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F. Castiglione
Servizi Internet avanzati
IP multicast,
VoIP,
Video Conferenza
Filippo Castiglione, IAC – CNR, Roma
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F. Castiglione
Argomenti
1 I ntroduzione
2 I ndirizzi di classe D
3 I ncapsulamento Ethernet
4 Albero di minor costo
5 Registrazione degli ascoltatori
6 Varianti I GMP
7 Forwarding dei pacchetti multicast
8 Comando show ip mroute
9 Scelta dell’interfaccia di ingresso
10 Scoperta delle interfacce di uscita
11 Caratteristiche del PI M-SM
12 Uso di più RP per lo stesso gruppo
13 Multicast routing sul GARR
14 Confi gurazione dei router di accesso
15 Glossario termini
16 Bibliografi a-Sitografi a
I P multicast
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F. Castiglione
Argomenti
17 Concetti di base
18 Standard tecnici
19 Architettura
20 Prodotti commerciali
21 Concetti di base
22 Standard tecnici
23 H320
24 H323
25 Multicast Vs Unicast
26 Architettura I ETF
27 Protocolli di conference management: SDP, SAP, SI P
28 Architettura di un I nternet Locator Server - I LS
29 Prodotti commerciali
30 Glossario termini
31 Bibliografi a-Sitografi a
VoI P
Video conferenza
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F. Castiglione
Cos’è l’IP Multicast?
La tecnologia IP Multicast:
• trasmissione di dati che riproduce su Internet il modello di broadcasting delle trasmissioni radiofoniche e televisive.
• prevede la trasmissione di una sola copia di ciascun pacchetto IP ad un gruppo di client identificato da un singolo indirizzo IP di destinazione.
Vantaggio
• trasmettere i dati sulla rete in modo più efficiente abbassando i costi di trasmissione di servizi audio e video:1. si riduce il costo dell’HW 2. e la larghezza di banda non deve crescere in misura
direttamente proporzionale al numero degli utenti collegati
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F. Castiglione
Storia
• Stanford University primi anni 80
– Steve Deering (progetto Vsystem)
• Agosto 1989: Host Extensions for IP Multicasting (RFC-1112)
• Dicembre 1991: Multicast routing in a Datagram Network
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F. Castiglione
Unicast vs multicast
Trasmissione diretta a a molte destinazioni.
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Applicazioni Real-Time in Internet
– Trasferimenti dati, e.g.• distribuzione/aggiornamenti di software
– Broadcast media (continuous media), e.g.• audio,• video, i.e. trasmissioni di tipo televisivo
– Applicazioni condivise, e.g.• whiteboard (testo),• teleconferenza,• teledidattica
– Aggiornamento di dati in tempo reale, e.g.• quotazioni di borsa,• distribuzione di listini
– Localizzazione di risorse (Server, stampanti, …)– Giochi interattivi
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Caratteristiche
Una certa tolleranza al ritardo
Una certa tolleranza alla perdita di pacchetti
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Come si può fare?
Unicast
• Una copia di ogni pacchetto ad ogni partecipante.• Semplice da implementare ma • i problemi aumentano al crescere del numero di interlocutori. • Ha grossi problemi per quello che riguarda l'occupazione di banda.
Broadcast
• L'applicazione puo' mandare un pacchetto a un indirizzo broadcast. • Tecnica è meno semplice però • si deve fermare il broadcast a livello di LAN per prevenire i cosidetti broadcast storms oppure mandare il broadcast dovunque. (i.e. spendere gran parte delle risorse di rete magari per un piccolo numero di utenti).
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F. Castiglione
• Utilizzare il broadcast
In altre parole …
• Tante connessioni separate quante sono le richieste (unicast)
Multicast realizzato con l’invio di più pacchetti unicast Multicast realizzato con l’invio di un singolo pacchett duplicato nei router
H4
H5
H6H7
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F. Castiglione
Come si può fare?
