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Configurazione ed uso di Cisco Unified Communications Manager (CUCM) Practical Training for Cisco Voice Engineers

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manuale di laboratorio corso voipdial peer -

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Configurazione ed uso di Cisco Unified Communications

Manager (CUCM)

Practical Training for Cisco Voice Engineers

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SCHEMA DI RETE

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LAB0 – PREPARAZIONE POD

In questo Lab si preparerà il proprio POD per la connessione al CUCM di riferimento. Le operazioni da fare sono già state viste nel precedente laboratorio, e son qui riassunte:

• Configurazione Switch

• Configurazione Router Parte WAN

• Configurazione Router Parte ISDN

Lab 0.1 – Configurazione Switch

Accendere il proprio Switch, connettersi in console, e impostare le porte dello switch nel modo necessario, in particolare :

• FastEthernet 0/1 in access su VLAN Dati assegnata

interface FastEthernet0/1switchport access vlan XX ← Relativa VLAN Datiswitchport mode access

• FastEthernet 0/2, 0/3 in access su VLAN Voce assegnata

interface FastEthernet0/2switchport trunk encapsulation dot1qswitchport trunk native vlan XX ← VLAN Datiswitchport mode trunkswitchport voice vlan XX ← VLAN Vocespanning-tree portfast

• FastEthernet 0/23, che verrà connessa al Proprio router, in trunk

interface FastEthernet0/23switchport trunk encapsulation dot1qswitchport trunk native vlan 99switchport mode trunk

• FastEthernet 0/24, che verrà connessa invece all'intera rete, in Access sulla VLAN di trasporto, 99

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interface FastEthernet0/24switchport access vlan 99switchport mode access

• Creare inoltre la VLAN 99, e impostare un IP di management come da Schema allegato

interface Vlan99description VLAN di Managementip address XX /8

ip default-gateway 10.0.0.XX ← indirizzo del Proprio Router

Salvare la configurazione

Lab 0.2 – Configurazione Router Parte WAN

Accendere e connettere lo Switch (porta 0/24) alla porta WAN della propria postazione (è indicata a muro), connettere il router alla porta FastEthernet0/0 e dall'altra parte alla FastEthernet 0/23 dello switch. Impostare le sottointerfacce relative alla VLAN di trasporto e alle VLAN dati e voce, come da Esempio riportato :

interface GigabitEthernet0/0.XXencapsulation dot1Q XXip address 192.168.XX.1 255.255.255.0!interface GigabitEthernet0/0.XXencapsulation dot1Q XXip address 192.168.XX.1 255.255.255.0!interface GigabitEthernet0/0.99description Managementencapsulation dot1Q 99 nativeip address 10.0.0.X 255.0.0.0 ← vedere schema di rete

Successivamente, impostare il DHCP per il proprio POD, relativo alla Sottorete Voce :

ip dhcp pool DHCP_POOL network 192.168.XX.0 255.255.255.0 option 150 ip 192.168.XX.2 ← l'indirizzo IP del proprio CUCM default-router 192.168.XX.1 ← Indirizzo della sottorete associata alla VLAN Voce

A questo punto configurare EIGRP in modo da annunciare le proprie reti

router eigrp 100network 10.0.0.0network 192.168.X0.0

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network 192.168.X5.0

Lab 0.3 – Configurazione Router Parte ISDN

1. Configurare la porta ISDN per consentire chiamate su Rete PSTN

2. Configurare il router per fare in modo che i singoli telefoni siano raggiungibili direttamente dalla rete PSTN (selezione passante)

Il piano di numerazione ISDN è dato nello Schema

Per scoprire i comandi di configurazione necessari per configurare le porte ISDN BRI e il relativo instradamento su PSTN puoi leggere il seguente documento

http://www.cisco.com/en/US/tech/tk652/tk653/technologies_configuration_example09186a008010ef6c.shtml

Controllare che porta è presente sul proprio router (BRI o E1)

Il template di configurazione per la BRI è comunque il seguente :

interface BRI0/0 no ip address isdn switch-type basic-net3 isdn point-to-point-setup isdn incoming-voice voice

dial-peer voice 1 pots destination-pattern 0T direct-inward-dial port 0/0 forward-digits all

