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Disturbi Specifici di Apprendimento e
difficoltà a scuola: come conoscerli e intervenire
per favorirel’autonomia
Paola [email protected]
5 MARZO 2015“A. LUNARDI”
-BRESCIA-
LUNARDI 05-03- 2015
DISTURBI DI
APPRENDIMENTO….PRIMA
• DISTURBI SPECIFICI
• SINDROME DA DEFICIT ATTENTIVO E IPERATTIVITA’
(SDA-ADHD)
• SINDROME VISUOSPAZIALE (F81-ICD10)
•SINDROME NON VERBALE (F82-ICD10 Disturbo dell’eloquio e del
linguaggio)
LUNARDI 05-03- 2015
DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO……IERI(Consensus Conference Mi 26/01/07)
• DISTURBO SPECIFICO DI LETTURA (DISLESSIA EVOLUTIVA)
• DISTURBI SPECIFICI DI SCRITTURA (DISORTOGRAFIA E DISGRAFIA)
• DISTURBI SPECIFICI DEL CALCOLO (DISCALCULIA)
LUNARDI 05-03- 2015
DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO……OGGI(direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012)
• DSA (DISLESSIA,DISORTOGRAFIA E DISGRAFIA, DISCALCULIA, come da Legge 170 del 2010)
• DISABILITA’ (Legge 104/’92)
• SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE(Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 – elementi OGGETTIVI)
LUNARDI 05-03- 2015
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO…… la normativa
• DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
Legge 12 – 7- 2011 e linee guida
Piano Didattico
Personalizzato
LUNARDI 05-03- 2015
Legge n. 170 8 ottobre 2010
LA DISLESSIA……(OMS- ICD-10 ,1992)
E’ un disturbo specifico di apprendimento
che si manifesta in età scolare, in assenza di disturbi
sensorali,
cognitivi,
neurologici,
relazionali,che ostacola il normale processo di
interpretazione dei segni grafici con cui si
rappresentano per iscritto le parole.
La dislessia è un disturbo che riguarda
la trasformazione dei segni in suoni che si
evidenzia nella lettura ad alta voce.
LUNARDI 05-03- 2015
LA DISGRAFIA……
E’ un disturbo specifico di apprendimentoche si manifesta in età scolare, in assenza di
disturbi sensorali,
cognitivi,
neurologici,
relazionali,
che si manifesta nella difficoltà di esecuzione
dei segni grafici e numerici, il cui trattato
appare incerto, irregolare nella forma e
nella dimensione e comunque inadeguato
rispetto ai modelli
LUNARDI 05-03- 2015
LO STUDENTE DISGRAFICO……Presenta le seguenti caratteristiche:
• Posizione e prensione: scrive in modo irregolare,
l’impugnatura del mezzo è scorretta; la posizione del corpo durante la scrittura è inadeguata; non utilizza l’altra mano per tener fermo il foglio
• Orientamento nello spazio grafico: non ha
riferimenti per orientarsi, non rispetta i margini, lascia spazi irregolari fra i grafemi, non segue la linea di scrittura, prosegue in salita o in discesa rispetto al rigo
• Pressione sul foglio: non è adeguata, o troppo forte o
troppo debole
• Direzione del gesto grafico: spesso è presente
un’inversione nella direzionalità di scrittura (da sx verso dx)
LUNARDI 05-03- 2015
LO STUDENTE DISGRAFICO……Presenta le seguenti caratteristiche:
• Produzioni e riproduzioni grafiche: spesso sono presenti
difficoltà nella produzione o nella copiatura di figure geometriche, anche il disegno è spesso inadeguato rispetto all’età
• Scarsa coordinazione oculo-manuale= (seguire con
lo sguardo il proprio segno grafico) : hanno quindi grandi difficoltà
nella copiatura di parole o di frasi
• Dimensione dei grafemi: non è adeguata, o troppo piccole
o troppo grandi
• Unione dei grafemi: spesso è presente una inadeguata
fusione di parole
• Ritmo grafico: spesso il ritmo di scrittura è alterato (veloce o
lento), con la mano che esegue movimenti a scatti senza armonia e fluidità nell’azione
LUNARDI 05-03- 2015
LA DISORTOGRAFIA……E’ un disturbo specifico di apprendimento
che si manifesta in età scolare, in assenza di disturbi
sensorali,
cognitivi,
neurologici,
relazionali,
E’ l’alterazione del contenuto della parola,
non solo della forma.
