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G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali1
Le distribuzioni di Le distribuzioni di probabilità discreteprobabilità discrete
Giovanni Filatrella (Giovanni Filatrella ([email protected]@unisannio.it))
Elaborazione Statistica dei Dati Elaborazione Statistica dei Dati SperimentaliSperimentali Facoltà di Scienze MM FF e NN,
Università Sannio
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali2
Cos’è una distribuzione di probabilità discreta
Abbiamo definito una variabile casuale X una variabile che può assumere diversi valori:{x1, x2, …, xN}Ognuno di questi con probabilità:{p1, p2, …, pN}
La funzione che associa una probabilità pi al valore i-esimo della variabile casuale xi è la distribuzione di probabilità.
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali3
Attenzione a non confondere i seguenti 4 concetti:
1. X è il simbolo che denota la variabile casuale che può assumere i valori {xi}
2. L’indice i serve solo a numerare i possibili risultati
3. Le xi sono i valori numerici che si ottengono per l’i-esimo risultato
4. Le pi sono il rapporto fra i casi favorevoli all’i-esimo risultato e tutti i risultati possibili
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali4
Attenzione a non confondere i seguenti 4 concetti:
1. X è il simbolo che denota la variabile casuale che può assumere i valori {xi}
2. L’indice i serve solo a numerare i possibili risultati
3. Le xi sono i valori numerici che si ottengono per l’i-esimo risultato
4. Le pi sono il rapporto fra i casi favorevoli all’i-esimo risultato e tutti i risultati possibili
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1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4
Pro
babili
tà
0.15
xi
La funzione distribuzioneè la legge che regolale probabilità (le altezze dei rettangoli).
Rappresentazione grafica:
Variabile casuale0.10
0.05
0.20
0.25
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali6
Un’importante distinzione
• Il concetto di distribuzione discreta vuol dire che solo un numero intero di differenti valori è possibile, e si riferisce all’indice i;
• Il valore della variabile xi non è necessariamente un intero.
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali7
Esempio: la distribuzione di probabilità uniforme:
Se supponiamo che tutti valori della variabile casuale siano equiprobabili:
Nippi ,...,1
Allora la distribuzione è detta uniforme.
D.: Quanto vale p?
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Valore aspettato e varianza
Per le variabili discrete è possibile definire un valore aspettato E[x] ed una varianza Var[x] che sono analoghe alle misure di posizione e dispersione valore medio e scarto quadratico medio:
max
1
][i
iii pxxE
max
1
22 )(][i
iii pxxVar
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Valore aspettato e varianzanon coincidono con media e
scarto quadratico medio
max
1
][i
iii pxxE
max
1
22 )(][i
iii pxxVar
max
1
i
iii fxx
max
1
22 )(i
iii fxxS
Per un numero di tentativi molto elevato è ragionevole che si identifichino le fi e le pi.
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali10
Esercizio:
• *Quanto vale il valore aspettato per la distribuzione uniforme?
• ***Quanto vale la varianza per la distribuzione uniforme?
Si provi prima con un intervallo specifico (ex, 4) e poi con un N generico.
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Definizione formale di processo binomiale o
bernoulliano1) Ciascuna prova ha solo due esiti, che
chiameremo successo e insuccesso2) La probabilità p di un successo in
ciascuna prova resta costante per tutte le prove e non è influenzata dagli esiti precedenti (le prove sono indipendenti). La probabilità di un insuccesso è q = 1 - p.
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Diagramma ad albero per la distribuzione binomiale
Si può derivare la distribuzione binomiale immaginando che il processo avvenga in sequenza, e che ad ogni “scelta” sia associata una probabilità elementare
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Calcolo esplicito delle probabilità per l’albero
binomialeLa probabilità degli
eventi può essere trovata osservando che ognuno dei risultati è la combinazione di eventi indipendenti non necessariamente equiprobabili, ovvero pq S: un cliente sceglie “soup”, F: sceglie “fish”.