Mentre per configurare il primario E1 ISDN devi sapere che i router Cisco lo identificano come Controller . Ecco un esempio :

isdn switch-type primary-net5

controller E1 1/0 pri-group timeslots 1-31

interface Serial1/0:15 no ip address encapsulation hdlc isdn switch-type primary-net5 isdn incoming-voice voice no cdp enable

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dial-peer voice 1 pots destination-pattern 0T direct-inward-dial port 1/0:15 forward-digits all

Per realizzare questa seconda richiesta esistono numerose tecniche di configurazione e dovresti avere prima ben chiari alcuni comportamenti del router.

Per instradare su determinate porte fisiche una certa chiamata telefonica il router utilizza il concetto di dial-peer pots che contiene il destination-pattern e cioè il numero o gli archi di numerazione che deve girare sulla porta associata.

Un cosa importantissima da tenere a mente è che il router di default si “mangia” la cifra digitata che corrisponde al destinatio-pattern e non la invia alla rete PSTN. Per esempio se un utente interno digita il numero 0659602321 questo matcha il dial-peer e invia alla centrale il numero 659602321 perché si è mangiato lo zero. Per evitare questo si inserisce il comando forward-digits all.

La tecnica di configurazione maggiormente utilizzata per effettuare la selezione passante è quella delle voice translation rule. In pratica si tratta di dire al router quali cifre deve estrarre su una determinata chiamata in ingresso e poi eventualmente manipolare questo numero per aggiungerci e/o togliere qualcosa.

La cosa migliore è procedere con una serie di esempi e vedere subito in pratica di cosa si tratta riportando di seguito un esempio reale .

voice translation-rule 2 rule 1 /^06596014\(..$\)/ /10\1/ ← ATTENZIONE QUESTO VARIA DA POD A POD! ATTENERSI AL PIANO DI NUMERAZIONE!!voice translation-profile inEntrataPSTN translate called 2

dial-peer voice 1 pots translation-profile incoming inEntrataPSTN destination-pattern 0T direct-inward-dial port 1/0:15 forward-digits all

Come si vede una chiamata in ingress alla porta 1/0:15 (PRI) fa scattare una regola che si chiama inEntrataPSTN che è legata a sua volta ad un profilo il quale a sua volta applica la regola 2 al numero chiamato.

Per capire la regola 2 è necessario capire la logica delle espressioni regolari. Sostanzialmente questa regola confronta il numero in ingresso con il numero 06596014.. e tutto quello che matcha lo elimina mentre le ultime 2 cifre (quelle identificate dai puntini) vengono riportate anteponendo però il numero 10 davanti. Quindi questa regola estrae le ultime 2 cifre del numero chiamato e gli antepone il 10.

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Il router Cisco per fortuna consente di testare queste regole con il comando

test voice translation-rule 2 numero da testare

E' necessario inoltre inserire le seguenti Dial-Peer voip in modo da assicurare la connettività tra tutti I POD e I CUCM. L'esempio sotto riportato è relativo al pod 6 (che non deve comunque fare copia/incolla......)

dial-peer voice 200 voipdestination-pattern 2..session target ipv4:192.168.25.1

dial-peer voice 300 voipdestination-pattern 3..session target ipv4:192.168.35.1

dial-peer voice 400 voipdestination-pattern 4..session target ipv4:192.168.45.1

dial-peer voice 500 voipdestination-pattern 5..session target ipv4:192.168.55.1

attenzione alla prossima... è relativa alla connessione al PROPRIO CUCM

dial-peer voice 600 voipdestination-pattern 6..session target ipv4:192.168.33.2

Cambiare il nome del router e impostare una password per la connessione tramite telnet, salvare la configurazione

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LAB1 – OPERAZIONI PRELIMINARI

LAB 1.1 - Attivazione Servizi Necessari e Licencing

1. Connettersi al proprio publisher di riferimento.2. Accedere alla piattaforma Cisco Unified Serviceability3. Fare il login (Username : cisco - Password : C1sc0net)4. Andare su Tools – Service Activation5. Selezionare il Server6. Individuare I servizi necessari : “Cisco Call Manager” e “Cisco TFTP”7. I servizi sono attivi? Si : Andare al passo successivo. No : Capire il messaggio di

errore, e correggerlo8. Per correggere errore : Andare sulla piattaforma Cisco Unified CM Administration9. Andare su System – Licensing – Licence Unit Report. Analizzare la schermata.10. Fare Upload file di licenze : System – Licensing – License file upload. Individuare il

file (fornito dal Tutor di laboratorio), e farne l'upload. Riandare sulla Licence Unit Report, Annotare quante licenze sono state inserite, e di quale tipo.

