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Comune di Marrubiu COMUNE DI MARRUBIU D.U.P. 2017.2019 NOTA DI AGGIORNAMENTO Documento di Programmazione SEMPLIFICATO 2017 – 2019 Principio contabile applicato alla programmazione Allegato 4/1 al D. Lgs. 118/2011 Comune di Marrubiu Prov. Oristano

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Comune di Marrubiu

COMUNE DI MARRUBIU

D.U.P. 2017.2019

NOTA DI AGGIORNAMENTO

Documento di Programmazione

SEMPLIFICATO

2017 – 2019 Principio contabile applicato alla programmazione Allegato 4/1 al D. Lgs. 118/2011 Comune di Marrubiu

Prov. Oristano

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Documento unico di programmazione 2017 – 2019 1

PR PREMESSA

Il principio contabile applicato allegato n.4/1 al D. Lgs. 118/2011, concernente la programmazione di bilancio, disciplina il processo di programmazione dell’azione amministrativa degli enti locali. La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni Ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. I documenti nei quali si formalizza il processo di programmazione devono essere predisposti in modo tale da consentire ai portatori di interesse di: a) conoscere, relativamente a missioni e programmi di bilancio, i risultati che l’ente si propone di conseguire, b) valutare il grado di effettivo conseguimento dei risultati al momento della rendicontazione. L’attendibilità, la congruità e la coerenza, interna ed esterna, dei documenti di programmazione è prova dell’affidabilità e credibilità dell’ente. Nel rispetto del principio di comprensibilità, i documenti della programmazione esplicitano con chiarezza il collegamento tra: • il quadro complessivo dei contenuti della programmazione; • i portatori di interesse di riferimento; • le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili; • le correlate responsabilità di indirizzo, gestione e controllo. I contenuti della programmazione devono essere declinati in coerenza con: 1. il programma di governo, che definisce le finalità e gli obiettivi di gestione perseguiti dall’ente anche attraverso il sistema di enti strumentali e società controllate e partecipate (il cd gruppo amministrazioni pubblica); 2. gli indirizzi di finanza pubblica definiti in ambito comunitario e nazionale. Le finalità e gli obiettivi di gestione devono essere misurabili e monitorabili in modo da potere verificare il loro grado di raggiungimento e gli eventuali scostamenti fra risultati attesi ed effettivi. I risultati riferiti alle finalità sono rilevabili nel medio periodo e sono espressi in termini di impatto atteso sui bisogni esterni quale effetto dell’attuazione di politiche, programmi ed eventuali progetti. I risultati riferiti agli obiettivi di gestione, nei quali si declinano le politiche, i programmi e gli eventuali progetti dell’ente, sono rilevabili nel breve termine e possono essere espressi in termini di:

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Documento unico di programmazione 2017 – 2019 2

a) efficacia, intesa quale grado di conseguimento degli obiettivi di gestione. Per gli enti locali i risultati in termini di efficacia possono essere letti secondo profili di qualità, di equità dei servizi e di soddisfazione dell’utenza; b) efficienza, intesa quale rapporto tra risorse utilizzate e quantità di servizi prodotti o attività svolta.

A decorrere dal 2016 gli enti territoriali, i loro organismi strumentali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria approvano il bilancio di previsione almeno triennale, secondo lo schema di cui all’allegato n. 9 al D.Lgs. n. 118/2011.

Per l’elaborazione del bilancio di previsione 2017-2019 occorre fare riferimento alla Legge 243/2012 come integrata e modificata della Legge 164/2016 e in particolare agli articoli 9 e 10.

Ai fini della verifica della previsione con gli obiettivi di finanza pubblica richiesti dall’art. 9 della citata legge 243/2012, la legge di bilancio 2017 prevede che a decorrere dal 2017, gli enti debbano conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali.

Le entrate finali sono quelle iscrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5, le spese finali sono quelle iscrivibili ai titoli 1,2 e 3 dello schema di bilancio.

Per gli anni 2017-2019 nelle entrate e spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, al netto della quota rinveniente dall’indebitamento. Non rileva la quota di fondo pluriennale vincolato di entrata che finanzia gli impegni cancellati definitivamente dopo l’approvazione del rendiconto dell’anno precedente.

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Documento unico di programmazione 2017 – 2019 3

Il Documento unico di programmazione degli enti locali (DUP)

Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Per gli enti con popolazione fino a 5000 abitanti è consentita l’elaborazione di un DUP semplificato, il quale individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, tenendo conto della situazione socio economica del proprio territorio, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Il nuovo sistema dei documenti di bilancio si compone come segue: - Il Documento unico di programmazione (DUP) - lo schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 al D. Lgs. n.118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo. - la nota integrativa al bilancio finanziario di previsione. La normativa vigente prevede inoltre che, entro il 31 luglio di ciascun anno, la Giunta presenti al Consiglio il Documento Unico di Programmazione (DUP) in relazione al triennio successivo: il presente DUP si riferisce al triennio considerato nel bilancio di previsione finanziario 2017-2019. Mentre lo schema di bilancio finanziario deve essere approvato dalla Giunta e sottoposto all’attenzione del Consiglio nel corso della cosiddetta “sessione di bilancio“ entro il 15 novembre. In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP al fine di adeguarne i contenuti ad eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi potrebbero essersi verificati.

VALENZA E CONTENUTI DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

Il DUP rappresenta, quindi, lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e, nell’intenzione del legislatore, consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico ed unitario le discontinuità ambientali e organizzative. In quest’ottica esso costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Nelle previsioni normative il documento si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

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Documento unico di programmazione 2017 – 2019 4

La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea. In particolare, individua - in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica - le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali, nonché gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Il Comune di Marrubiu, in attuazione dell’art. 46 comma 3 del TUEL ha approvato, con deliberazione di C.C. n. 33 del 18/06/2016 il Programma di mandato per il periodo 2016 – 2021, dando così avvio al ciclo di gestione della Performance. Attraverso tale atto di Pianificazione, sono state definite le aree di intervento strategico che rappresentano le politiche essenziali da cui sono derivati i programmi, progetti e singoli interventi da realizzare nel corso del mandato. La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il suo contenuto, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.

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Documento unico di programmazione 2017 – 2019 5

LA SEZIONE STRATEGICA (SeS)

1. ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

1 ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si inserisce l’azione di governo della nostra amministrazione. Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione:

a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la legge di Stabilità sul comparto degli enti locali e quindi anche sul nostro ente; b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro ente;

c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario dell’ente, in cui si inserisce la nostra azione. Partendo da queste premesse, la seguente parte del documento espone le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che hanno un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato.

1.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE

La programmazione delle attività e degli investimenti di un ente locale non può essere attuata senza il necessario raccordo con il contesto socio-economico e con la programmazione di altri enti costituenti la Pubblica Amministrazione, nonché dell'UE. Primo fra tutti c'è lo Stato Italiano, ma non si può dimenticare il nuovo ruolo che regioni e province (seppur queste ultime oggetto di una profonda riorganizzazione) vengono a svolgere nel modello di "governance" affermatosi in questi ultimi anni e consolidatosi con l'approvazione della modifica del titolo V della Costituzione; così come è necessario ricordare anche il ruolo che l'UE, in particolare con riferimento al Two Pack (costituito da due regolamenti UE, il n. 472 ed il n. 473, in vigore dal 30 maggio 2013) volto a rafforzare il monitoraggio delle finanze pubbliche dei paesi dell'Area dell'Euro. In tale senso vanno lette le Raccomandazioni (Country Specific Recommendations - CSR) che il Consiglio UE, a chiusura del 1° Semestre Europeo 2014, ha rivolto all'Italia, sulla base delle valutazioni sulla situazione macroeconomica e di bilancio del Paese che hanno comportato l'adozione, già nel corso del 2014, di molteplici norme tra le quali si segnalano le seguenti di maggiore interesse per gli enti locali: Sostenibilità delle finanze pubbliche: riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi e rafforzamento dei vincoli per il conseguimento di risparmi di spesa della pubblica amministrazione, modifica al parametro di riferimento per il contenimento del turn over del personale, misure per favorire la mobilità tra amministrazioni, ulteriori limiti di spesa per incarichi di consulenza ed assimilati della PA, introduzione del limite massimo di

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autovetture, individuazione dei fabbisogni standard da utilizzare come criterio per la ripartizione del Fondo di Solidarietà comunale o del fondo perequativo, istituzione del Nuovo Sistema Nazionale degli Approvvigionamenti, misure di razionalizzazione delle società partecipate locali; Sistema fiscale: riordino della fiscalità locale, con l’introduzione dell’Imposta unica comunale IUC, costituita dall’IMU, dalla TASI e dalla TARI, incremento della collaborazione tra i Comuni e l’Agenzia delle Entrate, in tema di accertamento dei tributi statali; Efficienza della pubblica amministrazione: l’ampia riforma in materia di enti locali, che istituisce le Città metropolitane, ridefinisce il sistema delle Province e detta una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di Comuni, l’introduzione del Sistema di Interscambio delle fatture elettroniche, nuova disciplina in materia di mobilità del personale, l’introduzione di nuove misure in materia di anticorruzione, con l’istituzione dell’ANAC in sostituzione dell’AVCP. Fatte queste premesse, che contribuiscono a delineare il quadro inter-istituzionale in cui si inserisce l'attività di programmazione del nostro Ente, si ritiene opportuno fornire una breve informativa sui contenuti dei documenti di programmazione nazionale, tesa ad evidenziare, oltre ai numerosi elementi indispensabili per comprendere l'entità delle funzioni e dei trasferimenti assegnati al comparto degli enti locali, una serie di ulteriori indicatori utili ai fini del presente lavoro.

1.1.1 Le principali variabili macroeconomiche

Dall'analisi del Documento di Economia e Finanza 2015 varato lo scorso aprile, dei vari documenti di finanza pubblica e dei correlati provvedimenti legislativi, emerge uno scenario programmatico di ritorno alla crescita, dopo un prolungato periodo di recessione: per il 2015 si riscontra un incremento del PIL pari allo 0,7 per cento, che si porta all’1,4 e all’1,5 per cento nel 2016 e 2017, rispettivamente. Rispetto al dato tendenziale, la crescita risulta lievemente più elevata, in particolare negli ultimi anni dell’orizzonte previsivo, per effetto della politica di bilancio orientata alla crescita unitamente all’attuazione delle riforme in atto. Vengono altresì confermati gli obiettivi di indebitamento netto indicati lo scorso autunno per il triennio 2015-2017 (rispettivamente pari a 2,6, 1,8 e 0,8 per cento del PIL); nelle previsioni, il rapporto tra debito e PIL cresce nel 2015 (da 132,1 a 132,5 per cento) per poi scendere significativamente nel biennio successivo (a 130,9 e 127,4), consentendo così di rispettare la regola del debito prevista dalla normativa europea e nazionale. Dall’analisi dei dati di finanza pubblica emerge, infine, un altro elemento cruciale: nel 2015 si è finalmente interrotta la caduta degli investimenti pubblici e nei prossimi anni si prevede un graduale incremento della spesa in conto capitale. PIL Italia Nella Nota di Aggiornamento del DEF 2014 si prospettava, per il 2015, un tasso di crescita positivo del PIL pari allo 0,6 per cento. I segnali di ripresa congiunturale sono rassicuranti, inducendo un maggiore ottimismo. Per il primo trimestre dell’anno è attesa una prima variazione positiva del prodotto interno lordo, successivamente si prospetta una decisa accelerazione della ripresa. Per quanto il mutato quadro internazionale giustificherebbe un intervento più sostanziale, in via prudenziale è stato rivisto il tasso di crescita del 2015 di un solo decimo verso l’alto, portando il valore previsto a 0,7. Il più rapido miglioramento del

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ciclo economico nel corso dell’anno avrà riflessi positivi soprattutto sulla variazione del prodotto interno lordo del 2016; per tale anno la previsione di crescita si porta all’1,3 per cento (rispetto all’1 per cento previsto in ottobre); nel 2017 la previsione si attesta all’1,2.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

PIL Italia -0,4 +0,7 +1,3 +1,2 +1,1 +1,1

Quanto alla dinamica dei prezzi, si ritiene che le recenti misure messe in campo dalla Banca Centrale Europea siano in grado di conseguire un graduale riavvicinamento dell’inflazione dell’Area dell’Euro verso l’obiettivo statutario. Pertanto, anche in Italia si prospetta una ripresa del tasso d’inflazione, sostenuta - nello scenario tendenziale - dall’aumento delle imposte indirette. Quadro complessivo ed obiettivi di politica economica Le numerose iniziative di rinnovamento messe in campo negli ultimi anni nel nostro paese permettono, in base ai criteri europei, l’uso della flessibilità per le riforme strutturali nel 2016, consentendo un percorso di aggiustamento di bilancio più graduale. Le importanti riforme strutturali, annunciate e in parte già avviate, contribuiranno a migliorare il prodotto potenziale dell’economia italiana e comporteranno nel medio periodo un miglioramento strutturale del saldo di bilancio e della sua sostenibilità nel tempo. Di conseguenza il Governo, pur potendo raggiungere il pareggio di bilancio in termini strutturali (MTO) già nel 2016, ha ritenuto opportuno confermare l’obiettivo del Draft Budgetary Plan (DBP) conseguendo l’MTO nel 2017.

Flessibilità nel raggiungimento del pareggio di bila ncio (MTO)

Con riferimento alla cosiddetta “Clausola delle Riforme” la Commissione - con la Comunicazione “Making the best use of the flexibility within the existing rules of the Stability and Growth Pact” del 13 gennaio 2015 - ha ribadito che gli Stati membri che attuano riforme strutturali con un impatto positivo sulla sostenibilità del debito nel medio-lungo periodo possono deviare temporaneamente dall'Obiettivo di Medio Periodo (MTO) o dal suo percorso di avvicinamento. Le condizioni di eleggibilità per l’applicazione di tale clausola riguardano tre diversi aspetti; le riforme devono: (i) essere rilevanti, (ii) essere approvate o in fase avanzate di attuazione (iii) migliorare significativamente nel lungo periodo i saldi di finanza pubblica. Se sono soddisfatti i criteri di cui sopra, una deviazione temporanea dall'MTO o dal suo percorso di avvicinamento può essere concessa fino ad un massimo di 0,5 per cento del PIL nell'anno successivo a quello di pubblicazione del Programma di Stabilità. Questa deviazione deve tuttavia essere riassorbita entro l’orizzonte temporale del Programma. Alla luce di tali disposizioni, il Governo Italiano ha inteso avvalersi per il 2016 della flessibilità concessa nel caso di implementazione di significative riforme strutturali ai sensi dell’art.3 comma 4 della L.243/2012 e dell’articolo 5 comma 5 Regolamento Europeo 1466/97, richiedendo una deviazione dal percorso di convergenza verso l’Obiettivo di Medio Periodo pari a 0,4 per cento del PIL. Il rientro all’obiettivo di Medio Periodo di saldo strutturale in pareggio, annunciato all’interno del Draft Budget Plan presentato in ottobre, non risulta quindi modificato.

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Quadro programmatico 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Indebitamento netto -3,0 -2,6 -1,8 -0,8 0,0 +0,4 Saldo primario +1,6 +1,6 +2,4 +3,2 +3,8 +4,0 Interessi +4,7 +4,2 +4,2 +4,0 +3,8 +3,7 Debito pubblico 132,1 132,5 130,9 127,4 123,4 120,0

In base all’andamento programmatico, l’avanzo primario in termini nominali aumenterà progressivamente, fino a raggiungere il 4,0 per cento nel 2019, mentre il rapporto debito/PIL inizierà a ridursi a partire dal 2016, assicurando nel 2018 il pieno rispetto della regola del debito posta dal Patto di Stabilità e Crescita.

La regola del debito

La regola del debito, introdotta nell’ordinamento europeo dal Six Pack e recepita a livello nazionale con la legge di attuazione del principio dell’equilibrio di bilancio in Costituzione (L. n. 243/2012), è entrata completamente a regime per l’Italia nel 2015, cioè al termine di un periodo triennale di transizione avviato con l’uscita dalla procedura per disavanzi eccessivi del 2012. La regola prevede che, per assicurare la riduzione ad un ritmo adeguato del rapporto debito/PIL verso la soglia del 60%, almeno uno dei seguenti criteri venga rispettato: - la parte di debito in eccesso rispetto al valore di riferimento del 60% del PIL deve essere ridotta in media del 5% nel corso dei tre anni antecedenti quello in corso (criterio di tipo backward-looking); - l’eccesso di debito rispetto al primo benchmark sia attribuibile al ciclo economico. (utilizzando un indicatore che esprime il rapporto debito/PIL che si sarebbe ottenuto se nei precedenti tre anni il numeratore venisse corretto per l’impatto del ciclo economico e il PIL nominale al denominatore fosse cresciuto allo stesso ritmo del prodotto potenziale); - la correzione intervenga nei due anni successivi a quello di riferimento (criterio di tipo forward-looking).

1.1.2 L'evoluzione normativa

Gli aspetti e le problematiche approfondite nei paragrafi precedenti non costituiscono gli unici vincoli nella determinazione dell'attività di programmazione dell'ente. Contestualmente a questi, devono essere prese in considerazione anche quelle disposizioni che influenzeranno la gestione contabile e, con essa, l’intero processo di programmazione del nostro ente. In particolare, alcune di esse, quali quelle relative al rispetto del Patto di stabilità e quelle derivanti dalla legge di stabilità per l’anno 2015, verranno affrontate nei paragrafi che seguono. • Effetti sull’indebitamento degli enti locali

La recente Legge di Stabilità ha previsto sul versante delle entrate numerose ed importanti novità che hanno interessato gli enti locali, una tra tutte la scissione dei pagamenti IVA (c.d. split payment), che dispone il versamento dell’IVA sugli acquisti effettuati dalle Amministrazioni pubbliche direttamente all’Erario, in forza del quale è previsto un aumento

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di gettito per circa 5 miliardi negli anni 2015-2019. Sul versante del contenimento delle spese, a carico degli Enti locali la Legge ha previsto una correzione netta complessiva di circa 14 miliardi nel periodo 2015-2019. Tale correzione è ottenuta attraverso: la riduzione del Fondo di solidarietà comunale per 6 miliardi (1,2 miliardi per ciascuno degli anni 2015-2019); la riduzione della spesa corrente delle province e delle città metropolitane per 12 miliardi (1miliardo per il 2015, 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi per ciascuno degli anni 2017-2019); la rilevanza, per il periodo 2015-2018, ai fini del conseguimento dell’obiettivo del saldo di competenza mista del Patto di Stabilità Interno, degli stanziamenti di competenza del Fondo crediti di dubbia esigibilità degli Enti locali per circa 7,5 miliardi (stimato in circa 1,9 miliardi per ciascuno degli anni 2015-2018), compensati dall’allentamento dei vincoli del Patto per 11,6 miliardi (2,9 miliardi per ciascuno degli anni 2015-2018). A tali misure si aggiunge la proroga al 2018 del concorso alla riduzione della spesa pubblica previsto dal Decreto Legge n. 66 del 2014, con conseguente ulteriore effetto di contenimento che per gli Enti locali è di circa 1,1 miliardi.

Effetti della legge di stabilità 2015

2015

2016

2017

2018

2019 sull’ind ebit amento d egli Enti Lo cali

Maggiori entrate: Split payment generalizzato 988 988 988 988 988

Minori spese Contenimento della spesa pubblica - riduzione fondo di solidarietà comunale

1.200

1.200

1.200

1.200 1.200

Fondo per i crediti di dubbia esigibilità - Comuni 1.750 1.750 1.750 1.750 1.750 Fondo per i crediti di dubbia esigibilità - Province 139 139 139 139 139 Proroga al 2018 degli effetti del D.L. 66/2014- Comuni e Province 0 0 0 1.149 1.149 Maggiori spese Riduzione degli obiettivi del Patto di stabilità interno - Comuni 2.650 2.650 2.650 2.650 2.650 Riduzione degli obiettivi del Patto di stabilità interno - Province 239 239 239 239 239

(*) Valori in milioni di euro

Misure in materia di esenzione IMU

Il Decreto Legge n. 4 del 2015, convertito dalla L. n. 34/2015, dispone, con effetti nulli sull’indebitamento netto, le seguenti misure in tema di esenzione dell’imposta municipale unica (IMU): - Esenzione dall’imposta, a decorrere dal 2015, per i terreni agricoli nonché quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati dall’Istat come totalmente montani. Per gli stessi terreni ubicati nei comuni classificati come parzialmente montani, l’esenzione è riconosciuta solo se gli stessi sono posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli IAP. Complessivamente la misura determina minori entrate per 0,5 miliardi negli anni 2015-2019. - Esenzione dall’imposta per terreni ubicati nei comuni delle isole minori (6 milioni negli anni 2015-2019) e per i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile non ricadenti in zone montane (20 milioni negli anni 2015-2019). - Detrazione di 200 euro dall’IMU per i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli IAP ubicati in comuni che in precedenza erano esenti dalla previgente ICI (78 milioni nel periodo 2015-2019).

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- Per il solo anno 2015, rimborsi per un importo complessivo di circa 0,1 miliardi, corrisposti ai comuni a titolo di compensazione delle differenze di gettito dell’IMU dovute alla modifica, intervenuta a fine anno 2014, dei criteri e delle fattispecie di esenzione dei terreni da tale imposta. La revisione della spesa

Sempre la Legge di Stabilità 2015 ha previsto riduzioni di spesa connesse al contenimento di spese di funzionamento e gestione, manutenzione e acquisto di beni e servizi della Pubblica Amministrazione, il cui contributo netto a carico degli Enti locali è quantificato in 2,2 miliardi per il 2015, 3,2 miliardi per il 2016 e 4,2 miliardi per ciascuno degli anni 2017-2019. La revisione della spesa incide anche tramite un rafforzamento di regole che pongono corretti incentivi, come nel caso dell’istituzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, che favorisce percorsi volti al taglio delle spese piuttosto che all’aumento delle entrate. Sul fronte del pubblico impiego, sono stati al contempo favoriti i processi di mobilità del personale, garantite più ampie facoltà nelle assunzioni, soprattutto per gli Enti locali, e rivisto l’istituto giuridico del trattenimento in servizio, al fine di assicurare il ricambio generazionale necessario a garantire innovazione nelle competenze e nei processi. Gli indirizzi generali individuati dal documento unico di programmazione semplificato riguardano principalmente: 1.l’organizzazione e la modalità di gestione dei servizi pubblici ai cittadini, tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard e del ruolo degli eventuali organismi, enti strumentali e società controllate e partecipate. 2. l’individuazione delle risorse, degli impieghi e la verifica della sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica, anche in termini di equilibri finanziari del bilancio e della gestione.

Devono essere oggetto di specifico approfondimento almeno i seguenti aspetti, relativamente ai quali saranno definiti appositi indirizzi generali con riferimento al periodo di mandato:

a. gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento;

b. i programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi;

c. i tributi e le tariffe dei servizi pubblici; d. la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali

anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio; e. l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi

ricompresi nelle varie missioni; f. la gestione del patrimonio; g. il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale; h. l’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel

periodo di mandato; i. gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in

termini di cassa.

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3. Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa. 4. Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità interno e con i vincoli di finanza pubblica.

Ogni anno sono verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione con

particolare riferimento al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra esplicitati. A seguito della verifica è possibile operare motivatamente un aggiornamento degli indirizzi generali approvati.

In considerazione degli indirizzi generali di programmazione al termine del mandato,

l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione dell’ente e di bilancio durante il mandato.

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1.2 Chi Siamo: La storia di Marrubiu

La storia di Marrubiu è imprescindibilmente legata a una delle più importanti ricchezze del suo territorio, l' ossidiana del Monte Arci. Questa roccia vulcanica, di cui si possono osservare tuttora alcuni importanti affioramenti, venne sfruttata sin dal Neolitico per la fabbricazione di armi e strumenti e commerciata dai preistorici sardi in buona parte del bacino del Mediterraneo. Della preistoria del territorio si conservano le tracce in alcuni importanti giacimenti di ossidiana di cui è stato accertato lo sfruttamento sin dall'antichità, situati nelle località di Tzipaneas, Murus, Monte Sparau. Le successive tracce antropiche nel territorio di Marrubiu risalgono all'Età nuragica, che si dipana tra l' Età del bronzo e l' Età del ferro quando in tutto il territorio vengono costruiti nuraghi semplici e complessi, sia in montagna che in pianura. Alcune di queste costruzioni attualmente sono scarsamente visibili, come il nuraghe Su Nuraxi, presso l'attuale Camposanto, o il Nuraghe Ruinas, presso il confine comunale che divide Marrubiu daTerralba. Altre fonti incerte lasciano ipotizzare che un altro nuraghe fosse situato laddove oggi sorge la chiesa parrocchiale. In gran parte queste testimonianze sono scomparse a causa di lavori agricoli particolarmente invasivi oppure per il riutilizzo dei blocchi da costruzione come materiale edilizio anche in epoca moderna. Le prime testimonianze storiche documentabili risalgono all'età punica avanzata; intorno al paese si possono ancora osservare scarse testimonianze di alcune fattorie rurali sorte in età romana repubblicana per migliorare lo sfruttamento agricolo di queste fertili terre. Tra queste ricordiamo Ruinas, Fossaus, Acciou Piscus, Benazzedda, il nuraghe Spignau e Muru Is Bangius, dove pochi secoli dopo sorse il famoso Praetorium. In età romana imperiale, come nel resto del territorio provinciale sardo, si registra un fenomeno di inurbamento in villa: vengono abbandonate le piccole fattorie a favore di insediamenti più grandi, evidentemente più funzionali. L'insediamento più importante di questo periodo è certamente il Praetorium di Muru Is Bangius, abitato fino al basso impero, con testimonianze che raggiungono la piena età bizantina.

Le vicende storiche che portano alla nascita del moderno centro di Marrubiu si sviluppano a partire dall' XI secolo, con la nascita del villaggio di Zuradili nella diocesi di Tharros. Durante l'età giudicale si hanno poche testimonianze, in parte desumibili dalla toponomastica: si ricorda Su Moru 'e is Pisanus (il sentiero dei pisani), o Su Genovesu, che ci danno alcune informazioni sui frequentatori della zona. Ulteriore conferma delle attività commerciali probabilmente gestite o comunque intraprese dalle repubbliche marinare durante questa parte del Medioevo sono alcuni genovini in argento (coniati dalla zecca di Genova tra 1139 e 1339) rinvenute nella zona di Zuradili.

Ulteriori notizie si hanno a partire dal XVII secolo d.C. quando, evidentemente dopo un periodo di forte crisi, il villaggio di Zuradili venne ripopolato nel 1644. Questo tentativo fu vano dal momento che gli abitanti del borgo chiesero ben presto il trasferimento a valle, che si concretizzò nel 1659 con la nascita del moderno centro di Marrubiu. Alle pendici del vicino Monte Arci sorge la chiesetta campestre di Santa Maria Zuarbara o Zuradili. La piccola chiesa, costruita nel XVII secolo d.C. insieme al villaggio omonimo, è stata ricostruita nei primi decenni del secolo scorso e inaugurata nel 1938, quando ritornò ad essere la sede dei festeggiamenti della Madonna di Zuradili, molto sentita dagli abitanti del paese. A nord-est del paese, alle pendici del Monte Arci, vicino al confine col territorio comunale di Morgongiori, si trova il complesso nuragico di Sa Domu 'e S'Orku. Si tratta di un nuraghe complesso in gran parte interrato e circondato da un grande villaggio di capanne circolari, di cui si possono cogliere le tracce sul terreno.

Alle spalle di questo complesso, all'estremità del pianoro chiamato Pranu Pira, si trova il nuraghe Spignau risalente all'Età del Bronzo antico, con struttura a corridoio, tipica dei protonuraghi. In località Ceddus, immerse nei boschi, si possono ammirare le spoglie di un altro nuraghe complesso, anch'esso in gran parte interrato e circondato da un imponente antemurale in parte crollato.

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Il sito archeologico più importante, che rappresenta un unicum in Sardegna, è il Praetorium di Muru Is Bangius. Si tratta di una struttura residenziale sorta in età imperiale, nel II secolo d.C., come luogo di sosta per il governatore della provincia che necessitava di spostarsi dalla sua residenza ufficiale di Karalis verso le lontane colonie e municipia della Sardegna settentrionale. La struttura era dotata di un impianto termale fornito di bellissimi mosaici e rivestimenti marmorei, mentre la villa vera e propria era decorata con intonaci dipinti con motivi molto vari e colorati di grande suggestione. Nelle campagne intorno al paese si trovano i resti di alcuni insediamenti archeologici del periodo punico e romano, interpretabili come fattorie rurali.

