i Fenomini Alchemici - Crapa

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  • 8/13/2019 i Fenomini Alchemici - Crapa

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    E P I S T E M E

    Biblioteca di Episteme

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    D I V U L G A Z I O N E D E I F O N D A M E N T I D E L S A P E R E

    D i s t r i b u z i o n e g r a t u i t a

    COLLANA

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    GRANDE TEORIA GENERALE.

    In questo file saranno esposte le ultime riflessioni in senso cronologico, su unateoria generale dei fenomeni alchemici, la cui stesura non ulteriormente dilazionabile.

    STHEPHEN HAWKING E LA SOLUZIONE INTERA da Dal big bang ai buchineri pag. 24 : aggiunta del 4 febbraio 1997.Risulta molto difficile escogitare una teoria in grado di descrivere linterofunzionamento delluniverso. Abitualmente noi scomponiamo il problema in varieparti e inventiamo varie teorie parziali.

    Ognuna di queste teorie descrive e predice una certa classe limitata di osservazioni,trascurando gli effetti di altre quantit, o rappresentandole per mezzo di semplici insiemidi numeri.Pu darsi che questa impostazione sia completamente sbagliata. Se ogni cosadelluniverso dipende in un modo fondamentale da ogni altra cosa, potrebbe essereimpossibile approssimarsi a una soluzione completa investigando isolatamente lediverse parti del problema. (Tiphaigne de la Roche sostiene esattamente la stessacosa)Nondimeno, e certamente questo il modo in cui abbiamo proceduto in passato.Lesempio classico anche in questo caso, la teoria newtoniana della gravit, la quale cidice che la forza gravitazionale che si esercita fra due corpi dipende solo da un numeroassociato a ciascun corpo, la sua massa, mentre per altro verso indipendente dallacomposizione del corpo.

    Non c quindi bisogno di possedere una teoria della struttura e della composizione delSole e dei pianeti per poterne calcolare le orbite.Oggi gli scienziati descrivono luniverso nei termini di teorie fondamentali parziali: lateoria generale della relativit e la meccanica quantistica. Queste due teorie sono le grandiconquiste intellettuali della prima met di questo secolo. La teoria generale della relativitdescrive la forza di gravit e la struttura delluniverso su scale molto grandi comprese dapochi chilometri a milioni di miliardi di miliardi ( 1 seguito da ventiquattro zeri) dichilometri, che sono le dimensioni delluniverso osservabile. La meccanica quantistica si

    occupa invece di fenomeni su scale estremamente piccole, come un milionesimo dimillonesimo di centimetro. E noto per che queste due teorie sono purtroppo in disaccordofra loro, e non possono quindi essere entrambe corrette.

    Una delle maggiori imprese della fisica di oggi che anche il tema principale di questolibro - la ricerca di una nuova teoria che le includa entrambe. Una teoria quantistica dellagravit.

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    CARATTERE STATISTICO DELLA FISICA E RINUNCIA ALLA DESCRIZIONE DIEVENTI ISTANTANEI :

    Recentemente (8 Agosto 1996) mi sono imbattuto in unottimo testo di fisica, ilPasachoff. Ebbene gli autori sostanzialmente convengono sul fatto che la meccanicarazionale non pu, e neanche tenta di descrivere variazioni brusche ed istantanee del moto

    quale che esso sia di un corpo puntiforme.Quello che la meccanica razionale pu descrivere sono solo variazioni medie dellecaratteristiche di questo moto in un certo intervallo. E , difatto la descrizione in questointervallo puramente statistica. Il moto viene descritto, in un certo qual modo solo dairisultati prodotti in unintervallo considerato. E non assolutamente possibilediversamente.

    Curve che prevedono variazioni istantanee sono affrontabili dalla matematica, ma nondalla fisica. Questa unaffermazione del testo riportata para para.Ebbene : variazioni istantanee e per tanto non descrivibili possono avere conseguenze

    stabili e permanenti. Unesempio pedestre : una macchina impiega due ore a percorrereventi chilometri. Alle ore 20 in un posto , alle ore 22 in unaltro distante per lappuntoventi chilometri. Essa ha viaggiato ad una media di 10 Km ora. Dopo 15 chilometri dipercorrenza scoppiato uno pneumatico. Se la macchina ha viaggiato davvero a 10 kmora per tutta la durata dellesperienza, conformemente alla rappresentazione fisica dellospostamento, noi la ritroveremo a posto sia pure con la gomma scoppiata dopo i famosiventi chilometri percorsi.

    Supponiamo che la macchina sia stata invece ferma per la massima parte delle due ore, eche abbia percorso i venti chilometri a 300 Km/h o pi in modo da trovarsi alle 22 a ventikm dal punto di partenza pur essendo partita diciamo allultimo minuto. La gomma scoppiasempre dopo 15 km di percorrenza. Ritroveremo, se la ritroveremo, la macchinacompletamente distrutta.

    Una ragazza ci indifferente. Anchessa non prova alcunch di particolare nei nostriconfronti. In unattimo particolare ed irripetibile (si noti quanto usata questa espressione-irripetibile, dunque non fisico- nella vita di tutti i giorni) succede qualcosa. Pu rimaneregravida. Non le interesseremo pi, epper la gestazione ormai va avanti lo stesso.Nei diagrammi di Feyman si ammette in pratica che ogni particella pu essere e difatto una somma di tutto quel che si vle purch si consideri unattimo abbastanza piccolo.Scomponiamo un protone in n particelle. Se una fosse annichilata in una reazione parimenti

    possibile nellattimo considerato, in un certo qual modo due istantaneit contemporanee,il protone si trasformerebbe.

    Due, o in senso lato n eventi istantanei contemporanei, o meglio coesistenti non sono poiuna cosa cos rara. Esaminando un grande numero di strutture interagenti la coesistenzadi singolarit sar verosimilmente assai frequente, invece.E forse lalchimia su questo funziona e si basa. Singolarit coesistenti e istantanee, dalleconseguenze irreversibili. Se cos fosse verosimilmente lalchimia fuori dalle possibilitdi descrizione della fisica classica.

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    LINSPIEGABILE EFFICACIA DELLA MATEMATICA NELLE SCIENZENATURALI

    Da Personaggi e Scoperte della fisica classica di Emilio Segr, pag.107 :Linfluenza della matematica sulla fisica fu sorprendente. Risult infatti che teorie create

    per ragioni puramente matematiche erano applicabili alla fisica. Questo strano risultatocostituisce ancor oggi un enigma, bench se ne possano dare spiegazioni ipotetiche. Pertaluni le teorie matematiche, inventate da matematici puri senza alcuna considerazioneper le loro possibili applicazioni, forniscono schemi di ragionamento e modelli di deduzioniadatti alla mente umana, e lo scienziato pu quindi trovare i fenomeni che calzano con ilparadigma da esse offerto. Ci per non risolve il problema del perch si verifichi questoaccordo tra teoria e fenomeni. Eugene Wigner, linsigne fisico matematico che tanto feceper introdurre la teoria dei gruppi nella fisica moderna, ha scritto un saggio su Linspiegabileefficacia della matematica nelle scienze naturali nel quale il lettore trover idee moltointeressanti. Vi anche la possibilit che questa concordanza si limiti solo a certe parti

    della scienza, e che, proprio per questo motivo, tali parti siano state sviluppate diventandoquindi pi note mentre un vasto campo delle scienze o delle dottrine o dei problemi nonaccessibili alla matematica rimane in ombra.Qualunque ne sia la causa, lapplicazione di teorie create per ragioni puramentematematiche, e senza attenzione alcuna alla loro possibile applicabilit alla fisica, unfenomeno sorprendente che continuato per pi di un secolo...

    GRAVITA ED INTERFACCIASempre dal Pasachoff ( pag. 194) apprendiamo che la risultante della forza gravitazionaleallinterno di un corpo pieno nulla, analogamente alla carica elettrica ; per tanto ancheper la gravit esiste una sorta di effetto pelle per il quale la carica gravitazionale di uncorpo funzionale alla sua massa, ma di fatto si libera dalla sua superficie esterna. Insommaanche per la forza di gravit abbiamo una sorta di effetto di interfaccia, di discontinuit ame particolarmente simpatica.

    FORZE DI MAREA E LIMITE DI ROCHE . ANCHE A LIVELLO NUCLEARE ?

