Ecce Quam Bonum 1

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    Ecce Quam Bonum 1 / LEX AUREA 54 - 07 Luglio 2014 Libera Rivista di Formazione EsotericaSito Web di riferimento www.fuocosacro.comContatti [email protected]

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    Ecce QuamBonumConvento diPadova 27 Settembre 2014Lex Aurea54 numero speciale -

    Articoli:

    Il FilosofoIncognito

    La viadellAutorealizzazio

    ne

    La Loggia delConvivium Gnostico

    Martinista

    Cosa si Chiede alMartinismo

    Il Percorso diRitorno alla Casa

    del Padre

    Una Testimonianza

    Attualit delMessaggio Martinista

    nella SocietContemporanea

    La Vita

    Aforismi L.C.D.SM

    IniziazioneMartinista

    Dove Porta ilMartinismo

    Eventi:

    Convento MartinistaPadova 27 Settembre

    Ecce Quam Bonum 1.:.07 Luglio 2014.:.Direttore Unico Filippo GotiRegistrazione Tribunale di Prato 2/2006

    www.fuocosacro.com - [email protected]

    mailto:[email protected]?subject=da%20Home%20di%20FuocoSacrohttp://www.fuocosacro.com/http://www.fuocosacro.com/mailto:[email protected]?subject=da%20Home%20di%20FuocoSacro
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    MARTINISMO ITALIANO27 Settembre 2014 - Padova

    Indice

    Articoli: Autore Pag.

    Ecce Quam Bonum - Editoriale Filippo Goti 4

    Il Filosofo Incognito Apis 6

    La Via dellAuotorealizzazione Horpheus 9La Loggia Martinista Elenandro XI 22

    Cosa si Chiede al Martinismo Aton 25

    I Due San Giovanni Ermes 32

    Il Ritorno alla Casa del Padre Nicolaus 36

    LOrdine Martinista Nebo 41

    Attualit del MessaggioMartinista

    Arturus 44

    La Vita Michael 57

    AFORISMI DI L.C.D.S.M 59Iniziazione Martinista C.Gentile 61

    Dove Porta il Martinista F.Brunelli 67

    Viene fatto divieto di riprodurre la rivista nella sua interezza o in singole

    parti, senza richiedere consenso alla redazione della stessa.Per contributi e collaborazioni: [email protected]@me.com

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]
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    Martinismo Conventodi Padova 27Settembre 2014

    Attualit del Messaggio Martinistanella Societ Contemporanea

    In data 27 Settembre 2014 si terr inPadova il Convento riservato agliOrdini Martinisti aderenti:

    LUNIONE MARTINISTAORDINE MARTINISTA EGIZIO ISIACOOSIRIDEOORDINE MARTINISTA MEDITERRANEOCONVIVIUM GNOSTICO MARTINISTA

    ANTICO ORDINE MARTINISTAORDINE MARTINISTA FILIAZIONE VENTURAORDINE MARTINISTA TRADIZIONALEORDINE MARTINISTA UNIVERSALEORDINE MARTINSITA DI ROMANIAO.M.S. DI FRANCIAORDINE MARTINISTA DEI CAVALIERI DICRISTO

    I fratelli e le sorelle affiliati aquesti ordini hanno la possibilit dipartecipare ai lavori, mentre ifratelli e le sorelle Superiori

    Incogniti Iniziatori che non siriconoscono in tali strutture devonoessere necessariamente accreditatiper poter essere ammessi al Convento.

    Laccreditamento si pu otteneresolamente attraverso la Segreteriadel Convento, la quale costituitadai fratelli Agostino Giacomazzo,Fabrizio Fiorini, e Filippo Goti aicui indirizzi email dovranno essere

    inviate le richieste. In alternativa possibile inoltre la richiesta [email protected] .

    PROGRAMMA

    Ore 10.00apertura deiLavori e salutoai partecipanti

    Ore 10.30relazioni deiGrandi Maestri

    Ore 13.00 pausapranzo

    Ore 15.00 ripresadei lavori

    Ore 17.00coffee break

    Ore 17.30 ripresadei lavori Gruppidi Studio

    Ore 19.00 TornataRituale in gradodi AssociatoIncognito

    Ore 22.00 agapebianca fraterna(non Rituale).

    A seguire isaluti ai

    partecipanti

    Gli atti del Convento sarannopubblicati in un numero speciale diLex Aurea, liberamente scaricabile informato pdf.

    mailto:[email protected]?subject=Convento%20di%20Padovamailto:[email protected]?subject=Convento%20di%20Padovamailto:[email protected]?subject=Convento%20di%20Padovamailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]?subject=Convento%20di%20Padovamailto:[email protected]?subject=Convento%20di%20Padovamailto:[email protected]?subject=Convento%20di%20Padova
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    Ecce Quam Bonum

    Ecce quam bonum et quamjucundum habitare fratres inunum!Sicut unguentum in capite, quoddescendit in barbam, in barbamAaron, quod descendit in oramvestimenti eius; sicut rosHermon, qui descendit in montemSion; quoniam illic mandavitDominus benedictionem et vitamusque in saeculum.

    E' un grande onore per lanostra rivista accogliere ilavori precongressuali di ottograndi maestri del MartinismoItaliano, come sar un grandeonore raccoglierne, al terminedell'appuntamento del 27Settembre in Padova lerelazioni conclusive.

    Dobbiamo indubbiamenteringraziare il fraterno amicoApis che ha avuto la coraggiosavisione di tessere una fittatela di rapporti di fraterna ediniziatica collaborazione, chestanno conducendo allarealizzazione di questo storicoCongresso Martinista, cheaccoglier in s un Convento,

    un perimentro operativo dove ifratelli e le sorellepartecipanti potranno lavorarefraternamente assieme.

    Ho definito storico questoappuntamento iniziatico, inquanto sono esclusi i profani ecoloro che non si riconoscononegli Ordini costituenti ilCongresso; in quanto per la

    prima volta, dopo la scissioneVentura/Brunelli abbiamo le duegrandi famiglie del martinismo

    italico che si ritrovanoassieme per confrontarsi, e pertestimoniare l'esperienza e ilpatrimonio iniziatico che hannotraghettato e declinato nel

    corso degli anni. La tradizionedel martinismo russo e francesesi aggiunge a quella italica,grazie alla presenza deirispettivi maestri e delegatimagistrali alla conferenza,dando cos pienezza disignificato e di rappresentanzaal martinismo chelegittimamente opera in ambitoitaliano.

    Possiamo sicuramente definirloil Congresso del martinismoitaliano, in quanto nessunaltro congresso prima di essoera stato capace di raccoglierela quasi totalit delle realtin Italia operanti, ed con"fraterno" dispiacere che notoalcune defezioni che sperosiano motivate da reali

    problemi organizzativi e diconcertazione interna,piuttosto che da steriliposizioni di isolazionismo, chead oggi non mi sembra abbianoportato a niente dicostruttivo, ma solo ad unaprogressiva erosione delpatrimonio umano ed iniziatico.Del resto dobbiamo ancheconsiderare che se alle volte

    non vi la necessit diprendere decisioni, alle voltenon vi neppure la capacitsovrana di farlo.

    Il mio giovane auspicio, percui mi rimetto alle capacit dichi da pi tempo proficuamenteopera, quella che si giungaalla costituzione di unaSegreteria Nazionale del

    Martinismo Italiano, che abbianon solo la capacit dipromuovere annualmente un

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    Congresso, e di raccogliere icontribuiti "qualificati" epuntuali delle Maestranze, maal contempo eserciti alcuniruoli di primaria importanza,

    specie se rapportati al periododi urgenza sociale e declinoiniziatico a cui stiamoassistendo.

    Un declino sociale evidente,dove la sovversione dei valoritradizionali ad opera di unadilagante profanazione dellasacralit dell'uomo sembraoramai essere compiuta,

    imponendo alle realtiniziatiche occidentalitradizionali di manifestarsicome baluardi estremi di quelsistema simbolico, spirituale efilosofico in grado dinobilitare l'uomo dalla suacondizione di pietra grezza,soggetta agli influssi dellasfera inferiore. Purtroppoosserviamo anche un declino

    iniziatico dove "commercisimoniaci" di brevetti, spessocon il pilatesco comportamentodi coloro che dovrebberovigilare, comportal'allungamento delle cateneiniziatiche, svuotandole disenso iniziatico, etramutandole solamente insimulacri utili solo perautoaffermazioni egoiche.

    Questi ruoli, che io auspicoper la Segreteria, sono quellodi tessere rapporti fraterni etrasparenti fra le variestrutture martiniste regolaried aderenti, quello di esserefiltro per le tanteimprovvisazioni iniziatiche,quello di promuovereun'Accademia del martinismo

    italiano, ed infine quello dirappresentare il martinismoitaliano all'estero.

    Questo il mio auspicio.

    Filippo Goti direttore di Lex Aurea

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    Il FilosofoIncognito

    di Apis Sovrano Grande Maestro OrdineMartinista Egizio Isiaco Osirideo

    Credo che volutamente il GrandeIniziato francese(nato adAmboise nel 1743) avesse sceltolo pseudonimo diFilosofo

    Incognito per la Sua naturaleritrosia a mettersi in mostra eper la Sua tendenza adagiredietro le quintesenza

    apparire sul visibile scenariodel mondo. Era un Uomotimido,quasi impacciato,parlavacon grande pacatezza,senzaalcuna enfasi ed era privo diqualsiasi vanit o smania diprotagonismo. Era estremamentesobrio,sia nel mangiare e bereche nel vestire, ma eraestremamente generoso con ilprossimo e sempre pronto adaiutare,anchematerialmente,coloro che loavvicinavano. Mor insolitudine ed in poverte,nonostante la Sua vastissimaproduzione letteraria,fuoggetto di un vero e propriooblio anche nel c.d.mondo

    esotericoper moltissimo tempo.

