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® 16 > 29 gennaio 2013 Distribuito gratuitamente [email protected] www.chiamamicitta.net Anno XXIII n. 702 via Bonsi, 45 _ 47921 Rimini _ tel 0541.780332 il tuo pacchetto vincente è Meglio essere governati dall’estero di Giampaolo Proni pag. 7 Il cane blu di Paolo Rossi di Marta Ileana Tomasicchio pag. 11 Formaggio di Fossa? A Rimini prima di Sogliano di Oreste Delucca pag. 16 L’assessore Brasini: “Forse meglio incentivare chi applica canoni sopportabili” di Stefano Cicchetti Super-Imu per i negozi sfitti? Sembrerebbe logico, facile e soprattutto equo. Oggi quasi tutti i Comuni hanno fissato le aliquote massime per l’Imu sulle abitazioni sfitte (a Rimini è dell’1,06 per cento), mentre gli esercizi commerciali sono tutti soggetti alla stessa aliquota, che siano affittati a qualcuno o no. Inoltre vi sono leggi nazionali che avvantaggiano chi affitta a canoni agevolati una casa, mentre non esistono distinzioni di sorta fra chi riscuote o non riscuote i canoni delle attività commerciali. Per questo i centri storici “stanno morendo”? O gli affitti esosi sono solo il colpo di grazia dopo le bastonate della crisi? segue a pag. 3 SUPER-IMU SUI NEGOZI SFITTI, SEMBRA FACILE MA... La nuova confezione in cellophane. La soluzione ideale per allegati e volantini Anche Se PIove e tIRA vento LA tuA PuBBLIcItà è SeMPRe AL SIcuRo! Chiama l’Ufficio Commerciale per ogni informazione: tel. 0541 780332 - [email protected] PESARO VIA C.B.CAVOUR 46 TEL. 0721 638935 SANTARCANGELO VIA PASCOLI, 30 RIMINI V.LE G. MATTEOTTI 13 TEL. 0541 23782 RIMINI CORSO D’AUGUSTO 251 TEL. 0541 29097 RICCIONE V.LE M. CECCARINI 227 TEL. 0541 604623 BELLARIA VIA PAOLO GUIDI 33 TEL. 0541 347974

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16 gennaio 2013_Borgo San Giovanni

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16 > 29 gennaio 2013Distribuito gratuitamente [email protected] www.chiamamicitta.net Anno XXIII n. 702via Bonsi, 45 _ 47921 Rimini _ tel 0541.780332

il tuo pacchettovincente è

Meglio essere governati dall’esterodi Giampaolo Proni pag. 7

Il cane blu di Paolo Rossidi Marta Ileana Tomasicchio pag. 11

Formaggio di Fossa? A Rimini prima di Soglianodi Oreste Delucca pag. 16

L’assessore Brasini: “Forse meglio incentivare chi applica canoni sopportabili”

di Stefano Cicchetti

Super-Imu per i negozi sfitti? Sembrerebbe logico, facile e soprattutto equo. Oggi quasi tutti i Comuni hanno fissato le aliquote massime per l’Imu sulle abitazioni sfitte (a Rimini è dell’1,06 per cento), mentre gli esercizi commerciali sono tutti soggetti alla stessa aliquota, che siano affittati a qualcuno o no.

Inoltre vi sono leggi nazionali che avvantaggiano chi affitta a canoni agevolati una casa, mentre non esistono distinzioni di sorta fra chi riscuote o non riscuote i canoni delle attività commerciali. Per questo i centri storici “stanno morendo”? O gli affitti esosi sono solo il colpo di grazia dopo le bastonate della crisi?

segue a pag. 3

SUPER-IMU SUI NEGOZI SFITTI, SEMBRA FACILE MA...

La nuova confezione in cellophane. La soluzione ideale per allegati e volantiniAnche Se PIove e tIRA vento LA tuA PuBBLIcItà è SeMPRe AL SIcuRo!Chiama l’Ufficio Commerciale per ogni informazione: tel. 0541 780332 - [email protected]

PESARO VIA C.B.CAVOUR 46 TEL. 0721 638935SAnTARCAngELO VIA PASCOLI, 30

RIMInI V.LE g. MATTEOTTI 13 TEL. 0541 23782RIMInI CORSO D’AUgUSTO 251 TEL. 0541 29097

RICCIOnE V.LE M. CECCARInI 227 TEL. 0541 604623BELLARIA VIA PAOLO gUIDI 33 TEL. 0541 347974

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3PRIMO PIANO16 > 29 gennaio 2013

Info

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Ma il nodo vero è quanto del gettito resta sul territorio

L’assessore Brasini:“Forse meglio incentivare chi applica canoni sopportabili”

SUPER-IMUSUI NEGOZI SFITTI, SEMBRA FACILE MA...

di Stefano Cicchetti

A Rimini come ovunque, una supertassa immobiliare è la prima risposta che vie-ne in mente, vedendo tante attività co-

strette alla chiusura o al trasferimento a causa di richieste di affitto perfino raddoppiate da parte dei proprietari. “Ma non è così facile interveni-re in questo campo”, spiega Gianluca Brasini, assessore al bilancio del Comune di Rimini. Perché? “Perché, innanzi tutto, le tipologie dei locali commerciali e produttivi sono molto dif-ferenziate, mentre una casa è sempre una casa. E se di case da abitare c’è sempre bisogno ed è facile intravedere una speculazione dietro il ri-fiuto di metterle sul mercato, non è così per tutti gli esercizi. Un capannone può restare sfitto semplicemen-te perché nessuno lo vuole, in conseguenza di un’infinità di ragioni: per il luogo dove si trova, per il venir meno di certe sue caratteristiche che un tempo lo rendevano appetibile, per il muta-mento di certe logiche commerciali, cui un de-terminato locale non si adatta più. Dunque, se si

volessero differenziare le aliquote, bisognerebbe prevedere un’infinità di variabili. Altrimenti si corre il rischio che chi non riesce ad affittare solo perché non trova affittuari diventa cornuto e mazziato: non percepisce alcun canone e per giunta paga la tassa al massimo”.“E’ un’ipotesi personalissima - sottolinea Brasi-ni - ma forse più che penalizzare ulteriormente chi affitta immobili commerciali e produttivi, che già non paga poco, si potrebbe cercare di incentivare con qualche detrazione chi affitta a canoni sopportabili. Del resto non si tratta solo di interessi fra privati e l’Ente pubblico avrebbe una sua giustificazione a intervenire: una collet-tività, e soprattutto in una città turistica, ha un interesse oggettivo a che la rete commerciale non sia smantellata”. Resterebbe comunque da definire un criterio di riferimento per giudicare quali affitti siano congrui e quali no, mancando una normativa di riferimento come i canoni concordati per le abitazioni. Ma anche trovando questo modo, i

margini di manovra per i Comuni sono stretti: “I limiti dell’Imu - denuncia l’assessore - è che ha perso del tutto il suo carattere di imposta lo-cale. Quest’anno il gettito finirà praticamente tutto allo Stato e anche negli sviluppi previsti una parte considerevole continuerà a finirci. Il prossimo governo, qualunque sia, dovrà interve-nire su questa imposta che non solo è pesante per i cittadini, ma ha trasformato i Comuni in semplici gabellieri per conto di Roma. Ora come ora, non abbiamo autonomia né nel determinare l’imposta, né nel gestire il gettito”.Possiamo dormire dunque sonni tranquilli: in-fatti, tutti i partiti che si presentano alle elezioni hanno nel programma una modifica più o meno radicale dell’odiata Imu. Ma proprio tutti: sia quelli che l’hanno voluta (decreto 14 marzo 2011 n. 23, ovvero il “fe-deralismo fiscale” preteso dalla Lega), sia chi l’ha anticipata dal previsto 2014 a oggi (decre-to 201/2011 del governo Monti), sia chi questo decreto ha votato in parlamento (Pdl, Pd, Udc).

REDAZIONE - Pubblicità Rimini, Via Bonsi, 45 Tel. 0541 - 780332 - 780544 Fax 0541 - 784170 [email protected] codice ISNN 1971 - 565X - DIREZIONE - Direttore Responsabile Stefano Cicchetti Responsabile Privacy: Stefano Cicchetti Caporedattore: Claudio Costantini Segretaria di Redazione: Sara Sparaventi Redazione: Lorella Barlaam (cultura), Eva Micucci (spettacoli), Rita Bellentani (healthness) Coordi-natore progetto “Zeinta di Borg”: Antonio Cuccolo. AMMINISTRAZIONE - Proprietà: Ondalibera Srl Cap. Soc. € 35.000,00 Amministratore Unico: Renato Ioli Amministratore Delegato: Ivano Panigalli Direzione generale e Commerciale: Luca Maria Ioli Responsabile amministrazione: Madelena Cerbara Grafica: Newdada Comunicazione Via delle Officine, 8 - Rimini Stampa: Galeati Industrie Grafiche Via Selice, 188/189 Imola (BO) Distribuzione: Agenzia Bianchi & Memoli. Aut. del Trib. di Rimini n. 19 del 13/8/1988 Sede Legale: Via Bonsi, 45.

Dal 19 al 23 gennaio

Sigepal centro

del mondoIl Salone dei gelatie della pasticceriasi conferma leader

Giunto alla XXXIV edizione, il Sigep si conferma come la manifestazione la più im-portante al mondo nel settore della gelateria artigianale, e come vetrina europea primaria del dolciario artigianale e caffé.Dal 19 al 23 gennaio il Salone quest´anno si presenta insieme ad A.B. Tech Expo, Salone Internazionale delle Tecnologie e Prodotti per la Panificazione Pasticceria e Dolciario. Tutta l´arte bianca si riunisce quindi a Rimini dal comparto artigianale a quello industriale per un evento unico in Italia e di altissimo profilo internazionale. Sigep ed A.B. tech Expo insieme rappresentano un formidabile moltiplicatore di business.In rassegna tutte le novità quanto a materie prime e ingredienti, impianti e attrezzature, arredamento e servizi per gelateria, pasticce-ria e panificazione artigianali.Sezioni tematiche, concorsi internazionali e campionati, dimostrazioni, corsi e seminari di aggiornamento, esposizioni, concorrono a farne un unico grande evento.

segue dalla prima pagina

Tra degustazioni di gelato e racconti della storia del latte e del grano, si chiuderà al SIGEP il 23 gennaio la VI edizione di Non ConGelateci il sorriso, il progetto di sensibilizzazione contro il bullismo che mette in rete la scuola, la famiglia e le gelaterie artigianali della provincia. E saranno proprio le ragazze e i ragazzi delle quattro classi prime delle SMS A. Bertola e Alighieri Fermi che hanno partecipato a questa edizione a raccontare in prima persona il loro percorso alle istituzi-oni e ai gelatieri che l’hanno reso possibile, in Sala Neri 1 alle 11.00. Condividendo le improvvisazioni teatrali, gli slogan, i disegni, video e objects d´art che ne sono scaturiti. La ‘giornata’ comincerà alle 9.45 con l´ascolto delle storie del gelato, del latte e del grano nelle due location del SIGEP BREAD CUP (padiglione B1) e SIGEP GELATO D´ORO (padiglione C3), dove una giuria di ragazzi voterà il gelatiere vincitore della targa d´argento “Gusto dell´amicizia - Non Congelateci il sorriso”. Un verdetto che porta bene al vincitore: nel 2011 era stato eletto il gelatiere Leonardo Ceschin, vincitore anche del SIGEP GE-LATO D´ORO, e nel 2012 della Coppa del Mondo di gelateria. Seguirà la conferenza stampa dei ragazzi, alla presenza di Agostina Melucci, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Rimini; Patrizia Cecchi, Direttore Business Unit 1 Rimini Fiera; Primula Lucarelli, CNA Rimini; Marcello Para, Confartigianato Rimini; Rita Gatti, Docente Pedagogia Sperimentale Università di Bologna, Polo di Rimini; Fabio De Angeli Dirigente scolastico SMS Alighieri Fermi; Giuseppina Martinini Diri-gente scolastico SMS A.Bertola; Fabio Franchini, Responsabile Pro-grammi Speciali e Relazioni Esterne MO.CA. SpA. Dulcis in fundo, la consegna degli “Assaggi d’amicizia”, i voucher di degustazioni gratuite con cui le gelaterie sostengono il progetto, e la premiazione dei 25 “Gelatieri per un giorno” che parteciperanno al laboratorio loro dedicato da Mo.Ca. Spa.

I ragazzI dI“NoN CoNgelateCI Il sorrIso” e le gelaterIe della rete

“assaggI d’amICIzIa” protagoNIstI al XXXIV sIgep

“Non ConGelateci il sorriso” è un progetto promos-so da CNA Rimini e Confartigianato Rimini, incol-laborazione con la Provincia di Rimini, la Camera di Commercio di Rimini, Rimini Fiera - SIGEP e Uni.Rimini, con il sostegno di Mo.Ca.Spa. Per la sua VI edizione ha “allargato” la rete di gelatieri sos-tenitori, ben 25. Questo “l’albo d’oro” delle gelaterie aderenti: a Rimini Gelateria Pellicano, La Romana, La Piazzetta, Gelateria Gelinda, 3Bis, Sirio; a Vis-erba Cafè Matisse, a Viserbella Chocolat; a Ric-cione Creme Caramel, Tutto Gelato, Adler, Circus Riccione, La Goloseria; a Verucchio Caffè Gabrè; a Bellaria-Igea Marina Gelateria Faro, Caffè del Fauno; a Misano Officina del Gusto; a Cattolica La Bottega del Gelato, Staccoli e Delizia; a Morciano Cremeria 700; a Santarcangelo Sweet Line; a San Leo la Gel-ateria di San Leo, a Pietracuta Bar Sport Gelateria Artigianale e Arcobaleno Gelateria bar.

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16 > 29 gennaio 20134 SORRISI E CASSONI

di Lia Celi

euro in su, un mezzo stipendio. Ma quelle dieci vincite che azzeccherà nella sua vita di fanatico delle lotterie istantanee, per un totale complessivo di 175 euro (se va bene), gli da-ranno soddisfazione come se avesse scoperto una miniera d’oro. Se no cosa spingerebbe le vecchine con la pensione minima a svaccarsi decine di euro per mazzette di gratta e vinci che si mettono a raschiare lì dal tabaccaio, curve sull’apposito ripiano, fra pile di schedine precompilate, sot-to lo sguardo impietosito del rivenditore? Poi si lamentano con i figli e i nipoti che non arri-vano a fine mese. Ma forse non ci arriverebbe-ro lo stesso, e in senso definitivo, senza la dose di emozioni fornita dalla moneta sulla vernice

Di lei si sa solo che è una cinquanten-ne. Ma è un dettaglio inutile ai fini del riconoscimento della misteriosa e

fortunata riminese che ha vinto un milione di euro con un gratta e vinci acquistato dal ta-baccaio in via Caduti di Marzabotto. Perché quando una donna sui cinquant’anni si ritrova fra le mani un milione di euro, la prima cosa che fa è usarli per dimostrare vent’anni di meno: con quella cifra può restaurarsi meglio di Demi Moore e gliene rimangono ancora parecchi. Per lei non vale quel che vale per la maggio-ranza dei grattinofili, e cioè: tutte le vincite sommate compensano una minima parte di quel che si spende in tagliandi. C’è chi si spa-

ra un Batti il banco! o un Quadrifoglio tutte le mattine col caffè, per procurarsi quella bot-tarella di adrenalina che ti scuote dal torpo-re mattutino: in un anno spenderà dai 6-700

Sarà difficile riconoscere la cinquantenne che ha vinto un milione: per prima cosa l’avrà usato per dimostrarne venti di meno

La ludopatia fa meno paura della cardiopatia

IL GRATTINOCHE TI CAMBIA LA VITA

dorata della schedina. Magari, se gli anni sono più di cinquanta, in caso di vincita ingente la remise en forme sarebbe l’ultimo dei pensieri. La pensionata vuole tre cose: a) la salute (ma quella non gliela dà un gratta e vinci, e per for-tuna le cure mediche che rendono gli italiani i più longevi del mondo per ora sono gratuite) b) il benessere di figli e nipoti e c) divertirsi un po’, magari con i superstiti fra quelli che, leopardianamente parlando, ebbe compagni nell’età più bella. Per i punti b) e c) un grattino fortunato, dicia-mo dai cinquemila euro in su, qualcosa può fare. Un anno di tasse universitarie per un nipote, un viaggetto in Terrasanta con le ami-che, un weekend alle terme con il marito, se è ancora vivo e vegeto e non vive inchiodato dalla pigrizia e dalla depressione davanti alla tivù. Non diamo il tormento alla nonna grattòfila, tanto la ludopatia, se in forma lieve, le fa meno paura della cardiopatia. E poi nemmeno la dea bendata è più una giovincella: sarebbe ora che spostasse leggermente la benda e desse un aiu-tino alle signore non più giovanissime che non pretendono di fare le turiste per sempre; ma per dieci-quindici anni, perché no?http://www.liaceli.com

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5COSì è...SE NON VI PIACE

di Nando Piccari

16 > 29 gennaio 2013

Identikit del “moderato in rivoluzione”

una metamorfosi temporanea o irreversibile?

