il Piccolo del Cremasco

29Venerdì 3 Giugno 2011 &&&Tv Cinema

Nuovo appuntamento con “Invincibili”, il program-ma condotto da Marco Ber-ry andato in onda per la pri-ma volta lo scorso dicem-bre. Gli episodi trattati nelle quattro puntate in onda su Italia 1, infatti, sono raccon-tati al pubblico in maniera sentita, coinvolgente e con estrema delicatezza. “Invin-cibili” propone, infatti, in ogni puntata delle storie in-credibili di persone comuni che hanno dovuto subire dei traumi psico-fisici pesanti, ma che con coraggio, forza d’animo e voglia di vivere continuano a lottare quoti-dianamente contro se stes-si. Ogni puntata propone le commoventi storie di due

persone davvero invincibili, che non si arrendono e van-no avanti con grande digni-tà. Molti ricorderanno le in-credibili storie di Roberto Bruzzone, un ragazzo di Alessandria che aveva subi-to l’amputazione di una gamba in seguito ad un ter-ribile incidente in moto, ma che ora continua a scalare le montagne grazie ad una protesi e di Bebe (Beatrice Vio), la piccola che aveva addirittura perso tutti e quat-tro gli arti dopo una terribile meningite, ma che con forza e coraggia si è rialzata e continua a praticare scher-ma con quattro arti artificiali. Un esempio per tutti noi.

Italia 1, mercoledì ore 21.10

Cosa vedere in televisione

a musica stavolta batte su Italia 1. Come avvie-ne da tanti anni negli Stati Uniti, anche in Ita-lia si assegnano gli

Oscar della musica. L’evento musicale è andato in scena all’Arena di Verona il 27 e 28 maggio scorsi e ora viene tra-smesso, come sempre su Italia 1, divedendo la due giorni musi-cale in tre prime serate, il 7, 14 e 21 alle ore 21.10.

A condurre il “Wind music awards 2011” c’è una nuova coppia televisiva: Vanessa In-contrada, che ha già fatto la sua esperienza un paio di anni fa a Verona e Teo Mammucari.

Il prestigioso riconoscimento del Wind music awards viene assegnato agli artisti che si sono

distinti nelle vendite dei loro al-bum in Italia nel periodo compre-so tra maggio 2010 e maggio 2011, durante il quale hanno pub-blicato e venduto oltre 300mila copie (diamante), o 120mila copie (multi platino) o 60mila copie (pla-tino) oppure 30mila copie (oro) dei loro dischi nel nostro Paese.

Il “Digital songs” sarà invece assegnato agli artisti che avran-no avuto oltre 60mila download (multi platino) e 30mila downlo-ad (platino), oltre al premio spe-ciale di Fimi, Afi e Pmi e lo spe-ciale “Premio Arena di Verona”. Saranno presenti personaggi del mondo dello della televisione, dello sport, della cultura. Fra gli ospiti internazionali ricordiamo gli Hooverphonic.

Fra gli artisti premiati ci sono: Giovanni Allevi, Alessandra Amoroso, Annalisa, Biagio Anto-nacci, Claudio Baglioni, Mario Biondi, Stefano Bollani, Carmen Consoli, Cesare Cremonini, Gigi D’Alessio, Lucio Dalla e France-sco De Gregori, Due Di Picche (Neffa e J-Ax), Elisa, Emma, Fa-bri Fibra, Raphael Gualazzi, Il Volo, Luciano Ligabue, Litfiba, Marco Mengoni, Modà, Gianna Nannini, Negramaro, Nek, Pooh, Francesco Renga, Subsonica, Renato Zero, Zucchero. La pri-ma delle tre serate è in program-ma il 7 giugno su Mediaset.

Italia 1, martedì ore 21.10

L

Sul palco i migliori cantanti italianiche si sono esibiti all’Arena di Verona

Gli Oscar della musica in tv

Sopra la locandinadella manifestazionemusicale, svoltasiall’Arena di Veronae in onda su Italia 1.A lato i Subsonica,uno dei complessiitaliani premiati

Appuntamento con “Wind music awards” su Italia 1 da martedì 7 giugnoIL MERCOLEDÌ SERA

Tornano le storiedegli invincibili

CINEMA programmazione settimanale

Prosegue la saga tratta dai fumetti della Marvel dedicata agli X -Men e la prossima settimana uscirà nelle sale ita-liane il film X-Men: First class (in italiano X-Men - L’inizio).In questo nuovo capito-lo viene ripercorsa l’origine di due perso-naggi: Charles Xavier e Erik Lensherr che nella loro gioventù scoprono di avere dei poteri che le persone comuni non pos-siedono. I due si trovano così a lavorare assieme ad altri mutanti che si uniscono per combattere il male ma ad un certo punto, a causa di un dissidio tra i due protagonisti, l’amicizia si incrina fino a rompersi del tutto diventando così rivali ed acerrimi nemici. In poche parole que-sta è la storia di come sono diventati da adulti Magneto e Professor X.

CURIOSITA’ La messa in scena prin-cipale è iniziata nell’agosto 2010 pressi i Pinewood Studios in Inghilterra. Lo scenografo Chris Seagers ha creato ol-tre 80 set (20 dei quali sono molto com-plessi e composti da strutture diverse), sia a Pinewood che in varie location in-glesi e statunitensi.

Regia: Matthew Vaughn

L’ULTIMO DEI TEMPLARI“L’ultimo dei templari” è un film drammatico di Do-

minic Sena con Nicolas Cage, Ron Perlman, Stephen Graham, Claire Foy, Stephen Campbell Moore, Ro-bert Sheehan, Ulrich Thomsen, Christopher Lee, Ada Michelle Loridans e Kevin Rees.

LA TRAMA Durante il XIV secolo, quando la peste nera devasta l’Europa, a un cavaliere (Nicolas Cage) viene dato l’ordine di scortare, fino ad un monastero, una giovane donna (Claire Foy) accusata di stregone-ria e sospettata di essere la responsabile della diffu-sione della peste. Convinto dell’innocenza della ra-gazza, il cavaliere e alcuni compagni di viaggio com-batteranno per raggiungere una terra consacrata, dove poter provare l’innocenza della giovane e libe-rare l’Europa dalla maledizione della peste. Quello che il cavaliere ignora, è che le oscure forze del male lo stanno attendendo.

Con X-Men torna la fantascienza al cinemaNuovo capitolo della saga tratta dai fumetti della Marvel diretto da Matthew Vaughn

Regia: Dominic Sena • Genere: Drammatico

Durata: 132 minuti. Produzione: Twentieth Century Fox, Bad Hat Harry Productions,

Donners’ Company.Cast: James McAvoy, Michael Fassbender,

January Jones, Nicholas Hoult, Caleb Landry Jones, Kevin Bacon.

Genere: fantascienza.

Ispirato a una storia vera e tratto dal libro autobio-grafico (Il prezzo dell'inno-cenza) di Gerry Conlon.

LA TRAMA Processati come terroristi dell'IRA e autori di una strage in un pub di Guildford il 5-10-1974, quattro proletari ir-landesi patiscono 15 anni di carcere prima che sia scoperta la loro innocenza. Con loro furono condannati a pene minori parenti e amici.

Giuseppe Conlon, padre di uno dei quattro, morì in carcere nel 1980. Storia di un clamoroso errore giudi-ziario, frutto di un complot-to poliziesco

Musiche degli U2 e Tre-vor Jones. 7 candidature ai premi Oscar, nemmeno una statuetta. Efebo d'oro ad Agrigento.

Nel nome del padreTV - Mercoledì su La 7

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372 803674)www.spaziocinema.info• Pirati dai caraibi 3D• Pirati dai caraibi 2D• Una notte da leoni 2• The housemaid• Fast & Furious 5• Senza arte ne parte• Habemus Papam

Cine Chaplin(0372-453005)• The Tree of Life

Filo(0372 411252)• Corpo celeste

CREMAPorta Nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• Pirati dei Caraibi 4 • Pirati dei Caraibi 4 3D • ESP:Fenomeni paranormali• Paul• Garfield il supergatto• Rio 2D• Xman l'inizio• Quei bravi ragazzi

Cineforum• The housemaid• Il ragazzo con la bici-cletta

Rassegna Over 60• The housemaid

SPINO D'ADDAVittoria(0373-980106)• Pirati dai caraibi: oltre i confini del mare 3D

PIEVE FISSIRAGACinelandia(0371 237012) www.cinelandia.it• Xman l'inizio• Paul• Garfield il supergatto• ESP:Fenomeni paranormali• Una notte da leoni 2• Mr. Beaver • Pirati dai caraibi: oltre i confini del mare 3D• Beasly• Red• Fast & Furious 5• Rio

Page 30: Il Piccolo del Cremasco

di Laura Bosio

ella popolazione esi-stono ancora molte perplessità sulla do-nazioni di organi, una scelta che permette di

salvare delle vite umane. Per questo motivo lo scorso 29 mag-gio è stata indetta la giornata na-zionale di sensibilizzazione.

«Il trapianto di organi è una scelta estrema, che si prende in considerazione quando la malat-tia non risponde più alle cure» spiega Fulvio Albertario, diret-tore dell'unità operativa di tera-pia intensiva. «Peraltro bisogna ricordare che, in caso di malattia che abbia inesorabilmente con-dotto ad una insufficienza irre-versibile della funzione di un or-gano, non vi è possibilità di tra-pianto se non vi è la disponibilità di organi trapiantabili forniti da un donatore. Ecco che a questo punto possono incrociarsi ca-sualmente due situazioni: quella di un “potenziale donatore” e quella di un “sistema ospedale” che si attivi perché quella even-tuale donazione diventi possibi-le e reale. In Italia i trapianti sono di altissima qualità, in quanto la politica sanitaria ha puntato mol-to in questa direzione. Cercare la migliore idoneità tra donatore e ricevente, vagliando le possibili situazioni di rischio che potreb-bero essere trasmesse durante al ricevente, è quindi compito del lavoro di equipe di medici».

Sono molti i donatori?«Purtroppo no, anzi: cresce il

divario tra richiesta e disponibili-tà di organi. In Italia sono circa un terzo del totale le richieste che si riescono a soddisfare ogni anno.

Tra l'altro è cambiata anche la ti-pologia di donatore. Se un tem-po, infatti, egli era un giovane che era andato incontro a danno ce-rebrale irreversibile a causa di un incidente, col tempo le cose so-no cambiate, in quanto la politica di prevenzione ha fortunatamen-te ridotto tali morti. Dunque oggi il donatore medio è più avanti con l'età, ed è spesso una perso-na che ha subito ictus o emorra-gie cerebrali. E si tratta di dona-tori più critici. Il nostro compito è di attestarne l'idoneità».

Qual è il percorso dell'orga-no che viene donato?

«Quando c'è un potenziale donatore, ossia quando si atte-sta in modo attento e inequivo-cabile una situazione di morte cerebrale, ed esiste una disponi-bilità alla donazione, ci mettiamo immediatamente in contatto con il Centro interregionale di riferi-mento, a cui segnaliamo il po-tenziale donatore e gli organi di-sponibili. Il Centro a sua volta ri-cerca il paziente ricevente, sulla base dell'urgenza, della gravità e della compatibilità. Dal Centro vengono comunicate le richieste

e i centri di trapianto ci inviano la propria equipe, che partecipa al-la procedura di espianto».