EVENTI: A Marrubiu si svolge una delle più importanti manifestazioni carnevalesche della regione. Si chiama "Su Marrulleri" e ogni anno ospita numerosi carri allegorici e gruppi mascherati non solo del paese, ma provenienti anche da tanti altri centri dell'isola, che la prima domenica di Quaresima si radunano a Marrubiu per sfilare insieme creando un'atmosfera molto suggestiva. Lo spettacolo è costituito da coloratissime maschere a piedi, mentre i carri allegorici ripropongono tematiche di attualità, vivacizzate ed enfatizzate dalla grande sensibilità artistica dei loro autori. "Su Marrulleri" nasce nel 1979 come manifestazione locale a cui partecipa tutto il paese. L'organizzazione attuale prevede l'apertura della festa con la sfilata di cui sono protagonisti i bambini, seguita da altre due giornate dedicate alle sfilate dei gruppi e carri allegorici; dal 1995 la seconda giornata ospita il grande raduno interprovinciale. Il simbolo della festa, conteso tra i marrubiesi come premio per il miglior carro allestito, è una testa di legno scolpita da un artigiano locale, Franco Spiga, che rappresenta proprio "Su Marrulleri", che letteralmente significa il marrubiese contento e scherzoso.

STRADE: Rispetto alla conformazione del territorio e della viabilità locale il paese si trova in una collocazione molto favorevole, Marrubiu è infatti adiacente alla SS 131, ed inoltre vi ha termine il percorso della SS 126.

Marrubiu è servita dal 1872 dalla Stazione di Marrubiu-Terralba-Arborea: tale impianto, situato lungo la ferrovia Cagliari -Golfo Aranci, è gestito da RFI e servito dai treni di Trenitalia. Una seconda stazione nel territorio comunale è situata nella frazione di Sant'Anna, sebbene disabilitata al servizio viaggiatori dal 2008.

Il Comune, ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs. n. 267/2000, è l’ente locale che, godendo di autonomia statutaria, normativa, organizzativa, amministrativa, impositiva e finanziaria nell’ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.

Titolare di funzioni proprie e di quelle conferite con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà, esercita, ai sensi dell’art. 13 del citato decreto, tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precisamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.

Il Comune costituisce il fulcro della vita sociale, promuove la protezione materiale e morale degli interessi generali, ha la rappresentanza legale dell’insieme dei cittadini e la tutela dei loro diritti; provvede all’erogazione di quei servizi che altri Enti non potrebbero offrire in maniera adeguata.

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1.3 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO

Dopo aver brevemente analizzato le principali variabili macroeconomiche e le disposizioni normative di maggior impatto sulla gestione degli enti locali, in questo paragrafo intendiamo rivolgere la nostra attenzione sulle principali variabili socio economiche che riguardano il territorio amministrato. A tal fine verranno presentati: L’analisi del territorio e delle strutture; L’analisi demografica; L’analisi socio economica.

1.3.1 Analisi del territorio e delle strutture.

Marrubiu è un paese di 4882 abitanti (dati riferiti al 31 dicembre 2015), situato nella Sardegna centrale ricadente nella provincia di Oristano. Marrubiu fa parte dal 2002 dell’ Unione di Comuni del Terralbese, dove vengono gestiti i servizi di Polizia Municipale e servizio di raccolta nettezza urbana, inoltre è convenzionata per una quota del 50% per il servizio di segreteria con il Comune di Simaxis Marrubiu si trova in una delle zone più fertili della Sardegna in un'area temperata dalla vicinanza del mare. Centro agricolo della regione del Campidano di Oristano, il territorio comprende anche una parte del Monte Arci fino alle sue pendici meridionali. Prima della grande opera di bonifica che ha determinato la nascita di Arborea divideva col vicino comune di Terralba la più grande laguna della regione oristanese, il Sassu, oggi totalmente prosciugato. La conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la costruzione di qualsiasi strategia. A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio e le sue infrastrutture, presi a base della programmazione.

Territorio e Strutture

SUPERFICIE Kmq. 61,21

RISORSE IDRICHE

* Laghi n° 0 * Fiumi e Torrenti n° 0

STRADE

* Statali km. 4,00 * Provinciali km. 3,00 * Comunali km.2,00

* Vicinali km. 0,00 * Autostrade km. 0,00

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1.3.2 Analisi demografica

L’analisi demografica costituisce certamente uno degli approfondimenti di maggior interesse per un amministratore pubblico: non dobbiamo dimenticare, infatti, che tutta l’attività amministrativa posta in essere dall’ente è diretta a soddisfare le esigenze e gli interessi della propria popolazione da molti vista come “cliente/utente” del comune. La conoscenza pertanto dei principali indici costituisce motivo di interesse perché permette di orientare le nostre politiche pubbliche.

Analisi demografica Popolazione legale al censimento ( 2011 ) n° 4.921 Popolazione residente al 31 dicembre 2015

Totale Popolazione n° 4.882 di cui:

maschi n° 2.465 femmine n° 2.417 nuclei familiari n° 1.911 comunità/convivenze n° 0

Popolazione al 1.1.2015 Totale Popolazione n° 4.880

Nati nell'anno n° 34 Deceduti nell'anno n° 42

saldo naturale n° -8 Immigrati nell'anno n° 119 Emigrati nell'anno n°109

saldo migratorio n° 10 Popolazione al 31.12. 2015

Totale Popolazione n° 4.882 di cui:

In età prescolare (0/6 anni) n° 239 In età scuola obbligo (7/14 anni) n° 309 In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) n° 732 In età adulta (30/65 anni) n° 2597 In età senile (oltre 65 anni) n° 1005

Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2011 6,04% 2012 5,07% 2013 6,34% 2014 9,02% 2015 6,97%

Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2011 11,28% 2012 10,54% 2013 10,23% 2014 8,00% 2015 8,60%

Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente abitanti n° 0 entro il 31/12/2013 n° 0

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Infine, il dato tendenziale relativo alla composizione della popolazione residente è così riassumibile:

Trend storico popolazione 2011 2012 2013 2014 2015 In età prescolare (0/6 anni) 198 190 186 198 239 In età scuola obbligo (7/14 anni) 378 367 358 341 309 In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni)

867

840

792

764

732

In età adulta (30/65 anni) 2.588 2.585 2.573 2.599 2.597 In età senile (oltre 65 anni) 920 935 953 990 1.005

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1.3.3 Occupazione ed economia insediata

Ad integrazione dell’analisi demografica vuole essere presentata anche una brevissima analisi del contesto socio economico, riassumibile nei dati che seguono. Gli ultimi dati disponibili sono quelli del 2011. Da essi si evince che il reddito medio dei residenti del Comune di Marrubiu è pari ad € 6.523, più basso rispetto al dato regionale, più basso di quello provinciale. La condizione socio economica delle famiglie può quindi essere considerata di basso livello .

C O M U N E D I M A R R U B I U

Provincia di Oristano

Anno Dichiaranti Popolazione %

Popolazione

Importo Media/Dichiarazione Media/Popolazione

2005 1862 5018 37,1 26.451.932 14.206 5.271

2006 1989 5031 39,5 28.870.961 14.515 5.739

2007 1914 5049 37,9 32.717.274 17.094 6.480

2008 2000 4999 40,0 34.001.160 17.001 6.802

2009 2003 4973 40,3 34.486.302 17.217 6.935

2010 2018 4988 40,5 35.722.615 17.702 7.162

2011 1987 4909 40,5 35.684.447 17.959 7.269

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Economia insediata

Il territorio comunale è caratterizzato dalla prevalenza di aziende agricole specializzate nei seguenti settori: a) coltivazioni b) allevamenti

SEDI D'IMPRESA ATTIVE NEL COMUNE DI MARRUBIU PER SETTORE D'ATTIVITA' Situazione al 31/12/14 - Dati forniti dalla Camera di Commercio di Oristano.

Settori d'attività seconda la classificazione Istat ATECO 2007 n. imprese

A) Agricoltura, silvicoltura pesca 129

B) Estrazione di minerali da cave e miniere 1

C) Attività manifatturiere 27

D) Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 0

E) Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 1

F) Costruzioni 54

G) Comm. ingrosso e dettaglio; riparazione autoveicoli e motocicli 80

H) Trasporto e magazzinaggio 0

I) Attività dei servizi alloggio e ristorazione 21

J) Servizi di informazione e comunicazione 1

K) Attività finanziarie e assicurative 4

L) Attività immobiliari 0

M) Attività professionali, scientifiche e tecniche 5

N) Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 7

O) Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 3

P) Istruzione 1

Q) Sanità e assistenza sociale 2

R) Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 3

S) Altre attività di servizi 6

X) Imprese non classificate 0

TOTALE 344

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sdia1.3.4 Articolazione dell’Organo Politico

tSono organi di governo del Comune il Consiglio Comunale, la Giunta (organo esecutivo dell’attività programmata e di indirizzo dell’organo gestionale), ed il Sindaco (capo dell’Amministrazione e legale rappresentante dell’Ente). Il Consiglio ed il Sindaco vengono eletti direttamente dai cittadini ed i componenti della Giunta comunale sono nominati con incarico fiduciario dal Sindaco. Il Consiglio Comunale è un organo collegiale con funzioni di indirizzo e controllo politico e amministrativo. É composto dal Sindaco, che ne è anche il Presidente, e da 12 Consiglieri; nomina le Commissioni consiliari previste da leggi o regolamenti. Il Sindaco, eletto direttamente dai cittadini, nomina la Giunta e distribuisce le competenze agli Assessori e individua un vice-Sindaco, che a norma di legge è deputato a sostituire il Sindaco stesso in caso di assenza o impedimento. Può inoltre assegnare deleghe o incarichi. Egli è il soggetto responsabile dell’Amministrazione, è il legale rappresentate del Comune ed esercita le funzioni Ufficiale di Governo, secondo le leggi dello Stato. Assicura il coordinamento politico amministrativo, relativamente all’attività degli assessori; impartisce direttive al Segretario comunale e ai Responsabili di Settore in modo da assicurare che gli uffici e i servizi svolgano la loro attività secondo gli obiettivi indicati dal Consiglio comunale. La sede è nel Palazzo Municipale a Marrubiu in Piazza Roma n. 7.

Gruppo di Maggioranza NOME CARICA RICOPERTA

Andrea Santucciu Sindaco e Presidente

Luca Corrias Vicesindaco - Assessore

Fabrizio Pala Assessore

Antonio Urracci Assessore

Doriano Sollai Assessore

Gabriele Basciu Consigliere

Raffaele Zedda Consigliere

Alessandro Piccioni Consigliere

Fabio Dessì Consigliere

Gruppo di minoranza

Lorenzo Solinas Consigliere

Sergio Cau Consigliere

Andrea Murgia Consigliere

Andrea Gara Consigliere

ASSESSORATI GIUNTA (Del. C.C. n. 35 del 18/06/2016): Sindaco - Bilancio e Programmazione-Personale-Comunicazioni Istituzionali Luca Corrias - Cultura-Pubblica Istruz-Politiche giovanili e comunitarie - Sportello Europa – Servizio Civile Antonio Urracci - Agricoltura – sport - Fiere e Mercati Fabrizio Pala - Servizi sociali – Tributi - Spettacolo - Polizia Locale Doriano Sollai - Ambiente-Rapporti con frazioni- Arredo urbano- P.I.P. DELEGHE CONSIGLIERI COMUNALI : Gabriele Basciu - lavori pubblici e urbanistica Raffaele Zedda - Turismo-attività produttive-commercio-industria e artigianato Fabio Dessì - Viabilità – educazione alla legalità – trasparenza Alessandro Piccioni –Randagismo- rapporti associazioni -eventi-promozione attività Sportive e culturali- carnevale. Con Deliberazione di C.C. n. 1 del 19/1/17 si è proceduto alla surroga del Consigliere di minoranza, dimissionario, Sig. Andrea Gara , sostituito dalla Signora Valentina Curreli .

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sdia1.3.5 Programma di Mandato “Marrubiu Solidale”

OBIETTIVI STRATEGICI: (Delibera C.C. n. 36 del 18/06/2016)

Lavori pubblici: Tra i vari progetti c'è la ristrutturazione del mercato civico, rendere decoroso e moderno una struttura importante per il commercio locale, e l'abbellimento e l'arredo dell'annessa piazzetta, perché possa essere un luogo di ritrovo a misura di cittadino. Il completamento dell'asfaltatura delle strade urbane, di tutte quelle vie non coinvolte per questioni di tempo in questa prima fase di rifacimento del manto stradale, è certamente una priorità del programma, da calendarizzare già nel 2016. Migliorare la Zona PIP con una nuova illuminazione, la sistemazione di arredo urbano e la piantumazione di verde, sono necessari per un miglioramento dell'area di produzione artigianale marrubiese in modo da renderla migliore per chi attualmente ci lavora, e ancor più appetibile per attrarre nuovi investimenti esterni. Sistemazione della Polivalente di via Brescia, dotandola di un'illuminazione esterna ed eliminando le barriere architettoniche che ad oggi rendono la fruibilità della sala più difficoltosa. Reperimento di un mutuo per riscattare la Cantina Sociale. Negli scorsi cinque anni è stata realizzata una pista ciclabile perchè rendesse più sicuro il collegamento con Terralba. Per i prossimi cinque si intende portare avanti con un progetto che fonde lavori pubblici, ambiente e sociale, creare una pista ciclabile che colleghi Marrubiu a Zuradili attuabile con i fondi dell'Area Vasta, senza pesare economicamente sui marrubiesi. Un'opera pubblica che darebbe maggior sicurezza nel collegamento con Zuradili, avvicinerebbe ancor di più le nostre origini al paese, e renderebbe maggiormente fruibile per tutti, adulti e bambini, il verde, il monte e le bellezze naturalistiche del nostro territorio. PUC: Studio e redazione del piano urbanistico comunale in adeguamento al piano paesaggistico regionale da condividere in assemblee pubbliche con la popolazione, visto i numerosi cambi in seno alla giunta e al consiglio regionale che si sono susseguiti dal 2004 ad oggi. Attività produttive e Agricoltura: Dopo la creazione della Consulta delle attività produttive e del Centro commerciale naturale, organi che nonostante la crisi hanno iniziato a dare i primi frutti in termini di messa in rete delle aziende e sinergie commerciali, si proseguirà in questo quinquennio con il potenziamento del commercio locale, organizzando periodicamente assemblee tra amministrazione, Consulta, CCN e commercianti, creando l'Info Point Commercio, uno sportello situato in una zona strategica del paese preposto a supportare e incentivare il commercio, per dare alle attività produttive un servizio completo di tipo burocratico, informativo e promozionale. La volontà dell’amministrazione è quella di dare vita a politiche per lo sviluppo del commercio e del territorio. Portando avanti una politica serrata con gli organi regionali e non solo per l'acquisizione del patrimonio Laore e di altri enti collocati nel territorio di Marrubiu che devono essere messi a disposizione dei marrubiesi. A favore dell'agricoltura si darà il via al riordino fondiario dei terreni ad uso civico e alla loro classificazione , così come i corsi di formazione professionale che si intende realizzare utilizzando dei terreni ad uso civico per poter formare in maniera pratica i giovani di Marrubiu e dare loro, grazie anche a programmi economici europee, opportunità di lavoro e contemporaneamente occasione di crescita al nostro agro. Proseguire il lavoro per risolvere l'annosa situazione con il Consorzio di bonifica, e puntare alla creazione di un Consorzio per un marchio unico dei produttori di miele.

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Sportello Europa: Istituire un ufficio di progettazione europea che si occupi di presentare progetti al fine di beneficiare dei finanziamenti messi a disposizione dall’UE. Si tratta, in un periodo di crisi economica, di un’opportunità irrinunciabile per Marrubiu. Guardiamo ai fondi strutturali gestiti a livello regionale (FSER, FSE, PSR), nonché ai differenti programmi comunitari: ERASMUS, in ambito di formazione, mobilità, scambi internazionali, lingue, sport; EASI in materia di occupazione, lavoro, inclusione sociale; LIFE, relativamente all’ambiente, risorse, biodiversità; COSME, riguardo piccole medie imprese, finanziamenti, accesso ai mercati, agevolazioni; EUROPA CREATIVA sulla promozione e diffusione di arti e attività culturali.

Servizio Civile: Si tratta di un’opportunità formativa rivolta ai giovani tra i 18 e i 29 anni, in uno dei seguenti settori: assistenza alle persone, protezione civile, ambiente, beni culturali, servizio civile europeo. Un momento di formazione, retribuito della durata di un anno.

Ambiente e Piano della montagna: La politica dell'ambiente nei prossimi cinque anni passerà dalla valorizzazione della nostra montagna, programmando fondi regionali e comunitari per le migliorie del territorio, per la messa in sicurezza di ulteriori zone e per rendere disponibili alla cittadinanza terreni e frutti della terra. L’intenzione è di migliorare il verde e l'arredo urbano a Marrubiu e nelle borgate, creare un'area cani, zona di gioco per i nostri amici a quattro zampe e al contempo una sicurezza per animali, padroni e passanti. Cultura, istruzione e politiche giovanili: I giovani, l'istruzione e la cultura sono una priorità per il gruppo Marrubiu Solidale. Spazio quindi ai progetti per l'Istituto scolastico comprensivo, cercando finaziamenti regionali per migliorie strutturali e di formazione. Continueremo a garantire certezze e contributi alla scuola civica di musica ''A. Saba''. Promuoveremo la cultura in ogni sua forma, dando forza alla Biblioteca Comunale e prospettive di una Gestione locale per il Museo di Is Bangius. Si continuerà a puntare su Consiglio comunale dei ragazzi e Consulta giovanile marrubiese, due organi che dovranno indirizzare insieme all'amministrazione la strada delle politiche giovanili. Per questo vorremmo continuare a dare spazio e strumenti, anche economici grazie a progetti europei che darebbero loro opportunità di studio e lavoro e a Marrubiu opportunità di crescita con progetti sul territorio. Servizi sociali: Così è stato fatto nei passati cinque anni, s’intende anche per i prossimi anni, puntare sul sociale, sulla tutela delle famiglie, sul benessere di tutti i cittadini. Continueremo a supportare i singoli cittadini facendo quanto in dovere e potere di un'amministrazione comunale e continueremo a sostenere, anche economicamente, tutte le associazioni di volontariato che con cuore e fatica hanno collaborato con l’amministrazione per aiutare con più efficacia la comunità. Tra i progetti da realizzare c'è la creazione di un Centro diurno, una struttura semiresidenziale che possa offrire agli anziani servizi socio-assistenziale, sostegno, ospitalità e attività ricreative, la scelta di un'area da destinare ad Orto botanico, da mettere a disposizione delle associazioni e i cui frutti potrebbero essere donati direttamente alla comunità di Marrubiu. In ultimo, vorremo allargare i lavori nel progetto Cava inserendo la realizzazione di un maneggio dove praticare ippoterapia e corsi similari, insomma unire lo sport, l'amore per gli animali e il vivere la natura a pratiche terapeutiche e di sostegno. Sport e spettacolo: E' nei nostri progetti l'ultimazione del campo di bocce a Marrubiu e costruzione di un piccolo campo di bocce a S.Anna, con il bando “Sport e Perifirerie”, senza far pesare questi lavori nelle tasche dei cittadini. L’intenzione è costruire un campetto da basket, avviare il processo per l'omologazione della pista di atletica attraverso il rifacimento del manto gommato e la manutenzione straordinaria della tribuna, il rifacimento completo del campo da calcio, quindi tribune, manto, soffitti, spogliatoi,

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la creazione di un campo di Street ball nel centro del paese, una zona sportiva per giocare a basket, pallavolo e calcetto. Un'area ricreativa per i giovani, sana e sicura, e la sistemazione dei campi tennis con l'acquisto di arredi e i lavori alla muratura esterna. In ambito spettacolo il tema principale è Su Marrulleri . Vorremo dare garanzia e certezza sui contributi regionali, continuando il lavoro iniziato lo scorso anno per l'inserimento de Su Marrulleri nel circuito delle manifestazioni di grosso interesse turistico e culturale per la Regione Sardegna, garantendo in questo modo finanziamenti adeguati al carnevale marrubiese. Marrubiu e le sue frazioni: Dopo il visibile lavoro fatto a Sant'Anna, vorremo continuare su questa strada, completando la bitumatura di alcune strade interne, proseguendo con la manutenzione degli spazi verdi e con l'arredo urbano. Fondamentale sarà il completamento delle opere di urbanizzazione del piano di zona, la sistemazione del rio Ceddus a valle, tra le vie Alghero e Rinascita e il recupero e restauro dei fabbricati ad uso pubblico, in modo tale che possano essere utilizzati per finalità scelte e condivise con la comunità. Continuando con la sistemazione dell'area sportiva, la fornitura e la messa in posa delle pensiline alle fermata del bus e l'inclusione di tutta la borgata nella banda larga e il conseguente potenziamento della connesione wi-fi. Tasse e Tributi: Negli scorsi anni si è scelto di non far pagare ai marrubiesi la Tasi, inoltre si sono è mantenendo al minimo le aliquote di tutte le altre imposte. In questo nuovo programma elettorale, per i prossimi cinque anni cercheremo di eliminare e tenere al minimo le tasse per i residenti di Marrubiu, a supporto di famiglie, attività commerciali, imprese, associazioni e strutture sociali. Rapporti con il cittadino: Continueremo ad amministrare in condivisione con i cittadini, le Assemblee pubbliche ogni sei mesi saranno un momento di confronto sull'operato svolto e su quanto sarà in programma. Gli uffici comunali, a partire da quello del sindaco, saranno sempre aperti al dialogo con tutti i cittadini, le battaglie dei marrubiesi saranno anche le battaglie dell’Amministrazione, per garantire tutela, sostegno e diritti.

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1.4 PARAMETRI UTILIZZATI PER PROGRAMMARE I FLUSSI FINANZIARI ED

ECONOMICI DELL'ENTE

Al fine di comprendere l’andamento tendenziale delle entrate dell’ente, si riporta nella tabella che segue il riepilogo dei principali indicatori di bilancio relativi alle entrate, con riferimento alle gestioni passate e a quelle oggetto di programmazione nel presente documento.

Denominazione indicatori

2013

2014

2015

2016

2017

2018 2019

E1 - Autonomia finanziaria

0,31

0,31

0,41

0,42

0,42

0,42

0,42

E2 - Autonomia impositiva

0,22

0,22

0,27

0,30

0,30

0,30

0,30

E3 - Prelievo tributario pro capite

0,00

0,00

0,00

0,00

-

-

-

E4 - Indice di autonomia tariffaria propria

0,09

0,09

0,14

0,12

0,12

0,12 0,12

Altrettanto interessante è l’apprezzamento dello "stato di salute" dell’ente, così come desumibile dall’analisi dei parametri di deficitarietà: a tal fine, l'articolo 228 del D.Lgs. n. 267/2000, al comma 5 e seguenti, prevede che "al Conto del bilancio sono annesse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale ...". Si tratta di una disposizione che assume una valenza informativa di particolare rilevanza, finalizzata ad evidenziare eventuali difficoltà tali da delineare condizioni di pre-dissesto finanziario e, pertanto, da monitorare costantemente. Si ricorda che tali parametri obiettivo di riferimento sono fissati con apposito Decreto del Ministero dell'Interno.

Parametri di deficitarietà 2014 2015 2016 Risultato contabile di gestione rispetto entrate correnti

NO

NO

NO

Residui entrate proprie rispetto entrate proprie NO NO NO Residui attivi entrate proprie rispetto entrate proprie

NO

NO

NO

Residui complessivi spese correnti rispetto spese correnti

NO

NO

NO

Procedimenti di esecuzione forzata rispetto spese correnti

NO

NO

NO

Spese personale rispetto entrate correnti NO NO NO Debiti di finanziamento non assistiti rispetto entrate correnti

NO

NO

NO

Debiti fuori bilancio rispetto entrate correnti NO NO NO Anticipazioni tesoreria non rimborsate rispetto entrate correnti

NO

NO

NO

Misure di ripiano squilibri rispetto spese correnti NO NO NO

LE CONDIZIONI INTERNE

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2. ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE

Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, quantomeno, l’approfondimento di specifici profili nonché la definizione dei principali contenuti che la programmazione strategica ed i relativi indirizzi generali, con riferimento al periodo di mandato, devono avere. A tal fine, si evidenziano di seguito i principali strumenti di pianificazione / programmazione generale già adottati: Nei paragrafi che seguono, al fine di delineare un quadro preciso delle condizioni interne all'ente, verranno analizzati: I servizi e le strutture dell’ente; Gli strumenti di programmazione negoziata adottati o da adottare; Le partecipazioni e la conseguente definizione del Gruppo Pubblico Locale; La situazione finanziaria; La coerenza con i vincoli del patto di stabilità.

2.1 ORGANIZZAZIONE E MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI

Così come prescritto dal punto 8.1 del Principio contabile n.1, l’analisi strategica dell’ente deve necessariamente prendere le mosse dall’analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture fisiche e dai servizi erogati dall’ente. In particolare, partendo dall’analisi delle strutture esistenti, vengono di seguito brevemente analizzate le modalità di gestione dei servizi pubblici locali <<tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard – quando disponibili>>.

2.1.1 Le strutture dell'ente

Le tabelle che seguono propongono le principali informazioni riguardanti le infrastrutture della nostra comunità, nell'attuale consistenza, distinguendo tra immobili, strutture scolastiche, impianti a rete, aree pubbliche ed attrezzature offerte alla fruizione della collettività.

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STRUTTURE OPERATIVE

Tipologia ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 Asili nido n. 0 posti n. 0 0 0 0 Scuole materne n. 1 posti n. 91 108 108 108

Scuole elementari

n. 1 posti n.

171 164 164 164

Scuole medie n. 1 posti n. 106 98 98 98 Strutture residenziali per anziani

n. 0

posti n. 0 0 0 0

Farmacie comunali n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 Esistenza depuratore Si x No Si x No Si x No Si x No Rete acquedotto in Km

80,00 80,00 80,00 80,00

Attuazione servizio idrico integrato

Si No x Si No x Si No x Si No x

Aree verdi, parchi, giardini

n. 0 n. 0 n. 0 n. 0

ha. 5,00 ha. 5,00 ha. 5,00 ha. 5,00 Punti luce illuminazione pubblica

n. 480 n. 480 n. 480 n. 480

Rete gas in Km 0,00 0,00 0,00 0,00 Raccolta rifiuti in quintali - civile 0,00 0,00 0,00 0,00

- industriale 0,00 0,00 0,00 0,00 - racc. diff.ta

Si x No Si x No Si x No Si x No

Esistenza discarica Si x No Si x No Si x No Si x No Mezzi operativi n. 0 n. 0 n. 0 n. 0

Veicoli n. 0 n. 0 n. 0 n. 0

Centro elaborazione dati Si No x Si No x Si No x Si No x Personal computer n. 21 n. 22 n. 22 n. 22

Altre strutture (specificare)

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2.2 I servizi erogati

2.2.1 Le funzioni esercitate su delega

Le funzioni esercitate su delega riguardano tutte le leggi di settore: la 162, le povertà estreme, disabili mentali, ritornare a casa, talassemici, neuropatici, neoplasie e da quest’anno Reddito di inclusione sociale -"Aggiudu torrau" L.R. 5/2016, ecc.

2.3 GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

Particolare attenzione, ai fini attuativi delle scelte programmatiche effettuate dall'amministrazione, deve essere rivolta agli strumenti di programmazione negoziata come, ad esempio, il Patto territoriale (volto all'attuazione di un programma d'interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale), il Contratto d'area (volto alla realizzazione di azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro in territori circoscritti, nell'ambito delle aree di crisi indicate dal Presidente del Consiglio dei ministri) o altri strumenti previsti dalla vigente normativa. A riguardo, si segnala che la nostra amministrazione non ha attivato o prevede di attivare entro la fine del mandato strumenti di programmazione negoziata.

2.4 LE PARTECIPAZIONI ED IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE

2.4.1 Società ed enti partecipati

Il Gruppo Pubblico Locale, inteso come l’insieme degli enti e delle società controllate, collegate o semplicemente partecipate dal nostro ente, è riepilogato nelle tabelle che seguono. Con riferimento a ciascuno di essi si riportano le principali informazioni societarie. Si precisa che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Denominazione

Tipologia % di Quota

partecipazione trasferimento Autorità d’ambito Territoriale consorzio 0,26% 6.001,68 Abbanoa Spa 0,35% 0,00 Parco Naturale Regionale Monte Arci consorzio 16,7% 8.289,13

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2.5 RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITA’ ECONOMICO FINANZIARIA

Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell’ente. L’analisi strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione finanziaria del nostro ente così come determinatasi dalle gestioni degli ultimi anni. A tal fine sono presentati, a seguire, i principali parametri economico finanziari utilizzati per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell’ente. Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle gestioni precedenti. A tal fine nella tabella che segue si riportano per ciascuno degli ultimi tre esercizi: - le risultanze finali della gestione complessiva dell’ente; - il saldo finale di cassa, il totale dei residui attivi e passivi; - l’indicazione riguardo l’utilizzo o meno dell’anticipazione di cassa.

