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ENPAM PREVIDENZA COSÌ ABBIAMO LAVORATO NEL 2003 CORTE DEI CONTI SÍ AL BILANCIO CONSUNTIVO DELL’ENPAM ECONOMIA STEVE INVENTÒ IL COMPUTER DA TAVOLO dei Medici e degli Odontoiatri Previdenza Fondato da Eolo Parodi IL GIORNALE DELLA Anno VI - n° 6-2004 Poste Italiane SpA Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - D.C.B. Roma

IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

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Page 1: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

ENPAM

PREVIDENZACOSÌ ABBIAMOLAVORATONEL 2003

CORTE DEI CONTISÍ AL BILANCIOCONSUNTIVODELL’ENPAM

ECONOMIASTEVE INVENTÒIL COMPUTER DA TAVOLO

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

Fondato da Eolo Parodi

IL GIORNALE DELLA

Anno VI - n° 6-2004 Poste Italiane SpA Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - D.C.B. Roma

Page 2: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

< Pubblicità >

Page 3: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

SOM

MA

RIO

5 Editoriale6 Il 2003 e il Dipartimento

della Previdenza

18 Il “Sì” della Corte dei Conti

20 Vita degli Ordini

22 Musica: Ennio Morricone

26 L’Ostetricia del II secolo a.C.

28 50 anni fa il primo trapianto

30 Quota B e riscossioni

32 In-agenzie

34 La parola all’avvocato

35 Mostre ed esposizioni

36 Notizie

38 Libri ricevuti

42 Congressi, convegni, corsi

56 Letteratura scientifica

58 Collezionismo

59 Modulo Polizza Sanitaria

61 Lettere al Presidente

62 Viaggi: Messico e nuvole

66 Economia

67 Finanza

70 Erbe

71 Fiori e giardini

73 Vita di medici

74 Alberghi

79 Spulciando qua e là

80 Organi Collegiali

3

ENPAM

PREVIDENZACOSÌ ABBIAMOLAVORATONEL 2003

CORTE DEI CONTISÍ AL BILANCIOCONSUNTIVODELL’ENPAM

ECONOMIASTEVE INVENTÒIL COMPUTER DA TAVOLO

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

Fondato da Eolo Parodi

IL GIORNALE DELLA

Anno VI - n° 6-2004 Poste Italiane SpA Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - D.C.B. Roma

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12 L’intervista/1Gino Fornaciarie i “pazienti” illustri

14 L’intervista/2Ten. Eleonora Parronimedico dei C.C.

72 Invecchiare beneL’ultima donazionedi Alberto Sordi

16 Polizza SanitariaProrogata l’adesioneal 31 luglio

Numero 6

www.enpam.it

In copertina: medico romano dell'età imperiale

Page 4: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

< Pubblicità >

Page 5: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

Abbiamo convocato il Consiglio Nazionale degli Ordini il 26 di giugno, pronti a dare a tutti i pre-sidenti le informazioni sullo stato di salute del nostro Ente: ciò che scrivono di noi quelli che cicontrollano, le cose che abbiamo fatto e quelle che ancora intendiamo portare a termine pri-

ma di presentarci al rinnovo della nostra legislatura.Al di là dei “mugugni”che possono derivare da tante motivazioni, oltre tutto personali e che provengo-no anche dal nostro ormai abituale stile di vita – essere sempre insoddisfatti – riteniamo di aver fatto ilnostro dovere e di aver raggiunto degli obiettivi che sembravano impossibili da conquistare.Il bilancio consuntivo, ricco di cifre e dati comprensibili, è un vero e proprio rapporto ai Medici, agli Odon-toiatri, ai Pensionati e a tutti i Superstiti , direi che è un rapporto che oltrepassa i limiti della nostra pro-fessione. Presentiamo, infatti, un bilancio frutto del lavoro quotidiano che dovrebbe insegnare ad altriin palese difficoltà, come si può gestire, con trasparenza, professionalità ed efficacia, un Ente di previ-denza.Molti medici hanno già considerato eccezionali questi rendiconti. Ciò però non è consono al mio carat-tere: pretendo di più e ho premura.Credo che l’Enpam - ringrazio in questo momento tutti i Consiglieri, i Collaboratori e l’intera Struttura -abbia rappresentato (e si potrà migliorare in futuro) un vero punto di incontro tra le tante rappresenta-tività di Medici e degli Odontoiatri. Abbiamo sempre voluto l’unità e non ci siamo mai stancati di mandare messaggi in tal senso e, pur sa-pendo che annoierò molti di voi, ne mando un altro che considero urgentissimo: la nostra categoria, co-me sempre, è abbastanza coccolata nei periodi elettorali, ma attaccata sempre da ogni parte.Sembra quasi che ci odino, anche se, nel momento del bisogno, spesso vengono a piangere sulle nostrespalle.Ancora una volta soltanto INSIEME potremo costruire un futuro.Lo ritengo un dovere per tutti.

EDITO

RIALE

5

di Eolo Parodi

RAPPORTO ENPAMPER TUTTI

Page 6: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

IN-P

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ZA Previdenza, così abbiamo

lavorato nel 2003

Nel corso dell’anno 2003, la FondazioneE.N.P.A.M. si è posta come obiettivo non sol-tanto quello di garantire ai propri iscritti il cor-

retto espletamento delle ordinarie attività di riscos-sione dei contributi ed erogazione delle pensioni, maanche quello di assicurare un costante miglioramen-to della tutela previdenziale e l’incremento dell’effi-cienza e dell’efficacia dell’attività amministrativa.Per raggiungere tali importanti risultati si è procedu-to all’adeguamento dell’attività amministrativa del-l’Ente alle novità legislative in materia pensionistica;sono state predisposte le integrazioni regolamentarinecessarie per recepire le richieste degli iscritti voltead un rafforzamento della tutela previdenziale assi-curata dai Fondi gestiti dall’E.N.P.A.M.; si è provve-duto, infine, alla tempestiva attuazione delle modifi-che regolamentari già approvate dai Ministeri vigi-lanti.Pare pertanto opportuno illustrare a tutti gli iscritti al-cune delle principali attività svolte dalla Fondazioneper perseguire i suddetti obiettivi.

Adeguamento all’evoluzione del quadro nor-mativo di riferimento e alle nuove esigenze de-gli iscritti

La Fondazione ha garantito il tempestivo adegua-mento alle frequenti innovazioni normative e ha prov-veduto ad assicurare il pronto soddisfacimento dellenuove esigenze di tutela manifestate dagli iscritti.

A. Riforma della tassazione delle pensioniSi fa riferimento alle importanti novità in campo fi-scale introdotte dalla Legge Finanziaria 2003 (L. 27dicembre 2002, n. 289) che hanno determinato unaprofonda riforma della tassazione degli oltre 75.000trattamenti pensionistici erogati dall’E.N.P.A.M.. L’in-troduzione della Deduzione per assicurare la pro-gressività dell’imposizione (art. 10bis del TUIR, intro-dotto dall’art. 1 della Finanziaria 2003), in particola-

re, ha reso necessaria la completa riscrittura delle pro-cedure di calcolo delle ritenute fiscali.L’applicazione della nuova tassazione alle pensioniE.N.P.A.M., inoltre, ha determinato la necessità di for-nire, sia agli iscritti che agli Ordini provinciali, una par-ticolareggiata informazione sulle nuove modalità dideterminazione delle ritenute fiscali. Si è pertantoprovveduto a:- trasmettere agli Ordini provinciali una circolare espli-cativa;- inserire sul sito Internet della Fondazione un brevepromemoria illustrativo;- fornire telefonicamente agli iscritti i necessari chia-rimenti sulla tassazione applicata ai trattamenti pen-sionistici in erogazione.

B. Introduzione di nuove tipologie di RiscattiA seguito dell’emanazione del Decreto Legislativo 18febbraio 2000, n. 47, che ha stabilito la completa de-ducibilità dall’imponibile IRPEF dei contributi volon-tariamente versati alle forme di previdenza obbliga-toria, si sono moltiplicate le richieste degli iscritti allaFondazione volte all’introduzione di nuove forme dicontribuzione facoltativa, soprattutto da parte di queiprofessionisti che hanno già usufruito della possibili-tà di riscattare gli anni di laurea.Per soddisfare le suddette aspettative, sono state adot-tate alcune modifiche regolamentari che introduco-no importanti novità per quanto riguarda sia il Fon-do dei Medici di Medicina Generale sia il Fondo di Pre-videnza Generale. Tali modifiche sono state delibera-te dal Consiglio di Amministrazione dell’Enpam, conprovvedimento n. 41 del 25 luglio 2003, approvatodai Ministeri vigilanti Il 10 febbraio 2004. Le più importanti di tali novità, di cui si è ampiamen-te trattato nello scorso numero del Giornale della Pre-videnza sono:- l’introduzione del riscatto di allineamento contribu-tivo presso il Fondo dei Medici di Medicina Generaleed il Fondo della Libera Professione – Quota B del Fon-

L’Enpam lo scorsoanno si è mobilitatoper offrire non soloun corretto svolgimentodella normale attività, ma anche per assicurareagli iscritti uncostante miglioramentodella tutela previdenziale

6

di G. Viviani Troso

Page 7: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

do Generale; per la “Quota A” del Fondo Generale,la previsione, per gli iscritti di età inferiore a 40 annie per gli iscritti ultraquarantenni a contribuzione ri-dotta, della facoltà, di chiedere l’ammissione al ver-samento del contributo nella misura intera previstaper gli ultraquarantenni. Tali soggetti, nonché coloroche hanno già compiuto il 40° anno di età potrannoinoltre chiedere di allineare al contributo intero in vi-gore nell’anno della domanda, la totalità ovvero unaparte dei contributi di importo inferiore relativi aglianni precedenti; l’introduzione, presso il Fondo Me-dici di Medicina Generale, del riscatto dei periodi sprov-visti di contribuzione, per i quali sia previsto il dirittoalla conservazione del rapporto convenzionale, e delriscatto dei periodi oggetto di liquidazione dei con-tributi versati.

C. Disciplina dei trattamenti previdenziali relativi aitransitati al rapporto di impiegoNell’esercizio 2003 si è ulteriormente intensificato ilflusso dei versamenti contributivi – iniziati nell’eserci-zio 2001 - dei medici di guardia medica, medicina deiservizi ed emergenza territoriale e degli specialisti am-bulatoriali, che, transitati a rapporto d’impiego sullabase di specifiche norme di legge, hanno optato peril mantenimento della posizione assicurativa già co-stituita presso l’E.N.P.A.M.. Tali iscritti, il cui numeroè in costante aumento (circa 1.250), contribuisconoalla gestione Enpam di appartenenza con la medesi-ma aliquota di finanziamento prevista per gli iscrittialla ex-Cassa Pensioni Sanitari, gestita dall’INPDAP,sensibilmente più elevata (32,35%) rispetto a quelleindicate dagli Accordi Collettivi per gli iscritti ai Fon-di per medici ed odontoiatri convenzionati.La Fondazione, pertanto, ha provveduto all’elabora-zione di apposite norme regolamentari che discipli-nano il sistema di calcolo delle prestazioni spettantiai suddetti iscritti sulla base del criterio reddituale ap-plicato sin dall’epoca di inizio dell’attività professio-nale, criterio già adottato dagli altri Fondi gestiti dal-l’Enpam. Tali norme, approvate dal Consiglio di Am-

ministrazione nella seduta del 27 febbraio 2004 so-no attualmente al vaglio dei Ministeri vigilanti.

D. Studio di problematiche previdenzialiNel corso del 2003, inoltre, il Dipartimento della Pre-videnza ha contribuito allo studio di problematicheprevidenziali di particolare importanza, sia in ambitoADEPP (ripercussioni previdenziali del condono fisca-le introdotto dalla Finanziaria 2003), sia in collabora-zione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche So-ciali (Totalizzazione dei periodi contributivi).Sono stati inoltre esaminati gli atti parlamentari, conparticolare riferimento al disegno di legge delega inmateria previdenziale, con la relativa produzione diemendamenti, commenti, osservazioni, in parte fat-ti propri dal Senato della Repubblica.

Attivazione del Protocollo Unico del Diparti-mento della Previdenza

Presso il Dipartimento della Previdenza è stato costi-tuito un Ufficio Protocollo Unico al quale affluisce tut-ta la corrispondenza in materia previdenziale. Tale Uf-ficio, operativo dal 1° gennaio 2003, provvede, a li-vello centralizzato, mediante l’ausilio dei prodotti in-formatici attualmente in dotazione, all’apposizione diun protocollo unico (in entrata, in uscita e interno alDipartimento) valido per tutti i Servizi della Previden-za, all’assegnazione automatica del documento al-l’Ufficio competente ed alla creazione automatica delfascicolo, identificato con il “codice ENPAM”.Al 31 dicembre 2003 sono stati protocollati 57.008documenti, in relazione ai quali sono state acquisite59.221 immagini.

Attuazione delle modifiche regolamentari ap-provate dai Ministeri Vigilanti

L’E.N.P.A.M., nel corso dell’anno 2003 ha assicuratola tempestiva applicazione delle modifiche regola-mentari approvate dai Ministeri Vigilanti. Si fa riferimento, in particolare:1. alla riforma del trattamento di invalidità e premo-rienza presso tutti i Fondi di Previdenza (delibera n.2/2002 del Consiglio di Amministrazione, approvatadai Ministeri Vigilanti il 3 marzo 2003) ed al connes-so aumento di Euro 10,33 del contributo “Quota A”a decorrere dal ruolo 2004;2. all’introduzione del riscatto dei periodi del serviziomilitare e civile (delibera n. 2/2002 del Consiglio diAmministrazione, approvata dai Ministeri Vigilanti il3 marzo 2003);

In-Previdezna7

“Moltiplicate lerichieste di introdurrenuove forme dicontribuzionefacoltativa

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3. alla riduzione del contributo di maternità iscritto aruolo per l’anno 2003 (delibera n. 59/2002, approva-ta dai Ministeri Vigilanti il 9 gennaio 2003);4. alla proroga della scadenza del condono previden-ziale per i contributi dovuti al Fondo di Previdenza Ge-nerale (delibera n. 72/2002, approvata dai MinisteriVigilanti il 5 febbraio 2003);5. alla riforma della riscossione del contributo “Quo-ta B” (delibera n. 53 del 17 ottobre 2002, approvatacon determinazione pubblicata nella Gazzetta Uffi-ciale n. 81, del 7 aprile 2003, e delibera n. 9 del 20marzo 2003).

A. Riforma del trattamento di invalidità e premorien-zaÈ opportuno sottolineare la particolare complessitàdell’introduzione, nei casi di invalidità assoluta e per-manente e di premorienza, del trattamento pensioni-stico minimo garantito di Euro 10.845,59 indicizzati(pari a circa 21 milioni di lire), con decorrenza dal 1°gennaio 1998. Per ciascun soggetto interessato, in-fatti, deve essere determinata la pensione di invalidi-tà assoluta e permanente o di premorienza di com-petenza, in base alle norme previste dai Regolamentiin vigore; se la somma di dette pensioni risulta infe-riore al limite stabilito, questa è incrementata della dif-ferenza.Al fine dell’erogazione dell’eventuale integrazione,inoltre, si deve tenere conto non solo delle pensionierogate dall’ENPAM, ma anche di ulteriori pensioni diprevidenza obbligatoria. Qualora l’iscritto sia titolaresoltanto di pensioni erogate dai Fondi di previdenzaENPAM, viene corrisposta una maggiorazione, fino alraggiungimento del suddetto limite, da ripartire fra legestioni interessate in proporzione ai singoli importi dipensione erogati. Qualora l’iscritto sia titolare anchedi una pensione esterna, la percentuale della mag-giorazione imputabile a quest’ultima è distribuita pro-porzionalmente tra i vari Fondi E.N.P.A.M. interessati.Ulteriori specifiche difficoltà derivano dal riconosci-mento del predetto minimo nei casi di pensioni indi-rette: il nucleo familiare del de cuius, ad esempio, può

essere mutato dal 1998 ad oggi, con evidenti riper-cussioni sulle quote di pensione e di integrazione spet-tanti ai singoli superstiti.Nonostante l’esposta complessità del calcolo, è statagarantita l’erogazione delle integrazioni dovute suitrattamenti di invalidità, sulle pensione indirette e de-gli eventuali arretrati maturati (si ricorda che l’inte-grazione ha efficacia per i trattamenti con decorren-za dal 1° gennaio 1998). A partire dal mese di marzo 2003, inoltre, il ServizioPrestazioni dei Fondi Speciali ed il Servizio Prestazionidel Fondo Generale provvedono – nel caso di soggettiaventi diritto a trattamento previdenziale sia presso ilFondo Generale che presso i Fondi Speciali – ad assi-curare la contemporanea liquidazione delle prestazioniin caso di invalidità e di premorienza. Ciò si è reso ne-cessario al fine di consentire, fin dal primo mese di ero-gazione della pensione, la corretta applicazione del-l’integrazione eventualmente dovuta.

B. Aumento di Euro 10,33 del contributo “Quota A”Il Ministro del lavoro e delle Politiche sociali, di con-certo con il ministero dell’Economia e delle Finanze,con ministeriale del 3 marzo 2003, pubblicata nellaGazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2003, ha appro-vato la suddetta delibera n. 2/2002, che ha riformatoi trattamenti erogati in caso di invalidità o premorie-na, a condizione che l’Enpam, “a copertura dei mag-giori oneri, deliberi, con la dovuta urgenza, l’introdu-zione di un contributo annuo di Euro 10,33 per ogniiscritto attivo, annualmente rivalutabile”.Pertanto, il Consiglio nazionale dell’Enpam e il Consi-glio nazionale della FNOMCeO - conformemente aquanto previsto dall’art. 21 del Decreto legislativo C.P.S.13 settembre 1946, n. 233, e dall’art. 13 lett. e) del-lo Statuto della Fondazione Enpam - hanno delibera-to, nella seduta del 29 novembre 2003, l’aumento diEuro 10,33 della contribuzione annua obbligatoria al-la “Quota A” del Fondo di previdenza generale perogni iscritto attivo, rivalutabile annualmente con l’in-dice inflattivo, a copertura dei maggiori oneri derivantidalle suddette modifiche regolamentari.A seguito di tale decisione si è provveduto all’integra-zione del testo regolamentare ed all’iscrizione a ruo-lo per l’anno 2004 del contributo “Quota A” mag-giorato del suddetto importo.

C. Riduzione del contributo di maternitàL’art. 78 del Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151,al comma 1 ha previsto che, con riferimento ai parti,alle adozioni o agli affidamenti “per i quali è ricono-sciuta dal vigente ordinamento la tutela previdenzia-

“Costituito un Ufficioprotocollo unicoal quale affluiscetutta la corrispondenza

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In-Previdenza9

le obbligatoria, il complessivo importo della presta-zione dovuta se inferiore a lire 3 milioni, ovvero unaquota fino a lire 3 milioni se il predetto complessivoimporto risulta pari o superiore a tale valore, è postoa carico del bilancio dello Stato”. All’art. 83, comma 2 del Decreto medesimo è altresìprevisto che, a seguito della riduzione degli oneri dimaternità derivante dal parziale rimborso da parte del-lo Stato delle prestazioni erogate, si procede alla ride-finizione dei contributi dovuti, “sulla base di un pro-cedimento che preliminarmente consideri una situa-zione di equilibrio tra contributi versati e prestazioniassicurate”.La Fondazione ha attivato la suddetta procedura e, inseguito alla delibera del Consiglio di amministrazionen. 59/2002, approvata dai Ministeri Vigilanti il 9 gen-naio 2003, ha provveduto all’iscrizione a ruolo per l’an-no 2003 di un contributo di maternità di importo pa-ri a Euro 41,11 (a fronte di Euro 52,68 dell’anno 2002),con una riduzione a vantaggio degli iscritti pari al21,96%.

D. Riscatto del servizio militare e civileA seguito dell’introduzione del riscatto dei periodi delservizio militare e civile (delibera n. 2/2002 del Consi-glio di amministrazione, approvata dai ministeri Vigi-lanti il 3 marzo 2003) il Dipartimento della Previden-za ha provveduto alla predisposizione dei relativi mo-

duli di domanda e a fornire l’idonea informazione agliiscritti ed agli Ordini provinciali mediante tutti i canaliinformativi a disposizione della Fondazione.E. Condono previdenzialeL’efficacia del condono previdenziale, prevista sino al27 dicembre 2002, è stata prorogata dal Consiglio diamministrazione dell’Ente al 28 febbraio 2003, conprovvedimento n. 72/2002, approvato dai Ministeri vi-gilanti il 5 febbraio 2003. Nel complesso il condonoprevidenziale, per quanto attiene la “Quota B” delFondo Generale ha interessato circa 15.000 iscritti, edha assicurato all’E.N.P.A.M. maggiori entrate per oltre28 milioni di euro.Si fa presente, in particolare, che nel corso dell’anno2003 sono stati inviati a tutti gli iscritti che hanno ade-rito al condono i prospetti riepilogativi del calcolo delcontributo dovuto ed i bollettini MAV necessari per ilpagamento rateale dei relativi importi. Al 31 marzo2004, sono già stati incassati a titolo di condono oltre10 milioni di euro.

F. Riforma della riscossione del contributo “Quota B”Come è noto, il Consiglio di Amministrazione del-l’E.N.P.A.M., con le deliberazioni n. 53 del 17 ottobre2002 e n. 9 del 20 marzo 2003, ha completamenteriformato il sistema di riscossione del contributo pro-porzionale al reddito professionale. Al fine di agevo-lare l’attività degli iscritti e ridurre al minimo il rischio

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nza

di errori od omissioni, sono state realizzate 5 tipologiedi modelli, personalizzate sulla base della posizione con-tributiva dell’iscritto.Tali modelli (in totale, circa 340.000) sono stati recapi-tati al domicilio degli iscritti nel mese di giugno 2003.Le dichiarazioni reddituali (modelli D) complessivamentepervenute alla Fondazione sono state oltre 112.000.Le successive operazioni di calcolo del contributo sonostate effettuate – sulla base dei dati indicati nei modelliD/2003 – a cura degli Uffici E.N.P.A.M.. Al termine del-l’elaborazione degli importi dei contributi dovuti, sonostati inviati a tutti gli iscritti tenuti al versamento – peril tramite della Banca Popolare di Sondrio – appositibollettini MAV (oltre 97.000), da pagare in unica solu-

zione entro il 31 ottobre 2003. Unitamente ai MAV èstato inviato un prospetto esplicativo del calcolo effet-tuato per determinare l’importo del contributo. L’elaborazione dei dati ricavati dalla lettura automatiz-zata dei modelli D ha inoltre evidenziato che:– circa 14.000 iscritti hanno dichiarato un reddito pro-fessionale netto inferiore al reddito già assoggettato acontribuzione “Quota A”. A tali professionisti è statainviata una lettera con la quale si rendeva noto che,per i redditi relativi all’anno 2002, non era dovuto al-cun contributo alla “Quota B” del Fondo Generale.Inoltre, è stato fatto loro presente che, qualora si ve-rificasse nuovamente la suddetta situazione, non sarànecessario presentare il modello D, in quanto, ai sensidell’art. 3, comma 7, del Regolamento del Fondo Ge-nerale, il mancato invio di tale modello equivale alla di-chiarazione di un reddito non superiore a quello già as-soggettato a contribuzione “Quota A”.– Per circa 1.000 professionisti l’importo dovuto è ri-sultato inferiore a Euro 10,33, contributo minimo sot-to il quale non è richiesto alcun versamento. Anche atali iscritti, pertanto, è stata inviata una lettera con laquale si è fatto presente che, per i redditi relativi al-l’anno 2002, non era dovuto alcun contributo alla“Quota B” del Fondo Generale.– Circa 1.500 iscritti hanno erroneamente o non com-pletamente compilato il Modello D, in particolare perquanto attiene la domanda di accesso alla contribu-zione ridotta nella misura del 2%. Circa 500 di tali sog-

getti sono stati contattati telefonicamente dagli Ufficied hanno provveduto a regolarizzare il modello D me-diante una dichiarazione integrativa. Ai rimanenti 1.000è stata inviata una nota informativa ed una dichiara-zione di responsabilità che è stata restituita, debita-mente compilata, via fax. – Circa 600 iscritti hanno inviato due o più dichiara-zioni con l’indicazione di diversi redditi, rendendo in-dispensabile la lavorazione manuale di tali modelli.– Oltre 1500 iscritti, infine, hanno rettificato il redditoinizialmente dichiarato ed hanno pertanto ricevuto unnuovo bollettino MAV, integrativo o sostitutivo del pre-cedente.Per la prima volta, infine, nell’anno 2003 è stato pos-sibile presentare la dichiarazione reddituale collegan-dosi via Internet al sito della Fondazione: www.en-pam.it. Tale innovativo servizio è stato utilizzato da cir-ca 8.000 iscritti.Pare opportuno sottolineare che grazie al nuovo me-todo di riscossione del contributo “Quota B”, in baseal quale l’importo dovuto dall’iscritto viene calcolatodalla Fondazione e richiesto mediante l’emissione diun bollettino M.AV., è possibile determinare con esat-tezza l’ammontare complessivo del contributo pro-porzionale dovuto, il totale delle somme versate ed ilcredito residuo. Infatti, i contributi proporzionali com-plessivamente posti in riscossione sono stati pari a cir-ca 184 milioni di euro e gli importi versati dagli iscritti,al 31 marzo 2004, sono stati pari a circa 176 milioni dieuro, con un credito residuo di circa 8 milioni di euro. Grazie all’univoca identificazione dei bollettini MAV al-l’interno del sistema interbancario e all’impossibilità dimodificare gli importi in essi indicati, tutti i versamen-ti effettuati sono stati tempestivamente imputati sullaposizione contributiva dei singoli iscritti.Analogamente, la certa e tempestiva individuazionedegli iscritti morosi rende sempre più rapida ed age-vole sia la contestazione delle omissioni che l’irroga-zione degli importi aggiuntivi previsti dal nuovo regi-me sanzionatorio dell’Ente (adottato dal Consiglio diAmministrazione della Fondazione con delibera n. 62del 14 settembre 2001, ed approvato dai Ministeri vi-gilanti con determinazione pubblicata nella GazzettaUfficiale n. 133 dell’11 giugno 2003).

Attività di informazione in materia previdenziale

Anche nel corso dell’anno 2003, l’E.N.P.A.M. si è im-pegnata ad assicurare agli iscritti la continuità, la tem-pestività e la completezza dell’informazione in mate-ria previdenziale.I canali informativi utilizzati dal Dipartimento della Pre-

“Riscatto del serviziomilitare e civile.Efficacia delcondono previdenziale

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videnza sono stati:- gli articoli informativi sul Giornale della Previdenza; lecircolari esplicative agli Ordini provinciali (relative, adesempio, alla proroga della scadenza del Condono, al-le nuove modalità di tassazione dei trattamenti pen-sionistici, alla riforma dei trattamenti di invalidità e pre-morienza e alla riforma della riscossione del contribu-to “Quota B”); il sito Internet della Fondazione; la cor-rispondenza evasa dai singoli Uffici: oltre 17.000 do-cumenti sono stati protocollati in uscita (sono ovvia-mente esclusi i documenti, anche se personalizzati in-viati a categorie di iscritti, come ad esempio i ModelliD e le lettere ai pensionati o ai pensionandi del FondoGenerale). Di tali documenti oltre 2.500 sono relativiad ipotesi personalizzate in materia di riscatti o pen-sioni e ad informazioni in materia di tassazione dellepensioni; l’Ufficio Accoglienza del Dipartimento dellaPrevidenza, che ha garantito una informazione com-pleta e personalizzata a oltre 5400 iscritti; le 27 po-stazioni informative predisposte in occasione di con-vegni o congressi che hanno assicurato oltre 3000 con-tatti con gli iscritti, con elaborazione in tempo reale diipotesi personalizzate, in materia di riscatti e di tratta-menti pensionistici.