11. Tornare sulla Schermata di attivazione dei due servizi necessari e attivarli. 12. Assicurarsi che siano attivi, anche attraverso la schermata “Control Center –

Feature Service”.13. Dopo avere attivato I servizi necessari, tornare sulla schermata “Licence Unit

Report”, e vedere quante licenze si sono consumate nell'attivazione del servizio “Cisco Call Manager”.

14. Ripetere l'attivazione dei due servizi anche sul Subscriber

LAB 1.2 - Rimozione Reliance Nome Call Manager

1. Dalla piattaforma Cisco Unified CM Administration, scegliere System – Server.2. Sostituire l'eventuale nome dei server con il loro relativo indirizzo IP3. Salvare le modifiche4. Andare su System – Cisco Unified CM, ed effettuare le stesse modifiche5. Salvare6. Andare Su System – Enterprise Parameters : Individuare, all'interno della

sottofinestra “Phone URL Parameters”, I path che contengono il nome del Publisher, e sostituirlo con il relativo indirizzo IP

7. Salvare la configurazione

LAB 1.3 - Creazione Cisco Unified CM Groups

1. Dalla piattaforma Cisco Unified CM Administration, scegliere System – Cisco Unified CM Group

2. Fare click sul pusante Find, e osservare il risultato della query3. Cliccare sul Gruppo Default.4. Osservare le due liste “Available Cisco Unified Communications Managers” e

“Selected Cisco Unified Communications Managers”. La prima ci da una lista dei

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CM che possono essere inseriti all'interno del Gruppo, la seconda quelli già presenti.

5. Rinominare il gruppo come “CUCM_GR_1”6. Attraverso le frecce presenti tra i due box, portare il subscriber dalla lista dei CM

Disponibili a quella dei CM Selezionati.7. Attraverso le due frecce a destra del box “Selected Cisco Unified Communications

Managers”, assicurarsi che il Publisher compaia per primo.8. Salvare il gruppo9. Creare un nuovo gruppo, con il nome di CUCM_GR_2, ed inserire nel box dei

selezionati soltanto il Subscriber.10. Salvare.11. Tornare alla lista dei gruppi ed assicurarsi che entrambi siano presenti.

LAB 1.4 - Creazione Regions

1. Dalla piattaforma Cisco Unified CM Administration, scegliere System – Region2. Fare click sul pulsante “Find”, vedere se ce ne sono presenti3. Fare click sul pulsante “Add New”4. Configurare tre Regioni e scegliere il codec appropriato come da schema fornito5. Salvare le configurazioni

LAB 1.5 - Creazione Locations

1. Dalla piattaforma Cisco Unified CM Administration, scegliere System – Location2. Creare le Location come da schema, lasciando l'audio bandwidth, all'interno del

box Audio Calls Information, come “Unlimited”3. Salvare le configurazioni

LAB 1.6 - Creazione Device Pools

1. Dalla piattaforma Cisco Unified CM Administration, scegliere System – Device Pool

2. Creare tre device pools con le seguenti informazioni :3. Device Pool Name : Vedi schema4. Cisco Unified Communications Manager Group : CUCM_GR_15. Date/Time Group : CMLocal6. Region : Reg_<nome città>7. Location : <nome città>8. SRST Reference : <Use Default Gateway>9. Salvare le configurazioni

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LAB2 – REGISTRAZIONE E CONFIGURAZIONE IPPHONES

LAB 2.1 - Autoregistrazione IP Phones

1. Andare sulla configurazione del CM, da System – Cisco Unified CM, e scegliere il publisher

2. Togliere la spunta dalla casella “Auto-registration Disabled on this Cisco Unified Communications Manager”, e definire un pool di DN