Descrizione 2013 2014 2015 Risultato di Amministrazione 854.058,10 1.526.463,63 1.240.253,90 di cui Fondo cassa 31/12 1.805.674,50 784.272,34 629.573,82 Utilizzo anticipazioni di cassa NO NO NO

Nei paragrafi che seguono sono riportati, con riferimento alle entrate ed alla spesa, gli andamenti degli ultimi esercizi, presentando questi valori secondo la nuova articolazione di bilancio prevista dal D.Lgs. n. 118/2011.

2.5.1 Le Entrate

L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento dell'attività di programmazione del nostro ente. La programmazione finanziaria degli enti locali deve tenere conto del blocco degli aumenti di tributi e addizionali disposto dallo schema della Legge di stabilità 2016 e confermato dalla legge di bilancio 2017 (legge n. 232/2016). Muta inoltre l’assetto delle entrate correnti: l’esenzione della tassazione immobiliare per ipossessori di abitazione principale comporterà infatti una riduzione del gettito Tasi e Imu a fronte di maggiori importi a titolo di fondo di solidarietà comunale. Con la definitiva abrogazione dell’articolo 11 del Dlgs 23/11 (giunta dopo vari rinvii) viene poi confermata la presenza in bilancio della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, dell’imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni e del canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari. In questa parte si evidenzia l’andamento storico e prospettico delle entrate nel periodo 2013/2019.

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Denominazione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Avanzo applicato 2.310,00 62.387,84 291.798,88 112.137,35 42.449,86 --- ---

Fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 163.330,73 659.074,36 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

990.256,73 925.915,51 1.168.184,38 1.310.444,40

1.294.815,63 1.291.557,69 1.291.557,69

Totale TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti

3.114.916,59 2.962.878,01 2.557.929,54 2.710.243,89

2.665.149,80 2.629.583,61 2.629.583,61

Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie

395.867,21 386.246,18 395.742,65 519.101,57

496.328,88 507.328,88 482.528,88

Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 920.212,32 1.875.948,07 1.581.292,83 3.623.558,40 1.232.184,82 125.430,16 125.430,16 Totale TITOLO 5 (50000): Entrate da riduzione di attività finanziarie

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale TITOLO 6 (60000): Accensione prestiti 0,00 0,00 160.504,96 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 7 (70000): Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale TITOLO 9 (90000): Entrate per conto terzi e partite di giro

301.581,60 283.538,59 961.747,00 961.747,00

935.747,00

935.747,00 935.747,00

TOTALE 5.725.144,45 6.496.914,20 7.280.530,97 9.125.095,26 6.624.226,13 5.489.647,34 5.464.847,34 Al fine di meglio affrontare la programmazione delle spese e nel rispetto delle prescrizioni del Principio contabile n.1, nei paragrafi che seguono si presentano specifici approfondimenti con riferimento al gettito previsto delle principali entrate tributarie ed a quelle derivanti da servizi pubblici.

2.5.1.1 Le entrate tributarie

L’intervento legislativo continuo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni, non ha agevolato la costruzione del bilancio né, tantomeno, ha definito delle basi dati consolidate su cui poter costruire le politiche di bilancio future. Ciò precisato, si riporta nel prospetto che segue l’andamento storico dell’ultimo triennio dei principali tributi. Alla data odierna, in considerazione del blocco degli aumenti tributari disposti dalla legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016) e dalla legge n. 232/2016 (legge di stabilità 2017), tutte le previsioni inserite nel presente documento unico di programmazione si basano, si basano sulle tariffe approvate dalla Giunta e Consiglio Comunale. Pertanto i riferimenti alle decisioni assunte per il 2017 devono intendersi estesi in termini generali all’anno 2018 e 2019.

Descrizione

Trend storico Program. Programmazione

Annua plu riennale Entrate Tributarie 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Fondo solidariet… comunale 0,00 0,00 357.118,92 369.926,79 370.258,02 370.000,00 370.000,00 TASI -Servizi indivisibili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 ADDIZ.PROVINCIALE SU TARSU-TARES 23.810,61 23.680,00 23.810,61 23.810,61 23.810,61 23.810,61 23.810,61 I.C.I. - I.M.U. Riaccertamento 3.034,22 4.649,66 9.000,00 25.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 ACCERTAMENTO TASSA RSU 0,00 0,00 1.000,00 2.500,00 1.000,00 500,00 500,00 DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI 501,04 1.340,06 1.500,00 2.500,00 2.500,00 2.000,00 2.000,00 TASSA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA' 2.720,60 706,04 1.800,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00 ADDIZIONALE IRPEF 72.771,26 67.281,09 67.000,00 72.000,00 77.000,00 76.000,00 76.000,00 TASSA PER L'OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE

18.000,00 8.728,00 15.000,00 17.459,92 16.000,00 15.000,00 15.000,00

ADDIZIONALE SUL CONSUMO DI ENERGIAELETTRICA

7.966,76 291,07 332,88 0,00

0,00

0,00

0,00

I.M.U. -prime case 357,98 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 IMPOSTA MUNICIPALE UNICA (SECONDE CASE) 201.977,37 304.499,61 273.000,00 278.000,00 270.000,00 270.000,00 270.000,00 IMU decurtata per fondo solidariet… 156.972,55 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TARES/TARI (servizio nettezza urbana) 502.144,34 514.739,98 517.247,08 517.247,08 517.247,00 517.247,08 517.247,08

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Le entrate tributarie derivano da:

-IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITÀ :E’ soggetta all’imposta la diffusione di messaggi pubblicitari effettuata tramite forme di comunicazione visive e acustiche diverse da quelle assoggettate al diritto delle pubbliche affissioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le tariffe sono state deliberate dalla Giunta Comunale con atto n. 03 del 17/01/2017:

FATTISPECIE IMPONIBILE TARIFFE Pubblicità ordinaria fino a 1 mese € 1,36 a mq “ “ fino a 2 mesi € 2,72 a mq “ “ fino a 3 mesi € 4,08 a mq Anno solare € 13,63 a mq Da mq. 1 fino a mq 5,50 anno solare € 14,87 a mq Tra mq. 5,50 e 8,50 maggiorate 50% Superfici superiori 8,50 Maggiorate 100%

-DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

FATTISPECIE IMPONIBILE TARIFFE Manifesti fino a cm 70x100 x gg. 10 € 1,86 Per ogni periodo successivo o frazionato € 0,56 Per una commissione inferiore a 50 fogli Maggiorazione del 50% Per manifesti da 8 e fino a 12 fogli Maggiorazione del 50% Per manifesti da più di 12 fogli Maggiorazione del 100%

Dal 2017, con la deliberazione di C.C. n. 4 del 19/1/2017 sono stati istituiti nuovi spazi per installazione di cartelli pubblicitari, con l’obiettivo di risollevare l’attività commerciale locale, creando una vetrina del commercio locale, settore fortemente in crisi. -ADDIZIONALE SUL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA : Le aliquote delle addizionali sono disciplinate dallo Stato. La riforma del federalismo fiscale (D.L. 23/2011) ha decretato, a partire dall’anno 2012, per le regioni a statuto ordinario la soppressione dell’accisa sull’energia di competenza del comune e contestualmente ha aumentato l’accisa di competenza erariale. L’art. 4 comma 10 del D.L. 16/2012 stabilisce che, a decorrere dal 1’ aprile 2012 , anche per i comuni a statuto speciale non riscuoteranno più l’addizionale per il consumo dell’energia elettrica. Il minore gettito viene reintegrato dalla Regione Autonoma della Sardegna. La previsione del gettito 2017/2019 è di €. 57.310,00 annui, tenuto conto degli anni precedenti. -L’ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF delle persone fisiche e' stata istituita, a decorrere dal 1° gennaio 1999, dal D.Lgs.360/1998. Attualmente l’aliquota è dello 0,2%.E’ stata confermata l’aliquota con deliberazione del C.C. n. 6 del 19/1/2017. Il gettito stimato, pari a € 77.000,00 per il 2017 e 76.000,00 per il 2018 e 2019, calcolato sulla base dei dati degli imponibili Irpef forniti dal Ministero delle Finanze, e sugli introiti dell’anno precedente. Sono tenuti al pagamento dell'imposta tutti i contribuenti su una base imponibile costituita da tutti i redditi soggetti a Irpef. L’aliquota 2017 è stata deliberata dal Consiglio Comunale il 19/01/2017 con atto n. 06.

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-TASSA OCCUPAZIONE AREE PUBBLICHE (TOSAP ): Per questa tassa non è stato previsto nessun aumento di tariffe. Le tariffe sono state deliberate dalla Giunta Comunale il 17/01/2017 con atto n. 03. Tutti i tributi comunali sono gestiti direttamente dall’ufficio Tributi del Comune. Il gettito della tassa sull’occupazione di spazi e aree pubbliche è stato stimato per il 2017 in € 16.000,00 e per il 2018 e 2019 € 15.000,00

FATTISPECIE IMPONIBILE TARIFFE Tosap 1 categoria € 23,56 al mq Tosap 2 categoria € 22,31 al mq Tosap 3 categoria € 21,07 al mq

-TRIBUTO COMUNALE SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI)

La TASI è uno dei tributi di cui si compone la IUC – Imposta Unica Comunale – istituita dall’art. 1, comma 639, della Legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di Stabilità per il 2014), confermata, anche per l’anno 2015, dall’art. 1, comma 679, della Legge 23/12/2014 n. 190. Presupposto della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa, fino al 2015, l’abitazione principale, e di aree fabbricabili, così come definiti ai fini dell’Imposta Municipale Propria (IMU), fatta eccezione, in ogni caso, per i terreni agricoli e, dal 2016, dell'abitazione principale. La legge di stabilità per il 2016 ha modificato l’imposizione fiscale su abitazione principale, rendendo la fattispecie completamente esente, ad eccezione degli immobili cosiddetti di lusso (categorie A1, A8 e A9). Il comma 14 dell'art 1 della L. 208/2015, modificando il comma 669 della Legge 147/2013, ha previsto infatti la modifica del presupposto impositivo, escludendo di fatto l'abitazione principale dal presupposto. La normativa sopra riportata ha come conseguenza la riduzione consistente del gettito TASI iscritto in bilancio: a fronte di tale riduzione viene tuttavia previsto l'aumento del fondo di solidarietà comunale così come disciplinato dal nuovo art. 1 Legge 228/2012, commi 380 sexies, septies e octies, introdotti dall'art. 1 comma 17 lettera f) della Legge 208/2015: in base a tale nuova normativa, infatti, è previsto un ristoro relativo al mancato gettito effettivo IMU /TASI derivanti dalle abitazioni principali e dai terreni agricoli 2015. Il Consiglio Comunale del Comune di Marrubiu ha deliberato il 19/01/2017 con atto n. 05 di non applicare anche per quest’anno il tributo TASI.

- L’ IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) L’IMU è stata istituita in tutti i comuni italiani dal gennaio 2012 e contestualmente vengono abrogate l’ICI, l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari attinenti gli immobili locati. La legge di stabilità, con l’introduzione della IUC nel 2014, ha ridisegnato il gettito dell’IMU introducendo l’esclusione dell’abitazione principale ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9. Sono equiparate per legge all’abitazione principale: le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite a abitazione principale dei soci assegnatari, gli alloggi sociali, casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale , le unità immobiliari delle forze armate, dei vigili del fuoco e del personale della carriera prefettizia. E’ stata mantenuta a parziale devoluzione dell’IMU dovuta dai fabbricati produttivi di

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categoria catastale D il cui gettito va, per la quota corrispondente all’aliquota standard, allo Stato. La legge di stabilità per il 2016 (Legge 28 dicembre 2015 n. 208)e la legge di stabilità 2017 n.

232/2016:

− ha imposto il blocco di tutte le tariffe ed imposte locali, con eccezione della TARI; − ha interamente rivisto la gestione del comodato gratuito, eliminando la possibilità per

i comuni di equiparare ad abitazione principale l’abitazione concessa in comodato tra genitori e figli;

− ha introdotto la riduzione di imposta al 75% dell’importo dovuto per le abitazioni date in locazione a canone concordato;

− ha esteso l’equiparazione ad abitazione principale prevista per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa agli studenti universitari, anche in deroga al richiesto requisito della residenza anagrafica;

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Le aliquote deliberate per il 2017 con atto di C.C. n. 7 del 19/01/2017 sono le seguenti:

CATEGORIA Tipologia immobile Aliquota

ABITAZIONE

PRINCIPALE

ED

EQUIPARAZIONI

Abitazioni principali e relative pertinenze

ESENTE

Immobili posseduti a titolo di proprietà o usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che l’immobile non risulti locato. Immobili posseduti in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da cittadini non residenti nel territorio dello Stato, a condizione che essi siano già pensionati nei Paesi di residenza e che l’immobile non risulti locato, né concesso in comodato d’uso.

ABITAZIONE

PRINCIPALE

CAT. A1/A8/A9

Abitazioni principali e relative pertinenze (cat.A1/A8/A9 ).

0,40 %

Immobili posseduti a titolo di proprietà o usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che l’immobile non risulti locato unicamente se in cat. A1/A8/A9.

0,40 %

Immobili posseduti a titolo di proprietà o usufrutto da cittadini iscritti all’AIRE, a condizione che essi siano già pensionati nel Paese di effettiva residenza e che l’immobile non risulti locato né utilizzato o occupato, anche occasionalmente e/o gratuitamente, da alcuna persona, neppure se familiari, unicamente se in Cat. A1/A8/A9

0,60 %

DETRAZIONI: all’imposta calcolata per le unità immobiliari di cat. A1/A8/A9 destinate ad abitazione principale e relative pertinenze sopra indicate si detraggono , fino a concorrenza del suo ammontare, 200,00 €uro, rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione. Se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica.

CATEGORIA Tipologia immobile Aliquota

ALTRI IMMOBILI ESENTI

Unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa a condizione che siano abitazione principale per l’assegnatario (residenza e dimora abituale)

ESENTE

Unità immobiliari regolarmente assegnati appartenenti a IACP o altri istituti regionali comunque denominati

L’unità immobiliare, già destinata a “casa coniugale” assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

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A un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente dalle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e, fatto salvo quanto previsto dall’art. 28 co 1, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

ALTRI IMMOBILI ESENTI

Terreni agricoli e/o incolti poiché il territorio del Comune di Marrubiu ricade in territorio montano.

ESENTE

Fabbricati strumentali all’attività agricola (cat. D1/D/10) e altre categorie catastali solo se con annotazione catastale.

I fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. (previa presentazione dichiarazione IMU)

ALTRI

FABBRICATI

Altre tipologie di fabbricati per i quali non sia precisata l’esenzione o la riduzione di imposta

0,76

Unità immobiliari (e pertinenze) concesse in comodato d’uso gratuito a parenti o affini di 1° grado in linea retta che la utilizzino come abitazione principale, a condizione che il comodatario vi stabilisca la residenza anagrafica e la dimora abituale, che vi sia un contratto regolarmente registrato tra le parti e che il comodante non possieda altra abitazione, neppure in altro comune, oltre a quella concessa in comodato ed a quella in cui ha stabilito la propria residenza anagrafica.

4,60

Le unità immobiliari appartenenti alle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) di cui all’art. 10 del D. Lgs. n. 460 del 1997, a condizione che siano destinate al loro scopo istituzionale e non siano in alcun caso utilizzati a scopi commerciali.

0,60

AREE

FABBRICABILI

Sono comprese tutte le aree avente destinazione urbanistica edificabile nel Piano Regolatore vigente.

0,76

Gettito iscritto in bilancio:

2013 2014 2015 2016 2017 2018/19(accert) (accert) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni)

1 2 3 4 5 6

IMU 201.977,37 304.499,61 250.000,00 278.000,00 270.000,00 270.000,00

IMU da attività di accertamento

3.034,22 4.649,66 9.000,00 25.000,00 15.000,00 15.000,00

TOTALE IMU 205.011,59 309.149,27 259.000,00 303.000,00 285.000,00 285.000,00

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

-TASSA RIFIUTI (TARI) : Questa tassa è ricalcata sulla base dei precedenti tributi sui rifiuti e dal primo gennaio 2014 sostituisce la TARES/TARSU. Il gettito della TARI è destinato alla copertura dei costi del sevizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati ed è dovuta da coloro che occupano e

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detengono locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibite esistenti nelle zone del territorio comunale in cui è stato istituito e attivato il servizio relativo allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il gettito complessivo è destinato a coprire tutti i costi approvati sulla base del piano finanziario del servizi di gestione dei rifiuti. All’importo della tassa è aggiunta la percentuale a titolo di Tributo Ambientale a favore della Provincia di Oristano (5%). Le tariffe della Tassa sui Rifiuti vengono approvate dal Consiglio Comunale sulla base del Piano Economico finanziario del Servizio di Nettezza Urbana, approvato dall’Unione dei Comuni e dal Consiglio Comunale di Marrubiu. Il Piano viene redatto secondo i criteri di cui al DPR 158/1999 e le linee guida MEF 2013 (determinazione dei costi fissi e variabili del servizio e ripartizione tra le utenze domestiche e non domestiche). Tariffe 2017 per la TARI

FATTISPECIE IMPONIBILE TARIFFE DOMESTICHE 1 Componente 0,550 48,64 0,75 0,64 2 Componenti 0,646 107,92 0,88 1,42 3 Componenti 0,734 138,70 1,00 1,83 4 Componenti 0,793 170,24 1,08 2,20 5 Componenti 0,815 220,41 1,11 2,90

6 o più Componenti 0,807 258,41 1,10 3,40

FATTISPECIE IMPONIBILE TARIFFE NON DOMESTICHE

Classe 01 - Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,319 0,564 0,884 0,520 4,550 Classe 02 - Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 0,454 0,806 1,260 0,740 6,500 Classe 03 - Stabilimenti balneari 0,461 0,823 1,284 0,750 6,64 Classe 04 - Esposizioni, autosaloni 0,319 0,564 0,884 0,520 4,550 Classe 05 - Alberghi con ristorante 0,952 1,692 2,643 1,550 13,64 Classe 06 - Alberghi senza ristorante 0,608 1,079 1,687 0,990 8,70 Classe 07 - Case di cura e riposo 0,737 1,307 2,044 1,200 10,540 Classe 08 - Uffici, agenzie, studi professionali 0,645 1,148 1,793 1,050 9,260 Classe 09 - Banche ed istituti di credito 0,387 0,683 1,070 0,630 5,510 Classe 10 - Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria,

ferramenta e altri beni durevoli 0,712 1,266 1,978 1,160 10,210

Classe 11 - Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 0,933 1,654 2,588 1,520 13,340 Classe 12 - Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico,

fabbro, elettricista 0,651 1,158 1,809 1,060 9,340

Classe 13 - Carrozzeria, autofficina, elettrauto 0,890 1,581 2,472 1,450 12,750 Classe 14 - Attività industriali con capannoni di produzione 0,528 0,934 1,462 0,860 7,530 Classe 15 - Attività artigianali di produzione beni specifici 0,583 1,034 1,618 0,950 8,340 Classe 16 - Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 3,402 6,045 9,446 5,540 48,740 Classe 17 - Bar, caffè, pasticceria 2,689 4,775 7,464 4,380 38,500 Classe 18 - Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi,

generi alimentari 0,692 1,230 1,923 1,128 9,920

Classe 19 - Plurilicenze alimentari e/o miste 1,854 3,293 5,147 3,020 26,550 Classe 20 - Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 0,726 1,292 2,019 1,183 10,420 Classe 21 - Discoteche, night club 1,075 1,914 2,988 1,750 15,430

Gettito iscritto in bilancio

2014 2015 2016 2017 2018 2019

(accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni)1 2 3 4 5 6

TARI + add. Prov.le 538.419,98 538.419,98 541.057,69 541.057,69 541.057,61 541.057,69 contributo Masangionis 118.000,00 118.000,00 103.000,00 103.000,00 103.000,00 103.000,00

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

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2.5.1.2 Le entrate da servizi

Con riferimento alle entrate derivanti dalla erogazione dei servizi da parte del nostro ente, la seguente tabella ben evidenzia l'andamento relativo all'ultimo triennio e le previsioni stimate con riferimento al 2017/2019.

Cap/Descrizione

2015 2016. 2017 2018 2019

3651 DIRITTI DI SEGRETERIA 500,00 700,00 500,00 500,00 500,00 3654 DIRITTI DI ROGITO 7.000,00 9.000,00 10.000,00 9.000,00 9.000,00 3701 PROVENTI PER CESSIONE CARTOGRAFIE 600,00 500,00 500,00 500,00 500,00 3801 DIRITTI RILASCIO CARTE IDENTITA' 4.300,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 3851 DIRITTI DI SEGRETERIA DI CUI AL D.L. 333/9 5.000,00 5.000,00 5.000,00 5.000,00 5.000,00 3901 SANZ. AMMINISTR VIOLAZIONE REGOLAMENTI 4.000,00 5.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 3950 CONTRIBUZIONE SERVIZIO MINORI "Ajo' a mari

3.824,50 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00

3951 PROVENTI UTENTI MENSA SCUOLA 24.000,00 24.000,00 24.000,00 24.000,00 24.000,00 4001 PROVENTI UTENTI SPESE TRASPORTO ALUNNI

1.575,00 2.100,00 2.300,00 2.300,00 2.500,00

4051 PROVENTI UTENTI SERVIZI SOCIALI DIVERSI

22.500,00 35.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00

4053 INSERIMENTI RESIDENZIALI LL.RR.15/97 6.318,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4101 PROVENTI UTENTI IMPIANTI SPORTIVI 4.500,00 9.500,00 8.000,00 7..000,00 7.000,00 4802 Introito per erogazione acqua distributore 8.500,00 7.000,00 6.500,00 6.500,00 6.500,00 4052 CONTRIB.UTENTI SERV.RESIDENZIALE 28.000,00 16.121,02 24.578,88 24.578,88 24.578,88

TOTALE 120.617,50 121.921,02 110.378,88 108.378,88 108578,88 Servizi a domanda individuale.

Il dettaglio delle previsioni di entrata e spesa dei servizi a domanda individuale dell’Ente è il seguente: SERVIZI Tasso

Cop Anno 2015

Tasso Cop

Anno 2016

ENTRATE 2017

SPESE 2017

TASSO COPERTURA

Anno 2017

ENTRATE 2018

SPESE 2018

Tasso Cop. Anno

2018/2019

ENTRATE 2019

SPESE 2019

impianti sportivi 27% 68%

€ 8.000,00 €

14.000,00 57% € 8.000,00 €

14.000,00 57% € 8.000,00 €

14.000,00 mensa scolastica 44% 44%

€ 24.000,00 €

50.500,00 48% € 24.000,00 €

50.500,00 48% € 24.000,00 €

50.500,00 trasporto scolastico

19% 20% € 2.300,00 € 8.236,22 28% € 2.300,00

€ 8.236,22 28% € 2.300,00 € 8.236,22

inserire il servizio 0% 0%

€ 0,00 € 0,00 #DIV/0! € 0,00 € 0,00 #DIV/0! € 0,00 € 0,00 inserire il servizio 0% 0%

€ 0,00 € 0,00 #DIV/0! € 0,00 € 0,00 #DIV/0! € 0,00 € 0,00 inserire il servizio 0% 0%

€ 0,00 € 0,00 #DIV/0! € 0,00 € 0,00 #DIV/0! € 0,00 € 0,00 TOTALI

€ 34.300,00 €

72.736,22 47,00% € 34.300,00 €

72.736,22 47,00% € 34.300,00 €

72.736,22

La delibera di G.C. n. ______ del __/__/2017 fissa la percentuale complessiva di copertura dei servizi a domanda individuale nella misura del 47,00% per gli anni 2017/2019.

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2.5.1.3 La gestione del patrimonio

Con riferimento alle entrate extratributarie, un ruolo non secondario assume sempre più la gestione del patrimonio. Così come definito dal TUEL, il patrimonio è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente; attraverso la rappresentazione contabile del patrimonio è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale. Il conto del patrimonio approvato con l’ultimo rendiconto sintetizza la situazione al 31 dicembre 2015, come esposta nella seguente tabella.

Attivo 2015 Passivo 2015 Immobilizzazioni immateriali 140.281,45 Patrimonio netto 28.132.687,28

Immobilizzazioni materiali 40.792.072,82 Conferimenti 14.840.860,48

Immobilizzazioni finanziarie 0,00 Debiti 1.129.664,49

Rimanenze 0,00 Ratei e risconti passivi 0,00 Crediti 2.541.284,16 Attività finanziarie non immobilizzate 0,00 Disponibilità liquide 629.573,82 Ratei e risconti attivi 0,00 Totale 44.103.212,25 Totale 44.103.212,25

In questa parte ci preme segnalare che i proventi dei beni dell'ente iscritti a patrimonio è congruo in rapporto alla loro entità ed ai canoni applicati per l'uso da parte di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile. Conto Economico:

2011 2015

A Proventi della gestione 4.415.114,41 4.096.577,74

B Costi della gestione 4.945.477,67 4.960.764,73

Risultato della gestione -530.363,26 -864.186,99

C Proventi ed oneri da aziende speciali partecipate

Risultato della gestione operativa -530.363,26 -864.186,99

D Proventi (+) ed oneri (-) finanziari -27.615,68 -18.805,97

E Proventi (+) ed oneri (-) straordinari 160.664,71 89.222,36

Risultato economico di esercizio -397.314,23 -793.770,60

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2.5.1.4 Il finanziamento di investimenti con indebitamento.

Per il finanziamento degli investimenti l’ente non ha fatto e non prevede di fare ricorso all’indebitamento presso istituti di credito. La tabella che segue riporta l’andamento storico riferito agli ultimi tre esercizi e quello prospettico per i prossimi tre esercizi delle tipologie di entrata riferibili al titolo 6 Accensione prestiti ed al titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere.

Tipologia

Trend storico Program. % Programmazione

Annua Scostam. plu riennale 2013 2014 2015 2016 2015/2016 2017 2018 2019 TITOLO 6: Accensione prestiti Tipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200: Accensione prestiti a breve termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine

0,00

0,00

160.504,96

0,00

-100,00%

0,00

0,00

0,00

Tipologia 400: Altre forme di indebitamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Tipologia 100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00

0,00

0,00

0,00

0%

0,00

0,00

0,00

Totale investimenti con indebitamento 0,00 0,00 160.504,96 0,00 -100,00%

0,00 0,00 0,00

La politica d'indebitamento adottata dall'Ente risponde a due esigenze fondamentali: la prima dovuta alle regole di calcolo per il rispetto degli equilibri costituzionali di cui all'art. 1 commi 707 e seguenti della Legge 208/2015 (legge di stabilità 2016), che non considerano rilevanti le entrate provenienti dal ricorso all'indebitamento, la seconda dovuta alla necessità di ridurre progressivamente le spese correnti al fine di riattribuire spazi alla politica fiscale comunale. Il ricorso all'indebitamento, oltre che a valutazioni di convenienza economica, è subordinato al rispetto di alcuni vincoli legislativi, in particolare, la previsione dell’articolo 204 del TUEL in materia di limiti al ricorso all'indebitamento. Le previsioni espresse nel presente documento permettono di assicurare il rispetto del suddetto limite. Il bilancio finanziario 2017-2019 non prevede l’accensione di prestiti per la realizzazione di opere pubbliche, ciò al fine di non gravare l’ente di nuovi oneri finanziari a cui con difficoltà potrebbe fare fronte. Il residuo debito dei mutui al 01.01.2017 risulta essere pari ad € 373.659,32 . Gli oneri di ammortamento sulle spese correnti, relativi alle quote interessi dei prestiti già contratti, rientrano nei limiti fissati dalla legge sul totale delle entrate correnti accertate nell’ultimo esercizio chiuso. Il comma 539 della Legge di stabilità 2015 (Legge 190/2014) ha modificato l’art. 204 del D.Lgs. n. 267/2000, elevando dall’8 al 10 per cento, a decorrere dal 2015, l’importo massimo degli interessi passivi rispetto alle entrate dei primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione dei mutui, al fine di poter assumere nuovi mutui o finanziamenti.

