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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE “G. MARCONI” Via Bendini 40 – 10093 COLLEGNO Tel. 011/781357- Fax 011/4084357- C.F.9554040014 E-mail: [email protected] Sito: http://share.dschola.it/ddmarconi

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1

DIREZIONE DIDATTICA STATALE

“G. MARCONI”

Via Bendini 40 – 10093 COLLEGNO Tel. 011/781357- Fax 011/4084357- C.F.9554040014

E-mail: [email protected] Sito: http://share.dschola.it/ddmarconi

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

2

ANNI SCOLASTICI 2016 – 2019 Il piano triennale dell’Offerta Formativa, relativo al Circolo didattico “G. Marconi” di Collegno, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla Legge 13/07/2015, n.107, art.1, comma 7, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il Piano è frutto dell’elaborazione del Gruppo di Miglioramento (impegnato nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM),designato dal Collegio Docenti, sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dalla Dirigente scolastica con proprio Atto di Indirizzo prot. n. 3052/B18 del 07/10/2015. Il Piano è stato deliberato dal Collegio Docenti con parere favorevole unanime nella seduta del 07/01/2016:

Il Piano è stato approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 13/01/2016 ed è stato pubblicato sul Portale unico della scuola.

CHE COSA È IL P.T.O.F.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa trova i suoi riferimenti essenziali e fondanti nei punti di seguito indicati: l’art.3 del D.P.R. 08/03/1995 n. 275 è sostituito con il seguente (art.1, comma 14 Legge 107/2015):”Ogni istituzione scolastica predispone con la partecipazione di tutte le sue componenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, rivedibile annualmente. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il Piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’Offerta formativa.” Le istituzioni scolastiche valorizzano il patrimonio maturato, facendo tesoro delle esperienze pregresse, per costruire con nuovi strumenti un’identità che possa costituire l’evoluzione di un processo di autonomia non ancora pienamente realizzato. Nell’a.s. 2014/15 è stato elaborato da ciascuna scuola il Rapporto di Autovalutazione con il quale l’istituzione scolastica ha individuato la priorità in termini di esiti, concretizzandoli poi in traguardi da raggiungere grazie al perseguimento degli obiettivi di processo. La Legge 107/2015 conferma la centralità del ciclo autovalutazione/ miglioramento, prevedendo che i piani di miglioramento diventino parte integrante del Piano triennale dell’O.F. Pertanto, nell’elaborazione del presente documento si è tenuto conto di una puntuale ricerca di coerenza con il rapporto di autovalutazione e con il piano di miglioramento, con particolare riguardo alle priorità, ai traguardi di lungo periodo ed alle azioni di miglioramento previste. Il Dirigente scolastico Dott.ssa Bruna MAROCCO

3

Indice 1. Dove siamo: il territorio e il contesto sociale pag. 7 Una fotografia del Circolo anno scol. 2018/19 pag. 10 Alunni stranieri anno scol. 2018/19 pag. 11 Le scuole del Circolo pag. 12

1.1. Le scuole dell’infanzia e la giornata tipo pag. 13 1.2. Le scuole primarie e la giornata tipo pag. 15 1.3. L’organico del Triennio 2016-2019 pag. 17 1.4. Il servizio di segreteria pag. 18

1.5. L’ufficio di Direzione pag. 120

2.

2.1 I referenti di plesso e di area pag. 22 2.2 Collaboratori del Dirigente (Legge 107/15 pag. 23

Art. 1, comma 83) 2.3 Funzioni strumentali pag. 24 2.4 Organigramma della sicurezza pag. 25 2.5 Indicazioni generali del PTOF sulla sicurezza pag. 26

3.

3.1 Scuole dell’infanzia e organizzazione del curricolo pag. 28 3.2 Scuola primaria e programmazione didattica pag. 30 3.3. Finalità pag. 32 3.4. Metodologia pag. 33

a) Linee per la gestione dell’handicap pag. 35 b) L’approccio metodologico all’Inglese pag. 36 c) IRC/attività alternativa pag. 38

IDENTITA’ DEL CIRCOLO

ORGANIZZAZIONE DEL CIRCOLO

LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-FORMATIVA E DIDATTICA

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

4

4.

Le Commissioni di lavoro pag. 40 4.1. I principi guida per la commissione PTOF pag. 41 4.2. Verifica, valutazione e autovalutazione pag. 43 4.3. Curricolo per competenze pag. 45 4.4. Inglese pag. 46 4.5. Biblioteche/mediateche pag. 47 4.6. Informatica pag. 48 4.7. Psicomotricita’ pag. 49 4.8. Gruppo di lavoro di sostegno pag. 50 4.9. Dsa e bes pag. 51 4.10. G.l.i. (gruppo di lavoro per l’inclusione) pag. 52 4.11. Continuita’/formazione classi prime pag. 53 4.12. Educazione alla salute pag. 54 4.13. Giornalino di Circolo pag. 55 4.14. Progetti P.O.N. pag. 56

5.

5 La scuola organizzata per laboratori pag. 57 5.1 I laboratori nella scuola dell’infanzia pag. 58 5.2 I laboratori nella scuola primaria pag. 59 5.3 I laboratori di progetto orizzontali pag. 60 5.4 I laboratori di progetto verticali pag. 61 5.5 Fabbisogno di attrezzature

e infrastrutture materiali pag. 62 5.5.1 Biblioteca pag. 63 5.5.2 Informatica pag. 64 5.5.3 Manualità e scienze pag. 65 5.5.4 Teatro ed educazione musicale pag. 66 5.5.5 Attività motoria pag. 67 5.5.6 La robotica educativa pag. 68 5.5.7 Visite e viaggi: esploro il territorio pag. 69

LE COMMISSIONI DI LAVORO

I LABORATORI

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

5

6. 6 Le schede dei progetti triennali pag. 71 6.1 Wifi per tutti pag. 72 6.2 Alfabetizzazione e didattica digitale pag. 75 6.3 PON Inclusione pag. 77 6.4 Animazione digitale pag. 80 6.5 Robotica educativa pag. 81 6.6 Promozione della lettura pag. 84 6.7 Incontrando gli autori in biblioteca pag. 85 6.8 Concorso di poesie e filastrocche pag. 86 6.9 Giochiamo e impariamo dai ragazzi delle superiori pag. 87 6.10 Cuore-mente-mano pag. 90 6.11 Musicando pag. 94 6.12 Lavorando Insieme si cresce pag. 96 6.13 Insieme per il futuro pag. 98 6.14 Origametria pag 99 6.15 Progetto coding e didattica pag. 100 6.16 Lettura animata in lingua inglese pag.101 6.17 Percorsi teatrali ma non solo pag.102 6.18 Per una continuità efficace pag. 103 6.19 I passaggi da un ordine all’altro di scuola pag. 104 6.20 Progetto tirocinio pag. 105 6.21 Dal piacere di agire al piacere di pensare pag. 106 6.22 Valutazione di progetto pag. 107 6.23 I progetti sponsorizzati dalle famiglie pag. 108 6.23.1 Suono, musica e danza pag. 109 6.23.2 Attività motoria pag. 111 6.23.3 Inglese pag. 112 6.23.4 Nuoto pag. 113

I PROGETTI

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

6

7. 7.1 Il ruolo della formazione pag.115

7.2 I corsi in dettaglio pag. 116

8.

8. La scuola e il territorio pag. 120 8.1 Stranieri e nomadi pag. 121 8.2 Servizio civile Locale e Nazionale pag. 122

Educazione alla convivenza civile, alla solidarietà, al volontariato, alla legalità pag. 123

8.3 Sportello di ascolto e pediatrico pag. 124

9.

9.1 L’attività in rete fra le Istituzioni scolastiche pag. 126 9.2 Centro Territoriale per l’Inclusione pag. 127 9.3 Protocollo d’Intesa Scuola-Università-Politecnico pag. 129 Comune- ASL TO 3 9.4 Accordo di rete per l’integrazione e l’inclusione

degli alunni con disabilità pag. 131 9.5 Accordo di rete “Scuola Sicura” pag. 133

10.

10.1 Il sito del Circolo pag. 135 10.2 La documentazione pag. 136 10.3 La Carta dei Servizi pag. 137 10.4 Il Regolamento del Circolo pag. 138

LA COMUNICAZIONE SCUOLA -FAMIGLIA

GLI ACCORDI DI RETE

LA SCUOLA E IL TERRITORIO

LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

7

La Certosa di Collegno sorse per iniziativa di Maria Cristina di Francia, duchessa di Savoia, prima Madama Reale, che recatasi a Grenoble per incontrarsi col fratello, il Re di Francia Luigi XIII si recò in pellegrinaggio alla "Grande Chartreuse", casa madre dell'ordine dei Certosini, fece voto solenne di erigere una Certosa presso Torino. Si accede alla Reale Certosa di Collegno attraverso il Portale (qui raffigurato ), che nel 1737 Re Carlo Emanuele III fece costruire, su disegno di Filippo Juvarra, in occasione delle sue nozze con Elisabetta Teresa di Lorena.

Dove siamo: il territorio e il contesto sociale

Il Circolo si trova nel territorio del Comune di Collegno.

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

8

I plessi del circolo MARCONI dall’a.s. 2009/2010 sono nove : quattro di scuola elementare e cinque di scuola dell’infanzia, distribuiti sui quartieri di Regina Margherita, Terracorta, Leumann, e parzialmente di S. Maria, tutti a ridosso del corso Francia. La contiguità territoriale non significa, tuttavia, identità abitativa. La zona di “Terracorta“ vede una presenza di case indipendenti costruite intorno alla metà degli anni cinquanta ed abitate da ridotti nuclei famigliari. Si tratta di una zona costituita prevalentemente da ceto medio. La zona Leumann va riferita prevalentemente all’insediamento sorto attorno all’antica tessitura Napoleone Leumann: il villaggio Leumann, strutturato in un modo preciso, con la chiesa, le scuole, le case per gli operai, il convitto delle operaie, ora abitato da una popolazione in gran maggioranza anziana e pensionata. Il quartiere Regina Margherita percorso dal trafficato corso Francia, si è sviluppato sul finire degli anni cinquanta a seguito del forte flusso migratorio. La popolazione scolastica rappresenta un variegato e composito gruppo derivante dal tipo di estrazione sociale e culturale e sta sensibilmente mutando per l’influsso delle recenti ed attuali migrazioni di persone e famiglie dagli ex Paesi dell’Europa dell’Est, dall’America del Sud, dall’Africa e dall’Asia. Anche sotto l’aspetto degli insediamenti abitativi la situazione è in continua crescita per le nuove costruzioni nell’area dell’ex cotonificio Vallesusa, di via S. Massimo, nell’area dell’Ex Maggiora, nella zona di via Fabbrichetta/Corso Francia, lungo l’asse della ferrovia ed infine nell’area del deposito ATM. Il Circolo Marconi è chiamato, pertanto, ad adeguare metodologie didattiche, ad accogliere bambini, bambine, genitori di nuova estrazione sociale, culturale, linguistica vista la presenza di nuclei familiari stranieri ed è quello che si sta facendo attraverso l’impegno professionale ed umano dei docenti, del personale della scuola, l’aiuto e la collaborazione delle famiglie.

9

IDENTITA’ DELL’ISTITUTO

UNA FOTOGRAFIA DEL CIRCOLO 2018/2019

INFANZIA SEZ. INS.TI 2017/18 2018/19 VARIAZIONE

CAPUOZZO 4 9 84 91 7

BERTOTTI 4 12 108 94 -14

SALVO D'ACQUISTO 4 12 76 81 5

VIALE XXIV MAGGIO 2 5 46 46 0

MARCONI/RISORGIMENTO 2 5 50 46 -4

TOTALE 16 43 364 358 -6

PRIMARIA CLASSI INS.TI 2017/18 2018/19 VARIAZIONE

CERVI 10 26 227 219 -8

LEUMANN 5 15 95 90 -5

MARCONI 15 43 353 357 4

MOGLIA 5 14 120 121 1

TOTALE 35 98 795 787 -8

TOTALI GENERALI 51 141 1159 1145 -14

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

10

RIEPILOGO CITTADINANZA

CITTADINANZA MARCONI MOGLIA CERVI LEUMANN CAPUOZZO VIA LOMBROSO XXIV MAGGIO RISORGIMENTO BERTOTTI TOTALE

ALBANESE 1 1 1 1 4

BOLIVIANA 1 1

CINESE 5 5

CONGOLESE 1 1

ECUADORIANA 2 2

EGIZIANA/ROMENA 1 1

HAITIANA 1 1

INDIANA 1 1

MAROCCHINA 2 2 3 4 11

MOLDAVA 3 1 1 2 1 8

PERUVIANA 1 1 1 3

ROMENA 13 9 14 8 6 8 3 6 11 78

RUSSA 1 1

SENEGALESE 2 1 3

TUNISINA 1 1

ZAIRESE 1 1

TOTALE 23 15 20 13 10 12 4 8 17 122

PRIMA GENERAZIONE 1 1 1 2 1 0 1 0 1 8

SECONDA GENERAZIONE 22 14 19 11 9 12 3 8 16 114

11

12

V. Risorgimento V.Bendini 40 - 10093 Collegno (TO) tel. 011 781357 - fax 011 4084357

2 sezioni a tempo pieno 4 docenti di classe 1 docenti IRC

CAPUOZZO

Via Salbertrand 25 10093 Collegno (TO) tel: 0114155350 – fax: 0114155812

4 sezioni a tempo pieno 8 docenti di classe 1 docenti IRC

VIALE XXIV MAGGIO

Viale XXIV Maggio 10093 Collegno (TO) tel: 0114151281

2 sezioni a tempo pieno 4 docenti di classe 1 docente IRC

SCUOLA DELL’INFANZIA

ORARIO PERMANENZA A SCUOLA: 8,30 - 16,30 PER UN TOTALE DI 40 ORE SETTIMANALI dal lunedì al venerdì con mensa scolastica obbligatoria SERVIZIO DI PRESCUOLA: 7,30 – 8,30 E POSTSCUOLA: 16,30 – 17,30 gestito dalla cooperativa. ORARIO FLESSIBILE DEGLI INSEGNANTI per garantire ore di compresenze giornaliere per attività didattiche e laboratoriali in piccolo gruppo.

SALVO D’ACQUISTO Via Lombroso ang. Via Napoli - 10093 Collegno (TO) tel. 011 4110297

4 sezioni a tempo pieno 8 docenti di classe 1 docenti IRC

BERTOTTI Via Luigi Einaudi, 12 - 10093 Collegno (TO) tel. 0114051663 - fax

4 sezioni a tempo pieno 8 docenti di classe 2 docenti IRC

13

Ore Attività 7.30-8.30/16,30-17,30 pre/post scuola gestito dalla cooperativa 8.30 – 9.00 accoglienza 9.00 - 10.30 attività in sezione: 10,30 – 11,45 attività in piccolo gruppo (laboratori) 11.45-12.00 sala igienica 12.00-12.45 pranzo 12.45-13.00 sala igienica 13.00-13.45 giochi in giardino (anche d'inverno) o in salone in caso di pioggia o vento 13.45-15.30 riposo per i più piccoli attività con i bimbi di 5 anni 15.20-16.00 risveglio, sala igienica, merenda, 16.00-16.30 uscita

14

G. MARCONI V.Bendini 40 - 10093 Collegno (TO) tel. 011 781357 - fax 011 4084357 email: [email protected] 15 classi a tempo pieno 30 docenti di classe 2 docenti IRC

F.lli CERVI v.Cesana 34 – 10093 Collegno (TO) tel: 0114155812 – fax: 0114155812 email: [email protected] 10 classi a tempo pieno 20 docenti di classe 1 docenti IRC

SCUOLA PRIMARIA

ORARIO PERMANENZA A SCUOLA: 8,30 - 16,30 PER UN TOTALE DI 40 ORE SETTIMANALI dal lunedì al venerdì con mensa scolastica SERVIZIO DI PRESCUOLA: 7,30 – 8,30 E POSTSCUOLA: 16,30 – 17,30 ORARIO FLESSIBILE DEGLI INSEGNANTI per garantire 4 ore settimanali di compresenza per attività didattiche, di sostegno e di recupero.

L. MOGLIA

V.C.Battisti 8 - 10093 Collegno (TO) tel. 011 7800141 – fax 011 7800141 email: [email protected] 5 classi a tempo pieno 10 docenti di classe 1 docenti IRC

LEUMANN C.so Francia 349 - 10093 Collegno (TO) tel. 0114051756 - fax 0114051756 email: [email protected] 5 classi a tempo pieno 10 docenti di classe 2 docenti IRC

15

Ore Attività 7.30 - 8.25 Pre-scuola per chi necessita 8.25 – 8.30 Entrata

8.35 - 10.30 Attività nelle aule: appello,attività disciplinari o di laboratorio

10.30 – 11.00 Intervallo ( merenda e sala igienica ), gioco con apertura tra le classi

11.00 – 12.30 Nelle aule: attività disciplinari o di laboratorio 12.30 – 13.30 Pranzo

13.30 – 14.30 Intervallo: giochi in giardino (anche d'inverno) o nelle aule in caso di pioggia o vento

14.30 - 16.30 Nelle aule:

attività disciplinari o di laboratorio 16.25 – 16.30 Uscita 16.30 – 17.30 Post-scuola per chi necessita

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

16

a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio

Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17: n.

32

5

Sezioni funzionanti a tempo pieno

a.s. 2017-18: n.

32

5

Sezioni funzionanti a tempo pieno

a.s. 2018-19: n. 32

5

Sezioni funzionanti a tempo pieno

Scuola primaria

a.s. 2016-17: n.

70

13

Classi funzionanti a tempo pieno

a.s. 2017-18: n 70

13

Classi funzionanti a tempo pieno

a.s. 2018-19: n. 70

13

Classi funzionanti a tempo pieno

b. Posti per il potenziamento

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)

n. docenti Motivazione

Posto comune di scuola primaria 4

Potenziamento attività laboratoriali

Posto di sostegno 1 Inclusione alunni in situazione di particolare gravità

c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.

Tipologia n. Assistente amministrativo

6

Collaboratore scolastico

24 necessari per assicurare la vigilanza degli alunni

Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)

//

Altro

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

17

La segreteria è composta da:

n° 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi n° 6 assistenti amministrativi

o N. 1 assistente amministrativo

Gestione personale docente e ATA a tempo indeterminato.

o N. 2 assistenti amministrativi

Amministrazione del personale docente a tempo indeter. Scuola primaria e infanzia

o N. 1 assistente amministrativo

Gestione personale ATA a tempo indeter. Bilanci, economato, patrimonio

o N. 2 assistenti amministrativi

Segreteria generale alunni

N.B. - La sede degli uffici - Dirigenza, Segreteria - è situata presso la scuola "Marconi" v. Bendini 40 - tel. 011781357 – fax 0114073357 e-mail: [email protected]

Il servizio di segreteria è ispirato ai principi di accoglienza, trasparenza, qualità. Qualsiasi disservizio può essere segnalato al Direttore dei servizi amministrativi o al Dirigente Scolastico.

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

18

Tutto il personale di segreteria svolge il proprio lavoro con orario settimanale flessibile di 36 ore e prevede uno sportello aperto al pubblico nei tempi seguenti:

Segreteria amministrativa (per docenti)

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 11,00/13,00 14,30/15,30

Su appuntamento per pratiche complesse Le telefonate dell’utenza saranno ricevute solo in tali orari. I docenti possono

telefonare fuori dall’orario di ricevimento solo per questioni urgenti.

Segreteria didattica (per genitori e docenti)

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

11,00/13,00 15,00/16,30

Su appuntamento per pratiche complesse

Orari di ricevimento D.S.G.A.(Direttore Amministrativo)

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 11,00/13,00

………..ed inoltre

il Circolo Marconi si avvale di: collaboratori scolastici statali con mansioni di custodia e pulizia

cooperativa La Nuova Cooperativa con funzioni di:

- pulizia e custodia nei plessi elementari Moglia e Leumann - custodia nel plesso Cervi

cooperativa Sodexo con funzioni di:

gestione del servizio mensa per tutti i plessi

cooperativa Spaziomnibus con funzioni di: servizio di pre e post-scuola

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

19

Il Dirigente Scolastico è la dott.ssa Marocco Bruna Promuove, organizza e coordina le attività delle varie sedi dell'Istituto scolastico, in modo da favorirne l'unitarietà degli indirizzi, pur nelle diverse specificità migliorando la comunicazione tra gli insegnanti attraverso la rete Intranet e con le famiglie potenziando i servizi del sito della scuola. Attua iniziative volte a favorire l'arricchimento delle condizioni materiali, culturali e professionali per l'espletamento della didattica e delle attività educative.

Il Dirigente è disponibile a colloqui personali con i docenti e i genitori solo su appuntamento previa telefonata in Segreteria (011781357) o via e-mail all’indirizzo [email protected].

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

20

PAPERINO

PIPPO

PLUTO

PLUTI

21

A.S. 2018//19

A.S. 2018/19

PPRRIIMMAARRIIEE DI CIRCOLO e DI INTERCLASSE

(programmazione di Circolo) DECENTRATE

lingua matemat. lingua matem. lingua matem

Area di circolo Marconi Moglia Cervi Leumann

1° Salvati Veronese / / / /

2° D’Ambra Maniscalchi D’Ambra Maniscalch

i Swidinsky Modesti

3° Rostagno Coniglio / / / /

4° Aimo Coniglio / Foglietta / Iacobuzio

5° Cassai Ciaccia / / / /

PPRRIIMMAARRIIAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA MARCONI Bisanti Maria MARCONI Marino Claudia

CERVI Dellavalle Silvana CAPUOZZO Carnevale Raffaella

MOGLIA Giubergia Barbara EX ETI Bellini Maria

LEUMANN Ferro Famigl Mariangela

BERTOTTI Savino Lucrezia

SALVO D’ACQUISTO

Quagliarella Daniela

COMPITI: collegamento tra il plesso, la Direzione,

i docenti del plesso.

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

22

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

Anno scolastico 2018/2019

ORGANIGRAMMA

Consiglio di Istituto Collegio Docenti

Dirigente

Scolastico

Comitato di

valutazione

AREA DIDATTICA

• Consigli di

Interclasse/sezione

• Commissioni

• Gruppi di lavoro

AREA SICUREZZA

• RSPP

• RLS

• ASPP

• Addetti antincendio e primo

soccorso

AREA PROGETTUALE E

GESTIONALE

• 2 collaboratori con funzioni vicarie

• 8 collaboratori del Dirigente

• Animatore Digitale

Direttore dei

Servizi Gen. e

Amministrativi

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

23

Ambito Inclusione per DSA – ADHD – EES

Ambito Formazione Docenti – CTI - Robotica

Ambito Integrazione Alunni

FUNZIONI

STRUMENTALI

Ambito Informatico • Innovazione didattica • Innovazione tecnologica

Elaborazione curricolo per competenze

Ambito Socio-Relazionale

Gestione attività biblioteche di Circolo, letture animate e incontri con gli autori

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

24

( dal 1/01/2019 )

1. DATORE DI LAVORO [D.L.]

Dirigente scolastico BRUNA MAROCCO

2a. RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE

[R.S.P.P.] MUSUMECI Giuseppina

3. MEDICO COMPETENTE

[M.C.] MINNITI DAVIDE

2b. Coordinatore Sicurezza Interno [C.S.I.]

PAPPALARDO Claudia

1b. PREPOSTI:

- D.S.G.A. - Docente Vicario - Referenti di Plesso - Docenti con la classe nelle attività di laboratorio

4.a Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione [A.S.P.P.]

Coordinatore: PAPPALARDO CLAUDIA 1. Pappalardo Claudia (Marconi) 2. GAIDO Giacinta (P. Leumann) 3. CALFUS Anna Maria (Moglia) 4. Pappalardo Claudi (V. Risorgimento) 5. DI GIOVINE Silvia (Viale) 6. AZZARO Patrizia (Capuozzo) 7. FASAN Marisa (S. D’Acquisto) 8. MACRI’ Filomena (Bertotti) 9. DRAPIA Lorella (Cervi)

4.b Addetti al Servizio Prevenzione Incendi e Lotta Antincendio [A.S.P.I.L.A.]

Coordinatore: PAPPALARDO Claudia

I nominativi sono esposti all’albo sicurezza del sito

4.c Addetti al Servizio Primo Soccorso [A.S.P.S.]

Coordinatore: PAPPALARDO Claudia

I nominativi sono esposti all’albo sicurezza del sito

4.d Addetti al Servizio di Evacuazione e di Salvataggio [A.S.E.S.] Tutto il personale A.T.A. Collaboratore Scolastico (*) Tutto il personale Docente di Sostegno (*) (*): presente al momento dell’emergenza.

5. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA [R.L.S.]

BISANTI MARIA

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INDICAZIONI GENERALI SULLA SICUREZZA PER IL P.T.O.F.

L’istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro in particolare secondo i dettami del D.Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 in materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici. Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n.292. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L’incarico di RSPP è svolto da consulente esterno in possesso dei requisiti di qualificazione e formazione previsti dal D.Lgs. 195/03. Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal D.Lgs. 81/08 Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l’intera utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza

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La scuola dell’infanzia organizza il curricolo rispettando le FINALITÀ, e i TRAGUARDI per lo SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Pertanto si pone le seguenti finalità promuovendo:

• LO SVILUPPO DELL’IDENTITÀ

• L’AUTONOMIA

• LE COMPETENZE • IL SENSO DELLA CITTADINANZA

Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione. Il curricolo si articola attraverso i campi d’ esperienza:

• Il sé e l’altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

• Il corpo e il movimento Identità, autonomia, salute

• Immagini, suoni e colori Gestualità, arte, musica, multimedialità

• I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura

• La conoscenza del mondo Ordine, misura, spazio, tempo, natura

Ogni campo d’esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. (indicazioni nazionali 2012) La scuola si impegna per il successo scolastico di tutti gli studenti prestando attenzione a sostenere tutte le diversità.

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ANGOLO DELLA CASETTA

• Agevola il gioco simbolico della famiglia ed esperienze di relazione spontanea tra i bambini.

ANGOLO DEI TRAVESTIMENTI • Per promuovere giochi di identificazione e drammatizzazione.

ANGOLO DELLE COSTRUZIONI

• Per offrire ai bambini la possibilità di costruire, inventare, produrre coon diversi materiali.

ANGOLO DELLA LETTURA

• Per favorire la familiarizzazione con i libri, che possono essere “letti” e consultati in piena autonomia dai bambini.

IL GIOCO SIMBOLICO

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EEDDUUCCAATTIIVVAA DDIIDDAATTTTIICCAA

A fondamento dell’attività scolastica è la:

che viene definita a livello di Interclasse e di Collegio.

Al centro di questa attività è posto:

• il bambino con i suoi bisogni ed esigenze • di sicurezza • di appartenenza • di stima

• l’insegnante e la sua competenza nel proporre attività

didattiche adeguate alle capacità dei bambini medesimi.

Le finalità educative sono volte a promuovere:

• L’accoglienza intesa, non solo come primo momento d’incontro tra alunni e docenti, ma come percezione costante da parte dell’alunno di un clima positivo che diventa elemento di sicurezza e di controllo dell’emotività. L’accoglienza, dunque, è finalizzata sia alla valorizzazione delle differenze individuali, sociali e culturali sia all’educazione dei valori della convivenza democratica.