Quanti sono i donatori?«Nella nostra realtà diventano

donatori circa il 25% degli ence-falolesi. Mediamente, quindi, ab-biamo un donatore al mese, e una dozzina ogni anno, anche se nel 2010 siamo arrivati a 14. Sembrano numeri piccoli, ma nella realtà sono significative, tanto più che la Lombardia è una delle zone in Italia più attiva in questo senso. Peraltro il Presidio Ospedaliero di Cremona ha re-

centemente ottenuto dalla Dire-zione Generale di Regione Lom-bardia il riconoscimento di ec-cellenti risultati conseguiti in questo settore di elevatissimo valore umano, etico e sociale, ossia».

Anche a Cremona si ese-guono i trapianti?

«No, in quanto la scelta che si è fatta è di restringere queste azioni a soli pochi centri, in mo-do da garantire una maggiore professionalità».

Qual è il ruolo di Aido?«L'associazione opera su tut-

to il territorio, raccogliendo ade-sioni e facendo informazione. Per chi volesse avere poi notizie più specifiche e tecniche, può sempre chiamare qui in ospeda-le, dove la disponibilità a fornire chiarimenti è totale. L’Azienda Ospedaliera di Cremona ribadi-sce il proprio impegno in tali at-tività ed invita tutta la popolazio-ne dell’area cremonese ad offri-re la propria disponibilità ad un dono incommensurabile che sal-va la vita di molti nel caso si pre-sentassero inaspettatamente le condizioni».

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c

ome indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA Fulvio Albertario: «I donatori sono ancora troppo pochi rispetto alla richieste»

N

Donare organi: scelta di vita... per la vita

Venerdì 3 Giugno 2011 Salute30

Il dottor Fulvio Albertario,

direttoredell'unitàoperativadi terapia intensiva

dell'Ospedale Maggiore

di Cremona

Page 31: Il Piccolo del Cremasco

Salute 31Venerdì 3 Giugno 2011

l torrido caldo estivo che in queste settimane ha colpito l'Italia, per taluni può diven-tare un vero e proprio calva-rio. A questo proposito tor-

na anche quest'anno la campagna di sensibilizzazione promossa dal-la Regione Lombardia sui compor-tamenti utili a prevenire i problemi di salute che possono derivare dal caldo intenso e dall'afa, in partico-lare nelle città.

Gli anziani sono i soggetti più a rischio di malesseri dovuti alle alte temperature, ma è importante per tutti adottare stili di vita adegua-ti e sapere come comportarsi nel caso, per esempio, di un colpo di sole o di un collasso da calore.

Per questo è stato diramato un opuscolo, proprio per insegnare a prevenire i problemi legati al cal-do. Esso diventa un pericolo quan-do la temperatura esterna supera i 32-35 gradi e quando l'umidità è eccessiva.

Tra i consigli degli esperti per evitare di sentirti male, il primo è quello di cercare di bere molto. I soggetti deboli, come gli anziani, dovrebbero evitare di uscire nel-le ore più calde, ossia dalle 11 alle 17. In casa è bene tener sempre areato, con fi nestre aperte e tap-parelle abbassate, e possibilmente

si dovrebbe cercare di rinfrescare gli ambienti, con ventilatori o con-dizionatori. A questo proposito, si dovrebbe sempre cercare di co-prirsi quando si passa da un am-biente molto caldo a uno pregno di aria condizionata.

Molti gli accorgimenti da adotta-re quando si esce di casa: meglio

dotarsi di un cappellino e di occhia-li scuri per difendersi dal sole. L'au-to può essere una vera e propria trappola di calore, per cui è bene accendere sempre il climatizzatore, e usare in ogni caso le tendine pa-rasole, specie nelle ore più calde.

Anche l'abbigliamento con-ta molto: per non attirare il cal-do, meglio scegliere vestiti chiari e non aderenti, in fi bre naturali come il cotone o il lino. Le fi bre sinteti-che impediscono la traspirazione, e possono provocare irritazioni e arrossamenti.

Se il sole causa malesseri, vi sono alcune cose che si possono fare per mitigarli, come ad esem-pio bagnarsi con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, in modo da abbassare la temperatu-ra corporea. Chi soffre di pressio-ne alta dovrebbe tenersi controlla-to e consultare il medico in caso di bisogno.

I

Gran caldo estivo, come correreai ripari per sopportarlo

Regione Lombardia promuove il decalogo per combattere il disagio

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected]

Oppure a: [email protected] Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.

Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Buongiorno, leggo da alcuni anni la sua rubri-ca sul giornale “Il Picco-lo” e vorrei capire meglio cosa fa il naturopata. Grazie

Angela

Gentile signora Angela le rispondo utilizzando il “Mansionario del Naturo-pata” della scuola di Natu-ropatia Riza.

L'attività si sviluppa in due ambiti : il primo di tipo EDUCATIVO, all'interno del quale si informano e si edu-cano le persone che si ri-volgono al Naturopata a conoscere e gestire il pro-prio equilibrio psico-fisico ed a raggiungere e mante-nere uno stato di benesse-re, indicando a tal fine i comportamenti più idonei da seguire; il secondo di ti-po ASSISTENZIALE ovvero di aiuto al cliente perché ri-conosca in se stesso even-tuali squilibri di tipo psico-fisico, emozionale o predi-

sposizione ad essi e di in-tervento con tecniche “dol-ci” per favorire il ripristino dell'equilibrio e del benes-sere.

Trattamenti che si allac-ciano alle grandi tradizioni orientali ed occidentali, le cui indicazioni si iscrivono nel quadro di una riconci-liazione con le leggi della natura. Oltre alle discipline naturali che vanno dalle tecniche di massaggio alla kinesiologia, dalle erbe ai fiori di Bach, dall’Eubiotica all'utilizzo della musica, seguendo il metodo RIZA, il Naturopata acquisisce tecniche di autostima, di scoperta del proprio talen-to, di rilassamento e di RI-NASCITA INTERIORE.

Tutto questo migliorerà la qualità della vita in modo biologico (migliorano le ri-sposte immunitarie ) e psi-chiche (restituendo vitalità, creatività, sviluppo delle potenzialità individuali, be-nessere interiore...).

Il settore delle audioprotesi è in gran-de espansione, e anche al Medicenter di via Giuseppina si offre questo tipo di ser-vizio. E' il dottor Salvatore Portaro, tecni-co audioprotesista, laureato in tecniche au-dioprotesiche a Padova, che da sei anni a questa parte si occupa di questa attività.

Portaro riceve anche a Piacenza, dove ha iniziato la sua attività dal 1998.

«Si lavora dietro prescrizione del medico» spiega Portaro. Il nostro compito è quello di adattare gli apparecchi acustici sulla base delle esigenze del paziente».

In che modo?«Bisogna fare, prima di tutto, un'anam-

nesi del paziente stesso, e di quelle che sono le sue prerogative. Ad esempio una persona che vuole andare a teatro o al cine-ma avrà esigenze diverse da chi ha una vita più tranquilla».

In che modo la tecnologia ha cambia-to il panorama degli apparecchi acusti-ci?

«Moltissimo. Non si tratta più di sempli-ci amplifi catori, ma di veri e propri picco-li computer, che una volta tarati in maniera corretta sono in grado di analizzare l'am-biente circostante, e selezionare l'intensità dei suoni sulla base della loro origine, per cui, ad esempio, i suoni vocali sono mag-giormente accentuati rispetto a suoni mar-ginali. Con la tecnologia sono cambiati an-che gli utenti, che non sono più solo anziani, ma anche giovani con problemi di udito, che oggi grazie alle protesi possono vive-re una vita normale e di qualità, cosa che un tempo non era possibile. E chi è sordo dalla nascita o comunque fi n da piccolo può riu-scire a imparare il linguaggio».

a cura della Dottoressa Annalisa Subacchi Biologo Nutrizionista Iscrizione Albo A-061604

Specializzata in Biologia e Applicazioni Biomediche Umane Masterin Nutrizione Fitness e Sport • Presidente ALIAC Onlus Referente ACSIAN

Gentile dott.ssa Subacchi, secondo Lei esiste un’alimentazione ottimale per avere ottimi risultati di perdita di peso? Si sente parlare di dieta mono - alimento, dieta Atkins, dieta mediterranea, dieta Dukan, ma quale può portare a risultati rapidi e duraturi? So-no tutte valide le diete? Quali controindicazioni potrebbero avere? La ringrazio

Stefano

Gentilissimo Stefano, La ringrazio per avermi contattato. In questo periodo tutti parlano di dieta. Siamo inflazionati da alimentazioni una più folle dell'altra aspettando la prova costume e cercando di non farsi trovare impreparati. Purtroppo alcuni, forse disperati per l ‘arrivo im-provviso dell’estate e del caldo, cercano rapide scappatoie, sperimentando e provando tipo-logie svariate di diete spesso sperimentate da VIP. Un esempio recente è la dieta Dukan di Kate Middelton messa in atto prima della nozze reali con il principe William. Purtroppo si trat-ta dell’ennesima dieta proteica che fa dimagrire velocemente, tuttavia, senza i carboidrati, l'organismo soffre di una 'fame' tissutale e quando vengono reintrodotti si riprende veloce-mente peso. Anni fa per esempio, molto simile a questa dieta, era di moda la dieta Atkins, molto simile alla dieta Dukan. Sono stati condotti diversi studi scientifici che contrapponeva-no persone che seguivano la classica dieta mediterranea contro persone che seguivano la dieta Atkins. Il risultato è stato che dopo un anno la dieta mediterranea risultava essere la mi-gliore terapia nutrizionale in assoluto per l’introduzione bilanciata nell’arco della giornata di proteine (carne, pesce, uova) carboidrati (pane e pasta) e verdure, nonostante la proteica des-se ottimi risultati solo all’inizio, e che perdeva la sua efficacia dopo lunghi periodi. Basti no-tare che recentemente la dieta mediterranea è l’unico modello nutrizionale ad essere stato nel 2010 patrimonio orale e immateriale dell'umanità!!!

Non parliamo poi delle diete mono - alimento come la dieta della carota, del melone, dell’anguria, del minestrone, del limone … ect ect. Queste tipologia di “dieta” sfruttano il fat-to che mangiando un solo alimento ci si stanca in fretta finendo poi alla lunga per assumere meno alimento e quindi si dimagrisce, apparentemente senza sforzi. Tutto questo in teoria, poiché in realtà sono troppo squilibrate e dannose per la salute, portano cioè a carenze nu-trizionali con gravi conseguenze a livello fisico (stanchezza,amenorrea,artriti,alopecia).

In realtà il vero segreto di una forma perfetta è consumare un’ampia varietà di alimenti, supportati da una corretta alimentazione, in base alle proprie problematiche metaboliche, di allergie, intolleranze o non seguendo la “moda” di qualche star di Hollywood! Il consiglio è sempre quello di farsi seguire da un professionista.

Risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] oppure a: [email protected]

La dottoressa Annalisa Subacchi Riceve presso: MEDICENTER Via Giuseppina 21 CremonaMED - Iper Cremona2 Gadesco

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il dottor Salvatore Portaro

Page 32: Il Piccolo del Cremasco

embargo posto dalla Russia alle esportazioni dei cereali, decretato lo scorso agosto a fronte di una devastante sic-

cità che aveva decimato i raccolti, terminerà il primo luglio prossimo. Tale decisione è stata annunciata nei giorni scorsi dal premier mo-scovita Vladimir Putin e potrebbe contribuire a placare una situazione che resta particolarmente tesa sui mercati internazionali, nel segno di continui rally delle quotazioni.