    A pag. 196, 8.7. del Pasachoff troviamo esposta la teoria, confermata dalle osservazioniastronomiche, del limite di Roche. Essa consiste in questo : possibile per un pianetaavere una luna, ovvero un corpo che gli rotea attorno con una certa massa diremmorilevante, solo oltre una certa distanza -il limite di Roche appunto- dal centro gravitazionale

    del pianeta o corpo maggiore.Sotto a questo limite, le forze cosiddette di marea del corpo maggiore fanno letteralmentea pezzi il corpo roteante, e possibile avere solo satelliti, e non lune, roteanti attorno ad uncorpo entro il limite di Roche.Ora pag. 199 Entro i limiti di Roche dei pianeti Giove, Saturno, Urano, Nettuno si trovanoeffettivamente solo satelliti e anelli, e oltre questo limite lune.Ora ci si chiede : a livello nucleare, attorno per esempio al nucleo, o attorno ad un protoneo a quel che si vle, non potrebbero esistere fenomeni analoghi ? Ovvero forze che da uncerto punto in poi come dire coagulano e sotto questo punto solvono ? Anche lostesso Pasachoff , nella prima parte del testo, tratta lelettrone come un corpo planetario

    roteante eccetera attorno al nucleo e cos via.

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    GLI STUDI ALCHEMICI DI NEWTON

    Sempre Segr ci conferma, v. p. 96 del suo libro sulla storia della fisica classica, della grandeapplicazione e passione di Newton per lalchimia, anche se in realt questo aspetto delpensiero di Newton viene grosso modo riportato ai disturbi psichici di cui pare proprioche ad un certo punto della sua vita dovette soffrire, attribuiti o ad intossicazione da

    mercurio o ad altra causa, e che in effetti lo portarono, per circa un buon anno, ad urtarsicon tutti i suoi pi cari e fedeli amici.Ma ammettendo pure che tale passione sia senzaltro da legarsi al lato oscuro di Newton,ai suoi studi biblici, in una parola alle mille stramberie cui certamente andava soggetto -Segr nella sua tentata intervista immaginaria lo descrive proprio come un pazzo, suquesto mi pare proprio non ci sia dubbio alcuno- pure lo stesso Segr ci dice che la passionedi Newton era lesperimento pratico, e che ipotesi non verificabili sperimentalmente nonrientravano punto nella sfera dei suoi interessi. E accertato che lalchimia per lui fosseuna dottrina importante e rispettabile. Se ne dovrebbe dedurre che Newton dovrebbeaver avuto almeno una prova inconfutabile della validit pratica e sperimentale

    dellalchimia. O solo per questa disciplina avrebbe derogato rispetto alle sue convinzioni.Certamente, secondo la testimonianza del suo copista, che si chiamava H. Newton purnon essendo suo parente nel periodo in cui egli stava scrivendo i Principia (realizzando,in altre parole, un lavoro quasi sovrumano, se si tien conto della velocit con cui il testo fuscritto), si occupava assiduamente anche di alchimia.- E proprio nei principia il famosoHypotheses non fingo-Newton possedeva un forno a muffola per esperimenti:Per sei settimane in primavera e sei in autunno, il fuoco non era quasi mai spento inlaboratorio, che era ben fornito di materiali chimici come le sostanze, i recipienti glialambicchi, i crogioli, eccetera: cose di cui faceva scarso uso, salvo che per i crogioli neiquali faceva fondere i metalli; a volte, ma di rado. Consultava un vecchio libro ammuffitoche giaceva in laboratorio. Credo si trattasse di un libro di Agricola intitolato De Metallis,e che il suo scopo principale fosse la trasmutazione dei metalli, per la quale lantimonioera un ingrediente essenziale.Gli studi di alchimia di Newton rimangono confinati nei suoi manoscritti e di essi non stato pubblicato quasi nulla. (Io per la verit ricordo di aver visto, in vetrina alla libreriaTombolini un testo di tale Elisabetta Better-Dodd o qualcosa di simile, in inglese intitolatoad un dipresso I Fondamenti dellAlchimia di Newton costosissimo ) Il suo genio non siestendeva alla chimica: il fondatore della fisica matematica non infatti importante per lastoria della chimica. Forse era necessaria una diversa forma mentale per fare progressi inquella scienza.

    Alcune riflessioni sul nitro e tartaro sono riportate nel frammento, lunico di cui dispongo,delle riflessioni alchemiche di Isaac Newton, originariamente in inglese, a commento delFARMACO CATHOLICO DI JOANNES DE MONTE-SNYDERS, riportate tradotte infrancese da B. Husson, a pag. 192 della sua prima raccolta sullAlchimia.La premire chose comprendre, ce sont les trois feux mystrieux. Le premier doitrendre le metal fusibile et cest, sans enigme alcune, le regule dantimoine.Le second doit etre en sympathie avec le feu mtallique et Snyders dclare aussi quilest double, bien quil se propose de le considerer comme unique. Bien quil soit constitude natures doues de qualites contraires, il lui suffit quelles aient le meme effet dans

    laccom- plissement de son dessein. Il lappelle un feu sympathique hermaphrodite brlant.Il dit que le soufre et le nitre sont deux feux violents, mais que si lon sait comment les

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    rconcilier, rien, sinon Dieu, ne peut nous emphecher dobtenir la sant et les richesses-Salnitro proprio inteso come azotato di potassio, e zolfo inteso proprio come metalloideS, venivano effettivamente impiegati assieme in diverse composizioni spagiriche : ilcosiddetto Sel prunelle oucristal mineral il sel antifebrile il sel polycreste e anche altri: Vedi Glaser:Trait de la chimie,

    Paris 1663 pag. 211 e sgg. -et que cest la seule chose quil ait rserves par devers lui etpour ceux que Dieu a chosis cette fin.Ce quil dit nest pas sans vraiesemblance, car le soufre et le nitre sont vritablementdeux feux contraires qui, une fois unis, sont capables de penetrer quelque mtal que cesoit, den allumer lame et de lextraire, une fois unis au feu mtallique froid quil appellelame de Saturne, laquelle lamalgame avec tous les mtaux et se laisse calciner au feuavec laide de llment double ign- SARA AFFINE ALLUOMO DOPPIO IGNEO ?-sachez que le feu froid est le rgule dantimoine (cest--dire le meme que le premierfeu). Il dit que lon doit commencer l o la nature a fini et, au moyen de cet lmentmagique ign compos de deux matires infernales et contraires, calciner les portes,

    autrement inex- pugnables de la forteresse solaire.Cest ainsi, et tout au long de son livre, quil indique que vous devez utiliser lor etlunir lame de Saturne, qui doit etre tire du SATUNE MINERAL NON (ENCORE)FONDU, car il ne brule pas comme le (segno del mercurio) commun; mais il est doudune qualit terrestre et sche qui le rend propre dfendre le soufre du Soleil, moins quil ne soit brl et chass en lair avec son mercure.Lor, tant amalgam avec le mercure de Saturne, devient poreux et alors le feu infernalpeut mieux et plus promptement calciner le corps robuste et le rduire en cendres,desquelles est extrait au moyen de la claire rose celeste, le soufre; du corps rsiduel estextrait ensuite, au moyen dune lessive, aprs rverbration pralable requise, le selmdicinal le plus prcieux, que les sages ont dit etre la pierre des philosophes. Il avertit que la sparation du soufre davec le sel peut etre faite en peu de temps feu ouvert. Mais que vous devez prendre garde ne pas bruler le feu des Mtaux etqu cet effet vous devez avoir un gardien ou protecteur capable de sy opposer; il anomm ce gardien: cest le tartre, quil dclare etre fort favorable aux mtaux et dotdune grande affinit pour eux.FINE DEL FRAMMENTO DI NEWTON.

    E particolarmente interessante che il tartaro sarebbe in grado di proteggere il fuoco(anima) dei metalli.