Attività inerenti i riscatti

Nel corso dell’anno 2003, grazie alla ricordata integralededucibilità dall’imponibile IRPEF dei contributi volon-tariamente versati agli Enti di previdenza obbligatoria,si è registrato un notevole incremento delle domandedi riscatto.Tale fenomeno è stato particolarmente evidente per ilFondo della Libera Professione – Quota B del FondoGenerale. Come è noto, infatti, la delibera del Consi-glio di Amministrazione n. 70 dell’11 ottobre 2001,approvata dai Ministeri vigilanti con nota pubblicatanella Gazzetta Ufficiale del 7 agosto 2002, ha modifi-cato, per i laureati in odontoiatria, i requisiti di ammis-sione al riscatto degli anni del corso di laurea e di spe-cializzazione, nonché del periodo precontributivo: poi-ché gli odontoiatri sono stati iscritti all’ENPAM dal 1°gennaio 1995 ed hanno quindi potuto contribuire al

Fondo della libera professione soltanto da quella data,è stato previsto che essi, ai fini del raggiungimento delrequisito di 10 anni di contribuzione per la valida pre-sentazione della domanda di riscatto, possono cumu-lare all’anzianità contributiva effettiva anche i periodidi iscrizione all’Albo dal 1° gennaio 1990 al 31 dicem-bre 1994. In questo modo, gli odontoiatri che nel 1990erano già iscritti all’Albo ed hanno contribuito con con-tinuità alla gestione dal 1995 hanno potuto presenta-re immediatamente la domanda di riscatto, anzichédover attendere il 2005.Tale norma regolamentare è inoltre completata da unadisposizione transitoria, in base alla quale – ai fini delcalcolo dell’onere del riscatto – le domande presenta-te dai laureati in odontoiatria entro sei mesi dalla datadi pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della notiziadell’approvazione della delibera del Consiglio di Am-ministrazione (quindi entro il 7 febbraio 2003) sonostate convenzionalmente considerate come prodotteil 1° gennaio dell’anno successivo a quello del conse-guimento del requisito dei 10 anni di anzianità contri-butiva, determinati secondo i nuovi criteri.Si riporta nel seguente prospetto il riepilogo dell’atti-vità effettuata dalla Fondazione in relazione alle do-mande di riscatto degli anni di laurea, specializzazio-ne, di precontributivo e del servizio militare o civile conriferimento alle cinque gestioni previdenziali dell’Ente.Per il Fondo Specialisti ambulatoriali si è tenuto contoanche delle domande di riscatto di allineamento ora-rio. Si ricorda che presso il Fondo generale Quota A èpossibile effettuare esclusivamente il riscatto di alli-neamento contributivo. ■■

“I modelli D pervenutialla Fondazione sonostati oltre 112mila

“Nel 2003 è statopossibile presentarela dichiarazione dei redditi collegandosivia Internet al sitodella Fondazione www.enpam.it .Il servizio è statoutilizzato da8mila medici

Anno 2002 Anno 2003 Incremento

Domande pervenute 2.985 3.736 25,2%

Domande istruite 3.550 3.636 2,4%

Domande liquidate 2.215 2.841 28,3%

Accettazioni pervenute 864 1.257 45,5%

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C he ha a che vedere un medico con i restidi uomini e donne vissuti secoli e secolifa? Apparentemente poco. Ed invece, ana-

lizzando scheletri e mummie, il professor GinoFornaciari è giunto a conclusioni che in diversicasi hanno sbalordito. Da Sant’Antonio da Padova, al re di Napoli Fer-rante I di Aragona, ad una donna vissuta nel Cin-quecento le sorprese non sono mancate. In que-st’ultimo caso le analisi condotte stabilirono chela donna era affetta dall’artrite reumatoide, ma-lattia diagnosticata all’inizio dell’Ottocento. Per saperne di più, in merito a queste particola-ri indagini storiche, abbiamo rivolto alcune do-mande “curiose” al professor Fornaciari.

Che cos’è la paleopatologia?E’ lo studio delle malattie del passato diretta-mente nei corpi umani antichi.

Così esordisce il professore, anatomopatologopresso l’Università di Pisa, che studia le malattiedel passato grazie a scheletri e mummie. Que-

sto medico, assai cordiale, da decenni studia icadaveri di illustri personaggi del passato. Il suofine, asserisce, è quello di comprendere la cau-sa della morte degli uomini che ci hanno prece-duto di secoli. Lui si è anche occupato, in pas-sato, di antropologia e paleontologia umana. At-tualmente, i suoi principali campi di interesse so-no, oltre alla paleopatologia in generale, lo stu-dio delle mummie e la ricerca di antichi agentibatterici e virali. In questa ottica, il professore haapplicato le moderne tecnologie biomediche aitessuti molli delle mummie (egizie, peruviane eitaliane), “studi che hanno permesso l’indivi-duazione sicura di antichi agenti patogeni edhanno dimostrato la presenza di casi di cancrogià nel corso del Rinascimento, in questo modoverificando i modelli di sviluppo di alcune ma-lattie dell’epoca moderna”.

Come nasce la passione per i resti di perso-naggi illustri?Dall’opportunità di ottenere corpi umani antichida studiare in buono stato di conservazione.

di Carlo Ciocci

Sant’Antonio?uno dei

suoi pazientiDa decenni il prof. Gino Fornaciari

si attarda sui cadaveri eccellenti

nel tentativo – spesso riuscito –

di comprendere come si viveva

e per quali cause si passava

a miglior vita

12

L’anatomo

patologo, che

insegna

all’Università

di Pisa, ha

affrontato,

tra i primi

personaggi

analizzati, il

Santo di Padova

Il Santo di Padova primo paziente illustre del Prof. Fornaciari (Statua lignea nella Basilica del Santo)

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13L’intervista/1

I risultati di un esame che l’han-no particolarmente colpita?Il ritrovamento di particelle del vi-rus del vaiolo in una mummia in-fantile del XVI secolo, che reagiva-no ancora agli anticorpi specifici.La scoperta è del 1986. Nel 1989,poi, vennero alla luce treponemi si-filitici della stessa epoca. Nel 1992,ancora, sono riuscito a dimostrarela presenza della malattia di Cha-gas in una mummia precolombia-na dell’XI secolo. Ultimamente èstato il turno del re di Germania En-rico VII, figlio dell’imperatore Fe-derico II, per il quale ho potuto ac-certare che l’uomo era affetto dauna grave forma di lebbra. Più re-centemente, nel 1996, ho identifi-cato la presenza di una mutazionegenetica caratteristica, quella del-l’oncogene K-ras, nel tumore cheuccise il re di Napoli Ferrante I diAragona alla fine del XV secolo. Aproposito di questo personaggio siè potuto stabilire anche che la die-ta che seguiva era a base di carne,avendo eliminato totalmente il pe-sce.

Da quanto ha detto si potrebbesostenere che il suo lavoro haforti motivazioni scientifiche enon muove da un interesse dinatura esclusivamente cultura-le. E’ così?Certamente, il mio lavoro ha anchemotivazioni scientifiche, vale a di-

re, ribadisco, quelle di verificare imodelli evolutivi delle malattie at-tuali.

Fornaciari ha fatto della paleopato-logia l’obiettivo della sua vita. Lesue indagini, come detto, inizianomolti anni or sono ed il suo primopaziente famoso è stato Sant’An-tonio da Padova. Correva l’anno1981 quando al Santo venne cal-colata un’altezza di almeno un me-tro e settanta ed ottime dentaturae muscolatura delle gambe, fattoquest’ultimo che ha dimostrato co-me fosse un buon camminatore. Aduna donna vissuta nel Cinquecen-to, invece, il professore ha diagno-sticato l’artrite reumatiode, patolo-gia la cui diagnosi si ebbe solo nel-la prima metà dell’Ottocento.Oggi il professor Fornaciari è impe-gnato in un progetto che catalizzala sua attenzione: lo studio paleo-patologico della famiglia Medici aFirenze. Ciononostante, nonostan-te cioè il fatto di passare da un pro-getto all’altro, il professore ha tro-vato anche il tempo di dare allestampe un gran numero di pubbli-cazioni (oltre 200), tra le quali ci pia-ce citare “Syphilis in a TenaissanceItalian Mummy”, “Dental fluorosisin ancient Hrculaneum”, “K-ras mu-tation in the tumor of Ferrante I ofAragon, King of Naples”, “Ergono-mic papillomavirus in a 16th cen-tury mummy”. ■■

Sempre in merito alle patologie di personaggi

storici del passato, Luciano Sterpellone nel suo

volume “Pazienti illustrissimi” è tornato sul

malanno che colpì Leonardo da Vinci privan-

dolo gradualmente dell ’uso del braccio destro.

Tra le ipotesi una trombosi, l ’artrosi, l ’atrofia

muscolare. Qualunque fu la causa del male,

poco dopo che si era recato in Francia, siamo nel

1516, Leonardo da Vinci accusò la totale infer-

mità dell ’arto. Pochi anni dopo, il 2 maggio

1519, sopraggiungeva la morte che poneva fine

alla vita di un uomo che contribuì all ’affermar-

si, anche in Medicina, del metodo scientifico.

“Oggi il professoresta studiandola famigliaMedici di Firenze.Non dice ache punto èné checosa speradi scoprire

Anche Leonardo da Vinci ebbe i suoi malanni

Lorenzo dè Medici il Magnifico, le cui spoglie riposano a Firenze nella basilica di San Lorenzo

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MEDICO-DONNA DEI CARABINIERI,Missione-PassioneM a come si sceglie di diventare medico

dell’Arma dei Carabinieri se si è donna?Questione di tradizioni familiari? A sen-

tire Eleonora Parroni, Tenente medico della ’Be-nemerita’, sembrerebbe proprio di no. “Non hotradizioni in famiglia né di medici né di Carabi-nieri, quindi il tutto è nato casualmente. Un mioamico medico aveva fatto l’ausiliario nell’Arma deiCarabinieri e mi ha detto che c’era un concorso eche lui si era trovato benissimo perché l’Arma, diper sé, ha un gran fascino. Avevo appena finito laspecializzazione e ho fatto la domanda e quellache era cominciata come un’avventura, col pas-sare del tempo è diventata una vera passione”.Nulla a che vedere, quindi, neanche con le moti-vazioni alla base dell’iscrizione a Medicina. “Quan-do mi sono inscritta pensavo solo alla medicina le-gale – scelta, questa, che è stata ostacolata anchedai miei genitori, che volevano facessi il medico‘tradizionale’ mentre io ho sempre avuto il palli-no di avere a che fare con la giustizia. Al terzo an-no ho scelto l’indirizzo legale dedicandomi pre-valentemente alla patologia forense, ‘spendendo’svariati anni in obitorio! Ma c’è qualcosa, secon-do Eleonora Parroni, che accomuna queste due

‘missioni’. “Così come uno non leva mai il cami-ce da medico - perché si è medico ventiquattroore su ventiquattro - allo stesso modo il ‘Carabi-niere’ non si leva mai la divisa perché comunquee sempre siamo Ufficiali di Pubblica Sicurezza e diPolizia Giudiziaria. Sono quindi due professioniche ‘condividono’ la totale disponibilità”.

L’impegno quotidiano. Un medico militare neiCarabinieri viene impiegato principalmente nelleinfermerie dislocate nei capoluoghi di regione, neibattaglioni o nelle Scuole. Svolge una serie di ser-vizi: prima di tutto presta la propria professionali-tà ai militari che chiedono visita la mattina in ca-so di indisposizione. Ma il medico dell’Arma svol-ge anche una funzione curativa, anche se i mili-tari godono come tutti i cittadini dell’assistenzadell’Ssn. “Ma preferiscono usufruire delle infer-merie - sottolinea in tenente Parroni - non tantoper ‘aggirare’ i limiti imposti dal Ssn quanto per-chè l’Ufficiale medico deve comunque valutare sequella specifica patologia influisce o meno sull’i-doneità al servizio del militare, decidendone l’e-ventuale sospensione temporanea dal servizio fi-no all’avvenuta riabilitazione”. Ma non solo. Il me-

Intervista a EleonoraParroni(nelle foto)Tenente medicodell’Arma deiCarabinieri

14

di Andrea Sermonti

Page 15: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

L’intervista/215

dico dei Carabinieri deve fare anche le visite perl’idoneità alla partenza per le missioni all’estero equelle successive al rientro. “Le donne Ufficiale-medico non sono ancora partite per missioni al-l’estero – puntualizza Parroni – anche se speria-mo che questo possa succedere presto. La nostradisponibilità c’è ed è totale”. Sicura che non esi-stono problemi, per un medico-donna, nel visita-re uomini? Il tenente Parroni ci pensa un momento,poi risponde: “Certo, noi medici Ufficiali-donnedobbiamo mettere a proprio agio il militare, cheovviamente può rimanere un po’ imbarazzato, dalmomento che da sempre ha a che fare solo conuomini. Ma è così solo all’inizio: tutti mi chiama-no quasi sempre ‘dottoressa’ e quasi mai ‘Tenen-te’, e questo mi fa capire che mi identificano prin-cipalmente come medico. Anzi, pensavo potes-sero esserci molti più problemi, mentre sempre piùspesso mi dicono di preferire una donna - al di làdella funzione curativa espletata - per confidarsie per avere una versione diversa dei fatti, magaridi fronte a qualche problema con la moglie o conla figlia”. L’Arma, comunque, ha istituito da tem-po un ‘Servizio di psicologia’ curato da medici ci-vili convenzionati, ma il primo anello è sempre rap-presentato dall’Ufficiale medico, che deve capirese si tratti di qualcosa di più grave dal momentoche, non dimentichiamo, siamo tutti armati!”

Una grande passione. Il tenente Parroni non hadubbi: “Questa esperienza, a distanza di un an-no dalla presa di servizio, è assolutamente positi-va ed entusiasmante, anche se in tutto questotempo si sono presentati anche momenti di estre-ma tristezza, come il rapporto con i parenti dellevittime della missione umanitaria di Nassiriya”. Al-l’interno del Corpo sanitario, poi, i rapporti con

DUE GIURAMENTI A CONFRONTOEsiste un ‘qualcosa’ che accomuna le due professioni, quella delmedico e quella del Carabiniere. E’ il giuramento professionale –i primi ad Ippocrate, i secondi alla Repubblica Italiana. Può sor-gere qualche problema? Quando un militare si fa visitare in unastruttura – anch’essa militare - sa bene che ha a che fare non so-lo con un Ufficiale dell’Arma, ma anche con un professionista ingrado di capire i suoi problemi, sia essi siano di carattere sanita-rio o più genericamente ‘personali’. Per quanto riguarda la ‘tute-la dei dati sensibili’ (come ad esempio le diagnosi) questa è co-munque garantita nel senso che finita la visita per il medico c’èsolo l’obbligo di comunicare la prognosi sulla base della qualeverrà erogata dal Comandante del militare la licenza di convale-scenza. Infatti se il militare vuole che la diagnosi non venga co-municata questa rimane esclusivamente agli atti dell’Infermeria.Ben diverso è il caso in cui un Ufficiale di Polizia Giudiziaria ven-ga a conoscenza di un fatto costituente reato. In tal caso l’Uffi-ciale deve rispondere a quanto previsto dal Codice di ProceduraPenale vigente ovvero deve comunicare al Pubblico Ministero,senza ritardo, tale notizia di reato anche quando questa sia stataacquisita o ricevuta in un’occasione o in un momento in cui man-cava un’immediata correlazione con la funzione esercitata.

Il Tenente medicoEleonora ParroniPesarese, si è laureata in medicina e chirurgiaall’Università ‘La Sapienza’ di Roma nel 1998,specializzandosi in Medicina Legale nel di-cembre 2002. E’ diventata Tenente medico del-l’Arma dei Carabinieri nel giugno 2003 dopo uncorso di due mesi presso il Distaccamento del-la Scuola Ufficiali alla Scuola Marescialli di Vel-letri e altri due mesi presso la Scuola Ufficialidi Roma in via Aurelia. Nel mese di luglio del2003 otto medici sono stati inviati a destinazio-ne col primo corso del ruolo tecnico logisticoin ferma prefissata. “Tre anni fa c’è stato il pri-mo concorso per il servizio permanente effet-tivo quando l’Arma dei Carabinieri si è distac-cata dall’Esercito ed ha dovuto creare un ruo-lo tecnico logistico proprio, perché prima si av-valeva dei medici dell’Esercito. Sono stati ban-diti i primi concorsi ed arruolate le prime don-ne tra cui un Capitano medico che attualmen-te presta servizio alla scuola Ufficiali”.

gli altri medici sono più che buoni: c’è sì una pre-cisa gerarchia, però anche in questo caso prevaleil fatto che siamo tutti medici e i nostri rapportisono per questo meno formali. Da parte di noigiovani, poi, c’è verso gli ‘anziani’ una continuarichiesta di consigli e di aiuto per problemi che anoi qualche volta sembrano … insormontabili!”Tutto facile, quindi? “Quando sono arrivata an-che il primo impatto è stato positivo, ma questodipende dal mio carattere: do sempre il massimoin tutto quello che faccio, anche in questo che perme era un mondo sconosciuto. Ma come tutti an-che il tenente medico Parroni ha un sogno nel cas-setto. “Vorrei mettere a disposizione la mia espe-rienza di patologa forense all’Arma - confessa Par-roni - nella speranza che venga istituita al più pre-sto la figura dello Specialista in patologia forenseanche nell’Arma dei Carabinieri”. Ma resta co-munque una bella avventura, e per una donna lascoperta di un mondo sconosciuto. ■■

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NI Polizza sanitaria

integrativaIl nuovo termine di scadenza per aderire è ora il 31 luglio 2004.

Ripubblichiamo il modello di adesione alle pagine 59 e 60

Il 30 giugno 2004 è scaduto iltermine della proroga conces-sa dalla Compagnia Generali,

per poter aderire alla polizza sa-nitaria.Tuttavia si informano gli interes-sati che la Compagnia Generali(interpellata e interessata all’ar-gomento), ha accettato che leadesioni possano ancora essereespresse sino a tutto il 31 luglio2004, mantenendo inalterata ladecorrenza della copertura.

Pertanto il nuovo termine discadenza per aderire alla po-lizza (in deroga a quanto indi-cato sul Modulo di Adesione)è ora il 31 luglio 2004, sia percoloro che erano assicurati nel2003, che per i nuovi aderenti.

Le modalità di adesione re-stano quelle già in prece-denza segnalate:

- Coloro che risultano assi-curati nel 2003, hanno rice-vuto il Modulo di adesionepersonalizzato, con allegatidue bollettini Mav (riportan-ti il premio relativo all’opzio-ne che sarà stata scelta). IlModulo dovrà essere compi-lato compiutamente, firma-to in tutte le parti previste espedito all’Enpam; il paga-mento del premio dovrà es-sere effettuato utilizzandosolo il Mav che riporta il pre-mio corrispondente all’op-zione scelta (e cioè quellocon il premio di Euro 100,00se ci si assicura da soli; op-pure il Mav con il premio diEuro 300,00 se si assicural’intero nucleo familiare)

- Coloro che intendono aderire perla prima volta potranno utilizzareil Modulo di adesione inserito nein.° 3, 4, 5 e 6 del “Giornale del-la Previdenza”, e/o quello scari-cabile dal sito Internet dell’Enpam(www.enpam.it). Il Modulo, com-pilato compiutamente e firmatoin tutte le parti previste, deve es-sere inviato all’Enpam che, regi-strata l’adesione, provvederà (tra-mite la Banca Popolare di Sondrio),a inviare il bollettino Mav (perso-nalizzato, cioè già predisposto conil premio relativo all’opzione scel-ta) da usare per il pagamento delpremio.

Il Modulo di adesione deve esse-re spedito a:Fondazione Enpam - Casella po-

stale 7216 00100 ROMA No-mentano

Si segnala che la Compagnia ci hainformato che l’ufficio sinistri diRoma ( Gestione pratiche Enpam)non è aperto al pubblico. La Com-pagnia pertanto prega gli interes-sati di non recarsi inutilmente pres-so questi uffici.

Per eventuali informazioni, solo serelative a pratiche di rimborso, bi-sogna chiamare il Call Center del-le Generali al n. 02. 67398487

Ricordiamo infine che per infor-mazioni sulla nuova polizza sani-taria e le modalità di adesione, èa disposizione il numero telefoni-co unico 199.168311

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18Un altro importante riconoscimento per il nostro Ente

Corte dei Conti: positivoil bilancio Enpam 2002

Un’altra promozione per la nostra Fondazione dopo il plauso della Commissione parlamentare di vigilanzasugli Enti. La sezione controllo della Corte dei Conti (presidente Luigi SCHIAVELLI, estensore GiovanniCASCIANI, dirigente superiore Cataldo POTENZI) si è pronunciata favorevolmente con accenni altamentepositivi sul Conto consuntivo dell’Enpam relativo alla gestione dell’esercizio 2002 con raffronto alla gestio-ne 2001 peraltro già positiva. La Corte articola il suo parere in 4 punti:

1. Il bilancio consuntivo relativo all’e-sercizio 2002 dell’Enpam, approvatodal Consiglio nazionale il 28 giugno2003 e corredato dalla prescritta re-lazione di certificazione rilasciata dauna società di revisione, è certamen-te quello più soddisfacente degli ul-timi anni, in quanto risulta più posi-tivamente redatto e presenta un avan-zo di 404.899 migliaia di euro ed unasituazione patrimoniale evidenzianteun patrimonio netto di 4.660.609 mi-gliaia di euro comprensivo dell’avan-zo economico dell’esercizio 2001.Dall’analisi dei dati di bilancio, con-frontati con la gestione 2001, è evi-denziabili il proseguimento del trendpositivo della situazione economico-finanziaria dell’Enpam.In riferimento all’utile confronto conl’esercizio 2001, è conveniente ricor-dare che questo precedente esercizioaveva conseguito una positiva con-clusione, in modo da consentire ungiudizio di efficacia in ordine all’atti-vità dell’Enpam, che aveva realizzatoanch’essa la propria finalità istituzio-nale. Quindi, l’ulteriore positività nell’eser-cizio 2002 è chiaramente attestatadal risultato economico che ha regi-strato, rispetto al precedente pur sod-disfacente esercizio, un netto incre-mento di circa il 18%, connesso so-prattutto all’andamento della gestio-ne patrimoniale e finanziaria, che hacomportato un incremento dei pro-venti ed una riduzione degli onoraria carico dell’Ente.Pertanto, il risultato positivo dell’e-sercizio in esame risulta ulteriormen-te più consiste di quello dell’anno pre-cedente.

2. Come giustamente rilevato anchedal Collegio sindacale, alla maggioreconsistenza dell’avanzo hanno con-tributo, in parte, per circa 22 milionidi euro le maggiori entrate di naturastraordinaria rilevate per le adesionial provvedimento di condono previ-denziale, regolamento dall’Ente condelibera del 15 dicembre 2000 in for-za dell’art. 4del D.L.vo 28 marzo1997, n. 79, convertito nella L. 28maggio 1997, n. 140.

Inoltre, il rapporto tra contributi e pre-stazioni istituzionali presenta un sal-do positivo di 330.486 migliaia di eu-ro.Occorre, però, ricordare che, a fron-te della situazione equilibrata del Fon-do previdenziale generale e della deiFondi mutualistici generici e ambula-toriali, permane una forte situazionedi disavanzo del Fondo specialistiesterni. Tale situazione negativa potrà ridursio essere eliminata solo con un so-stanzioso recupero degli iscritti, sia at-tuando l’intesa del 6 febbraio 2003sottoscritta tra l’Ente e la Conferen-za dei Presidenti delle Regioni e del-le Provincie autonome, finalizzate al-la riattivazione della contribuzione peri singoli specialisti dal 1° gennaio2003, nonché con la piena attuazio-ne del D.L.vo 19 giugno 1999, n. 229,recante norme per la razionalizzazio-ne del S.S.N..Per quanto riguarda, altresì, le riser-ve legali dei singoli Fondi, è da evi-denziare che è stato superato il valo-re 5 nel rapporto tra patrimonio del-l’esercizio in esame e pensioni del31.12.1994, per cui la consistenzadella riserva legale, comporta di do-ver prendere atto, tenuto conto del-l’ammontare del patrimonio netto al31 dicembre 2002 di 4.660.609 mi-gliaia di euro e delle prestazioni pre-videnziali erogate nel 1994 (418.460migliaia di euro), dell’ampio rispettodel limite stabilito dalla citata nor-mativa.3. L’Enpam possiede, inoltre, un con-sistente patrimonio immobiliare, co-stituito quasi interamente da immo-bili locati a terzi.Il valore di bilancio di detto consistentepatrimonio immobiliare è di3.112.329.205 euro.Dalla situazione patrimoniale risultaanche un forte incremento degli in-vestimenti mobiliari, il cui importo èpervenuto nell’esercizio 2002 ad eu-ro 1.179.993.025.L’ulteriore incremento del valore delpatrimonio mobiliare costituisce si-curamente un favorevole rendimen-to, ma occorre la seguente precisa-zione.

In considerazione, infatti, della per-durante difficile situazione dei mer-cati finanziari mondiali e della loroestrema volatilità è stato ribadito, co-me precisato anche nell’esercizio 2002dal Consiglio di amministrazione, dinon operare ulteriori investimenti nel-le gestioni mobiliari, che possono piùdirettamente essere influenzate nel-la loro performance dall’andamentovolatile dei mercati, privilegiando, in-vece, gli investimenti diretti in titoliobbligazionari, facendo una diversi-ficazione anche al loro interno.Il rispetto dei criteri di massima cau-tela e prudenza, a cui l’Ente ha ispi-rato i propri investimenti, ha deter-minato, da un lato, una necessariaminore esposizione sui mercati azio-nari, ma nello stesso tempo ha man-tenuto una maggiore liquidità di cas-sa, permettendo di valutare di voltein volta le prospettive d’investimentonel breve periodo.4. In definitiva, va ritenuto che l’En-pam ha presentato anche nel 2002,come in quello di riferimento 2001,una gestione nel complesso soddi-sfacente, ma, come chiaramente de-ducibile dalle riportate considerazio-ni in relazione, ha conseguito ulterioriconsistenti risultati positivi.Tutto ciò premesso, ritiene la Cortedei conti, condividendo le racco-mandazioni espresse, in sede di esa-me del conto consuntivo 2002, daiMinisteri vigilanti e dal Collegio sin-dacale, che l’Ente debba assumereogni possibile iniziativa per eliminareo ridurre al massimo i crediti e i debi-ti, specialmente quelli di remota pro-venienza, procedendo al riaccerta-mento periodico degli stessi, nonchécontenere il ricorso alle consulenzeesterne in relazione sia alle potenzia-lità dell’Ente che alle esigenze ge-stionali.E’, inoltre, da ribadire l’esigenza disottoporre a costante monitoraggiol’attività del Fondo specialisti esterni,per il quale continua a permanere unasituazione critica, legata anche alladiminuzione del rapporto tra contri-buenti e pensionati, che richiede ido-nei interventi per garantire l’equilibriodi lungo periodo. ■■

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ModenaL’importanza della comunicazione medico-paziente... La comunicazione efficace non richiede al me-dico particolari, ma semplicemente maturare igiusti atteggiamenti che permettono di miglio-rare la capacità d’ascolto al fine di essere rico-nosciuto come un referente autorevole per laprofessionalità dimostrata, ma anche come con-fidente affidabile e comprensivo per intervenirecon cognizione di causa sul versante psicologi-co, altrettanto determinante per la guarigionedel paziente. In effetti, la nostra esperienza d’aula ha sempreevidenziato un interesse ed un bisogno genera-lizzato da parte degli operatori di padroneggia-re le più avanzate tecniche comunicative nonsolo come strumento per una migliore com-prensione e diagnosi terapeutica, ma anche percreare tra medico e paziente quel “ponte”fondamentale (costituito da rispetto, conside-razione verso le persone ed affabilità), crucialeper raggiungere una nuova “frontiera” nellapratica quotidiana. Questo tipo di mentalità sem-brava sicuramente l’elemento più determinan-te, ma anche più ostico da maturare, poiché dasole le mere tecniche comunicative si svuote-rebbero gran parte del loro significato; in realtàsi sono sempre superate abbastanza velocementele fisiologiche e ricorrenti “resistenze” da partedei corsisti, in particolare quella più “gettona-ta” della mancanza di tempo, quindi il rappor-to d’aula si è collocato sui “binari” produttivi diuno scambio alla pari tra professionisti…

FirenzeInterventi ambulatoriali per le donne orientaliCaro Presidente Panti, abbiamo letto l’articolo riguardante le mutila-zioni genitali femminili, uscito sul numero 10(novembre – dicembre 2003) della rivista da tediretta.E’ nostra convinzione che , con il continuo au-mentare dei flussi migratori dai paesi afro-asia-tici all’Europa, il problema delle mutilazioni ge-

nitali diverrà sempre più importante in ambitosanitario, viste le complicanze, spesso anche gra-vi, che a tale pratica si associano.L’istituzione di un Centro di Riferimento Regio-nale, coordinato da un medico somalo ( che in-dubbiamente, per le affinità socio-culturali, fa-cilita l’accesso delle pazienti ed agevola il loropercorso diagnostico-terapeutico), è stata cosanecessaria ed opportuna.

