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Catalunya Cristiana ha pubblicato, nell’edizione del 6 ottobre, un inserto “Speciale Beatificazioni” di 8 pagine sui 39 Fratelli de La Salle martiri a Tarragona ed i 35 di Madrid. FRATELLI MARTIRI DELLE SCUOLE CRISTIANE DE LA SALLE Fr. Aquilino Bravo Puebla Visitatore Ausiliare Madrid Le notizie storiche ci dicono che persone che avevano dedicato la loro vita in modo incondizionato a Dio per mezzo dell’educazione, se la sono vista togliere senza saper né come né perché. Erano religiosi educatori che si occupavano del ceto popolare nelle scuole gratuite, nella maggior parte dei casi, promuovendo una società carente di cultura e di mezzi di formazione. Erano coerenti con la loro dedizione e promozione umana trasmettendo i valori religiosi in cui credevano e nei quali vivevano. La loro vita aveva un senso soltanto in Dio. Fin qui è la storia. Intere comunità di Fratelli de La Salle hanno testimoniato Gesù nella Scuola Cristiana difendendone i valori dinanzi alla barbarie e all’insensatezza di quanti si attribuivano il potere di essere giudici della vita degli altri. A loro onore possiamo dire che 35 Fratelli de La Salle, più due collaboratori, della zona di Madrid, sono stati testimoni della Scuola Cristiana dando la propria vita per Gesù. Per alcuni dei nostri Fratelli il martirio è durato il tempo del colpo di fucile; altri, invece, hanno vissuto il martirio, pur non realizzandolo, per mesi ed anni; soffrendo le persecuzioni, il carcere, l’incertezza di non conoscere quando sarebbe giunto il momento definitivo. Ci sentiamo orgogliosi di questi Fratelli, che ci onorano e la cui fede ha fatto sì che la loro fiaccola dell’amore di Dio rimanesse accesa, tutto sopportando per il Vangelo. Siamo chiamati ad essere coerenti con quanto diciamo, crediamo e viviamo. Siamo chiamati a vivere la fede, e a darne testimonianza in una società che necessita di punti di riferimento. Ci sentiamo orgogliosi che un laico che lavorava alla stessa Missione con i Fratelli si sia unito alla comunità difendendo i valori e testimoniando Cristo con la propria vita. Testimoniare Gesù è un dovere cristiano, non è una prerogativa di pochi. Siamo chiamati a vivere, giorno dopo giorno, con senso e profondità; a vivere la vita di fede come testimonianza di quanto crediamo, senza paura e nell’ambiente sociale in cui viviamo, e questo non ha un valore commerciale e a volte neppure un valore sociale.

CRISTIANE DE LA SALLE - "Leonardo da Vinci" Catania martiri... · 8 pagine sui 39 Fratelli de La Salle martiri a Tarragona ed i 35 di Madrid. ... stri fratelli martiri. Cresciuti

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Catalunya Cristiana ha pubblicato, nell’edizione del 6 ottobre, un inserto “Speciale Beatificazioni” di8 pagine sui 39 Fratelli de La Salle martiri a Tarragona ed i 35 di Madrid.