• La formazione di personalità integrate. La scuola dell’autonomia è infatti la scuola dei saperi:

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• È la scuola del “sapere” nel senso di possedere alcune conoscenze formali e astratte (conoscenze)

• È la scuola del “saper fare” nel senso di saper utilizzare in concreto le conoscenze acquisite (competenze)

• È la scuola del “saper essere” nel senso di saper rielaborare criticamente, arricchire e correggere le conoscenze e incrementare le competenze (capacità)

La costruzione del sapere percorre la strada che va da una conoscenza globale ad una conoscenza sempre più disciplinare. E’ una metodologia importante che porta il bambino a comprendere via via messaggi più complessi ed astratti, ad interiorizzare il vocabolario. Il Collegio delle Scuole Primarie ha individuato come elementi caratterizzanti le scelte educative: • l'uso della biblioteca di plesso sia come

“prestito” dei libri presenti, sia come punto di incontro per attività di animazione alla lettura, sia per consultazione di testi come approfondimento sui contenuti e come completamento al libro di testo

• l'attivazione dei laboratori. • Le attività di pubblicizzazione dei percorsi didattici

interdisciplinari come occasione di sintesi, autovalutazione e apertura alle famiglie (mostre, spettacoli, giornalino scolastico,….)

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FINALITA’ • Maturazione dell'identità • Conquista dell'autonomia • Sviluppo delle competenze • Recupero dello svantaggio • Integrazione multiculturale

Predisporre un ambiente che favorisca “l’integrazione degli alunni nella scuola, nella classe e nel gruppo, anche in relazione a quelli in situazione di disagio e di handicap” (art.4 DPR n. 275)

Predisporre un contesto educativo sereno e stimolante

Offrire stimoli e strumenti per sapersi rapportare correttamente con le altre culture

Favorire l’autonomia di: giudizio scelta impegno personale

nell’impostazione del proprio percorso di lavoro

Acquisire la capacità di: interagire con gli

altri imparare ad

esplorare compiere delle

scelte rispettare i valori prendere coscienza

della realtà operare per

modificare la realtà Pensare liberamente

Rafforzare la: sicurezza stima di sé fiducia nelle proprie capacità spinta alla curiosità

Vivere positivamente: l'affettività l'ascolto degli altri il controllo delle emozioni

Consolidare le competenze: Linguistiche in italiano e

lingua straniera logico-matematico-

scientifiche motorie digitali in materia di cittadinanza

attiva sviluppare le capacità

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Laboratori di: Biblioteca Informatica Robotica educativa Scienze Manualità Attività motoria Educazione musicale Orto - giardinaggio

METODOLOGIE

Analisi: delle caratteristiche e dei bisogni dei

bambini; delle risorse umane (insegnanti ed esperti) delle risorse materiali e finanziarie dei laboratori presenti nelle scuole degli spazi e del loro utilizzo dei progetti ed esperienze didattiche

maturate nel corso degli anni dei suggerimenti, proposte, richieste dei

genitori, acquisiti attraverso questionari delle offerte del territorio

Accoglienza dei bambini: Iniziative per l'inserimento,

l'appartenenza al gruppo Progetti "ponte" con la scuola

dell'infanzia e con la scuola secondaria di primo grado

Commissioni continuità composte da docenti di scuola infanzia/primaria/ secondaria di primo grado per stabilire percorsi comuni, schede per colloqui, confronti

Commissioni per la formazione delle sezioni/classi prime

Predisposizione: di ambienti strutturati e non che

favoriscano il gioco come strumento principale per la relazione e l'apprendimento nella scuola dell'infanzia e nel I ciclo

di ambienti strutturati e non che, partendo dal gioco, attraverso la produzione scritta e iconica, permettano il raggiungimento di una riflessione sempre più astratta

di laboratori di mostre, spettacoli e iniziative varie

per condividere le esperienze tra allievi, docenti e famiglie

di passaggi per lo scambio di competenze, materiali e abilità tra alunni ed insegnanti

Recupero dello svantaggio e dell'handicap: Compresenza dei docenti per attività individuali e/o di piccolo gruppo Disponibilità al dialogo e al sostegno alle famiglie da parte dei docenti Commissione handicap di raccordo tra i docenti preposti al sostegno e i

genitori Collegamenti con gli enti esterni (ASL e laboratori comunali) Attuazione di progetti didattici diversificati per ambiti e classi Potenziamento dei laboratori esistenti con riferimento alle nuove

tecnologie

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Utilizzo di: competenze acquisite dai docenti

con la frequenza continua a corsi di formazione nei vari ambiti

riunioni di programmazione, verifica e valutazione del lavoro svolto dai docenti

mediazione educativa e didattica per orientare e sostenere lo sviluppo e l'apprendimento

Riferimenti normativi: I Nuovi Orientamenti definiscono i campi di esperienza per la scuola dell'infanzia Il sé e l’altro Corpo, movimento e salute Esplorare, conoscere e progettare Fruizione e produzione di messaggi

Le “ Indicazioni Nazionali 2012” stabiliscono, per la scuola primaria, gli obiettivi minimi da raggiungere al termine di ogni anno scolastico e alla fine del I ciclo; individuano percorsi diversificati per i bambini diversamente abili o con difficoltà

Strumenti per la verifica, valutazione e controllo di gestione: Quando? In itinere Che cosa? Comportamento cognitivo e relazionale del bambino, scelte organizzative,

metodologia, problematiche, interesse…. Come? Osservazioni sistematiche per mezzo di

a. griglie di osservazione, schede,racconti,documentazione dell’esperienza b. scheda di valutazione ministeriale c.

Strumenti per la documentazione dei percorsi: programmazione didattica annuale, verifiche periodiche della stessa compilazione dell’agenda di classe diario di bordo o registro personale dell'insegnante per annotare il

percorso educativo- didattico monitoraggi

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Il fine che si propone la nostra scuola è quello di promuovere l’integrazione sociale dei singoli, nel rispetto della loro personalità individuale. Premesso che la scuola deve tenere conto dei diversi tempi di apprendimento di ogni bambino, nel caso dei soggetti in situazione di handicap e di tutti coloro che presentano una condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale o a differenze culturali e linguistiche, emerge più forte l’esigenza di rispettare il naturale processo di maturazione, anche ipotizzando un eventuale prolungamento dell’inserimento nella scuola dell’Infanzia e Primaria. La quotidiana attività psicologica e didattica, intesa a favorire l’integrazione di questi bambini e la loro progressiva maturazione formativa, risulta tanto più incisiva, quanto più ogni azione, ogni percorso, trova sostegno e “concentrazione di interventi” in un progetto globale che veda coinvolta tutta l’istituzione scolastica. I percorsi formativi si articoleranno in modo da:

• promuovere le potenzialità di ognuno • accettare e valorizzare la diversità • regolare i tempi dello svolgimento delle attività connesse alla realizzazione delle

singole discipline • adottare forme di flessibilità dell’organizzazione didattica ed educativa • assicurare la realizzazione di recupero, sostegno e continuità • creare un positivo rapporto di collaborazione tra insegnanti di classe, di

sostegno,educatori, famiglia e servizi specialistici per conseguire il successo formativo e per una corretta “condivisione delle responsabilità educative”

La scuola come comunità educante, libera ed aperta, per realizzare una effettiva integrazione deve prevedere l’individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi formativi ed una organizzazione educativa e didattica flessibile, con il coinvolgimento dell’ambiente extrascolastico e della famiglia. La gestione dei progetti e delle risorse presenti all’interno del P.T.O.F. diviene quindi la condizione di base dalla quale partire per ogni programmazione di integrazione delle diversità.

LABORATORI

BIBLIOTECA

ORTO - GIARDINAGGIO

MANUALITA’

MULTIMEDIALITA’

SCIENZE

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L’insegnamento di una lingua straniera si inquadra nell’ambito più vasto dell’educazione linguistica; esso punta allo sviluppo ed al potenziamento della competenza comunicativa ed alla consapevolezza interculturale come elementi dell’unitario processo formativo del bambino. Gli obiettivi che ci si prefigge, nella scuola Primaria, sono essenzialmente di tre tipi:

• linguistico – comunicativi = comunicare con gli altri in una lingua diversa dalla propria

• cognitivi = stimolare e sviluppare i processi cognitivi, le abilità di studio, la capacità di operare relazioni logiche e di riflettere sulla lingua

• socio – affettivi = sviluppare un atteggiamento di curiosità e di apertura verso culture e popoli diversi.

Nella scuola Primaria non si utilizza un “metodo” in senso rigido, ma piuttosto un approccio metodologico che prende dai diversi metodi le strategie ritenute più idonee agli alunni di questa fascia di età. L’approccio metodologico riserva un ruolo fondamentale all’aspetto LUDICO e ORALE. La drammatizzazione ed il gioco, nelle sue diverse modalità, sono lo strumento più valido per veicolare e far utilizzare agli alunni la lingua inglese in modo coinvolgente, non ripetitivo e per creare occasioni d’uso della lingua in un “ambiente inglese”, dal momento che viviamo in una realtà linguistica e culturale italiana. Prioritario il lavoro sulle abilità di ascolto ed il parlato: saper ascoltare e comprendere semplici messaggi e sapersi esprimere in modo progressivamente più articolato in lingua inglese è l’obiettivo principale. Per agevolare la comprensione, ci si avvale degli apporti comunicativi ed espressivi offerti dai codici complementari (musicale, mimico, gestuale, iconico, corporeo…) evitando il ricorso alla traduzione letterale. L’introduzione delle abilità di lettura e scrittura in lingua inglese avviene in modo graduato e motivato. Anche nella nostra lingua materna abbiamo imparato prima ad ascoltare, comprendere, parlare e solo successivamente a leggere e scrivere. I bambini inizieranno a riconoscere e a riprodurre in forma scritta le parole e le espressioni che già sono in grado di capire ed usare oralmente. Poiché esistono diverse varietà geografico - linguistiche dell’Inglese, vengono favorite occasioni di contatto con la lingua autentica, fornendo esempi linguistici diversi per pronuncia.

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Nel corso dell’ultimo anno di studio, sarà possibile ricavare, da semplici riflessioni, anche regole generali sul funzionamento della lingua inglese in situazione di analogia o contrasto con la lingua madre. Per affrontare lo studio della lingua vengono utilizzati strumenti diversi: non solo il libro di testo ma anche libri alternativi, dvd, cd-rom, siti internet e materiale autentico. Nelle classi della primaria l’insegnamento della lingua inglese è affidato agli insegnanti in possesso dei requisiti richiesti. In tutte le classi del Circolo la copertura viene assicurata attraverso l’utilizzo degli insegnanti formati su due classi parallele (Marconi e Cervi) o su due classi in verticale (Moglia e Leumann). Le modalità utilizzate variano a seconda delle diverse esigenze delle classi coinvolte: scambio di competenze tra gli insegnanti, sostegno o modalità alternative.

FUNZIONAMENTO DELLE CLASSI

In tutte le classi di scuola primaria è previsto l’insegnamento della lingua inglese. Classi I ore settimanali 1 Classi II ore settimanali 2 Classi III – IV – V ore settimanali 3

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NATURA E FINALITA’ dell’insegnamento della

RELIGIONE CATTOLICA

L’insegnamento della Religione Cattolica si colloca nel quadro del Progetto educativo della Scuola Elementare in aderenza a quanto stabilito dal DPR del 12/02/2010 (Approvazione traguardi di sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento degli IRC) e dal Concordato lateranense (25/3/85) e si pone

specificatamente due finalità: 1. Favorire lo sviluppo della personalità degli alunni nella dimensione religiosa,

attraverso la conoscenza dei contenuti della religione cattolica e la riflessione su di essi;

2. Operare nel senso della continuità educativa sia con la famiglia, utilizzandone

gli stimoli e rispettandone le scelte, sia con la Scuola dell’Infanzia, che con la Scuola Secondaria di primo grado, come elemento di saldatura di un processo armonico e coerente di crescita.

Le insegnanti del Circolo intendono sottolineare l’aspetto culturale dell’insegnamento della religione nella scuola, utilizzando un metodo scientifico e critico, evidenziando il valore delle tradizioni e delle scelte religiose altrui in modo da favorire l’apertura ad una società multiculturale e multietnica. Inoltre intendono rivalutare le testimonianze storico-religiose presenti sul territorio. La programmazione viene ampliata ed approfondita anche attraverso la realizzazione di progetti didattici che coinvolgono più interclassi. Normativa IRC per il Circolo (1 ora e 1/2 sc. infanzia, 2 ore sc. primaria) L'Insegnamento della Religione Cattolica può essere effettuato da:

• un insegnante di sezione / classe che ha

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conseguito l’idoneità; contemporaneamente, gli alunni richiedenti attività alternative, seguono tali attività con l'altra docente della classe

• un insegnante di ruolo o a tempo determinato, specialista sull’IRC. L'orario è stabilito in collaborazione con le docenti di sezione / classe che effettuano le attività alternative

• laddove tutti gli alunni optino per l'IRC, in presenza di docente esterna, l'insegnante di classe può collaborare a progetti con le altre sezioni / classi o, in caso di necessità, coprire il fabbisogno di ore di supplenza.

ATTIVITA’ ALTERNATIVE Per gli alunni che non si avvalgono dell’IRC, vengono organizzate, nello stesso orario specifiche attività didattiche, svolte dalle docenti di classe. Molteplice è la gamma delle offerte; a seconda delle classi, possono, ad esempio essere proposti:

• laboratori di lettura

• giochi logico-linguistici

• ampliamento e integrazione di argomenti trattati nelle aree storico-geografico o scientifica

• educazione ai valori attraverso l’uso di giochi e racconti

• potenziamento delle abilità di base (studio individuale con l’assistenza del docente)

E’ possibile, in alternativa, da parte della famiglia, utilizzare forme di riduzione dell’orario.

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COMMISSIONI REFERENTE INCONTRI

1. SITO DIRIGENTE SCOLASTICO

4

2. CONTINUITA’/ FORMAZIONE CLASSI PRIME

SCUOLA SEC. Di I Grado

AIMO MONICA CIONI VIRGINIA

3

2

3 .HC GRUPPO DI LAVORO BERTOLDO ITALA 5 4.INGLESE GAETA MARIA TERESA 5 6. BIBLIOTECHE/

MEDIATECHE CAVALLITO MICHELA 3

7. INNOVAZIONE DIGITALE GIUBERGIA BARBARA 4 8. P.O.N. POSSETTI GLORIA 4 9. SALUTE / RAPPORTI CON IL

TERRITORIO DOZZO MARILENA

2

10. DSA e BES G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)

CROCE LAURA

4

10. GIORNALINO DI CIRCOLO CASSAI M. ENRICA 4

11.DIARIO DI CIRCOLO (Si riunisce nel mese di maggio)

LAURITANO MARIA

2

12. PROGETTI FERRO FAMIGL MARIANGELA

3

13. PSICOMOTRICITA’ RUTIGLIANO GABRIELLA 2

Le commissioni sono finanziate con il Fondo d’Istituto

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GRUPPI DI LAVORO

TUTOR PROGETTO “RICONNESSIONI”

Casarin Chiara (Prim. Marconi) Tabbì Rino (Prim. Cervi) Giubergia Barbara (Prim. Moglia) Gaido Giacinta (Prim. Leumann) Possetti Gloria (Prim. Cervi) Sozzi Rita (Prim. Moglia) Ferro Famigl Mariangela (Prim. Leumann) Cassai M. Enrica (Prim. Moglia) Giolitti Sara (Prim. Cervi) Pelassa Daniela (Prim. Marconi) Taormina Rosalinda (Prim. Leumann) Aimo Monica (Prim. Moglia) Olita Celeste (Prim. Marconi) Colombi Stefano (Prim. Marconi) Esu Erica (Prim. Moglia) Lauritano Maria (Prim. Marconi-Cervi) Veronese Emeli(Prim. Cervi) Salvati Eleonora (Prim. Leumann)

TUTOR PON “COMPETENZE DI BASE”

TUTOR PON “POTENZIAMENTO

DELL’EDUCAZIONE AL

PATRIMONIO

CULTURALE, ARTISTICO,

PAESAGGISTICO”

Gaeta M. Teresa (Prim. Marconi) D’Ambra Cristina (Prim. Marconi) LappiccirellaFederica (Prim. Marconi) Pelassa Daniela (Prim. Cervi) Azzaro Patrizia (Inf. Capuozzo) Pontieri Angela (Inf. Risorgimento) Pittavino Sonia (Inf. Salvo D’Acquisto) Rizzello Matilde (Inf.Bertotti) Rutigliano M. Gabriella(Inf. Salvo D’Acquisto) Bisanti Maria (Prim. Marconi) Calfus Anna Maria (Prim. Marconi-Moglia) Ferro Famigl Mariangela (Prim. Leumann) Ruggiero Elvira (Prim. Marconi) Gaido Giacinta (Prim. Leumann-Cervi)

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La scuola e le persone che in essa operano, si impegnano attraverso il coinvolgimento di alunni, genitori, enti esterni ad assumere come orientamento una scuola in cammino verso una comunità dell’apprendimento , ispirata ai principi di seguito esplicitati: Autonomia scolastica: una scuola dell’autonomia, dove vengano valorizzate le libertà, la capacità di decisione e di assunzione di responsabilità, che permettono di vivere e di lavorare con gli altri nella prospettiva di un progetto educativo condiviso. Una scuola dove viene valorizzata preminentemente l’autonomia di ricerca e di sviluppo e quindi le capacità progettuali e di elaborazione culturale. Progettazione: una scuola di qualità, in cui le persone che vi operano si impegnano al miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e di servizio, attraverso le attività di progettazione- attuazione- controllo- valutazione- riprogettazione e documentazione sulla base dei parametri condivisi collegialmente. Collegialità: organizzarsi in gruppi di lavoro, condividere progetti, rispettare ed assumere le decisioni adottate a livello di organi collegiali e gruppi istituti per il miglioramento organizzativo e gestionale. Ricerca, Aggiornamento e autoaggiornamento continuo: sviluppare un atteggiamento di ricerca e uno stile sperimentale diffuso. Utilizzare i momenti di programmazione collegiale come occasione di approfondimento delle proprie competenze professionali. Inclusione: Presso il Circolo “Marconi” è stato istituito dal luglio 2014 il Centro Territoriale per l’Inclusione (C.T.I.) in considerazione del percorso progettuale – sperimentale condotto con gli alunni, attraverso la partecipazione ad iniziative quali il laboratorio di Robotica educativa ed il progetto nazionale “Educazione fisica e BES”, attività che è intenzione della scuola proseguire ed estendere ad altre realtà scolastiche presenti sul territorio.

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Collaborazione e partecipazione: scuola come ambiente educativo, in cui coloro che vi operano sono insieme attori ed osservatori , capaci di interpretazione e di autocorrezione: una scuola dallo stile imprenditoriale diffuso. Ambiente di apprendimento: una scuola attenta a progettare intorno all’alunno ambienti ricchi di imput di formazione, apprendimento, crescita, benessere. Orientamento: una scuola capace di orientare attraverso la conoscenza del sé, delle proprie attitudini, delle aspirazioni e capace di aprirsi alla realtà esterna, stabilendo relazioni positive con le opportunità del territorio e della comunità. Successo formativo: una scuola per la qualità della vita dove, attraverso la personalizzazione e l’individualizzazione dei percorsi formativi, si potenzino le autorealizzazioni, in cui l’apprendimento e l’acquisizione dei saperi rappresentino momenti positivi e significativi per la crescita personale. Continuità: una scuola in grado di realizzare situazioni di passaggio da un ordine all’altro positive per gli alunni ed adeguatamente informative per i docenti. Patto formativo: una scuola capace di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica attraverso la condivisione ed il confronto tra gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti, genitori, associazioni di genitori. Rapporto con il territorio: una scuola che entra in relazione positiva ed in sinergia con il territorio circostante, recependo i bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le Associazioni, il volontariato, le realtà economiche e le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione. Valutazione, Miglioramento, Certificazione: una scuola in cui si affermano la cultura della valutazione, dell’autovalutazione, in grado di elaborare strategie di miglioramento, valorizzando le competenze di ciascuno, promuovendo processi di verifica, documentazione e certificazione.

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VALUTAZIONE VERIFICA

• IN ITINERE VALUTAZIONE

• FINALE AUTOVALUTAZIONE

• IN ITINERE • FINALE

Attivita’ di VERIFICA si hanno costantemente nel corso dell’a.s. rispetto alla realizzazione della programmazione, delle unità didattiche…..

La VALUTAZIONE , viceversa, è sempre un atto finale e si serve delle

verifiche intermedie, fatte in itinere, per compiere una valutazione del percorso svolto, del progetto realizzato, del livello di apprendimento raggiunto. Un momento importante, formativo, mai sanzionatorio.

Il riferimento e’ alla programmazione, che deriva dalle indicazioni nazionali, dai “programmi” e dagli “ orientamenti”, e ai “ progetti”, elaborati dai docenti del Circolo e finanziati tramite il bilancio della scuola e/o proposti da altri Enti.

L’AUTOVALUTAZIONE si configura

soprattutto come una risorsa per i docenti e per la scuola, in quanto permette di dotarsi di una base informativa – conoscitiva, sui processi in atto nella scuola, elemento indispensabile per progettare e/o riprogettare, non solo la proposta didattica, ma il servizio complessivo offerto all’utenza.

Strumenti per l’autovalutazione :

♦ Le schede di autovalutazione dei progetti ♦ I questionari rivolti all’utenza sul servizio offerto ♦ Il Rapporto di Autovalutazione ♦ Piano di Miglioramento ♦ Rapporto sociale

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Rielaborazione dei dati : ♦ I dati raccolti vengono rielaborati a cura della Direzione, quantificati e

trasformati in grafici per favorire la comunicazione. Sulla base dei risultati vengono ridefiniti la programmazione, la progettazione, ed il servizio.

Produttività della progettazione, del servizio e gli indici di valutazione : ♦ Efficacia: rapporto tra esiti conseguiti e risultati attesi ♦ Efficienza: rapporto tra esiti conseguiti e risorse impiegate ♦ Impiego delle risorse umane: pieno coinvolgimento dei docenti e dei volontari ♦ Impiego delle risorse finanziarie: pieno utilizzo dei finanziamenti ♦ Impiego delle risorse strumentali: pieno utilizzo delle risorse strumentali ♦ Trasversalità: interconnessione tra ambiti disciplinari diversi ♦ Organicità: radicamento nella programmazione generale ♦ Partecipazione: partecipazione attiva degli alunni ♦ Interistituzionalità: collegamento con enti ed istituzioni ♦ Collegialità della

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Nell’a.s. 2014/15 il Collegio dei Docenti ha iniziato un percorso di aggiornamento e riflessione

centrato sulle Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo

di istruzione.

E’ stata istituita una commissione che ha lavorato sui Nuclei Fondanti secondo una suddivisione di

“ambito disciplinare”. La scelta è stata di strutturare i dipartimenti come organi dal respiro ampio,

non strettamente legati alle discipline.

La commissione ha elaborato il curricolo verticale di istituto secondo un approccio per

competenze, prendendo come quadro di riferimento le Competenze Chiave per l’apprendimento

permanente del Parlamento e Consiglio europeo del 2006, nonché le Indicazioni Nazionali del

2012.

A settembre 2015, la commissione ha proceduto alla realizzazione del curricolo per almeno due

competenze chiave: “Comunicazione nella madrelingua” e “Competenza matematica”. Il lavoro di

sviluppo sta procedendo con la supervisione del prof. Trinchero dell’Università degli Studi di

Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione per completare l’ambito linguistico e

quello matematico/scientifico.

Il curricolo è ispirato ai seguenti criteri:

• è organizzato per competenze chiave europee;

• è strutturato per scuola dell’infanzia (campi di esperienza) e per primo ciclo (discipline)

• Riporta i punti di attenzione per la continuità fra i vari ordini di scuola

• Tiene conto delle problematiche legate alla valutazione

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La commissione è attiva nel nostro Circolo dall'anno scolastico 2003/2004. Agli incontri possono partecipare i docenti che curano quest'insegnamento. Attualmente la Commissione si riunisce tre volte all'anno, con cadenza bimestrale. I suoi compiti sono: - delineare una programmazione comune in base ai livelli esplicitati nelle

Indicazioni Nazionali, con particolare riferimento ai livelli descritti nel Quadro Comune Europeo

- consentire un indispensabile confronto metodologico-didattico e un

aggiornamento sull'andamento delle attività. - Questo, infatti, non è realizzabile nell'ambito degli incontri di

programmazione per aree, dato che le insegnanti con la specializzazione per l'insegnamento dell'Inglese curano ambiti differenti

- individuare criteri e modalità di valutazione comuni - raccogliere e condividere esperienze, materiali e informazioni, anche

rispetto alle iniziative di aggiornamento in atto nel territorio

- riflettere su aspetti specifici e critici quali, ad esempio, lo sviluppo integrato delle abilità, la metodologia CLIL, l'utilizzo delle tecnologie e la didattica inclusiva per gli alunni con DSA

- progettare percorsi che prevedano scambi / passaggi di lavori ed

esperienze tra le diverse classi - analizzare le problematicità e le diverse soluzioni adottate nelle classi in cui

ancora si attua la modalità dello scambio di competenze.

Proporre iniziative di formazione per i docenti per l’aggiornamento continuo

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Durante l'anno scolastico sono previsti alcuni incontri con gli insegnanti coinvolti nei progetti. 1° incontro (settembre) ci si riunisce per: - la pianificazione delle attività con le classi e l'organizzazione del calendario; - confermare la Mostra del Libro e iniziare ad avviare il lavoro; - illustrare gli incontri con gli autori (per gli alunni, con la lettura e preparazione di lavori per accogliere gli autori, per insegnanti, con incontri formativi e presentazioni); - allestire le mostre tematiche all'interno della biblioteca; - prevedere eventuali attività con la LIM o sul PC. 2° incontro (giugno) ci si riunisce per: - un confronto sull'andamento delle attività svolte, sulle novità e progetti futuri; è prevista la presenza dei referenti-biblioteca dei vari plessi. Incontro con i volontari (ottobre) Dal momento che il prestito, la catalogazione, l'inventario, l'allestimento per la Mostra del Libro, la preparazione del materiale per i progetti sono attività realizzabili in quanto c'è il supporto di mamme, nonne ed ex-insegnanti volontarie (all'attivo 35 persone), occorre organizzare una riunione all'inizio dell'anno per guidare e coordinare il tutto. Nel corso dei mesi si fanno verifiche e controlli per accertarsi che le attività in biblioteca proseguano nel migliore dei modi, si organizzano rinfreschi in occasione del Natale e alla fine del percorso per ringraziare i volontari del loro prezioso aiuto. Nei prossimi anni si è progettato di organizzare una visita con i volontari presso la Fiera del Libro, un'idea divertente per stare insieme, assaporare le novità nell'ambito dell'editoria, prendere parte alle iniziative della fiera e partecipare agli incontri con gli scrittori.

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La Commissione effettua 4 incontri circa durante l’anno scolastico per affrontare: 1. L’organizzazione dei 4 laboratori di informatica 2. Le problematiche comuni ai 4 laboratori delle scuole Primarie 3. Scambiare idee e informazioni e valutare il materiale necessario per l’aggiornamento dei

laboratori. Nel dettaglio la Commissione affronta i seguenti argomenti:

Organizzazione dei laboratori, preparazione dei progetti ed acquisto dei materiali di facile consumo

Valutazione dei rischi all’interno dei laboratori in qualità di preposti Assistenza e manutenzione lavagne multimediali e visione di possibili percorsi didattici Assistenza e manutenzione del filtro Endian per la navigazione protetta Valutazione e proposta per l’acquisto di nuovi sussidi per i laboratori Formazione dei docenti: la Commissione propone e/o organizza corsi di aggiornamento

rivolti ai docenti per l’utilizzo della LIM e dei molti software in circolazione ad essa dedicati.

