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M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 1 Distribuzioni di Probabilità Distribuzioni discrete Distribuzione uniforme discreta Distribuzione di Poisson Distribuzioni continue Distribuzione Uniforme Distribuzione Gamma Distribuzione Esponenziale Distribuzione Chi-Quadro Distribuzione normale o Gaussiana Distribuzione di tipo Standard Distribuzione normale o Gaussiana di tipo generico Distribuzione T di student Distribuzione F di Fisher Distribuzione Uniforme Discreta Un variabile aleatoria è di tipo Uniforme Discreto se la funzione densità di probabilità è: f Y (y) () = = altrove N y N y f Y 0 ,..., 2 , 1 1 L V i bil Al t i di d 1 2 3 N y La Variabile Aleatoria dipende da un solo parametro: N 2 1 + = N Y μ 12 1 2 2 = N Y σ Media: Varianza:

Distribuzioni di Probabilità - Home - people.unica.it · M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 3 Distribuzione Uniforme Continua • Funzione di distribuzione uniforme

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  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 1

    Distribuzioni di Probabilità

    • Distribuzioni discrete– Distribuzione uniforme discreta– Distribuzione di Poisson

    • Distribuzioni continue– Distribuzione Uniforme– Distribuzione Gamma– Distribuzione Esponenziale– Distribuzione Chi-Quadro– Distribuzione normale o Gaussiana

    • Distribuzione di tipo Standard• Distribuzione normale o Gaussiana di tipo generico

    – Distribuzione T di student– Distribuzione F di Fisher

    Distribuzione Uniforme Discreta

    • Un variabile aleatoria è di tipo Uniforme Discreto se la funzione densità di probabilità è:

    …fY(y)

    ( )

    ⎪⎪⎩

    ⎪⎪⎨

    ⎧ =

    =altrove

    NyN

    yfY0

    ,...,2,11

    L V i bil Al t i di d 1 2 3 N y

    La Variabile Aleatoria dipende da un solo parametro: N

    21+

    =N

    Yμ 12122 −= NYσMedia: Varianza:

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 2

    Distribuzione di Poisson

    • La variabile aleatoria di Poisson è caratterizzata dalla funzione densità di probabilità:

    ( ) 00

    ,....2,1,0!

    >

    ⎪⎪

    ⎪⎪

    ⎧ =

    =

    λ

    λλ

    altrove

    yy

    e

    yf

    x

    Y

    Di d d l l t λDipende dal solo parametro λ

    λμ =Y λσ =2YMedia: Varianza:

    Distribuzione di Poisson

    • Alcuni esempi di distribuzioni di Poisson:

    f Y(y

    )

    0.05

    0.10

    0.15

    0.20

    0.25

    λ=3

    f Y(y

    )

    0.02

    0.04

    0.06

    0.08

    0.10

    0.12

    0.14

    λ=10

    y0 2 4 6 8 100.00

    y0 5 10 15 20 25

    0.00

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 3

    Distribuzione Uniforme Continua

    • Funzione di distribuzione uniforme

    ( ) [ ][ ]

    1 ,

    0 ,Y

    se y a bf y b a

    se y a b

    ⎧ ∈⎪= −⎨⎪ ∉⎩

    fY(y) FY(y)

    1

    pdf cdf

    Dipende da due parametri: a e b

    ya b

    1/(b-a)

    ya b

    1

    Distribuzione Uniforme Continua

    • È possibile calcolare media e varianza :

    ( ) 12

    b

    Ya

    a by f y dy y dyb a

    μ∞

    −∞

    += = =

    −∫ ∫

    ( ) ( ) ( )22

    22 12 12

    b

    Y

    a ba by f y dy y dyb a

    σ μ∞ −+⎛ ⎞= − = − =⎜ ⎟ −⎝ ⎠∫ ∫

    Questo risultato poteva essere intuitivo dato che la funzione è simmetrica rispetto al suo punto medio