    LOPERA AL BIANCO E AL ROSSO SECONDO FLAMEL

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    Una riflessione poetica attribuita a Nicolas Flamel sulla pratica dellOpera al bianco edellOpera al rosso

    Perch per entrambe non c che un procedimentoche sovrano e autentico

    Tutte e due si fanno in un unico modo.Vale a dire Sole e Luna.Cosi il loro procedimento collegaII bianco al rosso, in una manieraTalmente semplice e agevole,Che una donna che fila un fusoNon sar affatto distolta,quando far questo lavoro.Non far altro che mettereQuando fa freddo delle uova a covare

    Sotto una gallina; senza lavarle (COSA SIGNIFICA QUESTO NON LAVARE LE UOVA?Forse non purificare i materiali impiegati, specie se minerali e\o metallici ?Che non mai accaduto,Perch non si lavano le uovaPer metterle in cova, vecchie o nuove,Ma proprio cosi come sono,Si mettono senzaltro sotto la gallina.E non si fa altro che voltarleE rivoltarle tutti i giorniSotto la madre, senza altra copertura,per avere finalmente il Pulcino.Flamel, Sommario Filosofico citato da Ranque, pag. 82 di La Pietra Filosofale

    Beringardo da Pisa, in unopera intitolata Circulus Pisanus, citata da Ranque a pag. 70 delsuo libro sulla Pietra Filosofale cos riporta una trasmutazione da lui effettuataVoglio riferire quello che mi successo una volta, quando dubitavo fortemente chefosse possibile convertire il mercurio in oro. Un uomo esperto, volendo dissipare tutti imiei dubbi a questo proposito, mi diede una dramma di una certa polvere dal colore quasiuguale a quello del papavero selvatico e il cui odore ricordava quello del sale marinocalcinato. Per evitare ogni possibile inganno, acquistai io stesso il crogiolo, il carbone ed ilmercurio da commercianti differenti, in questo modo potevo essere assolutamente sicuro

    che in nessuna di quelle materie cera delloro come invece succede tanto spesso con glialchimisti ciarlatani.A dieci dramme di mercurio (38,2 grammi) aggiunsi un p di polvere, esposi tutto a unfuoco piuttosto forte e in po di tempo il contenuto del crogiuolo si trov tutto trasformatoin quasi dieci dramme doro, che fu valutato purissimo nei saggi di vari orefici.Se questo fatto non si fosse verificato senza testimoni, eccettuata la presenza di osservatoriestranei avrei potuto pensare a qualche inganno; ma posso assicurare in tutta sincerit chela cosa avvenuta esattamente come lho riferita

    Quale la natura della pietra filosofale compiuta? Sarebbe della pi alta utilit comprendere

    in termini attuali come la Pietra agisca, sempre che ci sia esprimibile concretamente intermini moderni.

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    Potrebbe essere definita come un supercatalizzatore, una specie di enzima di natura nonproteica. I rapporti ponderali con i quali essa reagisce con il materiale in cui viene proiettataricordano infatti unazione del genere, che non segue una proporzione stechiometrica.Sappiamo anche che questo supercatalizzatore, per trasmutare deve essere attivatodallargento per la pietra al bianco e dalloro per la pietra al rosso, almeno seguendo quellache Fulcanelli definisce come la via non classica, non degli antichi autori. Di essi dice che

    non impiegavano loro metallico, anche se non mi sembra sia cos categorico quantoallesclusione dellargento ( proprio Ag). Questo ci porta a considerare il seguente aspettodel problema: LORIENTAZIONE. A COSA SERVONO LORO O LARGENTO INCONCRETO PER PASSARE DALLELISIR ALLA PIETRA TRASMUTATORIA?

    Se semplicemente la pietra filosofale avesse la funzione di portare alla fine levoluzione dimetalli su cui agisce, e questo traguardo evolutivo fosse come comunenemente detto loroper i metalli rossi e largento per quelli bianchi, non si vede a cosa servirebbe laggiuntaper lappunto di oro o argento. Non si aggiunge di certo ad un ricostituente pediatricouna parte di uomo adulto per attivarlo.

    Se la pietra deve semplicemente spingere un corpo metallico lungo unevoluzione dopotutto gi tracciata, verso un traguardo congenere al paziente che le sottoposto, sembraridondante in qualche modo questo dover ripetere al paziente dove esso debba andare:se il mercurio deve diventare oro, e in un certo senso questo gli congeniale, se il mercurio davvero oro in potenza, a cosa serve introdurre deloro nella miscela di reazione?Pure ci viene detto espressamente che se non si procede in questo modo non si ottienealcuna trasformazione. Quindi la pietra non trasmuta semplicemente attivando un qualcosache gi inerente il metallo che le sottoposto.Il meccanismo deve essere per forza unaltro, e deve essere chiarito: verosimile checomprendendo, ipotizzando il meccanismo dazione del Lapis si possa nel contempoavvicinarsi a chiarirne la Natura, e dunque il modo di produzione. Si possono al momentofare varie ipotesi:

    1) IPOTESI DELLAZIONE PRIONICA O SIMILVIRALE:Come noto i prioni sono delle molecole proteiche capaci di obbligare una cellula viventea riprodurle: il loro interesse per noi nel fatto che nonostante abbiano una strutturamolto pi semplice di un virus pure sono capaci in qualche modo di imporsi ad unacellula e obbligarla a moltiplicarli.Un prione al momento la cosa pi vicina alla natura della cosiddetta materia inanimatache pure capace di riprodursi, in assenza completa di acidi nucleici.Come dice Fulcanelli il crescete e moltiplicatevi forse davvero omnipervadente, e

    comunque pu fare a meno del Dna: su questo ormai non c alcun dubbio: i prioni perlappunto lo dimostrano.La riproduzione virale ampiamente nota e si sa che vi sono molti virus che da soli sonoincapaci di infettare una cellula, o di obbligare la stessa a riprodurli, qualora linfezioneavvenga. Questi virus per riuscire in questi intenti devono appoggiarsi ad unaltro virus,del quale sono per cos dire satelliti, e in tal caso possono infettare e riprodursi. Ma solo seappoggiati a un virus attivatore.Fatte ovviamente le debite distinzioni, e solo per immagine: La Pietra il virus attivatore:loro e largento sono i virus difettivi. In presenza del Lapis essi possono riprodursi nelbagno di fusione, altrimenti no.

    Quanto pu questo esempio essere spinto avanti? Un virus aderisce e attacca una cellulaattraverso dei recettori presenti sulla membrana della cellula stessa e poi una volta penetratoobbliga il nucleo della cellula, o comunque le strutture preposte alla replicazione a copiarlo,

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    finch la cellula non viene distrutta.Occorrerebbe trovare gli analoghi in un metallo di queste strutture: la loro quantit potrebbeessere anche ridottissima , giacch per la questione degli orbitali molecolari ( cfr. peresempio il testo di Silvestroni) una massa omogenea di metallo quanto si vuole grande, inrealt ununica molecola.Un solo recettore sparso per una gran quantit di materiale in opera potrebbe dunque

    essere sufficiente ad indurre il fenomeno, e altrettanto vale per le strutture replicative.Appare evidente il rapporto per esempio con il famoso ferro radicale purissimo delquale ci parla Fulcanelli, contenuto nel ferro proprio Fe nella misura del 7 per mille circa.La chimica industriale ci dice che questo pressappoco il titolo delle impurit nel ferro oacciaio usuali del commercio, e che queste impurit sono costituite prevalentemente daSilicio ed altri elementi in traccia. E NOTO QUALE FUCINA DEI TITANI PUO ESSEREIL SILICIO.Lipotesi prionica del tutto mia personale. Almeno non mi risulta ad oggi (1-XII-1995)che sia stata mai esposta da altri, a quanto io sappia.

    2) IPOTESI DEL MAGMA PRIMORDIALE METALLICOLa Pietra potrebbe agire come una sorta di sdifferenziatore generale e trasformare il bagnometallico su cui agisce in una sorta di terreno metallico primordiale, dalle potenzialitillimitate: loro o largento , in tal caso, agirebbero come germi cristallini che fannoprecipitare macrocristalli da una soluzione soprassatura: questa ipotesi ammette, come lealtre del resto, una nostra attuale profonda sconoscenza delle reali strutture di base dellamateria.In questo caso la Pietra, solvente universale proprio alla lettera, ricrea la sostanzaprimordiale, lapeiron o se si vuole il koilon dei teosofi, e loro o largento non sono altroche i modelli, i semi ai quali il koilon deve rifarsi, e che dunque si ritrovano moltiplicati.Questa ipotesi si ritrova, ben nascosta per la verit, nelle pieghe delle riflessioni di Atrenee dei seguaci di Solazareff.

    3) IPOTESI DELLA REAZIONE NUCLEARE (TEMPERATURA-DIPENDENTE!)Sostanzialmente lipotesi presentata da Ranque nel suo bel libro La Pietra Filosofale inpratica esisterebbero tutta una serie di reazioni nucleari, egli ne fornisce numerosi esempia livello stechiometrico proprio, che possono condurre per esempio dal mercurio alloro:il Lapis non altro che il catalizzatore che le rende possibili.E forse sfuggito a Ranque il fatto che vista la temperatura richiesta per lattivazione delprocesso di trasformazione, (si ricordi sempre che il solo Cyliani riferisce di aver effettuatouna trasmutazione a freddo) QUESTE REAZIONI NUCLEARI DA LUI IPOTIZZATE

    SAREBBERO TEMPERATURA DIPENDENTI: il che costituirebbe davvero un formidabilepunto di ulteriore interesse qualora fosse necessario!