IL RINNOVO DEI LABORATORI Nell’a.s. 2015/16 si è riproposta, impellente, la necessità di avere, nei 4 laboratori di

informatica del nostro Circolo, macchine più veloci con un sistema operativo diverso da Windows XP ormai non più supportato.

Tuttavia non erano presenti fondi nè per rinnovare il parco macchine, né per l’acquisto di licenze per sistemi operativi più aggiornati e questo avrebbe portato in breve al sottoutilizzo delle aule di informatica o addirittura alla chiusura.

Nel mese di novembre si è così composto un gruppo misto genitori-insegnanti che si è preoccupato di:

1) fare richieste a enti esterni per avere un cospicuo numero di PC in donazione con caratteristiche tecniche superiori a quelli già presenti

2) sostituire il sistema operativo Windows XP con il sistema Open Source Linux nella sua relise Edubuntu studiato apposta per il mondo della scuola.

Il primo punto è stato in breve portato a termine acquisendo in donazione circa 60 Pc. Per il secondo punto la strategia dell'intervento è stata più complessa in quanto si è

dovuto operare sia sul piano tecnico, sia su quello didattico. Per l’aspetto tecnico i genitori si sono occupati sia di mettere a punto una

configurazione del sistema operativo (la più adatta possibile alle esigenze di un laboratorio di scuola primaria), sia di preparare le macchine ricevute in donazione, sia di progettare l’allestimento dei laboratori dal punto di vista della connessione in rete e delle esigenze di stampa.

Per quanto riguarda gli aspetti didattici gli insegnanti hanno condotto una capillare ricerca del materiale Open Source disponibile in rete, scegliendo quello più utile e compatibile con le esigenze degli alunni della fascia di età della scuola primaria. I software e i siti catalogati sono stati quindi integrati con i materiali già in possesso delle scuole ed è stato creato un elenco che è entrato a far parte della relise di configurazione preparata dai genitori.

Una volta prodotto il DVD di base sono state sostituite le macchine vecchie con quelle più performanti ricevute in donazione ed è stato installato in tutti i laboratori il nuovo sistema operativo.

In conclusione, ciò che si è tentato di realizzare è un modello per allestire un laboratorio a costo zero in una scuola dell'obbligo.

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La Commissione Psicomotricità è un gruppo di lavoro che coinvolge le insegnanti della scuola dell’Infanzia con formazione triennale nella Pratica Psicomotoria Aucouturier (PPA) in ambito educativo e preventivo promossa dal Comune in collaborazione con l’Associazione “Crescere”. La commissione si occupa di promuovere e sostenere la sperimentazione della metodologia psicomotoria attraverso l’attività formativa, di supervisione, aggiornamento delle insegnanti impegnate con i bambini nelle scuole cittadine per la valutazione dell’attività programmata e svolta. Impegno prioritario è curare l’aspetto tecnico- organizzativo dell’attività – consolidata, ormai, da anni - nei diversi plessi del Circolo secondo le modalità indicate nella scheda di progetto “Dal piacere di agire al piacere di pensare” con allegato relativo prospetto. Rivestono notevole importanza anche gli aspetti teorici e prassi come momenti di ricerca, condivisione. Si adopera ,inoltre, a proporre iniziative di crescita personale e professionale. La referente intrattiene rapporti di collaborazione con il gruppo di lavoro sulla Pratica Psicomotoria di Collegno costituito dalle educatrici degli asili nido comunali, dalle insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria degli altri circoli presenti sul territorio. La commissione si avvale dell’intervento di formatori ed esperti.

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La commissione si propone una serie di compiti di seguito indicati: Coinvolgimento degli insegnanti trasferiti in questo Circolo nel gruppo di lavoro di sostegno

Analisi diagnosi funzionali e profili di funzionamento Scambio di esperienze su alunni (strategie, modalità di lavoro) Scambio di esperienze sulle classi (attività a gruppi omogenei/eterogenei)

Presentazione di tutta la modulistica didattica (giornale, PDF, PEI, scheda di valutazione)

Organizzazione gruppo HC e gruppi tecnici con rispettivi referenti Passaggio da PDF in ICF a PEI in ICF Rapporti con altri ordini di scuola Rapporti con scuola POLO “Gobetti di Rivoli” per l’I.C.F. per il prestito d’uso di materiali e sussidi e per la formazione dei docenti

Proposte di aggiornamento varie

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La commissione DSA è formata dalla referente di circolo e da insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia. La commissione si occupa sia degli alunni con diagnosi DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) che degli allievi con diagnosi ADHD ed EES (Esigenze Educative Speciali). Compito della commissione è, attenendosi alla legge 170/11, formulare il PDP (piano didattico personalizzato), rendendolo il più funzionale possibile per il corretto inserimento e il successo scolastico degli alunni con diagnosi; inoltre prende visione di tutta la normativa in merito ai disturbi di apprendimento e ne rende attuabili le direttive. Altro compito della commissione è vagliare e proporre i vari corsi di aggiornamento e formazione per gli insegnanti offerti sia dal MIUR che dalle varie associazioni accreditate (AID, ARIPA, Università degli studi…); si adopera anche per l’acquisto di testi e/o strumenti compensativi (programmi per PC, tabelle analogiche, ricerche, saggi) per offrire un maggior supporto sia agli alunni che agli insegnanti. La referente e la commissione intrattengono rapporti di collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Università degli Studi di Torino per attivare gruppi di sperimentazione ed osservazione nelle classi con pedagogisti e psicologi su richiesta delle insegnanti. Nel circolo vi è la presenza di una pedagogista esperta di disturbi dell’apprendimento che ha attivato uno sportello d’ascolto per le insegnanti ed effettua delle osservazioni in classe su richiesta delle insegnanti. La commissione intrattiene rapporti anche con gli operatori ASL (neuropsichiatra infantile, logopedisti, psicologi).

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Con la Direttiva ministeriale 27/12/2012 le scuole devono istituire il GLI. Il gruppo GLI del Circolo Marconi è formato da una referente e da insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia. Compiti del gruppo GLI sono:

- Rilevare i BES (bisogni educativi speciali) presenti nel Circolo. - Raccogliere gli interventi didattici posti in essere. - Costituire accordi ed intese tra le istituzioni in funzione di un

apprendimento organizzativo. - Raccordarsi con azioni strategiche dell’Amministrazione - Confrontarsi sui casi. - Svolgere consulenza, monitoraggio e valutazione del livello di

inclusività della scuola. - Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH

sulla base delle effettive esigenze. - Elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a

tutti gli alunni con BES. Il GLI, pertanto, è il cuore ed il motore dell’inclusione a livello di Circolo. Esso, infatti, monitora e valuta il grado di inclusività nella scuola; si tratta di una forma di autoanalisi e autoprogettazione.

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La commissione continuità è composta da docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il compito principale di tale organo consiste nel concorrere a trovare strumenti e/o strategie atte ad aiutare la formazione delle prime classi sia per la scuola primaria sia per quella secondaria di primo grado. Da circa due anni il Circolo Marconi si avvale della collaborazione di alcuni docenti dell’Università di Torino, professoressa Palmieri, professori Grimaldi e Longobardi, per la somministrazione di test spazio – temporali ed emotivo – relazionali, che vengono proposti agli scolari della scuola dell’infanzia dalle insegnanti di sezione, previa autorizzazione delle famiglie. Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, le docenti di quinta utilizzano le tabulazioni dei suddetti test che, insieme ai colloqui che si svolgono con le colleghe dell’infanzia, servono a cercare di formare delle classi ugualmente eterogenee. Tra il mese di aprile e di maggio viene anche effettuata l’accoglienza ai bambini che l’anno scolastico successivo frequenteranno il primo anno di scuola primaria. Gli scolari dell’infanzia vengono accolti, nei vari plessi del Circolo, dagli alunni delle classi prime o quarte. I medesimi propongono ai compagni dell’infanzia delle attività ludico/motorie o grafico/pittoriche legate all’ascolto di brevi testi, in modo da non farli giungere emotivamente impreparati ad affrontare un nuovo percorso scolastico. Per quanto riguarda la formazione delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, tale compito viene espletato dai professori ma non senza l’aiuto dei colleghi della primaria. Infatti, tra novembre e dicembre si svolge un incontro tra i docenti dei due ordini di scuola in cui quelli della scuola media illustrano, dopo avere effettuato i test di ingresso, quali siano state le criticità emerse dai medesimi in materia di competenze delle discipline di base: italiano/matematica. In questo modo le insegnanti delle classi quinte hanno tempo per colmare le lacune, rinforzare e/o approfondire concetti e argomenti. Nel mese di maggio, inoltre, le maestre di quinta svolgono dei colloqui con i professori per fornire informazioni sull’apprendimento e sul comportamento dei singoli allievi. Anche la scuola media effettua l’accoglienza nei confronti degli alunni delle future classi prime. Generalmente essa consiste nella visita dell’edificio e nell’illustrazione dell’organizzazione del tempo scuola. Tuttavia, sono un paio di anni che si stanno proponendo delle attività, per coinvolgere i futuri studenti; tra queste vi sono: laboratorio teatrale, laboratorio musicale, laboratorio di informatica, laboratorio di lettura, palestra.

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La Commissione di Educazione alla Salute è una struttura istituzionale costituita da genitori ed insegnanti che rappresentano le interclassi di tutti i plessi e le sezioni di scuola materna. In genere si riunisce circa tre volte durante l’anno scolastico e si occupa dello “star bene “ a scuola. Promuove e sostiene i progetti che gli insegnanti intendono portare avanti durante l’anno, aiuta e collabora nelle attività dei laboratori. Tiene i rapporti con i diversi enti presenti sul territorio. Propone iniziative affinché gli allievi possano consolidare un’educazione rivolta alla solidarietà, al rispetto reciproco e all’amicizia. Per realizzare le varie iniziative proposte, spesso, coinvolge genitori e nonni, che prestano la loro opera a carattere volontario sostenendo e supportando il lavoro degli insegnanti. La Commissione si occupa di solidarietà verso i bambini del Circolo che abbiano particolari necessità e verso associazioni esterne che propongano iniziative didattiche all’interno della scuola. Per ottenere i fondi necessari allo svolgimento di queste iniziative ogni plesso si gestisce in modo autonomo con raccolte, mercatini, merende. Poiché star bene vuol anche dire fare festa e divertirsi, la Commissione aiuta ad organizzare, a Natale e alla fine dell’anno scolastico, delle feste con l’indispensabile collaborazione dei genitori e dei nonni volontari.

• MANUALITA’– BIBLIOTECA- TV – CONCORSI - MULTIMEDIALITA’

• VISITE–AMBIENTE-DINTORNI-VOLONTARIATO RAPPORTI CON IL COMUNE, ASL-CISAP • RAPPORTI CON IL CIDIU • MULTICULTURALITA’ • CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI • SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

• COMITATO INSEGNANTI E GENITORI NEI VARI PLESSI, in correlazione con il Consiglio di Circolo e il Collegio dei Docenti

• COORDINAMENTO CON ASSESSORATO ALL’AMBIENTE, ALLA

CULTURA,ALLO SPORT.

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Il giornalino del Circolo Marconi “Notizie in Circolo”, che in questo nuovo anno 2018/19 presenta una veste tipografica un po’ diversa ed un nuovo comitato di redazione, è una opportunità di comunicazione con le famiglie degli alunni ed il territorio, infatti consente di divulgare iniziative, attività, momenti significativi della scuola che ci sembra importante condividere con i genitori e con le altre istituzioni presenti sul territorio. La commissione si riunisce, in genere, 6 volte durante l’anno per preparare i due numeri del giornalino. Le prime riunioni servono per decidere quali articoli potrebbero essere inseriti nel giornalino tenendo presente:

la programmazione didattica di circolo e gli eventi previsti per l’anno scolastico.

la tempistica per la presentazione degli articoli le date di pubblicazione del giornalino (quasi sempre una prima uscita prima di Natale e una entro il mese di maggio).

Nelle successive riunioni si leggono gli articoli, si raggruppano per argomento, si scelgono i disegni e si creano le pagine. Il tutto viene inviato alla persona che si occuperà dell’impostazione grafica. La bozza viene visionata dalla commissione, vengono apportate le correzioni, riletti nuovamente gli articoli ed inviati per la stesura definitiva che verrà pubblicata sul sito della scuola.

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Il bambino tende ad avere una approccio fisico con le cose, le deve toccare, manipolare, smontare e rimontare; questo

comportamento istintivo è fondamentale per il processo della conoscenza, in quanto ad ogni fase manipolativa corrisponde

una fase di pensiero che si fissa nella memoria, particolarmente attraverso il LINGUAGGIO.

Destrutturando e ristrutturando, il pensiero si affina, scopre i nessi logici e arriva alla formulazione di concetti.

Il LABORATORIO è una metodologia di lavoro ed è il "posto" (il locale aula o altro ambiente attrezzato) in cui sono possibili esperienze concrete e linguistiche che favoriscono la riflessione, la formalizzazione, la memoria e la socializzazione. Qui è possibile la verifica delle capacità pratiche e linguistiche per tentativi e verifiche.

Il laboratorio permette di continuare a seguire questo procedimento, congeniale alla mente umana, che va dal concreto all'astratto, dal particolare al generale, dal semplice al complesso. Ha un'importanza fondamentale in ogni campo del sapere; è il passaggio dall'esperienza alle discipline.

In laboratorio è facile definire le procedure relative ad ogni singola esperienza fatta e prendere coscienza di tutte le procedure relative alla vita di tutti i giorni. Le esperienze che si svolgono in un laboratorio possono essere proposte da un docente o da un esperto coadiuvato da un insegnante, con finalità didattiche precise, ma possono anche essere progettate e poi realizzate dai ragazzi stessi.

Si attuano quando ci sono una progettazione condivisa e la possibilità di suddividere la classe in gruppi.

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Nella scuola dell’infanzia si organizzano i laboratori per offrire ai bambini situazioni d’apprendimento attraverso l’osservazione, la ricerca e la sperimentazione diretta (ricerca-azione).

Ogni laboratorio ha uno o più insegnanti come punto di riferimento, per l’uso delle attrezzature e per la raccolta dei materiali prodotti e selezionati per la “memoria”.

LABORATORI INFANZIA

MANUALITÀ attraverso materiali plastici e non, il bambino esprime la propria

creatività affinando la motricità fine.

USCITE DIDATTICHE necessarie per permettere ai bambini di fare

esperienze fuori dall’ambito scolastico e familiare.

INFORMATICA insegnare ai bambini ad usare il computer in modo creativo apre loro gli

orizzonti della curiosità e della scoperta.

TEATRO MUSICA per avvicinarsi a linguaggi espressivi e creativi

alternativi a quelli verbali.

IMMAGINE- ARTE i bambini sono portati ad esprimere con immaginazione e

creatività emozioni e pensieri, l’arte orienta questa propensione educando il piacere del bello.

ORTO conoscere le affascinanti suggestioni della natura nei suoi

elementi primordiali. c

ATTIVITÀ MOTORIA E RITMICA attraverso l’esperienza corporea i bambini prendono conoscenza del proprio sé, della

propria immagine, delle possibilità sensoriali, espressive e cognitive.

BIBLIOTECA leggere, raccontare, ascoltare … sognare rappresentano l’alternativa più

impegnativa e suggestiva di ogni tempo

ROBOTICA rivolto ai bimbi di 5 anni che lavorano in gruppo utilizzando

robot chiamati Beebot per il potenziamento delle abilità visuo-spaziali

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Come dice la parola stessa, il Laboratorio è il luogo privilegiato in cui si realizza una situazione d'apprendimento che coniuga conoscenze e abilità specifiche, su compiti unitari e significativi per gli alunni, possibilmente in una dimensione operativa e progettuale che li metta in condizione di dovere e poter mobilitare l'intero sapere esplicito e tacito di cui dispongono. In questo senso, il Laboratorio si può definire:

• un'occasione per scoprire l'unità e la complessità del reale, mai riducibile a qualche schematismo più o meno disciplinare;

• un momento significativo di relazione interpersonale e di collaborazione costruttiva dinanzi a compiti concreti da svolgere;

• un itinerario di lavoro, che non separa teoria e pratica, esperienza e riflessione logica su di essa;

• uno spazio di creatività che si automotiva e che aumenta l'autostima, mentre accresce ampiezza e spessore delle competenze di ciascuno, facendole interagire e confrontare con quelle degli altri;

• un itinerario didattico significativo per l'allievo, capace di arricchire il suo orizzonte.

LLAABBOORRAATTOORRII DDIISSCCIIPPLLIINNAARRII

Sono quei laboratori collegati a un progetto, sia

esso di Interclasse LABORATORI ORIZZONTALI

oppure LABORATORI VERTICALI

Sono i laboratori previsti dai programmi ministeriali e sono di competenza di un insegnante titolare,

come il LABORATORIO DI

LINGUA STRANIERA

LLAABBOORRAATTOORRII DDII PPRROOGGEETTTTOO

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Sono realizzati dalle interclassi e caratterizzano ogni ordine di classe:

Classi 1° : LA CASA - LA FAMIGLIA (esperienze vicine al mondo del bambino: la sua casa con spazi diversamente attrezzati per soddisfare i bisogni primari, la sua famiglia con i ruoli interni, il suo corpo).

Classi 2° : ORTO - CUCINA – ARGILLA

(esperienze relative ai vegetali selvatici e coltivati, alla semina nell'orto e nei vasi; ipotesi e verifiche anche riguardo il vivente e non vivente; esperienze con i cibi per riflettere sugli stati della materia e apprendere le prime nozioni di fisica e chimica)

Classi 3 °: ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

(l'artefatto ideato per soddisfare meglio i bisogni primari: costruzione di fossili, manipolazione dell'argilla, pittura rupestre, tessitura…)

Classi 4° : PRIME CIVILTA’ ( tessitura e tintura, sbalzo su rame, vari tipi di scrittura su tavolette di argilla, su papiro, su vasi di coccio, armi e ….)

Classi 5° : STORIA LOCALE: ROMANI E LONGOBARDI

(tessitura e tintura, diorami, oggetti in legno, rame, argilla…)

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I laboratori verticali si definiscono così perché non sono legati ad una fase di crescita intellettuale, ma il bambino vi compie un percorso che va dalla scuola dell’Infanzia all’ultimo anno della scuola Primaria. Ogni laboratorio ha uno o più insegnanti come punto di riferimento per l'uso dei locali e attrezzature e per la raccolta dei materiali prodotti. Gli insegnanti interessati vi possono accedere con la classe al completo o con gruppi misti, secondo orari da concordare ogni anno. E' possibile l'intervento di esperti o di volontari per un'azione di collaborazione con l'insegnante. L’attività di laboratorio può anche essere realizzata nelle aule, dall’insegnante di classe, perché il laboratorio è innanzitutto una METODOLOGIA DI LAVORO. Come già nella scuola dell’Infanzia i laboratori sono:

•• BBIIBBLLIIOOTTEECCAA

•• IINNFFOORRMMAATTIICCAA

•• MMAANNUUAALLIITTAA’’

•• SSCCIIEENNZZEE

•• TTEEAATTRROO

•• EEDDUUCCAAZZIIOONNEE MMUUSSIICCAALLEE

•• AATTTTIIVVIITTAA'' MMOOTTOORRIIAA

•• RROOBBOOTTIICCAA EEDDUUCCAATTIIVVAA

•• VVIISSIITTEE EE VVIIAAGGGGII DDII IISSTTRRUUZZIIOONNEE

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Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla progettazione del capo III

Fonti di finanziamento

Biblioteca Potenziamento competenze linguistiche

Finanziamenti MIUR

Laboratorio di informatica

Potenziamento delle competenze logico-matematico-digitali

Fondi bando PON

Laboratorio di manualità

Potenziamento delle abilità espressivo-manuali

Finanziamenti MIUR

Laboratorio Scientifico Potenziamento delle competenze scientifico-tecnologiche

Finanziamenti MIUR

Laboratorio teatrale Potenziamento competenze espressive-linguistiche

Finanziamenti MIUR

Laboratorio di inglese Potenziamento competenze espressive-linguistiche

Finanziamenti MIUR

Laboratorio musicale Potenziamento competenze musicali

Finanziamenti MIUR

Laboratorio di motoria Potenziamento abilità motorie (coordinamento e orientamento visuo-spaziale)

Finanziamenti MIUR

Laboratorio di robotica educativa

Potenziamento competenze trasversali

Finanziamenti MIUR

Visite e viaggi di istruzione

Potenziamento competenze trasversali

Finanziamenti MIUR

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Libri, ma anche videocassette e DVD in prestito per la lettura e la consultazione, che diventano strumenti di uso corrente per una formazione creativa e critica della cultura dei bambini, per scoprirne insieme i criteri e gli aspetti di validità; esperienze di

approccio libero al libro, alla sua dislocazione, al suo rapporto con l'eventuale video…sino all’animazione alla lettura. Quest’ultima viene organizzata, alla scuola Marconi, da alcune insegnanti con il supporto di ex colleghi e di mamme volontarie, mentre alla scuola Moglia e alla scuola Fratelli Cervi da gruppi di mamme che hanno seguito corsi di animazione organizzati, in anni precedenti, nel Circolo. Le animazioni seguono alcune tematiche significative della programmazione delle diverse interclassi (storielle, filastrocche, fiabe, favole, miti, leggende, assaggio di romanzi o di altri generi letterari). Destrutturando pagine di libri e ristrutturando in modo personale e creativo, utilizzando gli strumenti tecnologici in dotazione, si aiutano gli alunni a scoprire modelli per organizzare, in modo funzionale ed efficace, notizie, eventi, procedure, storie, ecc…… Ad inizio anno i bimbi delle classi prime vengono accolti nelle biblioteche, vengono edotti sul prestito e ad ognuno viene data la tessera personale della biblioteca. Le biblioteche dei vari plessi vengono arricchite annualmente di nuovi testi, pubblicati dall’Editoria dei Ragazzi, con il ricavato delle MOSTRE-LIBRO. Ogni plesso ha la sua biblioteca che funziona in orario scolastico grazie all’intervento di genitori o nonni volontari.

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Il mondo del computer a portata di mano: si scrive, si gioca e si lavora con software didattici, si naviga in Internet; le immagini digitali,

elaborate con appositi programmi, vengono montate in ipertesti. Il PC, lo scanner, la fotocamera e la telecamera diventano

strumenti per l'apprendimento e l'analisi dell'immagine si trasforma in sussidio prezioso attraverso il quale i bambini esplorano la realtà, ragionano sugli eventi, ipotizzano e sviluppano il proprio linguaggio, nonché gli ambiti motorio, percettivo, cognitivo, affettivo e sociale. Così, in attività divertenti e accattivanti si sperimenta l'uso diretto del computer, permettendo a ciascun bambino di interagire con la macchina, secondo le proprie risorse, i propri ritmi e tempi di apprendimento. Nel Circolo funzionano quattro laboratori multimediali, nei plessi elementari, e quattro postazioni multimediali nelle scuole materne: vengono progressivamente messi a disposizione di un sempre maggior numero di classi e sezioni in base alle accresciute abilità degli insegnanti.

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Per imparare bisogna prima manipolare ed il laboratorio, oltre ad essere una metodologia di lavoro, è il "posto" (il locale aula o altro ambiente attrezzato) in cui sono possibili esperienze concrete: si utilizzano materiali diversi (argilla, scagliola, lana, stoffa, pitture,…), per ottenere dei manufatti o per fare delle esperienze strettamente legate alla programmazione delle classi/sezioni.

Le attività manipolative si svolgono nelle classi/sezioni o nei locali-laboratorio e si avvalgono anche dell’apporto di genitori volontari.

Tanti esperimenti per vivere ed osservare concretamente i fenomeni naturali. Questo vuol dire capire che "fare scienza" significa "fare esperienza ", provare concretamente , passare dalla fase del "fare per semplice curiosità " a quella del "fare per capire" o per " verificare ". Ogni scuola primaria dispone di un laboratorio scientifico, ben attrezzato con rinnovati strumenti. Tra le varie attività, in primo piano, viene posto lo studio dell’AMBIENTE, come EDUCAZIONE AMBIENTALE in generale e come studio dei molteplici fenomeni naturali, che avvengono sulla superficie terrestre. Nell’ambiente il bambino vive, si rapporta; le manifestazioni di degrado, gli incendi dei boschi, l’inquinamento dell’acqua, dell’aria,… avvengono, purtroppo, sempre con più frequenza e la scuola non può trascurarli.

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Il bambino, fin da piccolo, pratica i giochi dell’imitazione e del travestimento: fare teatro diventa, quindi, sviluppare queste capacità in funzione dell’apprendimento interdisciplinare. Ad un livello superiore, la stesura dei copioni permette l'uso di tutti i generi letterari e la sperimentazione di tutti i tipi di espressione, da quella verbale a quella corporea. Gli spettacoli teatrali vengono messi in scena dagli alunni, che spesso ne sono autori ed interpreti, e vengono visionati da compagni di altre classi/sezioni e dai genitori.

Dai suoni prodotti dal corpo e con il corpo, all’interpretazione con gesti creativi e personali di una

melodia o di un ritmo, al canto come espressione libera e corale, alla danza, all’esecuzione di brani musicali con il flauto dolce. Se nella scuola dell’infanzia la musica è ritmo e corpo, nella scuola elementare ci si avvale anche del contributo di un esperto per l’esecuzione di veri e propri brani musicali con il flauto dolce, di canti e di danze popolari.

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La conoscenza e la percezione del proprio corpo e delle sue parti, in fase statica e dinamica è alla base della strutturazione dello schema corporeo, da cui scaturisce l’acquisizione della coordinazione, prima nel gesto normale, poi nel gesto sportivo. Ginnastica, giocomotricità, psicomotricità, volley, basket, nuoto sono le attività (a volte anche con il contributo economico dei genitori), che si svolgono per conseguire l’obiettivo della crescita armonica del bambino.

Il nuoto per acquisire una buona acquaticità e favorire lo sviluppo armonioso del corpo e la coordinazione del movimento.

La psicomotricità per consolidare e affinare a livello concreto gli schemi motori statici e dinamici indispensabili al controllo del corpo e all'organizzazione dei movimenti e per concorrere allo sviluppo di corretti comportamenti relazionali.

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Le difficoltà visuo-spaziali comportano serie difficoltà a una serena inclusione

nel contesto scolastico nei soggetti con disturbi specifici di apprendimento. Il progetto di Robotica Educativa, proposto in collaborazione con l’Università di Torino, ha come obiettivo il potenziamento delle abilità visuo-spaziali per lo

sviluppo delle capacità di apprendimento e si rivolge sia ad allievi con

problematiche specifiche sia ad alunni senza difficoltà di questo tipo. In

particolare la robotica viene usata come strumento di rafforzamento in

una prospettiva metacognitiva (comprensione dei propri processi

cognitivi). Nel contempo si opera per integrare meglio tutti gli alunni nel

gruppo classe andando a lavorare in un contesto di apprendimento

cooperativo.

