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ANNO XLIII - N. 4 Martedì 15 Aprile 2003 1,38 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente 16,50 - Socio Sostenitore 19,50 - Socio estero 21,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) (continua a pagina 2) (continua a pagina 2) (continua a pagina 5) (continua a pagina 2) (continua a pagina 2) 25 APRILE Festa della libertà e della pace Nell’ultimo numero de «L’Alassino» del 18 marzo u.s. il Consiglio Direttivo dell’A.N.P.I., sezione Alassio-Laigueglia, ha fatto pervenire al giornale il pro- gramma di massima delle mani- festazioni per ricordare l’attua- lità dei valori della Resistenza. Per dovere di informazione più dettagliata l’A.N.P.I. crede utile ritornare sull’argomento. La grande manifestazione a carattere interprovinciale que- st’anno avrà luogo la sera di gio- vedì 24 aprile alle ore 20,30, con una fiaccolata che si svolgerà sul seguente percorso: parten- za del corteo dai giardini di fron- te al nostro Palazzo comunale, viale Gibb, via Dante, via Cavo- ur, Pass.ta Grollero, via Torino, via Dante, Palazzo comunale. Sarà con noi ad intrattenerci in conclusione della fiaccolata Don Luigi Ciotti, il quale la mat- tina successiva (25 Aprile) alle ore 10 concelebrerà con il no- stro Parroco Don Angelo De Canis la S. Messa. Nell’ambito delle manifesta- zioni, anche quest’anno prose- gue l’iniziativa culturale in tutti gli Istituti scolastici alassini; Istituto Salesiani, Istituto Al- berghiero, Scuole medie M. Ol- landini. I temi proposti, di concerto con i corpi docenti, sono i se- guenti: a) per le discipline letterarie, comprese composizioni liriche: «Dopo avere studiato il periodo storico della nascita e della ca- duta dei regimi fascisti e nazisti in Europa, dopo aver partecipa- to alle numerose iniziative, in- contri, dibattiti sui temi della persecuzione razziale, della Frane, sempre frane Ancora una volta Alassio è isolata per una grave frana for- matasi a Santa Croce. Non en- triamo nel merito di chi sia la colpa su quanto accaduto (sono altri gli Enti che dovranno ac- certarlo), ma Alassio da tempo è penalizzata. Nel 2000 frane presso Albenga, Capo Mele, strada per Moglio, ponte sul Lerrone pericolante, la hanno isolata in un modo incredibile. di Alassio, Andora e Laigueglia, assente non del tutto giustifica- to il sindaco di Albenga. In que- sti incontri abbiamo chiesto che si studi il modo di collegare Alassio ad Albenga e ad Andora per vie alternative. C’è da tener presente che per quasi tutto l’anno Capo Mele rappresenta un ostacolo per la circolazione, in quanto da tempo periodica- mente si formano frane ed an- L’unico sbocco era la strada di Colla Micheri e la provinciale per Testico con tutti i disagi che queste strade interne compor- tano. L’A.V.A., sempre sensibile al problema, ha promosso tavole rotonde alle quali hanno parte- cipato di volta in volta i Sindaci che in questi giorni si circola a senso alternato. Anche l’Avv. Claudio Battelli, nostro Socio, ha partecipato al- le riunioni e ha scritto lettere ai Sindaci interessati, perché prendano in considerazione Premiazione dei commercianti alassini per le più belle vetrine. (FOTO SILVIO FASANO) Quindici giorni di completo isolamento. Tanto è durata la paralisi che Alassio ha patito per la frana di Passeggiata Cadorna: le responsabilità, anche quel- le morali, sono gravi e si spera tanto che non finisca, come quasi sempre, a tarallucci e vino. (Fotografia aerea eseguita dai Carabinieri elicotteristi e ri- cevuta da «Il Secolo XIX») L’Associazione Vecchia Alassio augura a tutti i Soci, Cittadini e Ospiti di Alassio una felice Pasqua ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium Il giorno lunedì 28 aprile 2003 presso la Sede Sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. (Carlo Cavedini) NUOVI SOCI A.V.A. Come da tradizione, giovedì 27 marzo u.s. alle ore 21,00 sono sta- ti convocati i nuovi Soci, accolti con simpatia. Dopo i saluti del Presidente a nome suo e del C.D, il Segretario ha letto lo Statuto. Il Presidente ha fatto una breve storia dell’A.V.A., come nel 1960 cittadini lungimiranti si riuniro- no ed il 4 Gennaio 1961 con atto notarile fondarono l’Associa- zione; ha ricordato i nomi dei Soci Fondatori e Promotori, vi- venti e defunti. L’A.V.A. da 43 anni promuove iniziative culturali e tramite il giornale «L’Alassino» dà voce a tutti i cittadini, Associazione apartitica che lascia libertà di pensiero ai propri Soci, unico im- pegno amare Alassio ed operare per il bene comune. Quindi si è proceduto alla fir- ma di accettazione, consegna della tessera e distintivo. È seguito un rinfresco con estrema semplicità in un clima di familiarità ed amicizia. CONSIGLIO COMUNALE DEL 6 MARZO 2003 Apre la seduta il presentatore Rinaldo Agostini per consegna- re gli attestati di partecipazione ai concorsi: «Vetrine più belle – Natale 2002» e «Un amore di ri- cetta» in occasione della Festa di S. Valentino. Per il primo, set- 3° - «Ristorante Blue Marlin» Piazza S. Francesco Entrambi i concorsi sono sta- ti promossi dalla Confesercenti. Dopo un’interruzione di 40 mi- nuti, inizia la seduta consiliare. tori alimentare e non, ecco i più meritevoli: 1° - «La Bottega» di Trevia 2° - «Il Fornaio» di Marchisio 3° - «Pane burro e marmellata» di Rupil Per i non alimentari: 1° - «Valmoda» di Polli 2° - «Cartoleria Dante» di Negro 3° - «Muscitai» di Prado-Zanardi Nel secondo concorso si sono distinti: 1° - «Ristorante Lamberti» Via Gramsci 2° - «Ristorante La Tana» Passeggiata Cadorna Il segretario Dott. Passino pro- cede all’appello: assente il Sin- daco per motivi di famiglia; in- fatti proprio in serata è diventa- to papà per la seconda volta. Si discute sulla opportunità di rin- viare il consiglio; prevale la de- cisione di continuare e quindi vengono prontamente approva- ti i verbali della seduta prece- dente. Si passa all’ordine del giorno sulla crisi Irakena (presentato dal Gruppo Cons. Casa della Libertà); relaziona il cons. Man- tellassi, con una dichiarazione La villa «du sciù Giuvanni» Dalla sponda sinistra del Rio Gonghe, il corso d’acqua che si getta in mare sulla spiaggia di borgo Barusso si innalza grada- tamente un costone che giunge, attraversato da una strada mu- lattiera, fino a raggiungere l’al- boli della nostra Massoneria. Questo costone con displuvio su ambi i versanti prese il sini- stro nome di Costalupara. Che i lupi nel lungo passato attraver- so la mulattiera scendessero al basso l’attesta la notizia perve- tura della Ruora. Nel quasi retto percorso la strada passa al di- sotto della antica villeggiatura dei Rossotti. Nella diruta Cap- pella il sindaco Bernardo sep- pelliva la figlia diciassettenne stroncata dal colera. Più sopra s’innalza possente la Torre dei Cazullini, già dei Fignoni che so- pra la porta avevano fatto inci- dere l’arma di famiglia, un com- passo semiaperto, uno dei sim- nuta fino a noi. Nella notte già estiva del 24 giugno 1870, i lupi uccisero due muli che i loro proprietari impe- gnati in lavori campestri aveva- no lasciati all’addiaccio, al tron- co di un ulivo! L’orografia di Costalupara ha aspetti diversi. Dall’originario bosco e per mez- zo di terrazzamento, le fasce, si Festa dell Primavera in Costalupara. (FOTO ARCHIVIO A.V.A.) La Consulta Ligure a Taggia Domenica pressoché estiva quella del 30 marzo che ha visto riunite le Associazioni per la Cultura, le Arti, le Tradizioni e la difesa dell’Ambiente, nel secon- do incontro del 2003. L’Associazione ospitante è stata quella «Culturale Tabiese». Folto il numero dei partecipanti provenienti da tutte le parti del- la Regione. Tanti gli interventi e importanti gli argomenti tratta- ti. Accogliente anche il luogo e cioè la sala consiliare del Comune di Taggia: una struttu- ra moderna da dove si potevano ammirare, attraverso le grandi vetrate, i monti che fanno da co- rona alla Valle Argentina. Significativo il benvenuto del Sindaco indirizzato ai parteci- panti. Egli, dopo aver messo in evidenza l’opera svolta dalla Consulta Ligure a difesa dei va- lori linguistici, ha anche parlato di «riunificazione dell’Europa, da contrapporre ad un allarga- mento della stessa»; insomma, un intervento anche politico. E il presidente della Consulta, dottor Carosini, in risposta alle parole del Sindaco, ha messo l’accento sull’importanza della coesione delle Associazioni per il bene della nostra Regione. Il prof. Franco Gallea ha aper- to il dibattito sui punti all’O.d.G. Per il rinnovo della cariche sociali, e cioè l’elezione della Giunta da cui scaturirà il nome del presidente della Consulta Ligure, sarà necessaria una con- vocazione a livello provinciale delle Associazioni che dovran- no indicare i nomi di coloro che vorranno impegnarsi per il prossimo biennio. La nuova Giunta avrà anche il compito di apportare modifiche allo Statu- to, ma queste dovranno essere individuate durante questi in- contri provinciali. Il dottor Casareto ha parteci- pato ad una riunione in Regione per discutere su un progetto di legge regionale concernente la difesa del patrimonio storico, culturale e linguistico. E quando si dice «linguistico», il pensiero va ai dialetti, che rappresentano il cordone ombelicale tra l’indi- viduo e la propria terra. Il dise- gno di legge consta di 16 artico- li la cui stesura è stata eseguita dall’Avv. Angelo Freda. Esso CENTRO DIURNO PER ANZIANI «Asilo del nonno» Per iscrizioni e informazioni: Tel. 0182 - 546485/602224/602237 Informazioni anche presso Sede A.V.A.

Frane, sempre frane 25 APRILE La villa «du sciù Giuvanni» · Claudio Battelli, nostro Socio, ha partecipato al-le riunioni e ha scritto lettere ai ... Il segretario Dott. Passino

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ANNO XLIII - N. 4 Martedì 15 Aprile 2003 € 1,38Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA

Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure.Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 16,50 - Socio Sostenitore € 19,50 - Socio estero € 21,00ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]

Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)

(continua a pagina 2)

(continua a pagina 2)

(continua a pagina 5)

(continua a pagina 2)

(continua a pagina 2)

25 APRILEFesta della libertà e della pace

Nell’ultimo numero de«L’Alassino» del 18 marzo u.s. ilConsiglio Direttivo dell’A.N.P.I.,sezione Alassio-Laigueglia, hafatto pervenire al giornale il pro-gramma di massima delle mani-festazioni per ricordare l’attua-lità dei valori della Resistenza.

Per dovere di informazionepiù dettagliata l’A.N.P.I. credeutile ritornare sull’argomento.

La grande manifestazione acarattere interprovinciale que-st’anno avrà luogo la sera di gio-vedì 24 aprile alle ore 20,30, conuna fiaccolata che si svolgeràsul seguente percorso: parten-za del corteo dai giardini di fron-te al nostro Palazzo comunale,viale Gibb, via Dante, via Cavo-ur, Pass.ta Grollero, via Torino,via Dante, Palazzo comunale.

Sarà con noi ad intrattenerciin conclusione della fiaccolataDon Luigi Ciotti, il quale la mat-

tina successiva (25 Aprile) alleore 10 concelebrerà con il no-stro Parroco Don Angelo DeCanis la S. Messa.

Nell’ambito delle manifesta-zioni, anche quest’anno prose-gue l’iniziativa culturale in tuttigli Istituti scolastici alassini;Istituto Salesiani, Istituto Al-berghiero, Scuole medie M. Ol-landini.

I temi proposti, di concertocon i corpi docenti, sono i se-guenti:

a) per le discipline letterarie,comprese composizioni liriche:«Dopo avere studiato il periodostorico della nascita e della ca-duta dei regimi fascisti e nazistiin Europa, dopo aver partecipa-to alle numerose iniziative, in-contri, dibattiti sui temi dellapersecuzione razziale, della

Frane, sempre franeAncora una volta Alassio è

isolata per una grave frana for-matasi a Santa Croce. Non en-triamo nel merito di chi sia lacolpa su quanto accaduto (sonoaltri gli Enti che dovranno ac-certarlo), ma Alassio da tempoè penalizzata. Nel 2000 franepresso Albenga, Capo Mele,strada per Moglio, ponte sulLerrone pericolante, la hannoisolata in un modo incredibile.

di Alassio, Andora e Laigueglia,assente non del tutto giustifica-to il sindaco di Albenga. In que-sti incontri abbiamo chiestoche si studi il modo di collegareAlassio ad Albenga e ad Andoraper vie alternative. C’è da tenerpresente che per quasi tuttol’anno Capo Mele rappresentaun ostacolo per la circolazione,in quanto da tempo periodica-mente si formano frane ed an-

L’unico sbocco era la strada diColla Micheri e la provincialeper Testico con tutti i disagi chequeste strade interne compor-tano.

L’A.V.A., sempre sensibile alproblema, ha promosso tavolerotonde alle quali hanno parte-cipato di volta in volta i Sindaci

che in questi giorni si circola asenso alternato.

Anche l’Avv. Claudio Battelli,nostro Socio, ha partecipato al-le riunioni e ha scritto lettere aiSindaci interessati, perchéprendano in considerazione

Premiazione dei commercianti alassini per le più belle vetrine. (FOTO SILVIO FASANO)

Quindici giorni di completo isolamento. Tanto è durata la paralisi che Alassioha patito per la frana di Passeggiata Cadorna: le responsabilità, anche quel-le morali, sono gravi e si spera tanto che non finisca, come quasi sempre, atarallucci e vino. (Fotografia aerea eseguita dai Carabinieri elicotteristi e ri-cevuta da «Il Secolo XIX»)

L’Associazione Vecchia Alassio augura a tutti i Soci,

Cittadini e Ospiti di Alassio

una felice Pasqua

ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIOFloreat Alaxium

Il giorno lunedì 28 aprile 2003 presso laSede Sociale di Via XX Settembre 7, Alassio

è convocata

L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCIalle ore 20.30 in prima convocazione ealle ore 21.00 in seconda convocazione

con il seguente

ORDINE DEL GIORNO1) Relazione del presidente;

2) Varie ed eventuali.Per i Soci è un dovere morale

partecipare all’Assemblea

Il Presidente A.V.A.(Carlo Cavedini)

NUOVI SOCI A.V.A.Come da tradizione, giovedì 27

marzo u.s. alle ore 21,00 sono sta-ti convocati i nuovi Soci, accolticon simpatia. Dopo i saluti delPresidente a nome suo e del C.D,il Segretario ha letto lo Statuto.

Il Presidente ha fatto una brevestoria dell’A.V.A., come nel 1960cittadini lungimiranti si riuniro-no ed il 4 Gennaio 1961 con attonotarile fondarono l’Associa-zione; ha ricordato i nomi deiSoci Fondatori e Promotori, vi-venti e defunti.

L’A.V.A. da 43 anni promuoveiniziative culturali e tramite ilgiornale «L’Alassino» dà voce atutti i cittadini, Associazioneapartitica che lascia libertà dipensiero ai propri Soci, unico im-pegno amare Alassio ed operareper il bene comune.

Quindi si è proceduto alla fir-ma di accettazione, consegnadella tessera e distintivo.

È seguito un rinfresco conestrema semplicità in un clima difamiliarità ed amicizia.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 6 MARZO 2003

Apre la seduta il presentatoreRinaldo Agostini per consegna-re gli attestati di partecipazioneai concorsi: «Vetrine più belle –Natale 2002» e «Un amore di ri-cetta» in occasione della Festadi S. Valentino. Per il primo, set-

3° - «Ristorante Blue Marlin»Piazza S. Francesco

Entrambi i concorsi sono sta-ti promossi dalla Confesercenti.Dopo un’interruzione di 40 mi-nuti, inizia la seduta consiliare.

tori alimentare e non, ecco i piùmeritevoli:1° - «La Bottega» di Trevia2° - «Il Fornaio» di Marchisio3° - «Pane burro e marmellata»

di Rupil

Per i non alimentari:1° - «Valmoda» di Polli2° - «Cartoleria Dante» di Negro3° - «Muscitai» di Prado-Zanardi

Nel secondo concorso si sonodistinti:1° - «Ristorante Lamberti»

Via Gramsci2° - «Ristorante La Tana»

Passeggiata Cadorna

Il segretario Dott. Passino pro-cede all’appello: assente il Sin-daco per motivi di famiglia; in-fatti proprio in serata è diventa-to papà per la seconda volta. Sidiscute sulla opportunità di rin-viare il consiglio; prevale la de-cisione di continuare e quindivengono prontamente approva-ti i verbali della seduta prece-dente.

Si passa all’ordine del giornosulla crisi Irakena (presentatodal Gruppo Cons. Casa dellaLibertà); relaziona il cons. Man-tellassi, con una dichiarazione

La villa «du sciù Giuvanni»Dalla sponda sinistra del Rio

Gonghe, il corso d’acqua che sigetta in mare sulla spiaggia diborgo Barusso si innalza grada-tamente un costone che giunge,attraversato da una strada mu-lattiera, fino a raggiungere l’al-

boli della nostra Massoneria.Questo costone con displuviosu ambi i versanti prese il sini-stro nome di Costalupara. Che ilupi nel lungo passato attraver-so la mulattiera scendessero albasso l’attesta la notizia perve-

tura della Ruora. Nel quasi rettopercorso la strada passa al di-sotto della antica villeggiaturadei Rossotti. Nella diruta Cap-pella il sindaco Bernardo sep-pelliva la figlia diciassettennestroncata dal colera. Più sopras’innalza possente la Torre deiCazullini, già dei Fignoni che so-pra la porta avevano fatto inci-dere l’arma di famiglia, un com-passo semiaperto, uno dei sim-

nuta fino a noi.Nella notte già estiva del 24

giugno 1870, i lupi uccisero duemuli che i loro proprietari impe-gnati in lavori campestri aveva-no lasciati all’addiaccio, al tron-co di un ulivo! L’orografia diCostalupara ha aspetti diversi.Dall’originario bosco e per mez-zo di terrazzamento, le fasce, si

Festa dell Primavera in Costalupara. (FOTO ARCHIVIO A.V.A.)

La Consulta Ligure a TaggiaDomenica pressoché estiva

quella del 30 marzo che ha vistoriunite le Associazioni per laCultura, le Arti, le Tradizioni e ladifesa dell’Ambiente, nel secon-do incontro del 2003.

L’Associazione ospitante èstata quella «Culturale Tabiese».Folto il numero dei partecipantiprovenienti da tutte le parti del-la Regione. Tanti gli interventi eimportanti gli argomenti tratta-ti. Accogliente anche il luogo ecioè la sala consiliare delComune di Taggia: una struttu-ra moderna da dove si potevanoammirare, attraverso le grandivetrate, i monti che fanno da co-rona alla Valle Argentina.

Significativo il benvenuto delSindaco indirizzato ai parteci-panti. Egli, dopo aver messo inevidenza l’opera svolta dallaConsulta Ligure a difesa dei va-lori linguistici, ha anche parlatodi «riunificazione dell’Europa,da contrapporre ad un allarga-mento della stessa»; insomma,un intervento anche politico. Eil presidente della Consulta,dottor Carosini, in risposta alleparole del Sindaco, ha messol’accento sull’importanza dellacoesione delle Associazioni per

il bene della nostra Regione.Il prof. Franco Gallea ha aper-

to il dibattito sui punti all’O.d.G.Per il rinnovo della cariche

sociali, e cioè l’elezione dellaGiunta da cui scaturirà il nomedel presidente della ConsultaLigure, sarà necessaria una con-vocazione a livello provincialedelle Associazioni che dovran-no indicare i nomi di coloro chevorranno impegnarsi per ilprossimo biennio. La nuovaGiunta avrà anche il compito diapportare modifiche allo Statu-to, ma queste dovranno essereindividuate durante questi in-contri provinciali.

Il dottor Casareto ha parteci-pato ad una riunione in Regioneper discutere su un progetto dilegge regionale concernente ladifesa del patrimonio storico,culturale e linguistico. E quandosi dice «linguistico», il pensierova ai dialetti, che rappresentanoil cordone ombelicale tra l’indi-viduo e la propria terra. Il dise-gno di legge consta di 16 artico-li la cui stesura è stata eseguitadall’Avv. Angelo Freda. Esso

CENTRO DIURNO PER ANZIANI

«Asilo del nonno»Per iscrizioni e informazioni:Tel. 0182 - 546485/602224/602237Informazioni anche presso Sede A.V.A.

«L'ALASSINO»2 Martedì 15 Aprile 2003

FRANE (segue dalla prima pagina)

questo annoso e preoccupanteproblema. Nell’ultima riunione (9Dicembre 2002) abbiamo propostoal Sindaco di Andora di attivarsi, diconcerto con i Sindaci di Alassio eLaigueglia, perché la strada che dairuderi di San Bernardo scende adAndora venga utilizzata, con una si-stemazione adeguata, come via al-ternativa. Altre strade da progetta-re o da sistemare sono quelle cheda Poggio Brea si unisce a Colla Mi-cheri e la stessa antica strada Ro-mana da Santa Croce ad Albenga.

Una città turisticamente impor-tante come la nostra non può e nondeve essere isolata; non è ammissi-bile che vi sia una sola strada di col-legamento che deve sopportare iltraffico di migliaia di mezzi ognigiorno. Siamo informati che l’Amm.Comunale di Alassio si è attivata,

perché la galleria dell’Aurelia bissia completata al più presto, manon basta. Chiediamo che venganoeffettuati tutti i passi necessari per-ché questa vitale arteria sia messain funzione, consapevoli che inogni caso non risolverebbe tutti inostri problemi e chiediamo inol-tre che le strade alternative propo-ste siano prese in considerazione emesse in opera al più presto dalloStato pur con contributi dellaComunità Montana, Provincia eRegione.