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In particolare l'ente ha ad oggi un'incidenza percentuale degli interessi sulle entrate correnti pari al 0,25%, contro un limite normativo pari al 10%. La legge n. 232/2016 (legge di bilancio 2017), all’art. 1 comma 440 estende al 2017 la facoltà già concessa per il biennio 2015-2016, di utilizzare liberamente anche per la spesa corrente, i risparmi di linea capitale derivanti da operazioni di rinegoziazione dei mutui, in deroga alla disciplina ordinaria che prevede il libero utilizzo solo della quota relativa ai risparmi in conto interessi. Il successivo comma 441 prevede la possibilità di rinegoziare passività pregresse derivanti da accensione di mutui o emissione di prestiti obbligazionari, anche nel corso dell’esercizio provvisorio e fermo restando l’obbligo di effettuare le relative iscrizioni in bilancio, secondo le modalità previste dai commi 430 e 537 della legge di stabilità 2015. Il comune di Marrubiu, non ha previsto di esercitare tale facoltà per il 2017.

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Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 39

I Mutui in scadenza nel triennio 2017/2019 sono i s eguenti:

MUTUI IN AMMORTAMENTO 2017

COMUNE DI MARRUBIU

Inte

rven

to

quot

a in

tere

ssi

capi

tolo

qu

ota

inte

ress

i

inte

rven

to

quot

a ca

pita

le

capi

tolo

qu

ota

capi

tale

Posizione Investimento finanziario Istituto mutuante

Fun

zion

e

Ser

vizi

o Importo iniziale del

mutuoQuota capitale

Quota interessi

TOTALE scad

1080206 17001 3010303 28351 4304068/1 ILLUMINAZIONE PUBBLICA CASSA DD.PP. 08 02 18.017,86 1.586,79 83,81 1.670,60 2017

1.586,79 83,81 1.670,60

1080106 17600 3010303 28351 4304068/00 STRADE CASSA DD.PP. 09 06 137.363,62 12.271,33 647,97 12.919,30 2017

12.271,33 647,97 12.919,30

1040206 7801 3010303 28351 4466240 SCUOLE ELEMENTARI CASSA DD.PP. 09 06 333.000,00 17.972,79 7.018,33 24.991,12 2024

17.972,79 7.018,33 24.991,12

1090206 10255 3010303 28351 4332430 PIANO DI ZONA S.ANNA-AREE CASSA DD.PP. 04 02 464.811,21 33.627,37 2.939,07 36.566,44 2017

33.627,37 2.939,07 36.566,44

TOTALE COMPLESSIVO MUTUI 2017 953.192,69 65.458,28 10.689,18 76.147,46

MUTUI AMMORTAMENTO ANNUALE

MUTUI IN AMMORTAMENTO 2018

COMUNE DI MARRUBIU

Inte

rven

to

quot

a in

tere

ssi

capi

tolo

qu

ota

inte

ress

i

inte

rven

to

quot

a ca

pita

le

capi

tolo

qu

ota

capi

tale

Posizione Investimento finanziario Istituto mutuante

Fun

zion

e

Ser

vizi

o Importo iniziale del

mutuoQuota capitale

Quota interessi

TOTALE scad

1040206 7801 3010303 28351 4466240 SCUOLE ELEMENTARI CASSA DD.PP. 09 06 333.000,00 18.753,94 6.237,18 24.991,12 2024

18.753,94 6.237,18 24.991,12

1090206 10255 3010303 28351 4332430 PIANO DI ZONA S.ANNA-AREE CASSA DD.PP. 04 02 464.811,21 35.278,01 1.288,43 36.566,44 2018

35.278,01 1.288,43 36.566,44

TOTALE COMPLESSIVO MUTUI 2018 797.811,21 54.031,95 7.525,61 61.557,56

MUTUI AMMORTAMENTO ANNUALE

INTERESSI PASSIVI - La spesa per interessi passivi è prevista in € 10.689,18 per il 2017, in € 7.525,61 per il 2018 ed in € 5.422,09 per il 2019 e si riferisce alle quote interessi degli ammortamenti dei mutui passivi. L’evoluzione nel triennio dipende dal termine dei piani di rimborso dei prestiti, giunti alla fine del periodo di ammortamento.

DESCRIZIONE INVESTIMENTO

Durata ammortamento

in anni

Importo mutuo

Inizio ammortamento

Fine ammortamento

Illuminazione Pubblica

17 18.017,86

01/01/2001 2017

strade 17 137.363,62

01/01/2001 2017

Scuole elementari 20 333.000,00 01/01/2005 2024

Piano di zona S.Anna 20 464.811,21

01/01/1999 2018

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2.5.1.5 I trasferimenti e le altre entrate in conto capitale

Altre risorse destinate al finanziamento degli investimenti sono riferibili a trasferimenti in conto capitale iscritti nel titolo 4 delle entrate, di cui alla seguente tabella:

Tipologia

Trend storico Program. Programmazion e Annua plu riennale

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tipologia 200: Contributi agli investimenti 736.809,85 1.708.762,23 1.431.236,37 3.396.329,50 918,33 918,33 918,33 Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali

99.375,72

81.622,14

87.187,55

81.000,00 81.000,00

81.000,00 81.000,00

Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 0,00 0,00 62.868,91 72.999,94 58.000,00 58.000,00 58.000,00 Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 836.185,57 1.790.384,37 1.581.292,83 3.550.329,50 139.918,33 139.918,33 139.918,33 ENTRATE DA PERMESSI COSTRUIRE In questa voce sono classificati gli ex-oneri di urbanizzazione il cui importo è stato previsto in € 82.000,00 per l'anno 2017, in € 49.000,00 per l’anno 2018 e in € 49.000,00 per l’anno 2019. La legge di stabilità per il 2016 (L. 208/2015) ha previsto per gli anni 2016 e 2017, all'art. 1 comma 737, la possibilità di utilizzare il 100% dei proventi in questione per finanziare spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché per spese di progettazione delle opere pubbliche. Pertanto i proventi per permessi di costruire sono stati destinati al finanziamento di spese di investimento quali interventi di manutenzione straordinaria al patrimonio comunale e per la realizzazione e/o completamento di opere per € 42.442,91, e, limitatamente al 2017, al finanziamento della manutenzione ordinaria del patrimonio comunale per l’importo di € 39.557,09 Si fa presente che la legge di bilancio 2017 (L. 232/2016 ), all’art. 1 comma 460, che a decorrere dal 1° gennaio 2018, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni previste dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano. Pertanto, a decorrere dal 01/01/2018, è abrogato l’articolo 2, comma 8, della legge n. 244/2007, che ha consentito per gli anni dal 2008 al 2015 l’utilizzo dei proventi in questione per una quota non superiore al 50%, per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore ad un ulteriore 25% esclusivamente per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale.

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2.5.2 La Spesa

Le risorse raccolte e brevemente riepilogate nei paragrafi precedenti sono finalizzate al soddisfacimento dei bisogni della collettività. A tal fine la tabella che segue riporta l’articolazione della spesa per titoli con riferimento al periodo 2013/2015 (dati definitivi) e 2016/2019 (dati previsionali). Si ricorda che il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha modificato la precedente articolazione, per cui si è proceduto ad una riclassificazione delle vecchie voci di bilancio. Denominazione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Totale Titolo 1 - Spese correnti 3.972.519,78 4.064.852,75 5.140.819,21 4.602.437,06 4.472.842,98 4.374.438,23 4.384.101,15 Totale Titolo 2 - Spese in conto capitale 920.212,32 1.794.845,68 4.716.824,00 4.270.608,05 1.192.627,73 125.430,16 125.430,16 Totale Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti 65.941,73 69.667,71 72.599,82 62.214,86 65.458,28 54.031,95 19.569,03 Totale Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Titolo 7 - Spese c/ terzi e partite di giro 301.581,60 283.538,59 961.747,00 961.747,00 935.747,00 935.747,00 935.747,00

TOTALE TITOLI 5.260.255,43 6.212.904,73 10.891.990,03 9.897.006,97 6.666.675,99 5.489.647,34 5.464.847,34

2.5.2.1 La spesa per missioni

La spesa complessiva, precedentemente presentata secondo una classificazione economica (quella per titoli), viene ora riproposta in un’ottica funzionale, rappresentando il totale di spesa per missione. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli artt. 117 e 118 del Tit. V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato.

Denominazione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 TOTALE MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione

1.215.053,20 1.124.491,84 1.687.616,00 1.804.570,93 1.393.159,45 1.330.946,70 1.319.568,78

TOTALE MISSIONE 02 - Giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza

89.550,35 113.960,05 107.400,00

121.879,00

98.000,00 98.000,00 99.750,,00

TOTALE MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio

265.470,43 266.560,36 355.979,49 422.902,28 244.763,11 231.263,11 237.263,115

TOTALE MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

85.282,15 93.677,67 242.571,68 1.503.730,77

419.634,79 98.203,955

99.203,95

TOTALE MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero

190.255,31 30.332,45 163.980,23 76.200,00 20.000,00 18.000,00 18.000,00

TOTALE MISSIONE 07 - Turismo 3.000,00 670,00 700,00 700,00 700,00 500,00 500,00 TOTALE MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

186.725,02 1.291.722,32 552.983,98

1.221.634,25 290.640,58

46.441,61 47.441,61 TOTALE MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

955.919,77 881.273,78 705.621,66

1.416.032,03 1.152.702,48

661.150,00 661.150,00 TOTALE MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità

376.545,37 320.487,52 1.098.518,67 583.494,46 310.450,00 296.550,00 290.450,000

TOTALE MISSIONE 11 - Soccorso civile 6.313,90 7.274,80 5.000,00 6.941,60 3.000,00 3.000,00 3.000,00

TOTALE MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

1.416.345,69 1.449.463,12 1.990.133,88 1.538.864,55 1.533.557,956

1.500.462,62 1.497.462,62

TOTALE MISSIONE 13 - Tutela della salute 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività

25.880,00 13.384,44 9.250,00 15.635,10

9.500,00 8.500,00 8.500,00

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Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 42

TOTALE MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

76.390,91 266.400,08 235.559,99 57.382,211

54.442,91 53.000,00 53.000,00

TOTALE MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 19 - Relazioni internazionali

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti

0,00

0,00

56.939,25 89.145,33 124.230,26

146.324,79 168.819,15

TOTALE MISSIONE 50 - Debito pubblico 65.941,73 69.667,71 91.444,98 76.147,46 76.147,46 61.557,56 24.991,12 TOTALE MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi

301.581,60 283.538,59 961.747,00 961.747,00 935.747,00 935.747,00 935.747,00

TOTALE MISSIONI 5.260.255,43 6.212.904,73 8.265.446,81 9.897.006,97 6.666.675,99 5.489.647,34 5.464.847,34

2.5.2.2 La spesa corrente.

Passando all'analisi della spesa per natura, la spesa corrente costituisce quella parte della spesa finalizzata ad assicurare i servizi ed all’acquisizione di beni di consumo. Con riferimento al nostro ente la tabella evidenzia l’andamento storico e quello prospettico ordinato secondo la nuova classificazione funzionale per Missione. Denominazione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 1.199.581,00 1.092.733,59 1.389.815,641.436.247,01 1.348.767,36 1.330.946,70 1.319.568,78 MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza 89.550,35 113.960,05 98.400,00 121.879,00 98.000,00 98.000,00 99.750,00 MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 265.470,43 266.560,36 244.782,73304.902,28 238.763,11 231.263,11 237.263,11 MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 85.282,15 93.677,67 95.387,72 91.568,66 99.203,95 98.203,95 99.203,95

MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 24.421,40 15.159,71 16.500,0014.000,00 14.000,00 13.000,00 13.000,00

MISSIONE 07 - Turismo 3.000,00 670,00 700,00 700,00 700,00 500,00 500,00

MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 22.109,85 28.762,89 19.001,6312.287,37 26.441,61 16.441,61 13.001,63

MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

578.209,07 583.445,06 650.000,00 407.188,17 662.969,720 621.150,00 621.150,00

MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 336.581,82 310.497,52 329.781,29 329.210,00 299.450,00 295.550,00 289.450,00

MISSIONE 11 - Soccorso civile 6.313,90 7.274,80 6.000,00 6.941,60 3.000,00 3.000,00 3.000,00

MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 1.294.319,81 1.433.769,49 1.581.704,10 1.508.405,49 1.487.127,79 1.482.032,46 1.482.032,46 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 7.680,00 13.384,44 9.450,00 15.635,10 9.500,00 8.100,00 8.100,00

MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 60.000,00 104.957,17 115.000,00 51.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00

MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 58.439,25 89.145,33 124.230,26 146.679,14 146.679,14

MISSIONE 50 - Debito pubblico 0,00 0,00 18.845,1676.147,46 76.147,46 61.557,56 24.991,12

TOTALE TITOLO 1 3.972.519,78 4.064.852,75 4.633.807,52 5.690.334,02 5.490.560,09 5.392.217,18 5.367.417,18

Si precisa che gli stanziamenti previsti nella spesa corrente sono in grado di garantire l’espletamento della gestione delle funzioni fondamentali ed assicurare un adeguato livello di qualità dei servizi resi.

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2.5.2.3 La spesa in c/capitale

Le Spese in conto capitale si riferiscono a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente e diretti ad incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche.

Denominazione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 15.472,20 31.758,25 393.286,18 368.323,92 44.392,09 0,00 0,00

MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 0,00 0,00 65.671,95 118.000,00 6.000,00 0,00 0,00

MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 0,00 0,00 820.504,96 1.412.162,11 320.430,84 0,00 0,00

MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 165.833,91 15.172,74 146.680,23 62.200,00 6.000,00 5.000,00 5.000,00

MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 164.615,17 1.262.959,43 1.544.924,54 1.209.346,88 264.198,97

30.000,00 30.000,00

MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

377.710,70 297.828,72 537.489,51 745.514,31 489.732,76 40.000,00 40.000,00

MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 39.963,55 9.990,00 720.836,65254.284,46

11.000,00 1.000,00 1.000,00

MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 122.025,88 15.693,63 29.418,3330.459,06 28.918,33 18.430,16 18.430,16 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 18.200,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 16.390,91 161.442,91 154.655,80 6.382,2115.442,91 3.000,00 3.000,00

TOTALE TITOLO 2 920.212,32 1.794.845,68 4.413.468,154.206.672,95 1.176.115,90 97.430,164 97.430,16

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2.5.2.3.1 Lavori pubblici in corso di realizzazione

La programmazione di nuove opere pubbliche presuppone necessariamente la conoscenza dello stato di attuazione e realizzazione di quelle in corso. A tal fine, nella tabella che segue, si riporta l’elenco delle principali opere in corso di realizzazione indicando per ciascuna di esse la fonte di finanziamento, l'importo iniziale e quello alla data odierna tenendo conto dei SAL pagati.

ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)

N.

Descrizione (oggetto

dell'opera) Codice missione

Anno di

impegno Importo

Fonti di

finanziamento

/

programma/titolo

fondi Totale Già liquidato

Da liquidare

(descrizione estremi)

1Riqualif urbana centro abitato e pista ciclabile - cap. 2614

10.05.2 2011 1.100.000,001.071.223,64 28.776,36Fondi Ras

2Recupero ambientale funtana Figu - cap. 2422

09.05.2 2014 250.000,00 123.848,28 126.151,72Fondi Ras

3Messa in sicurezza rio Zuarbara - cap. 2709

09.05.2 2013 300.000,00 0,00 300.000,00Fondi Ras

4Realizzaz opere pip- cap. 21301

08.02.2 2013 146.111,11 112.192,42 33.918,69Ras + ven lotti

5Recupero centri storici bando biddas cap.24853

08.01.2 2010 61.090,58 40.337,48 20.753,10Fondi Ras

6Adeguamento palestra comunale norme sicurezza - cap. 24356

06.01.2 2013 155.890,00 154.598,24 1.291,76Fondi Ras + bucalossi

7Gestione del piano di assetto idrogeologico- cap. 1203

09.04.2 2015 11.000,00 5.510,00 5.490,00Fondi Ras

8Completamento Teatro Comunale- cap. 2424

5.02.2 2016 1.408.762,11 349.330,081.059.432,03Fondi stato

9Messa in sicurezza Edifici scolastici –cap 2398

01.06.2 2015 200.000,00 158.288,98 41.711,02Fondi Ras

10Realizzazione struttura prima infanzia – cap. 1202

04.01.2 2016 104.928,09 12.790,47 92.137,62Fondi Ras

11Iscola –Sistemazione edifici scolastici – cap. 2401

04.02.2 2016 57.500,00 0,00 57.500,00Fondi Ras

12piano nazionale di Edilizia Abitativa – cap. 2427

8.02.2 2016 1.091.067,31 18.127,811.072.939,50Fondi Ras

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2.5.2.3.2 I nuovi lavori pubblici previsti

In data 18/04/2016 è stato emanato il Decreto Legislativo n. 50/2016 ”Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”. In particolare l'art. 21 “Programma delle acquisizioni delle stazioni appaltanti”: - al comma 1 stabilisce che “Le amministrazioni aggiudicatrici adottano il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici, nonché i relativi aggiornamenti annuali. I programmi sono approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio”; - al comma 3 prevede che “Il programma triennale dei lavori pubblici e i relativi aggiornamenti annuali contengono i lavori il cui valore stimato sia pari o superiore a 100.000 euro e indicano, previa attribuzione del codice unico di progetto di cui all’articolo 11, della legge 16 gennaio 2003, n. 3, i lavori da avviare nella prima annualità, per i quali deve essere riportata l'indicazione dei mezzi finanziari stanziati sullo stato di previsione o sul proprio bilancio, ovvero disponibili in base a contributi o risorse dello Stato, delle regioni a statuto ordinario o di altri enti pubblici. Per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 euro, ai fini dell’inserimento nell’elenco annuale, le amministrazioni aggiudicatrici approvano preventivamente il progetto di fattibilità tecnica ed economica”; Si riporta di seguito l’elenco degli investimenti e delle opere pubbliche che si intende realizzare nel triennio, con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento. Le schede sono state redatte facendo riferimento al Decreto Ministeriale Infrastrutture e Trasporti in data 24.10.2014, pubblicato sulla G.U. n. 283 del 05.12.2014, recante “Procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del piano triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell’elenco annuale dei lavori pubblici e per la redazione e la pubblicazione del programma annuale per l'acquisizione di beni e servizi”, in quanto non risulta ancora emanato il decreto previsto dall'art. 21, comma 8, del D.Lgs. n. 50/2016. Contestualmente alle opere in corso, l’amministrazione intende avviare ulteriori opere finalizzate ad assicurare il conseguimento degli obiettivi strategici delineati. Le opere riportate sono quelle previste nel programma triennale delle opere pubbliche 2017/2019, deliberate dalla Giunta Comunale il 23/11/2016 con atto n. 160..

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2.5.3 Gli equilibri di bilancio

Per meglio comprendere le scelte adottate dalla nostra amministrazione, procederemo alla presentazione del bilancio articolando il suo contenuto in sezioni (secondo uno schema proposto per la prima volta dalla Corte dei Conti) e verificando, all'interno di ciascuna di esse, se sussiste l'equilibrio tra "fonti" ed "impieghi" in grado di assicurare all'ente il perdurare di quelle situazioni di equilibrio monetario e finanziario indispensabili per una corretta gestione. A tal fine si suddivide il bilancio in quattro principali partizioni, ciascuna delle quali evidenzia un particolare aspetto della gestione, cercando di approfondire l'equilibrio di ciascuno di essi. In particolare, tratteremo nell'ordine:

a) Bilancio corrente, che evidenzia le entrate e le spese finalizzate ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente, comprendendo anche le spese occasionali che non generano effetti sugli esercizi successivi;

b) Bilancio investimenti, che descrive le somme destinate alla realizzazione di infrastrutture o all'acquisizione di beni mobili che trovano utilizzo per più esercizi e che incrementano o decrementano il patrimonio dell'ente;

c) Bilancio movimento fondi, che presenta quelle poste compensative di entrata e di spesa che hanno riflessi solo sugli aspetti finanziari della gestione e non su quelli economici;

d) Bilancio di terzi, che sintetizza posizioni anch'esse compensative di entrata e di spesa estranee al patrimonio dell'ente.

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2.5.3.1 Gli equilibri di bilancio di cassa

Altro aspetto di particolare rilevanza ai fini della valutazione della gestione, è quello connesso all'analisi degli equilibri di cassa, inteso come rappresentazione delle entrate e delle spese in riferimento alle effettive movimentazioni di numerario, così come desumibili dalle previsioni relative agli esercizi 2017/2019.

ENTRATE

CASSA

COMPETENZA SPESE

CASSA

COMPETENZA 2017 2017 2017 2017

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio

Utilizzo avanzo presunto di amministrazione

Fondo pluriennale vincolato

Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

Titolo 2 - Trasferimenti correnti

Titolo 3 - Entrate extratributarie

Titolo 4 - Entrate in conto

capitale

Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie

820.795,91

2.057.838,78

2.967.274,23

734.681,73

4.183.065,02

0,00

42.449,86

0,00

1.294.815,63

2.665.149,80

496.328,88

1.232.184,82

0,00

Disavanzo di amministrazione Titolo 1 - Spese correnti

- di cui fondo pluriennale vincolato

Titolo 2 - Spese in conto capitale

- di cui fondo pluriennale vincolato

Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie

5.114.596,42

4.442.248,88

0,00

0,00

4.472.842,98

0,00

1.192.627,73

0,00

Totale entrate finali

9.942.859,76 5.688.479,13 Totale spese finali

9.556.845,30 5.665.470,71

Titolo 6 - Accensione di prestiti

Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro

150.507,46

0,00

936.306,35

0,00

0,00

935.747,00

Titolo 4 - Rimborso di prestiti

Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro

65.458,28

0,00

949.462,47

65.458,28

0,00

935.747,00

Totale Titoli 11.029.673,57 6.624.226,13 Totale Titoli

1.014.920,75 1.001.205,28

Fondo di cassa presunto alla fine dell'esercizio

1.278.703,43 TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE

12.786.775,83 6.666.675,99 TOTALE COMPLESSIVO SPESE

10.571.766,05 6.666.675,99

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Saldo di finanza pubblica

Come disposto dall’art.1 comma 712 della Legge 208/2015, i comuni, le province, le città metropolitane e le province autonome di Trento e Bolzano, devono allegare al bilancio di previsione un prospetto dimostrativo delle previsioni di competenza triennale rilevanti ai fini della verifica del rispetto del saldo di finanza pubblica. Il saldo quale differenza fra entrate finali e spese finali come eventualmente modificato ai sensi del comma 728 (patto regionale orizzontale), 730 (patto nazionale orizzontale),731 e 732 deve essere non negativo. A tal fine le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 e le spese finali quelle ascrivibili ai titoli 1,2,e 3 dello schema di bilancio ex d.lgs 118/2011. Con la legge n. 243/2012 sono disciplinati il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci pubblici e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni, nonché degli altri aspetti trattati dalla legge costituzionale n. 1 del 2012 .

Ad opera della Legge 12 agosto 2016, n. 164 “Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243,

in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29-8-2016 ed entrata in vigore il 13/09/2016, è stata revisionata la disciplina sugli equilibri di bilancio per le Regioni e gli Enti locali, sia in fase di programmazione che di rendiconto.

Pertanto gli enti in questione dall’esercizio 2017 dovranno conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, come eventualmente modificato ai sensi dell'articolo 10 della medesima legge.

Per l'anno 2016, tuttavia, la disciplina di cui all'art. 9 della Legge 243/2012 era stata sostituita da quella indicata all'art. 1 commi 707 e seguenti della Legge 208/2015 (Legge di stabilità 2016).

La legge di bilancio per il 2017, ed in particolare l’art. 1 commi 466 e seguenti, declinano nel particolare le nuove regole di finanza pubblica previste per gli enti, confermando il vincolo già previsto per il 2016, ovvero il conseguimento di un saldo non negativo, in termini di competenza, tra entrate finali (titoli 1-5 dello schema di bilancio armonizzato) e spese finali (titoli 1-3 del medesimo schema di bilancio), così come previsto dal revisionato art. 9 della legge 243/2012. Il comma, inoltre, stabilisce l’intera inclusione del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa nel computo del saldo finale di competenza per il periodo 2017-2019, al netto della quota rinveniente da debito, stabilizzandolo per l’intero triennio: tale disposizione consente indubbiamente una migliore programmazione degli investimenti degli enti, ampliando la possibilità di intervento in tali ambiti.

Viene inoltre modificata la disciplina graduale delle sanzioni in caso di mancato rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, così come viene introdotto un sistema graduale di “premi” per gli enti che centrano gli obiettivi a determinate condizioni.

Si riportano le tabelle dimostrative del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica di cui all'art. 9 della L. 243/2012, sia in termini di competenza che di cassa, nella versione modificata dalla Legge n. 164/2016:

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In caso di mancato conseguimento del saldo di cui al comma 710, nell'anno successivo a quello dell'inadempienza: a) l'ente locale è assoggettato ad una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo di solidarietà comunale in misura pari all'importo corrispondente allo scostamento registrato. Le province della Regione siciliana e della regione Sardegna sono assoggettate alla riduzione dei trasferimenti erariali nella misura indicata al primo periodo. Gli enti locali delle regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano sono assoggettati ad una riduzione dei trasferimenti correnti erogati dalle medesime regioni o province autonome in misura pari all'importo corrispondente allo scostamento registrato. In caso di incapienza gli enti locali sono tenuti a versare all'entrata del bilancio dello Stato le somme residue presso la competente sezione di tesoreria provinciale dello Stato, al Capo X dell'entrata del bilancio dello Stato, al capitolo 3509, articolo 2. In caso di mancato versamento delle predette somme residue nell'anno successivo a quello dell'inadempienza, il recupero è operato con le procedure di cui ai commi 128 e 129 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228; b) la regione è tenuta a versare all'entrata del bilancio dello Stato,entro sessanta giorni dal termine stabilito per la trasmissione della certificazione relativa al rispetto del pareggio di bilancio, l'importo corrispondente allo scostamento registrato. In caso di mancato versamento si procede al recupero di detto scostamento a valere sulle giacenze depositate a qualsiasi titolo nei conti aperti presso la tesoreria statale. Trascorso inutilmente il termine dei trenta giorni dal termine di approvazione del rendiconto della gestione per la trasmissione della certificazione da parte della regione, si procede al blocco di qualsiasi prelievo dai conti della tesoreria statale sino a quando la certificazione non è acquisita; c) l'ente non può impegnare spese correnti, per le regioni al netto delle spese per la sanità, in misura superiore all'importo dei corrispondenti impegni effettuati nell'anno precedente a quello di riferimento; d) l'ente non può ricorrere all'indebitamento per gli investimenti; i mutui e i prestiti obbligazionari posti in essere con istituzioni creditizie o finanziarie per il finanziamento degli investimenti o le aperture di linee di credito devono essere corredati da apposita attestazione da cui risulti il conseguimento dell'obiettivo di cui al primo periodo relativo all'anno precedente. L'istituto finanziatore o l'intermediario finanziario non può procedere al finanziamento o al collocamento del prestito in assenza della predetta attestazione;

e) l'ente non può procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. E' fatto altresì divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione; f) l'ente è tenuto a rideterminare le indennità di funzione ed i gettoni di presenza del presidente, del sindaco e dei componenti della giunta in carica nell'esercizio in cui è avvenuta la violazione, con una riduzione del 30 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2014.

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IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO iscritto in entrata

Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata. Trattasi di un saldo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, che nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria, e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Il fondo pluriennale vincolato è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese. Prescinde dalla natura vincolata o destinata delle entrate che lo alimentano, il fondo pluriennale vincolato costituito: a) in occasione del riaccertamento ordinario dei residui al fine di consentire la reimputazione di un impegno che, a seguito di eventi verificatisi successivamente alla registrazione, risulta non più esigibile nell’esercizio cui il rendiconto si riferisce; b) in occasione del riaccertamento straordinario dei residui, effettuato per adeguare lo stock dei residui attivi e passivi degli esercizi precedenti alla nuova configurazione del principio contabile generale della competenza finanziaria.

Il fondo riguarda prevalentemente le spese in conto capitale ma può essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, ad esempio per quelle impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa, ovvero alle spese per il compenso accessorio del personale. L’ammontare complessivo del fondo iscritto in entrata, distinto in parte corrente e in c/capitale, è pari alla sommatoria degli accantonamenti riguardanti il fondo stanziati nella spesa del bilancio dell’esercizio precedente, nei singoli programmi di bilancio cui si riferiscono le spese, dell’esercizio precedente. Solo con riferimento al primo esercizio, l’importo complessivo del fondo pluriennale, iscritto tra le entrate, può risultare inferiore all’importo dei fondi pluriennali di spesa dell’esercizio precedente, nel caso in cui sia possibile stimare o far riferimento, sulla base di dati di preconsuntivo all’importo, riferito al 31 dicembre dell’anno precedente al periodo di riferimento del bilancio di previsione, degli impegni imputati agli esercizi precedenti finanziati dal fondo pluriennale vincolato.Il fondo pluriennale iscritto in entrata nel triennio è pari a ZERO. Sarà incrementato con apposite determinazioni di variazione di esigibilità o in sede di riaccertamento ordinario dei residui.

