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I l Centro Terme S.M.Maddalena- Aditerm di Ferentino è da sempre all’avanguardia in termini di tecno- logia ed efficienza delle cure e con l’arrivo del Prof. Yamume Tshomba, Pro- fessore Associato di Chirurgia Vascolare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore dell’Unità Operativa Com- plessa di Chirurgia Vascolare del Poli- clinico Universitario A. Gemelli IRCCS, il potenziamento dell’Ambulatorio di Chirurgia Vascolare ha aperto una nuova grande sfida in questo campo: “cercare di migliorare la prevenzione vascolare e ridurre l’invasività delle procedure che si rendano eventualmente necessarie gra- zie a programmi di screening personaliz- zati ed all’apporto di tecnologia sempre più sofisticata” afferma il Dott Enrico Santangeli Coordinatore delle attivi- tà sanitarie. Il fulcro di questo ambizioso progetto è la presenza presso il Centro Terme S.M.Maddalena-Aditerm di strumenta- zione per la diagnostica vascolare estre- mamente avanzata basata principal- mente su ecografi vascolari, angioTC ed Rm di ultima generazione. Il Prof. Yamume Tshomba afferma “Negli ultimi anni l’approccio alla Chi- rurgia Vascolare si è drasticamente mo- dificato ed è diventato di uso comune il ricorso a tecniche endovascolari per la risoluzione di patologie gravi come gli aneurismi e le dissezioni dell’aorta, le stenosi carotidee e le arteriopatie perife- riche. Questo ha portato ad una riduzio- ne progressiva dell’impatto chirurgico dei trattamenti a beneficio soprattutto dei pazienti anziani e comunque più fra- gili che hanno oggi possibilità di cura impensabili sino a pochi anni fa. Grazie alla continua e sempre più rapida imple- mentazione tecnologica e miniaturizza- zione dei device, oggi siamo in grado di offrire ai nostri pazienti il trattamento mini-invasivo endovascolare anche delle patologie aortiche più complesse”. A fianco delle malattie arteriose la chi- rurgia vascolare si occupa anche delle malattie delle vene degli arti inferiori che possono causare trombosi, varici, edemi e teleangiectasie. “Anche in que- sto campo la prevenzione ed il progresso tecnologico permettono di ottenere, con il minimo dell’invasività, risultati impen- sabili sino a poco tempo fa portando alla risoluzione anche dei fastidiosi inesteti- smi che queste problematiche possono causare per le nostre pazienti”afferma ancora il Prof. Yamume Tshomba. L’implementazione tecnologica non è però il solo fattore in grado di garantire oggi il miglioramento dei risultati clinici; a questo aspetto si affianca e forse as- sume un ruolo ancor più importante un cambio di prospettiva nella concezione dell’approccio al paziente. Presso il Cen- tro Terme S.M.Maddalena-Aditerm i pa- zienti sono valutati nella loro interezza, in modo multidisciplinare, con i diversi specialisti che si confrontano e contribu- iscono, ognuno con la propria specifica competenza, ad una gestione collegiale allo scopo di garantire percorsi assi- stenziali “su misura” che affianchino alla competenza tecnica attenzione umana per il paziente che è assistito e curato sia nella sua sfera biologica che psicologica. La Chirurgia Vascolare al Policlinico Gemelli: la tecnologia e l’innovazione incontrano la mini-invasività La Fondazione Policlinico Univer- sitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma è da sempre all’avanguardia in termini di tecnologia ed efficienza delle cure. L’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare, diretta dal Prof. Yamume Tshomba, sta portando avanti una grande sfida in questo campo: cer- care di ridurre l’invasività delle proce- dure aortiche ad alta complessità grazie all’apporto della tecnologia sempre più sofisticata. Negli ultimi anni l’approccio alla Chirur- gia Vascolare si è drasticamente mo- dificato ed è diventato di uso comune il ricorso a tecniche endovascolari per la risoluzione di patologie gravi come gli aneurismi e le dissezioni dell’aorta, sia nella sua porzione toracica che addomi- nale. Questo ha portato ad una riduzione progressiva dell’impatto chirurgico dei trattamenti a beneficio soprattutto dei pazienti anziani e comunque più fragili che hanno oggi possibilità di cura impen- sabili sino a pochi anni fa. Generalmen- te le procedure endovascolari vengono svolte in sale radiologiche od in sale ope- ratorie tradizionali dotate di apparecchi angiografici portatili. Il limite principale delle sale radiologiche è quello di non poter permettere l’esecuzione in piena sicurezza di accessi e gesti chirurgici che debbano associarsi alla procedura radiologica. Le sale operatorie da parte loro, per poter essere teatro di procedu- re radiologiche endovascolari, devono