34
IL IL CURRICOLO VERTICALE CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008 Udine, 2 settembre 2008

IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

ILIL CURRICOLO VERTICALECURRICOLO VERTICALE

Carlo Fiorentini, Maria Carlo Fiorentini, Maria PiscitelliPiscitelli

Udine, 2 settembre 2008Udine, 2 settembre 2008

Page 2: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008
Page 3: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• E’ ancor oggi uno dei temi più spinosi E’ ancor oggi uno dei temi più spinosi del nostro sistema scolastico.del nostro sistema scolastico.

Page 4: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• La verticalizzazione degli istituti rappresenta una realtà La verticalizzazione degli istituti rappresenta una realtà concreta e diffusa e lo scenario di insegnamento/ concreta e diffusa e lo scenario di insegnamento/ apprendimento si presenta sempre più variegato rispetto al apprendimento si presenta sempre più variegato rispetto al passato.passato.

• Profondi sono i cambiamenti culturali che stanno avvenendo Profondi sono i cambiamenti culturali che stanno avvenendo

nelle società occidentali e forte è la spinta dei paesi nelle società occidentali e forte è la spinta dei paesi sviluppati a elevare i livelli di alfabetizzazione per sviluppati a elevare i livelli di alfabetizzazione per combattere la disoccupazione e sostenere la competitività a combattere la disoccupazione e sostenere la competitività a livello mondiale. livello mondiale.

Orientamento, quest’ultimo, confermato dalle politiche Orientamento, quest’ultimo, confermato dalle politiche europee intenzionate a garantire istruzione e formazione alla europee intenzionate a garantire istruzione e formazione alla maggior parte dei futuri cittadini, considerando prioritaria maggior parte dei futuri cittadini, considerando prioritaria l’acquisizione di quelle conoscenze di base che costituiscono l’acquisizione di quelle conoscenze di base che costituiscono le fondamenta sulle quali costruire la cittadinanza europea.le fondamenta sulle quali costruire la cittadinanza europea.

Page 5: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Questo scenario è disseminato da una Questo scenario è disseminato da una proliferazione e continua evoluzione delle proliferazione e continua evoluzione delle conoscenze e dalla circolazione di nuove conoscenze e dalla circolazione di nuove acquisizioni tecnologiche, linguaggi e acquisizioni tecnologiche, linguaggi e logiche multimediali, delle quali l'universo logiche multimediali, delle quali l'universo dei giovani è imbevuto. dei giovani è imbevuto.

• Giovani che rivelano modalità di Giovani che rivelano modalità di apprendimento, diverse dal passato: apprendimento, diverse dal passato: aggregative, enfatiche e partecipative aggregative, enfatiche e partecipative piuttosto che oggettive e distaccate.piuttosto che oggettive e distaccate.

Page 6: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Con sempre maggiore insistenza si sottolinea Con sempre maggiore insistenza si sottolinea che la cognizione dei giovani avviene che la cognizione dei giovani avviene piuttosto per immersione (computer, musica, piuttosto per immersione (computer, musica, televisione) che per astrazione; le loro forme televisione) che per astrazione; le loro forme e stili culturali sono orientati verso l'apertura, e stili culturali sono orientati verso l'apertura, verso modelli concettuali aperti, che talvolta verso modelli concettuali aperti, che talvolta non presuppongono codici e schemi non presuppongono codici e schemi concettuali complessi, né tanto meno li concettuali complessi, né tanto meno li coinvolgono in processi ideativi, a livello coinvolgono in processi ideativi, a livello superiore e conscio.superiore e conscio.

Page 7: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Nei giovani sembra dominare un tipo di Nei giovani sembra dominare un tipo di intelligenza simultanea, caratterizzata intelligenza simultanea, caratterizzata dalla capacità di trattare nello stesso dalla capacità di trattare nello stesso tempo più informazioni, senza però che sia tempo più informazioni, senza però che sia possibile stabilire tra di esse un ordine, possibile stabilire tra di esse un ordine, una successione, quindi una gerarchia. una successione, quindi una gerarchia.