PIOVE,GOVERNO TECNICO!

l’effetto Monti starebbe creando nel PD un vero e proprio sconquasso: «Si profila una diaspora verso il centro»; «Il PD si sfalda/Cattolici con Monti». È vero che perdere l’apporto di Mau-ro Ioli è cosa da non augurare a nessuno, ma bisognerebbe essere alquanto impressionabili per considerare un’apocalisse il fatto che, vo-lendo pure lui “salire” da qualche parte, si sia arrampicato con la fida Tognacci fino al con-vento dei Cappuccini dell’amata Santarcangelo per annunciare l’ennesima variabile della sua già complicata “strategia politica”. Ma se il PD riminese non ride per la “libera uscita” di Ioli, il PdL piange l’abbandono di Marco Lombardi, il pluridecennale leader che ora si candida con i Moderati in rivoluzione, la creatura scissioni-sta che il temerario Samorì ha battezzato Mir, ignorando l’inquietante omonimia con il cile-no Movimiento de Izquierda Revolucionaria.

Ma come si fa a non capire che quella di Monti è una “candidatura suo mal-grado”? Mai sarebbe “salito in poli-

tica” se altri non avessero nel frattempo candi-dato, a furor di popolo, la sua rinomata agenda, sulla scia di illustri precedenti storici: dalla no-mina a senatore del cavallo di Caligola, fino a Berlusconi che, per combattere la piorrea, man-da in Consiglio Regionale la sua pulitrice den-tale. Dice: ma si trattava pur sempre di soggetti dotati di intelligenza propria, chi più (il cavallo Incitatus) e chi meno (la Minetti). Sì, ma anche l’agenda Monti aveva assunto un che di ani-mato, avendola Casini rivestita di pelle umana (la sua) e Marchionne agghindata con uno di quei pulloverini che presto venderà al posto delle Fiat che non compra più nessuno. Una candidatura resasi dunque necessaria per non mandare sola, “nell’agone politico”, l’amata

agenda che prima non aveva mai messo il naso fuori dalla sua borsa professorale. E pazienza se uno degli effetti sarà ora vedere il Ministro Riccardi, con quell’aria bonacciona del cattoli-co pensoso, che arriva in Parlamento su di una rombante Ferrari condotta da Monteprezzemo-lo fresco di parrucchiere. Stando a “La Voce”, che anche con il nuovo direttore non ha perso il gusto di unire il futile al dilettevole, a Rimini

Il segretario PdL Miserocchi non sa darsene pace, già angosciato per il lungo tira e molla “Berlusconi o Alfano?” che gli aveva fatto dire «non si sa più chi comandi nel PdL», risolto poi dall’ennesima “discesa” del gran capo. La quale, però, più che una “discesa in campo” sembra questa volta “una discesa dal banano”, per lo stile-scimpanzé con cui si aggira negli studi televisivi. Dove finora avrebbe raccolto solo figure da peracottaro se non fosse per la “marchetta pseudo-giornalistica” fornitagli dal duo Santoro-Travaglio, in coerenza con l’esse-re il primo un sostenitore di Ingroia, che gioca per il pareggio al Senato, e il secondo il vice-Casaleggio di casa Grillo. Ma ciò che arrovella il buon Miserocchi è una domanda che in tan-ti ci poniamo: com’è “un moderato in rivolu-zione”? Subisce una metamorfosi temporanea o irreversibile? Io credo di averne incontrato uno l’altro giorno. Camminava lemme lemme per il corso, ma è bastato che cadessero quattro gocce perché cominciasse ad agitarsi come un tarantolato, ritmando a gran voce: “Non uscia-mo dall’inverno, fin che dura ‘sto governo/Ci saremo però fuori se cacciamo i Professori/E vedrai sarà così, te lo dice Samorì/Non avere esitazione, vieni a far rivoluzione/Beninteso moderata, perché siam gente educata/Niente peti né petardi, solo un voto per Lombardi”. P.S. Ennesima cialtronata di Grillo: alla do-manda «sei antifascista?» ha risposto «è un problema che non mi compete», aprendo pub-blicamente le porte del partito di sua proprietà ai fascisti di Casa Pound. Siccome l’ultima sua cretinata è tuffarsi dal palco in braccio a chi vi sta sotto, spero trovi finalmente qualcuno che si scansi all’ultimo istante.

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7S/PUNTO dI VISTA

di Giampaolo Proni

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idea non è stato tradotto in una riforma costitu-zionale, a causa della lotta livida e folle che ha contrapposto Berlusconi al sistema giudiziario e al centro-sinistra. Giusta o sbagliata che fos-se, questa guerra ha di fatto sostituito la politi-ca lasciando pian piano marcire il sistema. In anni nei quali l’Italia avrebbe avuto l’oppor-tunità e la necessità di diventare un paese mo-derno capace di confrontarsi con i partner eu-ropei e le nuove economie nessuna delle due parti ha voluto e potuto dire al paese la verità, affrontando invece le elezioni con programmi irrealistici e prendendo decisioni solo in situa-zioni di emergenza, con poche eccezioni (per dirne due: la riforma universitaria Gelmini e le liberalizzazioni Bersani). Nel frattempo in

Il governo Monti ha sancito il fallimen-to della cosiddetta seconda repubblica italiana. Cosiddetta perché, mentre le

quattro forme repubblicane della Francia cor-rispondono a epocali cambiamenti, nessuna riforma dello Stato ha segnato il passaggio ita-liano. Caduto il muro, la falsa democrazia in cui governava sempre lo stesso partito, tenuta sotto controllo dagli USA e dalla NATO, era stata messa in libertà. E abbiamo assistito al tentativo di creare un sistema bipolare, soprat-tutto per iniziativa di Silvio Berlusconi che ha unificato l’intera destra italiana, costringendo il centro-sinistra a fare altrettanto.Purtroppo, ciò che vi era di positivo in questa

vent’anni di cosiddetta seconda repubblica non hanno prodotto niente

Dalla tutela americana a quella tedesca? Magari

MEGLIO ESSERE GOVERNATI dALL’ESTERO

Europa emergeva l’egemonia politica tedesca, sostenuta dalla sua forza economica. E questo vuol dire controllo del debito e conti pubblici a posto, per tutti. La speculazione sui bond dei paesi UE più deboli ci stava seppellendo sotto interessi insostenibili (100 punti base di inte-resse sono 20 miliardi all’anno, per l’Italia). Napolitano, leggendo la Costituzione ai limiti e oltre, nomina senatore a vita Monti e gli dà un mandato per un governo tecnico. Berlusco-ni, privo di credibilità e immerso in smanie senili, cede. La seconda repubblica abortisce dopo quasi vent’anni di una gestazione tor-mentata. Il paese è messo peggio che nel 1992, quando le macerie della DC si mescolavano a quelle fresche del muro di Berlino. Ora, dopo un anno, i partner Europei si muovono per continuare a tenere l’Italia sotto tutela, chie-dendo a Monti di proseguire il lavoro. Di fatto, se due decenni di autogoverno hanno prodotto tutto questo (per non dimenticare il venten-nio fascista), credo che sia molto meglio che siamo governati dall’estero, come è accaduto peraltro dal 1500 al 1861.

Potenziare le infrastruttureE’ l’obiettivo su cui lavora Romagna Acque-Società delle Fonti,che ha recentemente approvato il bilancio preventivoSi è svolta a Forlì, lo scorso 19 dicembre, l’assemblea di Romagna Acque-Societa’ delle Fonti Spa. All’ordine del giorno, intanto, la presentazione del bilancio preventivo 2013, svolta dall’amministratore delegato Andrea Gambi, e votata all’unanimità dai presenti. Dopo aver svolto una premessa sulla situazione generale dell’economia italiana e aver disegnato il quadro dell’anno che si sta chiudendo dal punto di vista idrologico, Gambi ha ribadito la volontà dell’azienda di proseguire nella politica di potenziamento infrastrutturale, nella logica del rafforzamento e della diffe-renziazione delle fonti idriche, anche in considerazione del

nuovo metodo tariffario che delinea un diverso ruolo nella capacità di fornire soluzioni nelle opere da realizzarsi. A questo proposito l’amministratore delegato ha sottolineato l’importanza della riorganizzazione della struttura organiz-zativa aziendale, avviata ai primi di dicembre, allo scopo di recuperare efficienza nell’attività caratteristica e di at-trezzarsi per il concreto ottenimento degli obiettivi sopra menzionati, mantenendo inalterata la qualità del servizio prestato. Va sottolineato inoltre che la sicurezza del ser-vizio, garantita attraverso gli investimenti pianificati negli scorsi anni, verrà ulteriormente rinforzata dagli investimen-

ti previsti per l’energia ed orientati alla riduzione del rischio da dipendenza. A livello di cifre, nel preconsuntivo del 2012 e’ previsto un utile operativo di circa 2,7 milioni di euro. Per quanto riguarda il 2013, l’utile operativo visto a budget e’ pari a 3,6 milioni, con un valore della produzione previsto in 47,9 milioni (con un aumento dell’1,9 per cento rispetto all’anno in corso). In avvio di assemblea era stata anche approvata la nomina di un nuovo membro del Cda: al posto del dimissionario Valdes Onofri è entrato in consiglio un al-tro cesenate, Fabio Pezzi, proveniente dalla Cna e indicato dal territorio cesenate.

Ancora Case dell’AcquaProsegue la serie di inaugurazioni di Case dell’Acqua in varie località della Romagna. Anche a ridosso del Natale, sono state inaugurate due strutture, quella di Borghi (a cui si riferisce questa foto) e quella di Misano; nel giro un mese, fra fine gennaio e metà febbraio, verranno inaugu-rate le analoghe Case a Ravenna e Predappio. “Continuiamo a realizzare questi impianti - sottolinea Tonino Bernabè, vicepresidente di Roma-gna Acque-Società delle Fonti, il primo a sinistra nella foto - perché ci sembra importante ampliare nella cittadinanza il consumo dell’acqua di rete e la consapevolezza della qualità dell’acqua nel territorio. Qualità che deriva anche dalla nostra esperienza e dalla professionalità che sta a monte di processi fondamentali come la captazione, l’adduzione, la potabilizzazione, tutti necessari per rendere potabile l’acqua proveniente dalle nostre varie fonti. E’ importante, all’interno di questo processo, l’ottimo rapporto che esiste con i vari soggetti coinvolti nella realizzazione delle Case: Adriatica Acque, Unica Reti, Amir, Sis, Hera Spa e naturalmente i vari sindaci dei territori interessati”.In

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8 CULTURA 16 > 29 gennaio 2013

di Lorella Barlaam

Al via la terza edizione di “I Maestri e il tempo”

LEZIONI A REGOLA d’ARTE Agenda16 gennaioRIMInI. Museo della Città. Proseguo-no fino al 3 febbraio le mostre “Nel segno di Simone Cantarini- Disegni e incisioni dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro” e “Oltre il giardino”, opere di Marilena Pistoia. Ingresso gratuito. Info: tel. 0541 793851

RIMInI. Voci dell’anima - Rewind. Il Teatro della Centena presenta A_MANTIDE, monologo d’augurio al pasto, di e con Maurizio Argàn, con Amos Lazzarini. Coproduzione Re-sextensa. Teatro degli Atti, ore 21.15. Info: 3334021774.

18 gennaioRIMInI. Teatro Novelli. “La belle Jo-yeuse”, monologo di Gianfranco Fiore con Anna Bonaiuto. L’incasso sarà destinato alle zone colpite dal terremoto del maggio 2012. Ore 21. Info: tel. 0541 793811

22 gennaioRIMInI. Teatro Novelli. “The history boys”, di Alan Bennett, regia Ferdi-nando Bruni ed Elio De Capitani. Ore 21. Info: tel. 0541 793811

24 gennaio LonGIAno. Teatro Petrella. Concer-to di Giovanna Marini. La folk-singer, maestra dell’uso mediterraneo della voce, in coppia col figlio Francesco. Ore 21.00. www.giovannamarini.it

«Infinite possibilità di lettura legano Rimini e la Romagna, la loro storia, il loro paesaggio

spirituale alla grande cultura nazionale e internazionale, offrendo molte occa-sioni di pensiero, spesso ben rappresen-tate dalle opere d’arte. Questo è il senso della terza edizione de “I Maestri e il Tempo” dedicata ai rap-porti che la nostra terra, dal Medioevo al Novecento ha intessuto con l’Europa e l’Oriente.» Così lo storico dell’arte Alessandro Giovanardi, che ne è curatore, introdu-ce la nuova edizione del ciclo di lezioni promosse dalla Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Rimini. Premiati dal favore del pubblico, rigo-rosi nella concezione, sono veri incon-tri, da non perdere. Undici gli appunta-menti «che prendono le mosse venerdì 18 gennaio dalla lectio magistralis di Tomaso Montanari, giovane e già fa-mosissimo storico dell’arte, raffinato polemista, dedicata alle figure dell’esta-si nel Barocco, in un confronto serrato tra il “nostro” Guido Cagnacci e Gian Lorenzo Bernini» continua Giovanardi. «Il percorso si concluderà venerdì 10 maggio con la conferenza di Andrea Emiliani su Federico Barocci e il Fran-cescanesimo nella Controriforma, alla vigilia della grande mostra urbinate dedicata al pittore. Nel tragitto incon-

treremo molti altri nobili interpreti: Massimo Pulini leggerà Guercino (1 febbraio), Angelo Mazza si occuperà di Paolo Piazza, predicatore francescano e visionario mistico (15 febbraio), Pier Giorgio Pasini reinterpreterà il riminese Arrigoni, delicato epigono del Barocci. In questa serie troveranno spazio due meditazioni dedicate al maestro di eru-dizione, storia e filologia Augusto Cam-pana, svolte da due allievi di eccezione: Carlo Ginzburg (8 marzo) presenterà l’edizione degli Scritti, Salvatore Settis (5 aprile), quella del Diario di guerra. Verso Oriente si volgeranno invece Giovanni Carlo Federico Villa (22 mar-zo), illustrando i rapporti tra la bottega dei Bellini e Costantinopoli e Chiara Bellini (19 aprile) che, attraverso la fi-gura dell’erudito romagnolo Agostino Giorgi, illustrerà l’arte e la simbologia del buddhismo tibetano. Al linguaggio visivo e simbolico tra Medioevo e Rinascimento saranno le-gati il mio intervento, il 15 marzo, con una riflessione sugli arcani del gotico, e quello di Anchise Tempestini (12 apri-le) con una lezione su Lattanzio da Ri-mini e i belliniani di Romagna.» Gli incontri, che hanno il patrocinio dell’IBC Emilia Romagna, si terranno alle ore 17.30 in Palazzo Buonadrata. Info:www.fondcarim.it/20722/7/Conve-gni.html

Giovanni Francesco Barbieri (“Il Guercino”)“La visione di San Girolamo”

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9CULTURA16 > 29 gennaio 2013

Al via la terza edizione di “I Maestri e il tempo”

LEZIONI A REGOLA d’ARTE

A Montescudo c’è un settecentesco tea-trino-gioiello arrampicato sulla collina e affacciato sul mare: il Rosaspina,

piccino picciò ma con tutto quello che “fa” un teatro vero, spazio per la creazione di una co-munità di spettatori. Una “figura” del lavoro paziente e tenace

dell’Attoscuro Teatro, che stagione dopo sta-gione nonostante il “poco” dei tempi grami ri-esce a intrecciare percorsi per cui vale la pena mettersi in viaggio, di domenica, per buoni incontri. Quest’anno OLTREMISURA013 è sotto il segno della “straziante, meravigliosa bellezza

del creato!”: il sipario si apre domenica 27 gennaio alle ore 18.00 con “SPIC & SPAN” di foscarini:nardin:agosti, vincitore della segna-lazione speciale Premio Scenario 2011. Il 17 febbraio va in scena “Aldo Morto-Tragedia” di e con Daniele Timpano spettacolo vincitore Premio Rete Critica 2012. A seguire, il 3 mar-

zo torna Martà Cuscunà con “La semplicità in-gannata”, satira per at-trice e pupazze sul lusso d’esser donne. Altro ritorno impor-tante, quello dei Fanny & Alexander col loro “Discorso Grigio”, in programma il 17 marzo, mentre Chiara Lagani, il 2 e 3 febbraio, propor-rà anche un laboratorio per attori.