A tal proposito al di là delle pole-miche sterili che non fanno certa-mente bene alla città, chiediamocon forza al Consiglio Comunaletutto che si attivi e collabori, ognu-no per quello che gli compete, perrisolvere il problema.

A.V.A.

LA VILLA DU SCIÙ GIUVANNI (segue dalla prima pagina)

introduceva la cultura dell’ulivo edel carrubo, la totale mancanzad’acqua non ne permetteva altra.Superato il primo e rapido trattodi mulattiera su di un terreno roc-cioso sorgevano alcuni grandi evecchi pini di Aleppo che per lun-ghi decenni fecero da sfondo escenario per la foto di gruppo del-le classi delle Elementari. Perchéfosse stato scelto quel luogo, nonsi sa.

Nella estimazione commercialedi quel tempo l’intero territorio diCostalupara aveva una quotazio-ne assai inferiore a quello di altrezone.

E i diversi proprietari dell’ap-pezzamento che dalla sponda delrio Ghonghe si innalzava, segnatodalla mulattiera, sino quasi agli an-nosi pini, quando capitò loro l’oc-casione, lo cedettero in blocco adun signore straniero che ne fece ri-chiesta. Quel signore era JohnSafford Fiske, popolarmente cono-sciuto come u sciù Giuvanni. Natonegli Stati Uniti a Watertoun dal fuIsacco e dalla fu Safford Maria.

L’acquisto di quel comprenso-rio era legato ad ambizioso pro-getto che da tempo coltivava nelsuo animo il facoltoso nuovo ospi-te alassino, il quale con una gran-de tenacia e smisurata passionenon tardava a farla divenire realtà.In alto, dominante la proprietà, fe-ce innalzare la casa padronale, unparallelepipedo con ali affiancate.Una solida struttura con le faccia-te in pietra a vista e sui tetti comi-gnoli di eccentrica bellezza.

Costruita l’abitazione, con un la-voro di ingente costo, sotto la suadiretta assistenza, trasformaval’accidentato terreno per mezzo dinuovi muri in un esteso parco diogni sorta di piante e tra queste dirare essenze fatte giungere appo-sitamente da lontani paesi e checostituivano in quel tempo un or-to botanico di grande pregio e va-lore. Con i superstiti olivi crebbe-ro sconosciute piante di Yuca, diDracena, di Cocco flexuosus, diMagnòlia fuscata, di Acacia deal-bata, e di molt’altre specie esoti-che, tra queste un esemplare diAraucaria imbricata che tutt’oras’erge superba dinanzi alla villa.

Le palme erano presenti in tuttele specie conosciute in quel tem-po. Al loro fusto si arrampicava lapassiflora principe ed alcune va-rietà di bignonia.

Le rose con un stragrande nu-mero di specie e colori, dalle rifio-renti sistemate in particolari aiuo-le, a quelle rampicanti ricoprentimuraglie e graticci. Agli spettaco-lari macchioni di gerani ederascendenti in massa sugli alti muri,a quelli zonali dai molteplici colo-ri posti a dimora nei luoghi menobattuti dai venti. Fiori stagionali diogni specie e colore erano allevatinel sottostante vivaio nel mezzodel quale si drizzava il civettuolochalet in legno, abitazione del vi-vaista, il vecchio Carchero, uPejrò.

Alla totale deficienza d’acquasorgiva aveva il Fiske provvedutocon grandi vasche in muratura si-tuate al sommo della proprietàche raccoglievano le acque piova-ne, a mezzo di canali scendevanoad alimentare vasche più piccolesituate nei vari ripiani del parco-giardino.

Un vero orto botanico che conla sua crescita divenne una delleattrattive della nostra cittadina.Questo particolare fascino del luo-go viene segnalato da una guidadel tempo. «È il giardino di CostaLupara, che il forestiero otterrà fa-cilmente di visitare, facendo unapreziosa conoscenza del proprie-tario; un signore cortesissimo,che non sdegnerà di fargli lui stes-so da cicerone attraverso il suo re-gno. Innamorato del clima diAlassio, l’intelligente signore hatrasformato in pochi anni l’aridaCosta Lupara, dal nome sinistro,in un luogo di delizie, da cui si ri-porta l’impressione di aver vissu-to per breve ora in un qualche an-golo lontano del tropico».

La messa in opera di quel co-raggioso disegno di un giardino-

orto botanico in Alassio è il secon-do esempio di un impianto di talgenere nella riviera ponentina. Alprimo instaurato dalla passioneper la botanica di due fratelli in-glesi Thomas e Cecil Hanbury allaMortola, seguito dal Fiske, da altriin Bordighera e a Sanremo. Daquesto amore per la natura e per ilregno vegetale, s’instaura la colti-vazione dei fiori la quale avvia unintenso, lucroso commercio nellaRiviera di Ponente. La coltivazionedel garofano a Sanremo, con quel-lo della rosa e della mimosa, cheben presto decidono l’aperturadei mercati dei fiori in Sanremo eVentimiglia. Il successivo traspor-to delle partite a mezzo di treno aimercati della Germania, dell’In-ghilterra e di altri paesi del nord. Aquesta nuova branchia dell’agri-coltura nella nostra plaga che eb-be come iniziatore e sostenitoreun grande professionista in quelcampo, il tedesco Ludwig Winter,il sapiente architetto con i dueHanbury del Giardino della Mor-tola, ebbe seguaci anche sul no-stro territorio con il nostro prota-gonista e l’inglese Dalrynple HeroChifford che costituì i giardini del-la Villa Pergola. In quegli stessi an-ni sorgono gli stabilimenti per lacoltivazione dei fiori recisi. Primoquello di Delfino Pezzia sul terre-no dove in seguito Daniel Hanburyfarà sorgere il complesso dei cam-pi da Tennis con l’elegante palaz-zina. L’azienda floricola passò inseguito ad un certo Garlio. Altra nesorse sul principio di regioneLoreto da parte di Massa e Traver-so. Altra nei pressi della stazioneferroviaria condotta da certoFrizzoni. Un’altra in località Pianigestita dal genovese Conte e un’al-tra ancora al Passo ad opera deiFreghetti, sul luogo dove in epocamoderna sorse il noto DancingL’Orientale.

John Safford Fiske moriva inAlassio all’età di 69 anni l’11 giu-gno 1907 e sepolto nel cimitero de-gli inglesi. La proprietà passava aparenti sudditi dell’Austria equando, nel 1915, l’Italia dichiara-va guerra all’Austria, per le leggiallora vigenti, la proprietà di Co-stalupara venne confiscata dalloStato Italiano e in seguito ceduta alComune. Ricordo da bambino cheogni anno vi si celebrava la Festadella Primavera con pomeriggidanzanti e concerti bandistici e laproclamazione della più bella si-gnorina partecipante. A questoproposito rammento che un annotoccò la sorte ad Angiolina Stalla,la figlia di Antonio e che in seguitosi sposava con Raita (e un altroanno fu nominata reginettaAngiolina Schivo, poi moglie diAldo Riso). Il comune vendeva l’in-tero complesso eccettuato il Vi-vaio, alla Diocesi di Cantù. Questaaggiungeva all’originario corpodella fabbrica due ali e diveniva se-de di soggiorno estivo e invernaleper bambini e adulti della DiocesiLombarda, sotto il nome di Villa S.Giuseppe. Da parte degli Ammini-stratori Comunali di quel tempo vifu un ripensamento e la necessitàdi comprare un lotto di terrenodalla Diocesi di Cantù per erigerela nuova sede delle Scuole Ele-mentari e dell’Istituto Professio-nale Statale Alberghiero. Oggi laVilla Costa Lupara ritorna di at-tualità. La Diocesi di Cantù, o permeglio intenderci i PP. Oblati diRho, hanno posto il complesso invendita e al Comune di esercitareil diritto di prelazione. Il quale di-ritto è stato uno degli argomentipiù discussi nel Consiglio del 7marzo. Ai diversi contrastanti pa-reri dibattuti in quella sera non vo-glio entrare da parte mia. Solo miointento è questo che siccome e daparte della maggioranza e dellaminoranza non si è offerto agli Am-ministratori nessun cenno storicosu questa nostra antica villa, neconoscano per lo meno l’impor-tanza logistica, paesaggistica, am-bientale e turistica e ne sappianovalutare gli intrinseci suoi pregi evalori, prima di permettere che di-venti proprietà privata!

Antonio Carossino

CONSIGLIO COMUNALE DEL 6 MARZO 2003 (segue dalla prima pagina)

che respinge la guerra, pur mante-nendosi in linea generale alla mo-zione governativa.

Insorge il cons. Iebole Angeloche, ammantato dalla bandiera ar-cobaleno dei pacifisti, ribatte chela pace deve essere perseguita sen-za riserve, contestando l’ordine delgiorno della maggioranza, e che erapreferibile trovare un accordo peruna risoluzione comune. Il Presi-dente Rocca lo invita a togliersi labandiera poiché il regolamento lovieta, pena l’allontanamentodall’aula; segue battibecco e al ri-fiuto del cons. Iebole la seduta vie-ne sospesa.

Alla ripresa il C. approva l’O.d.G.della «Casa della Libertà» con 11 vo-ti favorevoli e 4 astenuti.

Causa l’assenza del Sindaco vie-ne proposto di ritirare il 4° punto:parere legale su «procedimenti am-ministrativi inerenti la cessione dialloggi in edilizia convenzionata, inseguito alle trasformazioni alber-ghiere».

Il cons. Fui si dichiara contrarioal ritiro dell’argomento.

Si procede alla votazione e ilpunto viene ritirato con 12 favore-voli e 4 contrari. Si passa al 5° pun-to, che riguarda la regolamentazio-ne delle vendite promozionali. Laproposta è presentata dall’Ass.Maiellano, con richiesta agli organiprovinciali e regionali affinchéprovvedano a disciplinare le leggiin materia.

Tutti favorevoli, anche se qual-cuno nutre dubbi sul risultato.

Punto 6 - Si ritorma sulla delibe-ra del C.C. del 4 marzo 2002 n° 18sul recupero ai fini abitativi dei sot-totetti esistenti, per eventuali mo-difiche ed integrazioni.

Intervento del cons. Testa, cheritiene necessaria una discussionepreliminare approfondita sugliemendamenti proposti, in quanto asuo parere modificano sostanzial-mente la legge; si vota per la pre-giudiziale avanzata dalla minoran-za, che viene respinta con 4 voti fa-vorevoli e 12 contrari, vengono in-vece approvati gli emendamentiproposti con 12 voti favorevoli e 4contrari. Alle contestazioni del

Cons. Testa, replica l’Ass. Salvo: cisiamo attenuti alle disposizioni del-la Regione.

Punto 7 - Immobile Villa S. Giu-seppe (già Fiscke) in Via Costa Lu-para n 1°. Esercizio diritto di Prela-zione alla alienazione. Relaziona ilvice Sindaco Aicardi, dichiarandoche la somma richiesta per l’acqui-sto è di € 4.131.655,00 e propone dinon avvalersi del diritto di prela-zione lasciando libera la vendita aiprivati. Interviene il Cons. Pellegri-ni: sarebbe opportuno pensareall’acquisto dell’immobile di cuitrattasi onde evitare di consegnar-lo alla speculazione.

Pure il cons. Testa non concordasulla rinuncia al Diritto di Prela-zione; proponendo l’acquisto, enon avallare evidenti speculazioni.

Replica il vice Sindaco Aicardi:operazione impossibile da attuare.Non possiamo permetterci talespesa, inoltre il Comune non èun’agenzia immobiliare.

Il cons. Testa propone un emen-damento al fine di conservare pervilla S.Giuseppe la destinazione al-berghiera, prevista dal P.V.C.

Si passa alla votazione, favore-voli 4, contrari 12; il consiglio nonapprova l’emendamento.

Per la rinuncia al Diritto di Prela-zione, la proposta viene approvatacon 12 voti favorevoli e 3 contrari.

Punto 8. Accettazione area Soc.Mandorlo in Fiore SAS. Convenzio-ne urbanistica Notaio Cauli del19/02/1998. Relaziona l’Arch. Sal-vo, precisando che tale area in ces-sione destinata a parcheggio pub-blico, è ubicata in Via Michelangelo– Reg. S. Rocco. Approvazione una-nime.

A questo punto prende la parolail cons. Mantellassi, che propone dispostare gli ultimi quattro argo-menti all’O.d. G., presentati dalgruppo consiliare «La Vespa», con-siderata l’assenza del Sindaco piùche giustificata, e lascia l’aula contutti gli altri consiglieri. Tra le pro-teste della minoranza, mancando ilnumero legale, si chiude la sedutacon gli auguri al Sindaco MarcoMelgrati e Signora.

FESTA DEL 25 APRILE (segue dalla prima pagina)

guerra, della Resistenza italianaed europea, rifletti sugli aspettifondamentali dell’Italia e dell’Eu-ropa di oggi e chiediti: è questa lasocietà per la quale tanti uominie donne si sono battuti? Qualiconquiste di democrazia sareb-bero da condividersi e su qualifenomeni si potrebbe essere cri-tici? Quanto è ancora necessarioimpegnarsi per costruire una so-cietà realmente fondata sulla li-bertà, la tolleranza, la solidarietàe la pace?».

b) per le discipline tecnicheartistiche diverse: «Esprimi at-traverso le tecniche artistiche ate più congeniali (disegno, fu-metto, ceramica, prodotto multi-mediale, ecc.) il senso della con-tinuità tra la Resistenza di ieri el’impegno di oggi per costruireuna società realmente fondatasulla libertà, la tolleranza, la soli-darietà e la pace».

Agli studenti vincitori verrà ri-conosciuto un premio-borsa distudio e tutte le produzioni deigiovani partecipanti verrannoesposte al pubblico nei giorniprecedenti e seguenti le manife-stazioni.

La premiazione avrà luogo il25 Aprile alle ore 10 nei giardinidi fronte al Palazzo comunale e

sarà preceduta dalla S. Messaconcelebrata da Don Luigi Ciottie dal nostro Parroco Don AngeloDe Canis, cui seguirà l’interventodella Schola Cantorum delleScuole Medie Ollandini diAlassio. L’ANPI confida in unagrande manifestazione di popoloper esprimere la corale volontàdi PACE, dire NO alla devastanteguerra e pretendere che si portigiustizia e dignità ad un Popolotiranneggiato, qual è quello ira-cheno, soltanto con le armi dellademocrazia solidale e del diritto.

In caso deprecabile di maltem-po la S. Messa verrà concelebra-ta nella Parrocchia di S. Ambro-gio e la manifestazione avrà luo-go nel salone della stessa Chie-sa. Il pomeriggio del 25 Aprile, inultimo, giovani dell’Associa-zione Arci Brixton di Alassio ter-ranno una serie di concerti neigiardini dei Cavalieri di Vitt. Ve-neto. Si conferma che il mattinodel 25 Aprile a Laigueglia avràluogo una manifestazione con glistessi fini.

Si ringraziano le Amministra-zioni Comunali di Alassio e Lai-gueglia per la collaborazione.

Il C.D. A.N.P.I.Sez. Alassio-Laigueglia

CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 MARZO 2003

La serata inizia con una comu-nicazione del Sindaco, che ag-giorna sulla situazione creatasiin seguito allo smottamento cheha interrotto la via Aurelia, iso-lando ancora una volta la nostracittà in maniera grave. Grandisono i disagi per i lavoratori pen-dolari, residenti e turisti; molteattività vengono altamente pena-lizzate. La discussione e le pole-miche circa le responsabilità, diquello che si doveva fare e non sidoveva fare, ha tenuto banco perquasi tutta la serata. Sono statiincaricati esperti, tecnici e geo-logi di chiara fama, per verificarelo stato del movimento franoso estudiare i mezzi per arrestarlo.

Per quanto riguarda le respon-sabilità, è in corso l’inchiestadella Procura della Repubblica;viene intanto da tutti criticatal’opera di sbancamento per larealizzazione dei box auto sullapasseggiata Cadorna, che haprovocato l’evento. Ancora ilSindaco invita a mantenere la di-scussione su toni moderati e nonstigmatizzare, citando gli artico-li apparsi sulla stampa ed un ver-gognoso foglietto anonimo.

Il cons. Daniele Fui chiede dipresentare un O.d.G. specificosull’argomento frana, per unpronto intervento in merito everificare se ci sono state negli-genze poiché, insiste, è un graveproblema che interessa tutta lacittà; propone anche di sospen-dere le concessioni edilizie nel-la zona. Il Sindaco risponde chenon è possibile soddisfare que-st’ultima richiesta, d’accordoinvece per una maggiore atten-zione.

L’O.d.G. presentato dall’oppo-sizione comprende inoltre istan-za di risarcimento per gli eserci-zi commerciali che a causadell’interruzione del trafficostanno subendo notevoli danni.

Dopo vari interventi polemicida entrambe le parti, in merito aquanto accaduto, si passa a di-scutere i successivi argomentiiscritti all’ordine del giorno.

Punto 2. Sicurezza stradaAlassio Solva.

Rifacimento di un muro peri-colante e ritardo nell’esecuzionedei lavori; l’interrogazione, pre-sentata dal cons. Testa Agostino,viene ritirata poiché nel contem-po i lavori per la messa in sicu-rezza sono stati eseguiti.

Punto 3. Parere legale su pro-cedimenti Amministrativi ine-renti la cessione di alloggi di edi-lizia convenzionata nell’ambitodel cambio di destinazione d’usoda albergo a casa di civile abita-zione. Proposta presentata dal

Sindaco (questo argomento fa-ceva parte del C.C. del 6 marzoscorso, ritirato per l’assenza del-lo stesso).

Relaziona pertanto l’Arch.Melgrati precisando, per l’enne-sima volta, che le norme conte-nute nella delibera al riguardosono state da lui istituite; dàquindi lettura del parere del le-gale Avv. Bormioli e chiarisceche esiste la possibilità di affitta-re, anziché vendere, gli alloggi diedilizia convenzionata. Da partedella minoranza vengono propo-sti vari emendamenti, approvatiin parte.

Punto 4. Regolamento di ge-stione del Demanio marittimo, il-lustrato dall’Ass. Invernizzi.

La parola al cons. Pellegrini:chiede venga ritirato per unmaggiore approfondimento.Seguono vari interventi degli al-tri consiglieri di minoranza, do-podiché il regolamento vieneapprovato con 13 voti favorevo-li e 3 astenuti.

Punto 5. Parcheggio in PiazzaStalla. Proposta di modificaredella precedente delibera consi-liare, presentata dal gruppo diminoranza «La Vespa».

Risponde l’Ass. Mimmo Giral-di spiegando che, come già resonoto, il progetto iniziale verràmodificato in modo da limitare ilmassimo l’impatto ambientalecosì come richiesto da molteparti. Con 3 voti favorevoli e 11astenuti il consiglio non approvale proposte del gruppo di appo-sizione.

Punto 6. Trasformazioni alber-ghiere (proposta del gruppo «LaVespa»). La parola al cons. Testa;in seguito al ricorso di un cittadi-no, che ha incontrato difficoltàper l’acquisto di un alloggio aprezzo agevolato, vuole chiari-menti in merito. Essendo l’argo-mento già ampiamente ed esau-stivamente dibattuto al punto 3,il Sindaco chiede di ritirarlo.

Punto 7. Terreno in località S.Anna destinato ad impianti didepurazione. Mancato utilizzo(proposta del gruppo «LaVespa»).

La risposta è ancora del Sin-daco, che pone una pregiudizio-nale proponendo il ritiro di que-sto punto e seguenti, tutti pre-senti del gruppo di minoranza.

Il terreno di cui trattasi infattiè stato dichiarato dai tecnici del-la Regione non idoneo ad instal-lare impianti sia di depurazioneche di pretrattamento fognatu-re. La pregiudizionale per il ritiroviene approvata con 11 voti fa-vorevoli e 4 contrari. A questopunto la seduta si chiude.

Un buon amico sugli scudiNel volume «I poeti novaresi

raccontano la loro terra», editodalla Provincia di Novara, è sta-ta inserita anche una delicatis-sima lirica di un nostro Socioaderente novarese, il SignorUmberto Nobile di Oleggio, mache da molti anni ama Alassio,ove vive con la famiglia per lun-ghi periodi dell’anno e che piùvolte è stato in contatto episto-lare ed artistico con i poeti e gliscrittori alassini.

Non poteva, pertanto, manca-re una segnalazione affettuosa ecompiaciuta da parte dell’A.V.A.La sua lirica («Vlesc, sempar» -(«Oleggio, sempre») con le fotoche ritraggono il poeta fra lestrade di casa apre il libro.

Non possiamo citare la poe-sia, del resto per noi difficilmen-te comprensibile, ma eccone ilcontenuto toccante: «Si viaggia

lontano per conoscere il mon-do: amici o persone sconosciu-te, panorami, città ricche di sto-ria o moderne, religioni diverse,alberghi lussuosi, negozi da fan-tascienza, musei...Tutto bello,ma nel cuore c’è Oleggio, il no-stro Vlesc, e là devi tornare...Piazza Grande, i portici, l’ariabuona della tua terra, persinol’ulivo “straniero”, che stenta acrescere, ma vive… Passerò dilà per l’ultima volta, quando miporteranno a riposare con tuttele persone care e con tutti i mieivecchi...».

Bello, bravo Sig. Nobile!La sua lirica è molto toccante

e meritava il premio della pub-blicazione novarese ed anche ilnostro più affettuoso compiaci-mento.

t.s.

«L'ALASSINO» 3Martedì 15 Aprile 2003

E così, anche in questo stupen-do mese di marzo, appena tra-scorso, la strada ex statale, oraprovinciale (anzi «provincialot-ta») Amelia è stata ancora inter-rotta fra Andate e Tramontenga,causando dolcissime sensazionie risparmi di tempo e di denaro avilleggianti e residenti che vole-vano raggiungere Andate o an-darsene dalla medesima. E que-sta volta non è stata colpa diGiove Pluvio, o di qualche altroNume ostile al turismo andatino;questa volta la mano responsabi-le è quella degli uomini, di unagamma di uomini. Ma non voglia-mo certo aprire un’inchiesta suqueste pagine, soprattutto quan-do dell’inchiesta stessa si sta oc-cupando la magistratura. Desi-deriamo soltanto fare una picco-la riflessione, da uomini semplici,di buon senso, da uomini dellastrada. Anzi dell’autostrada perla circostanza, se vogliamo, per-ché per quindici giorni, noi chelavoriamo nelle Poste a Tramon-tenga, abbiamo dovuto regalarealla società autostrade tre euro equaranta quotidiani (fra andata eritorno) oltre allo spreco di ben-zina e di tempo, ovviamente.