L’altro tipo di intelligenza, quella L’altro tipo di intelligenza, quella sequenziale e lineare, che procede passo sequenziale e lineare, che procede passo passo e codifica pensieri tramite un passo e codifica pensieri tramite un linguaggio proposizionale e analitico, linguaggio proposizionale e analitico, gerarchico e strutturato, è meno presente gerarchico e strutturato, è meno presente e prevalentemente da sviluppare.e prevalentemente da sviluppare.

Page 8: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Affrontare tutti questi problemi non è un impegno di Affrontare tutti questi problemi non è un impegno di poco conto. Anzi per la scuola è una sfida che la poco conto. Anzi per la scuola è una sfida che la obbliga ad interrogarsi su come intervenire e obbliga ad interrogarsi su come intervenire e operare per realizzare questi difficili passaggi.operare per realizzare questi difficili passaggi.

• Tutto ciò richiede l’attivazione di forme ed azioni Tutto ciò richiede l’attivazione di forme ed azioni sistematiche di ricerca e sperimentazione sul sistematiche di ricerca e sperimentazione sul curricolo verticale che gli insegnanti non possono curricolo verticale che gli insegnanti non possono fare da soli. fare da soli.

• Riuscire a realizzarli significa offrire al docente Riuscire a realizzarli significa offrire al docente l’opportunità di fare ricerca ( docente ricercatore) in l’opportunità di fare ricerca ( docente ricercatore) in luoghi istituzionali riconosciuti e su problemi luoghi istituzionali riconosciuti e su problemi concreti, legati al fare scuola.concreti, legati al fare scuola.

Page 9: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008
Page 10: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

Come?

Dove?Con che cosa?

Cosa?

Page 11: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• La verticalizzazione non investe La verticalizzazione non investe soltanto la continuità verticale, che soltanto la continuità verticale, che raramente viene realizzata nelle raramente viene realizzata nelle scuole.scuole.

Difatti spesso si lavora nelle classi ponte, Difatti spesso si lavora nelle classi ponte, tralasciando le altre classi: scuola d’infanzia tralasciando le altre classi: scuola d’infanzia e 1a elementare/ 5a elementare/ 1a e 1a elementare/ 5a elementare/ 1a media; 3a media/ 1a superiore. media; 3a media/ 1a superiore.

Non si concentra quindi su segmenti di Non si concentra quindi su segmenti di curricolo, come talvolta avviene a scuola.curricolo, come talvolta avviene a scuola.

Page 12: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Abbraccia, in un quadro Abbraccia, in un quadro unitario ed unitario ed organicoorganico, elementi di continuità e di , elementi di continuità e di discontinuità relativamente discontinuità relativamente all’apprendimento e all’apprendimento e all’insegnamentoall’insegnamento..

Page 13: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Punto delicato è la discontinuità e cioè gli snodi che Punto delicato è la discontinuità e cioè gli snodi che producono cambiamenti cognitivi, socio-affettivi, etc.producono cambiamenti cognitivi, socio-affettivi, etc.

Essa riguarda:Essa riguarda:

- l’apprendimento (le rotture culturali rispetto agli schemi - l’apprendimento (le rotture culturali rispetto agli schemi mentali e alle rappresentazioni personali, ai modelli noti o mentali e alle rappresentazioni personali, ai modelli noti o ai concetti comuni; agli usi familiari o alle esperienze ai concetti comuni; agli usi familiari o alle esperienze personali. personali.

- l’insegnamento (rotture epistemologiche, livelli di - l’insegnamento (rotture epistemologiche, livelli di concettualizzazione o formalizzazione sempre più raffinati).concettualizzazione o formalizzazione sempre più raffinati).

• Rispetto a queste si dovrebbe assumere un’impostazione Rispetto a queste si dovrebbe assumere un’impostazione processuale (apprendimento/insegnamento).processuale (apprendimento/insegnamento).

