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LA STAMPA LA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 SABATO 28 OTTOBRE 2017 & ANNO 151 N. 298 & 1,50  IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it NA CA CT MI RM LV XN La Protezione civile: impossibile dire quando finirà Bruciano i boschi Una nube oscura il cielo di Torino Ora è emergenza inquinamento: polveri 9 volte superiori al limite SCROSATI: IL NUOVO TG La rivoluzione delle news di Sky “Salto nel futuro” Alberto Infelise A PAGINA 29 9 771122 176003 71028 La Storia Universale Disney. LA PIÙ DIVERTENTE STORIA DEL MONDO MAI RACCONTATA. A SOLO 1,90 IN PIU. DAL 30 OTTOBRE IL 1 ° VOLUME “I PALEOPAPERI” u L’altro giorno un uomo di Bologna ha denunciato il Co- mune perché gli universitari in strada fanno chiasso, e casa sua s’è deprezzata. C’è chi cause del genere le ha vinte. Una donna di Domodossola l’ha intentata al suo Co- mune perché era caduta dalle scale di un condominio, e pure la moglie di un sindaco del Brindisino morto al lavo- ro, nonostante fosse in ferie, e dunque in un certo senso ha intentato causa al marito morto. È sempre colpa dello Stato. Avete un figlio seminazista da curva? Colpa della scuola che non l’ha educato bene. L’aria è sporca? Colpa dell’amministrazione che non ha bucato le gomme delle auto. Wanna Marchi vi ha promesso l’amore con infusi di rospo? Colpa di chi non l’ha arrestata per tempo. Un tizio di Vallo della Lucania ha portato lo Stato in tribunale (che gli ha dato ragione!) perché aveva scialacquato una fortu- na al Gratta e vinci, e nessuno l’aveva avvertito che gratti sempre e non vinci quasi mai. Lo Stato deve pensare a tutto: trovarci casa, lavoro, darci prosperità e benessere. Lo straordinario è che solo 6 italiani su 100 hanno fiducia nei partiti (ricerca Demos), 11 nel Parlamento, 20 nel go- verno. Nessuna fiducia e totale affidamento. Si moltipli- cano studi e convegni per dare contorno giuridico a nuovi diritti: al sesso, al sentimento, alla bellezza («anche i po- veri hanno diritto a essere belli», ha gridato un chirurgo estetico). Del resto lo scriveva Giuseppe Prezzolini 96 an- ni fa: «L’italiano non dice mai bene del governo, però si lagna perché il governo non pensa a tutto». c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il diritto alla lagna Buongiorno MATTIA FELTRI LE STORIE Federico Callegaro A PAGINA 20 Con i mini-motori addio rifiuti spaziali L’INCHIESTA Ferrigo e Russo ALLE PAGINE 14 E 15 BARCELLONA VOTA L’INDIPENDENZA, MADRID ORDINA LA CHIUSURA DEL PARLAMENTO Il pugno di Rajoy sulla Catalogna LUISS GENE/AFP PHOTO Il popolo catalano in festa subito dopo la proclamazione dell’indipendenza Bresolin e Olivo PAG. 6-7 È L’ACQUA IL BENE STRATEGICO MARIO TOZZI S appiamo che le condizio- ni meteorologiche parti- colari di questo ottobre 2017 hanno contribuito in ma- niera fondamentale al ripe- tersi e al propagarsi degli in- cendi. E ormai conosciamo il ruolo cruciale che il cambia- mento climatico gioca nell’in- nescare e far perdurare con- dizioni favorevoli ai roghi. Ma, se vogliamo comprende- re le ragioni di questo feno- meno, che sta rovinando il Piemonte e che rischia di in- teressare tutta Italia, convie- ne scendere a terra, e magari anche sotto. Se è ormai chiaro che la drammatica diminuzione del- le precipitazioni provoca la siccità superficiale, bisogna tener conto di un’altra siccità, ben più grave: quella delle fal- de sotterranee, le vere spu- gne geologiche da cui dipende la salute degli ecosistemi ve- getali e animali. Una falda de- pauperata o depressa sotto i suoi limiti di ricarica usuali rende più secchi boschi e pia- nure e appassisce complessi- vamente il verde su tutto il territorio. E qui non conta più soltanto la mancanza di piog- ge, ma anche il consumo esa- gerato e lo spreco di acqua. CONTINUA A PAGINA 4 * Lo smog. Una cappa av- volge Torino che ha deciso di non bloccare i veicoli diesel più inquinanti. La scelta arriva al culmine di alcune giornate con livelli di polvere sottili altissime. Tra giovedì sera e venerdì mattina le centraline Arpa hanno rilevato valori di Pm10 superiori nove volte al limite. * I roghi. Incendi devastanti in tutto il Piemonte. Ieri è stato il giorno peggiore, con la Val di Susa in piena emergenza e intere frazio- ni evacuate. Alimentate dal vento, che ha soffiato fi- no a 137 chilometri all’ora in alta quota, le fiamme hanno distrutto oltre due- mila ettari di pinete, bo- schi e pascoli. La Protezio- ne civile: impossibile fare previsioni. Amabile, Poletto, Rossi e Zancan DA PAGINA 2 A PAGINA 4 CARTELLONE D’Avenia, l’arte e l’amore Il nuovo viaggio dello scrittore insegnante Sara Ricotta Voza IN TUTTOLIBRI Valentina Bellè musa dei Taviani cercando Fenoglio più intimo Fulvia Caprara A PAGINA 35 Guccini: “Chiudo con la musica” Ecco i vecchi concerti all’Ostaria delle Dame Elisabetta Pagani A PAGINA 34 Mattarella non firma la legge sulle mine anti-uomo: tutelava le banche. Sì a Visco, sgarbo Pd S&P promuove l’Italia dopo 15 anni n L’agenzia di rating Standard & Poor’s promuove l’Italia dopo 15 anni. Il Quirinale non firma la legge sulle mine anti-uomo: c’era una sanatoria per gli istituti di credito. Sul sì a Visco lo sgarbo dei renziani: in 4 disertano il Consiglio dei ministri. Bertini,  Carugati e Grignetti ALLE PAG. 8 E 9 I dubbi di Ford e Kissinger sul compromesso storico Mastrolilli e Semprini  A PAGINA 13 DOCUMENTI SEGRETI Alle 3 di stanotte INDIETRO DI UN’ORA entra in vigore l’ora solare. Ricordatevi di mettere le lancette dell’orologio Quando vince la nostalgia del passato MARTA DASSÙ A PAGINA 25 Cannabis boom ma mancano scorte per le terapie Filippo Massara A PAGINA 20 Dalle scarpe nascono fiabe