    In realt Louis Claude deSaint- Martin fu,dopo la Suamorte terrena,molto piconosciuto in Germania che nelproprio paese diorigine,soprattutto grazie allatraduzione in tedesco diDegli

    Errori e delle Verit fatta da

    Matthias Claudius. Tutto ilRomanticismo tedesco fu moltoinfluenzato dalla SuaOpera:Schiller,Goethe,Brentano,Novalis, lo lessero conpassione e lo amarono.Probabilmente alla base diquesto amore cera la

    consapevolezza di quantoimportante fosse stato per ilFilosofo Incognito lOpera

    del Grande Mistico tedescoJacob Bhome che rappresent

    per il mondo teutonico uno deiprincipali simboli dellaresistenza protestante allacontro-riforma cattolica. Nonva dimenticato,infatti,che lamaggior parte degli esponentidi spicco del MovimentoRosicruciano come ValentinAndreae,Michael Maier,eappunto,Jacob Bhome , eranotedeschi ed avevano aderito

    alla riforma luterana;protestante e tedesco era ancheil misterioso alchimistaFederico Gualdi(pseudonimo diFederich Walter) .Saint-Martinera approdato allOpera di

    Bhome dopo la morte del SuoMaestro,Martinez de Pasqually;essendo entrato in grandefamiliarit a Strasburgo,cheallepoca era una citt

    tedesca, con Madame de Boekline avendo tramite lei conosciutoRodolphe de Salzmann,grandestudioso ed interprete delgrande Mistico tedesco. Fu deSalzmann che lo mise incontatto con il filosofoelvetico Kirchberg e che Glifece conoscere lopera degli

    epigoni del grande Misticotedesco,come ad esempio il

    discepolo di Bhome , QuirinusKuhlmann,fondatore dellaSociet dei Fratelli Angelicied arso vivo per eresia estregoneria nel 1689 ed ilteologo protestanteOetinger,forse il pi profondoconoscitore del pensiero diBhome di tutti i tempi e grandeispiratore di Gohete. Laprofonda compenetrazione

    dellOpera del PhilosofusTeutonicus,come veniva appunto

    definito Bhome,port De Saint-

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    Martin alla conclusione cheEgli era chiamato ad ideare unaTeosofia che avesse come baseil pensiero del Grande Misticotedesco: ci lo port a

    distaccarsi da Willermoz e adabbandonare lordine Massonicodei Cavalieri Beneficienti

    creato appunto dal Maestrolionese sulla base delleindicazioni ricevute daMartinez de Pasqually. Secondoil Filosofo Incognitola

    Massoneria era gi sprofondatain una grave decadenzaspirituale,profanizzandosi

    irrimediabilmente. Il rapportocon Cagliostro fu piuttostocontrastante poich,se inalcuni punti del Suo immensoepistolario il Maestro diAmboise esprime serie riservesul Sistema Egizio creato daCagliostro,in altri affermainvece che solo Cagliostroavrebbe potutorettificarela

    Libera Muratoria. Ci

    pervenuto un documento che recale firme congiunte diCagliostro,Saint-Martin e delmisterioso conte di Saint-Germain: le opinioni sullaautenticit di tale documentosono molto contrastanti ma dicerto esso rappresenta unautenticoManifesto spirituale

    di stampo Rosicruciano ed ineffetti tutti e Tre erano

    animati dal fine ultimo divoler proporre agli uomini unmetodo di Re-Integrazione delproprio S. Di certo Saint-Martin fu il primo Occultistadella storia ad avere unadimensione sociale tanto daelaborare unaautenticadottrina

    socialeformulando concreteproposte per lorganizzazione e

    la sistemazione della societumana secondo criteri digiustizia ed uguaglianza alla

    luce di una autentica visionespirituale del mondo. Ilcelebre trinomioLibert-Egalit-Fraternitcavallo dibattaglia della rivoluzione

    francese, fu per la prima voltateorizzato proprio dalFilosofo Incognito

    che,nonostante le Sue originiaristocratiche fece parte dellaGuardia Nazionale Repubblicanaassolvendo ilcompito,impartitogli dalDirettorio,di sorvegliare ilDelfino di Francia durante lasua prigionia. Cionondimeno

    Egli condann gli eccessi delTerrore Robespierriano da

    Egli definitoUn giudizio

    universale in miniatura e

    rischiando,di conseguenza,seriamente di finire sullaghigliottina. Il centrodellOpera di Saint-Martin rappresentato dalla Figura delCristo da Egli definitoIl

    Riparatore. La Sua visione

    lontana anni luce dalladottrina cattolica poich Eglivide nel Cristo,in sintonia conquanto affermato dal CredoGnostico,LEterna Entit

    Solare,ilLogosincarnatosi tragli uomini e visto come puntocentrale dellevoluzione umana.

    Non vi mediazione traPrincipio Cristo ed essereumano onde lApostolo Paolo

    affermaNon io,ma il Cristo inme. Quindi la Chiesa,il

    clero,la stessa religionecattolica per Saint-Martin nonhanno nessun senso. Nella SuaOpera si rileva chiaramente lostesso Emanatismo che promanadallOpera di Bhome Luomo

    EMANATO dal PrincipioSupremoscrive Saint-Martin inmolti passi delle Sue Opere.

    Non possiamo fare a meno diricordare che il medesimoEmanatismo alla base della

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    Dottrina Cabalistica e diquella Sufica,originatedallincontro tra ebraismo da

    un lato e islamismodallaltro,con il Neoplatonismo

    di Plotino, Porfirio eGiamblico. Analogo incontro traNeoplatonismo e sorgenteCristianesimo partori loGnosticismo onde comprensibile il motivo che hadeterminato le ferocipersecuzioni che questi tremovimenti spirituali hannodovuto subire da parte dellaortodossia. NellEmanatismo si

    spiega tutto il processo dellaCreazione tramite loriginarsidi tutte le cose(uomocompreso),per successivaemanazione da un PrincipioPrimo.Lo stesso Emanatismo allabase della Teologia EgiziaMenfitica ove dal PrincipioCreatore Divino Ptah(SupremoArtefice dei Mondi) vengono

    generate,per emanazionesuccessiva le altre divinit.Soffermiamoci sullInizio della

    Genesi Biblica: Bereshit Bar

    Elohim Et Ashamain VeetHaaretz. La assurda traduzione

    corrente(es.Bibbia,edizionipaoline) :In principio Dio

    cre il cielo e la terra.

    Peccato per che ELOHIM vadaletteralmente tradotto con

    Lui-Gli Deiessendo lunionedi un articolo singolare(El)con un sostantivo plurale(OHIM)e che il verbo Barvada

    tradotto alla lettera conEMANO. Dunque la esatta

    traduzione : Il PrincipioPrimo cre.per successivaemanazione,gli dei da cuifurono generati il cielo e laterra: superfluo dire che

    prigione e rogo accolseroColoro che cercarono didivulgare tale corretta

    traduzione! La DottrinadellEmazionismo postula anche

    una diversa interpretazione delbene e del male onde BhomeaffermaIl paradiso

    nellinferno e linferno nelparadiso non di meno nulladelluno viene rivelato

    allaltro(Mysterium).

    Osserviamo la similitudine ditale affermazione con ilconcetto espresso dal Bhuddanel Canone Pali:O discepoli,ilnirvana il samsara e ilsamsara il nirvana,nondimenociascuno dei due

    apparentemente separatodallaltro. Infine il Mistico

    Sufi Yunus Emre,vissuto inTurchia e contemporaneo diBhome scrive:Nel bene c il

    male e nel male c il bene ma

    bene e male sono sconosciutiluno allaltro. Il pensiero

    magico ci insegna che nonesistono una magia bianca eduna magia nera ma FORZE

    univoche che possono essereutilizzate a fini benefici omalvagi a seconda di come siamodulata la mentedelloperatore.In tutti i casi lUomo al centro di

    tutto:luomo che arbitro del

    suo destino e che deve trovareDA SOLO il cammino perincontrare la Divinit. Secondoil pi Grande Interprete

    Moderno della ViaSpirituale,Rudolf Steiner,IlFilosofo Incognito rappresentail ponte tra antica e nuovaSpiritualit. Le difficolt cheluomo moderno pu incontrare

    nellapproccio con lOpera di

    Saint-Martin sonospiegabili,secondo Steiner conil fatto che Egli,pur essendoun uomo vissuto a cavallo tra

    18 e 19 secolo,siesprime,mutuandolo da Bhoemecon un linguaggio che ancora

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    fortemente improntato ad unamodalit di espressionepiuttosto antica. Perquesto,dice Steiner,la SuaOpera pi che compresa

    intellettualmente deveviceversa essere lasciatarisuonare nellanima.

    Esingolare notare che unMaestro di Magia ermetica,FranzBardon,apparentemente votato adun cammino molto diverso daquello dellIniziato di

    Amboise,tenesse sempre sulproprio comodino,secondo quantoriferisce la sua segretaria

    Otti Votavova,una copia dellibro Verdedi Louis Claude de

    Saint-Martin. Di fatto lOperadi Saint-Martin,come quella delsuo ispiratore e mentore JacobBhome una trama fatta dapensieri-luce che,attintiDIRETTAMENTE dai MondiSuperiori,vengono squadernatidavanti al lettore predispostoal fine di evocarne le Forze

    necessarie per compiere ilproprio cammino di Re-Integrazione e perci diritorno allunione originaria

    con la Divinit. Analogoimpianto lo ritroviamonellOpera di un Grande Maestro

    dei nostri tempi:MassimoScaligero;ma questa unaltrastoria.

    La Via dellaAutorealizzazionedi Horpheus Sovrano Grande MaestroOrdine Martinista del Mediterraneo

    Lessenza della Creazione

    caratterizzata da due momentiregolati da ununica forza; due

    azioni identiche - anche secontrapposte nel loro cammino ed essenziali affinch tutto sipossa compiere per la gloriadel Creatore e per vitalenecessit dellUomo.

    Quali sono questi due momenti?Qual la loro vera funzione?

    Per usare una terminologia anoi familiare, diremo subitoche queste due forze,perennemente in movimento, sonoi vettori su cui viaggia ilnaturale processo diIntegrazione e di

    Reintegrazione degli Esseritutti.Da un lato il vettoredellIntegrazione, utilizzatodal Creatore per espandersi ematerializzarsi nei varilivelli dello Spirito, finoalla totale definizionedelluomo; e dallaltro, il

    vettore della Reintegrazioneutilizzato dalluomo per la

    necessit di ritornare al suoCreatore e fondersi, nelgraduale prosieguo di taleazione, con lo SpiritoPrimigenio.Questa la base su cui poggia

    lintero sistema cabalistico,tutto il resto strettamente

    legato a questunico concetto.Lintera esistenza

    dellUniverso regolata da

    queste due forze straordinarieche si espandono e si

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    contraggono sino alla totalereintegrazione del tutto.

    La Concezione Cabalistica delBig-Bang

    La Scienza ufficiale, che persua natura , giustamente,empirica, - contrariamente aitempi dOro quando Misticismo e

    Scienza crescevanounitariamente - rigetta tuttele forme di fideismo religioso,specialmente per ci cheriguarda lorigine

    dellUniverso e la nascita del

    Mondo.

    Grossomodo, la teoria del Big-Bang dice che quindici miliardidi anni fa unesplosione

    primordiale ha dato vita ad unaimmensa energia fotonica dallaquale, attraverso vari livellidi trasformazione econdensazione, nata lamateria. Da quel momento

    luniverso in continuaespansione per effetto dellaquale le galassie siallontanano sempre pi purmantenendo direttamenteproporzionale la loro distanzageometrica.Dopo questa prima grandeesplosione, altri piccoli Big-Bang si sono succeduti neltempo; vi sono state nascite di

    interi sistemi, esplosioni disupernove che hanno datoorigine ad altri mondi, interegalassie che sono scomparse edaltre che sono apparse; insintesi, sono passati miliardidi anni ed una miriade ditentativi affinch lUniverso

    potesse raggiungere lattuale

    assetto, forse non ancoradefinitivo.

