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® Il romanziere Michel Butor a Rimini di Lorella Barlaam pag. 10 Da Halloween non si scappa di Matteo Ortalli pag. 11 CHIAMAMI CITTADINO Sanatoria immigrati il grande flop pag. 25 24 ottobre > 6 novembre 2012 Distribuito gratuitamente [email protected] www.chiamamicitta.net Anno XXIII n. 697 via Bonsi, 45 _ 47921 Rimini _ tel 0541.780332 L’inserto dei grandi sconti bazza a pagina 16 NOVITÀ SANTARCANGELO VIA PASCOLI, 30 Bugli (CNA): “Un appello che riguarda tutti” di Stefano Cicchetti E’ sotto gli occhi di tutti: la situazione economica corre verso un deterioramento sempre più rapido. La crisi sta assumendo propor- zioni drammatiche, che mettono in forse la stessa sopravvivenza delle imprese. La stretta è micidiale. Da una parte, il credito alla piccola media impresa e alle famiglie non arriva quasi più; e se, e quando, arriva, ha costi insostenibili. Dall’altro, i fatturati sono in caduta libera, mentre nel panorama di recessione generalizzata non si intravede ancora via d’uscita. Non bastasse, quando anche si lavora, gli insoluti raggiungono quote preoccupanti. Da parte sua, lo Stato non attenua la pressione fiscale, ma nemmeno riduce la burocrazia, gli adempimenti, i costi fissi dei suoi ritardi e delle sue inefficienze. segue a pag. 3 PRIMO: SALVARE L’IMPRESA

Chiamami Città 697

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24 ottobre 2012_Borgo Marina

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Page 1: Chiamami Città 697

®

Il romanziere Michel Butor a Riminidi Lorella Barlaam pag. 10

Da Halloween non si scappadi Matteo Ortalli pag. 11

CHIAMAMI CITTADINOSanatoria immigrati il grande flop pag. 25

24 ottobre > 6 novembre 2012Distribuito gratuitamente [email protected] www.chiamamicitta.net Anno XXIII n. 697via Bonsi, 45 _ 47921 Rimini _ tel 0541.780332

L’insertodeigrandiscontibazzaa pagina 16 NOVITÀ

santarcangelovia pascoli, 30

Bugli (CNA): “Un appello che riguarda tutti”

di Stefano Cicchetti

E’ sotto gli occhi di tutti: la situazione economica corre verso un deterioramento sempre più rapido. La crisi sta assumendo propor-zioni drammatiche, che mettono in forse la stessa sopravvivenza delle imprese. La stretta è micidiale. Da una parte, il credito alla piccola media impresa e alle famiglie non arriva quasi più; e se,

e quando, arriva, ha costi insostenibili. Dall’altro, i fatturati sono in caduta libera, mentre nel panorama di recessione generalizzata non si intravede ancora via d’uscita. Non bastasse, quando anche si lavora, gli insoluti raggiungono quote preoccupanti. Da parte sua, lo Stato non attenua la pressione fiscale, ma nemmeno riduce la burocrazia, gli adempimenti, i costi fissi dei suoi ritardi e delle sue inefficienze. segue a pag. 3

PRIMO: SALVARE L’IMPRESA

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24 ottobre > 6 novembre [email protected]

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OTTOBRE 2012

Sports Days26 - 28 ottobreConoscere, Praticare, Investire nello Sportwww.sportsdays.it NOvEmBRE 2012

Ecomondo 7 - 10 novembre16a Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibilewww.ecomondo.comOro BluSalone dedicato al trattamento e riuso delle acque InertechSalone sul riciclaggio nel mondo delle costruzioniCittà SostenibileLa via italiana alle Smart Grid

Key Energy7 - 10 novembre6a Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibiliwww.keyenergy.it

Cooperambiente7 - 10 novembre5a Fiera dell’Offerta Cooperativa di Energia e Servizi per ’Ambientewww.cooperambiente.it

GENNAIO 2013

Sigep19 - 23 gennaio34° Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianalewww.sigep.it

A.B. Tech expo19 - 23 gennaioSalone Internazionale delle Tecnologie e Prodotti per Panificazione, Pasticceria e Dolciariowww.abtechexpo.it