E allora, nella nostra ingenuitàavevamo pensato che era tempoche le autorità provinciali, comu-nali rionali e di condominio diquesta benedetta città, si accor-gessero definitivamente che laneo-provinciale via Amelia NONè più affidabile nel tratto suddet-to; infatti da alcuni anni a questa

parte se non è per un motivo èper un altro, ma siamo sempre atrattare «carte bagnate» o «messedette» come dicevano i nostrinonni.

E allora urge, o urgerebbe, con-siderare l’estrema necessità diterminare al più presto, e rende-re funzionale la variante «Duomodi Milano» (la chiamo così perchésembra non essere mai finita)che attraverso una galleria uni-sce Andate con Villavecchia, l’au-tostrada dei garofani e Tramon-tenga.

Infatti mi aspettavo che, spro-nati dalla chiusura dell’Amelia, ilavori sulla galleria ed annessi siintensificassero, con il raddop-pio degli operai, dei macchinari,ecc. ecc. Invece, niente.

Tutto come prima. Se va bene.Fra l’altro sto pensando che, secome si vocifera, detta galleriasarà aperta in agosto prossi-mo,bisogna pensare FIN D’ORAallo spostamento del mercatosettimanale.

Da subito, ripeto, perché loso già che una settimana primadell’apertura si litigherà ancorasu dove mettere il nuovo mer-cato.

Che va piazzato in luogo LON-TANISSIMO dalla attuale posizio-ne. Ovunque sia. Poi, come si faràad accogliere e ad inserire tutto iltraffico turistico provenientedall’autostrada, attraverso viaGenerale Caviglia nella viaAmelia, è un mistero che sono cu-rioso di vedere, non certo risolto,

ma affrontato. C’era già una pro-posta, validissima, di un espertodel traffico, da me resa pubblicasu queste pagine: una postazionedi cannoncini e di bazooka, piaz-zati prima del ponte della ferro-via che distruggesse (dopo averfatto scendere cortesemente glioccupanti) le autovetture giuntead Andate, particolarmente neigiorni di fine settimana. E benchél’idea sia luminosa e geniale, neattendo altre da pubblicare e dacomunicare agli andatini preoc-cupati.

Lo so che ad Andate stiamo co-struendo diecimila box privatiper accogliere le auto. Ma nonpossiamo mica pretendere che ibox stessi siano semovibili e sivadano a prendere le autoall’uscita dell’autostrada. O no?

Siamo veramente un paese me-raviglioso, sapete?

P.S. Qualcuno osserverà che,nel trattare dell’interruzionesull’Amelia e delle strade alterna-tive proposte a marzo, ho parla-to dell’autostrada ed ho dimenti-cato di citare la Soglio-Abretio-Villavecchia. Beh, l’ho fatto ap-posta; per pietà. Perché era quel-la una strada che si poteva fareuna tantum. Chi ha tentato di far-la una o più volte al giorno, ora èricoverato in neurologia. Chi in-vece ha tentato di fare l’anticastrada Celtica, ora, probabilmen-te, è ricoverato nel reparto trau-matologia. Con i più cari saluti di

Luca Caravella

CRONACA DI ANDATE: MESE DI APRILE 2003

TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA: MA AD ANDATE NO

I GITANTI DELLA TERZA ETÀ

Venerdì 28 febbraio 2003, gliiscritti ai Corsi di attività Motoriaper la Terza Età, promossi dall’As-sessorato alle Politiche Sociali delComune di Alassio e organizzatidalla GE.S.CO. SPA, partono per lagita in Francia.

Questa proposta è stata inseritacome novità nell’ambito delle nor-mali attività organizzate in pale-stra e in piscina dalla Ge.s.co. ri-volte a tutte le persone che hannocompiuto i 50 anni, che siano pen-sionati o casalinghe e accolta congran entusiasmo, sia dal Comunedi Alassio, che dai partecipanti.

Per un miglior servizio, l’auto-bus da gran turismo, effettua duepunti di accoglienza: uno alla sta-zione di Alassio, uno sulla ViaAurelia di fronte all’Hotel Alfieri.

La giornata si preannuncia cal-da e quindi ideale per la riuscitadella gita in programma.

I nostri atleti, eccitati, arrivanoa Saint-Paul-de-Vence, la primatappa del tour, verso le 10,30.Accompagna il gruppo per tutto ilviaggio la signora Dafne, guida au-

torizzata. A Saint-Paul-de-Vence,tra negozietti di stoffe provenzali,gallerie d’arte, profumi di crepès,il gruppo percorre le viuzze delpaese, scoprendo il dolce paesag-gio francese. All’ora di pranzo, la-sciati liberi di scegliere, molti op-tano per consumare il pranzo por-tato da casa, altri di assaggiareuna buona insalata, altri ancora silasciano tentare da dolci profuma-ti iper-calorici.

Dopo la prima tappa, si prose-gue fino a Grasse, dove attende ilgruppo un’altra guida che in italia-no spiega dettagliatamente le ca-ratteristiche del Museo dei profu-mi Fragonard.

Si visita quindi la fabbrica e i la-boratori di ricerca, dove vengonomostrati i vari tipi di alambicchi, laproduzione delle essenze, i fioriche si coltivano a Grasse e in tuttala Provenza che servono perestrarre le preziose essenze diprofumi molto noti.

Il gruppo sembra molto interes-sato e quando all’uscita si trovanodavanti il negozio dove poter com-

perare i vari prodotti, si scatenanonello scegliere un ricordino daportare a casa.

Si prosegue, la prossima tappa èNizza. La guida conduce il grupponella zona vecchia della città, cheè anche la più caratteristica inPlace Massena dove ci sono milleproposte per concludere la sera-ta. C’è chi sceglie di mangiare il pe-sce, chi una crepès, chi invece ungelato.

Ormai è buio e Nizza allestitaper il Carnevale sembra ancorapiù bella.

Alle ore 20.00, con un po’ di ram-marico, si riprende l’autobus pertornare a casa. Questa gita è stataun’esperienza molto positiva perla coesione dei vari gruppi iscrittialle diverse fasce orarie di attivitàdei Corsi proposti per la Terza Etàed è un valido completamento del-le attività sportive annuali.

Gli anziani, dal canto loro ci han-no regalato ancora una volta unabella giornata di pace.

Ge.s.co S.p.ADanio Graziella

Rinnovo cariche sociali al Circolo Ricreativo

«La Fenarina»A seguito delle votazioni del

22 marzo u.s. si è proceduto adassegnare le cariche per il nuo-vo Direttivo:Presidente: Aldo GrolleroVice Presidente: Andrea MussoCassiere: Giuseppe IariaSegretario: Sandro DaniConsigliere: Gianfranco BiselloConsigliere: Vincenzo BurgioConsigliere: Gianfranco Savona

Auguriamo al nuovo Consi-glio Direttivo buon lavoro.

A.V.A.

Amici di Padre Hermann

Anche quest’anno la festa del-la donna organizzata dall’Asso-ciazione Amici di Padre Her-mann ha riscosso il favore dellesignore intervenute e dello stes-so Padre Hermann, presenteper salutare i tanti amici alassi-ni che ogni anno aiutano i pic-coli ospiti del suo villaggio.Ottimi i piatti presentati (un gra-zie alla bravissima Rita Baio e aicuochi), eccellente il servizio insala (tutti uomini assolutamen-te volontari), caldo l’ambiente eperfetta la preparazione dei ta-voli (brava Rita!). Ma anche «ilcontorno» non è stato da meno.Un grazie al professor AndreaGallea che ha intrattenuto tuttie presentato con la sua solitasimpatia, al poeta alassinoAntonio Boscione, a MarilenaMassano, ad Anita Frumento, aMattia Pelosi e Gianni Del Pero.Una serata scivolata via trascambi di battute, poesie, can-zoni e tanta simpatia. Un grazieancora a tutte le Signore chehanno voluto essere presenti al-la festa della donna dell’Asso-ciazione «Amici di Padre Her-mann».

T. B.

DONNE MANAGERLe donne, sempre più presenti nell’imprenditoria savonese

La Camera di Commercio, Indu-stria Artigianato e Agricoltura diSavona ha pubblicato recentemen-te (per conto di M. Fasano, A.R.Gambino e dott. C. De Stefano) unostudio dettagliato e interessantesulla presenza femminile nelle im-prese del Savonese, per rilevare ilprimato della nostra Provincia inLiguria (33,1%) delle donne im-prenditrici.

Esse, infatti, sono sempre più nu-merose sul mercato del lavoro. Perle «cariche» nelle imprese sono ben14.302 nei diversi campi del lavoro,

dall’agricoltura alle varie industrie,alla costruzione, al commercio, alturismo e trasporto, alle poste e te-lecomunicazioni, alla sanità eall’istruzione (42,9% titolari; 30,8%amministratrici; 22,1% socie; 4,2 %in altre cariche). Nella detta vastapubblicazione (è in visione pressola sede A.V.A.) si susseguono molteschede comparative e statisticheinteressanti sul lavoro imprendito-riale femminile, comparato anchecon le altre Regioni e le Provinceitaliane.

t.s.

Nonna Anita compie cent’anni

Una donna per la sua cittàSabato 22 marzo presso l’Auditorium della Biblioteca Civica, alla

presenza del Sindaco, dell’Assessore alla Cultura e di un folto pub-blico, lo Zonta Club Alassio Area ha consegnato il Premio «Una don-na per la sua città» alla scrittrice alassina Olga Freghetti. Il ricono-scimento, giunto alla settima edizione, è stato ideato dallo Zonta«per rendere omaggio e dare il giusto rilievo a personalità di donneche hanno operato nella loro città per promuovere eventi culturali,sociali ed artistici e, vivendo con entusiasmo e passione ruoli im-portanti nell’ambito degli studi e del sociale oltre che della famiglia,hanno in tal modo impersonato gli ideali zontiani».

Ad Alassio, prima dell’aurora

Quando ancora Venere brillanel perfetto sereno

e i sicurimonti delle nubi all’orizzontesono profonde ceneri azzurroopaco-grigio scuro

control’opalescente bracea lucesfumata della venienteaurora,

il mare quando quietain soffuso buio e le barcheda pesca hanno le luci,io, consolata da bellezza,immergo nell’arcanoe cibo: la colazioneè dolce madre che allatta.

•••Dalla casa sul mare, marzo

Il certo senso che il trionfo avverrà

Quando le lontane nebbiediradano sul maree il sole vince

ebbene…teniamo allora in manoil certo sensoche il trionfo avverrànel tiepidofuoco del mezzogiorno:gli abbai dei cani velocisulla sicura sabbia,i gridi dei gabbianinell’attesa del ciboe i nostri…

le corse,i primi piediincreduli

nell’acquadi primavera.

Olga Freghetti

RingraziamentoOlga Freghetti, onorata e

commossa per essere stata rite-nuta degna, dallo Zonta ClubAlassio Area, di ottenere il rico-noscimento «Una donna per lasua città», offertole per meritiletterari ed artistici il 22 marzoscorso nell’Auditorium dellaBiblioteca Civica Alassina,esprime caldamente la sua rico-

noscenza alla gentile Presidentedello Zonta locale, SignoraAdele Salada per la intelligenteesposizione della motivazione ea tutto il consiglio DirettivoZonta per l’ideazione e la curadedicata al perfetto svolgimen-to della manifestazione; al Prof.Andrea Gallea per la sentita e il-luminata presentazione; allagentile Signora Simonetta Pozziper la riuscitissima lettura dibrani e poesie.

I suoi più vivi ringraziamentivanno pure all’Ill.mo SignorSindaco Marco Melgrati e allaDott.sa Monica Zioni, Assessorealla Cultura, che, con la loro pre-senza, hanno reso ancora piùsolenne il riconoscimento.

Per ringraziare tutte le Zontia-ne e i tanti altri intervenuti, OlgaFreghetti, grata per le manife-stazioni di affetto e stima, offrequi due sue poesie di stagione.

Pulizia sentieriAbbiamo appreso con piace-

re che il sentiero del «Rosma-rino» è stato rimesso in ordineed è nuovamente transitabile.L’albero caduto e tutto quantorendeva disagevole il percorsosono stati rimossi.

Ringraziamo l’AssociazioneNazionale Alpini-gruppo Alas-sio per l’utile intervento.

A.V.A.

Ai nostriAmministratori segnaliamo che…

…Abbiamo ricevuto e ricevia-mo parecchie lamentele per lebasole sconnesse che si trova-no in diversi punti di Via XXSettembre e Via V.Veneto. Sa-rebbe opportuno, come abbia-mo già scritto altre volte, prov-vedere ad una loro sistemazio-ne, onde evitare che chi passanelle suddette vie non incorranell’inconveniente di prenderestorte e cadere con incidenti an-che gravi.

Lo scorso 8 marzo, nel giornostesso della festa della donna, non-na Anita (all’anagrafe Anna Pasto-rino vedova Giardini), ha raggiuntol’onorevole età dei 100 anni.

La bella festa a lei dedicata, inuna atmosfera allegra seppur com-movente, ha visto radunate benquattro generazioni tra figli, nipoti,pronipoti, parenti e amicizie di untempo, giunte un po’ da tutta laLiguria.

Particolarmente toccante la visi-ta del Sindaco Marco Melgrati ac-compagnato dall’Assessore allapubblica istruzione dr. LorettaZavaroni che, in una improvvisataquanto ufficiale cerimonia con tan-to di fascia tricolore, ha consegnato

alla festeggiata una targa con gli au-guri suoi e di tutta la Cittadinanza.

Un traguardo invidiabile dovutoalla sua tempra inossidabile, ad unasalute di ferro ma soprattutto aduna vita che definire «indaffarata» èun eufemismo.

Ultimamente, dopo aver fatto persé e per gli altri, si è dovuta arren-dere al peso dei suoi anni, trovandonei figli Luciana, Aldo, nel generoNando e con l’assistenza costantedel suo medico curante dr. Giaco-mo Barilaro, che ringraziamo, lagiusta e meritata tranquillità.

Auguri nonna

Gi.Gi

Gli allegri gitanti.

«L'ALASSINO»4 Martedì 15 Aprile 2003

Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo(le lettere anonime non vengono pubblicate)

In merito alle lettere inviate alla redazione, con richie-sta di pubblicazione, si precisa che devono essere fir-mate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatariodeve poter essere identificato. È facoltà dello stesso ri-chiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.

BEL COLPO!Bravi: ci hanno impegnato pa-

recchi anni, ma alla fine ce l’han-no fatta!

A furia di colpi col martellonepneumatico i «Signori della spe-culazione» sono riusciti a priva-re gli Alassini dello spettacolarepassaggio, per la prima volta do-po 94 anni, della classicissimaMilano Sanremo.

Come si può non ricordare lecentinaia di turisti, gruppi diamici che coglievano l’occasio-ne della corsa ciclistica e affol-lavano la costa da Santa Croce aCapo Mele piazzandosi nelle po-sizioni più panoramiche e sug-gestive per godersi, oltre al pas-saggio dei corridori, anche il pa-norama del Golfo?

Sabato 22 marzo lo scenarioper gli sportivi è stato menopoetico; seguire l’avvenimentodavanti ai caselli autostradali.

Originale per una corsa cicli-stica, vero?

Bel colpo signori della specu-lazione edilizia!!!

Non contenti di aver affogatoAlassio sotto una colata di ce-mento, hanno ultimamente sco-perto il Business dei garages e,come talpe ne perforano il sot-tosuolo facendo a gara a chi ne

fa più tanti e più profondi.La «Palma del Vincitore» non

può non andare a quelli diPasseggiata Cadorna.

Sappiamo, però, che questi si-gnori sono discreti, modesti edaltruisti.

Nessuno vorrà ritirare la «pal-ma».

«No, non sono io il più bra-vo…ho solo firmato l’autorizza-zione; il merito è dell’impresa-rio»…

L’impresario, siamo certi,vorrà che il premio sia assegna-to al geologo…

Il geologo non si dimenti-cherà del geometra che ha se-guito i lavori…

Il geometra del capo-mastro!!!Volete vedere che a prendere

la «palma del Vincitore» saran-no i cittadini di Alassio ormairassegnati ai «buchi», all’aspor-tazione delle palme, agli alber-ghi trasformati in seconde casee a vedere la propria città tra-sformarsi in un dormitorio peranziani benestanti?

Ringraziando Vi porgo Cor-diali Saluti.

Alfio Dagnino

LA BESTIA FEROCENon uccide per piacere o per

sport ma solo per difesa o pernutrirsi e sopravvivere; ognimattina si sveglia e si mette incaccia ma prende una predaper volta per sé e per i suoi cuc-cioli; non fa scorte e non seviziagli altri animali; il Leone e laTigre non imprigionano leGazzelle e le Antilopi, né ilGiaguaro rincorre gli Gnu perbatterli in velocità.

L’uomo invece uccide persport o per piacere o per odio;compie genocidi e fa la guerra,crea campi di concentramentoe sterminio; sevizia e tortura ilnemico che combatte con armiche non gli sono state date dal-la Natura.

Ho visto un film sull’Olocau-sto e ne sono rimasto sconvol-to: ma chi è la bestia feroce?«Gott mit uns! Allah è con noi!Dio lo vuole!»; ecco gli sloganinventati dall’uomo per giustifi-care la propria malvagità.Balle, sono solo balle, perchéDio è Amore non odio e non gui-da nessun esercito oppressore,né benedice i guerrafondai,tanto più se mascherati da reli-giosi, non esistono guerre san-te! Aveva forse ragione Hobbsquando coniò il celebre detto«Homo homini lupus»?

Dagli imperatori romani aiCrociati, da Pizzarro a Toque-mada, da Hitler a Saddam e BinLaden, da Ivan il terribile a Sta-

lin, dal Ruanda al Kossovo,l’Uomo ha dimostrato di esserela vera bestia feroce, che inqui-na e distrugge il mondo in cuivive. Mi viene un dubbio: saràvero che egli è immagine e so-miglianza di Dio? Forse è veroperché secondo me l’uomo èstato creato in un altro pianetadi un’altra galassia; in un piane-ta chiamato «Paradiso» o«Eden», dove visse e vive felice,da dove quegli uomini che ac-cettano la mela dal Serpente,diventando imperfetti, vengo-no esiliati e trasportati con gliUfo su un pianeta adibito a co-lonia penale chiamato Terranel sistema Solare della ViaLattea.

Ciò nonostante penso chequegli Esseri perfetti lascianovenire qui alcuni di loro (quelliche vengono chiamati Santi) aconsolare e redimere con il lo-ro esempio di vita i terrestri. Diquesti Santi che vivono dedi-cando la loro esistenzaall’amore vero e puro verso ifratelli in Cristo ne conoscoper certo due, Gandhi e MadreTeresa di Calcutta… ce ne so-no altri meno noti ed è forseper questi pochi «giusti» cheDio finora ha risparmiato laTerra da una altra e definitivaSodoma e Gomorra o da unnuovo diluvio universale.

Silvio Viglietti

«MURI DE GRITTE»Quanto sgomento per queste

interminabili guerre «lampo»!Non abbiamo ancora dimentica-to l’ultima che, per essere bre-ve, è durata cinque anni! GliUomini che lottano per la pacenon hanno mai voce abbastanzaper farsi sentire, ed in questo ge-lido vento di morte, disperata-mente si chiedono come ci sipuò sentire nei panni di furba-

stri, arroganti, prepotenti, checredono di essere immortali?

La verità è sempre vittima, mail tempo che passa non cancellala vergogna. Presto ci sarà laPasqua; chiediamo perdono al-le vittime delle nostre follie, spe-rando di risorgere con Cristo inun mondo migliore.

Fernanda

GESTI DI SOLIDARIETÀDEI DONATORI A.V.I.S.

Terminati i lavori assembleari e«tirate le somme» anche quest’an-no, progressivamente dal 1999, inumeri ci danno ragione: da 319del 2001 a 384 del 2002 sono le sac-che di sangue raccolte dalla no-stra sezione. Questo ci fa ben spe-rare di riuscire a raggiungere iltraguardo di 500 sacche entro il2004, dando così un sostanzialecontributo per la riuscita dellatanta auspicata Autosufficienzaregionale, richiesta dalle struttu-re ospedaliere.

Di pari passo è aumentato an-che il numero dei donatori con lagradita presenza di molti giovaniche garantiranno una base sicuraper il prossimo futuro.

Per questi ottimi risultati ilConsiglio Direttivo ringrazia tutti isoci per la fattiva collaborazione edisponibilità dimostrata nell’atti-vità associativa del trascorso2002.

È l’occasione per ringraziare lealtre associazioni di volontariatopresenti sul territorio, in partico-lare la P.A. Croce Bianca di Alas-sio, che nello spirito di solidarietàe sussidiarietà si è operata a favo-re della collettività, ottimamenteamalgamate dal comune di Alas-sio, presente, con operosità, deisuoi vari settori.

Un plauso particolare va allaP.A. Croce Bianca di Laigueglia,per il grande impegno, collabora-zione e proselitismo trasmesso al-la popolazione del luogo tanto dafissare, con cadenza trimestrale,prelievi per donazioni, presso lastessa sede, con la presenza di unbuon numero di donatori (po-

tremmo dire di avere la Sezione-Baia del Sole di Alassio-Laigue-glia).

Si segnalano le prossime dateutili per effettuare le donazioni:

• Domenica 6 Aprile• Mercoledì 16 Aprile Giornata

dei 18 anni in collaborazionecon l’Ist. Scolastico DonBosco di Alassio.

• Domenica 27 AprileViene soppressa dal calenda-

rio la seduta del 18.4.03

• Domenica 4 Maggio• Venerdì 16 Maggio• Domenica 26 Maggio

Con l’occasione si ricordano al-cuni impegni associativi per i se-guenti giorni:

In collaborazione con associa-zioni e comune

• Domenica 6 Aprile PULIAMO LA COLLINA

• Sabato 19 Aprile MERCATINI

DEL VOLONTARIATO

SEZIONE AVISSabato 3 Maggio

SERATA MUSICALE ore 20.45 c/ole Opere Parrocchiali

San Giovanni di Alassio

In attesa di incontrarci pressola nostra sede di Piazza Quartino,19 Alassio

tel/fax 0182. 645481 e-mail: [email protected] Verde 800.261.580

Fiocchi RosaFiocchi RosaIl piccolo Lorenzo Cugerone con mamma Francesca e papà Pietro

annunciano la nascita della sorellina ELENA

per la gioia dei nonni Flavia e Mauro Cugerone e Litta e AugustoBogliolo. • • •

Alessia Vena annuncia la nascita della sorellinaELENA

per la gioia di mamma Simonetta e del papà Michele Vena. A que-sta felicità partecipano anche i nonni Anna e Lino Vena e Milly eCesare Morro.

