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7 PERCORSI LETTERATURA Il NOVECENTO

Il NOVECENTO - GE il Capitello

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PERCORSI

LETTERATURA

Il NOVECENTO

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IL NOVECENTO LA LINEA DEL TEMPO

AVVENIMENTI E PERSONAGGI

LO SFONDO STORICO

LINGUA E LETTERATURA

L’ITALIA NELLA PRIMA GUERRA

MONDIALE

L’Italia combatte in Veneto e in Friuli contro l’Austria. I soldati combattono nelle trincee. La popolazione soffre la fame. L’Italia vince la guerra, ma ci sono grandi distruzioni e moltissimi morti.

Giuseppe Ungaretti è soldato durante la guerra. Nelle sue poesie esprime il dolore, la solitudine e la paura del soldato in trincea. Esprime anche la fratellanza tra soldati.

LE DITTATURE

In diversi Paesi ci sono dittature: • in Italia

il fascismo con Mussolini;

• in Germania il nazismo con Hitler;

• in URSS la dittatura comunista di Stalin;

• in Spagna la dittatura del generale Franco.

In Italia si afferma l’Ermetismo. Le poesie sono brevi e difficili. I temi sono la solitudine e l’impossibilità di capire il senso della vita.

1922-1945

1915-1918

1939-1945

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

La guerra causa 50 milioni di morti. L’Italia è invasa dai tedeschi. I nazisti uccidono 6 milioni di ebrei nei campi di concentramento (la Shoah).La guerra finisce con le bombe atomiche su due città del Giappone.

Primo Levi è un ebreo mandato in campo di concentramento. Dopo la guerra, racconta la sua esperienza nel libro Se questo è un uomo. Anche altri scrittori lasciano testimonianze della guerra e della Shoah.

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LA LINEA DEL TEMPO

AVVENIMENTI E PERSONAGGI

LO SFONDO STORICO

LINGUA E LETTERATURA

1946-1970

1943-1945

RESISTENZA E LIBERAZIONE

RICOSTRUZIONE E SVILUPPO

In Italia i partigiani combattono contro i tedeschi. La popolazione aiuta i partigiani nella Resistenza. Il 25 aprile 1945 avviene la Liberazione e la democrazia torna in Italia.

Avviene la ricostruzione di case, strade, ferrovie, industrie distrutte durante la guerra. L’Italia diventa una repubblica. Negli anni Sessanta le industrie producono molti beni di consumo (auto, frigoriferi, lavatrici, ecc.).

Con la democrazia torna la libertà. I giornali pubblicano le notizie. Gli scrittori possono scrivere ciò che vogliono. Durante il fascismo, invece, c’era la censura.

I romanzi del Neorealismo descrivono la ricostruzione dell’Italia. Gli scrittori parlano anche delle cose negative: la povertà nel Sud, la mafia, la vita dura degli operai, le ingiustizie nella società.

DIZIONARIO MULTILINGUE

Shoah: in lingua ebraica significa «distruzione totale». È lo sterminio degli ebrei fatto dal nazismo. Gli ebrei sono chiusi nei campi di concentramento e poi uccisi.

censura: un ufficio dello Stato che controlla i giornali e i libri. Se trova una critica al governo o qualche idea diversa da quelle del governo, vieta la pubblicazione del libro o del giornale.

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L’ERMETISMOTra il 1920 e il 1940, in Italia si sviluppa l’Ermetismo. «Ermetico» significa «chiuso». La poesia si chiama «ermetica» perché il significato è «chiuso», cioè difficile da capire.Questa poesia nasce in un periodo di guerre e dittature. La ragione dell’uomo non capisce perché succedono queste tragedie. Tutto sembra senza senso. Allora i poeti pensano che la realtà è un mistero e che la vita non ha senso. La realtà si può capire in parte con simboli e paragoni.Le poesie dell’Ermetismo sono brevi, le cose sono dette con poche parole.

I POETI ITALIANIUmberto Saba nasce nel 1883. Il padre lascia la famiglia quando Umberto è ancora piccolo. La madre è ebrea. Per questo, Saba fugge dall’Italia. Infatti il fascismo perseguita gli ebrei.

Le poesie di Saba sono raccolte nel Canzoniere. Alcune poesie parlano della sua città (Trieste) e di sua moglie, Lina.

Giuseppe Ungaretti nasce nel 1888. È soldato nella Prima guerra mondiale. Le sue prime poesie parlano dell’esperienza di soldato in trincea. Sono poesie molto brevi.