• Ortografia della parola• Ortografia delle regole (Brotini)
• Molti errori sono relativi ad una
cattiva competenza fonologica
LUNARDI 05-03- 2015
LA DISCALCULIA……E’ un disturbo specifico di apprendimento legato
ai processi logico-matematici
che si manifesta in età scolare, in assenza di disturbi sensorali,
cognitivi,
neurologici,
relazionali,
• Livello di calcolo
• Livello di procedure
LUNARDI 05-03- 2015
LO STUDENTE DISCALCULICO……Presenta problematiche rilevanti nelle seguenti
aree disciplinari specifiche:
• Identificazione e riconoscimento dei numeri:spesso sono presenti difficoltà nella produzione
• Scrittura dei numeri : hanno quindi grandi difficoltà nella
copiatura
• Associazione del numero alla corretta
quantità corrispondente
• Procedure mentali e non….
• Tabelline?
• Effettuare numerazioni orali in senso
ascendente e discentente
LUNARDI 05-03- 2015
Dei… Segnali di rischio e
delle difficoltà
Quando?Nella Scuola dell’Infanzia
e nei primi anni della
Scuola Primaria
IDENTIFICAZIONE PRECOCE
del DSA Dislessia
Per intervenire: “Risolvere” o “Ridurre”
Per permettere di :•favorire l’instaurarsi di adeguate strategie •evitare che aumenti la distanza tra le prestazioni del bambino con
difficoltà e quelle del resto della classe•evitare la perdita di motivazione•acquisire una adeguata autostima personale, evitando che si
instaurino sensi di inadeguatezza ed inferiorità
LUNARDI 05-03- 2015
Motivazione ad apprendere - Immagine di sé - Autostima - Successo Formativo
- È importante mantenere alta la motivazione ad apprendere promuovendo attività piacevoli non valutate
- È importante considerare, da un punto di vista psicologico più generale, la personalità del ragazzo e come egli vive la sua difficoltà.
- È quindi essenziale un collegamento tra l’equipe degli specialisti che fannola diagnosi e gli insegnanti.
- È opportuno che si costituisca una rete intorno al bambino/al ragazzo e che ci sia un approccio omogeneo: da questo dipende,in gran parte l'esito favorevole degli interventi ed il Successo Formativo dell’Alunno.
- Promuovere un’attiva collaborazione con i genitori e con il diretto coinvolgimento dell’alunno nel processo di apprendimento-insegnamento.
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
Atteggiamenti scolastici
• Evidente il divario tra potenzialità cognitive e richieste della scuola
• Possono avere una breve durata dell’attenzione
• Disorganizzati nelle attività
• Si evidenziano problemi di disistima e frustrazione causati dal perdurare degli insuccessi
• La scuola può essere vissuta come ambiente altamente stressante
• Possono manifestare problemi comportamentali e/o psicologici quale conseguenza della dislessia
Rischio: l’abbandono degli studi
LUNARDI 05-03- 2015
Che fare?
• Modificare gli atteggiamenti.
