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Dipingere Miniature Fantasy INTRODUZIONE Benvenuti a questa 'Guida alla Pittura', un piccolo manuale che introduce e approfondisce l'arte del dipingere miniature. Considerando che si parlerà di miniature che hanno a che fare con i giochi di società (boardgames), tratterà esclusivamente di miniature fino alla dimensione di 25 mm. e non oltre. Queste pagine hanno l'obiettivo di aiutare tutti quelli che vogliono cimentarsi in questo hobby (avvicinando sicuramente i papà che con la scusa dei loro figli, possono finalmente dedicarsi a un hobby magari tanto sospirato), facendoli affacciare al mondo della pittura, e magari anche essere un buon punto di riferimento per i più bravi, predisposti a ricevere anche qualche consiglio che magari non conoscono oppure qualche nuova tecnica di pittura. Ovviamente ognuno di noi possiede delle capacità proprie nelle arti della pittura, perciò non aspettatevi che questo corso vi aiuti a diventare dei bravi pittori di miniature da un giorno all'altro. Utilizzatelo come meglio vi aggrada; come guida per iniziare, come aiuto per migliorare la propria tecnica, oppure se volete ... non utilizzatelo affatto. In alcuni punti del testo, troverete dei segnali simili a questo . Ciò indica che il testo seguente è un mio consiglio oppure descrive come io ho risolto l'argomento di cui si sta parlando. Considerato il fatto che non voglio assolutamente mettermi nei panni di un insegnante, sono in attesa dei vostri commenti, suggerimenti o qualunque altra cosa che mi permetta di ampliare questo manuale. Grazie a tutti.

Guida Pittura

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Guida pittura miniature per niubbi

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!Dipingere Miniature Fantasy !!!!

INTRODUZIONE !Benvenuti a questa 'Guida alla Pittura', un piccolo manuale che introduce e approfondisce l'arte del dipingere miniature. Considerando che si parlerà di miniature che hanno a che fare con i giochi di società (boardgames), tratterà esclusivamente di miniature fino alla dimensione di 25 mm. e non oltre.

Queste pagine hanno l'obiettivo di aiutare tutti quelli che vogliono cimentarsi in questo hobby (avvicinando sicuramente i papà che con la scusa dei loro figli, possono finalmente dedicarsi a un hobby magari tanto sospirato), facendoli affacciare al mondo della pittura, e magari anche essere un buon punto di riferimento per i più bravi, predisposti a ricevere anche qualche consiglio che magari non conoscono oppure qualche nuova tecnica di pittura.

Ovviamente ognuno di noi possiede delle capacità proprie nelle arti della pittura, perciò non aspettatevi che questo corso vi aiuti a diventare dei bravi pittori di miniature da un giorno all'altro. Utilizzatelo come meglio vi aggrada; come guida per iniziare, come aiuto per migliorare la propria tecnica, oppure se volete ... non utilizzatelo affatto.

In alcuni punti del testo, troverete dei segnali simili a questo ! . Ciò indica che il testo seguente è un mio consiglio oppure descrive come io ho risolto l'argomento di cui si sta parlando.

Considerato il fatto che non voglio assolutamente mettermi nei panni di un insegnante, sono in attesa dei vostri commenti, suggerimenti o qualunque altra cosa che mi permetta di ampliare questo manuale.

Grazie a tutti.

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MATERIALI !Quando si acquistano giochi da tavolo che prevedono l'utilizzo di miniature, prima o poi viene la voglia di provare a colorare i figurini di persona. E' quello che ho fatto io parecchi anni or sono. E anche io a quel tempo, come forse ora alcuni di voi, mi sono trovato di fronte al dubbio di come incominciare e cosa comperare.

!! Inizialmente, consiglio di non partire subito con l'acquistare una marea di colori e di attrezzature varie, mettendo in piedi dei veri e propri studi professionali. Non lasciatevi soprattutto influenzare dai negozianti, a meno che non sono vostri amici, perchè tendono a offrirvi le più disparate soluzioni, pur di vendere qualcosa.

!PENNELLI. Considerando che non si può colorare senza un pennello, vi consiglio di acquistarne almeno uno. A parte gli scherzi, questo strumento è facilmente reperibile in qualunque colorificio o negozio di belle-arti. Ne esistono di molti tipi e dimensioni. I migliori sono sicuramente quelli in pelo naturale come per esempio quello di martora, ma sono anche i più costosi. Per incominciare, consiglierei di acquistare pennelli di pelo sintetico, che costano molto meno pur mantenendo un'ottima qualità. Voi vi chiederete che differenza c'è tra un pennello buono e uno di minor qualità! I pennelli di pelo sintetico sono meno morbidi e facilmente danneggiabili, soprattutto dai profani, i quali tendono ad usarli come delle spatole, mentre i pennelli migliori, se usati correttamente, durano molto più tempo ed hanno una fluidità di utilizzo raramente duplicabile.

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(Pennelli)

La dimensione della punta è stata codificata (attenzione perchè questa codifica varia da una casa produttrice all'altra, perciò quando ne acquistate uno, controllate sempre che la dimensione sia quella da voi voluta). Più è piccolo questo numero, più è piccola la punta del pennello. Per incominciare, consiglio l'acquisto di pochissimi pennelli; uno piccolo per le rifiniture (00), uno medio per le colorazioni ordinarie (tra lo 0 e il 2), e uno un po' più grande per le zone ampie (dal 3 al 5), tutti in base tonda. Successivamente, quando avrete preso la mano nell'impugnare questo strano oggetto, potrete dar sfogo ai vostri acquisti, aumentando il vostro set di pennelli, scendendo anche come dimensione (5/0, 10/0 - attenzione perchè più piccoli sono, più facilmente si rovinano!), ed acquistando pennelli con base piatta. Personalmente io non scendo oltre il 00 (doppio zero) anche per i particolari. Un'attenzione particolare che nessun manuale vi dice, la vorrei rivolgere al manico del pennello. Considerando che questo oggetto dovrebbe diventare, quando colorate, il prolungamento della vostra mano, è bene che voi riusciate ad impugnarlo comodamente. Non posso però dirvi io se per voi è meglio un manico lungo piuttosto che uno corto; sarete voi ad accorgervi della differenza e scegliere quelle più adeguato.

! Manovrate il pennello sempre molto delicatamente. Non abbiate mai fretta di terminare la miniatura. Quando intingete il pennello nel colore, cercate di immergere solo la punta delle setole nel colore. Appena terminato di colorare, pulite sempre il pennello, e soprattutto asciugatelo, e riponetelo con la punta rivolta verso l'alto. Non preoccupatevi se inizialmente non fate così; con il tempo e la pratica vedrete che vi verrà sempre più naturale eseguire queste operazioni.

! Vi consiglio di non buttare mai un pennello usato. Anche se rovinato, può sempre diventare utile per alcune colorazioni che non necessitano di particolari, oppure per qualche effetto speciale (Lumeggiatura), che menzionerò più avanti nel manuale.

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CONTENITORI PER L'ACQUA, STRACCI E TOVAGLIOLI DI CARTA. Recuperabili ovunque, questi materiali hanno lo scopo di appoggiare l'artista nel suo lavoro. Ovviamente sono assolutamente necessari per la produzione.E' più che sufficiente un solo contenitore per l'acqua, abbastanza grosso per evitare che il liquido contenuto non si sporchi subito. Alcuni stracci o tovaglioli di carta (io preferisco i tovaglioli di carta tipo scottex) sono più che sufficienti per pulire i pennelli oppure togliere un po' di colore dalla punta.

TAVOLOZZA. La tavolozza permette di miscelare i colori per ottenere la tonalità desiderata. Per chi usa gli acrilici e volesse spendere un po' di più, sono in commercio delle particolari tavolozze di carta assorbente che permettono di mantenere liquido il colore anche per diversi giorni. Io personalmente uso un pezzo di plastica non assorbente (acetato) dove posso fare tutte le prove del caso per ottenere il colore voluto, e che la sera pulisco.

TAGLIERINI. Questo attrezzo è utile nella fase di pulitura della miniatura, ma anche come strumento di modellazione. AVVISO PER I PIU' PICCOLI!!! Attenzione con questo strumento, perchè diventa pericoloso se non maneggiato con attenzione. Fatevi sempre aiutare da una persona adulta. Sono anche chiamati 'cutter' e si trovano in commercio in qualunque cartoleria e negozio di modellismo. Ne esistono di vari tipi. Il più comune è quello con la lama a scomparsa (quello più a sinistra nella figura sotto). Inoltre questo tipo di taglierino ha una lama che è sostituibile semplicemente spaccando la parte che non taglia più.

Un tipo di taglierino più professionale è quello esposto più a destra nella figura. Questo ha la caratteristica di avere l'angolo della lama molto più acuto, in modo da poter raggiungere parti delle miniature difficilmente raggiungibili dall'altro tipo di taglierino. Queste lame, una volta consumate, devono essere sostituite completamente con altre nuove.