Il giorno 18 febbraio 2003 per la gioia di mam-ma Stefania e di papà Massimo Gagliolo è nato

MATTIAA questa felicità partecipano anche i nonni

Jose e Achille, Adriana e Vittorio Dani. L’A.V.A. partecipa alla gioia delle famiglie e

augura ogni bene ai «neo-concittadini».

Fiocco AzzurroFiocco Azzurro

AMORE PER GLI ANIMALIE ORDINE

Nelle mie passeggiate a SantaCroce e dintorni, oltre allastraordinaria bellezza del po-sto, vedo qua e là fra l’erba, lepiante o sul piazzale, piatti diplastica bianchi, sovente resineri dalle formiche, che, riten-go, siano lasciati da chi, lode-volmente peraltro, porta il cibo

ai gatti della zona e che poi nonvengono ritirati. L’amore per glianimali non dovrebbe essere ascapito della pulizia, dell’igienee dell’ordine del posto dove vi-vono. Questo per il benessere ditutti.

Un Alassino

È PROPRIO NECESSARIO?

Mi è giunta notizia (e speroche abbiano sbagliato quelliche me l’hanno raccontata, manon credo) che il Comune diAlassio starebbe per acquista-re una o più automobiline (no,non giocattoli, proprio auto ve-re) elettriche, che dovrebberoessere usate dai vigili urbaniper la sorveglianza di quelloche i turisti chiamano «budel-lo» e i vecchi alassini «u carru-giu» o «a via drita».

Io mi auguro dal profondo delcuore che chi ha preso una si-mile decisione ci ripensi e riflet-ta parecchio, prima di concre-tarla. In piena stagione estiva, oanche nei normali fine settima-na, un’auto anche di piccole di-mensioni, anche elettrica, nonservirebbe a nulla in un vicolostretto: disturberebbe soltantoi tranquilli passanti e sarebbereciprocamente disturbata, im-pedita nel cammino dai passan-ti stessi.

A nulla servirebbe poi per laprevenzione e la repressionedei piccoli reati, come borseggi

ecc. Ve la immaginate un’autoelettrica che insegue un borseg-giatore a piedi nel caos del bu-dello? E poi, in caso di arresto,dove sarebbe messo il borseg-giatore se l’auto ha solo due po-sti? Al volante a guidare il mez-zo? Se i responsabili si infor-massero dagli esperti impare-rebbero che il miglior modo de-terrente contro la microcrimi-nalità è il vigile di quartiere; omeglio, i vigili, due insieme, benvisibili con la loro divisa, maga-ri discretamente accompagnati,a qualche distanza, da un vigilein borghese, pochissimo visibi-le, ma molto efficace. Si lascinoperdere quindi i sogni vani, leautomobili vadano nelle stradecarrozzabili e non si vadano adintrappolare fra la folla pittore-sca del nostro antico, ma mera-viglioso «carrugiu».

Lettera firmata

N.D.R. Concordiamo, non c’èmodo più utile di usare i soldipubblici?

LA FRANA DI ALASSIO

L’anno scorso in questo pe-riodo si parlò tanto del pericoloper la posa in acqua di n. 2 va-sche per l’allevamento dei pesciin mare aperto. Furono scrittifiumi di parole; dal pericolo in-quinamento alla stagione estivaalle porte ormai compromessae la cosa più assurda è che qual-cuno arrivò a scrivere che gli an-tibiotici somministrati a questipesci attiravano «gli squali».

Notizia falsa in quanto questipesci vengono alimentati esclu-sivamente con mangime biolo-gico.

Con manifesti affissi ovun-que s’invitavano gli Alassini afirmare per togliere le vaschedal mare.

Col passare del tempo si è vi-sto che tutto questo non è suc-cesso, anzi vengono effettuaticontrolli da parte di biologi ma-rini e da parte dell’ASL proprioper assicurare che tutto proce-da nella norma.

La notizia che invece mi hadato molto fastidio è che pro-prio in questi giorni gli Alassinisono stati messi in ginocchio dauna frana che non è venuta giùper cause naturali ma bensì vo-luta dall’uomo.

Come mai, come era successol’anno scorso per le vasche nes-suno ha detto niente per ferma-re questi lavori??

Abbiamo visto tutti che si sta-

va scavando sotto la strada eche ormai non rimaneva piùniente!!!!

Adesso sì che la stagione esti-va è compromessa! Niente rega-te, niente Milano Sanremo, nien-te turisti.

Il porto di Alassio è completa-mente isolato; i pescatori lopossono raggiungere da SantaCroce o ancora peggio avventu-randosi sugli scogli!!! E le perso-ne che ogni giorno si recano allavoro ad Albenga e zone limi-trofe? Nessuno ha mai pensatoal loro disagio, e neanche ai tan-ti studenti che sono costretti afare dei giri pazzeschi!!

Mi viene da pensare: «Chi pa-gherà tutto questo??? Ma forsequesti signori sono talmente inalto che tutto finirà in una bolladi sapone.»

E allora questi poveri pescitanto maltrattati, alla fine nonhanno dato fastidio a nessuno,non hanno rovinato i nostri fon-dali come è stato scritto e tuttosommato si sono comportatimeglio dell’uomo che in questigiorni si è comportato come ta-le distruggendo quanto di belloci possa dare la natura.

Vogliamo il turismo d’elite enon siamo neanche in grado difornire i servizi principali ai no-stri concittadini!!!

Alfonsina Sanfilippo

«L'ALASSINO» 5Martedì 15 Aprile 2003

Un pubblico numeroso ed at-tento e soprattutto tanti giovanipresenti nell’Auditorium dellaBiblioteca Civica «Renzo Deaglio»,per assistere alla premiazione dellibro «Cronaca di un anno di cro-naca» del Gruppo Cronisti Liguried alla premiazione degli elabora-ti degli articoli degli studenti dellescuole medie statali e Don Boscoper il «Concorso per un Articolo di

Il dr. Alfredo Provenzali, Presi-dente Gruppo Cronisti Liguri, nelpresentare il volume ricorda:

«Anche quest’anno, proponia-mo, come è ormai tradizione, lascelta di alcuni dei componimentidegli allievi delle classi della scuo-la media statale “Margherita Mor-teo Ollandini” e della “Don Bosco”dei Salesiani che hanno parteci-pato al concorso indetto dall’As-

alla positiva diversità dei temi af-frontati non fa riscontro nellamaggioranza dei casi un adeguatolivello di elaborazione con unaconseguente difficoltà da partedella Giuria nello stilare una gra-duatoria, più che mai quindi “ar-bitraria” e nella quale ricorrononomi già premiati lo scorso anno.

Una valutazione pertanto,quanto mai “opinabile”, ma indi-spensabile agli “Amici del BorgoCoscia” per attribuire i premi».

Sono stati, quindi, attribuiti isottoelencati premi:

1° premio: contributo studi dieuro 516,00 all’elaborato «L’An-ziano come risorsa» di ElenaMazzoleni (III Media Istituto DonBosco)

2° premio: contributo studi dieuro 365,00 all’elaborato «Que-st’oggi succede di tutto» di Ma-nuela Strincile (III B Scuola MediaStatale M.M. Ollandini)

3° premio: contributo studi dieuro 255,00 all’elaborato «La rea-lizzazione di un sogno: Matteo eChiara» di Francesca Schivo (IIIMedia Istituto Don Bosco)

4° premio: contributo studi dieuro 206,00 all’elaborato «Una re-gata di barche d’epoca» di CamillaBasso (II C Media Statale M.M.Ollandini)

5° premio: contributo studi dieuro 130,00 all’elaborato «Il piane-ta droga» di Jolanda Jace (IIIMedia Don Bosco)

6° premio: contributo studi dieuro 130,00 all’elaborato «Gli ulivihanno dato il massimo» di JacopoMartini (Media Statale M.M.Ollandini)

7° premio: contributo studi dieuro 130,000 all’elaborato «Ra-gazzi in fuga» di Samuele Verri (IIIMedia Istituto Don Bosco)

8° premio: contributo studi dieuro 130,00 all’elaborato «Risatein Alassio» di Sara Felisatti (II CMedia Statale M.M. Ollandini)

9° premio: contributo studi dieuro 130,00 all’elaborato «L’espe-rienza dell’Alassio Village» diMatteo De Lucis (II D ScuolaMedia Statale M.M. Ollandini)

10° premio: contributo studi dieuro 130,00 all’elaborato «La do-menica del Villaggio» di MarziaZucca (II B Media Statale M.M.Ollandini).

(a.e.)

Rubrichetta mensileUn ricordo per...

LEVA 1926-1927 - III ELEMENTARE «CASA VERDE»Da sinistra dall’alto: Suor Giovanna - Scavia A. Maria (?), __________ - Zappa Lucilla (?) - __________ -Scrivano Marisa - Laura (Enrico) Chiapuzzo - Grollero Anna - __________ - Freghetti Olga - Fioroni Luisa- Pesce Luisa - Sibilla Franca - __________ - Moglie di Pietro Pesce? - Prato Wanda - __________ -__________ - __________ - __________ - Nattero Livia.

Solva, 30 marzo 2003 - Festa patronale della SS. Annunziata.La processione

I premiati del concorso. (FOTO CICCIONI)

Cronaca» indetto dall’Associa-zione «Amici Borgo Coscia» con ilcontributo del Comune di Alassio,dell’APT Riviera delle Palme,dell’Associazione Bagni Marini diAlassio, del Lions, Club Alassino«Baia del Sole», dello Zonta ClubAlassio Area e la collaborazionedel Gruppo Cronisti Liguri;

In apertura della manifestazio-ne dopo il saluto del Sindaco diAlassio arch. Marco Melgrati edella dr. Monica Zioni, assessorealle Politiche giovanili, il presi-dente dell’Associazione Amici delBorgo Coscia Emanuele Aicardi ri-corda che quest’anno ricorre ilsettimo anniversario del concor-so «Cronisti in erba» iniziatonell’anno 1977 con la collabora-zione del Gruppo Cronisti Ligurima soprattutto per merito deigiornalisti Alfredo Provenzali,Sergio Veccia e Daniele La Corte,e termina consegnando loro un ri-cordo dell’Associazione.

sociazione “Amici del Borgo Co-scia” di Alassio, con il patrocinioed il contributo del Comune diAlassio - Assessorato alle politi-che giovanili, dell’APT Riviera del-le Palme e con il contributo dell’Associazione Bagni Marini diAlassio, del Lions Club AlassioBaia del Sole e dello Zonta ClubAlassio area.

Il compito era di cimentarsi conun elaborato basato su un episo-dio o una situazione che li ha par-ticolarmente colpiti.

Compito non facile quello dellagiuria, composta dai componentiil Consiglio Direttivo del GruppoCronisti Liguri riuscire ad indivi-duare nei lavori dei ragazzi quelliche in qualche modo rispondes-sero ai “criteri” del premio, legatiad un carattere di “cronaca”.

Come già in passato non c’è sta-to un argomento dominante, un“fatto” che abbia catalizzato l’in-teresse dei partecipanti. Tuttavia

Concorso per un articolo di cronacaElena Mazzoleni, della Scuola Media «Don Bosco», si aggiudica il primo premio del

«Concorso per un Articolo di Cronaca» organizzato dall’Associazione Amici del Borgo Coscia

L’ESSERE RAGAZZI AD ALASSIOPercorsi della quotidianità e processi di crescita

Questo è il titolo del librodell’indagine conoscitiva con-dotta dal Prof.Gaetano Barletta,psicologo, già docente di psico-logia applicata all’Università diPisa e all’Istituto «Stesore» diPisa, realizzato per conto dell’As-sessorato alle Politiche Educa-tive e scolastiche dal Comune diAlassio.

Venerdì 14 marzo u.s., nellaChiesa Santa Maria degli Angelidell’Istituto Salesiano di Alassio,alla presenza di un numerosopubblico è stato presentato que-sto interessante libro che racco-mandiamo a tutti i genitori per ri-flettere su quanto scritto e potercapire i propri figli.

Sono intervenuti la Dott.sa Lo-retta Zavaroni, Assessore, chedopo i saluti ha introdotto e spie-gato gli scopi della ricerca. Mons.Angelo De Canis ha posto in evi-denza le linee fondamentali delpiano religioso, rilevando che ra-re sono le situazioni di conflitto,anzi vi è collaborazione da partedei genitori fino a quando i figlifrequentano il catechismo. Solosuccessivamente subentra l’indif-ferenza. Rileva come ad Alassio vi

è una presenza forte della Chiesatramite le Parrocchie, i Salesiani,gli istituti religiosi e per merito dimolti laici impegnati al massimoper dare il meglio di sé, «Difficile avolte è far capire che il Signoresalva dal male ed è la redenzione;non tutti riescono a cogliere l’es-senza della realtà religiosa».

Il prof. Don Giorgio Colajacono,direttore dell’Istituto Salesiano,fa presente che è una ricerca chefa luce sulla realtà sociale del no-stro territorio e fornisce elementidi riflessione. «La ricerca è unostudio tra i primi in Italia ed è labase per ulteriori studi, nasce unagrande sfida fra adulti ed educa-tori», auspica un’ampia collabora-zione per costruire un progettoeducativo.

Grancelli, dirigente sportivo, ri-leva che c’è molta partecipazionenei giovani delle elementari, poi siperdono con l’età. Manca un im-pegno fisso e costante.

La prof. Loredana Nattero, Pre-side delle Scuole Medie: «Vi è uncapitolo importante che riguardala scuola; è un’indagine che haraccolto un materiale enorme.C’è una riflessione laboriosa su

stati d’animo, gli educatori devo-no essere in grado di rinnovarsi.A volte le situazioni familiari tar-pano le ali, ma la scuola è uno deipochi punti organizzati oltre leparrocchie che a volte integra o sisostituisce alla famiglia. La scuo-la è uno dei pochi luoghi in cui sipensa».

Il libro evidenzia che molti gio-vani hanno dei problemi (26%) edhanno difficoltà di relazioni fracompagni ed adulti. La scala deivalori è così formata: 1° famiglia -2° salute - 3° amicizia- 4° scuola.

Prima della chiusura della sera-ta una Signora del pubblico inter-viene concordando con quanto èstato detto dagli oratori; segnalache molti articoli della Conven-zione di Ginevra riservano parec-chi diritti ai fanciulli e segnala al-le Autorità Comunali sue propo-ste e progetti, augurandosi chevengano accolte.

Chiude la serata il Prof. Barlettarilevando come i ragazzi affermi-no che la famiglia è molto protet-tiva, ma richiedono più socializ-zazione e aggregazione.

A.V.A.

LAUREESi è laureata presso l’Università

IULM di Milano in «Relazione pub-bliche-Comunicazioni di impresa»la nostra concittadina

Daniela Gioberti con la tesi «Le sponsorizzazioni

culturali, il caso BPM e l’Orchestrada camera italiana»

Relatore il Ch. Prof. EmanueleInvernizzi. Alla neo dottoressa edalla famiglia del nostro SocioGiorgio le felicitazioni vivissimedell’AVA.

Presso l’Università agli studi diGenova si è laureata, il giorno 11marzo u.s., in lettere e filosofia, apieno punteggio (110 su 110 e lode)la nostra concittadina

Amanda Sivallicon la tesi: «Eleonora Duse e il

teatro di Ibsen».Relatore il Ch.mo prof. Eugenio

Buonaccorsi.Alla neo dottoressa il plauso e le

felicitazioni vivissime anche dellaAssociazione Vecchia Alassio.

Il 25 marzo u.s. presso l’Uni-versità degli studi di Genova si èlaureato in Economia e Commer-cio il nostro concittadino

Maurizio Mercuricon la tesi: «L’uso dell’immagi-

ne nei contratti di merchandisinge sponsorizzazione». Relatore laCh.ma prof.ssa Raffaella DeMatteis.

Al neo dottore le felicitazionipiù vive da parte dell’Associa-zione Vecchia Alassio, parenti,amici e conoscenti. Complimentiper aver abbinato studio e lavoro.Auguri per un avvenire pieno disoddisfazioni.

Domenica 30 marzo: Solva celebra la sua festaLa calda giornata di primavera,

i primi alberi in fiore, la voglia didare un tono diverso ad un’anticatradizione, l’entusiasmo pastora-le di don Mario Tedoldi hannocontribuito, se pur in maniera di-versa, a rendere la solennità dellaSS. Annunziata una festa non solopatronale, del piccolo borgo diSolva, ma di tutta la città diAlassio.

Lungo il crinale che domina labaia si sono riunite centinaia dipersone ed hanno partecipatocon serenità spontanea alle mani-festazioni della giornata. Al matti-no nella bella chiesa il momentoreligioso è stato caratterizzatodalla messa solenne celebrata dalsacerdote novello, don CesareDonati, alassino di adozione e divirtù, con la partecipazione didon Beorchia, già parroco stima-tissimo per molti anni di Solva, edella corale del luogo guidata dalflautista G. Gollo, residente nelborgo. Nel primo pomeriggio lebancarelle ed i tavoloni nei pressidella chiesa sono stati invasi dauna folla innumerevole,che ha fat-to onore alla sagra delle biscette,piatto tipico del luogo, gustosodolce e fritto con ottimo olio, iltutto organizzato ottimamentedai membri della Società Agricoladi Mutuo Soccorso di Solva edamici. Tra il vociare dei banchet-tanti è entrata allegramente in

scena la Banda Città di Alassio: siè capito subito che era festa gran-de. Puntualissima alle 15.15 è ini-ziata la processione, dominatadalla pregevole statua in legnodella Madonna, il gioiello della

Marco Melgrati, il sig. C. Cavedini,presidente dell’A.V.A. e numerosialtri.

Senza alcun dubbio le entusia-stiche proposte del parroco e delcomitato organizzatore hanno

parrocchia di Solva, e solennizza-ta dalla presenza di autorità reli-giose, quali padre Ugolino, donNatale Tedoldi, la Confraternitadi Santa Caterina, e da autorità ci-vili, tra le quali il sindaco, dott.

trovato nella folta schiera di fede-li e di curiosi una risposta altret-tanto positiva, che fa ben sperareper le prossime manifestazionidel borgo.

Giovanni Puerari

CONSULTA LIGURE A TAGGIA (segue dalla prima pagina)

sarà inviato a tutte le Associazioniche ne prenderanno visione e da-ranno eventuali suggerimenti.Anche il prof. Massaioli, presente inRegione, ha confermato l’importan-za di questa legge che dovrà essereconcepita come «difesa delle parla-te popolari della Regione Liguria»,intesa, quest’ultima, come «territo-rio storico».

Il dottor Salvadori ha riferito sul-la preparazione del Convegno chesi svolgerà ad Imperia il 10 maggiop.v. riguardante «Uomo, Cultura,Ambiente». Esso segue i due prece-denti Convegni sullo stesso temagià svoltosi a Savona e La Spezia.Quello di Imperia, del quale sono

già stati i relatori, si svolgerà pres-so la sala convegni della camera diCommercio. Seguirà, poi, un quartoe ultimo incontro conclusivo aGenova, dopo di che verranno pub-blicati gli Atti. Questo Convegno su«Uomo, Cultura, Ambiente» è statopreceduto, come è facile immagina-re, da tutta una serie di incontri e di-scussioni della Consulta e relativaGiunta. Lo sforzo profuso darà cer-tamente ottimi risultati, visto il te-ma di grande attualità ed interesse.

Tre nuove Associazioni vengonoa far parte dell’Organismo Regio-nale, portando il numero comples-sivo a cinquantatre.

Il bilancio consuntivo della

Consulta e la situazione finanziariadel Dizionario Biografico dei Ligurisono stati commentati dai respon-sabili e tutto è in perfetta armonia.Il sesto numero del D.B.L. sarà affi-dato alle stampe quanto prima. La«Vecchia Alassio» ha già prenotatole sue cinque copie.

La riunione si è conclusa conl’ascolto di due CD che l’attore-can-tante-artista Bazzano ha offerto aipresenti. I temi dei due supportiprovenivano dal concorso di musi-ca e canto che si svolge annual-mente al San Giorgio di Albenga.

Alle ore 12.30 circa la seduta èstata tolta. L’appuntamento è perZoagli l’8 giugno.

Buon lavoro a tutti e BuonaPasqua.

Beppe Rizzo per l’A.V.A.

«L'ALASSINO»6 Martedì 15 Aprile 2003

FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA(a cura di Tommaso Schivo)

CAP. 15 - COME IN UN PROBLEMA DI ALGEBRAMerula andorese o chissà dadove. Per l’ampiezza stessadell’ arenile, per la variabilequantità di sabbia fluttuante daun anno all’altro, da una all’altrastagione, il problema, che si di-

nati, incendi dolosi, alveari edi-lizi ecc.

Si sono tentati ripascimentivari… persino con la sabbia delPo, palliativi insufficienti o mal-destri. L’ultimo vero, grande ap-

formazioni eoliche (interessan-ti, ma poco visitabili per la ripi-dezza in quel punto e per le dif-ficoltà del pendio scosceso).Ricordo una visita di studio coni compagni di terza liceo per co-

Un vecchio amico meticolo-so, di quelli che nelle cose vo-gliono arrivare sino in fondo,leggicchiando queste mie pagi-ne quando erano ancora mano-scritte, per così dire «vergini»,

batte da sempre, non è di facilesoluzione, né io intendo metter-mi a discuterlo. Ci manchereb-be altro!