A concludere il viaggio, “La serva Padrona” di Giovanni Pergolesi, il 21 aprile, e il 12 maggio “120 kg di jazz” di e con Cesar Briè. Tre gli appuntamenti a ingresso libero; il 10 febbraio (ore 16.30) “L’ombra rubata” della compagnia Reparto Prototipi, per i più piccoli; il 7 aprile Daniele Canini, psicologo e psicote-rapeuta, con “I timori del bruco e la bellezza della farfalla: dalla crisi verso l’opportunità”, e l’8 marzo “Tutta donna!” con Giorgia Penzo. Dopo ogni spettacolo, di solito si brinda, si spizzica e ci si confronta, aggirandosi in sala mostre, dove quest’anno esporranno gli artisti Carmine Stellaccio, Dino Fracchia, Cilindrina e Roberto Ballestracci. La rassegna è realizzata in collaborazione con Comune di Montescudo, A.N.P.I. Rimini e il Patrocinio della Provincia di Rimini.

Info: 347 5838040/347 5267727 - www.lattoscuro.blogspot.com

A Rimini “Il linguaggio delle passioni”

LE PAROLE PER dIRCISarà il filosofo Remo Bodei con “La pas-sione amorosa” la guest star di “Il linguag-gio delle passioni”, ciclo di seminari pro-posto dal Gruppo di Ricerca psicoanalitica di Rimini in collaborazione con l’Istituto G. Lettimi, durante i quali giovani musici-sti dell’Istituto suoneranno brani a tema con gli argomenti proposti. Un viaggio attraver-

so “la complessità dei vissuti umani e della loro forza ed energia espressiva” che Nata-lia Campana e Ilaria Prosperi inaugureran-no il 19 gennaio con “La gola: non solo un peccato”. A seguire, appuntamenti a caden-za mensile attraverso il linguaggio talora oscuro, confuso, angosciante, irrazionale di quelle passioni che Aristotele chiamò “abiti

del male”, per coglierne anche l’aspetto po-sitivo e vitale. Il 16 febbraio tocca a “Ver-gogna e colpa”, nella lettura di Pier Venan-zio Bandieri e Franco Brighi, il 16 marzo a “Lavorare con l’invidia. Dall’invidia alla gratitudine”, relatori Natalia Campana e Carla Montanari; il 20 aprile Rosita Lappi e Roberto Vanucci indagheranno “I volti del-

la superbia”. L’11 maggio Claudio Ronca-rati e Lia Sternini rifletteranno su “Rabbia e Accidia”, per concludere il 19 ottobre con “Dell’odio e dell’amore. Genesi della gelo-sia”, svelata da Carla Montanari e Sonia Sa-poni. Tutti gli incontri, a ingresso libero, si svolgeranno presso l’Istituto Lettimi, dalle ore 15.00. www.istitutolettimi.it.

oltremisura013 al Rosaspina di Montescudo

MA CHE GRANdE STAGIONE AL TEATRO PICCOLO!

Fu assessore regionale, dirigente del Pci e di confesercenti

AddIO A GIORGIO ALESSI

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Pur avendo Giorgio Alessi vissuto que-sti ultimi anni in riservatezza e lonta-no dalla scena pubblica, sono in tanti a ricordarne il lungo e proficuo impe-gno civile (perché tale è la politica così come l’ha vissuta Giorgio, e noi insie-me a lui) che l’ha portato, ragazzo del popolo cresciuto in una famiglia di pro-fondi sentimenti progressisti e demo-cratici, a diventare via via Segretario della Gioventù Comunista, Segretario della Federazione Riminese del PCI, Consigliere Comunale e Provinciale,

Vice Presidente del Circondario, Consigliere e Assessore Regionale, esponente Regionale di Confesercenti. Egli ha rappresentato per noi, più giovani di lui, un punto di riferimento sia nel contatto e nel dialogo con le precedenti genera-zioni di dirigenti comunisti, sia per la nostra cre-scita politica che era insieme anche esistenziale, come inevitabile in quell’intensa e quotidiana mescolanza di impegno politico e vita vissuta. Insieme abbiamo condiviso la gioia di tante vit-torie e l’amarezza di immancabili sconfitte. Da lui abbiamo appreso la tenacia nel perseguire gli obiettivi, ma senza la presunzione di sentirsi in-

vincibili, perché riconoscere il senso del limite è una dote necessaria, in politica come nella vita. In quel nostro procedere insieme, non sono talvolta mancati momenti di acceso confronto dialettico, frutto della passione che alimentava l’impegno di ciascuno, ma sempre sorretto da rispetto recipro-co e da uno spirito di collegialità che andava ben oltre il formale, permettendoci non di rado anche momenti di ironia e di sano divertimento, perché non è vero che i comunisti non sapessero ride-re. In quegli anni tumultuosi e insieme esaltanti, pur con tutto il pessimismo della ragione di cui eravamo capaci, mai avremmo immaginato che

il futuro, di lì a poco, avrebbe cominciato a co-struirsi, in Italia e nel mondo, con il volto defor-me dell’attuale presente. Ma oggi, alla vigilia di un momento in cui fra tante macerie, materiali e morali, pare riaprirsi una speranza per l’Italia, ci è consolante sapere che se l’albero del futuro può ricominciare a mettere nuove gemme è anche perché gli sono rimaste, forti e vitali, quelle ra-dici che uomini come Giorgio Alessi hanno con-tribuito a piantare nel profondo della democrazia italiana. Di questo lo ringraziamo, nel piangerlo e nel ricordarlo con affetto e amicizia.

Nando Piccari

Cesar Briè; Marco Cavalcoli; Marta Cuscunà

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16 > 29 gennaio [email protected]

Per maggiori informazioni su queste opportunità, contattare l’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Rimini - Facebook: Giovani Provincia RiminiDott.ssa Elena Malfatti - [email protected] - tel. 0541 363983 - fax 0541 363992

Dott.ssa Francesca Macchitella - [email protected] - te. 0541 363991 - fax 0541 363992

Le Politiche giovanili della Provincia di Rimini presentano di seguito un breve bilancio delle attività più rilevanti realizzate nell’anno appena trascorso. Ancora una volta, le parole chiave che hanno guidato l’azione sono partecipazione, promozione di una cultura dei diritti e dei doveri, autoimprenditorialità giovanile, intesa in senso ampio come capacità di investire sulle proprie risorse e sulle proprie potenzialità. A ciò si affianca la promozione di opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, che date le difficoltà economiche attuali, il loro peso sulle prospettive delle giovani generazioni e l’alto tasso di disoccupazione giovanile, rendono il tema del lavoro una priorità emergente anche di politiche tradizionalmente rivolte ad altri ambiti. “Nonostante la progressiva diminuzione delle risorse economiche disponibili” spiega la Consigliera provinciale delegata alle Politiche giovanili Leonina grossi “ non mancheremo di investire energie per offrire ai nostri giovani opportunità: di crescita, di formazione, di impegno, di presenza”.

Uno sguardo sulle Politiche giovanili dell Provincia

Con il bando CREATIVITÀ E IMPRENDITORIA l’As-sociazione GAER (Giovani Artisti Emilia-Romagna) ha dato l’avvio ad una delle attività previste da GECO2, l’Accordo stipulato fra Regione Emilia-Ro-magna e Presidenza del Consiglio dei Ministri per

interventi rivolti ai giovani nel biennio 2012-13. L’Associazione, costituita dalle Province e dai Comuni capoluogo emiliano-romagnoli, intende sostenere con il bando la giovane imprenditoria nell’ambito della creatività e promuovere azioni e prodotti, attivando circu-iti di collaborazione sul territorio. Il concorso è rivolto a giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni. I giovani artisti selezionati potranno beneficiare di contributi economici e supporti per la realizzazione di progetti culturali innovativi da svilupparsi nell’ambito del-le belle arti, arti visive, graphic design, illustrazione, fumetto, fotografia, stampa, scultura, design 3D, interaction design, product design, design del tessile e della moda, artigianato, gastronomia, ecc. Il bando di concorso e la domanda di partecipazione al progetto sono scaricabili dal sito www.retegiovani.net (scadenza 1 marzo 2013).

Un BAnDO A SOSTEgnO DELLA CREATIVITÀ gIOVAnILE

In EUROPA COn I PROgETTI LEOnARDO DA VInCI

Con l’adesione al partenariato del progetto Le forme del lavoro, promosso in qualità di capo-fila dalla Provincia di Pesaro-Urbino ed avviato nell’ottobre 2012, la Provincia di Rimini ha inteso raf-forzare il percorso iniziato, ampliando le possibilità di occupabilità per i giovani del territorio. Il progetto si propone infatti di facilitare la transizione dalla scuola al lavoro non solo orientando al lavoro dipendente e approfondendo la conoscenza delle opportunità oc-cupazionali, ma anche promuovendo la cultura di impresa e soste-

nendo eventualmente lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali. I beneficiari sono giovani fra i 16 e i 20 anni provenienti sia da realtà scolastiche (provincia di PU), sia da percorsi di formazione professionale e Centri di Aggregazione giovanile (provincia di RN). A seconda della tipologia e degli interessi dei beneficiari, i percorsi proporranno un orientamento e un avvicinamento al lavoro dipendente o un orientamento all’imprenditoria. Il progetto è so-stenuto da un ampio partenariato, di cui fanno parte diverse Scuole superiori del territorio provinciale di Pesaro e Urbino, la CCIAA di Pesaro e Urbino, il Comune di Rimini e l’Associa-zione Sergio Zavatta di Rimini.

Dal 2005 la Provincia mette a disposizione dei giovani del territorio tirocini formativi all’estero co-finanziati dal programma comunitario “LLP - Leonardo da Vinci - Misura Mobilità”. Nell’anno 2012 grazie ai progetti GIOVANIMPRESA2

e GIOVANI CITTADINI D’EUROPA è stato possibile assegnare 26 borse di tirocinio in diversi Paesi europei: Inghilterra, Bulgaria, Spagna, Germania, Irlanda, Francia, Danimarca, Belgio e Repubblica Ceca. I giovani riminesi hanno potuto usufruire di una borsa di tirocinio per trascorrere dalle 13 alle 17 settimane in Europa e confrontarsi con il mondo del lavoro di un altro Paese. L’obiettivo è quello di valorizzare i giovani in cerca di un’occupazione con percorsi professionalizzanti all’estero che ne potenzino una maggiore occupabilità e spendibilità rispetto alle imprese del territorio e alle vocazioni locali.

Dal 30 agosto al 2 settembre nei territori di Santarcangelo di Ro-magna, Poggio Berni e Montescudo, si è svolta la sesta edizione del festival di arte giovanile MalaFesta, che ha visto la realizzazio-ne di un ricco programma di performance teatrali, concerti, film e videoinstallazioni, dedicato quest’anno al tema della memoria. Quello che ha mosso l’associazione Ora d’Aria di Santarcangelo a riflettere su questo tema (in particolare Eugenio Tontini e Melania

Marcatelli, i curatori dell’iniziativa) è stata la volontà di cercare e riportare in vita spazi or-mai dimenticati, oppure mai conosciuti, del territorio che abitiamo. Ma anche la volontà di riappropriarsi di una memoria intesa in senso più immediato, ricordi del passato, di vissuti che ormai non ci appartengono più, ma di cui le nostre vite sono così intrise, che perderli significherebbe perdere, un poco o del tutto, anche noi stessi.

MALAFESTA

Nell’anno appena trascorso sono stati mossi i primi passi per l’attivazione di due interventi volti a promuovere la cittadinanza attiva fra i giovani. Il progetto Io cittadino attivo e pro-tagonista, co-finanziato con contributi ex L.R.

14/2008 e promosso dalla Provincia di Rimini in partenariato con 11 Comuni, la Comunità Montana dell’Alta Valmarecchia e diverse Associazioni del territorio, sollecita occasioni di riflessione attraverso percorsi che fanno leva sugli interessi dei ragazzi e sulla dimensione del gruppo, sulla sua forza di innovazione e sulla sua capacità di favorire il cambiamento positivo. I protagonisti sono i giovani e gli educatori dei Centri di aggregazione, gli opera-tori delle associazioni giovanili, i volontari delle organizzazioni di volontariato e i testimoni positivi che aiutano i ragazzi tramite le attività laboratoriali e i diversi momenti di incontro a conoscere e a sperimentare differenti forme di impegno civile. Nello stesso contesto si colloca l’adesione al progetto conCittadini, promosso dall’Assemblea Legislativa della Re-gione Emilia-Romagna per favorire il rapporto diretto con le istituzioni locali e con l’Assem-blea legislativa e valorizzare le esperienze di cittadinanza e partecipazione attiva di cui sono protagonisti i ragazzi. Nell’ambito di conCittadini viene consolidata la rete territoriale dei soggetti a vario titolo attivi sui temi della cittadinanza e della responsabilità verso la comu-nità, attraverso attività quali incontri sui temi della legalità, della memoria e dei diritti e visite all’Assemblea Legislativa. In questo senso conCittatini completa e sostiene il percorso mes-so in atto dal progetto Io cittadino attivo e protagonista, fornendo agli educatori strumenti operativi e ai ragazzi occasioni di approfondimento di alcune tematiche di cittadinanza.

PARTECIPAZIOnE E CITTADInAnZA Un ultimo cenno ai due progetti consolidati all’interno della pro-grammazione delle Politiche giovanili a livello locale: il progetto di sostegno alle attività extradisciplinari di tipo creativo ed espressivo nelle Scuole secondarie Prima Scena e il progetto di incontri e di-battiti nei luoghi di aggregazione informale Belversante. Con Prima Scena diverse forme di creatività (teatro, danza, musica, canto, foto-grafia, cinematografia, scenografia) realizzate nella forma del labo-

ratorio sollecitano gli studenti a mettersi in gioco e ad interpretare il proprio rapporto con il mondo esterno attraverso l’uso di nuovi linguaggi. Alcuni dati rivelano il successo dell’iniziativa: nonostante la forte riduzione delle risorse disponibili e la conseguente di-minuzione del numero dei laboratori attivati, nell’anno scolastico 2011/12 i progetti rea-lizzati hanno coinvolto 15 Scuole e circa 320 ragazzi. Un panorama della vivace e poliedri-ca attività messa in atto dai progetti è data dalla tradizionale rassegna Prima Scena, che unifica in un unico cartellone le rappresentazioni e le comunicazioni pubbliche previste

dai progetti realizzati. Belversante è una rassegna di incontri di dibattito programmata dalle Politiche giovanili della Provincia e organizzata sul territorio provinciale dalle associazioni gio-vanili interessate. Un bar, un pub o un Centro giovani possono divenire, in una serata da inizio novembre a fine gennaio di ogni

anno, il luogo in cui affrontare un tema di interesse giovanile e stimolare un dibattito fra i giovani presenti. Belversante 2011/12 propone 8 serate in diversi comuni del territorio, organizzate dalle Associazioni 2000giovani di Bellaria Igea Marina, !A la calle! di Rimini, giovani insieme di Gemmano e Music Machine di Cattolica.

PRIMA SCEnA E BELVERSAnTE:i progetti continuano...

I gIOVAnI E IL LAVORO COn AZIOnE PROVInCEgIOVAnIAttraverso la partecipazione ai bandi 2011 e 2012 di Azione Provin-cEgiovani, iniziativa promossa dall’Unione Province d’Italia e finan-ziata dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Provincia di Rimini ha ottenuto un co-finanziamento per la realizzazione di interventi a sostegno dell’occupabilità giova-nile, condotti in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche per il Lavoro. Il primo progetto ha avuto inizio nell’ottobre 2011 e si è concluso nel dicembre 2012. I giovani centrano il lavoro si è po-

sto l’obiettivo di avvicinare al mondo del lavoro giovani a bassa scolarità, congiungendo in maniera strutturata dimensione educativa, dimensione orientativa e primo inserimento lavorativo. Beneficiari dell’intervento sono stati in primo luogo ragazze e ragazzi disoccu-pati fra i 16 e i 20 anni, che frequentano i Centri di Aggregazione giovanile e le attività di educativa di strada del territorio delle province di Rimini e di Forlì-Cesena. Gli educatori di questi ambiti hanno motivato e coinvolto i ragazzi, in particolare valorizzando i loro inte-ressi, le loro attitudini, le loro competenze. Il percorso si è articolato in attività che hanno accompagnato i beneficiari dalla focalizzazione dei propri interessi allo sviluppo di compe-tenze professionali attraverso lo svolgimento di tirocini, realizzate in stretta collaborazione fra educatori dei Centri aggregativi, orientatori dei Centri per l’impiego e imprenditori che hanno accolto i tirocinanti. La Provincia di Rimini è capo-fila del partenariato che ha sostenuto l’intervento e che comprende la Provincia di Forlì-Cesena, l’Unione Co-muni Valle del Marecchia e una vasta rete di Organizzazioni dei due territori provin-ciali. Pochi dati quantitativi suggeriscono i risultati del progetto: solo sul territorio provinciale di Rimini sono stati coinvolti complessivamente 56 ragazzi e sono stati attivati 35 tirocini.