FEBBRAIO 2013

ICDF1-3 febbraioImmagine, Casa Decor & Fashionwww.icdf.it

RHEX23-26 febbraioRimini Horeca Expo-Rimini Fierawww.rhex.it

mARZO 2013

Enada Primavera12 - 15 marzo25a Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Giocowww.enadaprimavera.it

APRILE 2013

my Special Car Show2 - 4 aprilewww.myspecialcar.it

Art & tourism11 - 12 aprile2a Fiera Internazionale del Turismo CulturaleFirenze - Fortezza da Bassowww.artandtourism.it

mAGGIO 2013

Rimini Wellness9 - 12 maggioFitness, Benessere e Sport on Stagewww.riminiwellness.it

Thermalia9 - 12 maggioSalone del Turismo Termalewww.thermalia.it

Amici di Brugg23 - 25 maggio56° Congresso dell’Associazione Amici di Bruggwww.amicidibrugg.it

Sport Dance25 maggio - 2 giugno6a Edizione dei Campionati Italiani di Danza Sportivawww.sportdance.it

GIUGNO 2013

Packology11 - 14 giugno2° Salone delle Tecnologie per il Packaging e il Processingwww.packologyexpo.com

AGOSTO 2013

meeting 18 - 24 agostoXXXIV Meeting per l’Amicizia fra i Popoli www.meetingrimini.org

mANIFESTAZIONI BIENNALI O TRIENNALI 2013

T&T - Tende & Tecnica10 - 12 ottobre7a Biennale Internazionale dei Prodotti e Soluzioni per la Protezione, l’Oscuramento, il Risparmio Energetico,la Sicurezza, l’Arredamentowww.tendeetecnica.it

SAL.vESalone dei Veicoli Ecologiciwww.ecomondo.com

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3PRIMO PIANO

REDAZIONE - Pubblicità Rimini, Via Bonsi, 45 Tel. 0541 - 780332 - 780544 Fax 0541 - 784170 [email protected] codice ISNN 1971 - 565X - DIREZIONE - Direttore Responsabile Stefano Cicchetti Responsabile Privacy: Stefano Cicchetti Caporedattore: Claudio Costantini Segretaria di Redazione: Sara Sparaventi Redazione: Lorella Barlaam (cultura), Eva Micucci (spettacoli), Rita Bellentani (healthness) Coordinatore progetto “Zeinta di Borg”: Antonio Cuccolo. AMMINISTRAZIONE - Proprietà: Ondalibera Srl Cap. Soc. € 35.000,00 Amministratore Unico: Renato Ioli Amministratore Delegato: Ivano Panigalli Direzione generale e Commerciale: Luca Maria Ioli Responsabile amministrazione: Madelena Cerbara Grafica: Newdada Comunicazione Via delle Officine, 8 - Rimini Stampa: Galeati Industrie Grafiche Via Selice, 188/189 Imola (BO) Distribuzione: Agenzia Bianchi & Memoli. Aut. del Trib. di Rimini n. 19 del 13/8/1988 Sede Legale: Via Bonsi, 45.

24 ottobre > 6 novembre 2012

E sull’edilizia: via la burocrazia per un grande piano di ristrutturazione del patrimonio esistente

Bugli (CNA) : “Un appello che riguarda tutti”

Secondo Salvatore Bugli, Direttore provin-ciale di CNA Rimini, “La sopravvivenza delle imprese è una questione vitale che non riguarda solo loro, ma tutto il Paese. E’ in discussione il nostro stesso modo di esse-re. E non ho paura di affermare che si tratta di salvare la democrazia, quella economica, sostanziale”.Ma perché? “Se i luoghi dove si produce ricchezza si spengono - spiega Bugli - è tutto il sistema che salta. In Italia, seconda nazione manifatturiera dell’Unione Euro-pea, il sistema che abbiamo è quello della media, piccola e piccolissima impresa. Solo la Germania ha una rete di PMI paragona-

bile alla nostra, senza tuttavia arrivare al 92% di imprese sotto i 10 addetti. Questo sistema va preservato non solo perché ci ha resi competitivi nel mondo. Se la produzio-ne della ricchezza è affidata a un sistema di ‘impresa diffusa’ come il nostro, sarà più facile tutelare un interesse più genera-le invece di privilegiare pochi ‘padroni del vapore’. E poi l’Italia si è sempre tirata fuo-ri dai guai proprio grazie alla flessibilità e alla creatività dei suoi piccoli imprenditori e anche ai rapporti di convivenza quotidia-na con i loro collaboratori. Per questa via non solo si sono sviluppate le eccellenze del ‘made in Italy’. Si è anche strutturata

