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Corteccia cerebrale e aree corticaliEmisferi destro e sinistro

Mancinismo

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Corteccia cerebrale e aree corticali

Il cervello umano, come quello dei vertebrati,è costituito da 2 parti: il telencefalo che èla porzione dell'encefalo che presenta maggiore estensione nell'uomo, ed il diencefalo.Fa parte del telencefalo la corteccia cerebrale che svolge funzioni importanti come la memoria,la concentrazione, il pensiero, il linguaggio e la coscienza. la corteccia si suddivide in due emisferi, destro e sinistro, ognuno dei quali è suddivisibile quattro lobi: frontale,parietale, temporale e occipitale. Secondo la funzione, la corteccia cerebrale si divide in sensitiva, motrice e associativa. La corteccia sensitiva riceve le vie nervose che conducono stimoli provenienti da tutto il corpo. Dalle aree motrici partono impulsi motori attraverso la via piramidale (in genere i centri corticali di un emisfero sono in relazione con le regioni del corpo del lato opposto). Le aree associative servono a integrare le diverse sensazioni, alla loro memorizzazione e alla costituzionedel complesso processo della coscienza, comprendente l'ideazione, la volontà, la consapevolezza e la capacità di giudizio. Pur funzionando come un organo unitario, il cervello presenta regioni in cui sono localizzate alcune funzioni: per es., l'area preposta alla sensibilità visiva, localizzata nel lobo occipitale; l'area per la sensibilità acustica, situata nei lobi temporali. Centri corticali specializzati,particolarmente sviluppati nell'uomo, sono quelli del linguaggio, la cui lesione causa vari disturbi di emissione e comprensione del linguaggio scritto o parlato (afasia).

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Sulla superficie della corteccia telencefalica è possibile individuare 52 aree con diverse caratteristiche citoarchitettoniche(cioè la composizione cellulare di una struttura corporea) e funzionali. L'area somestesica primaria (in verde), che riceve impulsi della sensibilità somatica generale di tutto il corpo, è localizzata nella circonvoluzione postcentrale e precisamente nelle aree 3, 1 e 2 del lobo

parietale. In queste aree è possibile riscontrare una rappresentazione somatotopica di tutte le diverse parti del corpo umano, che prende il nome di homunculus sensitivo: è questa una vera e propria mappa dei territori corticali che vengono eccitati dagli stimoli provenienti da una data zona cutanea (si definisce homunculus perché alcune aree corticali per la ricezione da parte di labbra, orecchie, ecc, sono molto più grandi rispetto a ricettori per dorso, gambe ecc, quindi osservando i recettori si ha una rappresentazione del corpo umano grottesca e sproporzionata). L'area motrice (o motoria) primaria (in rosso), localizzata sulla circonvoluzione precentrale del lobo frontale, è costituita dall'area 4. A questo territorio corticale è assegnata la funzione di generare gli impulsi motori per tutti i muscoli corporei: pertanto, in esso è presente un homunculus motorio analogo a quello sensitivo, anche se con qualche minima differenza. Nell'homunculus motorio, infatti, occupano una grande estensione i territori dedicati all'innervazione dei muscoli mimici del volto e dei muscoli della mano, mentre il torso è minimamente rappresentato.

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L'area visiva primaria (in blu) occupa la posizione dell'area 17, sul lobo occipitale, e rappresenta l'area corticale alla quale giungono le afferenze provenienti dalla retina. L'area acustica (o uditiva) primaria (in viola) è posta sulla faccia laterale del lobo temporale e corrisponde all'area 41. Ad essa giungono la maggior parte delle afferenze della via acustica centrale. L'area gustativa (in giallo), identificata nell'area 43 del lobo dell'insula, è considerata uno dei centri a cui afferiscono gli stimoli della sensibilità gustativa. Essa peraltro non è il centro principale, poiché è stato dimostrato come la maggior parte degli stimoli di natura gustativa giungano all'area somestesica primaria. L'area primaria del linguaggio o area di Broca (in arancio) è un'estensione dell'aria motrice primaria che si occupa esclusivamente dell'innervazione dei muscoli della fonazione. È stata identificata nelle aree 44 e 45 del lobo frontale.