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11SPETTACOLI16 > 29 gennaio 2013

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L’AMORE dI ROSSI E’ UN CANE BLUIl 23 al teatro della Regina il nuovo spettacolo del comico milanese

Dopo l’eccellente rivisitazione di “Mistero Buffo” di Dario Fo, gio-vedì 23 gennaio ritorna Paolo Ros-

si al Teatro della Regina di Cattolica, con uno spettacolo teatrale totalmente nuovo “L’amore è un cane blu e la rivoluzione pure”. Un titolo ironico e sarcastico, sin-tesi del concept dell’opera, così come del processo stesso di scelta. Rossi racconta: “Visto che nei miei lavori ha sempre gover-nato la troika attore - persona - personag-gio, avrebbe potuto intitolarsi ‘L’uomo che amava le donne’. Oppure ‘L’uomo che non sapeva amare sia le donne che il suo parti-to’. Non sarebbe stato male ‘Autobiografia non autorizzata’. Perché no oppure ‘L’uo-mo che raccontava barzellette ai sassi’. Pensavo anche ‘Ti amo ma non sono d’ac-

cordo con quello che provo!’. O ‘Ma cos’è questa crisi?’ sottotitolo ‘ho già i miei problemi’. ‘Donne contro donne’. ‘Uomini veri, ma in fuga’. Invece … ‘L’amore è un cane blu’ entrambi animali molto, ma mol-to difficili soltanto da immaginare”. Si assisterà quindi alla storia di un uomo che di fronte allo sgretolarsi dei rapporti sentimentali e alla dispersione dei valori sociali e politici, decide di perdersi anche lui. Un percorso tra i monti e le rocce del Carso, con una particolarissima colonna so-nora, liscio balcanico, curata da Emanuele Dell’Aquila e la band de I virtuosi del Car-so. Alte probabilità che il pubblico venga trainato in questo Est geografico e musica-le, attraverso la parola e i suoni, emozioni e comicità. Si scappa, apparentemente, ma

in realtà “per non perdersi, il modo migliore è non sapere dove si sta andando”. Un percorso fi-sico, visionario, esistenziale per ritrovare, attra-verso momenti esilaranti, nuo-ve modalità di amare se stessi e gli altri. Lo spettacolo sarà il soggetto del prossimo film di Paolo Rossi, grande attesa quindi anche per la futura trasposizione ci-

nematografica. Informazioni tel. 0541-966778

di Marta Ileana Tomasicchio

Paolo Rossi torna a Cattolica col nuovo show

Schultz è sulle tracce degli assassini fratelli Brittle, e solo l’aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Il poco ortodosso Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle. Visto il successo la coppia parte alla ricerca dei criminali più ricercati del Sud. Tarantino rilancia il western alla sua maniera, guardando al Corbucci di Django e con l’innovazione del protagonista di colore. Il vulcanico regista forse meno originale che in passato non delude comunque i suoi spettatori.

Gli ultimi mesi della vita di Abraham Lincoln, sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, durante i quali viene abolita la schiavitù e gli Stati dell’Unione vincono la guerra civile che sta dilaniando la nazio-ne. Tratto dal best-seller “Team of Rivals” di Doris Kerns Goodwin, il biopic di Spielberg sarà il sicuro protagonista alla notte degli oscar. Per chi ama la storia e la magniloquenza al cinema.

“django Unchained” “Lincoln”

di Quentin Tarantinocon Leonardo DiCaprio, Kerry Washington, Samuel L. Jackson, Sacha Baron Cohen, Kurt Russell, Christoph Waltz, Jamie Foxx

di Steven Spielbergcon Daniel Day-Lewis, Sally Field, Tommy Lee Jones

Paolo Bronzetti

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI, SUL PERIODICO CHIAMAMI CITTA’,

RELATIVI ALLE CAMPAGNE PER LE ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

FISSATE PER I GIORNI 24 E 25 FEBBRAIO 2013

Ai sensi della delibera n. 666/12/CONS dell’AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

ONDALIBERA S.r.l.Sede: Via Bonsi, 45 - 47921 Rimini

Dichiara di aver depositato presso la propria sede di Via Bonsi, 45 - Rimini (tel. 0541/780332) un documento analitico, a disposizione di tutti coloro che vorranno prenderne visione.Le richieste di pubblicazione di messaggi politici elettorali dovranno pervenire entro il giovedì precedente la pubblicazione stessa (vedi calendario). Le richieste dovranno specificare lo spazio richiesto, la tipologia (B/N o colore), eventuale preferenza di posizione, subordinata all’effettiva disponibilità di spazio, il soggetto richiedente. Il criterio di accettazione delle prenotazioni è in base alla loro progressione temporale.Tutti i messaggi politico elettorali dovranno recare la dicitura “Messaggio Elettorale” e l’indicazione precisa del Committente.

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13SPETTACOLI16 > 29 gennaio 2013

di Marta Ileana Tomasicchio

In concerto a Rimini venerdì 18 gennaio con i Demented are Go

CRESCERE dA HORRIBLE PORNO STUNTMEN Agenda

venerdì 18Musica selvatica in arrivo a Cat-tolica - al Deja Vù la performan-ce di Komatzu e claver

Il rock in una nuova casa - all’ex Road House il concerto dei toys (tributo ai Queen) inaugura la House of Rock

Sabato 19Una serata tutta Led Zeppelin - al Boulevard Kaos India, Kashmir e Natural Redemption per il tri-buto alla band di Jimmy Page

Siamo donne oltre alle gambe c’è di più - ospite d’eccezione per il Retropils ’80 del Velvet è Jo squillo

Martedì 22Musica live infrasettimanale - gli Arca di Lucio scaldano la serata al Malf

venerdì 25Aspettando Billy Joe ecco i Drink Day - al Birraio di San Marino la tribut band dei Green Day

a cura di Matteo Ortalli

Sul palco del Velvet venerdì 18 gennaio per una serata “B-Side”, tre acrobati psy-chorribili che con il delirio funesto infi-

niti lutti addussero ad individui privi di ritmo e di vita. Hanno ribaltato il sistema convenzio-nale di X-Factor qualche anno fa, dimostrando come il rockabilly sia “ever green”, sempre-verde e, caso raro, come uscire immuni da pro-babili condizionamenti commercial-televisivi. Con un buon recente album omonimo uscito per la “Go Down Records”, gli Horrible Porno Stuntmen sono a noi noti, essendo del riminese e per la carica di energia assimilabile ad ogni loro live. Ma anche perché suonano da tanto, così da tanto da ingannare la percezione della loro età. “Sono giovane, ho 23 anni” dice Eu-genio ovvero Felipe Ortega (o U Gene), voce e chitarra del trio.Ne hai ancora di tempo allora!“Sì, il tempo è dalla mia parte (ride). Ma ci sono anche tante persone che mi hanno aiutato e mi aiutano: i Mutoid, la band The Rock’n’Roll Ka-mikaze. Dopo la brutta perdita del sassofonista (ndr Guy Portoghese, giovane musicista barese scomparso lo scorso ottobre) mi han chiamato Andy (MacFarlane, Hormonauts), Nicolò e gli altri per collaborare. Mi hanno cresciuto loro, sono contentissimo.”Ho visto che ci sono dei cambiamenti negli Horrible Porno Stuntmen.

“Un cambio al contrabbas-so. Christian è andato a vive-re a Berlino. Max, veterano di vari grup-pi rockabilly veneti, suona ora con noi. A marzo dello scorso anno è uscito il nostro album cui ha fatto seguito un’intera estate in tour.”Contenti di come sia andata?“Molto. Per essere un prodotto indipendente abbiamo venduto abbastanza copie durante i concerti. Abbiamo aperto storiche band come Reverend Beat Man, partecipato a diversi even-ti come al Festival di Radio Onda d’Urto, gran-de festival di rock underground italiano.”Venerdì 18 suonerete a Rimini con i Demented are Go.“Sono una delle band più importanti della sce-na psychobilly mondiale. C’è forte aspettativa e movimento. Abbiamo già suonato con loro in Germania. Ma fare due date assieme, un inte-ro weekend, è divertente. Li ascolto da quando avevo 14 anni, quando mi facevo la super punk

cresta!”Bello anche avere l’occasione di suo-nare davanti ad ami-ci della zona.“Sì. Anche la scelta di fare il concerto sul palco piccolo, serve per essere vicino alla gente, vedersi. I De-mented are Go fanno concerti abbastanza pittoreschi. Sono tut-ti pitturati come de-gli zombie, sono dei

mattacchioni! Sono sempre stati capaci, anche se in una nicchia, bene o male ad essere sempre sulla cresta dell’onda. Come il mio sogno nel cassetto, continuare a suonare il più possibile. Lotto per questo.”Non avete mai pensato di portare il vostro pro-getto all’estero?“Sì. Per Kris andare via è stata una scelta perso-nale. La nostra fortuna è che il nostro batterista, Sandro, è tedesco e spesso capita di poter an-dare in Germania. Il pensiero di trasferirsi c’è. Personalmente, avendo ora diversi progetti in Italia, diverrebbe un po’ scomodo, contropro-ducente. Comunque nel futuro è calcolato, an-che vedendo come ‘gira’ qui.”

Gli HBS il 18 al Velvet

Dopo la pausa natalizia, riprendono gli appuntamenti di Riccione Inn Jazz al Teatro Del Mare in Viale Ceccarini che, venerdì 25 gennaio, ospita la Jam Jazz Soul Review, il nuovo progetto della straordinaria vocalista Joyce E. Yuille in collaborazione con il sassofonista Michael Rose. Entrambi newyorchesi, insieme hanno scelto un repertorio jazz, soul, blues e funky arrangiato esclusivamente da Rosen per sfruttare al meglio la voce sofisticata e grintosa di Joyce. Un omaggio alla migliore black music in cui saranno accompagnati da quattro virtuosi del proprio strumento come Gianni Giudici all’organo Hammond, Ettore Carducci al pianoforte, Alfredo Paixao al basso elettrico e John Arnold alla batteria. Riccione Inn Jazz si chiuderà venerdì 1 marzo con il concerto del gruppo napoletano Anima Nova Sextet che presenterà “Embora”, il felicissimo esordio discografico nel quale classici della musica brasiliana e della canzone d’autore italiana vengono rivisitati con sonorità bossanova, jazz, samba, lounge e pop. Il concerto avrà inizio alle ore 21,15.Per informazioni: www.teatrodelmare.org - www.riccioneperlacultura.it

Luciano Giovagnoli

Soul Review, jazz da New York a RiccioneIl 25 gennaio riparte la rassegna del teatro del Mare

La cantante Joyce E. Yuille

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16 > 29 gennaio [email protected]

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15CHIAMAMI RICCIONE

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16 > 29 gennaio 2013

L’assessore Gobbi prevede un anno “problematico”per il turismo riccionese

di Matteo Ortalli

Dopo la rinuncia al troppo oneroso “X Factor” il Capodanno riccionese sem-brava ridimensionato a poco più di una

sagra paesana, ma il tutto esaurito registrato in piazzale Roma la notte del 31 ha dimostrato che la scelta dei Joe Di Brutto e del comico Pintus per dare il benvenuto al nuovo anno è stata più che azzeccata. Non può che essere soddisfatto l’assessore al turismo Gobbi che conferma gli ottimi dati re-gistrati sia a Capodanno che durante l’intero pe-riodo natalizio: “Siamo andati molto bene, ben oltre le previsioni, sia in termini di presenze con 70 alberghi praticamente tutti pieni che come consumi, una vera boccata d’ossigeno in un mo-mento come questo. Non parlo solo del Capodanno ma dell’intero periodo e la novità più interessante è stata certa-mente il Christmas Village che ha fatto il pieno di giudizi positivi e proseguirà fino a fine mese; certo non abbiamo la contro prova di come sa-rebbe andata con il format X Factor, ma possia-mo essere soddisfatti, il budget era limitato e il rapporto costi/benefici è più che positivo”. Il buon andamento del Natale dovrebbe dare la giusta spinta alla stagione 2013, ma Gobbi

si mostra molto cauto: “Non vogliamo illudere nessuno, ci aspetta un anno problematico e il trend dei consumi è in ulteriore calo, il potere d’acquisto dei possibili turisti si riduce sempre più”. E come si risponde ad una previsione del genere? “Consolidan-do i mercati esistenti e aggredendone di nuo-vi. Sarebbe un errore non investire in pro-mozione, noi stiamo lavorando molto sul mercato nord ed est europeo partecipando a diverse fiere; in Austria, Germania, Russia ed altri paesi emergenti il potere d’acquisto è molto più alto, dobbiamo fare valere il nostro appeal”. Dagli operatori emerge la necessità di non per-dere soprattutto il mercato russo: “Sarebbe deva-stante - conferma l’assessore - l’aeroporto però ha già confermato diversi voli e questo è fonda-mentale, ora continueremo con una promozione specifica che ci permetta di confermare gli ottimi dati degli anni passati, i russi apprezzano molto Riccione, una meta unica per loro in grado di unire mare, shopping, divertimento e glamour”.

La programmazione degli eventi è ancora in fase embrionale ma tutto ruoterà intorno ad alcuni punti fermi: “Punteremo sugli eventi sportivi in grado di portare presenze - spiega Gobbi - e su altri in grado di dare visibilità fuori dal periodo

di alta stagione, stia-mo poi lavorando ad alcuni nuovi progetti molto interessanti”. Il tutto facendo i conti con un budget sem-pre più misero: “Ne sapremo di più nelle prossime settimane

ma c’è il rischio concreto di un ulteriore taglio, lo scorso anno con 390mila euro siamo riusciti a fare sia la promozione che gli eventi, anni fa erano più del doppio”. Il via ufficiale della stagione riccionese sarà come di consueto per Pasqua: “Quest’anno cade molto bassa (31 marzo ndr) quindi la partenza ef-fettiva sarà con i ponti del 25 aprile e 1° maggio sui quali punteremo particolarmente, poi maggio e giugno saranno dedicati principalmente allo sport e luglio e agosto a musica e concerti per chiudere con la Moto Gp a settembre”.

Fra enti Pubblici che non pagano e stretta creditizia

CRISI COSTRUZIONI, COME REAGIREGiovedì 17 a Misano un incontro organizzato da cnA

Si punta su eventi e nuovi mercati, la stagione parte con i ponti di aprile e maggio

“BENE CAPOdANNO, MA NIENTE ILLUSIONI”

Come si può reagire alla crisi delle costruzioni? E’ una doman-da che non sta trovando risposta. E questa incapacità di risollevarsi e trovare soluzioni sta met-tendo sempre più in difficoltà le imprese del territorio, sia del comparto costruzioni che di quello impiantistico. Si proverà a fare chiarezza e dare qualche risposta giovedì 17 alle 20.45 nel focus organizzato dalle CNA di Riccione, Mi-

sano, Cattolica, San Giovanni e Morciano e aperto a tutti gli operatori dei settori coinvolti dalla crisi delle costruzioni. Verranno discussi i provvedimenti adottati per sostenere il settore, si affronterà la spinosa questione della riscossione dei crediti nei confronti delle amministrazioni pubbliche e le ri-cadute che la crisi ha sulla gestione della Cassa Edile nonché della possibilità di accedere ai finanziamenti da parte delle im-

prese. Interverranno Odoardo Gessi (Resp. CNA Zona Sud) Ivano Panigalli (Presidente CASSA EDILE - CEDAIER), Lo-retta Villa (Resp. CNA settore Costruzioni), Martino Veneran-di (Consulente CNA Servizi Finanziari). L’incontro, gratuito e aperto a tutti, si svolgerà presso la sala ex Biblioteca di Misano in via Marconi.