FRATELLI MARTIRI DELLE SCUOLECRISTIANE DE LA SALLE

Fr. AquilinoBravo Puebla

Visitatore AusiliareMadrid

Le notiz ie storiche cidicono che persone cheavevano dedicato la loro vita in modoincondizionato a Dio per mezzode ll’educazione, se la sono vistatogliere senza saper né come né perché.Erano re lig iosi educator i che sioccupavano del ceto popolare nellescuole gratuite, nella maggior parte deicasi, promuovendo una società carentedi cultura e di mezzi di formazione.Erano coerenti con la loro dedizione epromozione umana trasmettendo ivalori religiosi in cui credevano e neiquali vivevano. La loro vita aveva unsenso soltanto in Dio. Fin qui è la storia.Intere comunità di Fratelli de La Sallehanno testimoniato Gesù nella ScuolaCristiana difendendone i valori dinanzialla barbarie e all’insensatezza di quantisi attribuivano il potere di essere giudicidella vita degli altri.A loro onore possiamo dire che 35Frate lli de La Sal le, più duecollaboratori, della zona di Madrid, sonostati testimoni della Scuola Cristianadando la propria vita per Gesù. Peralcuni dei nostri Fratelli il martirio èdurato il tempo del colpo di fucile; altri,invece, hanno vissuto il martirio, purnon realizzandolo, per mesi ed anni;soffrendo le persecuzioni, il carcere,l’incertezza di non conoscere quandosarebbe giunto il momento definitivo.Ci sentiamo orgogliosi di questi Fratelli,che ci onorano e la cui fede ha fatto sìche la loro fiaccola dell’amore di Diorimanesse accesa, tutto sopportandoper il Vangelo.Siamo chiamati ad essere coerenti conquanto diciamo, crediamo e viviamo.Siamo chiamati a vivere la fede, e adarne testimonianza in una società chenecessita di punti di riferimento.Ci sentiamo orgogliosi che un laico chelavorava alla stessa Missione con iFrate lli si sia unito al la comunitàdifendendo i valori e testimoniando

Cristo con la propria vita. Testimoniare Gesù è un dovere cristiano, non è una prerogativa di pochi.Siamo chiamati a vivere, giorno dopo giorno, con senso e profondità; a vivere la vita di fede come testimonianza diquanto crediamo, senza paura e nell’ambiente sociale in cui viviamo, e questo non ha un valore commerciale e a volte

neppure un valore sociale.

FratelAlvaroRodriguezEcheverriaSuperioreGenerale

CARI FRATELLI E LAICILASALLIANI.

Nell’angoscia gridarono alSignore ed Egli li liberò dal-le loro angustie.Li fece uscire dalle tenebree dall’ombra di morte espezzò le loro catene.

(Salmo 107, 13-14)

Questo canto di liberazioneche sgorga dal cuore delsalmista risuona sia nellavita che nella morte dei no-stri fratelli martiri. Cresciutialla scuola di San GiovanniBattista de La Salle, sonostati pronti a testimoniare laloro fede in Cristo, non solocon le labbra, ma anchespargendo il loro sangue.“Perché hanno disprezzatola vita f ino a morire”(Apocalisse, 12, 11).Con gioia celebreremo il 13ottobre a Tarragona labeatificazione di 74 nostriFratelli e un Laico. E’ la piùgrande beatificazione cele-brata finora, dei martiri dellapersecuzione spagnola av-venuta tra il 1934 e il 1939.In questa occasione saran-no beatificati un totale di522 martiri. La loro morteavvenne in luoghi e mo-menti diversi. Per questosono stati riuniti in vari pro-cessi canonici in accordocon la diocesi nella qualemorirono.Negli anni trenta del XX se-colo la chiesa di Spagna fusottoposta ad una feroceoffensiva a tutti i livelli cheiniziò con l’applicazione diuna legge che proibiva ilculto e le attività religiose eche si trasformò in una fe-roce e sanguinaria persecu-zione. Numerosi sacerdoti ereligiosi furono brutalmen-te assassinati per il solo mo-tivo che erano cristiani ereligiosi.