C’è, però, in tutto questo daricordare che esiste un nemicocostante, subdolo, micidiale,corazzato politicamente che ladepaupera per interessi perso-nali, per denaro. È l’uomo chemanomette l’arenile continua-mente per i suoi «sporchi» van-taggi: sviluppo urbanistico cie-co, errori macroscopici di valu-tazione, asfalto delle stradeadiacenti che non hanno piùtritume da regalare al mare, pi-lastri ed argini in cemento, sco-gliere artificiali, tubazioni sinoa lambire il mare, cabine in mu-ratura, disboscamenti dissen-

porto artificiale risale per Alas-sio al tempo del primo conflittomondiale (1916), quando i pri-gionieri di guerra austriaci furo-no costretti a scavare intera-mente l’attuale Piazza Doria, al-la Coscia, e l’enorme quantità dipura sabbia da riporto andò apascere, quasi naturalmente,l’arenile di Levante e molta sab-bia fu ammonticchiata davantialla cinta delle ville di BorgoCoscia, sul mare, proprio là oveora c’è la Passeggiata, dallaPensione Gandolfo sino al BeauSejour, al Diana, al Regina.

Tutti gli altri tentativi succes-sivi sembra siano stati altret-tanti fallimenti, ma non di ciòdobbiamo qui occuparci. Quiparliamo solo di costa e di baiain senso lato.

Ecco, il tratto di costa che siprotende dal Capo di SantaCroce al Capo Mele presentauna morfologia ad arco (ondegolfo, baia, insenatura), la cuicorda, tesa idealmente fra leestremità dei due Capi, misurauna lunghezza di 6750 metri,mentre la lunghezza dell’arco dicosta arriva a 8500. La promi-nenza di Porto Salvo (o delleSerre) a ponente della città haalle spalle calcari eocenici, con

Una nuova ambulanza alla C.B.Erano presenti diciannove

pubbliche assistenze e volontaridel soccorso della Croce Rossadella provincia di Savona all’ina-ugurazione della nuova ambu-lanza della Croce Bianca che si ètenuta presso il piazzale dell’Isti-tuto Don Bosco domenica 16marzo. Oltre ai volontari sono in-tervenuti anche il sindaco MarcoMelgrati, l’assessore ai servizisociali Monica Zioni, l’assessoreal volontariato Loretta Zavaroni,il comandante dei CarabinieriEupreprio Di Summa, il coman-dante della Capitaneria di Porto

genze. E un ringraziamento va al-le pubbliche assistenze presenti:Croce Bianca di Albenga, Laigue-glia, Andora, Noli, Finale Ligure,Spotorno, Borghetto Santo Spiri-to, Dego, alla sezione di Vendonedella Croce Bianca di Albenga, al-la Croce Bianca di Borgio Verez-zi, Carcare e Calice Ligure; allaCroce Verde di Finalborgo e diAlbisola; alla Croce Rosa di Celle;alla Croce Rossa di Alassio, Al-benga, Ceriale e Vado Ligure.

Con l’inaugurazione dell’am-bulanza è stato fatto anche ilpunto sui servizi svolti dalla

Marco Nobile nonché i rappre-sentanti di alcune associazionidi volontariato di Alassio. Pochi,purtroppo, gli Alassini che han-no assistito alla cerimonia. A be-nedire la nuova ambulanza è ar-rivato Monsignor Angelo DeCanis, madrina Elisa Bergoin epadrino il marito Gaetano Arena.Dopo la benedizione e il tagliodel nastro è stato il momento deisaluti alle consorelle intervenu-te. Al termine spazio per i di-scorsi, da quello del presidentedella Croce Bianca, Sergio Mar-tini, che ha ringraziato tutti i mi-liti della Croce Bianca nonché ipresenti e ha voluto ricordaredue militi scomparsi di recente,a quello del sindaco e del presi-dente regionale Anpas, DinoArdoino. E poi tutti al rinfresco,sapientemente preparato dagliallievi dell’Istituto ProfessionaleAlberghiero di Alassio. Dalle pa-gine dell’Alassino vorremmo fararrivare i ringraziamenti a quan-ti hanno preso parte alla nostraimportante inaugurazione cheporta così a tre le auto per le ur-

Croce Bianca negli ultimi tempi.In tutto il 2002 i servizi sono sta-ti 2836 (urgenze e terapie) men-tre i chilometri macinati dalleauto in uso sono stati ben 85262.Un grande lavoro portato avan-ti dai volontari. Ma ne servonosempre di più. C’è bisogno dipersone che abbiano voglia didedicare parte del loro tempo li-bero agli altri. Anche solo qual-che ora alla settimana può esse-re utile. Non bisogna necessa-riamente salire in ambulanzaper affrontare le urgenze. Moltoimportanti sono i servizi pro-grammati, quelli cioè rivolti allepersone che necessitano di te-rapie particolari e che devonoessere portati in ospedale adesempio per la dialisi o cure si-mili. Chiunque può diventarevolontario, basta un po’ di tem-po libero e buona volontà. Perinformazioni basta chiamare lasegreteria della Croce Bianca alnumero 0182/645923.

Per la Croce BiancaBarbara Testa

A nome della «Ollandini», vor-rei ringraziarvi per il bel reso-conto che questo giornale hapubblicato sul numero del mesescorso e che riguardava il nostroconvegno sul Commercio Equo eSolidale: il vostro articolo ha avu-to il pregio di cogliere con estre-ma chiarezza il senso della inizia-tiva ed il messaggio che volevanocomunicare.

Ogni ulteriore intervento èquindi superfluo, tranne forseche per ricordare come l’iniziati-va sia nata innanzitutto per esse-re rivolta alla scuola, per coin-volgere i ragazzi ed su di un temaforse poco noto, ma di estremaattualità: un sistema commercia-le con cui numerose Associa-zioni, Organizzazioni e Coope-rative, che operano nei Paesi delSud del mondo, cercano di impo-stare rapporti corretti e traspa-renti ed assicurare dignità e mi-glior livello di vita anche ai pro-dotti dei tanti beni di consumoche usiamo giornalmente.

Su temi del genere, quali lerealtà economiche e sociali digran parte dei Continenti Extra-europei, tutte le classi Terze diAlassio ed Andora hanno svoltogran parte del loro programma di

Storia, di Geografia, di Educazio-ne Tecnologica ed a questa fasedi studio e ricerca scolastica si èvoluto dare una valenza in più:comunicare ai giovani che è pos-sibile in qualche modo combat-tere le ingiustizie del mondo, cheognuno di noi può, in questo, es-sere protagonista e che i Parla-menti dei paesi democratici han-no gli strumenti per agire positi-vamente.

A tale scopo, sono perciò stateinvitate le persone da voi già ci-tate – il Senatore Nuccio Iovene,membro della Commissione Di-ritti Umani del Senato e primo fir-matario della nota mozione,l’onorevole Roberta Pinotti, rap-presentante italiana al SocialForum di Porto Alegre; e il Dott.Alberto Zoratti, rappresentantedi «Rete Lilliput» italiana. A com-pletare la presenza di ospiti illu-stri, il giornalista di «La Repub-blica – Il Lavoro» Alberto Puppo.

L’incontro con i ragazzi ha avu-to luogo nel pomeriggio, pressola palestra della «Ollandini» ed havisto numerosa e graditissimapartecipazione di molti allievidell’Istituto «Don Bosco», sia del-le classi di Scuola Media che delLiceo, nonché di una folta rap-

presentanza dell’Istituto Alber-ghiero.

Dopo una nota introduttivadella Preside Nattero, che ha in-dicato lo scopo dell’incontro, i di-versi relatori hanno impegnatol’attenta platea esponendo le ra-gioni del Commercio Equo, le re-

fiuto dello sfruttamento del lavo-ro minorile.

Numerose e molto profondesono state le domande poste daigiovani, interessati soprattutto aconoscere le condizioni di vita dimolti abitanti dei Paesi del Suddel Mondo. trasferite totalmente a poche

multinazionali di Paesi, quelli, sì,ricchi davvero. Tra questi, natu-ralmente, anche la nostra Italia.

La consapevolezza che ilSenato ha approvato una serie dinorme, che concorreranno a ren-dere più giusto il nostro rappor-to con quei popoli lontani, ha si-curamente aiutato i nostri ragaz-zi a recuperare un atteggiamentopositivo anche di fronte a proble-mi tanto grandi da far dubitaredella possibilità di risolverli.

Acquistare i prodotti del Com-mercio Equo, al di là della loro ot-tima qualità, originalità e gusto,significa soprattutto fare unascelta, voler essere in qualchemodo protagonista di un cambia-mento, affermare la propria sen-sibilità ai problemi del mondo ela propria disponibilità a compie-re atti concreti, anche se piccoli.

I ragazzi hanno sicuramentecompreso questo messaggio: la

nostra speranza è che riescano acomunicare lo stesso spirito soli-dale anche alle loro famiglie, inmodo che si allarghi il numero diquanti acquisteranno buoni pro-dotti per sé, con tanta dignità peri produttori.

Ancora una piccola informa-zione: oggi è più facile acquista-re le offerte del Commercio Equoe Solidale, non solo alla COOP diAlbenga, ma anche in Alassio, invia Dante presso un negozio diAlimentari Frutta e Verdura cheognuno potrà senz’altro trovareanche se non ne segnaliamo ilnome.

Vi alleghiamo infine alcune fo-to della manifestazione nella pa-lestra della «Ollandini», nonchél’immagine-simbolo del conve-gno.

Grazie ancora per la vostrasensibilità.

La «Ollandini» di Alassio e Andora

gole che ne garantiscono la cor-rettezza e la coerenza con le nor-me commerciali dei Paesi occi-dentali, il grande contributo cheesso offre alle popolazioni piùpovere in termini di dignità, salu-te, possibilità di istruzione e ri-

Hanno, ad esempio, imparatoche è scorretto chiamarli «Paesipoveri»: in realtà si tratta quasisempre di terre ricchissime, inprodotti agricoli e minerali, le cuirisorse vengono sottratte al con-trollo delle popolazioni locali e

SCUOLA MEDIA M.M. OLLANDINI (ALASSIO-ANDORA)

Convegno sul Commercio equo e solidale

È l’ultimo che manomette l’arenile continuamente!

mi ha amabilmentechiesto se fosse possi-bile dissertare (mi hadetto proprio così, dis-sertare) sul tratto dicosta della nostra Baiae delle alture principa-li, ma legate al MarLigure e in relazione econnessione con ilMediterraneo Occi-dentale. Una specie diproblema algebrico dilettere e numeri edesponenti e parentesitonde e quadre… diquelli da capogiro eche hanno tormentatonon poche ore del miolontanissimo Liceo. Bi-sognerebbe chiederloal Com.te Schivo chedel nostro mare è sag-gio e ne conosce vita,morte e miracoli. Peraccontentare quel vec-chio amico sono ingrado di dire solo qual-cosa sul golfo, deman-dando ad altri l’allar-gamento del discorso. L’altro«Schivo» sarebbe un subac-queo eccellente, un «cetaceo»dalle enormi risorse… io sol-tanto un «bagnante», un anfi-bio, una specie di rana (o un ro-spo?) da costa. Tuttavia cer-cherò di rispondere, di direqualcosa dopo la sua sensatadomanda.

L’arenile alassino è stupendoe la sua prima, grande e insosti-tuibile difesa è costituita dallungo bastione naturale che è ilCapo Mele, grazie al quale si èformata e si mantiene efficientela nostra spiaggia.

Lasciamo perdere le diatribeche vorrebbero dimostrare chela sabbia viene dal Centa e quel-le che sostengono venga dal

noscere rocce e calcarie azioni del vento e ter-ra… col prof. Gaino…in attesa della Matu-rità.

Sotto l’aspetto geo-morfologico l’intero ar-co della costa, comun-que, è intagliato in cal-cari più o meno marno-si, in arenarie quarzo-se, in scisti argillosi o inconglomerati, ma an-che qui andremmotroppo nei dettagliscientifici, inutili per lanostra storia. È piùsemplice, piuttosto,dare una occhiata al-le… nostre alture: ilPisciavino (o Punta diVegliasco)… quante vi-gne un tempo… è alto597 metri, il Tirasso (oMadonna della Guar-dia) 586, il Bignone (oVignone, anticamen-te?) 520. Cime menoimportanti, anche seforse più caratteristi-

che, sono il m. Castellaro di 515metri, l’Arpisella di 385 e ilPoggio Brea di 371. Il bacinoidrografico (dallo spartiacqueal mare) conta circa 12 kmq e lasuperficie territoriale dell’inte-ro Comune è di 17,28 kmq.

Un dato interessante, se qual-cuno, dal terrazzo della Madon-na della Guardia si volgesse aNord, è quello di ammirare al-cune cime in quest’ordine (daponente a levante): M. Saccarel-lo (2200), Marguareis (2651),Pizzo di Ormea (2476), Roccadelle Penne (1501) e l’Armetta(1739).

E qui mi fermo. Forse quelmio vecchio amico non è deltutto soddisfatto; voleva di più,ma gli voglio dire una cosa perscusarmi: lui non sa che io, purdiscendendo da antenati… natie vissuti sul mare e per il mare,sono rimasto piuttosto un «ani-male terrestre» e la mia cono-scenza del mare (anche sel’amore è grandissimo) è rima-sta «terra terra», si è fermata apochi metri dal «bagnasciuga»o, poco al di là dei «custi», delleposeidonie… Già, un bell’argo-mento anche questo.

Forse ne parleremo nel pros-simo capitolo.

I ragazzi seguono con attenzione gli interventi.

Interamente organizzato e ge-stito da membri della Società diMutuo Soccorso di Moglio, do-menica 9 marzo si è svolto l’or-mai consueto Carnevale diMoglio. Riscaldata da una magni-fica giornata di sole e dalla gran-de partecipazione di adulti e ra-gazzi, non solo mogliesi, ma an-che alassini, la manifestazione siè aperta nei giardini pubblici conla divisione di bambini e ragazziin squadre. È poi proseguita nelcortile della scuola elementaredove si sono svolte le «Mogliadi»,con un breve ma divertente per-corso ginnico, e poi nel piazzaledella chiesa di S. Sebastiano, conuna staffetta scanditadai versi di alcuni ani-mali ed una pesca di pic-coli e simpatici premi.Al rientro ai giardini, igiochi sono proseguiticon uno Shangai gigantee diversi tipi di tiro albersaglio (palline, fion-de, e fucili ad elastico)che tutti i ragazzi hannoaccolto con grande en-tusiasmo anche se tipicidella generazione dei lo-ro genitori e di quelladei loro nonni. Segnoevidente che ci si può di-vertire e tenere lontanala noia anche senza «dia-volerie» elettroniche.Alla fine dei giochi ecompilata la classificadelle squadre (per ono-re della cronaca la squa-dra vincitrice è stataquella Argento), c’è sta-to un momento di gran-

«L'ALASSINO» 7Martedì 15 Aprile 2003

Pinocchiu

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«E cunuscemmu ün scitu, a’n boscu arènteche suterrandu a-a nötte di dinaiquande u rispunta u su, de da l’uriènteün erberu lazü ti truveraida nu pué mirò, tantu lüxèntedai gran munee d’oru u gh’à attaccai…»«Amixi, faime u bèn, purtaime là,dumàn sarò ciù riccu de ‘n Pascià.»

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A ün’usteria, tantu p’aspentòse fan üna pansò de robba bonatruvandu u tempu eiscì de ripusò,i partiran che mezzanötte a sona.Sunnanduse palanche da campòPinocchiu finarmènte, in sci-a seironau se descia, ma i dui nu ghe sùn ciù:han lasciau ditu chi-u spèntan lazü.

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E to-u truvammu, allù, tüttu tremantesulu in tu boscu in quella nötte scüra.Attaccu a ‘n rammu, cumme ün rampicante‘na spece de lümìn o-u rassegüra.A l’era l’umbra du Grillu Parlantech’o-u ferma, ch’a ghe porla, ch’o-u scunzüra:«Vattene a cà, Pinocchiu… che ‘sti duii sùn di lavativi… di impustui.»

A recita, in te quellu battifundua nu va-a avanti e allura da-u tendùnu sciorte föra ün ommu furibunducui öggi russi pezzu de ‘n tissùn.

Il Concorso «Maître dell’anno» ad un alassino

Alassio – È un alassino il vinci-tore del concorso «Maître dell’an-no», organizzato dall’Amira (As-sociazione Maitre Italiani di Risto-ranti d’Albergo).

Contraddicendo il motto «Ne-mo propheta in patria» il bravissi-mo artista della ristorazione haavuto la meglio su un lotto di vali-dissimi ed agguerriti concorrenti.

Si tratta di Leonisio Vergaro,

– di abbinare al piatto un biancodolce, il Loazzolo Vigna PiasaRischei del 1999 e forse anchequesta scelta, oltre alla singola-rità della ricetta proposta, può es-sere servito a far prevalere il miolavoro su quello degli altri finali-sti.»

In finale sono giunti anche altriquattro bravissimi professionisti:Marco Revetria (di Sanremo),

maître presso l’Hotel dei Fiori,che ha preceduto gli altri finalistidell’importante concorso svolto-si presso l’istituto Alberghiero«Giancardi» di Alassio.

L’Istituto Secondario Superiorealassino per organizzare degna-mente l’appuntamento ha dispie-gato tutte le sue forze: insegnanti,studenti, aiutanti tecnici, si sonoprodigati per la buona riuscitadella manifestazione, che è stata,a detta di tutti, un vero successo.

Il vincitore ha avuto la megliorealizzando una singolare ricettadi sua creazione: un filetto di ton-no passato nel cacao amaro e pe-pe rosa, accomodato su carciofi eananas, aromatizzato con acetobalsamico e miele.

«Ho pensato – ha detto Vergaro

Francesco Buggeri (Riva Ligure),Giuseppe Mangraviti (Andora) eGianfranco Razzani (Sanremo).Ad organizzare la manifestazioneè stata la delegazione alassinadell’Amira, guidata dal fiduciarioAntonio Guarracino, con la colla-borazione dei docenti dell’IstitutoSecondario Superiore di Alassio,coordinati dal professor PaoloMadonia.

La Giuria era presieduta dalgran Maestro della ristorazioneGianfranco Soragni e compostada Marco Melgrati (sindaco diAlassio), Aurelio Maccheda (As-sociazione Albergatori), Leonar-do Nappi (Federazione Cuochi) eEnrico Marasso (Guida Vero-nelli).

Claudio Almanzi

Settimana internazionale di vela d’altura - Alassio 2003Pieno il successo della prima

tranche delle ormai tradizionali«Regate di marzo» ad Alassio, de-dicata alle classi «one design»BENETTEAU 25’ ed UFO, dispu-tatesi dal 7 al 9 marzo scorso nel-le acque della Baia del Sole, cheha visto la partecipazione di cir-ca 80 imbarcazioni con il con-sueto affascinante spettacolo divele multicolori in carosello. Laserie di regate condotte in con-dizioni meteo marine favorevoli,nelle quali si sono fronteggiati ipiù forti ed agguerriti equipaggidelle due classi, ha visto classifi-cato ai primi tre posti nella clas-se BENETTEAU 25’ le imbarca-zioni, targate CNAM, di tre «ar-matori alassini»: 1° AndreaMagni, 2° Alessandro Zampori,3° Pavesio. Nella classe UFO ilsuccesso è andato a ITA-014 diGiovanni Debiasi del club Fragliadella Vela.

Ma il «piatto forte» delle regateera, come di consueto, il secon-do week-end, programmato peril 21, 22 e 23 marzo, dedicato alleimbarcazioni IMS, suddivise nel-le categorie «regata» e «crocie-ra», con poco meno di cento im-barcazioni iscritte.

Il diavolo però voleva mettercila coda e, a soli sei giorni dall’ini-

zio delle regate la frana che habloccato l’Aurelia e PasseggiataCadorna rendeva praticamenteinaccessibile il porto di Alassio,quando già una trentina di im-barcazioni partecipanti erano af-

fluite al «Luca Ferrari».Il CNAM tentava in ogni modo

di effettuare ugualmente la mani-festazione, ipotizzando persinodi «traghettare» gli equipaggi dalmolo Bestoso al porto e vicever-

no il resto e permettevano il pie-no successo della manifestazio-ne che, nonostante si sia svoltanelle acque di Imperia, ha man-tenuto la denominazione di «Set-timana Internazionale di Vela

sa, ma alcuni ostacoli rivelatisiinsormontabili impedivano larealizzazione dall’intento.

All’ultimo momento, grazieall’interessamento del Coman-dante Marco Nobile di Circoma-re Alassio ed alla massima di-sponibilità del Comandante laCapitaneria di Imperia, del Sin-daco e del Presidente della Pro-vincia di Imperia, della SocietàImperia Mare e dei Circoli VeliciImperiesi, il CNAM riusciva aspostare la base delle regate aPorto Maurizio. Le condizionimeteo marine favorevoli faceva-

d’Altura di Alassio - 2003».Al termine delle quattro splen-

dide regate hanno conseguito ilsuccesso le imbarcazioni «TEAMREVOLUTION» di Toninelli nellaclasse 1-2 regata, «NAOS» di Mor-bidelli nella classe 1-2 crociera,«SEACQUA» di Cangiano nellaclasse 3-4 crociera ed «ARMA AZ-ZURRA» delle Aeronautica Mi-litare nella classe «Minialtura».

Al termine tutti i partecipantisi sono dati appuntamento al2004, ma… ad Alassio!

CNAM

Il Carnevale della pacede emozione e coinvolgimentocollettivo nel far volare la Ban-diera della Pace appesa a pallon-cini colorati a cui ogni bambinoaveva attaccato un bigliettinocon il suo nome ed una richie-sta/offerta di amicizia a chi lotrovasse. Al termine della gior-nata, due Pentolacce, una per ibimbi della scuola materna eduna per quelli della elementare,hanno divertito grandi e piccini,mentre le «bugie», anche questeopera delle signore socie, hannodeliziato il palato di ognuno.

Società Operaia di Mutuo Soccorso

«L'ALASSINO»8 Martedì 15 Aprile 2003

Atteisa(Dialetto di Riva Trigoso)

A paxe da nêuttel’è chinâ sciu de nui.Ascoltu u tô respiuimmaginu i tô sêugni.Ouadevu sulu aspetàche a tô vuxea me ciammepe fâ partìu tempu.

Gianna Ciampolini

TRADUZIONE

Attesa

La pace della notte/ è scesa su di noi./ Ascolto il tuo respiro/ imma-gino i tuoi sogni./ Ora/ devo solo aspettare/ che la tua voce/ mi chia-mi/ per far partire/ il tempo.