ALTRE SPESE CORRENTI In questa voce sono classificate tutte le spese che non trovano collocazione nei precedenti macroaggregati. Fondo di riserva : Di seguito gli importi iscritti in bilancio per il fondo riserva.

2017 2018 2019

13.500,00 13.500,00 13.500,00

In particolare, lo stanziamento rispetta i limiti previsti dall’art. 166 TUEL, in base al quale lo stanziamento non deve essere inferiore allo 0,30 e non può superare il 2 per cento del totale

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delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio; ai sensi del comma 2bis del citato art. 166, la metà della quota minima prevista dai commi 1 e 2ter è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione. Fondo di riserva di cassa: con la nuova contabilità armonizzata, a seguito della reintroduzione della previsione di cassa, è stato previsto l’obbligo di stanziare nel primo esercizio del bilancio di previsione finanziario un fondo di riserva di cassa, non inferiore allo 0,2 per cento delle spese finali, utilizzato con deliberazioni dell'organo esecutivo (art. 166 comma 2quater TUEL): lo stanziamento iscritto in bilancio, rispettoso di tale limite, ammonta ad € 13.500,00. Fondo crediti di dubbia esigibilità - Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, vincolando una quota dell’avanzo di amministrazione. A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità”, il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata). La determinazione dello stanziamento del fondo crediti di dubbia esigibilità è stata effettuata seguendo la metodologia prevista dal principio contabile applicato della contabilità finanziaria per il 2015 (primo anno di applicazione). In particolare la procedura è stata la seguente:

1. sono state individuate le entrate che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione;

2. sono state calcolate, per ciascuna entrata di cui al punto 1), le medie seguendo la metodologia prevista dal principio contabile applicato della contabilità finanziaria per il 2015: la media può essere calcolata secondo le seguenti modalità:

A) media semplice; B) rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; C) media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: : 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio;

- per ciascuna entrata è stata quindi individuata la percentuale che ha consentito la determinazione del fondo crediti di dubbia esigibilità nell’importo ritenuto adeguato.

Nel secondo anno di applicazione dei nuovi principi: a) per le entrate accertate per competenza la media è calcolata facendo riferimento agli incassi (in c/competenza e in c/residui) e agli accertamenti del primo quadriennio del quinquennio precedente e al rapporto tra gli incassi di competenza e gli accertamenti dell’anno precedente; e così via negli anni successivi;

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b) per le entrate accertate per cassa, si calcola la media facendo riferimento ai dati extra-contabili dei primi quattro anni del quinquennio precedente e ai dati contabili rilevati all’esercizio precedente; e così via negli anni successivi. 4) Il legislatore ha concesso la facoltà di applicare gradualmente la norma per quanto concerne l'accantonamento da effettuare nel FCDE. Il principio contabile all. 4/2 al d.Lgs. n. 118/2011 prevede, per i primi esercizi la possibilità di accantonare a bilancio di previsione una quota inferiore, come evidenziato nella seguente tabella.

ANNO DI PREVISIONE DEL BILANCIO

2016 2017 2018 2019

55% 70% 85% 100%

L’ente si è avvalso di tale facoltà per tutte le entrate di dubbia esigibilità ad eccezione di quelle relative ai proventi del codice della strada, in quanto non gestiti e per le quali per l’esercizio 2017, 2018 e 2019 si sarebbe dovuto accantonare il 100% della percentuale scaturita dalla media del quinquennio.

DESCRIZIONE IMPORTO

FCDE

percentuale anno 2016 55% su stanziamenti 2016* (accantonare

cons.2016)

87.145,33

percentuale anno 2017 70% su stanziamenti 2017* 105.280,26

percentuale anno 2018 85% su stanziamenti 2018* 127.374,79

percentuale anno 2019 100% su stanziamenti 2019* 149.869,15

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AVANZO DI AMMINISTRAZIONE. Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2015 (ultimo consuntivo approvato) è così determinato:

ll risultato di amministrazione presunto 2016, approvato con delibera G.C. n. 8 del 19/01/2017 è così

determinato:

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Il bilancio di previsione dell’esercizio 2017 prevede l’utilizzo delle quote vincolate del risultato di amministrazione, fermo restando il prioritario utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione ai provvedimenti di salvaguardia degli equilibri, “La quota libera del risultato di amministrazione può essere utilizzata con il bilancio di previsione o con provvedimento di variazione di bilancio, solo a seguito dell’approvazione del rendiconto, per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità:

a) per la copertura dei debiti fuori bilancio; b) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (per gli

enti locali previsti dall'articolo 193 del TUEL) ove non possa provvedersi con mezzi ordinari;

c) per il finanziamento di spese di investimento; d) per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; e) per l’estinzione anticipata dei prestiti.”

Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per i quali sono stati accantonati. Le quote del risultato di amministrazione destinata agli investimenti è costituita dalle entrate in conto capitale senza vincoli di specifica destinazione non spese, mentre le quote vincolate sono costituite da tutte le entrate che in base alla legge o ai principi contabili devono essere finalizzate a specifiche tipologie di spesa. Il bilancio di previsione dell’esercizio 2017 prevede l’utilizzo delle quote vincolate del risultato di amministrazione presunto 2016 per l’importo di € 42.449,86 da destinarsi alla copertura di spese correnti: Cap. 12425 € 9.764,00 “Trasferimento fondi scuola civica di musica” Cap. 12430 € 13.149,50 “Riqualificazione rete dei consultori familiari” Cap. 1204 € 19.536,36 “Interventi manut. corsi d'acqua-rischio idrogeologico -contr. RAS

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2.6 RISORSE UMANE DELL'ENTE

Accanto agli organi di indirizzo politico previsti e disciplinati dalla legge (Consiglio comunale, Giunta e Sindaco), il Comune di Marrubiu è dotato di un apparato gestionale/amministrativo che vede al vertice il Segretario comunale a cui si affiancano le strutture organizzative denominate Settori. Com'è noto, la pianta organica del personale degli enti come il nostro viene configurata, dal vigente ordinamento, come elemento strutturale correlato all’assetto organizzativo dell’ente per il quale è previsto un blocco delle assunzioni, a fronte dell’obbligo di assumere un'adeguata programmazione diretta a conseguire obiettivi di efficienza ed economicità della gestione. Nell'organizzazione del lavoro dell'ente pubblico, la definizione degli obiettivi generali e dei programmi è affidata agli organi di governo di estrazione politica. I dirigenti ed i responsabili dei servizi, invece, provvedono alla gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, compresa l'adozione degli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di indirizzo unito ad un controllo sulla valutazione dei risultati. La tabella mostra in modo sintetico la composizione numerica della struttura.

Il Segretario Comunale è la Dr.ssa Felicina Deplano Il servizio di segretariato viene gestito in forma associata. Dall’1/1/2011 al 15/7/2011 la convenzione era tra il Comune di Marrubiu con una percentuale sulle spese di personale del 60% e i Comuni di Collinas e Pau, ciascuno partecipava alla spesa con una percentuale del 20%. Dal 16/07/2011 al 09/08/2015 il comune di Marrubiu si è convenzionato col Comune di Palmas Arborea, ciascuno con la percentuale sulle spese del 50%. La convenzione attuale è in vigore dal 10/08/2015 col Comune di Simaxis. La quota a carico di ciascun Comune è pari al 50% della spesa. Numero totale personale dipendente, così come da conto annuale del personale, n. 25, compreso il segretario comunale.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE all’1/1/2017:

Categoria e posizione economica

Previsti in dotazione organica

In servizio numero

Categoria e posizione economica

Previsti in dotazione organica

In servizio numero

A.1 0 0 C.1 3 2

A.2 0 0 C.2 1 1

A.3 1 1 C.3 4 4

A.4 0 0 C.4 4 4

B.1 3 3 D.1 0 0

B.2 2 2 D.2 1 1

B.3 3 2 D.3 2 2

B.4 1 1 D.4 1 1

B.5 0 0 D.5 1 1

TOTALE 10 9 TOTALE 17 16

Totale personale al 01-01-2017:

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di ruolo 25

Fuori ruolo 0

AREA TECNICA AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

Categoria Previsti in dotazione

organica N. in servizio Categoria

Previsti in dotazione organica

N. in servizio

A 0 0 A 0 0

B 7 6 B 0 0

C 2 2 C 3 2

D 2 2 D 1 1

AREA SOCIO ASSISTENZIALE AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA

Categoria Previsti in dotazione

organica N. in servizio Categoria

Previsti in dotazione organica

N. in servizio

A 0 0 A 0 0

B 0 0 B 0 0

C 1 1 C 2 2

D 1 1 D 0 0

AREA SEGRETERIA GENERALE TOTALE

Categoria Previsti in dotazione

organica N. in servizio Categoria

Previsti in dotazione organica

N. in servizio

A 1 1 A 1 1

B 3 2 B 10 8

C 4 4 C 12 11

D 1 1 D 5 5

TOTALE 28 25

Ad ogni Settore è preposto un Responsabile, individuato con decreto sindacale, le cui funzioni sono attribuite direttamente dallo statuto, dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, dalle leggi (in particolare dall’107 del D. Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii.) e da tutti gli altri strumenti regolamentari e normativi facenti capo agli enti locali. I Responsabili di Settore rispondono del risultato della loro attività sotto il profilo dell’efficacia (soddisfacimento dei bisogni) e dell’efficienza (completo e tempestivo reperimento delle risorse e contenimento dei costi di gestione), rispondendo delle procedure di reperimento ed acquisizione dei fattori produttivi, salvo che queste ultime non siano assegnate ad altro Responsabile di Settore. In particolare, rispondono al Sindaco ed alla Giunta riguardo al grado di raggiungimento degli obiettivi e dotazioni assegnate. Ciascun Responsabile potrà delegare, se del caso, ad altri dipendenti, assegnati funzionalmente al proprio Settore, la cura, l'istruzione e l'autonomo compimento di taluni procedimenti amministrativi di propria competenza. Il provvedimento di delega deve contenere, di norma, le direttive necessarie per il miglior assolvimento delle attività delegate, fermo restando in capo al Responsabile di Settore il compito di vigilare e la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi assegnati ai collaboratori (anche ai fini del conferimento ed attribuzioni delle indennità previste dal contratto integrativo decentrato). La Giunta Comunale si riserva, alla luce degli strumenti statutari e della normativa vigente, di intervenire con ulteriori atti relativamente alle attività e programmi non previste dal Piano; Ai sensi dell’art. 109, 2° comma e dell’art. 50, 10° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 – TUEL, le Posizioni Organizzative sono state conferite, con decorrenza 03/02/2014, ai sotto elencati Funzionari:

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SETTORE DIPENDENTE

Responsabile Servizio Socio Culturale Dr.ssa Felicina Deplano Responsabile Servizio Tecnico (sostit. Ing. Casula in comando presso la Regione Sardegna da Ottobre 2016)

Ing. Angelica Sedda

Responsabile Servizio Amministrativo-Demografico Dr.ssa M.Grazia Pilloni Responsabile Servizio Finanziario-Tributi-Paghe Rag. Donatella Deriu

SPESE DI PERSONALE

La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica. Le previsioni iscritte in bilancio sono compatibili con la programmazione del fabbisogno di personale, come da tabella sottostante.

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Limiti di spesa per il personale imposti dalla legge

Attualmente gli enti locali sono principalmente soggetti alle seguenti tipologie di vincoli: - quello generale di contenimento della spesa di personale; - quello puntuale sulle possibilità di assunzioni, sia a tempo indeterminato sia con

tipologie di lavoro flessibile. Per tracciare un quadro complessivo del sistema di regole e vincoli riguardanti le spese di personale è necessario fare riferimento all'art. 1, commi 557 e seguenti, della legge 296/2006 (legge Finanziaria per il 2007), come riscritto dall'art. 14 comma 7 del decreto legge 78/2010 (convertito in legge 122/2010) che individua le azioni affinché sia possibile garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, azioni che possono essere modulate dagli enti territoriali "nell'ambito della propria autonomia" e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento:

- riduzione dell'incidenza delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti attraverso "parziale reintegrazione dei cessati e il contenimento della spesa per il lavoro flessibile";

- razionalizzazione e snellimento delle strutture, anche attraverso l'accorpamento di uffici;

- contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa. Per le Amministrazioni Locali le possibilità assunzionali a tempo indeterminato sono

limitate puntualmente dalla legge e sono state recentissimamente ridefinite dall’art. 1 comma 228 della Legge 208/2015 (legge di stabilità 2016), che fissa per il 2016, 2017 e 2018 il limite del contingente di personale assumibile a tempo indeterminato ad una spesa pari al 25% di quella del personale cessato. Nel disegno di legge di bilancio per il 2017 è attualmente previsto un innalzamento al 75% per gli enti che rispetteranno il saldo finanziario relativo agli equilibri costituzionali inferiore all’1% degli accertamenti delle entrate finali: la norma varrà solo per gli enti in cui il rapporto dipendenti/popolazione risulti inferiore al valore stabilito con decreto del Ministero dell’Interno.

Un ulteriore vincolo per gli enti locali e stato introdotto dalla Legge 183/2011 (Legge di Stabilita per il 2012) con riferimento alla spesa di personale flessibile. Tale legge prevede l'impossibilità di avvalersi di personale a tempo determinato, con convenzioni e per contratti di collaborazione coordinata e continuativa e dall'altro, per contratti di formazione-lavoro, rapporti formativi, somministrazione di lavoro, nonché di lavoro accessorio, oltre il limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nel 2009. Il predetto limite può essere superato a determinate condizioni, rimanendo comunque il limite di spesa complessiva sostenuta nel 2009.

La legge di stabilità per il 2015 dispone che il turn-over vada destinato alla ricollocazione del personale in soprannumero delle province destinatario dei processi di mobilità, oltre che ai vincitori di concorso. Ai dipendenti delle province viene destinata anche la restante percentuale di turn-over (quando non è già al 100%). La spesa per il personale delle province ricollocato non si calcola ai fini del contenimento della spesa di personale.

La legge di stabilità per il 2016 (Legge n. 208/2015) ha introdotto pesanti vincoli in materia di copertura dei posti relativi alle posizioni dirigenziali (indisponibilità dei posti vacanti alla data del 15/10/2015 e divieto di copertura dei medesimi posti, obbligo di provvedere alla ricognizione delle proprie dotazioni organiche dirigenziali secondo i rispettivi ordinamenti (ovvero in sede di programmazione del fabbisogno di personale),

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nonché al riordino delle competenze degli uffici dirigenziali, eliminando eventuali duplicazioni).

Per quanto riguarda il personale non dirigente, la legge di stabilità 2016 ha previsto una riduzione della capacità assunzionale per gli anni 2016, 2017 e 2018, nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascuno dei predetti anni, ad una spesa pari al 25% di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente, ad eccezione della ricollocazione del personale degli enti di area vasta, per i quali si applicano le facoltà assunzionali nelle percentuali stabilite dall'articolo 3, comma 5, del D.L. n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 114/2014.

Per l’anno 2016 le facoltà assunzionali sono comunque vincolate alla ricollocazione del personale in esubero degli enti di area vasta ai sensi dell’art. 1, comma 424, della Legge di Stabilità 2015, orami in via di esaurimento, essendo quasi tutte le regioni italiane ormai libere da detto vincolo.

Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D.L. 78/2015.

Da ultimo l'art. 16, comma 1-quater, del D.L. n. 113/2016 convertito con modificazioni nella Legge n. 160/2016, nel modificare l’art. 9, comma 28, del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni nella Legge n. 122/2010 e ss.mm.ii., stabilisce l'esclusione delle spese sostenute per le assunzioni a tempo determinato ai sensi dell'articolo 110, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii. dalle limitazioni previste dal predetto comma. Il medesimo decreto ha inoltre abrogato la lettera a) dell'art. 1, comma 557, della Legge n. 296/2006, ovvero l'obbligo di riduzione della percentuale tra le spese di personale e le spese correnti;

Il quadro generale, sommariamente descritto sopra, impone dunque all'Amministrazione Comunale da un lato la definizione di un ruolo che la metta nelle condizioni di sostenere e perseguire i propri obiettivi strategici e, dall'altro, necessariamente, una progettazione organizzativa coerente con la propria strategia e che possa far leva sulla valorizzazione delle proprie risorse umane, sull’ascolto delle persone e sulla motivazione e sull'aggiornamento continuo delle competenze rispetto alle nuove esigenze e richieste del contesto. Nel corso del 2016 si è assistito al generale sblocco definitivo del divieto di assunzione fino alla ricollocazione del personale in esubero degli enti di area vasta ai sensi dell’art. 1, comma 424, della Legge di Stabilità 2015, con ancora poche eccezioni.

La Legge n. 232/2016 (Legge di Bilancio 2017) ha disposto, con l’art. 1 comma 368, la proroga fino al 31/12/2017 dell’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato vigenti alla data di entrata in vigore del DL 101/2013.

Per il triennio 2017-2019 si prevede la sottoscrizione del contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto Regioni Autonomie locali, dopo ormai oltre 6 anni di totale blocco.

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Limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione

L'articolo 3, comma 56, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 è stato così sostituito dall’art. 46 della legge 133/2008: «Con il regolamento di cui all'articolo 89 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono fissati, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni vigenti, i limiti, i criteri e le modalità per l'affidamento di incarichi di collaborazione autonoma, che si applicano a tutte le tipologie di prestazioni.

La violazione delle disposizioni regolamentari richiamate costituisce illecito

disciplinare e determina responsabilità erariale. Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione e' fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali.».

Le nuove disposizioni normative presuppongono che gli incarichi esterni trovino

fondamento nell’ambito degli strumenti di programmazione degli interventi e della spesa la cui approvazione è di competenza del Consiglio Comunale e primo fra tutti il Documento Unico di Programmazione (DUP). Per l’individuazione del limite massimo di spesa annua, si fa riferimento alla somma degli importi relativi alla spesa per collaborazioni inserita nel bilancio di previsione.

L’importo complessivo della presunta spesa per incarichi esterni è pari a € 3.450,00 e

trova allocazione nel bilancio di previsione 2017-2019. La somma di € 4.345,00 costituisce il tetto massimo di spesa che viene autorizzato dal

Consiglio Comunale.

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Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 66

4 LA RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITA' IN CORSO

Il Documento Unico di Programmazione riveste un ruolo fondamentale nel rinnovato processo di programmazione, gestione e controllo degli enti locali previsto dalla recente riforma ordinamentale, in quanto costituisce l'anello di congiunzione tra le attività programmatiche poste alla base del mandato amministrativo e l'affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi che avviene con l'approvazione del Piano Esecutivo di Gestione. Non a caso la Sezione Strategica del DUP sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente, mentre la Sezione Operativa individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, individua e declina gli obiettivi operativi annuali da raggiungere, che trovano il loro riscontro gestionale nella formulazione del PEG. Fatta questa breve premessa, si ritiene di evidenziare i seguenti documenti del sistema di bilancio, adottati o da adottare da questa amministrazione, in ragione della loro valenza informativa sulla rendicontabilità dell'operato nel corso del mandato: le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, approvate il 03/06/2011 con deliberazione di Consiglio n. 23, che costituiscono la base dell'intero processo di programmazione;

la relazione di inizio mandato di cui all’art. 4 bis del D.Lgs. n. 149/2011, volta a verificare l'assetto finanziario e patrimoniale dell'ente all'inizio del mandato;

la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 bis del D.Lgs. n. 149/2011, da adottare prima del termine del mandato elettorale, nella quale si darà compiuta evidenza delle attività svolte nel corso del mandato, con riferimento agli indirizzi strategici ed alle missioni, soffermandosi in particolare su: sistema ed esiti dei controlli interni, rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati, quantificazione della misura dell'indebitamento, convergenza verso i fabbisogni standard, situazione finanziaria e patrimoniale dell’ente anche con riferimento alla gestione degli organismi controllati (art. 2359, co. 1, nn. 1 e 2, c.c.);

il bilancio partecipato, che costituisce una pratica innovatrice della gestione urbana, capace di promuovere i principi della buona governance locale e di coinvolgere attivamente cittadini e portatori di interessi nel processo decisionale riguardante la gestione del nostro ente;

il bilancio sociale, inteso come risultato di un processo con il quale l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato.

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LA SEZIONE OPERATIVA (SeO)

5 LA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA

La Sezione Operativa del DUP declina, in termini operativi, le scelte strategiche in precedenza tratteggiate. Rinviando a quanto già trattato nella prima parte del presente documento, per alcuni aspetti quali l’analisi dei mezzi finanziari a disposizione, gli indirizzi in materia di tributi e tariffe, l'indebitamento, si intende presentare in questa sezione una lettura delle spese previste nel Bilancio di previsione, riclassificate in funzione delle linee programmatiche poste dall'amministrazione e tradotte nelle missioni e nei programmi previsti dalla vigente normativa.

5.1 CONSIDERAZIONI

Nei paragrafi che seguono cercheremo di evidenziare le modalità con cui le linee programmatiche che l'Amministrazione ha tracciato per il prossimo triennio possono tradursi in obiettivi di medio e di breve termine da conseguire. A riguardo, in conformità alle previsioni del D.Lgs. n. 267/2000, l'intera attività prevista è stata articolata in missioni. Per ciascuna missione, poi, sono indicate le finalità che si intendono perseguire e le risorse umane e strumentali ad esso destinate, distinte per ciascuno degli esercizi in cui si articola il programma stesso e viene data specifica motivazione delle scelte adottate. Ad esse si rimanda per una valutazione delle differenze rispetto all'anno precedente. Per ogni missione è stata altresì evidenziata l'articolazione della stessa in programmi e la relativa incidenza sul bilancio del prossimo triennio. Tale aspetto del DUP assume un ruolo centrale indispensabile per una corretta programmazione delle attività a base del bilancio annuale e pluriennale, riproponendo una importante fase di collaborazione tra la parte politica ed amministrativa per la individuazione di obiettivi e, quindi, di risorse che, nel breve e nel medio termine, permettono agli amministratori di dare attuazione al proprio programma elettorale ed ai dirigenti di confrontarsi costantemente con essi. Rinviando alla lettura dei contenuti di ciascuna missione, in questa parte introduttiva ci preme riproporre le principali linee guida su cui questa amministrazione intende muoversi anche per il prossimo triennio, al fine di ottenere miglioramenti in termini di efficacia dell'azione svolta ed economicità della stessa.

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5.1.1 Le linee guida della programmazione dell'ente

Si tratta di indicazioni connesse al processo di miglioramento organizzativo e del sistema di comunicazione interno all'ente. In particolare, le linee direttrici a cui la struttura dovrà in dirizzarsi sono: 1) ulteriore definizione, anche alla luce delle nuove competenze in corso di trasferimento, di aree di intervento di adeguata ampiezza di controllo che, in relazione alle principali funzioni e attività svolte dall'ente, consentano il consolidamento organizzativo intorno a precisate aree di responsabilità, evitando le possibili duplicazioni di attività o procedure di controllo ripetitive; 2) la scelta motivata di perseguire un aumento della produttività e della capacità di coordinamento del lavoro tra settori che incida su tutte le fasi del processo di programmazione - gestione e controllo; 3) l’eliminazione di diseconomie gestionali che derivano dall'esistenza di più centri di responsabilità nei quali la gestione delle risorse umane e strumentali non risulti ottimizzata. Obiettivi dell'amministrazione per il prossimo triennio sono anche quelli di proseguire nel processo di trasformazione in atto, mediante un'azione finalizzata a: a) introdurre e sperimentare alcuni elementi di innovazione organizzativa;

b) favorire nei responsabili dei servizi la conoscenza e l'approccio alla gestione delle risorse finanziarie ed economico - patrimoniali, mediante la piena valorizzazione della nuova struttura di bilancio, per facilitare la diffusione ed il consolidamento dei nuovi principi di programmazione, gestione e controllo;

c) sviluppare politiche del personale e programmi di gestione delle risorse umane coerenti con le trasformazioni in atto. In particolare, gli interventi organizzativi saranno finalizzati ad adeguare le strutture per affrontare le mutate esigenze di funzionamento dell'ente rispetto alle impostazioni del passato;

d) rendere operativa la responsabilità sui risultati della gestione nella conduzione del personale e nell'organizzazione del lavoro, attivando contestualmente gli strumenti che rendano concreta la funzione di indirizzo e di controllo degli organi di Governo;

e) introdurre il controllo economico interno di gestione al fine di esercitare una reale verifica funzionale della spesa nei singoli settori d'intervento; f) introdurre la valutazione dei fatti amministrativi e dei processi per assicurare che l'azione amministrativa non sia rivolta soltanto ad un controllo burocratico aziendale dei risultati;

g) favorire e richiedere alle strutture dell'ente nuove forme di comunicazione interna con gli amministratori che consentano di esplicitare le principali linee di controllo interno. In particolare, ai fini del consolidamento delle procedure di controllo interno sulla gestione, gli obiettivi programmatici che si intendono perseguire sono i seguenti:

- potenziare il controllo e l’adeguamento delle procedure amministrative al fine di favorire una maggiore snellezza e flessibilità. Il Piano esecutivo di gestione deve costituire, a tal proposito, un fondamentale strumento per misurare l'azione amministrativa in termini di procedure in tutti i settori nei quali si esprime l'attività dell'ente;

- maggiore incisività del controllo sugli equilibri finanziari di bilancio e sullo stato di realizzazione dei programmi dal punto di vista finanziario: funzione obbligatoria che il

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servizio finanziario dovrà esprimere compiutamente ai sensi del D.Lgs. n. 267/2000; - ulteriore adeguamento delle attività relative al controllo di gestione rivolto alla

maggiore razionalizzazione del complessivo operare dell'ente in termini di efficienza, efficacia ed economicità. Nei successivi esercizi del triennio saranno altresì posti ulteriori obiettivi da raggiungere, quali:

- sviluppo/potenziamento dei sistemi informativi dell'ente, con miglioramento delle informazioni fornite e completamento delle stesse; - individuazione di ulteriori modalità di comunicazione con l'esterno;

- individuazione e miglioramento nella rete interna dell’ente dei provvedimenti deliberativi e delle determinazioni connesse con la gestione delle risorse di bilancio. Contestualmente al processo di razionalizzazione sopra evidenziato non può essere sottovalutata un'oculata politica della spesa. Relativamente ad essa, i principali indirizzi che sono alla base delle stime previsionali costituiscono direttiva imprescindibile, per quanto di competenza, per ciascun responsabile nella gestione delle risorse assegnategli e risultano così individuati:

Spesa del personale

Le risorse umane costituiscono il fattore strategico dell'Ente locale. Pertanto le regole dell'organizzazione e della gestione del personale contenute nell'azione di riforma sono quelle di razionalizzare e contenere il costo del lavoro e raggiungere livelli di efficienza ed affidabilità migliorando le regole di organizzazione e di funzionamento. L’ente intende sfruttare pienamente tutti i margini di manovra per realizzare autonome politiche del personale utilizzando i propri strumenti normativi e quelli della contrattazione decentrata: autonoma determinazione delle dotazioni organiche, delle modalità di accesso, manovra sugli incentivi economici, interventi formativi. Nell'ambito di tali obiettivi si è elaborata la previsione di spesa relativa al personale con riferimento all'art. 39 della L. 27/12/1997, n. 449 (articolo così modificato dalla Legge 23/12/99 n. 488 e dalla Legge 28/12/01 n. 448) che richiede la programmazione triennale del fabbisogno di personale. La spesa per il personale, come risulta dall'allegato analitico al bilancio di previsione, è stata ottenuta tenendo in considerazione: - il riferimento alla spesa per l’anno precedente ed i connessi limiti di legge; - le diminuzioni di spesa per pensionamenti e comando del personale. La stessa è in linea con le disposizioni di legge ed in particolare con i nuovi limiti introdotti.

Spese di manutenzione

Le spese di manutenzione ordinaria degli immobili e degli impianti sono state iscritte in bilancio tenendo conto dei trend storici rilevati negli anni precedenti e dei fabbisogni previsti soprattutto in riferimento agli edifici scolastici e patrimoniali ed agli impianti annessi agli stessi. Sarà necessario nel corso degli anni provvedere ad un analitico controllo dei vari centri di costo per "manutenzioni", impiegando allo scopo le risorse tecniche a disposizione.