Ferrigo e Russo ALLE PAGINE 14 E 15 Filippo Massara LA … · lastampa quotidiano fondato nel 1867 la stampa quotidiano fondato nel 1867 sabato 28 ottobre 2017 & anno 151 n. 298 &

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Page 1: Ferrigo e Russo ALLE PAGINE 14 E 15 Filippo Massara LA … · lastampa quotidiano fondato nel 1867 la stampa quotidiano fondato nel 1867 sabato 28 ottobre 2017 & anno 151 n. 298 &

LA STAMPAQUOTIDIANO FONDATO NEL 1867

LA STAMPAQUOTIDIANO FONDATO NEL 1867

SABATO  28  OTTOBRE  2017 & ANNO  151  N.  298 & 1,50 €  IN  ITALIA  (PREZZI  PROMOZIONALI  ED  ESTERO  IN  ULTIMA)  SPEDIZIONE  ABB.  POSTALE  ­  D.L.  353/03  (CONV.  IN  L.  27/02/04)  ART.  1  COMMA  1,  DCB  ­  TO  www.lastampa.it

NA CA CT MI RM LV XN

La Protezione civile: impossibile dire quando finirà

Bruciano i boschiUna nube oscurail cielo di TorinoOra è emergenza inquinamento:polveri 9 volte superiori al limite

SCROSATI: IL NUOVO TG

La rivoluzionedelle news di Sky“Salto nel futuro”