U me mundu

Caruggi cu-e so ca’ tütte arrembaeüna in sce l’autra cumme tanti frai,negossi e negussianti invexendaicu-e so vedrine lüstre e aggaribae,

cu-e so robbe pei ricchi e pe i meschìn,cun tüttu u bèn de Diu ch’u se po’ dì.Ti ti passi, de festa e d’auverì,e u te po’ d’atruvöte in te ‘n giardìn…

Un po’ cianlà, tou-lì, ti sei in sci u mö,cun stu su e a marina cuscì bellache ciù bella e ciù linda u nu se po’.

Fra u Co-u e a Cappelletta, là in sci-u mòl’isura a me po’ üna sentinella…Eccu u me mundu: e ghe l’ho drentu au cö!

Tommaso Schivo (tomschi)

TRADUZIONE

Il mio mondo

Vicoli con tutte le case addossate / una sull’altra come dei fratelli, /negozi e commercianti, indaffarati / con le vetrine lucide e sfarzose /con la merce per i ricchi e i poverelli / con tutto il ben di Dio che sipuò dire. / E tu passi, di festa o in tutti i giorni / e ti par di trovarti inun giardino… / Un poco oltre ed eccoti sul molo, / nel sole e con laspiaggia che più bella e graziosa non si può. / Fra il Capo Mele e laCappelletta, là sul mare, / l’isola rassomiglia a una sentinella… / Eccoil mio mondo e ce l’ho dentro il cuore!

Rimme da noscia tèra

Nell’ambito del «Caffè delle pal-me» (Dibattiti culturali nell’Audito-rium della Biblioteca Civica orga-nizzati dall’assessorato alla Cul-tura), sabato 15 marzo si è parlatodi… sogni. Sono intervenuti stu-diosi di grande prestigio e l’Asses-sore alla Cultura dott. Monica Zio-ni che ha porto il saluto.

Bruna Magi, capo redattore delsettimanale Gioia, conduttrice, ini-zia affermando: «Sono una giornali-sta un po’ strega, nel senso che an-ticipo le cose. Il sogno è di moda,ma il “Sogno americano” è ferito».Claudio Gorlier, anglista, criticoletterario, collaboratore de «LaStampa», dice che Pindaro ha datoun giudizio particolare: «L’uomo èl’ombra di un sogno». «In Americal’assassinio di Kennedy ne ha idea-lizzato la figura facendola entrarenel sogno». Amalia Ercole Finzi,docente di volo spaziale al Poli-tecnico di Milano: «Noi i sogni li co-struiamo, ma hanno bisogno di so-lide basi, sofisticata tecnologia,grande fiducia e determinazione.In tutto il mondo si collabora per larealizzazione di questi tre sogni: 1)raggiungere Titano (2004), 2) at-traversare gli anelli di Saturno(2004), 3) andare su una cometa(2012) per scoprire l’origine dellavita». Vera Slepoj, psicoterapeutae scrittrice: «Il sogno per la psica-nalisi è uno strumento interpreta-tivo, è quella parte di noi che usa isimboli. Il dramma di molti è di nonsaper dare il giusto valore alla pos-sibilità di realizzare i propri sogni».Alfonso Signorini, editorialista diPanorama e personaggio televisi-vo: «Da ragazzo sognavo i perso-naggi televisivi, poi ho praticato ilgiornalismo e li ho visti dall’altraparte; oggi molte trasmissioni tele-visive non fanno sognare. MarcelloMastroianni, già malato, mi disseche voleva trascorrere il tempoche gli rimaneva sognando;Federico Fellini, anch’egli malato,rivedendo un suo film mi disse:“Sogniamo!” Se non ci rimane nien-te per sognare che facciamo?Personalmente mi affido all’iro-nia».

C. B.

IL CAFFÈ DELLE PALMEIdeato e condotto da Bruna Magi

«UN SOGNO CI SALVERÀ?» I valori di ieri, le paure di oggi, le speranze di domani

Mostre d’arte(a cura di Carlo Bertolino)

Sala Carletti - Sede A.V.A.

La Sala Carletti ha ospitato, nel-le ultime due settimane del marzoscorso, la mostra di quattro artistiappartenenti a un piccolo ma atti-vo sodalizio: l’Associazione Arti-stica «Lo Schizzo» di Toirano.

Dal 13 al 20 hanno esposto NicePiana di Loano e Sergio Picatto diTovo San Giacomo: entrambi figu-rativi dipingono in prevalenzascorci di Liguria, boschi, colline,ma anche figure e nature morte;Picatto usa colori intensi, contra-stanti, mentre Piana tinte più deli-cate, romantiche.

Dal 21 al 27 è stata la volta diFranca Tessera e Vincenzo DeRosa. Se la Tessera, che è ancheceramista, dipinge paesaggi unpo’ sognanti, molto piacevoli, convivo senso del colore; De Rosa sidefinisce astratto-informale (malo è solo in parte): infatti le sue te-le sono sì caratterizzate da variecampiture di colore pacato, peròcon l’inserimento di un riquadrofigurativo, figura o edificio, in ca-rattere con l’insieme del dipinto.

Pinocchiu

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Ma u gandullu miga u ghe dà a mènte…autru u ghe vö, pe mettelu in raxiùn,però u nu passa guari ch’u se pènteperché u l’ha ‘na terribile vixiùn:deré dai büschi, i sciorten de repèntedui malandrìn negri cumme u carbùn«Danne e palache o dunca, ti meschìnte tirammu u collu cumme a’n bibìn!»

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Nu l’eran ancù lesti de parlòch’u te gh’a-a dà a scappò pe ‘sti riai.U so tesoru in bucca u vö ciattòpe nu folu arrubò da st’indannai.Là, u gh’è ‘na cà, a-u boscu arredussò…u picca a-a porte: «Arvì, pe caritai!»‘Na fìa a cumparisce, öggi serraicaveggi türchìn e brasse incruxiai.

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«Nu statte ciù a invesciò, che in te ‘sta càsùn tütti morti…» - «Adröve aumancu tì!» - «Nu possu» a gh’arrispunde allù ‘sta là«mirime bèn, sùn morta fina mì!»«Dagghe avviau, che u tèmpu u se ne vàadröve… prestu… nu vöiu murì.»Troppu tordiu, che za i dui ladruii-u guantan po-u collu… vön i sudui.

Pinocchiu

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Pinocchiu u tremma mancu ün ballarìnfandu sunò ‘ste sò munee d’oruma u n’allorga a bucca de’n stissìnpe pura ch’i gh’arrobben u tesoru.Cuscì i breganti, cìn de ciacrìn:«Allù, pezzu pe tì, amigu coru…»E l’impiccan, sperandu ch’a-a sò morteu dröve finarmènte a cassciaforte.

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A forte tramuntona ch’a sciusciovaa sbaluttova u poveru impiccauch’u sentiva che a vitta a s’aschirsovacùn ‘stu guvìn a-a gura accurchiau.U s’aspentova aggiüttu, u ghe sperovafina che, dai rimorsci turmentaupensandu a-u pare: «Ti me fussci vixìn…»cùn ün suspiru u ghe tira u gambìn.

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Miga a l’è lesta. U bellu u vén aù…Perché quella garsuna abbazuròch’a s’era abbambanò da-u ballaùa l’era ‘na Fatina assai stimòche lì a viveva fina d’allantù.Veghendu u maiunettu sburattòtra quelle ramme, mezzu tramurtiuu sò poveru cö u s’è inteneriu.

INCONTRI CON L'AUTOREFOLCO QUILICI:

«Mare rosso»Ed. Mondadori

Un personaggio assai noto:scrittore, giornalista, regista cine-matografico, esploratore, da oltrequarant’anni si occupa del marein tutti i suoi aspetti; ne ha scrittocome saggista, scienziato e narra-tore; l’otto marzo scorso nell’Au-ditorium della Biblioteca civicaha proposto questa sua recenteopera.

«“Mare rosso” è un romanzo, -afferma il professor Franco Galleanel presentarlo - siamo nel 1898,un ufficiale inglese è riuscito a sal-vare un certo numero di sculture“Gandhara” (antica India), vengo-no caricate su una nave che affon-da, nessuno si salva; nel 1998 unsuo nipote trova una lettera cheriporta questa vicenda e si adope-ra per recuperare questo patri-monio archeologico. Libro affa-scinante, come tutti quelli diQuilici, non è un “thriller” norma-le, ne ha le caratteristiche, ma pri-vilegia la descrizione della Natu-ra. Un libro che riconcilia con lalettura».

Quilici: «Cerco sempre di de-scrivere fatti reali, con fantasia.L’isola del romanzo esiste vera-mente, la storia dei sommergibiliitaliani è reale. I due protagonistisono di fantasia, figurano in altritre romanzi che ho scritto e in unaltro che sto scrivendo. L’archeo-logia, quando questo mondo eraancora poco conosciuto, rappre-sentava un’avventura affascinan-te, ora questo vale per l’archeolo-gia sottomarina. Sto per finire digirare un film-documentario sulleAlpi, ho cominciato dalle Giulie,ora sono qui, alle Marittime. Hoterminato di scrivere anche un al-tro libro, proprio questa mattina,qui ad Alassio e ad Alassio lo de-dicherò».

Durante la serata Quilici ha rac-contato alcune sue avventure conschietto umorismo e ha proietta-to un suo meraviglioso documen-tario sui relitti del Mar Rosso, inparticolare sul piroscafo italiano«Umbria» affondato nel 1940.

•••MASSIMO GRAMELLINI:

«BUONGIORNO - Il meglio o comunque il meno peggio»

Ed. La StampaIl 9 marzo scorso è approdato

all’Auditorium della Biblioteca ci-vica un giornalista D.O.C., Massi-mo Gramellini, torinese che vive a

Roma. «Ha una “finestra” sulla pri-ma pagina del quotidiano laStampa, intitolata “Buongiorno”che riempie con fatti di costumeitaliano (tiene anche una rubricasulla rivista “Specchio”, appunto“Cuori allo specchio”) - Così lo pre-senta Franco Gallea - Una scelta diquesti articoli sono stati raccoltinel libro che presentiamo. È unalettura piacevole, non c’è bisognodi tenere il segno: un “teatrino” checi riempie anche di speranza, sem-pre con un po’ di morale».

Gramellini: «La rubrica “Buon-giorno” è nata tre anni fa, quandoosservai i lettori che in treno nonriuscivano a leggere articoli lun-ghi. Cerco sempre la notizia delgiorno, non riesco mai a prender-mi sul serio, l’argomento da pub-blicare fra i pochi disponibili losceglie mia moglie. Scrivevo arti-coli molto lunghi, mi sono ridi-mensionato. Quello che “paga” noiItaliani è la normalità; gli Italianinon sono immorali, sono amorali.Oggi la situazione del calcio italia-no è come quella sociale argenti-na: ci sono pochi ricchi e una mi-riade di poveri, non c’è più cetomedio. Ho posto la firma sulla pia-strella per il Muretto, ne sono mol-to lusingato perché davanti alMuretto di Alassio ho dato uno deimiei primi baci. Il professor Fran-co Gallea è un conduttore straor-dinario».

•••SIMONETTA BACHI:

«Vengo domani, zia» Genesi Editrice

Romana di nascita, ma di fami-glia torinese (a Torino ha quasisempre vissuto), figlia di un diri-gente RAI, laureata in Lettere, inse-gnante, dal ’97 ha cominciato ascrivere; si occupa di cultura pres-so il Centro Pannunzio e, in colla-borazione con questo prestigiososodalizio torinese ora presente an-che ad Alassio, Simonetta Bachi hapresentato il 29 marzo scorso que-sto suo libro nell’auditorium dellaBiblioteca Civica.

Il professor Franco Gallea affer-ma che il libro è moto bello, affa-scinante e commovente; è diviso indue parti: prima (dal 1917) e dopoil 1938, anno della persecuzionedegli ebrei, basato sui diari e i rac-conti della zia dell’autrice, ElenaBachi di origine ebraica della Vald’Ossola. «Nella prima parte, - diceGallea - è evidente l’educazione se-vera in una famiglia borghese; mol-ti i personaggi che entrano nella vi-cenda, in seguito divenuti celebri.Vi sono descritte anche vacanzetrascorse ad Alassio. Su questo

sfondo emergono i fatti storici: è lastoria di una famiglia agiata cheviene improvvisamente coinvoltanel dramma delle persecuzionirazziali».

Simonetta Bachi: «I diari li hoereditati da mia zia, che in prece-denza mi aveva raccontato le sto-rie della famiglia argomento del li-bro; lei riteneva che la sua vita fos-se un romanzo. La memoria è piùfemminile che maschile. Nei diarici sono descrizioni di viaggi che hotrascritto per rispecchiare l’Italiadi quel periodo».

Era presente l’editore SandroGros-Pietro (Genesi), ospite fre-quente di Alassio e di questi incon-tri. Sollecitato da Gallea, dice chequesto libro ha avuto un lusinghie-ro successo; che per lui Alassiorappresenta: riflessione, buoneletture, buon mangiare, riposo e la-voro fatto con serenità.

Carlo Bertolino

ta proiettata la prima puntata delfilm per la tv, curato dallo stessoFaccini, e da tempo caduto neldimenticatoio del servizio pubbli-co. Non sono mancati i riferimentialla recente guerra in Iraq. L’auto-re ha messo tra l’altro in evidenzacome l’uomo, nel corso della suastoria, abbia sempre mostrato isuoi due volti: quello di inventore-creatore e quello, inesorabile, didistruttore. Ed è proprio quest’ul-timo che, ancora una volta, si ma-nifesta in tutta la sua violenza edefferatezza nelle bombe e nelleesplosioni a cui stiamo assistendo,impotenti tutti quanti, dagli scher-mi televisivi.

M.O.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

«UN POLIZIOTTO PERBENE»

di Luigi Monardo Faccini Alassio, 21 marzo 2003

Auditorium Biblioteca Civica«Renzo Deaglio »

Un poliziotto perbene di LuigiFaccini è la storia di VincenzoTrani, plenipotenziario a Sarzanadel governo Bonomi nel luglio del1921. Il libro, introdotto dall’Avv.Claudio Bottelli, presidente dellasezione A.N.P .1. di Alassio - Lai-gueglia e presentato dall’autorestesso nell’auditorium della Biblio-teca Civica nella serata del 21 mar-zo u.s., racconta i fatti accaduti aSarzana appunto nella secondametà del luglio 1921, quando unnumero imprecisato di fascisti rag-giunge la città del levante ligureper liberare Renato Ricci, là dete-nuto in seguito alla spedizione pu-nitiva del 18 marzo. Il commandotrova una città in armi presidiatadalle forze del Comitato di DifesaProletaria. Ne nascono scontri du-ri durante i quali, tra l’altro, il capi-tano dei Carabinieri, Guido Jur-gens, obbedendo alle direttive delgoverno, ordina per la prima voltain Italia il fuoco sui fascisti. Alla fi-ne degli scontri si conteranno benquindici morti.

I fatti di Sarzana sono stati rie-vocati con precisione e passionedall’autore del libro, nel corsodell’incontro con gli intervenuti. Altermine della presentazione, è sta-

CHIESA ANGLICANA

Mostra fotografica personale

di Nicoletta Tortone«Non sono un’anima»

Continuano nell’ex chiesa Angli-cana le mostre di Arte contempo-ranea organizzate dall’ Assesso-rato alle Politiche Sociali del Co-mune di Alassio. Dal 9 al 31 marzoscorso, col titolo «Non sono un’ani-ma» Nicoletta Tortone ha allestitouna sua mostra fotografica.

Si è visto un gran numero di fo-tografie artistiche: il volto umano,il corpo, gli atteggiamenti, leespressioni, il lavoro artigianale; iltutto indirizzato ad un’indagine in-teriore, dell’anima, appunto.Tuttele tecniche fotografiche e le lorovarianti sono rappresentate congrande perizia: inquadrature inso-lite, viraggi, solarizzazioni, sfoca-ture, velature, effetto «mosso», ela-borazioni fotocromatiche, lo stes-so soggetto in nero e a colori a con-fronto. Foto grandi, foto piccole,disposte con gusto e maestria, conintercalati scritti esplicativi (a vol-te ermetici). Una mostra inquie-tante: mistero, linguaggio persona-le, indagine psicologica.

Nel corso della mostra ci sonostate performances pianistiche erecitative. Il 9 marzo hanno parte-cipato gli scrittori Manuela Pom-pas e Carlo Biagi (già ospiti degli«incontri con l’autore» alassini) inun dibattito su parapsicologia ereincarnazione. In chiusura (29marzo), presente l’autrice, è statopresentato il libro di Laura Terzoli«Meglio una come lei» (ed. Le Mani-Microart’s), definito dal professorFranco Gallea «Romanzo del reali-smo simbolico», libro originale chetratta la vicenda di una donna dimezza età fra amicizie, amori e ilrapporto col proprio corpo (in ca-rattere con la mostra).

C. B.

«L'ALASSINO» 9Martedì 15 Aprile 2003

La sostituzione di don Bocca-latte è indolore. Da diversi anniormai lo affianca don GiovanniCazzola, che ne diventerà de-gno successore e che faràdell’Unione di Alassio una dellepiù attive e stimate del territo-rio nazionale.

Quella di don Cazzola era sta-ta una vocazione adulta. Era ar-rivato ad Alassio nel 1928, comechierico, dalla natia Savona, ri-manendovi fino al 1936; era tor-nato negli anni della guerra ’44,’45, ’46 e poi definitivamente dal1955 fino alla morte avvenuta nelmarzo del 1996 (41 anni conse-

Pompei. Anni in cui la vita nonaveva ancora la frenesia di oggi einvitava maggiormente alla me-ditazione, alla riflessione, allagioia delle piccole cose, ad unareligiosità più profonda e piùsentita.

Di don Cazzola, sempre anima-tore, trascinatore, organizzatore(chi non lo ricorda col suo fi-schietto!) si potrebbe scrivereuna lunga memoria, ma, tenutoconto che sono ancora moltissi-mi coloro che l’hanno conosciu-to e stimato, mi limiterò soltantoa qualche aneddoto della sualunga e laboriosa vita da sacer-

suo Rosario dietro ogni funera-le? In quante famiglie portò unaparola di conforto e la sua pre-ghiera in occasione di malanni,di lutti?

Il 2 giugno 1993 (aveva ormai91 anni) ricevette dall’alloraPresidente della Repubblica,Oscar Luigi Scalfaro, la nomina aCavaliere della Repubblica permeriti di educatore. L’età gli im-pedì di andare a ritirare l’onorifi-cenza e fui delegato ad andare inPrefettura a Savona a ritirarla.Era una calda serata dell’estate,quando organizzammo una pic-cola festa per la consegna uffi-ciale del riconoscimento: c’era-no i membri del Consiglio dell’U-nione, alcuni confratelli, alcuniinvitati. Ci sedemmo in giardino,brindammo in onore del festeg-giato che, come al solito, sischermiva, e, visto il gran caldo,don Beppe Colombara, che or-mai da alcuni anni affiancavadon Cazzola come delegatodell’Unione, pensò di offrire atutti un gelato. Don Cazzola eraghiotto per i gelati e ad un certopunto, in un momento di silen-zio, esclamò : «Vale più questogelato che tutti i cavalierati delmondo!» Questo era don Caz-zola.

Ricordava nomi, indirizzi, pro-fessioni di tutti gli Exallievi; an-notava puntualmente lauree,nozze, battesimi, lutti. Una paro-la, una telefonata, un biglietto: ilcontatto era costante. Questosintetizza il suo amore verso gliExallievi. Ci ha lasciato una gran-de eredità e un impegno non in-differente, che noi, forti di unConsiglio di Presidenza moltocoeso, abbiamo cercato di por-tare avanti nel migliore dei modi.

A cavallo tra gli anni 60 e gli an-ni 70, la Casa salesiana di Alassiovisse momenti di grande sere-nità; una serenità legata alle ame-nità di tre salesiani che tutti gliAlassini ricorderanno: donGiovanni Cazzola, don GiacomoZanghi e don Alfredo Ruaro. Leloro facezie, i loro «litigi» prepa-rati ad arte, la loro capacità nelgestire gli Exallievi, la scuola e

Il tempo, e non ne passò mol-to, diede ampliamente ragione allavoro di don Cazzola e dimostròl’inopportunità e la mancanza dibuon senso di quel superiore.

La seconda volta che lo vidipiangere fu per la gioia. Don Bep-pe Colombara, ottimo conosci-tore delle tecniche informatiche,aveva riportato tutto l’archiviodell’Unione in un dischetto equando, in occasione del Conve-gno Annuale, si trattò di stampa-re gli indirizzi degli otre mille in-vitati da spedire, fu questione dipochi minuti. Quando il lavoro futerminato, don Cazzola, con oc-chi pieni di lacrime, si girò dallamia parte e mi disse: «Antonio,ma ci pensi! Una volta ci mette-vamo quasi un mese a farli tutti amano!».

La storia dell’Unione, Delegatodon Giuseppe Colombara, è sto-ria contemporanea. Era arrivatoad Alassio nel 1973 ed era statointrodotto nel mondo della scuo-la e non solo! Don Miscio nellasua storia dell’Istituto lo defini-sce «colonna della scuola, silen-zioso, osservatore, lavoratore,proteso al funzionamento, all’ar-ricchimento con attività collatera-li, come il centro di informatica,assai concreto in tutto». Suo è il si-to degli Exallievi su Internet, do-ve è possibile «vedere» la nostraUnione continuamente aggiorna-ta: http://digilander.iol.it/don-boscoalassio

Don Cazzola lo volle accanto asé quale Delegato Gex, attivitàche svolse in modo impeccabilee fruttuoso. Senza tanti fronzoli,senza riunioni di masse oceani-che, ma nel silenzio del propriocarattere, con amore, con entu-siasmo i Gex (Giovani exallievi)sono cresciuti in numero e qua-lità, diventando una delle realtàpiù belle della FederazioneItaliana, arrivando nel maggiodel 2000, a portare alla VicePresidenza Gex Nazionale, pro-prio un exallievo del nostro isti-tuto, Simone Arnaldi (fatto que-sto capitato per la prima voltanella storia della nostra Ispet-toria).