Page 14: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

Lavorare sul Curricolo Verticale significaLavorare sul Curricolo Verticale significa : :

• integrare la molteplicità degli aspetti integrare la molteplicità degli aspetti che lo connotano dentro un piano che lo connotano dentro un piano organico, costellato da atteggiamenti organico, costellato da atteggiamenti sistemici e ricorsivi (non esaustivi), sistemici e ricorsivi (non esaustivi), aperto ad attività che possono svolgersi aperto ad attività che possono svolgersi con logiche in parte imprevedibili.con logiche in parte imprevedibili.

Page 15: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

Oggetti culturali, conoscenze, abilità…Oggetti culturali, conoscenze, abilità…

• Aver definito le conoscenze irrinunciabili (sul piano Aver definito le conoscenze irrinunciabili (sul piano epistemologico e pedagogico), che ogni studente dovrebbe epistemologico e pedagogico), che ogni studente dovrebbe possedere in una società come la nostra. possedere in una società come la nostra.

• Ciò rimanda alla questione dell’essenzialità dei saperi, Ciò rimanda alla questione dell’essenzialità dei saperi, affrontata nelle passate legislature.affrontata nelle passate legislature.

• Si tratta di un’essenzialità colta nelle diverse specificità Si tratta di un’essenzialità colta nelle diverse specificità disciplinari, ma anche nelle possibili trasversalità (intrecci, disciplinari, ma anche nelle possibili trasversalità (intrecci, incontri, connessioni, categorie trasversali di vario tipo, in incontri, connessioni, categorie trasversali di vario tipo, in primis quella logico-linguistica), che ricorrono nei campi dei primis quella logico-linguistica), che ricorrono nei campi dei saperi e ne esaltano il valore.saperi e ne esaltano il valore.

Page 16: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• S’impone un profondo ripensamento dei saperi sia dal S’impone un profondo ripensamento dei saperi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. punto di vista quantitativo che qualitativo.

• L'aspetto quantitativo è quello più evidente: se non ci si L'aspetto quantitativo è quello più evidente: se non ci si concentra su una minore quantità di saperi non è possibile concentra su una minore quantità di saperi non è possibile realizzare nessun rinnovamento metodologico -relazionale ( realizzare nessun rinnovamento metodologico -relazionale ( cioè curricolare). cioè curricolare).

• Ma è l'aspetto qualitativo che costituisce il nodo Ma è l'aspetto qualitativo che costituisce il nodo fondamentale del rinnovamento del curricolo e questo nodo fondamentale del rinnovamento del curricolo e questo nodo non si scioglie con interventi di semplificazione (che corre non si scioglie con interventi di semplificazione (che corre spesso il rischio di trasformarsi in banalizzazione) della spesso il rischio di trasformarsi in banalizzazione) della struttura (o organizzazione o canone) tradizionale del struttura (o organizzazione o canone) tradizionale del sapere dei vari ambiti disciplinari.sapere dei vari ambiti disciplinari.

Page 17: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Occorre avviare una radicale Occorre avviare una radicale destrutturazione e riorganizzazione destrutturazione e riorganizzazione dei saperi per passare così dalla dei saperi per passare così dalla struttura specialistica ad una loro struttura specialistica ad una loro organizzazione formativa.organizzazione formativa.

Page 18: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Per riorganizzare in chiave formativa i saperi Per riorganizzare in chiave formativa i saperi occorre rispettare un doppio vincolo: quello occorre rispettare un doppio vincolo: quello della significatività (per i bambini e per la della significatività (per i bambini e per la cultura/ i saperi disciplinari) e quello cultura/ i saperi disciplinari) e quello dell’adeguatezza rispetto alle strutture, dell’adeguatezza rispetto alle strutture, cognitive, psico-affettive, motivazionali dello cognitive, psico-affettive, motivazionali dello studente. studente.

• Ciò investe il piano epistemologico, quello Ciò investe il piano epistemologico, quello psicopedagogico e comunicativo relazionale.psicopedagogico e comunicativo relazionale.