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(Taglierini)

! Inizialmente consiglio di acquistare il primo tipo di taglierino, molto più comune ed utilizzabile anche per altri lavori (probabilmente in casa ne avete anche già uno di questo tipo).

COLLA. Di colla ne esistono i tipi più disparati. Varia a seconda del materiale da unire. Per il piombio ad esempio, è molto efficace la colla di tipo cianoacrilico (SuperAttack per intenderci) oppure epossidica (bi-componente). AVVISO PER I PIU' PICCOLI!!! Attenzione con questo tipo di colla, perchè diventa molto pericolosa se arriva a contatto con la pelle o con gli occhi. Fatevi sempre aiutare da una persona adulta. Naturalmente questa colla non è usabile con un pennello, ma si deve utilizzare uno stuzzicadenti oppure un legnetto. Ottima è la nuova colla cianoacrilica in gel; risulta essere più corposa di quella classica, pertanto non cola da tutte le parti quando si cerca di incollare due oggetti. Indicata soprattutto per unire la miniatura sulla propria base. Per la plastica è più indicato il collante specifico, in modo che i due pezzi da unire formino un blocco unico. Per il legno, la padrona incontrastata è la colla vinilica.Sconsigliate per le miniature le colle termofondenti, anche se sono ... così pratiche e veloci. Esistono ovviamente ancora molti tipi di colla, ma io mi fermerei a quelli che ho menzionato, lasciando a voi scoprire, se ne esistono, altri vantaggi.

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(Colle)

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COLORI

!I colori utilizzati per dipingere le miniature si possono dividere in due gruppi: PRIMER, COLORANTI.

!Il PRIMER in sostanza è un colore leggermente più denso e più appiccicoso di quelli usati per colorare, che deve essere distribuito su tutta la superficie della miniatura, per garantire che i colori successivi rimangano ben attaccati alla miniatura stessa. Di norma, questo viene utilizzato solo se si intende colorare con degli acrilici. Per iniziare può essere sufficiente utilizzare un colore di base come il bianco o il nero, oppure come nel caso di miniature con predominanza di un colore (es. gli Space Marines della Citadel), lo stesso colore predominante. In questo caso però è sempre meglio dare almeno due mani del colore che funge da Primer, per garantire una maggior consistenza del colore di base.

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(Varie marche di colori)

!Per i COLORANTI si parte dai più famosi ed utilizzati, che sono gli ACRILICI. Questi sono molto comodi da usare perchè diluibili in acqua, perciò asciugano in pochi istanti. Ovviamente, essendo in base acquosa non odorano (questo è molto importante per chi ha mamme e mogli esigenti). Ne esistono di varie marche: ipiù diffusi sono i colori della Citadel (GameWorkshop), anche se a detta di molti non sono i migliori (rispetto a quelli vecchi, quelli nuovi sono troppo acquosi). Poi ci sono i Vallejo, a mio parere il meglio sul mercato italiano; molto coprenti e di ottima qualità. Non dimentichiamo i superlativi Armory, ormai molto difficili da reperire. Invece i più facili da trovare sono i LifeColor; un po' acquosi ma comunque buoni per chi inizia l’arte.

!Inizialmente, non acquistate molti colori, perchè se già non lo sapete, ogni tonalità è riconducibile ai cinque fondamentali: bianco, nero, giallo, rosso e blu. In ogni caso oltre a questi cinque, vi consiglio di acquistarne qualcun'altro, più per comodità che per altro, e cioè: un paio di tonalità di blu, il verde, il marrone e magari anche il color carne, che per ovvi motivi è molto usato nella pittura di miniature. Non dimenticatevi inoltre di un colore metallizzato (sempre acrilico), da usarsi per le armature e le armi (e con il tempo anche l'Oro, il Brozo, ecc.). Successivamente, potrete acquistare anche altre tonalità, ma come ripeto, solo per avere il colore già pronto quando ne avete bisogno.

!! Imparate a miscelare i colori già dai primi tempi che dipingete, soprattutto se avete solo i cinque fondamentali. Ad esempio, anche se dovete utilizzare un blu che avete già pronto in vasetto, variatene comunque la tonalità utilizzando gli altri colori; facendo questo, le vostre miniature assumeranno un aspetto più verosimile e saranno sicuramente diverse una dall’altra.

!Per migliorare il lavoro fatto con i coloranti acrilici, ci vengono in aiuto gli inchiostri, cioè dei colori molto liquidi sempre diluibili con acqua, che, come spiegherò più avanti, sono usati in determinate tecniche pittoriche. La Citalel produce una vasta gamma di inchiostri adatti per le miniature, ma se utilizzate i classici inchiostri da cartolleria va bene ugualmente.

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Gli SMALTI sono un altro tipo di colorante che si utilizza per la pittura di miniature. Venivano usati maggiormente alcuni anni fa, quando ancora non esistevano gli acrilici; con l'avvento di questi ultimi però, gli smalti hanno ridotto di molto la loro popolarità nel campo delle miniature. Sono senza dubbio più scomodi da usare, in quanto diluibili con acquaragia o simili e di conseguenza molti lunghi ad essicare, ma soprattutto molto odorosi. La marca più famosa è la Humbrol, che ha una grossa disponibilità di colori, è di norma vi viene proposta per la colorazione di aerei e carri.

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! (Uno smalto Humbrol)

!Un'attenzione particolare la rivolgerei ai colori ad OLIO (per intenderci quelli che utilizzano i pittori per comporre i loro quadri), i quali però sono poco utilizzati. Di questi, vorrei evidenziarne una categoria particolare, e cioè gli ALCHIDICI (ad alcool + olio) . Questi a prima vista sono molto simili ai classici colori ad OLIO, ma hanno la particolarità di asciugare molto velocemente, anche se non velocemente quanto gli acrilici. Questa loro caratteristica permette all'artista di lavorare comodamente il colore, ottenendo ottime sfumature.

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(Un Colore Alchidico)

!Consiglierei questo materiale ai più abili, perchè se non usato correttamente, potrebbe dare come risultato una miniatura troppo pasticciata. Sono molto difficili da trovare perchè questo è un articolo poco usato.

!FISSATIVO FINALE. E' una particolare vernice, perfettamente trasparente (o quasi), che permette di proteggere la miniatura una volta terminata. In commercio esistono due tipi di fissativo: spray oppure a pennello. Indubbiamente lo spray è molto più comodo quando si tratta di proteggere un certo numero di miniature, mentre se si vuole ricoprire un numero limitato di miniature (1-3), è più economico utilizzare un fissativo a pennello. In ogni caso, se utilizzate un fissativo a pennello, abbiate l'accortezza di verificare che non rimangano dei peli del pennello attaccati al vostro lavoro (vi garantisco che capita).

!! Se scegliete un fissativo spray di tipo opaco, fate attenzione, perchè metterne troppo, da come risultato quello di ottenere una miniatura lucida invece che opaca.

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LIMETTE. Sono essenziali per la pulizia della miniatura, prima della fase di colorazione. Esistono in commercio delle limette particolarmente piccole in modo che arrivino facilmente nei particolari minuti delle miniature. Nei negozi di ferramenta potete trovare questo tipo di limette ad un costo decisamente inforiori rispetto ai negozi di modellismo. Le limette da ferro possono bastare per tutti i tipi di miniature. Per quanto riguarda le forme, le essenziali sono a base rotonda, e a base triangolare.

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(Limette)

CARTAVETRATA. Assieme alle limette, anche la cartavetrata offre un valido aiuto durante la pulizia delle miniature. In questo caso, è meglio acquistare di una grana molto fine in modo che non provochi dei solchi quando viene passata sulle miniature, specialmente se queste sono in plastica.

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(Cartavetrata)

STUCCO E ATTREZZI DI MODELLATURA. Lo stucco è di importanza fondamentale solo se si utilizzano miniature divise in più pezzi. In questo modo, si può garantire una continuità negli spazi che si formano dall'unione di due parti della miniatura. Un'altro utilizzo dello stucco, assieme agli attrezzi di modellatura, è quello di permettere la modellazione delle miniature stesse, aggiungendo elementi nuovi e personalizzazioni. Data la particolare complessità di tale operazione, questa è consigliata solo ai professionisti. Ancora una possibilità che offre questo materiale è quella di creare le basi delle miniature, aggiugnendo dei dettagli come piastrelle, fango e altro.

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(Varie marche di stucchi)

Forse il più famoso stucco da modellismo è il Milliput, che si può trovare in diverse granuture, a seconda della necessità. Quello migliore invece è il Duro, ottimo per i professionisti che devono creare delle figure dal nulla. Tutti questi stucchi sono bi-componenti, cioè induriscono all'aria solo se sono uniti.Se invece sono lasciati separarti, rimangono modellabili per molto tempo.

TRAPANO. Questo strumento non è essenziale, ma può venire in aiuto nel caso di lavori più soffisticati, come ad esempio bucare le canne delle armi da fuoco, o altro. Diverso uso del trapano, assieme alla punta adeguata, è quello di utilizzarlo come sverniciatore, per sgrassare le miniature (ovviamente solo se in piombo) prima di colorarle.