Alberto Infelise A PAGINA 29

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uL’altro giorno un uomo di Bologna ha denunciato il Co-mune perché gli universitari in strada fanno chiasso, ecasa sua s’è deprezzata. C’è chi cause del genere le havinte. Una donna di Domodossola l’ha intentata al suo Co-mune perché era caduta dalle scale di un condominio, epure la moglie di un sindaco del Brindisino morto al lavo-ro, nonostante fosse in ferie, e dunque in un certo sensoha intentato causa al marito morto. È sempre colpa delloStato. Avete un figlio seminazista da curva? Colpa dellascuola che non l’ha educato bene. L’aria è sporca? Colpadell’amministrazione che non ha bucato le gomme delleauto. Wanna Marchi vi ha promesso l’amore con infusi dirospo? Colpa di chi non l’ha arrestata per tempo. Un tiziodi Vallo della Lucania ha portato lo Stato in tribunale (che

gli ha dato ragione!) perché aveva scialacquato una fortu-na al Gratta e vinci, e nessuno l’aveva avvertito che grattisempre e non vinci quasi mai. Lo Stato deve pensare atutto: trovarci casa, lavoro, darci prosperità e benessere.Lo straordinario è che solo 6 italiani su 100 hanno fiducianei partiti (ricerca Demos), 11 nel Parlamento, 20 nel go-verno. Nessuna fiducia e totale affidamento. Si moltipli-cano studi e convegni per dare contorno giuridico a nuovidiritti: al sesso, al sentimento, alla bellezza («anche i po-veri hanno diritto a essere belli», ha gridato un chirurgoestetico). Del resto lo scriveva Giuseppe Prezzolini 96 an-ni fa: «L’italiano non dice mai bene del governo, però silagna perché il governo non pensa a tutto».

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Il diritto alla lagnaBuongiornoMATTIA FELTRI

LE STORIE

Federico Callegaro A PAGINA 20

Con i mini­motoriaddio rifiuti spaziali

L’INCHIESTA

Ferrigo e Russo ALLE PAGINE 14 E 15

BARCELLONA VOTA L’INDIPENDENZA, MADRID ORDINA LA CHIUSURA DEL PARLAMENTO

Il pugno di Rajoy sulla Catalogna

LUISS GENE/AFP PHOTO

Il popolo catalano in festa subito dopo la proclamazione dell’indipendenza Bresolin e Olivo PAG. 6­7

È L’ACQUAIL BENE

STRATEGICOMARIO TOZZI

Sappiamo che le condizio-ni meteorologiche parti-colari di questo ottobre

2017 hanno contribuito in ma-niera fondamentale al ripe-tersi e al propagarsi degli in-cendi. E ormai conosciamo ilruolo cruciale che il cambia-mento climatico gioca nell’in-nescare e far perdurare con-dizioni favorevoli ai roghi. Ma, se vogliamo comprende-re le ragioni di questo feno-meno, che sta rovinando il Piemonte e che rischia di in-teressare tutta Italia, convie-ne scendere a terra, e magarianche sotto.

Se è ormai chiaro che ladrammatica diminuzione del-le precipitazioni provoca la siccità superficiale, bisogna tener conto di un’altra siccità,ben più grave: quella delle fal-de sotterranee, le vere spu-gne geologiche da cui dipendela salute degli ecosistemi ve-getali e animali. Una falda de-pauperata o depressa sotto i suoi limiti di ricarica usualirende più secchi boschi e pia-nure e appassisce complessi-vamente il verde su tutto ilterritorio. E qui non conta piùsoltanto la mancanza di piog-ge, ma anche il consumo esa-gerato e lo spreco di acqua.

CONTINUA A PAGINA 4

* Lo smog. Una cappa av-volge Torino che ha decisodi non bloccare i veicolidiesel più inquinanti. Lascelta arriva al culmine dialcune giornate con livellidi polvere sottili altissime.Tra giovedì sera e venerdìmattina le centraline Arpahanno rilevato valori diPm10 superiori nove volteal limite.

* I roghi. Incendi devastantiin tutto il Piemonte. Ieri èstato il giorno peggiore,con la Val di Susa in pienaemergenza e intere frazio-ni evacuate. Alimentatedal vento, che ha soffiato fi-no a 137 chilometri all’orain alta quota, le fiammehanno distrutto oltre due-mila ettari di pinete, bo-schi e pascoli. La Protezio-ne civile: impossibile fareprevisioni.