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Emisfero destro e sinistro

Il Cervello e' suddiviso in due principali sezioni Destra e Sinistra , che nell'evoluzione si sono particolarmente differenziate modificando le infrastrutture neuronali degli Emisferi Cerebrali Superiori.Tale suddivisione del cervello in due sezioni rispecchia il fatto che anche il nostro corpo ha un articolazione binaria: abbiamo infatti due occhi, due orecchie, due buchi del naso, una lingua che differenzia il dolce dal salato ... due mani due gambe e cosi via dicendo.Ciò suggerisce che le funzionalità del cervello, come espressione di una attività pensante, sia anch'essa duplice, e ciò vuol dire che possiamo significare ciò che osserviamo mediante due modalità alternative e complementari: l'una logico-razionale (cioè sequenziale, analitica, deduttiva) ed l'altra intuitiva-olistica (cioè sintetica, globalizzante, induttiva) le quali corrispondono fondamentalmente alle procedure funzionalmente differenziatedelle attività dei due emisferi cerebrali. Dagli studi di RMF (Risonanza Magnetica Funzionale) si interpreta la differente funzionalità dei due emisferi cerebrali come duplice capacità di mettere in correlazione la Memoria a Lungo Termine (MLT) con i processi di Memorizzazione a Breve Termine (MBL) da cui consegue la maggiore o minore capacita e rapidità di azione/reazione del pensiero.

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Emisfero sinistro: modalità logico formali per semplificare la complessità dell'informazione

La funzionalità logico-razionale dell' Emisfero Sinistro si sviluppa attivando la capacità associativa della Area di Wernike che tende a facilitare un integrazione con la MLT.E' l'area del cervello cruciale per la comprensione del linguaggio. I soggetti che hanno danni neurofisiologici in quell'area non comprendono il significato delle parole e non riescono ad esprimersi. L'operazione logico-significativa si basa sostanzialmente sulla combinazione di quattro operatori logico-formali che corrispondononel linguaggio parlato a: < SI, NO, E, O > che servono per analizzare e combinare in termini di unità più semplici la dinamica complessa del flusso della informazione. Il SI fa procedere il flusso del pensiero e la E permette di connettere una sezione o immagine acquisita con una successiva, mentre il NO interrompe il flusso del pensiero e lo devia verso un'alternativa selezionata da O. Questa Modalità del Pensiero Logico attribuibile alla predominanza delle attività dell'Emisfero Sinistro del Cervello, indirizza l'attenzione ed il confronto attuabile in termini di riconoscimento e di identità, con la passata esperienza acquisita della MLT (memoria a lungo termine). Il pensiero logico, mediante i suoi operatori analitici, ha la capacità di scoprire il miglior modo di combinare sezioni del flusso di informazione separandolo, selezionandolo e combinandone le sezioni prescelte ed infine generandone una estensione capace di determinare un pronostico sul da farsi;

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; in questo modo diviene possibile risolvere i problemi complessi mediante una elaborazione significativa del flusso di informazione (PROBLEM - SOLVING). Certamente tale metodologia contiene il rischio di consolidare le proprie modalità di pensiero attivando sistematicamente le aree cerebrali che permettono di combinare nel miglior modo il risultato di una riflessione logica, ma di fatto ciò non permette al cervello nella sua interezza funzionale di riorganizzare intuitivamente l'informazione complessiva mediante percorsi paralleli più propri delle modalità di pensiero dell'Emisfero Destro.

Emisfero Destro e Pensiero Laterale per modificare gli schemi logico-interpretativi

In questo emisfero ha luogo la modalità di pensiero corrispondente nel linguaggio parlato al SE. Il SE corrisponde ad un atteggiamento di Dubbio tendente a favorire l'intuito ed anche la fantasia, cioè le attività cerebrali che indubbiamente divengono necessarie proprio per la valutazione complessiva di schemi logici applicati troppo rigidamente, i quali tendono ad impedire la capacità di delineare nuove significazioni sulla base di rinnovate aspettative, non facilmente prevedibili mediante la ripetitiva applicazione delle sequenze combinatorie degli operatori logico formali. L'utilizzazione del SE permette di renderci coscienti dei limiti del pensiero logico-formale e quindi facilita la capacità di sviluppare le attività parallele del PENSIERO LATERALE al fine di EVITARE gli errori ancor prima che accadano o comunque pensare ad una loro risoluzione prima di essere in quella situazione.