PRIMO: SALVARE L’IMPRESA

una rete di comunanza, di solidarietà, che ha permesso al tessuto sociale di reggere agli stress più duri. Pensiamo agli anni ’70 o alla crisi della lira nel 1992. Ora però, con la piccola impresa in grave difficoltà, potrebbe venir meno anche il ‘paracadute sociale’ che ha sempre costituito”.Che fare, allora? “Per preservare il tessuto dell’impresa diffusa - risponde Bugli - va messo in campo uno sforzo straordinario da parte di tutti. Che non può essere solo rivol-to ragionieristicamente al risanamento dei bilanci. Dev’essere una prova di coesione da cui nessuno può chiamarsi fuori: né le banche, né gli enti pubblici, né le stesse im-

di Stefano Cicchetti

< Salvatore Buglisegue dalla prima pagina

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prese. La metafora della barca in cui siamo tutti sarà anche abusata, ma non per questo vale di meno. Se molte imprese affondano, non c’è bilancio di banche, enti pubblici o altre imprese che possa sentirsi al sicuro. Per questo, come associazione di catego-ria, ci siamo impegnati a non lasciar niente di intentato. Ciascuno metterà in campo le sue idee. Come CNA ne abbiamo alcune su credito, formazione, innovazione, fino alla creazione di una vera Scuola di Impresa per i giovani che vogliono mettersi in proprio. E alle tante emergenze occorre dare un mi-nimo di ossigeno. Per esempio, l’edilizia: secondo noi non ci vogliono incentivi a pioggia e siamo d’accordo a fermare il con-sumo del territorio. Ma la semplificazione massima, quella sì la chiediamo, perché con due anni di attesa per avere i permes-si non si va da nessuna parte. E chiediamo un pacchetto per il credito magari sostenuto dalla Regione, finalizzato a un grande piano di ristrutturazione del patrimonio edilizio di cui il nostro territorio ha urgente bisogno, dal punto di vista energetico, anti-sismico e anche della qualità estetica. Ne va della qualità del nostro prodotto turistico, ma soprattutto della qualità della vita e della sicurezza delle persone, come purtroppo la cronaca ci rammenta”.

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24 ottobre > 6 novembre [email protected]

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di Lia Celi

SORRISI E cASSONI24 ottobre > 6 novembre 2012

La festa degli universitari riminesi

Sogni e speranze da non lasciar partire con il primo low-cost verso Paesi lontani

Almafest, la festa delle matricole organiz-zata nei giorni scorsi dall’Università di Bo-logna e celebrata anche nella sede rimine-se, suscitava in noi che viviamo da tempo fuori dall’Alma Matrix un misto di invidia e di compassione: anche ai nostri tempi era così, per tanti di noi gli anni dell’università, perfino in contesti urbani meno accoglienti e confortevoli di Rimini, sono stati un’espe-rienza di felicità totale, mai più raggiunta nel resto della vita e ricordata con imperi-tura nostalgia. Ma, retrospettivamente, dob-biamo riconoscere che il mondo che aspet-tava noi fuori dall’Eden fatto di libri, amori e bisbocce era molto meno ostile e compli-cato di quel che attende i nostri figli. Anche noi, quando col diploma in mano e l’alloro in testa abbiamo messo finalmente piede nella vita reale, abbiamo dovuto ri-dimensionare sogni e speranze; loro, però, rischiano di vederseli falciare senza pietà, se non saltano sul primo volo low-cost per Paesi più giusti e moderni. A meno che le matricole del 2012, i futuri neo-laureati del 2015, non siano veramente Neo. E come l’Eletto di Matrix era in grado fermare con il palmo delle mani il piombo diretto contro di lui, riescano a deviare, con la forza positiva della loro determinazione, il plumbeo destino che incombe sui giovani italiani.http://www.liaceli.com