Con poche immagini, Ungaretti esprime i suoi sentimenti e descrive la situazione dell’uomo davanti a una realtà che non può capire.

Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896. Anche lui è soldato nella Prima guerra mondiale. Montale è contro il fascismo. Scrive poesie e articoli sui giornali. Nel 1975 Montale vince

il premio Nobel per la letteratura. Al centro della sua poesia c’è il «male di vivere». L’uomo vede che nel mondo c’è solo dolore e non capisce perché. Nelle sue poesie, Montale usa molti simboli.

Salvatore Quasimodo nasce a Modica, in Sicilia, nel 1901. Nelle prime poesie parla di se stesso e della sua Sicilia. Poi denuncia la crudeltà della guerra. In altre poesie, Quasimodo

critica la società moderna. Secondo Quasimodo, le invenzioni e le novità della tecnica causano solitudine. La sua poesia è «ermetica», difficile da interpretare. Quasimodo vince il premio Nobel per la letteratura nel 1959.

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I ROMANZI DEL DOPOGUERRADopo la Seconda guerra mondiale, si afferma il Neorealismo. Questa parola è composta da neo (che significa «nuovo») e da realismo, che significa descrivere la realtà così com’è. Gli autori del Neorealismo scrivono romanzi ispirati alla realtà, e cioè:• la guerra e la Resistenza;• la persecuzione degli ebrei;• le speranze degli italiani dopo la fine della guerra;• la povertà e la vita dura nelle campagne e al Sud;• i problemi della società italiana (la mafia, la distruzione

della natura, le grandi differenze tra ricchi e poveri).Questi scrittori usano a volte un linguaggio simile a quello parlato. A volte scrivono parole e frasi in dialetto. Infatti i personaggi sono soprattutto persone semplici, come operai e contadini. Alcuni scrittori del Neorealismo sono: Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Primo Levi, Italo Calvino, Leonardo Sciascia.

MAPPA PER RICORDARE

DITTATURERICOSTRUZIONE

E SVILUPPO

SECONDA GUERRAMONDIALE

SHOAHRESISTENZA

L’ERMETISMO

GIUSEPPE UNGARETTI

PRIMO LEVI

IL NEOREALISMO

EUGENIO MONTALE

SALVATORE QUASIMODO

PRIMA GUERRAMONDIALE

IL NOVECENTO

POESIE SCRITTE

IN TRINCEA

LA SOCIETÀ ITALIANA E I

SUOI PROBLEMI

TESTIMONIANZE DI GUERRA

E DELLA SHOAH

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Leggiamo INSIEME

Il portiere caduto alla difesaultima vana, contro terra celala faccia, a non veder l’amara luce.Il compagno in ginocchio che l’induce,con parole e con mano, a rilevarsi,scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla – unita ebbrezza – par trabocchinel campo. Intorno al vincitore stanno,al suo collo si gettano i fratelli.[…]

Presso la rete inviolata il portiere– l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima,con la persona vi è rimasta sola.La sua gioia si fa una capriola,si fa baci che manda di lontano.Della festa – egli dice – anch’io son parte.

(U. Saba, Il Canzoniere)

PARAFRASIIl portiere, caduto dopo l’ultima, inutiledifesa della porta, nasconde la facciacontro il terreno, per non vedere la luce amara [perché ha preso il goal].Il compagno in ginocchio, che lo convince a rialzarsi con le parole e con la mano,scopre i suoi occhi pieni di lacrime.

La folla dei tifosi – uniti dalla gioia per il goal – sembrascendere in campo. I compagni di squadra [i fratelli]stanno intorno al vincitore [che ha segnato il goal] e lo abbracciano. […]

L’altro portiere è rimasto vicino alla sua rete inviolata [senza goal],ma è rimasto lì soltanto con il corpo [la persona], perché la sua anima è con i compagni di squadra.Per la gioia fa una capriola,manda baci di lontano.Egli dice: anch’io partecipo alla festa.

GoalUmberto Saba

Questa poesia di Umberto Saba parla di uno sport molto popolare: il calcio. La poesia descrive il momento del goal e le emozioni dei giocatori e del pubblico.

