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Il contributo della persona dal comportamentismo alle teorie cognitivo-sociali

dal comportamentismo alle teorie cognitivo-sociali · Il comportamentismo secondo Skinner: il condizionamento operante Del comportamentismo classico rimane centrale l’idea del controllo

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Il contributo della persona

dal comportamentismoalle teorie cognitivo-sociali

Ancora sull’ambiente ma ritorniamo agli inizi del ‘900:

Il comportamentismo radicale e il condizionamento pavloviano

Watson attacca il metodo introspettivo e sostiene

soggetto e oggetto di osservazione devono essere nettamente separati

oggetto di studio può essere solo ciò che è direttamente osservabile, ciò che è manifesto

comportamento come unità complessa, ma scomponibile in unità semplici, caratterizzate da frequenza e recenza → C = f frequenza e recenza

e spiegabile in termini di condizionamento pavloviano ( “classico”),la cui equazione fondamentale: R = f S

ovvero C = f A

Il comportamentismo radicale e il condizionamento pavloviano

L’approccio è di tipo associazionista: l’efficacia dello SCON dipende dal suo appaiamento

costante con lo SINC

SCON deve precedere lo SINC, anche di pochi millisecondi

e l’apprendimento è rivelato dalla comparsa di una nuova risposta allo SCON, la RCON che dimostra cambiamento

tale per cui Sneutro diventa SCON e la risposta a questo RCON

Teori

e

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: P

CC

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radic

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: A

C

(non

c’è

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P)

Il comportamentismo radicale e il condizionamento pavloviano

Processi associati al condizionamento classico: generalizzazione: una RCON ad uno SCON viene associata

anche ad altri SCON simili processo che porta ad una coerenza comportamentale rispetto a stimoli simili;

estinzione: se lo SCON è presentato ripetutam senza essere seguito almeno occasionalm da SINC, l’associazione si indebolisce progressivam, sino a estinguersi del tutto;

diferimento della gratifcazione: a un aumento nell’intervallo di tempo tra SCON e SINC progressivamente corrisponde un’estensione anche della RCON, fno a essere osservata proprio poco prima che lo SINC sia presentato

Il condizionamento classico può

spiegare nevrosi (esp. con i cani con i cerchi e le elissi)

essere tradotto in intervento terapeutico: desensibilizzazione sistemtica

Il comportamentismo secondo Skinner: il condizionamento operante

Del comportamentismo classico rimane centralel’idea del controllo (dall’esterno: A C)il principio dell’associazione

ma non tutto è spiegabile con il condizionamento classico:

non vi sono solo RINC e RCON, ma anche comportamenti spontanei o operanti

condizionamento operante: un comportamento spontaneo (non elicitato da uno stimolo ambientale specifco) è seguito da un evento nell’ambiente che funge da rinforzo; si osserva come tale comportamento inizialm spontaneo diventi progressivamente più frequente

in questo caso, l’ordine stimolo-comportamento appare invertito rispetto al condizionamento classico

vs. meccanismo dell’estinzione operante: un comportamento spontaneo o piuttosto già appreso non è seguito da rinforzo e progressivamente diventa meno frequente, fno a cessare

Il comportamentismo skinneriano: il condizionamento operante e la personalità

Il controllo avviene attraverso la manipolazione dei rinforzi:

rinforzi positivi vs negativi e rimozione del rinforzo positivo

analisi funzionale

sequenzialità del rinforzo (continuo, parziale, accidentale)

vi è condizionamento operante se vi è CAMBIAMENTO

apprendimento per successive approssimazioni (shaping)

non trova posto il concetto di struttura della personalità:

il comportamento è dettato dalle condizioni ambientali e

non occorre ipotizzare / inferire strutture sottese o latenti

coerenza comportamentale dipende dal contesto e dai

meccanismi comportamentisti

la liberà scelta e volontà sono un’illusione

L’apprendimento per osservazione e l’introduzione della

persona: dal comportamentismo alle teorie socialcognitive

L’ apprendimento tramite osservazione: modeling

l’esperimento di Bandura e Mischel (1965) sull’diferimento della gratifcazionePretest (selezionati b/i con % maggiore di scelte estreme tra 14 coppie di premi)

Fase sperimentale

Post test

1 mese dopo

.