Multicast
• Una copia del pacchetto al gruppo di host che vogliono riceverlo.
• Puo' essere implementato sia al livello data-link che al network layer.
• Ethernet e FDDI, supportano indirizzi unicast, multicast e broadcast.
• Il Token Ring supporta l'indirizzamento multicast però usa una tecnica diversa.
• Ci sono diversi parametri da definire da parte del livello rete per comunicazioni multicast.
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F. Castiglione
Classi di Applicazione Multimediale
• Tre classi di applicazioni:
– Streaming– Real-Time Unidirezionale– Real-Time Interattivo
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F. Castiglione
Classi di Applicazione
• Streaming
– Clients richiedono files audio/video al server e direzionano i dati ottenuti dalla rete alla corrispondente applicazione (helper).
– Riproduzione continuata.
– Interattivo: utente può controllare le operazioni (pausa, resume, avanti veloce, riavvolgi, etc.)
– Ritardo: dalla richiesta del client fino al playback possono intercorrere da 1 a 10 secondi.
– In alcune applicazioni è richiesta la memorizzazione completa prima del playback (ex: Napster, Gnutella)
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Classi di Applicazione
• Real-Time Unidirezionale:
– Simile alle stazioni TV e Radio, ma trasmesse sulla rete
– Non interattivo, solo ascolto o visione, oppure interattivo in seguito a memorizzazione
• Real-Time Interattivo:
– Conversazione telefonica o video conferenza
– Requisiti sul ritardo più stringenti di Streaming e Real-Time unidirezionale
• Video: < 150 msec accettabile
• Audio: < 150 msec buono, < 400 msec accettabile
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F. Castiglione
Indirizzamento Multicast
Se si usa un singolo pacchetto duplicato all’occorrenza dai router come si specifica al router il gruppo di indirizzi (cioè quali host devono ricevere una copia del pacchetto)?
• Bisogna che tale pacchetto trasporti l’indirizzo di tutte le destinazioni?
• No, è meglio astrarre l’indirizzo delle destinazioni da un ben definito indirizzo di gruppo (indirizzo multicast)
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Indirizzamento Multicast
Ci deve essere un indirizzo di livello rete che è utilizzato per comunicare con un gruppo di host piuttosto che con uno solo.
Si sono riservati gli indirizzi di classe D (con i bit più significativi pari a 1110).
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Insieme di zero o più host identificato da un singolo indirizzo IP di classe D
Indirizzi di classe D
224.0.0.0 – 239.255.255.255
0.0.0.0 – 127.255.255.255
128.0.0.0 – 191.255.255.255
192.0.0.0 – 223.255.255.255
240.0.0.0 – 247.255.255.255
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F. Castiglione
Indirizzamento Multicast
In più ci deve essere un meccanismo di mapping per questi indirizzi nel data-link layer:
• Ethernet prende i 32 bit del multicast address e vi aggiunge un prefisso per arrivare ai 48 bit del MAC address (RFC 1112)
MAC = Media Access Control (IEEE 802)
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F. Castiglione
Indirizzo IP 32 bit
Indirizzo Ethernet 48 bit
L’indirizzo Ethernet viene riconosciuto dalla prima cifra esadecimale
• 32 bit totali• 4 fissi• 5 non usati• 23 caratterizzano l’indirizzo
più gruppi Multicast possono essere mappati con lo stesso indirizzo Ethernet!