* * *

Medici citati in giudizio:innocenti due casi su tre

Sono circa 15 mila l’anno i contenziosi giudiziari insanità nel nostro Paese, ma almeno i due terzi sirisolvono con l’assoluzione del medico chiamatoin giudizio. Questi alcuni dati dell’Associazione“medici accusati di malpractice ingiustamente”(A.M.A.M.I.), che da il 12 marzo scorso ha tenutoa Roma il suo primo congresso: “Medical mal-practice: dalla prevenzione alla rivalsa del medicoinnocente”. Nel corso del congresso sono stati pre-sentati gli strumenti che l’Associazione promuoveper sostenere la rivalsa del medico citati in giudi-zio ingiustamente. In particolare l’Amami ha pre-sentato il testo dell’Accordo arbitrale per la defla-zione del contenzioso paziente-medico. “Si trattadi una assoluta novità nella risoluzione dei con-tenziosi giuridici in ambito sanitario. L’utilizzo quo-tidiano di questo strumento infatti renderà super-fluo il ricorso alla giustizia ordinaria e offrirà un con-creto aiuto sia ai pazienti realmente danneggiatidall’errore sanitario (pochi mesi per giungere allarisoluzione della controversia rispetto ai molti an-ni che bisogna attendere se si seguono le vie ordi-narie) sia ai medici che agito correttamente”. Obiet-tivo dell’associazione, definire il fenomeno di mal-practice e delle accuse ingiuste rivolte alla classesanitaria. Secondo l’associazione, infatti, accantoai casi in cui si censurano giustamente i medici chesbagliano, ormai quotidianamente si rivolgono al-la classe medica anche accuse del tutto infonda-te, con fini troppo spesso diversi da quelli di giu-stizia. Secondo l’Amami un medico subisce, dopoun’ingiusta accusa dalla quale viene poi assolto,un danno biologico, un danno esistenziale e undanno patrimoniale. (Sito Internet www.associazioneamami.it)

VITA

DEG

LI O

RDIN

IAnche questo mese pubblichiamo brani attinti dalle pagine dei bol-lettini degli Ordini. L’intento è quello di recuperare notizie interes-santi di carattere generale. Vorremmo diventare un trait-d’union percolleghi che operano in province lontane tra di loro. Saremo orgo-gliosi se riusciremo a facilitare questi “incontri ravvicinati”.

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Vita degli Ordini

21

LeccoMedici e le scelte dei superiori Secondo la recente sentenza 4013 della Cassa-zione, ogni medico davanti a un comportamentonegligente del capo équipe deve manifestare leproprie osservazioni e il proprio motivato dis-senso per non essere coinvolto nelle responsa-bilità penali e disciplinari. Il medico non deve,dunque, ciecamente eseguire le direttive del su-periore, ma a fronte di scelte improprie devemanifestare le proprie diverse valutazioni, in no-me della perizia e diligenza richieste in relazio-ne alla posizione che ricopre e alle mansioni alui affidate.

CampobassoRiflessioni nell’ultimo giorno di lavoro31 dicembre 2003, ultimo giorno di lavoro inospedale come medico, vigilia di Capodanno edel primo giorno di collocamento a riposo do-po quarant’anni di lavoro ininterrotto al serviziodella persona umana sofferente.Non è facile descrivere cosa si prova quando seial capolinea della tua vita lavorativa. Anche se la richiesta di collocamento a riposoera stata inoltrata fin dal mese di luglio, nessu-no credeva a questa scadenza e forse nemme-no io; tutti, conoscendo il mio carattere, non ri-uscivano ad immaginare un Giovanni Sparanoinattivo o, nella migliore delle ipotesi, intento alavori di giardinaggio, ben lontano dai suoi ne-fropazienti e dal ospedale.Nel mentre percorrevo in macchina i pochi chi-lometri che separano il mio ospedale da casa,cercavo di immaginare cosa avrei fatto nei gior-ni a venire …

AnconaApprovvigionamento dei riccettari autoco-piantiI ricettari autocopianti sono conservati presso leAziende Unità Sanitarie Locali e successivamen-te distribuiti dalle stesse ai medici e ai veterina-ri secondo le esigenze di ciascuno. Tutti i laureati in medicina e chirurgia e in me-dicina veterinaria, abilitati alla professione, de-vono ritirare il ricettario autocopiante presso laAusl a cui fanno riferimento. Il ricettario autocopiante è sempre personale delmedico o del veterinario, è utilizzato anche perprescrizioni che originario in strutture sanitarieconvenzionate con il SSN ed è valido su tutto ilterritorio nazionale. Le Ausl, in accordo con gli Assessorati alla sani-

tà, possono definire specifiche procedure per ot-timizzare il sistema di distribuzione nel proprioterritorio, fermo restando che i ricettari autoco-pianti sono spediti dall’Istituto Poligrafico e Zec-ca dello Stato di Roma al sito di riferimento in-dividuato da ciascuna regione e Provincia Au-tonoma.

CremonaOnaosi e contribuzioneRicordiamo ai Colleghi che dal 31 luglio 2003,con l’entrata in vigore del nuovo Regolamentodi riscossione della Fondazione, il contributoONAOSI è obbligatorio per tutti gli iscritti agliOrdini Professionali Italiani dei Medici Chirurghie Odontoiatri, Medici Veterinari e Farmacisti.La quota obbligatoria individuale è stata deter-minata in misura notevolmente inferiore al pas-sato ed è integralmente deducibili ai fini fiscali.La Fondazione, a tempo debito, invierà al do-micilio dei Sanitari non pubblici dipendenti ap-posita richiesta di pagamento, corredata di istru-zioni, per la quota riferita all’anno 2004 e perla parte di quota riferita di pagamento all’anno2003; il versamento potrà essere effettuato indue soluzioni.Per i dipendenti da pubbliche amministrazionicontinua la modalità della trattenuta in bustapaga, ovviamente con i nuovi importi.Notizie sulle modalità e scadenze contributiveverranno anticipate sul sito dell’Opera:www.onaosi.it

RiminiAllora qualcuno ci legge!Finalmente anche la stampa “che conta” si èaccorta del Notiziario ordinistico. L’ultimo nu-mero de “Il Giornale della Previdenza dei Medi-ci e degli Odontoiatri” (anno VI, n. 2-2004), larinnovata e patinatissima rivista dell’Enpam, inau-gura la nuova rubrica dedicata alla “Vita degliOrdini” riportando per esteso un articolo (Cel-lulari in ospedale) apparso sul numero di di-cembre 2003 del nostro Notiziario. Peccato chela redazione abbia volontariamente omesso dicitare l’autore del brano in questione, il nostrobravissimo ed infaticabile Giovanni Cananzi, chetra un impianto protesico ed una carie “di pri-ma classe” trova sempre il tempo per scriverearticoli per la stampa dell’Ordine. Articoli maibanali, che sempre coniugano una profonda ca-pacità di riflessione su argomenti basilari per lanostra vita professionale ad un umorismo sar-castico e graffiante. A Giovanni le congratula-zioni di tutta la redazione riminese, auguran-dogli di affermare sempre più a livello “nazio-nale” le sue indiscusse qualità letterarie.

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MU

SICA

22

Morricone:

musica

essenziale

per l’azione

che si svolge

sullo schermo.

C’è chi si

augura che

le pellicole

non vengano

soltanto “viste”

È in vetrina un compact di si-curo impatto: contiene ven-tidue brani tratti dalle colon-

ne musicali che Ennio Morricone, fa-moso e prolifico (oltre 300 le pelli-cole da lui musicate) tra i composi-tori “cinematografici”, ha elabora-to per sedici film, quasi tutti di suc-cesso planetario. “Movie Master-pieces-Ennio Morricone” (etichettaBMG) è, dunque, una compilationdi citazioni “esemplari”, per lo piùben note. Ma è anche un’eccellen-te occasione per considerare daun’ottica più articolata l’eccezionalesensibilità “funzionale” in virtù del-la quale Morricone ha conferito alleproprietà drammatiche di segni e ge-sti musicali un’efficacia evocativa edimpressiva talmente incisa da farneelementi imprescindibili della vicen-da filmica tout court. Quindi, nonmusica confezionata all’unico scopodi “assecondare” didascalicamen-te, in modo subalterno, quanto sul-lo schermo già si esprime con evi-denza, bensì musica essenziale al for-mularsi del senso stesso di ciò chesullo schermo avviene. Per cui, sen-za questi apporti musicali, il raccon-to filmico risulterebbe ineloquenterispetto al voluto. Anzi: limitandocial formidabile sodalizio tra EnnioMorricone e il regista Sergio Leone,ampiamente documentato nel com-pact, si può tranquillamente affer-mare che senza le musiche ad hocdi Morricone non solo film come“Per un pugno di dollari”, “Per qual-che dollaro in più”, “Il buono, il brut-to e il cattivo” e “C’era una volta ilWest” non sarebbero i film che so-no, ma neppure esisterebbe il gene-re cinematografico universalmenteconosciuto come “spaghetti we-stern”, uno specifico della genialitàdi Sergio Leone.Intanto, Morricone sgombra l’im-maginario western della tradiziona-le epicità del “sinfonismo hollywoo-

diano”, spesso generico e buono atutto, cioè narrativamente anodinopoiché non tanto connota il raccon-to cinematografico quanto, semmai,ne è connotato. Per dire: l’anonimiaenfatica della musica di “Via col ven-to” non impone di certo a sigla delvespiano “Porta a porta” la celeber-rima frase di Rossella: <Domani, do-po tutto, è un altro giorno>. Al mas-simo, se avvertita come musica pro-veniente da quel film, può suscita-re l’associazione, ma in sé non è cheun fondale. In casi come questi chesi dice “musica da film” per dire diuna musica dalla “vistosità” talmenteprona ai luoghi comuni, effettistici esentimentali, da non conferire sin-golarità a quanto in atto sullo scher-mo. Impossibile, invece, memorarefilm “musicati” da Ennio Morriconesenza richiamare alla mente veri epropri “protagonismi” di sostanzamusicale, resi espressivamente ine-quivocabili da risorse compositived’alta cifra culturale, argutamentesperimentali e sapidamente inventi-ve anche quando la loro fisionomiaè “leggera” e mira ad un’immedia-ta seduttività melodica (del resto Mor-ricone, allievo prediletto di GoffredoPetrassi, ha seriamente partecipatoalle esperienze dell’avanguardia postbellica). Ed è con interventi compo-sitivi di tal natura che si passa dal-la musica “da film” alla musica“per film”, cioè ci si inoltra in unadelle più fertili tra le ipotesi cheil Novecento ha offerto alla fan-tasia drammaturgica della crea-zione musicale.“Un pugno di dollari” è ancheun fischiettio scanzonato e irri-sivo, il guizzare ironico di ener-gie “timbriche” inusitate (fru-ste, incudini, voci elettroniche,campane irrelate, e quant’altro),è la solitudine di una tromba as-solata e voluttuosamente fata-le; “C’era una volta il West” è

anche la flessuosità di una vocefemminile che ondeggia come can-to di sirena sulla durezza dei de-stini, è lo strazio di un’armonicache involvendo in un respiro d’a-gonia si fa eco di mitiche spieta-tezze; “Per qualche dollaro in più”è anche la metamorfosi dell’inno-cenza meccanica di un orologio-carillon in allucinata vertigine so-nora dell’efferatezza, è l’arcano ri-suonare di Bach che dialettizza or-ganisticamente la violenza e la dis-sacrazione. Eccetera. Ma: c’è un“ma”. La musica “per film” è ta-le perché appartiene al film. Il suofluire, la sua scansione formale ela sua puntualità espressiva si de-finiscono nella narrazione visiva,sono ad essa relati. Capita – adesempio – che elementi musicaliirrilevanti come musica “assoluta”risultino rilevantissimi come musi-ca per film. E viceversa. Deconte-stualizzata, cioè – ad esempio – of-ferta al puro ascolto da un com-pact, tal musica viene “tradita” nel-la sua logica e, propriamente, nel-la sua specifica bellezza. Di frontea tanti Oscar andati a musiche ma-gari valide all’ascolto ma generi-che nei film, ci augureremmo cheil film fosse anche ascoltato, nonsolo visto. ■■

Chiudere gli occhie “guardare” un film di Claudio Tempo

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STO

RIA

E A

RTE Ostetricia,

tra scienzae magia

“S econdo la tradizione il pudore in-dusse gli antichi a creare le medicae(donne-medico), perché le malattie

degli organi genitali della donna non fosseroesposte agli occhi degli uomini per essere esa-minate”; così, in maniera assai semplice macomprensibile, Celio Aureliano, medico del Vsec. d.C., spiega la necessità e quindi la nasci-ta di donne che praticavano cure mediche. Perquesto la maggior parte delle donne incinte nonricorreva ad un medico uomo, come detto perpudore e per scarsa fiducia, nonché per l’indi-spensabile necessità di conforto e solidarietà.Invece sembra che le donne-medico non si oc-cupassero solo di malattie specifiche della sfe-ra femminile, ma, logicamente al livello assai li-mitato, anche di patologie di altro tipo. Solopiù tardi, con una iniziale ma crescente eman-cipazione dei costumi, la vergogna fu messa daparte e alcune donne scelsero di affidarsi allecure anche di medici uomini nel campo dellaginecologia.Le donne-medico del mondo antico sono rap-presentate soprattutto dalla figura dell’ obste-trix, termine latino che deriva dalla parola com-posta ob-stare, ossia stare davanti, e quindi siriferisce alla tipica posizione tenuta durante ilparto: in alcune rappresentazioni vediamo in-fatti come l’ostetrica, seduta di fronte alla par-toriente che a sua volta è sistemata sulla “se-dia ostetrica”, attende per raccogliere il nasci-turo.I requisiti professionali della buona ostetrica so-no indicati diffusamente in un passo della Gynai-kèia di Sorano di Efeso: “Il soggetto adatto adivenire ostetrica ha un’istruzione di base, uncerto grado di intelligenza, memoria, amore allavoro, discrezione; deve avere, in generale, una

sensibilità viva, membra ben proporzionate, ro-bustezza. Alcuni autori richiedono dita lunghee affusolate e unghie rasate. L’istruzione le per-mette di acquisire la sua arte anche attraversola teoria; la vivacità di ingegno le permette direcepire con facilità ciò che si dice e ciò che ac-cade; la memoria le serve per padroneggiare leconoscenze trasmesse, poiché conoscere è ri-cordare ciò che si è appreso; la passione per illavoro le conferisce la resistenza a fronteggia-re gli imprevisti. Colei che vuole acquisire unatale somma di conoscenze deve avere la resi-stenza di un uomo. La discrezione è di regola,in quanto le famiglie si fidano dell’ostetrica, el-la ha accesso ai loro segreti, e le loro presunteconoscenze mediche danno alle meno serie lapossibilità di tramare azioni disoneste. L’oste-trica deve avere anche dei sensi acuti perchédeve percepire alcuni particolari con la vista, al-tri dalle risposte alle domande poste, altri an-cora grazie al tatto. Le membra ben proporzio-nate consentono di superare ogni difficoltà nel-l’esercizio del suo compito; il vigore è richiestoperché i suoi faticosi servizi le impongono unlavoro doppio. Deve avere infine dita sottili elunghe e unghie rasate per poter toccare con ilminor rischio possibile di lesioni e infiammazioniprofonde”. Così in teoria sarebbe dovuta esse-re una buona ostetrica secondo Sorano di Efe-so, autore di circa venti opere, di cui ci sonopervenute per intero oltre ai Gynaikèia (Gine-cologia) in quattro libri, il trattato Perì epidè-smon (Sulle fasciature), e l'opera Sulle malattieacute e croniche. Il medico, che visse lungo tem-po a Roma verso il II sec. d.C., nella sua stessaopera sulla ginecologia insiste molto sull'espe-rienza che l'ostetrica deve possedere, la calmae la pazienza da tenere soprattutto nel mo-

Ai tempi di

Plinio il Vecchio

l’urina curava

il prurito, le

ulcere alla testa,

la forfora, la

morsicatura di

un cane o di

un serpente

26

di Fabio Astolfi

Il loculo con le ceneri dell'ostetrica Hygia

Nel II secolo d. C. Sorano di Efeso dettòle regole principali per le donne che intendevano diventare delle buone ostetriche

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Storia e Arte

27mento del bisogno, raccomandando alle menoprofessionali di non prescrivere droghe aborti-ve solo per ricavar danaro, cosa che probabil-mente invece doveva accadere molto spesso,con discutibili successi e pericolose conseguenze.Ma alla teoria di Sorano si contrappone in ma-niera quasi grottesca la pratica reale descrittada Plinio il Vecchio nella sua opera enciclope-dica intitolata Storia Naturale; qui i repellenti ri-medi messi in atto dalle ostetriche assomiglia-no molto più a filtri da streghe che a prescri-zioni mediche. Nel libro XXVIII, dedicato ai ri-medi tratti dagli animali, l'autore ci dice che "leostetriche più famose hanno dichiarato che nes-sun'altra lozione cura più efficacemente il pru-rito diffuso che l'urina umana stagionata me-scolata alla cenere di guscio di ostrica, mentrese si aggiunge del salnitro si curano le ulceredella testa, la forfora, e le ulcere cutanee so-prattutto degli organi genitali. Per ciascuno poi,possiamo dire, la più salutare è la propria uri-na, versata ad esempio appena emessa sul mor-so di cane, applicata in una spugna o in un ba-tuffolo di lana sugli aculei di riccio rimasti in-fissi, oppure in impasto con la cenere contro imorsi di cane arrabbiato e contro quelli di ser-pente", e più oltre, dove si legge che "le oste-triche assicurano che anche la più abbondanteemorragia uterina si frena bevendo l'urina dicapra e spalmandosene lo sterco".Andando avanti nel testo vediamo come la fi-gura dell'ostetrica è descritta quasi come quel-la di una criminale: "I rimedi che si fanno deri-vare dal corpo della donna assomigliano a pro-digi mostruosi …” Si potrebbe quindi pensare che questa profes-sione fosse ritenuta al margine della medicinaantica, e le stesse donne che la praticavano go-devano spesso di una reputazione a dir pocodiscutibile: talvolta appaiono nelle stesse com-medie latine, dove sempre i personaggi ven-gono esasperati e ridicolizzati, assimilate a del-le mercanti di neonati, come si intuisce in unpasso del Truculentus di Plauto, oppure rap-presentate come l'ostetrica Lesbia nell'Adria diTerenzio, una vecchia ubriacona inaffidabile.Dalle iscrizioni di epoca romana che sono sta-te rinvenute ci è giunto il ricordo di circa unasessantina di ostetriche; queste ci restituisco-no ben pochi particolari sulla loro vita e la lo-ro professione, ma ad esempio ci ricordano illoro stato sociale di schiave o liberte, ossiaschiave liberate, restate al servizio della fami-glia di appartenenza o della stessa corte im-periale. Una delle più significative, per il fattoche è ancora conservata sulla tomba della de-funta, è l'epigrafe dell'ostetrica Hygia, conser-vata all'interno del secondo colombario di Vi-gna Codini sulla Via Appia. Questo tipo di se-

poltura prende il nome dalla particolare strut-tura, simile alle case costruite per le colombe,dove all'interno delle nicchie vengono collo-cate coppie di urne cinerarie, in questo casoappartenenti ad alcune centinaia di liberti del-la corte dei primi imperatori romani, da Augu-sto a Claudio (I sec. a.C - I sec. d.C.). Proprioper il fatto di essere degli ex schiavi i liberti, chenon possedevano i tre nomi tipici del cittadinoromano, univano al loro, anche in segno di gra-titudine, il nome dell'imperatore che li avevaresi liberi e sotto la cui protezione lavoravano;molti di questi, come si evince dalle loro pic-cole lapidi poste sotto le rispettive urne, intra-prendevano la carriera militare, o diventavanoguardie del corpo (corpore custos) dello stes-so imperatore e della sua famiglia, o svolge-vano i più svariati incarichi all'interno dellastessa corte. In questo coro di figure eteroge-nee, composto soprattutto da uomini, spiccala nostra orgogliosa ostetrica, che decide diprendere per se non il nome di una figlia o del-la madre del suo imperatore, ma bensì quellopiù altisonante ed emblematico di Igea, nien-te di meno che la figlia di Esculapio, dio dellamedicina. ■■Foto di Alessandro Silvestrucci

Le nicchie con le urne cinerarie a Vigna Codini

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IN-A

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tri

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A cinquant’anni dal primo rivoluzionario intervento

Trapianti: nuovesfide per il futuro

Acinquanta anni dal primo tra-pianto di organo da viventecon esito positivo - un tra-

pianto di rene effettuato a Boston nel1954 da Joseph Murray tra due ge-melli - nuove sfide attendono un set-tore che, sia pure in sensibile cresci-ta per numero di donazioni, vede an-cora migliaia di pazienti in attesa diun nuovo organo nella speranza diricominciare una vita 'normale'. Fron-tiere che prendono il nome di xeno-trapianti, ovvero il trapianto d'orga-no da animale all'uomo, di cellulestaminali per la rigenerazione dei tes-suti o di organi artificiali perfetta-mente equivalenti a organi umani. Sfide per il futuro delle quali si è dis-cusso all'American Transplant Con-gress, uno degli appuntamenti an-nuali (giunto alla sua quinta edizio-ne) più attesi dagli specialisti del set-tore, che si e' tenuto a Boston. Pa-trocinato dall'American TransplantSociety e dall'American Society ofTransplant Surgeons, al Congressoamericano sui trapianti hanno par-tecipato specialisti da tutto il mondo.Ma nell'anno del cinquantenario delprimo trapianto di un organo solidoeffettuato con successo, proprio aBoston, quali sono le prospettive fu-ture e gli ostacoli ancora da supera-re?A fare il punto e' l'immunologo Gian-ni Ippoliti, primario di Medicina in-terna all'ospedale di Voghera e do-cente alla Università di Pavia, intervi-stato a Boston per il meeting: ''Dal1954, quando Murray esegui' il pri-mo trapianto di rene da vivente consuccesso tra due gemelli identici di23 anni - ha affermato Ippoliti - mol-ta strada e' stata fatta, soprattuttoper evitare il rigetto dell'organo tra-piantato''.Nel caso dei gemelli trapiantati daMurray infatti, essendo identici, haspiegato l'esperto, ''il rigetto non ha

rappresentato un problema, poichéil rene del gemello donatore e' stato'riconosciuto' dal gemello ricevente,senza dunque innescare la reazionedi rigetto''. Su questo fronte, una svol-ta decisiva, ha sottolineato, ''si e' avu-ta 20 anni fa grazie alla ciclosporina,il primo farmaco che e' riuscito a con-trollare la risposta del sistema immu-nitario riducendo drasticamente il ri-schio di rigetto e la mortalità tra i pa-zienti trapiantati''. Da allora, molti progressi sono statifatti ed oggi, ha rilevato Ippoliti, ''so-no disponibili farmaci mirati che agi-scono selettivamente sul sistema im-munitario e con ridotti effetti colla-terali''. Ciò ha permesso di ridurre no-tevolmente il rischio di rigetto acuto(nel primo mese dal trapianto) men-tre resta ancora il problema del ri-getto cronico, vale a dire, ha spiega-to, ''il controllo del lento processo concui il sistema immunitario, nonostantel'azione dei farmaci, tende a minarela funzionalita' dell'organo trapian-tato nel tempo''. Sul fronte farmacologico, dunque, lasfida del futuro sarà mettere a pun-to farmaci sempre più efficaci controil rigetto cronico e gli effetti di lungoperiodo dei trapianti. Ma sono anche altre le frontiere allequali gli esperti stanno già lavoran-do. Indubbiamente, anche per farfronte alla necessita' di un numerosempre maggiore di organi, una del-le scommesse per gli anni a venire,ha sottolineato Ippoliti, e' rappre-sentata dalla ''possibilità di impiega-re le cellule staminali per la produ-zione di tessuti specifici, sino ad arri-vare alla rigenerazione di determina-ti organi. Ma questo obiettivo - haprecisato - e' ancora molto lontano''.Le cellule staminali infatti, ha rileva-to l'esperto, ''sono oggi facilmenteimpiegabili, ad esempio, nel trapian-to di midollo osseo, ma per organi

come il cuore, il fegato o il rene, lastrada da percorrere e' molto lunga''.Un'altra via, secondo l'immunologo,e' quella di incentivare i trapianti davivente, anche se in questo caso ''esi-stono dei limiti e, comunque, il tra-pianto e' possibile solo per alcuni or-gani come il rene e il fegato''. Ma ''il grande capitolo di sviluppo peril futuro'', secondo Ippoliti, e' rap-presentato dagli xenotrapianti. Il tut-to si basa su un meccanismo preci-so, ha spiegato: ''Nelle cellule dell'a-nimale prescelto come donatore, adesempio il maiale, vengono immessidei geni capaci di controllare le ri-sposte immunitarie della specie sullaquale si vuole effettuare il trapianto.In questo modo, si creano delle cel-lule 'condizionate', che in parte sa-ranno riconosciute dal ricevente; dun-que, perché il trapianto abbia suc-cesso, sarà necessaria solo una lieveazione immunosoppressiva''. Restano pero' ancora vari scogli dasuperare: fattori etici, religiosi, ma an-che di tipo medico per il rischio di tra-smissione di malattie da una specieall'altra. Ciononostante, ha ricorda-to Ippoliti, ''un primo tentativo di xe-notrapianto e' stato effettuato nel1984, quando il cuore di un babbui-no venne trapiantato su una bambi-na che mori', pero', poco dopo. Nonsi può dunque ancora dire quando iltrapianto da animale ad uomo di-venterà una realtà''. Un altro capitolo, infine, potrà carat-terizzare la trapiantologia del futuro,quello degli organi artificiali. Oggi so-no già utilizzati prototipi di cuore ofegato artificiali, ma il loro impiegoe' limitato a casi particolari ed a pe-riodi di tempo ridotti. L'obiettivo, haconcluso Ippoliti, e' quello di mette-re a punto organi artificiali ''durevo-li nel tempo, dalle giuste dimensionie con requisiti tecnici ad oggi non an-cora raggiunti''. (ANSA) ■■