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Il medico psicologo, Edward De Bono identifica quattro fattori importanti che suggeriscono un atteggiamento volto a utilizzare in modo sinergico e complementare il pensiero laterale: 1) al fine di riconoscere e modificare i criteri e le idee dominanti2) le quali polarizzano la percezione di un problema,3) ed impediscono di cercare modalità differenti di guardare le cose 4) e quindi di flessibilizzare il controllo rigido del pensiero logico-lineare per incoraggiare lo sviluppo della creatività.La creatività é pertanto a portata di mano di ciascuno di noi, infatti l'essere creativi non dipende esclusivamente dalla genetica, proprio perché i geni non sono capaci di gestire i cambiamenti fisici e mentali che si manifestano nell'arco di una vita.La creatività è quindi il modo di saper utilizzare la plasticità del cervello per rispondere alla complessità degli eventi, mettendo in funzione le molteplici ed articolate funzioni intellettive di cui ciascuno di noi é geneticamente dotato. Come un blocco di marmo prende la forma pensata dalla creatività dello scultore, così il cervello di ciascuno di noi può essere potenziato da noi stessi, migliorando coscientemente le funzioni intellettive, ed acquisendo in tal modo un benessere derivante dalla fiducia nelle proprie naturali capacità creative. Ricordiamo che divenire creativi non significa solo inventare qualcosa di nuovo o essere originali per forza, ma essenzialmente significa invece trovare soddisfazione nell'utilizzare al meglio entrambe le potenzialità di sviluppo del proprio cervello.

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Mancinismo

Il nostro cervello come descritto prima è diviso in due emisferi ognuno dei quali gestisce e ragiona in due maniere molto diverse: nel caso dei mancini l’emisfero predominante è l’emisfero destro, anche se potrebbe sembrare strano basti pensare che ogni emisfero controlla la parte opposta del copro quindi l’emisfero destro controlla la parte sinistra del corpo e viceversa.L’emisfero sinistro, ha capacità matematiche e logiche mentre l’emisfero destro,è specializzato nelle capacità artistiche e creative, è più rapido nei ragionamenti e nel coordinamento delle informazioni. Questo dipende dal fatto che nei mancini il corpo calloso del cervello da cui dipende lo scambio di informazioni tra i due emisferi, composto da 250 milioni di fibre nervose, è più sviluppato.Uno studio pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences sottolinea una maggiore insicurezza per i mancini. Secondo Lynn Wright, psicologa del comportamento presso la University of Abertay Dundee, Gran Bretagna, i sinistri hanno piu' paura di commettere errori e sono molto condizionati dalle critiche al loro operato, rispetto a chi e' destro. Tutto e' forse dovuto alla dominanza del loro emisfero destro dove risiede il controllo delle emozioni negative.

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I mancini sono più creativi, più intelligenti, 'speciali' forse anche perché fin da piccoli si trovano a fare i conti con un 'mondo per destri', i mancini hanno però un freno in più rispetto a chi è di mano destra: sono più inibiti, quando devono fare una cosa tendono ad essere incerti, vacillare, forse perché troppo severi con loro stessi, hanno paura di commettere errori e sono molto condizionati dalle critiche al loro operato. E' il ritratto che emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences, che sottolinea quindi un 'punto' a favore dei destrimani i quali, più impulsivi e meno 'complessati', si fanno di certo meno problemi e sono meno proni all'ansia. Mancina lei stessa e convinta di rispecchiare in pieno i risultati del suo lavoro, l'autrice dello studio è Lynn Wright, una psicologa del comportamento presso la University of Abertay Dundee, in Gran Bretagna. I mancini da sempre suscitano la curiosità degli scienziati, non fosse altro perché rispetto ai destrimani sono 'animali rari' e quindi interessanti da studiare. Il mancinismo deriva dalla dominanza dell'emisfero destro ed è proprio in questa metà del cervello che sembra risieda il controllo delle emozioni negative.