    4) IPOTESI DELLA CONTRAZIONE E INDURIMENTO:Purtroppo non spiegata affatto diffusamente, ma linterpretazione dellazione del Lapische viene fornita da Fulcanelli proprio. Anche in unoscuro passo del chimico scettico diRobert Boyle, che occorre ricordarlo bene riteneva la Pietra Filosofale possibilissima,sembrerebbe essere ipotizzata unazione simile: non impossibile che Fulcanelli si riferiscaproprio a Boyle, dopo tutto.Cos ad un dipresso questipotesi ci porta piuttosto vicino alla fusione fredda dellidrogeno

    e ad ipotetiche altre fusioni fredde che io immagino prima o poi saranno scoperte: ritengoben si possa assimilare lelio ad una sorta di idrogeno indurito e contratto.Una variante di questa la cosiddetta: IPOTESI DEL FORMAGGIO.

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    Cyliani, dove il mercurio si sarebbe rapreso pressocch istantaneamente e per lappunto afreddo, in un vetro dorologio agitato circolarmente dalloperatore, Cyliani stesso.Questo supercatalizzatore dunque relativamente lento nella sua azione, almeno apressione normale. Questo supercatalizzatore, privo delloro e dellargento e parrebbemolto diluito dotato di propriet farmacologiche imponenti, anche se, al solito la suaazione molto lenta: il rinnovarsi del corpo richiede veri e propri cicli di terapia,

    probabilmente di complessa e appunto lenta attuazione.Laspetto farmacologico della Pietra rende possibile in un certo qual modo apporre unpunto fermo, e Dio sa quanto siano necessari: IL CORPO METALLICO -IN SENSO LATO-DOTATO DELLE PROPRIETA FARMACOLOGICHE DI GRAN LUNGA PIUIMPONENTI E SENZA DUBBIO ALCUNO LANTIMONIO. ASSOLUTAMENTENESSUNO FRA I CORPI NATURALI CONOSCIUTI FIN DALLANTICHITA PUOCOMPETERE CON LANTIMONIO A QUESTO RIGUARDO.Lipotesi pi economica per spiegare la sua azione tonificante generale che rinnovi eriqualifichi il sistema immunitario: forse agisce proprio sui linfociti T CD4 positivi, i famosidirettori dorchestra

    QUANTA E LENERGIA IN OPERA DURANTE UNA TRASMUTAZIONE METALLICA?Per qualche motivo a ben vedere dopo tutto di tipo senzaltro incoscio, sono sempre statoportato a credere che in una trasmutazione per proiezione le energie in ballo fosseronotevolissime. VI SONO OTTIME POSSIBILITA CHE QUESTO SIA DEL TUTTOSBAGLIATO, IN REALTA.Intanto in Fulcanelli nulla autorizza a ritenere che il processo proiettivo sia qualcosa dititanico o simili; e si ricordi bene che invita scrupolosamente alla prudenza in tutte leesperienze spagiriche che descrive: si riguardi per esempio nel file spagiria il brano inerentelimpiego dellacido solforico a 66 gradi per la demolizione della limatura di ferro.La temperatura da impiegarsi secondo il suo parere -quarto grado del fuoco, 1200 gradi,cfr. file Mistero, non poi cos terrificante: unartigiano del vetro di Murano opera oltre i2000, e una saldatura alla fiamma ossidrica si spinge ampiamente oltre.Canseliet afferma in pi luoghi che lalchimia non ha affatto bisogno delle energieterrificanti della fisica nucleare.Helvetius fallisce addirittura una proiezione, cfr. Vitulus Aureus, non avendo avvolto lascheggia di Lapis sottratta destramente allAdepto che gliela ha mostrata, in cera o cartacome previsto. Il materiale nel crogiolo esplode vetrificandosi, e lui non ne ricava alcundanno, dalla sua cronaca parrebbe anche non si sia nemmeno spaventato; il che apparepoco plausibile se Helvetius avesse assistito ad una reazione in qualche modoimpressionante: tenendo conto che prima della sua conversione non sembra avesse

    conoscenze specifiche nel campo.Mette in opera in modo erroneo una reazione a lui del tutto ignota, e dal fallimentodellesperienza non ne ricava neanche un po di spavento. Evidentemente deve averassistito ad unesperienza tranquilla. Appare poco plausibile che lo scatenarsi di energieimmani non sia in qualche modo percepito da unoperatore attento, sottile come Helvetiussicuramente doveva essere. Quindi le energie NON SONO AFFATTO IMMANI. Su questonon pu esserci dubbio.Il vero problema forse la qualit, il tipo dellenergia. Pu darsi che su questo aspetto lanostra fisica sia in torto , in difetto , essendosi occupata, a ben vedere, prevalentementedelle quantit di scambio, di equivalenza fra un tipo di energia ed unaltra. Dire che energia

    meccanica ed energia termica si equivalgono, e tracciare le corrispondenze fra le quantitdellun tipo e dellaltro giustissimo, ma forse non tiene conto realmente degli aspettipratici della realt concreta.

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    In teoria si pu far tranquillamente bollire lacqua in una caffettiera a forza di martellatepicchiate sul fondo della stessa: ma in pratica la caffettiera in questo modo si sfascerebbeben prima che la pi piccola goccia di caff sia pronta.Una piccola, piccolissima fiamma e in breve tempo il caff , fragrante, pronto.Non impossibile che la fisica nucleare faccia bollire lacqua a martellate, in realt.Se poi ci si avvicina ai sistemi biologici, e la Pietra pare appartenga alquanto a questo

    dominio, questa insufficienza di una rappresentazione basata solo sul quanto e non sulcome appare del tutto manifesta. In biologia 1000 calorie ricavate da un tot di benzinanon sono affatto la stessa cosa della stessa misura energetica ricavata in modo diverso.

    LA COLOMBA ATTACCATA ALLA PIETRA.Fulcanelli definisce la Pietra Filosofale come un corpo non metallico sovrassaturato dispiriti metallici Lo spirito metallico da lui definito precisamente nella prima partedelle Dimore Filosofali, e non corrisponde esattamente ad unenergia. Tuttavia in moltipunti della pratica alchemica parrebbe che si debba proprio saturare, in qualche modo, uncorpo concreto, afferrabile, con unenergia arcana di qualche natura, soprattutto per

    esempio lormai famosissimo 4H.Ma questo immagazzinamento come deve essere inteso realmente? Conosciamo in concretoesempi di unenergia in atto deposta, stivata in qualche modo o parte?Sembrerebbe proprio di no, a vedere bene. Possiamo immagazzinare solo energiapotenziale, e mai in atto.Limmagazinamento dellenergia potenziale poi in relt non altro che avere disponibili imateriali perch possa essere generato levento che produce energia. Sfido chiunque atenere immagazzinati tot chilogrammetri, o tot erg o jaule o quel che si vuole.Si pu tenere pronto un motore e il combustibile per farlo funzionare per il tempoequivalente al dispendio dellenergia voluto, ma nulla di pi. Lenergia potenziale di unmotore fermo, con il suo combustibile, pu essere trasformata, con elevata perdita, peraltro, per esempio nellenergia potenziale di un grosso peso sollevato ad unaltezza elevata,da cui si libererebbe facendolo cadere.Ma si passa sempre e solamente da unenergia potenziale ad unaltra, se si vuole effettuareuno stoccaggio. Lenergia in atto qualcosa di assolutamente non immagazzinabile.Quale la ricaduta alchemica di questo ragionamento? E presto detto. E senzaltro vanocercare traccia, anche in materiali alchemici, di energia in atto. Lo stesso LapisTrasmutatorio compiuto verosimile ci apparirebbe a freddo come un corpo del tuttoinerte, composto forse di varie parti, non diverso in nulla da qualsiasi altra mistura ocomposto da laboratorio.Per rivelarsi il Lapis deve essere fatto agire, e nellatto dellazione del tutto inconoscibile

    e insondabile: ne vedremmo i risultati al termine dellesperienza.Un corollario che in Alchimia i corpi dallaspetto il pi inerte potrebbero, nelle condizioniopportune, rivelarsi estremamente attivi: potrebbe essere questo labisso di insondabilesemplicit che mi terrorizza pi dogni altro baratro.