RFC1112 01-00-5E + 24 bits IP addr
Incapsulamento Ethernet
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F. Castiglione
Conversione da multicast IP a multicast Ethernet
MAC=Media Access Control
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F. Castiglione
Well known addresses
• Well known addresses stabiliti dallo IANA – Per usi riservati da 224.0.0.0 a 224.0.0.255
• 224.0.0.1 — tutti gli host in una LAN
• 224.0.0.2 — tutti i routers in una LAN
• 224.0.0.13 – tutti I router PIM (Protocol Independent Multicast)
• http://www.iana.org/assignments/multicast-addresses
• Altri indirizzi utilizzati dinamicamente:– Global scope: 224.0.1.0 – 238.255.255.255– Limited Scope: 239.0.0.0 – 239.255.255.255– Site-local scope: 239.255.0.0/16– Organization-local scope: 239.192.0.0/16
Esercizio: Leggere http://www.iana.org/assignments/multicast-addresses
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F. Castiglione
Indirizzamento Multicast
Due sono quindi gli aspetti significativi:
1. La gestione dei gruppi
2. La disseminazione dell’informazione (routing vero e proprio.)
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Internet Group Management Protocol
IGMP
• IGMPv1 RFC1112, obsoleto• IGMPv2 RFC2236, in uso• IGMPv3 bozza
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Internet Group Management Protocol (IGMP)
• IGMP impiega datagrammi IP per trasportare messaggi
• Usato dai gateway multicast e dagli host per gestire l’informazione di appartenenza ad un gruppo multicast
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Gruppi Multicast
Nella pratica un gruppo nasce nel momento in cui il primo elemento si aggrega, e termina la sua esistenza quando tutti gli elementi si sono dissociati.
Il gruppo non è Statico ma Dinamico
• Associarsi (join)
• Abbandonare (leave)
Elemento base del multicast è quindi il concetto di gruppo
Rappresenta l’associazione fra un insieme di trasmettitori ed un insieme di ricevitori.
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F. Castiglione
Internet Group Management Protocol (IGMP)
Concettualmente ha due fasi
1. Un host si unisce ad un gruppo con un messaggio IGMP all’indirizzo di “tutti gli host”. I gateway multicast propagano l’informazione di appartenenza dell’host al gruppo ad altri gateway multicast in tutta l’internet
2. Poiché l’appartenenza ad un gruppo è dinamica, i gateway multicast locali interrogano periodicamente gli host di un gruppo per verificarne lo stato di appartenenza. Se un gruppo viene lasciato da tutti gli host di appartenenza iniziale, il gateway multicast cessa di annunciare l’appartenenza al gruppo agli altri gateway.
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Pachetto IGMPv1
Version: la versione dell’IGMP
Type: due tipi di messaggi IGMP1. Host Membership Query.2. Host Membership Report.
Checksum
Unused: 0 quando viene spedito
Group Address
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224.1.1.1
Report
IGMPv1: Associarsi a un gruppo
• Per associarsi a un gruppo un PC manda un pacchetto IGMP report all’indirizzo 224.1.1.1 con TTL 1
IGMPv1
H3H1 H2
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Membership Query all’indirizzo 224.0.0.1
MulticastRouter
IGMPv1: Membership Queries
• Periodicamente il router invia un pacchetto IGMP di Membership Query all’indirizzo 224.0.0.1 per aggiornare la tabella dei gruppi multicast attivi
IGMPv1
H3H1 H2
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F. Castiglione
IGMPv1
IGMPv1
#1#1 Router manda periodicamente la Membership Query
Query a224.0.0.1 #1#1
#2#2 Solo un membro per gruppo invia il report
224.1.1.1
Report
#2#2
#3#3 Gli altri membri non inviano nulla
224.1.1.1
SoppressoX
#3#3
224.1.1.1
SoppressoX
#3#3
H1 H2 H3
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F. Castiglione
H3
• Il router invia periodicamente i pacchetti IGMP
Query a224.0.0.1
• Il PC lascia il gruppo senza segnalarlo
H3
• Il router continua ad inviare le query periodiche
Query a224.0.0.1
IGMPv1: Abbandonare un gruppo
IGMPv1
H1 H2
• Il router non riceve nessun report per quel determinato gruppo• Il gruppo va in time out
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F. Castiglione
Routing Multicast
Un “gruppo”, in genere, è sparso su un insieme di LAN. Quindi si deve avere un piano di instradamento per raggiungere tutti gli elementi del gruppo
• Un router intermedio, deve tradurre l’indirizzo multicast in una lista di reti cui inviare.