Page 19: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Il primo passo, quello epistemologico, porta a ridelineare, Il primo passo, quello epistemologico, porta a ridelineare, come già sottolineato, il modello disciplinare e a collocarlo, come già sottolineato, il modello disciplinare e a collocarlo, nelle varie fasce di scolarità, secondo criteri di progressione, sì nelle varie fasce di scolarità, secondo criteri di progressione, sì da rendere accessibili agli studenti i saperi via via che si da rendere accessibili agli studenti i saperi via via che si complicano, si concettualizzano e si formalizzano. complicano, si concettualizzano e si formalizzano.

• Ciò comporta dosare le conoscenze alle varie età, sviluppando Ciò comporta dosare le conoscenze alle varie età, sviluppando gradi differenziati di concettualizzazione e relazioni e gradi differenziati di concettualizzazione e relazioni e gestendo, in maniera organica e produttiva, quelle gestendo, in maniera organica e produttiva, quelle discontinuità (scarti socio-cognitivi, linguistico-testuali, etc.) discontinuità (scarti socio-cognitivi, linguistico-testuali, etc.) che generano il cambiamento. che generano il cambiamento.

• Ma richiede anche organizzare la ricorsività in un’ottica Ma richiede anche organizzare la ricorsività in un’ottica poliprospettica. La ricorsività viene frequentemente ridotta ad poliprospettica. La ricorsività viene frequentemente ridotta ad un’improduttiva ripetitività, senza che si riesca a determinare, un’improduttiva ripetitività, senza che si riesca a determinare, in modo chiaro, lo scarto nei differenti gradi di in modo chiaro, lo scarto nei differenti gradi di concettualizzazione.concettualizzazione.

Page 20: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Quale lingua? Quale lingua?

• Quali priorità? Quali priorità?

• Quali competenze?Quali competenze?

Page 21: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Non è indifferente per la crescita culturale Non è indifferente per la crescita culturale di un bambino, se si insegna storia della di un bambino, se si insegna storia della letteratura al posto di educazione letteraria, letteratura al posto di educazione letteraria, o grammatica senza la pratica riflessiva o grammatica senza la pratica riflessiva (riflessione sulla lingua).(riflessione sulla lingua).

• Come non è secondario se si lavora in Come non è secondario se si lavora in maniera separata/ riduttiva sugli aspetti maniera separata/ riduttiva sugli aspetti della lingua: ora di ortografia, grammatica, della lingua: ora di ortografia, grammatica, testo, lettura, dettato, oppure progetto testo, lettura, dettato, oppure progetto lettura da una parte e oralità dall’altra, pur lettura da una parte e oralità dall’altra, pur dentro progetti accattivanti.dentro progetti accattivanti.

Page 22: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

Approcci psico- pedagogici, comunicativo-Approcci psico- pedagogici, comunicativo-relazionali, tecniche e strategie didattiche…relazionali, tecniche e strategie didattiche…

• Centralità della didattica Centralità della didattica laboratoriale.laboratoriale.

Page 23: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Quale didattica laboratoriale?Quale didattica laboratoriale?

Page 24: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Una Didattica Laboratoriale che ponga al centro Una Didattica Laboratoriale che ponga al centro il soggetto che apprende con i suoi bisogni, il soggetto che apprende con i suoi bisogni, retroterra culturale, competenze, disposizioni, retroterra culturale, competenze, disposizioni, attitudini.attitudini.

I bisogni non sono soltanto ludici, centri di interesse tra I bisogni non sono soltanto ludici, centri di interesse tra l’altro scelti aprioristicamente dagli insegnanti, ma svariati. l’altro scelti aprioristicamente dagli insegnanti, ma svariati. Essi vanno dalla sfera personale, affettiva, emozionale di Essi vanno dalla sfera personale, affettiva, emozionale di rapporto con se stesso e con gli altri a quella sociale, rapporto con se stesso e con gli altri a quella sociale, cognitiva, rappresentativa, creativa culturale.cognitiva, rappresentativa, creativa culturale.