dotarsi di un angiografo portatile che generalmente comporta difficoltà logi- stiche e criticità nello sfruttare a pieno tutte le potenzialità che la radiologia odierna può mettere a disposizione dei nostri pazienti. Presso la Fondazione Policlinico Ge- melli IRCCS è presente dal 2015 una sala operatoria ibrida multidiscipli- nare, che permette agli operatori dell’a- rea cardiovascolare di eseguire le proce- dure più complesse sfruttando quanto di più all’avanguardia ci sia in questo momento sul piano tecnologico. La sala operatoria ibrida è una sala operatoria dove, oltre alle normali attrezzature per eseguire gli interventi di chirurgia aper- ta, sono presenti in maniera strutturale dei dispositivi di imaging avanzati che permettono di eseguire le procedure di tipo endovascolare con la stessa qua- lità di immagine che si avrebbe in una sala radiologica di ultima generazione. In questo modo è possibile eseguire interventi che combinano le tecniche di chirurgia open ed endovascolare (pro- cedure ibride) all’interno di un unico ambiente che permetta la gestione di qualsiasi tipo di complicanza senza do- ver spostare il paziente da un ambiente all’altro con rischio in termini di sicurez- za e perdite di tempo. I software presen- ti oggi all’interno di una sala ibrida per- mettono poi di “sincronizzare” gli studi radiologici eseguiti preoperatoriamente anche in altre strutture con le immagini “real-time” acquisite in sala in corso di intervento riducendo esponenzialmente le problematiche di radioesposizione ed il ricorso al mezzo di contrasto, elemen- to quest’ultimo, particolarmente utile nei pazienti con problematiche renali od idiosincrasiche nei confronti dei mezzi di contrasto organo-iodati. Essendovi poi la possibilità di eseguire angiografie rotazionali, ossia delle acquisizioni si- mili a quelle ottenibili con una TC, si ha la possibilità di eseguire controlli imme- diati minimizzando il rischio di necessità di reintevento precoce ed ottimizzando i programmi di follow-up. “Grazie alla continua e sempre più rapida implementazione tecnologica e miniatu- rizzazione dei device, oggi siamo in grado di offrire ai nostri pazienti il trattamento mini-invasivo endovascolare delle pato- logie aortiche più complesse in completa sicurezza” afferma il Dott. Giovanni Ti- nelli, Responsabile dell’Unità Operative Semplice di Terapie Endovascolari. L’implementazione tecnologica non è però il solo fattore in grado di garantire oggi il miglioramento dei risultati clinici; a questo aspetto si affianca e forse as- sume un ruolo ancor più importante un cambio di prospettiva nella concezione del ruolo delle cure ospedaliere. Da di- versi anni ormai, grazie ad una brillante intuizione del Prof. Filippo Crea, Di- rettore del Dipartimento Universitario di Scienze Cardiovascolari e Toraciche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Prof. Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento Ospedaliero di Scienza Cardiovascolari del Policli- nico A. Gemelli IRCCS, è in essere un nuovo modo di gestire i percorsi clinico- assistenziali dei pazienti che si affidano alle nostre cure. I pazienti cardiovasco- lari sono tipicamente anziani ed affetti contemporaneamente da più malattie, e necessitano di essere valutati nella loro interezza in modo multidisciplina- re pianificando possibilità terapeutiche, eseguendo interventi e programmi per- sonalizzati di terapia intensiva post-ope- ratoria, riabilitazione fisica, psicologica e monitoraggio dopo la dimissione. È stato pertanto sviluppato il cosiddetto “Heart Team” composto da Cardiologi, Cardio- chirurghi, Chirurghi Vascolari, Medici Vascolari, Anestesisti e numerosi altri specialisti. Si tratta di un gruppo di lavo- ro nel quale i clinici ogni mattina si con- frontano e contribuiscono alla gestione collegiale dei pazienti allo scopo di ga- rantire loro un percorso assistenziale “su misura”, rapido ed efficiente sia esso chirurgico, endovascolare, ibrido o medi- co con la più alta possibilità di successo possibile. Chirurgia Vascolare al Centro Medico Specialistico Terme S.M.Maddalena-Aditerm: la tecnologia e l’innovazione incontrano la centralità del paziente L’equipe di Chirurgia Vascolare del Policlinico Gemelli nella Sala Operatoria Ibrida il Prof. Yamume Tshomba Aneurisma Toraco-Addominale dopo primo tempo endovascolare di esclusione dell’aneurisma Aneurisma Toraco-Addominale: Risultato finale dopo trattamento “Total Endovascular” Aneurisma dell’arco del’aorta: Risultato finale del trattamento con esclusione del tratto malato con endoprotesi Aneurisma dell’arco dell’aorta successivo a dissecazione. Da notare il primo tempo chirurgico di debranching totale dei vasi epiaortici