Pretest Dopo l'esposizione al modello

Generalizzazione: 1 mese dopo

10

20

30

40

50

60

70

Condizione dal vivo

Condizione simbolica

Condizione di controllo:Nessun modello

Sce

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el c

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in %

Le teorie cognitivo-sociali

dal modellamento al ruolo mediatore fondamentale del pensiero: A si lega a C attraverso P

P è un organismo attivo, capace di pensaredirigere la propria azione

P in interazione costante con Ae con C stesso: C, A e P si infuenzano reciprocamente

le variabili personali sono rappresentate dalle unità cognitivo-afettive

la personalità è un sistema strutturato e dinamico

Apprendimento vicario e condizionamento operanteosservare per apprendere, senza ncessariam diretta esperienza o pratica: apprendimento ≠ prestazione

rinforzo rimane un elemento chiave ma viene ridefnito e non sono più necessari

progressiva approssimazioneesperienza diretta rinforzataripetuti rinforzi

può bastare una singola osservazione, anche per apprendere comportamenti complessi

processi simbolici e cognitivi sono elementi essenziali (Bandura) per comprendere e spiegare l’apprendimento: è la P a legare stimolo e conseguenze:

si re-interpretano l’associazione classica S-Rattraverso il tempo (anticipo esiti attesi)attraverso i contesti (generalizzazione)

Oltre il comportamentismo: L’apprendimento sociale e l’introduzione della persona

Il contributo di Bandura: le capacità umane fondamentali

simbolizzazioneconservare esperienzeinterpretare eventianticipare esiti

apprendimento vicarioapprendere comportamentimodifcare comportamentipreservare comportamentisviluppare strategie comportamentali

autorifessionesenso di continuità di sévalore all’azione personale

autoregolazionedirigere l’azione verso obiettivosostenere l’azione verso obiettivo

Il contributo di Bandura: Modelli delle possibili relazioni tra P, A e C

P

A

C

Modello unidirezionale:teorie dei tratti eteorie comportamentiste

P

A

CModello bidirezionale:teoria interazionista

P

A

CModello triadico:teorie socio-cognitive

Il contributo di Mischel: le variabili personali socio-cognitive secondo il modello CAPS

Codifca: costrutti o rappresentazioni mentali (teorie implicite)

Aspettative e credenze: anticipazioni cognitiveStimolo-risultatoComportamento contestualizzato-risultatoRelative al sé (self-efficacy)

Emozioni associate alle cognizioni

Obiettivi e valori

Strategie di autoregolazione (controllo, valutazione e gratifcazione dell’azione personale)

una teoria della personalità deve includere le scoperte che vengono da altre aree della psicologia, in particolare la psicologia cognitiva

Il sistema cognitivo-afettivo della personalità (CAPS)

Caratteristiche distintive di un sistema della personalità dinamico

alcune unità / rappresentazioni sono maggiormente disponibili e più facilmente accessibili di altre

a livello individuale, le unità presentano un’organizzazione distintiva del modo in cui sono legate tra loro

e si attivano in relazione a features psicologici esperiti in un dato contesto (cosa si attiva: EST INT)

ciò che rimane (relativamente) stabile e coerente è il legame tra pattern e contesti (psicologici) e la sequenza di attivazione delle unità (INT INT)

Shoda, 2007

Personalità : sistema complesso, strutturato e dinamico

se obiettivo di una teoria della personalità è spiegare tendenze e azioni individuali focus su INDIVIDUO

così da poter cogliere elementi di coerenza INTRApersonaleentro il sistema cognitivo-afettivoe tra P e A e C focus su individuo come UNITÀ DINAMICA in interazione con

l’ambiente

se obiettivo è non solo descrivere ma anche spiegarecogliere contenuti delle unità psicologicheindividuando ORGANIZZAZIONE RELATIVAMENTE STABILE di tali unitàanalizzando co-varianze focus su VARIABILITA’

spiegare per cogliere le diferenze comportamentali

dinamiche e strutture comportamento

Teorie cognitivo-sociali: il modello KAPA o Knowledge and Appraisal Personality Architecture model

SITUAZIONE ATTUALE

PROCESSI DI VALUTAZIONE (appraisal)

STRUTTURE della PERSONALITA’ (knowledge)

Stati cognitivo-affettivipre-esistenti

Esperienze recenti

Pattern se…allora anche a livello intra-individuale, (se si attiva …allora …; se un tratto ha rilevanza situazionale, allora …)

Teorie della personalità: Elementi di assessment a confronto

Una proposta:

identifcare aspetti personalmente rilevanti (punti di forza e di debolezza?)

In condizioni di stress (…), quali caratteristiche distintive ti aiutano ad affrontare eventi stressanti? Quali ti rendono vulnerabile?

vedere come si gli aspetti rilevanti con contesti specifci, sempre secondo rappresentazioni personali: pattern if … then che legano qualità schematiche e aschematiche secondo rappresentazioni uniche della persona

In generale essere … ostacola / irrilevante / favorisce un azione target contestualizzata?

valutazione: appraisal di self-efficacy co-variano in funzione delle rappresentazioni if … then generali di qualità schematiche? (SI) e di qualità aschematiche? (NO)

Teorie disposizionali e teorie social-cognitive a confronto

variabili della personalità

struttura della personalità

ovvero coerenza della personalità

processi dinamici e a lungo termine

Personalità : teorie a confrontoQuali le variabili della personalità?

Teorie disposizionalii tratti sono ciò che possediamo (having of personality)i sistemi cognitivo-afettivi sono ciò che facciamo (doing of personality)focus su tendenze comportamentali medie

Teorie cognitivo-socialii sistemi cognitivo-afettivi sono ciò che possediamo (having of personality)le azioni / tendenze comportamentali medie ciò che facciamo (doing of personality)focus su pattern complessi e co-variabilità

Personalità : teorie a confrontoQuale la struttura della personalità?