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16 IL TACCUINO dELLA TAVOLA 16 > 29 gennaio 2013

I primi documenti citano Marazzano e vecciano

FOSSE dA GRANO E FORMAGGIO dI FOSSAdi Oreste Delucca

Nelle domeniche a cavallo fra novem-bre e dicembre, è tradizione frequen-tare le sagre di Sogliano, Talamello,

Sant’Agata e Mondaino per acquistare il for-maggio di fossa.Non sempre le informazioni riguardanti la na-tura e la storia di questo prodotto sono com-plete o corrette, per cui forse non è male qual-che puntualizzazione.Innanzitutto, le fosse usate per la maturazione del formaggio non sono nate a quello scopo, ma sono tutte fosse da grano, utilizzate nei secoli esclusivamente per custodire il grano. Ne parla già Plinio, insieme ad altri storici di età romana, attestandone la presenza in Cap-

padocia, in Spagna e in Africa. Gradatamente la loro diffusione si è estesa a tutto il bacino del Mediterraneo.Scopo dell’infossamento (in genere nell’inter-vallo fra agosto e fine novembre) era quello di conservare il cereale in ambiente fresco e asciutto, sigillato e quindi privo di ossigeno, pertanto al riparo da parassiti, roditori e uc-celli. A tale scopo le fosse venivano scavate in luoghi non soggetti ad infiltrazioni d’acqua, rivestite poi di paglia atta ad assorbire l’umi-dità prodotta in modo naturale dalla completa maturazione del grano stesso. In età medieva-le, periodo di frequenti turbolenze, l’infossa-mento del grano serviva anche a preservarlo

dai furti, giacché le bocche delle fosse venivano ricoperte e quindi nascoste alla vista de-gli eventuali saccheggiatori.Sebbene di solito se ne parli poco, nel tardo Medioevo le fosse da grano erano molto

numerose nella città di Rimini. Il luogo di massima concentrazione era all’Arco d’Au-gusto; altre si trovavano nei pressi di Castel Sismondo e molte naturalmente erano sparse nelle strade e piazze, oppure nei cortili delle case.Fuori città, il castello che annoverava il mag-gior numero di fosse da grano era Santarcan-gelo: se ne contavano circa trecento fra le sue mura. Con un certo distacco, seguiva San Giovanni in Marignano (forse un po’ trop-po ampollosamente chiamato “il granaio dei Malatesta”). Quindi venivano tutti gli altri castelli.In origine, l’idea di inserire il formaggio nel-

le fosse da grano molto probabil-mente ha avuto il solo scopo di salvarlo dalle ru-berie. Ma dopo averlo estratto ci si è accorti che la fermentazione in quell’ambiente ne aveva modificato

le caratteristiche organolettiche, attribuendo-gli un aroma tutto speciale. Perciò l’infossa-mento del formaggio (nella fascia collinare dotata di una particolare conformazione geo-logica), da fatto episodico e casuale, col tem-po si è trasformato in un procedimento inten-zionale. Quando si sia iniziato è difficile dirlo

Le notizie più antiche non provengono da Sogliano ma dal territorio riminese

Ristorante GuidoLungomare Spadazzi, 12 - Miramare di Ri-mini, tel. 0541 374612, www.ristoranteguido.it, [email protected], nasce nel 1946, chiuso il lunedì.

trattoria Farini Via Farini, 13/15 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 709548, www.farini13.it. Chiuso il mar-tedì. Cucina stagionale con pesce fresco, salumi, formaggi e carni a Km zero.

Ristorante Il Pescato del canevoneVia Tonini, 34 Rimini - Centro storico, tel. 366.3541510, www.ilpescatodelcanevone.it, chiuso sabato a pranzo e lunedì pranzo e cena. Ogni giorno pesce fresco direttamen-te dal nostro peschereccio.

Il Ristorante club nautico Largo Boscovich, 12 - Rimini Porto, tel. 0541 27005, www.ilristoranteclubnautico.it, [email protected], nasce nel 1983, chiuso il lunedì da ottobre a maggio. Terraz-zini esterni con tavolini alla francese aventi vista sul Porto Canale.

Ristorante Dei MarinaiLargo Boscovich, 2 - Rimini Porto, tel. 0541 28790, www.ristorantedeimarinai.it, [email protected], nasce nel 1963 solo per i soci - dal 1995 aperto a tutti, chiuso il lunedì.

Ristorante BellavistaVia Roma, 1 - Montescudo, tel. 0541 984818, nasce nel 1991, chiuso il lunedì. Ampia ter-razza con vista mozzafiato. Piatti tipici nel segno della tradizione.

osteria Del vizioVia Circonvallazione Meridionale, 41 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783822, www.oste-riadelvizio.com, [email protected], nasce nel 2001, chiuso il martedì, ferie: luglio e agosto.

osteria Della Piazzetta Vicolo Pescheria, 5 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783986, www.osteriadellapiazzetta.com, [email protected], na-sce nel 1998, chiuso la domenica da otto-bre a maggio escluso dicembre. Solo pesce fresco.

Rosticceria Il Mare nel BorgoVia XX Sttembre, 49 - Rimini, tel. 0541 020458, nuova gestione dal 2010, chiuso la domenica sera e il lunedì. Pescato fresco, cotto e preparato da asporto.

Ristorante King thai Via Dante Alighieri, 39 Rimini Centro Storico, tel. 0541 412589, un ristorante dove gustare i piatti più prelibati della cucina thailande-se. Aperto tutti i giorni pranzo e cena. Menù turistico da 8€.

Ristorante&vineria Squilla MantisVia Tiberio, 11 - Rimini - Borgo San Giuliano tel. 0541 53577. A due passi dal Ponte di Tiberio, Squilla Mantis propone cucina di mare con prodotti di stagione e aperitivi. Aperto a pranzo e a cena.

osteria tiresia Via XX Settembre, 41 - Rimini - Centro sto-rico, tel. 0541 781896, www.osteriatiresia.it, [email protected], nasce nel 1997, chiu-so il lunedì. Ampio giardino estivo.

Ristorante Le LoggeViale Trieste, 5 - Rimini - Marina Centro, tel. 0541 55978. Pasta fatta in casa, antipasti, crostini, secondi semplici, carne argentina, contorni sfiziosi, insalatone. Novità pizza: impasti Bio, kamut, farro e integrale. Aperto anche a mezzogiorno.

trattoria San GiovanniVia Flaminia, 11 - Rimini - Centro Storico tel. 0541 780394, nasce nel 2007, chiuso il mar-tedì. Cucina del territorio con prodotti di stagione e pasta al mattarello.

Ristorante Da oberdanVia Destra del Porto, 159 - Rimini Porto, tel. 0541 27802/0541 55002, www.daoberdan.com, nasce all’inizio degli anni ‘60, chiuso il mercoledì.

trattoria tonino (Il Lurido)Via Ortaggi, 7 - Rimini - Borgo San Giuliano, vicino al ponte di Tiberio, tel. 0541 24834, www.trattorialurido.it, nasce nel 1948, chiuso il martedì, ferie: nel periodo del fermo pesca. Dolci e dessert fatti in casa. Giardino estivo.

osteria San Maurizio Via della Pace, 2 - Coriano, tel. 0541 657943, aperto nel 2010, aperto anche la domenica. Cucina toscana ed attenzione alla stagionalità in una delle location più belle della Provincia di Rimini.

trattoria Da MarinelliVia Circonvallazione Occidentale, 36/38 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783289, www.damarinelli.it, [email protected], nasce nel 1987.

osteria Il Mare In PiazzaVia Poletti, 3 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 780423, www.ilmareinpiazza.it, nasce nel 2004. Menù a 15€.

osteria Delle Storie Di MareVia Leurini Fratelli, 2 - Rimini Porto, tel. 0541 709279, nasce nel 2003, chiuso il lunedì, fe-rie: nel periodo del fermo pesca. Solo pe-sce fresco: di conseguenza il menù varia a seconda del pescato.

Ristorante Pic nicVia Tempio Malatestiano, 30 - Rimini - Cen-tro storico, tel. 0541 21916, nasce nel 1965, chiuso il lunedì eccetto luglio ed agosto. Giardino estivo.

taverna I tre MoriVia XX Settembre, 11 - Rimini - Centro stori-co, tel. 0541 786604, www.myspace.com/tavernaitre, chiuso il lunedì sera. Crostini, piadina e affettati, formaggi.

osteria La chiacchieraVia Covignano, 271/M - Colle di Covigna-no, tel. 0541 751066, www.osterialachiac-chiera.it, aperto a pranzo e a cena. Giu-gno, luglio e agosto solo a cena. Cucina aperta fino a tardi. L’Osteria propone “i mangiari di Romagna” e la pasta fresca della mamma di Marco.

L’osteria L’AngolodivinoVia San Giuliano, 43 - Rimini - Borgo San Giuliano, tel. 0541 50641, [email protected], nasce nel 1985, aperto tutti i giorni anche a pranzo. La cucina prevede piatti del territorio preparati con carne di mora romagnola e chianina. Novità menù ve-getariano a pranzo!

trattoria Gambon Via Montefeltro 19/A - Rimini - Borgo Sant’Andrea, tel. 0541 718558, nuova ge-stione dal 2010, chiuso il martedì e il mer-coledì a pranzo. Cucina e prodotti della Valmarecchia, pane toscano di Novafel-tria del Forno Suzzi. Offerta pranzo con primo a scelta, acqua e caffè a 8€.

trattoria Santa colombaVia Bologna 1/3 - Montecolombo, tel. 0541 984298 - 347 4341470- www.trattoriasan-tacolomba.it. Ambiente familiare e ben curato. Cucina di stagione con “incursio-ni” da altre regioni, vini all’altezza e pasta fatta in casa, i marchi di fabbrica. Aperto domenica a pranzo e chiuso lunedì.

Pub, Ristorantecerchi nel GranoVia Giacomo Matteotti, 28/I - Via Pozzet-to - Rimini - Borgo San Giuliano, tel. 0541 709400. Potrete scegliere i piatti della tra-dizione romagnola o golosi hamburger e pizze farcite. Ogni sera propone musica ed eventi speciali. Aperto tutti i giorni tran-ne il martedì, dalle 12 alle 14,30 e dalle 16 fino a tarda notte.

RistorantePizzeria Da MarcoViale Tiberio, 8 - Rimini - Borgo San Giulia-no, tel. 0541 55118, www.ristorantedamar-co.com, [email protected], nasce nel 1970, chiuso il lunedì. Forno a legna.

Ristorante PesceazzurroViale Principe di Piemonte, 2 - altezza Ba-gno 140 - Miramare di Rimini, www.pesce-azzurro.com, ristorante self service che propone pesce cucinato dai cuochi della cooperativa pescatori. Menù completo a 12 Euro. Lo trovi anche a Fano, Cattolica e Milano Marittima.

Ristorante I tre ReVia Fratelli Cervi, 1 - Poggio Berni, tel. 0541 629760, www.itrere.net, [email protected]. Il ristorante è un luogo di raffinata ospitali-tà in un ambiente caldo e familiare. Posto sulla sommità delle colline di Poggio Berni, offre uno splendido panorama. E’ aperto tutte le sere, escluso il martedì, la cantina il lunedì.

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con esattezza. Le prime notizie di formaggi entro le fosse da grano risalgono alla fine del Medioevo. A Sogliano se ne attribuiscono la paternità e nei loro messaggi citano due docu-menti degli anni 1497 e 1498; pur non dichia-randolo espressamente, lasciano intendere che si tratti di notizie provenienti da casa loro. Viceversa quei documenti non hanno nulla a che fare con Sogliano, ma si riferiscono al ter-ritorio riminese. A seguito delle mie ricerche d’archivio, li avevo segnalati nel 1991 in un volume riguardante le case rurali del Quattro-cento, riportandoli nel medesimo anno anche in un saggio apparso sul numero 31 della ri-vista “Romagna arte e storia”: un atto notari-le del 28 ottobre 1497 attesta la presenza di formaggi in una fossa da grano di Marazzano (valle del Conca); mentre il 27 agosto 1498 altri formaggi figurano entro una fossa di Vec-ciano (valle del Marano).Cari Soglianesi, coltivare i propri interessi economici è legittimo, ma formulare messag-gi giocando sull’equivoco non è molto bello.

Via Tempio Malatestiano, 30Rimini - Centro storico

tel. 0541 21916

Chiuso il lunedì eccetto luglio ed agostoGiardino estivo.

Ristorante Pic nic

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SPORT 1716 > 29 gennaio 2013

I primi documenti citano Marazzano e vecciano

FOSSE dA GRANO E FORMAGGIO dI FOSSA

Da EPASA CNA ti aiutiamo a fare la domanda dell’indennità di disoccupazione

Il reddito dei lavoratori dipendenti rimasti privi di lavoro è tutelato dall’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. Per maturare il diritto serve presentare la domanda di disoccupazione.

Presso il Patronato EPASA CNA è attivo il servizio di presentazione delle domande di disoccupazione, gratuito e rivolto a tutti i lavoratori dipendenti licenziati. Comprende:1. Verifica dei requisiti per richiedere l’indennità di disoccupazione ordinaria e da requisiti ridotti (stagionale)2. Compilazione della domanda di disoccupazione 3. Verifica dell’iter della praticaNella sede EPASA CNA di p.le Tosi, 4 a Rimini dopo la presentazione della domanda potrai rivolgerti a BuonLavoro CNA per lasciare il tuo curriculum e avere una consulenza gratuita su come presentarlo e affrontare positivi colloqui di lavoro. Inoltre ogni giovedì alle 17.00 Buon-Lavoro CNA organizza un incontro per le persone disoccupate che vogliono rimettersi in gioco nel mondo del lavoro.

Per informazioni: EPASA CNA dott.ssa Elisa Giungi tel. 0541 [email protected] - P.le Tosi 4, Rimini.Tutte le mattine, dal lunedì al giovedì: ore 8.30-12.30.Anche pomeriggio, martedì e giovedì: ore 14.30-18.30. Venerdì chiuso.

BuonLavoro CNA: Dott.ssa Chiara Francesconi tel. 0541-760268 [email protected]

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Storie e personaggi del nostro sport

L’AUTOdIdATTA dEL GOLF

E se per una volta si parlasse di golf? Certo non è facile spiegare ed esemplificare il golf in breve spazio. La tecnica di codesto

gioco è complessa così come lo sono i principi fondamentali che regolano il movimento. E’ uno sport che richiede coordinazione, occhio, poten-za, concentrazione. Fatto sta che nei secoli (l’ori-gine “scozzese” del golf è testimoniata da un documento del 1457) è diventato uno sport che ha fatto milioni di proseliti. Il golf è un “virus”: qualora si rimanga contagiati è impossibile eli-minarlo. Attorno al golf si estende un giro d’af-

fari di miliardi di dollari all’anno. Montepremi favolosi caratterizzano i più prestigiosi tornei. Il concetto del gioco - rimasto immutato nei seco-li - è quello di inviare una pallina di guttaperca da un punto di partenza ad un punto d’arrivo (la buca), per mezzo di appositi attrezzi (mazze che si dividono in legni e bastoni) nel minor numero possibile di colpi. Un classico percorso di golf è costituito da 18 buche. Nel golf buca ha un du-plice significato: sta ad indicare sia la buca vera e propria (una cavità nel terreno avente un diame-

tro di 10,80 cm e profonda 10 cm) sia il percorso dal punto di partenza alla buca sopra descritta. La “buca” può essere effettuata in 3, 4, o 5 col-pi e questo dipende dalla lunghezza della buca stessa. La somma dei colpi “teorici” con i quali un giocatore di eccelsa classe riesce a terminare il percorso determina il “PAR” del campo che in genere è di 72 colpi (4 buche PAR 3, 4 buche PAR 5, 10 buche PAR 4). Ma cosa succede quan-do un giocatore di medie capacità non riesce a giocare le buche nel numero stabilito di colpi? Se il PAR del campo è di 72 colpi ed il golfista

riesce abitualmente a terminare il percorso in 96 colpi, si dice che il suo “handicap” è di 24 (92 - 72= 24). Con tale sistema ognuno può giocare contro chiunque. In teoria un amatore potrebbe confrontarsi con Tiger Woods. A pochi chilometri da Rimini, a Villa Verucchio, esiste un bellissimo campo (18 buche più campo pratica) e sono tanti i giocatori di buon livello che si cimentano in questo paradiso situato sulle rive del Marecchia. Romeo Montanari, classe 1939, è uno di questi.

Dopo trascorsi tennistici di tutto rispetto (negli anni 70 spopolò tra gli NC), si è dedicato al golf e, senza l’ausilio di maestri, è riuscito, con l’ap-plicazione e la tenacia che l’ha sempre contrad-distinto, a costruirsi un gioco solido ed efficace. Certo, il suo swing non è nemmeno lontano pa-rente di quello di Ernie Els, il suo pat non è si-curo come quello di Martin Kaimer, ma lui con i suoi colpi artigianali (“tante debolezze che insie-me fanno una fortezza” come diceva Leonardo), riesce a vincere. Lo ha fatto un po’ dovunque e continua a farlo, mantenendo un profilo basso,

senza montare in superbia, dimostrandosi umile per quanto implacabile. Le sue origini, tra l’al-tro, non sono regali, non ha dietro a sé patrimoni familiari (questo per sfatare un luogo comune secondo il quale possono giocare a golf soltan-to i ricchi). Romeo, dalla sua, ha la capacità di vincere e questa sua qualità la mette a frutto in qualsiasi sport pratichi:sia che giochi a tennis da tavolo o che si trovi davanti ad un bigliardo. Se c’è Romeo Montanari, alla fine, i conti occor-re farli con lui.

