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GIUSEPPE MENOZZI DIMENSIONI DI SPIRITUALITA’

GIUSEPPE MENOZZI, Dimensioni di spiritualità

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Il catalogo della mostra personale di Giuseppe Menozzi, Dimensioni di spiritualità, alla Simboli Art Gallery di Firenze (4-30 maggio 2013)

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GIUSEPPE MENOZZIDIMENSIONI DI SPIRITUALITA’

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Nel mese di maggio la Simboli Art

Gallery di Firenze ospita la mostra

personale di Giuseppe Menozzi dal

titolo Dimensioni di spiritualità.

Curata e presentata dal prof.

Giammarco Puntelli, la mostra

comprende una selezione di 25 di-

pinti (olii e tecniche miste su ta-

vola e su tela) dell'artista, dalla

fine degli anni Ottanta agli ultimi

anni, alcuni dei quali esposti per la

prima volta al pubblico in questa

occasione.

L'esposizione ripercorre i tre im-

portanti cicli in cui si è configurata,

negli ultimi venticinque anni, la vi-

vace attività artistica del pittore

emiliano, il quale ha fatto del co-

lore usato in senso lirico e delle

forme perennemente in bilico tra

figurazione e astrazione, un tratto

caratteristico del suo linguaggio

espressivo dalla forte valenza spi-

rituale.

Il primo ciclo, denominato "I Cava-

lieri dell'Apocalisse", è un per-

corso denso di sentimenti

contrapposti come la sofferenza e

la speranza, la gioia e il dolore,

sempre segnato, però, dal signifi-

cato spirituale della luce.

Nei dipinti appartenenti a questo

ciclo, figure nude indefinite si

muovono come danzando e, in al-

cuni casi, volteggiando quasi come

fossero sospinti da un alito di

vento, in un'atmosfera rarefatta,

estatica e gioiosa, dove i vibranti

colori sembrano rincorrersi, intrec-

ciarsi e mutare di continuo, fino a

convergere in un'esplosione di

luce, che quasi sempre si ritrova al

centro dell'opera.

Nei dipinti appartenenti al secondo

ciclo, intitolato "L'Evento", i toni

diventano molto più drammatici.

Le figure sembrano scomparire

sotto l'azione di forze violente,

ancora una volta dettate dall'emo-

zione, e cariche, perciò, di sensa-

zioni e di sentimenti diversi e

contrapposti: la fatica, la soffe-

renza, la consolazione e la spe-

ranza.

Le superfici delle opere appaiono

dense, magmatiche e brulicanti.

Dall'ammasso caotico di tracciati

di colori sgocciolanti e materici,

stesi sulla tela dall'artista con vi-

brante vitalità, si aprono squarci

di rosso cupo e profondo: sono

sprazzi di luce, momenti di estasi

spirituale che si distaccano con

forza e lucidità dal groviglio con-

fuso e tormentato emblema della

sofferenza della carne.

Nel terzo ciclo, quello della "Luce",

il cammino dell'artista trova il suo

approdo nel segno del Tau, un sim-

bolo sacro che, quasi sempre di-

pinto di bianco, emerge con

evidenza nelle opere, staccandosi

nettamente dal caos stratificato

dei frammenti di figure e di colori

sottostanti. È un simbolo, quello

del Tau, che vuole indicare, come

una luce calda e nitida, la via da

seguire. Improvvisamente tutto

sembra più chiaro: adesso tutto

sembra avere un ordine preciso

che si manifesta sulla superficie

pittorica con gli ampi piani di co-

lore uniforme, solitamente bianco,

che copre parte del magma pul-

sante di colore e materia.

In questo ciclo l'artista ha supe-

rato l'armonia formale e la forza

dei contenuti drammatici delle due

precedenti fasi, approdando alla

serenità di chi sa di aver compiuto,

dopo una profonda riflessione, una

scelta sofferta, ma importante e

giusta.