• Agire con flessibilità. Attendersi progressi e regressi
• Ricercare approcci didattici migliorativi
• Educare ad un ordine procedurale
• Favorire le strategie compensative
• Insegnare l’uso di strumenti compensativi
• Favorire la dispensa da alcuni compiti
• Documentare
• Predisporre i lavori gradualmente con la descrizione delle difficoltà e l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi necessari
• Rivisitare il processo di insegnamento-apprendimento
LUNARDI 05-03- 2015
Approcci Didattici Migliorativi
• Ridurre l’interferenza della decodifica sul
controllo dei contenuti
• favorire le strategie di compenso
• insegnare all’uso degli strumenti
compensativi
• strategie di controllo della comprensione del testo letto
• strategie di controllo della
programmazione del testo scritto
• verifica ed autocorrezione
E’ determinante il successo formativo
dell’alunno
LUNARDI 05-03- 2015
….successo formativo
La Dislessia persiste nel tempo, modificandosi, e attenuandosi
in alcune componenti, ma persistendo: di dislessia, cioè,non si guarisce, anche se si può migliorare molto. In particolare, il processo di lettura non diventa mai
automatico.
Rimangono comunque:
- un limitato accesso al lessico ortografico
- scarsa integrazione dei processi di “decodifica” e “comprensione”
- la lettura resta stentata, non fluente
- difficoltà nell’aritmetica, nel conteggio (specie all’indietro), nella lettura e
scrittura di numeri, nel calcolo orale e scritto.
I RUOLI: LA SCUOLA
o ATTIVAZIONE DI UNA FIGURA DI RIFERIMENTO (REFERENTE E/0 FUNZIONE STRUMENTALE ) PER CONSULENZA, INFORMAZIONI, COORDINAMENTO
o ( esempio di Protocollo di Accoglienza per i DSA IC Borgosatollo)
o ATTENZIONE SPECIFICA AL PROBLEMA VALUTAZIONE
o PROMOZIONE? BOCCIATURA GRAVEMENTE CONTROPRODUCENTE
o MODALITA’ DI SVOLGIMENTO ESAMI (Nota Prot. 4600 del 10 maggio 2007- Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione scuole statali e paritarie-O.M. n.26 del 15 marzo 2007 Prot. 2578 Istruzione e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di stato conclusivi istruzione secondaria superiore statale e non statale)
LUNARDI 05-03- 2015
I RUOLI: LA SCUOLA DELL’INFANZIA
• OTTICA DI PREVENZIONE E SEGNALAZIONE PRECOCE
• ATTENZIONE AI SEGNALI DI RISCHIO….. (difficoltà a livello fonologico, metafonologico, problemi di linguaggio…)….. ….CHE POSSONO TRASFORMARSI IN DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
• PROPORRE A TUTTI GLI ALUNNI ATTIVITÀ PER LO SVILUPPO E IL POTENZIAMENTO DELLE ABILITA’ FONOLOGICHE E METAFONOLOGICHE, DI PERCEZIONE UDITIVA, DI ALLENAMENTO ALL’ASCOLTO
LUNARDI 05-03- 2015
I RUOLI: LA SCUOLA PRIMARIA
o OTTICA DELLA RILEVAZIONE DEL DISTURBO E CONTENIMENTO DISAGI E DIFFICOLTA’
o DETEMINANTE NELLE PRIME FASI DI APPRENDIMENTO
1- PREVENIRE INTERVENTI SPECIFICI DI
ABILITAZIONE E POTENZIAMENTO
2- STIMOLARE STRATEGIE IMMEDIATE DI COMPENSO
o NELL’ULTIMO BIENNIO E’ PIU’ OPPORTUNO:
1- INCREMENTARE STRATEGIE DI COMPENSO
2- INTRODURRE GLI STRUMENTI COMPENSATIVI
3- ATTUARE EVENTUALI MISURE DISPENSATIVE
NECESSARIE
LUNARDI 05-03- 2015
I RUOLI: LA SCUOLA SECONDARIA I°
• EVITARE ESERCIZI RIPETITIVI PER IL RECUPERO
• FAVORIRE L’USO AUTONOMO DELLE STRATEGIE DI COMPENSO
• PERMETTERE L’USO DI STRUMENTI COMPENSATIVI
• ATTUARE EVENTUALI MISURE DISPENSATIVE NECESSARIE
LUNARDI 05-03- 2015
ASPETTI TECNICO OPERATIVI IN DETTAGLIO
…..a scuola
o RILEVAZIONE DEL PROBLEMA SPECIFICO DI APPRENDIMENTO IN CLASSE
o SEGNALAZIONE DEL PROBLEMA ALLA FAMIGLIA…ACQUISIZIONE CONSENSO SCRITTO PER RICHIESTA VALUTAZIONE