    2 12a b a−∞ −⎝ ⎠∫ ∫

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 4

    Distribuzione Gamma

    ( )( )( ) ( )⎪

    ⎧ ≥−Γ

    − yyyr

    ryf

    r 0exp

    ;

    1 λλλ

    λ

    • Variabile aleatoria a due parametri:– r > 0

    λ > 0

    ( )

    ⎪⎪

    ⎨=altrove

    ryfY0

    ,; λ

    • La funzione Gamma di Eulero Γ(r) è definita come:

    ( ) ∫∞

    −−=Γ0

    1dxxer rx

    Distribuzione Gamma

    • Proprietà : • Esempi di distribuzioni Gamma:

    λμ rY =

    22

    λσ rY =

    Media:

    Varianza:

    f Y(y

    )

    0.3

    0.4

    0.5

    r = 1r = 2

    λ = 1

    • La funzione assume valore massimo in corrispondenza di:

    ( )λ1max −= ryMax fY:

    y0 5 10 150.0

    0.1

    0.2

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 5

    Distribuzione Esponenziale

    • Caso particolare della Gamma (r = 1)

    Un solo parametro: λ( ) ( )( ) ( )

    exp0

    1 expf y y

    yF y y

    λ λλ

    = −≥

    = − −

    Un solo parametro: λ

    λμ 1= 2

    2 1λ

    σ =

    pdf cdf1

    λ

    fY(y) FY(y)

    y y

    Distribuzione Chi-Quadro

    • Caso particolare della Gamma (λ = ½,r = ½ k)

    ( )( )

    ⎪⎪

    ⎪⎪

    ⎧≥⎟

    ⎠⎞

    ⎜⎝⎛−

    Γ=

    altrove

    yyyk

    kyf

    k

    k

    Y

    0

    02

    exp2/

    121

    ;

    12

    2/ Un solo parametro k

    k=μ k22 =σ

    0.5

    0.6

    ( ) ∞=1,lim yfY

    y

    0 2 4 6 8 10

    f Y(y

    )

    0.0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4 n = 1n = 2n = 3

    ( )→

    ,lim0

    yfYy

    ( )212,

    0=

    =yYyf

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 6

    Variabili aleatorie:Teorema limite centrale

    • Esiste un teorema di statistica che afferma:

    “Sia {Xi} una successione di variabili aleatorie indipendenti di media μ e varianza σ2, indipendenti ed identicamente

    distribuite, allora la somma

    converge asintoticamente verso una variabile aleatoria normale (o altrimenti detta Gaussiana)”

    ∑=

    =n

    iin XS

    1

    (o altrimenti detta Gaussiana)

    Distribuzione normale di tipo standard• Una variabile aleatoria normale (detta anche di tipo Gaussiano) di

    tipo standard è caratterizzata da una curva di distribuzione a forma di campanaforma di campana

    px(x)0.5

    Nell’esponenziale il termine z2 cresce

    all’aumentare della distanza dall’origine, con

    la stessa velocità sia a sinistra che a destra.

    ( ) ⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛−= 2

    21exp

    21 zzfZ π

    12x-4 -2 0 2 4

    0.0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4 L’esponenziale decresce in maniera simmetrica.

    Il massimo si osserva in corrispondenza di z = 0

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 7

    Distribuzione normale di tipo standard

    • Nota la distribuzione è possibile calcolare la probabilità di un qualunque evento per Z

    • Esempio: probabilità Z < 1.05

    L’area segnata in blu rappresenta la

    probabilità che si verifichi un qualunque

    numero Z < 1.05

    13

    x-4 -2 0 2 4

    Z=1.05

    ovvero

    P(Z +1.5

    A = Z < 1.5

    è pari alla probabilità che si verifichi l’evento

    B = Z > 1.5

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 8

    Distribuzione normale di tipo standard

    • Il calcolo dell’area (probabilità) per il caso in esame richiede la valutazione dell’integrale:

    • Purtroppo non esiste soluzione analitica per l’integrale. • Per la sua valutazione si ricorre alle tabelle

    ( ) ( ) ∫∫ ∞−∞− ⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛−==< 05.1 205.1

    21exp

    2105.1 dzzdzzfZP Z π

    15

    Distribuzione normale di tipo standard

    • I valori dell’integrale (ovvero l’area) della distribuzione di tipo standard sono riportati in forma di tabella in (quasi) tutti i testi di statistica.