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SUPPORTO PER MINIATURE. Qualcuno considera questo attrezzo, un oggetto fondamentale, che possa reggere la miniatura durante la sua colorazione. Questi stessi dicono anche che è d'obbligo non toccare la miniatura con le dita durante a lavorazione. Io non voglio negare tutto questo; dico solo che per quanto mi riguarda, non utilizzo nessun oggetto del genere. Ovviamente ho l'accortezza di lavarmi bene le mani prima di dipingere. Posso permettermi di non usare nessuno strumento del genere perchè utilizzo dei colori acrilici, che asciugano in pochi secondi. Se qualcuno di voi volesse utilizzare altri tipi di colori, come gli Smalti oppure gli Oli, allora dovrà obbligatoriamente utilizzare un oggetto che sostenga la miniatura durante la lavorazione. In questo caso, possono essere usati tappi di sughero da attaccare sotto la base della miniatura, oppure delle piccole basi in legno, oppure semplicemente delle pinzette con piedistallo.

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(Utilizzo di un contenitore di pellicole fotografiche come supporto)

GOMMAPIUMA. E' un buon materiale per 'archiviare' le miniature una volta terminate. Per chi non volesse o non potesse disporre di una vetrinetta ove deporle, consiglierei di utilizzare delle scatole di cartone precedentemente rivestite di gommapiuma, magari dopo aver creato degli appositi scomparti per ogni singola miniatura. Questo può essere un ottimo modo per conservare i propri lavoro senza il pericolo che, durante il trasporto oppure durante la conservazione, finiscano violentemente a contatto tra di loro e scheggino il colore.

VETRINETTE. Al contrario della gommapiuma, una vetrinetta vi permette di esporre i lavori. Queste vetrine si trovano esclusivamente nei migliori negozi di modellismo. Si trovano di varie misure; quelle che contengono una singola miniatura sono delle piccole cupole; quelle che contengono dei plastici sono delle teche; quelle che espongono una serie di miniature singole sono dei quadretti.

! Un ultimo consiglio: anche se i colori che userete saranno diluibili in acqua, proteggete sempre il tavolo di lavoro con una lamina di plastica o simili, ed eviterete molte grane con la mamma o la moglie.

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LE MINIATURE !Una volta preparato il proprio laboratorio di pittura, è necessario acquistare il materiale più importante: le Miniature.

All'inizio, è bene avere un'infarinatura su materiali con sui sono fabbricate le miniature, come ho brevemente illustrato in questo capitolo. Successivamente si può andare alla ricerca di quelle migliori, meglio scolpite, con dettagli più definiti, le scale da utilizzare, ecc.

In commercio esistono essenzialmente tre tipi di miniature: quelle in piombo, quelle in resina e quelle in plastica.

Le miniature in piombo erano quelle più diffuse fino a poco tempo fa, proprio per la loro particolarità di essere molto definite e ben scolpite. Successivamente, data la tossicità del piombo, sono state sostituite con leghe diverse, meno dannose per la salute. Pare che in Inghilterra ci sia proprio una legge che vieti la produzione di miniature in piombo.

Le vecchie miniature in piombo si riconoscono perchè sono facilmente rimodellabili, cioè se c'è la necessità di piegare leggermente un braccio piuttosto che una testa, con un po' di attenzione è possibile farlo seza spaccare il modello; e poi dal loro colore, ossidato quando grezzo, ma molto brillante se scalfitto con una limetta. Con le nuove leghe, che hanno una colorazione ben diversa dalle precedenti (alcune tendenti al giallognolo), questa leggera rimodellazione non è più possibile, perchè appena tentate di piegare un arto, questo si spezza. Inoltre, con il metallo è possibile ottenere certi risultati che con altri materiali non è possibile avere. Oltre al piombo, esistono anche diverse sotto-leghe, più o meno valide. La caratteristica comune alle miniature in metallo è la loro stabilità, dovuta ovviamente al peso del metallo stesso. Infine, è inutile far notare che il metallo da' alla miniatura un certo pregio, che ovviamente la plastica non raggiunge.

Da qualche anno a questa parte sono arrivate sul mercato le miniature in resina (vedi Ral Partha); inizialmente le resine utilizzate non permettevano una grossa perfezione nei dettagli, perciò venivano usate essenzialmente per miniature di grosso formato oppure per elementi di contorno come case, muri, ecc. Successivamente, il tipo di resina è migliorato moltissimo, fino a portare il dettaglio ai livelli delle miniature in piombo, e anche di superarlo. Il prezzo di queste miniature si è alzato mano a mano che si alzava il loro livello di dettaglio. Oggi si possono trovare sul mercato miniature scolpite a livelli veramente eccezionali.

Le miniature in plastica sono quelle più economiche e anche più leggere tra tutte quelle menzionate (effettivamente anche la resina risulta molot leggera). Anche di questo materiale ne esistone diversi tipi; il migliore è senza dubbio quello rigido, sicuramente più facile da colorare. Esistono anche miniature fuse con una plastica più elastica, più grassa e quindi molto difficile da colorare e soprattutto da mantenere. Su queste miniature infatti il colore acrilico (lo smalto non ha questo difetto, ma ne ha altri) tende a scivolare via, creando chiazze incolori difficilmente ricopribili, ma soprattutto la loro elasticità tende a scrostare la patina di colore facendola crepare e poi saltare via. Oggi, anche se con la plastica non si arriva ai dettagli del metallo, alcune case produttrici sono riuscite a migliorare di molto la loro definizione, ma comunque senza raggiungere i lvelli del metallo o della resina.

! Chi è agli inizi potebbe sperimentare i primi lavori sulle miniature in plastica, perchè hanno un prezzo relativamente basso e sono reperibili praticamente in qualunque negozio di modellismo. Un mio consiglio potrebbe essere quello di acquistare un gioco da tavolo (boardgame - ammesso che vi piaccia giocare) che contenga delle miniature, così se l'esperienza della colorazione non va a buon fine, potrete sempre usare il gioco, per dimenticarvi della delusione.

Ora farò un breve accenno alle scale disponibili: si parte dalla più comune, cioè la 25 mm., per poi passare alla 20 mm., 15 mm. e infine alla 6 mm.

Come ho detto, la scala più comune è quella dei 25 mm. (circa 1:70). Questa è la migliore dimesione utilizzabile da chi vuole, oltre che giocarci, farne anche collezione (volutamente ho escluso le miniature più grandi, esclusivamente da collezione). In questa dimensione è possibile ottenere il massimo nel rapporto dimesione/dettaglio; ed proprio in questa scala che si trovano forse le migliore miniature nel mercato. Le miniature di 20 mm. (circa 1:85, molto vicina alla HO) sono leggermente più piccole, ma ancora sufficientemente dettagliate. Personalmente non ho mai colorato miniature in questa scala, ma credo che tra questa e la 25 mm. non ci sia una grossa differenza. Le miniature da 15 mm. sono ottime da utilizzarsi per simulare le battaglie storiche (come i regolamenti di DBA, DBM, Fire and Fury, ecc.), perchè la loro ridotta dimensione permette di giocare l'intero campo di battaglia su un tavolo di medie dimensioni, pur mantenendo una buona veste grafica globale.

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Invece le miniature da 6 mm. (circa 1:300) sono usate esclusivamente nei giochi di simulazione di battaglie storico/fantascientifiche, la cui dimensione è tale da permettere di simulare in poco spazio grossi terreni di battaglia, ma usate soprattutto quando entrano in gioco moltissimi mezzi pesanti, come carri o aerei; queste miniature sono ovviamente sconsigliate a chi si dedica alla pittura, perchè la scala talmente piccola non permette di ottenere sufficienti risultati grafici (vi sfido a colorare gli occhi di un omino di 6 mm. di altezza). Un'eccezione a questa regola è data dalle miniature della GHQ (mi scuso se non menziono altre ditte produttrici di miniature da 6 mm., ma questa per me è la migliore), la quale produce dei mezzi pesanti che reputo delle vere e propie opere d'arte (lo dimostra anche il loro prezzo).

!!LA PULITURA !

Vi potreste chiedere se, una volta acquistato il proprio laboratorio e le relative miniature, potrete finalmente usare i vostri colori. Ed ovviamente, la risposta è NO!!!!!!!

Siamo arrivati a quella fase che personalmente reputo molto noiosa, cioè la pulitura dalle imperfezioni.

Dovete sapere che durante la fusione, non importa se in plastica, metallo o resina, il materiale di colata può leggermente sbordare, facendo evidenziare le linee di giunzione degli stampi, dei fori di colata o di sfiato. Naturalmente, per ottenere un buon lavoro, è assolutamente necessario eliminare tutte queste imperfezioni (anche se a prima vista la miniatura sembrerebbe a posto, sforzatevi sempre di osservare meglio, perchè se il pezzo è nuovo, queste imperfezioni esistono sempre).