o COMPILAZIONE RICHIESTA VALUTAZIONE ALUNNO (Protocollo)
o INVIO ALL’ASL DEI 2 MODELLI (Prima)
o ACQUISIZIONE DIAGNOSI DALLA FAMIGLIA
o STESURA PROGRAMMAZIONE SPECIFICA (PDP)
o ATTUAZIONE NORMATIVA MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE
o VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
o DOCUMENTAZIONE SCOLASTICA CHE TESTIMONI IL PERCORSO INDIVIDUALIZZATO DELLO STUDENTE
LUNARDI 05-03- 2015
LA DISLESSIA……(OMS- ICD-10 ,1992)
E’ un disturbo specifico di apprendimento
che si manifesta in età scolare, in assenza di
disturbi sensorali,cognitivi,
neurologici,
relazionali,
che ostacola il normale processo di
interpretazione dei segni grafici con cui si
rappresentano per iscritto le parole.
La dislessia è un disturbo che riguarda
la trasformazione dei segni in suoni che si
evidenzia nella lettura ad alta voce.
LUNARDI 05-03- 2015
DIFFICOLTÀ CHE SI POSSONO RISCONTRARE ALLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Difficoltà di linguaggio: a 4/5 anni - confusione di suoni
- frasi incomplete- sintassi inadeguata- parole utilizzate in modo non adeguato al contesto- uso di parole sostitutive- scarsa abilità nell’utilizzo delle parole,- inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storielle inventate,
nei giochi di parole, nel riconoscimento e nella costruzione di rime, nell’isolare il primo suono delle parole o l’ultimo, difficoltà ad imparare filastrocche.
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
Inadeguatezza nei giochi metafonologici:
- “burrone”: se tolgo “ne” cosa rimane?
- se a “colla” aggiungo “na”, cosa diventa?
- riconoscimento e costruzione di rime
- isolare il primo suono delle parole o l’ultimo
Inadeguata padronanza fonologica:
- sostituzione dei suoni delle lettere s/z - r/l - p/b
- omissione di lettere o parti di parola
Difficoltà nella copia da modello e disordine
nello spazio
-disorganizzazione dello spazio nel foglio
-disorganizzazione dello spazio in generale
LUNARDI 05-03- 2015
Scarsa coordinazione psicomotoria generale- Inadeguata manualità fine
- Goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare …
- Difficoltà a riprodurre ritmi e a mantenere il ritmo per un tempo prolungato
- (Inadeguato riconoscimento della destra e della sinistra)
Difficoltà di attenzione
Disturbo della memoria - Difficoltà ad imparare filastrocche, canzoni …
- Difficoltà a memorizzare nomi di oggetti conosciuti e sempre usati in varie situazioni ricordare nomi di oggetti familiari
Difficoltà nel conteggio- Difficoltà nell’enumerazione e nei giudizi di grandezza tra numeri
LUNARDI 05-03- 2015
COME INTERVENIRE - COSA FARE …
Scuola dell’Infanzia
- giochi meta-fonologici (manipolazione delle parole)
- leggere molto ai bambini
- offrire loro libri (per lettura spontanea e/o guidata)
- costruire libri …
- non anticipare l’aspetto tecnico della scrittura per evitare cheacquisiscano meccanismi sbagliati
- organizzare un ambiente motivante e stimolante verso lalettoscrittura, partendo dall’interesse dei bambini per le scritte
- promuovere un contesto che favorisca la scrittura spontanea
- segnalare alla Scuola Primaria eventuali difficoltà riscontrate
- attività di screening (es. Test I.P.D.A. Individuazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento)
LUNARDI 05-03- 2015
Esempio d’intervento quotidiano durante il momento collettivo del
“Calendario giornaliero con l’utilizzo di filastrocche … ”
LA SETTIMANA
LUNEDÌ il cane e il gatto
mangiano nello stesso piatto.