«Matrix è ovunque, è intorno a noi, è quel che vedi quando apri la finestra o accendi il

televisore». I ragazzi che iniziano l’univer-sità nel 2012 avevano solo sei anni all’usci-ta del film-culto dei fratelli Wachowski: si saranno accorti di essere delle piccole Ma-trix? Già, perché proprio questo significa «matri-

cole», etimologicamente. E forse non solo sotto quell’aspetto. Oggi la vita dello stu-dente è davvero una piccola realtà simulata che nasconde la vita vera e ritarda l’impatto con i problemi dell’età adulta. Al netto della farraginosa burocrazia acca-demica e della tirchieria dei padroni di casa, le sue giornate sono piacevolmente divise fra lezioni, studio e amici; vitto, alloggio e studio vengono quasi totalmente sovven-zionati dai genitori e, per i più bravi e in-

traprendenti, da borse di studio o lavoretti. Insomma, l’Alma Matrix Studiorum «è il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità»: e cioè che oggi in Italia una laurea - e non solo quel-le «light» che si conseguono a Rimini, ma anche altre spacciate come biglietti vincenti sul mercato del lavoro, come Medicina e Ingegneria - non ti salverà dalla precarietà o dalla disoccupazione più di un diploma di istituto tecnico.

I RAGAZZI DELL’ALMA MATRIX

“Romagna Acque, ottimo esempio di sistema”Parole del prof. Giorgio Praderio, che ha guidato a Ridracoli una delegazione di docenti

Info

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“La visita alle strutture di Santa Sofia e Ridracoli è stata importantissima: ci ha permesso di verificare di persona la complessità delle reti che si rapportano con l’attività di Romagna Acque - Società delle Fonti. E proprio lo studio del territorio a partire dalla complessità di reti integrate era il motivo che ha guidato la nostra esperienza di grup-

po interuniversitario in questi tre giorni romagnoli”. Parole di Giorgio Praderio, professore del Dipartimento di Architettu-ra e Pianificazione Territoriale dell’Ateneo di Bologna, che ha organizzato ai primi di ottobre la visita di una delegazione di circa 25 docenti e dottorandi di quattro Univer-sità italiane (l’Ateneo di Bologna, i Politec-nici di Ancona e Bari, l’Università di Pavia) in alcune realtà di eccellenza della Roma-gna: e le prime tappe sono state proprio le strutture di Romagna Acque nell’alta valle del Bidente. L’iniziativa faceva parte del progetto PRIN 2009/2013 (Programmi di ricerca di rilevante interesse naziona-le). “Qui - ha aggiunto Praderio - vediamo davvero come si intersecano reti che po-tremmo definire verticali, ovvero storiche - la presenza di borghi secolari, una diga che fin dagli anni Sessanta è stata pensa-ta come una risposta strategica all’atavi-

co problema idrico di una parte della Romagna - con reti attuali, orizzontali: la rete idrica che si abbina alla fibra ottica, la tutela dell’ambiente che diventa anche occasio-ne di didattica e di turismo, e via dicendo. Per chi come noi opera oggi in ambito progettuale, ipotizzando gli in-

terventi sul territorio che dovranno caratterizzare il futuro, potersi rapportare con una realtà così complessa e arti-colata come quella che abbiamo incontrato qui è mol-to stimolante. La Romagna si conferma all’avanguardia nella capacità di fare sistema”. Le parole di Praderio e dei suoi collaboratori, ing. Luigi Bartolomei e ing. Alberto Bortolotti, coordinatori della “tre giorni” romagnola - sono state il significativo coronamento di una visita veloce ma puntuale ai principali ambiti operativi di Romagna Acque nella zona di Santa Sofia: il Centro Operativo di Capac-cio, la diga di Ridracoli con le sofisticate apparecchiature della casa di guardia, l’ecomuseo delle Acque “Idro”. Ad accompagnare la delegazione, il vicepresidente di Roma-gna Acque, Tonino Bernabè, e il responsabile del Turi-smo, Piero Lungherini. “E’ molto importante per l’azienda ospitare iniziative come questa - ha detto Bernabè -: non solo per far conoscere a un contesto sempre più vasto le nostre attività, ma per la possibilità di un crescente in-terscambio di conoscenze e di progettualità con ambiti autorevoli come appunto gli Atenei, che da sempre rap-presentano stakeholders privilegiati per Romagna Acque. Nelle prossime settimane, sono previste ulteriori iniziative di questo genere, con docenti provenienti sia da Paesi europei che da Paesi esteri in ambito extraeuropeo: ed è obiettivo di Romagna Acque intensificare sempre più i rapporti con il mondo universitario”.