Questo scenario è emerso ve-nerdì scorso durante la quarta edi-zione di Romacereali. E’ stato rilan-ciato proprio da Roma l’appello ad un maggiore e concreto impegno del mondo politico «per la tutela e la valorizzazione di un compar-to profondamente legato alla tra-dizione nazionale ed in forte crisi», come ha spiegato il presidente di Arm, Vitangelo Tizzano, sottoli-neando che «la sopravvivenza del settore cerealicolo è essenziale per garantire al Paese un livello accet-tabile di sovranità alimentare, e so-

stenere il vero made in Italy». Secondo l’Istat, in Italia, il primo

trimestre 2011 si è chiuso con un rincaro record dei cereali: +65% rispetto allo stesso periodo del 2010. Una boccata d’ossigeno per le aziende agricole, dopo tre anni di crolli dei prezzi; anche se contem-poraneamente continuano a lievi-tare i costi di produzione. In apri-le invece, secondo quanto rilevato dal presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, i prezzi agricoli sono già tornati a scendere, facendo re-

gistrare un calo del 3,3% su base mensile. In ambito internazionale, la produzione dovrebbe comunque aumentare; pur essendo chiamata a fronteggiare la forte incognita le-gata all’andamento meteorologico secondo quanto emerge dal rap-porto ministeriale dell’Usda (U.S. Department of agriculture), diffuso da poco.

La campagna 2011/2012 do-vrebbe portare la disponibilità glo-bale di frumento a 669,5 milioni di tonnellate (+3,3%, con un incre-

mento che comunque non basta a raggiungere il livello pre crisi di due anni fa); per il mais, invece, il tra-guardo è ipotizzato a 867,7 milioni di tonnellate (+6,4%). Da parte sua, l’International Grain Council ha ap-pena ridotto le stime sulla produ-zione mondiale; che in questa cam-pagna crescerà, ma meno di quan-to ipotizzato nelle precedenti ana-lisi. Per frumento e mais prosegui-rà tuttavia il calo delle scorte, con i consumi superiori alla produzione attesa.

Di recente l’organizzazione me-teorologica mondiale ha delinea-to le prospettive dei prossimi dieci anni: ci si attende il crescente cam-biamento climatico ai danni della produzione alimentare, secondo una linea di tendenza della quale già ora si colgono le prime manife-stazioni. Siccità in Europa (attual-mente soprattutto in Francia e Ger-mania), nella regione del Mediterra-neo ed in Cina; precipitazioni sem-pre più frequenti e pesanti nel Nord America, a partire dagli States.

A cura di Libera Agricoltori

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

A Romacereali è stato rilanciato l’appello a un maggior impegno da parte della politica

L’

Tonn. 243 – 246 n.q. 272,0-275,0 (fino) 265,0-269

Tonn. 260– 261 271-272 267-269 270,0-271

Tonn. n.q. 405-407 390,0-395 Sorgo nazionale 247,0-250

Tonn. n.q.n.q.

n.q.n.q.

n.q. n.q.

n.q.n.q.

Tonn. 158 – 160 145-146 153,0-156 147,0-148,0

Tonn. 130 – 150 101-115103-113

Magg. 1° taglio in cascina

n.q.

Medica fienata 1° t.

1100,0-110,0

Tonn. 120 – 130 108-120 da mietitrebbia in cascina

90-95

Paglia di frumento press. 85-90

15 kg 3,580 3,570 3,550 3,540

25 kg 2,640 2,590 2,540 2,620

30 kg 2,450 2,430 2,350 2,450

40 kg 2,150 2,140 2,090 2,160

156 kg 1,315 1,360 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,302

176 kg 1,375 1,360 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,356

Oltre 176 kg 1,345 1,335 n.q. (da 176 a 180 kg) 1,326

MERCATI - DA VENERDI’ 27 A MERCOLEDI’ 1 GIUGNO

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Monti-chiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

Dopo aver ascoltato le “Considerazioni fi nali” del Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. il presidente di Confagricoltu-ra, Mario Guidi ha comunicato di condivide-re l’esortazione ad un ritorno alla crescita che non scaturisce solo da fattori economici, ma anche dalla volontà delle istituzioni di rinno-varsi, dalla fi ducia dei cittadini, dalla condivi-sione di valori e speranze.

Il leader di Confagricoltura ha ricordato che per il contenimento degli oneri burocra-tici e degli adempimenti a carico delle impre-se sono già state presentate trenta proposte che riguardano vari ambiti operativi: la na-scita delle imprese; il lavoro e la sicurezza; l’ambiente e le energie da fonti rinnovabili; la salubrità degli alimenti; l’accesso ai sostegni

comunitari; il fi sco.«Va raccolto l’auspicio del governatore

che, citando Cavour, auspica un "risorgimen-to economico"» osserva il presidente di Con-fagricoltura. «Bisogna riprendere il cammino per far sì che le imprese, anche quelle agri-cole, aumentino la loro presenza sui mercati, accrescano la produzione e la produttività, diminuiscano i costi, diretti ed indiretti ed an-che quelli legati alla burocrazia ed ai tanti ri-gidi vincoli normativi, e siano facilitate nell’in-troduzione di prodotto e di processo».

Per riportare l’evoluzione dei prezzi ad un più equilibrato rapporto domanda/offerta, è necessario intervenire con adeguate politiche per migliorare il posizionamento degli agri-coltori all’interno della fi liera.

Confagricoltura raccoglie l’esortazione di Draghi

La scorsa settimana si è svolto a Desenzano del Gar-da un importante vertice or-ganizzato da Angelo Rossi di Clal, che ha praticamente visto riuniti in un’unica sala i maggiori operatori economici del mercato lattiero caseario nazionale, nel corso del qua-le si è tenuto anche un forum sul latte e sulle sue prospetti-ve sia dal punto di vista degli allevatori che dei trasforma-tori, coordinato da Massimo Agostini di Agrisole. All’in-contro ha partecipato anche la Libera As-s o c i a z i o n e A g r i c o l t o r i Cremonesi.

L’ incontro si è caratteriz-zato per l’in-te rven to d i F a b i o D e l Bravo , dir i-gente di Ismea e profondo conoscitore del sistema e dei mercati lattiero caseari nazio-nali e non solo. E’ stata an-nunciata una stretta collabo-razione tra Ismea e Clal, al fi-ne di integrare le informazioni di carattere produttivo e commerciale del comparto. Inoltre è stato presentato un progetto in grado di produrre un bilancio mondiale di do-manda ed offerta del latte, che dalle valutazioni dei dati del primo quadrimestre, il 2011 dovrebbe essere defici-tario di circa 3 milioni di ton-nellate. Dunque il mercato si presenta recettivo.

Del Bravo ha poi appro-fondito la materia basandosi su elementi di conoscenza più tradizionali; il quadro che ne è uscito conferma una si-tuazione di mercati in tensio-ne, con la conferma della crescita della domanda in grado di alimentare una buo-

na offerta di prodotto fresco e trasformato. L’Europa nel primo trimestre 2011 ha avu-to un incremento nelle espor-tazioni di circa il 15%; dun-que, si consolida come primo esportatore al mondo di for-maggi. Nonostante un buon andamento generale, l’Italia ne esce penalizzata visto il grande incremento dei costi di produzione di latte all’alle-vamento: l’indice Ismea se-gna un più 15% da inizio an-no. Mentre il saldo commer-ciale del settore a livello na-

z iona le ne l 2010 ha com-portato un va-lore di 155 miliardi di eu-ro, con un più 8 per cento in volume valore e un più 15 per cento in

valore rispetto all’anno pre-cedente. Quanto alle princi-pali dop nazionali (Grana Pa-dano e Parmigiano Reggia-no), proseguono su buoni li-velli le esportazioni; mentre i consumi interni, dopo una forte fase di crescita, stanno avendo un rallentamento do-vuto all’adeguamento in rial-zo dei prezzi al dettaglio. Inoltre, in questo periodo stanno prendendo la via della vendita le forme di formaggio prodotte circa un anno fa in aumento, e dunque con il ri-schio di incrementare un po’ troppo l’offerta. Ma secondo il presidente del Consorzio del Grana Padano, Cesare Baldrighi, non dovrebbero esservi particolari problemi, dal momento che il mercato appare in equilibrio ed in gra-do di sopportare anche un leggero aumento dell’offerta senza che ne soffra il livello del prezzo.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60 kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

kg. 2,30-2,65 MONTICHIARI 1,15-1,25

da macello 1,140-1,240

--

Kg. 2,00-2,25 MONTICHIARI 0,85-0,98

0,88-0,98

kg. 2,20-2,70 Vitelloni da macel-lo 24/30 mesi

1,28-1,38

1,03-1,200

kg. 2,00-2,70 MONTICHIARI

2,40-2,70(da 46 a 55 kg)

2,90-3,20(50 kg)

2,80-3,30

kg. 3,55-4,55 MONTICHIARI 4,20-4,55

5,00-5,40 (pregiate 70 kg) 4,46-5,50

kg. 3,20-3,25 past. 3,70 centr. 3,90

2,75 Zangolato di reme per

burrificaz. 2,40

kg. (dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20 n.q. --

kg.(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANOREGGIANO

12 mesi 11,10-11,40

kg. 8,25-8,55 8,20-8,40 8,45-8,70 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 12,30-12,60

kg. 8,80-9,00 8,75-9,15 8,95-9,20 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

13,40-13,80

Vitelloni femm. da macello pezz. Nere

(kg. 450-500) 1,20 – 1,35

Analizzando i prezzi provvisori al consumo di maggio diffusi da Istat, Confagricoltura evidenzia che i prezzi al consumo dei beni alimentari hanno ri-preso a crescere (+0,7% rispetto ad aprile), con un sensibile aumento congiunturale per la frutta fresca (+7,6%). I prezzi al consumo il mese scorso si erano raffreddati anche per il preoccupante calo delle quo-tazioni all’origine (-9,1% per la frutta fresca e secca e -22% per gli ortaggi). Ora si temono le ripercussioni dovute al batterio E.coli riscontrato nei cetrioli in Germania: «In questi giorni già si registrano cali ge-neralizzati degli ordinativi per l'ortofrutta sui mercati esteri ed interni, nonostante il nostro Paese sia com-pletamente estraneo alla vicenda. I consumatori ita-liani e stranieri vanno rassicurati sulla piena salubrità del prodotto made in Italy».

Nasce una stretta collaborazione

tra Ismea e Clal

Ortofrutticolo, ripercussioni per la vicenda dei cetrioli tedeschi

Venerdì 3 Giugno 2011 Agricoltura32

Mercato in tensione,ma cresce la domanda

In crescita il mercato cerealicolo, ma c’è preoccupazione per il futuro

LATTIERO-CASEARIO

Page 33: Il Piccolo del Cremasco

Prima Divisione - L’ex del Como potrebbe affiancare Finardi alla conduzione tecnicaPer la panchina si pensa a Brevi

Per prendere le distanze dallo scandalo scommesse la Cremo ha annunciato il nuovo assetto societario

33Venerdì 3 Giugno 2011 SPORTSPORTSPORTlo

di Matteo Volpi

a goccia dell’impronun-ciabile Lormetazepam (il sedativo messo nelle bot-tigliette dei compagni in Cremonese-Paganese) è

stata quella che ha fatto trabocca-re un vaso stracolmo di personag-gi illustri e non, all’interno dei quali compaiono anche Gervasoni (il cui incidente indotto dall’assunzione di quel farmaco non è tale da giusti-ficare le eventuali marachelle col Piacenza, ndr), qualche altro gioca-tore e Paoloni rimane forse la vittima predestinata, il bersaglio facile che ormai tutti potevano additare.