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PREV

IDEN

ZA-I

N Riscossione del contributosui redditi prodotti nel 2003

C ome è noto, l’E.N.P.A.M. ha introdotto, dalloscorso anno, una nuova modalità di riscossio-ne del contributo previdenziale dovuto al Fon-

do della Libera Professione, che ha reso più semplicepresentare la dichiarazione dei redditi professionalisoggetti a contribuzione ed effettuare il relativo pa-gamento.Anche per quest’anno, pertanto, l’attività del profes-sionista sarà limitata alla comunicazione all’Ente, tra-mite il Modello D, del reddito derivante dall’eserciziodella libera professione medica e odontoiatrica e, qua-lora ne ricorrano i presupposti, alla presentazione del-la richiesta di accesso alla contribuzione ridotta. L’iscritto già ammesso a versare il contributo nella mi-sura ridotta del 2%, qualora siano venute meno lecondizioni che hanno consentito l’opzione per tale ti-po di contribuzione, oltre alla dichiarazione redditualedovrà compilare l’apposita dichiarazione relativa allaperdita dei requisiti prescritti.Due importanti novità sono state, inoltre, deliberatedal Consiglio di Amministrazione dell’Enpam, conprovvedimento n. 41 del 25 luglio 2003, approvatodai Ministeri vigilanti il 10 febbraio 2004:- gli iscritti già ammessi alla contribuzione ridot-ta da quest’anno potranno optare per il versa-mento del contributo nella misura intera del12,50%. Tale opzione non è revocabile;- i pensionati del Fondo Generale, qualora nonpresentino il modello D/2004, saranno esoneratid’ufficio dal versamento del contributo propor-zionale. Essi, tuttavia, compilando l’apposita se-zione del modello D, potranno chiedere di con-servare l’iscrizione al Fondo e di versare il contri-buto previdenziale nella misura del 2%, ovverodel 12,50%.La dichiarazione dei redditi libero-professionali

dovrà essere effettuata en-tro il 31 luglio 2004, utiliz-zando i Modelli D/2004 re-capitati al domicilio degliiscritti nelle prime setti-mane del mese di giugno.Tali modelli (oltre 345.000)sono stati personalizzati inbase alla posizione contri-butiva del singolo iscrittopresso il Fondo della Libe-ra Professione: - iscritto infrasessantacin-quenne con contribuzione in-tera (Modello D_CO);- iscritto infrasessantacin-

quenne con contribuzione ridotta (Modello D_CR);- iscritto che ha compiuto il 65° anno di età nel cor-so dell’anno 2003 (Modello D_65);- iscritto di età superiore ai 65 anni (pensionato delFondo generale “Quota A”) che non ha già optatoper l’esonero contributivo (Modello D_P).Coloro che non sono venuti in possesso di unodei suddetti modelli o che lo hanno smarrito,possono reperire il modello D/2004 non perso-nalizzato sul sito Internet www.enpam.it, pres-so la sede dell’Enpam in Roma, via Torino n. 98(II piano), o presso l’Ordine dei Medici di appar-tenenza. In tal caso è necessario indicare sul mo-dello i dati personali richiesti e, obbligatoria-mente, il codice ENPAM. A partire dalla metà digiugno 2004, inoltre, sarà possibile presentarela dichiarazione reddituale collegandosi via In-ternet al sito della Fondazione: www.enpam.it.Le successive operazioni di calcolo del contribu-to verranno effettuate – sulla base dei dati in-dicati nei modelli D/2004 – a cura degli UfficiE.N.P.A.M.. Al termine dell’elaborazione degli im-porti dei contributi dovuti, saranno inviati a tut-ti gli iscritti tenuti al versamento – per il trami-te della Banca Popolare di Sondrio – appositi bol-lettini MAV, da pagare in unica soluzione entroil 31 ottobre 2004. Unitamente ai MAV sarà in-viato un prospetto esplicativo del calcolo effet-tuato per determinare l’importo del contributo.Il mancato ricevimento del bollettino MAV nonesonera dall’obbligo del versamento del contri-buto dovuto. In tal caso è necessario contattarela Banca Popolare di Sondrio al seguente numeroverde: 800.24.84.64.Si fa presente che il vigente regime sanzionatorio, incaso di ritardo nell’invio del Modello D, prevede l’ap-plicazione di una sanzione in misura fissa pari a Eu-ro120,00. Qualora il pagamento dei relativi contributivenga effettuato oltre i termini fissati è prevista:- una sanzione in misura fissa pari all’1% del contri-buto, qualora il versamento sia effettuato entro 90giorni dalla scadenza (entro il 29 gennaio 2005);- qualora il versamento sia effettuato oltre tale ter-mine, una sanzione, in ragione d’anno, pari al TassoUfficiale di Riferimento (T.U.R.) maggiorato di 5,5 pun-ti, fino ad un importo massimo pari al 70% del con-tributo.I contributi previdenziali sono interamen-te deducibili dall’imponibile fiscale, ai sen-si dell’articolo 10, comma 1, lett. e), del Te-sto Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 22dicembre 1986, n. 917). ■■

Fondo della Libera professione – Quota B

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I modelli D/2004 da compilare sono recapitati al domicilio degli iscritti. In caso non fossero ricevuti si possono trovare sul sito Internet www.enpam.it,

o presso la sede dell’Ente a Roma, o nelle sedi degli Ordini provinciali

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Nuove speranze di cura contro leucemie e linfomi. Un'e-quipe di ricercatori dell'Istituto Giannina Gaslini di Geno-va ha infatti svelato un nuovo meccanismo all'origine del-la malattia e ha poi dimostrato che un farmaco già notoe' in grado di neutralizzarlo. Lo studio, coordinato dal pro-fessor Vito Pistoia, direttore del Laboratorio di Oncologiaal Gaslini, sarà pubblicato sul 'Journal of Clinical Investi-gation'. Alcuni anni fa - ricorda il Gaslini - il team del professorPistoia ha provato che i linfociti B (le cellule immunitarieche fabbricano anticorpi) presentano in superficie il re-cettore per l'interleuchina-12 (IL-12), una sostanza cheregola la comunicazione tra una cellula e l'altra. Questorecettore, una specie di 'interruttore' che si accendequando viene in contatto con l'IL-12, e' formato da dueporzioni: beta1 e beta2. Ora Irma Airoldi, dell'equipe diricerca, ha scoperto che il componente beta2 e' assen-te in tutti i 41 casi di linfomi e leucemie analizzati. Undato che apre ''importanti prospettive terapeutiche - as-sicura Pistoia - perché abbiamo dimostrato che la deci-tabina, un farmaco già usato nella pratica clinica, fa ri-comparire la porzione del recettore IL-12 mancante nel-le cellule maligne. E queste, quando vengono stimolatecon IL-12, vengono indotte a morire o a smettere di mol-tiplicarsi''. (Adnkronos)

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Resistenti al dolorema non per tantoItaliani e dolore, un rapporto difficile: sei sudieci provano a resistere e solo il 18,4% ricorresubito ai farmaci. C’è poi lo 'zoccolo duro'(25%) di chi preferisce tenersi il male piutto-sto che aprire l'armadietto dei medicinali. Que-sti i dati di un sondaggio condotto da Demo-skopea su un campione di 1.428 persone trai 18 e i 79 anni, presentato a Roma in colla-borazione con Federdolore, il coordinamentoitaliano dei centri di terapia del dolore e conla Federazione dei dirigenti ospedalieri inter-nisti italiani (Fadoi). Mal di testa, di denti, do-lori articolari: alle prime avvisaglie la maggiorparte degli italiani (61,4%) cerca di resistere.Solo il 20,2% consulta il medico e il 18,4%ricorre a una medicina al momento dell'in-sorgere del dolore. Gli esperti bocciano senza appello lo stoicismodi un quarto degli italiani. ''Quando arriva ildolore bisogna intervenire subito, per evitaredi peggiorare la situazione. In questo modo sipossono ridurre anche le dosi dei farmaci. Dob-biamo far capire - spiega William Raffaeli, di-rettore di Terapia antalgica e cure palliativedella Ausl di Rimini - che non esiste il 'doloreutile'. E la sua cura sta diventando un puntocruciale per la qualità dei sistemi sanitari''. Sen-za contare che, spiegano i medici, l'atteggia-mento degli italiani li espone al ''rischio di cro-nicità, con complicazioni come depressione edisabilita''. Non esistono grandi differenze trauomini e donne di fronte al dolore. Prova a re-sistere il 65,4% degli uomini e il 64,3% delledonne. Queste ultime infatti ricorrono più fa-cilmente ai farmaci (il 19,7% contro il 16,6%degli uomini). Attenzione pero' ai ''consiglidella vicina'', sottolinea Carlo Gargiulo, me-dico di famiglia e consulente della trasmissio-ne di Elisir, che invece sottolinea l'importanza''del rapporto di fiducia tra medico e pazien-te, per non prendere farmaci sbagliati o in mo-do errato, evitando cosi' di danneggiare ulte-riormente l'organismo''. E sul fronte delle te-rapie arrivano anche nuove classi di antidolo-rifici da temere meno. ''Rispetto ai tradizionaliFans i nuovi inibitori delle Cox-2 hanno un mi-gliore profilo di efficacia e tollerabilità rispet-to ai tradizionali antinfiammatori non steroi-dei. Specie nel trattamento delle malattie reu-matiche'', conclude Dario Manfellotto, coor-dinatore scientifico e dirigente medico dell'o-spedale Fatebenefratelli di Roma che ha riba-dito i risultati dello studio Volare realizzato dal-la Fadoi. (Adnkronos)

Un inglese di 53 anni e' stato bandito, per effetto di un'or-dinanza del tribunale, da tutti gli ospedali, i centri di cura ele cliniche in Inghilterra e in Galles per via del suo compor-tamento oltraggioso nei confronti del personale medico esanitario.Norman Hutchins, questo il suo nome, avrebbe abusato ver-balmente e fisicamente di 47 dipendenti del servizio sanita-rio britannico pubblico (NHS) solo negli ultimi 5 mesi, se-condo quanto riferito ai magistrati di York. I responsabili del-la sicurezza nelle strutture del NHS hanno chiesto il provve-dimento in seguito a un episodio nel quale Hutchins era ar-mato di coltello. Il bizzarro comportamento dell'uomo, cheha una fissazione per le mascherine sanitarie e pare contat-tasse continuamente enti ed ospedali per procurarsele, eracominciato già 15-16 anni fa, ma e' peggiorato negli ultimitempi. Il presidente della sicurezza del NHS, Bill Darling, ha accol-to con soddisfazione la misura senza precedenti, che vietaa Hutchins di accedere o contattare anche per telefono strut-ture sanitarie pubbliche o private in Inghilterra e Galles, com-presi studi medici o dottori della mutua. Darling ha defini-to il provvedimento ''necessario'' per la tutela del serviziosanitario e della salute dei cittadini. (ANSA)

Da Genova speranze per linfomie leucemia

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Il costante sviluppo della ricerca scientifica ha per-messo di individuare un numero sempre maggio-re di esami diagnostici allo scopo di monitorare

l’insorgere di alcune patologie più o meno gravi adanno del feto.Questo vale, in modo particolare, con riferimento agliaccertamenti che la moderna scienza mette a dispo-sizione delle donne incinte: numerosi, infatti, sono gliesami di routine ai quali è opportuno sottoporsi.Ma che cosa succede se il medico non è in grado didiagnosticare una patologia del nascituro? E’ chia-mato a risponderne ed in che termini?Recentemente un simile caso è stato oggetto di unasentenza della Corte di Cassazione. I genitori di un bambino nato con gravi patologie han-no citato in giudizio il ginecologo che ha assistito lamadre durante la gravidanza, sostenendo che egli nonavesse impiegato la dovutadiligenza nell’esaminare i re-ferti delle ecografie effettua-te prima della nascita, vanifi-cando la funzione di preven-zione primaria e secondariaalle quali tali accertamentipossono contribuire.La Corte di Cassazione, consentenza n. 6735 del mag-gio 2002, ha sancito la re-sponsabilità del medico cu-rante per non aver posto inessere i necessari esami cli-nici per la diagnosi preventi-va di particolari patologie delfeto. Più specificamente, iGiudici hanno affermato che,nel caso esaminato, “la re-sponsabilità del ginecologoderiva dall’inadempimentoad una obbligazione di na-tura contrattuale – rilevare lecondizioni del feto e formu-lare la corrispondente dia-gnosi, impiegando in ciò ladiligenza e perizia richieste”. Ha, inoltre, sostenuto la Cor-te che la negligenza del me-dico nell’esercizio della suaprofessione ha impedito alladonna di conoscere il realestato di salute del bambinoche portava in grembo e,conseguentemente, di deci-dere se portare a termine la

gravidanza, preparandosi a far fronte alle esigenzedel nascituro, o se interromperla.Occorre precisare che, nell’ipotesi sottoposta alla no-stra attenzione, il risarcimento del danno da parte delginecologo è dovuto non per la sola circostanza del-la nascita di un bambino con gravi patologie, bensìper il fatto che la madre non è stata per nulla infor-mata dell’esistenza di queste malattie e non ha po-tuto, quindi, scegliere consapevolmente e liberamentese continuare o meno la gravidanza.In altri termini, quel che viene tutelato è il diritto del-la madre di poter conoscere lo stato di salute del na-scituro, la cui lesione, come insegna questo caso, com-porta la responsabilità del medico ai sensi dell’art.1218 cod. civ.

(*) del Foro di Milano

34L’A

VVO

CATO Quando il ginecologo

deve risarcire

Una madre non fu informatadal medico che il figlio cheavrebbe partorito eraaffetto da gravi patologie,non potendocosì sceglierese continuare o menola gravidanza

a cura dell’Avv. Pasquale Dui (*)

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35 MO

STREFAENZA Jiki. Porcellana giapponese traOriente e Occidente dal 1610al 1760– fino al 7 novembreMostra dedicata alla porcellanagiapponese prodotta nei secoliXVII e XVIII, in parte per i nobiligiapponesi ed in parte su com-missione per il mercato europeoMuseo Internazionale delle Ce-ramiche telefono: 02 77406302

FIRENZE I giardini delle regine– fino al 31 agosto L’esposizione è dedicata alla rap-presentazione e ricostruzione delmito di Firenze nell’ambiente pre-raffaellita e nella cultura ameri-cana fra Ottocento e NovecentoGalleria degli Uffizitelefono: 055 2654321 www.polomuseale.firenze.it

FIRENZE Stanze segrete. Raccolte percaso– fino al 26 settembre Questa esposizione è la secondatappa dell’itinerario attraverso lecollezioni mai viste di Palazzo Ric-cardiPalazzo Medici Riccarditelefono: 055 2760340

FIRENZE Vitrum. Il vetro fra arte escienza nel mondo romano- fino al 31 ottobre Oltre quattrocento reperti ar-cheologici delle più svariate fog-ge e colori provenienti per lamaggior parte da Pompei testi-moniano insieme ad alcuni affre-schi l’importanza del vetro nel-l’antichità romanaGalleria degli Argentitelefono: 055 2654321 - 055290383

LIVORNO I tesori del mare. Trasparenze,miti e suggestioni– fino al 25 luglio Suggestiva mostra che raccoglieoltre centocinquanta opere tra di-pinti, sculture, vetri, ceramiche,arazzi e reperti archeologiciI Granai di Villa Mimbellitelefono: 058 6808001

MILANO L’ultimo Caravaggio. Il Marti-rio di Sant’Orsola restaurato– dal 2 luglio al 29 agosto Grazie ad un impegnativo re-stauro, viene restituita all’ammi-razione generale il capolavorodella stagione estrema dell’arti-staPinacoteca Ambrosiana telefono: 800 201782

PISTOIA Marino Marini– fino al 4 settembre La rassegna composta da ses-santa pezzi, sculture e disegni,molti dei quali inediti, si proponedi approfondire la conoscenza ar-tistica di Marini, protagonista in-discusso del NovecentoMuseo Marino Marinitelefono: 0573 30285

ROMA Giorgio Armani. Retrospetti-va– fino al 1° agostoOltre cinquecento abiti e docu-menti illustrano l’evoluzione te-matica dello stilista nel corso de-gli ultimi tre decenniTerme di Dioclezianotelefono: 06 4880530

SENIGALLIA (AN) I Della Rovere. Piero dellaFrancesca, Raffaello e Tiziano– fino al 3 ottobre Una serie di iniziative illustranoper la prima volta i fasti della ce-lebre dinastia che succedette dal1508 ai Montefeltro: l’illuminatasignoria dei Della RoverePalazzo del Ducatelefono: 071 64558

TORINO Arte buddhista e tibetana. Deie demoni dell’Hymalaya– fino al 19 settembre La mostra, una delle più comple-te finora presentate in Italia, of-fre al pubblico oltre duecento og-getti che permettono di avvici-narsi all’affascinante cultura ti-betana Palazzo Bricherasio

TRENTO Menardo Rosso– fino al 22 agostoLa mostra costituisce l’occasioneper riportare l’attenzione sul gran-de scultore e su alcuni lavori ine-

diti legati a ricerche degli ultimianniMuseo d’arte moderna e con-temporaneatelefono: 0461 986138

TRENTO Guerrieri, Principi ed Eroi frail Danubio e il Po. Dalla Prei-storia all'Alto Medioevo– fino al 7 novembre I segni distintivi del potere, delrango e del lusso nelle Alpi e nel-le pianure attraversate dal Danu-bio e dal Po, dalla più antica Prei-storia, fino all'Alto MedioevoCastello del Buonconsigliotelefono: 0461 492803 – 492846

VENEZIA Turner and Venice– dal 4 settembre al 23 gennaio2005Oltre centoventi opere docu-mentano l’intensa relazione delgrande artista inglese con la cit-tà lagunare: visitata in età matu-ra, per breve tempo e solo tre vol-te, Venezia lascia nell’opera diTurner una traccia indelebile sutemi di capitale interesse, in par-ticolare per quanto riguarda ilrapporto con la luceMuseo Corrertelefono: 041 5209070

Mostre ed esposizioni in Italiaa cura di Anna Leyda Cavalli

Claude Monet,Femmes au jardin,

particolare

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I l gruppo Cir-food e gli “Inviati della solidarietà-Giornalisti Tv” hanno promosso una nuova ini-ziativa: salvadanai nei ristoranti self service a so-

stegno delle famiglie di persone colpite da malattierare. Il gruppo Cir-food, infatti, provvederà a mette-re a disposizione dei clienti, nei propri ristoranti, gros-

si salvadanai sponsorizzati dal logo “Uniamocir”. L’i-niziativa sarà avviata in tutta Italia a maggio,dureràsino ad ottobre e si concluderà con la formale con-segna dell’importo raccolto alla Federazione nazio-nale “Uniamo” che è impegnata nella tutela dei di-ritti delle persone affette da malattie rare.

al ristorante per beneficienzaSolidarietà e cibo. E’ diventata una moda alla quale non possono sot-trarsi i giornalisti. Si andrà, dunque...

Il Consiglio di Amministrazione delle Poste Ita-liane sta “chiudendo” il secondo anno di utilidella sua travagliata storia con una serie di im-

portanti iniziative per il cittadino. Fra queste si se-gnalano il Bancomat del pensionato, un nuovo ser-vizio di firma elettronica one shot e l’uscita dellaCarta nazionale dei servizi per accedere alle pre-stazioni sanitarie. Il bancomat del pensionato, adetta di Massimo Sarni, amministratore delegatodi Poste Italiane, permetterà all’utente di avere lapensione automaticamente caricata sulla card indotazione, senza uscire di casa. Questa carta par-ticolare avrà le funzioni di un bancomat qualsiasi

e potrà essere usata per fare acquisti e per prele-vare contanti. L’iniziativa del Bancomat del pen-sionato partirà in modo sperimentale a Imperia, Va-rese, Catanzaro e Viterbo e, se avrà il successo pre-visto, sarà divulgata in tutta Italia. Per certificarefacilmente le pratiche ecco, invece, il nuovo servi-zio di firma elettronica,( primo in Europa ),”targa-to Postecom”. Questo servizio sarà disponibile pertutti i cittadini (purchè muniti di documento di iden-tificazione) negli oltre 4 mila uffici postali sparsinella Penisola. In questo modo ogni pratica saràcertificata e sarà equiparata a quelle inviate per rac-comandata o consegnate a mano.

il Bancomat del pensionatoTutti pensano, o fingono di pensare, alla terza e quarta età e, ogni tanto, ne inventano una come ….

Il ministro all’Innovazione e tecnologia Lucio Stanca haannunciato che,entro tre anni, ogni cittadino italiano inpossesso di un Pc avrà a disposizione “in rete”,oltre al

proprio medico di famiglia, anche una equipe medica spe-cializzata in grado di fare consulti on-line. Il progetto in-teresserà in primo luogo il Sud Italia per poi estendersi,gradualmente, in tutta la Penisola. On line saranno pre-

senti anche servizi di farmaco-vigilanza, formazione a di-stanza, monitoraggio delle prestazioni. Recenti statistichehanno, infatti, dimostrato che i cittadini italiani sono fra ipiù assidui frequentatori di siti web dedicati alla medicinamentre i medici italiani risultano essere ai primi posti nel-le medie europee sia per connessioni ad internet che perl’utilizzo di e-mail.

medici “in rete”

Addio, quindi, a code inutili e faticose agli sportelli…Il processo di moder-nizzazione del Paese continua irrefrenabile e ha investito, coinvolgendoli,anche i camici bianchi. Oggi, infatti, si può parlare tranquillamente di …

I l 2004 è stato proclamato ufficialmente “Anno del Cuo-re”. A tale proposito il ministro della Salute GirolamoSirchia ha “lanciato” una precisa campagna pubblicita-

ria (stampa, radio, tv) per sensibilizzare i cittadini sull’im-portanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari.Viene quindi proposta al cittadino una concreta riduzionedei fattori di rischio attraverso l’adozione di stili di vita sa-lutari (no al fumo e moderazione nel bere e nel mangiare)e l’utilizzo di strumenti quali la Carta del rischio cardiova-

scolare. La campagna “2004 anno del cuore “ è struttura-ta in tre fasi : 1) la fase attuale è dedicata alla promozionedi stili di vita sani ed in grado di salvaguardare sempre e co-munque la salute del cittadino ; 2) nella seconda fase ver-rà attuata una massiccia campagna pubblicitaria su tv egiornali coadiuvata da programmi gratuiti di screening indiverse piazze italiane; 3 ) nell’ultima fase sarà prevista unaforte promozione ed incentivazione dell’utilizzo della so-pracitata Carta del rischio cardiovascolare.

“ 2004 sarà l’Anno del Cuore “Spegnamo il computer e, magari per poco tempo, pensiamo un po’alla nostra salute ricordando che il …

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MIRABILI VARIABILI MANILe mani, che si vuole abbiano cau-sato lo sviluppo dell’intelletto uma-no, entrano in gioco in tutte le at-tività dell’uomo. Dal lontano “ma-nelòquium” del Campo di Marte edei circhi romani fino alla gestuali-tà dei moderni spettacoli televisivie dei telegiornali, al di là di qual-siasi silenzio o schiamazzo, le ma-ni sono anche un efficace mezzodi comunicazione capace di salu-tare, invocare, blandire, ricordare,incoraggiare, offendere.Con le sue liriche Mario Benattisembra aver riscoperto l’importan-za delle mani che, oltre al gesto eall’operosa attività di cui sono ca-paci, svelano il nostro carattere, ri-velano il nostro stato di salute, tra-discono le nostre emozioni. Così,ispirandosi ad esse, ha compiutouna sorta di rivoluzione copernica-na: le mani hanno preso il postoche prima, al centro dell’arte poe-tica, deteneva il cuore.www.bookeditore.it Euro 10,50.

SARA’ UNA MERAVIGLIOSAPRIMAVERAStephan Tanneberger, ha fatto pro-prio il concetto di “eubiosia”, cioèla buona vita, avanzato dall’on-cologo prof. Franco Pannuti incontrapposizione a quello più no-to di eutanasia. Il messaggio pro-posto è che, se si garantisce un’a-deguata assistenza nella lotta con-tro il dolore, l’eubiosia è possibileanche per i malati terminali deipaesi sottosviluppati, per i qualimanca tutto, non solo l’ospedalee gli antidolorifici, ma spesso an-che un semplice letto. I casi narrati in questo volume so-no quelli che più hanno segnatol’autore nel corso della sua attivi-tà professionale prima nella Re-pubblica Democratica Tedesca, poia Bologna, dove opera per l’asso-ciazione Nazionale Tumori. Impe-gni che lo hanno portato in diver-

se parti del cosiddetto terzo mon-do. Queste storie, benché diversetra loro, sono accomunate da unaeguale esperienza di dolore e so-prattutto di speranza. Esse solle-citano il lettore alla solidarietà e loportano alla consapevolezza chepersino quando sembra non es-serci più nulla da fare è ancorapossibile portare un valido aiuto. EDB, Bologna, E 11,00.

DIALOGHI CON L’ESSEREIl titolo che Gian Manlio Giantur-co ha dato al suo libro evidenziacon interessante compiutezza l’in-dagine introspettiva di questa suanuova fatica letteraria.Le quattro prose di cui si compo-ne il testo segnano il tragitto in-teriore da lui seguito per ritrovarela propria individualità in una ri-cerca che vuole dar conto anchedella realtà emotiva e sociale in cuisi dibatte l’uomo occidentale mo-derno.Adottando un linguaggio collo-quiale, che a volte diviene poeti-co, e includendo nel testo per unmaggior chiarimento dei passi piùcomplessi intere poesie, tratta mol-ti problemi dibattuti nella nostrasocietà con un atteggiamento stoi-co che li sottrae alle trite enuncia-zioni ideologiche dei nostri tempie ne offre una interpretazione piùcomprensibile ed umana .Al fine di contrastare le incertez-ze e le insoddisfazioni dell’uomod’oggi, in quest’opera egli auspi-ca un ritorno alla spiritualità e unarivalutazione dell’arte, in partico-lare della poesia, alla quale attri-buisce l’importante missione so-ciale di favorire lo sviluppo di unumanesimo integrale, che per-metterebbe all’uomo moderno diconvivere armonicamente con sestesso.A. Guida Editore, Napoli, E 7,50.

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Libri ricevutiLibri ricevutiLibri ricevuti Giuseppe AutelitanoAMICIZIA, AMORE, COMPORTA-MENTI Operazione encomiabile quella diaver riproposto con questo libro leespressioni greche e latine tutto-ra usate nel nostro linguaggio quo-tidiano e ancor più meritevole èaverne curato una traduzione ag-giornata che ne recupera i signifi-cati originali.Giovanzana Fratelli, Cisano Ber-gamasco.

Antonio EpifanioGENERAZIONE DISPERATA GENE-RAZIONE SENZA DIO Contro la negazione di Dio, dive-nuta per le nuove generazioni fe-nomeno di massa e causa di ma-lessere spirituale, psicologico, fi-sico e sociale, di vuoto esistenzia-le e di noia del vivere, il libro pro-pone una riscoperta della religio-sità in chiave terapeutica per ar-ginare il male della “civiltà dellamateria”.CISU, Roma, E 16,50.