Prob. diavere:
3S
2S2S
1S2S1S
1S
0S
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Probabilità non identiche fra le più scelte
Notare: i diagrammi ad
albero possono essere utilizzati per il calcolo di probabilità di sequenze generiche, ma non sono distribuzioni binomiali!
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Distribuzione binomiale in formule
Dato un esperimento che si può verificare solo in due modi (“successo” ed “insuccesso”) mutuamente esclusivi e complementari, quindi con probabilità p e 1-p. Qual è la probabilità di avere n successi su N misure?
)!(!
!
)1()(,
nNn
N
N
n
ppN
nnB nNn
Np
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Definizione di fattoriale
Il fattoriale di un numero intero n si indica con n! ed è definito come:
1!0
1!1
,...,321!
nn
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Esempi di distribuzione binomiale
1. Quante teste si ottengono lanciando 10 monete?2. Se il 23% della popolazione della provincia di
Benevento risiede nel capoluogo, su 4 persone quante risiederanno nel capoluogo?
3. Se una fabbrica produce l’1% di pezzi difettosi, in un lotto di 20 quanti sono difettosi?
D1.: Sono distribuzioni binomiali? Perché?D2.: Trovare per ognuno degli esempi i parametri
della distribuzione binomiale.
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali18
Proprietà della distribuzione binomiale: il valore aspettato
N
n
nNni
i
ii Nppp
N
nnpxxE
01
)1(][max
Coincide, come intuibile, con il prodotto del numero di tentativi per
la probabilità di successo.
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Proprietà della distribuzione binomiale: la varianza
N
n
nNn
i
iii
pNpppN
nNpn
pxxVar
0
2
1
22
)1()1()(
)(][max
E’ proporzionale al numero di tentativi, moltiplicata per la
probabilità di successo e per la probabilità di insuccesso.
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Esempi di distribuzioni binomiali
Ciò che conta e’ il prodotto Np
Infatti:0.5X160 = 80
0.3X270 = 80
p=0.5
p=0.3
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Un esempio numerico
Se si lanciano dieci monete supposte perfettamente simmetriche (o non truccate), cosa si può dire dei possibili esiti?
1) La probabilità di successo p=1/2
2) Il numero di tentativi è N=10
3) Il valore aspettato è Np=5
4) La varianza è Np(1-p)=2.5
5) La deviazione standard è √(Np(1-p))=1.58
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Risultati del calcolo della formula binomiale per N=10,
p=0.5Successi B0.5,10(n) n0 0.00101 0.00982 0.04393 0.11724 0.20515 0.24616 0.20517 0.11728 0.04399 0.009810 0.0010
Il valore aspettato (5) è il più probabile
Attorno al valore aspettatoin un intervallo di semiampiezzala deviazione standard (1.5) si trovano circa il 70% dei casi.
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Un’applicazione
Le finali di alcuni tornei di calcio si decidono calciando 6 rigori.
D.: il pareggio dopo sei rigori succederà più spesso se:
a) La probabilità di segnare per entrambe le squadre è alta (ex, p=0.8)
b) La probabilità di segnare per entrambe le squadre è media (ex, p=0.5)
c) La probabilità di segnare per entrambe le squadre è bassa (ex, p=0.2)
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Distribuzione di PoissonSupponiamo di avere una variabile binomiale dove 1. Il numero molto elevato di tentativi (N)2. La probabilità è molto bassa (p0), ma in modo
tale che il valore aspettato sia finito: Np=.Qual è la distribuzione di probabilità?In principio si potrebbe sempre calcolare la
Binomiale, ma i fattoriali rendono il calcolo estremamente laborioso.
La distribuzione di Poisson è il limite della Binomiale nelle ipotesi 1) e 2).
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Esempi di distribuzione di Poisson
1. Quanti studenti iscritti in questa Facoltà hanno un altezza superiore al 95mo percentile?
2. Una malattia rara colpisce l’1% della popolazione. Quante persone sono colpite in una città come Benevento?
3. Quanti dei residenti in Benevento sono nati il 29 febbraio?
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Distribuzione di Poisson: formulazione matematica
La distribuzione di Poisson ha un solo parametro: . Ovviamente se il valore aspettato è: Np=.