Allo scopo viene utilizzato uno strumento piacevole e coinvolgente,

Beebot, un robot capace di potenziare le abilità nell’area visuo-spaziale

stimolando le seguenti abilità: ricordo di posizioni, oggetti, sequenze e

figure; strategie di analisi di un input (orientamento visivo); costruzione di

un’immagine visiva; categorizzazione spaziale; generazione nuove

strategie; potenziamento emotivo relazionale; potenziamento di attività

cognitive di differenziazione; organizzazione attraverso il pensiero

ipotetico; potenziamento della motivazione intrinseca; conservazione delle

costanti; precisione accuratezza; attivazione di comportamenti di ricerca,

di scelta e conseguimento degli scopi; controllo dell’errore e correzione;

cooperazione e senso di appartenenza al

gruppo. In tal modo si superano gli aspetti

emotivi negativi degli interventi individuali

finalizzati al recupero di alcune abilità

deficitarie, potenziando invece le risorse del

gruppo e delle dinamiche ad esso sottostanti.

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ESPLORO IL

TERRITORIO

Esplorare il territorio attraverso le uscite è una costante del Circolo Marconi, che ha le sue radici in precise motivazioni culturali – didattiche, finalizzate all’apprendimento e alla crescita di ciascun bambino/a. Le attività sono articolate in:

♥ Visite guidate, da effettuarsi nell’arco della giornata a musei, aziende, partecipazioni a concorsi, gare, spettacoli, manifestazioni varie. Vengono utilizzati mezzi pubblici e privati, promuovendo la partecipazione della totalità della classe.

♥ Viaggi d’istruzione, da effettuarsi nell’ambito regionale e nazionale.

♥ Soggiorni, hanno la durata di più giorni.

Le interclassi/intersezioni hanno optato per tutte queste possibilità, prevedendo anche per la scuola dell’infanzia i soggiorni.

A fine anno scolastico si prevede uno scambio, tra insegnanti, come consuntivo gite per migliorare l’informazione e per rendere possibile la valutazione delle medesime, sia rispetto alla sicurezza del mezzo di trasporto, sia rispetto al conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi.

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Un progetto è un'opera unica, spesso mai realizzata in precedenza e quindi irripetibile; è uno sforzo innovativo complesso, che comporta compiti realizzati da varie unità organizzative che sono legate da un reticolo di impegni reciproci.

Un progetto didattico, inoltre, se veramente innovativo, deve lasciare tracce organizzate e strutturate del processo che ha inteso realizzare, trasformando così un percorso didattico in una risorsa comune, in un sapere collettivo.

Il progetto deve essere distinto dall’attività ordinaria, si svolge in un arco di tempo ben definito e deve avere un inizio ed una fine. Ha un obiettivo specifico, mentre la gestione corrente ha obiettivi generali. Deve prevedere un risultato definito, porta un contributo al cambiamento in termini di miglioramento qualitativo dei servizi di recupero, di efficienza, di efficacia, di innovazione.

ELEMENTI DEL PROGETTO

RISORSE NECESSARIE:

UMANE - devono essere definiti tutti coloro che prendono parte al progetto; ne deve essere valutato e quantificato l’apporto; nel caso in cui le professionalità non siano reperibili all’interno dell’Istituzione Scolastica, devono essere individuati gli esperti esterni di cui è necessario l’intervento FINANZIARIE – deve essere quantificato il costo dei materiali occorrenti alla realizzazione del progetto

DURATA: deve essere definita la durata prevista

ATTIVITA’: quali Campi d’esperienza o quali Discipline sono coinvolte nel progetto

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO / ITER METODOLOGICO: si evidenziano le procedure per la realizzazione del progetto

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MOTIVAZIONI / OBIETTIVI: quali motivazioni didattiche sottendono il progetto e quali obiettivi si intendono perseguire

PRODUZIONE DI MATERIALI: relazioni scritte, ipertesti, immagini/disegni/cartelloni, spettacoli, mostre, documentazioni METODOLOGIA: esperienze nei laboratori, ricerca sul campo, interdisciplinarietà, classi aperte, coinvolgimento hcs, soggiorni, visite guidate.

Denominazione progetto Denominazione breve o acronimo

Priorità cui si riferisce Quelle del RAV, se il progetto si riferisce ad una di esse

Traguardo di risultato (event.)

Nel caso ricorra, a quale traguardo di risultato del RAV

(sezione V)

Obiettivo di processo (event.)

Idem, nel caso di obiettivi di processo a breve termine

Altre priorità (eventuale) Nel caso si tratti di priorità di istituto non desunte dal RAV

Situazione su cui interviene

Descrizione accurata, ma sintetica, della situazione su cui si

vuole intervenire per modificarla in meglio. Indicare in

particolare i valori che si vogliono migliorare o gli aspetti che

si vogliono sviluppare o eliminare. Fare riferimento ad

indicatori quantitativi (numeri, grandezze, percentuali) o

qualitativi (situazioni del tipo si/no, presente/assente, ecc.)

Attività previste Descrizione accurata, ma sintetica, delle attività che ci si

propone di svolgere.

Risorse finanziarie necessarie

Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti, o qualunque

altra cosa che richieda pagamenti o rimborsi, escluse le spese di

personale.

Risorse umane (ore) / area Indicare il numero di ore/uomo prevedibilmente necessarie e

l’area di competenza richiesta (classe di concorso o simili).

Fare particolare attenzione quando si attinge al budget

dell’organico di potenziamento: non sforare la disponibilità

complessiva

Altre risorse necessarie Altre risorse eventualmente necessarie (laboratori, …)

Indicatori utilizzati Quali indicatori si propongono per misurare il livello di

raggiungimento dei risultati alla fine del processo.

Stati di avanzamento Se il progetto è su più anni, indicare il punto di sviluppo

intermedio atteso alla fine di ciascun anno

Valori / situazione attesi Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso

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SCHEDA DI PROGETTO “WIFI PER TUTTI”

Ordine di scuola

PRIMARIA

Plesso CERVI – LEUMANN – MOGLIA

Denominazione progetto

Candidatura N. 2231 - 1 - 9035 del 13/07/2015 - FESR - Realizzazione/ampliamento rete LanWLan WI-FI PER TUTTI

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Il progetto di seguito presentato si pone come obiettivo generale quello di portare la connettività senza fili in 3 dei 4 edifici scolastici del Circolo che ospitano le classi di scuola primaria. Ci spinge al perseguimento di tale obiettivo la rapida diffusione dell’ambito ICT. Ciò consente di modificare i processi di costruzione della didattica con un effetto che mette in discussione i modelli “storici” e che porta ad una naturale revisione della progettazione e rimodulazione della didattica. Esattamente quello che i progetti fino ad ora svolti dal nostro Circolo hanno portato avanti e che l’opportunità di creazione di una rete wireless consolida ed espande. Si tratta di valorizzare, estendere e capitalizzare tutti gli investimenti fino ad oggi svolti dando la possibilità di dare delle ricadute a pioggia agli studenti ed al corpo docente con un fattore di moltiplicazione estremamente efficiente. Il Circolo Marconi ricopre il ruolo di CTI (Centro territoriale per l’Inclusione), con progetti dedicati finora soprattutto agli alunni BES, incentrati su tre punti significativi: 1) La didattica inclusiva, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino 2) Il progetto Nazionale EDUFIBES in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e con l’Università di Salerno; 3) La realizzazione di un laboratorio di robotica educativa per il potenziamento delle abilità spazio – temporali sempre in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino. Per la realizzazione di questi progetti è stata indispensabile, tra le altre, la presenza di connessione lan per il continuo scambio di informazioni tra i docenti di classe e gli esperti dell’università (raccolta di dati per la stesura del TCR, segnalazioni di situazioni particolari, aggiornamento delle insegnanti di classe, preparazione dei percorsi, ecc.). Tuttavia, questo è stato possibile solo nella sede centrale del Circolo, unico edificio coperto (parzialmente) dalla connessione lan. Portare la connettività senza fili nei restanti 3 edifici scolastici del Circolo che ospitano le classi di scuola primaria, permetterebbe di estendere tali progetti a tutte le classi, ampliando il bacino statistico di utenza, e di migliorare la qualità della didattica.

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

Si tratta di valorizzare, estendere e capitalizzare tutti gli investimenti fino ad oggi svolti dando la possibilità di dare delle ricadute a pioggia agli studenti ed al corpo docente con un fattore di moltiplicazione estremamente efficiente. Il Circolo Marconi ricopre il ruolo di CTI (Centro territoriale per l’Inclusione), con progetti dedicati finora soprattutto agli alunni BES, incentrati su tre punti significativi: 1) La didattica inclusiva, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino 2) Il progetto Nazionale EDUFIBES in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e con l’Università di Salerno; 3) La realizzazione di un laboratorio di robotica educativa per il potenziamento delle abilità spazio – temporali sempre in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino. Per la realizzazione di questi progetti è indispensabile portare la connettività senza fili nei restanti 3 edifici scolastici del Circolo che ospitano le classi di scuola primaria, permettendo di estendere tali progetti a tutte le classi, ampliando il bacino statistico di utenza, e migliorando la qualità della didattica. In particolare il traguardo di risultato al termine dei tre anni consiste in: · trasformare per tutti gli allievi la didattica tradizionale in didattica inclusiva tramite, ad esempio, la creazione di ambienti di lavoro cooperativi quali classi virtuali nelle quali insegnanti e

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allievi collaborano alla condivisione di idee, materiali, conoscenze. Diventa possibile costruire mappe concettuali, libri digitali, diagrammi di flusso, seguire percorsi di webquest e molto altro, fruibili e modificabili sia a scuola, sia a casa, tramite tablet, PC, cellulare, creando un ambiente di apprendimento che non si limita più ad uno spazio e ad un tempo definiti ma si allarga a spazi e tempi impensabili senza la connessione in rete. Ogni alunno può contribuire secondo le proprie capacità attraverso strumenti che valorizzano le diversità e colmano differenze. E’ possibile, in tempo reale, acquisire informazioni, visualizzare immagini o filmati che arricchiscono le conoscenze e fissano in concetti secondo una metodologia più consona ai nativi digitali rispetto alla didattica tradizionale. Fondamentale resta il ruolo dell’insegnante quale figura che filtra la massa di informazioni ed aiuta l’allievo a categorizzare e memorizzare. La rete offre infiniti siti e portali che mettono a disposizione risorse inimmaginabili fino a pochi anni fa. Il docente può quindi maggiormente progettare una didattica personalizzata e inclusiva attingendo e facendo attingere i propri alunni a tali risorse. · fornire supporto didattico online agli alunni con famiglie a basso livello culturale o straniere · ampliare le possibilità di formazione dei docenti la presenza della connessione wlan permetterebbe (anche tramite l’utilizzo di dispositivi personali) l’ampliamento delle risorse di formazione a distanza del personale della scuola, nonché lo scambio di esperienze, opinioni, materiali tra docenti che vivono le stesse situazioni, ma si trovano in luoghi fisicamente distanti. Inoltre sarebbe possibile attuare gemellaggi, progetti condivisi, scambi culturali tra classi che, con i mezzi tradizionali, risultano difficoltosi. · favorire l’accesso ai servizi in rete telematica da parte di tutte le componenti scolastiche anche in relazione alla politica del paperless e all’introduzione del registro elettronico, dell’informatizzazione delle biblioteche di plesso, della registrazione dei pasti in modalità digitale, della consultazione del sito della scuola, ecc.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Dotare di cablatura i plessi Cervi – Moglia e Leumann e predisporre le aule informatiche e le classi per una didattica integrata.

Situazione su cui si Interviene

Si interviene su strutture prive di connessioni di rete

Attività previste

Le peculiarità del progetto possono essere così: - Riorganizzazione tempo-scuola: attraverso l’intervento oggetto del presente progetto gli

alunni potranno proseguire l’attività formativa anche al di fuori dell’Istituto, a seguito del maggior utilizzo e della maggiore semplicità di accesso a strumenti di condivisione dei contenuti didattici in uso e da realizzare. Dal lato amministrativo, saranno invece maggiormente accessibili strumenti che favoriranno la dematerializzazione e lo snellimento di procedure interne, rendendo in tal modo più efficienti e immediate anche le comunicazioni scuola-famiglia.

- Riorganizzazione didattico-metodologica: i docenti avranno a disposizione il supporto tecnologico necessario a ridefinire il loro ruolo formativo, inteso ormai come basato principalmente sul trasferimento di un metodo di studio e di apprendimento ai propri alunni che tenga conto della semplicità di reperimento di informazione e di come queste debbano essere verificate prima di essere acquisite. Allo stesso modo, la presenza di nuovi mezzi di comunicazione e di studio, basati su contenuti e piattaforme digitali, potrà essere sempre più sfruttata grazie a tale intervento.

- Innovazione curriculare: avere adeguati supporti tecnologici che consentano di utilizzare in maniera avanzata strumenti fisici (LIM, laboratori, …) e digitali (e-learning, blog, materiali didattici) non può non esimersi dall’introduzione di notevoli innovazioni da parte del nostro Istituto dal punto di vista curriculare, con ambienti di apprendimento sempre più stimolanti e interattivi in tutte le discipline. Inoltre, sarà facilitata la comunicazione tra alunno e docente, anche al di fuori dell’Istituto, l’assegnazione di compiti e la verifica degli stessi da remoto, il miglioramento del livello di attenzione e dei risultati di apprendimento.

- Uso di contenuti digitali: il progetto consentirà di semplificare l’accesso a contenuti di tipo

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digitale, che potranno essere scambiati direttamente, messi a disposizione su piattaforme di condivisione e/o su sistemi di e-learning. La produzione e l’utilizzo di contenuti digitali, oltre a favorire da parte dell’alunno il corretto impiego delle tecnologie digitali, consente di migliorare la velocità di apprendimento e la possibilità di scambio di contenuti con altri Istituti sia Italiani che Esteri, a beneficio dell’utilizzo di lingue non primarie e di scambi interculturali.

Risorse finanziarie necessarie

• SPESE GENERALI € 1.665,00 • FORNITURE per apparecchiature per la rete €16.835,00 • TOTALE PROGETTO € 18.500,00

Risorse umane (ore) / area

Verrà individuata una ditta specializzata che si occuperà della realizzazione della rete

Altre risorse necessarie (materiali)

apparecchiature per collegamenti alla rete

Indicatori utilizzati

Somministrazione di questionari che rilevino il grado di utilizzo della rete informatica da parte degli alunni e dei docenti.

Stati di avanzamento. (miglioramento atteso in termini numerici)

100% di utilizzo della rete da parte degli utenti del Circolo

Situazione attesa al termine del terzo anno

Funzionamento dei collegamenti di rete che permettano ad una utenza di 1350 persone di connettersi con elevata accessibilità. Concluso nell’anno scolastico 2017/2018.

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PROGETTO ALFABETIZZAZIONE E DIDATTICA DIGITALE

Ordine di scuola PRIMARIA Plesso 4 PLESSI DELLA PRIMARIA Denominazione progetto

INNOVAZIONE DIGITALE

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale)

Traguardo di risultato

-Formazione digitale interna -Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità scolastica -Creazione di reti e consorzi sul territorio e a livello nazionale -Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti e docenti -Utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi). -Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. -Partecipazione a bandi nazionali ed europei

Obiettivo di processo

Organizzazione di attività formative interne per docenti, che saranno specificate nei tempi e modalità previsti dal Miur Utilizzo del Registro elettronico Sito web della scuola Fornitura di strumenti per la realizzazione di aule aumentate. Partecipazione a bandi nazionali, europei e internazionali Partecipazione al progetto “Riconnessioni” finanziato dalla Fondazione San Paolo Sperimentazione di soluzioni metodologiche di assistenza tecnica condotta con la collaborazione delle famiglie.

Situazione su cui si Interviene

In tutte le classi del Circolo coinvolgendo il personale docente.

Attività previste

Organizzazione di laboratori formativi per i docenti Utilizzo del registro elettronico: tale strumento è ormai utilizzato con possibilità di accedere mediante una password a molteplici informazioni quali assenze, verifiche programmate, compiti assegnati e attività svolte in classe, esiti degli scrutini del primo e del secondo periodo. Tutte le componenti scolastiche, docenti, genitori e alunni possono quindi con facilità accedere a tutte le informazioni più rilevanti dell'attività scolastica. Laboratori di robotica educativa per gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria Sito web della scuola:il sito we rappresenta uno dei canali più importanti per la condivisione delle informazioni e novità che interessano l'Istituto. Il sito rappresenta infatti un punto di convergenza in cui tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nelle attività dell'istituto (alunni, docenti, genitori, personale tecnico e amministrativo, ecc) possono reperire le più importanti informazioni sull'organizzazione della scuola, sul personale coinvolto, sulle attività in corso, sul complesso dei progetti attivati, sulle programmazioni didattiche e molto altro Si prevede un potenziamento delle banche dati di materiali on line per varie discipline, anche per agevolare gli apprendimenti di alunni BES

Il progetto “Riconnessioni” della Fondazione San Paolo è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare dal punto di vista dell’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del corretto utilizzo delle tecnologie deidocenti. L’utilizzo delle LIM in classe è una opportunità che viene data per migliorare le metodologie didattiche collaborative e laboratoriali ed offrire ai nostri allievi uno spazio tecnologico che permetta di sviluppare le loro conoscenze con la dovuta autonomia nella scoperta delle fonti e nella rielaborazione.

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Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei contenuti digitali e le lezioni multimediali. La formazione è una risorsa strategica per tutto il personale della scuola. Sarà promossa la partecipazione ad attività di formazione e aggiornamento che affrontano le tematiche che emergono dal Rav, dal Piano di miglioramento e da analisi e richieste di bisogni formativi specifici, organizzati da enti esterni, reti o attivando corsi e percorsi interni. Si prevede sia il contributo di formatori esterni qualificati, sia la valorizzazione delle risorse interne. Nel prossimo triennio di validità del PTOF proseguiranno e verranno ampliati i seguenti percorsi di formazione e aggiornamento

• Ambienti e modelli di apprendimento innovativi • Metodologie didattiche; • Cooperative learning; • Bisogni specifici di apprendimento e inclusione; • Educazione alla cittadinanza in particolare sull'uso consapevole dei nuovi

media e in particolare sul Cyberbullismo; • Progettazione e valutazione per competenze con particolare attenzione allo

sviluppo di competenze chiave e di cittadinanza; • Competenze digitali con l’adesione al Piano Nazionale Digitale e al

Programma Futuro; • Attività pianificate e iniziative di formazione per il personale amministrativo

con incontri in presenza finalizzati alla gestione del sito e della segreteria digitale.

Risorse finanziarie necessarie

Finanziamenti PNSD del Miur Fondazione San Paolo per Progetto Riconnessioni Fondi europei PON

Risorse umane (ore) / area

1 docente Animatore Digitale Team Innovazione (3 docenti) 19 docenti formatori Progetto Riconnessioni 10 docenti tutor Progetti Pon 2 docenti figure strumentali Innovazione didattica, sito e Pon 2 docenti referenti Progetti Robotica e Mediateca Gruppo di 7 genitori per supporto e assistenza tecnica nei laboratori informatici

Altre risorse (materiali)

LIM (già esistenti nei plessi di scuola primaria, una per classe) Reti wireless in ogni scuola con fibra (Progetto Riconnessioni) Pc portatili come supporti mobili per i docenti nelle classi

Indicatori utilizzati

INDICATORI PREVISTI DAL PNSD: Miglioramento dell’ambiente di apprendimento per la didattica digitale nelle scuole Sviluppo del pensiero computazionale (robotica) Sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software (Sistema operativo Linux) Utilizzo critico e consapevole dei media Iniziative digitali per l’inclusione Modelli di assistenza tecnica Modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni.enti locali…)

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

60% dei docenti del collegio formati sull’utilizzo di nuove pratiche didattiche innovative. Almeno il 90% dei docenti del collegio che utilizzi regolarmente registro elettronico e lim.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Consolidamento dell’utilizzo del laboratorio informaticopresente in tutte le scuole primarie. Consolidamento dell’utilizzo dellaLavagna Interattiva Multimediale: è disponibile in tutte le scuole primarie Utilizzo di soluzioni metodologiche e tecnologiche come valido aiuto per gli alunni in difficoltà e come strumento accattivante e di facile fruizione per tutti gli alunni.

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SCHEDA DI PROGETTO - PON 2017/18 - PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA AL DISAGIO - CTI G. MARCONI – COLLEGNO

FONDI STRUTTURALI EUROPEI – PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

Ordine di scuola

INFANZIA E PRIMARIA

Plesso

Il progetto è rivolto agli alunni dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia e a tutte le classi delle scuole primarie del Circolo Didattico Marconi C.T.I Collegno (TO)

Denominazione progetto

SCUOLE APERTE

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

I plessi del circolo MARCONI dall’a.s. 2009/2010 sono nove : quattro di scuola elementare e cinque di scuola dell’infanzia, distribuiti sui quartieri di Regina Margherita, Terracorta, Leumann, e parzialmente di S. Maria, tutti a ridosso del corso Francia. La popolazione scolastica rappresenta un variegato e composito gruppo derivante dal tipo di estrazione sociale e culturale e sta sensibilmente mutando per l’influsso delle recenti ed attuali migrazioni di persone e famiglie dagli ex Paesi dell’Europa dell’Est, dall’America del Sud, dall’Africa e dall’Asia. Anche sotto l’aspetto degli insediamenti abitativi la situazione è in continua crescita per le nuove costruzioni nell’area dell’ex cotonificio Vallesusa, di via S. Massimo, nell’area dell’Ex Maggiora, nella zona di via Fabbrichetta-Corso Francia, lungo l’asse della ferrovia ed infine nell’area del deposito ATM. Il Circolo Marconi è chiamato, pertanto, ad adeguare metodologie didattiche, ad accogliere bambini, bambine, genitori di nuova estrazione sociale, culturale, linguistica vista la presenza di nuclei familiari stranieri ed è quello che si sta facendo attraverso l’impegno professionale ed umano dei docenti, del personale della scuola, l’aiuto e la collaborazione delle famiglie.

Traguardo di risultato (al termine DELL’ANNO SCOLASTICO)

• Acquisire la conoscenza di più linguaggi. • Potenziare le capacità. • Passare dalla progettazione alla realizzazione. • Stimolare il pensiero ipotetico e le capacità di problem-solving. • Incoraggiare il pensiero divergente. • Favorire la comunicazione tra i propri coetanei, con un approccio più attento allo

sviluppo delle meta-abilità, utili per costruire relazioni educative nei gruppi di appartenenza.

• Favorire competenze cognitive e sociali di base. • Includere i soggetti a rischio e creare un senso di appartenenza ai servizi e al

territorio. Obiettivo di processo

Vivere positivamente: l'affettività-l'ascolto degli altri- il controllo delle emozioni. Rafforzare la sicurezza-stima di sé-fiducia nelle proprie capacità-spinta alla curiosità. Predisporre un contesto educativo sereno e stimolante. Predisporre un ambiente che favorisca “l’integrazione degli alunni nella scuola, nella classe e nel gruppo, anche in relazione a quelli in situazione di disagio e di handicap” (art.4 DPR n. 275). Consolidare le competenze:Linguistiche in italiano e lingua-straniera-logico-matematico-scientifiche-motorie-digitali-in materia di cittadinanza-attiva.

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Situazione su cui si Interviene

Un apprendimento nella città arricchisce le varie “forme” del sapere, si traduce in una didattica decentrata. Laddove emerge la sagoma di un sistema formativo disponibile all’interdipendenza delle conoscenze, si ha una scuola attiva e dinamica al cambiamento, pronta a sperimentare, nelle varie situazioni nuove forme dell’apprendimento. Il compito di questa gigantesca area formativa (scuola e extrascuola), è quello di garantire una consapevolezza pedagogica. Diventa quindi un patto pedagogico di interconnessione e integrazione di molteplici luoghi formativi. L’ambiente urbano, avrà virtuose offerte formative, si correda di aule didattiche decentrate come: biblioteche, centri didattici, pinacoteche, ecc.., che fanno parte di una rete di saperi socioculturali impliciti (non obbligatori), ma che meritano un duraturo gemellaggio con la scuola, al fine di instaurare un ponte tra i saperi discrezionali e i saperi prescrittivi (curricolo della scuola). Il prezioso “baule dei saperi urbani”, così definito da F. Frabboni, è dotato di una maggiore durata cognitiva, rispetto al sapere interiorizzato nella vita di banco.

Attività previste

1. SCRITTURA CREATIVA- BIBLIOTECA SCUOLA MARCONI 2. LA MUSICA DELL’EST COME PUNTO DI INTEGRAZIONE – SCUOLA CERVI 3. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI-SPRING CUP- SCUOLA CAPUOZZO 4. IL GRUPPO TEATRO E LE EMOZIONI – SCUOLA CERVI 5. IN PALESTRA CON BEE-BOT-ROBOTICA E MOVIMENTO – SCUOLA MOGLIA 6. L’INFORMATICA E LA STAMPA IN 3D – SCUOLA LEUMANN 7. LAVORANDO INSIEME SI CRESCE – SCUOLA MARCONI

Risorse finanziarie necessarie

IL PROGETTO PON E’ STATO FINANZIATO PER UN TOTALE DI EURO 39.774,00

Risorse umane (ore) / area

• INSEGNANTI DI CLASSE • LE ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI, VENGONO SVOLTE DURANTE L’ORARIO

EXTRASCOLASTICO 1/ 2 ORE A STTIMANA • PEDAGOGISTI, DURANTE L’ANNO SCOLASTICO VENGONO STABILITI DEGLI

INCONTRI FORMATIVI PER IL MONITORAGGIO DELL’ATTIVITÀ. • DOCENTI DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO, • TUTOR • ESPERTI ESTERNI

Altre risorse necessarie (materiali)

MATERIALI DIDATTICI: STAMPANTE IN 3D, BEE-BOT E LUOGHI DELLA SCUOLA APERTI E SPAZIOSI

Indicatori utilizzati

Il sistema formativo DELLA CITTA’ METROPOLITANA, ha pertanto il dovere di sperimentare forme di accordo e di interdipendenza tra il sistema formale (la scuola) e il sistema non formale (la città). Non è più possibile pensare ad una scuola corpo separato dalla maglia delle istituzioni formative e dalle opportunità sociali e culturali. Occorre quindi, pensare ad una scuola che esce frequentemente nella città (quartiere, borgata e paese), per permettere di elevare le sue risorse e i suoi patrimoni culturali ad aule didattiche decentrate. La pratica dei laboratori extrascolastici (le aule didattiche decentrate), ridimensionano la persistente egemonia dell’aula-classe, quale unico luogo di capitalizzazione delle conoscenze. UN SISTEMA D’ISTRUZIONE INTEGRATO SCUOLA-CITTÀ, rispetta i vari stili cognitivi dei singoli allievi e FUTURI CITTADINI, proprio perché le aule didattiche urbane favoriscono l’apprendimento su misura; favorisce la negoziazione tra gli allievi e l’attivazione delle conoscenze meta- cognitive. La progettazione e la verifica, quindi si costruiscono insieme, con i saperi raccolti nel Territorio. Nel fuori scuola si impara a curiosare e a scoprire, ed è maggiore l’inclusione degli allievi in difficoltà nei processi di socializzazione e di apprendimento

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Gli alunni coinvolti in questo progetto sono 30 PER CIASCUN MODULO

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Situazione attesa al termine del progetto

Un passo importante e significativo, che trova una forte risposta a creare nel Territorio esperienze extrascolastiche e che si legge attraverso il documento delle Indicazioni 2012: per educare ad una nuova cittadinanza unitaria e plurale, come un tempo, attraverso la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali, è importante saper cogliere la memoria e la condivisione delle radici storiche. Quindi il tessuto territoriale può assumere la forma di una pluralità di saperi non formali, che possono intrecciarsi con esperienze attive nella formazione della quotidianità di ogni individuo. Con il progetto Cuore-Mente e Mano, la nostra scuola aprirà al territorio delle possibilità di nuovi saperi, cercando di creare un clima sereno per i nostri alunni e famiglie, lavorando sulle future generazioni. La grande collaborazione con l’Università degli Studi di Torino-Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, ci aiuterà insieme all’Amministrazione Comunale a monitorare l’andamento del progetto, cercando poi, di intervenire sulle fasce deboli da noi segnalate.