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Spese per utenze e servizi

Nell'ambito delle politiche di spesa tendenti alla razionalizzazione degli interventi correnti si dovrà operare: 1) mediante la verifica dei consumi di energia elettrica e delle potenze installate; 2) mediante la contrattazione con i soggetti erogatori dei servizi delle migliori condizioni per garantire il servizio telefonico a tariffe agevolate, con riferimento alla telefonia di sistema e ai telefoni cellulari; 3) con la definizione dei contratti in essere per le utenze a rete eventualmente mediante l’utilizzo di società specializzate. Spese per assicurazioni

Con riferimento all'evoluzione in materia di assicurazioni si opererà, nell'anno 2016, al fine di proseguire nella realizzazione dei seguenti principali obiettivi: - attuare una puntuale ricognizione di tutti i rischi assicurati; - verificare l'adeguatezza delle polizze assicurative in essere con particolare riguardo ai massimali; - operare un adeguato confronto di mercato per ottenere le migliori condizioni sui premi assicurativi. Cancelleria, stampati e varie

Nell'ambito dei processi di semplificazione e snellimento dell'azione amministrativa, l'Ente dovrà porre particolare attenzione agli stampati che utilizza e alla omogeneizzazione e uniformità degli stessi in termini di uso da parte di tutti i settori. Sarà curata anche l'applicazione dell'immagine coordinata dell’ente in modo da migliorare la qualità della comunicazione con l'esterno, la trasparenza dei documenti inviati e la comunicazione con i soggetti che vengono in contatto con l'Ente.

Formazione del personale

La formazione del personale, la sua riqualificazione e il suo aggiornamento costituiscono strumenti indispensabili per una efficiente gestione della "macchina amministrativa pubblica". Questa amministrazione intende avviare, nel rispetto delle competenze, un'attività di formazione soprattutto nei campi di intervento a maggior valore aggiunto nel rispetto degli accordi sindacali. A riguardo il bilancio prevede, nel rispetto delle disposizioni previste dal vigente CCNL, adeguate disponibilità finanziarie. Prestazioni diverse di servizio

Adeguata attenzione dovrà essere posta anche alle spese ricollegabili a prestazioni di servizio cercando di porre in essere una politica di spesa che, nel rispetto del mantenimento o miglioramento degli standard qualitativi del 2016, possa comportare risparmio di risorse utili per il conseguimento di ulteriori obiettivi.

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Trasferimenti

L'intervento di spesa riguarda contributi ad Enti, Associazioni e diversi per il raggiungimento delle finalità istituzionali proprie. Tale stanziamento sarà utilizzato dall'ente nell'ottica di favorire la progettualità da parte degli Enti e delle Associazioni sovvenzionate e non il finanziamento indistinto di oneri gestionali a carico degli Enti medesimi.

5.1.2 Obiettivi degli organismi gestionali e partecipati dell'ente

Il Comune di Marrubiu non ha organismi direttamente partecipati.

5.1.3 Coerenza delle previsioni con gli strumenti urbanistici

L'intera attività programmatoria trova presupposto e riscontro negli strumenti urbanistici operativi a livello territoriale, comunale e di ambito, quali: il Piano Regolatore Generale o Piano Urbanistico Comunale, gli eventuali piani attuativi e programmi complessi. Gli strumenti urbanistici generali e attuativi vigenti nel nostro ente sono i seguenti:

Piano regolatore/Piano Strutturale Comunale/

• Piani P.E.E.P. / P.I.P. Piani (P.E.E.P.)

n. Area

Delibera/Data

Prezzo lotti disponibile

(mq) approvazione mq

Piano di Zona S.Anna 08 2.708,00 CC 43/2002 26,80 + 48,70 Piani (P.I.P.)

n. Area

Delibera/Data

Prezzo lotti

disponibile

(mq) approvazione mq

Area insediamenti produttivi 72 353.058,00 CC 36/2001 8,68

5.2 ANALISI E VALUTAZIONE DEI MEZZI FINANZIARI

L'ente locale, per sua natura, è caratterizzato dall'esigenza di massimizzare la soddisfazione degli utenti-cittadini attraverso l'erogazione di servizi che trovano la copertura finanziaria in una antecedente attività di acquisizione delle risorse. L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, pertanto, il primo momento dell'attività di programmazione del nostro ente. Da questa attività e dall'ammontare delle risorse che sono state preventivate, distinte a loro volta per natura e caratteristiche, sono, infatti, conseguite le successive previsioni di spesa. Per questa ragione la programmazione operativa del DUP si sviluppa partendo dalle entrate

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e cercando di evidenziare le modalità con cui le stesse finanziano la spesa al fine di perseguire gli obiettivi definiti. In particolare, nei paragrafi che seguono analizzeremo le entrate dapprima nel loro complesso e, successivamente, seguiremo lo schema logico proposto dal legislatore, procedendo cioè dalla lettura delle aggregazioni di massimo livello (titoli) e cercando di evidenziare, per ciascun titolo: la valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; gli indirizzi in materia di tributi tariffe dei servizi; gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti.

5.2.1 Valutazione generale ed indirizzi relativi alle entrate

Per facilitare la lettura e l'apprezzamento dei mezzi finanziari in ragione delle rispettive fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi, prima di passare all'analisi per titoli, analizzeremo, per ciascuna voce di entrata distinta per natura (fonte di provenienza), il trend fatto registrare nell'ultimo triennio nonché l'andamento prospettico previsto per il futuro triennio 2017/2019, evidenziando anche l'eventuale scostamento fatto registrare tra il dato 2015 e la previsione 2016. Per maggiore chiarezza espositiva, le entrate saranno raggruppate distinguendo: dapprima le entrate correnti dalle altre entrate che, ai sensi delle vigenti previsioni di legge, contribuiscono al raggiungimento degli equilibri di parte corrente ed alla copertura delle spese correnti e per rimborso prestiti; successivamente, le restanti entrate in conto capitale, distinte anch'esse per natura / fonte di provenienza. Tali informazioni sono riassunte nella tabella che segue. Quadro riassuntivo delle entrate

Trend storico Program. Programmazione

Annua plu riennale 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Entrate Tributarie (Titolo 1) 990.256,73 925.915,51 1.243.809,49 1.310.444,40 1.294.815,63 1.291.557,69 1.291.557,691 Entrate per Trasferimenti correnti (Titolo 2) 3.114.916,59 2.962.878,01 2.724.324,13 2.710.243,89 2.665.149,80 2.629.583,61 2.629.583,61 Entrate Extratributarie (Titolo 3) 395.867,21 386.246,18 634.781,33 519.101,57 496.328,88 507.328,88 482.528,881

TOTALE ENTRATE CORRENTI 4.501.040,53 4.275.039,70 4.602.914,95 4.386.376,96 4.456.294,31 4.428.470,18 4.403.670,18 Proventi oneri di urbanizzazione per spesa corrente 0,00 0,00 0,00 0,00 39.557,09 0,00 0,00

Avanzo applicato spese correnti 2.310,00 62.387,84 0,00 10.237,35 42.449,86 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato per spese correnti 0,00 0,00 45.656,79 65.986,82 0,00 0,00 0,00

Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00

TOTALE ENTRATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI 4.503.350,53 4.337.427,54 4.648.571,74 4.462.601,13 4.538.301,26 4.428.470,18 4.403.670,18

Alienazioni di beni e trasferimenti di capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Proventi oneri urbanizzazione per spese investimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Mutui e prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo applicato spese investimento 0,00 0,00 0,00 31.000,00 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale

0,00

0,00

117.673,94

593.087,54

0,00 0,00 0,00

TOTALE ENTRATE CONTO CAPITALE 0,00 0,00 117.673,94 624.087,54 0,00 0,00 0,00

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5.2.1.1 Entrate tributarie (1.00)

Nella sezione strategica del presente documento abbiamo analizzato le entrate tributarie distinte per tributo; nella presente sezione procediamo alla valutazione delle stesse distinguendole per tipologia, secondo la rinnovata classificazione delle entrate, secondo quanto esposto nella tabella che segue:

Tipologie

Trend storico Program. Programmazione

Annua plu riennale 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 832.783,14 924.575,45 886.690,57 940.517,61 924.557,61 921.557,69 921.557,69 Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00 0,00

Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali

157.473,59 1.340,06 357.118,92 369.926,79 370.258,02 370.000,00 370.000,00

Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma (solo per Enti locali)

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00 0,00

Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

990.256,73 925.915,51 1.243.809,49 1.310.444,40 1.294.815,63 1.291.557,69 1.291.557,69

Per una valutazione sui vari tributi (IMU, TARI, ecc...) e sul relativo gettito si rinvia a quanto riportato nella parte strategica del presente documento e nella nota integrativa.

5.2.1.2 Entrate da trasferimenti correnti (2.00)

Le entrate da trasferimenti correnti, anch'esse analizzate per categoria, misurano la contribuzione da parte dello Stato, della regione, di organismi dell'Unione europea e di altri enti del settore pubblico allargato finalizzata sia ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente che ad erogare i servizi di propria competenza. L'andamento di tali entrate, distinguendo il trend storico dallo sviluppo prospettico, è riassumibile nella seguente tabella:

Tipologie

Trend storico Program. Programmazione

Annua plu riennale 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

3.114.916,59 2.962.878,01 2.724.324,13 2.710.243,89 2.665.149,80 2.629.583,61 2.629.583,61

Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'Unione europea e dal Resto del Mondo

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

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Totale TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti 3.114.916,59 2.962.878,01 2.724.324,13 2.710.243,89 2.665.149,80 2.629.583,61 2.629.583,61

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Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 74

5.2.1.3 Entrate extratributarie (3.00)

Le Entrate extratributarie contribuiscono, insieme alle entrate dei primi 2 titoli, a determinare l'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente. Per approfondirne il significato ed il contenuto delle stesse, nella tabella che segue procederemo alla ulteriore scomposizione nelle varie tipologie, tenendo conto anche della maggiore importanza assunta da questa voce di bilancio, negli ultimi anni, nel panorama finanziario degli enti locali.

Tipologie

Trend storico Program. Programmazione Annua plu riennale

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni

211.110,07 175.320,36 186.193,00 198.800,00 110.378,88 108.378,88

108.578,88

Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti

0,00

0,00

54.000,00 38.501,57 85.950,00

83.950,00 83.950,00

Tipologia 300: Interessi attivi 354,76 8,18 500,00 200,00 100,00 100,00 100,00

Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 184.402,38 210.917,64 394.088,33 281.600,00 299.900,00 314.900,00 289.900,00

Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie 395.867,21 386.246,18 634.781,33 519.101,57 496.328,88 507.328,88 482.528,88

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Comune di Marrubiu

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5.2.1.4 Entrate in c/capitale (4.00)

Le entrate del titolo 4, a differenza di quelle analizzate fino ad ora, contribuiscono, insieme a quelle del titolo 6, al finanziamento delle spese d'investimento, ovvero all'acquisizione di quei beni a fecondità ripetuta, cioè utilizzati per più esercizi, nei processi produttivi/erogativi dell'ente locale. Nella tabella seguente vengono riassunti gli andamenti dei valori distinti per tipologie.

Tipologie

Trend storico Program. Programmazione Annua plu riennale

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 83.000,00 58.000,00 58.000,00

Tipologia 200: Contributi agli investimenti 736.809,85 1.708.762,23 3.837.614,74 3.328.644,20 1.067.184,82 0,00 0,00

Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale 0,00 0,00 115.000,00 67.685,30 0,00 18.430,16 18430,16

Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali

99.375,72 81.622,14 73.111,11 73.000,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 0,00 0,00 87.000,00 81.000,00 82.000,00 49.000,00 49.000,00

Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 836.185,57 1.790.384,37 4.112.725,85 3.550.329,50 1.232.184,82 125.430,16 125.430,16

5.2.1.5 Entrate da riduzione di attività finanziarie (5.00)

Le entrate ricomprese nel titolo 5, così meglio evidenziato nell'articolazione in tipologie, riportano le previsioni relative ad alienazioni di attività finanziarie oltre che operazioni di credito che non costituiscono fonti di finanziamento per l'ente. L'andamento di tali valori è riassunto nella seguente tabella. plu riennale 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 100: Alienazione di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200: Riscossione crediti di breve termine 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300: Riscossione crediti di medio-lungo termine

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Tipologia 400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale TITOLO 5 (50000): Entrate da riduzione di attività finanziarie

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

5.2.1.6 Entrate da accensione di prestiti (6.00)

Le entrate del titolo 6 sono caratterizzate dalla nascita di un rapporto debitorio nei confronti di un soggetto finanziatore (banca, Cassa DD.PP., sottoscrittori di obbligazioni) e, per disposizione legislativa, ad eccezione di alcuni casi appositamente previsti dalla legge, sono vincolate, nel loro utilizzo, alla realizzazione degli investimenti. Le voci in esame trovano evidenza nella tabella che segue.

Tipologie

Trend storico Program. Programmazione Annua plu riennale

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200: Accensione prestiti a breve termine 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine

0,00

0,00

160.504,96 0,00

0,00

0,00

0,00

Tipologia 400: Altre forme di indebitamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 6 (60000): Accensione prestiti 0,00 0,00 160.504,96 0,00 0,00 0,00 0,00

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5.2.1.7 Entrate da anticipazione di cassa (7.00)

Le entrate del titolo 7 riportano le previsioni di una particolare fonte di finanziamento a breve costituita dalle anticipazioni da istituto tesoriere. L'andamento storico e prospettico di tali voci è rappresentato nella tabella successiva.

Tipologie

Trend storico Program. Programmazione

Annua plu riennale 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tipologia 100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale TITOLO 7 (70000): Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

L’ente per prudenza ha deliberato in data 28/01/2016 con atto della Giunta Comunale n. 22 l’anticipazione di tesoreria per l’anno 2016, ma <<non prevede>> di attivare tali anticipazioni nel corso dell’anno e del triennio 2017/2019.

5.3 ANALISI E VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI DI SPESA

La parte entrata, in precedenza esaminata, evidenzia come l'ente locale, nel rispetto dei vincoli che disciplinano la materia, acquisisca risorse ordinarie e straordinarie da destinare al finanziamento della gestione corrente, degli investimenti e al rimborso dei prestiti. In questo capitolo ci occuperemo di analizzare le spese in maniera analoga a quanto visto per le entrate, cercheremo di far comprendere come le varie entrate siano state destinate dall'amministrazione al conseguimento degli obiettivi programmatici posti a base del presente documento.

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5.3.1 La visione d'insieme

Nel nostro ente le risultanze contabili aggregate per titoli di entrata e di spesa, sono sintetizzate nella tabella sottostante, che espone gli effetti dell'intera attività programmata in termini di valori. Totali Entrate e Spese a confronto 2016 2017 201

8 2019

Entrate destinate a finanziare i programmi dell'Amministrazione 2016 2017 2018 2019

Avanzo d'amministazione 112.137,35 42.449,86 - - Fondo pluriennale vincolato 659.074,36 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1.310.444,40 1.294.815,63 1.291.557,69 1.291.557,69

Totale TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti 2.710.243,89 2.665.149,80 2.629.583,61 2.629.583,61

Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie 519.101,57 496.328,88 507.328,88 482.528,88

Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 3.623.558,40 1.232.184,82 125.430,16 125.430,16

Totale TITOLO 5 (50000): Entrate da riduzione di attività finanziarie

0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 6 (60000): Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 7 (70000): Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 9 (90000): Entrate per conto terzi e partite di giro 961.747,00 935.747,00 935.747,00 935.747,00

TOTALE Entrate 9.896.306,97 6.666.675,99 5.489.647,34 5.464.847,34

Spese impegnate per finanziare i programmi dell'amministrazione 2016 2017 2018 2019

Disavanzo d' amministrazione 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 1 - Spese correnti 4.602.437,06 4.472.842,98 4.374.438,23 4.384.101,15

Totale Titolo 2 - Spese in conto capitale 4.270.608,05 1.192.627,73 125.430,16 125.430,16

Totale Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti 62.214,86 65.458,28 54.031,95 19.569,03

Totale Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere 0,00

0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 961.747,00 935.747,00 935.747,00 935.747,00

TOTALE Spese 9.897.006,97 6.666.675,99 5.489.647,34 5.464.847,34

Tale rappresentazione, non è in grado di evidenziare gli effetti dell'utilizzo delle risorse funzionali al conseguimento degli indirizzi che l'amministrazione ha posto. Per tale attività è necessario procedere all'analisi della spesa articolata per missioni, programmi ed obiettivi.

5.3.2 Programmi ed obiettivi operativi

Come già segnalato nella parte introduttiva del presente lavoro, il DUP, nelle intenzioni del legislatore, costituisce il documento di maggiore importanza nella definizione degli indirizzi e dal quale si evincono le scelte strategiche e programmatiche operate dall'amministrazione. Gli obiettivi gestionali, infatti, non costituiscono che una ulteriore definizione dell'attività programmatica definita già nelle missioni e nei programmi del DUP . Nella prima parte del documento abbiamo già analizzato le missioni che compongono la spesa ed individuato gli obiettivi strategici ad esse riferibili. Nella presente sezione, invece approfondiremo l'analisi delle missioni e dei i programmi correlati, analizzandone le finalità, gli obiettivi annuali e pluriennali e le risorse umane finanziarie e strumentali assegnate per conseguirli. Ciascuna missione, in ragione delle esigenze di gestione connesse tanto alle scelte di

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indirizzo quanto ai vincoli (normativi, tecnici o strutturali), riveste, all’interno del contesto di programmazione, una propria importanza e vede ad esso associati determinati macroaggregati di spesa, che ne misurano l’impatto sia sulla struttura organizzativa dell’ente che sulle entrate che lo finanziano. L'attenzione dell'amministrazione verso una missione piuttosto che un'altra può essere misurata, inizialmente, dalla quantità di risorse assegnate. Si tratta di una prima valutazione che deve, di volta in volta, trovare conferma anche tenendo conto della natura della stessa. Ciascuna missione è articolata in programmi che ne evidenziano in modo ancor più analitico le principali attività. Volendo analizzare le scelte di programmazione operate nel nostro ente avremo: Denominazione

Programmi Risorse Spese assegnate 2016/2018

previste 2017/2019 Numero

MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 11 0,00 4.043.674,93

MISSIONE 02 - Giustizia 2 0,00 0,00 MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza 2 0,00 295.750,00

MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 6 0,00 713.289,33

MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 2 0,00 617.042,69

MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 2 0,00 56.000,00

MISSIONE 07 - Turismo 1 0,00 1.700,00

MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 2 0,00 384.523,80

MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

8 0,00 2.475.002,48

MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 5 0,00 897.450,00 MISSIONE 11 - Soccorso civile 2 0,00 9.000,00 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 9 0,00 4.531.483,19

MISSIONE 13 - Tutela della salute 1 0,00 0,00 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 4 0,00 26.500,00

MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale 3 0,00 0,00 MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 2 0,00 160.442,91

MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche 1 0,00 0,00 MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali 1 0,00 0,00 MISSIONE 19 - Relazioni internazionali 1 0,00 0,00 MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 3 0,00 439.374,20

MISSIONE 50 - Debito pubblico 2 0,00 162.696,14

MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie 1 0,00 0,00 MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi 2 0,00 2.807.241,00

5.3.3 Analisi delle Missioni e dei Programmi

Missione 1 - Servizi Istituzionali, Generali e Di Gestione.

Gli obiettivi prioritari dell'Amministrazione comunale sono rivolti ai cittadini tramite la “trasparenza” e la “ comunicazione” che devono muovere tutta la macchina comunale nelle sue diverse componenti e, in particolare, nella gestione dell'informazione/comunicazione. L'Amministrazione si propone, oltre che per ottemperare agli obblighi di legge, di garantire la totale trasparenza amministrativa per realizzare un sistema di politica attiva e condivisa dai cittadini amministrati, stimolando una forte partecipazione per avviare e diffondere la cultura strategica di responsabilità condivisa e cittadinanza attiva con la finalità di migliorare la comunicazione verso l'esterno, prevenire ogni forma di disagio dei cittadini. In quest'ottica si provvede a garantire con regolarità l'inserimento sul sito istituzionale e in

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particolare in Amministrazione trasparente, dei dati per i diversi procedimenti e delle notizie e documenti di rilievo per i cittadini con l'implementazione del flusso informativo interno e delle informazioni da pubblicare. Il servizio si riferisce alle attività di Segreteria Generale e segreteria del Sindaco, intese come supporto alle attività degli organi istituzionali a garanzia dello status degli amministratori, nonché a tutte le attività correlate alla tutela generale dell’ente. Cura il rogito di tutti contratti nei quali l’ente è parte, l’autenticazione delle scritture private e dati unilaterali nell’interesse dell’Ente. Espleta le procedure di gara per gli appalti. L’attività di supporto agli Organi dell’Ente, consiste nell’istruttoria degli atti da sottoporre alla giunta e al Consiglio comunale, nell’attività di segreteria e verbalizzazione, nella procedura di esecuzione amministrativa delle sessioni stesse, oltre chè nella fase di consulenza normativa e organizzativa e raccolta documentale. Tutti i settori sono chiamati a gestire i propri procedimenti in modo completo, assumendo per questo l’intera responsabilità della procedura. Viene assicurata la ricezione del pubblico per la necessità dei cittadini che possono essere evase dalla segreteria ed in particolare, gestisce giornalmente e coordina le attività di supporto operativo (centralino, protocollo, archivio) e di pubbliche relazioni. L’ufficio personale si occupa dell’applicazione delle norme giuiridico- contrattuali che disciplinano lo status del personale dipendente, nelle varie fasi di applicazione contrattuale e di definizione dei processi assunzionali del personale, oltrechè dell’intero sviluppo del rapporto di lavoro. L’attività riguarda:

- gestione delle procedure di reclutamento del personale - la gestione assenze del personale a qualsiasi titolo con rilevazione e gestione

automatizzata delle presenze e dell’orario di lavoro. - Predisposizione contratti individuali al personale assunto con relativi inquadramenti - Relazioni sindacali e dotazione organica - Applicazione delle normative dei contratti collettivi - Tenuta ed aggiornamento del fascicolo personale dei dipendenti

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive si inserisce in questo percorso proponendosi come unico soggetto deputato a coordinare e gestire l'iter del procedimento amministrativo, mediante un'azione di raccordo tra le pubbliche amministrazioni coinvolte e ponendosi come interlocutore unico fra l'imprenditore e gli enti esterni (c.d. Enti terzi) coinvolti nel procedimento. Lo Sportello Unico svolge, quindi, una funzione informativa, per l'assistenza l'orientamento alle imprese ed all'utenza in genere che si esplica mediante: la descrizione dei procedimenti e l'indicazione all'utente ( imprenditore, tecnico, consulente) per l'individuazione della modulistica necessaria per la presentazione della pratica ; la consegna della modulistica nel caso in cui l'utente non sia in grado di reperirla direttamente; indicazione all'utente dei riferimenti normativi propri di ogni procedimento.

Servizi Demografici, Elettorale, Stato Civile e Lev a

Il Servizio è responsabile della tenuta e degli aggiornamenti dell'anagrafe della popolazione residente. Rilascia certificazioni e carte di identità. Cura i registri annuali di stato civile, nascita, cittadinanza, pubblicazione di matrimonio, atti matrimonio e morte. Detiene ed aggiorna le liste elettorali e gestisce le operazioni inerenti le

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consultazioni elettorali referendarie. Svolge le funzioni di ufficio comunale di statistica, provvedendo alle rilevazioni statistiche e campionarie richieste dall'ISTAT. Svolge attività di informazione per gli stranieri, istruendo le relative pratiche in rapporto con la questura adempimenti con la Prefettura per il conseguimento della cittadinanza. Per l'espletamento del servizio sono previste nuove tecnologie per migliorare la fruibilità dei servizi in linea con la programmazione nazionale in particolare:abbandono del cartaceo per la tenuta ed aggiornamento dello schedario anagrafico elettorale e del fascicolo elettorale (Decreto Ministero Interno del 12 febbraio 2014). A tal fine il DPCM 23.08.2013 n. 109 reca disposizioni per la prima applicazione dell'art. 62 del D. Lgs marzo 2005, n. 82 , che prevede l'istituzione presso il Ministero dell'Interno, dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) che subentra all'Indice Nazionale delle Anagrafi (INA) e all'Anagrafe della Popolazione Italiana Residente all'Estero (AIRE). Tale disposizione prevede un subentro graduale dell'ANPR alle anagrafi tenute dai Comuni con fasi di attuazione articolate e disciplinate dal Ministero dell'interno _ Centro Nazionale Servizi Demografici. Le attività sono regolate rigidamente dalla normativa nazionale e regionale che impone scadenze ed adempimenti amministrativi ben definiti. E' assicurata la reperibilità per le giornate non lavorative per il servizio dello Stato Civile relativo alle morti e alle nascite e l'assistenza per la celebrazione dei matrimoni anche nella giornata del sabato.

Gestione economica, finanziaria, programmazione e e conomato

Rilevante in questo progetto è tutta l’attività legata alla redazione dei documenti contabili fondamentali di un comune, quali il bilancio di previsione annuale e tutti i suoi allegati e il rendiconto della gestione passata, nonché delle attività ad essi collegati, proseguendo con la redazione e gestione del piano esecutivo di gestione e del piano degli obiettivi quali strumenti per la determinazione, monitoraggio e verifica del raggiungimento degli obiettivi pianificati dall'Amministrazione. Dal 2016 entra in vigore il bilancio di previsione armonizzato, è prevista la classificazione del bilancio finanziario per missioni e programmi di cui agli articoli 13 e 14 del D. Lgs. 118/2011 e la reintroduzione della previsione di cassa, che costituirà limite ai pagamenti di spesa, da correlare ai vincoli di finanzia pubblica. Tra gli obiettivi del servizio bilancio si rileva pertanto la gestione delle risorse finanziarie attribuite, al fine di garantire ogni utile iniziativa volta alla razionalizzazione della spesa. Tra le attività di questo progetto si evidenzia:

a) Vigilanza, controllo, coordinamento e gestione dell’attività finanziaria dell’ente locale in riferimento alla gestione;

b) apposizione dei pareri di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione presentate dai responsabili dei servizi e su quelle di competenza del servizio finanziario.

c) attestazione di copertura finanziaria su ogni proposta di assunzione di impegni di spesa predisposta dai Responsabili dei servizi e verifica di tutte le determinazioni di liquidazione: si procederà al rilascio dell’attestazione di copertura finanziari entro tre giorni lavorativi dalla presentazione presso il servizio finanziario e all’apposizione del

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visto di regolarità contabile sulle determinazioni. Il tutto sarà possibile se gli atti perverranno al servizio finanziario completi di tutti gli elementi e documenti necessari;

d) gestione delle spese: il servizio finanziario procede alla registrazione di tutte le fatture di acquisto, registrazione degli impegni di spesa, delle liquidazioni e dei mandati di pagamento con successiva trasmissione telematica al tesoriere;

e) attività relativa alle entrate: si attua mediante l’accertamento delle entrate sulla base delle comunicazioni dei vari Ministeri, della Regione e di tutti gli enti pubblici, accertamento delle somme riscosse e comunicate dal tesoriere, emissione delle reversali di incasso e successiva trasmissione telematica al tesoriere, registrazione di tutte le fatture. Gli ordinativi di incasso e di pagamento vengono tutti firmati digitalmente, che da oggetto informatico diventa anche documento con piena validità amministrativa. Dal 2015 è previsto l'obbligo per il Tesoriere di tenere contabilmente distinti gli incassi di entrate e i pagamenti vincolati. Durante tutto l’esercizio è necessario procedere alla costante verifica delle somme incassate e delle somme spese al fine di evitare squilibri di bilancio e con particolare attenzione alle somme a destinazione vincolata. Infatti per tali somme non si può procede al pagamento se non sono state incassate le somme relative;

f) Tenuta delle operazioni relative all’Iva, gestita mediante procedure informatiche, per le quali è necessario procedere alla tenuta dei registri Iva, alle liquidazioni periodiche ed alla compilazione annuale della dichiarazione; Dal 2015 per i comuni sono sorte parecchie novità legate alla gestione dell’IVA. E’ stato inserito lo split payment, il quale implica che l’IVA sulle fatture di acquisto viene trattenuta dall’ente e versata all’Erario dal Comune e non dal fornitore. Quindi il fornitore emette una fattura con applicazione dell’IVA ma il comune paga solo l’imponibile, mentre l’importo dell’iva viene trattenuto e versato all’erario entro il mese successivo. L’IVA da split payment viene distinta da quella derivante dalle attività commerciali del Comune. Il meccanismo si applica sia per i servizi istituzionali dell’Ente che per quelli commerciali. In sostanza, rimangono escluse le sole attività caratterizzate dal reverse-charge, altra novità del 2015. In caso di omesso versamento dell’iva, al comune viene applicata una sanzione del 30% dell’imposta evasa. Con il meccanismo del reverse charge, il legislatore dispone che gli obblighi di pagamento dell’iva siano trasferiti dal prestatore al committente. Si applica ai servizi che gli enti gestiscono con modalità commerciale. Per quanto riguarda invece il ricevimento delle fatture, dal 31 marzo 2015 si possono accettare esclusivamente fatture in formato elettronico. Per cui l’amministrazione si è dovuta adeguare alle nuove disposizioni, attraverso l’integrazione dei sistemi informatici, l’iscrizione degli uffici nell’IPA, nomina del referente per la fatturazione elettronica e comunicazione ai fornitori dei codici ufficio di fatturazione.

g) adempimenti relativi alle spese di personale: mensilmente il servizio finanziario procede all’elaborazione degli stipendi del personale di ruolo, del personale co.co.co., cantieri e amministratori. Successivamente procede all’emissione dei mandati di pagamento, al versamento mensile dei contributi (cpdel - inadel – tfr- f.previdenza credito) con compilazione delle relative distinte di pagamento, versamenti mensili di Irap, Irpef lavoro autonomo e lavoro dipendente con trasmissione all’agenzia delle entrate dell’ F24EP; Denuncia mensile Inpdap e inps. Entro il mese di febbraio si procede alla compilazione delle denunce INAIL con versamento dei saldi dell’anno

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precedente e acconti per l’anno in corso. Vengono inoltre compilati i modelli CUD di tutti i dipendenti e amministratori, certificazioni delle ritenute d’acconto. Entro Aprile si procede alla compilazione, per la parte contabile, del conto del personale.

h) compilazione del modello 770: ogni anno è necessario procedere alla compilazione del modello 770. L’attività si svolge con la verifica di tutti gli imponibili irpef e relativi versamenti durante l’anno precedente relativa al personale dipendente e della parte relativa al lavoro autonomo. Inoltre cura l’inserimento dei dati relativi ai versamenti dei contributi;

i) Dal 2013 l’ufficio personale provvede ad effettuare il servizio ai cittadini (sportello INPS) stampando i mod. Cud ai richiedenti

j) gestione dei mutui: entro il mese di giugno e di dicembre si procede al pagamento delle somme per il rimborso dei prestiti.

k) gestione di tutti i pagamenti relativi alle utenze: il servizio finanziario si occupa del pagamento delle utenze elettriche, che per la loro natura non sono riferibili ad un servizio ma all’insieme dei servizi comunali.