I docenti in visita sulla diga di Ridracoli. Al centro il vicepresidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè.

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7cOSì è...SE NON VI PIAcE

di Nando Piccari

24 ottobre > 6 novembre 2012

Siccome le mamme dei fresconi restano in-cinte con la stessa proverbiale frequenza di quelle dei cretini, un posto di rilievo nella hit parade delle baggianate fascisteggianti se l’è conquistato anche il direttore di “Unindustria Forlì”, con la scurrile proposta di «intitolare l’aeroporto di Forlì a Benito Mussolini, per rendere più identificabile la città nel mondo, sfruttando il nome del suo concittadino più famoso: il duce, appunto. E’ stato lui a volere questo scalo e il suo nome potrebbe garantir-gli maggiore visibilità». La demenziale trova-ta ha fatto ridere e indignare tanti, compresa - encomiabilmente - la sua associazione; ma a procurare ancora più discredito al suo autore è stato l’unico consenso ricevuto: da Nicho-

Parafrasando il mugnaio prussiano di Bertold Brecht e aggiungendo un pun-to interrogativo, verrebbe da chiedersi:

“C’è un giudice ad Ascoli e a Forlì?” O me-glio, perché è così raro che una Procura della Repubblica Italiana dia corso a un doveroso procedimento nei confronti di chi viola la Legge 645/52, la quale stabilisce che «e’ pu-nito con la reclusione da sei mesi a due anni chi pubblicamente esalta esponenti, principi,

fatti o metodi del fascismo»? Come il preside di Ascoli che ha preso la squallida iniziati-va di ricollocare all’interno dell’aula magna una crosta raffigurante il duce a cavallo, che di lì era stata sbolognata dopo la Liberazione. Poiché il servile imbrattatele aveva all’epoca dipinto un Mussolini pieno di capelli, se quel preside fosse stato almeno un po’ spiritoso, vi avrebbe affiancato la scritta “Ave, Cesare Ra-gazzi”! Invece ha condito l’indegna pagliac-ciata di pietose giustificazioni storico-cultura-li: «Non siamo in presenza di un ritratto di Mussolini, ma di un’allegoria della scuola fa-scista. Il fatto stesso che sia stato dipinto con i capelli fa capire che si tratta di un Duce idea-lizzato. Il ritratto non è specificatamente suo,

ma del fascismo». Non è forse questa apologia del fascismo? Grave, se voluta; di più se in-consapevole. Non dico che un simile indivi-duo debba essere cacciato a sia pur metaforici calci nel sedere; rimanga pure a scuola, ma a pulire cessi e pavimenti, non a fare il preside.