Amabile, Poletto, Rossi e ZancanDA PAGINA 2 A PAGINA 4

CARTELLONE

D’Avenia,l’arte e l’amoreIl nuovo viaggiodello scrittoreinsegnante

Sara Ricotta Voza IN TUTTOLIBRI

ValentinaBellè musadei TavianicercandoFenogliopiùintimo

Fulvia Caprara A PAGINA 35

Guccini: “Chiudocon la musica”Ecco i vecchiconcertiall’Ostariadelle Dame

Elisabetta Pagani A PAGINA 34

Mattarella non firma la legge sulle mine anti­uomo: tutelava le banche. Sì a Visco, sgarbo Pd

S&P promuove l’Italia dopo 15 anninL’agenzia di rating Standard& Poor’s promuove l’Italia dopo 15 anni. Il Quirinale non firma la legge sulle mine anti-uomo: c’erauna sanatoria per gli istituti di credito. Sul sì a Visco lo sgarbo dei renziani: in 4 disertano il Consiglio dei ministri. Bertini,   Carugati e Grignetti ALLE PAG. 8 E 9

I dubbi di Ford e Kissinger sul compromesso storico

Mastrolilli e Semprini A PAGINA 13

DOCUMENTI SEGRETI Alle 3 di stanotte

INDIETRO DIUN’ORA

entra in vigore l’orasolare. Ricordatevi

di metterele lancette

dell’orologio

Quando vince la nostalgia del passatoMARTA DASSÙ A PAGINA 25

Cannabis boomma mancano scorteper le terapie

Filippo Massara A PAGINA 20

Dalle scarpenascono fiabe

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LA STAMPASABATO 28 OTTOBRE 2017 .I

L’amore salva?Ho viaggiato, per trovare la risposta, in ogni

angolo dell’aldiquà. Ho indagato il grande e ilpiccolo, la stella e la pietra, la luna e la formica, la nuvo-la e la foglia, ho visto dove ciascuna s’aggrappa per re-sistere: nessuna aveva la risposta totale, ma ognunaera un filo del racconto, perché tutte le cose, di atomi edi cellule, se le ascolti bene sono un’unica storia.

Ho percorso le città e indagato i pensieri di chi leabita. Ho interrogato gli uomini, voci – intonate nonsempre – di questa polifonia del mondo.

L’amore salva?Anche loro hanno balbettato risposte incomplete,

erano troppo impegnati a fermare il tempo con i ragio-namenti piuttosto che ad accettare la sua inafferrabile natura, indaffarati a costruire dimore spaziose e incrol-

ALESSANDRO D’AVENIAAlessandro D’Avenia, quarant’anni, dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo.Ha pubblicato, con Mondadorii romanzi: «Bianca come il latte, rossa come il sangue» (2010, da cui l’omonimo film di Giacomo Campiotti), «Cose che nessuno sa» (2011), «Ciò che inferno non è» (2014, premio speciale del presidente nell’ambito del premio Mondello) e «L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita», bestseller da 50 settimane. Dal testo, l’autore ha tratto un racconto teatrale con la regia di Gabriele Vacis che ha girato l’Italia con enorme successo. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.

L’autore

Alessandro D’Avenia«Ogni storia

è una storia d’amore»Mondadori

pp. 324, € 20

L’AMORE SALVA? IL NUOVO «VIAGGIO» DELL’INSEGNANTE­SCRITTORE

“Le donne di artisti e scrittori non vivono felici e contente”Da Zelda Fitzgerald all’Amalia Guglielminetti di Gozzanoun manuale d’intelligenza affettiva in 36 coppie “geniali” 

Non segue la corrente,mai, eppure ogni suolibro è stato un caso

letterario, un successo nonannunciato. Fin dall’inizio,quando ha scritto di leuce-mia in un romanzo sugliadolescenti e ne hanno fattosubito un film; e, più di re-cente, quando ha propostoalla casa editrice una suaidea su Leopardi ed è natoun bestseller e insieme unospettacolo che ha riempito iteatri. Così, ora ci si chiedecon che cosa AlessandroD’Avenia spiazzerà lettori eclassifiche. Stavolta, vien dadire, va sul sicuro, c’è la pa-rola «amore» nel titolo (Ognistoria è una storia d’amore).Ma il libro è tutt’altro che fa-cile da classificare. Non è unromanzo, non è un saggio,sono 36 storie d’amore didonne che hanno avuto lagrazia e il tormento di stareaccanto a grandi artisti; pertutta la vita o per un pezzosolo, a intermittenza o an-che pochissimo. Poeti, ro-manzieri, pittori, scultori,musicisti, filosofi. Da Dosto-evskij a Foster Wallace, daKeats a Pavese, Tolkien, Ro-din, Modigliani, Kierke-gaard. E non sono mai rose efiori. Anna Magdalena Bachinvecchia felice ma in mise-ria, finendo in una fossa co-mune, Zelda Fitzgerald conglaciale humour spiffera almondo che per il compagno«il plagio comincia in casapropria»; Caitlin Macnama-ra sul marito Dylan Thomas

ci va più diretta: «La verità èche era un gran bastardo».