Romeo Montanari riesce a cogliere vittorie

dopo aver imparato da solo l’antico gioco

Agenda

Domenica 20

calcio Lega Pro 2a Divisione: Rimini - Pro PatriaIn attesa di novità societarie i biancorossi cercano punti salvezza

Podismo: Trofeo Giannoni Bruno A Coriano la 23a edizione della corsa di 7,1 e 2,8 km

Domenica 27

Podismo: Trofeo Giannoni Bruno A Verucchio un’altra tappa del mini calendario

Atletica Leggera: Campionati regionali di crossAl Parco della Resistenza di Riccione gli assoluti della Federazione

calcio a 5 c1: Rimini - Olimpia RegiumAl Flaminio i biancorossi cercano un successo per lasciare l’ultimo posto

a cura di Matteo Ortalli

di Enzo Pirroni

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16 > 29 gennaio [email protected]

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19CHIAMAMI 33

di Lorella Barlaam

16 > 29 gennaio 2013

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Farmacia Comunale “San Biagio”Via Saffi 64 - Misano Monte (Rimini) tel. 0541 602016dalle 9,00 alle 12,30; dalle 16,00 alle 19,30.Sabato mattina dalle 9,00 alle 12,00.Chiusura sabato pomeriggio e domenica

“I bambini e il cibo. Aspetti psicologici e nutrizionali”

Il gIusto peso l’Insegnano mamma e papà

«In Farmacia ci capita sempre più spesso di vedere bambini con un peso sproporzionato rispetto

all’età e all’altezza. L’equazione “bam-bino grasso, bambino in salute” sembra ancora valida, nonostante sia ormai noto che l’accumulo di grasso in età infantile sia difficile da smaltire e che predispon-ga a diversi fattori di rischio da adulti, dalla maggiore incidenza del diabete ai problemi articolari e cardiovascolari…» ci raccontano le farmaciste della Comunale n. 7 “Ghetto Turco”. «E spesso le mam-me ci chiedono qualche consiglio, sull’ali-mentazione soprattutto…» Per affrontare questo tema, il 17 gennaio le Farmacie Alliance hanno organizzato l’incontro “I bambini e il cibo. Aspetti psicologici e nutrizionali”, con l’intervento dello psico-logo dott. Stefano Zucchi e della dietista Sara Biondi, presso la sala Ghetto Turco sopra il Bar Amico, in via Tommaseo /an-golo via Rosmini, ore 20.30. «L’obesità è un fenomeno complesso, di origine bio-psico-sociale» ci spiega il dott. Zucchi.

In un incontro organizzato dalle Farmacie comunali Alliance il 17 gennaioil vademecum contro l’obesità infantile

«Oltre a una predisposizione genetica e cause biologiche, sono determinanti le cause ambientali, sulle quali possiamo e dobbiamo intervenire, come l’eccessivo apporto calorico (grassi e zuccheri), la sedentarietà (televisione e videogiochi), le strategie di marketing alimentare che promuovono il cosiddetto junk-food (ci-bo-spazzatura), l’assenza di un’educazio-ne alimentare equilibrata in famiglia, al-cune dinamiche familiari problematiche. I fattori psicologici coinvolti nella genesi dell’obesità sono eterogenei. Secondo la psicanalista Bruch il genitore che usa il cibo come mezzo principale per placare le tensioni del figlio, lo porta a sviluppare una difficoltà a distinguere correttamente

gli stimoli di fame e sazietà: col tempo il bambino tenderà ad usare il cibo in rispo-sta alle tensioni emotive e non solo allo stimolo della fame. Questa confusione tra emozioni e cibo è uno dei meccani-smi che si riscontrano spesso nell’obesità e viene chiamata “alimentazione emo-tiva”. Il bambino obeso è sottoposto a critiche, pregiudizi, difficoltà che lo por-tano a escludersi e che possono generare bassa stima di sé e senso di inadegua-tezza, minori abilità sociali ed altri fattori che generalmente rinforzano l’obesità e predispongono ad altre problematiche psicologiche.» Quanto conta l’imprinting familiare? «Molto! Innanzitutto il bambino osserva il comportamento alimentare del genitore e lo apprende per imitazione, in-teriorizzando anche credenze, abitudini, valori intorno al cibo, stile di vita attivo/passivo, ecc. Un fattore che interferisce con lo sviluppo di un buon rapporto con l’alimentazione è l’utilizzo del cibo come ricompensa, punizione o per scopi non nutritivi (“Se fai il bravo ti compro il ge-lato”; “Sei stato cattivo, salti la cena”). Inoltre i genitori che controllano ecces-sivamente l’alimentazione ostacolano il processo naturale del bambino ad autoregolamentar-si. Al di là di questi atteggiamenti la fa-miglia è una risorsa fondamentale per il cambiamento in senso positivo per-ché è l’elemento (assieme alla scuo-la e al gruppo dei pari, per esempio) che può filtrare le influenze dei mo-delli culturali e mediatici erronei,

Farmacia n. 7 Ghetto Turco

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incarnando un modello sano.» Errori da evitare e “buone pratiche” da adotta-re... «Non esistono regole assolute, ma ci sono alcuni suggerimenti che potrebbero aiutare nella prevenzione dell’obesità in famiglia: non utilizzare il cibo come pre-mio o punizione; limitare il più possibile il tempo dedicato a tv e videogiochi e sosti-tuirlo con attività all’aria aperta; essere di buon esempio nello stile di vita e alimen-tare; evitare di affrontare durante il pasto argomenti difficili, critiche, litigi; promuo-vere l’obiettivo di un buon stile di vita, ma senza focalizzarsi sul peso o sull’estetica; promuovere l’assunzione di frutta, vege-tali, cereali per gli snack; rendere il figlio partecipe anche delle fasi della prepara-zione del pasto (decidere il menù, fare la spesa insieme e cucinare). Occorre infine non sottostimare il problema di obesità nel figlio dicendo “E’ grasso di costituzio-ne”, “Tanto crescendo dimagrirà”, ma im-pegnarsi da subito in una corretta educa-zione alimentare o richiedere l’aiuto di un professionista.» E presso la Farmacia n. 7, il giovedì e il venerdì, è possibile avvaler-si della consulenza della biologa dott.ssa Cinzia Balducci.

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Tutti gli uomini liberi, ovunque si trovino, sono cittadini di Berlino.

Come uomo libero, quindi, mi vanto di dire: “Ich bin ein Berliner”

(J. F. Kennedy, 26 giugno 1963)

a cura di claudio costantini

20 CHIAMAMI CITTAdINO 16 > 29 gennaio 2013

Cuba apre le portedell’emigrazione

FLSFederazione Lavoratori Stranieri

Graziano VespaSegretario Provinciale Reg. Rimini

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elezioni e immigrazione

UN’OCCASIONE PER AVERE UNA RAPPRESENTANZA IN PARLAMENTO

di Raluca Albu

Fra poco più di un mese si svolgeranno in Italia le elezioni per il rinnovo del Parla-mento, un’occasione per tutti i migranti di

far sentire la propria voce, di portare le proprie istanze all’attenzione del prossimo Governo. Avere poi una rappresentanza in Parlamento di deputati che rappresentino l’immigrazione, ren-derebbe più possibile l’approvazione di norme e leggi che tutelino il lavoro, la vita, la salute, il diritto allo studio di coloro che hanno scelto que-

sto paese per viverci. Non tutti gli schieramenti politici hanno la stessa attenzione sulla necessi-tà e utilità di una rappresentanza in Parlamento che si riferisca concretamente all’immigrazione, ma vi sono partiti che hanno fra i loro candida-ti cittadini immigrati ed è su questi che sarebbe utile attivare l’attenzione. In Italia sono circa cinque milioni gli stranieri residenti, quindi con permesso regolare di soggiorno, la maggioranza extracomunitari, a questi bisogna aggiungere più

di 600-700 mila non in regola secondo le stime della Caritas. Ebbene un 10% della popolazione che vive in questa nazione e contribuisce al suo sviluppo, praticamente non ha una rappresen-tanza politica. Le proposte di legge sulla cittadi-nanza - sono 23 di vari partiti - segnano il passo e non si arriva mai ad una sintesi. Si dovrebbe puntare ad una lettura dell’immigrazione come risorsa indispensabile per il futuro della nostra come di altre nazioni, questo approccio potrebbe

senz’altro favorire la promulgazione della legge. Si dovrebbe poi con più decisione riconoscere il diritto di cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia e di voto amministrativo per i residenti e dello svolgimento del servizio civile per i gio-vani fra i 18 e i 28 anni. L’Italia sta cambiando, è già cambiata, i cittadini stanno vivendo questo cambiamento nella scuola, nel lavoro, nei quar-tieri, nelle città, questo cambiamento non ha an-cora una rappresentanza ed è ora che l’abbia.

carta blu ue

EMIGRARE CON UNA qUALIFICA PROFESSIONALE IN TASCA

Il 2012 è stato un anno movimentato non solo dal punto di vista economico, ma anche per quanto riguar-da vari argomenti collegati all’immigrazione: lotta all’immigrazione clandestina, emersione del lavoro nero degli immigrati, la cittadinanza ai bambini stra-nieri nati in Italia (iniziativa “L’Italia sono anch’io”), decreto flussi, “click-day”. Una delle iniziative che segna un cambio di marcia verso un’immigrazione co-siddetta “di qualità” è stata la Carta Blu per gli immi-grati altamente qualificati (decreto legislativo del 28 giugno 2012 n. 108). Si tratta di un nuovo permesso di soggiorno (carta blu UE) che può essere richiesto da lavoratori extracomunitari altamente qualificati al di fuori delle quote stabilite dal decreto flussi. Chi è un lavoratore altamente qualificato? Uno straniero in possesso di un titolo di studio rilasciato da istituti di istruzione superiore che attesti il completamento di un percorso formativo post-istruzione secondaria di du-rata almeno triennale, con conseguimento di relativa qualifica professionale, attestata dal Paese di prove-nienza e riconosciuta in Italia. La richiesta dovrà es-sere presentata allo sportello unico della prefettura e il nulla osta, o il suo rifiuto, dovranno essere comunicati entro 90 giorni. La domanda deve essere corredata da una proposta di contratto di lavoro o offerta vincolante della durata di almeno un anno, insieme con la certifi-cazione rilasciata dal Paese di provenienza che attesti il titolo di istruzione e la relativa qualifica professiona-le. Il decreto legislativo prevede inoltre, che il contrat-to di lavoro o l’offerta vincolante, della durata almeno

annuale, prevedano un requisito retributivo minimo lordo annuale del lavoratore non inferiore al triplo del livello minimo previsto per l’esenzione della parteci-pazione alla spesa sanitaria (quindi pari a 24.789 euro, essendo il livello minimo pari a 8.263 euro, aumentato a 11.362 euro in caso di presenza del coniuge e ulte-riormente aumentato di 516 euro per ciascun familiare a carico). La Carta blu Ue viene rilasciata dal questore al lavoratore straniero e potrà avere una durata bienna-le, nel caso di contratto di lavoro a tempo indetermina-to, ovvero, negli altri casi, la stessa durata del rapporto di lavoro. Purtroppo la procedura di riconoscimento delle qualifiche professionali è piuttosto lunga e dif-ficile. A dicembre dell’anno scorso una circolare del Ministero dell’Interno indicava due percorsi possibili per il riconoscimento di tali qualifiche: qualifiche pro-fessionali esistenti in Italia e qualifiche professionali non regolamentate in Italia. Nel primo caso il rico-noscimento sarà richiesto alle autorità (ministeri) che hanno competenza in un determinato ambito (es: la professione nell’ambito sanitario verrà riconosciuta dal Ministero della Salute) e che dovranno dare il loro esito in 30 giorni. Per quanto riguarda le professioni che non sono regolamentate in Italia il lavoratore stra-niero o il suo datore di lavoro dovrà rivolgersi al Mi-nistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La domanda sarà accompagnata da copie autenticate del titolo di studio estero, la sua traduzione e legaliz-zata con allegata dichiarazione di valore e del piano di studi compiuti con esami superati e relativa votazione.

Il 14 gennaio sono entrate in vigore a Cuba le nuove regole riguardanti la mi-grazione. Un vero “rinnovamento della politica migratoria” come è stato de-finito dal ministero degli esteri cubano, la nuova legge permette l’uscita dal Paese a tutti coloro che sono in possesso di un passaporto valido e di un visto del paese di destinazione (se il visto è richiesto dal paese di destinazione). Il soggiorno all’estero può essere di massimo 24 mesi. Prima di questa legge il periodo di soggiorno massimo all’estero per un cubano era di solo 11 mesi. Se non si faceva rientro in patria, il cittadino cubano perdeva molti diritti: diritto di residenza stabile a Cuba (rientro e soggiorno solo con una speciale autorizza-zione), confisca dei beni posseduti, perdita dei diritti civili e politici e della pos-sibilità di acquisire beni in eredità. L’ingresso a Cuba di un “emigrante” (nome conferito a colui che non è rientrato in patria alla scadenza degli 11 mesi di soggiorno all’estero) si poteva fare solo richiedendo un permesso per visitatori.Con la nuova legge, quindi, il soggiorno all’estero è stato esteso a massimo 24 mesi. Se non si è fatto il rientro dopo i 24 mesi, il cittadino cubano diventa “emigrante”. In questo caso, però, secondo la nuova legge, lo stato non potrà più confiscare tutti i beni dell’“emigrante” se questi sono stati ceduti o venduti prima della partenza ai familiari. Se il cittadino cubano vorrà visitare i parenti rimasti in patria, dovrà ottenere un visto di ingresso per 180 giorni. Guantana-mera, guajira Guantanamera....

R.A.

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Via Caduti di Marzabotto, 40 - Rimini - Tel. 0541.760711 - Fax 0541.774034 - [email protected] - www.legacooprimini.it

PERIODICO BIMESTRALE DI INFORMAZIONE LEGACOOP DELLA PROVINCIA DI RIMINIInformaGENNAIO / FEBBRAIO 2013

Il Convegno unitario “Cooperazione, Wel-fare e Lavoro” si è svolto il 30 novembre presso la Sala Convegni dell’Azienda Agri-cola “Collina dei Poeti” di Santarcangelo di Romagna, organizzato da Legacoop e Confcooperative della provincia di Rimi-ni. L’iniziativa unitaria delle Associazioni Cooperative riminesi si inserisce all’inter-no del più ampio programma dell’Allean-za Cooperativa Internazionale, a seguito della deliberazione delle Nazioni Unite che hanno deliberato all’unanimità il ri-conoscimento del “2012 Anno Interna-zionale delle Cooperative”. Il Convegno è stato aperto dal saluto del Sindaco di Santarcangelo di Romagna Mauro Mor-ri che ha portato il saluto ai cooperatori presenti a nome della città ospitante. La relazione introduttiva di Massimo Coccia Presidente di Confcooperative Rimini ha messo a punto le problematiche della di-fesa del welfare e dei servizi e dei temi del lavoro e della legalità, nel pesante qua-dro di crisi economica che coinvolge il sistema pro-duttivo e le stesse imprese cooperative, rimarcando le difficoltà derivanti dai ta-gli alla finanza locale e dai provvedimenti restrittivi del

governo. La relazione ha inoltre sottoli-neato l’impegno profuso dalle imprese cooperative per difendere i livelli occu-pazionali, sottolineando le pratiche di “buon lavoro” messe in atto dal sistema cooperativo, rimarcando che nel territo-rio riminese l’85% dei lavoratori occupati nelle cooperative hanno un contratto a tempo indeterminato. Coccia ha inoltre manifestato la preoccupazione per il si-stema delle imprese, per le conseguenze derivanti dai ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e dei pesanti effetti che potranno derivare ai cittadini circa i livelli di welfare e di qualità dei servizi ed alla tenuta delle imprese se non verranno modificate le decisioni go-vernative in materia di tagli lineari e di spending review. Al convegno ha portato il proprio contributo il Prof. Mario Ricciar-di, dell’Università di Bologna, che ha ap-

profondito le problematiche relative alla riforma del mercato del lavoro e dell’ac-cordo sulla produttività. Vincenzo Manni-no, Segretario Generale Confcooperative Nazionale, è intervenuto sottolineando il valore della scelta dell’ACI (Alleanza Cooperativa Italiana), approfondendo in particolare gli aspetti relativi a come le cooperative hanno reagito per difendere l’occupazione riducendo la redditività e, in alcuni casi, sacrificando anche parte del patrimonio. Giancarlo Ciaroni Pre-sidente Legacoop Rimini, nel suo inter-vento ha sottolineato l’importanza delle relazioni unitarie intessute nel territorio in questi anni, ribadendo la necessità di allargare l’iniziativa unitaria a tema-tiche quali la mutualità e procedendo nel percorso di unificazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. L’intervento conclusivo è stato svolto da Giuliano Po-

letti, Presidente nazionale Legacoop, che ha sottoline-ato l’impegno dell’ACI per favorire la partecipazione dei soci e dei lavoratori alla vita dell’impresa realizzan-do nuove forme di protago-nismo sociale e creando le condizioni per aumentare le retribuzioni.