Fortuna che la società grigiorossa è stata l’unica ad avere il coraggio in qualche modo di uscire allo sco-perto, scatenando l’intera vicenda in quanto parte lesa, alla luce del dan-no effettivo creato ad alcuni dei pro-pri tesserati proprio durante la gara con la Paganese.

Che questo calcio fosse malato lo si sapeva, non v’è certo di che stu-pirsi e grazie alla Cremonese è final-mente uscito allo scoperto questo “bubbone”.

Il club di via Persico, in defini-tiva, risulta esser al momento vit-tima e al tempo stesso eroe di un’unica triste vicenda le cui inda-gini tuttavia proseguiranno ancora a lungo, rischiando di svelare anche nomi nuovi. Come ha commenta-to Damiano Tommasi, presidente in carica dell’Assocalciatori: «I calcia-tori vanno in prima pagina, ma sono solo un anello, forse l’ultimo» e per questo saranno i primi a pagare in prima persona.

E anche da questo dipenderà il futuro grigiorosso, perché i nomi dei calciatori coinvolti di casa gri-

giorossa non si fermano a Paoloni e Gervasoni (si parla anche di Cattaneo, Malacarne, Stefani e Cremonesi).

La società, forte delle proprie ragioni, ha deciso, proprio il giorno della grande bagarre di convocare in fretta e furia la conferenza stam-pa di presentazione nella quale sono state ufficializzate le figure di Arvedi, Calcinoni e di Turotti come direttore generale, ovvero, colui che, in quan-to legale rappresentante della socie-tà, aveva denunciato il tutto agli organi competenti. Una scelta non casuale, per cercare di sgombrare ulteriormente il campo da possibili intrighi che coinvolgano le sorti della stessa Cremonese nella vicenda.

I giocatori che verranno coinvolti

nella vicenda, difficilmente verranno confermati e da qui si ripartirà per mettere i mattoncini futuri.

“Müdanda” Finardi sarà il nuo-vo direttore tecnico, mentre i verti-ci societari saranno arricchiati dal-la presenza del nuovo consigliere delegato Rossano Grazioli, figura da sempre vicina al cavaliere Arvedi che anche stavolta ci ha messo la faccia in tutto e per tutto. L’annuncio del nuovo allenatore dovrebbe arri-vare presto e nelle ultime ore sta prendendo sempre più quota la figu-ra di Oscar Brevi, ex tecnico del Como con un lungo passato da roc-cioso difensore. Quest’anno, seppur privo del regolare patentino, ha fat-to un mezzo miracolo nel risollevare le sorti del Como fino a portarlo alla

salvezza da una situazione dispe-rata, grazie ad un grande girone di ritorno. Nel frattempo, Gigi Simoni come annunciato ha rinnovato con il Gubbio dopo aver contribuito a por-tarlo in serie B.

Quanto ai giocatori, la speranza è quella che, anche alla luce dello scandalo emerso, si decida di ripar-tire dai giovani per costruire prima di tutto un progetto con una identità per il futuro. Alessandro Favalli, Lorenzo Degeri, Davide Rossi, Bi-Zamble... solo per citarne alcuni. La nuova Cremonese potrebbe ripartire pro-prio da loro, puntando su chioc-ce del calibro di Giorgio Bianchi, Tacchinardi o Fietta. Al momento, queste sembrano le uniche persone sulle quali poter scommettere...

L

In mille allo StradivariNuova sfida per l’AbcNuoto - Grande partecipazione all’11° trofeo internazionaleBoxe - Appuntamento domenica a Castel San Giovanni

Inizia sabato 3 giugno l’11° Trofeo Stradivari, manifestazione internazio-nale di nuoto organizzata da Asd Stradivari Nuoto, Centro Sportivo Stradivari e Us Acli presso il centro sportivo Stradivari di via Milano a Cremona. Questa manifestazione natatoria, la più importante della città, ha già stabilito un record anco-ra prima di iniziare: sono ben 50 le società partecipanti con 993 atleti. Il trofeo è riservata alle categorie Esordienti B, Esordienti A, Ragazzi, Juniores e Assoluti. Le gare si svol-gono nella vasca di 50 metri del

centro sportivo dalle 9 del mattino di sabato e nella giornata di domenica 4 giugno 2011. Molto ricco il monte-premi sia per gli atleti che per gli allenatori e le società. Anche quest’anno verrà riproposta la gara “australiana”, che ha suscitato gran-de entusiasmo. Soddisfatti gli orga-nizzatori per il grande interesse riscosso nelle società di tutto il nord Italia: «Questo risultato è il frutto del lavoro svolto dalla società di via Milano e dall’Us Acli che con grande impegno e serietà si sono impegnati in questo sport di grande sacrificio».

Serata importante per l’Accademia Boxe Cremona quella di domenica sera a Castel San Giovanni, dve il sodalizio cremonese presenta sei ragazzi della nuova leva. Serata di grande interesse perché, dopo l’anno di stasi a causa dei lavori alla Spettacolo e alla diaspora con la Boxe Viadana, i rossoverdi tornano a presentare finalmente una squa-dra tutta nuova e costituita da ragazzi cre-sciuti nella palestra di via Postumia. Il pro-gramma vedrà i cremonesi impegnati contro la Boxe Piacenza e saranno soprattutto i più giovani, il peso gallo Ionescu, il welter Colucello, quelli maggiormente attesi alla prova. Sul ring anche Massimiliano Rota,

Gigi Giandebiaggi (nella foto) e Kevin Colombi, pure alle prime armi, ma con qual-che mese in più d’esperienza rispetto ai compagni.

Il tecnico Oscar Brevi, seguito dalla Cremonese Il presidente Giovanni Arvedi GLI SPAREGGIPlayoff

andata ritornoVerona-Sorrento 2-0 05-06Salernitana-Alessandria 1-1 05-06

PlayoutSudTirol-Ravenna 1-0 05-06Monza-Pergocrema 1-0 05-06

Promosso: Gubbio - Retrocessa: Paganese

PRIMA DIVISIONE GIRONE BPlayoff

Juve Stabia-Benevento 1-0 05-06Taranto-Atletico Roma 0-1 05-06

PlayoutViareggio-Cosenza 3-1 05-06Foligno-Ternana 1-0 05-06

Promossa: Nocerina - Retrocessa: Cavese

Presidente: cav. Giovanni Arvedi

Vice presidente:

dott. Calcinoni Maurizio

Consigliere delegato: Rossano Grazioli

Direttore generale:

Sandro Turotti

Direttore area tecnica: Giancarlo Finardi

Responsabile e coordinatore settore giovanile: Guerrino Ghio

PALLANUOTO SERIE CAncora una sconfitta - comun-

que preventivata - per la Bissolati, più che mai invischiata nella lotta per non retrocedere (serebbe la seconda consecutiva). Sabato scorso i biancazzurri sono stati battuti 10-7 a Piacenza ed ora devono per forza vincere le ultime due partite contro il Farnese e il fanalino di coda Acquatica Torino, sperando poi che Milano perda all’ultima giornata.

Page 34: Il Piccolo del Cremasco

di Stefano Mauri

isti i tempi, parlare serenamente di foot-ball stona un po’, ma visto e considerato che incombe la gara di ritorno dei playout della Lega Pro, proviamoci. All’andata il Monza, al termine di 90 minuti brutti as-

sai, grazie a un calcio di rigore ha vinto di misura (1-0) sul Pergocrema. Ecco fermiamoci qui, lasciamo perdere le polemiche nate intorno al penalty, questo anche perché non è sicuramente colpa di certe pre-sunte sviste arbitrali se il team gialloblù, per salvarsi, domenica, deve assolutamente battere (impresa cer-tamente abbordabile) la non irresistibile truppa brian-zola allenata da quel “volpone” di mister Motta.

Detto questo, è bene sottolineare che, viste le indagini in corso (magistratura ordinaria e sportiva vivranno un’estate torrida), prossimamente si potreb-bero (condizionale d’obbligo) ridisegnare graduatorie e classifiche, ma questa è un’altra triste, nauseante storia che mette malinconia e tristezza, ma nulla c’az-zecca con la stretta attualità agonistica autoctona.

Lo scorso week end, al Brianteo, la selezione “canarina” allenata dal coach-manager Agenore Maurizi, pur ordinata è incappata in una prestazione poco incisiva. Per ribaltare la situazione servirebbe un’interpretazione simile a quella vista nel secondo tempo (almeno negli ultimi quaranta minuti di gioco) del derby con la Cremonese. Occorrono insomma cuore, intraprendenza, tenacia, grinta e gol. Salva-tore Basile, Russo, Lolaico (è acciaccato ma dovreb-be giocare ugualmente), Marconi, Caccavallo, Galli, Profeta, capitan Ghidotti (piace alla Tritium) e soci,

sulla carta hanno le carte in regola per centrare l’im-presa e festeggiare dinanzi al proprio pubblico. Già sarebbe bello se domenica (si gioca alle 16), lo stadio Giuseppe Voltini tornasse magicamente a riempirsi di passione ed entusiasmo come mai, purtroppo, è suc-cesso quest’anno. Ha bisogno del suo meraviglioso pubblico il Pergo incerottato, ma vivo. Poi, terminata la partita con l’agguerrito Monza (l’avvento in panchi-na di Motta, indubbiamente, alla causa monzese ha giovato), finalmente si inizierà a pensare al domani. L’importante, alla faccia dei momenti cupi che sta vi-vendo il più popolare e malato sport italico è appunto

che gli sportivi cremaschi, in massa tornino ad ap-plaudire gli ultimi intensi novanta minuti agonistici di questa paradossale stagione agonistica 2010-2011. Comunque andrà a finire tuttavia, sul campo, l’annata dei gialloblu va considerata tutto sommato,positiva. Allestita in fretta e furia, per cause di forza maggiore (chiedere numi in merito al “Berga), in fondo la rosa “canarina” si è comportata allo stesso modo della precedente griffata dall’ex patron Stefano Bergamelli (che adesso segue il sogno calcistico della serie B in quel di Trezzo d’Adda, ndr). Ergo: complimenti.

Lunedì prossimo, quando le luci sul rettangolo ver-

de si saranno definitivamente spente, il presidente Manolo Bucci comunicherà cosa intende fare con la società gialloblu. Nei giorni scorsi, il dottor Bucci, indirettamente e direttamente ha avuto contatti con la cordata (nella quale figurano gli imprenditori Do-menico Scorsetti e Mombrini) interessata alle sorti della leggendaria Pergolettese. Con la testa è il cuore proiettati sul risultato della nobile contesa (speriamo sia davvero tale) tra Pergocrema e Monza, prima di chiudere è doveroso ribadire che, forse, per andare avanti, al football cremasco servirebbe un sano, fisio-logico esame di coscienza.