C’è poi una coppia scono-sciuta il cui amore ha resisti-to al campo di concentra-mento e momenti di storia fa-miliare dell’autore. A legarletutte, il fil rouge («cucito»sulla copertina) della storiadella storie, il mito di Orfeo eEuridice, qui nella versione di Ovidio in latino e traduzio-ne a fronte. Se si aggiungeche sono 324 pagine con unadomanda iniziale impegnati- CONTINUA A PAGINA II

SARA RICOTTA VOZA

Il prologo del libro

ALBERTO RAMELLA

numero 2069 . anno XLIII . sabato 28 ottobre 2017

«Quest’opera serveanche a tirare i poetigiù dal cielo in cui li abbiamo messi: sono esseri come noi»

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va - L’amore salva? - ce n’è ab-bastanza per definirla un’ope-razione editoriale audace. Dicerto è un libro che farà venirevoglia di leggere altri libri.

Sono storie di donne di carne,ma a tenerle insieme è un mito.Perché?

«Nei miei libri faccio sempreun braccio di ferro con unclassico, che sia Omero, Dan-te, Petrarca, Leopardi. Quil’ispirazione remota risale al-le Heroides di Ovidio, eroineche hanno amato grandi per-sonaggi; la cornice narrativaperò è la storia di Orfeo nelleMetamorfosi, che ripulisce ilcampo dalle incrostazionidell’amore romantico, perchélei muore proprio il giornodelle nozze e ribalta il “visse-ro felici e contenti”».

L’amore  romantico  esce  mal­concio dal libro, e anche i suoivati…

«C’è una polarizzazione.L’amore romantico porta apensare che ci sarà un princi-pe o una principessa-mammache soddisferanno tutte le ne-cessità. Questo polo ne generaun altro uguale e contrarioche è quello dell’amore cinico.Mentre nel primo l’altro di-venta un dio, nel secondo il diosono io. Gli effetti sono glistessi: il disamore, cioè l’amo-re non salva. Quanto ai poeti,questo libro serve anche a ti-rarli giù dal cielo in cui li ab-biamo messi, sono uomini edonne come noi».

L’amore si impara e si insegna?In questo libro ci sono storie eanche parti più filosofiche. L’hascritto un po’ come educazionesentimentale per i suoi studen­ti?

«Ci prepariamo in ogni ambi-to, studiando, informandoci,e invece sull’amore improvvi-siamo, quando si tratta del-l’ambito in cui, oggi più chemai, acquisire l’intelligenzadel cuore. Il divorzio tra te-sta e cuore genera cuori fred-di e teste calde, mentre noiper essere felici dobbiamotrovare armonia di cuore etesta: cuori caldi e teste fred-de. L’analfabetismo è affetti-vo prima che cognitivo e haconseguenze devastanti sullafelicità di questi futuri adulti,lo vedo da anni nello sgreto-larsi delle loro famiglie. Lerelazioni sono come l’aria, cisiamo immersi e non la ve-diamo finché non si fa irre-spirabile».

labili, fuori di sé invece che dentro, illusi che il tempoabbia meno signoria su di loro se abitano case di pietraanziché d’argilla.

Allora ho ascoltato le donne, innamorate o disamo-rate che fossero, di tutto lo spazio e di ogni tempo, lacui carne conosce il fuoco e il gelo, il cui spirito sal’amore e il suo disincanto. Loro, con l’intelligenza delcuore che le chiama a farsi carico di ogni promessa dibellezza, a indirizzare lo sguardo verso tutto ciò che è vivo, tutte mi hanno risposto, generose o stanche, feli-ci o frantumate, sempre hanno risposto, anche loro malgrado, perché sono condannate all’amore in ogni cellula, non possono farne a meno. Le donne sentono iltempo dal di dentro, quando spingono forte per darealla luce: sanno, non per sentito dire come gli uomini,

CONTINUA A PAGINA II

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II .