Cripta dei martiri di Griñon

In questi ultimi anni molti diessi sono giunti gradual-mente alla beatificazione ealtri alla gloria suprema del-la canonizzazione. Nel tristee talvolta glorioso elenco diquesti martiri, nel qualesono inclusi coloro che sa-ranno beatif icati oggi, visono i nostri 165 Fratelli.Oggi che Fratelli e Laici con-dividono la stessa missione,è bello evidenziare il fattoche uno dei martiri, D. JoséGorostazu, è morto insiemeai Fratelli della casa di for-mazione di Griñon, dandouna valida testimonianzadella sua fede.Con la celebrazione del 13ottobre si conclude il ciclodelle beatificazioni di tutti inostri Fratelli perché termi-nano le Cause ancora so-spese della diocesi di Ma-dr id e della diocesi diTarragona alla quale è giun-to il Decreto del martirio il28 giugno 2012. Con il De-creto si conclude il lungocammino delle 11 Causedei nostri Fratelli martiri inSpagna, iniziato il 25 mar-zo 1947 con l’apertura del-la Causa de i Fratel li diTuròn, nella diocesi diOv iedo. Prossimamentedaremo alle stampe le bio-grafie di questi nostri Fra-telli.Durante questo anno dellaFede, con diverse iniziativepastorali, abbiamo potutoapprofondire il significatodella professio fidei e ri-prendere l’impegno in unamaggiore coerenza tra lafede e la vita per essere te-stimoni credibili e semi dirievangelizzazione del lanostra società. Colpiscepensare che la fede cheprofessiamo, spesso stan-camente, è la stessa di quel-la per la quale molti nostriFratelli sono stati capaci didare la vita. Sicuramenteognuno di essi è per noi unesempio splendido di fedel-tà e forza.Fratelli, vi invito tutti a rin-graziare il Signore e a co-noscere questi veri “profetidi speranza”, come li defi-

nisce Giovanni Paolo II. “Laloro testimonianza ha la for-za straordinaria del chiccodi grano che se nuore pro-duce molto frutto”. (Angelus24/03/1996).Questa glorif icazione deinostri Fratelli indubbiamen-te sarà una benedizione peril nostro Istituto. Ringrazia-mo in modo particolare Fr.Leone Morell i e Rodol foMeoli per l’eccellente e ac-curato lavoro svolto per piùdi cinquanta anni, per averconcluso rap idamente laCausa dei nostri Martiri edegli altri Fratelli, che oggisono per noi dei modelli e liconsider iamo nostriintercessori presso Dio.L’esempio di generositàeroica che questi Fratelli ciof frono deve spingercicome loro, giorno dopogiorno, a seguire Gesù per-ché tutta la nostra vita siauna testimonianza credibi-le della fede che professia-mo, nel momento storicoche viviamo, circondati datante persone che negano

Dio e combattono contro lareligione. Continua l’intran-sigenza religiosa che mietemigliaia di vittime in moltenazioni. Tutti dobbiamo fareil possibile perché i nostricentri educativi siano unesempio di coesistenza,dove la vita sia considera-ta come il valore più gran-de e dove costruire, uniti,un mondo di fratelli.Sappiamo che anche se nonsiamo chiamati a dare unatestimonianza cruenta, sia-mo però chiamati a testi-moniare la nostra fede nel-la missione quotidiana. Sela Chiesa glorifica i Martirinon è soltanto per onorarlima anche per mantenernevivo il ricordo e invitarci aseguirne l’esempio.Il nostro Fondatore sapevamolto bene che la nostrafedeltà al ministeroeducativo è anche un mar-tirio qutoidiano come dicenella meditazione per la fe-sta di San Bartolomeo apo-stolo: “Voi dovete soffrireun martirio continuo che,per lo spirito, non è menoviolento di quello che sanBartolomeo soffrì nel cor-po: dovete strappare lavostra pelle, che san Paolochiama il vecchio uomo, perrivestirvi dello spirito diGesù Cristo che, secondo lostesso apostolo, è l’uomonuovo”. (M. 159, 3).

L’esempio digenerositàeroica che cioffrono questiFratelli devespingerci comeloro, giornodopo giorno, aseguire Gesù