Pergo, ultimi 90 minuti di passioneTerminata la stagione il presidente Bucci dovrà rivelare le sue intenzioni: l’addio è praticamente certo

VPrima Divisione - Per salvare la categoria i gialloblu devono assolutamente battere il Monza al Voltini

Prima di parlare del “Tro-feo Angelo Dossena” edizione 2011, due parole sulla società che, calcisticamente, patrocina la kermesse agonistica di calcio giovanile (categoria Primavera), vale a dire l’Ac Crema 1908. Il presidente nerobianco Fran-cesco Barbaglio, nel week end comunicherà se, come, quando

e soprattutto a quale campio-nato iscriverà il suo club alla stagione agonistica 2011-2012. Questione dunque di ore, poi, finalmente ne sapremo di più. Confermata la formula itineran-te, il “Dossena” andrà in scena

dal 17 al 24 giugno. Queste le squadre precettate dallo staff promotore presieduto dall’av-vocato Mario Palmieri: Gote-borg, Bahia, Rappresentativa universitaria giapponese, Milan, Inter, Napoli, Atalanta, Brescia,

AlbinoLeffe, Parma, Cremonese e Varese. Le compagini che su-scitano maggiori interessi? Inter (il cui allenatore Pea, tramontata l’ipotesi Cremonese, andrà alla Juventus per allenare la Prima-vera bianconera, ndr), Cremone-

se, Napoli (l’allenatore Miggiano allena parecchi talenti), Milan, Goteborg e Bahia. La delusione? L’assenza, nonostante i ripetuti inviti provenienti dal mitico Pi-netto Riboldi (deus ex machina dello staff promotore del “Trofeo

Dossena”, ndr) del Pergocrema. E’ davvero un peccato che il so-dalizio “canarino” abbia rifiutato di partecipare al “Dossena”; dal team cittadino, particolarmente attento con la gestione Bucci al-la valorizzazione dei giovani, gli sportivi cremaschi si sarebbero aspettati un Pergo finalmente protagonisti al “Dossena”.

Il 17 giugno scatta il Trofeo Dossena senza il Pergo

Il Pergo chiede al Monza il pass per la salvezza (per gentil concessione dell’Us Pergocrema)

bocce - Dopo 33 anni una formazione cremonese torna a vincere un titolo italiano

di Massimo Malfatto

opo trentatre anni di fru-strazioni ed amarezze (ulti-mo successo di Virginio Rota!) Cremona boccistica torna a sorridere ai campio-

nati italiani. Arrivati in punta di piedi a questo importante appuntamento, Michele Gaetti e Graziano Boselli hanno trovato due giornate magiche sulle corsie veronesi, hanno giocato ad alti livelli ed hanno conquistato con pieno merito il titolo italiano di coppia categoria B. Chapeau! Tutta sostanza e niente aria fritta per questa forma-zione, insieme da pochi mesi (da no-tare che Gaetti gioca a bocce da solo sei anni!) che siamo certi darà ancora

belle soddisfazioni alla loro società di appartenenza, il Cral Aziende Sanita-rie Cremonesi guidato da Enzo Ferra-ri ed al boccismo cremonese.

Dopo aver vinto la prima partita senza giocare (forfait della Campa-nia!), Gaetti-Boselli avevano la meglio su Padova (12-6) e Teramo per 12-10.

Molto insidioso il quarto ostacolo An-cona superato dai cremonesi per 12-10, dopo essersi trovati in svantaggio 7-1! Nei quarti di finale i cremonesi s’imponevano sui bresciani Savani-Vinaschi (12-6), in semifinale si sba-razzavano dei marchigiani Bocchini-Sbaffi (12-2) ed in finale battevano sul filo di lana i maceratesi Palmieri e Sforzini.

Senza infamie e senza lodi le pre-stazioni delle altre quattro formazioni grigiorosse partecipanti. Massarini e Comizzoli hanno ceduto alla prima partita, la coppia Pedrignani-Gauden-zi e Salvaderi hanno trovato disco rosso al secondo match.

Nessun sussulto neanche tra le for-mazioni cremasche.

D

Gli scannabuesi Fiorenzo e Teresio Sangiovanni si sono aggiudicati il trofeo Soci coop Crema organizzato dall’Arci Crema Nuova. Superati in semifinale Magnini-Lupo Pasinetti per 12-7, i San-giovanni battevano in finale i beniamini di casa Anna Maria Scotti e Massimiliano Sacchi per 12-5. Quarto posto per i cre-mosanesi Paladini e Tedoldi.

Il soresinese Antonio Minerva prota-gonista nel memorial “Aldovini”. Il porta-colori del Flora si sbarazzava in semifina-le di Paolo Reghenzani ed in finale aveva la meglio sul pur bravo Davide Taino al termine di una finale molto equilibrata. Quarto posto per Giuliano Galantini.

Una progressione confortante ed un successo meritato quello di Oscar Miglioli ed Alessandro Clementi nella Targa Astra. Superati in semifinale Ghisleri-Ellani, Mi-glioli-Clementi avevano la meglio (netta-mente) in finale su De Stefani-Comizzoli. Al quarto posto Passeri e Delfanti.

Gaetti e Boselli super a Verona

Dolenti note grigiorosse (come a Bre-scia lo scorso anno!) nel campionato re-gionale femminile svoltosi a Crema: unica a salvarsi da questa debacle Caterina Bo-no. La soresinese vinceva le sue batterie ma veniva eliminata in semifinale dalla bergamasca Guglielma Cattaneo per 12-5. Laura Ghizzoni perdeva entrambe le sue partite mentre per Eleonora Marche-sini e Piera Sordini identico destino: en-trambe eliminate ai pallini! Niente da fare neanche per Eva Piazzi.

Unica cremasca iscritta Olga Panarello che non è riuscita a ripetere l’exploit del-lo scorso anno. Ha diretto la gara Rober-

to Martinetti, presente il presidente dell’Eba e Fib Lombardia Bruno Casarini con tutti i suoi consiglieri regionali, men-tre gli onori di casa sono stati fatti da Franco Stabilini, presidente del comitato tecnico cremasco, organizzatore della manifestazione.

A congratularsi con le neo-campiones-se regionali anche Germana Cantarini, la nostra fortuna bocciofila, un vulcano che incenerisce le avversarie con le emozioni di un gioco spettacolare e illumina con la sua classe il sempre più malandato boc-cismo femminile cremonese.

M.M.

Nel trofeo Giuseppe Rubini (riservato categoria A/B) successo di G.Pietro Frattini e Giuliano Galan-tini. I portacolori della “Delma” eliminavano nei quarti Pedrignani-Gaudenzi (12-10), in semifinale si sbarazzavano di Fasoli-Cesana (12-2) e nel match decisivo avevano la meglio sui bagnolesi Giuseppe Magnini e Mario Lupo Pasinetti per 12-3.

Nel trofeo Enzo Trezzi (categoria C/D) bella vit-toria dei madignanesi Walter Baselli e Serafino Al-pini che in semifinale s’imponevano sui bergama-schi Peroni-Facchinetti ed in finale superavano agevolmente i castelnuovesi Roberto Viola e Gior-gio Visigalli per 12-4.

La gara, organizzata dalla MCL Castelnuovo è stata diretta da Franco Cantelli.

Regionale femminile: che delusione A Frattini-Galantini la Regionale di Crema

panariello

allenatore: agenore maurizi 3-5-2

russo

ricci

pambianchi

galli

profeta

lolaico

ghidotti

probabile formazione

caccavallo

basilemarconi

xx

Sport34 Venerdì 3 Giugno 2011

In breve

Graziano Bosellie Michele Gaetti

campioniitaliani coppia

categoria Bcon il presidente

del CralAngelo Zanotti

Frattini e Galantini (primi classificati, in centro) con l'altra coppia finalista Magnini e Lupo Pasinetti

Page 35: Il Piccolo del Cremasco

di Giovanni Zagni

l prossimo sarà il secondo campio-nato per Tomo Mahoric alla guida della Vanoli Braga. La riconferma del tecnico sloveno è avvenuta in settimana e la società ne ha

dato notizia tramite un comunicato, per poi convocare una conferenza stampa. Presenti lo stesso Mahoric ed i dirigenti Cabrini, Portaluppi ed Andrea Zagni. Nell’aria c’è soddisfazione per il rinnovo, poiché il tecnico ha ben operato ed i risultati auspicati sono arrivati anche con leggero anticipo sulla fine delle ostilità. Lui, Mahoric ha affermato di aver rinno-vato con entusiasmo l’incarico, poiché a Cremona si è trovato bene, apprezzando l’organizzazione societaria e la collabo-razione che gli è stata data.

Ovvio che anche per lui ci sarà una “lunga estate” fatta di contatti, telefo-nate, visione di cassette alla ricerca dei personaggi giusti da inserire in un con-testo tecnico che si spera non si disco-sti molto da quello passato. Certamente per rinnovi contrattuali o nuovi ingaggi si dovrà fare i conti con le disponibili-tà economiche della società, che non vuole fare follie, ma che peraltro inten-de riconfermarsi nella massima serie. Conoscendo la voglia e l’entusiasmo di Secondo Triboldi e degli altri soci, siamo certi che vedremo una “bella” Vanoli Braga anche il prossimo anno. Delicatisso sarà l’approccio mentale soprattutto di chi verrà a Cremona per la prima volta, ma importante sarà l’ac-coglienza anche dei riconfermati che faciliteranno il lavoro dello staff e dello

stesso coach. Sì, perché prima che sul campo, gli equilibri vanno trovati nello spogliatoio e se lo scorso anno sono arrivati risultati positivi, senz’altro in parte lo si deve ai rapporti interpersona-li anche fuori dal campo. Ovvio che per ora nessuno si sia sbilanciato, né sulle riconferme né a maggior ragione sulle voci di nuovi arrivi. Nemmeno è dato sapere quando saranno fissati i raduni, perché la Lega non ha ancora comuni-cato le date di inizio campionato.

Aspettiamo comunque fiduciosi per-

ché il “primo mattone”, la conferma del coach è già stato posato in tempi ragio-nevolmente brevi e da lì si può ripartire per cercare di far sempre meglio.

Allargando l’orizzonte, parliamo di playoff. Per le semifinali sono rimaste in lotta Siena e Benetton, Armani e Cantù. I primi verdetti son stati favorevoli alle squadre, che hanno giocato in casa e cioè Siena e Cantù, ma la serie è al meglio delle tre partite su cinque e quindi ancora lunga. Certo che Siena non faticherà molto ad aver ragione di

Treviso, mentre un po’ più di suspence potrebbe emergere nello scontro tra Cantù e Milano, che però è già sul 2-0. Francamente, in gara 1 l’Armani ha lasciato l’impressione di una squadra dal tanto potenziale teorico, ma dalla scarsa consistenza effettiva. Mentre nell’altra semifinale, ci è parso impropo-nibile il confronto tra senesi e trevigiani, con i primi decisamente meglio attrez-zati. Si preannuncia, secondo previsio-ne, una finale Siena-Cantù, ma non si sa mai. I playoff sono... i playoff.

Triboldi ha scelto la continuitàSerie A - La Vanoli Braga si affida ancora a Tomo Mahoric, protagonista di una buona stagione

Confermato il tecnico iniziano le grandi manovre di mercato per rinforzare il roster, ma senza follie economiche

Inizio a spron battuto del Trofeo Arvedi Open di tennis alla Baldesio (8.000 € di montepre-mi). In un torneo che vede sor-prendentemente la presenza di ben otto giocatori classificati 2,1, da segnalare le buone pre-stazioni di Beppe Menga, l’unico dei cremonesi rimasto in gara. Beppe ha superato al primo turno, esibendo un tennis effica-ce e redditizio, il vivace Vittori con il punteggio di 6-3 6-4, poi Luddi 6-3 6-4 e quindi Vanni nei quarti di finale. Eliminato, invece, l’unico rappresentante della Bal-desio inserito nel tabellone prin-cipale, Bosio, che aveva esordito con uno squillante 6-1 6-0 al cospetto di Di Govanni, ma poi si è visto eliminare dal pericoloso Ianni, al quale ha resistito per un set arrivando fino al tie-break, ma che poi dovuto cedere netta-mente nella seconda partita per 6-3. Fra gli altri giocatori noti ai cremonesi, marcia per ora trion-

fale del bergamasco Pedrini (nella foto) che ha superato Perone e Ianni e di Stoppini che ha ridimensionato Reyes, che nella prima giornata aveva susci-tato ammirazione per il netto successo su Signorini.