MIGRAZIONI / VALERIA LUISELLI

Per quale motivo volete venirea vivere negli Stati Uniti?La scrittrice, che ha fatto l’interprete per i federali, costruisceun collage con le domande poste ai piccoli clandestini messicani

«A liens»! Ancora unlibro sugli alieni?Sì, ma la fanta-

scienza stavolta non c’entra. Èil termine burocratico utiliz-zato, negli Stati Uniti, per de-scrivere chiunque venga da al-tri Paesi: «nonresidentaliens», «resident aliens», «re-movable aliens». Alieni, stra-nieri non residenti; residenti;stranieri che possono essererimossi. Per raccontareun’esperienza come interpre-te volontaria presso il Tribu-nale Federale dell’Immigra-zione di New York, Valeria Lui-selli, nata in Messico, si fermaa ragionare sulle parole. Leguarda controluce, le studia.Scrittrice originalissima, spe-rimentale (Volti nella folla, Sto-ria dei miei denti), per Dimmicome va a finire sceglie una lin-gua piana e trasparente. Così

PAOLO DI PAOLO che risalti con più forza quellazona del lessico usato un tem-po con leggerezza e trasfor-mato «bruscamente in vele-no», concetti sgretolati confacilità pericolosa. Segni diun linguaggio malato che sof-fia sul fuoco delle paure: «Intono più o meno apocalittico,alcuni quotidiani e pagineweb annunciano l’arrivo dei

piccoli clandestini come unapiaga biblica. Attenzione allelocuste! Copriranno la facciadella terra rendendola invisi-bile, quei minacciosi ragazzinie ragazzine dalla pelle colorcaffè, i capelli di ossidiana e

Il più delle voltequei ragazzinidagli occhi smarritinon sanno come rispondere

gli occhi obliqui. Cadrannodal cielo sulle nostre auto, sulverde dei nostri prati, sullenostre teste».

Luiselli descrive l’ingressodegli alieni bambini – i minorimessicani non accompagnatiche provano a entrare negliStati Uniti – in una terra che liscruta con sospetto. Extrater-restri, appunto: a cominciaredalla lingua. Interrogati coninsistenza dalle autorità –quando sei entrato? per qualemotivo sei venuto? sei in con-tatto con qualcuno nel tuo pa-ese natale? –, il più delle volte ibambini non hanno risposte.Luiselli traduce, deve tradur-

L’INTERVISTA

“Le donne degli artisti non vivono felici”

Vediamo le storie: quasi tuttitriangoli  in cui ci  sono duemuse, una in carne e ossa euna con la M maiuscola, che disolito si prende la parte mi­gliore dell’uomo. Balzac, chelei cita, diceva «Dio preservi ledonne dallo sposare un uomoche scrive libri». Aveva ragio­ne?

«Sono tutti artisti non peripotesi d’accademia, ma per-ché con loro si evidenzianosubito i pericoli di una rela-zione in cui si vuole “prende-re” all’altro. Il fatto che il ter-ritorio femminile, nel caso diun artista, sia già in parte oc-cupato dalla Musa simbolicadella poesia o della musica odell’arte richiede subitoun’attenzione e una cura spe-ciale che non significano néannullarsi né entrare in com-petizione».

Fanny non era amata da Kea­ts,  che  la  chiamava «BrightStar» ma la teneva a distanza.Il poeta dell’amore romanticoera un cuore arido? E anche ildelicato Gozzano era terribi­le, maltrattava una mente fi­ne  come  Amalia  Guglielmi­netti…

«Keats aveva trasformatotutto in oggetto artistico. Ar-

SARA RICOTTA VOZASEGUE DA PAGINA I

Nata a Città del Messiconel 1983, cresciuta tra il Sudafrica e la Corea

del Sud, Valeria Luiselli vive e lavora a New York.La Nuova Frontiera ha tradotto due suoi romanzi,

«Volti nella folla» e «La storia dei miei denti»;e la raccolta di saggi «Carte false»

riverà a scrivere “Ho deciso dinon sprecare più il mio tempocon le donne, a meno che nonsiano belle; altrimenti è per-derlo inutilmente”. Gozzanoera di un realismo implacabile,distruttivo per sé e gli altri.

Valeria Luiselli«Dimmi come va a finire.

Un libro in quarantadomande»

(trad. di Monica Pareschi)La nuova frontiera

pp. 128, € 14

Storie

americane

che la luce è una spinta di sangue e dolore, che per vive-re bisogna far spazio, che amare è dare la vita a un al-tro, non prenderla. Della vita le donne non cercano ladimora, della vita si fanno dimora. La loro carne e ilgomitolo che srotola con cura il fragile filo di ogni cosavivente e ne tesse con pazienza l’intreccio mostrando,tra grovigli di dolore e di gioia, che la trama di ognistoria e nascere, non certo morire. E se la trama si sfi-laccia sanno che l’amore ricuce lo strappo tra la felicitàe la vita, perché solo l’amore permette alla vita di rina-scere una e una volta ancora.