Ora potrete munirvi di carta vetrata, limette oppure di taglierini, ma soprattutto di molta pazienza, e zona dopo zona, eliminare tutte le imperfezioni. Prendiamo una miniatura a caso, che porteremo assieme alla fine, passo dopo passo.

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(Nella foto di destra si può notare un'imperfezione, indicata dalla freccia rossa)

! Una tecnica da me sperimentata con successo e mai ritrovata in nessun testo, e che mi permette di mettere in risalto queste imperfezioni, è quella di dare una leggera mano di coloro base (primer), solo dopo aver pulito abbastanza bene la miniatura. Il primer (ma anche un qualunque altro colore, tranne il nero - io consiglio il bianco oppure il grigio) ha la caratteristica di evidenziare anche le più piccole sbavature, a questo punto eliminabili facilmente.

! (La nostra miniatura dopo che le è stata tolta l'imperfezione)

! Se dovete preparare un certo numero di miniature tutte uguali, troverete le imperfezioni sempre negli stessi punti delle miniature, più o meno marcate, ma sempre nello stesso posto. In questo caso la fase di pulitura vi sarà più facile, perchè una volta trovati i difetti su una miniatura, li ritroverete anche sulle altre, senza cercarli.

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Particolare attenzione è da rivolgere alle basi che sono un tuttuno con la miniatura in metallo (in particolare i pezzi da 15 mm.). In questo caso, quasi certamente, se provate ad appoggiare la miniatura sul tavolo, questa cade. Succede ciò perchè anche sotto la base ci sono delle imperfezioni, che vanno tolte, in questo caso molto più facilmente, utilizzando della carta vetrata a grana un po' più grossa.

A questo punto siete quasi pronti per esprimervi al massimo nella colorazione; soffermatevi però ancora un momento al prossimo capitolo, e scoprirete quali altre grane vi aspettano.

!ASSEMBLAGGIO !

Questo capitolo tratta un argomento non sempre necessario. L'Assemblaggio, ossia l'unione di più pezzi in modo che questi formino la miniatura completa, è da effettuarsi solo quando si tratta con miniature composte ovviamente da più parti.

In questo caso, bisogna unire i pezzi in modo che non si vedano segni di giunzione.

La domanda più frequente chiede se bisogna colorare i pezzi prima di incollarli, oppure eseguire la colorazione solo quando la miniatura è completa. La risposta non può essere un Si oppure un No, ma Dipende. Questo vuole dire che se dovete semplicemente aggiungere le braccia ad un modello, e ogni parte di tale modello resterà facilmente raggiungibile dal pennello anche dopo l'incollatura, allora è meglio prima incollare e poi colorare. Se invece, dopo l'incollatura, alcune parti rimangono nascoste, è ovviamente necessario prima colorarle e poi incollarle.

!! Personalmente preferisco sempre incollare tutta la miniatura prima di verniciarne i pezzi; solo in casi eccezionali, come possono essere gli scudi, allora prima coloro e poi incollo. In ogni caso, è importante non colorare la parte vicina all'incollatura, prima che sia stuccata ed incollata.

!Pertanto procedete come descritto nel capitolo precedente, ma pulite anche tutti i pezzi che comporranno la vostra miniatura. Una volta che avrete eseguito questa operazione, sarete pronti all'incollaggio. Fate riferimento al capitolo sui materiali per scegliere la colla più adatta (parlando di miniature in metallo, rimanete sulle colle cianoacriliche). Poi uno ad uno, incollate i pezzi insieme, attendendo l'asciugatura del precedente prima di passare al successivo.

Qualche volta può essere necessario applicare un rinforzo ai due pezzi da unire, perchè la sola colla non sarebbe sufficiente a garantirne la stabilità. Per non rischiare che la miniatura si scolli dopo che è finita la sua colorazione, potete, nei limiti del possibile, applicare una piccolissima barretta tra i due pezzi. In questo caso, praticate con un trapano, in entrambe le parti da unire, un foro del diametro della barretta, incollate tale barra, mettendo della colla anche sui lati che devono combaciare, uniteli ed attendete che la colla asciughi.

Quando l'assemblaggio della miniatura è terminato, dovrete pensare a nascondere tutte le linee di giunzione. Qui può venirvi in aiuto lo stucco (rif. Materiali). Munitevi anche di qualche utensile per la modellazione. Prendete una piccola parte di stucco e poco alla volta, magari riducendolo in salamini, e riempite il solco tra le parti incollate. Successivamente, lisciate lo stucco precedentemente distribuito con gli attrezzi adatti ; aiutatevi usando un poco di acqua, in modo da rendere più fluido lo stucco (l'acqua, quando asciuga, aiuta inoltre lo stucco ad aderire meglio alla miniatura).

!! Un trucco per uniformare lo stucco alle curve della miniatura, è quello di non attendere che questo asciughi; quando è ancora bagnato, passateci sopra (delicatamente) un pennello intinto nel colore primer, e modellate ancora lo stucco con i peli del pennello ammorbidendo le curve. In questo modo otterrete una migliore sfumatura tra lo stucco e il corpo della miniatura. Una volta colorato, non vedrete più nessun difetto.

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Una volta che la miniatura è pronta, prima di passare al passo successivo è utile sgrassarla, cioè togliere il grasso che le dita hanno lasciato sulla superficie. Nel caso di miniature in plastica o in resina, è sufficiente usare uno spazzolino da denti (possibilmente uno che non userete più per lavarvi i denti) con un po' di acqua e sapone; passatelo un po' di volte sul corpo della miniatura, poi risciacquatela e lasciatela asciugare, evitando di toccarla ancora con le mani. Per le miniature in metallo, se disponibile, è possibile usare un trapano da modellismo con una punta da sverniciatura che abbia le setole molto morbide, oppure uno spazzolino di metallo, con le setole sempre morbide. Se la miniatura è in piombo, vedrete che dopo questa applicazione, diventerà molto lucida.

! Personalmente io non faccio quasi mai questa sgrassatura, ma passo subito alla colorazione di fondo (forse le mie mani non producono molto grasso).

!COLORE DI BASE !

E' arrivato il momento tanto atteso di usare i colori, anzi il colore, ma per adesso solo quello di base.

Lo scopo di questa fase è quella di preparare il modello, stendendo un colore di base che possa dare più stabilità ai colori successivi. Per fare questo può essere utilizzato un colore particolare che si chiama Primer, e che ha una proprietà maggiore rispetto agli altri colori, e cioè quella di aderire meglio alla miniatura grezza. Esistono primer di vari colori, ma i migliori sono il bianco, il nero e il grigio.

!! Consiglio di usare il Primer bianco se volete dare alla miniatura una maggiore luminosità, oppure se i colori da usare sono prevalentemente chiari. Ovviamente il nero da' invece alla miniatura un'aria più cupa, e viene usato maggiormente quando questa è composta principalmente da colori scuri oppure da armature metalliche. Il grigio invece è ottimo quando si vogliono risaltare i particolari del pezzo per facilitare la colorazione.

!Per la stesura del primer esistono due tecniche particolari: a spray e a pennello. Lo spray viene utilizzato per ricoprire un certo numero di pezzi (10/20), mentre il pennello può benissimo essere usato anche per solo una miniatura o alcune sue parti. Pertanto sta a voi scegliere qual'è il metodo che meglio si avvicina alla necessità del momento.

Nel caso utilizziate lo spray, è bene fornirvi di uno scatolone in cui appoggiare le miniature. Per i pezzi con la base staccata, usate una goccia di colla per fissate temporaneamente la miniatura alla sua base. Successivamente prendete il vostro scatolone con la bomboletta dello spray e spostatevi in un luogo ben arieggiato. E' importante non inalare il getto dello spray perchè, come c'è scritto su tutte le bombolette, questo è molto nocivo. Una volta trovato il posto, piazzate comodamente lo scatolone e spruzzate il colore, tenendo la bomboletta ad almeno 20/30 cm. dalle miniature. Muovete la bomboletta orizzontalmente, cercando di non insistere molto nell'applicare il colore, perchè ne basta un piccolo strato. Troppo colore coprirebbe i dettagli. Una volta coperto il primo lato, attendete che il primer si asciughi, poi ruotate di 180° le miniature e spruzzate ancora.

Quando avete terminato ed atteso la seconda ascigatura, ritornate al vostro tavolo di lavoro, e miniatura per miniatura, controllate che il Primer abbia coperto tutte le parti dei vostri modelli. Se trovate qualche zona scoperta, applicate a pennello un po' di primer dello stesso colore dello spray, in modo da coprire bene tutta la superficie. E' importante non toccare con le mani la miniatura durante l'asciugatura, per evitare di lasciarci delle impronte, che poi risultano difficili da nascondere.

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Questa è la nostra miniatura dopo il trattamento.

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(La nostra miniatura su cui è stato dato un Primer a pennello)

! Nessuno ve lo dice, ma è importantissimo evitare di usare il primer spray in un luogo al sole, ma spruzzare solo all'ombra, perchè le particelle di colore sono talmente fini che si asciugherebbero prima di arrivare sulla superficie della miniatura, creando in questo modo una superficie molto granulosa, rovinando la miniatura.