I RISULTATI 1ª giornata: Reyes b. Signorini 6-1 6-2, Petrone b. Benussi 6-1 6-2, Azzaro b. Galovic per rinuncia, Bosio b. Di Giovanni 6-0 6-1, Cobolli b. Della Tom-masina 6-4 6-4, Bella b. Oradini 4-6 6-2 6-3, Menga b. Vittori 6-4 6-3, Luddiu b. Muselli 7-5 1-6 7-5, Melchiorre b. Leo-nardi 6-4 6-3, Frigerio b. Taraschi 6-1 6-1. 2ª giornata: Pedrini b. Petrone 6-4 6-2, De Meo b. Frigerio 6-1 6-3, Vanni b. Melchiorre per rinuncia, Stoppini b. Reyes 6-2 6-1, Ianni b. Bosio 7-6 6-3, Azzaro b. Cobolli 6-3 6-2, Ocera b. Bella 6-3 6-1, Menga b. Luddi 6-4 6-4. 3ª gior-nata: Pedrini b. Ianni 6-1 6-2. Menga b. Vanni 6-3 7-6 (7-0)

Cesare Castellani

Tennis - Il torneo alla Baldesio entra nel vivo. Un’ottima impressione ha destato Pedrini

Tomo Mahoric tra Portaluppi e Cabrini. La Vanoli Braga ha confermato il coach sloveno

Pedrini in azione

Nulla da fare per la Diemme Trade. Proprio sul più bello, sfuma il sogno della promozione in serie B Dilettanti. Al termine di una stagione esaltante e combattuta, la forma-zione di Eliantonio è arrivata all’atto finale dei playoff, ma non è riuscita ad avere la meglio sul Costa Volpino, mal-grado il vantaggio del fattore campo nell’eventuale gara 3. “Bella” che non c’è stata, perché la Vivigas ha chiuso la pratica in sole due partite, confermando di avere maggio-re lucidità rispetto ai cremonesi. I rimpianti della Diemme Trade sono soprattutto legati a gara 1, persa di soli tre punti (66-63). Al PalaRadi, in una gara dominata dalle difese (35% dal campo per entrambe le squadre), la diffe-renza l’hanno fatto un Marco Guerci in forma smagliante (33 punti, 14 rimbalzi, 8 falli subiti per 37 di valutazione) e

Alessandro Muzio, che ha messo a segno 3 bombe di importanza capitale, soprattutto l’ultima che ha stoppato il tentativo di rimonta dei cremonesi. Vincere gara 2 per la Diemme Trade è diventato ancor più difficile. Di fronte a un pubblico numeroso ed entusiasta, la squadra di casa ha avuto la meglio per 72-62 (11-11, 31-28, 46-51), al termine di un match combattuto, almeno per tre quarti. Sì, perché la Diemme Trade è rimasta in partita nel primo tempo e al 30’ era in vantaggio di 5. Ma nel finale è crol-lata di schianto e con un parziale negativo di 26-11 ha consegnato al Costa Volpino la promozione. Peccato, perché dopo aver vinto la regular season, la speranza di società, giocatori e tifosi era quella di centrare la promo-zione. Sarà per la prossima volta...

Diemme Trade, sfuma il sogno promozioneBasket C Eccellenza - Promosso il Vivigas Costa Volpino dopo due battaglie

Menga in semifinale all’Arvedi

La Ruggeri saleancora sul podio

E’ arrivata, come da pronostico, la quarta medaglia nazionale per il Kodokan in questo 2011: Shannon Ruggeri (nella foto), 18 anni, dopo il bronzo nei campionati Juniores (Under 20), si è confermata a Bari terza in Italia anche negli Italiani Under 23, sempre nella categoria -44 kg. L’atleta, che fa parte della squadra nazionale Juniores, mira-va decisamente al titolo nazionale, ma dopo un ottimo avvio di gara che la proiettava in semifinale, doveva arrendersi alla partenopea Angela Giammattei, 20 anni, 5 tito-li italiani alle spalle, che si dimo-strava obiettivamente ancora trop-po forte per la cremonese, e anda-va ad aggiudicarsi la medaglia d’oro.

Senza storia la finale per il bronzo, chiusa da Shannon in pochi secondi contro Melania Zampini (Kodokan Sant’Angelo). Shannon Ruggeri ha ora in programma la tappa austriaca dell’European Cup Juniores a Leibnitz, per tentare la qualificazione all’Europeo Under 20.

QUARTI DI FINALE (GARA 1)Siena-Bologna 94-55Avellino-Treviso 78-82Milano-Sassari 70-71Cantù-Varese 78-53

GARA 2Siena-Bologna 85-81Avellino-Treviso 87-68Milano-Sassari 73-63Cantù-Varese 67-64

GARA 3Bologna-Siena 74-68Treviso-Avellino 74-64Sassari-Milano 72-91Varese-CANTÙ 69-75

GARA 4TREVISO-Avellino 69-59Sassari-MILANO 60-72Bologna-SIENA 62-81

SEMIFINALI (GARA 1)Cantù-Milano 62-48Siena-Treviso 79-58

GARA 2Cantù-Milano 70-64Siena-Treviso -

PLAYOFF

JUDO

I

Crema terzosul lago d’Iseo

Su un campo con vista sul lago d’Iseo, il Crema Rugby (Matteo Ferri, Marco Marchesi, Francesco Bellissima, Andrea Crotti, Paolo Crotti, Douglas Clunie, Gabriele Giavaldi e Luca Locatelli) ha conquistato il terzo posto nel 2° “Torneo Rugby Sebino Seven - Memorial Zio Frank”. Alla manifestazione, oltre al Crema Rugby, erano presenti il Sebino Rugby, l’Ospitaletto, il Vallecamonica e il Gussago. I ragazzi del Crema, poco abituati al gioco a sette, hanno inizial-mente trovato alcune difficoltà e infatti sono arrivate le sconfitte contro Sebino, Vallecamonica e Ospitaletto. Man mano che le partite venivano giocate però cresceva anche l’intesa tra i nero-verdi e il pareggio conseguito contro il Gussago è valso la qua-lificazione. In semifinale il Crema ha dovuto arrendersi al Sebino (che ha vinto il torneo), poi però si è vendicato con il Vallecamonica elo ha superato per 4 mete a 2.

RUGBY

Sport 35Venerdì 3 Giugno 2011

Il coach: «Sonomolto contento»

«Una nuova stagione sta partendo ed io sono particolarmente felice di far parte ancora di questa organizza-zione - ha detto Tomislav Mahoric - e di questo staff. Verranno analizzate tutte le situazioni, valuteremo le opportunità, ma bisognerà vedere anche le esigenze dei giocatori. Costruire una squadra non significa solo mettere insieme i migliori gioca-tori, ma trovare la chimica ideale fra giocatori complementari. Dire oggi chi rimarrà e chi no non è facile, dipende-rà da molti fattori. Sicuramente sarà una squadra ben bilanciata, come quella della stagione appena conclu-sa, che qualche punto debole lo ha avuto; cercheremo di eliminarne qual-cuno e di selezionare i migliori gioca-tori in relazione al nostro budget.

Soddisfatto è anche il direttore generale Falvio Portaluppi: «E’ sicu-ramente con piacere che ripresentia-mo Tomo Mahoric come nostro alle-natore per la prossima stagione. Non abbiamo ancora nessuna notizia da dare sulla squadra, ma d’ora in poi cominceremo a lavorare con l’allena-tore per la nuova stagione senza nes-suna premura e frenesia».

I COMMENTI

Ferrari (Diemme Trade)

Page 36: Il Piccolo del Cremasco

Ammesso che fosse mai cominciato, il Giro d’Italia si è chiuso incoronando il “dittatore”, il più forte Alberto Contador di sempre. Lui, l’extraterrestre e signore delle montagne, ha Milano ha messo solo la firma, perché il Giro lo aveva già ipoteca semplicemente iscrivendo-si. Gigantesca la differenza sugli altri. Troppo lineare il dominio. C’è chi racconta ai bambini che gli extraterrestri escono dai vulcani. Posso testimoniarlo: è vero. Ne ho avvistato uno, che prontamente segnalo al servizio ufologico, nel pieno di un meraviglioso pomeriggio siciliano, tra sole e vento, tra mare e cielo. Avverto i diffi-denti: assieme a me ci sono migliaia e migliaia di altri testimoni, tutti lì lungo strade del Giro. Troppo lineare il dominio. Una bottarella sulla rampa di Tropea, una botta sull’Etna, poi una gragnuola di mazzate senza pietà nella crono-scalata al passo Nevegal, a testimoniare il suo

ruolo da dominatore. Poi due tappe regalate ad alleati di strada (Rujano e Anton). Diverso il discorso di Tiralongo, suo grande amico e gregario all’Astana. Quel giorno a Macugna-ga, Contador ha dimostrato che l’amicizia per lui non è una semplice parola. Quando lo spagnolo si è alzato sui pedali, con quel suo “ritmo frullatore”, si è scrollato di dosso l’uni-co che poteva catturalo, un certo Scarponi. Duello impari. Questo Scarponi è valoroso, ma la velocità supersonica dell’alieno è uma-namente insostenibile. Anche Rujano, leggero come una piuma non ha retto al passo, ma l’extraterrestre dimostra chiaramente di non ubbidire alle nostre leggi, quelle della gravità. Incredibile a vedersi, finisce la sua corsa co-me se non avvertisse la fatica. Insomma, un extraterreste delle due ruote...

F.C.

Sport - Ciclismo36 Venerdì 3 Giugno 2011

E’ un giorno triste per tutti gli amanti del ciclismo. Franco Bragonzi, storico e valente speaker della Uc Cremasca, è mancato improvvisamente a poche ore della vigilia del 1° “Memorial Ciccio Cattaneo”. E’ stato ricorda-to con un minuto di silenzio alla partenza della gara riser-vata ai Giovanissimi, organizzata dalla società cittadina nella zona industriale Pip di Santa Maria della Croce.

Nella classe 2004, vittoria del vailatese Loris Pellegrino (Madignanese) su Alessio Pirola (Cavenago) e Alessandro Della Giovanna (Corbellini Ortofrutta).

Cinquina di Andrea Arpini (Cremasca) nella classe 2003: il ragazzino di Ombriano ha avuto la meglio su Matteo Bertesago (Imbalplast Soncino), Riccardo Tomasoni (CC Cremonese-Arvedi), Riccardo D’Arrigo (Corbellini Orto-frutta) e Mirco Ghidini (Cremasca).

Volata a due nella classe 2002, monopolizzata dal san-bassanese Andrea Morandi (Imbalplast Soncino), che ha centrato l’ottavo sigillo stagionale, precedendo il compa-gno Gabriele Coloberti (Imbalplast Soncino) e Valerio Montuori (Cavenago).