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IL NOVECENTO

1. La poesia ha 3 strofe. Ogni strofa ha un protagonista. Scrivi accanto a ognistrofa chi è il protagonista, scelto nell’elenco.

il pubblico • il portiere che ha preso il goal • l’altro portiere

Prima strofa:

Seconda strofa:

Terza strofa:

2. La poesia esprime le emozioni della vittoria e della sconfitta. Completa latabella con le espressioni in elenco.

si fa una capriola • contro terra cela la faccia • al suo collo si gettano i fratelli • baci che manda di lontano •

difesa ultima vana • pieni di lacrime i suoi occhi

VITTORIA SCONFITTA

COMPRENDERE

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Leggiamo INSIEME

Versi memorabili di Giuseppe UngarettiLeggi alcune poesie di Ungaretti. Ungaretti scrive mentre fa il soldato, durante la Prima guerra mondiale. Sotto ogni poesia ci sono il luogo e la data in cui è stata scritta.

SoldatiSi sta comed’autunnosugli alberile foglie

Bosco di Courton, luglio 1918

FratelliDi che reggimento siete,fratelli?Parola tremantenella notteFoglia appena nata

Mariano, 15 luglio 1916

MattinaM’illuminod’immenso

Santa Maria La Longa, 26 gennaio 1917

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IL NOVECENTO

1. Nella prima poesia, «si sta» significa io sto i soldati stanno le foglie stanno

2. Nella seconda poesia, chi sono i «fratelli»? I compagni di reggimento I nemici Tutti i soldati, anche i nemici

3. Completa: indica il numero dei versi e delle parole.La poesia «Mattina» è composta da ������� versi e da parole.

4. Nella prima poesia c’è un paragone tra i soldati e le foglie.In autunno le foglie

non ci sono nascono cadonoIn guerra i soldati

possono morire in qualunque momento sono morti tutti tremano di paura come foglie

5. Perché la parola «fratelli» è una «foglia appena nata»? È un sentimento nuovo: il poeta capisce che tutti i soldati sono fratelli La poesia è composta all’alba Nel 1916 la guerra è appena cominciata

6. Quali sono i temi delle poesie che hai letto? (tre risposte) Odio per i nemici Fratellanza Voglia di vincere la guerra Incertezza sul futuro Speranza Paura

COMPRENDERE

IL LINGUAGGIO

ANALIZZARE

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Leggiamo INSIEME

Spesso il male di vivere ho incontrato:era il rivo strozzato che gorgoglia,era l’incartocciarsi della fogliariarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigioche schiude la divina Indifferenza:era la statua nella sonnolenzadel meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

(E. Montale, Ossi di seppia)

Meriggiare pallido e assortopresso un rovente muro d’orto,ascoltare tra i pruni e gli sterpischiocchi di merli, frusci di serpi.[…]E andando nel sole che abbagliasentire con triste meravigliacom’è tutta la vita e il suo travaglioin questo seguitare una muragliache ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

(E. Montale, Ossi di seppia)

PARAFRASISpesso ho incontrato il male di vivere:era il rumore del ruscello che scorre a fatica tra le pietre;era la foglia che diventa secca e muore per mancanza di acqua,era il cavallo caduto a terra morto.

Non conosco nessun bene, tranne il miracoloche porta alla divina Indifferenza:era la statua nell’aria immobile intorno a mezzogiorno, e la nuvola, e il falco che vola alto in cielo.

PARAFRASIIo passo le ore intorno a mezzogiorno, pallido [perché sono immerso nella luce del sole] e pensierosovicino a un caldissimo [per il sole] muro che circonda un orto, ascolto tra i cespugli e gli arbusti secchii versi dei merli e i fruscii delle serpi.E, mentre cammino nel sole che abbaglia,capisco con triste stuporeche tutta la vita e la sua sofferenzasono questo camminare lungo un muroche ha in cima pezzi di vetro aguzzi, ricavati da una bottiglia rotta.

Spesso il male di vivereEugenio Montale

Il «male di vivere» è al centro della poesia di Montale. Il «male di vivere» è il dolore di chi non capisce il senso della vita.

Meriggiare pallido e assortoEugenio Montale

In una giornata estiva il poeta osserva il paesaggio e riflette sul senso della vita.