    INADEGUATEZZA DELLA TEORIA ATOMICA, Al meno allepoca di Fulcanelli a finialchemici. Si confronti questo :Aggiornamento del 14 Dicembre 1996 : dal libro, bellissimo per altro di Emilio Segr,Personaggi e scoperte della fisica contemporanea a pag. 16 : ...non solo nel 1895, ma

    fino al 1905 e forse anche un p pi tardi cerano ancora degli scettici, (quanto alla realeesistenza dellatomo)- certamente n fissati n incompetenti. Il Waynflete professor dichimica a Oxford, B. C. Brodie (1817-1880), che occupava una delle pi prestigiose cattedre

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    inglesi, non credeva negli atomi e scrisse libri per dimostrare che lipotesi atomica non eranecessaria.Egli si adir fortemente quando apparvero modelli molecolari con palline e bastoncini.Ernst Mach, insigne fisico e filosofo, non credeva negli atomi e seguit a dubitare anchequando vide le scintillazioni prodotte dal particelle alfa emesse dalle sostanze radioattive.Wilhelm Ostwald, un importante chimico tedesco e uno dei primi vincitori del premio

    Nobel per la chimica un altro esempio. Egli aveva sviluppato una nebulosa teoria dellenergetica che credeva potesse servire anche a evitare gli atomi.Alla base di questo scetticismo non era tanto uno spirito di contraddizione quanto il fattoche nessuno aveva visto un atomo, e anche oggi nessuno li ha visti nel senso ordinario delverbo vedere, per quanto le prove della loro esistenza siano assai pi convincenti di quelledellesistenza di oggetti o fenomeni veduti da molti, come certi miracoli o i dischi volanti......Alla fine del secolo scorso perfino una persona come Max Planck era pi che prudentenellusare concetti atomiciInfatti leggiamo a pag. 19 de I Dilemmi di Max Planck : Non nutriva alcun desiderio,disse a Jolly, di effettuare nuove scoperte, ma solo di capire e magari di approfondire le

    basi gi esistenti. Nella sua tesi di laurea del 1879, Planck affrontava i due principi dellatermodinamica classica. Il primo stabilisce la conservazione dellenergia; il secondo, intesoin quello che Planck definiva il suo significato pi ampio, indica una direzione privilegiatadel tempo definendo una quantit - lentropia - che aumenta in tutti i processi fisici reali.Nel suo primo scritto scientifico originale, la sua Habilitationsschrifr (tesi di abilitazione)del 1880, dedicata agli stati dequilibrio dei corpi isotropi Planck partiva dai principidella termodinamica per ottenere alcuni risultati concreti, controllabili sperimentalmente,senza dover ricorrere a specifiche ipotesi sulla struttura interna della materia. Ponevaunicamente la premessa che la condizione di equilibrio stabile corrispondesse alla massimaentropia, dopodich, secondo la sua formulazione rigorosa, nel sistema non si potevanoavere ulteriori cambiamenti. Planck intendeva dare il massimo risalto alla possibilit diottenere risultati utili attraverso la termodinamica, senza dover ricorrere allipotesi atomica,da lui (come scrisse nel 1882) considerata, tuttal pi, come unipotesi aggiuntiva dautilizzare solo dopo aver passato in esame tutte le possibili deduzioni dalle leggidellenergia e dellentropia.Lentusiasmo di Planck per il principio dellentropia e gli esperimenti da lui proposti furonoaccolti con una certa freddezza dal mondo della fisica. I professori di Monaco non capironole argomentazioni della sua tesi di laurea; a Berlino, dove Planck aveva studiato per unanno, il professore di fisica teorica, Gustav Kirchhoff, le giudic sbagliate; Hermann vonHelmholtz, uno degli scopritori del principio dellenergia, non lesse affatto lo scritto; quantoa Clausius, che insegnava a Bonn, Planck non riusc a incontrarlo per consegnargliene una

    copia. Letto o non letto, quel lavoro permise tuttavia allUniversit di Kiel, dove suo padreaveva ancora degli amici e forse dellinfluenza, di assumere Planck come professore(associato) straordinario di fisica teorica nel 1885. Cerano pochissime cattedre nel campo,a quellepoca relativamente nuovo, della fisica teorica. Non c bisogno di dirlo - scrissePlanck allamico Carl Runge. - Sono stato molto fortunato. Poco dopo avere iniziato ilnuovo lavoro, Planck colse quella che gli pareva loccasione di correggere lingiustiziaconsumata ai danni suoi e della termodinamica...

    ANCORA SULLA TEORIA BIOLOGICA DELLALCHIMIA

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    In questo brano che segue Fulcanelli affronta la questione un poco pi da presso, eparla di un errore importante nella rappresentazione della struttura ultima dellamateria:Nous assurons donc, sans parti pris, que les grand savants...se trompentlorsqu ils nient le rsultat lucratif de la trasmutation. ILS SE MEPRENNENT SUR LACONSTITUTION ET LES QUALITES PROFONDES DE LA MATIERE, QUOIQUILSPENSENT EN AVOIR SONDE TOUS LES MYSTERES. HELAS! LA COMPLEXITE DE

    LEURS THEORIES, LAMAS DE MOTS CREES POUR EXPLIQUER LINEXPLICABLE( CURIOSO CHE PER FULCANELLI DUNQUE VI DELLINESPLICABILENELLALCHIMIA), ET SURTOUT LINFLUENCE PERNICIEUSE DUNEEDUCATION MATERIALISTE LES POUSSENT A RECHERCHER FORT LOIN CEQUI EST A LEUR PORTE. MATHEMATICIENS POUR LA PLUPART, ( IL PENSIEROESCLUSIVA-MENTE MATEMATICO E VEROSIMILE SIA DI OSTACOLO INALCHIMIA) ILS PERDENT EN SIMPLICITE, EN BON SENS, CE QUILS GAGNENTEN LOGIQUE HUMAINE, EN RIGUEUR NUMERALE. ILS REVENTDEMPRISONNER LA NATURE DANS UNE FORMULE, DE METTRE LA VIE ENEQUATION.

    Ainsi, par dviations successives, en arrivent-ils incosciemmment sloigner tellementde la verit, simple quils justifient la dure parole de lEvangile. Ils ont des yeux pourne point voir et du sens pour ne point comprendre! Serait-il possible de ramener ceshommes une conception moins complique des choses, de guider ces gars vers lalumire du spiritualisme qui leur manque? Nous allons lessayer et dirons tout dabord, lintention de ceux qui voudront bien nous suivre, quON NETUDIE POINT LANATURE VIVANTE EN DEHORS DE SON ACTIVITE. LANALYSE DE LA MOLECULEET DE LATOME NAPPREND RIEN...Qui simpone una riflessione: come interpretare le parole lanlyse de la molecule et delatome napprend rien : si dovrebbe supporre che i fenomeni che interessano lalchimianon appartengono n alla scala di grandezza dellatomo n a quella della molecola,presumo.Pertanto si dovrebbe supporre che i fenomeni alchemici si osservano su scale pi elevatedi quella atomica e molecolare. Si potrebbe chiamare dominio o land la quantit minimadi materiale da esaminare perch in esso si possa osservare un fenomeno alchemico.Qualcosa tipo la vecchia massa critica crapica di qualche anno fa.Ora un dominio o un land equivalente a Natomi o Nmolecole, dove ragionevolesupporre che N sia un numero molto elevato, tendente allinfinito.Il problema questo: un dominio si riconosce dallesterno? Un cristallo di minerale, peresempio o un gruppo di cristalli contigui, ageminati fra loro, costituiscono un dominio?Se si esamina al microscopio un minerale metallico si osservano in esso strutture continue

    e discontinue, che trapassano insensibilmente le une nelle altre. Potrebbero essere domini?

    Solazareff, pag.14:

    Unaltra grande legge chimica quella che insegna lesistenza di una semenza metallica,precisamente come quella dei vegetali e degli animali. soltanto il suo modo di esistenzache, essendo lentissimo rispetto agli altri due pi veloci , le dona la caratteristica di sfuggireai moderni tentativi di analisi. Il regno minerale si perpetua entro condizioni che nonsfuggono agli alchimisti.Un grandissimo mistero si cela dietro le sue maglie impigliate nella ganga: quello della

    generazione principiziale di ogni materiale. In esso dovrebbe consistere tutto linteressedegli scienziati, che non ha alcun rapporto con la petrografia

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    Se si aderisce, come vorrebbe consigliarci Grillot de Givry, alla teoria biologicadellAlchimia occorre vedere subito alcune equivalenze o corrispondenze molto importanti.

