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Il mercato congressuale in Italia ed in Umbria: analisi ed opportunità Herbert Svolacchia, PCO Umbria

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Il mercato congressuale in Italia ed in Umbria: analisi ed opportunità

Herbert Svolacchia, PCO Umbria

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Il Rapporto Annuale dell’Osservatorio Congressuale Italiano, promosso dalla rivista “Meeting e Congressi” e dal Convention Bureau della Riviera di Rimini, condotto dall’Università di Bologna ha delineato uno scenario tutt’altro che rassicurante per il business congressuale in Italia.

Scenario ItaliaScenario Italiaosservatorio congressuale italianoosservatorio congressuale italiano

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Forte contrazione del Mercato Congressuale italiano di Congressi nel periodo 2° semestre 2008 - 1° semestre 2009, che riporta tutti i principali indicatori al di sotto dei livelli registrati nel 2004.

Scenario ItaliaScenario Italiaun salto indietro di 5 anniun salto indietro di 5 anni

2° sem. 2006

1° sem. 2007

2° sem. 2007

1° sem. 2008

2° sem. 2008

1° sem. 2009

Incontri 9.85% -1.31% -3.52%

Partecipanti 7.22% 1.15% -9.68%

Giornate di presenza

9.44% -1.94% -13.58%

Tab. 1 - L’attività congressuale in Italia negli ultimi 3 anni

Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

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Sensibile flessione del numero di Giornate di presenza congressuali. La crisi economica e le tendenze cicliche negative hanno portato ad una

forte riduzione dei budget investiti dai promotori e ad una minore disponibilità dei congressisti.

Tutto questo determina minore durata degli eventi e ridotta permanenza media. Il fatturato congressuale dell’ultimo anno è seriamente pregiudicato

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – la crisi economicai fattori negativi – la crisi economica

Graf. 1 - Giornate di presenza congressuali

30.291.972

33.581.680

32.182.722

35.222.22434.540.048

29.850.373

27.000.00028.000.00029.000.00030.000.00031.000.00032.000.00033.000.00034.000.00035.000.00036.000.000

2004 2005 2006 2007 2008 2009

200420052006200720082009

Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

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Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – competitività internazionalei fattori negativi – competitività internazionale

2° sem. 2008

1° sem. 2009

2° sem. 2009*

Incontri Internazionali

-1.24% -19.27% 0.67%

Tab. 2 – Dinamica dei Congressi Internazionali in Italia

* Dato calcolato utilizzando le previsioni per il 2° semestre 2009

Il debole posizionamento della nostra offerta internazionaleIva applicata ai servizi alberghieri troppo altaGermania al 7% dal 1 gennaio come in Spagna Francia al 5,5%.Lieve è la ripresa prevista per il secondo semestre 2009Aspettative per il 2010 fortemente negativeSaldo negativo della bilancia dei pagamenti nel settore dei

congressi.

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Il minor numero di grandi eventi internazionali è una delle concause della riduzione nella permanenza media dei congressisti che nel 2009 si assesta a 1,58 giorni.

Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – competitività internazionalei fattori negativi – competitività internazionale

Graf. 2 – Permanenza media dei congressisti per tipologia di struttura (in giorni)

1,57

2,19

1,721,40

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

AlberghiCongressuali

CentriCongressi

ResidenzeStoriche

Altre Sedi

Alberghi CongressualiCentri CongressiResidenze StoricheAltre Sedi

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Trend deflattivo degli Alberghi Congressuali a scapito della redditività delle imprese comunque non sufficiente a colmare il deficit di competitività.

Il settore sembra subire passivamente la crisi.Nel 2010 il mercato italiano potrebbe tornare ai livelli del

1992.

Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – trend deflattivoi fattori negativi – trend deflattivo

2004 2005 2006 2007 2008* 2009*

Incontri 109.792 106.224 102.512 112.617 111.139 107.232

Partecipanti 17.714.671

20.657.078

19.246.088

20.635.324

20.872.019

18.852.651

Giornate di presenza

30.291.972

33.581.680

32.182.722

35.222.224

34.540.048

29.850.373

Tab. 3 - L’attività congressuale in Italia dal 2004 al 2009

* i dati fanno riferimento ai 12 mesi compresi fra il 1 luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno di riferimento

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Stagionalità della domanda congressuale in Italia, penalizzata da una forte stagionalità dell’offerta, dato anomalo per le altre destinazioni concorrenti.

Il secondo semestre è quello infatti in cui si svolgono importanti congressi scientifici internazionali che sempre meno scelgono l’Italia poco competitiva.

1° sem. 2008

2° sem. 2008

1° sem. 2009

2° sem. 2009*

Incontri -2.89% 1.92% -8.95% -4.59%

Partecipanti 1.73% -14.72% -4.64% -20.22%

Giornate di presenza

-3.64% -18.34% -8.82% -11.32%

Tab. 4 - L’attività congressuale in Italia per semestri (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente)

* Dato calcolato utilizzando le previsioni per il 2° semestre 2009 Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – la stagionalità dell’offertai fattori negativi – la stagionalità dell’offerta

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Il volume d’affari del Business Congressuale, stimato in 36 miliardi di euro, rappresenta il 25% del Business Turistico Nazionale, contro il 23% del Balneare e il 16% del Montano.

Tendenza ad accettare eventi congressuali solo nei periodi di “bassa stagione” per sfruttare il congressuale per rompere la stagionalità del turismo leisure.

Scarso sviluppo dell’attività congressuale Mancanza di sfruttamento di tutte le potenzialità del mercato internazionaleLe stagionalità italiane sono incompatibili con le esigenze dei promotori esteri

Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – la stagionalità dell’offertai fattori negativi – la stagionalità dell’offerta

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La dimensione media per evento cala in tutti i segmenti di offerta salvo i Meeting di minori dimensioni.

Gli effetti della crisi del settore si ripercuotono quindi non tanto sul numero degli eventi ma piuttosto sulla dimensione degli stessi.

L’Italia Congressuale è sempre meno sede di Grandi Eventi.

1° sem. 2008

2° sem. 2008 1° sem. 2009 2° sem. 2009*

50-100 5.41% 28.49% 5.59% 0.76%

100-300 -12.34% -17.48% -6.50% -7.10%

300-500 -27.27% -29.39% -18.44% -16.26%

500-1000 -36.63% -46.84% -18.19% -16.20%

> 1000 -40.30% -47.22% -29.01% -16.21%

Tab. 5 – Variazione del numero di incontri per dimensione dell’evento (rispetto all’anno precedente)

* Dato calcolato utilizzando le previsioni per il 2° semestre 2009

Fonte: Rapporto Annuale Osservatorio Congressuale Italiano 2° semestre 2008 – 1° semestre 2009

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – la dimensione degli eventii fattori negativi – la dimensione degli eventi

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Emergenza Mancanza di coordinamento per la promozione dell’offerta italiana

Convention Bureau Nazionale entro la fine del 2009 che dovrebbe sorgere all’interno del Ministero del Turismo coordinata dalla Struttura di Missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia.

Tre poli congressuali per ogni regione.Il Convention Bureau Nazionale dovrebbe inserirsi

nel “Progetto Italia Turismo”, realizzato dal governo in accordo con Confindustria, Confcommercio.Fonte: il Sole 24 ore

Scenario ItaliaScenario Italiai fattori negativi – mancanza di coordinamentoi fattori negativi – mancanza di coordinamento

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Riduzione dell’Iva sui servizi alberghieri per competere alla pari

Incentivi finalizzati a limitare la stagionalità dell’offerta

Creare un Sistema turistico congressuale integrato tra PCO, Organismi pubblici e privati

AzioniAzioni

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Fare gruppo, creare un

Sistema per promuovere e sviluppare il mercato

congressuale

in Italia

La rispostaLa risposta

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Indagine fra le maggiori strutture Congressuali Alberghiere e Non Alberghiere per un’analisi dell’offerta e della domanda congressuale in Umbria nel 1° semestre 2009.