Chirurgia Vascolare al Centro Medico Specialistico Terme S ......chirurgico, endovascolare, ibrido o medi-co con la più alta possibilità di successo possibile. Chirurgia Vascolare

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Page 1: Chirurgia Vascolare al Centro Medico Specialistico Terme S ......chirurgico, endovascolare, ibrido o medi-co con la più alta possibilità di successo possibile. Chirurgia Vascolare

Il Centro Terme S.M.Maddalena-Aditerm di Ferentino è da sempre all’avanguardia in termini di tecno-logia ed efficienza delle cure e con

l’arrivo del Prof. Yamume Tshomba, Pro-fessore Associato di Chirurgia Vascolare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore dell’Unità Operativa Com-plessa di Chirurgia Vascolare del Poli-clinico Universitario A. Gemelli IRCCS, il potenziamento dell’Ambulatorio di Chirurgia Vascolare ha aperto una nuova grande sfida in questo campo: “cercare di migliorare la prevenzione vascolare e ridurre l’invasività delle procedure che si rendano eventualmente necessarie gra-zie a programmi di screening personaliz-zati ed all’apporto di tecnologia sempre più sofisticata” afferma il Dott Enrico Santangeli Coordinatore delle attivi-tà sanitarie.Il fulcro di questo ambizioso progetto è la presenza presso il Centro Terme S.M.Maddalena-Aditerm di strumenta-zione per la diagnostica vascolare estre-mamente avanzata basata principal-mente su ecografi vascolari, angioTC ed Rm di ultima generazione. Il Prof. Yamume Tshomba afferma “Negli ultimi anni l’approccio alla Chi-rurgia Vascolare si è drasticamente mo-dificato ed è diventato di uso comune il ricorso a tecniche endovascolari per la risoluzione di patologie gravi come gli aneurismi e le dissezioni dell’aorta, le stenosi carotidee e le arteriopatie perife-riche. Questo ha portato ad una riduzio-