    16

    P(Z

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 9

    Distribuzione normale di tipo standard

    • Altro esempio:

    • Si può osservare che per gli assiomi di Kolmogoroff si ha

    • Pertanto la probabilità può ancora essere ricavata facilmente dalla tabella

    P(Z>1.05)

    P(Z>1.05)+P(Z1.05) =1-P(Z

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 10

    Distribuzione normale di tipo standard

    • Consultando le tabelle:

    P(Z < 1.0)=0.8413

    P(Z < 2 0)=0 9772

    19

    P(Z < 2.0)=0.9772

    P(1.0 < Z < 2.0) = 0.9772-0.8413 = 0.1359

    Distribuzione normale di tipo standard

    • Con l’aiuto delle tabelle, calcolare

    1. P(Z > 1.64)2. P(Z < -1.64)3. P(1.0 < Z < 1.5)4. P(-1 < Z < 2)5. P(-2 < Z < 2)

    20

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 11

    Distribuzione normale generica

    • Una variabile aleatoria (continua) Y si dice normale o Gaussianase la densità di probabilità è:

    ⎞⎛

    • La funzione è definita lungo tutto l’asse reale (ovvero un qualunque numero reale può essere un esito di una VA di tipo normale)

    • Il grafico di tale funzione è una curva a campana simmetrica rispetto a y=μY

    ( ) ( ) ⎟⎟⎠

    ⎞⎜⎜⎝

    ⎛ −−= 2

    2

    21exp

    21

    Y

    Y

    YY

    yyfσ

    μσπ

    21

    rispetto a y=μY• La distribuzione dipende da due parametri, μ e σ2.• Viene indicata in genere con la seguente simbologia:

    ( )2,~ YYNY σμ

    Carl Friedrich Gauss

    Gaussiana

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 12

    Distribuzione normale (o di tipo Gaussiano)

    • La gaussiana è simmetrica rispetto al valore μY pertanto la media coincide con il valore μY

    • Si può verificare matematicamente che il parametro σ2 definito nell’espressione coincide con la varianza della funzione di distribuzione.

    • Importante:la distribuzione normale di tipo standard è un caso particolare

    23

    la d str buz one normale d t po standard è un caso part colare della formula generica con μY = 0 e σY = 1

    In figura sono riportate tre gaussiane con egual media e varianza 0.25, 0.5, 1

    Distribuzione normale (o di tipo Gaussiano)

    0.5

    0.75

    1

    1.25

    1.5 Varianza σ2 = 0.25

    Varianza σ2 = 1

    24

    Al diminuire della varianza, la campana si restringe sempre di più intorno al suo valore medio

    -2 -1 1 2 3 4

    0.25

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 13

    Distribuzione normale (o di tipo Gaussiano)

    N.B.

    Questo è vero per ogni valore di μ e σ nel caso

    μ−σ μ+σ μ+2σ μ+3σμ−2σμ−3σ μ

    68.26%

    valore di μ e σ nel caso della Gaussiana!