Pietro MartignoneSTIMA E RISARCIMENTO DELDANNO ALLA PERSONAE’ la quarta edizione del testo sul-la responsabilità civile e le assi-curazioni impostata in forma sem-plice e chiara anche per i non ad-detti ai lavori. Questo volume è ag-giornato agli ultimi decreti emana-ti dai ministeri della Salute e delleAttività Produttive.ED. Giuridiche Simone, Napoli, E 16,50.

Sandro TottiIL MARTIRIO DI UN PAPAUna dettagliata e documentata in-dagine, nonché un importante ag-giornamento storiografico sull’i-gnobile deportazione di Papa PioVI a Valenza, in Provenza, da par-te del governo rivoluzionario dellaRepubblica Francese. Il libro beneillustra anche la mite figura di que-sto grande Pontefice.Il Cerchio, Rimini, E 11,00.

in breve

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RECENSIO

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39HO PAURAAncora qualche decennio fa si ri-fuggiva dall’andare negli ospeda-li considerati un luogo di dolore edi morte. Le famiglie che avevanoun componente tornato dall’o-spedale erano guardate con so-spetto quasi fossero portatrici diuna tara ereditaria.Oggi vi si corre sempre con mag-giore frequenza e, anche se qua-lunque ospedale può andare be-ne per gli interventi più semplici,per quelli gravi, o nei casi in cuipuò verificarsi un aggravamentoimprovviso, sarebbe bene trovarsisubito in una struttura pienamen-te efficiente.Per questo motivo Fabio Verlatosostiene che il Servizio sanitarionazionale va rivisto e moderniz-zato, che vanno istituiti controllidella qualità e che gli ospedali conmeno di 120 posti, dopo aver co-involto i cittadini con pubblici di-battiti, dovrebbero essere chiusi oriconvertiti.Con le otto drammatiche storieraccontate in questo libro, egli vuo-le rendere emotivamente parteci-pi i medici e la gente comune del-la realtà sanitaria di oggi e far ca-pire dove è meglio farsi curare eperché. I diritti d’autore sono devoluti a“Padova Ospitale” impegnata aridurre il disagio ospedaliero deipazienti.Ed. Biblioteca dell’Immagine, Por-denone, E 12,00.

MAREEE’ la prima raccolta di poesie di Va-leria Petrucci. Queste liriche, ca-ratterizzate da una sorta di levitàonirica e da un fantasioso turbiniodi immagini che descrivono ideo-graficamente il mutevole alternarsidei sentimenti del suo animo, sug-gestionano il lettore e lo impe-gnano nella decifrazione dei lororeconditi significati.Gli slanci amorosi, i ricordi, le spe-ranze, il suo amore per la naturae per la vita sono avvolti da un alo-ne di nostalgia, di dubbio, di ama-rezza e di rimpianto che si diffon-de tra i suoi versi come un ventoche non si fa mai impetuoso, maspira su di essi a mo’ di piacevolebrezza, come l’alito appassionatodegli slanci e dei sogni della gio-ventù.Consulta, Reggio Emilia, E 10,00.

DAI BALILLA AI CAMICI BIANCHIIl prof. Pompeo Cagini racconta inquesto libro trent’anni della sua vi-ta, da quando era bambino aquando iniziò la professione di me-dico pediatra, fornendo parecchiaccenni anche delle epoche suc-cessive.Un libro interessante perché, nar-rando di sé e della propria fami-glia, l’autore offre uno spaccatodella vecchia Perugia, dell’epocafascista, della società di allora edella semplicità di vita degli adul-ti e dei bambini degli anni prece-denti alla prima guerra mondiale.I fatti sono esposti con la sempli-cità e l’immediatezza del testimo-ne che li ha conosciuti e vissuti.Questo modo di raccontarli coin-volge e rende emotivamente par-tecipe il lettore a cui è dato cono-scere, oltre ai parenti del Cagini ei luoghi della sua vita, i cambia-menti avvenuti nel capoluogo um-bro e indirettamente nella societàitaliana, i vecchi giochi dei fanciulli,l’organizzazione dei Balilla, le co-lonie estive, com’era la scuola el’università, gli avvenimenti stori-ci più importanti e numerosissimipersonaggi che hanno animatoquell’epoca che l’autore ricordacome un tempo, malgrado tutto,felice.Volumnia Editrice, Perugia e 12,00.

PARADOSSALMENTETombor, pseudonimo del dottorTommaso Borgia, ripropone anchecon questo libro le sue meditazio-ni sull’uomo e su i diversi atteg-giamenti dell’animo umano in for-ma di massime e aforismi.La visione del mondo di Tombor èpiena di arguta comprensione peri sentimenti e i comportamenti de-gli uomini e non è priva di una pro-fonda saggezza. I suoi detti col-gono ed evidenziano insospettatitratti della realtà e verità nascostetramite il gioco delle parole, l’ac-costamento di concetti contra-stanti e lapalissiane evidenze cheparadossalmente, secondo la piùschietta accezione medica di que-sto termine, fanno vedere comenella vita tutto possa essere veroo verosimile.Il suo è un libro serio e brioso chefa meditare rilassando.Editrice Salentina.

Mario AlpiIL PETTINE BIANCOLibro ripartito tra storie vere estorie immaginarie. I raccontidella prima parte, dal tratto au-tobiografico già sperimentatodall’autore, piacciono perché benromanzati, quelli della secondaparte perché, quantunque in-ventati, propongono argomenti dicomune e facilmente percepibi-le quotidianità.Aracne Editrice, Roma, E 10,00

Francesco M. ChianconeCIBI E SAPORI DEL ‘500Desiderando condividere con ilettori il piacere di sfogliare un li-bro antico, l’autore ha curato lariedizione di un “herbario” delcinquecento e, con l’occasione,commenta per loro le opinioniche gli antichi avevano dei varialimenti, il modo di cucinarli e leproprietà che ritenevano aves-sero sulla salute dell’uomo.Palombi Editori, Roma, E 15,00.

Bruno VidalTAQUINOElegante volume nel quale si al-ternano pensieri e giudizi perso-nali e citazioni di autori famosi.Un “taccuino” di epigrammi,massime, apoftegmi, aforismi,raccolti in ordine alfabetico cheformano un sunto critico di ciòche è stato pensato nel mondoed esprimono l’arguzia e la cul-tura dell’autore.Edizioni del Confine, Udine, E 8,00.

Salvatore BassottoL’ANGELO DEI PENSIERILibro di racconti nei quali l’auto-re, oltre alla meticolosa osser-vazione del mondo, al richiamodei ricordi del passato e delleemozioni del presente dà liberosfogo a fantasie intellettuali e im-magini sognate.Ediz. Culturali Accademia It. GliEtruschi, Vada (LI)

in breve

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PresidentiF. Carta - A. Serra

DirettoriB. Lumbroso - G. Spano

InformazioniSegreteria Scientifica

Prof. Bruno LumbrosoTel. 06.37.51.80.08

Fax 06.37.20.453

Segreteria OrganizzativaPROGRESSI IN MEDICINA S.r.l.Via Bartolomeo Gosio, 10200191 Roma - Telefax 06.333.82.27 e-mail: [email protected] web: www.progressinmedicina.itE.C.M.È stata inoltrata domanda al Ministerodella Salute per i crediti formativi progettoECM per la categoria medici oculisti

Le notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioniscientifiche, devono essere rese note alla redazione del giornale

dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite postaall’indirizzo Via Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo

[email protected]; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793. Peresigenze tipografiche si invita a trasmettere testi sintetizzati in circadieci righe. Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.

OCT E MICROPERIMETRIA

AVVISO PER I MEDICI E LE SEGRETERIE ORGANIZZATIVE

SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA 1873-2003

GIORNATA CELEBRATIVA DEL 130° ANNO

DALLA FONDAZIONEIn collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia

e l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Modena

Modena Aula di Facoltà di Medicina e ChirurgiaPoliclinico – 11 settembre

Presidenza: Renzo LodiModeratori: Nicolino D’Autilia Aldo Tomasi

Introduzione: Renzo Lodi

Eolo Parodi Società e Salute nel Terzo MillennioUmberto Muscatello Cinquant’anni di BiologiaMolecolare: l’impatto concettuale e pratico sulla

ricerca e sulla prassi medica.Mario Viganò Dalla scoperta della circolazione al

trapianto di cuore e al cuore artificiale. Marzio Scorsini Nuovi orizzonti della terapia dello

scompenso cardiaco: il trapianto cellulare nellarigenerazione del miocardio.

DiscussioneConclusioni dei moderatori

Consegna degli attestati di partecipazione

Sono stati richiesti i crediti formativi Ecm

Informazioni Prof. Renzo LodiSegreteria Convegno - Cattedra di Cardiochirurgia

Dipartimento Integrato Emergenza – UrgenzaPoliclinico Universitario

Largo del Pozzo, 71 - 41100 Modenatel. 0039/59/4222171 – 4222412 – 372002

fax 0039/59/360159e-mail: [email protected] [email protected]

Cagliari, 11 SettembreCAESAR’S HOTEL

S.I.E.S. – Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica

Bologna, 17-18 Settembre

MESOTERAPIA E MICROTERAPIAE.C.M. - Educazione Continua in Medicina:

evento accreditato (11 pt)Docenti: Prof. Antonino Di Pietro - Dr. Claudio Trainotti

Durata: 1 stage di 12 ore

Bologna, 18-19 Settembre

MESOTERAPIA ANTALGICA MIRATAE.C.M. - Educazione Continua in Medicina:

evento accreditato (9 pt)Docente: DR.FRANCO PAOLINI, medico chirurgo,

Roseto degli Abruzzi Durata: 1 stage di 12 oreInformazioni: Segreteria Organizzativa:

VALET S.R.L. - Via dei Fornaciai 29/b – 40129 –BolognaTel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40

E-mail: [email protected] – Web site: www.valet.it

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Azienda Sanitaria Locale n. 4 “Chiavarese” - Presidio Ospedaliero di Lavagna “Chiavarese”

DISTURBI RESPIRATORI NEL SONNO DEL BAMBINO

sabato 25 settembre

FONDAZIONE MEDIATERRANEO - Via Portobello,14 – SESTRI LEVANTE (GENOVA)Il Corso si prefigge di approfondire la conoscenza dei

Disturbi Respiratori nel Sonno (DRS) in campo pediatricoed è rivolto ai Medici Logopedisti, Infermieri pediatrici e

professionali, Tecnici di neurofisiopatologia.

Richiesto l’accreditamento ECM per medici, infermieri,logopedisti e tecnici di neurofisiopatologia.

Informazioni: Segreteria ScientificaSC Pediatria e Neonatologia – ASL 4 – LAVAGNA (GE)

Tel. 0185 329644; e-mail [email protected](Dr. C. Beluschi, Dr. F. Pendola, Dr. S. Babbini)

Segreteria OrganizzativaUfficio Formazione ed Aggiornamento ASL 4Tel 0185 329351; e-mail [email protected]

(Dr. R. Santi, Dr. E. Molinaro)

CON

GRESSI

Università degli Studi di FerraraGruppo Operativo Emilia-Romagna Menopausa – GOERM

MEDICINA DEL CLIMATERIO“Tutela della salute della donna in menopausa:

l’olio di oliva nella dieta mediterranea, aspetti nutrizionali e di prevenzione cardiovascolare”

Presidenti: Prof. G. Mollica (Ferrara), Prof. D. De Aloysio (Bologna)

24 Settembre - Sala Convegni Tenuta Moreno– Mesagne (Brindisi)

INFORMAZIONISegreteria Scientifica-Organizzativa:Prof. F. S. Pansini – Dr.ssa G. Bonaccorsi

Centro Menopausa Osteoporosi Università di FerraraTel 0532 742253 – Fax 0532 747038

Email: [email protected]. GC. Locorotondo – Casa di Cura Salus – Brindisi

Tel. 0831-518800-508114-581505Richiesti i crediti ECM per Medici e Ostetriche/i

CHIRURGIA IMPLANTARE E PROTESI SU IMPIANTI24-25 settembre - 26-27 novembreRoma, Jolly Hotel Villa Carpegna - Centro Congressi

Prof. Felice Roberto Grassi - Prof. Enrico Gherlone

Obiettivi del Corso: Fornire ai partecipanti gli elementiessenziali per poter affrontare casi di terapia implantare,sia sotto un profilo chirurgico che sotto un profilo prote-sico.Particolare attenzione sarà posta alle Tecniche ingrado di ottimizzare l’aspetto Estetico delle riabilitazioniimplantoprotesiche. Impianti osseointregrati: base delsuccesso.Indicazioni protesiche. Controindicazioni assolu-te e relative.

Informazioni: Segreteria OrganizzativaESA - p.zza Vespri Siciliani, 18Tel. 06 44238395 - Fax 06 44238758Sito web: www.esacard.ite-mail: [email protected]

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Università Cattolica del Sacro Cuore

CHIRURGIA LAPAROSCOPICAPER CHIRURGHI GENERALIDirettore Scientifico Prof. Ignazio Massimo Civello Coordinatore Dr. Roberto TacchinoDate 3a edizione: 23-24-25 settembre4a edizione: 25-26-27 Novembre

Il corso si articola in tre giornate e comprende una parteteorica ed una parte pratica:• La parte teorica è finalizzata alla familiarizzazione deipartecipanti con la strumentazione laparoscopica e con lemetodiche di utilizzo della stessa. Vengono inoltre illustrati ipassi fondamentali di ciascuno degli interventi da praticare. • La parte pratica prevede due turni operatori di tre ore neiprimi due giorni ed uno nel terzo giorno per complessive 24ore di attività per gruppo (18 di pratica chirurgica, 6 alsimulatore per ciascun corsista).Verrà dato ampio spazio non solo alle tecniche di dissezione,ma anche alla parte ricostruttiva e alla sutura laparoscopica,particolarmente difficile per chi inizia questo tipo di chirurgia.

La Commissione nazionale per la formazione continua inmedicina (ECM) ha accreditato il corso assegnando 27 creditiformativi per i medici partecipanti.

INFORMAZIONI: http://www.rm.unicatt.it/formazionepermanente/laparoscopicsurgery

Segreteria Scientifica Dr. Augusto VENEZIANITel. 06.30155133 – cell. 360 805317Dr. Maurizio FOCOTel. 06.30155133 – cell. 339 5066677Segreteria OrganizzativaServizio Formazione PermanenteTel. 06.30154886 - 30155146 - fax: 06.3055397email: [email protected]

Milano 1 - 2 Ottobre

VI CONGRESSONAZIONALE S.I.C.O.P.Sede: Centro Congressi Casa di Cura S. Pio X

Presidente: Jacques Mégevand

Topics: I SESSIONE L’ernioplastica inguinale nell’era“tension free”: approcci a confronto (Diretta dallasala operatoria); II SESSIONE Dall’emorroidectomia

alla prolassectomia: solo nuove tecnologie oevoluzione concettuale (Diretta dalla sala operatoria);

Lettura Magistrale Resezioni epatiche e RFTA neitumori primitivi e secondari del fegato; III SESSIONE

Le verità nascoste dietro la telecamera. Complicanzein chirurgia mini-invasiva; IV SESSIONE La

responsabilità professionale del Chirurgo e strumentidi tutela in caso di denunce infondate.

InformazioniSegreteria Scientifica L. Lenisa, M. Andreoli, L.Mascheroni, A. Rusconi-Casa di Cura S. Pio X di

Milano-tel. 02/69516321e-mail: [email protected]

Segreteria Organizzativa Studio P.R. & Congressi diAlessandria-tel. 0131/236155-fax 0131/445858

e-mail: [email protected] E.C.M. richiesti.

Societa’ Italiana Alimentazione e SportII° Congresso Nazionale

GENI, ESERCIZIO FISICO

E ALIMENTAZIONE: le tre regole d’oro

della performance sportiva10-11 Settembre

Sala della Muta - Palazzo Ducale Camerino (MC)

Presidenti del Congresso:Prof. Michele Carruba e Prof. Pietro Di Fiore

Informazioni: Segreteria SIASPiazza San Marino, 14 – 90146 PALERMO

[email protected][email protected]

Milano , 24/25 settembre - Hotel Michelangelo

PAZIENTE DISFUNZIONALEMetodologie a Confronto

Dr. Guido Lucconi - Dr. Marco Redana - Dr. Giuseppe Stefanelli

Un momento di formazione importante per chi si occupadella materia e per chi desidera avvicinarsi, approcciando,

in un unico contesto, tre metodologie differenti macomplementari nello studio e nelle applicazioni cliniche.

Accreditamento ECM richiesto

Informazioni Eurocclusion Italiatelefono e fax : 02/6693912 – 348/4105804

Page 45: IL GIORNALE DELLA Previdenza - Enpam

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AZIENDA U.S.L. RM - E

OFTALMOLOGIARoma, 1 Ottobre Coordinatore Dott. G. Boccassini TERAPIE DEI NEOVASI: PDT, TTT E TERAPIE SPERIMENTALIPresidente Prof. B. LumbrosoSede Ospedale Oftalmico Piazzale degli Eroi, RomaInformazioni Segreteria Scientifica Dott. G. Boccassini Tel. 06.68.35.26.52Fax. 06.68.35.27.25 Segreteria Organizzativa PROGRESSI IN MEDICINA S.r.l. Via Bartolomeo Gosio,102 - 00191 RomaTel./fax 06.333.82.27 e-mail: [email protected] sito web: www.progressinmedicina.it

E.C.M. È stata inoltrata domanda al Ministero della Salute per i crediti formativi progetto ECM.

Società Italiana di IpnosiL’IPNOSI NEL CONTROLLO

DEL DOLORE CRONICO3-4 ottobre, 13-14 novembre, 11-12 dicembre 2004 e 15-16 gennaio 2005

Milano, Palazzo delle Stelline – Corso Magenta, 61Direttore: Prof. Giuseppe De Benedittis

A chi è rivolto il corso:Algologi, Anestesisti, Fisiatri, ginecologi, Internisti, Neurologi,

Odontoiatri, Oncologi, Psicologi, PsichiatriPrincipali argomenti trattati: Principi di algologia ed ipnologia

generale – Sindromi dolorose acute e croniche (cefalee, doloreoncologico, dolore neuropatico, algie orofacciali, etc.) – Tecnichedirette ed indirette (ercksoniane) di ipnosi – Principi di analgesia

ipnotica – Strategie e tecniche di ipnositerapia antalgica – Ipnoanalisi.Docenti: Giuseppe De Benedittis, Guglielmo Gulotta, Camillo Loriedo,

Consuelo CasulaInformazioni Segreteria scientifica

Prof. Giuseppe De Benedittis, tel. 02 55035518 – 02 55033624Fax 02 55035518 – 02 76111312

e-mail: [email protected] organizzativa R.M. Società Congressi

Via Ciro Menotti, 11 - 20129 Milanotel. 02 70126308 fax 02 7382610 - e-mail: [email protected]

CON

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Azienda Ospedaliera “Ospedale San Carlo Borromeo”

IPNOSISala Conferenze Ospedale San Carlo Borromeo- Milano15-16 ottobre, 5-6 novembre, 10-11 dicembre 2004, 14-15 gennaio 2005

Diretto a medici, psicologi, psicoterapeutiL’ipnosi costituisce una tecnica valida e moderna di trattamento, un ausilionon trascurabile nel trattamento di malattie organiche considerate dalpunto di vista dell’unità mente/corpo. Intervenendo sia sul corpo che sullapsiche l’ipnosi getta attualmente un ponte tra biologia, psichiatria epsicoanalisi particolarmente con lo sviluppo della psiconeuroimmunologia.

Direzione: L. Merati, R. Weilbacher

Informazioni Segreteria scientifica L. MeratiCentro di Medicina Psicosomatica A.O. “San Carlo Borromeo”Via Pio II°, 3 - 20153 Milano tel. 02 40222863 - e-mail: [email protected] organizzativa Associazione del Labirinto srlVia Rubens, 19 - 20148 MilanoSig.ra Roberta Iovino Tel. 02 48700 436 - Fax 02 4048435e-mail: [email protected]à richiesto accreditamento E.C.M.

Università di Firenze

DIAGNOSTICA MICROBIOLOGICA E VIROLOGICAFirenze, 1 ottobre – 20 novembre

Sede del Corso: Dipartimento di Sanità Pubblica, Viale Morgagni 48, Firenze.Obiettivi formativi: approfondimento delle conoscenze teoriche e aggiornamenti sulla diagnostica batteriologica,

virologica, micologica e parassitologica; padronanza degli aspetti gestionali, normativi e di sicurezza dei laboratori di microbiologia e virologia.

InformazioniSegreteria Corsi - Dipartimento di Sanità Pubblica

Università di Firenze - Viale Morgagni 48 - 50134 Firenzefax 055 3262446 - tel. 055 3262403

[email protected] del Corso, Prof.Alberta Azzi (e-mail: [email protected])

Sono stati richiesti i crediti formatici ECM

Fondazione Ca’ d’Industria Istituto Geriatrico ComoLOGOS Libera Organizzazione Geriatri Operatori dei Servizi per Anziani

“LE FRATTURE DI FEMORE NELL’ANZIANO:DALLA PREVENZIONE ALLA RIABILITAZIONE”

Sabato 9 ottobreSede: Fondazione Ca’ d’Industria Istituto Geriatrico - Via Brambilla 61 – 22100 Como

Sono stati richiesti Crediti ECM per Medici, Infermieri Professionali, FisioterapistiInformazioni Segreteria scientifica Dott. Giovanni Bigatello tel 031.525771 - e-mail [email protected]

Associazione Medici di origine Straniera in Italia

IL PERCORSO DEL TRAUMATIZZATO

CRANICO GRAVE - LE TENDINOPATIE

2 ottobre, RomaSala Conferenze dell’Ospedale

Sandro Pertini Roma

Presidente del corso Dott. Aodi FoadInformazioni: A.M.S.I.

Sede legale: Viale Libia, 5 c/o I.K.O.R. 00199 Roma

tel./fax 06 86325874 06 86214184tel. 06 23230988 fax 062307030 c/o Studio: tel./fax 06 22428572

sito web: www.amsimed.ite-mail: [email protected] [email protected]

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SCLEROTERAPIA DELLE VARICI ED ESAME ECO-COLOR-DOPPLERE.C.M. - Educazione Continua in Medicina: 43 creditiBologna 17-18 Settembre:I livello – propedeutico al corso: INSUFFICIENZA VENOSAAnatomia, fisiologia e fisiopatologia venosa degli arti inferiori,nozioni di emodinamica - Classificazione delle malattievenose, stadiazione ceap, ambulatorio flebologico - Esameobiettivo flebologico, diagnostica strumentale - Provepratiche con doppler cw, varici, tvs, ivc - Teleangectasie e altrepatologie venose , chirurgia delle varici, scleroterapia, terapiafarmacologica, elastocompressione, riabilitazione vascolareDocente: Dott. Alessandro Frullini, specialista in chirurgiavascolare, Firenze. Durata: 1 stage di 16 ore

Bologna 1-2-3 Ottobre , 15-16-17 Ottobre, 23-24 Ottobre:II livello : SCLEROTERAPIA DELLE VARICI ED ESAME ECO-COLOR DOPPLERAnatomia ed ecoanatomia venosa, emodinamicanell’insufficienza venosa, fisiologia e fisiopatologia venosaPrincipi fisici dell’esame doppler, doppler cw,eco-color-doppler, presentazione di casi simulati, registrazione dei dati,refertazione, varici degli arti inferiori, casi clinici, ambulatorioflebologico, agenti sclerosanti ,altro materiale d’usoTecniche e tattiche di scleroterapia, approccio pratico clinico-strumentale pre-scleroterapia , protocolli di seduteterapeutiche, elastocompressioneTest di valutazione

Docenti: Dr. Attilio Cavezzi, Dr. Alessandro Frullini, ValerioCarigi Durata: 2 stages di 20 ore e 1 stage pratico di 12 ore

Informazioni: Segreteria Organizzativa VALET S.r.l.VIA DEI FORNACIAI 29/B – 40129 –BOLOGNATEL. 051.63.88.334 - FAX 051.32.68.40E-MAIL: [email protected] – WEB SITE: www.valet.it

Fondazione Ariel

PARALISI CEREBRALIINFANTILIMilano, 14-16 ottobre

Sede del CorsoFondazione Ariel – Auditorium

Ist. Clinico HumanitasVia Manzoni, 56 – Rozzano – MI

Direttore del Corso Nicola PortinaroPresidente Onorario Silvano Boccardi

Crediti ECMQuesto Corso ha richiesto alla Commissione

Nazionale per l’Educazione Continua in Medicinal’attribuzione di crediti formativi ed è attualmente in

fase di valutazione.

InformazioniSegreteria Organizzativa

Fondazione Ariel: Luisa MondorioIst. Clinico Humanitas

Via Manzoni, 56 – Rozzano - MITel. 02/8224.2315 Fax 02/82242395 e-mail: [email protected]

Segreteria ScientificaDaria Piazzi cell. 347/660.31.35

e-mail: [email protected]

Seconda giornata Rodigina di Coloproctologia

LE RETTORRAGIERovigo, 1-2 ottobre

“Aula Magna” Cittadella Socio-SanitariaAzienda U.L.S.S. 18

Presidente Fabrizio GaleottiIn fase di richiesta accreditamento E.C.M.

TOPICSLinea Guida Gestionale riguardante le Rettorragie

La Malattia Emorroidaria - Il Cancro dell’AnoLe Neoplasie del Retto

Simposio satellite per il NursingInformazioni

Promotore: Luigi LosaccoChirurgia Generale Ospedale di Rovigo

Tel. 0425 393559 393349e-mail: [email protected]

AZIENDA U.S.L. RM –E - Ospedale Oftalmico

CHIRURGIA ORBITO PALPEBRALE18 Ottobre, Roma

Sede: Ospedale Oftalmico Piazzale degli Eroi,11 - 00136 Roma Presidente Prof. B. Lumbroso

Informazioni Segreteria ScientificaDott. G. Boccassini Tel. 06.68.35.26.52 - Fax. 06.68.35.27.25

Segreteria Organizzativa PROGRESSI IN MEDICINA S.r.l.

Via Bartolomeo Gosio,102 - 00191 RomaTelefax 06.333.82.27

e-mail: [email protected] sito web: www.progressinmedicina.it

E.C.M. È stata inoltrata domanda al Ministero della Salute per i crediti formativi progetto ECM.

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Budapest. Accademia Europea di Dermatologia e VenerologiaLE OPZIONI TERAPEUTICHE NELLA CURA DELLA PSORIASI

L’EADV 2004, lo ‘Spring symposium’ dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venerologia tenutosi a Budapest nei giornidell’entrata nell’Unione Europea dell’Ungheria, ha rappresentato un’ occasione importante per fare il punto sulla psoriasi,

confrontando le ultimissime opzioni terapeutiche già sperimentate e disponibili negli Stati Uniti ma non in Italia. Uno sguardo sulfuturo dei trattamenti di questa malattia della pelle, che colpisce una persona su 50 della popolazione mondiale. La cause esatte

della malattia sono sconosciute, ma si ritiene che abbia una componente genetica, perchè la metà dei pazienti presenta anamnesifamiliare di psoriasi. Per il trattamento della psoriasi è importante considerare la gravità della malattia, il suo impatto sulla qualità

della vita, il rapporto rischi/benefici dei diversi trattamenti e la risposta del paziente alle terapie precedenti. Terapia topica. Malgrado i suoi limiti, la terapia topica rimane il cardine della cura per la maggior parte dei pazienti affetti da

psoriasi lieve. In genere questi trattamenti agiscono in maniera relativamente rapida dopo l'applicazione, sono efficacinell’eliminare le lesioni e sono di norma ben tollerati. Tuttavia, devono essere utilizzate ripetutamente, anche nella stessa giornata,

e non sono in grado di mantenere in remissione la malattia. Fototerapia. Esistono due tipi principali di fototerapia, UVB e PUVA (detta anche fotochemioterapia). La UVB viene spesso

utilizzata nelle forme moderate. Benché la fototerapia sia efficace, è stata associata a casi di tumore cutaneo ed è necessario nonsuperare i tempi di esposizione massima consigliati.