ne progressiva dell’impatto chirurgico dei trattamenti a beneficio soprattutto dei pazienti anziani e comunque più fra-gili che hanno oggi possibilità di cura impensabili sino a pochi anni fa. Grazie alla continua e sempre più rapida imple-mentazione tecnologica e miniaturizza-zione dei device, oggi siamo in grado di offrire ai nostri pazienti il trattamento mini-invasivo endovascolare anche delle patologie aortiche più complesse”. A fianco delle malattie arteriose la chi-rurgia vascolare si occupa anche delle malattie delle vene degli arti inferiori che possono causare trombosi, varici, edemi e teleangiectasie. “Anche in que-sto campo la prevenzione ed il progresso tecnologico permettono di ottenere, con il minimo dell’invasività, risultati impen-sabili sino a poco tempo fa portando alla risoluzione anche dei fastidiosi inesteti-smi che queste problematiche possono causare per le nostre pazienti”afferma ancora il Prof. Yamume Tshomba. L’implementazione tecnologica non è però il solo fattore in grado di garantire oggi il miglioramento dei risultati clinici; a questo aspetto si affianca e forse as-sume un ruolo ancor più importante un cambio di prospettiva nella concezione dell’approccio al paziente. Presso il Cen-tro Terme S.M.Maddalena-Aditerm i pa-zienti sono valutati nella loro interezza, in modo multidisciplinare, con i diversi specialisti che si confrontano e contribu-iscono, ognuno con la propria specifica

competenza, ad una gestione collegiale allo scopo di garantire percorsi assi-stenziali “su misura” che affianchino alla competenza tecnica attenzione umana per il paziente che è assistito e curato sia nella sua sfera biologica che psicologica.

La Chirurgia Vascolare al Policlinico Gemelli: la tecnologia e l’innovazione incontrano la mini-invasività

La Fondazione Policlinico Univer-sitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma è da sempre all’avanguardia in termini di tecnologia ed efficienza delle cure. L’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare, diretta dal Prof. Yamume Tshomba, sta portando avanti una grande sfida in questo campo: cer-care di ridurre l’invasività delle proce-dure aortiche ad alta complessità grazie all’apporto della tecnologia sempre più sofisticata.Negli ultimi anni l’approccio alla Chirur-gia Vascolare si è drasticamente mo-dificato ed è diventato di uso comune il ricorso a tecniche endovascolari per la risoluzione di patologie gravi come gli

aneurismi e le dissezioni dell’aorta, sia nella sua porzione toracica che addomi-nale. Questo ha portato ad una riduzione progressiva dell’impatto chirurgico dei trattamenti a beneficio soprattutto dei pazienti anziani e comunque più fragili che hanno oggi possibilità di cura impen-sabili sino a pochi anni fa. Generalmen-te le procedure endovascolari vengono svolte in sale radiologiche od in sale ope-ratorie tradizionali dotate di apparecchi angiografici portatili. Il limite principale delle sale radiologiche è quello di non poter permettere l’esecuzione in piena sicurezza di accessi e gesti chirurgici che debbano associarsi alla procedura radiologica. Le sale operatorie da parte loro, per poter essere teatro di procedu-re radiologiche endovascolari, devono dotarsi di un angiografo portatile che generalmente comporta difficoltà logi-stiche e criticità nello sfruttare a pieno tutte le potenzialità che la radiologia odierna può mettere a disposizione dei nostri pazienti. Presso la Fondazione Policlinico Ge-melli IRCCS è presente dal 2015 una sala operatoria ibrida multidiscipli-

nare, che permette agli operatori dell’a-rea cardiovascolare di eseguire le proce-dure più complesse sfruttando quanto di più all’avanguardia ci sia in questo momento sul piano tecnologico. La sala operatoria ibrida è una sala operatoria dove, oltre alle normali attrezzature per eseguire gli interventi di chirurgia aper-ta, sono presenti in maniera strutturale dei dispositivi di imaging avanzati che permettono di eseguire le procedure di tipo endovascolare con la stessa qua-lità di immagine che si avrebbe in una sala radiologica di ultima generazione. In questo modo è possibile eseguire interventi che combinano le tecniche di chirurgia open ed endovascolare (pro-cedure ibride) all’interno di un unico ambiente che permetta la gestione di qualsiasi tipo di complicanza senza do-ver spostare il paziente da un ambiente all’altro con rischio in termini di sicurez-za e perdite di tempo. I software presen-ti oggi all’interno di una sala ibrida per-mettono poi di “sincronizzare” gli studi radiologici eseguiti preoperatoriamente anche in altre strutture con le immagini