    Il sistema Cabalistico, con ilmondo delle Sephiroth, ha

    sempre dato una risposta aquesto lungo conflittoscientifico-spirituale.Infatti, secondo un concettometafisico, per la Cabala

    esistono due Creazioni (questoconcetto fondamentale percapire la vera essenzadelluomo) cio due Ordini di

    Esistenza emanati, in momentidiversi, che hanno dato vita adue piani perfettamentecomplementari. Il primo pianodi Esistenza quello delPleroma, cio lemanazione

    delle Sephiroth da Keter a

    Malkut; il secondo piano quello della Genesi Biblica(Bereschit) che figlia diMalkut.

    Ci sembrerebbe provocare unosconvolgimento interiore delconcetto religioso di Creazionesino ad oggi acquisito, ma seanalizziamo, senza preconcetti,il messaggio esoterico che la

    Cabala ci tramanda, ciaccorgeremo, immediatamente,che nessunaltra spiegazionepu essere possibile.

    La Tradizione dice cheallorigine vi il Grande

    Albero della Morte, chiamato

    anche piano del Non Essere

    (concetto esistente primadellAlbero della Vita), i cui

    frutti sono chiamati in ebraicoAinim (plurale di AIN).

    Questi frutti sono i treaspetti dellEssere non

    condizionato, e cio:

    1. AIN, concetto di nullaassoluto che si espande verso

    Ain Soph.

    2. AIN SOPH, concetto di buioillimitato, che si espandeverso Ain Soph Aur.

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    3. AIN SOPH AUR, terzo Ain, quel piano di luce, che,attraverso Keter (la SogliadEternit) d origine

    allAlbero della Vita.

    LAin Soph Aur la luce

    infinita immobile, ineffabile,piena dellassoluta

    consapevolezza di tutto ci che Pensabile ma non ancoramanifestato. In questa lucesono contenuti tutti imolteplici livelli della

    creazione, dal mondo delPleroma al piano fisico; essa lalimento per tutto ci che

    dovr ancora esistere, lavera luce della Vita,linfinita forza

    dellIneffabile.Per consentire a questa Forza-Luce di espandersi e disuperare i confinidellineffabilit, Ain-Soph-Aur

    decide di autolimitarsimettendo in atto il suo respiroDivino.Con linspirazione contrae

    allinterno di Se stesso Aur,

    limmensa luce concentrata,

    lasciando lAin-Soph nel buioillimitato, poi, con laconseguente espirazione,lancia, allinterno dellAin-

    Soph, il suo Verbo creatore

    contenuto in questo raggio diluce infinitamente condensata;cos avviene la prima grande

    esplosione che, secondo la

    tradizione ebraica, si chiamaShvirat Ha-Kelim (la Rotturadei Recipienti).Questa la primamanifestazione dellAlbero

    della Vita, che contiene in sele dieci Sephiroth, cio quel

    mondo Pleromico dove tuttoesiste sotto forma di Pensiero.

    Secondo la Tradizione vi sonostate molteplici Rotture diRecipienti, come una serie di

    piccoli Big-Bang, che hannotrasformato lo Spirito in

    materia.Alla luce di quanto dettopossiamo dire, con assolutacertezza, che la Scienza, inquesto straordinario secolopieno di grandi intuizioni, hadimostrato, nelliter delle

    proprie scoperte, ci che lareligione universale ha sempredetto sulla Creazione.

    La Merkavah

    Il vocabolo Merkavah, chesignifica Carro, ha unsignificato esoterico che va aldi la della semplicerappresentazione simbolica diun veicolo.Anticamente il carro era ilmezzo pi veloce che servivaper accorciare i tempi di

    percorrenza al fine diraggiungere una destinazione;ai tempi doggi luomo dispone

    di tanti mezzi pi o menoveloci; egli pu scegliere diandare a piedi - naturalmenteimpiegher pi tempo - puscegliere una bicicletta, unmotorino, unauto, un jet,

    tutto dipende dal tempo chevuole impiegare. Anche un

    cammino mistico ha una suanaturale percorrenza, ilproblema consiste nelriconoscere verso qualedestinazione si vuole andare,in quanto tempo la si vuoleraggiungere e qual il veicolo

    giusto da adottare.

    Nelleconomia della natura,

    Dio ha tracciato ununica rotta

    nella discesa verso laCreazione, che la stessarotta che pu essere

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    ripercorsa, dalluomo, perritornare a Lui. Luomo, nella

    sua azione di risalita,esercitando il libero arbitrio,pu scegliere il mezzo a lui

    pi congeniale; egli puseguire levoluzione naturaledellUniverso - che, per forzadi cose, alla fine del ciclodovr ritornare al Creatore -pu scegliere la viadellamore, della preghiera,

    della ragione, del Karma; ma lavera Via, nel contesto dellamistica ebraica - almeno pertutti coloro che hanno il

    desiderio di percorrerla - lavia della Merkavah che, a dettadei Mekubalin la pi breve maaltrettanto difficile dapraticare.Essa ha la stessa funzione cheha il Raja-Yoga nellatradizione induista; nellatradizione occidentalerappresenta la tecnica pereccellenza che consente

    alluomo di superare molto pivelocemente il ciclo dellenascite e delle rinasciteattraverso tutti i livellidella evoluzione spirituale.La Merkavah, dunque, unvettore sospinto da una tecnicaMistica, che ha la funzione,

    attraverso una praticacostante, di elevare luomo,

    dai piani pi grossolani a

    quelli pi sottili, fino allatotale sublimazione.

    I Figli di Malkut

    Il Grande Albero della Vita,

    come si sa, formato da diecipiani di evoluzione chiamatiSephiroth; partendo da Keter sipassa, man mano, attraverso

    Hokmah, Binah, Hesed, Geburah,Tiferet, Nesah, Hod, fino adarrivare a Yesod che la nona

    Sephirah. Allinterno di ognuna

    di queste nove Sephirot operaun gruppo di otto demiurgipreposti alla realizzazione diuna parte della Creazione;

    questi sono i cosiddetti coriAngelici del Cristianesimo chesi evolvono, nellavanzare

    verso la creazione ma,contemporaneamente si involvonoallontanandosi da Keter. Inqueste prime nove Sephirothagisce la Schem-Hanphorarash,cio lenunciazione mantrica

    dei 72 nomi divini ovvero ilnome di ogni singolo Angelo

    allinterno di ogni singoloCoro Angelico.Malkut, che la decimaSephira, considerata, daiMekubalin, la pi importante,per tale motivo, viene trattatacon attenzione particolare.Secondo da quale punto di vistasi guarda, Malkut il puntopi basso dellevoluzione o il

    pi alto dellinvoluzione.

    Questa Sephira considerata ilFemminino per eccellenza senzala quale nessuna creazione possibile.Allinterno del Pleroma

    Sephirotico rappresenta laRegina, sposa del Re o delMicroprosopo ossia di Tiferet(lAdam Kadmon), con il quale

    forma la Coppia Inferiore dallacui unione nasce, secondo gli

    Gnostici, Yaldabaoth-Sakals, ilDemiurgo che d inizio allaseconda Creazione cio, ilMondo delle Anime.

    Malkut emana due sfere (veditavola IL REGNO), nella prima racchiuso il Piccolo Albero

    della Vita abitato dagli

    Izchim ossia il mondo delleAnime Glorificate che i

    Cristiani chiamano Paradiso

    Terrestre; allinterno dellaseconda sfera vi lAlbero

    della Morte dove si agitano le

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    Anime Dannate nelleterno

    conflitto fra il bene e ilmale; questo lInferno.

    Questo secondo albero diametralmente opposto al

    primo, dove i due Malkut,inferiore e superiore siintersecano allinterno del

    Malkut Pleromico.Dallintersezione di queste duesfere si crea uno spazio dovevivono quelle anime che devonoancora trovare il giustoequilibrio per poterraggiungere gli Izchim, sonoquelle anime che provengono,

    dopo unevoluzione molto

    combattuta, dalla Quliphah il

    piano delle Anime Dannate;

    questo livello intermediorappresenta il Purgatorio deiCristiani (vedi tavola degli

    ALBERI SEPHIROTICI IN MALKUT).Lo sforzo deve essere quello diuscire fuori dalla tempestadella Quliphah, cercando

    allinterno di questa stessa

    tormentata esistenza, laMerkavah cio, la via pi breveper superare lAlbero della

    Morte, verso il piano

    superiore delle cause. A quelpunto ci sar unaltra Merkavah

    che ci aspetta.

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    LEnergia vitale ed

    evolutiva nelluomo

    La filosofia orientalecinsegna che tutta Creazionemanifestata composta di due

    Entit vitali chiamate: AKASHAe PRANA

    Akasha quella sostanza che

    tutto pervade, lonnipotente

    presenza allinterno del tutto.

    Come dice Vivekananda ....

    IL REGNO

    MALKUT PLEROMICO : Decima Sephirah del Grande Albero dell a Vita.

    MALKUT degli IZCHIM : Decima Sephirah del Piccolo Albero dell a Vita, piano delle Anime

    Glorificate. Paradiso Terrestre dei Cattolici.

    MALKUT della QULIPHAH : Prima Sephirah dello Albero dell a Morte, piano delle Anime

    dannate. Inferno dei Cattolici.

    PIANO del PURGATORIO : Anime avanzate uscite fuori dalla Quliphah e che tendono verso ilpiano degli Izchim.

    MALKUT

    PLEROMICO MALKUT

    de li IZCHIM

    MALKUT della

    ULIPHAH PIANO del

    PURGATORIO

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    lAkasha che diviene aria, che

    diviene liquidi e solidi,

    lAkasha che diviene Sole, che

    diviene la Terra, la Luna, le

    stelle, le comete; lAkasha

    che forma il corpo umano, icorpi degli animali, delle

    piante, ogni forma che vediamo,

    tutto ci che cade sotto i

    nostri sensi, tutto ci che

    esiste.

    LAkasha una sostanzainvisibile ed impalpabile, essa riconoscibile soltanto nellasua forma materiale.Cos come, nella tradizione

    orientale, allorigine esistelAkasha, nella nostratradizione cabalistica esistelAin-Soph. Il tutto emanatodallAin-Soph (Akasha) e tuttoritorner allAin-Soph

    (Akasha).Ma lAkasha, cos come lAin-Soph, avendo unesistenzastatica, laddove tutto esistenon ancora manifestato, non pu

    prendere forma senza ricevereuna spinta energetica, inquanto il tutto rimarrebbe nelpensabile del nondifferenziato. Ed allora,qual questa straordinaria

    energia che d la forma allaCreazione?La filosofia induista la chiamaPrana, i Mekubalin la chiamanoRuah (Spirito Santo). Cos come

    il fornaio impasta la farinadando forma al pane con laforza delle mani e la suaabilit creativa, il Pranaimpasta la sostanza Akasha perdare forma al Creato.IlPranasi manifesta nelluomoattraverso le innumerevolifunzioni della vita quotidianaed preposto alle azioni, aimovimenti e a tutto ci che

    dipende, e non, dalla nostravolont. Esso si manifestaallinterno degli strati

    sottili della nostra mente e,soprattutto, nel sistema dellecorrenti nervose efferenti edafferenti che regolano ilrapporto fra lumanit e

    lintero luniverso.Il Prana, dunque, quellessenza Divina, vitale e

    sottile che presiede, oltrealla formazione del nostrocorpo, alla regolazione tuttele funzioni vitali del nostroorganismo che, momentaneamente,ci tengono imprigionati inunesistenza che non quellareale ma che insita in un

    processo creativo che va al dil della nostra stessa volont.Dice Abraxa: La vita

    elementare degli esseri tutti,

    senza eccezione alcuna,

    retta, dal profondo, da una

    forza primordiale. La natura di

    questa forza brama: un

    appetito che non ha mai dato

    soddisfazione, un abbattersi

    che non conosce termine,

    irresistibile necessit, ciecoselvaggio volere......Questa

    nostra materia non

    unastrazione della filosofia

    profana, ne un mito, ne unidea

    frivola, ma invece una realt

    vivente e possente, spirito e

    vitalit della terra e della

    vita......Spiala.