Introduzione alla mostradi Giuseppe Menozzi

Emanuele GrecoCritico e Storico dell’Arte

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Stupore e incanto lungo i sentieri della luce. I suoi lavori affascinano, sorprendono, avvolgono. E in pochi at-

timi ti ritrovi all'interno della tela mentre vaghi lungo la linea della luce, fra le vibrazioni di colori vivi.

Ti ritrovi lungo i tratti della tela per scoprire di essere in realtà all'interno dei perimetri infiniti e nei labirinti

aperti del proprio animo, del proprio essere in dimensioni parallele, spirituali e terrene, laiche e celesti.

Ed ecco che l'opera d'arte compie la magia di diventare parte della rappresentazione della realtà, diventa un

frammento di noi e noi ne diventiamo parte.

La vita si confonde con l'arte per essere riscoperta fino in fondo, senza mezze misure, senza dubbi. Con la

voglia di quella libertà senza la quale la vita non è più tale ma è una strana e artificiale miscela di noia e fru-

strazione.

E la libertà artistica che porta a gustare le sue tele ha come prologo quel necessario senso di responsabilità e

coraggio senza il quale quella libertà artistica diventerebbe solo un gioco estetico e non una ricerca di verità,

necessaria, indispensabile, voluta, dovuta.

Ci stiamo riferendo ad un'arte inconfondibile che sta dando un suo contributo in questi anni, in Italia e anche

all'estero, di confusione anche culturale. Un'arte che sta portando vera rivoluzione ponendo l'uomo e le sue

scelte spirituali e di vita al centro del tema pittorico, in un rinnovato dialogo fra fede e arte.

E' l'arte di Giuseppe Menozzi, artista vero, artista internazionale, il cui linguaggio non conosce confini di spa-

zio e di tempo.

Con i suoi tre cicli, i Cavalieri dell'Apocalisse, l'Evento, il ciclo della Luce o del Tau Giuseppe Menozzi porta ri-

voluzione evidente e silente, nei contenuti e nei temi dell'arte. Un cambiamento di orizzonte che solo arte di

qualità e un vero maestro visionario può fare.

Menozzi,rivoluzione per una rinascita

Prof. Giammarco PuntelliCritico e Curatore della mostra

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In copertina: Pentimento, 2005. Tecnica mista su tavola, 50x40 cm.

1) Sentimenti e volontà, 1989. Olio su cartone telato, 18x24 cm.

2) Solo l'amore, 1989. Olio su tela, 40x50 cm.

3) Respiro freddo, 1993. Tecnica mista su carta, 24x33 cm.

4) Luce e canto, 1994. Tecnica mista su carta, 70x100 cm.

5) L'inganno, 1993. Tecnica mista su carta, 48x33 cm.

6) Nel prato blu, 2002. Tecnica mista su carta, 100x70 cm.

7) Il viaggio, 2003.Tecnica mista su tela, 100x70 cm.

8) Pensiero di forza, 2007. Tecnica mista su tavola, 30x20 cm.

GIUSEPPE MENOZZI

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9) Sole e terra, 2008. Tecnica mista su tavola, 24x18 cm.

10) Il giusto, 2009. Tecnica mista su tavola, 24x18 cm.

11) L'alito del tempo, 2009. Tecnica mista su tavola, 18x15 cm.

Retro di copertina:Lo sguardo del vero, 2010. Tecnica mista su tavola, 18x15 cm.

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GIUSEPPE MENOZZI

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Nasce a Mirandola nel 1956, risiede a

Camposanto (Mo). Seguendo la sua voca-

zione, ha iniziato a esporre giovanissimo

in spazi pubblici e privati. Fra le personali

ricordiamo quelle a Santa Maria degli An-

geli ad Assisi, all'Expo Arte di Bari, all’Arte

Fiera di Bologna, all'Art Expo di Brescia,

Bidart Bergamo Internazionale d'Arte, al

Castello di Spezzano (Mo).