• Il coinvolgimento degli alunni con difficoltà raggiunge buoni risultati. • Le famiglie vengono coinvolte per tutto il percorso del progetto, attraverso riunioni

di classe e colloqui individuali, inoltre vengono organizzate dal Circolo Didattico Marconi C.T.I(Centro Territoriale per l’Inclusione) conferenze territoriali e seminari per l’aggiornamento del corpo docente.

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SCHEDA DI PROGETTO ANIMAZIONE DIGITALE

Ordine di scuola INFANZIA E PRIMARIA Plesso 5 PLESSI DELL’INFANZIA E 4 PLESSI DELLA PRIMARIA Denominazione progetto

ANIMAZIONE DIGITALE

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale)

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

-Formazione digitale interna -Coinvolgimento della comunità scolastica -Creazione di soluzioni innovative

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Formazione del Miur dell’insegnante designato come Animatore Digitale Coordinamento con altri Animatori Digitali del territorio Organizzazione di attività formative interne per docenti, che saranno specificate nei tempi e modalità previsti dal Miur Partecipazione a bandi nazionali, europei e internazionali Sperimentazione di soluzioni metodologiche di assistenza tecnica condotta con la collaborazione delle famiglie.

Situazione su cui si Interviene

In tutte le classi e sezioni del Circolo coinvolgendo il personale docente.

Attività previste

Organizzazione di laboratori formativi per i docenti Organizzazione di laboratori curricolari con l’utilizzo dell’innovativo sistema operativo Linux per gli alunni della scuola primaria Laboratori di robotica per gli alunni della scuola dell’infanzia e primo biennio della scuola primaria. Uso di strumenti di didattica innovativi LIM

Risorse finanziarie necessarie

Finanziamenti già predisposti dal ministero e previsti dal PNSD per supportare i processi di innovazione della scuola.

Risorse umane (ore) / area

1 docente Animatore Digitale Gruppo di lavoro formato da almeno 4 docenti Gruppo di 7 genitori per supporto e assistenza tecnica nei laboratori informatici

Altre risorse necessarie (materiali)

LIM (già esistenti nei plessi di scuola primaria, una per plesso) Reti wireless in ogni scuola Tablet e portatili come supporti mobili per i docenti nelle classi

Indicatori utilizzati

INDICATORI PREVISTI DAL PNSD: Miglioramento dell’ambiente di apprendimento per la didattica digitale nelle scuole Sviluppo del pensiero computazionale (robotica) Sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software (Sistema operativo Linux) Utilizzo critico e consapevole dei media Iniziative digitali per l’inclusione Modelli di assistenza tecnica Modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni. enti locali…)

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Situazione attesa al termine del terzo anno

Consolidamento dell’utilizzo del laboratorio informatico presente in tutte le scuole primarie Consolidamento dell’utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale: è disponibile in tutte le scuole primarie Organizzazione di WORKSHOP e altre attività anche in momenti formativi aperti alle famiglie. Utilizzo di soluzioni metodologiche e tecnologiche come valido aiuto per gli alunni in difficoltà e uno strumento accattivante e di facile fruizione per tutti gli alunni nati nell’era digitale.

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SCHEDA DI PROGETTO LABORATORIO DI ROBOTICA EDUCATIVA

Sviluppo delle competenze e inclusione sociale

Ordine di scuola INFANZIA E PRIMARIA Plesso

Il progetto verrà svolto nell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia e nelle classi prime e seconde delle scuole primarie del Circolo Didattico Marconi C.T.I Collegno (TO)

Denominazione progetto

LABORATORIO DI ROBOTICA EDUCATIVA Sviluppo delle competenze e inclusione sociale

Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente.

Maria Montessori Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

La robotica educativa si può utilmente inserire nel processo di insegnamento-apprendimento, configurandosi come relazione tra intuizioni dell’esperienza e il ragionamento. Il nostro scopo è stato quello di inserire già nei primi anni di scuola questa disciplina, rivolta ad organizzare attraverso l’esperienza visiva, tattile e motoria degli allievi, l’attenzione su alcune caratteristiche spaziali e temporali. Le attività, organizzate attraverso la mediazione di un robot, permettono ai discenti di avviare processi sempre più complessi e in modo autonomo. La robotica ha a che fare con sensazioni, esperienze e osservazioni esterne di tipo senso-motorio e procede poi per razionalizzazioni successive. In questa prospettiva acquista un ruolo fondamentale il linguaggio di programmazione, formale, dotato al pari di un qualsiasi linguaggio naturale di un lessico, di una sintassi e di una semantica ben definiti, che fornisce gli orientamenti per organizzare l’osservazione per comprendere il mondo. I bambini della scuola dell’infanzia e dei primi anni della scuola primaria, tendono quindi a formare i concetti spazio-temporali, da un lato organizzando la percezione, dall’altro utilizzando il linguaggio. I robot sono oggetti reali tridimensionali che si muovono nello spazio e nel tempo e permettono di simulare tratti del comportamento umano. L’approccio dei bambini, con oggetti che simulano il loro processo mentale, permette di trasferire in maniera concreta il loro pensiero consentendo loro di apprendere più facilmente e rapidamente. La robotica permette quindi un apprendimento autentico, contestualizzato, dinamico, efficace ed efficiente, collaborativo, pianificato e riflessivo.

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

• Acquisire un primo linguaggio informatico. • Potenziare le capacità di analisi e sintesi. • Passare dalla progettazione alla realizzazione. • Stimolare il pensiero ipotetico e le capacità di problem-solving. • Incoraggiare il pensiero divergente. • Favorire la comunicazione tra i propri coetanei, con un approccio più attento allo sviluppo

delle meta-abilità, utili per costruire relazioni educative nei gruppi di appartenenza. • Favorire competenze cognitive e sociali di base.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

VALUTARE LE COMPETENZE DI CONCETTI DI RELAZIONE SPAZIO-TEMPO.

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Occorre rilevare i valori di partenza (prima dell’avvio del laboratorio), relativi alle competenze, dei bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria; per identificare le aree che hanno maggiori bisogno di attenzione e di potenziamento.

Situazione su cui si Interviene

Il laboratorio svolto di robotica educativa ha le seguenti finalità: • Stimolazione ad un approccio metacognitivo al compito: non si interviene

direttamente sull’errore-sintomo, ma si analizzano le risposte in un’ottica che va a indagare i processi mentali che possono averlo determinato. L’errore è inteso come risorsa per scoprire le aree di miglioramento.

• Potenziamento dei processi mentali di analisi e di sintesi dei dati spazio-temporali. • Consolidamento della realizzazione di immagini mentali potenziate: attraverso la

capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio. • Ripetizione e rinforzo delle informazioni relative al proprio corpo e allo spazio esterno,

vicino e lontano, agevolando la logicità conoscitiva e l’accesso da un utilizzo impulsivo ad un utilizzo consapevole di un corpo in movimento.

• Consolidamento di rappresentazioni mentali sia attraverso processi di analisi, sia di sintesi, intervenendo sulle immagini mentali motorie e sulla capacità di apprendimento.

Attività previste

POTENZIAMENTO DEI CONCETTI SPAZIO TEMPORALI CON BEE-BOT Vengono allestiti i laboratori con griglie di 1 metro per un metro, il materiale viene scelto in base all’interesse di ogni singolo insegnante. All’interno di un foglio vengono disegnati con un pennarello indelebile nero, una griglia i cui riquadri misuravano 15 cm per 15 cm. I concetti destra, sinistra, sopra , sotto, in cima, in fondo riferiti ad un’immagine vengono interpretati in senso assoluto. Gli alunni imparano una sintassi del linguaggio di programmazione:

• AVANTI • INDIETRO • DESTRA • SINISTRA • PAUSA- P

Un esempio di programmazione

L’utilizzo di alcuni simboli per la programmazione

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Un esempio del percorso programmato durante i laboratori di robotica lavorando in gruppo

Risorse finanziarie necessarie

Il laboratorio di robotica ha la necessità di rinnovare le macchine a disposizione, l’utilizzo frequente da parte degli alunni, necessita una continua sostituzione e manutenzione.

Risorse umane (ore) / area

Insegnanti di classe, per la programmazione e la verifica delle attività, vengono utilizzate le ore dell’area dedicate all’ambito logico-matematico,(10 ore). Le attività con gli alunni, vengono svolte durante la compresenza, 2 ore a settimana. Pedagogisti, durante l’anno scolastico vengono stabiliti degli incontri formativi per il monitoraggio dell’attività. Docenti dell’Università degli Studi di Torino, 2/3 incontri durante l’anno scolastico.

Altre risorse necessarie

Materiale per la stampa dei test CTR, acquisto di cartelloni per percorsi e materiali di cancelleria per la realizzazione di piccoli percorsi “virtuali” per la scuola dell’Infanzia.

Indicatori utilizzati

METODO E TECNICA Viene somministrato il test TCR: in un rapporto uno ad uno (insegnante e allievo), successivamente viene effettuato il caricamento dei dati sulla piattaforma del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione. MATERIALI: Schede del TCR TCR, (Test of Relation Concepts) è uno strumento di natura psicopedagogica che indaga la comprensione ricettiva delle espressioni linguistiche utilizzate per esprimere I rapporti spaziali,temporali, di dimensione e di quantità, elaborato da Nellie Edmonston e Nancy Thane nel 1988 e validato negli Stati Uniti. Si tratta di uno strumento che consente di esplorare il grado di padronanza dei concetti di relazione di base, nelle prime fasi dell’apprendimento scolastico. In Italia, nel 1994, è stata pubblicata una versione a cura di Dario Ianes, edita da Erickson. Nelle premesse, Ianes definisce il TCR uno strumento in grado di rilevare alcune abilità linguistiche di comprensione che si applicano in ambiti di particolare significatività, quale quello delle relazioni, e offre interessanti informazioni sui processi cognitivi coinvolti nell’esecuzione del test che costituiscono preziosi spunti di riflessioni per i docenti. Per quanto riguarda le abilità scolastiche, la comprensione dei concetti, secondo Ianes, sia soggetta alle caratteristiche linguistiche e morfosintattiche oltre a quelle logiche; la comprensione dei concetti temporali risulta più difficile rispetto a quelle delle espressioni spaziali e coinvolge aspetti logici più che lessicali. Il possesso di alcuni concetti matematici (quantità) può essere indagato con il TCR anche nei bambini in età prescolare, o nei primi mesi del primo anno della scuola primaria, in quanto i rapporti di quantità per un numero di elementi inferiore a 10 possono essere risolti a “occhio” senza coinvolgere i processi del calcolo, attraverso l’impressione percettiva di numerosità (subitizing). Il materiale di lavoro del TCR è costituito da semplici schede iconiche che raffigurano le relazioni spaziali, temporali, di quantità e dimensione, simili alle schede sui concetti topologici o sulle sequenze temporali dei materiali didattici e dei testi scolastici utilizzati regolarmente dai docenti. Per le sue caratteristiche strutturali e di contenuto, il TCR offre quindi uno strumento pedagogico - didattico, no clinico o diagnostico, ma è un interessante strumento-stimolo per aiutare i docenti a progettare e orientare la didattica nelle classi complesse e non solo, ivi compresi i bisogni educativi di ogni singolo alunno.

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Gli alunni coinvolti in questo progetto, sono 450. Tutte le classi prime e seconde della scuola primaria del circolo e l’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

I TCR sono stati utilizzati per gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e per le classi prime della scuola primaria, come verifiche, per valutare in ingresso il livello di competenze raggiunte degli alunni.

Situazione attesa al termine del terzo anno

• Miglioramento dei concetti spazio-temporali; inoltre il coinvolgimento degli alunni con difficoltà raggiunge buoni risultati.

• Le famiglie vengono coinvolte per tutto il percorso del progetto, attraverso riunioni di classe e colloqui individuali, inoltre vengono organizzate dal Circolo Didattico Marconi C.T.I conferenze territoriali e seminari per l’aggiornamento del corpo docente.

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PROMOZIONE DELLA LETTURA Ordine di scuola

Scuola Primaria

Plesso

G. Marconi

Denominazione progetto

Progetti biblioteca diversificati sulle cinque classi Classe prima: animazione alla lettura “storie con protagonisti animali” Classe seconda : animazione alla lettura “analisi di una fiaba tradizionale”-Cappuccetto Rosso Classe terza: lettura e conoscenza dei miti sull'origine del mondo Classe quarta: attività con i dizionari “La ricchezza della nostra lingua” Classe quinta: gara letteraria “Chi legge è un viaggiatore”

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Le motivazioni e gli obiettivi variano in base alle attività specifiche, in generale gli alunni imparano ad usare il locale biblioteca in modo piacevole e costruttivo; imparano a lavorare collaborando, a stare insieme e fare gruppo, a condividere esperienze di laboratorio.

Traguardi di risultato (al termine dei 5 anni) -secondo ciclo-

L'interesse verso la lettura e il piacere di esercitarla sono gli obiettivi primari che gli insegnanti coinvolti si prefiggono di trasmettere agli alunni, e attraverso le attività presentate, si intende perseguire l'obiettivo di potenziare e consolidare l'entusiasmo per la lettura nonché acquisire un gusto personale in fatto di generi letterari.

Obiettivi (al termine di 2 anni) -primo ciclo-

Avvicinare i bambini al libro, affinché si sentano attratti e incuriositi proponendo il libro in modo creativo e divertente: l' animazione alla lettura, grazie alla componente ludica, coinvolge i bambini e li rende protagonisti, oltre a trasmettere messaggi educativi.

Situazione su cui si Interviene

Disaffezione generalizzata nei confronti della lettura

Attività previste

Le attività proposte sono legate ai contenuti della programmazione di classe, si sottolinea il carattere interdisciplinare dei progetti.

Risorse finanziarie necessarie

Si farà richiesta del materiale occorrente per ogni progetto.

Risorse umane (ore) / area

Gli insegnanti coordinano le attività in biblioteca durante le ore di contemporaneità, affiancate da alcune volontarie (ex-insegnanti e mamme) per la preparazione del materiale, una copia del calendario per ogni singolo progetto è stata affissa in bacheca.

Altre risorse necessarie (materiali)

Fruizione di materiali a disposizione della biblioteca : libri, guide per insegnanti, LIM. Le varie attività in corso (compresa la catalogazione e il prestito) necessitano di un PC funzionante.

Indicatori utilizzati

Gli indicatori sono differenti a seconda del progetto: in generale il materiale prodotto viene consegnato alle insegnanti di classe che, decideranno se preparare prove di verifica, creare raccordi, ampliare l'argomento, se e come valutarlo.

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Ottima è stata la disponibilità degli insegnanti a prestare servizio, da quest'anno in termini numerici, si vedono coinvolti 2 insegnanti su ogni progetto, per affiancamento con il passaggio di consegna; grazie alla loro collaborazione tutte le interclassi del Plesso Marconi sono coinvolte nei progetti della biblioteca.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Al termine del terzo anno si è ricreato un rapporto positivo e coinvolgente tra l’alunno e il libro

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“Incontrando gli autori in biblioteca”

Ordine di scuola

Scuola Primaria

Plesso

Marconi

Denominazione progetto

“Incontrando gli autori in biblioteca”

Priorità cui si riferisce Obiettivo generale

L’incontro con l’autore, pensato come momento significativo di un percorso di educazione alla lettura, è un mezzo efficace per avvicinare i bambini ai libri e farli loro apprezzare. L’incontro diventa così un vero confronto, creativo e costruttivo in cui i bambini hanno l’opportunità preziosa di dialogare con gli autori, scoprire che cosa c’è dietro al libro, e conoscere i segreti del loro mestiere.

Traguardi di risultato (al termine dei 5 anni)

L’incontro favorisce un rapporto più personale con il libro promuovendo la passione per la lettura.

Obiettivi (al termine di 2 anni)

Promozione alla lettura e favorire un approccio al libro stimolante e piacevole.

Situazione su cui si interviene

Il progetto è rivolto a tutte le interclassi del plesso Marconi

Attività previste

Lettura del libro in classe, svolgimento di attività diversificate prima dell’incontro(preparazione di un’intervista, attività grafico-pittorica singola o collettiva); dopo l’incontro raccolta di commenti e pareri sull’esperienza vissuta.

Risorse finanziarie necessarie

Generalmente non sono previsticosti, in alcuni casi si richiedono rimborsi per le spese di viaggio.

Risorse umane Ore/area

Vengono coinvolti gli insegnanti di ambito linguistico di tutte le interclassi; gli incontri con autori/illustratori hanno una durata di 1 ora e mezza circa.

Altre risorse necessarie (materiali)

Lim, salone e/o biblioteca.

Indicatori utilizzati

Si rimanda alle insegnanti di classe la preparazione di specifiche prove di verifica (comprensione del testo, scheda-libro, questionari o griglie)

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Partecipazione di tutti gli alunni alle attività proposte e raggiungimento degli obiettivi minimi da parte di tutti.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Valorizzare la lettura e aumentare l’interesse verso i libri

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Concorso di poesie e filastrocche “Non rubateci i sogni”

Ordine di scuola

Scuola Primaria

Plessi

Tutti i plessi del Circolo

Denominazione progetto

Concorso di poesie e filastrocche “Non rubateci i sogni”

Priorità a cui si riferisce (obiettivo generale)

Sul piano educativo: Il concorso ha come fine la promozione della scrittura poetica come veicolo di sentimenti e valori; questo percorso porta i bambini nel mondo delle emozioni, arricchendo la loro affettività; la scrittura poetica, attraverso attività di laboratorio, sviluppa la creatività e l’immaginazione. Sul piano linguistico: conoscenza basilare degli elementi della poesia (verso, strofa, rima, ritmo e metro); dal punto di vista del significato, osservare e riconoscere il potere evocativo delle parole; partendo da modelli (lettura e ascolto di poesie) sperimentare, in attività di gruppo, alcune composizioni.

Situazione in cui si interviene

Il progetto è rivolto al primo e al secondo ciclo.

Attività previste

Scrittura di testi poetici in attività di gruppo accompagnati da disegni.

Risorse finanziarie necessarie

Non sono previsti costi.

Risorse umane Ore/area

Vengono coinvolti gli insegnanti di ambito linguistico di tutte le interclassi del Circolo.

Altre risorse necessarie

Salone e biblioteca per la preparazione dei materiali e le riunioni in plenaria con la Giuria. E’stato individuato uno spazio esterno alla scuola per la premiazione dei vincitori presso la “Lavanderia a Vapore” nel mese di giugno.

Indicatori utilizzati

Ogni insegnante deciderà la modalità di valutazione in base alle attività svolte e continuerà con i propri tempi e in modo autonomo, il percorso sul testo poetico.

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Partecipazione di tutti gli alunni attraverso un lavoro di gruppo per raggiungere gli obiettivi minimi del progetto.

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GIOCHIAMO E IMPARIAMO CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE SUPERIORI

Ordine di scuola Scuola primaria D.D. MARCONI DI COLLEGNO, Istituti Secondari di Secondo Grado“MARIE CURIE” e “MAJORANA” di GRUGLIASCO

Plesso Tutti i plessi di scuola primaria

Denominazione progetto

GIOCHIAMO E IMPARIAMO CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE

SUPERIORI

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

SCIENZE (per i bambini di tutte le classi) Le attività nel laboratorio di scienze (anche presso il CURIE) permettono ai bambini di ampliare le competenze e la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche nel campo delle scienze sviluppando il pensiero logico, critico e creativo. INFORMATICA (per i bambini delle classi quarte e quinte) Le attività di costruzione robot e di scratch con i ragazzi del MAJORANA permettono di sviluppare il pensiero computazionale come metodo di ragionamento e di risoluzione dei problemi trasferendo dall’astratto al concreto i processi mentali dei bambini, creando un percorso di continuità con i progetti del nostro Istituto “ROBOTICA EDUCATIVA” e “CODING E DIDATTICA”

Traguardo di risultato SCIENZE I contenuti del progetto vengono adeguati alla programmazione annuale per ciascuna classe e/o su richiesta di argomenti specifici da parte dei docenti della scuola primaria (Curie). - Sviluppare la capacità di osservare, analizzare, fare ipotesi e verificare fenomeni, potendo sperimentare in modo diretto il contatto con materiali e strumenti. - Favorire la collaborazione tra pari, con studenti di diversa età e con gli adulti. Particolare attenzione è riservata ai bimbi diversamente abili o con difficoltà di apprendimento. - Sviluppare le capacità critiche.

INFORMATICA - Acquisire un primo linguaggio computazionale. - Stimolare il pensiero ipotetico e le capacità di problem-solving - Favorire la comunicazione tra coetanei e con i ragazzi delle scuole superiori, per costruire relazioni educative nei gruppi di appartenenza. - Favorire competenze cognitive e sociali di base. Particolare attenzione è riservata ai bimbi diversamente abili o con difficoltà di apprendimento. - Sviluppare le capacità critiche. Il progetto è già attivo da cinque anni e si prevede di continuare ad intensificare la collaborazione con gli Istituti Secondari. Gli

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studenti della scuola superiore, con l’aiuto dei docenti e del tecnico di laboratorio, scoprono la capacità di essere tutor nei confronti dei bambini, mettendo alla prova le loro competenze e riproponendo essi stessi esperimenti su vari argomenti (aria, acqua, luce e calore, elettricità ecc).

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

SCIENZE Gli alunni avranno migliorato il loro approccio pratico alle scienze, avranno preso confidenza con strumenti specifici, sapranno osservare con maggiore attenzione, formulare ipotesi e, con l’aiuto dell’adulto, proveranno a verificarle in contesto reale e non solo teorico. INFORMATICA In collegamento con gli altri progetti di Circolo relativi alla ROBOTICA e al CODING, si inserisce su alunni già immersi nel mondo digitale, bombardati da stimoli ed informazioni ma non ancora in grado di organizzare tali conoscenze per trasformarle in competenze. Il progetto si propone di dare via alla graduale trasformazione degli alunni da semplici fruitori del mondo digitale a individui che ne comprendano le logiche e siano in grado di governarlo.

Situazione su cui si interviene

Studenti con livelli di competenze e con capacità d’apprendimento diversi. Le attività proposte, infatti, per come sono organizzate e strutturate, sono molto coinvolgenti e adatte a tutti. Il progetto prevede una rilevazione dei risultati degli interventi attraverso la collaborazione in verticale tra scuole di diverso ordine al fine di realizzare gli obiettivi anche attraverso un miglioramento delle competenze di progettualità degli stessi docenti coinvolti e utilizzo dilaboratori, attrezzature e risorse umane.

Attività previste SCIENZE. I professori e il tecnico di laboratorio proporranno, in base agli argomenti concordati con i docenti della scuola primaria, piccoli esperimenti (consistenza degli elementi, passaggio di stato della materia ecc) eseguiti in classe o utilizzando i laboratori dell’Istituto superiore, in cui gli alunni possano provare ad interagire e non solo osservare. I bambini, a seconda delle varie attività, potranno essere suddivisi in piccoli gruppi. Sarà quindi possibile dedicare maggiore attenzione ai bimbi con difficoltà di apprendimento, potendo offrire maggiore tempo e opportunità individualizzate e sfruttando meglio le diverse modalità di apprendimento. Sono previsti 1 / 2 interventi per classe di un’ora ciascuno INFORMATICA. I professori proporranno attività di costruzione di robot per i ragazzi delle classi quinte, nel corso delle quali gli allievi potranno interagire e provare ad utilizzare strumenti tecnici per ottenere trasformazioni e modificazioni di materiali. Ai bambini delle classi quarte e quinte saranno proposte attività

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con l’uso del programma “scratch” presso i laboratori dei vari plessi della scuola primaria. Sono previsti 1 / 2 interventi per classe di due ore ciascuno

Risorse finanziarie necessarie

Non è richiesto alcun tipo di finanziamento

Risorse umane (ore) / area

Per il progetto vengono utilizzate ore a recupero dei docenti e dei tecnici di laboratorio

Altre risorse necessarie (materiali)

Tutti i materiali utili alla realizzazione dei laboratori vengono forniti attualmente dall’Istituto Superiore senza alcun costo.

Indicatori utilizzati Alle ordinarie prove di verifica periodiche, si aggiungeranno, a discrezione degli insegnanti di classe, le valutazioni derivanti dall’osservazione degli alunni durante le attività di laboratorio, ovvero verranno considerate la partecipazione, la capacità di interazione e di collaborazione tra pari e con gli adulti, oltre al progresso nelle competenze relative all’applicazione del metodo scientifico e all’adozione progressiva di un atteggiamento critico dinanzi alle informazioni che provengono dal mondo esterno. Le stesse piattaforme utilizzate dai bambini durante l’uso di Scratch sono indicatori dei progressi raggiunti dagli alunni essendo strutturate a livelli (simili ai videogames).

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Pur non essendo previste valutazioni o verifiche specifiche delle attività proposte, le insegnanti si confronteranno per capire quanto le attività laboratoriali previste nel progetto abbiano riscosso interesse negli alunni e siano state uno stimolo agli apprendimenti in ambito scientifico e allo sviluppo del pensiero computazionale, con una valutazione globale dell’esperienza.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Ci si aspetta un progressivo ampliamento dell’offerta da parte degli Istituti Secondari e della domanda da parte delle classi di scuola primaria, con un maggior numero delle classi coinvolte e del numero di incontri.

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PROGETTO “CUORE-MENTE- MANO”

Ordine di scuola Scuola Primaria

Plesso Marconi - Moglia - Cervi - Leumann

Denomina zione progetto

“CUORE - MENTE - MANO” PROMOZIONE E EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Promuovere iniziative riconducibili ad un quadro unitario e compatibile sia con

la programmazione Socio-sanitaria Nazionale e Regionale, sia con i programmi

nazionali e regionali del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca-Ufficio

scolastico Regionale per il Piemonte

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

• Garantire la Promozione e l’Educazione alla Salute attraverso la

diffusione di modalità accreditate relative alla progettazione,

gestione, valutazione degli interventi nonché alla disseminazione di

buone pratiche.

• Formazione, approfondimento teorico-pratico degli obiettivi comuni col personale docente delle scuole coinvolte nella realizzazione progettuale.

• Avviare cambiamenti sociali ed ambientali sensibilizzando il corpo docente ed il nucleo familiare nella responsabilità educativa in tema di sicurezza e vivibilità domestica e/o scolastica.

• Favorire l'autonomia del corpo docente nella trasmissione agli allievi di tali nozioni

• Attivare un processo di sensibilizzazione in grado di condurre gli insegnanti a prevenire, attraverso attività di potenziamento mirato, le difficoltà di apprendimento degli allievi ed a riconoscerne, fin dall’ultimo anno della scuola materna, quei fattori che possono considerarsi predittivi.

• Attivazione sportello pediatrico a scuola con la collaborazione dell’ASL TO 3

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Attraverso attività specifiche rivolte alle singole classi: • Sensibilizzare ed educare ad una autonomia operativa nelle tematiche della

defibrillazione precoce e delle manovre di rianimazione cardiopolmonare. • Prevenire l’insorgenza della carie, migliorando le conoscenze delle norme di base

per una corretta igiene orale. • Informare gli alunni e facilitare la comprensione dei meccanismi di causa/

effetto legati ai comportamenti in caso di eventi imprevedibili. • Sviluppare le capacità dei singoli alunni nell’individuazione e riconoscimento

delle situazioni a rischio in ambito domestico e in situazioni scolastiche.