    Possiamo, a questo punto, dire

    che il Prana, cos comemanipola lAkasha permaterializzarla nella forma enello Spirito, con lidentico

    processo inverso, in gradoanche di sublimare la materia.Raggiungere il controllo delPrana significa, dunque,manipolare quei piani dicoscienza che conduconoallauto-realizzazione del Se.

    Come si pu controllare ilPrana?

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    Qui entriamo nel cuore dellaMerkavah. La Via Regale dei

    Mekubalin; la tecnica pereccellenza, lunico vero

    veicolo che ci consente diripercorrere la strada dellareintegrazione nel pi brevetempo. E una tecnica difficile

    ed estremamente pericolosa, inquanto, mette in movimentotutte le correnti vitali chevivono allo stato latenteallinterno del sistema nervoso

    sottile del corpo umano.

    Secondo la tradizioneorientale, attaccati alladestra ed alla sinistra dellacolonna vertebrale, vi sono duecorrenti nervose sottili chegli Ind chiamano Ida e Pingala. Esiste anche un canalecentrale cavo che percorretutta la lunghezza del midollospinale chiamato Sushumna.Nellestremit inferiore della

    colonna vertebrale si trovaracchiusa lenergia Evolutiva

    delluomo, quella che gli yogi

    chiamano Kundalini.

    Anche secondo la tradizioneoccidentale esistono duecorrenti nervose chiamatePilastri. Alla sinistra dellacolonna vertebrale il pilastroOr-Hajashor e a destra Or-

    Hashoser ed un pilastrodellEquilibrio al centro

    chiamato Ruah-Eloim

    Lo schema tecnico del Raja-Yoga, anche se con diversaterminologia, uguale a quellodella via Regale Cabalistica.

    Queste due vie sono il fruttodi ununica tradizione che

    viene tramandata oralmente,

    tramite iniziazione, dagli Yogie dai Mekubalin. Essi ciinsegnano che, per arrivare

    allilluminazione, bisogna

    attraversare tutti i livelli dicoscienza, che sono icosiddetti Chakra o Sephiroth;Ruah (Kundalini), risvegliato,

    deve ripercorrere il PilastrodellEquilibrio (Shushumna)sino a toccare la massimaentit superiore: Keter(Sahasrara).

    Un parallelismo fra i Chakra ele Sephiroth inseriti nellagiusta posizione, chiarirmeglio il concetto: (Veditavola delle CORRISPONDENZE FRA

    CHAKRA E SEPHIROTH)

    1 Chakra: MULADHARA (Loto dai4 petali); Sephirah: MALKUT;posizione: Plesso Coccigeo;ghiandola: Testicoli,Surrenali.

    2 Chakra: SVADHISHTHANA (Lotodai 6 petali); Sephirah: YESOD;posizione: Plesso Sacrale;

    ghiandola: Gonadi.

    3 Chakra: MANIPURA (Loto dai10 petali); Sephirah: NESAH-HOD(polarit doppia); posizione:Plesso Solare; ghiandola:Gonadi-Linfatiche.

    4 Chakra: ANAHATA (Loto dai 12petali); Sephirah: TIFERET;posizione: Plesso Cardiaco;

    ghiandola: Timo.

    5 Chakra: VISUDDHA (Loto dai16 petali); Sephirah: HESED-GEBURAH (polarit doppia);posizione: Plesso Faringeo;ghiandola: Tiroide.

    6 Chakra: AJINA (Loto dai 2petali); Sephirah: OKMAH-BINAH(polarit doppia equilibrata in

    Dath); posizione: Plesso dellaCarotide; ghiandola: Pineale.

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    7 Chakra: SAHASRARA (Loto daimille petali); Sephirah: KETER;posizione: Corteccia Cerebrale;corrispondenza ghiandolare:Ipofisi.

    I plessi bipolari contrappostiappartengono ai pilastri disinistra e di destra.

    Il riflesso dellAlbero dellaVita, che il principioessenziale a cui legata tuttala manifestazione delluniverso

    materiale, lo ritroviamo anche

    allinterno del corpo umano che fatto ad immagine esomiglianza di Dio.

    Lalbero Sephirotico, dunque,

    la manifestazione di Dioriflessa nelluomo. In esso

    agiscono 22 canali che unisconotutto il sistema. Vi sono trecanali orizzontali, cheuniscono le Sephiroth dello

    stesso livello; sette canaliverticali, che uniscono leSephiroth dallalto verso il

    basso o viceversa; e infine,dodici canali obliqui, cheintersecano tutto il sistema.Questi 22 canali, durantelascesa spirituale, si auto

    eliminano sintetizzandosi intre vie chiamate Pilastri:

    1. Pilastrodella Misericordia, Or-

    Ajaschor (Ida) che unisce

    Hokmah, Hesed, Nesah; la suaazione si sviluppa allasinistra della colonnavertebrale.2. Pilastro del

    Rigore Or-Haschoser (Pingala)che unisce Binah, Geburah, Hod;la sua azione si sviluppa alladestra della colonnavertebrale.3. PilastrodellEquilibrio Rua-Eloim

    (Shushumna) che unisce Keter,Tiferet, Yesod, Malkut; la suaazione si sviluppa al centrodella colonna vertebrale. (vedi

    tavola deiPILASTRI)

    La risalita di Rua (Kundalini)verso Keter, si ottiene ilmomento in cui i pilastrilaterali si unificanonellunico pilastro centrale,

    cos che, anche i Plessiottenuti dalla sintesi delleSephiroth collegate dei trecanali orizzontali (Binah-

    Hokma, Geburah-Hesed, Hod-Nesah) possono essereattraversati ed armonizzati.Cos come nella tradizioneInduista, dove la sposa Shaktiincontra lo sposo Shiva, per lacongiunzione e lespansione

    degli opposti, nella tradizioneCabalistica avvengono le nozzefra il Re Melek-Tiferet cherappresenta il Microprosopo e

    la Regina Malkah-Malkut che la Sposa, la Vergine, laVedova.

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    TAVOLA DEI PILASTRI

    OR-HAJASCHOR( IDA )

    Pilastro della

    Misericordia

    Sephiroth

    HOKMAHHESED

    NESAH

    Corrente, a sinistraella colonna

    vertebrale, dettacanale Lunare.

    Quando lEnergia vi

    scorre si avverte unasensazione di freddo

    lungo la schiena.

    OR-HASCHOSER( PINGALA )

    Pilastro del Rigore

    SephirothBINAHGEBURAHHOD

    Corrente, a destradella colonna

    vertebrale, dettacanale Solare.

    Quando lEnergia vi

    scorre si avverte unasensazione di caldolungo la schiena.

    RUAH-ELOIM( SUSUMNA )

    Pilastro

    dellEquilibrio ovia Regale

    SephirothKETER

    TIFERETYESODMALKUT

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    La Tecnica

    La Bhagavad Gita, riferendosialla tecnica del Raja-Yoga

    dice: Immettendo respiroinalante nel respiro esalante,

    e respiro esalante nel respiro

    inalante, lo yoghi neutralizza

    entrambi questi respiri; cos

    egli sottrae Prana dal cuore e

    lo porta sotto il suo

    controllo.

    Patanjali, negli Yogashutra

    (Aforismi sullo Yoga), dice:La liberazione pu essere

    raggiunta mediante quelPranayama a cui si arrivaseparando i processi

    dellinspirazione e

    dellespirazione.E evidente che si sta parlandodi due respiri che hannocaratteristiche diverse. Ilrespiro inalante ed il respiroesalante non si possano metterein atto contemporaneamente, si

    tratta di due respiriinterdipendenti concaratteristiche diametralmenteopposte. Dunque, di qualirespiri stiamo parlando? Uno ,sicuramente, il respiro fisicoche agisce allinterno dei

    polmoni; laltro - che agiscein maniera contrapposta, ed hauna natura universale - ilrespiro del Prana, allinterno

    delle correnti nervoseafferenti (quando si muovonoverso linterno) ed efferenti

    (quanto si muovono versolesterno).

    E importante capire come il

    respiro fisico ed il respiroPranico agiscano con movimenticontrapposti. Facciamo unesempio:

    Immaginiamo che il nostrocervello sia un polmone le cuibocca di respirazione si trova

    in mezzo agli occhi;immaginiamo, ancora, chedavanti a questa bocca vi siauna foglia con il gamboattaccato al naso; quando il

    cervello si gonfier, durantelinspirazione, la foglia verrattratta, al contrario, quandoil cervello espirer, la fogliasi allontaner. Secontemporaneamente a questomovimento di respirazionementale contrapponiamo larespirazione fisica, ciaccorgeremo che quando inaliamofisicamente stiamo esalando

    mentalmente con la foglia chesi allontana; e viceversa.

    Questo, un ottimo eserciziodi concentrazione perrealizzare la coscienzacontemporanea dei due respiri.

    Il metodo che consente diequilibrare il Prana con ilrespiro fisico chiamato

    Pranayama.Il Pranayama viene definito,comunemente, come una tecnicafondata su di una serie diesercizi di respirazione checonsentono di immagazzinaremaggiore ossigeno nel sangueper poi dirigerlo verso tuttele parti vitali del corpo.Questa definizione sufficientemente corretta ma

    non completa. Gli esercizi direspirazione rappresentano unaminima parte del Pranayama, percapire ci, bisogna prenderecoscienza che non il respiroa controllare il Prana, ma ilPranache controlla il respiro.Abbiamo gi visto che tutto frutto del Prana che mescola ed forma allAkasha; E il

    Prana a dirigere i movimenti

    psico-fisici che regolanolintera natura umana.