Teorie disposizionali: approccio between people

variabilità tra le personecoerenza psicometrica

stabilità delle strutture fattoriali

aggregazione dei dati: tempo, spazio, persone, item (reliability e generalizabilty)

organizzazione between people = within person

Teorie cognitivo-sociali: approccio within person

variabilità intra-individualecoerenza e stabilità di sistemi cognitivo afettivi intra-individualiunicità dell’organizzazione within person

Regolarità dei comportamenti ≠ regolarità delle risposte ai questionari (Mischel, 1968)

Personalità : teorie a confrontoQuale struttura della personalità?

Teorie disposizionali:organizzazione between people = organizzazione within person

Tratto generale

Tratto specifico Tratto specifico

C1 C5 C6 C7 C8C2 C3 C4

Personalità : teorie a confrontoQuale la struttura della personalità?

Teorie cognitivo-sociali: unicità organizzazione within

organizzazione between organizzazione within

perché ogni persona elabora i propri costruttiPersona 1

Persona 2

Tratto generale:aggettivo

Tratto specifico Tratto specifico

C1 C5 C6 C7 C8C2 C3 C4

Cn

Personalità : teorie a confrontoQuale la struttura della personalità?

La P inoltre contestualizza il comportamento e P organizza in modo unico le relazioni tra attributi personali (indipendente) e contesti situazionali/comportamenti osservabili

essere socievoli

Forza per P1

Forza per P2

quando devi affrontare un ambiente sociale nuovo

quando devi dire quello che pensi

quando devi affrontare da solo una difficoltà

…ammettere agli altri che le cose sono andate male

Debolezza per P2

Teorie a confronto:coerenza comportamentale e della personalità

MODELLO BASE: coerenza come invarianza negli ordini di rango (r) attraverso i contesti

si esprime come elevazione del punteggio o profloaggregazione tiene sotto controllo l’errore di misurazione e la variabilità cross-situazionale casuale (noise) e permette di far emergere le diferenze individuali globaliC = P + A

Teorie a confronto:coerenza comportamentale e della personalità

s1 s2 s3 s4 s525

50

75

teorie interazioniste

p1

situazioniag

gre

ssiv

ità

gli studi empirici mostrano come P e A interagiscano (Newcomb, 1929; Mischel, 1968)

C = P + A+ P x Acome le categorie comportamentali siano defnibili in termini di equivalenza funzionale come i pattern P x A o if …then… siano stabili nel tempola coerenza si esprime come shape che varia (nonostante l’elevazione media sia comparabile) attraverso le personei pattern se … allora … sono coerenti con le concezioni ingenue di personalità; inoltre, le P sanno se sono più o meno coerentiquesta impostazione teorica è coerente con il lavoro clinico

Teorie a confronto rispetto ai meccanismi:Quali i piani descrittivo ed esplicativo?

Teorie disposizionalitassonomie strutture latentii piani descrittivo ed esplicativo del comportamento osservabile coincidono (seppure non è proprio così attraverso le diverse teorie dei tratti)Meccanismi (cfr parte 3)

basi biologiche

modelli di moderazione e di mediazione (cfr Parte 3), spesso statici

ma introduzione recente modelli dinamici (modello di Fleeson che integra stati e tratti e si focalizza sulla variabilità intra-individuale)

Come agiscono i tratti ? (Hampson, 2012)

TRATTO OUTCOME ASSOCIAZIONE DIRETTA

il nevroticismo si associa a molti outcome anche oggettivi:•bassa auto-stima•maggiori livelli di problemi psicosomatici•relazioni interpersonali meno soddisfacenti•maggiori problemi cardiovascolari•minore longevita’

Vi è dunque un supporto empirico a favore del costrutto di Nevroticismo

STIMATORE OUTCOME MODERATORE

Studi sperimentali mostrano che il NEVROTICISMOmodera l’impatto delle discrepanze di sé sugli stati depressivi, più intenso se maggiore Nevroticismo

TRATTO

Come agiscono i tratti?

Teorie a confronto rispetto ai mecanismi:Quali i piani descrittivo ed esplicativo?

Teorie disposizionalitassonomie strutture latenti (basi biologiche, modelli di moderazione e di mediazione)i due piani coincidono (seppure non è proprio così attraverso le diverse teorie)

Teorie cognitivo-socialiexplanans ed explanandum per defnizione non possono coinciderespiegare implica analisi di co-variabilità intra-individuali (non solo inter-item) e dei diversi sub-elementi che generano eventualmente lo stesso punteggio osservato sovra-ordinatonon vi è diretta corrispondenza necessariamente tra sistema interno e comportamento osservabile → il Sistema del sé e i meccanismi di funzionamento (processi afettivi, motivazionali, cognitivi e sociali)