Relazione del martirio di dieci Fratelli delle ScuoleCristiane, e un collaboratore della casa di GriñonI giorni precedenti il 28 lu-glio 1936 nella Casa di For-mazione di Griñon sonogiorni di amarezza e timo-re. Preghiera dinanzi alSS.mo Sacramento espo-sto dove i gruppi si recanoa turno per chiedere la pacee la serenità. Mentre i Su-periori si radunano perscambiarsi pareri su comeagire nell’immediato futuro,il sindaco di Griñon consi-glia i Fratelli di dirigersi tut-ti verso Madrid. Il Fratellodirettore e il vice direttoredei piccoli novizi chiedonodi poter rimanere con loro.Anche il Fratello incaricatode ll’ infermeria, AngelGregorio, chiede di rimane-re per prendersi cura deiFratelli malati che, anch’es-si, restano nella Casa.Il giorno 27 alle 5 del po-meriggio 59 Fratelli salgo-no sul treno diretto a Ma-drid. Pensano di andare in-contro al martirio. Lascia-no nella Casa due Fratelliinsegnanti dei piccoli novi-zi, il Fratello infermiere, esette Fratelli malati.Il 28 luglio, c irca 300miliziani invadono la città esi dirigono verso il conven-to. Giungono con rabbia perla disfatta subita a Toledosenza aver ottenuto la resadell’Alcazar. Sono ansiosi divendicarsi. Il furore crescequando il sindaco dice loroche la sera precedente unbuon gruppo di frati era par-tito per Madrid. I piccolinovizi sono quasi alla finedella pranzo. Lo spettacoloche hanno dinanzi agli oc-chi è quasi dantesco:miliziani con l’uniforme eben armati. Non avevanomai vista qualcosa di cosìdisgustoso. Altri miliziani,accompagnat i da FratelAngel Gregorio, che essiscambiano per il medicodella Casa, si recano neivari padiglioni distruggen-do tutto al loro passaggio.Prendono il denaro e le armiche tengono nascoste...Il capo del gruppo che sitrova nella sala da pranzoordina ai Fratelli di togliereil crocifisso dalla parete.Nessuno si muove. Il

Facciata della cappella dell’Immacolata di Griñon

miliziano sale sula pedana,prende il crocifisso e lo di-strugge a calci. Volti seri inrefettorio. Molti piccoli no-vizi piangono e non sannocosa fare. Altri miliziani siavvicinano ai piccoli novizitentando di rasserenarli:“Non dovete preoccuparvi.Veniamo a liberarvi dai vo-stri oppressori”.In un altro refettorio alcuniFrate lli hanno servito ilpranzo ai miliziani. Frattan-to Fratel Aquilino invita il di-rettore, Orencio Luis, a na-scondersi onde aiutare i pic-coli novizi in caso di peri-colo. Gli altri Fratelli dell’in-fermeria sono stati riunitinel parco. Qui parlano traloro e si fanno coraggio.Fratel Arturo si è rifugiato

negli scantinati del repartodocce. Tutti attendono glieventi. I piccoli novizi conalcuni responsabil i deimiliziani si runiscono nelcortile sull’altro lato di viadell’Immacolata.I miliziani quando hannoterminato di mangiare ebere si dirigono verso ilpiazzale della Casa: sonostati trattati nel migliore deimodi. Alcuni si dirigono allacappella provocando il caose distruggendo le immagi-ni. Il collaboratore laicoJosé Gorostazu, che passadi lì e vede quello che stan-no facendo li rimprovera.Uno di essi non sopporta unsimile rimprovero. A calci lofa uscire dalla cappella e gliordina di incamminarsi ver-

so il viale dei gelsi. Lo co-mandano con spari semprepiù vicini. José non smettedi gridare “Viva Cristo Re!”.Infine lo uccidono e lo la-sciano al suolo. La terra siimbeve del suo sangue dimartire.E’ il primo a morire.La costernazione dei Fratelliche vedono quanto è acca-duto è enorme. Nella cap-pe lla c ’è Fratel Six toAndrés, abbastanza sordo.Lo trovano lì e, per burla,gli mettono al collo un faz-zoletto rosso, dicendo:”Tusei uno dei nostri”. Lo fan-no uscire per unirlo al grup-po degli altri Fratelli.L’orologio segna le cinquedel pomeriggio. Il capo deimiliziani ordina di radurarei frati nel cortile dinanzi allacappella.Fratel Angel Gregorio, cheè lì vicino e si rende contodella situazione dei Fratellie di che cosa vogliono faredi loro, va verso i milizianie dice: “Anche io sonocome loro”. A spinte lo in-seriscono nel gruppo. Unaraffica di piombo falcia leloro vite, i loro corpi cado-no a terra imbevendola conil proprio sangue. Alcuniprolungano l’agonia fino alcolpo di grazia.A Fratel Angel Gregorio in-filano in bocca un petardoche gli distrugge completa-mente il volto. Ma il nume-ro dei Fratelli uccisi non cor-risponde con quello che imiliziani avevano contatoinizialmente: ne mancava-no due. Li cercano per tut-ta la casa. Fr. Orencio Luis,che si era nascosto negliscantinati del locale riscal-damento, udendo i passiche scendevano le scale, valoro incontro dicendo:“Eccomi! Fate di me quelloche volete”. Lo uccidono lìstesso. Fratel Arturo lo tro-vano in una delle docce.Non gli sparano ma saràsgozzato. La sua agonia fulunga per la gioia dei suoicarnefici. Quando torna ilsuo assassino e vede cheancora è vivo, lo colpiscenuovamente.I piccoli novizi erano nelcortile con alcuni miliziani