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    Per acquistare il controllo delPrana necessario un lavorolungo e difficoltoso; perottenere tale risultato necessario indirizzare lo

    sforzo verso una serie diazioni che, in sinergia, dannovita ad una forza unica capacedi tramutare, a piccoli passi,il nostro sistema nervoso, dagrossolano a sottile.Lavorando sul Plesso preposto

    al funzionamento di tuttolapparato respiratorio, siperviene, con gli esercizigiusti, al controllo delle le

    correnti nervose che regolanoil nostro organismo.Se indirizziamo tutte lemolecole daria, racchiuse in

    una stanza, verso ununica

    direzione, linterno della

    stessa stanza diverr unimmenso accumulatore dienergia; ed proprio questoche il corpo umano devediventare con una pratica

    costante e giornaliera: ungrande accumulatore di energia;soltanto cos egli potrcontrollare il Prana edirigerlo allinterno dei due

    Pilastri metafisici che sono

    i conduttori energetici per ilrisveglio di Ruah (Kundalini).

    Un lavoro di preparazione assolutamente necessario per

    una buona pratica della tecnicaRegale della Merkavah o delRaja-Yoga. Con ci si intendeche necessario apportarealcune modifiche al sistema divita giornaliero affinch sipossa pervenire ad uncambiamento graduale eduniforme di tutto il nostroessere.

    Questi sono i punti essenziali:

    1. Modificagraduale della postura.

    Sedersi in posizione eretta conla colonna vertebrale

    allineata; la spina dorsaledeve fluire liberamente.Rilassare tutti i muscoli dellespalle, ci importante perchla tensione muscolare nonconsente lallineamento

    perfetto fra il torace, ilcollo e la testa. Se ci nonviene rispettato,lapplicazione della tecnica

    risulterebbe dolorosa ed

    inefficace.

    2. Controllodel sistema nervoso.

    Il sistema nervoso direttamente collegato con ipolmoni, quindi unarespirazione adeguata distende

    i nervi. Purtroppo il nostrorespiro completamenteinadeguato per la realizzazionedi questa funzione. Dunque, unarespirazione ritmicadirettamente proporzionale allacapacit individuale, pu dareunimportante contributo per

    l'armonizzazione di tutto ilsistema.

    3. Larespirazione.

    E essenziale, come accennatoprima, dare un ritmo costantealla respirazione; lo scopo quello di aumentare la capacitpolmonare a contenere semprepi aria. E assolutamente

    negativo forzare Il ritmorespiratorio, il periodo di

    inspirazione ed espirazionedeve essere assecondato inmaniera naturale. La durata

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    dellimmissione e

    dellemissione non uguale,

    scoprite i vostri tempi edallungateli, di volta in volta,applicando i multipli del

    vostro respiro naturale.

    4. Limportanzadel Mantra.

    Durante la respirazione assolutamente necessarioconcentrarsi su di un Mantra, ouna parola sacra, assumendo unatteggiamento di giustadevozione dovuta allimportanza

    mistica di tale parola. Nonbisogna pronunciare il Mantracome nello Shem-Amphorash, essodeve vibrare allinterno dellamente, senza alcuna emissionesonora; importante fonderlocon il ritmo respiratorio. Adesempio: se adottiamo comeMantra il nome dellangelo

    preposto alla categoria deicherubini, JOPHIEL, lo si dovr

    integrare, nel ritmorespiratorio, dividendo JO-per lintera inspirazione,

    PHIE- per lintera espirazione

    e la L- nellattimo che siviene a creare tra la finedellespirazione e linizio

    dellinspirazione successiva.

    Dopo aver praticato i quattro

    punti descritti in precedenza,si passa al vero e proprioPranayama.

    Le due Nadi, Ida e Pingala o,se volete, i due pilastri Or-Ajaschor e Or-Haschoser, devonoessere associate,rispettivamente, alla naricesinistra e destra.

    Scegliete un Mantra, ad esempiolOm, affogatelo,materialmente, nella vostra

    mente e visualizzate i duepilastri dentro cui scorrono lecorrenti nervose.Aspirate molto lentamente conla narice sinistra.

    Fate scorrere il respiro, finoa riempire i polmoni, lungo lacorrente nervosa di sinistraOr-Hajashor (Ida).Fate sbattere questa correntenervosa su Rua (Kundalini)dormiente in Malkut(Muladhara).Trattenete il respiro per uncerto periodo di tempoallinterno di Malkut.

    Espirate con la narice destrafacendo risalire la correntenervosa di destra Or-Hashoser(Pingala).

    Questo costituisce un Pranayama

    Il Pranayama successivo simette in atto con il movimentoopposto; iniziando con lanarice destra. I tempi di

    respirazione rimangono uguali;lunica differenza consiste che

    nel primo caso la sosta avvienetrattenendo il respiroallinterno dei polmoni, nel

    secondo caso, invece, avvienedopo avere emesso totalmente ilrespiro.I tempi di aspirazione, disosta e di espirazione, devonorispettare la capacit

    polmonare individuale senzainutili forzature, e devonoassolutamente mantenere ilrapporto proporzionale di 1-4-2. Esempio: Con un tempo diinspirazione di 2 secondi, lasosta deve durare 8 secondi elespirazione 4 secondi.

    La regola del silenzioimpostami al momento

    delliniziazione, non miconsente di spingermi oltre, atal proposito Cornelio Agrippa

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    dice: Chiunque voi siate che

    intendete dedicarvi a questa

    scienza, custodite in fondo al

    cuore una dottrina tanto

    eccelsa, occultatela con ferma

    costanza, non arrischiatevi aparlarne. E importante

    ricordare, a tutti coloro chehanno la volont diintraprendere lo studio dellaMerkavah, che la vera Via

    Iniziatica deve essere

    affrontata, esclusivamente,sotto la guida di un Maestro

    Esperto.

    Se, con lo sforzo individuale,il Mekubalin riesce a farrisalire, attraverso la ViaRegale (Sushumna),la massa dienergia accumulata durante lameditazione, la mente siespande uno strato dopolaltro; solo cos si pu

    arrivare alla percezionesovrasensibile dellasupercoscienza. Il risveglio di

    Rua-Eloim lunico modo perraggiungere la divina saggezzae la realizzazione delloSpirito.Dice Swami Vivekananda: Il

    Raja-Yoga la scienza della

    religione, la razionalit di

    tutte le adorazioni, di tutte

    le preghiere, forme, cerimonie

    e miracoli.

    La Loggia delConvivium Gnostico

    Martinistadi Elenandro XI Reggente Convivium

    Gnostico Martinista

    La Loggia del ConviviumGnostico Martinista il luogodeputato ad una laboriosa operatesa allaccrescimento

    spirituale dei fratelli esorelle, che trovano cos, in

    essa, perfezionamento di quantopuntualmente e doverosamenteposto in essere con la praticaindividuale Luni-Solare.Essendo la struttura delConvivium Gnostico MartinistaOrdinata e Rituale, e sorrettada un centro reale e presente,si dispongono le seguentiregole atte ad uniformare ilavori di tutte le logge, ed

    evitare cos perniciosedevianze e divaricazioni attead incrinare lUnita

    Eggregorica. E altres

    indubbio che la puntuale estretta osservanza deglielementi formali e sostanzialidel rituale di Loggia comportauna convergenza Eggregorica dicui ne beneficer tuttolOrdine, e i fratelli e le

    sorelle partecipanti ai lavori.Essendo il martinismo un OrdinePovero, che gli strumentiutilizzati in loggiarispecchino tale filosofia. Gliarredi siano possibilmentefrutto dellopera artigiana dei

    fratelli e sorelle versati intale tradizionale impegno, inmateriale comune. La povertdel materiale non sia per a

    discapito dellomogeneit dellafattura, della corrispondenzacromatica tradizionale, e della

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    loro funzionalit. La Loggiasia espressione di coraleabnegazione, e non un luogodove primeggiare a discapitodel fraterno amore.

    Costituzione della Loggia

    1. La Loggia Martinista delConvivium Gnostico Martinista regolarmente costituita sepresenti il Filosofo, o ilSuperiore Incognito delegato, ealmeno altri tre fratelli osorelle.

    2. Lambiente profano deputatoa raccogliere la Loggia deveessere debitamente purificato.I Paramenti indispensabilisono: Trilume posto al centro,davanti ad esso il vangelo diSan Giovanni, sopra al Vangelodi San Giovanni il Pantacolo ingrado appropriato, dietro altrilume il turibolo, lamaschera a sinistra, il

    mantello sotto la maschera, ilcordone davanti alla maschera,a destra del trilume i trelembi di stoffa con sopra laspada di loggia e la croce, ledue colonne ai lati del tavolo,cero maestri passati,fiammiferi/incenso/sale adestra ravvicinati al filosofo,(se presenti olio a destraravvicinato, coppa eucaristica

    sotto il trilume, acqua vicinoalla coppa). Sx colonna (B)Superiore, Dx colonna iniziato(N). E' consigliabile postodietro all'Oriente l'immaginedi uno dei Maestri Passati.

    3. Il rituale di loggia, nelgrado opportuno, tassativamente il rituale delConvivium Gnostico Martinista

    cos come consegnato e timbratodal Reggente al Filosofo. Nelcaso in cui siano ospitati

    fratelli e sorelle di altriraggruppamenti martinisti verrutilizzato il detto rituale.Nel caso in cui sia presenteuna delegazione ufficiale di

    altro Ordine Martinista verrvalutato l'utilizzo del ritualemaggiormente opportuno.

    4. Ogni visita ufficiale didelegazione di altro OrdineMartinista deve essere inprecedenza comunicata, e daquesti approvata, al DelegatoMagistrale territorialmentecompetente.

    5. E' fatto divieto assoluto dipartecipazione ai nostri sacrilavori da parte di profani.

    6. Solamente i fratelli esorelle che hanno compiuto lapurificazione mensile sonoammessi alla Loggia. Quindiogni fratello e sorella primadi accedere in Loggia deve

    comunicare al Filosofo o alSuperiore Incognito delegato,sotto forma di giuramento, diessere ritualmente purificatosecondo i precetti delConvivium Gnostico Martinista.

    7. Salvo rarissime e motivateeccezioni le tornate di loggiasaranno tenute in fase di lunacrescente e possibilmente alla

    domenica.

    8. AllOriente siede il

    Filosofo, alla destra delFilosofo siede il fratello o lasorella che rappresenta ilgrado di Iniziato, mentre allasinistra il fratello o lasorella che rappresenta ilgrado di Superiore. E

    possibile disporre i due cori

    anche altrove rispettoallaltare, basta che sia

    mantenuta una simmetria della

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    Loggia. Durante le riunioni diloggia sono previste le figure,che si possono riassumere anchenello stesso fratello/sorella,dellEsperto e del Segretario.

    Ingresso in Loggia

    9. In Loggia i fratelli e lesorelle dovranno essereprovvisti di alba, cordone,calzari bianchi, maschera,collare appropriato e gioiello.

    10. In loggia non sono ammessi

    1) orologi 2) denari 3)strumenti elettrici oelettronici 4) gioielli invista.

    11. Lingresso in Loggia

    avviene ritualmente per ordinedi grado crescente, qualora visiano due gradi eguali si seguelordine dellet di

    associazione crescente.