(se usate lo spray della GamesWorkshop, potete pulire eventuali piastrelle dei balconi con del semplice alcool denaturato).

! Può capitare che la vostra miniatura, terminata correttamente e messa ben in vista in una vostra vetrinetta, ad un certo punto incominci a scrostarsi. Voi siete certi di aver eseguito tutti i passi correttamente, eppure la miniatura è da buttare. Come mai? Quasi certamente la causa è una sola: il pezzo era molto sporco quando avete cominciato a colorarlo, perciò il grasso sulla sua superficie non ha permesso al colore di fissarsi bene sulla sua superficie. Così quando il colore si è asciugato, e magari per uno sbalzo di temperatura, le parti che coprivano le zone unte si sono staccate.

!PRIMA COLORAZIONE !

Finalmente, è giunto il momento di prendere i colori tanto desiderati e incominciare ad esprimersi al meglio.

Fissate il pezzo su un supporto facilmente maneggiabile (anche se a volte, con la base montata, può diventare un problema arrivare con il pennello sotto la miniatura), come un tappo di sughero oppure una pinzetta (questa ultima soluzione è sicuramente la migliore).

Le prime volte, per scegliere i colori, potete prendere spunto da altre miniature già colorate (ad esempio nel mio sito), altrimenti sulle loro scatole di norma c'è una foto della miniatura già pronta e pertanto potete copiarla così come è. Il bello però può essere inventare delle nuove divise, a meno che non utilizzate i vostri pezzi nei boardgames, dove molto spesso vi viene consigliato di rispettarne le colorazioni proposte. Potete sempre prendere anche degli spunti sui libri storici o sulle riviste del settore.

In ogni caso, il primo passo da seguire è quello di studiare per qualche istante la miniatura da dipingere. Guardate attentamente ogni dettaglio, in modo da capire i giri che fanno le vesti, le parti scoperte del corpo, le zone in ombra e quelle che dovrebbero essere più esposte alla luce. In questo modo oltre a familiarizzare con la miniatura, potreste vedere ancora qualche imperfezione che in precedenza vi era sfuggita. Cercate poi di immaginarvi la miniatura nella vostra testa, come potrebbe essere quando è terminata; provate a pensare come possono stare vicini due colori, ma soprattutto cercate di immaginare quali colori utilizzerete, rapportandoli alla realtà della miniatura. Voglio dire, se ad esempio dovete colorare un Elfo della Foresta, viene spontaneo pensarlo vestito con un abbigliamento mimetico, con colori che vanno dal giallo al verde e al marrone, che si confondano con la vegetazione circostante. Escluderei perciò in questo esempio la possibilità che egli possa avere una giubba rosso fuoco, oppure un mantello azzurro o bianco. Oppure ancora, se dovete dipingere uno Zombie, pensatelo sporco, perciò vestito di abiti con colori poco vivaci, che possano esaltare maggiormente la sua origine. Un Cavaliere, al contrario, dovrebbe essere reso più vivace, utilizzando il bianco, il turchese, il rosso e così via. In questo modo la vostra miniatura non correrebbe il rischio di essere certamente colorata bene, ma poco reale.

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Un altro consiglio è quello di non esagerare con il numero di colori diversi che utilizzerete per una singola miniatura; evitereste in questo modo di produrre degli 'arlecchini'.

A questo punto, ogni manuale vi direbbe di colorare tutte le parti della vostra miniatura, senza applicare per ora nessuna delle tecniche conosciute.

! Personalmente io non utilizzo questa metodologia, ma seguo un'ordine ben preciso di passi che mi permettono di mettere in pratica di volta in volta tutte le tecniche conosciute (descritte negli altri capitoli). Per esempio, io coloro sempre prima le armi lumeggiando, lavando e comunque terminandone tutti i dettagli, poi le parti scoperte del corpo e poi via via tutta la miniatura, come se questa fosse formata di strati; il primo di questi strati è la pelle (colorata per prima), poi gli indumenti che si trovano più sotto rispetto agli altri (colorati per secondi), fino ad arrivare ai ciondoli, ai monili e agli altri particolari più esterni (colorati per ultimi).

Ma non voglio confondervi le idee (prendetela solo come eventuale alternativa), perciò rimarrò negli standard della letteratura artistica delle miniature.

Colorate pertanto tutta la miniatura, e non soffermatevi assolutamente sui dettagli, che riprenderete in un secondo momento. L'importante è che siate più precisi che potete, senza sbavare con il colore. La nostra miniatura è diventata come quella delle figure qui sotto.

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(La nostra miniatura dopo la prima colorazione)

Se non fosse così, ho paura che avete saltato qualche passo precedente. Comunque sia, vista così, non ha l'idea di essere proprio una bella opera, perchè manca di profondità e di luminosità. Qualcuno termina la colorazione a questo stadio perchè non vuole perdere altro tempo, ma intende subito giocarci (se ovviamente la miniatura in questione fa parte di un boardgame). Liberissimi di farlo, ma non ve lo consiglio.

Potete notare che le armi, così come le armature, in questa fase sono state colorate di nero. Successivamente vedrete come queste assumano un aspetto più reale.

LAVAGGIO (Washing) Non si tratta ovviamente di mettere la miniature in lavatrice. Questa tecnica ha lo scopo di evidenziare le ombre del vostro figurino, accentuandone i dettagli.

Qui ci vengono in aiuto gli inchiostri, i quali, passati sulla superficie della miniatura, si depositano naturalmente nelle parti concave della stessa, rendendole più scure. Inizialmente vi sembrerà un po' difficile utilizzare questa tecnica, ma vedrete che dopo qualche prova riuscirete ad ottenere l'effetto desiderato.

Vediamo in pratica come si esegue la tecnica della lavatura.

Scegliete l'inchiostro dello stesso colore o simile a quello usato per la porzione di sfondo da considerare. Diluitelo con dell'acqua, fino ad ottenere una trasparenza sufficiente. Con la punta del pennello passate la miscela ottenuta negli incavi della vostra miniatura, in modo da trasferire l'inchiostro solo nelle fessure. Cambiate l'inchiostro a seconda del colore dello sfondo da lavorare. Questo è tutto.

! Naturalmente, ho preferito apportare qualche modifica a questa tecnica, per velocizzarla un poco. Ovviamente questo mio modo di eseguire la lavatura è consigliato solo ai più esperti perchè richiede molta pratica e velocità nel trattare il pezzo. Cominciate col tenete sempre a portata di ... pennello il colore di base che avete dato in precedenza. Intingete poi il pennello nell'inchiostro desiderato e subito dopo in un contenitore di acqua, in modo da diluirlo un poco direttamente sul pennello. Asciugate leggermente il pennello e sempre lavorando molto velocemente, passatelo su tutta la superficie interessate, e non solo

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negli incavi. Vedrete che comunque l'inchiosto tenderà a ricadere nelle fessure. Prima che questo inchiostro asciughi (ci vorranno pochi secondi), risciacquate il pennello, asciugatelo leggermente e intingetene la punta nel colore di sfondo tenuto già a portata di mano. Passatelo nella parte più chiara della superficie trattata, cercando di ottenere una sfumatura graduale con l'inchiostro. Proseguite così per tutte le aree della miniatura. Questa tecnica, mi permette di aggancirmi alla 'lumeggiatura su bagnato', ovvero l'opposto del lavaggio (vedi Cap. 9). Viene spontaneo utilizzare un colore più chiaro al posto di quello di sfondo per sfumare con l'inchiostro.

Se riprendiamo la nostra miniatura, questo dovrebbe essere il risultato finale.

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! Se qualcuno non lo sapesse, gli inchiostri una volta asciugati, si tolgono con alcool denaturato. Perciò se fate qualche errore un po' troppo vistoso, cancellatelo in questo modo.

!TECNICHE DI LUMEGGIATURA !

Ecco un altro nome strano: Lumeggiare, ossia risaltare le zone in piena luce e i dettagli. Si tratta di mettere un colore più chiaro nelle zone maggiormente colpite dalla luce, di norma le pieghe di un tessuto o comunque le parti più in rilievo.

Essenzialmente ci sono due tecniche di lumeggiatura: a secco oppure a bagnato. Vediamone le differenze.

La lumeggiatura a secco consiste nell'applicare del colore abbastanza asciutto sul corpo della miniatura. Utilizzate un colore di base schiarito con la tonalità adeguata. Preparate il colore utilizzando la tabella che ho allegato, e non semplicemente schiarendo con il bianco, perchè facendo questo tendete a smorzare i colori. Per stendere il colore utilizzate dei vecchi pennelli, che dovranno avere le setole leggermente allargate in punta. Intingete il pennello nel colore e poi su una superficie asciutta (Attenzione!! La superficie deve essere per forza asciutta! Personalmente utilizzo un foglio di carta da cucina), in modo da pulire un poco le setole. Successivamente passate velocemente il pennello sulla parte da lumeggiare, con un movimento perpenducolare alle pieghe della miniatura. In questo modo il colore che si fisserà sul vostro modello lo renderà più luminoso.