MARTIRI DELLA CAUSA DI MADRID

LAZARORUIZPERALCrisostomoAlbino

Arconada (Palencia), 1909+ Griñon (Madrid), 1936

ANDRÉSMERINOBASCONESSixtoAndrés

Sasamon(Burgos), 1874+ Griñon (Madrid), 1936

GERMÁNARRIBASARRIBASAngelGregorio

Mazueco de Lara(Burgos), 1895+ Griñon (Madrid), 1936

CELESTINORUIZALEGREAquilinoJavier

Mazueco de Lara(Burgos), 1902+ Griñon (Madrid), 1936

TEODOROPÈREZGÓMEZMarianoPablo

Valladolid, 1913+ Griñon (Madrid), 1936

ANTONIOSOLÁGARRIGAOracioLouìs

Bilbao (Vizcaya), 1898+ Griñon (Madrid), 1936

GRACILIANOORTEGAMARGANESBenjaminLéon

Arconada (Palencia), 1905+ Griñon (Madrid), 1936

JOAQUIMOLIVERASPULJARÁS

Arturo

Sant Feliu de Pallerols(Girona), 1875+ Griñon (Madrid), 1936

EVENCIOCASTELLANOSLÓPEZJavierEliseo

Quintanilla de Abajo(Burgos), 1912+ Griñon (Madrid), 1936

MANUELMIGUELSÁNCHEZ

Sinfronio

Los Santos(Salamanca), 1876+ Paracuellos del Jarama(Madrid), 1936

MARTíNARBÉBARRÓNIsmaelRicardo

Añastro (Burgos), 1906+ Paracuellos del Jarama(Madrid), 1936

SATURNINOSAENZSAENZPablode la Cruz

Riaza (Segovia) 1879+ Paracuellos del Jarama(Madrid), 1936

ALBERTOJOSÈLARZÁBALMICHELENAJuniànAlberto

Irun (Guizpuzcoa), 1893+ Madrid barrio de laChina, 1936

JUANANTONIODE BENGOADELARRINAGADaciano

Dima (Vizcaya), 1882+ San Fernando delJarama (Madrid), 1936

GREGORIOÁLVAREZFERNÁNDEZJuanPablo

Bolaños de Campos(Valladolid), 1904+ San Fernando delJarama (Madrid), 1936

VICENTEANGULOGARCÍAAdalbertoJuan

Quintana de MartinGalindez (Burgos), 1904+ Paracuellos del Jarama(Madrid), 1936

MANOELJOSÉDE SOUSADE SOUSAMarioFélix

Bouro de Amares(Portogallo), 1860+ Griñon (Madrid), 1936

che li sorvegliavano. Sen-tendo gli spari chiesero aimiliziani se avevano uccisoi Fratelli. Non ebbero rispo-sta. Alcuni più coraggiosichiesero che li lasciasseroandare vicino a loro. Gli funegato. Quella notte dormi-rono tutti nella casa, alme-no quelli che riuscirono aprender sonno. Il giornosuccessivo lo trascorsero incase private di famiglie diGriñon. Si conservano lerelazioni della loro espe-rienza.La notizia della morte deiFratelli riempì il popolo dicosternazione. Un gruppodi persone, con il giudice,furono presenti al riconosci-mento e alla tumulazionedei cadaveri.Ben presto scavarono unafossa, nella stessa proprie-tà dei Fratelli, nel viale deigelsi dinanzi alla cappella.Lì deposero i loro corpi consomma venerazione con latesta rivolta alla cappella.In seguito una bella crocecustodirà le loro tombeIl 10 giugno 1943 le salmedei martiri furono esumatee traslate nel nuovo cimi-tero creato per loro.Alcuni Fratelli portavano ilcrocifisso dei voti, simbolodella loro fedeltà a Dio nel-la vocazione lasalliana.