    12. I Fratelli e le Sorelleprima di entrare in Loggiaosservano il Silenzio e laMeditazione interiore.

    13. I Fratelli e le Sorelleprima di entrare in Loggia sonomondati dal Filosofo o dalSuperiore Incognito delegatotramite i fumi di incenso.

    14. Rispetto ad Orientel'ingresso in Loggia in sensoOrario. Ogni Fratello e Sorellaoccupa il posto immediatamentepi prossimo al proprio gradoed ruolo in Loggia, fermandosiin piedi ed all'Ordine innanziad esso. Il Filosofo squadracompletamente il perimetrodella Loggia prima di porsi ad

    Oriente. Solamente quando ilFilosofo seduto, e dietro ilsuo ordine, la Loggia si siede.

    Svolgimento dei Lavori diLoggia

    18. In loggia quando non

    all'ordine i fratelli e lesorelle terranno la posizioneseduta del faraone.

    19. Ogni volta che lEsperto

    squadra il perimetro dellaLoggia tutti i fratelli e lesorelle si alzano al suopassaggio mettendosiallordine, per poi porsi

    nuovamente nella posizione del

    faraone dopo il suo passaggio.

    20. Chiunque si rivolgeallOriente si deve alzare,

    dopo aver ricevuto cenno dalFilosofo o dallEsperto, eportarsi allordine.

    21. Il Filosofo o l'Espertopossono interrompere, congiudizio, i lavori qualora il

    comportamento dei fratelli edelle sorelle lo richieda.

    22. A discrezione del Filosofosi useranno i nomi profani oiniziatici durante i lavori diloggia.

    23. L'unico autorizzato aparlare in loggia ilFilosofo, il quale concede la

    parola, se lo riterr opportunoai fratelli e alle sorelle.

    24. Ogni riunione di loggia hacarattere operativo quindi alcentro del rituale di loggiasar tassativamente presenteuno o pi di uno di questielementi: iniziazione,meditazione, preghiera, recitadi parole sacre, ed eucarestia.

    In Loggia non si faconversazione essendo essa unLuogo di Sacri lavori.

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    25. A discrezione del filosofo permessa la lettura di unatavola avente sempre e comunqueattinenza ai lavori del

    Convivium Gnostico Martinista.

    26. Qualora vi siano dellecomunicazioni queste verrannorese note alla Loggia TERMINATALA FASE OPERATIVA, e prima didare inizio alla chiusura deilavori. Qualora questecomunicazioni provengano dalReggente o dalla GrandeMaestranza i fratelli e le

    Sorelle si pongono in piedi eall'Ordine.

    Cosa si Chiede alMartinismo

    di Aton Sovrano Grande MaestrodellOrdine Martinista Tradizionale

    Non amo eccessivamente la partestorica del Martinismo e fral'altro non sono un esperto.Considero il Martinismo, unveicolo, un veicolo perfetto,per raggiungere una meta tantoagognata quanto difficile: laregola, la norma assoluta equindi la conoscenza assoluta.

    In questa dimensione conosciamosolo regole relative, relativeai nostri bisogni, alle nostreesigenze, al luogo ed al tempoin cui tali regole debbonoessere applicate. Esistono perdelle norme assolute, norme cheregolano l'intero cosmo, ilcosmo infinito di cui questamanifestazione, regolata danorme relative, una piccola,

    piccolissima parte. Conoscerel'universo, costituito da ciche stato emanato dall'EnteEmanante, dalla divinit, econoscere le regole che necostituiscono la sua essenzaconcede all'uomo, altramanifestazione della emanazionedivina, un doppio vantaggio. Daun lato applica le normeassolute che ha conosciuto,

    conoscendo l'universo, allenorme relative che disciplinanoquesta emanazione, apportando inecessari cambia,enti dovutinon alla necessit,all'egoismo, alla voglia didominare, ma al differenteluogo ed al diverso tempo incui tali norme devono essereapplicate; dall'altro l'uomo,conoscendo la costituzione e

    l'essenza del cosmo conosce lapropria costituzione ed essenzaper il famoso principio che ci

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    che sta in basso come ci chesta in alto. Conoscendo l'uomola propria costituzione e lapropria essenza pu vedere ilproprio passato ed il proprio

    futuro, come anche il passatoed il futuro delle altremanifestazioni divine, eregolarsi di conseguenza. Sirende conto anchedell'impossibilit diintervenire per mutare omodificare gli eventi cheriguardano l'emanazione. Glieventi riguardano un progettodivino sul quale nessuno pu

    intervenire, si pu soloconoscere e conoscendoloadottare i mezzi leciti perridurre al massimo conseguenzecontrarie o non gradite chel'evento, necessariamentecomporta.Cosa accade se l'uomo pretendedi intervenire? Accade ci chemagistralmente ha descrittoMartines de Pasqually nel suo

    trattato sulla reintegrazionedegli esseri e che molto tempoprima aveva descritto Platone.La pretesa di intervenire alloscopo di modificare il progettodivino equivale a ribellione,manifesta la palese volont, lapretesa di Emanare, disostituirsi all'Ente Emanantein un compito solo a luiriservato. La punizione

    conseguente alla pretesa.Abbandonando la metafora o ilraccontino tendente ad imporreuna certa condotta, a dettareai profani ci che si deve onon si deve fare, tipico dellereligioni rivelate, cosa accadein effetti? Per rispondere aquesta domanda occorredistinguere la "morale"universale, assoluta dalla

    "morale" umana, relativa. Lamorale umana, appunto perchrelativa risente di esigenze,

    di potere, di sopraffazione, diinganni, in sostanza di tuttoci che rende al gruppo piforte, in un determinato luogoed in una determinata epoca,

    una pi completa soddisfazionedel proprio egoismo; la moraleassoluta invece moltosemplice. Prevede un posto perogni cosa e che ogni cosa siacollocata al suo giusto posto.Tutto questo espresso con unasola parola: ARMONIA, e derivada un solo sentimento AMORE.L'intervento umano tendente amodificare quest'ordine

    universale produce un vero eproprio sconvolgimento el'universo tende a ripristinareil proprio ordine distruggendoci che lo ha modificato o cheha tentato di modificarlo. Seci facciamo caso nell'universoavviene ci che, in piccolo,avviene in questa suamanifestazione. Se vienedisturbato l'ordine naturale

    della manifestazione terra,dall'uomo o da qualsiasi eventoriconducibile all'uomo stesso,la natura, prima o poi, siribella con catastrofi,distruzioni ecc. ecco, ilMartinismo ci aiuta a conoscereil cosmo, ci aiuta a confonderela nostra essenza, costituitadai quattro elementi, conl'essenza del cosmo stesso

    anch'esso costituito daiquattro elementi anche se siverranno a conoscere in diversostato.Ed allora per intendere ci chechiediamo al Martinismodobbiamo necessariamentepartire dal presupposto chetutto il mondo manifesto formato dai quattro elementi:terra, acqua, aria e fuoco. Al

    posto di terra, aria, acqua efuoco adoperiamo questeespressioni: elemento solido,

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    elemento liquido, elementogassoso, elemento energeticoche sono i soli stati con cuiesiste la materianell'universo. Questi elementi

    nel mondo fisico, hanno uncerto comportamento ed assumonoun certo carattere. Nel mondospirituale gli stessi elementiassumono un altro comportamentoed altro carattere. Se poiattribuiamo questi elementianche alla potenza emanante,allordine cosmico, poichnulla pu esser elargito se ginon lo si possiede,ci rendiamo

    conto che non possono essereesaminati congiuntamente.A questo punto, forse, i sensifisici, i sensi cio chesappiamo di possedere e ciascunuomo adopera, non ci servono amolto. Dobbiamo adoperare altrisensi. Dove li prendiamo? Anchein questo ci soccorre ilMARTINISMO.Per ottenere dal Martinismo i

    semsi che occorrono perconoscere il cosmo la strada lunga, anzi, molto lunga. Ioparagono la strada che ciascunMartinista deve percorrere aduna lunga scala; una scalaformata da moltissimi gradini.La conoscenza verr acquisitasolo quando si raggiungerlultimo gradino. E nelfrattempo cosa accade? Cosa

    accade a chi non sa, non vuoleo non pu (non ha il tempo)raggiungere lultimo gradino? Ame sembra che il solopercorrere un paio di gradinirende gli iniziati alMartinismo del tutto diversidagli altri. La conoscenza siraggiunge allultimo gradino, igradini occorrenti perraggiungere la conoscenza danno

    a chi percorre la via alcuni diquei poteri, di quelle facolt

    che lo rendono diverso daglialtri.In pratica e preliminarmenteil Martinismo insegnache non facile percorrere questa via se

    non si in condizione dilasciare il corpo fisico inmaniera da non farsicondizionare dai sensi. Equesta loperazione pidifficile. Oserei dire che sel'umanit riuscisse a lasciareil corpo fisico e adabbandonare i sensi fisicicostituirebbeuna nuova specie enon avrebbe pi bisogno del

    Martinismo o di altre scuoleesoteriche.Realizzerebbe una nuova speciecomposta da persone senzacervello,senza icondizionamenti che il cervellopudare. E li d sia perch,per istintocerca ci che piconviene al suo possessore, siaperch anche se porta allascienza cio alla conoscenza

    del pensiero altrui non portacertamente alla conoscenza chepuacquisirsi solo dopo che sicapisce che ci che pu darciappartiene solo a questo mondoed relativo ad esso.Disquisendo sulle facolt delcervello mi sovviene il ricordodella festa dei morti, che peraltre civilt la festa diHallowen. In entrambe le

    tradizioni i protagonisti dellafesta sono i bambini, esseriniil cui cervello ancora non pianamente utilizzato. Per imortiai bambini vengonocomprati dei dolci e a loro sifa credere che siano proprio iloro cari,i loro defunti, aportarli.Per Hallowen i bambinisi recano in giro proponendoscherzetti o dolcetti. Per

    entrambe le festiviti bambinisono un ponte tra la vita,rappresentata dai genitori e