Nel luglio del 2000 i disegni deisuperiori Salesiani hanno trasfe-rito don Beppe al Liceo diFirenze e a sostituirlo, qualeDelegato degli Exallievi, è statochiamato don Motroni, il salesia-no presente ad Alassio dal mag-gior numero di anni: era arrivatoinfatti nel 1947 a sostituire donGiovanni Boselli! 55 anni spesi,con saggezza, dinamicità, com-petenza prima nella scuola (ec-cellente insegnate di latino e gre-co) e poi quale economo semprepresente, lavoratore silenzioso einstancabile. Dopo solo 6 mesi,nel dicembre scorso, un male in-curabile lo toglieva alla nostraUnione e alla comunità salesianadi Alassio: una perdita enorme.La sua disponibilità e la sua mo-destia (quando venne chiamatoalla carica di Delegato degliExallievi si domandò se sarebbestato all’altezza!), unite alla suedoti, fanno di questo Salesianoun modello di vero figlio di DonBosco.

Nel gennaio di quest’anno, asostituirlo nella veste diDelegato, viene chiamato donErmanno Branchetti: non è adAlassio da molti anni, ma ha giàuna grossa esperienza diAssociazioni e soprattutto ha giàsaputo accattivarsi la simpatiadi giovani e meno giovani. A luil’augurio di proficuo lavoro!

Questa è l’Unione di Alassiooggi. Un’Unione viva, giovane di-namica, apprezzata a livelloIspettoriale e Nazionale (proprionei giorni scorsi è riuscita a piaz-zare un altro alassino, oltre aSimone Arnaldi, quale Consiglie-re Nazionale: si tratta di Carlo

I 90 anni dell’Unione Exallievi/e di Don Bosco ad Alassio(QUARTA PUNTATA)

cutivi! Un record! Era patriarcadella Casa di Alassio e di tuttal’Ispettoria).

Avevo conosciuto don Bocca-latte nel 1950: ero un bambino!Miaveva chiesto di aiutarlo a «sche-dare» tutti gli exallievi, comecompenso mi avrebbe insegnatoa scrivere a macchina. Con me al-tri amici; quanta sofferenza perquelle lezioni: ci legava con unospago i due polsi, l’uno accantoall’altro, e ci faceva sedere dietrouna mastodontica Remington edovevamo scrivere con tutte edieci le dita! Ma quanta saggezzae quanto amore in quell’uomo!

Fu con lui che cominciai, an-cora studente della nostra scuo-la, ad avere dimestichezza colmondo degli Exallievi e fu lui adinsegnarmi ad amarlo. Così, pro-prio nell’anno della sua morte,concludendo i miei studi liceali,diventavo exallievo (ricordo co-me se fosse oggi la «Festa delRingraziamento» nel cortile delleBandiere, quando ricevetti dallemani dell’allora Presidente, dott.Vincenzo Santi, la mia prima tes-sera). Cominciavo la mia colla-borazione con don Cazzola, col-laborazione che durò fino agli ul-timi istanti della sua vita.

Fu proprio in quegli anni cheio, appena ventenne, venni acontatto con quelle figure chehanno rappresentato le fonda-menta dell’Unione Exallievi dioggi: Mario Bacchetta, ItaloBruzzone, Nanni Oliveri, AngeloMolle, Vincenzo Santi, Luigi Bru-nello, G.B. Cattaneo, Dante Bot-telli, G.B. Boscione, Stalla Gio-vanni, Freghetti Emanuele, Tor-re Francesco, Angelo Villani e viavia tutti gli altri ancora viventi e iPresidenti Tommaso Schivo,Traiano Testa, Gerolamo Boglio-lo per citarne solo alcuni. Anniindimenticabili: l’Esercizio dellabuona Morte la prima domenicadi ogni mese, gli Esercizi Spiri-tuali al Colle di Nava a settembre(negli ultimi anni insieme conl’Unione di Varazze), i pellegri-naggi di Angelo Villani a Torino,al Colle Don Bosco, a Roma, a

8 MARZO 2002: INCONTRO PER DIRIGENTI A COMODa sinistra: Simone Marx, Sabrina Anedda, Don Beppe Colombara, AntonioTassara.

1950 - VISITA AD ALASSIO DEL RETTOR MAGGIORE, DON RENATO ZIGGIOTTI

Da sinistra a destra in piedi: Quadrelli - _________ - Bottelli Dante, Don G.Zandonella (Direttore) - Italo Bruzzone.Seduti: Don I. De Ferrari (parroco) - Don G. Festini (ispettore) - Don R.Ziggiotti (Rettor maggiore) - Dott. F. Torre (Sindaco) - A. Villani - Dott. V. Santi(Presidente Exallievi)

dote e da salesiano.Una vita tutta dedicata alla

scuola prima e agli exallievi poi.Celebrò la sua prima Messa adAlassio nel 1933, circondato dal-la mamma, dai fratelli sacerdoti,dagli amici e dai confratelli: nellasua prima omelia, in una chiesagremita, fece solenne promessadi dedicare tutta la sua vitaall’educazione dei giovani, se-

condo il carisma salesiano. E fuuna promessa mantenuta: sonoancora molti in Alassio e fuori aricordarlo valido insegnante eanimatore della Scuola Media.

Fu assistente, insegnante, ca-techista, prefetto, direttore: iltutto sempre svolto con preci-sione e metodo (gli erano rimastinel sangue alcuni anni passati inferrovia!). Uomo schivo, nonamava l’applauso che anzi lo in-fastidiva (ce lo ricordiamo tuttial termine dell’agape fraterna aiconvegni annuali): l’umiltà fuuna delle sue armi vincenti,l’amore verso i sofferenti fu l’im-pegno degli ultimi 30 anni dellasua vita: chi non lo ricorda con il

l’oratorio erano diventati storici,soprattutto per la fraternità chelasciavano trasparire.

Ho visto piangere don Cazzoladue volte. La prima fu per ungrosso dispiacere procuratoglida un suo superiore che, il gior-no prima, gli aveva rinfacciato ilmodo di lavorare con gli Exallie-vi. Quella mattina si sfogò conme nel suo ufficio, ricordò il suopassato, la sua famiglia, i fratellisalesiani, il suo amore versol’educazione salesiana, la suarettitudine di uomo e da, oltre 60anni, di sacerdote. Lo rincuorairicordandogli il grande amore ela stima che gli portavano tuttigli Exallievi.

Grancelli, attualmente tesorieredell’Unione e Ispettoriale).Un’Unione che ha trovato le suearmi vincenti nella continuità enel valore di tre grandi testimonisalesiani (Boccalatte, Cazzola,Colombara), nella compattezzadi vedute e di organizzazione deiConsigli di Presidenza che si so-no succeduti e nella grandeumiltà di chi ha sempre lavoratoe continua a farlo, giovani e me-no giovani, senza clamori, conspirito di servizio nel nome diDon Bosco.

Possiamo perciò concluderequesto rapido excursus sullastoria dell’Unione Exallievi/e diAlassio, affermando: «Ha no-vant’anni e non li dimostra!»

Antonio Tassara

UNA NOTA DI ATTUALITÀ

Ricorrendo quest’anno il 70°anniversario della posa della la-pide a don Cerruti, come si è po-tuto leggere nella seconda pun-tata della breve nostra storia,l’Unione degli Exallievi diAlassio ha deciso di far restau-rare il pregevole manufatto. Nelgennaio di quest’anno la dittaPezzolo ha riportato il meda-glione con l’effigie bronzea delprimo Direttore all’originariosplendore, mentre il restaurato-re Giorgio Gavaldo ne ha rinno-vato completamente la scrittain oro non ossidabile.

UOMINI DIVERSI 4«Noi che sempre navighiamo – e

in grande pericolo siamo – in questopericoloso mare – non possiamomai riposare…» tradotta dal dialet-to genovese, questo è l’inizio diuna poesia di un Anonimo poetadell’inizio del ’300 che, mai citatonelle antologie, probabilmentemeriterebbe di essere ricordatocon un monumento marmoreo. Macosì, sono fatti questi… «Uominidiversi» che tanto hanno fatto indi-gnare il sommo poeta Dante!Preferiscono il concreto all’effime-ro, ma mai dimenticano che tuttodipende da Dio. Continua l’anoni-mo poeta: «Tanta è la forza dell’on-da – che la nostra nave sprofonda…in cielo né stella né sole né luna-troppo grande è la nostra sfortuna…Non c’è altra medicina nella qualepuoi sperare se non Iddio pregareche giammai non abbandona chi fapreghiera buona». Una gita al san-tuario della Madonna dellaGuardia sul monte Tirasso allespalle di Alassio può dare idea diche cosa significava (e significa)andar per mare. Velieri, navi a va-pore travolte nei gorghi di spaven-tose tempeste sono dipinte nelletavolette degli ex voto appesi allepareti della piccola chiesa. (E tan-te mancano. Chissà dove sono an-date a finire?). Ma tutto l’arco del-la Liguria è costellato di chiese esantuari che sembrano posati dal-la mano divina nei luoghi più im-pervi ed elevati dove, con la mi-glior prospettiva, si è di fronteall’immensa distesa di acqua sala-ta. Queste chiesette sembrano so-spese tra cielo e mare e come scris-se Vincenzo Cardarelli un poeta in-namorato della Liguria, «paion na-vi - che stanno per salpare». Tantimarinai sono scampati al pericolomortale, pregando, ma chissàquanti non hanno avuto il tempo difarlo. Per questo motivo i Liguri,diffidenti per natura come sono,pur non rinunciando a supplicarela Madre di Dio e i Santi, si sonosempre preoccupati di costruirenavi sempre più grandi ed affidabi-li. Da sempre, in questo settore aprova di smentita, mai altro popo-lo è stato così bravo.

Anche Simon Boccanegra erastato un uomo di mare. Non era unnobile, ma era un uomo noto e sti-mato per la intraprendenza e l’ac-cortezza negli affari. Soprattuttoosava contrastare la famiglia nobi-le che in quel momento occupavail potere senza governare il paese,proprio in un periodo di crisi par-ticolarmente drammatica, tantoda sollevare il malcontento gene-rale fino alla ribellione aperta. Erail 1339 e Simon Boccanegra per ac-

clamazione venne eletto «Duxe»che in dialetto significa duce, capo,e solo molto più tardi il titolo ven-ne assimilato al veneto «doge».Con il Boccanegra per la prima vol-ta comandava la borghesia. La sto-ria del primo «duxe» ispiròGiuseppe Verdi come sempre incerca di argomenti che esaltasserola libertà e l’indipendenza. L’opera«Simon Boccanegra», in cui il pri-mo atto si apre sulla scena dell’ac-clamazione popolare, nella fin-zione teatrale ha luogo sulla scali-nata della cattedrale di SanLorenzo.

I Liguri di mare lo avevano im-parato dall’esperienza. Se nonc’era uno che comandava, che di-rigeva, che organizzava, uno cherimaneva sveglio quando gli altririposavano, la nave, come impresacommerciale non rendeva. Cosìera sul mare, così era nella Repub-blica. Serviva un vero capo vistoche gli Adorno, i Doria, i Fieschi edi Grimaldi erano incapaci di pensa-re per tutti, oltre che per se stessi.Erano i primi anni del Quat-trocento quando, incapace di go-vernarsi da sola, la Repubblica siera volontariamente assoggettataalla Francia la quale inviò il mare-sciallo Jean le Meingre, detto Bou-cicaut, Bucicaldo per i Liguri. Erafrancese ma si comportò da geno-vese più dei genovesi stessi e go-vernò con spirito moderno e lungi-mirante. Riordinò la marineria,modernizzò il porto di Genova,riformò la legislazione della Re-pubblica, ma il suo capolavoro fula fondazione del Banco delleCompere di San Giorgio. Il Bancodelle Compere aveva lo scopo di ri-sanare le finanze pubbliche.Insomma il governo invece di pa-gare i debiti, li vendeva ai privati iquali si rifacevano ottenendo incambio il diritto di esigere deter-minate imposte. Siccome da quelleimposte si ricavava un reddito cer-to, si può dire che il sistema asso-miglia a quello utilizzato oggi dalloStato italiano quando vende i buo-ni del tesoro ai cittadini. In seguitoil Banco di San Giorgio svolse an-che ufficio di banca di credito e perquesta mansione può vantare ilprimato di banca pubblica più an-tica del mondo; fu l’inventore del«biglietto di cartolaio» precursoredel moderno biglietto di banca,dette vita con le «girate in bianco»al principio delle «clearing houses»e promosse nel 1595 la creazionedel primo «porto franco». Niente dipiù moderno al mondo. (vecchio enuovo).

(continua)

PELLEGRINAGGIal Santuario d’Oropa

e di Graglia-BiellaDomenica 4 maggio 2003

• • •Santa Rita - Torino

Giovedì 22 maggio 2003• • •

Santo Padre PioDa giovedì 5 a lunedì 9 giugno 2003

Per informazioni: tel. 329 2266059 - 0182 644822

«L'ALASSINO»10 Martedì 15 Aprile 2003

Un momento della manifestazione.

I nostri concittadini Zampori e Broccanello in primo piano.

Volvo Cup - Podio alassino

Il campo di gioco della finale. Sede Bocciofila Alassina. (FOTO CICCIONI)

La quadretta vincente premiata dall’Assessore Calò, dal Presidente dellaBocciofila Alassina A. Garrone, il Presidente provinciale del Coni L. Spe-ranza. (FOTO CICCIONI)

L’inaugurazione ufficiale dei locali della Bocciofila Alassina del 7 marzo 2003.Da sinistra A. Bruzzone, C. Cavedini, E. Ravina, F. Calò, Mons. De Canis,A. Garrone, G. Cresta. (FOTO CICCIONI)

Anche il Presidente Ciampitifoso di Binda

Il nostro amico Nuccio Ambro-setti in occasione della premia-zione del corridore Mario Cipol-lini al Quirinale ha appreso dalPresidente Ciampi la sua passio-ne per il ciclismo, dicendosi «pri-mo tifoso di Alfredo Binda».

In seguito è stato inviato alPresidente il libro «Alfredo Bindacentenario di un mito» curato dalComitato promotore per il cen-

tenario della nascita del Campio-ne. Nel comitato è presente an-che il Comune di Alassio.

L’interessante libro è statopresentato l’11 aprile presso lanostra Biblioteca Civica «R.Deaglio». In calce riproduciamola lettera del Presidente Ciampi,con firma autografa.

A.V.A.

IV edizione GiocasportAcquatico

Presso la Piscina di Alassio, laGE.S.CO. spa, grazie al lavorosvolto dallo staff tecnico, ha or-ganizzato, in collaborazione conil Centro Sportivo Italiano Regio-ne Liguria, la IV^ Edizione delGiocasport Acquatico «Acqua ingioco», rivolto a tutti i bambini eragazzi delle Scuole Elementari

tempo ha mutato il suo contenu-to, ma ha sempre conservato «laprerogativa di sorprendere»:Questa qualità suscita nei bambi-ni grandi e piccoli, quell’interes-se che può agire da «molla» nellarealizzazione della nostra attivitàper il raggiungimento degli obiet-tivi che ci siamo preposti.

della città di Alassio che si è te-nuta dal 24 al 28 marzo.

Il gioco è il principale strumen-to che un animatore sportivo haa disposizione per «arrivare a tut-ti», indistintamente, senza sele-zioni, proponendo stimoli checostituiscano ostacoli superabilida ogni bambino secondo le pro-prie capacità; il gioco quindi per-mette ad ognuno di esprimersi inmodo creativo e originale, nel ri-spetto delle singole capacità edevitando l’emarginazione dei«meno bravi».

Per la IV edizione lo staff tecni-co della Piscina ha ideato i giochitrasformando la Piscina di Alas-sio in un circo.

Perché il Circo?Il Circo rappresenta una picco-

la società che col passare del

Nei vari giochi a tema, nelle va-rie prove e preparazioni di nu-meri, i bambini si educano a qua-lità come l’equilibrio, la forza, laresistenza.

Il circo è fantasia, un bel sogno,un valido spunto per aiutare ibambini a scoprire modi diversidi vivere ed interpretare la vitacon il proprio corpo.

Questa è solo una chiave di let-tura, attraverso la quale si è cer-cato di rileggere il circo e quindidi proporre un’atmosfera, congiochi, percorsi e prove di abilità,da far vivere ai bambini non sol-tanto come momento ludico maanche come momento educati-vo, di vita di gruppo, di collabo-razione con i coetanei e con gliadulti animatori.

Gesco spa

50° Edizione Trofeo Targa D’Oro Città di Alassio

La manifestazione boccisticaorganizzata dalla A.B. Alassinaha raggiunto il mezzo secolo divita è stata vinta dalla Ferrero-Ciriè con Arrigo Caudera, trion-fatore di ben 12 Edizioni, pre-miato con una targa per il suorecord e la sua fedeltà alla garadi Alassio, unitamente a Mario

brare il cinquantenario con ladistribuzione di tremila artisti-che cartoline. Alla premiazioneerano presenti il consigliere alloSport del Comune Fabrizio Calòe le maggiori autorità boccisti-che nazionali e provinciali. Unparticolare ringraziamento alpresidente Adriano Garrone e ai

Suini, Pasquale Bruzzone eCarlo Ballabene. In finale hannosuperato con scioltezza i rivalidella Turbosider.

Un plauso ed un ringrazia-mento all’AmministrazioneComunale che oltre alla fattivacollaborazione ha messo a di-sposizione dei giocatori e delfolto pubblico proveniente datutto il Nord Italia lo StadioComunale, per la sosta della au-tovetture raccogliendo unanimie favorevoli consensi per l’ini-ziativa.

Un grande successo per l’an-nullo filatelico coniato per cele-

soci che hanno volontariamen-te contribuito alla riuscita dellamanifestazione.

Associazione Bocciofila Alassina

L’A.V.A porge le sue felicita-zioni ed i complimenti al Presi-dente A. Garrone, a tutti i Diri-genti ed ai Soci della Ass. Boc-ciofila Alassina per la perfettaorganizzazione di una manife-stazione che ha visto giocare dasabato 9 marzo a domenica 10marzo ben 377 quadrette e 1508giocatori, un ottimo biglietto davisita per la nostra città.

I bambini di Alassio del 2000 hanno, già, attraversato il mondo…

Non si nasce pre-adolescente eneppure si resta tale per sempre.Nel percorso esistenziale dell’uo-mo e della donna quel periodoche va dall’età di 8/9 anni ai 12/13non è solo una tappa. È il tempo divita più importante! Durante que-sto passaggio vitale questi piccolio giovani uomini sentono unagrande brama di crescere, anela-no a divenire ad emanciparsi; ma-nifestano una forte voglia di vive-re che spesso viene fraintesa dagliadulti. Tutti cercano di intromet-tersi nella loro vita, programmarei loro gusti, influenzare le loroidee spesso dimenticando chenon sono più bambini. Che, oltre asaper guidare perfettamente unmotorino, sanno già come fare (espesso lo fanno) a condurreun’autovettura, un’imbarcazione,sanno usare perfettamente un te-lefonino o un PC, partecipano (erischiano di vincere) al Festival diSanremo, sono attivi protagonistidegli «spots» pubblicitari, si dilet-tano, anche nottetempo, con i vi-deogiochi, cliccano con disinvol-tura sul web. Dunque bambinisempre più iper-tecnologici, maanche con sempre meno tempo li-bero da gestire autonomamente.Eppure l’infanzia/pre-adolescen-za è un interstizio vitale dell’esi-stenza umana perché il gioco, peri pre-adolescenti, è la vita stessa;non c’è separazione tra le due co-se, così come non esiste bambinoche non giochi. Eppure l’occupa-zione di questo, piccolo spazio, di«quel benedetto paese» come lochiama Lucignolo, è già comincia-to. C’è, così, il rischio che lo stiledi vita degli adulti si trasmetta im-mancabilmente ai minori alienan-doli dalla loro stessa condizione,per rimandarli ad una dimensioneesistenziale che non è loro pro-pria. Questo nell’attualità è il veropericolo. Stiamo vivendo unarealtà in cui ai bambini-adulti fan-no riscontro, in modo speculare,gli adulti-bambini e questa speci-ficità dei comportamenti suppor-tata dai consumi rende partico-larmente appetibile la cosa. L’uni-ca difesa viene dalla famiglia.Sono i genitori che dopo aver fat-to una scelta precisa di vita devo-no indirizzare i loro figli nei luoghimigliori e più idonei dove opera-no le persone più preparate e dichiara dirittura morale. Vale perla scuola e per lo sport, ma ancheper l’oratorio e la parrocchia.Pericoloso (e questo vale per gliadulti) farsi allettare dalle belle di-vise, dalle sgargianti maglie, e daicappellini colorati, o seguire cie-camente le bandiere, le insegne, ilabari o fidarsi a prima vista discuole, associazioni sportive,

squadre di calcio, pallavolo, pal-lacanestro solo perché specifica-tamente sono dello Stato o, al con-trario, perché sono gestite da cit-tadino, da ente, da un ordine reli-gioso. Per questo la famigliadev’essere sempre presente.L’antico adagio «dimmi con chivai e ti dirò chi sei» continua adavere una valenza primaria se ri-ferito al percorso di crescita e alpercorso della quotidianità soste-nuti, ma, probabilmente, oggi, sipuò coniugare con: «Dimmi conchi sei maturato (o hai studiato),chi è stato il tuo educatore, mae-stro o allenatore e ti dirò dove,nella vita, arriverai». «Il percorsodella quotidianità dei piccoli uo-mini è notevolmente influenzatodalle persone incontrate» (Dall’in-dagine conoscitiva condotta daG.Barletta per l’Assessorato Poli-tiche Educative Scolastiche-Cittàdi Alassio dal titolo: L’essere ra-gazzi ad Alassio). Gli spazi per ilgioco dei pre-adolescenti sembra-no anche da noi inquinati. In unalettera su Specchio dei tempi delquotidiano la Stampa, alcuni gior-ni fa, a firma di un lettore così leg-gevo: «…non portate i vostri picco-li alle partite di calcio, perché nelgiro di 90 minuti, avete rovinato tut-to ciò che insegnanti di scuole ma-terne, elementari ed educatori han-no fatto con sacrificio in anni di la-voro, insegnando loro giochi, fila-strocche a volersi bene e a rispet-tare ed amare il prossimo, rispetta-re le regole civili, proprio il contra-rio di quello che possono impararenel luogo sbagliato». Il non anoni-mo scrittore, cominciava dicen-do, pressappoco, così: «Domeni-ca scorsa sono andato al CampoSportivo a vedere un incontro dicalcio minore… Subito, dopo il fi-schio d’inizio, alcuni dirigenti del-la squadra locale hanno incomin-ciato il solito rituale di frasi e pa-role irripetibili rivolte al direttoredi gara, ai giocatori della squadraavversaria e persino ai giocatoridella propria squadra…» Non ser-vono commenti ulteriori. È giuntoperò il momento delle scelte piùche quello delle riforme. Queste ledevono fare i genitori che vivendola realtà quotidiana in tutte le sueespressioni compresa quella poli-tica, sono i primi a rendersi contodei valori morali ed etnici di ognimembro della Comunità. Prima,però, per portare a termine le loromissioni di educatori, insegnanti,gli adulti demandati, devono, congrande intelligenza, prendere co-scienza del fatto che i bambini del2000 hanno attraversato il mondoprima di aver dai genitori il per-messo di attraversare la strada.