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! Io, invece di utilizzare un pennello vecchio, uso un pennello apposito, formato da una punta in gommapiuma. Anche in questo caso, prima intingo il pennello nel colore, poi lo asciugo leggermente su una superficie asciutta e poi lo passo sulla miniatura. L'unica accortezza da adottare in questo caso è di far asciugare perfettamente questo tipo di pennello prima di cambiare colore. Difficilmente trovabili nei negozi di modellismo, questi pennelli li potete recuperare nelle profumerie.

!La lumeggiatura a bagnato consiste nello schiarire le parte interessata aggiungendo un colore più chiaro della base, e applicandolo con un normale pennello, avendo l'accortezza di sfumare il colore. Prima di tutto, inumidite la superficie da trattare con un po' di colore di base o con un inchiostro simile e poi aggiugnete il colore più chiaro fino ad ottenere il risultato voluto.

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(Esempio di Lumeggiatura su Bagnato)

!Vorrei inserire in questo discorso una tecnica messa a punto da me, a cui ho dato il nome di Lumeggiatura per Passate Successive. Si utilizza su una base asciutta, applicando via via una zona di colore sempre più chiara, in modo da formare la sfumatura. Potete vederne un esempio nella mia galleria nella sezione 6 mm. - Demone Angron.

!! Io utilizzo entrambe le tipologie di lumeggiatura. Per prima cosa, nella tecnica di washing precedentemente illustrata, applico una lumeggiatura bagnata inserendo piccolissime quantità di colore schiarito e sfumandole. Una volta che la miniatura è teminata, ma prima di agigungere i particolari, uso il pennello di gommapiuma con del colore bianco, in modo da schiarire maggiormente le parti più in luce.

!! L'oro è un caso a parte e va trattato in modo diverso. E' essenziale che come colore di sfondo sia usato il giallo. Dopodichè, può essere passato tranquillamente il metallizzato oro. Per ombreggiarlo, è sufficiente utilizzare l'inchiostro marrone chiaro, facendo attenzione a diluirlo molto, in modo che crei sulla superficie soltanto dei riflessi più scuri.

! LE ARMI. Le armature oppure le armi in metallo vengono trattate con un metodo particolare di lumeggiatura. Per prima cosa, come avete già imparato precedentemente, applicate su tutta la superficie considerata il colore nero. Successivamente, dopo averlo fatto asciugare, utilizzate la tecnica della lumeggiatura a secco e passate sulla superficie un colore metallizzato (se usate i pennelli di gommapiuma, il risultato è certamente assicurato), cercando di non insistere nella parti più vicine alle scolpiture. In questo modo potrete creare un effetto di metallo lucido nelle parti più usate, mentre un metallo più scuro nelle parti più riparate.

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! Se volete dare alle armi l'effetto ruggine, dopo aver applicato la tecnica esposta sopra, utilizzate un po' di inchiostro arancione diluito con acqua e applicatelo con il pennello nelle parti più in ombra. Badate di usare un inchiostro molto diluito, in modo che sia piuttosto trasparente. La stessa cosa per un effetto 'acciaio temperato', con l'eccezione di usare un inchiostro blu.

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(Un Arma colpita dalla Ruggine)

!DETTAGLI !

Siamo quasi giunti al termine della nostra miniatura. In questo capitolo aggiungiamo un po' di dettagli al pezzo.

!Innanzitutto incominciamo ad applicare una lineatura sulle parti di contatto tra due colori. Per fare questo si può utilizzare un colore molto diluito oppure anche un inchiostro. Se scegliete la prima opzione, verificate che il colore sia molto liquido, in modo da poter utilizzare appieno le setole di un piccolo pennello (io uso sempre uno 00). La seconda scelta è forse la più facile perchè non vi crea problemi nel rendere troppo fluido il colore: l'inchiostro è già liquido come l’acqua!

!Ora passiamo ai dettagli più comuni da evidenziare:

FACCIA: A questa parte della miniatura deve essere data maggiore importanza, perchè è quella che salta all'occhio a prima vista. Qui è necessario lavorare velocemente a colori ancora bagnati (almeno, io lavoro così). Date la solita prima mano color carne allo sfondo del viso (ovviamente se si tratta di visi alieni, utilizzate un colore appropriato). Poi fate una lavatura con un inchiostro marrone chiaro e nello stesso tempo lumeggiate a colore fresco le parti più in rilievo del viso. Seguite l'immagine qui sotto, che vi espone le parti da schiarire.

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OCCHI: Gli occhi sono un dettaglio che dona un certo pregio alla miniatura. Ci sono diverse tecniche che permettono di creare gli occhi; quella che utilizzo io è la seguente. Utilizzate i colori appropriati a seconda dell'essere che state dipingendo; nel nostro caso utilizzeremo il bianco per lo sfondo e il nero per la pupilla. Con un pennello molto piccolo (come al solito, io utilizzo lo 00) colorate la parte interna sporgente degli occhi con il bianco, senza badare troppo alle sbavature. Successivamente riempite con dell'inchiostro marrone i contorni intagliati, in modo da coprirne le eventuali sbavature. Alla fine, con la mano molto ferma, formate un puntino di colore nero al centro dell'occhio, per la pupilla.Una volta asciutto il colorante e l'inchiostro, se volete, potere ricoprire l'occhio con una vernice lucida (operazione consigliata quando l'occhio ha una certa dimensione).

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(Dettaglio del Viso e degli Occhi)

!CAPELLI E BARBE: Sono abbastanza semplici da ottenere questi effetti. Si parte come al solito dal colore di base, poi si esegue una lavatura con un inchiostro più scuro, ed infine si lumeggia con un colore molto chiaro. Con questa tecnica è possibile creare barbe, capelli e pellicce.

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(Dei Capelli quasi Ingialliti di una Strega)

!GEMME: La creazione di gemme simula i riflessi della luce che si riflette sulla loro superficie. Utilizzate sempre dei colori molto luminosi. Applicate il colore di base. Lavate con un inchiostro dello stesso colore (la GamesWorkshop ha creato degli inchiostri appositi, chiamati Glaze) e prima che questo si asciughi, sfumare con un colore più chiaro. Terminare aggiugendo una virgola di riflesso con un colore molto chiaro oppure bianco.

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(Gli Occhi del Titano sono delle Gemme)

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LEGNO: Anche in questo caso, date una prima mano con un colore marrone chiaro. Successivamente lavate la superficie con un inchiostro marrone, cercando di far filtrare il colore soprattutto nelle venature del legno. Alla fine passate una lumeggiatura di marrone più chiara, solo nelle parti più in rilievo.

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(Uno Scudo in Fase di Lavorazione)

PIETRA: Molto simile al legno; viene dato un colore grigio scuro di sfondo. Senza eccessivo bisogno di inchiostri (usate il nero solo per le zone molto concave), passate subito alla lumeggiatura prima con un grigio chiaro e poi con il bianco.

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(Una Pietra nelle mani di un Troll)

SCUDI: Gli scudi non hanno uno stile particolare, ma riassumono gli stili precedenti. Si parte dal legno per il retro dello scudo, fino ad arrivare in alcuni casi alle gemme, poste frontalmente. Se dovete disegnare sullo scudo qualche simbolo, utilizzate il procedimento per i tatuaggi a mano.

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(Lo Scudo di un Goblin)

TATUAGGI E DECALCOMANIE: I tatuaggi possono essere creati semplicemente tramite decalcomanie, oppure disegnati con un pennello direttamente sulla sulla superficie da trattare.

Per le decalcomanie, bagnate abbondantemente con acqua l'immagine da trasferire. Se ci sono più immagini su uno stesso foglio, vi consiglio di ritragliare quella interessata e lavorare solo con quella, ritirando con cura le rimanenti decalcomanie. Attendete qualche minuto, fino a quando, provando con un pennellino, non vedete che l'immagine scivola via dal cartoncino di supporto. A questo punto inumidite leggermente la parte della miniatura che dovrà ricevere la decalcomania e sempre con un pennellino fatela scivolare su questa superficie. Asciugate un poco l'acqua che potrebbe essere raggruppata vicino alla decalcomania, e poi premete con una spugnetta sulla superficie in modo da far aderire bene la decalcomania e nello stesso tempo di asciugare bene la parte. A questo punto attendete che asciughi il tutto. Se vedete ancora quanche parte della decalcomania che si stacca, aggiungete con un pennellino un poco di acqua e ripetete l'operazione di asciugatura. Quando passerete il fissativo finale, vedrete che le decacomanie aderiranno meglio al pezzo. I casi particolari si hanno quando si cerca di incollare le decalcomanie su superfici curve oppure molto irregolari. In questo caso, il mio consiglio è quello di tagliare con un Cutter e molto delicatamente i bordi della decalcomania, a raggiera, prima di bagnarla. In questo modo quando essa arriverà a contatto della superficie irregolare, si adeguerà più facilmente.