Situazione su cui si Interviene

Sono coinvolti tutti i docenti e gli alunni della scuola Primaria e dell’Infanzia, sia per la formazione sia per le attività svolte nelle classi. I gruppi classe sono formati da circa 24 bambini, caratterizzati dalla presenza di bambini stranieri, alunni con difficoltà relazionali e disabilità, ma nell’insieme abbastanza omogenei per numero e livello socio-culturale.

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Attività previste

Progetto “Vita ragazzi” Le attività sono inserite in un programma triennale di 27 ore totali per classe, suddivise tra docenti (15h) e alunni (12h). Il progetto prevede alcune attività che permettono:

• la sensibilizzazione e la formazione dei docenti tramite lezioni frontali e attività pratiche;

• la sensibilizzazione egli allievi tramite attività interattive; attraverso: • l’utilizzo di supporti audiovideo, cartacei, manichini e defibrillatore/trainer;

• la distribuzione di questionari di ingresso e di verifica rivolti agli allievi. Progetto “Operazione anti rischio” Il progetto si articola in tre fasi:

• 1° Fase: formazione, approfondimento teorico-pratico degli obiettivi comuni col personale docente delle scuole coinvolte.

• 2° Fase: formazione agli alunni da parte degli insegnanti durante l’anno scolastico, facilitazione della comprensione dei meccanismi di causa-effetto legati ai comportamenti, attraverso l’ausilio di 9 schede didattiche elaborate con l’animazione di personaggi-testimonial coinvolti nelle situazioni a rischio.

• 3° Fase: analisi e verifica delle nozioni acquisite dagli alunni al termine della fase formativa attraverso un’attività ludica, avente per oggetto l'individuazione ed il riconoscimento delle situazioni a rischio riscontrabili nella loro realtà, alla presenza dei referenti della Promozione della Salute distrettuale. Progetto “Identikit” La proposta rappresenta unicamente un completamento dell’attività d’igiene già svolta quotidianamente all’interno dei plessi scolastici. Esso si allinea alle linee guida e direttive Ministeriali, attraverso le quali la scuola può diventare protagonista nell’educazione all’igiene orale. Progetto “Viva nelle piazza e nelle scuole” Il progetto prevede una manifestazione pubblica durante la quale è possibile mostrare agli studenti e alla popolazione le semplici e pratiche manovre salvavita che realmente possono cambiare l’esito di un arresto cardiocircolatorio inatteso. Le attività presentate illustreranno a tutti la semplicità del funzionamento del defibrillatore semiautomatico, strumento che può essere utilizzato da chiunque.

Risorse finanziarie Non è richiesto alcun tipo di finanziamento

Risorse umane (ore) / area

Personale docente delle scuole coinvolte. Referenti della Promozione della salute distrettuali. Figure professionali coinvolte: Operatori ASL TO3 (istruttori IRC) e Piemonte Cuore ONLUS

Altre risorse necessarie (materiali)

Dispense formative, questionari di valutazione, materiali didattici interattivi (manichini e defibrillatore/trainer), questionari per bambini, cartelloni, opuscoli. Proiettori, materiale di cancelleria, materiali didattici interattivi; Kit per simulazione lavaggio denti; dotazione di grembiulini e oggettistica varia per gioco di squadra conclusivo. Tutti i materiali utili alla realizzazione dei progetti vengono forniti attualmente dall’ASLTO3.

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Indicatori utilizzati

3.2 DIMENSIONE RELAZIONALE e. Clima scolastico: benessere dello studente a scuola. g. Educazione all’acquisizione di comportamenti consapevoli. 3.6 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE a. Formazione degli insegnanti. 3.7 INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE c. Raccordo scuola/territorio

Stati di avanzamento (migliora mento atteso in termini numerici)

Da verificare in itinere.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Vedi obiettivi generali

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PROGETTO MUSICANDO

Ordine di scuola Scuola Primaria Plesso G. Marconi-Moglia-Cervi-Leumann Denominazione progetto

Laboratorio musicale

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Promuovere la partecipazione attiva del bambino all'esperienza della musica nel suo duplice aspetto di espressione-comunicazione (momento del "fare musica") e di ricezione (momento dello "ascoltare").

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

Rendere la musica uno degli elementi di formazione globale della personalità del bambino.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Classe Prima: Analisi, confronto, riconoscimento ed uso delle principali caratteristiche dei suoni: dinamica, agogica, altezza e timbro. Concetto di tempo e di misura. Scrittura e lettura dei simboli ritmici quarto e ottavo; pausa di quarto. Esecuzioni di brani ritmici contenenti quarti e ottavi attraverso l'uso della voce, delle mani e dello strumentario didattico. Avviamento alla vocalità attraverso esercizi d’intonazione e glissati. Esercizi di movimento: marcia, saltello e galoppo. Associazione di movimenti a stimoli sonori. Apprendimento ed esecuzioni di facili danze popolari per aiutare la coordinazione e la percezione dello spazio. Classe Seconda: Ripasso delle figure ritmiche e apprendimento di simboli ritmici quali la minima e la relativa pausa. Esecuzione di partiture ritmiche con quarti e ottavi attraverso l'uso della voce, del corpo e dello strumentario didattico. Scrittura sul pentagramma delle note SI, LA e SOL. Classe Terza: Ripasso delle figure ritmiche e apprendimento di simboli ritmici quali la minima e la relativa pausa. Esecuzione di partiture ritmiche con quarti e ottavi attraverso l'uso della voce, del corpo e dello strumentario didattico. Scrittura sul pentagramma delle note SI, LA e SOL. Classe Quarta: Ripasso delle figure ritmiche apprese. Studio delle note RE,MI,FA gravi e SOL acuto. Esecuzione di partiture ritmiche contenenti tutti i simboli ritmici appresi, attraverso l'uso della voce, del flauto, del corpo e dello strumentario didattico. Apprendimento per imitazione di alcune canzoni. Scrittura sul pentagramma delle note citate. Esecuzione con il flauto di brani ed esercizi attraverso la lettura della partitura. Apprendimento ed esecuzione di danze popolari Classe Quinta: Scrittura e lettura dei simboli ritmici sedicesimo (semicroma), pausa di ottavo. Esecuzione di partiture ritmiche contenenti tutti i valori ritmici appresi, attraverso l'uso della voce, del corpo, del flauto e dello strumentario didattico. Le alterazioni (diesis, bemolle, bequadro) e apprendimento delle posizioni di alcune note alterate sul flauto. Esecuzione corretta con il flauto nell'estensione DO grave/SOL acuto. Scrittura sul pentagramma delle note citate. Esecuzione con il flauto di brani ed esercizi con estensione, attraverso la lettura della partitura. Apprendimento ed esecuzione di danze popolari.

Situazione su cui si Interviene

Sono coinvolte tutte le classi del Circolo

Attività previste

Il progetto didattico si articola in due sezioni: una dedicata ad attività trasversali comuni a tutte le classi, ed una seconda sezione con un programma specifico eseguito per ciascuna classe.

Risorse finanziarie necessarie

Le attività sono sponsorizzate in parte dal Comune attraverso un piano di offerte formative rivolto alle scuole del territorio, in parte sponsorizzate dalle famiglie.

Risorse umane (ore) / area

1 ora settimanale o quindicinale per ciascuna classe con l’intervento di un esperto.

Altre risorse necessarie

Strumentario ed ambienti idonei

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(materiali) Indicatori utilizzati

Verifiche in itinere e spettacoli allestiti in occasione della festa di Natale e di fine anno scolastico. Questionari, griglie elaborate in itinere.

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Sono previsti saggi musicali in occasione delle feste per verificare i progressi degli alunni nell’acquisizione delle competenze musicali.

Situazione attesa al termine del terzo anno

L’intervento degli insegnanti esperti, come supporto all’insegnante di classe, garantisce la qualità delle prestazioni e dei risultati.

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SCHEDA DI PROGETTO LAVORANDO INSIEME SI CRESCE

Ordine di scuola Scuola Primaria

Plesso Marconi, Cervi, Leumann, Moglia

Denominazione progetto

Lavorando insieme si cresce

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Favorire lo sviluppo di competenze socio-relazionali degli allievi attraverso la relazione e il riconoscimento delle emozioni degli allievi al fine di realizzare processi di insegnamento-apprendimento autentici ed efficaci. Sviluppare un livello adeguato di competenza (intelligenza) emotiva e relazionale negli stessi insegnanti, condizione indispensabile per il raggiungimento di tale obiettivo. Sensibilizzare per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo attraverso l’interiorizzazione delle regole di condotta, l’inclusione in particolare degli alunni BES e DSA e il potenziamento delle competenze sociali e civiche.

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

avviamento allo sviluppo e al potenziamento delle competenze emotivo-relazionali dei docenti per la gestione delle classi complesse; laboratorio di classe in cui si svilupperà con gli alunni un percorso centrato sulla conoscenza delle emozioni e sul sistema di relazioni che accompagnano i rapporti all’interno della classe; recupero del disagio e integrazione degli alunni in situazione di svantaggio. acquisizione di un comportamento corretto e responsabile che porti alla consapevolezza dell’importanza del rispetto delle regole. acquisizione di una cultura della legalità. Interiorizzazione dell’importanza del rispetto e del valore della dignità umana. seminari sulla genitorialità che avranno un’attenzione particolare sugli aspetti relazionali e sulla comunicazione interfamiliare; costruzione di un dialogo positivo scuola-famiglia.

Obiettivo di processo (al termine di 3 anni)

Attraverso attività specifiche rivolte alle singole classi:

� classi prime: le emozioni attraverso il corpo; � classi seconde: alla scoperta del mondo attraverso la vista e il tatto; � classi terze: alla scoperta del mondo attraverso l’udito e il gusto; � classi quarte: vivere con gli altri attraverso la costruzione di regole di cittadinanza; � classi quinte: vivere con gli altri attraverso la scoperta dell’affettività.

Situazione su cui si interviene

È stato individuato un gruppo di insegnanti disponibili ad apprendere e ad applicare il progetto nella loro classe. I gruppi classe sono formati in media da 24 alunni, caratterizzati dalla presenza sia di stranieri sia di alunni con difficoltà relazionali ma nell’insieme abbastanza omogenei per numero e livello socio-culturale. Nell’anno scolastico 2017-18 partecipano 6 classi prime, 2 classi seconde, 4 classi terze,3 classe quarta e 1 classe quinta, per un totale di circa 510 bambini. Il progetto ha inoltre lo scopo di prevenireil fenomeno del bullismo, attraversola realizzazione di attività che promuovono il diritto all’apprendimento di tutti i bambini e ragazzi, in linea con le indicazioni emanate dal MIUR, nell’ambito delle attività di prevenzione di forme di esclusione, discriminazione e degli stessi atti di bullismo.

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Attività previste Circle time (tempo del cerchio): ha come intento creare un clima di collaborazione tra i membri.

Problem solving: si sviluppa in cinque tappe: � esporre con chiarezza i termini della questione e valutare l’atteggiamento nei

confronti del problema; � proporre varie soluzioni alternative; � eliminare le soluzioni non idonee; � attuare la soluzione scelta; � verificare i risultati ottenuti. Ascolto attivo: rappresenta una dimensione positiva delle “discussioni” su cui si fa

perno nella convinzione che la discussione possa essere considerata come una strategia di apprendimento, in quanto momento di costruzione di una conoscenza sociale condivisa.

Role playing: ha come scopo individuare lo scenario del conflitto, i ruoli implicati nella sua attivazione, i fattori e gli elementi dinamici che possono influire sulla gestione della situazione, risolvendola o lasciandola esplodere; nel gioco di ruolo sono proposte situazioni sociali con un fine di formazione e di presa di coscienza dei problemi.

- incontri con la Polizia di Stato volte ad accrescere nei giovani la cultura della

legalità; - adesione alla Giornata nazionale contro il bullismo a scuola il giorno 7 Febbraio, con

divulgazione di materiali informativi:

Risorse finanziarie necessarie

Finanziamento del MIUR

Risorse umane ore / area

� La Dott.ssa Silvia Palmieri,(Dipartimento di Scienze dell’Educazione -Università di Torino) referente del progetto e coordinatrice degli incontri di formazione per insegnanti e genitori (circa 16 ore).

� Un insegnante che svolgerà il ruolo di tutor per gli insegnanti coinvolti nel progetto (circa 30 ore).

� Un insegnante di classe che svolgerà il compito di mediatore durante l’attività laboratoriale (circa 30 ore svolte in orario scolastico).

Altre risorse necessarie (materiali)

Aula LIM, palestra, salone.

Indicatori utilizzati

3.3 a - Attività di inclusione Favorire il successo scolastico Valorizzare le diversità Migliorare la qualità dei rapporti tra alunni

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Da verificare in itinere

Situazione attesa al termine del terzo anno

� conoscenza reciproca; � comunicazione e cooperazione tra tutti i componenti del gruppo; � creazione di un clima sereno e di un reciproco rispetto; � imparare a discutere insieme; � accettare le opinioni degli altri; � risolvere soddisfacentemente eventuali conflitti; � competenze chiave e di cittadinanza; � prevenzione del disagio - inclusione

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SCHEDA DI PROGETTO INSIEME PER IL FUTURO

Ordine di scuola Scuola Primaria

Plesso Marconi

Denominazione progetto

Insieme per il futuro

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

� Favorire la conoscenza e la collaborazione dei genitori degli allievi attraverso la partecipazione ad eventi ed iniziative di volontariato.

� Sviluppare un livello adeguato di relazioni tra genitori e insegnanti e tra gli stessi insegnanti, condizione indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo.

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

� Laboratorio di manualità organizzato da insegnanti per la realizzazione del Mercatino di Natale.

� Incontri con i genitori per il loro coinvolgimento nella produzione di manufatti e nella gestione del Mercatino di Natale.

� Incontri con gli insegnanti e con i genitori per l’organizzazione della festa di fine anno scolastico.

� Costruzione di un dialogo positivo scuola-famiglia.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

� La realizzazione del mercatino di Natale attraverso la costruzione di manufatti allo scopo di raccogliere fondi per il sostegno delle famiglie in difficoltà e di finanziare piccoli progetti all’interno del Plesso Marconi individuati dagli insegnanti e dai genitori della Commissione Salute.

� La realizzazione della festa di fine anno con lo spettacolo musicale preparato dalla Cooperativa 360, con momenti conviviali organizzati dai genitori e con la mostra didattica allestita dalle interclassi.

Situazione su cui si interviene

È stato individuato un gruppo di insegnanti disponibili a gestire il laboratorio di manualità nei mesi di ottobre e novembre e ad organizzare riunioni di coordinamento delle diverse attività proposte durante l’anno. I genitori vengono sensibilizzati dagli insegnanti durante le assemblee di classe e dai rappresentanti di classe.

Attività previste � Riunioni organizzative � Riunioni di verifica � Laboratorio di manualità

Risorse finanziarie necessarie

Non sono richieste

Risorse umane ore / area

� Un insegnante che svolgerà il ruolo di coordinatore per gli insegnanti coinvolti nel progetto (circa 20 ore).

� Un gruppo di insegnanti di classe che si rendono disponibili a titolo volontario (circa 10 ore)

Altre risorse necessarie (materiali)

Laboratorio di manualità.

Indicatori utilizzati

- Partecipazione informale dei genitori. - Capacità della scuola di coinvolgere i genitori. - Valorizzare le diversità. - Migliorare la qualità dei rapporti tra adulti.

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Da verificare in itinere

Situazione attesa al termine del terzo anno

� Conoscenza reciproca; � comunicazione e cooperazione tra adulti; � creazione di un clima sereno e di un reciproco rispetto; � imparare a discutere insieme accettando il punto di vista altrui;

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SCHEDA DI PROGETTO ORIGAMI E DIDATTICA

Ordine di scuola Infanzia e primaria Plesso Tutti i plessi del Circolo: 5 infanzia e 4 primaria Denominazione progetto ORIGAMI E DIDATTICA Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Favorire l'apprendimento di contenuti legati alla logica, alla matematica e alla geometria euclidea, utilizzando l'origami come strumento didattico

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

− Comprendere alcuni concetti logici ovvero i quantificatori − Superare alcune difficoltà legate all'approccio alla matematica nel percorso

scolastico ordinario ovvero superare il timore nell’affrontare alcuni argomenti della matematica

− Sviluppare al meglio l’intuizione geometrica attraverso la visualizzazione degli oggetti geometrici e la possibilità di muoverli liberamente nel piano

− Stimolare la voglia di “mettersi alla prova” − Sottolineare le diverse abilità e competenze dei bambini − Migliorare le capacità manuali e le abilità spaziali

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

− Formazione dei docenti della scuola dell'infanzia e primaria da parte della Docente del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Torino

− Stesura di un percorso in verticale a partire dall'ultimo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo della scuola primaria

− Attivazione del laboratorio di origami nelle classi dell'infanzia e della primaria Situazione su cui si Interviene

Il progetto si rivolge ad una fascia di età nella quale i concetti logico-matematici risultano estremamente astratti e di difficile comprensione e integrazione nel vissuto del bambino.

Attività previste Piegare in modo preciso semplici modelli origami seguendo le istruzioni dell'insegnante. Scoprire, piegando la carta, i concetti logici (pochi, tanti, tutti, qualcuno, ecc), i concetti matematici di potenza e frazione, quelli geometrici di rette, semirette, segmenti nel piano e le loro reciproche posizioni, angolo, area, ecc Costruire, piegando la carta, figure geometriche e scoprire, muovendo liberamente i modelli costruiti, le proprietà geometriche delle figure piane

Risorse finanziarie necessarie

Il solo costo previsto è quello della carta origami. Ogni classe o gruppo di classi provvederà all'acquisto presentando specifico progetto di richiesta materiale o attraverso altri fondi

Altre risorse necessarie Senza costi aggiuntivi è previsto l’intervento di una Docente del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Torino – Professoressa Spreafico Sonia (4 incontri di 2 ore ciascuno nel corso dell'anno scolastico) Insegnanti di classe /sezione: per la programmazione e la verifica delle attività, vengono utilizzate le ore dell’area dedicate all’ambito logico-matematico (4 ore)

Altre risorse necessarie (materiali)

Non sono necessari altri materiali oltre la carta origami

Indicatori utilizzati Questionari e griglie per monitorare i livelli di apprendimento. Si rimanda alle insegnanti di classe la preparazione di specifiche prove di verifica in stretto riferimento al livello di attuazione del progetto nelle singole classi anche in riferimento alle diverse età e livelli di apprendimento degli alunni

Stati di avanzamento. (miglioramento atteso in termini numerici)

Al termine del primo anno si attende l'attuazione del progetto almeno in un terzo delle classi/sezioni del Circolo

Situazione attesa al termine del terzo anno

Al termine del terzo anno si attende l'attuazione del progetto almeno nell'80% delle classi/sezioni del Circolo

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SCHEDA DI PROGETTO CODING E DIDATTICA

Ordine di scuola Scuola primaria: classi terze, quarte e quinte Plesso Tutti i plessi di scuola primaria Denominazione progetto

CODING E DIDATTICA

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Introdurre il pensiero computazionale nella scuola primaria secondo l’azione #17 del PNSD Creare un percorso di continuità con il progetto di ROBOTICA EDUCATIVA già in atto nell’ ultimo anno della scuola dell’infanzia e nei primi due di scuola primaria

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

− avviare alla comprensione e alla conoscenza delle potenzialità della rete e

della tecnologia fin da giovani

− sviluppare il pensiero computazionale come metodo di ragionamento e di

risoluzione dei problemi e come capacità di suddividere il processo

decisionale in singoli step, ragionando passo passo sul modo migliore per

ottenere un obiettivo

− diffondere conoscenze scientifiche di base

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

− Formazione dei docenti della scuola primaria attraverso l’offerta di corsi

specifici interni proposti dalla commissione formazione

− Stesura di un percorso in verticale a partire dall'ultimo anno della scuola

dell'infanzia all'ultimo della scuola primaria che leghi il progetto di

ROBOTICA EDUCATIVA” CON QUELLO DI “CODING E DIDATTICA”

− Attivazione di percorsi specifici su piattaforme dedicate quali “Coding.org” o

“Google Science First”

Situazione su cui si Interviene

Il progetto si inserisce su alunni già immersi nel mondo digitale, a partire dal contesto familiare, bombardati da stimoli ed informazioni,ma non ancora in grado di organizzare tali conoscenze per trasformarle in competenze. Il progetto si propone di dare via alla graduale trasformazione degli alunni da semplici fruitori del mondo digitale a individui che ne comprendano le logiche e siano in grado di governarlo

Attività previste − Attivazione di percorsi specifici su piattaforme dedicate quali “Coding.org” o

“Google Science First”

− Partecipazione all’”Ora del codice”

− Programmazione con Scratch

Risorse finanziarie necessarie

Non sono necessarie risorse finanziarie oltre a quelle già destinate per il funzionamento dei laboratori di informatica del Circolo

Altre risorse necessarie (materiali)

Cuffie per ogni pc dei laboratori

Indicatori utilizzati Le stesse piattaforme utilizzate dai bambini sono indicatori dei progressi raggiunti dagli alunni essendo strutturate a livelli (simili ai videogames). Per passare ad un livello successivo occorre aver completato il livello precedente.

Stati di avanzamento. (miglioramento atteso in termini numerici)

Al termine del primo anno si attende l'attuazione del progetto almeno in un terzo delle classi terze, quarte e quinte del Circolo

Situazione attesa al termine del terzo anno

Al termine del terzo anno si attende l'attuazione del progetto almeno nell'80% delle classi terze, quarte e quinte del Circolo e la partecipazione di tutte le classi terze, quarte e quinte all’”Ora del Codice”.

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LETTURA ANIMATA IN LINGUA INGLESE

Ordine di scuola

Primaria

Plesso

Marconi -Moglia -Cervi? - Leumann?

Denominazione progetto

Animazione alla lettura in lingua inglese

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Potenziamento delle competenze comunicative / espressive in lingua inglese

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

- Conoscere alcuni classici della letteratura per l' infanzia in lingua originale − Potenziare la comprensione e la produzione orale − Riconoscere, riutilizzare ed ampliare il proprio repertorio linguistico • Riconoscere le diverse situazioni comunicative • Riflettere sugli aspetti culturali in situazioni di analogia / contrasto • Realizzare semplici attività manuali

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Conoscere e comprendere un testo attraverso la lettura animata di una storia in lingua inglese. Utilizzare codici complementari per attivare la comprensione.

Situazione su cui si Interviene

Classi dalla 1° alla 5°

Attività previste − Analisi e selezione di alcuni classici per l’infanzia da proporre in base al livello di studio della lingua

− Lettura animata in lingua inglese di una storia appartenente al repertorio anglofono da parte di un’insegnante ( in compresenza con l’insegnante di classe)

− Comprensione guidata attraverso le tecniche dello storytelling − Integrazione attraverso la proposta di una versione video della storia (ove

esistente) − Realizzazione di un’attività manuale /cartellone collegato al testo proposto − Esposizione degli elaborati prodotti in occasione della mostra didattica di fine

anno scolastico Risorse finanziarie necessarie

Non è previsto pagamento aggiuntivo in quanto le attività vengono svolte in orario di servizio dalle insegnanti del plesso

Risorse umane (ore) / area

1 o 2 incontri di due ore ciascuno, a seconda della proposta. Le animazioni vengono realizzate da un gruppo di docenti disponibili, utilizzando 1 oppure 2 compresenze e in collaborazione con le insegnanti di classe.

Altre risorse necessarie (materiali)

• Acquisto materiali di facile consumo per la realizzazione degli elaborati • Acquisto di una copia dei testi proposti

Spazi: aula scolastica (possibilmente dotata di LIM) Indicatori utilizzati

• Ascolto, comprensione e produzione orale • Interazione • Memorizzazione e riutilizzo di vocaboli ed espressioni in lingua inglese • Manualità ed espressione corporea

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Miglioramento delle competenze comunicative e interattive

Situazione attesa al termine del terzo anno

Potenziamento dell'abilità di ascolto e comprensione di un testo adeguato all'anno di studio della lingua. Conoscenza di alcuni classici della letteratura per l'infanzia in lingua originale

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PROGETTO “Percorsi teatrali e non solo”

Ordine di scuola

Primaria

Plesso

Marconi -Moglia-Cervi-Leumann

Denominazione progetto

Children in Action. Laboratorio teatrale e spettacoli in lingua inglese

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Potenziamento delle competenze comunicative-relazionali in lingua inglese

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

-Superare il timore di mettersi in gioco -Comunicare in L2 attraverso la recitazione -Stimolare la comprensione e la produzione orale in l2.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Partecipare, comprendere e realizzare uno spettacolo teatrale in Inglese, utilizzando il materiale linguistico adeguato al livello di studio della lingua.

Situazione su cui si Interviene

Classi dalla 1° alla 5° (spettacoli) Classi 4° e 5° (laboratorio teatrale)

Attività previste

Partecipazione a spettacoli teatrali interattivi per le classi dalla 1° alla 5°. Inoltre, gli alunni delle classi 4° e 5° potranno partecipare, nel corso dell'anno, ad un laboratorio teatrale avente come oggetto un tema specifico e, a conclusione del ciclo di lezioni, saranno i protagonisti di un breve spettacolo in lingua inglese a cui potranno assistere anche i genitori.

Risorse finanziarie necessarie

Costi a carico delle famiglie: - euro 20-25 (a seconda del numero delle classi partecipanti) ad alunno per il laboratorio teatrale. - euro 6 /7 ad alunno per gli spettacoli.

Risorse umane (ore) / area

Attori e docenti madrelingua della compagnia teatrale Action Theatre in English

− Spettacoli interattivi: 1 incontro della durata di 1 ora circa. − Laboratorio teatrale: 9 incontri di preparazione+ 1 per la realizzazione dello

spettacolo finale

Altre risorse necessarie (materiali)

Spazi: salone/palestra della scuola I materiali vengono forniti dalla compagnia teatrale.

Indicatori utilizzati

Capacità di: -interazione in lingua inglese -comprensione e produzione orale -memorizzazione di vocaboli ed espressioni in l2. -espressione corporea

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Miglioramento delle competenze comunicative e interattive.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Approcciarsi alla comunicazione teatrale Stimolare la comprensione/comunicazione in Inglese, in modo coinvolgente e alternativo alla lezione tradizionale. Interagire in lingua inglese divertendosi

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PROGETTO PER UNA CONTINUITÀ EFFICACE

Ordine di scuola

INFANZIA - PRIMARIA

Plesso

TUTTI I PLESSI DEL CIRCOLO

Denominazione progetto

Per una continuità efficace: la formazione delle classi prime di scuola primaria attraverso l’osservazione del bambino al termine del percorso di scuola dell’infanzia.

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Formazione di classi equi- eterogenee

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

Nelle prove standardizzate nazionali il punteggio di italiano e matematica è pari o superiore a quello di scuole con background socio- economico- culturale simile.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Conseguimento da parte degli alunni della classe di risultati più omogenei.

Situazione su cui si Interviene

Gli alunni delle classi conseguono punteggi di italiano e matematica con varianze molto significative tra loro, anche se ubicate nello stesso plesso.

Attività previste

Rinforzo/ potenziamento delle attività di italiano e matematica.

Risorse finanziarie necessarie

Necessità di potenziare i laboratori di informatica e di linguistica.