    LA CELLULA INORGANICA : sappiamo che la vita biologica riconosce la cellula comeunit fondamentale, bench i virus e i prioni, in un certo qual modo vivi, non siano cellule.In effetti la vita minerale e metallica potrebbe essere davvero simile a questo tipo di vita (

    virus e prioni) ed in tal caso ci si ferma subito in questa presente speculazione.Tuttavia, quando scriveva de Givry questo tipo di esseri non era noto, pertanto possiamoritenerci autorizzati a proseguire nellestensione di una teoria biologica propriamente dettacome lui doveva intenderla.In tal caso dovremmo tosto imbatterci negli equivalenti minerali delle strutturefondamentali che regolano e formano unindividualit biologica, e cio:CELLULA INORGANICA (la cellula lunit elementare della vita biologica)TESSUTO INORGANICO (insieme di cellule, con una certa finalit)ORGANO MINERALE (insieme di tessuti dove la finalit appare ancora pi manifesta)INDIVIDUO INORGANICO ( essere risultante come insieme di organi)

    Cosa si potrebbe intendere per cellula inorganica? In metallurgia si chiama grano ocella elementare la pi piccola parte di un metallo che abbia metallurgicamente le proprietdi quel metallo.In mineralogia le singole unit cristalline costituenti possono essere paragonate a celluleelementari: che so unaggregato di cristalli di pirite come risultante dela sommatoria deisingoli cristalli, ecc.E VEROSIMILE CHE LA CELLULA INORGANICA DEBBA SOMIGLARE AL GRANOMETALLICO E AL CRISTALLO ELEMENTARE, MA E ALTRETTANTO VEROSIMILECHE DEBBA AVERE ANCHE CARATTERI SUOI PECULIARI.Per esempio: una cellula pur essendo in attivo e fitto contatto con altre cellule o strutture(citoscheletri, strutture di sostegno e scambio varie) COSTITUISCE UNA UNITAINDIVIDUALE BEN DEMARCATA: nei vegetali questa demarcazione operata da unaspessa parete divisoria, negli animali questa struttura meno evidente, ma pur sempreesistente. I sincizi o le cellule giganti dei granulomi sono raggruppamenti di cellule, mavanno visti certamente come individualit plurime e non certo come negazionedellindividualitEBBENE NEI CRISTALLI E NEI GRANI NON E CHIARO QUALE SIA IL MARCATOREDELL INDIVIDUALITA , LO STRUMENTO DELLA SEPARAZIONE NETTA. Si pensi aicristalli geminati. LA CELLULA INORGANICA DEVE POSSEDERE INVECE LAPREROGATIVA DI UN CONFINE BEN APPREZZABILE VERSO LE ALTRE CELLULE.

    IL TERMINE CELLULA VENNE INFATTI CONIATO PROPRIO SULLA BASE DI QUESTANETTA SEPARAZIONE FRA UNA UNITA E LALTRA.Ipotizzare cosa possano essere un tessuto inorganico o unorgano minerale veramentearduo, e per il momento, ampiamente al difuori della nostra portata. MA UNA MINIERAFORSE POTREBBE ESSERE UNINDIVIDUO INORGANICO.

    Aggiornamento del 1 Febbraio 1997. Da la fisica dellimmortalit di Frank J. Tipler,pag. 119 : VITA PRIMITIVA BASATA SU CRISTALLI METALLICI.

    Questa definizione della vita alquanto diversa da quella che darebbe una persona

    normale - e anche un biologo normale. Nella definizione tradizionale, la vita un processocomplicato che si basa sulle propriet chimiche dellatomo di carbonio.Tuttavia, anche i sostenitori della definizione tradizionale riconoscono che le parole chiave

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    sono processo complicato e non atomo di carbonio.Nonostante si verifichi che le entit che tutti concordano nel ritenere vive si basanosulle propriet chimiche del carbonio, non vi ragione di credere che processi analoghinon possano basarsi su altri sistemi.Di fatto, il biochimico britannico A.G. Cairns-Smith ( Genetic takeover and the MineralOrigin of Life, Cambridge University Press, 1982) asserisce che i primi esseri viventi - i

    nostri pi lontani antenati - si basavano non sul carbonio ma su cristalli metallici.Posto che sia vero se si insiste nel ritenere che gli esseri viventi debbano basarsi sullepropriet chimiche del carbonio si dovrebbe concludere che i nostri pi lontani antenatinon erano vivi.Nella teoria di Cairns-Smith, i nostri primi antenati erano configurazioniautoriproducentisi di difetti dei cristalli metallici.Nel corso del tempo, la configurazione si mantenne, trasferendosi per a un altro substrato:le molecole di carbonio. Ma limportante non il substrato, bens la configurazione, che un altro nome dellinformazione. Ma la vita, naturalmente, non una configurazione statica, piuttosto una configurazione

    dinamica che perdura nel tempo. Quindi un processo. Ma non tutti i processi hanno vita.La caratteristica fondamentale delle configurazioni vive che la loro continuil dovutaa una retroazione con lambiente: linformazione codificata nella configurazione varia dicontinuo, ma la variazione vincolata a rimanere entro un piccolo intervallo a causa dellaretroazione.Pertanto la vita , come ho gi affermato, informazione preservata dalla selezione naturale. Da questa definizione della vita derivano alcune conseguenze niente affatto intuitive.Nel 1986, John Barrow e io facemmo rilevare che essa implica che le automobili sono vive.Esse si autoriproducono nelle industrie automobilistiche utilizzando meccanici umani. vero, non si tratta di una riproduzione autonoma, poich hanno bisogno di unindustria;ma questo vero anche nel caso degli esseri umani di sesso maschile: per produrre unbambino di sesso maschile necessaria unindustria biochimica chiamata utero.

    I METALLI COME LUCE MATERIALIZZATA:Al solito si tratta di una idea venutami in quel curioso e niente affatto spiacevole stato disonno lucido nel quale devo dire spesso mi trovo verso le tre, le quattro del mattino.In sostanza si tratta di questo: una sorta di riflessione, di comparazione fra i metalli e lastruttura della luce. Se si assume unipotesi apparentemente assai bislacca, perindubbiamente dotata di un grande fascino estetico, stranamente essa spiega alcuni dei

    punti pi oscuri e apparentemente importanti dell opera di Fulcanelli.Lipotesi questa: i metalli sono luce materializzata: sono il frutto della coagulazione, invirt di chiss che cosa, forse davvero a questo punto della volont dellAltissimo, dellaLuce.Convengo senzaltro sulla bislaccheria di una simile ipotesi, purtuttavia mettiamoci unbuon paio docchiali ed esaminiamola da vicino.Allora: tanto per cominciare questa ipotesi non affatto nuova, n stata formulata soloda me: lantica scienza tradizionale dice proprio che i metalli si formano nelle visceredella terra per coagulazione ispessimento delle influenze cosmiche dei singoli pianeti:le emanazioni, i raggi del sole nelle viscere della terra darebbero origine alloro, quelli

    della luna allargento, quelli di marte al ferro, quelli di venere al rame e cos via.Non a caso questi metalli, i pi antichi conosciuti e impiegati dalluomo vengono infattidetti planetari. Se assumiamo lequivalenza, sicuramente sostenibile emanazioni, influenze

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    = luce... Anzi: la luce di questi corpi celesti quantizzabile proprio, in luogo in fondo diuna emanazione, di uninfluenza ancora pi evanescente della luce stessa.Uno dei pezzi pi oscuri di Fulcanelli la definizione di Alchimia: ebbene Fulcanelli diceformalmente che il significato esatto di Alchimia nella lingua degli uccelli :TRASFORMAZIONE DELLA FORMA PER MEZZO DELLA LUCE.

    Quando Fulcanelli traccia il suo famoso paragone fra lalchimia e le scienze esatte propriolottica che cita per prima, come si ricorder.Linfluenza della luce, solare e lunare, nelle singole operazioni e manipolazioni dilaboratorio a questo punto sarebbe assolutamente evidente, da cui le raccomandazioni diFulcanelli al riguardo.

    I metalli sono luce corporificata, o almeno devono alla luce le loro prerogative : l electronicsea del legame metallico mi ricorda il libero fluire della luce. E facilissimo ottenere fotonidagli elettroni, e la spettrofotometria ad assorbimento atomico ci dimostra come ognimetallo abbia proprio la sua luce caratteristica, assolutamente personale diremmo.

    Franz Tausend della societ 164, cfr. file desideri lib., diceva che i metalli potevano esseretrasformati modificandone l accordo con un paragone, da quel poco che ho saputodella sua opera, preso dal mondo della musica, delle vibrazioni sonore. Se sostituiamo laluce al suono, e cio ci spostiamo solo verso le frequenze pi alte, ci assolutamenteequivalente.Una delle caratteristiche dei metalli proprio la LUCEntezza metallica. Essi riflettono oassorbono, in strato sottile molto bene la luce proprio. Una lamina doro sufficientementesottile colora in verde la luce solare che la attraversa.La scoppiosit dellAntimonio a questo punto sarebbe dovuta al suo elevato contenuto inluce, ed infatti questo metallo viene impiegato nellindustria bellica come fornitore propriodi energia luminosa: nei fuochi dartificio e nei traccianti. Anche il magnesio, e per glistessi motivi, diverrebbea questo punto assai interessante.

    A maggior ragione ancor di pi il ferro sarebbe il corpo pi ricco di luce metallica, facilmanteliberabile da esso sotto forma delle notissime scintille o faville che emette se sollecitatomeccanicamente in modo vigoroso.