Dante Schivo

«L'ALASSINO» 11Martedì 15 Aprile 2003

LUTTI CITTADINI E NECROLOGI

Alla veneranda età di 92 anni(1911-2003), assistita dai famigliari,il 19 marzo u.s., è mancata ad Alas-sio la Signora Maria Zancanaro, ved.Ciccioni, dopo una lunga vita dedi-cata alla famiglia ed ai figli.

Aveva gestito per lungo tempo,col marito ed i figli il Caffè-Bar«Bista», presso il Molo ed era cono-sciuta ed amata per le sue doti di se-renità e di amabilità. Al figlioGiacomo (Mimmo), nostro Socio efotografo, collaboratore dell’ A.V.A,ai figli Elda e Damiano, giungano lecondoglianze sincere di tuttal’Associazione Vecchia Alassio.

MARIA ZANCANAROVED. CICCIONI

La vita è un libro che non riservaa tutti le stesse pagine, gli stessiscritti, le stesse immagini. È un libroche, nonostante tutto, non si vor-rebbe mai finire di leggere, anche sequalche volta «tenere il segno» sullesue righe non è facile, ma diventadoloroso e pesante. Anche Carlo ciha lasciati; ha lasciato la sua fami-glia, i suoi cari, le sue cose, le suepassioni tutto ciò che ha dato al li-bro della sua vita un colore, anzi tan-ti colori, mille sfumature, mille tonidiversi. Ora l’arcobaleno che brillain cielo è anche il tuo. Che la Luce siacon te.

Alla moglie Vittoria, ai figliEdoardo e Cinzia e familiari tutti, daparte dell’A.V.A. e degli Amici di S.Bernardo, vanno le più sincere esentite condoglianze.

CARLO CASSIANO

La notizia della prematurascomparsa del concittadino SistoPelle ha colpito tutta la città. Lasua è una famiglia alassina cono-sciutissima di abili macellai, digente onesta e laboriosa da moltegenerazioni.

Alla fine degli anni ’60 Sisto en-trò in politica e fu eletto Sindacoper un biennio travagliato, ma du-rante il quale lasciò la sua im-pronta di corretto amministrato-re, di amante sincero della suacittà e di lui si ricordano alcunedecisioni importanti.

Combatté con risolutezza gliabusi edilizi, promosse l’acquistodel Grand Hotel (che poi giacqueper 50 anni), aperse il Corso Euro-pa per snellire la viabilità versoponente e decise l’abbattimentodel vecchio Ospedale per crearel’attuale Piazza Paccini. Forse ledelusioni di non aver raggiunto al-cune altre mete durante il suomandato lo indussero a ritirarsidall’attività pubblica e vivere incampagna, distaccato da ogni ma-nifestazione ufficiale e pubblica.

Ci è sembrato doveroso che an-che l’A.V.A. lo ricordasse così.

Alla moglie Maria Grazia, ai figliAmalia e Nuccio, al fratello Lino efamiglia giungano le condoglianze

SISTO PELLE

Cara ziate ne sei andata in una sola setti-

mana, proprio quando avevi ripresoa camminare meglio, lasciandoci in-creduli di non poterti più vedere.

Manchi molto a noi tutti, in parti-colare a Gabriele che vorrebbe an-cora tenerti compagnia.

ANGIOLINA SCAVIA

La notizia della morte di AldoArmato, nativo di Stellanello, maormai del tutto alassino, il più no-to frantoiano della zona, ha colpi-to l’intera città. Infatti il suo at-trezzato frantoio, in Via Solferino,(alla Fenarina), era ormai diventa-to, grazie soprattutto alle cureprestate da tutta la famiglia, un «ri-trovo» di buongustai e di amantidell’olio genuino; prova ne era daanni, l’ormai celebre «festadell’olio», puntuale ad ogni nuovaannuale spremitura. E, poi, nonmancava mai, accanto alla graziaed alla amabilità di tutti gliArmato, la sua gioviale presenza,pronta a soddisfare ogni richiestaed ogni esigenza dei curiosi, degliamici e degli appassionati che algrande Maestro dell’olio chiede-vano notizie, ragguagli e partico-lari «succosi» di ogni genere.

Alla moglie, Signora Laura, allafiglia Alessandra col marito Gior-dano, ai fratelli Pia e Leandrogiunga il cordoglio di tutta l’Asso-ciazione Vecchia Alassio e degli«Amici di San Bernardo».

•••Caro papà,sei stato un uomo «all’antica»,

hai sempre creduto nei valori fon-damentali della vita: la famiglia, illavoro, il rispetto per gli altri.

Con pazienza e somma tenaciahai costruito giorno dopo giornola tua piccola azienda il tuo fran-toio, a cui hai dedicato le tue for-ze ed il tuo amore. Manterremo vi-va la stima che la gente ha avutoper la tua professionalità ed one-stà. La tua presenza costante èstata per noi un porto sicuro ed ilricordo del tuo affetto ci accom-pagnerà ogni giorno. Dal mondoin cui sei guardaci ed aiutaci comesempre.

Ti vogliamo bene.

Tua moglie e tua figlia

ALDO ARMATO(DU RE)

Abbiamo costantemente negli oc-chi l’immagine del tuo viso, disteso,sereno, immerso nel sonno del ripo-so eterno: il riposo del giusto.

Hai concluso la tua lunga vita ter-rena per ricongiungerti col tuo ama-to Piero, ma lasciando in noi un vuo-to incolmabile.

Grazie, mamma, per quello cheabbiamo rappresentato per te e tuper noi. Grazie per la tua tenerezzae l’amore senza limiti che ci hai do-nato, mamma, per l’esempio che cihai dato per averci insegnato ad ap-prezzare i valori della vita, soprat-tutto quello dell’amore.

Ci rimane di te un ricordo dolcis-simo che ci accompagnerà fino algiorno in cui ci ritroveremo gioiosa-mente tutti insieme.

Renata e Gisella

A loro ed alla famiglia giungano lepiù sentite condoglianze dell’A.V.A.

MARIA MAGGIORANOVED. ROSSI

È mancato nei giorni scorsi, dopobreve malattia, Gigin Pelle, vecchiafigura di Mogliese e conosciutissi-mo anche in Alassio, avendo gestitoper moltissimi anni, assieme allamoglie, signora Ines, l’emporio «LaProvvida».

Lavoratore eccellente, non di-sdegnava ancora, malgrado l’età, diaccudire al suo «orto», cui si dedi-cava con impegno e passione.

Fu esempio di onestà professio-nale e di vivo attaccamento alla fa-miglia, nella quale la sua dipartita la-scia un grande vuoto e un profondorimpianto.

Alla moglie Ines, alla figlia Gianna,al genero Alfio, ai diletti nipotiniFrancesco ed Emanuele, nonché aiparenti tutti, vadano le più sincerecondoglianze dell’A.V.A.

LUIGI PELLE

A soli dieci giorni dal suo memo-rabile compleanno «100 anni» lanonna Anita (Anna Pastorino vedo-va Giardini) il giorno 18 marzo ci halasciato.

Quasi un traguardo voluto o pro-grammato a conferma di un carat-tere caparbio, deciso, con una vo-lontà e grinta inimitabili.

Attoniti come attoniti lascia lacruda realtà della morte, anche sedi una madre centenaria, ci aiutal’immagine dettata dalla fede chevede nonna Anita al fiancodell’amato marito nonno Giuseppee del compianto figlio Ubaldo, chesorridono per essere nuovamenteinsieme.

Un bacio ed un ciao a tutti i suoicari

L’A.V.A. porge ai figli Luciana eAldo, al nipote Gianni Giardini (no-stro consigliere) ed ai parenti tuttile più sentite condoglianze.

ANNA PASTORINO(ANITA)

VED. GIARDINI

AnniversarioMICHELE ALTAMURA

1997 - 2003

Nel 6° Anniversario della tuascomparsa ti ricordiamo con tan-to amore.

I tuoi famigliari.

•••4° Anniversario

18 aprile 1999-18 aprile 2003Abbraccio il «nostro» mare

con lo sguardo, fortissimi ricordi inondano

la mia mente.S’infrangono senza raggiungere

il traguardoperché la nostalgia irrompe,

prepotentemente.

Abbraccio il sole rosso fuocoall’orizzonte

come insieme spesso l’abbiamoammirato.

Ora un bagliore triste e velatoho di fronte,

la nostalgia frange la sua luce, rimane oscurato.

Abbraccio la tua lettera da fidanzati,

il cuore batte forte come allora.Speranze, gioie,

incontri da innamorati….La nostalgia cresce parola

per parola.

Abbraccio una nuvola che vola ver-so l’infinito.

Un attimo è circoscritta, disponibile.

Ma nel parlarle su è già dissolta Vince la nostalgia: sei irragiungibile.

Abbraccio il «nostro» nipotinoNato il giorno della tua dipartita.

E finalmente s’accende un lumino

che alla nostalgia come vorresti tu

fa cedere il passo alla vita.

U.W.

sincere dell’Ass. Vecchia Alassioe di tanti, tanti Soci che gli vollerobene e lo ebbero amico.

Caro Alassino,vorremmo con queste poche

parole ringraziare tutte le perso-ne che, partecipando al nostro do-lore, sono state la migliore testi-monianza del buon ricordo lascia-to in città dal nostro caro Sisto.

Profondamente commossi, Viabbracciamo tutti idealmente.

Famiglia Pelle

AIRALDI Emanuele anni 81ALLEMANO Felice anni 78ARMATO Aldo anni 73BERGAMI Paolo anni 73CASSIANO Carlo anni 61DAGNA Giuseppina anni 87DE FAVERI Antonio anni 80ERCA Giovanni anni 55

Eri nata in Barusso prima figlia diGigetta e Giacumin, con i tuoi fratel-li Gianni e Anna Maria formavateuna bella famiglia. Scomparso pre-sto tuo marito, hai riversato il tuo af-fetto su di noi; continua anche cosìdal Cielo, specialmente in questaPasqua, che avrà un posto vuoto altavolo della festa ma ancora tuttopieno del tuo ricordo.

Tua nipote Vilma

L’A.V.A. esprime le sue più senti-te condoglianze alla famiglia.

FILOMENO Teresa anni 89MAGGIORANO Anna anni 100SACCO Maria anni 82SCARPATI Masina anni 69TIRABOSCHI Jacqueline anni 69TORTELLI Arnaldo anni 71VIVALDI Silvio anni 81

L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condo-glianze ai loro familiari.

MESE DI MARZO 2003

BBIIBBLLIIOOTTEECCAA CCIIVVIICCAA ““RR.. DDEEAAGGLLIIOO””

PPPPrrrrooooiiiieeeezzzz iiiioooonnnneeee vvvv iiiiddddeeeeooooccccaaaassss sssseeeetttt ttttaaaa oooorrrrnnnniiii ttttoooolllloooogggg iiii ccccaaaaddii FFrraannccoo IIeebboollee

2299 aapprriillee 22000033 -- oorree 2211,,0000

PPrreesseennttaannoo:: SS..BB.. PPeezzzzuuoolloo ee TT.. SScchhiivvoo

«L'ALASSINO»12 Martedì 15 Aprile 2003

Fauna di AlassioPEPPOLA

(Fringilla montifringilla) – «Franguéllu corsegu»

Associato all'USPIUnione Stampa

Periodica Italiana

DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.

RESPONS.: Fausto Buffarello

EDITORE: A.V.A.TIPOLITOGRAFIA: F.lli StallaViale Martiri della Libertà, 30-40Tel. 0182 50.412/3 - AlbengaTelefax 0182 50.412

REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.di Savona n. 149 del 30-5-1962

ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975(già R.N.S. n. 9806)LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11

Foto della testata: Studio Gioberti

Le opinioni espressenegli articoli firmati im-pegnano unicamentela responsabilità dei ri-spettivi Autori.La Redazione si riservala facoltà di pubblicareo meno gli articoli chele pervengono e di ap-portare correzioni e ta-gli agli articoli stessi,firmati o non firmati;nessun manoscritto sirestituisce.

Ancora oggi qui la gente anzianacrede che una donna in menopau-sa sia soggetta agli attacchi della«matrisse» che le provoca nausee,emicranie, capogiri, crisi di tristez-za e altri disturbi passeggeri nonben classificati. In passato c’era undetto che affermava che «A matris-se aççidentò – a rende a donna in-manegò» e c’era credenza che l’ori-gine di questa antipatica disfunzio-ne si dovesse attribuire all’appara-to sessuale femminile che comelegge di natura, come ogni cosa, haun suo inizio e una sua fine.

Nelle antipatiche crisi la pazien-te era obbligata a mettersi a letto inattesa del ritorno alla normalità.Come calmante la maggior parte

delle donne si raccomandava agliinfusi di camomilla. Nel caso di do-lori al capo era utile passare sullafronte pezze bagnate con acquafredda.

Una discutibile usanza era alloraquella che riteneva fosse un tocca-sana una piccola alga di mare dellafamiglia delle redoficee che vegetain mare sugli scogli sommersi.Questa alga era conosciuta inAlassio col nome di «cullarina». Sebollita in piccole dosi dava un utileinfuso.

Oggi la scienza farmacologica haarchiviato tutte queste strane con-vinzioni e ha creato rimedi molto emolto più validi e reali.

Pessö

Strane terapie dei nonniLa Matrisse e la Cullarina

Questo fringillide era comuneda noi in autunno. Oggi la sua pre-senza non è più numerosa.

Sverna da noi in boschi, parchi,giardini e campi anche in stormi.

Ha un distinto groppone bian-co, il dorso nero con barraturebianche sulle ali. I suoi stormierano misti con quelli del frin-guello e, negli anni di invasione,comprendevano migliaia diesemplari.

È granivoro ma si nutre sul ter-reno anche di insetti.

Ha un canto a ripetizione mo-

notona con versi simili a quellidel verdone con l’aggiunta di un«gèèè-gneee-gnèèè».

Il richiamo di volo è un nasale«cièk-cièk-cièk». Anche se nel ter-mine dialettale si dice che sia ori-ginario dell’Isola di Napoleone inquell’isola questo volatile non loconoscono.

Nidifica al nord.Nei tempi quando l’uccellagio-

ne era permessa la sua cattura au-mentava non di poco il carnieredell’uccellatore.

Pessö

Gli articoli e le letteredevono pervenire alla

Redazione entro lafine di ogni mese per la

pubblicazione ne«L'Alassino»

del mese successivo.A.V.A.

Peppola (femmina). (FOTO FRANCO IEBOLE)

F. Branco e C. Manini in sala stampa.

Il palcoscenico del Festival.

LAUREE DOC

Il 13 marzo scorso, presso l’Uni-versità di Genova, si è laureataDottore in Architettura

Simona Maggidiscutendo la tesi: «Un contenito-

re per eventi ad Alassio», relatore ilCh.mo Prof. Arch. Donatella Spado-lini.

Il 28 dello stesso mese la sorellaAnnamaria Maggi Luison

si è laureata Dottore in Scienze

Motorie, discutendo la tesi: «L’orga-nizzazione di manifestazioni sporti-ve da parte di un circolo nautico»,relatore il Ch.mo Prof. Carlo Rusca.

Una casa… due lauree. È difficiletrovare le parole adatte per «cele-brare» un avvenimento così felice einsolito… Ma l’Associazione Vec-chia Alassio… ci prova, sia con leneo Dottoresse, sia con il Coman-dante Emilio (nostro Socio) e laSignora Minuccia.

Franco Branco d.j. e l’Alassino al Festival di Sanremo

L’Alassino al Festival di Sanre-mo, è proprio un grande avveni-mento sia per il giornale che per ilettori.

Ancora un Festival ad altissimatecnologia. E non solo per le ri-prese audio e video delle cinqueserate della rassegna sanremese,ma per tutti gli eventi della setti-mana del Festival. Ancora un pro-tagonista la tecnologia digitale:una piattaforma con mezzi di ri-

giornalisti accreditati della cartastampata, fotoreporter e tv priva-te e estere.

La voglia di guardare e di tro-vare la novità musicale, il cantan-te con la voce più suadente. giàquesto è il Festival, la continuaprocacciazione di talenti. Ma an-che le polemiche non devonomancare; infatti non c’è Festivaldi Sanremo senza polemiche.

Vince Alexia con «Per dire di

presa tutto digitale il cui cuorebatte in decine di computerdell’ultima generazione. La sce-nografia è di Gaetano Castelli, laregia di Gino Landi.

2500 rose, 3000 papaveri, 2500bocche di leone, 3000 garofani equasi 200 chili di mimosa sonoquesti i numeri dei fiori che han-no abbellito il palco dell’Aristondel Festival. Circa 11.500.000 ditelespettatori a sera: sono questii numeri degli ascolti medi dellecinque serate del Festival e dietroqueste cifre le polemiche scorro-no a fiumi, sì, fiumi di parole e dicanzoni. Ma attenzione, in una in-tervista tra noi e il mitico RegistaGino Landi è emerso che circa11.000.000 di spettatori, per i tem-pi che corrono, sono un ottimo ri-sultato; si sa in tv ora non c’è gras-so che cola per nessuno.

Durante le cinque serate le can-zoni scorrono insieme ai cantantied a immagini graffianti e com-menti in tempo reale dalla SalaStampa Ufficiale con oltre 1000

no», ma tra i giovani amanti delladisco scorre un nome: gli Eiffel 65con il mitico Gabry Ponte il D.J.che tutto quello che tocca tra-sforma in oro, proprio come noi.

L’Alassino ha raccolto conside-razioni, interviste, mugugni e na-turalmente un reportage fotogra-fico di grande riguardo e profes-sionalità, uno staff composto daoltre otto persone coordinate dalsottoscritto Franco Branco. Unringraziamento quindi va a tuttiquelli che hanno collaborato conil giornale in modo particolare aMichela Branco e Cristina Maninie Tonino Manzi responsabile SalaStampa Festival. La Città del mu-retto nella Sala Stampa più musi-cale del mondo. Dimenticavo undieci e lode a Gino Landi. Un me-ritato ringraziamento va anche a«Casa del Disco» di Alassio per ilsupporto tecnico.

Franco Branco d.j. - Cristina ManiniPowered by la Casa del Disco

Alassio

MeteorologiaAlassinaa cura dell'Osservatorio Don Bosco

MARZO 2003

Il mese di marzo ci obbliga sempre a con-siderazioni «astronomiche», sorprendenti equasi incredibili: la regolarità dell’alternarsi

delle stagioni, nonostante la complessità della meccanica ce-leste.

La meteorologia ci comunica con instancabile e monotonaperiodicità che in marzo inizia la Primavera (il 21 marzo ore 1e 50 secondi), ma non intende, tutte le volte, riproporci l’in-credibile e - quasi - fantasioso comportamento del nostro si-stema solare. Facciamo qualche tentativo di calcolo: l’alter-narsi delle stagioni - con tanta regolarità - è dovuto all’inclina-zione dell’asse terrestre (~ 23° 261), che consente di presenta-re gli emisferi boreale e australe più o meno inclinati rispettoai raggi solari nell’arco di 365 giorni 5 ore 48 primi e 46 secon-di, tempo impiegato dal nostro Pianeta a fare un giro attornoal Sole con una velocità di circa… 30 km ogni secondo! Non ba-sta! Siamo obbligati a passeggiare negli spazi intersiderali conil Sole che si muove a circa 250 km ogni secondo percorrendouna momentanea traiettoria circolare attorno al centro dellanostra Galassia. Questa traiettoria non può proprio essere cir-colare perché il Sole ci trascina anche verso l’Apice Solare(punto ben individuato dalle coordinate ascensione retta e de-clinazione) a una velocità di 19,3 km ogni secondo! Possiamogià renderci conto che è impossibile tracciare il vero percorsoche il nostro povero pianeta descrive nello spazio, e ancorapiù impossibile esprimere la velocità con cui vaghiamo nell’im-mensità. Eppure tutto è così preciso e regolare da consentircidi trascurare queste «particolarità ininfluenti» sulla nostraquotidianità. Forse è meglio così! Se ci pensassimo anche soloun pochino di più rischieremmo di sentirci troppo piccoli; equesto potrebbe anche dispiacerci.

Continueremo quindi ogni anno a ripetere che in marzo esettembre si verificano gli equinozi, e che in giugno e dicem-bre abbiamo i solstizi, senza indagare sui contorti e intricatisentieri che percorriamo.

E per marzo 2003 ecco la sintesi meteorologica:Pressione: media mensile: 764,3 mmHg;medie decadiche: 763,0 mmHg nella prima; 766,9 mmHg nel-

la seconda; 763,2 mmHg nella terza.Temperatura: media mensile: 13,1°C; medie decadali: 12,7°C

nella prima; 12,9°C nella seconda; 13,7°C nella terza. Minimaassoluta del mese: 6,8°C il giorno 24 alle ore 6.

Umidità: media mensile: 62%; 66%; 57% e 64% sono, nell’or-dine, le medie decadali.

Precipitazioni: 5,0 millimetri in tutto il mese e raccoltinell’unica precipitazione del giorno 15 (notte e primo mattino).

Giorni sereni: 20;Giorni coperti: 2 (ma con 3-4 decimi di eliofania. Possiamo

quindi dire che non vi sono stati giorni senza almeno qualcheraggio di sole).

Eliofania: 218,7 ore di limpido sole con una media giornalie-ra di 7,1 ore (7,0 ore è la media giornaliera di marzo del 2002).

Incominciata bene quindi questa primavera; forse incomin-ciata «troppo» bene, alimentando qualche illusione, che, so-vente si trasforma in spiacevole delusione. La storiella dellestagioni e del lupo la conosciamo bene tutti!

Il Direttore dell’OsservatorioDon Natale Tedoldi

Doppie felicitazioni