La donna – si racconta in storie antiche – è stata fattaper ultima non per ripensamento tardivo, toppa al tessu-to lacero delle cose, scarto di ciò che era già perfetto, ma perché solo alla fine di un’opera si giunge al suo compi-mento, perché solo alla fine l’artista scopre ciò che stava cercando, la vita che stava creando, proprio come accadea una madre quando guarda per la prima volta il suo bim-bo appena spinto nella luce cruenta.

Per questo mi sono rivolto alle donne, e a tutte quelleche ho incontrato ho chiesto il fatto più nudo di tutti: laverità sull’amore. E loro, da ogni parte della Storia e deltempo, mi hanno confidato la risposta con labbra sorri-denti. O ancora sanguinanti.

La trascrivo, la risposta, per me e per te, lettore, per-ché non cada ancora una volta nell’oblio l’unica cosa che

re, ma vorrebbe tapparsi leorecchie. Pensa ai propri figli,li immagina in quella situazio-ne. E in tutto ciò che la prece-de: «Se si dovessero ritrovaresoli, ad attraversare frontieree paesi, i miei figli riuscirebbe-ro a sopravvivere?». E comehanno fatto a sopravviverequesti ragazzini messicani –arrivati a bordo di treni merci,sfidando rischi enormi, con-trabbandieri, ladri, polizia?Sopportano tutto, pur di arri-vare dall’altra parte. Pur di ar-rivarci vivi, e magari mettersia cercare i genitori trasferitianni prima negli Stati Uniti.Scoprendo che la vita da clan-destini si rivela spesso peggio-re di quella vissuta nel luogoda cui fuggono.

Fra le tante storie, tutte do-cumentate, c’è quella di un ra-gazzino che – dopo ore di cam-mino nelle pianure aride delNew Mexico – non aveva avvi-stato nessuno della polizia difrontiera. Al secondo giorno dicammino sotto il sole cocente,vede un veicolo, si sbracciaper farsi notare. Scendonodue poliziotti pronti ad arre-starlo. «Mia mamma dicevasempre che sono nato sottouna buona stella» commenta

lui, raccontando la propria av-ventura alla scrittrice. Lei cene mostra il seguito: il trasfe-rimento in un centro di deten-zione detto «hielera», cella fri-gorifera, anche per le raffichedi aria gelata. Poi, l’inizio diuna battaglia legale.

La necessità di questo rac-conto asciutto, scritto con «unmisto di rabbia e lucidità», vi-bra in ogni pagina. Come in fi-ligrana, si sviluppa una medi-tazione sul rapporto fra le pa-role e ciò che resta impronun-ciabile – almeno per le vittime.Chi testimonia per i testimo-ni? Chi ha il dovere di testimo-niare per i testimoni? Tantopiù inaggirabile l’interrogati-vo risuona quando Luiselli de-ve rispondere alle domandedella figlia. La bambina haorecchiato una delle storie diquei coetanei sfortunati, per-ciò chiede: come va a finire?Non lo so, risponde la madre.Non lo so. La stessa risposta dimolti migranti. «Per quale mo-tivo sei venuto negli Stati Uni-ti? Forse nessuno è davvero ingrado di rispondere». Luiselli,messicana trapiantata a NewYork, rivolge la domanda an-che a sé stessa. Prova a ri-spondere: «Perché volevo ar-rivare». E così forza il silenzio.Almeno in parte, lo riscatta.«Perché tutti quanti saremochiamati a render conto di ciòche succede sotto i nostri oc-chi senza che nemmeno osia-mo guardare».

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Scriveva ad Amalia “io non so-no innamorato che di me stes-so”. Per lei deve essere scatta-to un accudimento di tipo ma-terno che la portava ad annul-larsi, una delle conseguenzedell’idea platonica della metàperduta. Invece ciascuno è giàcompleto da sé, anzi è proprioperché è completo che può do-narsi».