    Quali possono essere le ricadute in senso pratico di questa strampalata teoria? E certamentepresto per dirlo, ma ad esempio il sottoporre a luci relativamente monocromatiche ottenuteda lampade per spettrofotometria delle soluzioni o dei composti, o delle fusioni proprio

    potrebbe darci qualche bella sorpresa. Unesperienza in particolare mi tenta: sottoporreun bagno di Gaia in fusione, ottenuta magari per via elettrica, in modo da non avereneanche le emanazioni luminose del fuoco che potrebbero interferire, alla luce di unalampada a catodo cavo della lunghezza donda del ferro.Oppure una lampada a catodo cavo ad argento dovrebbe poter rinforzare lazione deiraggi lunari, almeno in parte.

    LUNIONE FA LA FORZA, OVVERO DELLE CELLULE GIGANTI

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    Leggiamo nell Anatomia Patologica del Prof. Cavallero, pag. 92 del primo volume:La cellula gigante istiocitaria, che va tenuta distinta dagli elementi giganti di origine enatura differente che si trovano in alcuni processi displastici e neoplastici, si forma per lafusione di diversi macrofagi o di cellule epitelioidi (sincizio) oppure, evento assai pifrequente, per ripetute divisioni mitotiche od amitotiche del nucleo di una primitiva cellula,

    non seguite da plasmodieresi (plasmodio). Questo elemento esercita attivit fagocitariaassai intensa...Anche la cellula gigante, come gli altri elementi dellessudato pu perireper azione tossica e subire una necrosi con coagulazione o con colliquazione...Quindi almeno nelle cellule di uno stesso corpo umano vi una tendenza spontanea allafusione, alla confluenza in funzione di un compito eccedente la normalit, diremmo. Questatendenza appare contraria alle leggi dellindividuazione ed anche della tipizzazione genica,dopo tutto.Orbene: individui minerali, simili o identici (provenienza proprio dallo stesso campione,dallo stesso pezzo di roccia) in condizioni di necessit, potrebbero essere dotati di unapropriet analoga? Potrebbe la Pietra in qualche modo avere a che fare con il Sincizio

    Minerale e Metallico e questo essere lespressione della loro tendenza a difendere la stessaloro vita?Se si fonde un solido cristallino il processo si diffonde progressivamente da un cristalloallaltro: cessata la noxa si riformano dei cristalli pi grandi, pi belli e pi solidi di prima.Il minerale, come la cellula gigante, ha imparato che lunione fa la forza.In realt processi di autoaggregazione e di autoorganizzazione, causati da pressioni esternepotrebbero ben essere importanti, nella pratica ermetica. Qui potrebbe essere importantela misura: stimoli troppo ridotti darebbero innesco solo a fenomeni troppo ridotti, ma unastimolazione eccessiva ucciderebbe lessere in opera: la cellula gigante di sopra che a suavolta pu perire.

    In questo brano che segue Fulcanelli sembrerebbe parlare di un errore importantenella rappresentazione della struttura ultima della materia:Nous assurons donc, sansparti pris, que les grand savants...se trompent lorsqu ils nient le rsultat lucratif de latrasmutation. ILS SE MEPRENNENT SUR LA CONSTITUTION ET LES QUALITESPROFONDES DE LA MATIERE, QUOIQUILS PENSENT EN AVOIR SONDE TOUSLES MYSTERES. HELAS! LA COMPLEXITE DE LEURS THEORIES, LAMAS DE MOTSCREES POUR EXPLIQUER LINEXPLICABLE ( CURIOSO CHE PER FULCANELLIDUNQUE VI DELLINESPLICABILE NELLALCHIMIA), ET SURTOUTLINFLUENCE PERNICIEUSE DUNE EDUCATION MATERIALISTE LES POUSSENTA RECHERCHER FORT LOIN CE QUI EST A LEUR PORTE. MATHEMATICIENS

    POUR LA PLUPART, ( IL PENSIERO ESCLUSIVA-MENTE MATEMATICO EVEROSIMILE SIA DI OSTACOLO IN ALCHIMIA) ILS PERDENT EN SIMPLICITE,EN BON SENS, CE QUILS GAGNENT EN LOGIQUE HUMAINE, EN RIGUEURNUMERALE. ILS REVENT DEMPRISONNER LA NATURE DANS UNE FORMULE,DE METTRE LA VIE EN EQUATION.Ainsi, par dviations successives, en arrivent-ils incosciemmment sloigner tellementde la verit, simple quils justifient la dure parole de lEvangile. Ils ont des yeux pourne point voir et du sens pour ne point comprendre! Serait-il possible de ramener ceshommes une conception moins complique des choses, de guider ces gars vers lalumire du spiritualisme qui leur manque? Nous allons lessayer et dirons tout dabord,

    lintention de ceux qui voudront bien nous suivre, quON NETUDIE POINT LANATURE VIVANTE EN DEHORS DE SON ACTIVITE. LANALYSE DE LA MOLECULEET DE LATOME NAPPREND RIEN...

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    Qui simpone una riflessione: come interpretare le parole lanlyse de la molecule et delatome napprend rien : si dovrebbe supporre che i fenomeni che interessano lalchimianon appartengono n alla scala di grandezza dellatomo n a quella della molecola,presumo.Pertanto si dovrebbe supporre che i fenomeni alchemici si osservano su scale pi elevatedi quella atomica e molecolare. Si potrebbe chiamare dominio o land la quantit minima

    di materiale da esaminare perch in esso si possa osservare un fenomeno alchemico.Qualcosa tipo la vecchia massa critica crapica di qualche anno fa.Ora un dominio o un land equivalente a Natomi o Nmolecole, dove ragionevolesupporre che N sia un numero molto elevato, tendente allinfinito.Il problema questo: un dominio si riconosce dallesterno? Un cristallo di minerale, peresempio o un gruppo di cristalli contigui, ageminati fra loro, costituiscono un dominio?Se si esamina al microscopio un minerale metallico si osservano in esso strutture continuee discontinue, che trapassano insensibilmente le une nelle altre. Potrebbero essere domini?Aggiornamento del 14 Dicembre 1996 : dal libro, bellissimo per altro di Emilio Segr,Personaggi e scoperte della fisica contemporanea a pag. 16 : ...non solo nel 1895, ma

    fino al 1905 e forse anche un p pi tardi cerano ancora degli scettici, (quanto alla realeesistenza dellatomo)- certamente n fissati n incompetenti. Il Waynflete professor dichimica a Oxford, B. C. Brodie (1817-1880), che occupava una delle pi prestigiose cattedreinglesi, non credeva negli atomi e scrisse libri per dimostrare che lipotesi atomica non eranecessaria.Egli si adir fortemente quando apparvero modelli molecolari con palline e bastoncini.Ernst Mach, insigne fisico e filosofo, non credeva negli atomi e seguit a dubitare anchequando vide le scintillazioni prodotte dal particelle alfa emesse dalle sostanze radioattive.Wilhelm Ostwald, un importante chimico tedesco e uno dei primi vincitori del premioNobel per la chimica un altro esempio. Egli aveva sviluppato una nebulosa teoria dellenergetica che credeva potesse servire anche a evitare gli atomi.Alla base di questo scetticismo non era tanto uno spirito di contraddizione quanto il fattoche nessuno aveva visto un atomo, e anche oggi nessuno li ha visti nel senso ordinario delverbo vedere, per quanto le prove della loro esistenza siano assai pi convincenti di quelledellesistenza di oggetti o fenomeni veduti da molti, come certi miracoli o i dischi volanti......Alla fine del secolo scorso perfino una persona come Max Planck era pi che prudentenellusare concetti atomiciIn questo brano che segue Fulcanelli affronta la questione un poco pi da presso, eparla di un errore importante nella rappresentazione della struttura ultima dellamateria:Nous assurons donc, sans parti pris, que les grand savants...se trompentlorsqu ils nient le rsultat lucratif de la trasmutation. ILS SE MEPRENNENT SUR LA

    CONSTITUTION ET LES QUALITES PROFONDES DE LA MATIERE, QUOIQUILSPENSENT EN AVOIR SONDE TOUS LES MYSTERES. HELAS! LA COMPLEXITE DELEURS THEORIES, LAMAS DE MOTS CREES POUR EXPLIQUER LINEXPLICABLE( CURIOSO CHE PER FULCANELLI DUNQUE VI DELLINESPLICABILENELLALCHIMIA), ET SURTOUT LINFLUENCE PERNICIEUSE DUNEEDUCATION MATERIALISTE LES POUSSENT A RECHERCHER FORT LOIN CEQUI EST A LEUR PORTE. MATHEMATICIENS POUR LA PLUPART, ( IL PENSIEROESCLUSIVA-MENTE MATEMATICO E VEROSIMILE SIA DI OSTACOLO INALCHIMIA) ILS PERDENT EN SIMPLICITE, EN BON SENS, CE QUILS GAGNENTEN LOGIQUE HUMAINE, EN RIGUEUR NUMERALE. ILS REVENT