ALEJANDROGONZALEZBLANCOBraulioJosé

Villavieco (Palencia), 1890+ Madrid, Pradera de sanIsidro, 1936

LUISHERREROARMILLASEstebanVicente

La Serna (Palencia), 1883+ Madrid, Pradera de sanIsidro, 1936

GUILLERMOÁLVARESQUEMADA

Oseas

Santa Cruz de la Salceda(Burgos), 1890+ Madrid, Pradera de sanIsidro, 1936

PABLODÍAZ DEZARATE YORTIZ DEZARATENorbertoJosé

Murua (Alava), 1892+ Madrid, Pradera de sanIsidro, 1936

FILOMENOJUAN SANZPALANCA

Crisologo

Pamplona (Navarra), 1880+ Madrid, Pradera de sanIsidro, 1936

RAMIROFRÍASGARCÍAVidalErnesto

Villajimena(Palencia), 1906+ Vicalvaro (Madrid),1936

EUSEBIOANGULOALAYALuisVictori

Quintanilla de Valdegovia(Alava), 1894+ Madrid, Barrio de laChina, 1936

PEREBURCHCORTECANSAnastasioPedro

Pont Major (Girona), 1869+ Fuencarral (Madrid),1936

IGNACIOGONZÁLESCALZADA

Rogaciano

Terrazos (Burgos), 1885+ Madrid, Plazoleta de laAmérica Española, 1936

JUANLUCASMANZANARESBraulioCarlos

Campillo-Lorca(Murcia), 1913+ Madrid, Moratalaz 1937

ELEUTERIOMANCHOLÓPEZEleuterioRomàn

Fuentes de Valdespero(Palencia), 1898+ Madrid, Pradera de sanIsidro 1936

PATRICIOBEOVIDECENDOYAAlejoAndrés

Azpeitia(Guiputcoa), 1889+ Torrejon de Ardoz(Madrid), 1936

MAXIMINOSERRANOSÁIZJoséAlfonso

San Adriàn de Juarros(Burgos), 1887+ Torrejon de Ardoz(Madrid), 1936

JOAQUÍNRODRÍGUEZBUENOIreneoJacinto

Mazuelo del Muño(Burgos), 1910+ Vicàlvaro (Madrid),1936

VICENTELÓPEZLÓPEZVirginoPedro

Miraveche (Burgos), 1884+ Madrid, Calle Bocangel,1936

DONANTONIOMATEOSALAMERO

Torres del Obispo(Huesca), 1864+ La Junquera - strada daGriñon a Torrejion de la

Calzada.