Page 25: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Una didattica laboratoriale ha sempre a Una didattica laboratoriale ha sempre a che fare con la costruzione della che fare con la costruzione della conoscenza da parte dei bambini, la conoscenza da parte dei bambini, la scoperta, la cooperazione, con lo stare scoperta, la cooperazione, con lo stare con l’altro, con la classe intesa come con l’altro, con la classe intesa come vera comunità educante, con il vera comunità educante, con il coinvolgimento diretto e l’appello ai coinvolgimento diretto e l’appello ai sentimenti, alle sensazioni, alla sua sentimenti, alle sensazioni, alla sua fisicità, al corpo che percepisce, fisicità, al corpo che percepisce, rappresenta, razionalizza etc.rappresenta, razionalizza etc.

Page 26: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Quali i punti fondamentali?Quali i punti fondamentali?

Page 27: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008
Page 28: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008
Page 29: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Si tratta di praticare una didattica Si tratta di praticare una didattica laboratoriale che sappia coniugare laboratoriale che sappia coniugare cornici di segno con paradigmi di cornici di segno con paradigmi di senso.senso.

Page 30: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Impegnandosi in luoghi istituzionali (laboratori Impegnandosi in luoghi istituzionali (laboratori didattici curricolari), nella progettazione di didattici curricolari), nella progettazione di repertori di percorsi, in cui si ricerchi un' "osmosi" repertori di percorsi, in cui si ricerchi un' "osmosi" tra le esigenze dei giovani (bisogni personali, tra le esigenze dei giovani (bisogni personali, sociali, affettivi, cognitivi, simbolici ed espressivi) sociali, affettivi, cognitivi, simbolici ed espressivi) e quelle della cultura, assicurando a tutti la e quelle della cultura, assicurando a tutti la "cassetta degli attrezzi culturali". "cassetta degli attrezzi culturali".

• Si tratta di elaborare itinerari curricolari, comuni a Si tratta di elaborare itinerari curricolari, comuni a tutti, che si adattino sia ai soggetti a rischio che tutti, che si adattino sia ai soggetti a rischio che alla punte di eccellenza, configurando tuttavia, al alla punte di eccellenza, configurando tuttavia, al loro interno, piste "aperte" verso il "basso" e loro interno, piste "aperte" verso il "basso" e verso l' "alto" (flessibili, modulari).verso l' "alto" (flessibili, modulari).

Page 31: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008

• Ciò avrebbe il vantaggio di ridurre la continua Ciò avrebbe il vantaggio di ridurre la continua proliferazione nelle scuole di progetti di ampliamento proliferazione nelle scuole di progetti di ampliamento dell'offerta formativa, spesso frammentari e di scarso dell'offerta formativa, spesso frammentari e di scarso rilievo per gli apprendimenti disciplinari; al contempo rilievo per gli apprendimenti disciplinari; al contempo consentirebbe di limitare il ricorso "facile" a forme spinte consentirebbe di limitare il ricorso "facile" a forme spinte di personalizzazione che, invece di includere, portano ad di personalizzazione che, invece di includere, portano ad escludere, non assicurando a tutti le stesse opportunità. escludere, non assicurando a tutti le stesse opportunità.

• Mentre se si prevedono, dentro percorsi comuni, Mentre se si prevedono, dentro percorsi comuni, momenti di recupero delle difficoltà in alcuni ambiti e di momenti di recupero delle difficoltà in alcuni ambiti e di consolidamento di competenze in altri, si offre ad ogni consolidamento di competenze in altri, si offre ad ogni studente la possibilità di potenziare o rafforzare le studente la possibilità di potenziare o rafforzare le proprie capacità, a seconda dei casi, senza privarlo di proprie capacità, a seconda dei casi, senza privarlo di occasioni di apprendimento, sia esso individuale o occasioni di apprendimento, sia esso individuale o collettivo.collettivo.

Page 32: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008
Page 33: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008
Page 34: IL CURRICOLO VERTICALE IL CURRICOLO VERTICALE Carlo Fiorentini, Maria Piscitelli Udine, 2 settembre 2008