MARTEDÌ l’allegra gallina
fa le uova solo in cucina.
MERCOLEDÌ è un giorno strano
la mucca dorme sul divano,
e GIOVEDÌ il maialino
mangia pochissimo:
solo un panino.
VENERDÌ il cavallo nero
salta le case, le salta davvero!
Il SABATO, invece, le coccinelle
mettono sempre le gonne più belle.
Dieci pulcini dentro una cesta
Alla DOMENICA fanno una festa.
La settimana finisce qui e
torna di nuovo il … LUNEDÌ !
LUNARDI 05-03- 2015
Esempio d’intervento quotidiano durante il momento collettivo del
“Calendario giornaliero con l’utilizzo di filastrocche … ”
“ E’ ARRIVATO UN BASTIMENTO CARICO DI
…”
Lumaca Lucertola LUpo LUna
LU … COME LUNEDI’ !
LUNARDI 05-03- 2015
Altri esempi di Attività
- “Dimmi una parola che inizia come ...”
- “Dimmi una parola che inizia con ...”
- Identificare la parola scandita dall’insegnante nei suoni costituenti (sillabe e fonemi)
- Segmentare parole in sillabe e fonemi
- Elidere o aggiungere suoni a parole date (ditale - dita; porta - portare)
- Riconoscere e produrre rime
- Riconoscere parole lunghe e parole corte(es. coccinella -treno)
- Trovare differenze tra due parole (es. cane - tane)
- Date 4 immagini …“Quale parola non inizia con lo stesso suono tra ...(es. pane - pera - tavolo - piuma )?”
DIFFICOLTÀ CHE SI POSSONO INCONTRARE ALLA
SCUOLA PRIMARIA
Le difficoltà che un alunno con dislessia manifesta, possono essere notate, neicasi più severi fin dall'ultimo anno di scuola dell’infanzia e, soprattutto, quando ilbambino inizia a leggere e scrivere.
È comunque, chiaramente evidente, nella Scuola Primaria, quando:
“La lettura e la scritturadovrebbero diventare automatiche e non lo sono”.
LUNARDI 05-03- 2015
È possibile riconoscere alcuni segnali quando l'alunno evidenzia:
Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio
• Difficoltà a copiare dalla lavagna
• Difficoltà ad utilizzare lo spazio del foglio
- Disorganizzazione dello spazio in generale
Difficoltà di ordine spazio-temporale- Difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date
degli eventi
- Difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte
- Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo
- Difficoltà a riconoscere l’ora all’interno della giornata
- Difficoltà a leggere l’orologio
- Difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi, l’ordine alfabetico
- Difficoltà a sapere quand’è Natale, a ricordare il giorno dellapropria nascita, quella dei propri familiari …
LUNARDI 05-03- 2015
Disturbo della memoria - Difficoltà a memorizzare le lettere
- Difficoltà ad imparare e memorizzare i termini specifici delle discipline
- Difficoltà ad imparare le tabelline
- Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche
Difficoltà di attenzione- Si distrae facilmente
- Limitata resistenza ai ritmi scolastici: affaticamento
- Difficoltà d’attenzione e concentrazione
Difficoltà nella lettura- Legge in modo poco fluente
- Legge commettendo errori
- A volte sembra non ricordare o non comprendere quello che legge
- Perdita della riga e salto della parola durante la lettura
- Evidente discrepanza rispetto alla prestazione della classe (rispetto ai criteri di correttezza e rapidità es. Prove MT - Gruppo Cornoldi )
LUNARDI 05-03- 2015
Difficoltà nella scrittura- Omissione delle lettere maiuscole (nelle classi dove è consolidato l’uso del corsivo)
- Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici (nelle classi dove si sono introdotti più caratteri. È consigliabile introdurre il corsivo a partire dalla 2^classe)