Trattamenti sistemici. Sono disponibili diversi farmaci per uso sistemico, di norma assunti per via orale, per i pazienti con psoriasida moderata a grave che non rispondano alla fototerapia o non possano attenersi al programma di frequenti sedute di

fototerapia necessarie per attenuare le lesioni. Tuttavia, queste terapie sono state associate a effetti collaterali a lungo termine chepossono limitarne l'uso a causa di tossicità, intolleranza, necessità di frequenti controlli di laboratorio.

Terapie biologiche. Tenuto conto dei limiti dei farmaci attualmente impiegati e delle migliori conoscenze della psoriasi, per questamalattia immuno-mediata l'attenzione si è spostata dal ruolo delle cellule cutanee difettose a quello delle cellule T. Ciò ha portato

allo sviluppo di nuove opzioni di terapia biologica che potrebbero far passare dal trattamento esclusivamente sintomatico atrattamenti che bloccano la progressione della psoriasi dalla forma moderata a quella grave. La terapia con efalizumab – non

ancora disponibile in Italia ma sperimentata con successo negli Usa - ha lo scopo di inibire tre processi infiammatori-chiave associatialla psoriasi modulando l'azione delle cellule T, che agiscono direttamente sui cheratinociti. Somministrata mediante iniezione

sottocutanea una volta alla settimana, rappresenta un passo avanti nel trattamento a lungo termine della psoriasi da moderata agrave, considerato che attualmente non sono disponibili trattamenti efficaci e ben tollerati per un lungo periodo di tempo.

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RESSIUniversità di Padova - Dipartimento di ScienzeNeurologiche e PsichiatricheGruppo di ricerca sulle psicoterapie brevi

L’ALLEANZA TERAPEUTICA1-2 ottobre, PadovaInformazioni Segreteria scientificaProf. L.Pavan, Dr. M. Semenzin, Dr. M. Marini, Dr. G.BorgheriniSegreteria organizzativaClinica PsichiatricaVia Giustiniani, 2 - 35128 Padovatel. 049 8213836 fax 049 8755574e-mail: [email protected] richiesti Crediti ECM per psichiatri e psicologi

2 ottobreNEUROFTALMOLOGIA

E STRABOLOGIASede Congresso: “LA NOSTRA FAMIGLIA”

Località Costa –Conegliano (TV)Organizzatori:

Dr. G. PROSDOCIMO – Dr. A.MARTINUZZIIn corso di accreditamento ECM per medici ed ortottisti

Informazioni Segreteria Scientifica:e-mail: [email protected]

Segreteria organizzativa:e-mail: [email protected]

International Academy Laser medicine and surgery

LASER FLORENCE 2004Florence, october 28-30 - Villa Viviani – Viale D’Annunzio 230

President L. Longo, MD - Honorary Committee I Donini, MD; D’Ovidio, MD; A. Hofstetter, MD, I. Kaplan, MD; V. Oswal, MD; M. Postiglione, MD; A. Sona, PhD; W. Waidelich, PhD

Informazioni Organizing Secretariat I.L.M. - Borgo Pinti 57 - 50121 Firenze - tel./fax +39 0552260619 fax only +39 05539069632 - e-mail: [email protected] - sito web: http://www.laserflorence.org

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IOspedale Oncologico Regionale - C.R.O.B. Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata,

Rionero in Vulture - 30 Settembre - 2 Ottobre

DOLORE CRONICO ED ACUTO: FARMACI E TECNOLOGIERELATORI: Tufano R, Eisenach J, DeLeon O, Viscusi E, Beltrutti D, Borrometi F, De Negri

P, Mameli S, Nicotera G, Pulito G, Savoia G.INFORMAZIONI: U.O. ANESTESIA,RIANIMAZIONE E TERAPIA ANTALGICA

[email protected], 0972.726422. Crediti ECM richiesti.

LINEE GUIDA, ASPETTI CLINICI E MEDICO LEGALI24 settembre - Comacchio (Fe) Palazzo Bellini

Informazioni Segreteria scientifica Presidente Mauro Martini Segreteria organizzativa Coordinatore Antonio Di Giorgio

Comitato organizzativo e-mail: [email protected] - telefono: 0533 310686 fax: 0533 310700 L’evento è in corso di accreditamento ECM

Società Italiana di Adolescentologia e di Medicina dell’Adolescenza - Università AmbrosianaLA FORMAZIONE E L’ACCREDITAMENTO DEI MEDICI ADOLESCENTOLOGI ITALIANI

Assisi, 9 ottobre - Domus PacisBoard Scientifico Presidente Giuseppe Rodolfo Brera Vice Presidente Aldo Zanon

Segretario Statutario Maria Grazia ZannoniCorso Pre-Congressuale Il Metodo Clinico sulla persona 6-8 ottobre

Informazioni: Siad Viale Romagna 51 - 20133 Milano tel. 02 2666880 fax 02 2361226e-mail. [email protected]

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Trattamenti e conferme scientifiche al Congresso della Sime

SIME: “UNA SVOLTA PROFESSIONALE,GARANZIA DEI PAZIENTI E DEI MEDICI” Tre questioni ‘politiche’ scottanti, sottolineate dal presidente Carlo A. Bartoletti: l’utilizzo della tossina bo-tulinica negato ai medici estetici, la moda dilagante e incontrollata di integratori e nutraceutici e il ‘rischio-far west’ per le normative sui filler. Ma anche molte novità terapeutiche

Un congresso ‘storico’, che alle importanti novità scientifiche associa anche una grande valenza politica. “Il 30° anno di vita della medi-cina estetica nel nostro paese – intesa come branca di specializzazione interdisciplinare – viene a coincidere con un momento di svoltaimportante, che la nostra categoria deve saper gestire con serietà e fermezza”. Con queste parole Carlo A. Bartoletti, presidente dellaSocietà Italiana di Medicina Estetica, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del XXV Congresso della SIME, riferendosi alla re-cente approvazione da parte del Ministero della Salute dell’uso della tossina botulinica per fini estetici. “Il trattamento con la tossina bo-tulinica a fini estetici verrà prescritto ed effettuato solo da medici specialisti: chirurghi plastici e maxillofacciali, dermatologi e oftalmologiche abbiano frequentato uno specifico corso di formazione, tenuto da esperti nell'utilizzo del farmaco – ha detto Bartoletti – e questolascia con ‘l’amaro in bocca’ tutti quei medici estetici che hanno frequentato Corsi e Scuole pluriennali, di serietà garantita”. Un proble-ma ‘imbarazzante’ che in qualche misura dovrà essere affrontato e risolto, e di questo si sono accorti gli stessi Ordini dei medici. “Per laprima volta la FNOMCeO interverrà ad un nostro Congresso, a testimoniare l’importanza raggiunta dalla SIME e la necessità di apporta-re modifiche normative a garanzia del paziente e della stessa professionalità del medico estetico”. Ma non solo. Altri problemi si affac-ciano all’orizzonte, se vogliamo all’estremo opposto della tossina botulinica: “in questo caso troppe restrizioni per i medici estetici – hadetto Bartoletti - mentre nel caso dei filler, degli integratori alimentari e dei nutraceutici troppo pochi”. Numerose case produttrici, peravere a disposizione filler di lunga durata, hanno immesso sul mercato prodotti ineccepibili dal punto di vista ‘formale’ ma spesso caren-ti di documentazione scientifica, follow up e controlli che ne garantiscano la sicurezza. La mancata capillare sorveglianza sul mercato diqueste sostanze, nasce dalla loro catalogazione non come farmaci ma come dispositivi medico-chirurgici. Sono sempre più numerose lecomplicazioni che riguardano l’uso di filler permanenti, a volte gravi e fortemente invalidanti, e il contenzioso legale è salito in manieravertiginosa e vede quasi esclusivamente il medico come unico imputato. Ma è giusto che siano sufficienti un marchio CE ed un’autocer-tificazione al Ministero della Salute per mettere in commercio una sostanza? Oppure che la mancata comunicazione di incidente al Mi-nistero della Salute sia sanzionata dal magistrato molto più severamente della sanzione che lo stesso comminerebbe ad una società checommercializza un prodotto senza marchio CE? O che il medico sia l’unico imputato, e quasi mai le società produttrici di prodotti chevengono presentati come ‘sicuri, affidabili e comprovati scientificamente?

a cura di Andrea Sermonti

FOCUS SU TOSSINA BOTULINICAE TRATTAMENTO DELLA P.E.F.S.

Anche quest’anno non sono mancate le presentazioni di numerose ‘novità scientifiche’, fiore all’occhiellodella SIME. Vediamo le più importanti

Trattamento delle rughe glabellari. Approvata anche nel nostro paese dall’inizio del mese di aprile, la tossina botulinica potrà essere utiliz-zata anche per il trattamento delle rughe glabellari e alla base del naso. “Si tratta di un trattamento che consente di ridurre sensibilmen-te le rughe di espressione perché agisce direttamente sui muscoli responsabili della loro formazione – ha detto Nicolò Scuderi, direttore

della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma - Iniettandone piccolissime dosi si ottie-ne una sospensione dell’impulso nervoso diretto ai muscoli interessati, lasciando integra la funzionalità di tutti gli altri: una volta che il

muscolo viene rilassato dalla tossina non riesce più a contrarsi e quindi a formare le rughe.Trattamento della P.E.F.S. Lo studio il cui avvio è stato annunciato lo scorso anno al Congresso della SIME “ha fornito risultati scientifica-

mente rilevanti - ha sottolineato Nicolò Scuderi in qualità di Presidente del Comitato Scientifico Internazionale di Ricercasull’Endermologie (Co.S.I.R.E.) - dei quali è stata dimostrata la durata nel tempo. Anzi, addirittura migliorabili con un mantenimento acadenza mensile o quindicinale”. Dopo 16 sedute di trattamento si è registrata un riduzione fino a 3,5 cm della circonferenza della

coscia e una diminuzione del 20 % della ‘buccia d’arancia’. Ancor più eclatanti gli effetti dopo sei mesi con 1 o 2 sedute di mantenimen-to al mese: un ulteriore miglioramento del 43% della circonferenza coscia e –40 % ‘buccia d’arancia’. “Tutte le pazienti sono state sotto-poste– ha confermato Scuderi – a misurazioni della circonferenza e della plica cutanea, dello spessore del derma e dell’ipoderma ecogra-

fia, a misura e analisi delle impronte cutanee e fotografie standardizzate, per evitare differenze nella posizione e nei rilevamenti”.

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Una casa profumata si può rivelarein alcuni casi una vera e propria ca-mera a gas. L’allarme, lanciato dallaprestigiosa US Environmental Pro-tection Agency (EPA) riguarda que-sta volta i diffusori di profumo perambiente. Alcune fraganze, in parti-colare il pinene e il limolene, infattireagendo con l’ozono possono ge-nerare formaldeide (sostanza clas-sificata come probabile canceroge-no) e composti correlati, implicati innumerose patologie respiratorie. L’o-zono viene prodotto a livello del suo-lo quando gli scarichi delle macchi-ne reagiscono con la luce del sole;quindi per innescare questa perico-losa reazione con le fragranze perambienti basta aprire le finestre suuna strada trafficata in una bellagiornata di sole. Ma non solo. È daqualche tempo invalsa l’abitudine diimpiegare all’interno delle case i co-siddetti ozonizzatori, allo scopo di ri-muovere i cattivi odori e di ‘pulire’

l’aria. Questi apparecchi possonogenerare elevati livelli di ozono in-door, ben più alti di quelli considera-ti da questo studio, peraltro realiz-zato in una camera sperimentale.Nessuno inoltre conosce ancoraquali siano i limiti di guardia dell’o-zono al chiuso. Da tutto ciò conse-gue che se si tiene veramente allaqualità dell’aria casalinga convieneprevenire o rimuovere i cattivi odoripiù che coprirli con sostanze chimi-che potenzialmente pericolose perla salute. Questo mix di ozono e difragranze chimiche nello studio inquestione ha generato la produzio-ne di composti formaldeide-correla-ti alla concentrazione di 50 micro-

grammi/m3, un’esposizione simile aquella riscontrabile in una stanza ap-pena pitturata, con la differenza chenel caso delle profumazioni per am-bienti l’esposizione diventa cronica.Quali soluzioni suggeriscono gliesperti dunque? Oltre a quella ovviadi non mettere nella stessa stanzaozonizzatori e diffusori di profumi perambienti, c’è quella di suggerire aiproduttori dei cosiddetti air-freshe-ner di modificare la formulazione del-le fragranze utilizzate, in modo darenderle meno reattive.(Fonte: Liu, X., Mason, M., Krebs, K.& Sparks, L. . Environ. Sci. & Tech-

nol., pubblicato online,doi:10.1021/es030544b ,2004)

Due ricercatori di laboratorio del National Institute of Viro-logy, parte del Center for Disease Control and Prevention diPechino hanno di recente contratto l’infezione, ancora in cir-costanze da chiarire, e l’hanno trasmessa ad altre sette per-sone. Ma sono soprattutto i risultati di uno studio pubblicatosul Journal of Pathology a destare serie preoccupazioni. Sem-brerebbe infatti che per contrarre questo micidiale corona-virus sarebbe addirittura sufficiente una stretta di mano. Fi-no a poco tempo fa si riteneva che il virus si disperdesse so-lo attraverso le goccioline di saliva e le feci; questo studio hadimostrato la presenza del virus anche nelle urine e nel su-dore dei pazienti. C’è chi suggerisce dunque misure preven-tive ancora più restrittive di quelle attuali - come far indos-sare camici e guanti ai pazienti - e chi invece, come SimonMardel, esperto della gestione clinica della Sars presso l’Or-

ganizzazione Mondiale della Sanità (Oms) getta acqua sulfuoco. A suo dire infatti le misure di controllo dell’infezio-

ne correntemente adottate sono più che sufficienti a li-mitare il contagio. E le statistiche sembrano dargli ra-gione. Mascherine e frequenti lavaggi delle mani sono

peraltro abitudini già consolidate tra quanti hanno a chefare con i pazienti contagiati dalla Sars.

(Fonte: Ding, Y. et al. Journal of Pathology, 203, 622 – 630; 2004)

Ed è ancora allarme Sars

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A Attenti ai deodoranti casalinghi

Un cerotto anti-alcolismoInteressanti novità all’orizzonte per la terapia dell’alcolismo. Un nuo-vo trattamento in cerotti sta per essere valutato da una serie di trial cli-nici. Il ‘cerotto’ anti-craving, inizialmente messo a punto per aiutare lagente a smettere di fumare, si è in seguito rivelato efficace anche peri problemi di alcolismo. Una delle molecole contenute nel cerotto, lamecamilamina, sembra infatti altrettanto efficace nell’annacquare ildesiderio del fumo come quello per l’alcol. Unostudio pilota ha dimostrato che persone abi-tuate a concedersi oltre dieci drink a set-timana, dopo un mese di terapia conmecamilamina, riuscivano a limitarsi asei drink a settimana. Il patch alla me-camilamina si andrebbe ad aggiungereall’armamentario terapeutico attuale, com-prendente il naltrexone e il disulfiram. La me-camilamina è una ‘vecchia’ conoscenza deimedici poiché è stata usata, a partire dagli an-ni ’50, come antipertensivo; questa molecola alivello centrale blocca il rilascio di dopamina ed èquesto l’effetto capace di spegnere il piacere dellasigaretta o del drink. Negli Usa sono oltre 14 milionile persone con problemi legati all’alcol; diversi altri mi-lioni di persone poi si concedono delle sbronze saltua-rie o bevono comunque in modo non salutare. Le Die-tary Guidelines for Americans, pubblicate dal governo sta-tunitense raccomandano di non superare un drink al gior-no per le donne e due per gli uomini; il ‘drink’ equivale a cir-ca 355 ml di birra o a 150 ml di vino o a 44 ml di liquore.

(Fonte:Nature Science Update, aprile 2004)

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Hanno un solo scopo: attirare la no-stra attenzione. Che ci “parlino” dimoda o automobili, di un profumoo di un elettrodomestico il manife-sto cattura il “senso” che forse mag-giormente impegnamo: la vista. Ese il messaggio che vi è stampato èfrutto di uno studio circa il modo mi-gliore di far recepire dall’osservato-re un messaggio (come quasi sem-pre avviene), allora non c’è nienteda fare: non potremo fare a menodi buttare un’occhiata su quellostampato. Multicolori o in bianco enero, schematici o fantasiosi, i ma-nifesti fanno oggi sin troppo partedell’arredo urbano. È impossibile, in-fatti, percorrere a piedi o in auto-mobile le strade delle nostre cittàsenza incontrare manifesti che sem-brano accompagnarci a destinazio-ne. Quasi fossero i singolifotogrammi dello stessofilm che quotidianamen-te (o quasi) cambia sce-neggiatura. Come si legge su “Col-lezionismo minore” diMassimo Alberini, l’im-porsi del manifesto qua-le mezzo di comunica-zione con un vastissimopubblico è un fenomenoche corre di pari passo

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Dai “cartelloni”delle Opere ai manifesti per i prodotti in commercioil passo fu sintroppo breve. Non senzasacrificarela qualità

Arredano le nostrecittà o creanoimpattoambientale? Per gli appassionatidel settore non èquesto il problema.Semmai trovare nei mercatini“pezzi” rari come i primi che vennerostampati alla finedell’ ‘800

non solo pubblicitàManifesti,con lo sviluppo delle tecniche distampa. Questo aspetto non è di po-co conto. Infatti, una cosa è dise-gnare un bozzetto che successiva-mente, grazie alle moderne tecni-che, verrà trasformato in un mani-festo; un altro conto, proprio comeaccadeva agli albori della storia delmanifesto, era disegnare un’imma-gine che successivamente l’artistadoveva essere in grado di riportaresulla pietra litografica. In Italia le origini del manifesto ven-gono ricondotte principalmente al-la Chappuis di Bologna ed alla Ri-cordi di Milano. In particolare, la Ri-cordi, che oggi è nota al grande pub-blico per il settore della musica, nel-l’ultimo decennio dell’ ‘800 avevamesso in piedi un’equipe di perso-ne il cui unico compito era quello direalizzare i cartelloni relativi alle ope-re musicali di cui la Ricordi aveva ac-quistato la proprietà. In questo mo-do si poterono affermare veri e pro-pri artisti, italiani e stranieri, che han-no realizzato manifesti giudicati og-gi veri e propri capolavori. Parliamodel “cartellonista” Giovanni Mata-loni, del tedesco Adolfo Hohensteinche disegnò Tosca, e di LeopoldoMeticlovitz che immortalò MadamaButterfly. Superato brillantementel’esame del cartellone relativo alleOpere, anche la Ricordi passò al ma-

nifesto commerciale. Questa devia-zione fece si che si imposero nel ge-nere nomi quali Aleardo terzi, au-tore dei manifesti per i MagazziniMele di Napoli, e Marcello Dudo-vich (tra gli altri furono suoi i primicartelloni del Campari). Va anche ri-cordato che molti autori della Ri-cordi avevano già lavorato conun’altra famosa officina grafica, lacitata Chappuis, della quale si sonoperse le tracce. Chappuis era un ve-neto di Portogruaro che si era sta-bilito a Bologna dove, nel 1896, ave-va avviato la sua attività. Ebbene,proprio nelle sue officine si era af-facciato Martello Dudovich, il qua-le proprio in quegli anni incappò inuna sorta di “inconveniente del me-stiere”. Accadde, infatti, che era sta-to chiamato a realizzare un manife-sto per un marchio di saponi e chela sua idea fu quella di immortalareuna donna nuda mentre faceva ilbagno in una tinozza. Per quei tem-pi era davvero troppo ed il corpo del-la donna venne coperto da un vi-stoso drappeggio senza il quale erascattato il divieto di affissione. A parte questi episodi che fannoormai parte della storia, vi è statoun periodo in cui il valore artisticodel manifesto fu riconosciuto al pun-to che vi si legarono nomi del cali-bro di Sironi, Fortunato Depero e

De Chirico. Tutto questo,inutile dirlo, fa la felicità deicollezionisti del settore iquali, oltre alla rarità, cer-cano nel manifesto la firmadi un “illustre”. Tanto piùoggi quando le cose sonocambiate ed il manifesto èper lo più quello commer-ciale che pubblicizza, soloper fare un esempio, i co-stumi da bagno nel perio-do estivo. ■■

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MODULO DI ADESIONE E AUTOCERTIFICAZIONEAlla polizza/Convenzione Enpam-Generali - Annualità 31.05.2004 - 31.05.2005

Cognome e nome

Io sottoscritto, avendo esaminato la nuova polizza sanitaria emessa dalla Compagnia “Assicurazioni Generali SpA”, il relazione alla convenzione in corsocon l’ENPAM, DICHIARO di aderire alla polizza per l’opzione: (Barrare con una X la sottostante opzione prescelta - 1 oppure 2):

(A) - Per la validità della mia adesione mi impegno sin da ora a versare la somma da me dovuta di € a mezzo del M.Av che misarà inviato a seguito della ricezione da parte dell’Enpam, del presente Modulo di Adesione.Prendo atto che l’ENPAM, ricevuta la somma da me pagata, la verserà per me a “Assicurazioni Generali SpA”, che darà corso alla copertura assicura-tiva in mio favore con efficacia delle garanzie: a) per il periodo 1/06/2004 - 31/05/2005, se avrò aderito entro il 31.05.2004 e pagato il premio relativonon oltre 10 giorni dalla ricezione del M.Av - b) Dalla data di effettivo mio pagamento del M.Av, in caso di ritardo del pagamento del premio, o di ade-sione tardiva (semprechè Generali in seguito autorizzi e accetti adesioni tardive).Data la natura collettiva della Polizza, autorizzo l’ENPAM ad apportare per me in prosieguo eventuali modifiche di carattere generale alla stessa e a dar-mene valida comunicazione sul Giornale della Previdenza; analogamente, comunicazioni di carattere generale potranno essere validamente inviatedalla Compagnia “Assicurazioni Generali SpA”, presso l’ENPAM.

(B) - Assicurazione dei familiari (coniuge o convivente more uxorio e figli conviventi fiscalmente a carico) - Compilare solo per l’opzione (2) Avendoscelto l’opzione (2), e accettato quanto indicato al punto (A) per quanto all’efficacia delle garanzie, CHIEDO l’estensione della polizza ai sottoindicati mieifamiliari conviventi:

Con riferimento all’art. 1341 c.c., approvo fin d’ora specificatamente le seguenti clausole di polizza: art. 11 (Istituzione della commissione pari-tetica - deferimento di controversia ad un collegio medico arbitrale); art. 12 (Deroga per competenza territoriale dell’Autorità Giudiziaria); art. 13 (Facoltàdi recesso - Tacito rinnovo del contratto in mancanza di disdetta tre mesi prima della scadenza).

(1) Solo per me - al costo di € 100,00Polizza n° 81304230

Codice ENPAM:

Telefono Cellulare:Telefono:

Acconsento NON Acconsento

(2) Per il mio intero nucleo familiare (me compreso) - al costo di € 300,00Polizza n° 81304231

Posta elettronica (e-mail):

Luogo e data

firma per adesione alla polizza

(firma)

Consenso al trattamento dei dati: Con riferimento al Decr. Leg.vo n. 196 del 30.06.2003 Acconsento al trattamento dei dati personali come indicatoai punti 1a); 3b); 5a); 7) dell’informativa pubblicata sul retro.

N.B. per validità dell’adesione sono necessarie tutte e tre le firme

(Barrare con una X l’opzione prescelta) al trattamento dei dati personali per finalità di promozione com-merciale e per quant’altro indicato ai punti 1b); 3c); 4b); 5b); 7) dell’informativa pubblicata sul retro.

(Barrare con una X l’opzione prescelta)Al trattamento dei dati personali per finalità di promozione commerciale e per quant’altro indicato ai punti 1b); 3c); 4b); 5b); 7) dell’informativa pubblicata sul retro.

(firma)

Acconsento/Acconsentiamo NON Acconsento/Non acconsentiamo

Consenso al trattamento dei dati personali e sensibili (valido per l’inclusione dei familiari). Con riferimento al Decr. leg.vo n. 196 del 30.06.2003:Acconsento/Acconsentiamo: al trattamento dei dati personali come indicato ai punti 1a); 3b); 5a); 7) dell’informativa pubblicata sul retro.

(Nome, Cognome e firma dell’iscritto ENPAM)

Nome, Cognome e firma dell’interessato (figlio/a)Nome, Cognome e firma dell’interessato (coniuge o convivente more uxorio)

Nome, Cognome e firma dell’interessato (figlio/a)Nome, Cognome e firma dell’interessato (figlio/a)

Coniuge

Cognome e Nome Data di nascitaGiorno Mese Anno

Figlio/a

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N.B. il presente modulo va spedito alla Fondazione ENPAM casella postale 7216 - 00100 ROMA NOMENTANO✂

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Ai sensi e per gli effetti dell'art. 23 del dec. Leg.vo 196del 30/06/2003 (di seguito denominato testo unico),ed in relazione ai dati personali che formerannooggetto di trattamento, informiamo di quanto segue:

1 - FINALITÀ' DEL TRATTAMENTO DEI DATI -Il trattamento:a) è diretto all'espletamento da parte della Societàdelle finalità di conclusione, gestione ed esecuzionedei contratti e gestione e liquidazione dei sinistri atti-nenti esclusivamente all'esercizio dell'attività assicura-tiva e riassicurativa, a cui la Società è autorizzata aisensi delle vigenti disposizioni di legge;b) può anche essere diretto all'espletamento da partedella Società delle (finalità di informazione e promo-zione commerciale dei prodotti assicurativi dellaSocietà stessa, ricerche di mercato e indagini sullaqualità dei servizi e sulla soddisfazione dei clienti.

2 - MODALITÀ' DEL TRATTAMENTO DEI DATI - il trattamento:a) è realizzato per mezzo delle operazioni o comples-si di operazioni indicate all'art. 1, comma 2, lett. B),del testo unico; raccolta; registrazione e organizzazio-ne; elaborazione, compresi modifica, raffronto/inter-connessione; utilizzo, comprese consultazione, comu-nicazione; conservazione; cancellazione/distruzione;sicurezza/protezione, comprese accessibilità/confiden-zialità, integrità, tutela;b) è effettuato anche con l'ausilio di mezzi elettronicio comunque automatizzati;e) è svolto direttamente dall'organizzazione del tito-lare e da soggetti esterni tale organizzazione, facentiparte della catena distributiva del settore assicurativo,nonché da società di servizi.

3 - CONFERIMENTO DEI DATI - Ferma l'autonomia personale dell'interessato, il con-ferimento dei dati personali, sia comuni sia sensibili,può essere:a) obbligatorio in base a legge, regolamento o nor-mativa comunitaria (ad esempio, per antiriciclaggio,Casellario centrale infortuni, Motorizzazione civile);b) strettamente necessario alla conclusione di nuovirapporti o alla gestione ed esecuzione dei rapportigiuridici in essere o alla gestione e liquidazione deisinistri; c) facoltativo ai fini dello svolgimento dell'attività dicui al punto 1 lett. b).