3. Salvare4. Connettere i telefoni e verificare il funzionamento della procedura di

autoregistrazione5. Disattivare l'autoregistrazione dal CM6. Cancellare i telefoni da Device - Phones

LAB 2.2 - Registrazione Manuale IP Phones

1. Annotare il modello dei due IPPhones presenti sulla propria postazione.

2. Annotare il MAC Address dei due IPPhones. (Il MAC Address si può trovare sia in un'etichetta sul retro del telefono che dal menù)

3. Dalla piattaforma Cisco Unified CM Administration, scegliere Device – Phone

4. Aggiungere un nuovo ipphone, con il tasto Add New, utilizzando come protocollo SCCP

5. Inserire le informazioni obbligatorie, contrassegnate dall'asterisco, in particolare :

6. Device Pool : quella appartenente alla propria Sede7. Location : quella appartenente alla propria Sede8. Nella schermata successiva, inserire una nuova linea, facendo click su

“Line [1] - Add a new DN ”9. Nella schermata successiva, inserire la nuova linea come da piano di

numerazione indicato.10. Ripetere il procedimento, inserendo seconda linea sul secondo

button, come da piano di numerazione indicato11. Salvare la configurazione ed effettuare il reset del telefono12. Assicurarsi che il telefono, una volta riavviato, abbia scaricato dal TFTP

le nuove configurazioni, e che sia correttamente configurato13. Ripetere tutti i passi per il secondo ipphones (tranne attivazione

seconda linea)14. Effettuare una chiamata da un telefono all'altro e viceversa per

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testare l'effettiva raggiungibilità.15. Testare servizi quali :

1. Messa in Attesa2. Trasferimento da una DN all'altra del telefono Dual Line3. Deviazione di chiamata da una DN all'altra del telefono Dual Line

LAB 2.3 - Configurare Speed Dial

1. Dalla piattaforma Cisco Unified CM Administration, scegliere Device – Device Settings – Phone Button Template

2. Premere il tasto Add New3. Scegliere il modello di uno dei telefoni, premere il tasto Copy, e

rinominare il Template e salvare la configurazione4. Assegnare al secondo tasto una speed Dial, e Rinominarla con il nome

“Altro interno”5. Salvare6. Tornare sulla configurazione del telefono che si sta configurando.7. Dal menu a tendina “Phone Button Template” selezionare il nuovo

template creato8. Fare click su Save. Nota a questo punto come le informazioni a sinistra

cambiano, e associato al pulsante due, coerentemente con il template appena creato, compare la possibilità di assegnare una Speed Dial (Add new SD)

9. Creare la nuova speed dial con il numero dell'altro interno10. Salvare11. Notare che sul display, affianco al tasto, è comparsa la Label appena

assegnata.12. Verificare funzionamento della SD

Ripetere la procedura sull'altro telefono, se si hanno phone buttons disponibili

LAB 2.4 - Configurare SoftKey

1. Da Device – Device Settings, scegliere Softkey Template2. Tra quelli già disponibili, scegliere Standard User3. Fare click su Copy, e rinominare il softkey Template a piacimento4. Salvare5. Sempre dalla stessa finestra, in alto a destra, fare click sul tasto Go,

affianco a Configure Softkey Layout.

Come si vede, selezionando dal menù a tendina lo stato del telofono, I

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softkey sono diversi, e del tutto configurabili.

6. Da on hook, o da altri stati, aggiungere uno o due softkeys a piacimento.

7. Salvare.8. Tornare nella configurazione del telefono, e assegnargli il nuovo

softkey template.9. Fare il reset del telefono10. Verificare l'effettiva assegnazione del nuovo Template al telefono

LAB 2.5 - Configurare H323 Gateway

Lato Gateway : entrare sul proprio router : − entrare sul sottomenù dell'interfaccia Voce− inserire I seguenti comandi :