    DEMPRISONNER LA NATURE DANS UNE FORMULE, DE METTRE LA VIE ENEQUATION.Ainsi, par dviations successives, en arrivent-ils incosciemmment sloigner tellement

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    de la verit, simple quils justifient la dure parole de lEvangile. Ils ont des yeux pourne point voir et du sens pour ne point comprendre! Serait-il possible de ramener ceshommes une conception moins complique des choses, de guider ces gars vers lalumire du spiritualisme qui leur manque? Nous allons lessayer et dirons tout dabord, lintention de ceux qui voudront bien nous suivre, quON NETUDIE POINT LANATURE VIVANTE EN DEHORS DE SON ACTIVITE. LANALYSE DE LA MOLECULE

    ET DE LATOME NAPPREND RIEN...Qui simpone una riflessione: come interpretare le parole lanlyse de la molecule et delatome napprend rien : si dovrebbe supporre che i fenomeni che interessano lalchimianon appartengono n alla scala di grandezza dellatomo n a quella della molecola,presumo.

    Pertanto si dovrebbe supporre che i fenomeni alchemici si osservano su scale pi elevatedi quella atomica e molecolare. Si potrebbe chiamare dominio o land la quantit minimadi materiale da esaminare perch in esso si possa osservare un fenomeno alchemico.Qualcosa tipo la vecchia massa critica crapica di qualche anno fa.

    Ora un dominio o un land equivalente a Natomi o Nmolecole, dove ragionevolesupporre che N sia un numero molto elevato, tendente allinfinito.

    Il problema questo: un dominio si riconosce dallesterno? Un cristallo di minerale, peresempio o un gruppo di cristalli contigui, ageminati fra loro, costituiscono un dominio?Se si esamina al microscopio un minerale metallico si osservano in esso strutture continuee discontinue, che trapassano insensibilmente le une nelle altre. Potrebbero essere domini?Aggiornamento del 14 Dicembre 1996 : dal libro, bellissimo per altro di Emilio Segr,Personaggi e scoperte della fisica contemporanea a pag. 16 : ...non solo nel 1895, mafino al 1905 e forse anche un p pi tardi cerano ancora degli scettici, (quanto alla realeesistenza dellatomo)- certamente n fissati n incompetenti. Il Waynflete professor dichimica a Oxford, B. C. Brodie (1817-1880), che occupava una delle pi prestigiose cattedreinglesi, non credeva negli atomi e scrisse libri per dimostrare che lipotesi atomica non eranecessaria.

    Egli si adir fortemente quando apparvero modelli molecolari con palline e bastoncini.Ernst Mach, insigne fisico e filosofo, non credeva negli atomi e seguit a dubitare anchequando vide le scintillazioni prodotte dal particelle alfa emesse dalle sostanze radioattive.Wilhelm Ostwald, un importante chimico tedesco e uno dei primi vincitori del premioNobel per la chimica un altro esempio. Egli aveva sviluppato una nebulosa teoria dellenergetica che credeva potesse servire anche a evitare gli atomi.

    Alla base di questo scetticismo non era tanto uno spirito di contraddizione quanto il fattoche nessuno aveva visto un atomo, e anche oggi nessuno li ha visti nel senso ordinario delverbo vedere, per quanto le prove della loro esistenza siano assai pi convincenti di quelledellesistenza di oggetti o fenomeni veduti da molti, come certi miracoli o i dischi volanti......Alla fine del secolo scorso perfino una persona come Max Planck era pi che prudentenellusare concetti atomici

    ECCO FINALMENTE SPIEGATA LA NECESSITA E LIMPIEGO DEL FERRO NELLOPE-

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    RA ERMETICA. Nota del 22 gennaio 1997

    Tullio Regge, Infinito pag.154. : La fusione nucleare :Quasi tutte le reazioni nucleari non potrebbero avere luogo senza leffetto tunnel. Secon-do la meccanica classica, la reazione di fusione tra un deutone e un nucleo di trizio do-vrebbe essere impossibile, poich la repulsione elettrostatica tra nuclei agisce da barriera

    insormontabile che non permette il contatto diretto tra deutone e trizio. Esiste tuttaviauna probabilit finita di tunneling attraverso la barriera, e questa d luogo alla fusionedei nuclei qual stata sperimentalmente verificata nel JET, una bottiglia magnetica co-struita appositamente per studiare la fusione nucleare in laboratorio.Molte reazioni ritenute impossibili sono rese in realt inevitabili dalleffetto tunnel, siapur con bassissima probabilit.Una pietra lasciata a se stessa finirebbe per trasformarsi, attraverso una serie quanti-stica di lentissimi spostamenti di atomi e di fusioni nucleari della durata di 10 elevatoalla 1500 anni, in una palla di ferro che rappresenta lo stato di energia minima per lapietra.Gli effetti apparentemente paradossali delleffetto tunnel hanno condotto al co-

    mandamento secondo cui in meccanica dei quanti tutto quello che non esplicitamenteproibito di fatto obbligatorio.

    In sostanza il ferro, la cenere cosmica come suole ripetermi lamico Claudio Cardella, una sorta di minimo energetico dal punto di vista quantistico.Orbene, ogni movimento, ogni flusso di energia deve passare da un massimo ad un mini-mo, e lenergia di questo fluire dipendente dalla differenza di potenziale. Un modo otti-mo per ottenere un vigoroso flusso disporre di una notevole differenza di potenziale, esicuramente il miglior modo per ottenere la massima differenza di potenziale da un pri-mo membro dato della coppia di porre a zero il secondo elemento.Il ferro rappresenta lo zero della coppia. La Materia Prima, il Vas dElezione rappresenta iltermine attivo

    Una obiezione cade facilmente. Fulcanelli ma anche altri autori parrebbero accreditarelidea che il ferro sia invece, di fatto, pieno di energia, in luogo di essere il vuoto perantonomasia. La prova sarebbe, per esempio, le scintille che si liberano dal suo cozzo, ades. con la selce o altra cosa simile.Non c problema : le scintille si liberano proprio perch il ferro lo zero assoluto. Sononella selce. Il ferro le estrae proprio perch ABISSUS CLAMAT ABISSUM, FRAGORECATARACTARUM

    Murray Gell-Mann e lundicesimo comandamento .Universo, di T. Regge 288.

    Murray Gell-Mann, ben noto per i suoi contributi alla teoria delle particelle elementari,sostiene chein fisica tutto quanto non espressamente vietato obbligatorio.(Nota mia : tutta la fisica, sembra. Non ci sono limitazioni a questo enunciato. E mi sem-bra che Regge proprio questo sostenga, vedi pi sotto.)Gell-Mann pensava alle particelle elementari, alla meccanica dei quanti ed in particolarealleffetto tunnel. Molti processi atomici o subatomici, quali la fusione nucleare, non vio-lano alcuna legge fondamentale della fisica, ma non avverrebbero se non esistesse leffettotunnel che agisce da catalizzatore. Tale effetto assegna una probabilit non nulla, seppure

    piccola, a tutti i fenomeni fisici previsti dalla teoria dei campi: basta attendere abbastanzaa lungo ed essi si dovranno verificare.

  • 8/13/2019 i Fenomini Alchemici - Crapa

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    Vorrei estendere il comandamernto di Gell-Mann ben oltre le intenzioni dellautore.Le equazioni del campo ed il modello standard delle particelle elementari descrivono inmodo abbastanza soddisfacente linsieme dei dati empirici in nostro possesso, ma per-mettono una quantit di fenomeni e di oggetti molto superiore a quanto abbiamo finoravisto. In breve, la nostra teoria descrive una Biblioteca di Babele di cui abbiamo letto fino-

    ra pochissimi volumi.

    Il comandamento esteso di Gell-Mann impone che lUniverso debba contenere i volumirimanenti. Sono disposto ad accettare un emendamento: lo spazio-tempo ha pubblicato opubblicher tutti i volumi, non necessario che essi esistano tutti nello stesso istante. Una configurazione qualsiasi di campi che sia compatibile con le equazioni del campodeve obbligatoriamente apparire nella storia delluniverso. Un oggetto possibile anche seestremamente improbabile deve realizzarsi in qualche evento dello spazio-tempo. E poich la porzione di universo osservata troppo piccola per contenere tutto, pensoche la Biblioteca di Babele contenga infiniti volumi, non solamente un numero vastissimo,

    e che occorraun universo aperto per contenerla tutta.