Nella classe 2001, vittoria allo sprint di Michele Guarneri (CC Cremonese-Arvedi): con un guizzo, il puledrino di Vescovato è salito sul gradino più alto, davanti a Andrea Marletta (Cremasca), Simon Curlo (Imbalplast Soncino ), Shaaban El Haddad (Corbellini Ortofrutta). Quinto Filippo Bertesago (Imbalplast). Nella classe 2000, primo posto allo sprint di Paolo Rocco (Corbellini Ortofrutta): il virgulti di Passerera-Capergnanica, ha conquistato la terza vittoria nel 2011, su Anselmo Francesconi (Cremasca), Luca Ciocca (Osio Sotto), Sebastiano Gaimarri (CC Cremonese-Arvedi) e Federico Carioni (Cremasca). Infine, nella classe 1999 successo al fotofinish del vailatese Daniele Donesana (Cremasca) sul cremonese Andrea Manini (CC Cremonese-Arvedi), Ales-sandro Zanichelli (Scuola del Ciclismo Mincio Chiese), Alessandro Ragazzi (Sc Muzza ’75) e Giorgio Vertua (Imbalplast Soncino).

L’Unione Ciclistica Cremasca ha monopolizzato sia il tornei a punti, che quello per il maggior numero di parteci-panti, sportivamente poi ceduto al Gs Corbellini Ortofrutta di Crespiatica di patron Giovanni Corbellini.

• GIOVANISSIMI A ROMANENGO Virgulti catalizzatori del grande pubblico. Agguerrite sono le tre società provin-ciali. Noi racconteremo passo dopo passo questo meravi-glioso mondo del ciclismo impegnato nel 1° “Trofeo Giovanissimi” di Romanengo, organizzato dall’Imbalplast di Soncino del patron Sergio Alzani. Appuntamento dome-nica 5 giugno con le sei gare (riservate ai ragazzi dai 7 ai 12 anni) con partenza alle 14.30.

F.C.

Cremasca pigliatuttocon i giovanissimi

nel Memorial Cattaneo

Domenica si corre a Romanengo

uando c’è Alessio Bru-gna, figlio d’arte e cam-pione brianteo e milane-se, c’è bagarre. Il princi-pino dello sprint si è

fatto trovare pronto anche a Pes-sano con Bornago (Milano) nel “Trofeo Mercatone Uno”. Alessio ha agitato subito le acque nella corsa riservata alla categoria Allievi, insieme al suo compagno di squa-dra Edoardo Cereda, ma i fuggitivi sono stati inghiottiti poco più avan-ti. La corsa si è risolta in volata, cominciata ai mille metri da Cereda: il gruppo ha reagito e Brugna ha messo il turbo e ha colto la quarta vittoria stagionale.

ORDINE D’ARRIVO 1) Alessio Brugna (Cavenago) km 59 in 1h26’, media 41,163 km/h, 2) Alberto Coltro (Vc Muggiò), 3) Filippo Vigano (Vc Sovico), 4) Luca Sculco (Gsc Comerio).

• ERMINIO GATTI PROTAGO-NISTA Marco Zanotti, 22enne bresciano di Malerba del Garda, ha brucia tutti in volata e ha colto il bis stagionale nel “Trofeo spor-tivi palazzolesi”, riservato alla categoria Elite e Under 23. Il portacolori della Casati Named

ha battuto il trentino Fabio Chinello (Bata), il pugliese Paolo Colonna (Team Idea) e Gianluca Mengardo (Bata).

Quinto il suo compagno di squadra Erminio Gatti, velocista di Romanengo, che gli aveva spianato la strada al vincitore.

• FELIX JAMES MEO 2° A OSIO SOTTO Comincia a girare a meraviglia Felix James Meo, 14enne neozelandese trapiantato a Crema, portacolori della Uc Cremasca e protagonista tra gli esordienti a Osio Sotto (Bergamo). Felix, stimo-lato dalla gran voglia di vincere, ha inscenato una accesissima lungo il circuito, ma è stato stoppato più volte dal gruppo. Infine, insieme a tre compagni di avventura, è volato a giocarsi la vittoria, cogliendo il posto d’onore alle spalle del valtel-linese Alan Giacomelli (Grosio). Terzo il bresciano Giovanni Minari (Cami-gnone) e quarto Alessandro Pini (Grosso). Il gruppo degli imme-diati inseguitori è stato regolato da Stefano Moro (Romanese), mentre Stefano Baffi (Cremasca) ha occu-pato la 12ª piazza. Ora li aspetta l’indicativa regionale .

Fortunato Chiodo

Felix James Meo della Cremasca ha sfiorato la vittoria (secondo) a Osio Sotto

QL’allievo cremasco del Cavenago ha vinto anche il Trofeo Mercatone UnoBrugna ha calato il poker

Un extraterreste ha dominato il Giro d’ItaliaLo spagnolo Alberto Contador ha stravinto la corsa rosa davanti a Scarponi

In gara i migliori Juniores del momento che si sfideranno sulla dura scalata della Vernasca

Domenica si corre una Dondeo grandi firme(C.C.) Domenica 5 giugno si corre la

Coppa Dondeo, giunta alla sua 64ª edizione. L’edizione 2011 propone alcune importanti novità. Una ventina d’anni fa i regolamenti federali restrinsero il chilometraggio conces-so alla categoria degli Allievi e fu allora necessario abbreviare il percorso, facendo partire la corsa ad una decina di chilometri da Cremona e togliendo la scalata a Vernasca Finalmente quest’anno si è deciso di dedi-carla alla categoria Juniores e si è tornati pressoché al percorso primitivo, con la sca-

lata dei due colli tradizionali, cui si aggiunge-rà la scalata della Fitta prima di lasciare il territorio di Castellarquato. E’ cambiata anche la data: non più la prima domenica di settembre, ma la prima di giugno come era nella tradizione di fine anni ’40. Mancherà, per la prima volta la signora Paola Frontali Dondeo, scomparsa solo qualche settimana fa e che era stata sempre presenta, prima col marito Nino, poi coi nipoti, sia alla partenza che alle premiazioni. Con lei è scomparsa l’ultima delle persone appassionate a questa

corsa che sicuramente continuerà negli anni a venire nella memoria sua, oltre che di Attilio e Nino Dondeo. Il campo dei partenti (circa 120) è di altissima qualità: il percorso è di quelli selettivi e adatti a corridori forti e resi-stenti e ciascuna squadra manderà quindi a Cremona solo i suoi atleti più adatti ad una corsa che presenta dislivelli notevoli per la categoria. Partenza della corsa (organizzata dal Ccc-Arvedi) è fissata alle ore 9 di dome-nica mattina davanti alla Pasticceria Dondeo. Arrivo intorno alle 11.30.

Da sinistra Alessio Brugna (Cavenago) e Erminio Gatti (Casati Named)

Alberto Conrador, dominatore del Giro d’Italia

La premiazione dello scorso anno: al centro la signora Paola Frontali Dondeo recentemente scomparsa

Page 37: Il Piccolo del Cremasco

hapeau, Schiavone. Arrivare ai vertici è molto difficile, ma lo è ancor di più rimanerci. Dopo l’incredibile vit-

toria al Roland Garros nel 2010, Francesca Schiavone ha un po’ faticato a gestire il ruolo di cam-pionessa, ma ha tenuto duro ed è rimasta stabilmente tra le prime 8 giocatrici del mondo. Nei tornei dello Slam, a parte Wimbledon, ha sempre raggiunto i quarti di finale, ma guardava a Parigi 2011 con grande apprensione. Uscire nei primi turni voleva dire perdere tantissimi punti in classifica e mettere a repentaglio quanto di buono fatto lo scorso anno. Ecco perché si è preparata al meglio e i progressi di Roma (quarti di fi-nale) e Bruxelles (semifinale) han-no dato fiducia alla tennista mila-nese, arrivata al Roland Garros carica come non mai.

Fino agli ottavi la Schiavone non ha avuto problemi, ma al quarto turno gli è capitata l’ex numero 1, Jelena Jankovic tor-nata su grandi livelli. Una trappo-la pericolosissima che l’italiana ha superato a fatica, ma con grande freddezza in tre set. An-cor più tormentato il quarto di fi-nale con la russa Anastasia Pa-vlyuchenkova. Sotto 6-1 4-1, era difficile prevedere un successo della Schiavone, che però non è atleta da abbandonare la partita senza lottare. Così, al primo pas-saggio a vuoto della russa, l’ita-liana ne ha approfittato e ha cam-biato il destino del match. Ma sul 5-1 a suo favore nel terzo set, la Schiavone si è smarrita ed è sta-ta agganciata sul 5-5. Ancora una volta, però, la sua maggiore freddezza le ha permesso di chiudere sul 7-5. In semifinale, malgrado la sfida con una fran-cese, la regina di Parigi ha spaz-

zato via in 2 set (6-3 6-3) la volen-terosa Marion Bartoli, che ha accusato il peso dell’importanza del match. Un successo che ha riportato la Schiavone in finale: un autentico capolavoro. E le fa-

vorite? Tutte eliminate, compresa la Sharapova, che con la vittoria di Roma sembrava tornata quella di tre anni fa. Ora sulla strada di Francesca c’è l’emergente cine-se Li Na, che ha battuto con au-

torità proprio la Sharapova (6-4 7-5). Un match aperto, ma l’az-zurra potrebbe sfruttare l’inevita-bile emozione di cui sarà vittima la cinese, inattesa finalista del Ro-land Garros. Per tutti gli appassio-nati di tennis, l’appuntamento con la storia è sabato alle ore 15.

Se tra le donne le prime quat-tro del tabellone sono uscite pre-maturamente, in campo maschi-le i migliori sono arrivati sino in fondo. Si annunciano dunque due semifinali da favola, con il detentore del titolo Nadal oppo-sto allo scozzese Murrey, meno temibile sulla terra rossa, ma pur sempre giocatore di talento e quindi pericoloso. Poi c’è la sfida più attesa tra l’imbattibile Djoko-vic (nel 2011) e lo svizzero Fede-rer, il giocatore in possesso di un talento smisurato. Nadal e Djo-kovic sono favoriti, ma non sarà un passeggiata.

Fabio [email protected]

C

TENNIS - Al Roland Garros ha battuto in scioltezza la Bartoli e sabato sfida la cinese Li Na per un fantastico bis

Chapeau, Schiavone ancora in finaleTENNIS - Al Roland Garros ha battuto in scioltezza la Bartoli e sabato sfida la cinese Li Na per un fantastico bis

Sport week 37

Malgrado la bufera scatenata dal nuovo “scandalo scom-messe”, il calcio italiano deve andare avanti ed emettere gli ultimi verdetti. Alcuni anche dolorosi, come il drammatico (sportivamente parlando) spareggio-salvezza tra l’AlbinoLeffe di Emiliano Mondonico e il Piacenza, che rischia di tornare nell’ex serie C1 dopo tantissimi anni. Le due squadre arrivano alla doppia sfida (la prima a Piacenza sabato 4 giugno, il ritorno a Bergamo sabato 11 giugno, sempre alle ore 20.45) in modo decisamente diverso. I seria-ni sono apparsi in salute e senza la crisi accusata ad inizio primavera, avrebbero sicuramente centrato la sal-vezza senza passare dai pla-yoff. Gli emiliani, invece, do-po un inizio choc, si sono ri-presi alla grande, ma nel fina-le di stagione sono nuova-mente crollati, rischiando addirittura la retrocessione diretta. Alcuni problemi so-cietari sarebbero alla base degli insuccessi della squa-dra, che deve aggrapparsi all’orgoglio per evitare lo spaurac-chio della Lega Pro. Per Mondonico, invece, la salvezza rap-presenterebbe una nuova impresa, da realizzare proprio contro la squadra che tante volte ha castigato da giocatore nei mitici derby del Po degli anni ’70. Difficile fare un pronostico, ma la miglior posizione in classifica dell’AlbinoLeffe (salvo con due risultati identici) rappresenta un vantaggio non indifferente a questo punto della stagione.