Risorse umane (ore) / area

Organico di potenziamento.

Altre risorse necessarie (materiali)

Materiali didattici per l’apprendimento/ il consolidamento dell’italiano e della matematica.

Indicatori utilizzati

Griglia per l’osservazione degli alunni dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia (elaborata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino), griglie di rilevazione delle competenze, questionari per alunni e docenti.

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Da verificare in itinere.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Nelle prove standardizzate nazionali la varianza tra classi in italiano e matematica è in linea o di poco inferiore a quella media.

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PROGETTO I PASSAGGI DA UN ORDINE ALL’ALTRO DI SCUOLA

Ordine di scuola Infanzia – primaria – secondaria di primo grado Plesso 5 plessi dell’infanzia – 4 plessi della primaria – 2 plessi della secondaria di primo grado Denominazione progetto I PASSAGGI DA UN ORDINE ALL’ALTRO DI SCUOLA Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Definizione delle competenze di base necessarie agli scolari per l’accesso all’ordine di scuola successivo a quello frequentato

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

Infanzia: consolidamento delle competenze di base per il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Primaria: rinforzo delle competenze di base richieste dai docenti della scuola secondaria di primo grado

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Infanzia: consolidamento delle competenze di base per il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Primaria: rinforzo delle competenze di base richieste dai docenti della scuola secondaria di primo grado

Situazione su cui si Interviene

Totalità delle classi o sezioni

Attività previste

Infanzia: accoglienza da parte delle classi prime/quarte della primaria svolta tramite attività ludico/motorie, letture di brevi testi corredata da attività grafico/ pittoriche/ manipolative Primaria: attività di rinforzo e/o di approfondimento dell’area sia linguistica sia logico matematica svolto dalle insegnanti di classe delle rispettive aree di competenza

Risorse finanziarie necessarie

Fondo di istituto per produrre eventuali fotocopie, soprattutto a livello di scuola dell’infanzia

Risorse umane (ore) / area

Insegnanti di classe/di sezione per tutto l’anno scolastico per quanto riguarda il consolidamento e/o l’approfondimento delle competenze di base 2 ore, con le insegnati in compresenza, per quanto riguarda l’accoglienza dei futuri alunni della scuola primaria

Altre risorse necessarie (materiali)

Materiali di consumo

Indicatori utilizzati

Per il primo anno della primaria quelli contenuti all’interno del TCR (si allega scheda) Per l’ultimo anno della primaria quelli stabiliti dalla programmazione dell’interclasse di quinta con un occhio di riguardo per quanto riguarda la scheda di rilevazione delle lacune nelle competenze di base utilizzata dai docenti della scuola secondaria di primo grado (si allega scheda: gli indicatori con i pallini neri non sono valutati)

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Sono previsti test di ingresso in grado di rilevare quali siano state le criticità emerse dai medesimi in materia di competenze delle discipline di base: italiano/matematica. In questo modo le insegnanti delle classi quinte hanno tempo per colmare le lacune, rinforzare e/o approfondire concetti e argomenti.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Disponibilità di materiali elaborati per la verifica delle competenze chiave e disciplinari acquisite da parte degli alunni al termine di un percorso scolastico.

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PROGETTO TIROCINIO

Ordine di scuola Infanzia e primaria. Plesso Classi della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Denominazione progetto Tirocinio degli studenti frequentanti il Corso di Laurea in Scienze della

Formazione Primaria. Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Favorire il miglioramento delle competenze degli allievi e dell’efficacia dell’insegnamento per i docenti del Circolo oltre ad offrire una valida occasione ai tirocinanti di esplorare il profilo professionale del docente.

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

Gli insegnanti che accolgono gli studenti rendono maggiormente efficace la propria azione didattica permettendo così ai propri alunni di accrescere le loro competenze. Infatti, nell’interazione con i tirocinanti, i docenti: - riflettono sui propri modelli educativi e rileggono criticamente la propria pratica d’insegnamento,anche alla luce dell’evoluzione culturale in cui gli studenti universitari sono immersi, confrontandosi con stimoli nuovi - possono elaborare e realizzare un piano osservativo: osservano i propri alunni mentre il tirocinante conduce le attività concordate insieme, rimodulando il percorso didattico e riorientando l’azione educativa in relazione alle variabili osservate - possono realizzare un piano di ricerca anche approfondendo temi che sono attualmente pregnanti nel dibattito culturale (in relazione alla costruzione di strumenti valutativi ad esempio) - sperimentano nuove metodologie didattiche in una sorta di “compresenza” con l’apporto di studenti motivati a collaborare.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Riflessione nel corso dell’azione e autovalutazione sistematica del proprio operato da parte degli insegnanti.

Situazione su cui si Interviene Nelle classi e sezioni del Circolo coinvolgendo il personale docente disponibile, di cui è stato inviato il curriculum vitae ad un apposito ufficio del MIUR,dopo il vaglio del Comitato di Valutazione del Circolo.

Attività previste Gli studenti universitari, dopo il primo periodo di osservazione del contesto e partecipazione alle attività della classe, strutturano con l'insegnante accogliente la progettazione di una o più unità di apprendimento all'interno delle diverse discipline/campi di esperienza concordati in precedenza.

Risorse finanziarie necessarie Nessuna. Risorse umane (ore) / area La referente per il tirocinio del Circolo organizza con il Tutor Coordinatore

dell’Università il piano di accoglienza delle attività di Tirocinio sia per l’anno scolastico in corso sia durante la pausa estiva per l’inserimento degli studenti dal primo settembre dell’anno successivo. Al termine dell’anno scolastico collabora con gli insegnanti accoglienti per la valutazione degli studenti. Gli insegnanti di classe progettano con i tirocinanti e in itinere effettuano momenti di adeguamento dei percorsi.

Altre risorse necessarie (materiali)

Indicatori utilizzati Individuazione delle dimensioni in gioco nell’azione didattica e nella funzione docente: - relazionale-comunicativa - metodologico-didattica - organizzativa

Stati di avanzamento. (miglioramento atteso in termini numerici)

Situazione attesa al termine del terzo anno

Sempre più insegnanti chiedono di diventare accoglienti (il numero degli studenti che richiedono il nostro Circolo dipende sia dall’offerta di insegnanti accoglienti sia dalla residenza degli studenti iscritti al tirocinio del Corso di Laurea, che può essere vicina ma anche lontana dai diversi plessi).

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PROGETTO “Dal piacere di agire al piacere di pensare”

PSICOMOTRICITÀ PRATICA PSICOMOTORIA AUCOUTURIER (PPA)

Ordine di scuola

SCUOLA DELL’INFANZIA Prime classi della scuola primaria.

Plesso PLESSI: INFANZIA R.BERTOTTI – G.CAPUOZZO – S.D’ACQUISTO – VIA RISORGIMENTO

Denominazione progetto “Dal piacere di agire al piacere di pensare” PSICOMOTRICITÀ PRATICA PSICOMOTORIA AUCOUTURIER (PPA)

Priorità cui si riferisce (Obiettivo generale)

Valorizzare nel bambino l’integrazione delle componenti emotive, intellettive attraverso esperienze corporee e di espressività motoria.

Traguardo di risultato (al termine dei 3 anni)

• Favorire lo sviluppo della funzione simbolica attraverso il piacere di agire ,giocare e creare;

• Favorire lo sviluppo dei processi di rassicurazione rispetto alle angosce tramite il piacere di tutte le attività ludiche affinchè il bambino possa prenderne le distanze e accettarle;

• Favorire lo sviluppo dei processi di decentrazione permettendo l’apertura al piacere di pensare e l’accesso al pensiero di tipo operatorio.

Obiettivo di processo (al termine di 1 anno)

Accompagnare e aiutare i bambini e le bambine a crescere armoniosamente nella loro interezza di corpo e mente: accogliere e rispondere ai loro bisogni più profondi in una relazione empatica di ascolto tonico- emozionale con l’altro.

Situazione su cui si Interviene

Viene proposta come attività rivolta a tutti i bambini. È un invito a comprendere ciò che il bambino esprime del suo mondo interno attraverso il movimento e a cogliere il senso dei suoi comportamenti. L’evoluzione dell’espressività motoria dei bambini richiede un quadro di contenimento, cioè un dispositivo spaziale e temporale ben preciso e rigoroso, dei rituali di entrata e di uscita, un atteggiamento dell’insegnante psicomotricista in un clima di sicurezza e di piacere.

Attività previste

Nella sala di psicomotricità i bambini ripercorrono le tappe del loro sviluppo: esercitano il gioco Senso-motorio, le dimensioni simboliche, manipolano oggetti e materiali ,maturano le loro potenzialità relazionali e i loro linguaggi preferenziali, imparando a prendere la giusta distanza dalle loro emozioni vivendole. Vivono il piacere della scoperta e della conoscenza. “Il bambino non gioca per imparare ma impara perché gioca.”

Risorse finanziarie necessarie

Investire in una formazione continua e in itinere includendo incontri di supervisione. Si tratta di Pratica e di ricerca. È previsto un piccolo contributo da parte delle famiglie.

Risorse umane (ore) / area

L’attività è gestita a coppie dal personale con formazione in PPA in ambito educativo e preventivo. Viene svolta con cadenza settimanale da ottobre a maggio. Sono previsti 8 incontri/ sedute di un’ora per ogni gruppo(n. di bambini compreso tra 8 e 12) di fascia d’età omogenea di tutte le sezioni. Il numero è definito in base al contesto delle sezioni considerando situazioni di difficoltà.

Altre risorse necessarie (materiali)

Predisposizione di uno spazio riservato – la sala di psicomotricità – allestito con arredi adeguati e materiali privilegiati, attraenti, trasformabili all’infinito, di diversi colori, forme di tutte le dimensioni e consistenza.

Indicatori utilizzati

Parametri osservativi precisi che permettono l’osservazione dei bambini nella relazione con adulti e pari ;valutazione del processo di maturazione; modalità e criteri nella formazione dei gruppi; definizione degli aspetti organizzativi ed operativi; informazione sulla metodologia utilizzata e sul progetto educativo - originale, coerente – proposto.

Stati di avanzamento (miglioramento atteso in termini numerici)

Nel corso degli anni l’attività di psicomotricità ha riscontrato un importante e significativo incremento coinvolgendo un numero cospicuo di bambini delle scuole del territorio. Sono presenti ben 14 sale.

Situazione attesa al termine del terzo anno

Immagine positiva di sé; aiuto nella costituzione dell’identità personale; processi di socializzazione e competenze di comunicazione. Capacità di interiorizzazione delle regole sociali, accesso ai processi di simbolizzazione indispensabili per accedere ai processi cognitivi della letto-scrittura. Comunicare creare pensare.

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VALUTAZIONE DEL PROGETTO

RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSI

VALUTAZIONE:

a. Interesse suscitato negli alunni b. Partecipazione effettiva degli alunni c. Collaborazione tra alunni

d. Collaborazione tra docenti e. Relazione con la programmazione f. Rapporto spazi/ alunni g. Collaborazione con enti esterni

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI

PROGETTI

Premessa: Le aree e i campi di esperienza, dopo aver valutato le proposte che pervengono dai docenti, decidono al loro interno quali progetti presentare e definiscono una graduatoria. La COMMISSIONE AUTONOMIA registra solo le richieste finali. Per la valutazione, si stabiliscono i seguenti criteri, per dare PRIORITA’ a:

1. progetti che rientrano nel PTOF (laboratori orizzontali) 2. progetti che rientrano nel PTOF (laboratori verticali) 3. progetti che coinvolgono l’interclasse o più classi/sezioni 4. almeno un progetto per ogni plesso (anche se coinvolge una sola

classe/sezione) 5. progetti sul disagio e/o recupero (es. nomadi, extracomunitari) 6. progetti che non abbiano avuto altri finanziamenti

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Sono quei progetti che usufruiscono di un piccolo contributo economico da parte delle famiglie e si avvalgono della collaborazione di un esperto esterno e qualificato.

EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA

MUSICA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

ATTIVITA’ MOTORIE

PSICOMOTRICITÁ

INGLESE

ATTIVITA’ MOTORIE

NUOTO

PSICOMOTRICITÁ

EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA/TEATRO

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

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SCUOLA DELL’INFANZIA

Il laboratorio ha come obbiettivo finale l'assuefazione al linguaggio musicale in tutte le sue caratteristiche (altezza, timbro, durata ed intensità) ed alla danza attraverso un metodo di avvicinamento il più possibile attivo da parte dei bambini. Il laboratorio musicale propone attività diverse a seconda dell’età dei bambini (3-4 anni e 5 anni), con una programmazione che tiene conto rispetto ai suoni di:

altezza qualità durata intensità

Tutto questo attraverso un graduale approfondimento del linguaggio musicale attuato con le metodologie didattiche più importanti, giochi, indovinelli, canti e balli.

Gli insegnanti e musicisti appartengono alla cooperativa “3 e 60”.

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

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SCUOLA PRIMARIA Gli insegnanti e musicisti appartengono alla cooperativa “3 e 60”. Il laboratorio prevede 14 lezioni di un'ora ciascuna con ogni classe a frequenza quindicinale o settimanale. Esiste un programma specifico per ogni ordine di classe.

Attività comuni a tutte le classi RITMICA Obiettivi: sviluppo dell'autocontrollo, della prontezza dei riflessi, dell'attenzione, della mobilità, della memoria e del coordinamento psicomotorio; riconoscimento e produzione di cellule e frasi ritmiche. Attività: uso di gesti-suono e avviamento allo strumentario didattico; canti accompagnati da gesti, movimenti ritmici regolari e canti accompagnati da ostinati realizzati con piccole percussioni, attività di movimento, scrittura e lettura dei principali simboli della notazione ritmica tradizionale. ATTIVITA' VOCALE Obiettivi: sviluppo delle capacità imitative, della cooperazione e di coordinamento con il gruppo; sviluppo dell'attenzione e della concentrazione; sviluppo delle capacità di produzione vocale. Attività: canti appresi per imitazione, di difficoltà graduale, con estensione adatta all'età dei bambini; intonazione dei suoni della scala maggiore attraverso l'interpretazione di un codice gestuale. NOTAZIONE GRAFICA Obiettivi: avviamento alla codificazione e alla decodificazione della notazione musicale; interpretazione grafica del materiale sonoro.

Attività: corrispondenza tra prospettiva ottica e acustica; simboli ideografici; lettura dei valori ritmici; esecuzione di partiture astratte e loro esecuzione attraverso il corpo, gli strumenti e la voce.

FLAUTO DOLCE Obiettivi: coordinamento tra note e posizioni sullo strumento; lettura delle note e dei valori ritmici sul pentagramma e loro esecuzione sullo strumento. Attività: apprendimento di melodie a carattere popolare. DANZA POPOLARE

Obiettivi: coordinazione motoria; sviluppo dell'ascolto e coordinazione movimento/musica in relazione alla ritmica e alle strutture formali. Attività: danze delle tradizioni popolari italiane, europee ed internazionali.

Direzione Didattica Statale “G. Marconi”

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L’attività è svolta da insegnanti dell'U.I.S.P. Vallesusa, nell’ambito del progetto GIOCOSPORT A SCUOLA e dalla Cooperativa SPAZIOMNIBUS. Il laboratorio prevede 10 lezioni di un'ora ciascuna con ogni classe a frequenza quindicinale. PER LE CLASSI DEL 1° CICLO ELEMENTARE L'INTERVENTO E' TOTALMENTE GRATUITO IN QUANTO FINANZIATO DALL'ASSESSORATO ALLO SPORT E QUALITA' DELLA VITA DELLA CITTA' DI COLLEGNO. Scopo primario del progetto è quindi quello di promuovere l'attività motoria, che nel gioco trova il mezzo per lo realizzazione dei suoi obiettivi.

PROGRAMMA SCUOLA PRIMARIA Nella scuola primaria la programmazione dell'educazione motoria, fa riferimento al testo dei programmi didattici per lo scuola primaria (D.P.R. n°

104 del 12-2-85). Su tale base tutte le attività motorie attivate all'interno del progetto Gioco

Sport a Scuola, devono favorire lo formazione globale dell'alunno, in rapporto a tutte le dimensioni della personalità. Una proposta che attraverso il gioco e lo pratica sportiva insegna lo conoscenza del proprio corpo e dell'ambiente. Allo stesso tempo offre l'opportunità di esplorare, conoscere e praticare nell'extrascuola, attività sportive ed associative, nella logica della polisportività. Offre continuità, coinvolgimento del territorio e delle famiglie. Si tratta di attività di "affiancamento" degli insegnanti che restano i principali titolari del percorso educativo. PROGRAMMA SCUOLA DELL’INFANZIA Nel progetto le esigenze del bambino rappresentano in ogni momento il fulcro dell'esperienza motoria. I bisogni dei bambini si collocano all'interno di 4 funzioni o dimensioni fondamentali: 1. fisiologico funzionale: bisogno di movimento e di sviluppo delle grandi funzioni vitali; 2. socio-affettiva: bisogno di affinare la propria personalità, la comunicazione e la socializzazione; 3. cognitiva: bisogno di scoprire e sperimentare le proprie potenzialità corporee, motorie e percettive, oltre all'organizzazione nello spazio e nel tempo; 4. creativa: bisogno di assumere ruoli fantastico-reali con cui giocare Le situazioni di gioco presentate, la particolare disposizione dei materiali, tendono ad attivare tutti gli schemi motori di base (camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare, calciare, rotolare, strisciare, arrampicarsi. nuotare, piegare, flettere, circondurre, ecc..). I materiali vengono predisposti dall'insegnante U.I.S.P. creando più centri di attenzione riconducibili a schemi motori diversi. Per materiali ci si riferisce a tutto il materiale non strutturato e che comunemente circonda il bambino. Il progetto viene attuato nelle cinque scuole dell'infanzia del Circolo "Marconi", dalla società THEMA S.r.l.

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L’attività viene svolta nella Scuola dell’Infanzia. FINALITA' EDUCATIVE DELLA L2 1. - Sviluppare un atteggiamento positivo verso l'apprendimento della lingua straniera 2. - Capire che la lingua straniera è un ulteriore strumento di comunicazione 3. - Sviluppare la consapevolezza di culture diverse 4. - Prevenire il formarsi di stereotipi e pregiudizi culturali OBIETTIVI LINGUISTICI GENERALI Comprensione: l. Ascoltare e comprendere brevi messaggi orali in situazioni comunicative ben definite Produzione: 1. Pronunciare vocaboli e/o brevi frasi correttamente 2. Utilizzare gradualmente il lessico e le strutture note in situazioni comunicative 3. Esprimersi in lingua straniera comunicando oralmente informazioni, preferenze, emozioni e descrizioni (al termine del secondo anno) OBIETTIVI LINGUISTICI SPECIFICI l. Cogliere il significato di un messaggio contestualizzato attraverso immagini e gesti. 2. Comprendere semplici strutture eseguendo in modo pertinente comandi ed istruzioni fornite in lingua straniera. 3. Prendere parte a giochi, drammatizzazioni, dialoghi 4. Ricordare e riprodurre canzoni, conte e filastrocche. 5. Utilizzare oralmente il lessico e le strutture in situazioni comunicative note. METODOLOGIA Nell'insegnamento della lingua straniera si adotta un approccio ludico-funzionale-comunicativo che tenga conto delle necessità dei bambini e dei loro ritmi d'apprendimento. Gli alunni sono messi in condizione di acquisire modelli di comportamento linguistico in contesti d'uso, attraverso attività significative dal punto di vista emotivo, affettivo, motorio e linguistico. Le attività didattiche sono prevalentemente audio-orali. Si fa uso di giochi e di attività manuali per coinvolgere gli alunni, di canzoni e di rime per conseguire obiettivi fonetici, si riproducono dialoghi per simulare situazioni realistiche. Le varie attività sono realizzate attraverso strategie didattiche molto diversificate per stimolare continuamente la partecipazione attiva e l'attenzione degli alunni; inoltre le funzioni linguistiche proposte fanno riferimento alla quotidianità, all'immaginario, ai centri d'interesse dei bambini in modo da risultare loro significative e motivanti. In particolare, per quanto riguarda la differenzi azione dei diversi livelli, le attività didattiche all'inizio dell'esperienza (soprattutto nel caso della sezione dei 4 anni) saranno prevalentemente di tipo: LUDICO: giochi di gruppo, a coppie, individuali, filastrocche, rime. MANIPOLA TIVO: ritagliare, incollare, colorare, costruire. MOTORIO: drammatizzazioni, danze, canzoni mimate e non.

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Il nuoto si inserisce all’interno del piano dell’offerta formativa del Circolo, al fine di garantire una formazione completa dei bambini a livello cognitivo motorio e affettivo. L’acqua, in tal senso, è un elemento privilegiato. Da un lato, infatti, il nuoto è da sempre consigliato come la disciplina sportiva che meglio è in grado di garantire e favorire

uno sviluppo sano e armonico dell’individuo. Dall’altro, la naturale affinità con l’acqua, fonte di divertimento e piacere, crea una condizione particolarmente favorevole per esperienze emotive formative: socializzazione, superamento delle paure, gestione dell’ansia, ecc. Alle attività di nuoto partecipano gli alunni delle scuole elementari, compreso i bambini disabili, per i quali, se necessario, il rapporto istruttore-allievi è di uno a uno. Le lezioni si svolgono presso la piscina Bendini, dove i bambini vengono inseriti in gruppi omogenei per livello ed esperienza. Ogni gruppo viene seguito da un istruttore della Federazione Italiana Nuoto. Il percorso didattico si sviluppa nell’arco di 12 lezioni, una a settimana. Esso prevede:

• Ambientamento generale • Spostamento autonomo con e senza appoggio • Immersione del volto e del corpo • Galleggiamento prono e con appoggi • Espirazioni dentro l’acqua • Incremento del rilassamento • Coordinazione braccia-gambe • Educazione respiratoria completa • Tuffo dal bordo, dalla posizione seduta ed in ginocchio

a quella in piedi

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IL RUOLO DELLA FORMAZIONE Nell’ambito dei processi di riforma ed innovazione della scuola, la formazione costituisce uno strumento strategico fondamentale per lo sviluppo e la qualificazione professionale, per il miglioramento dell’organizzazione e dell’efficienza, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione e formazione in servizio. Va ricordato che lo sviluppo professionale dei docenti deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento ed aggiornamento delle competenze , che permetta di realizzare, attraverso la crescita dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’istituzione scolastica nel suo complesso e, conseguentemente, degli esiti degli studenti. In questa prospettiva, svolgono un ruolo fondamentale ambienti di formazione che permettano l’acquisizione ed il potenziamento di competenze didattiche più rispondenti alle necessità ed alle modalità di apprendimento degli alunni, ambienti che possono essere realizzati grazie all’autonomia. La scuola intende dedicare particolare attenzione al settore della formazione, destinando energie e risorse adeguate, implementando in modo particolare, la formazione in loco. Sulla base delle priorità e degli obiettivi di sviluppo indicati nel Rapporto di Autovalutazione e, conseguentemente, nel Piano di Miglioramento elaborato, questa istituzione scolastica individua le tematiche di seguito esplicitate da approfondire sia con l’apporto di soggetti esterni con i quali è già in atto una collaborazione, sia con risorse interne, che negli anni precedenti hanno avuto l’opportunità di partecipare alle iniziative di formazione che sono state già avviate: Si sottolinea altresì che le attività formative sotto indicate hanno significative ricadute sulle classi / sezioni in cui i docenti formati operano.

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I CORSI IN DETTAGLIO CORSO N.1 : DIDATTICA DELLE COMPETENZE E VALUTAZIONE Personale coinvolto: Tutti i docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria Priorità strategica correlata: progettazione curricolare per competenze Collaborazioni: esterne: Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione (Prof. Trinchero) Risorse finanziarie: protocollo d’Intesa stipulato con Enti vari tra cui l’ Università di Torino N° di incontri: 5 per complessive 10 ore Durata: triennale CORSO N.2 : DIDATTICA INCLUSIVA: LA ROBOTICA EDUCATIVA Personale coinvolto: Docenti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative prefigurate dalla Legge 107/2015 e gruppi di miglioramento(Nel corso del triennio tutti i docenti dovranno essere formati per gestire autonomamente il laboratorio di robotica) Priorità strategica correlata: attraverso l’utilizzo del TCR (Test of Relational Concepts) è possibile misurare le abilità visuo-spaziali per lo sviluppo delle capacità di apprendimento. Collaborazioni: esterne con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino (proff. Grimaldi e Palmieri) Risorse finanziarie: fondi MIUR N° incontri: 5 per complessive 1’0 ore annuali Durata: triennale CORSO N.3 : LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SOCIO- RELAZIONALI (Progetto sulla relazione e gestione del conflitto e prevenzione del bullismo) Personale coinvolto: docenti interessati ai processi di inclusione ed integrazione ed impegnato in innovazioni organizzative Priorità strategica correlata: lo sviluppo delle competenze socio- relazionali è la condizione base per la realizzazione dei processi di insegnamento- apprendimento ed esse costituiscono una delle 8 competenze chiave di Europa 2020 Collaborazioni: esterne con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino (Prof.ssa S. Palmieri) Risorse finanziarie: fondi MIUR N° incontri: 4 per 16 ore complessive Durata: triennale

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CORSO N° 4: SICUREZZA A SCUOLA Personale coinvolto: figure sensibili impegnate a vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso Priorità strategica correlata: costruire e condividere una cultura della sicurezza anche per ottemperare agli obblighi di formazione di cui al D. Lgs. 81/2008 Collaborazioni: Azioni messe in atto da “Scuola sicura” , che costituisce una rete di scuole presenti sul territorio e corsi attivati autonomamente dalla scuola Risorse finanziarie: fondi MIUR N° incontri: la durata dei singoli corsi varia a seconda della tipologia del corso CORSO N° 5: DOCENTI NEO ASSUNTI Personale coinvolto: docenti nell’anno di formazione Priorità strategica correlata: professionalizzazione delle figure docenti che entrano nel sistema scolastico; attenzione , attraverso incontri mirati, ai processi interni di accoglienza ed inserimento nell’organizzazione dell’istituzione scolastica. Collaborazioni: interne con incontri con i docenti che svolgono le funzioni di tutor, coordinati dal D:S.; esterne con l’intervento di una pedagogista. Risorse finanziarie: fondi FIS personale interno; fondi MIUR personale esterno N° incontri: 4 di 2 ore ciascuno con i docenti interni; 2 di 2 ore ciascuno con le figure esterne Durata: ogni anno scolastico viene attivato il corso in presenza di docenti neo immessi in ruolo CORSO N° 6: PSICOMOTRICITA’- PRATICA PSICOMOTORIA AUCOUTURIER Personale coinvolto: docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primarioa interessati a realizzare l’attività in classe / sezione Priorità strategica correlata: preparazione teorico- metodologico- didattica specifica per la realizzazione di perogetti psicomotori nei due ordini di scuola Collaborazioni: risorse interne che hanno fruito nei decorsi anni scolastici di formazione specifica Risorse finanziarie: fondi FIS N° incontri: 5 incontri per complessive 10 ore Durata: triennale

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CORSO N° 7: PREVENZIONE E SCREENING PER I DISTURBI DI APPRENDIMENTO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA Personale coinvolto: docenti di scuola dell’infanzia e primaria Priorità strategica correlata: formare ins.ti e renderli autonomi nella gestione delle problematiche relative ai disturbi di apprendimento nell’ottica di una inclusione sempre più efficace e rispondente ai bisogni rilevati Collaborazioni: risorse fornite dall’ASL TO 3 Risorse finanziarie: FIS per i docenti N° incontri: 10 ore annuali Durata: triennale CORSO N° 8: FORMAZIONE PROGETTO ORIGAMI Personale coinvolto: docenti scuola infanzia e scuola primaria Priorità strategica correlata: miglioramento della qualità dell’offerta formativa in particolare relazione alla riduzione dell’insuccesso scolastico Collaborazioni: Dipartimento di Matematica del Politecnico di Torino Risorse finanziarie: intervento a titolo gratuito del docente formatore Numero di incontri previsti: 4 incontri di 2 ore ciascuno per l’a.s. 2016/17 CORSO N° 9: FORMAZIONE DIGITALE – USO DEL REGISTRO ELETTRONICO Personale coinvolto: docenti di scuola primaria e di scuola dell’infanzia Priorità strategica correlata: attività previste dal PNSD Collaborazioni: Scuola polo per snodi formativi PNSD Risorse finanziarie: risorse professionali interne (animatore digitale, team dell’innovazione) Numero incontri previsti: 7 incontri di 2 ore ciascuno CORSO N° 10 : REGOLAMENTO EUROPEO GDPR 679/2016 Personale coinvolto: docenti e A.T.A. rappresentanti genitori Priorità strategica correlata: conoscenza norme per la tutela dei dati personali Collaborazioni: docenti esterni Risorse finanziarie: Fondi MIUR Numero incontri: 4 incontri di 2 ore ciascuno CORSO N. 11: LABORATORIO RICONNESSIONI Personale coinvolto: docenti scuola primaria Priorità strategica correlata: formazione di competenze ed attuazione di sperimentazioni di didattica innovativa e digitale, in riferimento a specifici quadri di valutazione delle competenze digitali per alunni e docenti. Collaborazioni: Compagnia di San Paolo Risorse finanziarie: messe a disposizione dalla Compagnia di San Paolo

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Numero incontri previsti: 3 di 2 ore ciascuno in presenza e 10 ore a distanza FORMAZIONE PERSONALE A.T.A. Assistenti amministrativi Sono previsti corsi organizzati e gestiti dall’Amministrazione e dal DPO sia on line che in presenza; aggiornamento corso sulla sicurezza secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 Collaboratori scolastici Sono organizzati corsi per l’assistenza di base agli alunni disabili e corsi per l’accoglienza di genitori ed allievi. E’ previsto l’avvio di corsi sul DGPR di cui alla Legge 679 del 2016. Aggiornamento corso sulla sicurezza, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/08.