DONJOSÉGOROSTAZULABAYEN

Usi-Juslapeña(Navarra), 1907+ Griñon (Madrid), 1936

EMILIANOSANTAMARÍAANGULOFlorianoFélix

Tardajos (Burgos), 1889+ Paracuellos del Jarama(Madrid), 1936

EUGENIOGARCÍATRIBALDOSEugenioMaria

Vellisca (Cuenca, 1877+ Madrid, Pradera de sanIsidro, 1936

MIGUELSOLASDEL VALAnselmoPablo

Briviesca (Burgos) 1890+ Madrid, Pradera de saIsidro, 1936

MARTIRI DELLA CAUSA DI MADRID

Fratelli Martiri delle ScuoleCristiane de La Salle

Fr.JosepGuiterasLlimonaVisitatoreAusiliare

Catalunya

Personalmente, desidero con-siderare la testimonianza diquesti 39 Fratelli de La Sallemartiri del Processo diTarragona, come un raggio disperanza e un appello alle vir-tù teologali. Vuol dire che, perattuare quanto hanno fatto,per comportarsi così come sisono comportati, e soffrire ciòche hanno sofferto in modi cosìdiversi e a volte crudeli e disu-mani e in circostanze così dif-ficili, lo hanno potuto fare (esecondo me è la prova dellaloro santità) solmente per mo-tivi teologali.È’ indubbio che avevano lafede ricevuta con il battesimoe confermata con i voti reli-giosi. È’ indubbio che hannovissuto una donazione e unministero educativo con la lorovita di educatori cristiani e re-ligiosi. È’ indubbio che fosse-ro spinti dalla grande speran-za in ciò che facevano, vive-vano e condividevano con glialtri Fratelli della Comunità e ifrutti che raccoglievano dopotutto quello che avevano pian-tato nei cuori e nelle intelligen-ze dei loro alunni.Ciò nonostante, senza dubbio,credo fermamente che ciò cheha dato loro la forza di esserefedeli fino all’ultimo è statauna grande fede, una fortesperanza e una viva carità.Queste tre virtù teologali sonoquelle che li hanno sollecitatie hanno dato loro le forze fino

all’ultimo momento per consegnare la loro anima a Dio, che accolse le loro vite quali doni sacri offerti sull’altare di unavia di Tarragona, del muro di un cimitero, nell’alveo di un fiume, in un luogo deserto, sulla ghiaia di una piazza, nellacunetta di una strada, in una pineta...E Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, accettò queste vita a Lui offerte, per redimere, anche così, quelle terre sconvolteda invidia, ingiustizia e obbrobrii che non dovranno mai più ripetersi in nessun luogo del nostro pianeta.Sì, la testimonianza di questi 39 Fratelli è un grido alla speranza e il ricordo permanente di pace e fraternità. Da ciò cheè successo dobbiamo trarre la lezione di una grande fraternità impregnata di pace e speranza che non potremodimenticare mai.