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Per i tatuaggi manuali, dovete tenere il pennello molto fermo. Diluite molto il colore da utilizzare, in modo che abbia una consistenza quasi liquida. Con il solito pennellino disegnate quello che vi serve e attendete che asciughi. Alla fine passate nei contorni del disegno un leggero filo di inchiostro del colore leggermente più scuro dello sfondo.

FISSATIVO FINALE

A questo punto siete pronti per usare il fissativo finale. Come nel caso del Primer, anche qui i fissativi si possono trovare spary o a pennello, e come in precedenza lo spray è consigliato per ricoprire un certo numero di miniature alla volta, mentre quello a pennello è più indicato per i lavori di rifinitura.

Esistono due tipi di fissativo: lucido e opaco. Io consiglio sempre di usare quello opaco, ma se volete essere pignoli, potete usare quello opaco (a spray) sulle vesti e sulla pelle, e quello lucido (a pennello) sulle armature e sulle armi.

Tutte le accortezze da seguire per i Primer spray è bene mantenerle anche per il fissativo finale. Quando usate il fissativo spray opaco, come ho già detto all'inizio del manuale, non eccedete sul quantitativo, perchè in questo caso otterrete una miniatura lucida invece che opaca.

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L’IMBASETTATURA !Come avrete notato, finalmente la vostra miniatura è terminata. Ora è arrivato il momento di incollarla alla base. Per fare questo potete utilizzare la colla cianoacrilica. E' molto importante in questo caso attendere pazientemente che la colla si asciughi alla perfezione, perchè potreste rovinare il lavoro.

! Per incollare la base vi consiglio di usare la colla cianoacrilica in gel, perchè oltre che ad incollare rapidamente , chiude gli eventuali buchi che si sono formati tra la miniatura e la fessura della base.

Anche la base, come il vestito, dovrebbe ricordare il luogo dove vive l'essere dipinto. Uno Zombie potrebbe avere una basetta di terra, con quanche osso sparso qua e là. Un Elfo invece dovrebbe trovarsi in una foresta, un prato, o comunque dovrebbe essere circondato dal verde.

In tutti i casi, per creare una base di effetto, ci vengono in aiuto tutti quei materiali utilizzati per scenografie e diorami di dimensioni più grandi.

Ovviamente è possibile creare delle basi veloci e malgrado tutto di un certo effetto, utilizzando solo una delle tecniche seguenti, oppure se preferite usatele combinandole assieme.

Erba: è la tecnica più semplice. Spennellate un po' di colla vinilica leggermente diluita sulla parte interessata, facendo attenzione a non farla andare sulla minatura, e poi immergete tutta la base in un sacchetto (oppure in un altro contenitore) dove precedentemente avevate messo dell'erba sintetica, acquistabile in quaunque negozio di modellismo. Picchiettate leggermente sotto la base per far cadere l'erba in eccesso. Vi consiglio di utilizzare il tipo di erba che si presenta sottoforma di piccolissimi peli verdi. Viene venduta in molte tonalità di colori.

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Sassi e Massi: a seconda delle dimensioni, potrete acquistare i più piccoli, sempre nei negozi di modellismo, oppure fabbricarne di dimensioni volute con stucco o paste modellabili (come il vecchio DAS). Le basi come quelle create dalle Games Workshop in tutti i suoi modelli, si possono creare semplicemente, come segue. Acquistate nei negozi specializzati un tipo di ghiaietta tonda e molto fine (quella che uso io è color marrone ed ha un diamentro di circa 1mm. o poco meno). Spennellate un po' di colla vinilica leggermente diluita sulla parte interessata, e poi immergete l'intera base nel contenitore della ghiaia. Attendetene la perfetta l'asciugatura, staccate i granelli in eccesso e poi colorate la ghiaia con un colore verde scuro (potete usare anche il grigio scuro per ottenere una base simile ai detriti di edifici). Lavate con un inchiostro verde scuro e successivamente lumeggiate con del verde più chiaro con qualche punta di bianco.

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(Sassi in stile Games Workshop)

Acqua: può variare a seconda della profondità dell'acqua e della dimensione della base. Per una base normale potete usare inizialmente la tecnica del fango, attendere l'asciugatura e successivamente applicare uno strato di smalto trasparente lucido. Se volete fare le cose per bene, invece dello smalto potete acquistare un silicone apposito che permette di simulare perfino le increspature dell'acqua (la ditta che le produce è la Prochima).

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(Una palude)

Fango: in questo caso ci viene in aiuto lo stucco. E' meglio utilizzare quello in tubello perchè è più liquido. Mettetene un buono strato sulla base, spandendolo con uno stuzzicadenti. Aspettate qualche minuto in modo che si formi una leggero strato di crosta, e successivamente, utilizzando sempre uno stuzzicadenti oppure il retro di un pennello rimescolate a caso, punzecchiandolo, lo strato di stucco (questo procedimento si dice 'testurizzare'). In questo modo si formerà una specie di fanghiglia che simula sufficientemente bene il fango. Una volta perfettamente asciugata, colorate la base con un panna chiaro, e poi lavare con un inchiostro marrone tutta la superficie. Se la base è sufficientemente grande, potete aggiungere quanche pozza di acqua, come descritto nell'effetto qui sopra.

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(Un Esempio di Fango ed Erba)

Piastrelle: ancora una volta viene usato lo stucco. Questa volta usate quello più solido (se avete solo quello in tubetto dovete stendere una base il più liscia possibile, attendere la quasi completa asciugatura e poi incidere il solco tre le piastrelle).

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! Un ottimo metodo per creare delle piastrelle, soprattutto se la base da riempire è molto estesa, è quello di usare una rete di ferro a maglia quadrata molto piccola (o della forma che più vi aggrada). Piazzatela sulla base precedentemente spalmata di stucco morbido lasciato asciugare leggermente. Pressate la griglia e poi toglietela. Dovrebbe aver lasciato un'impronta nello stucco molto simile alle piastrelle. Coloratela successivamente con il colore che più vi aggrada, applicando le solite tecniche della lavatura e della lumeggiatura.

Le Basi fatte con lo Stucco Solido: Queste basi sono principalmente fatte modellando un piccolo blocco di stucco solido, come può essere il Milliput oppure il Duro (per queste cose è meglio il Milluput o ancora meglio il Das). Dopo aver appoggiato uno strato di stucco della forma voluta sulla base della miniatura, aggiungete un poco di acqua e lisciatelo fino ad ottenere l'aspetto richiesto. Gli esempi sotto riportati non saranno dei migliori, ma possono servire come spunto per chi volesse cimentarsi nella ... scultura.

! ! (Un esempio di Neve e di Onde del Mare)

Potete sbizzarrirvi nel creare base di tutti i tipi, aiutandovi, come avete già potuto vedere, con i materiali più disparati.

Ricordate di passare un po' di vernice finale opaca anche sulla base, una volta che l'avete terminata.

Ed ecco come si presenta la nostra miniatura, una volta terminata.

! (La nostra miniatura completa di imbasettatura)

!STENDARDI !

Questa sezione tratta su come fare gli stendardi, cioè le bandiere che qualche volta accompagnano le nostre miniature.

Anche in questo caso si potrebbe fare un elenco di materiali che possono essere usati per fabbricarsi in casa delle bandiere. Naturalmente nessuno vi vieta di usare gli stendardi già pronti che molto spesso si trovano nelle scatole delle miniature, oppure di acquistare dei blister con alcuni fogli di bandiere già pronte. Un'altra soluzione è quella di fotocopiarne alcune prese da riviste oppure stamparle (per chi possiede una buona stampante a colori) direttamente con il proprio computer.

Nel caso optaste per farvi gli stendardi in casa, allora le righe seguenti vi potranno diventare utili.

!Parlando di materiali, posso elencare i seguenti: carta, lamine di plastica o di metallo, tessuto. Ognuna di queste ha dei pregi e dei difetti. In ogni caso quelle che vi mostrerò di seguito, sono state create su carta, perchè più facilmente colorabile.

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Io procedo in questo modo: si prende l'immagine di una bandiera che sia definita solo nei contorni (e vi assicuro che se ne trovano molte sulle riviste del settore). La si fotocopia, la si ritaglia e la si colora, con i soliti acrilici, molto diluiti. In questo modo, chi ha una certa pratica con il pennello, potrebbe creare stendardi veramente belli. Anche sugli stendardi potete mettere un po' di fissativo finale, in modo da dargli una maggiore rigidità.

Questo è un esempio di uno stendardo che ho colorato partendo da una fotocopia in bianco e nero dove erano definiti soltanto i contorni dei disegni. Io ho aggiunto i colori.

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(Lo Stendardo di uno Space Marine, prima e dopo la colorazione)

Sembra impossibile, ma anche agli stendardi di carta si può dare una piega, come se questi fossero effettivamente mosso dal vento. Ovviamente, data la fragilità del materiale, è bene maneggiare con cura le miniature che portano delle bandiere di carta.