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IL NOVECENTO

1. Il «male di vivere» è espresso con tre immagini che si riferiscono alla natura ai ricordi di gioventù alla storia

Perciò il «male di vivere» riguarda soltanto gli esseri umani tutti gli esseri viventi

2. L’unico rimedio al dolore è lo spettacolo della natura l’indifferenza la sonnolenza

3. La nuvola e il falco sono simboli di indifferenza, perché non si muovono si muovono in fretta stanno in alto, lontani dalla sofferenza che c’è sulla terra

4. Nella poesia “Meriggiare pallido e assorto” c’è un paragone.Completa il testo seguente con le parole date in elenco.

vedere • capire • camminare • scavalcarea. C’è un muro che in cima ha pezzi di vetro. La vita è come

lungo quel muro.b. A causa dei pezzi di vetro, non posso �������������������������������������������� il muro. Perciò non posso

che cosa c’è oltre il muro. Quindi non posso il significato della vita.

5. Nella prima poesia c’è la parola «meriggio». Nella seconda poesiac’è il verbo «meriggiare». A quale momento della giornata si riferisconoqueste parole?

Il primo mattino Le ore intorno a mezzogiorno Il pomeriggio

Secondo te, sono parole comuni, usate nel linguaggio di tutti i giorni letterarie, cioè difficili e poco usate nella lingua parlata

6. «Schiocchi» e «frusci» sono suoni allegri dolci e piacevoli che imitano versi e rumori

COMPRENDERE

IL LINGUAGGIO

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Leggiamo INSIEME

E come potevamo noi cantarecon il piede straniero sopra il cuore,fra i morti abbandonati nelle piazzesull’erba dura di ghiaccio, al lamentod’agnello dei fanciulli, all’urlo nerodella madre che andava incontro al figliocrocifisso sul palo del telegrafo?Alle fronde dei salici per voto,anche le nostre cetre erano appese,oscillavano lievi al triste vento.

(S. Quasimodo, Giorno dopo giorno)

Alle fronde dei saliciSalvatore Quasimodo

Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1943, i tedeschi invadono l’Italia. I partigiani combattono contro i tedeschi, per liberare l’Italia. I tedeschi uccidono molti partigiani e le persone che li aiutano.Il tema della poesia è: in mezzo a tanta violenza, i poeti non possono più comporre poesie. Quasimodo esprime questo tema con un’immagine: i poeti appendono le cetre (antichi strumenti musicali) ai rami dei salici (un tipo di alberi).

PARAFRASIE come potevamo scrivere poesiecon il piede straniero sopra il cuore,fra i morti abbandonati nelle piazzesull’erba dura come il ghiaccio, mentre sentivamo il lamento dei bambini come agnelli, e l’urlo nerodella madre che andava incontro al figlio [partigiano]crocifisso [dai nazisti] sul palo del telegrafo?Ai rami dei salici, per un giuramento solenne, abbiamo appeso le nostre cetre,che oscillavano leggere al triste vento.

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IL NOVECENTO

1. «Il piede straniero sopra il cuore» è la guerra l’occupazione tedesca dell’Italia la resistenza dei partigiani

2. Il lamento dei fanciulli è un «lamento d’agnello», perché l’agnello fa un verso simile al lamento l’agnello è un animale giovane e innocente «lamento d’agnello» è un modo di dire comune

3. «Urlo nero» unisce un nome e un aggettivo che riguardano due sensi diversi:quali?

A che cosa ti fa pensare «urlo nero»? Quale aggettivo puoi mettere al postodi «nero»?

4. Nella poesia, il verbo «cantare» significa «scrivere poesie». Perciò ladomanda «E come potevamo noi cantare?» è in realtà un’affermazione, e cioè

noi potevamo cantare noi non potevamo cantare

IL LINGUAGGIO

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con autovalutazioneVERIFICA FORMATIVA

1. Metti in ordine cronologico gli avvenimenti: 1 = avvenimento più vecchio;4 = avvenimento più recente.

la ricostruzione e la democrazia

la Liberazione

il fascismo al potere

la Shoah 4

2. Indica con crocette le parole e le frasi adatte all’Ermetismo.

poesia

romanzo

nasce nel periodo delle dittature

nasce nel periodo della democrazia

poche parole

molte parole

simboli e paragoni

dialoghi e descrizioni 4

3. «Ermetico» significa

A. elastico, cioè che si può capire in modi diversi

B. semplice, cioè facile da capire

C. chiuso, cioè con poche parole

D. chiuso, cioè difficile da capire 1

4. Chi è il poeta del «male di vivere»?

A. Montale

B. Saba

C. Ungaretti

D. Quasimodo 1

PARTE A • CONOSCENZE IL NOVECENTO

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MISURA LE TUE COMPETENZE

5. Nasce a Trieste da madre ebrea. Sposa Lina e scrive “Il Canzoniere”. Chi è?

A. Montale

B. Saba

C. Ungaretti

D. Quasimodo 1

6. Ungaretti scrive poesie

A. mentre combatte nella Prima guerra mondiale

B. mentre combatte nella Seconda guerra mondiale

C. mentre fa il partigiano

D. e vince il premio Nobel per la letteratura 1

7. Secondo Quasimodo, il progresso della scienza e della tecnica porta

A. ricchezza

B. povertà

C. democrazia

D. solitudine 1

8. Descrivono la ricostruzione dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale,con aspetti positivi e negativi. Sono i romanzi del