Scenario UmbriaScenario Umbriaprogetto osservatorio congressuale umbroprogetto osservatorio congressuale umbro

N. Sale % Strutture

1-2 sale 42,50% 17 su 40

3-4 sale 32,50% 13 su 40

> 5 sale 25% 10 su 40

Tab. 6 – Offerta Congressuale per numero di sale

* Dati ottenuti sulla base di N. 40 schede ricevute

Capienza % Strutture

1-100 30% 12 su 40

100-300 32,50% 13 su 40

300-500 12,50% 5 su 40

> 500 25% 10 su 40

Tab. 7 – Capienza Complessiva

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Scenario UmbriaScenario Umbriaprogetto osservatorio congressuale umbroprogetto osservatorio congressuale umbro

Media per struttura 1° semestre 2009 (stima)

Incontri 50,62 2.024

Partecipanti 1.462,57 58.502

Giornate di presenza

1,49 3.053,10

Tab. 8 - L’attività congressuale in Umbria nel 1° semestre 2009

Media Incontri %

1 giorno 36,90 74,82%

2 giorni 8,97 18,20%

> 2 giorni 4,57 6,98%

Tab. 9 – Numero medio incontri per giornate di presenza

Forte difficoltà strutturale del settore congressuale nella Regione Umbria

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Scenario UmbriaScenario Umbriai fattori negativii fattori negativi

La nostra regione non è stata di certo risparmiata dalla crisi congiunturale

la crisi economicala crisi economica

L’offerta congressuale dovrebbe dimostrarsi più flessibile anche in periodi di “alta stagione” in modo da rendere più competitiva la destinazione Umbria rispetto ad altre logisticamente più orientate al turismo leisure.

la stagionalità dell’offertala stagionalità dell’offerta

Solo il 25% dell’offerta congressuale, 10 su 40, dispone di più di 5 sale. Solo il 25% dell’offerta congressuale, 10 su 40, offre sale con una capienza

totale superiore ai 500 partecipanti..

competitività dell’offerta congressualecompetitività dell’offerta congressuale

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Scenario UmbriaScenario Umbriai fattori negativii fattori negativi

Il 75% degli incontri ospitati in Umbria sono di medio/piccole dimensioni con un numero di partecipanti inferiore a 500.

Nonostante il numero di incontri, circa 2000, possa considerarsi di tutto rispetto, il numero medio di partecipanti per evento è solo 28

La permanenza media dei partecipanti nelle sedi congressuali è ben al di sotto della media nazionale, solo 1,49 giornate.

Oltre il 90% degli eventi non supera i 2 giorni di durata

la dimensione degli eventila dimensione degli eventi

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Realizzare strutture ricettive in grado di ospitare più numerosi e più grandi eventi nazionali ed internazionali

Realizzare infrastrutture che facilitino la raggiungibilità della nostra regione

Assicurare la qualità dei servizi offerti dal territorio Promuovere corsi di formazione

Azioni…Azioni…

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Realizzare un Osservatorio Congressuale Umbro, in collaborazione con l’Osservatorio Turistico Regionale

Creare un Sistema Turistico Congressuale Integrato tra PCO, Organismi pubblici e privati al fine di promuovere congiuntamente l’Umbria Congressuale

Obiettivi…Obiettivi…

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Collaborare alla costituzione e all’operatività del Convention Bureau dell’Umbria

Accreditamento di PCO Umbria quale come Provider ECM a livello nazionale

……ancora Azioniancora Azioni

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Fare gruppo, creare un

Sistema per promuovere e sviluppare il mercato

congressualein Umbria

e per creare nuove

opportunità di lavoro

La rispostaLa risposta

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GRAZIE PER L’ ATTENZIONE!!

LE AZIENDE ASSOCIATE:

CENTRO SERVIZI CONGRESSUALI C.S.C.CONSUL’ TRAVEL – Divisione Incentive & Congressi

CONSULTA UMBRAETRUSCAN CONVENTIONS

EUROMEETINGPROMEETING

VIVAVOCE

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