Potete anche utilizzare dei materiali come le lastre sottilissime di metallo. In questo caso, prima dovrete formare le pieghe della bandiera e successivamente potete colorarle, come se fossere delle vere e proprie miniature. Perciò userete il Primer, i colori, ecc. Con le lamine in plastica, abbiate l'accortezza di piegarle con un oggetto caldo (non rovente), perchè altrimenti potreste rompere la lamina.

Personalmente sconsiglio di utilizzare la stoffa, perchè risulta molto difficile da tagliare e da colorare.

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FREQUENT ANSWERS AND QUESTIONS !L'ultima sezione di questo manuale vuole essere un compendio per il 'pittore', in cui si possono trovare le risposte alle domande più frequenti che ho ricevuto da quando ho aperto il sito.

Cosa serve, in effetti, il pennello di gommapiuma ?

La mia idea di utilizzare un pennello di gommapiuma, deriva dalla tecnica per la colorazione delle armi metalliche proposta dalla Games Workshop. Qui veniva consigliato di usare un pennello apposito, appunto di gommapiuma, per dare sia la colorazione al metallo che la sua lucentezza. Utilizzando questo pennello in occasioni in cui veniva utilizzato anche un altro colore, ho notato che la miniatura assumeva una maggiore uniformità e rotondità nelle sfumature precedentemente applicate. !Come si usa il pennello di gommapiuma ?

Devo dire che questa tecnica ha creato molte perplessità. Malgrado tutto risulta estremamente semplice provarla su un modello qualsiasi. Si tratta di sporcare il pennello, perfettamente asciutto, nel colore interessato. Successivamente il pennello va pulito su un foglio o un panno asciutto in modo da eliminare gli eccessi di colore che si possono essere accumulati. Quando, provando su un foglio bianco, il pennello lascia una leggerissima macchia di colore, allora questo deve essere passato sulle parti più in rilievo della miniatura (già colorata), in modo che il colore si trasferisca poco alla volta sulla superficie del pezzo. Questa fase può essere ripetuta, anche intingendo il pennello più volte nel colore, fino a che la colorazione risulta quella voluta. Potrete notare come le sfumature risultino morbide, accentuate nelle parti più alla luce fino a scomparire negli incavi. !Come si può tagliare una miniatura, per ottenere dei pezzi da usare nella composizione di altre miniature,

senza rompere tutto ?

L'operazione varia a seconda del materiale con cui è fatta la miniatura. In ogni caso è un'operazione molto delicata, sia perchè si usano degli strumenti affilati che per il lavoro che se non è eseguito con molta cura, può rovinare irrimediabilmente il pezzo. Ovviamente le miniature in plastica sono le più facili da tagliare, mentre quelle in metallo richiedono spesso più tempo e fatica. In tutti e due i casi io utilizzo dei seghetti con lame per metallo simili a quelle del traforo. A volte mi viene anche in aiuto un trapanino da modellismo su cui monto una piccola lama circolare. Non preoccupatevi se le miniatura originale viene distrutta; preoccupatevi invece di recuperare più pezzi possibili. Partite magari tagliando la testa, le braccia e le gambia e via dicendo. Non usate mai pinze o altri strumenti che strappano la parte. !Come posso sprecare poco colore durante la colorazione di una miniatura ?

Parlando di acrilici, la risposta non è facile perchè non esiste un vero e proprio metodo di risparmio del colore. Capita che durante il travaso sulla tavolozza, un po' di colore rimanga sempre attaccato all'attrezzo usato per il travaso. Inoltre, dato che gli acrilici asciugano molto velocemente, un'altra parte del colore da usare asciuga prima di essere usata. Se poi uno termina la colorazione senza aver usato tutto il colore sulla tavolozza, questo colore viene perso perchè secca in breve tempo. Il primo problema si può risolvere usando gli acrilici a tubetto, oppure quelli a dosatore, come ad esempio quelli della Vallejo. Gli altri due problemi si possono tamponare in qualche modo utilizzando delle apposite tavolozze, le quali mantengono il colore sempre bagnato, anche per diversi giorni; le potete recuperare nei migliori negozi di belle arti (esistono in commercio tavolozze in ceramica porosa che costano molto, e tavolozze in plastica, leggermente più economiche). Un metodo interessantissimo che ho imparato anch'io da poco consiste nel ricoprire una tavolozza (che non sia di legno o altro materiale che assorbe) con un paio di strati di carta da cucina molto bagnata e sopra di questa uno strato di carta da forno. Quest'ultima lascia trasudare l'acqua sottostante e permette di mantenere la giusta umidità al colore (con questo metodo, sicuramente più economico, se utilizzate un contenitore chiuso, i colori vi rimangono liquidi anche per qualche giorno). Esistono inoltre dei prodotti specifici che fungiono da ritardanti (anche la Vallejo ne ha uno). Sicuramente questi ritardano l'asciugatura, però rendono il colore più delicato e più difficile da tirare. !!!Meglio pennelli sintetici o di pelo vero ?

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Posso dire con assoluta certezza (l'ho provato personalmente) che i pennelli di pelo vero sono i migliori. Naturalmente bisogna sempre trattarli con cura per vederli durare nel tempo.

Come si dipingono gli occhi ?

Essenzialmente si parla di miniature di almeno 20 mm. di altezza. Per quelle più piccole, basta una colorazione bianca di base e un puntino piccolissimo nero per l'iride. Per le miniature da 20/25 mm., esistono molti metodi di colorazione degli occhi. Per motivi di spazio, posso descrivere quello che uso io. Consiste nel riempire di bianco la sfera dell'occhio. Successivamente riempire i contorni dell'occhio con dell'inchiostro diluito marrone, in modo da creare le ombre. Infine disegnare l'iride con un pennello molto piccolo usando del colore nero molto diluito. E' molto importante creare bene le iridi di entrambi gli occhi in modo da non incappare nel difetto comune ai modellisti alle prime armi; cioè quello di creare visi strabici. Questo difetto può essere facilmente superato posizionando le iridi agli angoli degli occhi e non al centro di essi. Se proprio si vuole metterle al centro, allora nel momento di fare il puntino, immaginate che il pennello sia il prolungamento della visuale dell'occhio. Senza variare né l'inclinazione ne la posizione dell'asta del pennello fate anche il secondo puntino e vedrete che gli occhi non saranno più strabici. !Come posso colorare le gemme ?

Come per gli occhi, anche in questo caso esistono vari metodi. Il più facile è quello di utilizzare molto gli inchiostri (che sono trasparenti) per dare una o più mani sulla gemma precedentemente colorata e su cui avrete disegnato una virgola di coloro bianco per simulare il riflesso. Per il colore di base usate sempre colori molto vivi come l'azzurro, il rosso intenso o il verde chiaro, e poi scurite la gemma con gli inchiostri. !Usare il primer a spruzzo o a pennello ?

Dipende dal numero di miniature da colorare. Per fare interi squadroni, utilizzate il primer spray perchè è più veloce. Se dovete invece colorare solo pochi pezzi, è meglio usare il primer a pennello perchè ne sciuperete meno. !Le miniature formate da più pezzi, è meglio colorarle prima o dopo averle incollate ?

Anche queste risposta deve cominciare con un 'dipende'. Cioè dipende dalla posizione dei pezzi. Posso dire che nella maggior parte dei casi è meglio prima incollare e successivamente dipingere. Ovviamente anche nel caso in cui dovrete prima incollare che dipingere, non colorate tutto il pezzo da attaccare, ma fate solo le parti più nascoste o che sicuramente non riuscirete a raggiungere quando il pezzo è incollato. Solo dopo aver incollato il pezzo (e in molti casi dopo averlo stuccato), potrete dipingerlo completamente. !Meglio usare un primer chiaro oppure uno scuro ?

Per la scelta del colore di sfondo, regolatevi sia sulla vostra abitudine di colorazione che sul pezzo da colorare. Cioè, se siete abituati a colorare con un primer bianco, cambiare vuole dire cambiare anche il vostro modo di dipingere. Se usate miniature in plastica oppure pezzi poco definiti, usare un primer nero vuole dire dare più passate di colore per coprirlo (soprattutto se deve essere coperto con colori chiari); e di conseguenza più passate col pennello vuole dire nascondere maggiormente i particolari. !Ho finito il primer. Cosa posso usare al suo posto ?

Molto male. Compratene altro. Non puoi perchè non riesci a trovarne altro ? Allora usa semplicemente un colore acrilico bianco o nero, cercando di tirare bene il colore in modo da non nascondere i particolari, ma soprattutto, pulisci bene la miniatura prima di colorarla. Non ti va bene nemmeno questo metodo ? Allora procurati della cementite, diluiscila molto e procedi alla colorazione. Niente cementite ? Allora prenditi qualche giorno di riposo. !Si usa sempre il bianco per le parti luminose e il nero per quelle più in ombra?

Assolutamente no ! E' sempre meglio schiarire e scurire utilizzando delle tonalità dello stesso colore di base. Potete far riferimento alla tabella presente in questa guida al capitolo