• Quando un router è connesso a una LAN che supporta il multicast deve tradurre l’indirizzo IP in un indirizzo multicast locale
I router devono scambiarsi due tipi di informazioni:
1. quali reti contengono membri del gruppo2. come calcolare l’albero di raggiungibilità minima tra un
trasmettitore e i ricevitori
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F. Castiglione
Il Problema della Raggiungibilita`
Le mappe non possono essere costruite localmentema devono essere basate suun minimum spanning treeche parte dalla radice
S
D1
D2 D3 D4
R6 D5
LAN 1
R1R5
R2
R4
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F. Castiglione
Routing multicast
Un ruolo primario di questo albero è di assicurarsi che esiste solo una coppia di ogni pacchetto in ogni sottorete.
La IETF (Internet Engineering Task Force) sta sviluppando degli standard per questi meccanismi. Ci sono più standard disponibili per traffico IP Multicast
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F. Castiglione
Distance Vector Multicast Routing Protocol
DVMRP è il più vecchio protocollo di routing che è stato usato per il multicast.
DVMRP supporta vari tipi di reti, incluse Ethernet, LAN. Può anche funzionare attraverso router che non sono multicast-capable.
Tuttavia, è stato considerato una soluzione intermedia mentre soluzioni "realmente" multicast vengono sviluppate.
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F. Castiglione
Albero basato sulla sorgente Albero Condiviso
• Distance Vector Multicast Routing Protocol (DVMRP)
• Multicast Open Shortest Path First
• Protocol Independent Multicast – Dense Mode
• Core Based Tree
• Protocol Independent Multicast - Sparse Mode
Protocolli di routing
• MSDP– Multicast Source Discovery Protocol
• MBGP– Multicast Border Gateway Protocol
Multicast geografico
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F. Castiglione
Applicazioni
VoIP
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F. Castiglione
La telefonia su IP network
Potenziale riduzione in termini significativi del costo delle comunicazioni vocali a lunga distanza.
In più :
• video conferencing
• application sharing (eg. white-boarding)
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F. Castiglione
Il suono
• Da 16 Hz a 20KHz• È un segnale continuo quindi analogico
• Il campionamento (e.g. 44125 Hz)• La quantizzazione, cioè i livelli di informazione (e.g.
256 = 8 bits)
CD Audio 44125 Hz cioè 44125 intervalli al secondo
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Un esempio
• Memorizzare il parlato con campionamento a 8 bit e con una frequenza di 60000 Hz, è necessario
– 60000 x 8 bit = 460 Kbyte circa
• per una canzone con campionamento a 16 bit e con una frequenza di 50000 Hz, per un minuto è necessario
– 60 x 50000 x 2 byte = 12 MB
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F. Castiglione
La telefonia su IP network
Per capire il fenomeno della telefonia Internet è necessario prendere confidenza con i principi fondamentali che stanno dietro Internet e con le principali differenze di IP rispetto alla rete telefonica (PSTN = Public Switched Telephon Network).
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PSTN
La rete telefonica (PSTN) è una rete a commutazione di circuito ottimizzata per le comunicazioni vocali in sincrono e in tempo reale con una qualità di servizio garantita (QoS:Quality of Service).
Quando una sessione di comunicazione viene iniziata, si stabilisce un circuito fra la parte chiamante e quella chiamata.
La PSTN garantisce la qualità del servizio (QoS) dedicando alla conversazione un circuito full-duplex con una larghezza di banda 64KHz.
Tale larghezza di banda rimane inalterata indipendentemente dal fatto che le parti siano in conversazione attiva o in silenzio.
Dato che la larghezza di banda è costante, il costo di una chiamata è strettamente basato sulla distanza e sul tempo.