Non solo «bastardi», come di­ceva la moglie di Dylan Thomas,qui le «stronze» son poche maci sono: la Fanny Targioni Toz­zetti di Leopardi, la Constance

Dowling di Pavese…«Non mi interessa mettere inevidenza la crudeltà di questedonne ma mostrare che alla fi-ne il disamore distrugge: l’altromi serve per avere una identitàche altrimenti non avrei. Leo-pardi lo supera e lo trasformain una delle sue poesie più bel-le, Pavese rimane solo».

Anna Dostoevskij. Il suo, scrive,è un amore divino. In che sen­so?

«Che è l’amore in cui la miseri-cordia ripara ogni danno. Incui le cadute i fallimenti le col-

pe non sono mai la personatutta intera. L’amore di questadonna ci ha dato il Dostoevskijdei grandi romanzi e lo ha sal-vato dal suo abisso».

In questo libro lei parla esplici­tamente di Dio. L’amore divinoè come quello femminile?

«Se questo libro mi è servito acapire che l’amore salva quan-do c’è una relazione che rige-nera, la mia con Dio ha questopotere. Io sono in-namoratodella vita perché so che questoamore mi viene dato. Quantoall’amore divino e femminile,

sono fatti della stessa pasta».Le storie di Tolkien, Pound, Cor­tázar. Personalità diverse e con­trastanti, amori che funziona­no. Che cosa li unisce?

«Che abbiano visione trascen-dente o più immanente, graziealla donna imparano ad ama-re, per questo nel libro mi di-verto a ridefinire le tappe del-l’amore con termini nuovi.Ezra Pound attraverso Olgaarriva al cuore di tutto: “Ciòche sai amare rimane, il resto èscoria”».

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ALESSANDRO D’AVENIAIl prologo

abbiamo bisogno di sapere, anche se forse all’obliosiamo costretti per imparare a camminare. [...]

Ora che il vento della notte entra dalla finestra inquesto insonne labirinto d’ombre che è la solitudine,mi ricordo di ciò che mi ha raccontato una di loro.Col suo amato, a fine giornata, quando la luce allentala sua morsa sul mondo e sulla carne, faceva sempreun gioco: raccontarsi a vicenda la cosa più bella diquel quotidiano trascorrere, perché era l’unico mo-do di salvarla per sempre, non di sconfiggere il tem-po ma di scommettergli contro. La luce rifratta dallefoglie bagnate d’autunno, l’incanto di un raccontod’amore e di morte, il bagliore di un fuoco in una casastrappata a una notte di ghiaccio, il rumore costantedi un torrente che canta proprio quando incontra unostacolo... [...]

Da quella donna ho compreso che salvo è tutto ciòche si sottrae alla seduzione della polvere: ciò chesenza rinunciare al tempo viene dal tempo liberato ese ne fa misura, e dello spazio che gli e concesso fa lasua dimora.

Ma come possiamo noi, fatti di tempo e spazio,salvarci dal conto dei giorni e dalla scatola del mon-do?, ho insistito.

Noi, ha risposto lei, «facciamo l’amore», l’espres-sione più semplice e inspiegabile della sintassi uma-

na, perché «fare un mistero» è un paradosso, è comeprovare a scavalcare la propria ombra. Ma è propriocercando di fare il mistero che i nostri corpi rivelanola ferita che portiamo nella carne e che mai si rimar-gina, la paura di essere venuti alla luce così nudi e ildesiderio di voler rinascere nuovi.

E del mistero di questa ferita si può ascoltare l’econelle storie che genera, perché solo le parole ci sonostate date per accostarlo: un tempo gli uomini, dopouna giornata di duro lavoro, sedevano insieme incerchio attorno a un fuoco che ardeva, immersi nelbuio dell’esistenza, nel silenzio dei giorni, finchéqualcuno, minacciato come gli altri dagli ululati deilupi, dal fruscio di alberi antichi, da tutto il vuoto chesi sente sotto i nodi di stelle, prendeva la parola epronunciava la formula che lenisce la stanchezza e,allo stesso modo di un «ti amo», ferma il tempo: «c’era una volta». E tutti scoprivano che stava dandovita a un’altra storia d’amore, perché non esiste av-ventura che non sia ricerca di qualcuno e qualcosaper cui rischiare la via e la vita, non esiste protagoni-sta se non alla luce di un desiderio del quale non si èancora all’altezza.

Riscaldati anche tu a questo fuoco, nella nottefredda del mondo che indurisce il cuore di paura, eascolta il mistero di ogni nascere.

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