4 - RIFIUTO DI CONFERIMENTO DEI DATI -L'eventuale rifiuto da parte dell'interessato di conferi-re i dati personali:a) nei casi di cui al punto 3, lett. a) e b), comporta l'im-possibilità di concludere od eseguire i relativi contrat-ti di assicurazione o di gestire e liquidare i sinistri;b) nel caso in cui al punto 3, lettera e), non comportaalcuna conseguenza sui rapporti giuridici in essere -ovvero in corso di costituzione, ma preclude la possi-bilità di svolgere le attività di cui al punto 1 lett. b).

5 - COMUNICAZIONE DEI DATIa) I dati personali possono essere comunicati - per lefinalità di cui al punto 1 lett, a), e per essere sottopo-sti a trattamenti aventi le medesime finalità o obbli-gatori per legge - agli altri soggetti del settore assicu-rativo, quali assicuratori, coassicuratori, e riassicurato-ri; agenti, subagenti produttori di agenzia, mediatoridi assicurazione ed altri canali di acquisizione di con-tratti di assicurazione (ad esempio, banche e SIM);legali, periti e autofficine; società di servizi a cui sianoaffidati la gestione, la liquidazione ed il pagamentodei sinistri, nonché a società di servizi tra cui quelle perl'informatica, per le procedure di archiviazione; per lastampa della corrispondenza e per la gestione dellaposte in arrivo e in partenza; organismi associativi(ANIA) e consortili propri del settore assicurativo;ISVAP, Ministero delle Attività Produttive, CONSAP,UCI, Commissione di vigilanza sui fondi pensione,Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale edaltre banche dati nei confronti delle quali la comuni-cazione dei dati è obbligatoria (ad esempio, UfficioItaliano Cambi, Casellario Centrale Infortuni,Motorizzazione Civile e dei Trasporli in concessione);b) inoltre i dati personali possono essere comunicati,per le finalità di cui al punto 1, lett. b), a società delgruppo di appartenenza, ai sensi delle vigenti disposi-zioni di legge, e a società di servizi specializzate.

6 - DIFFUSIONE DEI DATI -1 dati personali non sonosoggetti a diffusione.

7 - TRASFERIMENTO DEI DATI ALL'ESTERO - I datipersonali possono essere trasferiti verso Paesidell'Unione Europea e verso Paesi terzi rispettoall'Unione Europea.

8 - DIRITTI DELL'INTERESSATO – L’art. 13 del testo unico conferisce all'interessato l'e-sercizio di specifici diritti, Ira cui quelli di ottenere daltitolare la conferma dell'esistenza o meno di propridati personali e la loro messa a disposizione in formaintelleggibile; di avere conoscenza dell'origine deidati, nonché della logica e delle finalità su cui si basail trattamento; di ottenere la cancellazione, la trasfor-mazione in forma anonima o il blocco dei dati tratta-ti in violazione di legge, nonché l'aggiornamento, larettificazione o, se vi è interesse, l'integrazione deidati, di opporsi, per motivi legittimi, al trattamentostesso.

9 - TITOLARE DEL TRATTAMENTO - Titolare del trattamento è la Società che si avvale deiResponsabili.Ogni informazione in merito alla individuazione deiResponsabili del trattamento e dei soggetti cui ven-gono comunicati i dati può essere richiesta al ServizioCentrale Tutela della Privacy, presso la Sede dellaSocietà, Tel. 0415 492 599, Fax 0415 492 235.

GENERALIAssicurazioni Generali S.p.A.

INFORMATIVA Al SENSI DELL'ART. 23 DEL DEC. LEG. N°196 del 30/06/2003

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PENSIONE E ARRETRATI

Signor Presidente,sono il Dott. X. V., chiedo cortesemente di accer-tare quando ho maturato i requisiti per la pen-sione con il relativo importo ed eventuali arretra-ti.Ringraziando anticipatamente, porgo distinti sa-luti.

Lettera firmata

Caro collega,tu hai maturato i requisiti per accedere al trattamentodi anzianità.Sulla base della contribuzione presente sul FondoMedici di Medicina Generale, gli Uffici hanno quan-tificato in circa Euro 1.350,00 lordi mensili (salvo er-rori od omissioni) l’importo della pensione a tutt’og-gi maturata tenuto conto anche del riscatto deglianni di laurea.Ti preciso che i trattamenti di pensione decorronodal mese successivo a quello di cessazione dell’at-tività professionale.Distinti saluti.

Eolo Parodi

ALTRO QUESITO SU DUE PENSIONI

Caro Presidente,sono un odontoiatra, gradirei una risposta a que-sto quesito relativo alle due pensioni: a) Fondo Medici di Medicina Generale; b) Fondo Medici Specialisti Convenzionati Ester-ni;Le due pensioni costituiscono due entità distintee così anche le loro liquidazioni?Ringraziando, gradisca cordiali saluti.

(Lettera firmata)

Gentile dottoressa,ti comunico che gli Uffici hanno quantificato in cir-ca Euro 2.600,00 lordi mensili (salvo errori od omis-sioni) il trattamento mensile a te spettante a caricodel Fondo Specialisti Esterni in caso di cessazionedel rapporto professionale.Ti preciso che il summenzionato importo è stato quan-tificato sulla base della contribuzione attualmentepresente sul citato Fondo, mentre la contribuzioneaccreditata sul Fondo Medici di Medicina Generaledarà luogo ad un autonomo trattamento previden-ziale secondo la specifica normativa regolamenta-re.Distinti saluti.

E.P.

QUI MANCANO CENTO EURO!

Caro Presidente,ho ricevuto il rateo della pensione ENPAM del me-se di marzo 2004. Ho rilevato che l’importo delsuddetto ammonta a Euro 1750,12 a differenzadi quelli dei mesi precedenti che ammontavanomediamente a Euro 1.850.Distinti saluti.

(Lettera firmata)

Caro collega,il rateo di pensione relativo alla mensilità del mar-zo scorso è di importo inferiore a quello che ti è sta-to corrisposto a febbraio, in quanto sulle tue com-petenza sono state effettuate le ritenute per le ad-dizionali regionale e comunale relative ai primi tremesi dell’anno in corso pari, rispettivamente, ad Eu-ro 157,26 (ossia Euro 52,42 x 3) ed ad Euro 40,41 (os-sia Euro 13,47 x 3).Si precisa, infatti, che la regione Marche ha stabi-lito che la misura dell’addizionale regionale IRPEF,per coloro che dispongono di redditi superiori adEuro 15.493,71 ma non ad Euro 30.987,41, sia pari al3,6%, prevedendo, altresì, un importo correttivo pa-ri ad Euro 680,1737.L’addizionale regionale che viene applicata sui trat-tamenti pensionistici che ti verranno erogati nel2004 viene calcolata sulla base dei redditi da ti per-cepiti nel 2003.Alla luce di quanto esposto, l’importo che ti verràtrattenuto nel 2004 è stato determinato applicandoal tuo reddito complessivo relativo all’anno 2003,pari ad Euro 41.089,96, la percentuale sopra indi-cata (Euro 41.089,96 x 3,6%=1.479,24) e detraendodall’importo ottenuto il correttivo (1.479,24-680,1737=799,07).Inoltre, l’ammontare dell’addizionale regionale, pa-ri ad Euro 799,07, verrà trattenuta per un importopari ad Euro 576,66 sulle competenze che ti vengo-no erogate dall’E.N.P.A.M. e per la restante parte,pari ad Euro 222,41, sulle competenze che ti ven-gono corrisposte dall’altra gestione previdenziale.Pertanto, sino al mese di novembre prossimo, suitrattamenti pensionistici che ti verranno corrispo-sti verrà operata una trattenuta mensile pari ad Eu-ro 52,42 (Euro 576,66 annui), per la corresponsionedella predetta addizionale regionale che, a normadelle vigenti disposizioni in materia tributaria, deveessere effettuata dai sostituti di imposta in 11 rate.Invece, per ciò che concerne l’addizionale comu-nale ti verrà effettuata, sempre in 11 rate, una trat-tenuta mensile, in base all’aliquota del comune dix del 5%, pari ad Euro 13,47(ossia Euro 148,17 an-nui).Colgo l’occasione per porgerti cari saluti.

E.P

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L a Bassa California è una pe-nisola che nasce 1600 chi-lometri più a nord dal cen-

tro della California vera, quellaamericana, e corre parallela allamadre terra messicana, da cui lasepara un mare tra i più pescosidel mondo. È la confluenza rug-gente di due mari, l’Oceano Paci-fico e il Mare di Cortès, dal nomedel grande conquistadores spa-gnolo. Fondali ricchi non solo di pescema anche, fino ad una cinquan-tina di anni fa, di ostriche e di per-le preziose. Se ne accorsero primai capitani di ventura e poi i piratied i corsari.Questo paradiso naturalistico re-stò a lungo abbandonato. Lamancanza di strade, il deserto al-ternato ad aspre catene montuo-se e la scarsità d’acqua lo rende-vano difficilmente accessibile al tu-rismo moderno. Radi villaggi di

pescatori sulla costa erano gli uni-ci spettatori delle meravigliose sce-nografie marine: le immense ba-lene grigie che ogni anno torna-vano nelle baie più nascoste peraccoppiarsi o le evoluzioni ac-quatiche di immensi branchi didelfini.Nel maggio del 1940 John Stein-beck, californiano di Salinas, no-leggiò un peschereccio a CaboSan Lucas e risalì la penisola, la-sciando una superba e colorita cro-naca romanzata dei giorni e del-le notti di pesca lungo quelle co-ste allora deserte. La partenza dal-la baia San Luca avvenne di not-te e il buio era totale, allora. Per-fino il faro era spento: funziona-va solo di giorno mediante l’e-nergia elettrica prodotta dalle mac-chine di una vicina fabbrica di ton-no in scatola.La baia, ai piedi del faraglione Elarco de Cabo San Lucas, è rima-

sto senza luci sino a 30 anni fa,quando la fama di quella bellissi-ma fauna marina cominciò ad at-trarre prima i drappelli sparuti diintellettuali innamorati del fanta-stico incontro con la natura comeSteinbeck, poi schiere sempre piùmassicce di americani benestantiaffascinati dalla pesca d’altura odalla possibilità di esercitarsi nelsurf. Poi, più tardi, le masse com-poste da schiere di turisti di tuttoil mondo. Cabo San Lucas, dal piccolo vil-laggio di pescatori che era, è di-ventato una cittadina di vacanza,ricca di alberghi di lusso, negozi eun nugolo di vetturette a tre ruo-te per correre fuori strada.Dallo splendido Hotel Finisterrasi vedevano il mare ed il fara-glione ad arco, fino a che nonhanno costruito un villaggio tu-ristico che copre quasi metà delpanorama. Ad una quarantina di

VIA

GG

I62

“Messico e nuvole”

Ostriche

preziose e

meravigliose

scenografie

marine.

Un paradiso

per turisti

ospiti, oggi,

di alberghi

di lusso

di Mauro Subrizi

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chilometri sulla costa, San Josedel Cabo, altro piccolo villaggiodi pescatori in origine, ha avutouno sviluppo analogo ma più ri-spettoso dell’ambiente, e la na-tura riesce spesso a farsi valeretra un centro turistico e l’altro:fitti palmeti e fiori tropicali di di-mensioni e di colori sconosciuti

ai turisti europei adornano baiee spiaggie dal mare limpido e po-polato di pesci. Quel tratto di co-sta tra i due paesi oggi congiun-to da un’autostrada e servito daun aeroporto, si chiama Il Corri-

doio ed è diventato un concen-trato di capitali nordamericani,giapponesi ed anche italiani, fra ipiù alti dei Tropici: lungo quellepoche decine di chilometri sorgo-no alberghi e villaggi per 250.000posti letto, 6 campi da golf ( tuttie 6 compresi tra i primi 100 delleclassifiche mondiali), più locali not-

turni, ristoranti e bar.Su queste spiagge si sono giratemolte scene del film TROY diWolfgang Petersen con Brad pitt,in questi giorni nelle nostre sale.Per cambiare totalmente scenariobasta allontanarsi di 15 chilome-tri dalla zona ribattezzata Los Ca-bos e risalire verso nord. Cessanoimmediatamente l’elettricità ed ilservizio telefonico, e la natura mu-ta volto. Niente vegetazione tro-picale e niente coltivazioni, ma ter-ra e rocce a perdita d’occhio; undeserto pietrificato.Risaliamo la Bassa California dasud a nord, percorrendo la Mexi-co 1, la strada asfaltata che perquasi tutti i suoi 1710 chilometriè a una sola corsia, spesso invasada coyote e mucche e sempre dis-sestata. Il paesaggio è unico: pas-siamo in mezzo ad un deserto in-terrotto da creste scogliose colordella lava, fitto di cactus alti come

monumenti. Ve ne sono di moltitipi e colori e forme.Dopo una cinquantina di chilo-metri incontriamo il paesino di To-dos los Santos: un piccolo cen-tro con poche decine di abitanti.Un’oasi fresca nel gran bracieredesertico. È composto soprattut-to da una piazzetta con la chiesa,l’edificio comunale e da un cine-ma teatro. Di fronte il Cafè San-ta Fè, conosciuto in tutta la Bas-sa California per la ottima qualitàdel cibo. Proseguendo, dopo qual-che ora si arriva a La Paz, capita-le della bassa California del Sud,un porto turistico pieno di navi dacrociera, il mare è una laguna con-tornata da alte montagne. La Pazera la capitale delle due Californieed era attraversata da avventurieridi tutto il mondo attratti dai fon-dali tappezzati di perle. A metàdegli anni Quaranta una malattiadelle ostriche colpì i molluschi diquei fondali rendendoli “sterili” ecosì la città rim ase famosa soloper la sua baia piena di isole.Continuando verso nord percor-riamo la Mexico 1 nel suo trattopiù primitivo. Scarsissime stazionidi servizio, dove è il caso di faresempre il pieno, e solo pochi vil-laggi polverosi. Poi all’improvviso appare una im-mensa montagna davanti a noi.È la Sierra de la Giganta.Dopo la montagna, un susseguir-si di lagune marine e baie, e sia-mo a Loreto.Loreto è nata a fine Seicento in-torno alla Chiesa di Nostra Si-gnora; poi due secoli dopo il de-clino: i terremoti colpirono a mor-te la capitale delle due Califor-nie.Loreto è stata al centro di un pro-getto di sviluppo urbanistico eturistico, 30 anni fa, quando lecasse messicane traboccavano dipetrodollari. Furono costruiti unaeroporto internazionale, un lus-suoso campo da golf, numerosialberghi. Poi con l’esaurirsi deifondi tutto si fermò. La cittadi-na si è di nuovo assopita sul suobellissimo fondale naturale. ■■

63Viaggi

“Un tempo notaper i fondaliricchi di perle,La Paz è unattraente portoturistico doveattraccanoeleganti navida crociera

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Hacker oggi è il terminespregiativo che identificacolui che manda in tilt il

mondo dei computer, il nemicopubblico numero uno. Invece, inprincipio, hacker era chi scoprivai segreti dell'informatica e viola-va i sistemi di sicurezza dei gran-di computer solo per dimostrarela propria abilità. In effetti, l'èradel computer deve il miracolo del-la sua nascita proprio ad alcunihacker, visto che tali erano per-sonaggi come Steve Jobs, SteveWozniak, John Draper, Bill Gates,

Paul Allen e i loro amici, che negli anni '70 inquella zona della California che poi ha preso ilnome di Silicon Valley (dal silicio materia primadel chip), stavano ore ed ore a sperimentare tec-niche avveniristiche. Il primo e più agevole ter-reno di ricerca fu, per costoro, la rete telefonica,che frugavano cercando di capire come un filodi elettroni riuscisse a collegare due telefoni dauna parte all'altra del globo. Nell'ambito di quel-la cultura digitale underground, chiamata Pho-ne Phreaking, venne inventato il dispositivo "BlueBox" in grado di fare telefonate gratuite. E' daquesta "tecnologia di strada" degli anni '70 cheprende avvio la gigantesca industria informaticadi oggi. Come dimostra la storia dei due fonda-tori della Apple, Steve Jobs e Steve Wozniak.

Affascinanti traguardiSteven Paul, nato nel febbraio 1955 da JoanneSimpson e da padre sconosciuto, fu adottato po-co dopo la nascita da Paul e Clara Jobs, lui mec-canico in una società che produceva laser, lei con-tabile. Diplomatosi a Los Altos, Steve si iscrisseal college, ma lasciò il programma di laurea do-po un semestre in quanto già all'inseguimentodi più affascinanti traguardi.Aveva seguito i corsi di elettronica alla Hewlett-Packard e durante le vacanze estive lavorava nel-la stessa azienda. Lì conobbe Steve Wozniak, unvero e proprio mago dell'elettronica. Nell'otto-bre del 1971 i due giovani Steve lessero sulla ri-vista "Esquire" un articolo sui segreti del "BlueBox" di Capitan Crunch, un leggendario "pho-ne phreak" che si chiamava in realtà John Dra-per. I cereali "Capitan Crunch" contenevano inogni scatola un fischietto omaggio che riprodu-ceva casualmente la frequenza di 2600 Hertz ne-cessaria per evitare l'addebito delle chiamate te-lefoniche. Più tardi, Draper rivelò che pratican-do il "Boxing" nei dormitori di Berkeley capitòtra l'altro che Wozniak, detto Woz, facesse unaincredibile telefonata in Vaticano facendosi pas-sare per il Segretario di Stato Henry Kissinger emancò poco che riuscisse a parlare con il Papa.

Per guadagnare qualcosa i due Steve comincia-rono a costruire Blue Box da vendere porta aporta a Berkeley.

Apple nasce in garageServivano un po' di soldi per cominciare e i duesoci riuscirono a raggranellare 1300 dollari ven-dendo due oggetti a cui tenevano molto, Jobsil suo pulmino Volkswagen e Woz la sua calco-latrice programmabile Hewlett-Packard. Nel ga-rage dei genitori di Jobs i due fondarono la Ap-ple Computer, che nel 1976 produsse Apple I,il prototipo del più straordinario elaboratore elet-tronico da tavolo. Era realizzato con il chip 6502della Mos Technology, che Woz scelse perchéera il più economico e perché somigliava al 6800della Motorola da lui ben conosciuto. Assem-blato in uno scatolotto di legno, era dotato diROM (Read Only Memory) che consentiva allamacchina di caricare i programmi da una sor-gente interna e con interfaccia video. Assiemeal computer veniva fornito gratuitamente la ver-sione Basic realizzata da Wozniak e concessa laconsultazione dei diagrammi di costruzione. Non-ostante il prezzo, piuttosto alto, di 666 dollari e66 centesimi, la Apple ricevette un'ordinazionedi 50 esemplari. La fortuna prevista da Jobs eradavvero arrivata. L'anno dopo, con la produzione di Apple II, Jobscreava il design del personal computer, realiz-zando un contenitore di plastica, con tastiera emonitor, dotato di uno stile inconfondibile chetuttora lo differenzia dai concorrenti. Apple IIoffriva una grafica a colori e questa novità ispi-rò a Rob Janov il logo dell'azienda, una mela asei colori con un morso su un lato. Inoltre, su ri-chiesta di Jobs, i programmatori produssero cir-ca 16.000 applicazioni per l'Apple II, dai giochiai programmi per calcolare il bilancio delle azien-de agricole.Era nato il computer "for the rest of use" (perle persone come noi). A testimoniare il succes-so dell'azienda, l'ex manager del marketing diIntel, Mike Markkula, fu nominato presidente,garantendo un capitale di 600.000 dollari.Nel 1980 Apple entrava nel mercato azionarioe il suo valore saliva a 1,2 miliardi di dollari. Illancio di Apple III, dotato di otto applicazioni,tra cui una per il testo e una per la grafica, se-gnava un nuovo successo. L'anno successivoWozniak doveva lasciare la società a causa di unincidente aereo. Intanto, arrivava sul mercato ilprimo personal computer IBM, con la versioneBasic di Bill Gates. Erano passati quattro annidalla nascita di Apple.Nel 1983 era la volta di Macintosh. Jobs, cheaveva rivoluzionato l'hardware riducendo le di-mensioni dei computer così da renderli appeti-bili alla gente comune, con il Macintosh intro-

duceva un'interfaccia da ge-stire con il mouse. Un'inter-faccia a finestre e icone grafi-che che indicavano una fun-zione o un programma, la cuiesecuzione scattava quando

l'utente vi sovrapponeva il cursore con il mou-se e cliccava. Da allora l'interfaccia del Mac èstata copiata da tutti i produttori di sistemi ope-rativi del mondo ed è diventata l'interfacciastandard sia per i personal computer che per isuper computer.Nell'85 una svolta drammatica: Jobs veniva mes-so in minoranza nel consiglio di amministra-zione di Apple dopo forti contrasti con JohnSculley, che aveva chiamato nella società dueanni prima come presidente e ceo (chief exe-cutives officer, amministratore delegato). Si di-metteva con una liquidazione di 150 milioni didollari, fondava NeXT Computer Inc. e poi com-prava Pixar, che vinceva un Oscar per il film d'a-nimazione digitale "Tin Toy". Mentre NeXT vi-vacchiava, la Walt Disney Picture lanciava "ToyStory", il primo film di Pixar interamente rea-lizzato al computer, che diventava campione diincassi.Nel 1996 contro svolta: Apple acquistava NeXTe Jobs rientrava nell'azienda che aveva fonda-to con l'incarico di consigliere non stipendiatodel ceo Gilbert F. Amelio. Il fatturato di Appleperò registrava un calo vistoso e Jobs era co-stretto ad accordarsi con Bill Gates della Mi-crosoft, suo concorrente storico. Il patto pre-vedeva l'inclusione di Explorer, il programma dinavigazione su Internet della Microsoft, nel si-stema Mac OS e in cambio Gates acquistava150 milioni di dollari in azioni Apple senza di-ritto di voto e si impegnava a sviluppare alcu-ne versioni Mac della suite Office.La Apple risaliva rapidamente la china e torna-va ai fasti di un tempo. Jobs era di nuovo in sel-la e prendeva il posto di Amelio alla guida del-la società. Lanciava iMac, MacOSX, i G5, mac-chine duemila volte più potenti del primo Ma-cintosh, e poi intuiva la fortuna popolare dellamusica digitale ed entrava di forza in quel set-tore producendo il lettore mp3 iPOD, seguitoadesso da iPod mini, con la stessa interfaccia diiPod, in grado di contenere 1000 canzoni con-tro le 60 della concorrenza, ma con le dimen-sioni di un biglietto da visita e realizzato in al-luminio colorato in diverse tonalità. Tra gli ultimi successi, il nuovo sistema operati-vo OS X che ha conquistato oltre 9,3 milioni diutenti, le vendite di 2 milioni di iPod, il recorddi oltre 30 milioni di canzoni vendute a 1 dol-laro. Per concludere, Steve Jobs nell'immaginario col-lettivo è una sorta di icona della rivoluzione in-formatica. In qualità di presidente e Ceo di Ap-ple Computer si è fissato un compenso di 1 dol-laro l'anno e come azionista della società pos-siede una azione simbolica, in modo da poteravere accesso al programma sanitario dell'a-zienda. Vive con la moglie Laurene e tre figli inuna villa nei pressi della casa dove abitava dabambino, in mezzo al grande campo di albi-cocche poi battezzato Silicon Valley. ■■

66

Steve Jobs, il ragazzo-prodigio che ha inventato il computer da tavolodi Massimo Vecchi

ECO

NO

MIA

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di Mauro Subrizi

FINA

NZA

ETF, i fondi d’investimento

“passivi”

G li Etf, gli Exchange tradedfund, sono fondi comunid’investimento che replica-

no esattamente un indice azionarioo obbligazionario: la differenza congli altri fondi consiste, quindi, nellamancanza della gestione attiva daparte della società che ha creato ilfondo. In altre parole vuol dire chenegli Etf il gestore non ha facoltà dicomprare e vendere titoli per otti-mizzare, secondo le proprie analisidi mercato, i risultati di gestione; masi deve limitare in maniera passiva acopiare l’indice scelto.Il valore degli Etf si aggiorna conti-nuamente perché sono quotati inBorsa, ed inoltre possono esserecomprati e venduti in ogni momen-to come le azioni. Per il mercato ita-liano si tratta di strumenti finanzia-ri relativamente nuovi: un anno emezzo fa erano assenti, mentre og-gi in Piazza Affari ne sono quotati17. Negli Usa ci sono 130 Etf, fra cuianche prodotti agganciati ad indiciobbligazionari ed altri specializzatiin investimenti alternativi(materieprime, immobili, hedge fund). Gli Etfamericani si possono comprare online o in banca.Le caratteristiche positive di questistrumenti finanziari sono evidenti: ilmassimo della trasparenza ed il mi-nimo dei costi mancando, come si

è detto, la spesa per il gestore che“movimenta” il fondo. Le spesepossono variare da un minimo del-lo 0,15 ad un massimo dello 0,90%l’anno, a fronte di spese di gestio-ne di un fondo comune d’investi-mento “normale” pari all’incirca deldoppio.La caratteristica negativa è quelladella assoluta rigidità nella gestionedel fondo: dovendosi limitare a co-piare l’indice di un mercato aziona-rio senza la possibilità di modificarein nulla il portafoglio del fondo, ilgestore, anche a fronte di chiari eprolungati segnali di crisi di merca-to, non potendo alleggerire in nes-sun modo la propria posizione inazioni, crolla nella stessa misura delcrollo dell’indice in questione.

Mettendo a confronto i fondi co-muni tradizionali con questi nuovistrumenti finanziari ci troviamo da-vanti ad un risultato a sorpresa: nel-l’ultimo anno gli Etf hanno avutorisultati migliori dei fondi comunid’investimento a gestione attiva.Secondo uno studio fatto dal Cor-rierEconomia risulterebbe che ne-gli ultimi 12 mesi i prodotti in ana-lisi hanno vinto la sfida sei volte sudieci.L’analisi è stata fatta studiando l’an-damento di 148 fondi comuni diquattro diverse categorie – Europa,

Euro, America e settore informatico– rappresentate in Piazza Affari an-che da uno o più Etf. Alla prova deirisultati i “cloni” hanno vinto la lo-ro sfida dimostrando che battere gliindici di riferimento resta un’impre-sa molto difficile per i gestori di pa-trimoni.Come abbiamo detto all’inizio gli Etfsi possono acquistare e vendere co-me le azioni e questo significa chepossono essere utilizzati anche peril trading veloce, oltre che per il clas-sici investimenti a medio - lungo ter-mine. Vale la pena ricordare poi chenon esiste un lotto minimo, e si puòacquistare anche una sola azione delvalore di pochi euro.