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F. Castiglione
La rete a commutazione di pacchetto
Internet, invece, è una rete a commutazione di pacchetto ed è sempre stata usata per applicazioni dove una QoS variabile poteva essere un parametro tollerabile (e-mail, ftp, …).
Le reti a commutazione di pacchetto non dedicano un circuito tra le parti in conversazione e perciò non possono garantire la qualità del servizio.
Per come sono strutturati i protocolli di comunicazione e per come è stata concepita Internet, il meccanismo primario di costo per un’applicazione di telefonia IP non è né la distanza né il tempo ma l’ampiezza di banda usata nella comunicazione.
In ogni caso, tale costo è trasparente all’utente finale. Il servizio a tali utenti è infatti fornito solitamente dagli ISP (Internet Service Providers) che gestiscono direttamente il costo delle connessioni.
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F. Castiglione
La qualità del servizio (QoS, Quality of Service)
Il problema fondamentale della comunicazione vocale su una rete come Internet è che la gestione dei pacchetti da parte del protocollo IP destinatario comporta una ricomposizione di questi nell’ordine originale (errori di trasmissione e/o ritardi vari rallentano il processo).
Per applicazioni classiche (posta elettronica) non è un problema.
Ma per applicazioni di telefonia questo può provocare un degradamento notevole nella qualità di conversazione.
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F. Castiglione
La qualità del servizio (QoS, Quality of Service)
In generale, che tipo di qualità nella comunicazione si possono aspettare gli utenti di VoIP ?
Questo dipende
• in parte dalla velocità della connessione ad Internet che ciascun lato possiede e
• in parte dal traffico complessivo della rete.
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F. Castiglione
La qualità del servizio (QoS, Quality of Service)
Ci sono due fondamentali caratteristiche che determinano la qualità di VoIP:
1. Il tempo di latenza (Latency).
Tale grandezza misura il ritardo che intercorre dal momento che certe parole sono pronunciate da un lato al momento che queste sono effettivamente sentite dall’altro lato.
Spesso gli utenti di VoIP rapportano tale latenza ai ritardi che le normali telefonate subiscono quando parte del circuito è fatto da collegamenti satellitari.
La latenza è qualcosa a cui gli utenti possono in genere abituarsi e compensare di conseguenza.
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F. Castiglione
La qualità del servizio (QoS, Quality of Service)
2. Il grado di rispondenza della voce trasmessa rispetto alla voce naturale di chi parla.
Se certi pacchetti vocali risultano ritardati oltre una certa soglia, il software di telefonia IP cercherà in genere di interpolare i dati mancanti tramite i contenuti dei pacchetti adiacenti.
Naturalmente, più il software ricorre a questa tecnica interpolativa, più la qualità dell’informazione risulterà compromessa (distorsione del messaggio vocale).
TCP/IP, in sostanza, non garantisce agli utenti la trasmissione di un certo numero di dati in un preciso periodo di tempo. Le prestazioni della rete possono fluttuare di momento in momento. A volte i dati sono trasmessi immediatamente, a volte subiscono ritardi o non sono inviati affatto.
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F. Castiglione
La qualità del servizio (QoS, Quality of Service)
La qualità nel campo della telefonia IP presenta dei notevoli margini di miglioramento. Il protocollo RSVP (Resource Reservation Setup Protocol) della Cisco, ad esempio, è progettato per riservare una certa porzione di banda proprio per le applicazioni che richiedono delle risposte in tempo reale quali quelle di VoIP.
Ciascun Router che supporta tale protocollo ha la capacità difatti di riconoscere una priorità nei pacchetti che instrada, distinguendo tra quelli urgenti (real-time packets) e quelli meno, agendo così di conseguenza.
Molti studiosi di Internet, sostengono che la proliferazione di grandi quantità di banda a basso costo renderà lo sviluppo di RSVP e, più in generale, la discussione su QoS, del tutto irrilevante.