Per quanto riguarda i playoff, in lizza sono rimaste quattro sorprese (Novara-Reggina e Varese-Padova), quindi non c’è un vero favorito, anche se nel corso della stagione il Novara di Tesser sembra più attrezzato delle avversarie per tentare il gran-de salto in serie A. I piemontesi sono partiti con il piede giusto, pareggiando 0-0 a Reggio Calabria.

MERCATO Come previsto, la Juventus si è affidata a una sua bandiera, l’ex capitano Antonio Conte, che ha il gravoso com-pito di riportare i bianconeri nelle prime posizioni della classifica. La novità di giovedì è invece riguarda Stefano Pioli, che sosti-tuisce Delio Rossi alla guida del Palermo.

CALCIO SERIE B Sfidamolto delicata nei playout

Ritorna in auge, dopo un periodo di ferma, nel 1985 riparte in grande

Francesca Schiavone

Dopo tre settimane, torna nel week end il mo-tomondiale. Appuntamento sul circuito di Cata-lunya, a circa 20 km a nord di Barcellona, dove c’è grande attesa nella MotoGp per la prestazio-ne di Valentino Rossi (su Ducati) che, forte del terzo posto ottenuto in Francia, vuole conferma-re l’ottima prestazione di Le Mans.

Obiettivo, tentare di soffiare il quarto posto ad Andrea Dovizioso. «Arriviamo a Barcellona mo-tivati - ha detto Rossi - perché stiamo lavorando moltissimo sulla moto e vediamo che, passo do-po passo, facciamo dei progressi. Il Gp di Cata-lunya è uno dei più belli della stagione per tanti motivi: Barcellona è una città stupenda, il circu-ito è molto bello, probabilmente il mio preferito dopo il Mugello e infine sulle tribune c’è sempre un pubblico fantastico, appassionato e numero-so come in tutte le gare spagnole. Sono molto

contento di tornarci».Naturalmente il favorito è ancora Jorge Loren-

zo, che davanti al proprio pubblico,cercherà di mantenere il vertice della classifica piloti, anche se la Yamaha di Casey Stoner sta minacciando la sua leadership. Grande delusionedei tifosi spagnoli per il forfait di Dani Pedrosa, terzo in classifica, ma reduce da grave infortunio patito in Francia.

IN TV Appuntamento con la MotoGp su Italia 1. Sabato 4 giugno diretta delle qualifiche a par-tire dalle ore 13.55. Domenica 5 giugno la gara alle ore 14.

CLASSIFICA MOTOGP 1) Jorge Lorenzo 78 punti); 2) Casey Stoner 66; 3) Dani Pedrosa 61; 4) Andrea Dovizioso 50; 5) Valentino Rossi 47; 6) Nicky Hayden 39; 7) Hiroshi Aoyama 36; 8) Mar-co Simoncelli 22.

MotoGp: Rossi cerca l’acuto a BarcellonaEmiliano Mondonico

Venerdì 3 Giugno 2011

Page 38: Il Piccolo del Cremasco

• 500 g di ciliegie• 2 albumi d'uovo• 100 g di zucchero• 2 cucchiai di succo di limone

PER GUARNIRE:• 10 cl di panna liquida• 8 biscotti lingue di gatto

• Lavate la frutta e togliete i noccio-li tagliando le ciliegie a metà, racco-glietele in una ciotola e copritele con lo zucchero.• Aggiungete il succo di limone e fate riposare 30 minuti fuori dal fri-go.• Mettete le ciliegie in una casse-ruola sul fuoco e cuocete 10 minuti mescolando. Fatele poi raffreddare e passatele al passaverdura.• Montate la panna col frullatore 5 minuti e tenetene da parte 2 cuc-chiai. Montate gli albumi 5 minuti col frullatore.• Unite la panna alla purea di cilie-gie mescolando delicatamente.• Aggiungete gli albumi un cucchia-io per volta, mescolandoli con una forchetta. Dividete la spuma in 4 coppe e lasciatele in frigo per 2 ore.• Guarnite con la panna e 2 biscot-tini.

• 120 g di fragole• 2 cl di succo d'arancia• 60 g di zucchero• 4 fogli di gelatina• 175 g di yogurt• 2 cl di rum• 15 cl di panna montata• 6 cucchiai di gelatina di frutta liquida• 6 fragole

• Procuratevi 6 formine di 12 cl di capacità.• Preparate una purea di fragole, passandole al frullatore, e fatela cuocere in una casseruola insieme al succo d'arancia e allo zucche-ro.• Scioglietevi quindi la gelatina, precedentemente lasciata a bagno

in acqua fredda e strizzata.• Fate raffreddare, unite lo yogurt e il rum, dopodichè incorporatevi lentamente la panna montata.• Versate prima la gelatina liquida nelle formine, adagiatevi una fra-gola tagliata in due, versate la cre-ma di fragole e fate rassodare in frigorifero per 2 ore.

Crema alle fragoleCrema di ciliegie

• Mettete a scaldare il latte in una cas-seruola e quando sarà bollente ag-giungete il pistacchio sbriciolato. • Mettete il coperchio e fate riposare per 30 minuti; nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucchero, la farina e la maizena. Togliete quindi i grumi dal latte passando il composto attraverso un colino.• Fate bollire il latte al pistacchio filtra-to, poi lasciatelo intiepidire prima di versarlo lentamente alle uova sbattute. Mescolate bene, poi mettete la ciotola con la crema a bagnomaria e mescola-te fino a che non diventerà denso.• Una volta ottenuta la crema al pistac-chio lasciatela raffreddare, quindi ser-vite.

Delizia al pistacchio

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 8 PERSONE

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PREPARAZIONE

Crema alla cannella• 100 cl di latte• 8 tuorli d'uovo• 14 cucchiai di zucchero• 2 cucchiai di maizena

• Un limone (scorza grattugiata solo giallo)• 1/2 cucchiaino di cannella in polvere

• Fate bollire lentamente tre quarti del latte, fino a che si sarà lievemente ridotto di quantità.• Nel frattempo usate la metà dell'altro quarto di latte per sbattere energicamente i tuorli d'uovo e infine il rimanen-te mezzo quarto per diluire la maizena.• Rimettete sul fuoco il latte bollito e aggiungete 8 cuc-chiai di zucchero, le uova sbattute e il latte con la maize-na.• Mescolate facendo sobbollire fino a che la crema non diventerà densa. Toglietela allora dal fuoco e versatela in una pirofila da forno piuttosto bassa; aspettate che si raffreddi, quindi versatevi sopra a pioggia la cannella, la buccia di limone grattugiata e il rimanente zucchero.• Mettete in forno e lasciatecela fino a che lo zucchero non si sarà sciolto e non avrà formato un velo dorato. Servitela fredda.

Le ricette di Nonna FelicitaI

• 300 g di latte• 200 g di yogurt al cioccolato• 50 g di margarina• 120 g di zucchero• 35 g di cioccolato fondente• 2 tuorli d'uovo• 35 g di amido di mais• Un cucchiaio di brandy

• Sciogliete la margarina con 50 grammi di zucchero a fuoco lento, quindi aggiungere l'amido e il cioccolato.• Fate cuocere (sempre a fuoco lento) per 5 minuti mescolando bene e stemperare con il latte freddo, senza smettere di me-scolare.• Aggiungete poi lo yogurt e lasciar cuoce-re per 3 minuti, quindi lasciate raffreddare.

• Versate la crema in una coppa e mette-te in frigo.• Nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucchero ed il brandy e mettete il com-posto a bagnomaria, sbattendolo con una frusta finché il volume non sarà tri-plicato.• Togliete dal fuoco e lasciatelo intiepidi-re, quindi versate sulla crema e servite.

Crema al cioccolato

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

• 100 g di pistacchi già sbriciolati• 600 ml di latte• 4 tuorli d’uovo

• 120 g di zucchero• 35 g di farina 00• 15 g di maizena

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Page 39: Il Piccolo del Cremasco

IIVenerdì 3 Giugno 2011

• 1 vasetto yogurt intero• Un vasetto di burro fuso• Un vasetto di farina di mandorle

• 200 g di farina• 2 uova• Lievito per dolci• Zucchero a velo

• Versate il burro fuso in una ciotola, unite lo zucchero mescolando; aggiungete lo yogurt e incorporate un tuorlo alla volta.• Unite la farina di mandorle e quella normale setacciata con un cucchiaio di lievito vanigliato.Impastate il tutto con le mani, fate una palla e tenetela in frigo un'ora.• Stendete la pasta allo spessore di un centimetro e con le varie formine ritagliate i biscotti.• Cuocete in forno su una placca imburrata a 200 gradi per mezz'ora.• Spolverateli con tanto zucchero a velo.

• Una tazza di fiocchi d'avena, farina e zucchero• 50 g di burro• Un uovo• 2 cucchiai di latte• 50 g di datteri, uvetta sultanina, fichi secchi e noci• 2 cucchiaini di lievito in polvere

• In una terrina mescolare la farina, i fiocchi d'avena, il latte, il burro fuso, l'uovo, il lievito e lo zucchero.• Aggiungete i datteri e i fichi tagliuzza-ti, le noci a pezzetti e l'uvetta lavata in acqua calda e asciugata.• Riempire con l'impasto dei piccoli stampi imburrati ed infarinati e mettete-li al forno per 15 minuti circa, a calore moderato.

Biscotti all’avena

Biscottini allo yogurt

• 100 g cioccolato fondente• 2 albumi d'uovo• Burro

• 150 g di noce di cocco essiccata grattugiata• 50 g di zucchero

• Sciogliete il cioccolato con un cucchiaio di acqua.• Montate a neve fermissima gli albumi e unite poco alla volta la noce di cocco e lo zucchero.• Incorporate al composto il cioccolato facendolo colare poco alla volta e lavorate per 5 minuti.• Foderate con carta da forno la placca, imburratela leg-germente e distribuitevi il composto a piccole cucchiaiate.• Cuocete per 10 minuti a 240 gradi.

Biscotti al cocco

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

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PREPARAZIONE

Biscotti ai pinoli

• Mettete le mandorle in acqua bollente, pelatele e fatele asciugare in forno.• Passatele nel frullatore fino ad ottenere una farina che mescolerete allo zucchero e impasterete con gli albumi, unendovi la vaniglina.• Dividete la pasta, che dovrà risultare morbida e fine, preparando tanti biscotti-ni di forma ovale.• Stendete sopra ognuno di essi uno strato di pinoli, premendo con le dita in maniera che si incorporino alla pasta.• Ungete una teglia, disponetevi i biscot-ti curvandoli a mezzaluna, spolverateli di zucchero a velo ed infornate, a calore moderato, per un'ora.

• 350 g di pinoli• 250 g di mandorle• 400 g di zucchero• 100 g di zucchero a velo• 4 albumi d'uovo• Una bustina di vaniglina

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Dolci

Page 40: Il Piccolo del Cremasco

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