Il Servizio patrimonio

Lo scopo generale del servizio può dunque sintetizzarsi nella razionalizzazione dello sfruttamento e della gestione dei beni di proprietà del Comune con conseguente razionalizzazione delle procedure di acquisto dei beni mobili, della loro riqualificazione strutturale e della programmazione delle eventuali acquisizioni e alienazioni . Identificati i beni immobili e mobili di proprietà dell’Ente, si devono concludere le operazioni da porre in essere per regolarizzare le trascrizioni quindi i rapporti attivi e passivi contratti dall’Ente con i cittadini, gli Enti e le Organizzazioni interessate allo sfruttamento dei beni di proprietà del Comune. Garantire una corretta allocazione nell’inventario dei beni del patrimonio mobiliare dell'Ente.

Il Servizio Economato provvede a particolari esigenze di funzionamento dei servizi, degli uffici, degli immobili, attraverso l’assunzione di impegni di spesa di ammontare non rilevante con conseguente pagamento in contanti. L’ economo provvede a:

a) gestione della cassa economale in ordine ad anticipazioni ed acquisti minuti e spese urgenti: le spese acquistate dal servizio economato seguono una procedura di spesa differente rispetto alle spese dell’Ente in quanto le fatture vengono pagate direttamente dall’economo mediante un’anticipazione di cassa che viene erogata all’inizio dell’anno e si procede ad effettuare un rendiconto periodico delle spese effettuate e relativo reintegro delle somme spese. Successivamente entro il mese di gennaio dell’anno deve essere effettuato il rendiconto annuale delle spese sostenute nell’esercizio precedente con tutti i buoni di pagamento emessi, i reintegri effettuati e l’indicazione della reversale di fine anno di restituzione delle somme ricevute quale anticipazione;

b) consegna delle tessere dell’acqua della fontanella pubblica “abba de bidda” ai residenti e non del Comune di Marrubiu. Inoltre mensilmente provvede al ritiro delle somme incassate dal dispositivo di caricamento delle tessere e al loro riversamento presso il tesoriere.

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Il servizio tributi. Sempre più importante e' l'adeguamento alle novità in materia tributaria alle leggi finanziarie e alle leggi di settore sui tributi comunali e il nuovo rapporto con il contribuente prevedendo di lavorare nella direzione di fornire al cittadino contribuente non solo le informazioni richieste, ma una costante assistenza che vada oltre il semplice prelievo tributario evitando che questo debba essere aumentato di ulteriori oneri. Molto importante per il servizio tributi e', accanto alla gestione dell'imu, introdotta nel corso del 2012, la gestione della TARI, che sostituisce la TARES e la TARSU nell’imposizione per la copertura del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Rilevante è il continuo aggiornamento in materia tributaria, la redazione del relativo regolamento, del piano finanziario e la determinazione delle relative tariffe. Il progetto prevede: - la realizzazione di servizi a disposizione del contribuente per garantire la semplificazione delle operazioni per l'assolvimento dell'obbligo tributario. - l'attivazione di ogni tipo di iniziativa rivolta a garantire un più equo riparto del carico tributario in capo alla collettività dei contribuenti procedendo, alle scadenze di legge, ad effettuare gli accertamenti e le liquidazioni dei tributi comunali. - l'organizzazione di una campagna di informazione sulle scadenze, tipologia e natura del tributo. - l'adeguamento delle scelte per agevolare al massimo il contribuente nel rispetto delle esigenze dei cittadini. - la creazione di una banca dati organizzata in modo da consentire facili verifiche.

Missione 3 - Ordine pubblico e sicurezza

Il servizio di Polizia Municipale viene gestito dall’Unione dei Comuni del Terralbese.

Missione 4 - Istruzione e diritto allo Studio

La missione comprende tutte quelle attività dirette ad assicurare una corretta, funzionale, economica qualitativamente apprezzabile gestione dei servizi diretti ed indiretti connessi con I'istruzione della popolazione che esiste sul territorio comunale, con i seguenti servizi: -Scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado; -servizio di trasporto alunni scuola dell'obbligo, mensa. L'obiettivo è quello di confermare tutte le attività rivolte al mantenimento e al miglioramento degli standard raggiunti inoltre fronteggiare la sempre più articolata molteplicità di adempimenti e competenze trasferite dalla RAS e dall' Amministrazione statale. Andare incontro alle esigenze delle famiglie con figli in età scolare, migliorare la qualità dell’istruzione. Fornire un importante servizio di trasporto alle famiglie, con particolare riguardo per le zone più distanti dai plessi scolari. Erogare contributi per acquisto libri e borse di studio ad alunni provenienti da famiglie in situazioni economica difficile. -Servizio Mensa Scuola dell' Infanzia e Secondaria di I" grado: Il servizio è rivolto agli alunni frequentanti l'Istituto comprensivo presente nel territorio, è organizzato tramite emissione di buoni pasto. Le tabelle dietetiche vengono approvate dalla ASL Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione e possono essere modificate previa richiesta dei genitori in caso di patologie accertate.

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Il servizio viene gestito dalla Soc.Coop. AURORA di Terralba, al costo unitario di € 5,00 + IVA 4%. costo complessivo presunto annuo € 54.808,00 Il servizio viene finanziato con risorse del bilancio comunale e la contribuzione degli utenti; -Trasporto scolastico: Il servizio, a partire dal 2005, è stato migliorato con servizi aggiuntivi, infatti, è stata inserita nel servizio trasporto scolastico la figura dell'accompagnatore anche per i viaggi ove non è obbligatoria (scuola primaria e secondaria di primo grado); agli utenti interessati è stata chiesta una contribuzione per il servizio aggiuntivo, nella misura mensile di € 7,00 pro capite. Il servizio è affidato, alla ditta F.A.T.A. di Terralba, per l’importo annuo di € € 60.000,00, IVA e oneri per la sicurezza compresi.

Missione 5 - Tutela valorizzazione beni e attività culturali

La missione è rivolta da un lato a sensibilizzare la popolazione verso forme culturali tradizionali ed alternative e nello stesso tempo attraverso le iniziative, compatibili con le risorse di bilancio, a promuovere attività che possono essere di richiamo per turisti e popolazioni limitrofe. L'Amministrazione intende realizzare iniziative di carattere istituzionale per la promozione della cultura e delle tradizioni locali al fine di conservare nel tempo il patrimonio culturale della comunità, e di promuovere il turismo e la diffusione della conoscenza della storia e delle tradizioni di carattere istituzionale, tramite l' associazionismo di volontariato culturale e sociale locale che ha avuto sempre un ruolo particolarmente attivo. La Biblioteca Comunale esercita la funzione di dare attuazione al diritto dei cittadini alla documentazione all' informazione e alla lettura e di costruire occasioni di educazione permanente e di stimolo culturale, al fine di contribuire allo sviluppo sociale e alla crescita culturale della Comunità. Considerato che la biblioteca comunale “G. Deledda” di Marrubiu rappresenta il centro culturale principale per la divulgazione della cultura, specificando che la promozione della lettura è al centro di essa come dimostrano i vari progetti di promozione della lettura realizzati negli anni a livello territoriale (Festa del Lettore, progetto Alberi Libri, Nati per leggere, attività di animazione alla lettura sia in biblioteca che presso le scuole, etc.) per i quali si è rilevato particolare interesse da parte dei partecipanti alle diverse attività dimostrando di apprezzare il servizio. Si intende proseguire con l’incremento del patrimonio librario, e con il rinnovo degli abbonamenti alle riviste e quotidiani già presenti, con i quali si manterrà attivo l’interesse degli utenti per la lettura, sia in biblioteca che con prestiti a domicilio.

Missione 6 - Politiche giovanili sport e tempo libero

ll servizio SPORT e tempo libero è diretto a fornire strutture e momenti di svago per la popolazione comunale. Le principali competenze dell'ente ricomprese all'interno di questo progetto sono quelle collegate alla gestione degli impianti sportivi oltre che alla promozione della pratica dello sport a livello amatoriale. ln particolare :

- Gestione impianti sportivi comunali; Manifestazioni diverse nel settore sportivo; il Comune incoraggia e favorisce lo sport e per raggiungere tale finalità favorisce l' istituzione di enti, organismi ed associazioni culturali ricreative e sportive e disciplina con apposito regolamento l' utilizzo delle strutture. L'uso degli impianti sportivi è finalizzato a soddisfare gli interessi generali della collettività,

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garantendo ampio accesso ai cittadini con particolare attenzione ai bambini, ai giovani, ai diversamente abili e a tutti coloro che in condizioni di disagio possono essere integrati attraverso la pratica sportiva; In quest'ottica proseguirà pertanto l'attività di supporto a favore delle associazioni sportive che svolgono attività sia in forma agonistica che amatoriale. Il comune sostiene delle spese per la gestione degli impianti sportivi, che vengono utilizzati da tutte queste società, questi costi sono inseriti nei servizi a domanda individuale, per cui necessitano di una contribuzione per l’utilizzo degli impianti da parte delle società. A partire da Ottobre 2008, il Comune ha concesso l'utilizzo di varie sale dello stabile di Via Gramsci (ex scuola Media), per attività diverse, da parte di associazioni e gruppi di giovani: ballo, danza, musica, teatro, ecc. Anche la palestra di Via Gramsci, che in precedenza veniva considerata nel piano economico degli impianti sportivi, a partire dal 1°gennaio 2009 viene considerata nel piano dei locali comunali, sia per l'uso che se ne fa sia per le condizioni di concessione, analoghe a quelle previste per le altre sale.

Missione 8 Assetto del territorio e edilizia abitativa

Il programma prevede l'amministrazione ed il funzionamento delle attività e dei servizi relativi all'urbanistica e alla programmazione dell'assetto territoriale. Comprende le spese per l'amministrazione della pianificazione urbanistica del territorio comunale (PUC e Piano particolareggiato del Centro Storico, PEEP e PIP) al fine di ridefinire il quadro regolamentare a seguito dell'entrata in vigore della Legge Regionale 23 aprile 2015, n. 8, che ha introdotto importanti novità al disposto normativo storico della nostra regione e completare l'iter avviato di adeguamento del PUC al Piano Paesaggistico Regionale attraverso l'approvazione del Piano Particolareggiato del Centro Storico e del Centro Matrice. Il Piano Particolareggiato citato infatti è fondamentale per consentire il riuso del patrimonio edilizio storico e contribuire al migliorare la qualità urbana degli spazi pubblici anche attraverso la richiesta di finanziamenti come ad esempio quelli previsti nell'ambito della Legge regionale 29/1998 "Tutela e valorizzazione dei centri storici della Sardegna".

Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente.

In tema di tutela del territorio e dell'ambiente e in particolare per ciò che riguarda la rete idrica ed il bacino idrografico, appare prioritaria la salvaguardia del territorio. Il Comune non dispone delle ingenti risorse finanziarie che occorrerebbero per realizzare tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio. La Regione ha comunque concesso dei finanziamenti, destinati ad interventi infrastrutturali per la salvaguardia del territorio e alla manutenzione ordinaria e pulizia dei corsi d'acqua. Si stanno, inoltre, mettendo a disposizione risorse comunale che prevedono interventi di mitigazione del rischio nelle aree a pericolosità idraulica che concernono, tra gli altri, la realizzazione di vasche di raccolta delle acque pluviali, che consentono di accumulare le piogge meteoriche alleggerendo il carico idraulico sulla rete delle acque bianche durante il verificarsi di fenomeni di precipitazione.

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Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità.

Sotto il profilo delle manutenzioni si sta procedendo alla pianificazione delle attività con l'esecuzione degli interventi di manutenzione programmata della rete viaria comunale atto al rifacimento di strade, marciapiedi e segnaletica stradale. Altro primario obiettivo è quello dell'incremento della sicurezza. Importanti interventi riguardano l'attivazione dei sistemi di controllo del traffico urbano mediante i rilevatori automatici di controllo della velocità dei mezzi, utile per il controllo del territorio. Nell'ambito dei più ampi interventi riguardanti la mobilità sono ricomprese delle missioni e programmi anche le attività per lo sviluppo e la regolamentazione degli standard di illuminazione stradale, per il suo funzionamento, manutenzione e miglioramento. Sotto tale aspetto si sta provvedendo all'ammodernamento, riqualificazione e messa a norma degli impianti di illuminazione mediante la sostituzione dei punti luce con tecnologia Led. Tali interventi consentiranno di ottenere risparmi nei consumi energetici, di ridurre le emissioni nell 'atmosfera e contribuiranno all'eliminazione dell'inquinamento luminoso.

Missione 11 - Soccorso civile

Stante la delicatezza e l'estrema importanza della funzione della tutela della pubblica incolumità si intende promuovere tutte le azioni che consentano di gestire con maggiore efficacia ed efficienza le eventuali emergenze e più in generale diversi interventi che è chiamato ad effettuare il Servizio comunale di protezione civile. A tal proposito le Associazioni di Protezione Civile locale consentono un maggior controllo del territorio e del suo ambiente, con la possibilità di disporre di risorse umane per interventi tempestivi ed appropriati.

Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

Comprende l'amministrazione, il funzionamento e la fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione che opera in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, che rientrano nell'ambito della politica regionale in materia di diritti sociali famiglia. Cura la progettazione e il coordinamento, nel rispetto del budget e degli indirizzi dell'Amministrazione, di interventi di carattere socio assistenziale rivolti a anziani, minori, portatori di handicap, tossicodipendenti, immigrati ecc., con altri Enti a vario titolo coinvolti. Questa Amministrazione intende improntare gli interventi nel campo dei servizi alla persona superando una visione di tipo assistenzialistico e focalizzando invece l'attenzione sulle azioni di contrasto delle condizioni di bisogno e di disagio che devono, invece, essere accompagnate dalla cultura della prevenzione, nonché del recupero e del reinserimento sociale delle persone, tramite percorsi di autonomia. In questa visione, sono previsti la personalizzazione degli interventi, la promozione della cultura della solidarietà e della partecipazione attiva delle persone e degli organismi sociali. Il programma dei Servizi Sociali è, in ogni suo aspetto, orientato a promuovere le reti di solidarietà con il Volontariato sociale e a valorizzare le potenzialità delle Associazioni locali che collaborano da sempre attivamente con l'Amministrazione comunale per il

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raggiungimento dei fini istituzionali, nel rispetto del principio di sussidiarietà migliorando l'offerta dei servizi e offrendo servizi aggiuntivi che diversamente non sarebbe possibile erogare vista la scarsità di risorse economiche disponibili nel bilancio comunale. Nel progettare e gestire gli interventi di carattere socio-assistenziali, l’Amministrazione comunale, persegue la finalità di tutelare la dignità e l’autonomia delle persone, prevenendo gli stati di disagio e promuovendo il benessere psico-fisico tramite una risposta personalizzata ai bisogni, nel pieno rispetto delle differenze, delle volontà e degli stili di vita espresse dai singoli. Il settore servizi sociali opera sul territorio svolgendo una funzione in primis di ascolto e accoglienza delle problematiche portate dai cittadini alle quali risponde da un lato attivando percorsi di accompagnamento personalizzati e dall’altro creando una rete di supporto attivando le diverse risorse e i diversi servizi esistenti sul territorio, che sono i seguenti: Assistenza

domiciliare

Il Servizio é mirato alla prevenzione e 'assistenza diretta alla persona, al supporto alla famiglia a svolgere meglio il proprio ruolo, al favorire l'integrazione sociale e la permanenza dei soggetti nel proprio contesto di appartenenza siano essi anziani, minori,portatori di handicap, completamente non autosufficienti o parzialmente autosufficienti e/o soggetti o nuclei familiari che per esigenze contingenti non si trovano in condizioni di autonomia personale e sociale. Il Servizio consiste in: a) cura completa della persona, sotto l'aspetto igienico, sanitario e sociale; b) espletamento pratiche urgenti e necessarie a garantire migliori condizioni di vita all'utente c) accompagnamento presso presidi sanitari e assistenza in ospedale in caso di urgente necessità e/o assenza di parenti. d) acquisto, preparazione e somministrazione pasti e) interventi di assistenza ausiliare per l’igiene e cura dell'ambiente in cui l'assistito vive, degli arredi e della biancheria di uso personale e domestico, in assenza di parenti o quando non vi può provvedere l'utente stesso.

Obiettivi

Favorire il più possibile la permanenza dei beneficiari presso il proprio domicilio; Migliorare la qualità di vita ;Prevenire ricoveri impropri presso strutture protette; Prevenire e rimuovere le cause che possono determinare l’isolamento e l’esclusione sociale; Garantire il soddisfacimento delle esigenze primarie, favorendone la permanenza in un ambiente affettivamente idoneo

Destinatari L’intervento è rivolto ai cittadini anziani e/o disabili parzialmente o non autosufficienti residenti a Marrubiu

Il Servizio è stato affidato, a mezzo gara d’appalto al Consorzio Territoriale Network

Segretariato

Sociale

Riguarda l’estensione del Servizio di Assistenza Domiciliare e gli interventi per la non autosufficienza con la previsione del servizio di consulenza sociale da realizzarsi a mezzo di Assistente Sociale con funzioni di segretariato Sociale.

Obiettivi

a) condivisione delle procedure che fanno capo al servizio sociale comunale con organismi esterni, quali la ASL o Medici di Medicina Generale;

b) predisposizione di piani personalizzati, il monitoraggio e la valutazione, oltre alla verifica continua della rispondenza tra il beneficio assegnato e la somma spesa;

c) la circolarità delle informazioni - comunicazioni Comuni/ASL per mezzo di programma informatico d) gestione benefici quali interventi in favore dei caregiver dei soggetti disabili gravi, e) rafforzamento degli interventi in favore delle persone affette da disabilità gravissima

Destinatari L’intervento è rivolto ai cittadini anziani e/o disabili residenti nel Comune di Marrubiu

Il Servizio è stato affidato al Consorzio Territoriale Network Etico Italia

Servizio

Educativo

Territoriale

L’intervento educativo rappresenta una risposta flessibile ed innovativa al disagio psico-sociale, poiché adotta risorse, metodi e strumenti– attraverso il sostegno al minore e al suo contesto di vita – tali da poter prevenire e risolvere problematiche relazionali e familiari che troppo spesso sono fonte primaria di rischio sociale. Il Servizio consta delle seguenti parti: 1. Servizio Educativo Territoriale comprendente: il servizio socio-educativo rivolto a minori, famiglie e comunità; la gestione dei progetti individualizzati in favore di persone affette da handicap grave (Legge 162/98), da realizzarsi in forma di gestione diretta e della comunità territoriale di riferimento 2. Ajò a mari (trasporto e soggiorno diurno dei bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni alla marina di Arborea). 3. Gestione del Centro di Aggregazione Sociale, quale luogo di aggregazione e di osservazione dei singoli e dei gruppi di attività ludico aggregative, formative, di studio, finalizzate a: attivare interventi ricreativi, ludici, creativi per la gestione del tempo libero; favorire momenti di incontro e socializzazione, aggregazione e partecipazione attiva dei minori e alle famiglie; offrire uno spazio in cui minori e le famiglie possano essere protagonisti e propositivi rispetto alla partecipazione ed all’organizzazione delle attività; contribuire all’inserimento sociale di persone con problematiche di vario tipo (handicap fisico, mentale, disturbi psichici), offrendo uno spazio di socializzazione

Obiettivi Gli obiettivi e le finalità che il Servizio intende perseguire sono i seguenti: a) promozione del benessere del minore, inteso come diritto relazionale che deve essere garantito dalla qualità delle relazioni della rete sociale; b) valorizzazione della famiglia intesa come comunità educante e come soggetto attivo in termini di risorsa; c) osservazione, ricerca e recupero di tutte le risorse presenti all' interno del nucleo familiare di origine del minore; d) costruzione di un "contratto educativo";

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Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 88

e) ricerca e facilitazione di rapporti e di legami significativi con la comunità di appartenenza e con le agenzie sociali ed educative in esso presenti; f) offerta di un aiuto personalizzato in grado di leggere il disagio; g) costituire una rete di relazioni tra nucleo familiare e ambiente esterno

Destinatari Destinatari del S.E.T. sono bambini ed adolescenti, le loro famiglie, gruppi di genitori, minori con deficit nel rendimento scolastico, disabili a rischio di abbandono precoce della scuola, minori appartenenti a nuclei familiari a rischio sotto il profilo educativo e relazionale, con difficoltà di integrazione nel tessuto sociale, con manifestazioni comportamentali aggressive e/o comportamenti tendenti alla chiusura ed all’isolamento. Il Servizio può essere altresì erogato a favore di maggiorenni che presentino ritardo cognitivo, difficoltà nel raggiungimento dell'autonomia personale, e più in generale in tutti gli altri casi particolari nei quali se ne ravvisi la necessità e l’efficacia.

Servizio affidato alla Coop COAGI di Terralba per il SET e Servizio Ajò a Mari

Assistenza

Economica

Riguarda la concessione di interventi economici rivolti in favore dei cittadini e/o nuclei familiari residenti necessitanti di tali interventi. Il contributo assistenziale può essere concesso per massimo tre volte nel corso dell’anno, ed i beneficiari dovranno espletare per ogni contributo assegnato un periodo di lavoro di pubblica utilità pari a 10 giorni ciascuno. Il contributo non potrà superare l’importo di € 250,00 per ogni concessione.

Obiettivi Garantire un minimo di sussistenza economica per il pagamento di bollette varie o per il superamento di esigenze economiche particolari

Destinatari L’intervento è rivolto ai cittadini residenti nel Comune di Marrubiu

Servizio

Informagiovani

E’ un servizio gratuito di accoglienza e informazione sulle tematiche di interesse giovanile, nonché delle fasce più deboli della popolazione (disoccupati, donne), ma in generale in favore di tutti i cittadini, in cui è possibile: - trovare informazioni e documentazione su istruzione e formazione, professioni e lavoro, volontariato, associazionismo, - ambiente e salute, cultura, tempo libero, sport, vacanze e turismo, studio e lavoro all’estero - reperire indirizzi di enti, servizi e associazioni che operano a livello locale, nazionale e internazionale

Obiettivi L’obiettivo è offrire un servizio informativo il più possibile completo per far conoscere le opportunità esistenti affinché possano operare scelte consapevoli in ambito lavorativo, scolastico, di tempo libero, ecc.

Destinatari Giovani, meno giovani, fasce deboli della popolazione quali le donne, i disoccupati.

Il servizio è affidato alla Coop Sociale Studio e Progetto 2 Onlus di Abbasanta che lo espleta per mezzo di n° 1 operatore di sportello per n° 8 ore settimanali e con noleggio della banca dati con oltre 70 settori informativi

Consulta

Giovanile

E’ un organo consultivo provvisto di funzione di impulso nei confronti degli organi elettivi del Comune nell’ambito delle materie afferenti le politiche giovanili. Istituita nell’anno 2009 opera nel settore dell’aggregazione giovanile con realizzazione cineforum , attività musicali, attività collaterali al carnevale.

Obiettivi Partecipare attivamente alle decisioni assunte in materia di politiche giovanili con formulazione di pareri non vincolanti sugli atti di programmazione dell’Amministrazione, elaborare documenti, promuovere dibattiti, incontri, favorire il raccordo tra i gruppi giovanili e le istituzioni locali.

Destinatari L’intervento è rivolto ai cittadini residenti nel Comune di Marrubiu

AUSER Trattasi del servizio “Nonni Vigili” realizzato in collaborazione con l’Associazione Auser di Marrubiu la quale prevede l'impiego di persone, individuate e selezionate dall'Associazione fra i suoi soci e non soci, in attività volte a rafforzare i servizi di vigilanza presso le scuole materna, elementare e media di Marrubiu, nonché all'occorrenza presso altre strutture frequentate dai bambini, ubicate su tutto il territorio comunale, in concomitanza con l'orario di entrata ed uscita degli alunni.

Obiettivi Vigilanza nell’attraversamento strada da alunni, impedendo loro di attraversare al sopraggiungere di un veicolo o in situazioni di pericolo, svolgendo, in sintesi, un'attività di protezione e di guida nel confronto degli alunni.

Destinatari L’intervento è rivolto agli alunni delle scuole materne, elementari e medie di Marrubiu

Convenzione

Croce Rossa

Vista la preziosa collaborazione realizzata nelle annualità precedenti, al fine di garantire un supporto alle esigenze dei propri cittadini, in particolare anziani e disabili, l’Amministrazione Comunale continua la convenzione con la Croce Rossa Italiana al fine di offrire il servizio di trasporto infermi delle persone in carico ai servizi sociali. Il servizio sarà svolto – in forma gratuita – dalla propria abitazione e ritorno ai più vicini presidi ospedalieri o ambulatoriali del territoriodi competenza dell’A.S.L. n° 5, oppure ai presidi ospedalieri ambulatoriali regionali specificatamente richiesti per particolari terapie. Nella suddetta convenzione vengono ricompresi anche i servizi di supporto ed assistenza che si renderanno necessari in occasione di manifestazioni pubbliche indette dal Comune.

Obiettivi Offrire un servizio di supporto al mantenimento delle persone disabili nel proprio contesto familiare sviluppando il senso solidaristico della comunità marrubiese.

Destinatari Il servizio è rivolto a tutti i cittadini residenti nel Comune di Marrubiu indipendentemente dall’età ma seguiti direttamente dai Servizi Sociali.

Convenzione

Tribunale Lavori

Pubblica

UtilitàD.Lgs.274/00

art.54

Riguarda gli interventi previsti DLgs. 274/2000 art.54 (reati relativi al Codice della Strada) la cui pena da scontare viene convertita il lavori di pubblica utilità per la collettività. L’attività può essere prestata nel settore pulizia strade e lavori di piccola manutenzione, o nel settore socio aggregativo, su richiesta dell’interessato, alla quale segue rilascio dichiarazione di disponibilità da parte dell’Ente e successivamente , a seguito della sentenza di condanna, si avvia il progetto. Stante la natura dell’intervento la disponibilità ad accogliere gli utenti è riferita ai cittadini che si trovano in tali situazioni.