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F. Castiglione
Formati
Audio
Grafici
Video
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F. Castiglione
Formati Audio
• Real Audio• QuickTime• Microsoft Wave [estensione: WAV] • MPEG Audio [estensione: MP3] • Audio Interchange [estensione: AIF/AIFF] • Microsoft NetShow [estensione: ASF] • Yamaha SoundVQ [estensione: VQF]
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• insieme continuo di luce e colore
• Vettoriali– Formule matematiche e forme geometriche– Max qualità
• Bitmap– Con perdita di qualità– Senza perdita di qualità
• Compressi• Non compressi
Formati Grafici: le immagini
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F. Castiglione
• RGB pc• CMYK stampe• YUV tv
– Luminanza Y• Intensità luminosa di un punto dell’immagine
– Crominanza UV• Sono i canali che trasportano i colori
– U = tinta – V = saturazione
Due concetti: Luminanza e crominanza
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F. Castiglione
Formati Grafici
• Targa [estensione: TGA]• TIFF [estensione: TIF]
• CompuServe [estensione: GIF] • JPEG [estensione: JPG]• PC Paintbrush [estensione: PCX]• Windows Bitmap [estensione: BMP]
• PNG [estensione: PNG]– Non supportato dai browser
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Formati video digitali
• MS Video for Windows [estensione: AVI]• Apple Quick Time for Windows [estensione: MOV]• Formato DV• Adobe Filmstrip [estensione: FLM]• Autodesk Animation [estensione: FLI/FLC ]• RealMedia Audio/Video [estensione: RA/RM/RAM]• Microsoft NetShow [estensione: ASF]
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F. Castiglione
Compressione Audio e Video
I segnali audio/video necessitano la digitalizzazione e la compressione. • Immagine
– 1024 x 1024, – 24 bit per pixel (224 colori)richiede 3 Mbit
• Segnale Audio analogico– campionato ad 8000 camp/sec. – Ogni campione rappresentato con 8 bitrichiede 64Kb/sec (superiore a connessione modem!)
• CD audio – 705,6 Kb/sec (mono), – 1411 Kb/sec (stereo)
• Video 720 x 576 x 8 x 3 x 25 = 30MBs• 720x 576 pixel (PAL)• 8 x 3 Quantizzazione a 8 bit per ciascuno dei tre colori• 25 fpsfilm 2 ore richiede 104GB
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F. Castiglione
Compressione Audio e Video
• Compressione Audio: – GSM (13Kb/sec)– G.729 (8 Kb/sec)– G.723.3 (6,4 Kb/s)– MPEG layer3, MP3. Comprime musica a 128 Kb/s con
piccola degradazione del suono.
• Video: Compressione spaziale e temporale.– MPEG 1 per CD-ROM (1,5 Mb/s), – MPEG 2 per DVD (3-6 Mb/s)
MPEG = Moving Picture Expert Group
La fedeltà della ricostruzione dipende dalla frequenza del campionamento
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Streaming
Streaming
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F. Castiglione
• Per inviare un video di 500Kb a 6Kb/s oltre 90 s• Notevole quantità di banda (+ qualità + banda)• Notevole tempo per scaricare
Streaming
Le tecniche di "streaming" permettono di ridurre questo tempo ad un piccolo ritardo iniziale, senza richiedere alcuno spazio sul disco locale: il file richiesto viene infatti visualizzato al momento, senza un preventivo download.