Ad Ascoli c’è chi vuole Mussolini nella scuola, a Forlì all’aeroporto

E Renzi si accorge che la rottamazione l’ha inventata il fascismo

NOSTALGIA cANAGLIA

las Farrel che, profittando del fatto che a “La Voce” è andato in panne l’etilometro, ha rico-minciato a dilettarci con le sue farneticazioni. Ora, però, temo che qualche buontempone, fingendo di non conoscere l’italiano, mi accusi di aver dato del fascista a quel preside e a quel direttore. Come ha fatto Grillo, dall’esterno del PD, contro Bersani che gli rinfacciava un certo «linguaggio fascista»; e come ha fatto il “grillo interno al PD”, Renzi, piagnucolando perché qualcuno si era limitato a ricordargli la “genealogia fascistoide” della parola rotta-mazione. Il fatto è che Giorgio Gori, che fra un Grande Fratello e una Isola dei Famosi gli scrive i copioni, ignorava che il copyright di quel termine ce l’avesse il fascismo, che a suo tempo lanciò la grande “Campagna della rot-tamazione”. Appena l’ha scoperto, ha indotto Renzi a dire a Bologna «ora basta rottama-zione»; e volendo abbondare, a Torino gli ha fatto aggiungere che «noi siamo la sinistra del coraggio». Bisogna riconoscere che di corag-gio Renzi ne ha effettivamente avuto, a usare per la prima volta in vita sua la parola “sini-stra”. Tant’è che appena è rientrato nel cam-per, ancora tremolante per lo shock, ha estratto dal portafoglio il santino di De Mita che porta sempre con sé e l’ha baciato tre volte. P.S. Il grande Oreste Capocasa lascia la Que-stura Rimini, promosso a trasferire la sua bravura e la sua generosa umanità a Modena. L’accompagnano il saluto, la stima e la gratitu-dine di quella che resterà, sempre e comunque, la sua città.

A Rimini, Riccione e Bellaria

IMPARARE A SALVARE VITEI corsi gratuiti della Croce Blu

Solo qualche mese fa l’opinione pubblica è stata profondamente toccata dalla morte di due giovani sportivi che hanno perso la vita sul campo di gioco per arresto cardiaco. In quei momenti l’attenzione dei mass media e del pubblico è elevata per poi, a poco a poco, tornare ad essere un argomento per addetti ai lavori e diciamolo francamente, che viene affrontato poco volentieri. Eppure, circa una persona su mille ogni anno, viene colpita da arresto cardiaco con conseguenze che tutti conosciamo. E oltre a questi eventi tragici, che per fortuna sono limitati, in generale il rapporto delle persone con la loro salute, con il loro benessere, non può e non deve essere, un argomento per pochi eletti. La conoscenza delle principali tecniche di primo soccorso deve essere un patrimonio comune al maggior numero di

persone. E’ partendo da questa convinzione che Pubblica Assistenza Croce Blu Onlus, dal 2004 ad oggi ha organizzato nella provincia di Rimini 34 corsi di primo soccorso rivolti ai tutti i cittadini. Un lavoro silenzioso, possibile grazie al grande impegno dei volontari, che in questi anni ha dato piccole e grandi soddisfazioni e del quale l’Associazione va molto orgogliosa. In alcuni casi infatti i volontari di Croce Blu sono intervenuti salvando letteralmente la vita a malcapitati colpiti da arresto cardiaco, anche se è nell’opera di assistenza di ogni giorno che si mettono in pratica le conoscenze acquisite. A partire dal 29 ottobre a Riccione, dal 5 novembre a Bellaria Igea Marina e dal 26 novembre a Rimini, Croce Blu Onlus organizzerà tre nuovi corsi di primo intervento sanitario aperto a tutti i cittadini. I corsi, completamente gratuiti, si articolano in 4 incontri

serali di tre ore l’uno, tenuti da medici e infermieri coadiuvati dai volontari di Croce Blu. Gli argomenti trattati prevedono l’organizzazione del primo soccorso e l’allertamento dei mezzi di soccorso, le urgenze cardiache e respiratorie, le perdite di coscienza, la rianimazione cardiopolmonare, la piccola traumatologia. Gli incontri si svolgeranno in un clima serio ma informale in cui i partecipanti possono intervenire, portare le loro esperienze e mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite. Non si devono avere requisiti particolari, ma il corso è volutamente aperto a tutti. Chi fosse interessato a proseguire la formazione e diventare volontario del soccorso o autista di ambulanza, può fare richiesta per essere inserito nei corsi specifici di formazione per volontari.

Pubblica Assistenza Croce Blu Onlus è una associazione di volontariato nata a Bellaria Igea Marina nel 2004 e da allora attiva in ambito sociale e sanitario. Dal 2010 ha aperto una seconda sede operativa a Riccione e con circa 200 volontari fornisce servizi in tutta la Provincia di Rimini. Croce Blu eroga le sue attività in diversi ambiti socio-sanitari: trasporto infermi e attività di primo soccorso con ambulanze, trasporto handicap con pulmini, attività di protezione civile, formazione sanitaria, servizi sociali e solidarietà internazionale. Nel 2011 ha svolto più di 3000 servizi, trasportato e assistito più di 1400 pazienti, percorso più di 150 mila Km in 100 mila ore di lavoro dei suoi volontari. Anche chi non vuole seguire corsi di formazione o non vuole salire in ambulanza può dare una mano in Associazione: basta metterci un po’ di cuore, al resto ci pensa Croce Blu.