    La probabilità di osservare valori esterni

    all’intervallo [μ−2σ, μ+2σ] è molto bassa (5%

    circa)

    25

    95.46%

    99.73%

    Aree sottese dalla distribuzione normale

    circa)

    È praticamente nulla all’esterno

    dell’intervallo [μ−3σ, μ+3σ] (meno del 3‰)

    Distribuzione normale (o di tipo Gaussiano)

    • Al diminuire di σ, i risultati dell’esperienza aleatoria assumono valori in intervalli sempre più piccoli

    • L’incertezza diventa sempre più piccola• Non esistono delle tabelle per calcolare le probabilità per i

    generici valori di μ e σ.• Vedremo nel seguito come è possibile ricondurre il calcolo della

    probabilità sempre alla VA di tipo standard

    26

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 14

    Funzioni di VA GaussianeTrasformazioni lineari

    • Nel caso di una trasformazione lineare di variabili aleatorie:

    • Si è visto come media e varianza di Z siano legate alla media e varianza di Y secondo la relazione

    bYaZ +=

    YZ ba μμ +=

    222YZ b σσ =

    27

    • Si può inoltre verificare facilmente che, se Y è una Gaussiana, lo è anche la trasformata Z

    Funzioni di VA GaussianeTrasformazioni lineari

    • Data una variabile aleatoria Y (di tipo gaussiano) di media μY e i σ 2varianza σY2

    • Si consideri la seguente trasformazione lineare:

    • Di che tipo è la nuova variabile aleatoria?• Quale è la media e la varianza della nuova variabile?

    Y

    YYZσ

    μ−=

    28

    Quale è la media e la varianza della nuova variabile?• È facile verificare che:

    Gaussiana di tipo standard1

    02 =

    =

    Z

    Z

    σμ

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 15

    Funzioni di VA GaussianeTrasformazioni lineari

    • Nota la funzione di distribuzione standard è possibile ricavare le proprietà di una qualsiasi distribuzione gaussiana

    • In particolare, è possibile calcolare la probabilità che si verifichi un dato evento per un generico processo, con media e varianza note.

    • Questo è possibile sapendo solo i valori della distribuzione di tipo standard.

    29

    Calcolo probabilità per una Gaussiana generica

    (y – μ)z = σ

    -5 0 5 10 15

    μ = 10; σ2 = 0.5

    8100-5 5 15

    μ = 5; σ2 = 10

    10

    30

    -2.83 -1.58 1.58-5 0 5 10 15

    Normale standard

    0

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 16

    Calcolo probabilità per una Gaussiana generica

    • Esempio: calcolare quale è la probabilità che si verifichi un evento appartenente all’intervallo [0,5] per la variabile aleatoria di media 3 e deviazione standard 2:

    • Si deve calcolare quale è la probabilità che la variabile aleatoria di tipo standard assuma un valore nell’intervallo corrispondente.

    31

    Calcolo probabilità per una Gaussiana generica

    • Dobbiamo calcolare la probabilità:

    ( )0 5P X< <• Gli estremi dell’intervallo corrispondente per la distribuzione di

    tipo standard possono essere facilmente calcolati

    ( )0 5P X< <

    1 0 3Xx μ− − ( )0 5P X

    32

    11 2

    X

    X

    z μσ

    = =

    22

    5 3 12

    X

    X

    xz μσ− −

    = = =

    ( )( )0 5

    1.5 10.8413 0.0668 77.4%

    P X

    P Z

    < < =

    − < < =

    − =

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 17

    Calcolo probabilità per una Gaussiana generica

    • Esercizi• Sia Y una variabile aleatoria di tipo normale, di media μ = 16 e p , μ

    varianza σ2 = 25• Calcolare:1. P(Y > 20)2. P(20 < Y < 25)3. P(Y < 10)4. P(12 < Y < 24)

    33

    Distribuzioni Gaussiane di tipo Vettoriale

    • È possibile estendere la formulazione della Gaussiana al caso vettoriale:

    • In cui ciascuna delle componenti è di natura Gaussiana.• L’attenzione si focalizzerà principalmente sul caso

    bidimensionale:

    NYYY ,...,, 21=Y

    21,YY=Y

    • Per cui è possibile osservare le marginali rispetto a Y1 e Y2:

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 18

    Distribuzioni Gaussiane di tipo Vettoriale

    • Per le distribuzioni marginali si ha:( ) ( )

    ( )⎥⎤

    ⎢⎡ − 211

    2222

    2111

    1e p1

    ,~,~

    μ

    σμσμ

    yf

    NYNY

    • Se le due VA sono indipendenti allora la funzione densità di probabilità per la congiunta è data da:

    ( )

    ( )⎥⎦

    ⎤⎢⎣

    ⎡ −−=

    ⎥⎦

    ⎢⎣−=

    22

    222

    2

    21

    11

    1

    21exp

    21

    2exp

    2

    2

    1

    σμ

    σπ

    σμ

    σπ

    yf

    yf

    Y

    Y

    • NB: la congiunta contiene 4 parametri

    ( ) ( ) ( ) ( )( ) ( )

    ⎥⎦

    ⎤⎢⎣

    ⎡ −−

    −−==

    22

    222

    21

    211

    2122211 2

    121exp

    21

    σμ

    σμ

    σσπyyyfyff YYyY

    35

    Distribuzioni Gaussiane vettoriali Caso coppia di VA Gaussiane

    • Una coppia di variabili aleatorie Y = (Y1, Y2) si dicono congiuntamente gaussiane (o normali) e si denotano con Y~N(μ,V) s l l df i t ss l s t s ssi :se lo loro pdf congiunta assume la seguente espressione:

    • I parametri di tale pdf sono raccolti nel vettore μ e nella matrice V

    • Il vettore μ è il vettore delle medie

    ( ) ( ) ( )⎥⎦

    ⎤⎢⎣

    ⎡ −−−=

    2exp

    det21 μyVμyV

    y1T

    Y πf

    Il vettore μ è il vettore delle medie• La matrice V, simmetrica, definita positiva, è la matrice di

    covarianza

    2212

    1221

    σσσσ

    =V 0xxVxT ≠∀>⋅⋅ 0

    36

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 19

    Variabili aleatorie vettorialiCoefficiente di correlazione

    • Dalla matrice di covarianza è possibile determinare la correlazione tra due variabili aleatorie.

    • Siano date due variabili aleatorie Y1 e Y2. Il coefficiente di correlazione è definito come:

    • Per come è definito:

    ( )( ) ( ) 21

    12

    21

    2112

    ,covσσ

    σρ ==YVYV

    YY

    • Per come è definito:

    11 12 ≤≤− ρ

    37

    Distribuzioni Gaussiane vettoriali Caso Gaussiano VA Indipendenti

    3

    -2

    0

    2-2

    0

    2

    00.0250.05

    0.0750.1

    -2

    0

    2-3

    -2

    -1

    0

    1

    2

    -3 -2 -1 0 1 2 33

    00

    2001

    == μV

    38

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 20

    Distribuzioni Gaussiane vettoriali Caso Gaussiano VA Indipendenti

    • Rappresentazione distribuzioni marginali e probabilità condizionate

    y1-3 -2 -1 0 1 2 3

    2

    3

    fY2

    fY1

    y1-3 -2 -1 0 1 2 3

    ( ) 21 2 1 1| 1.5 0, 1Yf y y μ σ→ = =

    μ=0σ2=1

    39

    -3 -2 -1 0 1 2 3-3

    -2

    -1

    0

    1

    y 1-3 -2 -1 0 1 2 3( ) 21 2 1 1| 1.5 0, 1Yf y y μ σ→ − = =

    La probabilità dell’evento y1 non cambia con il valore di y2

    μ=0σ2=2

    Distribuzioni Gaussiane Vettoriali –Caso VA non indipendenti

    2

    -2

    -1

    0

    1

    -2

    0-2

    0

    2

    0

    0.1

    0.2

    -2

    0

    40

    1 02 0α

    α= =V μ

    -2 -1 0 1 2

    -222

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 21

    Distribuzioni Gaussiane Vettoriali –Caso VA non indipendenti

    • Rappresentazione distribuzioni marginali e probabilità condizionate

    -3 -2 -1 0 1 2 3

    y1-3 -2 -1 0 1 2 3

    fY1 μ=0σ2=1

    fY2

    ( ) 21 2 1 1| 1.5 1.2, 0.36Yf y y μ σ→ = =

    41

    μ=0σ2=1

    -3 -2 -1 0 1 2 3

    ( ) 21 2 1 1| 1.5 1.2, 0.36Yf y y μ σ→ − = − =

    Distribuzioni Gaussiane Vettoriali –Caso VA non indipendenti

    • Nel caso di correlazione |ρ| = 1 la distribuzione degenera in una retta.