Gli ultimi Etf usciti in Italiasono obbligazionari e repli-cano un paniere di bond.Dal 27 aprile è quotato ilMaster Unit Euro Mts, ag-ganciato all’indice del mer-cato obbligazionario euro:comprandone una o piùquote i piccoli risparmiato-ri entrano nel mercato deititoli di Stato area euro. L’al-tra novità in campo obbli-gazionario è data dal “re-plicante” dell’ Iboxx euro li-quide corporate, l’indice dei40 titoli corporate più liqui-di dell’area euro. ■■

In Italia sono strumenti finanziarirelativamente nuovi

Nell’ultimoanno si è

registrato unrisultato a

sorpresa: gli ETF hanno avuto esiti

migliori deiFondi comuni

di investimento

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LINO (LINUM USITATISSI-MUM)Il Lino è una pianta erbacea an-nuale che produce un solo fu-sto alto anche un metro con unapicco la radice fusiforme .Le fo-glie sono disposte alterne sul fu-sto ,quelle inferiori sono lan-ceolate le superiori sono linearicon apice acuminato e margineintero; nella pagina inferiore so-no presenti tre nervature longi-tudinali. I fiori sono raccolti ininfiorescenze a corimbo i singo-li fiori hanno cinque petali ova-li di colore azzurro. Il frutto èuna capsula tondeggiante checontiene dieci semi di colore ros-sastro che, al contatto con l’ac-qua si gonfiano per la presenzadi mucillagine. Le varietà spon-tanee vegetano in tutta l’Italia

dal mare alla regione submon-tana ,nei luoghi aperti e soleg-giati soprattutto nei terreni are-nosi ; il Lino è coltivato per i suoisemi e per la produzione dellesue fibre da cui si ottiene quel-la tela fine e pregiata che nes-sun tessuto moderno è riuscitoa superare. E’ una pianta molto antica giàfilata all’Età della Pietra, in Indiasimboleggia la luce.In Egitto usavano bende di linoper fasciare le mummie e i sa-cerdoti di Iside indossavano tu-niche di Lino. Nel Vecchio Te-stamento è scritto che il Signo-re ordinò a Mosè: “Farai acco-stare i tuoi figlioli , li rivestiraicon tuniche di Lino e li cingeraicon la cintura. Saranno i miei sa-cerdoti per il culto perpetuo. Nella mitologia greca si raccon-ta che la prima filatrice di Linofu Aracne anche bravissima tes-sitrice e ricamatrice; infatti eral’artefice di splendidi arazzi chetutte le Ninfe andavano ad am-mirare.Il Lino è segnalato come fibra ecome medicamento in tutte leciviltà antiche. Ippocrate (V sec.a. C ) lo usava per curare la scia-tica. Dioscoride (I sec. d. C) ri-conosceva al Lino le stesse pro-prietà del Fieno Greco. AncheTeofrasto nella sua Historia Plan-tarum parla delle virtù medici-nali del seme di lino. Il Mattioliriferisce, nei suoi scritti, i diver-si modi in cui veniva utilizzatonel Medio Evo. Nel Seicento erain voga l’acqua di Lino, Colbertriteneva che grazie alle sue pro-prietà, poteva godere di buonasalute. Madame de Savignè,sempre preoccupata per la pro-pria salute, lo usava come diu-retico e depurativo sicura chefacendo così non avrebbe maiavuto nefriti. Infine il buon aba-te Kneipp lo raccomandava perle gastriti ,uretriti, cistiti e bron-chiti.In fitoterapia si utilizzano i se-

mi che, asciugati bene, si con-servano in recipienti di vetro odi porcellana.

Principi attivi: mucillagini, gras-si, proteine, enzimi e tracceli de-rivati dell’acido cianidrico.Proprietà: emollienti antinfiam-matorie, risolventi. I semi di Lino per il loro conte-nuto di mucillagine sono utiliz-zati nel trattamento domesticodi molte affezioni. Il decotto èutile, come emolliente e antin-fiammatorio, in tutti i disturbidell’apparato digerente, respi-ratorio e urinario. Le mucillagi-ni nell’intestino assorbendo ac-qua si rigonfiano e ne stimola-no il funzionamento regolandoloin maniera efficace. I decotti disemi di Lino sono utili per le der-matosi , i pruriti, le scottature(anche solari ) e gli arrossamen-ti della gola. L’impiego più anti-co e più diffuso dei semi di Linoè quello dei cataplasmi prepa-rati con la farina ottenuta daisemi per curare tossi catarrali efacilitare l’espettorazione. Uso interno come regolatore in-testinale . Mettere la sera uncucchiaio di semi leggermentefrantumati in un bicchiere di ac-qua e al mattino bere il tutto ,sesi hanno problemi intestinali èmeglio filtrare prima.Uso esterno per infiammazionidella pelle e delle mucose. Pre-parare un decotto con 2 g di se-mi in 100 ml di acqua. Fare la-vaggi , gargarismi o impacchi.Cataplasma: far cuocere perqualche minuto 60 g di farinafresca in 250 ml di acqua fino adottenere una polentina, stender-la su un telo e applicarla sul pet-to coprendo con un panno di la-na per mantenere a lungo il ca-lore. Uso cosmetico: per un bagnoemolliente e rinfrescante prepa-rare un decotto con 40 g di semimolto freschi in 2 litri di acqua eversarlo nella vasca da bagno. Per concludere vorrei dire ancheche la farina dei semi di Lino po-trebbe essere un ottimo ali-mento per i diabetici perchécontengono pochi glucidi. ■■

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oIl lino ti veste e ti cura

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FIORI E G

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di Diana Geraldini

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Anemone: il sangue di Adone

La leggenda racconta che dal san-gue di Adone, sgorgato dalle mor-tali ferite infertegli da un cinghialescatenato da Persefone, invaghitasidel bellissimo giovane e gelosa diAfrodite, siano nati fiori purpurei: glianemoni, conosciuti dunque sin dal-l’antichità. I greci li associavano alla morte e allarinascita e anche la simbologia cri-stiana li identifica nel sangue di Gesù.Ma al di là delle credenze, l’anemo-ne è un fiore allegro e coloratissimoche può sbocciare in primavera, inestate e in autunno così da allietaregiardini e terrazzi per un ampio arcodi tempo. E’ molto adatto per crearebordure ed aiuole ed in vaso fa la suafigura. Dall’originale color rosso, gliesperti hanno creato fiori di altre tin-te, come il rosa, il bianco, il crema, ilblu e il viola. Sono piante longeve, ru-stiche e delle quali si conoscono cir-ca 150 specie. I fiori sono a forma dicoppa, con petali in numero variabi-le da cinque a venti, si coltivano inqualsiasi terreno, purché ben drena-to, in pieno sole o a mezz’ombra, so-no anche adatti ad essere recisi perrallegrare gli interni delle case.All’anemone William Shakespeare de-dicò un bellissimo sonetto in cui sinarra la leggenda dello sfortunatoamore di Venere ed Adone, legato aquesto suggestivo e delicato fiore.

L’albero di GiudaUn’altra storia, questa volta cristiana,riferisce che Giuda Iscariota, sopraf-fatto del rimorso per aver vendutoGesù, si sia impiccato ad un albero.Ma di che pianta si trattava? Pare chefosse il Cercis Siliquastrum (Cercis, ingreco antico, significa spola, in riferi-mento alla forma dei suoi frutti). E’un albero che cresce in tutto il baci-no del Mediterraneo, Italia compre-sa. La sua altezza non supera i sei me-

Piante antiche e piante curiose

Dalla mitologia greca alla tradizione cristiana. Per finire con i fiori trasparenti.Notizie imperdibili per quanti hanno il “pollice verde”.

tri e la chioma si espande per tre-quat-tro metri. I fiori, rosa-porpora, lunghiun centimetro, riuniti in piccoli grup-pi, spuntano direttamente sui rami afine primavera-inizio estate. Successi-vamente appaiono dei baccelli lunghiuna decina di centimetri, dapprimaverdi e poi rossi, che persistono finoalla successiva primavera. Questo al-berello, che non pretende particola-ri cure e cresce bene in qualsiasi tipodi terreno, è adatto ad arredare ungiardino di città perché tra le sue ca-ratteristiche ha quella di essere resi-stente allo smog e all’atmosfera in-quinata.

Fiori di VetroLi chiamano fiori di vetro non perchésiano finti, ma perché i loro gambi so-no trasparenti. Parliamo dell’Impatiens, una piantinache sul momento, magari quando siacquista, appare un po’ sparuta mache, una volta messa a dimora, co-mincia a produrre un’infinità di fioria ripetizione, formando veri e propricuscini di ogni tonalità perché le Im-patiens sono praticamente di tutti icolori, escluso il blu. Anche le loro fo-glie, spesso, sono colorate, contri-buendo così a dare una resa croma-tica ancora più vistosa. Esistono circa700 specie di fiori di vetro, provenientida ogni angolo del mondo: Africa,Asia, America settentrionale. Ne na-sce un tipo anche in Italia dallo stra-vagante nome “Noli-me-tangere”,che produce da giugno a settembrefiori gialli con gola macchiata di ros-so, grandi due-tre centimetri.Le Impatiens possono essere rustiche,annuali, delicate, perenni o sempre-verdi. C’è da dire che le perenni, neiclimi più rigidi, non riescono a supe-rare l’inverno, salvo che non si vo-gliano ricoverare in serra. Di solitonon superano i 50 centimetri d’al-tezza, ma v’è un tipo, la “Roylei”, ori-ginaria dell’Himalaya, che raggiungeil metro e mezzo e ha fiori lunghi cin-que centimetri, porpora rosa o gial-

li, con macchie cremisi, riuniti in pan-nocchie, che sbocciano in agosto-set-tembre. I fiori di vetro che sono an-che adatti ad essere allevati in vaso,oltreché formare vivacissime aiuoledi tutti i colori. Quanto alle cure, lepiante vanno innaffiate regolarmen-te, non temono la pioggia, preferi-scono la mezz’ombra. L’unica cosache detestano, il vento forte, quindicerchiamo di ripararle dagli spifferiviolenti. Nel caso in cui una ventataspezzi i suoi fragili e trasparenti gam-bi, non disperatevi: è sufficiente pren-dere un ramoscello, metterlo in ac-qua e dopo qualche giorno vedretespuntare le radici. A questo punto avrete due possibili-tà: o lasciare le Impatiens in acqua,dove si svilupperanno normalmente,o rimetterle in terra. In entrambi i ca-si saranno identiche alla pianta-ma-dre, riproponendo fiori dello stessocolore. ■■

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Parla Alberto Sordi: “Io chenon so niente di medicina so-no stato, “Medico della mu-tua”, “Professore e primario“ della Clinica Villa Celesteportando al pubblico un po’di svago e di divertimento”.Più avanti: “Io ero proprieta-rio di un terreno e l’ho mes-so a disposizione per creareuna Fondazione dove ospi-tare gli anziani che hanno bi-sogno di cure e assistenza in-fermieristica”.

Ancora: “Spero che quelloche abbiamo auspicato pertanti anni possa essere edifi-cato molto presto e si possabrindare a questa felicità peraver edificato una “cosa” chefaccia ricordare certi senti-menti: il tempo, l’altruismo ela solidarietà”.Sembra di riudire la sua voce checanta: “Nonnetta, Nonnetta, rit-mo, ritmo!” par di vederlo dinuovo sorridente , allegro, co-m’era prima di quel febbraio2003 quando la morte se lo por-tò via. Le nobili parole che ab-biamo prima citato, l’AlbertoneNazionale le pronunciò il 12 ot-tobre 1998 in occasione dellaposa della prima pietra per lacostruzione del “Centro per lasalute dell’anziano”, a Trigoria,a due passi da Roma; prima rea-lizzazione di un programma uni-versitario e sanitario, condivisocon l’Università Campus Biome-dico della Capitale. Promessa mantenuta. La Fon-dazione Alberto Sordi nata conlo scopo di dedicare energie al-la cura degli anziani mediantela realizzazione di centri poliva-lenti, centri di ricerca e attivitàdi formazione universitaria, è og-gi una splendida realtà. Il 22 giu-

gno del 2000 questo grandemoderno Centro fu inaugurato,pochi giorni dopo, il 1 luglio en-trò in funzione. Per il quarto anno consecutivoil Centro sta realizzando varieattività a favore di una sessan-tina d’anziani autosufficienti. Si“lavora” dal lunedì al venerdìcon la divisione degli iscritti indue gruppi. Il primo, frequentail Centro nei giorni di martedì,

mercoledì e venerdì. Il secondo,il martedì, mercoledì e giovedì.Il mercoledì si ha la partecipa-zione congiunta di tutti gli iscrit-ti, la giornata è infatti caratte-rizzata da attività di tipo collet-tivo come ad esempio, la proie-zione di un film o la visita diqualche ospite illustre. Alle va-rie attività partecipano uominie donne d’età superiore ai 65anni che non hanno necessitàdi specifiche attenzioni sanita-rie e possono quindi partecipa-re attivamente ai vari progetti.E’ chiaro che per portare avan-ti un tale tipo d’attività occor-rono oltre al personale stabileanche esperti di vari settori e,soprattutto, personale volonta-rio. Sono più di trentacinque lepersone generose, con alto spi-rito di servizio, sostenuto da pro-fonde motivazioni personali, cheprestano servizio nel Centro rap-presentando per gli anziani unelemento di fiducia, di atten-zione oltre che un punto di ri-ferimento affettivo.Questo era il sogno di AlbertoSordi e i risultati sono visibiliquotidianamente. Il Centro sor-ge in un complesso che si svi-luppa su una superficie di 6000metri quadrati, dispone di unabiblioteca, di una videoteca, diun centro congressi e di un ap-parato sanitario ambulatoriale

e di degenza direttamente col-legato con il Policlinico dell’U-niversità.C’è un servizio navetta in fun-zione nei giorni “lavorativi”, peraccompagnare i vari utenti dacasa a Trigoria e viceversa. L’obiettivo principale è quello direndere l’anziano sempre piùpartecipe della realtà che lo cir-conda, utile agli

altri, inserito nel territorio. L’i-dea di Sordi, divenuta realtà, èstata quella di creare un am-biente familiare in cui si dia im-portanza all’età per il suo valo-re legato all’esperienza umanamaturata, alle virtù personalipossedute, alle capacità profes-sionali acquisite, alle potenzia-lità ancora inespresse. A chi so-steneva che Alberto Sordi fosseavaro si può dunque fornirequesto indirizzo: “Centro An-ziani Trigoria via dei Composi-tori 130” prospicente il parco diDecima Malafede. A poco piùdi un anno della scomparsa Al-berto Sordi lo ricordiamo rico-noscenti, con alcuni dei versicomposti e letti da Gigi Proiettiin occasione del funerale:

“Io so’ sicuro che nun sei arivatoancora da San Pietro in ginocchione

A mezza strada te sarai fermato a guardà sta

Fiumana de personeTe renni conto, si, c’hai combinato?

Questo è amore sincero, commozioneRimprovero perché te ne sei annato Rispetto vero, tutto pe’ Albertone

Starai dicenno: “Ma che state a fà?Ve vedo tutti tristi, ner dolore”.E c’hai raggione! Tutta la cittàsbrillucica de lacrime e ricordi

ché tu nun sei sortanto un granne attore…..Tu sei tanto de più:sei Alberto Sordi.

INVE

CCH

IARE

BEN

E 72

Un Centroanzianiautosufficientisorto a Trigoria,a due passida Roma, è il dono chel’attoreha fatto alla sua città, un esempiodi altruismo e di solidarietàche non tutticonoscono

L’ultimo regalo di Alberto Sordi

Il “Centro Anziani”

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73 VITA D

I MED

ICI

Kabul. Hanno pagato con la vita il proprio ge-neroso impegno in favore delle sventurate po-polazioni afghane cinque volontari dell’orga-

nizzazione “Medici senza frontiere (Msf) uccisi nellaprovincia di Badghis, nel Nord-Ovest dell’Afghani-stan. I cinque, un olandese, uno svizzero, una belgae due afghani sono caduti in un’imboscata mentreviaggiavano in auto tra le montagne dell’impervia zo-na di Khair Khana, circa cinquecento chilometri aOvest della capitale Kabul, non lontano dal confinecon il Turkmenistan.I nomi delle vittime non sono stati resi noti, in atte-sa della doverosa comunicazione alle famiglie. “Me-dici senza frontiere” ha annunciato questa mattinala sospensione delle attività in Afghanistan, ad ecce-zione di quelle di emergenza.Dalla caduta del regime dei Taleban, alla fine del 2001,sono stati uccisi 26 fra stranieri e afghani impegnatiin operazioni di aiuto alla popolazione, ma quello diieri è il più grave attentato perpetrato negli ultimi aniin Afghanistan contro organizzazioni umanitarie. Je-na Arnault, Rappresentante Speciale per l’Afghani-stan del Segretario Generale dell’Onu Kofi Annan, l’-ha definito “un altro tragico ed inaccettabile atto di-retto contro la comunità che opera per garantire as-sistenza umanitaria”, ha chiesto alle autorità del Pae-se di indagare sull’accaduto e ha sottolineato la ne-cessità di garantire la sicurezza degli operatori uma-nitari che lavorano in Afghanistan e di rafforzare leistituzioni del Paese.A quanto riferito dal Governatore provinciale di Bad-ghis, Azizullah Afzali, ignoti assalitori hanno aperto ilfuoco contro il veicolo che trasportava i tre medici stra-nieri e i loro due collaboratori afghani. I corpi dei cin-que sono stati trovati nell’auto crivellata di proiettili.La dinamica dell’imboscata è stata confermata dalcomandante della polizia di Badghis, Amir Sha Na-yebzada, secondo il quale “è ancora troppo prestoper dire chi sia responsabile dell’attacco”, sebbene

fonti locali citate dalle agenzie di stampa internazio-nali abbiano riferito che sarebbero stati due Talebanin motocicletta a fermare l’auto di Msf. L’imboscataè avvenuta in una regione, quella di Baghdis, che eraritenuta abbastanza sicura. Gli attacchi di militantifondamentalisti islamici contro stranieri che lavora-no per Organizzazioni non governative e in progettidi cooperazione sono infatti piuttosto frequenti nelSud e nell’Est dell’Afghanistan, ma rari nel Nord enell’Ovest, sempre nell’ipotesi che la strage a KhairKhana sia dovuta ad estremisti islamici.In ogni caso, negli ultimi tempi le azioni di guerrigliasi sono intensificate in tutto il Paese, dove i milizianifedeli al deposto regime hanno annunciato opera-zioni di larga scala in vista delle elezioni in program-ma per settembre, ammonendo la popolazione a boi-cottare, pena ritorsioni. Stamane, un pacco bombaè esploso nell’ufficio del capo della polizia della cit-tà orientale di Nangharhar, Malik Omar, ferendo set-te sui collaboratori, cinque in modo molto grave. Ie-ri, militari afghani hanno respinto dopo ore di duricombattimenti un massiccio attacco nella provinciameridionale di Zabul, dove lunedì erano stati impe-gnati in combattimento anche militari stranieri. ■■

Questa è una notizia che è passata quasi sottosilenzio sulla stampa nazionale e internazionale.Venerdì 4 giugno, in prima pagina, l’ha pubblicatal’Osservatore Romano, organo della Santa Sede.Riprendiamo l’articolo perché ancora una voltatratta una “storia di medici”. In tre, più duecollaboratori, hanno perso la vita in un agguato inAfghanistan. Erano cinque volontari di “Medicisenza frontiere”: un olandese, uno svizzero, unbelga e due afghani. Sono caduti in un’imboscata.Al momento non sono stati resi noti i loro nomi.Pensiamo che sia doveroso per noi tutti ricordareche erano medici, che sono andati là dove li haportati il cuore.

G. Cris

■ AFGHANISTAN Mortale agguato a cinque volontari

Paga un doloroso tributo di sanguel’impegno di civiltàdei “Medici senza frontiere”

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7879 DO

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Idi Franziska Steno

Spulciandoqua e là

Connecticut Stati Uniti

Creato, per la prima volta, un toro 'fotocopia' di unaltro clone. Ad annunciare la riuscita dell'esperi-mento di 'clonazione seriale' nei bovini sono ricerca-

tori statunitensi e giapponesi in uno studio, pubblicatosulla rivista 'Nature Biotechnology'. A febbraio di que-st'anno, in Brasile, era nata 'Vitoriosa', una vacca clona-ta da un'altra vacca clone. Ma i ricercatori brasiliani ave-vano utilizzato un procedimento 'semplificato' che impie-ga cellule embrionali. In questo caso invece sono stateutilizzate cellule cutanee prelevate da animali già adulti. Iricercatori dell'University of Connecticut di Storrs spiega-no che ''questo successo apre la strada all'impiego dellaclonazione per ottenere copie perfette di animali 'specia-li'. Infatti le spese per identificare i 'campioni' da destina-re alla riproduzione sono maggiori di quelle necessarieper la clonazione. Inoltre, la clonazione e' un processorelativamente veloce mentre i tempi di selezione degli ani-mali, che devono tenere conto di vari aspetti fisici e com-portamentali, sono di circa 6-7 anni''.

Un vero scienziato, uno che lavora nel suo labora-torio, non scrive scienza con la S maiuscola.Charles Pèguy “Cahiers de la quinzaine”.

Conventry Gran Bretagna

Ferite e botte anche lievi alla testa potrebbero influirenegativamente sul carattere e sulle capacità cogniti-ve dei bambini. A lanciare l’allarme è Carol Hawley

dell’Università di Warwick (a Coventry), che ha seguitoper sei anni più di 500 giovani e bambini (tra i e i 15 anni)che avevano subito questo tipo di lesione.La Hawley ha così scoperto che, anche in presenza dicolpi di media intensità, in un caso su cinque i soggettiavevano manifestato negli anni successivi all’incidentedei mutamenti negativi di carattere molto marcati. Nonsolo, ma il team britannico si è accorto che, nei casi piùgravi, i soggetti avevano sviluppato lievi problemi di tipocognitivo e legati all’apprendimento. L’inchiesta ha rivela-to che la maggior parte dei soggetti con lesioni lievi nonha ricevuto alcun tipo di trattamento di routine (visite dicontrollo periodiche) che avrebbero potuto ridurre o pre-venire i danni.

Quei bambini che giocano, un giorno perdoneran-no, se presto ci togliamo di mezzo.Vittorio Sereni – Quei bambini che giocano, da “Gli stru-menti umani”.

Roma – Italia

E’rimasto prigioniero nella buca in cui eracaduto per quattro giorni in pieno centro diRoma. Vittima della disavventura un trenten-

ne, originario di Crotone, estratto dalla buca in cuiera precipitato a Villa Rivaldi. Dopo le prime curemediche l’uomo è apparso in buone condizioni ed èstato ascoltato in una stanza dell’ospedale dagliagenti della squadra mobile . Il giovane ha raccon-tato di essere stato rapinato prima di essere getta-to attraverso una botola aperta sulla buca profon-da circa otto metri.L’allarme è scattato , quando provenienti dall’inter-no di Villa Rivaldi, alcuni passanti hanno udito dellerichieste di aiuto. Subito è stato dato l’allarme. Isoccorritori hanno estratto l’uomo, lacero sporcoma in buone condizioni. La sopravvivenza per quat-tro giorni senza cibo né acqua in un ambienteangusto non è però sorprendente. “Il corpo umanoreagisce piuttosto bene a vicende di questo gene-re, spiega un esperto. Basti pensare che le ricer-che successive ai terremoti durano minimo cinquegiorni e dopo la catastrofe dei mesi scorsi in Iran,alcune persone sono state estratte vive dallemacerie dopo sette giorni senza cibo ma soprattut-to senza acqua. E’ abbastanza comune che ciòaccada, almeno se le condizioni fisiche generalidell’individuo sono buone e non siamo in presenzadi una situazione climatico-ambientale estrema,come il deserto”.

Tutti i malvagi sono bevitori d’acqua, e lodimostra il diluvio.Louis Philippe conte si Ségur Chanson morale.

Milano – Italia

Un secondo cervello che non ragiona, nonpensa né filosofeggia, ma è responsabile dimolte gioie e dolori: è l’intestino che, pur

avendo solo un decimo delle cellule nervose delcervello, lavora in modo autonomo ed ha funzionidecisive per l’intero organismo. E’ la teoria “deidue cervelli”, che elaborata e presentata a Milanodall’americano Michael D. Gershon – esperto dianatomia e biologia cellulare alla ColumbiaUniversity di New York – potrebbe avere effettipositivi sia nella cura delle malattie dell’apparatodigerente che nelle malattie nervose. Per Gershoni neuroni dell’intestino, come accade per altriorgani, non sono controllati dal sistema nervosocentrale, ma funzionano anche in assenza di col-legamento con il nervo vago, quello che trasmettegli ordini del cervello tramite un sistema autono-mo, che ha chiamato sistema nervoso enterico.

Chi dice cerebrale non dice necessariamen-te intelligente, ricordatevelo, di tanto intanto.Léon – Paul Fargue:“Sous le lampe”.

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Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999

IL GIORNALE DELLA PREVIDENZA

DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAM

Direttore: EOLO PARODI

Direttore responsabile: GIULIANO CRISALLI

Redazione: Via Torino, 38 - 00184 Roma

Editore: Fondazione ENPAMGrafica: Lanzecristudio - Foto: Archivio Enpam

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“Stampato su carta R6 BRIGHT prodotta dalle cartiere BURGO”

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MENSILE - ANNO VI - N. 6 DEL 25/06/2004

COPIE 400.000

IL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI

Via Torino, 38 - 00184 Roma

PROGRAMMAZIONE EDITORIALE

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ORGANI COLLEGIALIPRESIDENTE Prof. Eolo PARODI, Vice Presidente Vicario Prof. Angelo PIZZINI - Vice Presidente Dott.Giovanni Pietro MALAGNINO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEOn. Prof. Eolo PARODI (Presidente)Prof. Angelo PIZZINI (Vice Presidente) - Dott. Giovanni Pietro MALA-GNINO (Vice Presidente), Dott. Vittorio ANGELINI, Dott. Ignazio BASI-LE, Dott. Mario BRACONI, Prof. Maurizio DALLOCCHIO, Prof.Salvatore SCIACCHITANO, Dott. Giuseppe DEL BARONE, Dott. MarioFALCONI, Prof. Aurelio GRASSO, Dott. Arcangelo LACAGNINA, Dott.Francesco LOSURDO, Dott. Giovanni DE SIMONE, Dott. Benito MELE-DANDRI, Dott. Giuseppe MENNELLA, Dott. Giuseppe GRECO, Dott.Alberto OLIVETI, Dott. Paolo ORIANA, Dott. Luigi PEPE, Prof. MarcoPERELLI ERCOLINI, Dott. Nunzio ROMEO, Dott. Gian Mario SANTA-MARIA, Dott. Vincenzo SCARPINO, Geom. Carlo SFRISI, Dott.Alberto VOLPONI.

COMITATO ESECUTIVOOn. Prof. Eolo PARODI (Presidente) - Prof. Angelo PIZZINI (VicePresidente) - Dott. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente),Dott. Mario FALCONI, Dott. Benito MELEDANDRI, Dott. Alberto OLI-VETI, Dott. Paolo ORIANA, Dott. Alberto VOLPONI.

COLLEGIO SINDACALEMembri effettivi: Dott. Ernesto DEL SORDO (Presidente)Dott. Vittorio CERRACCHIO, Dott. Francesco NOCE, D.ssa CaterinaPIZZUTELLI, Dott. Francesco VINCI - Membri supplenti: Dr.ssaAntonella DI MODUGNO, Dott. Marco GIONCADA, Dott. GiancarloMARINANGELI, Dott.ssa Doriana ROSSINI CUPELLINI, Dott. AngeloSABANI.

A metà del nostro percor-so editoriale 2004, vor-remmo tirare le primesomme del mensile del-l’Enpam che, con le sue400.000 copie di tiratura,si allinea alle maggioripubblicazioni periodicheitaliane.In questi sei mesi, sin dalprimo numero, siamo sta-ti “sommersi” da centinaiadi email, telefonate e fax

di apprezzamento per la rivista. Vengono riconosciuti la serietà e la puntualità delle noti-zie e degli articoli, l’interessante impaginazione dei co-municati dei congressi, convegni e corsi, l’eleganza dellanuova grafica e il formato che agevola la lettura.Abbiamo apprezzato questo spontaneo entusiasmo perla nostra fatica. Gli elogi ci stimolano a proseguire sul cammino intrapre-so con l’ambizione di rendere sempre più autorevole “IlGiornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri”.Comunque, grazie.

La Redazione

Ai lettori