− h323-gateway voip interface− h323-gateway voip bind srcaddr <ip address>

salvare la configurazione del gateway

Lato CUCMDa Device – Gateway, fare click su Add NewSelezionare H.323 Gateway, come Gateway TypeNella finestra successiva, come Device name, inserire l'indirizzo IP del Gateway come DP : DP_RomaLocation : Roma

Salvare la configurazione e tornare sulla lsita dei Gaeway. Come si nota, il gateway risulta configurato, ma come Status risulta “Unknown”. Questo è normale, ed è dato dal fatto che h.323 è un protocollo peer2peer, e di conseguenza il gateway non è costretto a dare info al CUCM, come invece accade nell'architettura Client/Server (es. MGCP)

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LAB3 – CONFIGURAZIONE DIGIT ANALYSIS E CALLING PRIVILEGES

Lab 3.1 - Digit Analysis

In questa fase si creeranno tutti gli oggetti necessari ad effettuare la connessione tra I diversi Cluster. Gli oggetti che si dovranno creare, per connettere il proprio cluster agli altri, saranno quindi:

• Un intercluster trunk (ICT), in H.323, verso gli altri Cluster • Una route Group che contiene l'ICT• Una Route List che contiene il route Group• Due Route Patterns, creati nella forma presentata nello schema

iniziale, connesse alla route list, e che punteranno ai due POD connessi a quel determinato Cluster.

Lab 3.1.1 – Intercluster trunk

1. Creare Trunk. Tra le varie opzioni disponibili, scegliere Inter-Cluster Trunk (Non-Gatekeeper Controlled)

2. Indicare nei campi “Device Name” e “Server 1 IP Address/Host Name” l'indirizzo IP del Publisher relativo al Cluster remoto a cui ci si sta connettendo

3. Indicare Nel campo Description “ICT verso Cluster x”, con x il numero del Cluster

4. Salvare la configurazione

Lab 3.1.2 – Route Group

1. Creare la route Group e assegnare il nome come da schema, selezionando dalla lista dei dispositivi disponibili il Trunk appena creato, e spostarlo sul Box “Selected Devices”

2. Salvare La configurazione

Lab 3.1.3 – Route List

1. Creare la route List e assegnare il nome come da schema. Assegnare il gruppo a piacere tra I disponibili. Nella schermata successiva, selezionare il Route Group appena creato

2. Salvare La configurazione

Lab 3.1.3 – Route Patterns

1. Creare due route patterns, come da schema in modo da raggiungere gli altri pod

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Nota: Le X definite nei route pattern sono Case sensitive, devono quindi essere inserite Maiuscole

2. Come “Gateway/Route List”, assegnare la Route List appena creata3. Salvare La configurazione

A questo punto, se tutti I POD hanno finito e hanno creato le componenti di routing in modo corretto, tutti I telefoni sono in grado di chiamare tutti gli altri tramite IP

Lab 3.2 – Calling Privileges

In questo laboratorio applicheremo le classi di servizio in modo da vedere come essere permettano ad alcuni telefoni di chiamare solo determinati altri telefoni e viceversa.

LAB 3.2.1 – Creazione Partizioni (Solo POD 1, 3, 5)

Creare tutte le partizioni date sullo schema

Salvare la configurazione

LAB 3.2.1 – Creazione Calling Search Spaces (Solo POD 2, 4, 6)

Dopo che gli altri POD hanno inserito le partizioni sul CUCM, creare le tre CSS relative alla propria Locazione come da schemaSalvare La configurazione

LAB 3.2.2 – Assegnazione Partitions e CSSs alle linee

1. Tornare alla finestra di configurazione dei telefoni ed assegnare alla DN relativa partizione come da schema allegato. I telefoni del Pod4, ad esempio, avranno assegnata la partizione MI_2_PASSANTE

2. Sempre sulla schermata di configurazione della DN, assegnare CSS di livello 1.

3. Salvare La configurazione. Testare raggiungibilità telefoni.

4. Ripetere il passo 2 assegnando la CSS di livello 2, per la relativa sede.

5. Salvare la configurazione, testare raggiungibilità telefoni.

Prima di passare al Laboratorio successivo, togliere tutte le partizioni e le CSS sia ai telefoni che alle DN

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Lab 3.3 – Gruppi di risposta

Con questo Laboratorio invece assegneremo dei telefoni a gruppi di risposta, in modo da testarne la configurazione ed il funzionamento.