    0

    2

    0

    0.2

    0.4

    -1

    0

    1

    2

    3

    42

    -2

    0

    2

    -2

    0-2

    0

    2

    -3 -2 -1 0 1 2 3-3

    -2

    Domanda: in questo caso come si comportano le marginali e le probabilità condizionate?

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 22

    • Nel caso generico di n componenti la variabile aleatoria vettoriale assume la forma:

    Variabili Aleatorie di tipo Normale Vettoriali – Caso Generico

    • I parametri di tale pdf sono raccolti nel vettore μ e nella matrice V:

    • μ = (μ1, μ2, ... , μn);• V matrice (n × n) definita positiva è la matrice di covarianza

    ( )( )

    ( ) ( )( )⎥⎦⎤

    ⎢⎣⎡ −−−= − μyVμy

    Vy 1TY 2

    1expdet2

    12/nf π

    • V, matrice (n × n) definita positiva, è la matrice di covarianza.

    • Ancora, se le VA componenti sono indipendenti, la matrice V è diagonale perché tutte le covarianze sono nulle.

    43

    Distribuzione T di student

    • Utilizzata nei test statistici

    1 ⎟⎞⎜⎛+

    Γ1ν

    • Essendo K una costante di normalizzazione.• Proprietà:

    ( ) Ryy

    Kyf ∈

    ⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛ +

    = + ,

    1

    12

    12

    νν

    ν ⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛Γ

    ⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛Γ

    =

    2

    2νπν

    K

    • Dipende da un solo parametro il numero intero ν (detto anchegrado di libertà della T di student)

    0=Yμ ( )222 >

    −= ν

    ννσYMedia: Varianza:

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 23

    Distribuzione T di student

    • In figura sono mostrate le funzioni densità per 1,3,6 gradi di libertà.

    W. Gossett“creatore”

    della T-student

    f Y(y

    )

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4 n =2n = 4Distribuzione Standard

    n

    45

    • La T è simmetrica rispetto a 0: μ=0, σ2=r/(r-2) r≥3• Per r → ∞ la T di student tende ad una gaussiana di tipo

    standard.

    y-4 -2 0 2 40.0

    Distribuzione F di Fisher

    yymn

    nm

    nm

    nm

    mn

    ⎪⎪⎪⎧

    ≥⎞⎛ ⎞⎛

    ⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛

    ⎞⎛⎞⎛

    ⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛ +Γ

    +

    022

    22/

    ( ) Nnmaltrove

    ynmmnm

    nmyfY ∈

    ⎪⎪⎪⎪⎪⎪

    ⎪⎪⎪⎪

    ⎟⎠

    ⎞⎜⎝

    ⎛⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛+

    ⎠⎝⎟⎠⎞

    ⎜⎝⎛Γ⎟

    ⎠⎞

    ⎜⎝⎛Γ

    = ,0

    122

    ,;

    2

    ⎪⎩

    ( )2,2

    >−

    = nn

    nYμ

    ( )( )( )2

    22

    2422−−

    −+=

    nnmnnm

    YσMedia: Varianza:

  • M. Grosso - Statistica Distribuzioni di Probabilità 24

    La distribuzione F di Fisher

    • Grafici della F di Fisher al variare dei gradi di libertà

    12

    f Y(y

    )

    0.4

    0.6

    0.8

    1.0

    1.2(10, 4) g.d.l.(10, 10) g.d.l(10, 50) g.d.l.(10, Infinity) g.d.l.

    47

    y0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0

    0.0

    0.2

    Sir Ronald Aymer Fisher1890 - 1962