Cooperiamo per un anno migliore. Con quest’augurio si apre il 2013, il quinto anno di una crisi che le cooperative han-no sentito più intensamente negli ultimi tempi. La realtà economica del nostro territorio ci consegna un quadro preoc-cupante e una tenuta dell’occupazione in cooperativa che comincia a vacillare nonostante gli sforzi delle nostre impre-se. Eppure, la forma cooperativa ci pare oggi più che mai la più adatta a inter-pretare il bisogno di cambiamento della società. I primi, timidi, segnali di ripresa li vedremo alla fine di questo nuovo anno ma la costruzione del futuro non potrà ripresentare schemi vecchi e superati non più adeguati a sostenere un’econo-mia solida, sana e giusta. Un’indagine di SWG, condotta alla fine del 2012, rileva come ci sia una sempre maggiore corri-spondenza tra i valori cooperativi e i va-lori personali che la gente assume come riferimento: onestà, rispetto, giustizia, lavoro, valori che sottendono una visione collettiva dei rapporti; l’idea che si può stare meglio se tutti stanno meglio e che esiste una dimensione pubblica, il bene comune, che prevale sulla logica indivi-dualistica che ha caratterizzato questo scorcio di secolo. Noi, in cooperativa, siamo abituati a questo. D’altra parte, la crisi che attanaglia il nostro Paese e l’Eu-ropa non è estesa a tutto il globo e le co-operative che operano in quelle parti del mondo che hanno superato le difficoltà del biennio 2008/2009 stanno crescendo a ritmi paragonabili a quelli delle impre-se di capitale. Il rapporto “McKinsey on cooperatives”dell’ottobre 2012 dimostra come il sistema cooperativo sia cresciu-to sulla base del proprio radicamento

L’editoriale

Tel. 0541.303611- Fax 0541.384000

Legacoop Rimini confcooperative Rimini

Legacoop e Confcooperative Rimini con il Patrocinio dell’Osservatorio Provinciale delle Cooperative Sociali anno organizza-to venerdì 16 novembre presso la Sala Marvelli della Provincia di Rimini un se-minario di approfondimento sulle linee guida emanate lo scorso agosto dall’Au-torita di Vigilanza dei Contratti Pubblici. Al Seminario hanno partecipato la Dott.ssa Chiara Fabrizi (Autorità di Vigilanza

dei Contratti Pubblici), il Dott. Gianluca Chiodo membro del tavolo di lavoro sulle linee guida nominato dal Ministero del La-voro, la Dott.ssa Dolores Spessa Dirigen-te Politiche del Lavoro del Comune di To-rino, la Dott.ssa Anna Fiorenza Direttore Intercent ER ed il Dott. Fabio Mazzotti Di-rigente del Comune di Rimini. Il semina-rio, nella prima parte della mattinata, ha proceduto ad analizzare i contenuti e gli

aspetti più rilevanti delle nuove linee gui-da che vanno a chiarire quali applicazioni trova l’articolo 5 nell’ambito del sistema appalti, con quali modalità e quali conte-nuti possa avere l’affidamento diretto alle cooperative sociali e l’uso della clausola sociale nei bandi pubblici. La seconda parte del seminario si è incentrata sulla parte più legata al recepimento da parte degli enti locali di prassi applicative.

Le Linee guida deLL’autoRità di VigiLanza sui contRatti pubbLici seminario unitario di approfondimento organizzato da Legacoop e confcooperative della provincia di Rimini

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InformaGENNAIO / FEBBRAIO 2013

E’ partito giovedì 6 dicembre 2012 Bel-lacoopia Rimini 2012 - 2013, il progetto promosso da Legacoop Rimini con il pa-trocinio dell’Ufficio Regionale Scolastico e con il contributo di Camera di Commer-cio di Rimini e Assicoop Romagna. Presso l’Aula Magna dell’Istituto Molari di San-tarcangelo si sono ritrovati le tre classi partecipanti al concorso di quest’anno,

provenienti dall’Istituto Einaudi di Viser-ba, dal Valturio di Rimini e dal Molari di Santarcangelo. Accompagnati dai pro-fessori e dai tutor del progetto, i ragaz-zi hanno ascoltato la presentazione del concorso, l’abc della cooperazione e la testimonianza di alcuni ragazzi che han-no partecipato all’edizione precedente di Bellacoopia Rimini. Nelle prossime set-

timane sulla base dell’idea che nascerà dalle singole classi, i ragazzi daranno vita alla loro cooperativa, con “passione e creatività” come citato Maria Angela Bellavista, formatrice di Legacoop per il progetto Bellacoopia. http://www.legacooprimini.it/i-progetti/bellacoopia-rimini

www.coopviserbese.it

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[email protected] [email protected]

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L’editoriale

aL Via L’edizione 2012 2013 di beLLacoopia Rimini il progetto di promozione cooperativa nelle scuole superiori della provincia di Rimini di Legacoop Rimini

Rivolgiamo alcune domande al Presiden-te Armuzzi sulle problematiche riguar-danti il settore affrontate nell’Assemblea Unitaria LegacoopServizi - Federlavoro e Servizi-Confcooperative - AGCI dell’Emi-lia Romagna del 23 novembre 2012.Andamento Settore ServiziLa cooperazione di lavoro nei servizi ne-gli ultimi 6 anni, ha dimostrato una so-stanziale tenuta, sul piano dei volumi di fatturato e sul versante occupazionale. L’elemento di criticità principale riguarda il calo di redditività; ma va rilevato che ciò è anche il frutto (soprattutto negli ultimi anni) di azioni di sostegno e di difesa dell’occupazione nelle nostre coo-perative.Prospettive Il settore Servizi, sin dagli anni ‘90 ha messo la “freccia a sinistra” ed ha supe-rato il comparto manufatturiero. Il Setto-re dei Servizi ha un’incidenza pari al 70% circa del Prodotto Interno Lordo. Il setto-re dei Servizi rappresenta una leva fon-damentale a supporto della crescita del paese e necessita di politiche regionali e

nazionali mirate per consolidare il siste-ma imprenditoriale del l’intero comparto dei servizi.Mercato Il mercato dei servizi si divide in due grandi tronconi, mercato pubblico e mer-cato privato. Per quanto riguarda il mer-cato privato si tratta di servizi alle merci, al territorio, alle imprese, all’ambiente e lo sforzo maggiore da sostenere riguarda lo sviluppo di una politica di partnership forte con il mondo della produzione e con il territorio. Per il mercato pubblico, alla luce delle ultime norme legislative (De-creto Sviluppo),nel rapporto pubblico/ privato è fondamentale la scelta della stazione unica appaltante; si tratta di intervenire sul Codice degli appalti ridi-scutendo l’art. 286 per impedire le Gare al massimo Ribasso e dare piena attua-zione alla Direttiva Europea sui tempi di pagamento. Il governo Italiano, con provvedimento legislativo del novembre 2012 ha recepito i contenuti della Diret-tiva Europea che regola i tempi di pa-gamento nelle relazioni commerciali fra

pubblico/privato (30gg.) e fra privato/privato (60gg.).Rapporti Istituzionali - Azioni In continuità con l’iniziativa sin qui svol-ta, nel 2013 intendiamo impegnarci su alcune questioni prioritarie:- crescita qualitativa e quantitativa dell’impresa cooperativa (rafforzamento finanziario, patrimoniale, alleanze e ag-gregazioni)- Normalizzazione del mercato, attra-verso un forte contrasto alla forme di il-legalità (che si può identificare nel non rispetto delle regole e nelle forme mala-vitose), oltre alle azioni per combattere la cooperazione spuria. Da questo punto di vista salutiamo con favore il confronto con la regione Emilia Romagna che nelle prossime settimane si è impegnata a pre-sentare una Proposta di Legge Regionale di sostegno e promozione della legalità nel comparto logistica, movimentazione merci, trasporti, servizi;-Recupero del consistente volume di cre-diti che il comparto vanta verso la Pubbli-ca Amministrazione.

Azione Unitaria A seguito della nascita dell’ ACI Alleanza delle Cooperative Italiane, oggi la discus-sione si é spostata sul livello regionale e territoriale. Va aperto sollecitamente un confronto unitario di merito all’interno del comparto dei Servizi per definire un Protocollo che avvii e definisca il proces-so di costituzione dell’ACI nei Servizi; ciò rappresenta un elemento essenziale per la crescita del sistema cooperativo nel settore.

inteRVista ad aLbeRto aRmuzzi pResidente Legacoop seRVizi emiLia Romagnasui temi di fondo al centro dell’assemblea unitaria dei servizi eR del 23 novembre

territoriale e della conoscenza profonda del mercato che le cooperative servono ma anche della capacità di reinventare i propri modelli di business in forme inno-vative che coniugano tradizione e inno-vazione e una visione di lungo periodo. E’ chiaro che la dimensione delle imprese

conta nella capacità di affrontare il mer-cato e i suoi cambiamenti e in Legacoop pensiamo che sia utile favorire in tutti i modi le aggregazioni tra le nostre impre-se e le collaborazioni tra le cooperative e altre forme imprenditoriali per raggiun-gere una massa critica sufficiente per crescere. I contratti di rete sono una pri-ma forma di “avvicinamento” tra imprese che permette una graduale integrazione che tiene conto delle persone e delle sto-rie di ogni cooperativa. Le esperienze in corso a Rimini sono positive. L’idea che

la dimensione sia un obiettivo a cui ten-dere vale anche per la struttura associa-tiva. Insieme a Legacoop Forlì/Cesena e Legacoop Ravenna stiamo avviando un processo, partecipato dalle cooperative, per arrivare a una struttura di rappresen-tanza politico-sindacale delle cooperative unica - Legacoop Romagna. Lo stiamo facendo con la gradualità necessaria e con l’idea che la presenza sul territorio debba essere mantenuta e rafforzata per garantire le relazioni con il mondo econo-mico e delle Istituzioni e per tutelare gli

interessi delle imprese. Pensare globale e agire locale, potremmo dire. Vogliamo riorganizzarci su di una base più ampia per rafforzare la presenza, il ruolo e l’au-torevolezza del sistema cooperativo e of-frire servizi migliori alle nostre imprese. Nel 2013 ci impegniamo ad avviare una prima integrazione a livello dei settori tra le tre attuali province romagnole per ve-rificarne i risultati e, se del caso, prose-guire il percorso.

Massimo Gottifredi

Alberto Armuzzi

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InformaGENNAIO / FEBBRAIO 2013

Il 19 ottobre Formula Servizi ha firmato il PROTOCOLLO ANTIMAFIA con la Pre-fettura di Forlì-Cesena alla presenza del Sottosegretario del Ministrero dell’Inter-no, SAVERIO RUPERTO. “Una iniziativa esemplare, che deve essere diffusa an-che in altre parti del Paese”. Così il sot-tosegretario all’Interno Saverio Ruperto ha commentato la firma del protocollo a favore della Legalità firmato venerdì sera in prefettura a Forlì dalla cooperativa Formula Servizi,che occupa circa duemila persone in cinque diverse regioni d’Italia.Il Protocollo - steso in collaborazione con il Prefetto DI Forlì-Cesena Angelo Trovato - prevede un sistema di controlli mirato a evitare infiltrazioni della criminalità or-ganizzata, in particolare nella filiera dei fornitori e delle imprese con cui la coo-perativa si trova a collaborare in regime di raggruppamento di impresa. Grazie al Protocollo Formula Servizi si obbliga ad acquisire le cosid-dette “informazio-ni antimafia” sulle imprese e i sogget-ti in genere con cui intenderà avviare rapporti di collabo-razione e lavoro, in

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i gioVani coopeRatoRi di geneRazioni a manchesteR anche Legacoop Rimini presente all’evento finale dell’anno internazionale delle cooperative

Una delegazione di giovani cooperatori di Legacoop ha partecipato a “Coopera-tives United”, l’evento di chiusura mon-diale dell’Anno Internazionale ONU delle Cooperative che si è tenuto dal 29 otto-bre al 2 novembre 2012 a Manchester, la “culla” della cooperazione mondiale. Per Rimini era presente Federica Protti, responsabile locale di Generazioni, il network di giovani imprenditori coopera-tivi di Legacoop Emilia Romagna. Gene-razioni Emilia-Romagna ha partecipato al “Big Debate”, il dibattito conclusivo mo-derato dalla nota giornalista della BBC Steph McGovern a cui hanno partecipato alcuni tra i maggiori esponenti del mondo

cooperativo tra cui Pauline Green, Pre-sidente dell’Associazione Internazionale delle Cooperative. La delegazione emilia-no-romagnola, ha contribuito ai seminari attraverso un workshop dal titolo: “Co-operative Rights: Inter-generational ex-change, participation and membership”. Sul palco dei relatori sono saliti Chiara Bertelli, portavoce di Generazioni Emilia-Romagna, e Roberto Cardina-le, delegato di Generazioni Emilia-Romagna ai rapporti internazionali. La prima ha riportato il lavoro svolto ne-gli ultimi cinque anni dal gruppo sui temi di intergenerazionalità, partecipazione e guide linea per migliorare i problemi con-

nessi a questi temi, mentre il secondo ha coinvolto il pubblico per condividere idee e verificare se il problema interge-nerazionale è sentito nei diversi paesi. «La nostra delegazione ha de-ciso di finanziare personalmen-te e integralmente la propria partecipazione a Manchester in modo da non gravare sui bud-get cooperativi e per marcare l’impegno in spirito volontario che accompagna la professio-nalità del proprio contributo ai lavori dell’ICA», spiega Federica Protti, referente territoriale di Generazioni. L’Associazione In-

ternazionale delle Cooperative ha scelto di promuovere Co-operatives United pro-prio a Manchester, la città in cui nacque la prima cooperativa al mondo.

Si chiama “Belnido”, il nuovo nido d’in-fanzia interaziendale attivo dal mese di dicembre nell’area posteriore all’Ospeda-le Infermi di Rimini ed inaugurato lunedì 10 dicembre alla presenza di numerose autorità regionali e del territorio. Il sim-bolo di ‘Belnido’ è una saraghina con una papalina in testa. L’edificio, ad un solo piano, di circa 1.200 metri quadrati, cir-condato da un ampio giardino, è ispirato al mare. La copertura superiore, un giar-dino pensile, è in alluminio, tra i mate-riali d’arredo c’è molto legno, grandi ve-trate anti sfondamento, vernici atossiche e superfici lavabili. Tutti i materiali sono anche ecocompatibili e la struttura è sta-ta progettata a basso fabbisogno ener-getico, con pannelli fotovoltaici sul tetto e priva di barriere ar-chitettoniche. L’inve-stimento necessario per la struttura, tra le più innovative a livel-lo regionale, è di circa 1.600.000 euro, metà a carico dell’Azienda sanitaria e metà del-la Provincia di Rimini. Gli arredi sono stati coperti grazie ad un

importante contributo della Fondazione Carim. “Investire sull’educazione signifi-ca investire sul futuro” così ha esordito Paola Rossi, presidente di Coopera-tiva Sociale Acquarello, da 25 anni im-pegnata nella prima infanzia. Al momen-to si è partiti con l’inserimento di una decina di bambini ma gradualmente si arriverà alla piena operatività, ospitando 84 bambini divisi su tre sezioni, dai 10 ai 12 mesi, dai 12 ai 24 mesi e dai 24 ai 36 mesi. Ogni sezione sarà suddivisa in tre ambiti: gioco a terra; attività al tavolo; lettura, canto, interazione con l’educa-tore. Il nido sarà aperto per 363 giorni all’anno dal lunedì al venerdì, dalle 7.15 alle 19.00 e il sabato fino alle 13.00. Per

la parte amministrativa è stato affidato all’Asp “Valloni” mentre per la parte educativa, il ban-do è stato vinto dalla Cooperativa Sociale “Acquarello”. Oltre all’Ausl e al Co-mune di Rimini hanno già attivato convenzio-ni per usufruire della struttura Hera Rimini e SGR Rimini.

inaugurato belnido L’asilo interaziendale dell’ausl di Rimini gestitodalla cooperativa sociale acquarello

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FoRmuLa seRVizi e prefettura: protocollo per combattere le infiltrazioni mafiose

via preventiva e su tutto il territorio na-zionale. Opererà, quindi, con i medesimi strumenti informativi e le medesime re-sponsabilità di un soggetto pubblico, in particolare rispetto ai profili di affidabilità dei possibile partner. “Ci si potrebbe tro-vare a realizzare accordi contrattuali con imprese che apparentemente sono sane ma in realtà nascondo spiacevoli sorpre-se. Ma a quel punto è tardi, meglio pre-venire; il Protocollo serve a questo”, ha spiegato il direttore generale di Formula Servizi, Graziano Rinaldini, ricordando i tanti casi di intimidazioni ricevute lavo-rando nel Sud Italia e non solo. “Con questo protocollo, inoltre, intendia-mo confermare il nostro impegno della prima ora al fianco di Don Luigi Ciotti e delle cooperative di Libera Terra a cui forniamo mezzi, lavoro e consulenza gra-tuita”, ha aggiunto Rinaldini.