- Presenza di errori Ad esempio:
- Sostituzione di suoni simili: p/b - f/v - d/t - m/n - r/l - s/z- Difficoltà con i seguenti suoni: chi/che - ghi/ ghe - gn - gl- Inadeguata padronanza fonologica generale: doppie, accenti- Lettere e numeri scambiati: 42/24 - p/b - sc /cs - a/e - u/n
- Presenza di Disgrafia
- Presenza di Discalculia- Difficoltà nel processamento numerico
(conteggio, giudizi di grandezza tra numeri, ordinamenti di numerosità)
- Difficoltà nella lettura e nella scrittura di numeri- Difficoltà ad utilizzare semplici strategie di calcolo
- Punteggiatura ignorata o inadeguata
- Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario
LUNARDI 05-03- 2015
Tipologia degli errori ortografici:
Fonologici:
- scambio di grafemi (faso per vaso)
-- inversioni (al per la)
- grafema inesatto (scare /siare per sciare - magi per maghi)
- omissione o aggiunta di lettere e sillabe (seda per sedia - limonemo per limone)
Non fonologici:
- separazioni illegali (ele fante per elefante - in contro per incontro)
- fusioni illegali (lanatra per l’anatra - vieneconte per viene con te)
- scambi di grafemi omofoni (quore per cuore - qulla per culla)
- omissione o aggiunta dell’h
(ha scuola per a scuola - ai giocato per hai giocato)
Altre tipologie di errori:- accenti
- doppie
LUNARDI 05-03- 2015
CHE FARE? Favorire l’uso degli strumenti di compensazione
Possono essere adottate una serie di misure volte, o a compensare la difficoltà delbambino (strategie compensative),o a dispensarlo dal compito (strategie dispensative).Esse sono elencate nella Circolare MIUR prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004 ed èsufficiente una diagnosi di dislessia o disturbo specifico di apprendimento effettuatadallo specialista per permetterne l’adozione.(Vedi siti web utili:Associazione Italiana Dislessia www.dislessia.it………………………………).
- Attuare misure dispensative - Attuare misure compensative
- Promuovere l’utilizzo della memoria visiva attraverso cartelloni su cui siano raffigurate la tavola pitagorica, tabelle con formule, striscia dell’alfabeto, linee del tempo, cartine, immagini schemi ecc…
- “Busta degli aiuti” a casa e a scuola esempio …
- Promuovere attività di Lavoro cooperativo
- Promuovere la riflessione meta-linguistica e attività di meta-cognizione in generale esempio …
LUNARDI 05-03- 2015
Esempio di Strumento compensativo:
Tavola Pitagorica personalizzata – potenziamento
L’utilizzo di
due regole
e l’apprendimento di
due tabelline
consentono di controllare il
64% dei nodi
della tavola pitagorica
LUNARDI 05-03- 2015
Sono strategie dispensative:• tempi maggiori per l'esecuzione dei compiti scritti• possibilità di effettuare le verifiche oralmente• carico minore di attività• uso dei foglietti scritti e fotocopiati per fare scrivere i compiti ai bambini
invece di copiarli dalla lavagna o di scriverli sotto dettatura• leggere a mente e non ad alta voce ad esempio, concedendo più tempo,
anche durante gli esami finali, non correggendo gli errori di tipo fonologico nella scrittura.
Sono strategie compensative: • uso di libri parlanti• registrazione su nastri delle lezioni• uso di un “lettore”• uso di cd rom• uso del computer per scrivere • uso della tavola pitagorica e della calcolatrice
N.B.È essenziale, inoltre, che tali misure siano discusse e concordatetra lo psicologo e il neuropsichiatra che fanno la diagnosi e il terapista, gli insegnanti e la famiglia, perché si costituisca una rete intorno al bambino e si adotti un approccio omogeneo.