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    dai vari cari, ed i morti. Ibambini rappresentano ci cheper un iniziato colui che samettere da parte il cervello.Il bambino vive e non schiavo

    delle passioni e dei bisogni,come gli esseri adulti che locircondano. Il bambino non condizionato dal suo saperecome pu essere condizionatouno adulto. Cia dimostrazioneche per raggiungere da vivi laconoscenza indispensabilemettere da parte il cervello eciche questo significa.Esaminiamo adesso i vari corpi

    che costituiscono l'uomo eparlando di questi non possiamofare a meno di consideraretutto luniverso nella suainfinitezza spaziale etemporale. Quando parliamo dicorpo fisico non possiamo noncollocarlo in questepoca,nellepoca che conosciamo enello spazio che sappiamoimmaginare. Quanto altro spazio

    e tempo vi nelluniverso cheil nostro corpo fisico nonriesce neanche ad immaginare!Ed allora che senso ha ritenerechedopo la morte il nostrocorpo fisico assuma i sensi ele sembianze di ciche si invita e continui a fare cichesi fa in questa terra! Se siritenesse ci si farebbe untorto sia al nostro corpo che a

    tutti quelli che da altri mondisconosciuti, dopo una duratache noi non conosciamo, sidissolvono. Luniversoconcepito come spazio e tempo pieno, non dei nostri corpi,non dei nostri sensi ma di ciche fa muovere i nostri corpied i nostri sensi. Chiamiamolospirito, anima, corpo sottile ocome vogliamo. Il nostro corpo

    fisico finisce cos comefiniscono tutti i corpi fisicinellintero universo, con la

    morte. Ciche rimane, che noichiamiamo corpo sottile o inaltra maniera, non altro cheenergia, quellenergia checonsente di vivere al nostro

    corpo fisico, finch vive. Madopo la vita? Abbandonati isensi e ci che la nostraintelligenza ci fa desiderare onon desiderare, rimarrquellenergia priva di materiae di sensi, priva di sensazionicomuni e di condizionamenti.Cosa chiediamo ancora alMartinismo?Il Martinismo tende alla

    perfezione delluomo. Qualeperfezione? Quella morale no dicerto. Ed allora? Non vi dubbio che la perfezione allaquale si allude la perfezioneiniziatica. possibileraggiungerla?LIniziato, nel suo cammino siserve dei Simboli.Qual lachiave di lettura dei simboli.Dante nella introduzione al

    Convivio dedicato a Can Grandedella Scala, ci dice comebisogna leggere ed interpretarela poesia, per analogiaadattiamo al simbolo ci cheDante ci dice della poesia. Ilsimbolo deve essereinterpretato nel suosignificato letterale e morale;questa la primainterpretazione. Poi nello

    stesso simbolo bisognaricercare il significatoanalogico ed infine quelloanagogico. E facile o almenonon difficile ricercare in unsimbolo il significatoletterale e morale. E picomplicato ricercare ilsignificato analogico. Quantopoi al significato anagogico,al significato che ci porta

    dalle cose terrene alle cosedivine, si ha, a mio avviso, unlimite. Si cerca di dare

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    linterpretazione anagogica delsimbolo con gli strumenti cheabbiamo a disposizione, con icinque sensi, con i sensi checertamente ciascuno di noi

    possiede e che si abituati adadoperare da sempre.Non possibile. Neanche Danteci riesce. Provate a leggerelintroduzione al Convivio. Delsenso anagogico che Danteassegna alla poesia si capiscepoco o niente. Non credo cheabbia imbrogliato le carte abella posta, come dicono alcuniche gli attribuiscono la

    volontdi nascondere il sensoanagogico, credo non ci siariuscito appieno perch havoluto spiegare il sensoanagogico ai nostri sensi. Ilsenso anagogico, con i sensiche conosciamo, non possiamoapprenderlo appieno, possiamosolo sentirlo, intuirlo, nonconoscerlo.I non iniziati, coloro che per

    vari motivi, spesso filosofici,intendono dissertare sullaesistenza dellultraterreno,sullesistenza dellanima o diDio, sulla conoscenzametafisica, spesso concludonoaffermando che la ragioneesclude la veridicit di ciche si va affermandosullesistenza dellanima o diDio e se si crede si ricorre

    solo alla fede ed a ciche lafede riesce a dire a ciascunuomo.Io ritengo che i non iniziati espesso i filosofi incorranonellerrore esposto. Cercano ditrovare le prove delmetafisico, cercano di trovarele prove del trascendente, coni sensi fisici. A costororispondiamo che oltre ai sensi

    che conosciamo ne esistonoaltri. Alcuni sono possedutidalla parte fisica del nostro

    corpo, altri provengonodallesterno. Sempre a costoro,quando ci chiedono didimostrare lesistenza di talisensi, dei sensi che ci

    consentono di conoscere cichenon possibile dimostrare inmaniera diversa, dobbiamonecessariamente rispondere chenon possiamo dare taledimostrazione. Dobbiamorispondere che la certezza, nonla prova dellesistenza di talisensi e quindi di tutto cicheattraverso di essi si puconoscere, la si ottiene solo

    attraverso loperativit. Operaquindi e segui il percorso cheil Martinismo ti indica, maseguilo veramente, ed allorasaprai, ed allora conoscerai.Si pu immaginare ci chepossiamo conoscere esaminandoalcuni artisti. Pittori,scultori, architetti ed anchepoeti, spesso ci mostrano ciche loro spesso possiedono come

    dono naturale o raggiungonoattraverso lo studio, speciedella matematica, dellageometria, del pitagorismo.Cimostrano larmonia. Larmoniaci fornisce lo spettacolo cheriusciremo a conoscereoperando, sviluppando i sensinascosti o originando nuovisensi.Parlare di Armonia possibile

    sia con riferimento al mondomateriale, alla morale, inpoche parole allasseorizzontale, sia conriferimento al mondospirituale, cio allasseverticale. Sul pianoorizzontale lArmonia indispensabile per viveresecondo i principi dettatidallordine universale. Ciche

    bello, ciche perfetto nonlo per caso. Lo in quantoil bello, in questo mondo, il

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    risultato dellArmonia, ilrisultato delle leggiuniversali che sono, comeabbiamo gi detto, Armonia.Sul piano verticale lArmonia

    la possiamo vedere quandoraggiungiamo la conoscenza.Adesso possiamo solo intuireche lArmonia composta datutto ci che facilita ilflusso di energianelluniverso, che non sicontrappone ad esso.Se sono stato chiaro fino aquesto momento debbonecessariamente aggiungere che

    la Conoscenza, lavisualizzazione di ci che armonico, la si raggiunge soloeseguendo piccoli passi allavolta. Questo ciche insegnail Martinismo.Ritengo opportuno a questopunto accennare alle due viesulle quali il Martinismo ponei suoi adepti.In linea di Massima gli Ordini

    Martinisti si dividono inOrdini che praticano la viateurgica, che possiamo farrisalire a Martines dePasqually, ed Ordini chepraticano la via cardiaca chepossiamo far risalire a LuisClaude De Saint Martin. Ladifferenza fra le due vie rilevante. Mediante la prima sipersegue la conoscenza assoluta

    attraverso la pratica di riti,di operazioni, a volte semplicied a volte molto complesse. Lamaggior parte di questi riti edi queste operazioni prevedel'uso di cifre, pentacoli, e laevocazione o invocazione dipotenze non appartenenti aquesta dimensione. Chi praticala via cardiaca tende invece adaspettare che il nostro

    involucro si riempia diqualcosa che viene da altredimensioni e non va a cercare

    questo qualcosa come si imponechi pratica la via teurgica.Entrambe le vie, per,presuppongono come attivitpropedeutica, come condizione,

    che avvenga la"rettificazione".Questa la parte comune alledue vie, propedeutica alpercorso successivo. Larettificazione comportal'abbandono di qualsiasicondizionamento. Dico qualsiasiperch oltre ai condizionamentinegativi quali il bisogno, ildisagio, la malattia anchefisica, vi sono i

    condizionamenti positivi qualil'amore, la passione, laricchezza. Sono degli esempisoltanto ma sono esempi che cifanno capire quanto difficilequesta operazione necessaria alMartinismo. Abbandonare icondizionamenti per nonsignifica abbandonare isentimenti. A parte laconsiderazione che l'abbandono

    spesso difficile se nonimpossibile, specie per glistati d'animo negativiprovocati da traumi omenomazioni, possiamo dire cheesso non necessario n utile.Ci che indispensabile invece il non farsi condizionare daisentimenti stessi. Un esempio.Di fronte a delle scelte lanatura umana ci porta a

    considerare, nello scegliere,la posizione nostra, dei nostricari ecc. questo, per non sempre positivo, positivosolo se il curarsi di taliposizioni corrispondeall'obbedire alle normeassolute, universali, cheregolano il cosmo. Se non vi tale corrispondenza il farequelle scelte in maniera

    condizionata pu portare uncerto disordine nel cosmo che,prima o poi si riflette anche

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    sulla nostra esistenza inquanto noi facciamo partedell'Ordine cosmico, anche sespesso lo dimentichiamo.A questo punto si introduce un

    altro tema. Se vogliamo capirecome e perch facciamo partedell'ordine cosmico dobbiamosoffermarci sui quattroelementi dei quali abbiamoparlato all'inizio, partendodallo loro appartenenza almondo fisico. Dobbiamo parlaredell'acqua, dell'aria, dellaterra e del fuoco.Il mondo fisico composto dai

    minerali, dai vegetali e daglianimali. In tutti e tre questimondi sono presenti i quattroelementi. In alcuni sonopresenti tutti e quattro, inaltri solo alcuni; li vediamounirsi in maniera differente edunendosi, anche in proporzionidifferenti, danno luogo allediversit che ciascuno di noisa cogliere. Per descriverli ci

    rifacciamo a ci che deiquattro elementi stato detto,ed in maniera ineccepibile, inaltro Ordine Esoterico.I quattro elementi, i quattrostati sono rappresentati datriangoli e ci per ricordareche la fiamma si alza a punta eche la coppa pronta perricevere la rugiada che cadedallalto. Laria assimilata al

    fuoco, reso passivo da untratto orizzontale, e la terraconsiderata come acquaispessita, appesantita,solidificata. I quattroelementi possono trasmutareluno nellaltro, indeterminate condizioniassicurate dalla presenza delfuoco.Il fuoco laspetto

    vivificante e quindi pisottile della materia, senza diesso difficile agire

    positivamente sugli altrielementi. Ovviamente moltodifficile lavorare con fuocopuro. Uno dei metodi persviluppare fuoco costruire

    immagini di fuoco e, a talfine, indispensabilelelemento acqua, essenzafemminile, necessaria per lacreazione di immagini. Lacqua,quindi, racchiude la sottileforza del fuoco che vienetrasmessa attraverso lariamentre la terra assicura lacostanza e la continuit delprocedimento.