MARTIRI DELLA CAUSA DI TARRAGONAFRANCESCCASADEMUNTRIBASBenildoJosé

Llofriu(Baix Empordà), 1872+ Tarragona 1936

CESÁREOESPAÑAORTIZEladioVicente

Pancorbo (Burgos), 1886+ Villa-seca(Tarragona), 1936

ANTONIOGILMONFORTEAntonioGil

Mosquerulas (Tereul), 1903+ Mosquerulas(Tereul), 1936

XAVIERÁNGELOPRADASVIDALEliasPaulino

Culla (Alt Mestrat), 1896+ Villa-seca(Tarragona), 1936

PERESISTERNATORRENTElmoMiguel

Llagostera (Gronès), 1858+ Tarragona, 1936

FRANCESCTRULLÉNGILISBARTSHugoBernabé

Roquetes(Baix Ebre), 1895+ Tarragona, 1936

JOAQUIMPALLEROLAFEULeoncioJoaquìn

La Seu d’Urgell(Alt Urgell), 1892+Vinyols i els Arcs(Tarragona), 1936

F. XAVIERSALLASALTÓMarginPedro

Els Omells de Na Gaia(Urgell), 1918+ Juncosa(Garrigues), 1938

MODESTGODOBUSCATÓAnselmoFélix

La Selva de Mar(Alt Empordà), 1879+ Villa-seca(Tarragona), 1936

MODESTPAMPLONAFALGUERAAgapìtoModest

Berga (Berguedà), 1907+ Viia-seca(tarragone),

NICOLÁSRUEDABARRIOCANALDanielAntonino

Quintanavides(Burgos) 1894+ Villa-seca(Tarragona), 193

JOSEPCAMPRUBÍCORRUBÍJacintoJorge

Palmerola Les Lloses(Ripollès), 1888+ Villa-seca(Tarragona), 1936

JOSEPMARIATOLAGUERAOLIVAFaustoLuis

L’Escala (Empordà), 1904+ Tarragona, 1936

BERNABÉNÚÑEZALFONSOAlfeoBernabé

Santa Maria del Invierno(Burgos), 1902+ Tarragona 1936

ALEJANDROARRAYACABALLEROAlejandroAntonio

Monasterio de Rodilla(Burgos), 1908+ Tarragona 1936

LUCASMARTINFUENTEAnastasioLucas

Castroceniza(Burgos), 1908+ Tamarit(Tarragona), 193

ARSENIOMERINOMIGUELAugustoMaria

San Cebriàn de Muda(Palencia), 1894+ El Molnar(Tarragona), 1936

HERMÁNJOSÈFERNÁNDEZSÁENZClementeFaustino

Logroño (La Rioja), 1915+ Tamarit(Tarragona), 1936

ANDRÈSPRADASLAHOZAndrésSergio

La Hoz de la Vieja(Teruel), 1908+ Tortosa(Baix Ebre), 1936

PASCUALESQUINFERRERMarcianoPascual

La Hoz de la Vieja(Teruel), 1907+ Tortosa(Baix Ebre), 1936

SEBASTIÁNOBESOALARIOHonorioSebastiàn

Añoza (Leòn), 1910+ Tarragona, 1936

FRANCISCOVICENTEEDOFélixAdriano

Mosquerula(Teruel), 1903+ Mosquerula(Teruel), 1936

MARIANONAVARROBLASCO

Jenaro

Tortajada (Teruel), 1902+ Torredembarra(Tarragona), 1936

JULIANOANTONIOPÉREZRODRIGONicolàsAntonio

Retascòn(Zaragoza), 1914+ Tamarit(Tarragona), 1936

MAXIMIANOFIERROPÉREZAngeloAmado

Alfamén (Zaragoza), 1905+ Tortosa(Baix Ebre) 1936

MANUELMATEOCALVOClaudioJosé

Aliaga (Teruel), 1902+ Tortosa(Baix Ebre), 1936

JOANCLIMENTVEABALAGUERClementeAdolfo

La Jana(Baix Maestrat), 1898+ Sant Mateu del Maestrat(Baix Maestrat), 1936

PIORUIZDE LATORREBuenaventuraPio

Fresno de Rodilla(Burgos), 1909+ Tortosa(Baix Ebre), 1936

JOSEPBOSCHDEMONTMITJAVILAGilbertode Jesùs

Cassà de la Selva(Gironés), 1880+Torredembarra(Tarragona), 1936

ALBERTLINARESDE LAPINTAAlbertoJoaquìn

Xest(Foia de Bunyol), 1913+ Castillonrai(Huesca), 1937

ILDEFONSALBERTOFLOSLuisAlberto

Benicarlò(Baix Maestrat), 1880+ Benicarlò(Baix Maestrat), 1936

PATRICIGELLIDALLORACHRafaelJosé

Benicarlò(Baix Maestrat), 1871+ Benicarlò(Baix Maestrat), 1936

PEDROJOSÉCANOCEBRIÁAristidesMarcos

Villalba de lo Morales(Teruel), 1906+ Benicarlò(Baix Maestrat), 1936

JOANBAPTISTAURGELLCOMABenitoJuan

Vilalba dels Arcs(Terra Alta), 1906+ Vilalba dels Arcs(Terra Alta), 1906

FERMÍGELLIDACORNELLESAlejandroJuan

Benicarlò(Baix Maestrat), 1889+ Vinaròs(Baix Maestrat), 1936

GABRIELALBIOLPLOUJustinoGabriel

Peniscola(Baix Maestrat), 1910+ Peniscola(Baix Maestrat), 1936

MIGUELALBERTOFLOS

Exùperio

Benicarlò(Baix Maestrat), 1881+ Benicarlò(Baix Maestrat), 1936

JAUMEJARDÍVERNETFulbertoJaime

Vandellòs(Baix Camp), 1901+ Tivisse(Ribera d’Ebre), 1936

JOANFONTTAULATArnoldoCirilo

Viladamat(Alt Empordà), 1890+ Lleida (Segrià), 1937

MARTIRI DELLA CAUSA DI TARRAGONA