Obiettivi Offrire la possibilità ai cittadini interessati di scontare la propria pena rendendo un servizio di pubblica utilità alla collettività

Destinatari Residenti e non, per un numero massimo contemporaneamente di 6 unità, con diritto di precedenza, dei cittadini

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Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 89

residenti. Lavori pubblica

utilità L.n.

67/2014 “Messa

alla prova”

Riguarda le fattispecie di reato disciplinate L. n° 67/14 e nello specifico il Capo II art. 3 “Modifiche al codice penale in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova” dal quale si evince che la concessione della messa alla prova è subordinata alla prestazione di lavoro di pubblica utilità. Le procedure da attivare sono le stesse previste per l’espletamento dei lavori di pubblica utilità ai sensi del DLgs. 28/8/ 2000 n° 274 art. 54 (richiesta dell’interessato, rilascio dichiarazione di disponibilità da parte dell’Ente, avvio progetto);

Obiettivi Offrire la possibilità ai cittadini interessati di scontare la propria pena rendendo un servizio di pubblica utilità alla collettività

Destinatari Residenti e non, per un numero massimo contemporaneamente di 6 unità, con diritto di precedenza, in tale ipotesi, dei cittadini residenti.

Asilo Nido Già da anni è in essere una convenzione con il Comune di Terralba al fine di riservare dei posti per i bambini di Marrubiu i cui genitori abbiano particolari esigenze di lavoro tali da dover inserire i propri figli in contesti educativi strutturati, quale appunto l’asilo nido.

Obiettivi

favorire l’equilibrato sviluppo delle bambine/i; - offrire contesti di cura ed educazione per accompagnare le bambine/i nel percorso di crescita verso l’autonomia; - sviluppare relazioni significative tra bambine/i e adulti; - proporre un’esperienza educativa complementare all’esperienza delle relazioni familiari; - accompagnare e sostenere gli adulti di riferimento nel loro percorso educativo; - promuovere la continuità con la scuola dell’infanzia e con gli altri servizi educativi.

Destinatari bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni Supporto alunni con disabilità

si procederà a dare attuazione alle deliberazioni della G. R. relative agli interventi a favore degli enti locali per il supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità mediante la rilevazione delle esigenze segnalate dagli istituti scolastici locali sul potenziamento dei servizi di assistenza educativa specialistica scolastica e di base finalizzate al miglioramento della qualità e quantità del servizio per ogni alunno con disabilità.

Interventi finalizzati ad erogare i benefici delle cosidette “leggi di settore”

destinati ad alleviare il disagio socio-economico derivante dall'essere affetti da particolari patologie: L.R. 11/85 attività inerente il sostegno a favore dei nefropatici sotto forma di assegno mensile e rimborso spese viaggio L.R. 27/83: attività inerente il sostegno a favore dei talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni sotto forma di assegno mensile e di rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno. L.R. 20/97:attività inerente il sostegno dei sofferenti mentali sotto forma di assegno mensile, previa predisposizione del Piano terapeutico, lo svolgimento di un numero variabile di colloqui con l'utente. L.R. 9/2004: attività inerente il sostegno alle presone affette da neoplasia maligna sotto forme di rimborso spese viaggio. L.R. 12/ 11: attività inerente il sostegno trapiantati sotto forma di rimborso delle spese viaggio e soggiorno.

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QUADRO SPESE SERVIZI SOCIALI 2017/2019

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Missione 14 - Sviluppo economico e competitività

Comprende l'amministrazione e il funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria. Il DPR n. 160 del 7 settembre 2010 (Regolamento di attuazione previsto dall'art. 38 del D.L. 112/2008 convertito con L.133/2008) ha previsto che il SUAP sia "l'unico soggetto pubblico di riferimento titolare per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento trasferimento nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività, ivi compresi quelli di cui al D Lgs 26 marzo 2010 , n. 59". Il DPR 160 prevede inoltre che le pratiche concernenti le attività produttive siano presentate esclusivamente in modalità telematica; pertanto per i SUAP la capacità di gestire i procedimenti esclusivamente per via telematica costituisce requisito fondamentale di natura tecnico-operativa per operare in conformità alle previsioni del DPR 160. L'entrata in vigore delle procedure telematiche di gestione delle attività con l'eliminazione del cartaceo, comporta la necessità di rispettate la tempistica molto ristretta prevista dalle norme vigenti e per lo snellimento della procedura amministrativa e le risposte tempestive al cittadino. Il SUAP viene gestito con l'utilizzo del software regionale nell'ambito della piattaforma regionale utilizzabile anche da parte degli operatori. L'attività è disciplinata dalla L.R. 3/2008 e s.m.i.. Il Suap svolge attività di front office e controllo formale delle DUAAP (Dichiarazione Unica Autocertificativa Attività Produttiva) e le competenze assegnate alle attività produttive, quale ufficio istruttore con attività di back office. Tale ufficio unico si occupa di tutte le pratiche inerenti il commercio la somministrazione di alimenti e bevande interagendo in tempo reale per il soddisfacimento delle esigenze dei cittadini imprenditori o aspiranti tali. Il servizio si occupa di procedimenti amministrativi per attività di commercio in sede fissa e di commercio su aree pubbliche su posteggio o itineranti, per tutte le attività produttive per l'autorizzazione di feste e fiere, per produttori agricoli, per attività ricettive, ecc: atti vari per artigianato, agricoltura, lotterie, distributori carburante, noleggio auto e autobus, rimesse, giostre, ecc.; procedimenti inerenti le vidimazioni dei registri, le comunicazioni prezzi delle strutture ricettive ed i rinnovi delle licenze, ecc.; della gestione delle attività della Commissione Comunale Pubblico Spettacolo; la predisposizione delle ordinanze sindacali per la programmazione delle giornate di deroga all'obbligo di chiusura e per la regolamentazione degli orari e dei turni di apertura dei pubblici esercizi e degli esercizi commerciali. Come obiettivo particolare si intende curare la realizzazione di progetti, anche intersettoriali, che per loro natura sono suscettibili di promuovere lo sviluppo sotto il profilo socio-economico, di attività per la realizzazione di convegni, seminari e altre manifestazioni su argomenti connessi alla formazione di impresa, alle abilitazioni professionali, alle possibili fonti di finanziamento. La promozione dell'economia locale avviene anche attraverso l’organizzazione di eventi da parte della Consulta delle attività produttive.

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Missione 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

In questa missione, vengono previste le somme che la Regione Sardegna finanzia nei casi di rimborsi per indennizzo agli allevatori per danni derivanti dalla BLUE TONGUE

Missione 20 - Fondi e accantonamenti

Gli enti locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio. Il fondo di riserva iscritto per gli anni 2017-2019 è pari a € 13.500,00 per ciascun anno. La gestione del fondo di riserva avviene nel rispetto della disciplina di cui all’art. 166 del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i. L’allegato n. 2/4 “Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria” richiamato dall’art. 3 del D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 cosi come modificato dal D.Lgs 10 agosto 2014 n. 126, in particolare al punto 3.3 e all’esempio n. 5 in appendice, disciplina l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità a fronte di crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio. A tal fine è previsto che nel bilancio di previsione venga stanziata una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti. Tale accantonamento non risulterà oggetto di impegno e genererà pertanto un’economia di bilancio destinata a confluire nel risultato di amministrazione come quota accantonata. Il medesimo principio contabile è stato integrato dall’art. 1 comma 509 della Legge 23 dicembre 2014 n. 190 (Legge di Stabilità 2015) che prevede: “Con riferimento agli enti locali, nel 2015 è stanziata in bilancio una quota dell’importo dell’accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione pari almeno al 36 per cento, se l’ente non ha aderito alla sperimentazione di cui all’articolo 36, e al 55 per cento, se l’ente ha aderito alla predetta sperimentazione. Nel 2016 per tutti gli enti locali lo stanziamento di bilancio riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità è pari almeno al 55 per cento, nel 2017 è pari almeno al 70 per cento, nel 2018 è pari almeno all’85 per cento e dal 2019 l’accantonamento al fondo è effettuato per l’intero importo”. In via generale non richiedono l’accantonamento al fondo di dubbia esigibilità i trasferimenti da altre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da fidejussione e le entrate tributarie accertate per cassa. La determinazione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità è stata preceduta da una dettagliata e puntuale analisi delle partite creditorie dell’Ente, che ha fatto sì che venissero individuate ulteriori tipologie di entrate in relazione alle quali non si è ritenuto di provvedere all’accantonamento al fondo. Totale incassi ultimo quinquennio tit. 1 e 3 4.054.897,52 totale accertamenti tit. 1 e 3 4.863.311,87

rapporto inc/acc 83,00%

percentuale del fondo (100-% - 85,00%)) 17,00% %STANZIAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE tit. 1 e 3 158.446,05 percentuale del FCDE 36% (anno 2015) 44.500,00 percentuale anno 2016 55% 87.145,33 percentuale anno 2017 70% 105.280,26 percentuale anno 2018 85% 127.374,79 Percentuale anno 2019 100% 149.869,15

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Missione 50 - Debito pubblico

La spesa per rimborso prestiti (quota capitale dei prestiti contratti dall’Ente) è imputata al bilancio dell’esercizio in cui viene a scadenza l’obbligazione giuridica passiva corrispondente alla rata di ammortamento annuale. Pertanto tali impegni sono imputati negli esercizi del bilancio pluriennale sulla base del piano di ammortamento. L’ammontare dei prestiti previsti per il finanziamento di spese d’investimento risulta compatibile per gli anni 2016/2018 con il limite della capacità di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL come dimostrato dal calcolo riportato nei seguenti prospetti. (L’importo annuale degli interessi sommato a quello dei prestiti ( mutui, prestiti obbligazionari ed apertura di credito) precedenti assunti ed a quello derivante dalle garanzie prestate ai sensi dell’art.207 del TUEL, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi non deve superare il 10% delle entrate relative ai primi tre titoli del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione del prestito.) (Ai sensi dell’art. 119 della Costituzione e dell’art. 30, comma 15, della Legge n. 289/02 sussiste il divieto per gli enti di indebitarsi per finanziare spese diverse da quelle di investimento. La definizione di indebitamento e delle spese di investimento finanziabili con lo stesso, sono contenute nell’art. 3, commi da 16 a 21 della Legge 350/2003). (Il comma 539 dell’art.1 della legge 190/2014 aumenta al 10% la percentuale degli interessi passivi sulle entrate correnti).

Verifica della capacità di indebitamento anno 2017

Entrate correnti (Titoli I, II, III) Rendiconto 2015 Euro 4.121.856,57

Limite di impegno di spesa per interessi passivi (10%) Euro 412.185,66

Interessi passivi sui mutui in ammortamento e altri debiti Euro 10.689,18

Incidenza percentuale sulle entrate correnti % 1,00%

Importo impegnabile per interessi su nuovi mutui Euro 401.496,48

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Alle Missioni sono assegnate specifiche risorse per il finanziamento delle relative spese, come analiticamente indicato nelle successive tabelle:

MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione

Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 1.348.767,36 1.261.191,21 1.261.191,21 3.871.149,78 Titolo 2 - Spese in conto capitale 44.392,09 69.755,49 69.755,49 183.903,07

, Titolo 3 - Spese per incremento attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 1.393.159,4

5 1.330.946,70 1.330.946,70 1.319.568,78

Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale Totale Programma 01 - Organi istituzionali 94.339,13 90.189,13 90.189,13 274.717,39

Totale Programma 02 - Segreteria generale 455.682,78 452.832,78 452.841,04 1.361.356,60

Totale Programma 03 - Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione 125.100,00 126.000,00 126.000,00 377.100,00Totale Programma 04 - Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 33.110,61 33.110,61 33.110,61 99.331,83Totale Programma 05 - Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 65.720,00 50.706,18 54.320,00 170.746,18Totale Programma 06 - Ufficio tecnico 297.764,84 289.208,00 289.208,00 876.180,84

Totale Programma 07 - Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile 127.150,00 147.200,00 122.200,00 393.550,00

Totale Programma 08 - Statistica e sistemi informativi 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 09 - Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 10 - Risorse umane 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 11 - Altri servizi generali 149.900,00 141.700,00 151.700,00 443.300,00

TOTALE MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 1.348.767,36 1.261.191,21 1.319.568,78 3.929.527,35

MISSIONE 02 - Giustizia Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Uffici giudiziari 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 02 - Casa circondariale e altri servizi

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 02 - Giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00

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Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 95

MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 98.000,00 98.000,00 99.750,00 295.750,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 98.000,00 98.000,00 99.750,00 295.750,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Polizia locale e amministrativa 98.000,00 98.000,00 99.750,00 295.750,00 Totale Programma 02 - Sistema integrato di sicurezza urbana

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza

98.000,00

98.000,00

99.750,00

295.750,00

MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 238.763,11 231.263,11 237.263,11 690.401,75 Titolo 2 - Spese in conto capitale 6.000,00 0,00 0,00 118.000,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 244.763,11 231.263,11 237.263,11 808.401,75 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2018 Totale

Totale Programma 01 - Istruzione prescolastica 22.800,00 22.800,00 22.800,00

22.800,00 22.800,00

68.400,00 Totale Programma 02 - Altri ordini di istruzione non universitaria

67.783,59

61.283,59

61.283,59

190.350,77

Totale Programma 06 - Servizi ausiliari all’istruzione 148.179,52 147.179,52 147.179,52 442.538,56 Totale Programma 07 - Diritto allo studio 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio

238.763,11

231.263,11

237.263,11

707.289,33

MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 99.203,95 98.203,95 99.203,95 296.611,85 Titolo 2 - Spese in conto capitale 320.430,84 0,00 0,00 320.430,84 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 419.634,79 98.203,95 99.203,95 617.042,69 Totale Programma 02 - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

99.203,95

98.203,95

99.203,95

296.611,85

TOTALE MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

99.203,95

98.203,95

99.203,95

296.611,85

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Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 96

MIISSIONE 06 – Politiche giovanili, sport e tempo libe ro

Totale Programma 01 - Sport e tempo libero 14.000,00 13.000,00 13.000,00 40.000,00 Totale Programma 02 - Giovani 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero

14.000,00

13.000,00

13.000,00

40.000,00

MISSIONE 07 - Turismo Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 700,00 500,00 500,00 1.700,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 700,00 500,00 500,00 1.700,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Sviluppo e valorizzazione del turismo

700,00

500,00

500,00

1.700,00

TOTALE MISSIONE 07 - Turismo 700,00 500,00 500,00 1.700,00

MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 26.441,61 16.441,61 17.441,61 60.324,83 Titolo 2 - Spese in conto capitale 270.198,97 30.000,00 31.000,00 331.198,97 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 290.640,58 46.441,61 47.441,61 391.523,80 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Urbanistica e assetto del territorio

26.441,61

16.441,61

17.441,61

60.324,83

Totale Programma 02 - Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare

0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

26.441,61

16.441,61

17.441,61

60.324,83

MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territ orio e dell'ambiente

Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 662.969,72 621.150,00 621.150,00 1.905.269,72 Titolo 2 - Spese in conto capitale 489.732,76 40.000,00 40.000,00 569.732,76 TOTALE Spese Missione 1.152.702,48 661.150,00 661.150,00 2.475.002,48

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Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 97

MISSIONE 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del ter ritorio e dell’ambiente Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Difesa del suolo 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 02 - Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Programma 03 - Rifiuti 585.247,00 583.000,00 583.000,00 1.751.247,00 Totale Programma 04 - Servizio idrico integrato 41.072,72 2.000,00 2.000,00 45.072,72 Totale Programma 05 - Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

36.650,00

36.150,00

36.150,00

108.950,00

Totale Programma 06 - Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Programma 07 - Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Programma 08 - Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

662.969,72

621.150,00

621.150,00

1.905.269,72

MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 299.450,00 295.550,00 289.450,00 884.450,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 11.000,00 1.000,00 1.000,00 13.000,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 310.450,00 296.550,00 290.450,00 897.450,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Trasporto ferroviario 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 02 - Trasporto pubblico locale 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 03 - Trasporto per vie d'acqua 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 04 - Altre modalità di trasporto 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 05 - Viabilità e infrastrutture stradali 299.450,00 295.550,00 289.450,00 884.450,00 TOTALE MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità

299.450,00

295.550,00

289.450,00

884.450,00

MISSIONE 11 – Soccorso civile

Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 3.000,00 3.000,00 3.000,00 9.000,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 3.000,00 3.000,00 3.000,00 9.000,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Sistema di protezione civile 3.000,00 3.000,00 3.000,00 9.000,00 Totale Programma 02 - Interventi a seguito di calamità naturali

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 11 - Soccorso civile 3.000,00 3.000,00 3.000,00 9.000,00

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Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 98

MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

Risorse assegnate al fina nziamento della miss ion e 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 1.487.127,79 1.456.031,46 1.456.031,46 4.399.190,71 Titolo 2 - Spese in conto capitale 46.430,16 44.431,16 41.431,16 132.292,48 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 1.533.557,95 1.500.462,62 1.497.462,62 4.531.483,19 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido

108.886,55

108.886,55 108.886,55

324.117,35

Totale Programma 02 - Interventi per la disabilità 948.772,72 938.496,89 938.496,89 2.907.774,37 Totale Programma 03 - Interventi per gli anziani 109.300,00 105.300,00 105.300,00 336.900,00 Totale Programma 04 - Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale

4.000,00

4.000,00

4.000,00

28.500,00

Totale Programma 05 - Interventi per le famiglie 275.839,44 259.019,94 259.019,94 525.203,00 Totale Programma 06 - Interventi per il diritto alla casa 10.529,08 10.528,08 10.528,08 31.822,59 Totale Programma 07 - Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Programma 08 - Cooperazione e associazionismo

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Programma 09 - Servizio necroscopico e cimiteriale

29.800,00

29.800,00

29.800,00

192.229,96

TOTALE MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

1.487.127,79

1.456.031,46

1.456.031,46

4.399.190,71

MISSIONE 13 - Tutela della salute

Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 07 - Ulteriori spese in materia sanitaria

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 13 - Tutela della salute 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

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Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 99

Titolo 1 - Spese correnti 9.500,00 8.500,00 8.500,00 26.500,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 9.500,00 8.500,00 8.500,00 26.500,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Industria PMI e Artigianato 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 02 - Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori

7.500,00

7.500,00

7.500,00

22.500,00

Totale Programma 03 - Ricerca e innovazione 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 04 - Reti e altri servizi di pubblica utilità

2.500,00

1.000,00

1.000,00

4.500,00

TOTALE MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività

9.500,00

8.500,00

8.500,00

26.500,00

MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale

Risorse assegnate al finanziamento della missione 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro

0,00

0,00

0,00

0,00

Totale Programma 02 - Formazione professionale 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 03 - Sostegno all'occupazione 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale

0,00

0,00

0,00

0,00

MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

Risorse assegnate al finanziamento della missione 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 50.000,00 50.000,00 50.000,00 150.000,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 4.442,91 3.000,00 3.000,00 10.442,91 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 54.442,91 53.000,00 53.000,00 160.442,91 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

50.000,00 50.000,00 50.000,00 150.000,00

Totale Programma 02 - Caccia e pesca 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

50.000,00 50.000,00

50.000,00

150.000,00

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Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 100

MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle font i energetiche

Risorse assegnate al finanziamento della missione 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Fonti energetiche 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 17 - Energia e diversificazione

0,00

0,00

0,00

0,00 delle fonti energetich e

MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

Risorse assegnate al finanziamento della missione 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00

- di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

0,00

0,00

0,00

0,00

MISSIONE 19 - Relazioni internazionali Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui non ricorrente 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 19 - Relazioni internazionali 0,00 0,00 0,00 0,00

Page 103: Comune di Marrubiu COMUNE DI MARRUBIU D.U.P. 2017ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzet… · Comune di Marrubiu Documento unico di programmazione 2017

Comune di Marrubiu

Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 101

Risorse assegnate al finanziamento della missione 2017

2018

2019

Totale

e dei programmi associati TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 124.230,26 146.324,79 168.819,15 439.374,20 Titolo 2 - Spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE Spese Missione 124.230,26 146.324,79 168.819,15 439.374,20 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Fondo di riserva 13.500,00 13.500,00 13.500,00 40.500,00 Totale Programma 02 - Fondo dubbia esigib

105.280,26

127.374,79

149.869,15

382.524,20 Totale Programma 03 - Altri fondi 5.450,00 5.450,00 5.450,00 16.350,00 TOTALE MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 124.230,26 146.324,79 168.819,15 439.374,20

MISSIONE 50 - Debito pubblico Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 10.689,18 7.525,61 5.422,09 23.636,88 Titolo 4 - Rimborso prestiti 65.458,28 54.031,95 19.569,03 139.059,26 TOTALE Spese Missione 76.147,46 61.557,56 24.991,12 213.852,48 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

10.689,18 7.525,61 5.422,09 23.636,88

Totale Programma 02 - Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

65.458,28 54.031,95 19.569,03 139.059,26

TOTALE MISSIONE 50 - Debito pubblico 76.147,46 61.557,56 24.991,12 213.852,48

MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie Risorse assegnate al finanziamento della missione

2017

2018

2019

Totale e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 1 - Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE Spese Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Restituzione anticipazione di tesoreria

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 99 – Servizi per conto terzi. Risorse associtate al finanziamento della missione e dei programmi associati

TOTALE Entrate Missione 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese assegnate al finanziamento della missione e

dei programmi associati

2017

2018

2019

Totale

Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 935.747,00 935.747,00 935.747,00 2.807.241,00 TOTALE Spese Missione 935.747,00 935.747,00 935.747,00 2.807.241,00 Spese impiegate distinte per programmi associati 2017 2018 2019 Totale

Totale Programma 01 - Servizi C/ terzi e Partite di giro

935.747,00

935.747,00

935.747,00

2.807.241,00 TOTALE MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi 935.747,00 935.747,00 935.747,00 2.807.241,00

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6 LE PROGRAMMAZIONI SETTORIALI

La seconda parte della Sezione Operativa del DUP è dedicata alle programmazioni settoriali e, in particolare, a quelle che hanno maggior riflesso sugli equilibri strutturali del bilancio 2016/2018; al riguardo, il punto 8.2, parte 2, del Principio contabile applicato n.1 individua i seguenti documenti: il programma triennale del fabbisogno del personale; il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni; il programma triennale dei Lavori pubblici. Si precisa che i dati riportati costituiscono la sintesi delle informazioni, utili ai fini programmatori, rintracciabili nei relativi documenti cui si rinvia per maggiori approfondimenti.

6.1 IL PROGRAMMA TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE

Ai sensi dell’articolo 91 del Tuel, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, obbligo non modificato dalla riforma contabile dell’armonizzazione. L’art. 3, comma 5-bis, D.L. n. 90/2014, convertito dalla L. n. 114/2014, ha introdotto il comma 557-quater alla L. n. 296/2006 che dispone che: “A decorrere dall'anno 2014 gli enti assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione”. Il piano triennale delle assunzioni 2017/2019 è stato deliberato dalla Giunta Comunale con atto n. 04 del 17/01/2017, prevedendo l’’ assunzione di una cat. B, così come si evince dal seguente prospetto:

PROGRAMMA ASSUNZIONI TRIENNIO 2017/2019 ANNO 2017

n. 1 categoria B 3 – messo comunale sett. amministrativo

ANNO 2018 = = = = = = = =

ANNO 2019

= = = = = = = =

In questa sede ci preme evidenziare l'incidenza di tale attività nel triennio 2017/2019, così come desumibile dalle seguenti tabelle. Personale

Numero

Importo Numero

Importo Numero

Importo Importo stimato

2016 stimato

2017 stimato

2018 stimato

2019 Personale in quiescenza 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

Personale nuove assunzioni 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

- di cui cat A 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

- di cui cat B 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

- di cui cat C 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

- di cui cat D 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

Personale

Numero

Importo Numero

Importo Numero

Importo stimato

2017 stimato

2018 stimato

2019 Personale a tempo determinato 0 0,00 0 0,00 0 0,00

Personale a tempo indeterminato 26 948.035,78 26 948.035,78 26 948.035,78

Totale del Personale 0 0,00 0 0,00 0 0,00

Spese del personale - 0,00 - 0,00 - 0,00

Spese corrente - 4.472.842,98 - 4.374.438,23 - 4.384.101,150

Incidenza Spesa personale / Spesa corrente - 0,21% - 0,22% - 0,22%

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6.2 IL PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI

L'art. 58 del D.L. 25 giugno 2008, n.112, così come convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, stabilisce che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli enti locali, con delibera dell'organo di governo, individuano, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Per il triennio 2017/2019, non si prevede alienazione di beni immobili (Deliberazione C.C. n. _____ del _________).

6.3 IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI

Ai sensi della vigente normativa disciplinante la programmazione delle opere pubbliche, la realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali; i lavori da realizzare nel primo anno del triennio, inoltre, sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici ed il loro finanziamento. In relazione alle disponibilità finanziarie previste nei documenti di programmazione economica, è stato costruito il "Quadro delle risorse disponibili", riportato nello schema della scheda 1 del citato D.M., nel quale sono indicati, secondo le diverse provenienze, le somme complessivamente destinate all'attuazione del programma. In occasione dell'analisi della spesa in conto capitale, abbiamo già evidenziato nei paragrafi 2.5.2.3.1 "Lavori pubblici in corso di realizzazione" e 2.5.2.3.2 "I nuovi lavori pubblici previsti", e di quelli che si intende realizzare. Opere tit. 2° Reimpegnate nel 2016

IL RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI

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Indice

Premessa 1 LA SEZIONE STRATEGICA (SeS) 5 1 ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE 5 1.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE 5 1.1.1 Le principali variabili macroeconomiche 6 1.1.2 L'evoluzione normativa 8 1.2 CHI SIAMO: LA STORIA DI MARRUBIU 16 1.3. VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO 14 1.3.1 Analisi del territorio e delle strutture 14 1.3.2 Analisi demografica 15 1.3.3 Occupazione ed economia insediata 17 1.3.4 Articolazione dell’Organo Politico 19 1.3.5 Programma di Mandato 20 1.4 PARAMETRI UTILIZZATI PER PROGRAMMARE I FLUSSI FINANZIARI ED ECONOMICI DELL'ENTE 23 2 ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE 24 2.1 ORGANIZZAZIONE E MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI 24 2.1.1 Le strutture dell'ente 24 2.2 I SERVIZI EROGATI 26 2.2.1 Le funzioni esercitate su delega 26 2.3 GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA 26 2.4 LE PARTECIPAZIONI ED IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE 26 2.4.1 Società ed enti partecipati 26 2.5 RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA 27 2.5.1 Le Entrate 27 2.5.1.1 Le entrate tributarie 28 2.5.1.2 Le entrate da servizi 35 2.5.1.3 La gestione del patrimonio 36 2.5.1.4 Il finanziamento di investimenti con indebitamento 37 2.5.1.5 I trasferimenti e le altre entrate in conto capitale 40 2.5.2 La Spesa 41 2.5.2.1 La spesa per missioni 41 2.5.2.2 La spesa corrente 42 2.5.2.3 La spesa in c/capitale 43 2.5.2.3.1 Lavori pubblici in corso di realizzazione 44 2.5.2.3.2 I nuovi lavori pubblici previsti 45 2.5.3 Gli equilibri di bilancio 47 2.5.3.1 Gli equilibri di bilancio di cassa 50 2.6 RISORSE UMANE DELL'ENTE 60 4 LA RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITA' IN CORSO 66 4.1 LA SEZIONE OPERATIVA (SeO) 67 5 LA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA 67 5.1 CONSIDERAZIONI GENERALI 67 5.1.1 Le linee guida della programmazione dell'ente 68 5.1.2 Obiettivi degli organismi gestionali e partecipati dell'ente 71 5.1.3 Coerenza delle previsioni con gli strumenti urbanistici 71 5.2 ANALISI E VALUTAZIONE DEI MEZZI FINANZIARI 71 5.2.1 Valutazione generale ed indirizzi relativi alle entrate 72 5.2.1.1 Entrate tributarie (1.00) 72 5.2.1.2 Entrate da trasferimenti correnti (2.00) 73 5.2.1.3 Entrate extratributarie (3.00) 73 5.2.1.4 Entrate in c/capitale (4.00) 75 5.2.1.5 Entrate da riduzione di attività finanziarie (5.00) 75 5.2.1.6 Entrate da accensione di prestiti (6.00) 75 5.2.1.7 Entrate da anticipazione di cassa (7.00) 76 5.3 ANALISI E VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI DI SPESA 76 5.3.1 La visione d'insieme 77 5.3.2 Programmi ed obiettivi operativi 77 5.3.3 Analisi delle Missioni e dei Programmi 79 6 LE PROGRAMMAZIONI SETTORIALI 102 6.1 IL PROGRAMMA TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE 102 6.2 IL PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI 103 6.3 IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 103

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