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Questo Circolo continua la sperimentazione dell'apertura della

scuola alle famiglie come momento costruttivo, interattivo e quindi formativo per tutti coloro che operano nell'ambito educativo.

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L’attività del Circolo, propone iniziative di sostegno e valorizzazione degli alunni stranieri, l’inserimento dei quali avviene nel contesto delle classi e sezioni della scuola primaria e dell’infanzia, secondo finalità di sostegno linguistico, con valorizzazione sociale, culturale dei singoli paesi di origine, per giungere alla presa di coscienza delle culture, degli usi e costumi del paese ospitante, nello spirito di una vera e consapevole integrazione. Nel Circolo vi è una consistente presenza di questi alunni provenienti da diversi Paesi, ma in prevalenza dalla Romania: • con difficoltà di linguaggio o scarsissima conoscenza della lingua italiana • in ritardo di apprendimento

STRATEGIA DIDATTICA: • utilizzare le “ore di contemporaneità” dei docenti di classe nel recupero dello

svantaggio, • utilizzare l’insegnamento con bambini della stessa lingua, ma che sanno parlare

l’italiano, • privilegiare l’attività didattica nei laboratori di biblioteca, manualità, informatica,

scienze • utilizzare il volontariato di ex-docenti, ora in pensione • utilizzare il volontariato civile nazionale e locale.

PER… • INTEGRARE: gli alunni stranieri con il restante gruppo – classe di origine

italiana, favorendo il loro inserimento nel contesto sociale in cui vive la famiglia.

• EDUCARE: ai valori fondanti una società complessa come la nostra; rispetto reciproco, stima ed amicizia, rispetto delle cose e dei beni altrui, rispetto dei valori costituzionali.

• VALORIZZARE PER COMPETERE: il processo educativo è principalmente diretto all’integrazione degli alunni stranieri e alla loro piena valorizzazione umana, al fine di costruire una “cittadinanza attiva”, idonea a renderli capaci di inserirsi nella società, nel mondo del lavoro, nella famiglia, con competenza professionale, con proprietà di linguaggio, capacità di rapportarsi.

• APPRENDIMENTO, CONOSCENZA, PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA NELLA SUA FORMULAZIONE PARLATA E SCRITTA, senza, tuttavia, trascurare le altre discipline.

INTERVENTO DIDATTICO “MIRATO” A PARTIRE DALLE CONOSCENZE E ABILITÁ GIÁ IN POSSESSO DEGLI ALUNNI.

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SERVIZIO CIVILE

Scuole del CIRCOLO MARCONI

OBIETTIVI ATTIVITÀ

1) Favorire l’inserimento scolastico e l’integrazione linguistico – relazionale degli alunni stranieri o con particolari difficoltà di apprendimento

2) Creare con gli alunni occasioni ed esperienze di apprendimento e legami al territorio, attraverso la conoscenza diretta dei luoghi della loro storia, della loro densità storico-sociale, in rapporto anche con le istituzioni locali

3) Collaborare con gli insegnanti, con i bambini nomadi e stranieri nei laboratori

1) Lavoro nelle classi dove sono presenti alunni stranieri o con difficoltà

2) Conoscere il materiale disponibile nei vari laboratori

3) Collaborazione nella biblioteca

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Il Circolo Marconi aderisce all’iniziativa degli SPORTELLI PROVINCIALI SCUOLA E VOLONTARIATO, che operano su tutto il territorio regionale.

I PROGETTI REALIZZATI NEL PASSATO

• Educazione alla salute:progetto didattico per la

prevenzione delle malattie tumorali e l’aiuto ai

giovani malati

• Orientamento al servizio civile volontario

• Adozione a distanza e gemellaggio interculturale

• Utilizzo del sito del Comune di Collegno

Per altre informazioni consultare la pagina www.forumvolontariato.org Il Circolo Marconi ha aderito al Progetto SCUOLA IN OSPEDALE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE, ALLA

SOLIDARIETA’, AL VOLONTARIATO , ALLA

LEGALITA’

SCUOLA E VOLONTARIAT

O

SERVIZIO CIVILE

SOLIDARIETA’ e

PACE

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È un servizio che il Circolo Marconi mette a disposizione dei genitori, degli alunni e del personale della scuola:

• spazio scolastico di ascolto e di dialogo ove affrontare le problematiche relative alla presenza di un esperto psicologo- psicoterapeuta

• spazio scolastico dedicato alla “salute”; accogliente e flessibile, dove i genitori, i docenti, gli alunni possono esprimere le proprie difficoltà e i propri vissuti in assoluta privacy.

Le finalità dello “sportello” sono indirizzate a contenere il disagio e tendono alla promozione del benessere.

Lo psicologo che gestisce lo “sportello” rappresenta una risorsa cui possono rivolgersi tutti gli utenti della scuola. Trattandosi di colloqui individuali, i medesimi vengono svolti previo appuntamento telefonico o personale. LO SPORTELLO PEDIATRICO E’ gestito dalla Dott.ssa Scaglia e si pone le finalità di seguito indicate:

• ascolto finalizzato alla relazione d’aiuto, rispetto a situazioni di disagio scolastico

• sostegno e rinforzo alla scolarizzazione dei bambini e delle bambini per favorire l’apprendimento e lo stare bene a scuola

• svolgere una funzione di aiuto, consulenza: • ai docenti di sostegno per i casi loro affidati, • ai docenti di classe/sezione per le problematiche derivanti

dall’inserimento di alunni/e problematici, diversamente abili, stranieri e nomadi

• al personale della scuola in generale per affrontare le problematiche derivanti dallo stress, dal burnout, dal mobbing.

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PROCESSO DI AUTONOMIA

OBIETTIVI :

• attività di collegamento tra le Istituzioni Scolastiche • condivisione di problematiche generali e riferite al territorio • accrescimento della qualità della scuola • riconoscimento della dimensione territoriale e messa in comune delle

risorse economiche • valorizzazione delle risorse umane e delle capacità professionali per

avviare e sostanziare progetti culturali e pedagogici comuni

Gli ACCORDI DI RETE vengono stabiliti tra le Istituzioni Scolastiche cittadine o di una zona ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 275/99 su tematiche specifiche. ⇒ Tra le scuole di Collegno : --- DD. Marconi --- IC. Borgata Paradiso --- DD. Collegno III --- SM. Via Donizetti

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Con Decreto del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte prot. n. 5456 del 2 Luglio 2014 è stato istituito presso il Circolo didattico “G.Marconi” di Collegno il C.T.I. (Centro Territoriale per l’Inclusione) in considerazione del percorso progettuale sperimentale condotto in quest’ultimo anno scolastico. Il Circolo didattico “Marconi”, infatti, ha svolto nell’anno scolastico 2013/’14 un percorso sugli alunni con bisogni educativi speciali, che si è incentrato su tre punti significativi :

1) Formazione dei docenti di sostegno e curricolari, anche appartenenti a ordini di scuola diversi,

2) sulla didattica inclusiva, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, con cui è stato siglato un protocollo d’intesa;

3) Progetto Nazionale EDUFIBES in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e con l’Università di Salerno;

4) Realizzazione di un laboratorio di robotica educativa per il potenziamento delle abilità spazio – temporali al fine di facilitare l’apprendimento; rilevazione iniziale e finale con test TCR.

Gli ambiti di lavoro sopra citati sono stati individuati con l’obiettivo di approfondire le tematiche di seguito indicate:

ICF e scuola; Strumenti per l’identificazione dei BES; PDP e didattica inclusiva; Didattica personalizzata ed implementazione delle Indicazioni Nazionali 2012.

In particolare, il progetto nazionale “Educazione fisica e BES” (EDUFIBES), che ha coinvolto 16 classi di scuola primaria e secondaria di primo grado e 5 sezioni di scuola dell’infanzia, ripartite su 4 scuole del territorio, è stato mirato sulla formazione dei docenti in merito all’ICF ed alla didattica inclusiva, attraverso la costruzione e l’uso di strumenti scientifici per l’identificazione dei BES, da applicare durante l’ora di attività motoria o di educazione fisica, a seconda dell’ordine di scuola. Il progetto ha previsto un percorso di ricerca – azione per orientare i docenti, attraverso la stessa azione didattica, a comprendere se i protocolli adottati siano risultati utili all’identificazione dei bisogni educativi speciali ed alla conseguente progettazione dei PDP. La ricerca prevede, pertanto, di rimodulare gli strumenti per renderli conformi alle necessità ed alle esigenze rilevate nella scuola.

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I risultati della ricerca saranno monitorati ed analizzati dall’Università e saranno particolarmente utili ai docenti per avviare la seconda fase progettuale nell’anno scolastico 2014/’15, quando le risultanze dell’osservazione condotta verranno impiegate per la stesura di un Piano annuale per l’inclusione che si configuri come strumento di progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo, e quale fondamento su cui sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. L’esito dell’elaborazione dei dati raccolti durante il corrente anno scolastico consentirà, altresì, di esplicitare nel PDP azioni mirate di individualizzazione e personalizzazione dell’apprendimento, tenendo conto delle problematiche personali individuate, salvaguardando, tuttavia, quell’ottica inclusiva che consente la partecipazione di tutti ad un macro- progetto comune. Le attività progettate , particolarmente attente all’individuazione dei bisogni educativi speciali ed alla conseguente elaborazione dei PDP, hanno indotto a livello collegiale l’assunzione di una responsabilità particolarmente sentita e condivisa, in relazione alla stesura, realizzazione e valutazione del PAI, in ordine al quale sono state formulate le riflessioni di seguito riportate:

Garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico dell’istruzione scolastica;

Garantire la continuità dell’azione educativa anche in caso di variazione dei docenti;

Consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola, arrivando a scelte basate sull’efficacia dei risultati in termini di comportamento ed apprendimento degli alunni;

Individuare le modalità di personalizzazione risultate più efficaci in modo da assicurarne la diffusione tra gli insegnanti della scuola e tra scuole diverse;

Inquadrare ciascun percorso educativo- didattico in un ambito metodologico condiviso e strutturato per evitare improvvisazioni, frammentazioni e contraddittorietà degli interventi dei singoli docenti;

Evitare scelte metodologiche improvvide, non documentate e non scientificamente supportate;

Fornire criteri educativi condivisi con le famiglie.

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PROTOCOLLO D’INTESA TRA: • D.D.MARCONI COLLEGNO

• UNIVERSITA’ DI TORINO

• POLITECNICO DI TORINO

• AZIENDA SANITARIA LOCALE TORINO 3

• COMUNE DI COLLEGNO

Per la realizzazione di progetti sperimentali, finalizzati all’ottimizzazione delle metodologie e dei percorsi didattici e alla definizione di buone prassi da divulgare. Il rinnovo è avvenuto in data 9 Settembre 2016 alla presenza dei soggetti sopra citati.

• PRINCIPI, FINALITÀ, DOCUMENTAZIONE DELL’ ESPERIENZA

Nasce dall’esigenza e dalla curiosità di sperimentare una nuova sinergia tra enti, un protocollo condiviso dai docenti e dalle famiglie del Circolo Didattico G. Marconi così chiamato: CUORE-MENTE e MANO. L’area del CUORE è destinata alla collaborazione con l’ASL-TO3- rafforzerà il legame che, in questi ultimi anni, ha sostenuto tutto il corpo docente con la formazione, divulgando attraverso la scuola le buone prassi da seguire per un corretto stile di vita; proseguirà inoltre con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione il progetto affettività e relazione rivolto agli alunni ed ai genitori. L’area della MENTE svolgerà un compito formativo e di nuove azioni laboratoriali con il Politecnico di Torino (Dipartimento di Matematica)- e

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l’Università di Torino (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione). L’area della MANO si avvarrà delle collaborazioni portate avanti dal nostro Istituto con associazioni sportive-culturali e con i volontari. Il “nuovo protocollo CUORE MENTE e MANO”, che è stato sottoscritto con

L’ASLTO3 - l’Università di Torino- il Politecnico di Torino,il Comune di

Collegno, venerdì 9 settembre 2016, per il triennio, 2016-2019 ha tra i suoi scopi

anche quello di occupare i docenti in nuove funzioni educative, cooperando con i

genitori e con gli enti che operano sul territorio.

ATTIVITÀ

• Formare il personale docente delle classi prime sui disturbi dell’apprendimento. Monitoraggio attraverso la raccolta dati e le osservazioni svolte con gli insegnanti;

• realizzare un laboratorio di robotica educativa rivolto alle classi prime e quinte, per il potenziamento dell’area non verbale (spazio-motoria);

• realizzare un laboratorio di nuovi linguaggi multimediali come un sistema innovativo per la formazione del metodo di studio;

• attivare consapevolezza e attenzione sui DSA tra i genitori di tutti gli alunni; • attivare la sperimentazione nei laboratori di scienze per progettare nuovi

metodi sulla ricerca scientifica, per programmare una valutazione partendo da una programmazione del curriculo;

• analizzare la documentazione storica per arrivare ad un nuovo e sperimentale approccio alla storia nella programmazione per il curriculo.

VERIFICA E ANALISI DEI DATI.

PROGETTAZIONE DI AZIONI PER UNA DIDATTICA SPERIMENTALE

Documentazione Raccogliere e diffondere le esperienze realizzate, al fine di renderle trasferibili e trasmissibili nei diversi contesti educativi, quali buone prassi per una didattica sperimentale. La sede di raccolta dei documenti sarà la Biblioteca della Scuola Primaria “G. Marconi”, già sede di archivio di materiale didattico per Insegnanti, alunni e genitori. 4. RINNOVO DEL PROTOCOLLO Il presente protocollo ha cadenza triennale e verrà valutato il rinnovo tra le parti in base ai risultati ottenuti.

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Premesso che le istituzioni scolastiche firmatarie riconoscono:

• l’opportunità di operare per lo sviluppo della cultura dell’inclusione dei soggetti con disabilità e per lo sviluppo e conseguente diffusione della documentazione di buone prassi didattiche nell’ottica dell’inclusione di tutti gli alunni;

• la necessità di realizzare modalità di spesa efficienti ed efficaci per l’acquisto di strumenti e tecnologie volti alla piena realizzazione di un progetto di vita per gli alunni disabili

• la necessità di realizzare acquisti territoriali che favoriscano lo sviluppo di reti, anche Interistituzionali, per creare modalità di lavoro condivise e favorire la cultura dell’inclusione;

• la necessità di garantire la massima utilizzazione degli strumenti in dotazione e disponibili e promuovere la formazione per il loro utilizzo migliore .

Le istituzioni scolastiche di tale accordo, la cui scuola capofila è l’I.C. Gobetti di Rivoli, si impegnano a:

• collaborare per definire i criteri da utilizzare per la gestione delle risorse, consapevoli che le modalità di acquisto e di distribuzione non possono essere soggette a parametri esclusivamente economici o numerici;

• collaborare al fine di creare un sistema efficace per la diffusione delle buone prassi e la loro documentazione

• cooperare con la scuola polo per tutti i casi in cui se ne ravvede la necessità

• versare annualmente alla scuola polo la somma di € 103,00 per le spese di gestione e di formazione della rete, che saranno rendicontate annualmente.

• collaborare per rendere la condivisione della piattaforma SUSSIDINRETE efficace e diffusa sul territorio al fine anche di facilitare il lavoro di raccordo tra le scuole polo

Con i seguenti compiti: · stabilire le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di cui

all’art. 2; · stabilire criteri per l’acquisto dei nuovi sussidi · stabilire criteri per la distribuzione e la gestione delle risorse;

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· verificare periodicamente l’aggiornamento dei dati sulla piattaforma SUSSIDINRETE

· elaborare valutazioni e proposte per il miglioramento della piattaforma e il suo utilizzo

· promuovere iniziative varie, sia in ordine alla formazione del personale, sia rivolte a mettere a punto strategie per un sempre maggiore e più efficace coinvolgimento dei soggetti esterni (ASL, EE.LL., Associazioni di volontariato, ecc.) per l'integrazione dei soggetti disabili, anche nell’ottica di accedere a finanziamenti e/o ad opportunità progettuali, in coerenza con le finalità definite in premessa.

La gestione delle risorse finanziarie e strumentali assegnate alla rete viene affidata alla scuola polo. Il bilancio di tali risorse verrà pubblicato Annualmente. Le reti gestiscono le risorse per il prestito d’uso dei sussidi necessari agli alunni disabili di tutte le scuole del territorio di pertinenza Le comunicazione dei tempi e delle modalità con cui chiedere i sussidi sarà rivolto a tutte le Istituzioni Scolastiche del territorio. La partecipazione alle attività di rete è aperta a tutte le istituzioni, enti, associazioni interessate e disponibili a collaborare con la scuola per l’integrazione dei soggetti con disabilità e per la diffusione della cultura dell’inclusione. Ogni scuola individua un docente referente e ne dà comunicazione alla scuola polo. Il presente accordo ha durata biennale e si intende rinnovato, salvo disdetta di una delle parti. le segreterie delle scuole e pubblicato sulla piattaforma SUSSIDINRETE da cui gli interessati possono prenderne visione ed estrarne copia.

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In data 2/10/2000 è stato sottoscritto un accordo di rete denominato “Scuola Sicura” tra le Istituzioni scolastiche dell’obbligo di Rivoli, Collegno e Alpignano con l’obiettivo di collaborare per:

• la realizzazione degli adempimenti in merito alla sicurezza dell’ambiente di lavoro ed in merito alla prevenzione degli infortuni e alla salvaguardia dell’integrità fisica degli alunni e di tutto il personale scolastico;

• la promozione di una cultura della sicurezza; • la formazione del personale addetto alla sicurezza e all’emergenza; • l’individuazione di un Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione

comune a tutte le scuole in un ottica di risparmio delle risorse finanziarie • la stipula di un accordo di rete con l’ASL TO 3 per l’individuazione di un medico

competente L’istituto capofila della rete, con compiti di coordinazione, è stato individuato l’I.C. Gobetti di Rivoli. Sono previsti incontri periodici tra i Dirigenti scolastici degli istituti che aderiscono per il confronto e la valutazione di proposte in merito alla sicurezza. La rete in particolare si preoccupa della diffusione nel territorio delle iniziative in materia di promozione della cultura della sicurezza tra tutti gli utenti della scuola.

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Il sito è uno strumento prezioso di comunicazione, un mezzo per fornire informazioni, per proporre iniziative ed esperienze, e per documentare. Il sito della scuola dà la possibilità alla scuola stessa di avere una propria identità, di condividere con altre scuole le proprie risorse, di diffondere i prodotti realizzati (ipertesti, giornalini, ricerche, sondaggi, ecc.); agevola i contatti con le famiglie, rende possibile il confronto e il collegamento tra esperienze diverse. Sulla homepage, nella sezione centrale ANNUNCI, sono evidenziate le ultime novità inerenti il nostro Circolo, mentre dalle sezioni laterali si accede a pagine che forniscono informazioni o materiali che interessano: gli insegnanti, nella sezione loro riservata INTRANET INSEGNANTI

i genitori,

i bimbi

La redazione del sito, costituita dal Dirigente scolastico, dall’insegnante funzione strumentale per l’area informatica e da personale della segreteria, si occupa della creazione delle pagine e della “digitalizzazione” dei materiali, che vengono pubblicati in rete, cercando di rispettare il più possibile i criteri di sicurezza e di accessibilità di un sito:

• l'accessibilità di un sito web, va intesa come la proprietà dei sistemi informatici di essere fruibili, senza discriminazioni derivanti da disabilità; in tal senso un sito web accessibile può essere visitato da qualsiasi utente indipendentemente dal computer, dalla velocità del collegamento, dal browser, dall'interfaccia utente, dalle periferiche alternative utilizzati (in conformità con quanto disposto nella circolare del Dipartimento della funzione pubblica del 13 marzo 2001, n.3/2001)

• la sicurezza in un contesto didattico può intendersi in questo modo: definire un bacino di siti "consentiti" può essere per gli insegnanti un' occasione di ricerca "mirata" e di costruzione di un progetto di consultazione di informazioni secondo un senso e uno scopo utili sul piano formativo ai bambini per qualcosa di più della navigazione in sé e per sé.

In questa sezione, protetta da password, il corpo docente potrà scaricare le circolari, la modulistica didattica ed amministrativa, i verbali, il calendario riunioni. Potrà inoltre reperire le informazioni aggiornate riguardanti le commissioni, i laboratori, i corsi di formazione ed aggiornamento, le iniziative e le proposte culturali rivolte agli insegnanti e/o alle classi. In una parte della pagina potrà trovare i links utili relativi sia a siti didattici sia a siti istituzionali.

Il P.T.O.F. e la sua presentazione, il Regolamento, la Carta dei Servizi, la modulistica, tutti scaricabili dall’utenza; la descrizione dei progetti, le funzioni degli organi collegiali, i verbali del Consiglio di Circolo, i notiziari, la sicurezza, gli orari di segreteria,…..

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, i consigli per uscite con i genitori, i giornalini di classe, i lavori degli alunni del Circolo, links a siti educativi e divertenti,……

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La

documentazione è indispensabile per definire la “storia” che andiamo costruendo nel nostro Circolo, per poterla rievocare, trasmettere e comunicare, per non perdere il senso del discorso impostato, al fine anche di una sicura e documentata verifica. Si pone una differenziazione fra documentazione degli adulti e documentazione dei bambini prevedendo intrecci continui fra di esse.

• documentazione degli adulti: tutti i documenti che fanno riferimento alle scelte intraprese (programmazione, progettazione, proposte…), agli atti formali (verbali riunioni, intersezione, collegio, lettere, schede per i genitori…), agli aggiornamenti o ricerche effettuati, al materiale relativo alla osservazione/verifica/valutazione, e a tutto quanto fa riferimento a ciò che succede nella scuola (filmati, fotografie, mostre…)

• documentazione dei bambini: per il bambino è importante documentare il proprio percorso per poterlo meglio comprendere, per rievocarlo e non perderlo nell’insieme indistinto delle varie stimolazioni a cui è sottoposto; è utile, inoltre, per comunicare una propria esperienza, per far conoscere agli altri il percorso realizzato.

All’interno di questo discorso si colloca, in particolare, la documentazione in formato

digitale, che il nostro Circolo sta realizzando da qualche anno.

Gli insegnanti, con gli alunni, realizzano cd-rom di documentazione, che rientrano in un catalogo, EDITORIA … FATTA IN CASA, che si trova in biblioteca a disposizione dell’utenza (insegnanti, alunni, genitori) per il prestito e la duplicazione dei cd.

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Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha definito gli obiettivi della Carta dei Servizi della scuola:

♣ rendere visibile la specifica offerta formativa di ciascuna scuola,

♣ indurre dinamiche positive tra chi è preposto al servizio scolastico e chi ne fruisce.

La Carta dei Servizi, perciò, è un documento nel quale si dichiarano:

• l'eguaglianza dei diritti degli utenti, con il divieto assoluto di discriminazioni per sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche;

• l'imparzialità da parte dei soggetti erogatori; • la continuità e regolarità dell'erogazione; • il diritto di scelta, ove sia consentito dalla legge vigente,

da parte del cittadino; • il diritto di partecipazione ai servizi e di accesso alle

informazioni che lo riguardano da parte del cittadino.

e si rendono espliciti:

• l’adozione di standard generali, che rappresentano obiettivi di qualità in riferimento al complesso delle prestazioni rese, e specifici, che si riferiscono a ciascuna delle singole prestazioni rese all'utente, che può direttamente verificarne il rispetto;

• la semplificazione delle procedure, anche mediante l'informatizzazione; • l’ informazione agli utenti, mediante avvisi e opuscoli chiari e facilmente leggibili; • l’attivazione di linee di comunicazione telefoniche e telematiche; • lo svolgimento di apposite verifiche sulla qualità e sull'efficacia dei servizi pubblici; • la predisposizione di procedure di reclamo accessibili, di semplice comprensione e

di facile utilizzazione.

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Il RREEGGOOLLAAMMEENNTTOO DDII CCIIRRCCOOLLOO,, non è un atto burocratico, ma il documento fondamentale che specifica i diritti e i doveri di ogni componente scolastica: insegnanti, personale A.T.A., famiglie, alunni. Scopo del regolamento è di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola, in quanto, come comunità organizzata per la formazione della piena personalità degli alunni, deve avere proprie regole di comportamento per offrire a

ciascuno un ambiente e un clima che favoriscano il "benessere".

Il Consiglio di Circolo, nella formulazione del Regolamento, ha tenuto conto:

• della Costituzione dello Stato Italiano e delle leggi vigenti; • della necessità di stabilire criteri generali per il buon funzionamento

della vita scolastica, in considerazione che, solo una disciplinata organizzazione interna, può offrire all'utente un pubblico servizio valido e funzionale;

• della coscienza che la scuola deve considerarsi centro di promozione culturale, sociale e civile;

• dell'esigenza di superare anacronistici individualismi per l'attuazione nella scuola dei principi democratici cui si ispirano i Decreti Delegati;

• della legge 148/90 che ha riformato l'ordinamento della scuola elementare.

Come tutti gli altri documenti, il RREEGGOOLLAAMMEENNTTOO DDII CCIIRRCCOOLLOO,, è inserito nel sito della scuola,