LUNARDI 05-03- 2015
LA BUSTA DEGLI AIUTI
Per favorire la memorizzazione della corretta scrittura
Per favorire la consapevolezza delle difficoltà personali
Abituare all’uso di strategie individuali per superare le difficoltà
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
PESO LORDO
PESO NETTO TARA
Esempio di Strumento compensativo:
Schema - rinforzo iconografico
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
BIBLIOTECA SCOLASTICA … IN CLASSE
LUNARDI 05-03- 2015
I LIBRI: COPERTINE E INDICI
La copertina del libro come un biglietto da visita … per una lettura attiva, suggerisce ipotesi anticipatorie sul contenuto ed orienta le scelte …
(Titolo, eventuali immagini, autore, prezzo)
L’indice perché è un riordinatore di idee, un organizzatore indispensabile che fornisce una risposta immediata alla ricerca del lettore
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
IL CALENDARIO
Importante organizzatore temporale
Sito della memoria collettiva di un Paese
Ricco d’informazioni che si ricavano muovendosi avanti ed indietro nel testo facendo il computo dei giorni, attività indispensabile per programmazioni a lungo e a breve termine …
Attenzione ! non tutti i calendari sono egualmente facili da leggere …
(di seguito … due esempi)
LUNARDI 05-03- 2015
DICEMBRE 2006 Calendario 1
1 ven 2 sab 3 dom 4 lun
5 mar 6 mer 7 gio 8 ven
9 sab 10 dom 11 lun 12 mar
13 mer 14 gio 15 ven 16 sab
17 dom 18 lun 19 mar 20 mer
21 gio 22 ven 23 sab 24 dom
25 lun 26 mar 27 mer 28 gio
29 ven 30 sab 31 dom
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
LUNARDI 05-03- 2015
DIFFICOLTÀ CHE SI POSSONO INCONTRARE ALLA
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
In questa fase il codice alfabetico viene padroneggiato quasi completamente e le corrispondenze suono - segno si stabilizzano.
L’analisi, la sintesi dei fonemi delle parole e la lettura diretta delle parole cominciano ad automatizzarsi, almeno con le parole di uso più frequente.
In alcuni casi possono osservarsi ancora alcune delle difficoltà elencate per il secondo ciclo della Scuola Primaria.
La Dislessia persiste nel tempo, modificandosi, attenuandosi in alcune componenti, ma persistendo: di dislessia, cioè,non si guarisce, anche se si può migliorare molto. In particolare, il processo di lettura non diventa mai automatico.
LUNARDI 05-03- 2015
Rimangono comunque:
- un limitato accesso al lessico ortografico
- scarsa integrazione dei processi di “decodifica” e “comprensione”
- la lettura resta stentata, non fluente
- difficoltà nell’aritmetica, nel conteggio (specie all’indietro), nella lettura e
scrittura di numeri, nel calcolo orale e scritto.
LUNARDI 05-03- 2015
COME INTERVENIRE - COSA FARE …
Scuola Secondaria di I°Grado
Organizzare lo spazio aula
Lavorare sulle abilità di studio
Programmare le interrogazioni
Semplificare i contenuti e potarli (Proponendo Schede di sintesi)
Proporre molto spesso attività in apprendimento cooperativo
Percorso di lavoro sulla struttura del testo
Motivare i ragazzi alla scrittura
Didattica metacognitiva
LUNARDI 05-03- 2015
Necessità di effettuare tutti gli anni un bilancio sulla lettura
- Velocità - Correttezza – Comprensione
e sulla scrittura
- Abilità ideativa – Abilità ortografica – Abilità sintattica
Per poter predisporre gli interventi appropriati ed identificare il gruppo di criticità nella classe.
LUNARDI 05-03- 2015
Aspetti metacognitivi della riabilitazione soprattutto per i ragazzi più grandi
Il trattamento deve aiutarli a scoprire ed acquisire le strategie che sono essenziali per
risolvere i problemi o sviluppare funzioni adattive.
- Itinerario sulle difficoltà scolastiche … osservando i processi mentali:- Come si può capire per apprendere, per memorizzare, per riflettere su un
problema matematico?- Quali abitudini evocative vengono attuate per una pagina di storia da
studiare? Visive, auditive?- A volte non vengono messi in atto mezzi per superare la difficoltà, ad
esempio gestire visivamente le parole e le operazioni complesse e non uditivamente.