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Streaming
• Real time– Radio– Tv
• non esiste un vero e proprio file ma piuttosto un flusso continuo (stream) di bit
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1. Una sorgente– File– Telecamera / tv / videoregistratore
2. Un encoder– PC– Streamfactory / Stream Genie
3. Un server
4. Un player
Streaming: cosa serve
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• Real Networks– RealPlayer– RealProducer– RealServer
• Microsoft (WMT)– WindowsMediaPlayer– WindowsMediaEncoder– WindowsMediaServer
• Apple– QuickTimeStreaming Server– Darwin OpenSource
Le offerte
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• TCP• UDP• RTP (Real-Time Protocol)
– IETF (internet eng. task force)
– Derivazione dell’UDP
– RTCP (Real Time Control Protocol)
• RTSP (RealTime Streaming Protocol)– Real Networks
I protocolli
• MMS (Microsoft Media Server)– Microsoft
– MMSU/MMST
– MSBD (Media Stream Broadcast Ditribution)
• HTTP– Più lento
– Trasparente ai firewall
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Videoconferenza
La videoconferenza
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F. Castiglione
Videoconferenza
La videoconferenza è un metodo di comunicazione on-line che permette a due o più persone dislocate in luoghi diversi di comunicare tramite audio e video.
Permette nel contempo lo scambio di documenti in formato elettronico.
IP o
ISDN
IP o
ISDN
Utente 1
Utente 2Videoconferenza punto-punto
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F. Castiglione
Il protocollo H.323
• Fornisce la base per l’implementazione di comunicazioni multimediali (audio/video/dati) su reti IP
• Definisce i metodi di controllo delle chiamate
• Gestisce la banda
• Gestisce l’interfacciamento con altre tecnologie di rete (es. ISDN)
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F. Castiglione
Il protocollo H.323: Gli apparati
• Nello standard vengono identificati i seguenti componenti:
– Terminali– Gateway– Gatekeeper– MCU
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F. Castiglione
in dettaglio…
Terminali: – sono i punti terminali di un collegamento multimediale.
Devono supportare:– Comunicazione audio
• Video e dati sono opzionali
– H.245 per la negoziazione– Q.931 per la segnalazione della chiamata e il setup della
stessa– H.225 RAS per le interazione con il gatekeeper– RTP/RCTP per la corretta gestione dei pachetti multimediali
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F. Castiglione
Gateway– Elementi che si frappongono nella comunicazione tra 2
terminali.– Fornisce il supporto di inoltro a conferenze con tre o più
terminali– Sia hardware che software– Interfacciano i sistemi di videoconferenza che non sono
aderenti allo standard H.323 (es. ISDN H.320)– Comunicazione verso terminali sulla rete telefonica pubblica
(PSTN)– Comunicazione verso apparati telefonici standard o
centralini (PABX)
Altri apparati
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F. Castiglione
Gatekeeper
• È la componente che gestisce TUTTI gli apparati H.323 che operano nella zona di competenza.
• Gestisce la politica sull’uso della LAN e della banda
• Interagisce attraverso il protocollo RAS
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MCU
• Fornisce il supporto di inoltro a conferenze con tre o più terminali
• Sia hardware che software
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Internet multimedia protocol stack
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Hardware e software
• Qualsiasi PC o MAC attualmente in vendita
• Sistema Operativo: Windows98 o superiori oppure Macintosh
• Linux in fase di sperimentazione con OpenH323
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• Economiche • Facili da installare e da usare• Si interfacciano benissimo con:
– Microsoft NetMeeting– CUSeeMe
Webcam
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Desktop VideoConference (DTVC)
• Kit con scheda dedicata e telecamera• Apparato costoso
• Software proprietario
• L’installazione e la configurazione richiedono una certa esperienza
• Possono supportare sia ISDN che IP
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Set – Top - Box
• Non necessitano di PC• Si collegano ad una TV• Supportano sia ISDN che IP• Le versioni più evolute incorporano una MCU
• Apparati molto costosi• Buon investimento
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Group Conferencing System
• Dispositivi costosissimi per sale riunioni• Includono schermo di alta qualità• Sia ISDN che IP
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MCU
H.323/H.320 Gateway
H.323 Bologna
H.323 Roma
H.320 Sito X
ISDN
IP Network
H.323 Sito Y
Multi videoconferenza
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F. Castiglione
Fine
Fine