LAB 3.3.1 – Creazione Line Group

Da Call Routing – Route Hunt, scegliere Line Group

Definire un nome ed un algoritmo, variabile a seconda del POD, secondo schema allegato

Salvare la configurazione

LAB 3.3.2 – Creazione Hunt List

Creare nuova Hunt List, nella quale inserire la Line Group appena creata all'interno del box “Selected Groups”

LAB 3.3.2 – Creazione Hunt Pilot

Come ultima cosa, possiamo creare la Hunt Pilot come da schema, non assegnare nessuna partizione, assegnare la Hunt List sopra creata e Salvare la configurazione.

Effettuare una chiamata da un altra sede verso l'hunt Pilot per testare la configurazione e il funzionamento. Volendo, è possibile provare a cambiare algoritmo di selezione dell'endpoint e vedere come cambia la scelta.

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LAB4 – PSTN E SRST

Lab 4.1 – PSTN

In questo laboratorio verrà aggiunta, nella prima parte, all'infrastruttura Voice creata fino ad ora il lato PSTN, connettendo I vari POD l'uno con l'altro e testandone la raggiungibilità.

Nella seconda parte invece verrà configurato SRST sui gatewayas, verrà privato ai telefoni l'acesso al CUCM in modo da simulare una WAN outage, e verrà quindi testata la funzionalità di SRST.

LAB 4.1.1 – Creazione Route Pattern verso PSTN

• La route pattern da creare in questa esercitazione sarà come da schema. I pod 1, 3, 5 dovranno configurare quindi una dial peer con Access Code 9, quindi la risultante Route pattern sarà 9.! mentre I pod 2, 4 e 6 utilizzeranno l'access code 0.!

• Le route patterns dovranno puntare a Route lists e route groups che conterranno, per ogni pod, il relativo gateway di uscita.

• Per tutti I pod, inserire il Network Mask come da schema, in modo da trasformare la DN in numero compatibile con la PSTN

• Per tutti I pod, operare il Discard Digits, Eliminando l'access code (PreDot)

• Testare la configurazione. A questo punto tutti I telefoni devono essere raggiungibili dalla PSTN

Lab 4.1 – Survivable Remote Site Telephony (SRST)

Come visto nella parte teorica, SRST deve essere configurato sia sul CUCM, sia nel Router

LAB 4.1.1 – Configurazione SRST sul CUCM

• Adefinire un gateway come SRST Reference sul CUCM da System – SRST

• Associarlo ad una Device Pool, relativa alla propria sede

• Assicurarsi che I telefoni del proprio POD siano configurati con quella

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Device Pool, quindi resettarli

LAB 4.1.2 – Configurazione SRST sul router

• Entrare sulla CLI del proprio router e configurarlo attraverso I comandi specificati qui di seguito:

Router#conf tEnter configuration commands, one per line. End with CNTL/Z.

R1(config)#call-manager-fallback

Router(config-cm-fallback)# secondary-dialtone 0 Router(config-cm-fallback)# max-conferences 8 gain -6 Router(config-cm-fallback)# timeouts interdigit 5 Router(config-cm-fallback)# ip source-address <ip address> port 2000 Router(config-cm-fallback)# max-ephones 2 Router(config-cm-fallback)# max-dn 8 Router(config-cm-fallback)# system message primary SRST Mode attivo Router(config-cm-fallback)# time-zone 23 Router(config-cm-fallback)# time-format 24

Router(config-cm-fallback)# date-format dd-mm-yy

A questo punto creare un WAN outage (staccando il cavo che connette il router al resto della rete IP), assicurarsi che I telefoni, dopo qualche minuto, entrino in SRST mode, visualizzando il system message specificato, e provare ad effettuare chiamate alle linee degli altri pod (Stessa Località) per testare il funzionamento.

Creare una nuova dial peer in modo tale che anche durante l’SRST sia possible raggiungere gli altri telefoni componendo l’Access Code.

Riconnettere il cavo al router ed assicurarsi che il telefono si registri di nuovo sul CUCM