D.: Trovare le distribuzioni di probabilità per gli esempi precedenti.
en
nPn
!)(
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Distribuzione di Poisson: formulazione matematica
La distribuzione di Poisson ha un solo parametro: Ovviamente se il valore aspettato è: Np=:
en
nPn
!)(
01 !
][max
n
n
i
i
ii e
nnpxxE
0
2
1
22
!)()(][
max
n
ni
iii e
nnpxxVar
La varianza anche vale :
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Confronto con la distribuzione di Bernoulli
Bernoulli• = Np si ricava da
due parametri indipendenti
• = Np(1-p) si potrebbe anche scrivere come:
= (1-p) • Per p molto piccola
Poisson• é l’unico
parametro che caratterizza la distribuzione
• si trova che la varianza dipende dal parametro e
=
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Osservazioni (1)
Un processo per essere poissoniano dovrebbe ammettere un numero infinito di tentativi e quindi ammettere un numero infinito di successi.
In pratica si applica a casi in cui questo è solo approssimativamente vero.
D: negli esempi di distribuzione di Poisson precedente c’è un limite al numero di successi? Quale?
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Osservazioni (2)
Anche se tutti i processi reali sono solo approssimativamente poissoniani è assai comodo utilizzare questa distribuzione perché è più semplice da valutare. Di fatto per N molto grande i fattoriale della distribuzione di Bernoulli sono enormi.
D: qual è l’intero più grande di cui potete calcolare il fattoriale con la calcolatrice da tasca?
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali31
Estensione della distribuzione di Poisson
Supponete che per un evento non si conosca davvero il numero di tentativi:
Es.: Supponiamo che una persona guardi mezz’ora di una qualsiasi partita di un turno di serie A. Se sono state segnate 22 reti nelle 9 partite, qual è la probabilità che questa persona assista a 2 reti?
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali32
Perché si può usare la distribuzione di Poisson
• Si può immaginare che nell’intervallo di tempo considerato vi siano N tentativi di fare goal.
• La probabilità p di fare goal per ogni tentativo è sconosciuta, ma è bassa perché in tutto si sono segnate solo 22 reti in 9 partite.
• Se supponiamo che i tentativi siano molti (al limite, infiniti) in principio possiamo usare la distribuzione di Poisson, e per farlo basterebbe conoscere il suo valore medio Np.
D.: Come si può stimare Np?
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali33
Soluzione• In tutte le 9 partite vi sono 27 periodi di
mezz’ora.• Se sono stati segnati 22 goal in tutto, in
media in ogni periodo sono stati segnati:
%1515.0
!2
815.0)2(815.0
27
22 815.02
815.0 eP
D.: ** Come verifichereste che il metodo funziona? Provare a casa con i risultati di un qualsiasi turno di serie A.
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali34
Descrizione formale dei processi di Poisson
Un processo di Poisson si può quindi definire come un processo caratterizzato da n eventi che in un intervallo di tempo t :
1. Si possono verificare nell’intervallo di tempo indipendentemente da quanto è avvenuto negli intervalli precedenti;
2. La probabilità che si verifichi un evento è proporzionale alla durata dell’intervallo t, con costante di proporzionalità ;
Allora si avrà un processo di Poisson con valore aspettato t:
tn
en
ttnP
!
)(),(
G. Filatrella: Corso di Elaborazione Statistica dei Dati Sperimentali35
Esercizi
1. * Nell’esempio precedente dei goal segnati in mezz’ora, identificare le varie quantità n, t,
2. ** Supponiamo che in un lago artificiale senza altro cibo vengono immesse trote, una ogni 10 minuti. Se ci sono 10 pescatori:
a) Quante trote prenderanno ogni ora?b) Trovare i parametri del processo di Poisson.