- Pedagogia dei mezzi come vero mezzo della Pedagogia- Riflessione sui metodi personali di lavoro
Strategie compensative- Libri parlanti- Lezioni registrate su nastri, CD MP3, DVD- Tempi maggiori- Calcolatrice e tavola pitagorica- Video scrittura- CD Rom / DVD - Computer con software specifici: esempio Carlo II … - Uso/aiuto di un “lettore” (docente/compagno … Attività in Cooperative
Learning), soprattutto durante gli esami, passaggi critici e lo studio …
LUNARDI 05-03- 2015
Strategie dispensative- Misure scolastiche di riduzione dell’impegno, offerta di tempi più lunghi - Possibilità di svolgere le verifiche oralmente- Possibilità di copiare le richieste o le consegne-Carico minore di attività
……AVETE MAI CHIESTO AL VOSTRO STUDENTE
COME SE LA CAVA?
Sono possibili Prognosi favorevoli quando …
- Buon Q.I.
- Diagnosi precoce - riabilitazione precoce
- Atteggiamento incoraggiante da parte dei genitori, e dei docenti
- Aiuto scolastico adeguato
- Autostima sufficiente
Fattori che incidono negativamente sulla prognosi quali …
- Q.I. Inferiore alla media
- Ambiente bilingue
- Frequente cambiamento a scuola
- Tecniche sbagliate, obiettivi impropri
- Aspettative inadeguate dei genitori e dei docenti
LUNARDI 05-03- 2015
LA VALUTAZIONE
Come valutare …
È l’aspetto più difficile per i docenti che temono di non essere giusti rispetto alla classe
Valutare i “ragazzi dislessici” in rapporto alle loro capacità e alle loro difficoltà, discostandosi da come si valuta la classe
Valutare separando gli errori dal contenuto(dare due valutazioni separate e non punitiva quella ortografica)
- Valutare in modo costruttivo, separando sempre gli errori dal contenuto
-Evitare di riempire i quaderni di segni degli errori
- Valutare una volta, lo stesso errore ripetuto
- Far capire che gli errori sono sempre migliorabili
- Dare indicazioni precise su come attuare i miglioramenti
- Predisporre verifiche scalari: la parte iniziale deve essere più semplice
e anche leggermente ingrandita, poi più difficile. Il testo deve essere
chiaro graficamente, possibilmente su un unico argomento
LUNARDI 05-03- 2015
Fare contratti formativi individuali con i ragazzi, per motivarli - Fare in modo che il bambino/ragazzo in difficoltà senta di essere
apprezzato non solo sul quaderno, ma anche sul documento di
valutazione che deve riflettere il percorso dei ragazzi e registrare
il loro progressi.
Riflettere sull’assoluta necessità di una valutazione che non sia riferita alla classe, ma al soggetto.
Tutto il percorso precedente perde di senso se la valutazione è punitiva, al ribasso, non rinforzante.
Non aver paura di dare fiducia ai ragazzi i risultati arriveranno … sicuramente!
Strategie d’intervento precise ed un’adeguata valutazione, dovrebbero aiutare gli alunni a diventare consapevoli in positivo,
delle proprie capacità e dei propri miglioramenti, evitando e riducendo l’insuccesso scolastico e la ricaduta sul piano
psicopatologico.
LUNARDI 05-03- 2015
Siti utili www.aiditalia.org
www.biblioiad.org
www.dislessia-genitori.org
www.dislessia.indire.it
www.agiad.it
htpp://dislessia.myblog.it
www.Dislexia whot is it?
www.anastasis.it
www.vanninieditrice.it
www.conceptmaps.it
www.libroparlato.org
www.ivana.it
LUNARDI 05-03- 2015
GRAZIE
PER L’ATTENZIONE!
(fine prima parte)
LUNARDI 05-03- 2015