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Il 29 novembre 2012 al Centro Congressi Sgr, Prime Cleaning ha presentato la ter-za edizione del Bi-lancio Sociale rela-tivo all’anno 2011. Dalla illustrazione

del Bilancio Sociale emergono dati che ci presentano una dinamica realtà coo-perativa del comparto multiservizi, con un Fatturato 2011 pari a € 4.353.731, conti in attivo e 291 lavoratori occu-pati di cui 225 soci. La base sociale è composta in netta prevalenza da don-ne con una percentuale del 68% ( 150 donne e 70 uomini). Il 78% degli ad-detti ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Una percentuale molto alta dei soci rientra nella fascia di età 30/40anni (48%), il 58% dei soci sono italiani e fra i soci di nazionalità stra-niera siamo in presenza di lavoratori provenienti dall’Euopa dell’Est, dai Bal-cani, dal Nord Africa e dal SudAmeri-ca. Un aspetto importante nella vita di Prime Cleaning è rappresenta-to dal processo di sviluppo e di diversificazione, con acquisizio-ne di importanti appalti e di po-tenziamento dei rapporti con im-

portanti clienti sia pubblici che privati. In particolare lo svi-luppo della relazione con Ri-mini Fiera ha portato nel 2005

alla creazione di Prime Servizi Srl, so-cietà partecipata dalla Fiera al 51% e da Prime Cleaning al 49%. Nel Dicem-bre 2007 Prime Cleaning ha promosso la creazione di Adriacoop Cooperativa Sociale con l’obiettivo di sviluppare percorsi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate; Adriacoop oggi occupa 33 lavoratori di cui 21 soci di-pendenti, la maggioranza dei quali pre-senta disabilità grave. Nel 2009 Prime Cleaning attraverso la partecipata Pri-me Servizi, ha contribuito alla costitu-zione di Vigilanza Malatestiana Srl so-cietà di vigilanza armata. Il Presidente di Prime Cleaning Giulio D’Angelo ha sottolineato “l’impegno della coopera-tiva per il mantenimento dei livelli oc-cupazionali, valorizzando ulteriormente il ruolo dell’economia cooperativa sul territorio” e come “sia fondamentale ripensare in modo consapevole le no-stre aziende, attraverso la responsabi-lità sociale d’impresa. Anche in questo senso Prime Cleaning è una realtà in grado di innovare”.

pRime cLeaning: pResentato iL biLancio sociaLe 2011nel 2013 si festeggerà il ventennale della cooperativa fondata nel 1993

schedapRime cLeaning

Prime Cleaning Società Cooperativa a r. l. opera nel comparto dei Servizi Integrati. In particolare i servizi svolti da Prime Cleaning spaziano dagli interventi di pulizia e sanificazione di ambienti commerciali, industriali e civili, all’assistenza socio-sanitaria, al giardinaggio, facchinaggio, valorizzazione dei rifiuti e all’imballaggio su linee di produzione e logistica. La presenza ed il radicamento sul territorio, unita alla possibilità di diversificazione dei servizi offerti e all’orientamento dell’attività al servizio integrato, fanno di Prime Cleaning un Partner ideale sia per Privati che per Enti Pubblici. Prime Cleaning quest’anno festeggerà il ventennale dalla nascita avvenuta a Rimini nel 1993 da 25 soci lavoratori. La Cooperativa occupa 291 lavoratori di cui 225 Soci Cooperatori e 66 Lavoratori Dipendenti. Dal 2007 Presidente di Prime Cleaning è il Direttore Giulio D’Angelo, uno dei soci fondatori della cooperativa; il Consiglio di Amministrazione è composto da 3 soci cooperatori con un’età compresa nella fascia 31/40 anni. Dal 2000 Prime Cleaning possiede la Certificazione del Sistema di Qualità Aziendale UNI EN ISO 9001 da parte del RINA Service Spa per i servizi di pulizia civili-industriali e di assistenza di base; successivamente nel Giugno 2003 ha adeguato il proprio sistema di qualità alla norma ISO 9001:2000 (Vision 2000). Inoltre, a partire dal 2008 il sistema di qualità è stato integrato ai requisiti per l’Ambiente, nel rispetto della norma UNI EN ISO 14001/04. Le certificazioni attribuite hanno permesso alla Cooperativa di posizionarsi su standard elevati nell’erogazione dei propri servizi, riflettendo pienamente la politica di qualità tecnica ed ambientale voluta da sempre dalla Direzione.

Giulio D’AngeloPresidente Prime Cleaning

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LA STORIA

di Oreste Delucca

Il BorgoSan Giovanninel Medioevo

nel Quattrocento solo due case avevano più di un piano

ed orto. Erano in genere case basse, ad un solo piano o eventualmente con un solaio. Dei 125 edifici censiti nel Quattrocento, ve n’era solo uno dotato di due solai. La strada Regale era piuttosto larga, ossia le case avevano il fronte un poco arretrato perché davanti all’ingresso si trovavano le fosse da grano; e inoltre doveva-no lasciare spazio al lavoro degli artigiani ivi stanziati. Sempre in base alla documentazione del Quattrocento, sulla strada Regale si affac-ciavano 32 botteghe. Le attività principali erano ovviamente legate al traffico che attraversava il borgo, cioè al transito delle merci e delle perso-ne a piedi, a cavallo o con i carriaggi. Pertanto i mestieri più diffusi erano quelli dei carrai, dei fabbri e dei maniscalchi. Molto numerosi erano anche i calzolai, in una fase storica in cui viag-giare a piedi era consuetudine assai frequente e di scarpe se ne consumava una infinità. Da nota-re che la corporazione cittadina dei calzolai - in-

Il borgo San Giovanni è di origine medie-vale; non esistono testimonianze anterio-ri e d’altra parte il ritrovamento di tombe

romane ai lati della Flaminia tenderebbe ad escludere - in quell’età - la presenza di un nu-cleo abitato. Il borgo ha assunto nel tempo va-

rie denominazioni, seguendo sempre il nome della porta, attigua all’arco d’Augusto, che lo collegava alla città: borgo S. Gaudenzo, borgo S. Genesio, borgo S. Bartolomeo; ultimamente borgo S. Giovanni in riferimento alla chiesa di S. Giovanni Battista, chiamata anche “S. Gio-vanni fuori porta” (per distinguerla dalla chiesa cittadina di S. Giovanni Evangelista, altrimenti detta S. Agostino). Ha sempre avuto una con-figurazione molto allungata, comprendente un doppio filo di case affacciate sulla odierna via XX Settembre, cioè l’antica via consolare Fla-minia, durante il Medioevo chiamata strada Grande o strada Regale. Nel limite meridiona-le (cioè verso la Colonnella) esisteva una porta, sostituita intorno al 1509 da un arco eretto in onore di papa Giulio II (distrutto poi nel 1787). Sotto il profilo difensivo, sul lato monte il borgo era inizialmente protetto da uno steccato o pala-ta; rimpiazzato più tardi da un muro, munito di alcuni torrioni (la base di un torrione è emersa

durante i lavori eseguiti nel recinto di palazzo Ghetti); e naturalmente all’esterno correva un fossato, che sfociava nell’Ausa. Viceversa sul lato mare si trovava un semplice terraglio o ter-rapieno, accompagnato dal fossato.Nel Quattrocento esistevano anche due stra-de interne, chiamate via delle palate o via dei terragli, che costeggiavano queste difese a mare e a monte ed erano collegate alla strada Regale mediante alcune viuzze trasversali. Le case avevano un fronte molto stretto e sul retro uno spazio assai profondo, destinato a cortile

titolata a San Giacomo, un protettore della cate-goria - aveva sede proprio qui nel borgo, sul lato mare, vicino all’Ausa, dove possedeva pure un ospedale, anch’esso intitolato a San Giacomo, destinato ad accogliere i pellegrini. A ricordo, sul posto esiste ancora una terracotta settecen-tesca raffigurante il Santo. E naturalmente, in questo luogo di transito, non potevano mancare alcune osterie per dare ristoro e alloggio ai viag-giatori che giungevano a Rimini percorrendo la Flaminia. Il principale edificio religioso era ovviamente rappresentato dalla chiesa di San Giovanni Battista, che nel tempo ha dato nome al borgo. Dalle fonti medievali sappiamo che la facciata era dotata di un portico; che sul retro aveva il proprio cimitero; che aveva accanto un ospedale intitolato pure esso a San Giovanni Battista (nel Medioevo gli ospedali erano assai numerosi, destinati all’accoglienza più che alla cura). Spostata verso il mare era invece l’anti-chissima chiesa di S. Gregorio, ricca di mosaici bizantini, purtroppo demolita nel 1834. Nella parte del borgo vicina all’Ausa esistevano alcu-ne attività che utilizzavano la presenza dell’ac-qua. Sul lato monte si ha notizia di un molino da grano, mentre sul lato mare esisteva una tin-toria, vicino alla quale erano stati allestiti anche i tiratoi, cioè le strutture dove si stendevano e tiravano i panni dopo le operazioni della tessi-tura e della tintura. Per finire, non va tralasciato che il borgo ospitava anticamente la fiera di San Gaudenzo, la più antica di Rimini, documentata fin dal 1111. Si svolgeva nel mese di ottobre e per l’occasione molte botteghe venivano affit-tate ai mercanti forestieri. Purtroppo la fiera ha dovuto registrare interruzioni e spostamenti a causa di numerose vicissitudini; in particolare dopo la distruzione totale del borgo stesso, pro-vocata nel 1469 da Roberto Malatesta durante la guerra contro l’esercito papalino.

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qualità. Ma oltre alla carne fresca, il banco offre anche una serie di pre-parati pronti a cuocere, tutti a base di carne, sfiziosi e saporiti, adatti so-prattutto a chi non ha tempo di stare ai fornelli e preferisce affidarsi a un prodotto che, seppur in parte già la-vorato, nulla ha da invidiare a quello fatto in casa.Si tratta, ad esempio, di svizzere, lunette e tanto altro ancora. Piatti dove qualità e genuinità fanno la dif-ferenza. Altamente qualificato anche il banco salumeria con diversi generi

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La Sartoria degli Eventi ha fatto dell’organizzazione di eventi la pro-pria arte. Aziendali, privati o culturali, gli eventi sono “cuciti” sulle esigenze

dei clienti. L’agenzia produce anche eventi culturali di propria creazione. Fra i più interessanti progetti realiz-zati spiccano la presentazione della biografia del Maestro A. Speranza al Grand Hotel di Rimini, i concer-ti pop-rock Accordi in Domus nella

suggestiva Domus del Chirurgo, la struggente mostra fotografica sul terremoto de L’Aquila L’(Est)etica del Dolore, del fotografo aquilano

Roberto Grillo e l’evento dell’estate 2012 MJTD, 1° tributo nazionale a Michael Jackson, che nel 2013 tornerà per la 2° edizione. Un grande traguardo nel 2013 è già stato raggiunto: la Sar-toria degli Eventi avrà l’onore di aprire il Car-nevale di Viareggio con uno spettacolo del duo musicale Sismica con il corpo di ballo Jam Ses-sion Crew, che saranno in gara anche al prossi-

mo Festival di San Remo. Un percorso di grande soddisfa-zione, che premia l’originalità e la professionalità con la quale questa agenzia approccia il mondo degli eventi.Via XX Settembre 1870, 32 - Rimini

La Sartoria degli Eventi

MISSION: creare eventi su misura per ogni clientePer aziende e privati, spettacoli e cultura, musica e danza,fino al carnevale di viareggio

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16 > 29 gennaio 2013

Sede di San Marino Domagnano Via XXV marzo, 39 - tel 0549 903824 fax 0541 786808Sede di Corpolò Villa Verucchio Via Marechiese, 548 - tel e fax 0541 758834Sub Agenzia di Viserba V.P. Marconi, 24 - tel 0541 734941 fax 0541 786808

Agenzia principale PINI & ASTOLFI srl:Via XX Settembre, 15 - 47923 Rimini - tel 0541 786712/786800 - fax 0541 786808

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L’appuntamento è per sabato 19 gennaio alle ore 15 sul Ponte di Tiberio, lato Cen-tro Storico.Il Tour guidato da Paolo Semprini - per-correrà il porto canale, scendendo verso il mare dalla parte della città. Lungo il per-corso saranno descritti i fatti e le varianti intervenute nel corso dei secoli, varianti che hanno interessato non solo il corso del fiume ma anche i murazzi circostanti. Si parlerà della chiesa di S. Nicolò, del-le mura di via Madonna della Scala, del campanile realizzato sfruttando l’ultimo torrione della suddetta fila, della chie-setta della Madonna della Scala, della chiesa di Sant’Antonio, del sottopassag-gio ferroviario, delle alluvioni del Ma-recchia (ovvero, in tempi antichissimi, “Maricula”, “piccolo mare”) del Faro attuale e dei fari che lo precedettero. Tante belle cose che pochi riminesi co-noscono e che riguardano uno dei borghi un tempo più popolosi e importanti della città, Borgo Marina.

Quest’anno San Giovanni proporrà alla città, a luglio, la sua grande festa biennale. Ogni anno si arricchisce di

nuove proposte e iniziative musicali, di intrat-tenimento e culturali, per quest’ultimo settore vi è un impegno supplementare. Un fiore all’occhiello, curato con grande at-tenzione dai promotori della festa. Il Borgo

ospitando la città avrà l’occasione di mostrare, in una vetrina composita le sue offerte, i cam-biamenti avvenuti, le proposte di qualità. In anni di crisi specialmente, iniziative del gene-re sono assai utili per l’economia del luogo, lo sanno bene i commercianti che daranno l’aiuto a loro richiesto. Un piccolo distretto commerciale di qualità,

quello del Borgo San Giovanni che ha sentito la crisi anche se in alcuni settori meno di altri e che deve, in attesa della ripresa, affrontare la concorrenza. I saldi stanno avendo un discreto successo, ma come precisa Massimo Guidi del locale comi-tato esercenti, solo, o meglio soprattutto, per coloro che hanno lavorato sulla qualità. Spes-

so i saldi sono come un cane che si morde la coda e lo fa sempre prima, iniziando già dal-le feste natalizie. “E poi - continua Guidi - io come molti altri abbiamo due soci, lo stato e le banche: due idrovore che non sanno di storie e assorbono la stragrande parte del prodotto del nostro lavoro”. Molte aspettative sono riposte nella ripresa annuale della attività del Pala-congressi, ma per avere una migliore ricaduta bisogna allestire percorsi preferenziali, ben vi-sibili e praticabili.

Si pensa già all’evento dell’estate cercando

di “tenere botta” durante la difficile congiuntura

Borgo San Giovanni

LA GRANdE FESTA NELL’ANNO dELLA CRISI VISITA CON “RIMINI SPARITA” AL PORTO dELLA

“MARICULA”

Lo scatto della foto ricordo di domenica scor-sa in piazza Mazzini con gli scout e gli orga-nizzatori di Street Christmas 2012 e comuni borghigiani è emblematico di quanto sta avve-nendo nel borgo Sant’Andrea. La foto è stata fatta in occasione della consegna del ricavato - che sarà devoluto in beneficienza - delle ini-ziative di solidarietà legate all’avvenimento: ogni biglietto personalizzato che si appendeva all’albero di natale era una sottoscri-zione volontaria. In questi anni, soprattutto attraverso le feste biennali e molte altre iniziative, è cresciuto un comune sentire del luogo dove si vive, l’importanza di una appar-tenenza, il desiderio di recuperare un passato per guardare al futuro. E sia ben inteso, non solo dal punto di vista sociale, ma anche eco-

nomico, culturale e ambientale. Le iniziative come Street Christmas hanno funzionato, altre ne seguiranno. Per Carnevale le tre parrocchie del Borgo or-ganizzeranno una sfilata di carri e i commer-cianti esporranno nelle loro vetrine maschere della commedia dell’arte italiana. Iniziative di questo tipo sono utili per rinsaldare la solida-

rietà fra le varie componenti del borgo e per il suo sviluppo economico. La burocrazia spesso rende difficile l’organizzazione di questi even-ti. Roberto Balducci dell’Associazione Quei de Borg ad Sant’Andrea (nella foto), a tal pro-

posito, propone di istituire uno sportello unico degli eventi per facilitare la loro realizzazione. Sottolineando, poi, che gli operatori econo-mici non sono stati mai a priori contrari alle novità, a progetti che possono anche influire sull’assetto urbanistico a patto che questi siano inseriti e tengano conto della realtà territoria-le. Si parla di un prossimo senso unico della

vecchia circonvallazione, ebbene, si deve pre-vedere un periodo di sperimentazione, di adat-tamento con la possibilità poi di cambiare se non funzionasse, così se si chiude una strada al traffico bisogna prevedere linee del servizio Tram per raggiungere quei luoghi. Sono cose del buon senso, ma non sempre questo è un metro di giudizio.

Borgo Sant’Andrea

VERSO CARNEVALE

Si sta organizzando una sfilata di carri, nelle vetrine le maschere

della commedia dell’arte

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