A. Verismo

B. Realismo

C. Neorealismo

D. Ermetismo 1

TOTALE PUNTI PARTE A 14

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con autovalutazioneVERIFICA FORMATIVA

I fascisti mi hanno catturato. È il 13 dicembre 1943. Ho ventiquattro anni. Negli interrogatori dichiaro che io sono «cittadino italiano di razza ebraica». Come ebreo, sono inviato a Fossoli, presso Modena, in un campo di internamento. Al momento del mio arrivo, e cioè alla fine del gennaio 1944, gli ebrei italiani nel campo sono centocinquanta circa. In poche settimane diventano oltre seicento. Sono intere famiglie, catturate dai fascisti.Il mattino dopo, l’annuncio: domani gli ebrei partiranno. Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si sa. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Soltanto pochi ingenui e illusi si ostinano nella speranza. Noi invece sappiamo che cosa significa partire.Viene la notte. Ciascuno di noi dice addio alla vita a modo suo. Alcuni pregano, altri bevono. Le madri preparano i figli con dolce cura. La mattina i tedeschi radunano i prigionieri. Il treno ci aspetta. Tutti abbiamo sentito parlare di questi treni. Sono i treni che non ritornano. Sono vagoni merci chiusi dall’esterno. Dentro il treno, uomini, donne, bambini pigiati senza pietà. Comincia il viaggio verso il nulla, verso il fondo.

(Tratto e adattato da: P. Levi, Se questo è un uomo)

La partenzaPrimo Levi

Primo Levi è un ebreo mandato nel campo di concentramento

di Auschwitz, in Germania, nel 1944. È uno dei pochi

sopravvissuti, cioè che non sono morti. Nel 1945 torna a

casa. Racconta la sua storia nel libro Se questo è un uomo.

PARTE B • COMPETENZE TESTUALI E LESSICALI

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MISURA LE TUE COMPETENZE

COMPRENSIONE

1. Il racconto è

in prima persona

in terza persona

Chi racconta? 2

2. Quando è catturato Primo Levi? Da chi? Quanti anni ha?

3

3. Dopo la cattura, dove è mandato Primo Levi?

A. In una prigione

B. Nel campo di internamento di Fossoli, presso Modena

C. In Germania

D. Il testo non lo dice 1

4. Primo Levi è prigioniero perché

A. è un partigiano

B. è italiano

C. è ebreo

D. è fascista 1

5. Dove va il treno?

A. A Fossoli, presso Modena

B. In Germania

C. A Roma

D. I prigionieri non lo sanno 1

6. Partono

A. gli uomini

B. uomini e donne adulti

C. vecchi e bambini

D. uomini, donne, bambini, vecchi, malati 1

PARTE B • COMPETENZE TESTUALI E LESSICALI

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VERIFICA FORMATIVA

• In questa prova:ho capito bene le consegne e ho completato gli eserciziho capito le consegne ma non ho completato gli esercizinon ho capito le consegne e non ho svolto gli esercizi

• Ho avuto difficoltà negli esercizi n.perché non ho letto con attenzione le spiegazioni e i testi

non ho capito bene le spiegazioni e i testi• Penso di:

aver superato la prova non aver superato la prova

AUTOVALUTAZIONE TOTALE PUNTI ....../25

IL LINGUAGGIO

7. «Sono i treni che non ritornano». Che cosa significa questa frase?

A. Sono treni vecchi, che non finiranno il viaggio

B. I viaggiatori non avranno voglia di tornare

C. I viaggiatori moriranno e non torneranno mai più

D. La guerra impedisce i viaggi in treno 1

8. Primo Levi sa che andrà in un campo di concentramento. Perciò scrive checomincia il viaggio verso

A. la Germania

B. la morte

C. il carcere

D. il nulla, il fondo 1

TOTALE PUNTI PARTE B 11

TOTALE PUNTI PARTE A + B 25

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