    Su un piano picomprensibile,lacqua forma la materia baseper la produzione di immaginidi fuoco ma laria a metterordine tra la massa caotica diacqua utilizzando le componentiadatte al fine e respingendoquella estranee ad esso. Laterra presiede alla regolarited alla stabilit delprocedimento. Le sostanze via

    via sempre pipure che sarannocos prodotte verrannoutilizzate per il lavaggiodella massa terrosa perisolarne e fissarne il nucleo.I colori appariranno, allora,nel loro puro splendore: fuoco,rosso; aria, azzurro; acqua,verde e terra giallo. Lequantitdi elementi impiegatenel processo devono essere

    perfettamente equilibrate fradi loro. Un regime di fuocoeccessivo avrebbe, infatti,come conseguenza quella diprosciugare completamentelacqua creatrice di immagini.Laria, a questo punto, nonavrebbe alcuna utilit nonpotendo essere il veicolo dialcuna forza sottile; la terraverrebbe irrimediabilmente

    calcinata, resa aridissima eprivata delle sue proprietfertili. Un regime smodato

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    dellacqua potrebbe condurreallo spegnimento del fuoco edalla dispersione dellelementoterra, provocando addiritturala rottura del recipiente in

    cui lacqua si trova. Essa sidisperderebbe cos in millerivoli senza alcun costrutto.Troppa terra finirebbe con lospegnere definitivamente ilfuoco sotto la propria massaprovocando anche ilprosciugamento dellacqua. Ilrisultato sarebbe solo quellodi una distesa morta, priva divita, non adatta a ricevere

    alcun seme. Infine, uno smodatoregime di aria determinerebbele conseguenze analoghe ad unregime di fuoco eccessivo o diuna dilatazione dellinsieme intutte le direzioni, ben pococostruttivo essendosi perso illegame con lo stabile elementoterra.Torniamo adesso alle nostreosservazioni. Abbiamo descritto

    i quattro elementi. Essicompongono tutto ci chevediamo e tutto ci chepossiamo conoscere. Ci chepossiamo conoscere laemanazione dell'Ente Emanante,ci che possiamo vedere lamanifestazione di taleemanazione. Ci significa chel'emanazione (infinita), a noiinvisibile, realizza la

    manifestazione utilizzando uninvolucro (finito). L'EnteEmanante, anch'esso invisibileed eterno, ha trasmesso allaemanazione i quattro elementi,sotto forma di energia.L'emanazione, attraversodiverse combinazionideterminate da diversevibrazioni, ha dato luogo allamanifestazione. In sostanza

    l'emanazione, ovvero una partedi essa, ha determinato lamanifestazione alla

    I Due San GiovanniErmes di Sovrano Grande Maestro

    Antico Ordine Martinista

    Cari Fratelli, care Sorelle,

    Fin dall'antichit il cambio didirezione che il sole compietra il 21 e il 22 giugno,riprendendo la sua corsasull'orizzonte, statosalutato come l'inizio di unnuovo periodo di vita. Questogiorno, detto solstizio estivo, ancora oggi ricordato eatteso, in quanto primo giornod'estate, ed associato allamagica festa di San GiovanniBattista, alla quale mancanosoltanto 9 giorni.

    Il sole, per l'uomo principalefonte di vita, muta il suo

    cammino sull'orizzonte e sembrafermarsi per alcuni giorni inun punto preciso, sorgendo etramontando sempre nella stessaposizione, finch, il 24 giugno(e il 25 dicembre) ricomincia asorgere, giorno dopo giornosempre pi a sud sull'orizzonte(a giugno) e sempre pi a nord(a dicembre), determinando inmaniera graduale l'allungarsi o

    l'accorciarsi delle giornate.

    Fin dall'antichit gli uominisi erano resi conto di questicambiamenti e avevano celebratol'evento con diversifesteggiamenti. Gli antichigreci chiamavano il solstizioestivo "Porta degli uomini",poich, nella loro mitologia,era il momento in cui le anime

    uscivano dalla caverna cosmica.

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    I solstizi erano anchefesteggiati dalle grandicivilt dell'Americaprecolombiana, in Per peresempio, il dio sole, Inti, che

    era anche l'Imperatore,riceveva grandi sacrifici dianimali ed offerte naturali, inmodo propiziatorio perch iraccolti estivi fosseroabbondanti.

    La religione Cristiana, consciadella portata di questifesteggiamenti, si preoccupfin dai suoi inizi di acquisire

    le date dei festeggiamenti,sovrapponendoli con solennicelebrazioni. Per dare un'ideadell'importanza di queste festebasta considerare che ilsolstizio invernale statosostituito dal Natale! E che,secondo la tradizionesapienziale, Giovanni sarebbenato il 24 giugno, esattamentesei mesi prima di Cristo.

    Ma, come si sa, la chiesaspesso impone e l'uomo poidispone; difatti in moltecelebrazioni rimase intatto ilnucleo pagano d'inneggiamentoal "dio" sole.

    In questa notte che prelude al"trionfo della natura" siscatena tutta la magia verde

    legata ai riti propiziatori;ecco quindi che nella notte trail 21 ed il 22 prendono vitauna lunga serie d'incantesimi:i fal ardono ed i rabdomanti,tra le undici e mezzanotte,tagliano dai Noccioli i ramimigliori da utilizzare comebacchetta per trovare l'acqua,i maghi raccolgono le erbe dautilizzare per la preparazione

    di filtri e pozioni, anche leerbe officinali, si dice, inquesta notte sono pi vive e

    ricche di principi attivi. Unaleggenda poi narra che chitrova il seme della felce chebrilla come l'oro in questanotte, riuscir a scorgere i

    tesori nascosti nel grembodella natura. Questa notte anche e soprattutto il momentopropizio per raccoglierel'Iperico o Erba di S. Giovanni(l'erba dell'amore); le ragazzeun tempo solevano metterne unpugno sotto il cuscino peressere sicure di sognare ilvolto del futuro sposo. Mentrequelle gi fidanzate ne

    appendevano due mazzetti soprala stufa e se questi,seccandosi, s'inclinavano l'unoverso l'altro, l'unione colproprio fidanzato e prossimosposo sarebbe stata felice eduratura. Altre specie quali ilMirto e la Verbena, semprecolte durante questa magicanotte, sarebbero utilizzate perimpegnare reciprocamente le

    coppie alla fedelt e peroracoli d'amore.

    Al mattino, a conclusione deifesteggiamenti, le ceneri deifal venivano sparse sui campial fine di renderliparticolarmente fecondi, mentrei tronchi incombusti venivanocollocati nelle case affinchesse venissero preservate dal

    pericolo d'incendio.

    Nel tempo, tuttavia, diverseversioni dei festeggiamentipresero un indirizzo puramentegoliardico o sessuale: peralcuni, completamente alloscuro delle tradizionicontadine legate a questiimportanti mutamentistagionali, il fatto di

    festeggiare tutta la nottedivenne un pretesto pi o menodichiarato per lasciarsi andare

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    a festini a sfondo erotico chenon avevano nulla a che farecon i riti originari legatialla magia della natura e dellesue misteriose quanto potenti

    energie nascoste.

    Nel Martinismo come inMassoneria consuetudine farelelogio di san Giovanni

    Battista alla "FestaSolstiziale" del 24 Giugno.Dice un antico testo relativoal Battista:

    "Sei Tu di cui celebriamo la

    memoria Figlio di Zacaria, Tuche fosti inviato al Cielo perrender testimonianza alla VeraLuce, Tu sei colmo delloSpirito e della Virt di Elia,Tu sei la voce che grida neldeserto. Tu sei il ProfetadellAltissimo e pi che un

    profeta. Colui al qualerendesti testimonianza, Eglistesso ti ha reso testimonianza

    in questi termini: fra i natida donna non mai sorto alcunopi grande".

    Ciao Mario Aceti, nostroFratello in gnosi cos siesprime in un suo magnificoscritto:

    Noi Iniziati dobbiamo

    insistere sulla complessit del

    simbolismo di san GiovanniBattista indissolubilmentelegato a quello di GiovanniEvangelista. Avviene dei duesan Giovanni, come dei duesolstizi, delle due colonne,dei due luminari, della nascitae della morte, del passato edellavvenire. I due Giovanni

    sono dei punti limite. IlBattista chiude lantica Legge

    e annuncia la RivoluzioneCristiana. LEvangelista chiude

    il Libro del Mondo con

    lApocalisse e annuncia il

    secondo avvento. Luno e

    laltro aprono e nessuno pu

    chiudere. Luno e laltro

    chiudono e nessuno pu aprire.

    Gi appare che la loro funzionenon estranea al misterioso"potere delle chiavi", legatoalliniziazione ai PiccoliMisteri con la chiave dargento

    ed ai Grandi Misteri con lachiave doro.

    Luno allinizio, laltro

    alla fine. Non senza ragione ilCristo dice del Battista: "I

    Profeti e la Legge hannoprofetato sino a Giovanni" edellEvangelista: "Se io voglioche resti finch non ritorni".Dunque sono due testimoni checonfermano la presenza e lapermanenza delle realtspirituali, dei legami tra untempo e laltro, tra una epoca

    e laltra. Hanno preso, nel

    Cristianesimo, il posto che

    occupava, nella ripartizionedelle feste della RomaImperiale, il Dio Giano di cuiuna faccia guardava il passato,laltra lavvenire, mentre la

    faccia invisibile contemplava"leterno presente". E la

    posizione dei due Santi alladata dei solstizi, conferisceloro una doppia parte,spirituale e cosmologica ad un

    tempo. Posti in tal modo alleporte solstiziali, essi sonocome i pilastri del portico, nnel mondo, n fuori del mondo,n nella Loggia, n fuori dellaLoggia. Come la nascita e lamorte non appartengono inrealt al ciclo umano, ma sonodegli intermediari, cos i dueGiovanni hanno un volto divinoed un volto umano. Essi

    inquadrano il Sole di Giustiziacome i solstizi inquadrano lamanifestazione solare. Sono

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    delle tangenti che delimitanoquesto Sole. Ai punti ditangenza, essi si confondonocon lo stesso Sole. E a questoriguardo si osserver che la

    vita del Battista fu come unriflesso di quella di Cristo.Nato sei mesi prima di Lui, fumesso a morte per ordine diErode Tetrarca, pochissimotempo prima dellacrocifissione, cioverosimilmente allet di

    trentatr anni.

    Luno e laltro sono dunque in

    stretto rapporto con liniziodella Iniziazione e con la suaFine, con la seconda nascitadacqua battesimale e con la

    terza nascita del fuoco. Maluno e laltro in un certomodo si integrano alla Via, sisomigliano e somigliano alMaestro per eccellenza.

    Isaia cos profetizzava la

    missione del Battista: "Sicolmi ogni valle, ogni monte ocolle si abbassi". E al pianoorizzontale si riferiscelacqua battesimale; aspettolivellato, che corrisponde alpassivo, al passato, alla luna,alla conservazione delle cose.E se il passato morto, incompenso, la luna presiede allenascite.

    Egli sta sul Monte dellaTrasfigurazione, sul Montedegli Olivi e sul Calvario enon percorre il piatto desertodi Giudea. Apostolo della Lucee del Fuoco, simboleggiatodallAquila. Questo carattere

    di verticalit e di luce gli dun aspetto solare e Apollo, Diodel Sole e degli Oracoli,

    presiedeva alla vita futura,allavvenire. Ma in compenso,

    il solo avvenire di cui si certi la morte ...

    Al Solstizio destate inizia il

    periodo discendente della luce

    e il Solstizio dinverno segnalinizio del periodo

    ascendente.

    Questo complementarismo deicicli ascendente e discendentechiama unaltra osservazione.Il nome di Giovanni ha, inebraico, il doppio significatodi Lode o "grazia" ascendente edi misericordia discendente.

    Cos si scopre lindicazione diuna corrispondenza armoniosatra i periodi solstiziali, trail ritmo respiratorio delluomofatto di aspirazione e diespirazione e la pulsazionespirituale incessante di lode edi misericordia dei dueGiovanni, specie di incantesimoo di modulazione gregoriana chemanifesta la gloria di Dio e

    colma lUniverso.

    Ci occorre porre in questamaniera i