È stato presentato inoltre alla Fiera d'Arte

di Reggio Emilia, ad Arte Genova e Ar-

texpo Arezzo. Con la sorella Anna, poe-

tessa e scrittrice, ha proposto, in una

suggestiva corrispondenza tra pagina di-

pinta e pagina scritta, alcune rassegne

d’arte. Dal 1991 per Menozzi inizia un

lungo viaggio che lo vedrà protagonista in

molte manifestazioni in Italia e all’estero

esponendo anche nelle sale dell’Auditorium

di Praga. Nel 1995 la città di Modena gli

dedica una mostra antologica nella sede ci-

vica Sale del Paradisino. Espone anche a

Sarzana (Sp) nell'estate 1998, a Massa

nel novembre 1999. Le opere di Menozzi

sono pubblicate su importanti riviste di

arte contemporanea, nel 2012 sono nume-

rose le presenze su Arte Mondadori e Arte

In, e si trovano in collezioni pubbliche e pri-

vate.

Nel settembre 2002 vince a Carrara il

premio culturale "Lizza d'Oro Arte" orga-

nizzato da La Vecchia Lizza. Nel 2003,

sempre in terra apuana, è stato protago-

nista di due mostre, la prima presso Villa

Cuturi, già sede dell'Agenzia per il Turismo

di Massa Carrara a Marina di Massa, la se-

conda a Carrara.

Nel 2006 viene organizzata dal Comune di

Mirandola presso il Teatro Nuovo una per-

sonale intitolata "Giuseppe Menozzi torna

nella sua terra".

Nel 2008 il Comune di Sassuolo gli rende

onore con una personale dal titolo "Giu-

seppe Menozzi in mostra a Sassuolo".

Sempre nel 2008 la personale a Marina di

Carrara, presso la sede circoscrizionale, cu-

rata dal Comune di Carrara. Nel 2009 la

città di Roma lo ospita in una personale

"Giuseppe Menozzi e il Codice della Vita"

presso la Galleria Astrolabio. Nel luglio

2009 il Comune di Pontremoli organizza la

grande personale "Arte & Libri - Percorsi

umani fra colori e pagine" in contempora-

nea con lo svolgimento del prestigioso Pre-

mio Bancarella.

Nello stesso mese viene scelto per ricevere

il Premio Nazionale Culturale Torre di Ca-

struccio per l'Arte, riconoscimento interna-

zionale in passato assegnato a Floriano

Bodini, Giò Pomodoro, Yoshin Ogata, An-

tonio Nunziante, per la Saggistica a Vitto-

rio Sgarbi, per la Scienza ad Antonino

Zichichi e a Margherita Hack. Nel 2010

vince per l'Arte il premio "Foyer Des Arti-

stes" ricevuto nell'aula magna dell'Univer-

sità "La Sapienza" a Roma insieme ad altre

personalità del mondo della comunicazione

e della cultura come Fabrizio Del Noce.

Dal 2011 il dipinto "Il canto del tempo - Fi-

renze" fa parte della pinacoteca del Consi-

glio della Regione Toscana a Firenze e, nel

2012-2013, alcune sue opere costituiscono

una personale presso il Museo di San Gio-

vanni degli Agostiniani a Fivizzano.

Tra settembre e ottobre del 2012 la ras-

segna Spoleto Festival Art accoglie una sua

mostra antologica.

Sempre a Spoleto, tra febbraio e marzo del

2013, una sua mostra personale viene al-

lestita nell'ambito della prima edizione

della Spoleto International Art Fair.

Biografia di Giuseppe Menozzi

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SIMBOLI ART GALLERYVia di San Giuseppe, 6/R - 50122 - Firenze (Italia)

Tel. +39 055 0502418 +39 349 [email protected] - www.simboliartgallery.com

Orario galleria: lunedì 16,30-20 e martedì-domenica 10-13 / 15-20DAL 4 AL 30 MAGGIO 2013