“real-time” acquisite in sala in corso di intervento riducendo esponenzialmente le problematiche di radioesposizione ed il ricorso al mezzo di contrasto, elemen-to quest’ultimo, particolarmente utile nei pazienti con problematiche renali od idiosincrasiche nei confronti dei mezzi di contrasto organo-iodati. Essendovi poi la possibilità di eseguire angiografie rotazionali, ossia delle acquisizioni si-mili a quelle ottenibili con una TC, si ha la possibilità di eseguire controlli imme-diati minimizzando il rischio di necessità di reintevento precoce ed ottimizzando i programmi di follow-up. “Grazie alla continua e sempre più rapida implementazione tecnologica e miniatu-rizzazione dei device, oggi siamo in grado di offrire ai nostri pazienti il trattamento mini-invasivo endovascolare delle pato-logie aortiche più complesse in completa sicurezza” afferma il Dott. Giovanni Ti-nelli, Responsabile dell’Unità Operative Semplice di Terapie Endovascolari. L’implementazione tecnologica non è però il solo fattore in grado di garantire oggi il miglioramento dei risultati clinici; a questo aspetto si affianca e forse as-sume un ruolo ancor più importante un cambio di prospettiva nella concezione del ruolo delle cure ospedaliere. Da di-versi anni ormai, grazie ad una brillante intuizione del Prof. Filippo Crea, Di-rettore del Dipartimento Universitario di Scienze Cardiovascolari e Toraciche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Prof. Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento Ospedaliero di Scienza Cardiovascolari del Policli-nico A. Gemelli IRCCS, è in essere un nuovo modo di gestire i percorsi clinico-assistenziali dei pazienti che si affidano alle nostre cure. I pazienti cardiovasco-lari sono tipicamente anziani ed affetti contemporaneamente da più malattie, e necessitano di essere valutati nella loro interezza in modo multidisciplina-re pianificando possibilità terapeutiche, eseguendo interventi e programmi per-sonalizzati di terapia intensiva post-ope-ratoria, riabilitazione fisica, psicologica e monitoraggio dopo la dimissione. È stato pertanto sviluppato il cosiddetto “Heart Team” composto da Cardiologi, Cardio-chirurghi, Chirurghi Vascolari, Medici Vascolari, Anestesisti e numerosi altri specialisti. Si tratta di un gruppo di lavo-ro nel quale i clinici ogni mattina si con-frontano e contribuiscono alla gestione collegiale dei pazienti allo scopo di ga-rantire loro un percorso assistenziale “su misura”, rapido ed efficiente sia esso chirurgico, endovascolare, ibrido o medi-co con la più alta possibilità di successo possibile.

Chirurgia Vascolare al Centro Medico Specialistico Terme S.M.Maddalena-Aditerm:

la tecnologia e l’innovazione incontrano la centralità del paziente

L’equipe di Chirurgia Vascolare del Policlinico Gemelli nella Sala Operatoria Ibrida

il Prof. Yamume Tshomba

Aneurisma Toraco-Addominale dopo primo tempo endovascolare di esclusione dell’aneurisma

Aneurisma Toraco-Addominale: Risultato finale dopo trattamento “Total Endovascular”

Aneurisma dell’arco del’aorta: Risultato finale del trattamento con esclusione del tratto malato con endoprotesi

Aneurisma dell’arco dell’aorta successivo a dissecazione. Da notare il primo tempo chirurgico di debranching totale dei vasi epiaortici