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8 S/PuNTO DI VISTA

di Giampaolo Proni

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ti, speriamo consapevole, ha fatto una cosa molto pericolosa. Sulle testate estere Monti è chiaramente indicato come “The Unelec-ted Prime Minister”, il premier non eletto. Se Berlusconi agli occhi dei suoi nemici era un ricco furfante, era stato però eletto, sia pure con tre televisioni al suo servizio (ma direi almeno cinque). Monti è per tutti un distinto professore, ma non è stato scelto da noi. Inoltre, i nostri parlamenti, locali e naziona-li, paiono pieni di ladri, che probabilmente, tra anni e anni, saranno assolti o prescritti. E questo era accaduto già con Mani Pulite esattamente 20 anni fa. Un caso senza spe-ranza. Facile la conclusione: “Se votiamo eleggiamo dei mariuoli, se non votiamo ci danno degli onesti amministratori”. Passo successivo: “E’ dannoso votare”. E questo non va bene.D’altra parte, se è pur bello assistere agli esercizi aerobici di democrazia del PD, è anche vero che il PD non è esente da inqui-siti, che si spartiva i fondi regionali come gli altri e che ha votato e accettato il finan-ziamento pubblico ai partiti che noi elettori avevamo bocciato con un referendum. Per pensare che Bersani o Renzi saranno capaci di rifondare l’Italia ci vuole molta fantasia. Ma se si presentasse la Merkel? La votereste?

Nell’ultimo articolo sono stato un po’ cattivo con il PD, mi pare doveroso aggiustare il tiro.

È vero che questa storia delle primarie è un po’ postsovietica. Come in Kazakistan, dove Nazarbaev, presidente eterno, sen-tendo la mancanza di un’opposizione, ha incaricato sua figlia di dirigerla. Bersani ha

autorizzato Renzi a correre contro di lui. Come se Romney avesse dato il permesso a Gingrich di contrastarlo nelle primarie. Da PCUS è ancora la lotta interna tra il segreta-rio e D’Alema, il misterioso abbandono di Veltroni ecc. Detto questo, se Atene piange Sparta non ride. A destra siamo a uno scenario tra Villa Arzilla e Il Padrino, con battaglioni di in-quisiti, un capo carismatico che ha perso il carisma, un segretario che oltre ad avere gli

occhi più distanti mai visti nell’homo sa-piens, pare non contare niente.Quindi va dato atto agli ex-comunisti, alle-ati con i DC di sinistra, di avere il coraggio di discutere, di fare esercizi di democrazia, di avere intrapreso, sia pure faticosamente, l’importante via delle primarie. Detto questo, credo che la maggior parte degli elettori attenda con terrore il giorno in cui i professori restituiranno il potere ai par-titi. Napolitano, sotto la spinta degli even-

Cosa ci aspetta dopo il governo dei professorinon eletti

Le elezioni non sono mai un danno però fanno paura

MA VOI VOTERESTELA MERKEL?

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9cuLTuRA24 ottobre > 6 novembre 2012

“Affinché ci sia scambio, occorre che l’altro ci tocchi, specialmente con le parole” ha scritto Luce Irigaray,

psicanalista, linguista e filosofa belga naturaliz-zata francese, tra le più influenti pensatrici degli ultimi decenni. Due le preziose occasioni di con-dividere il respiro del suo pensiero. Domenica 28 a Cesena, per “Ciò che ci rende umani” Luce Irigaray insegnerà come “Incrociare una cultura del respiro con una cultura dell’amore” (Palazzo del Ridotto, ore 18.00), mentre lunedì 29 sarà a Rimini l’ospite inattesa della Biblioterapia (Sala del Giudizio, ore 18.00), con una conferenza su “Oltre lo specchio: l’altro”. Due fuochi del suo pensiero in movimento, quello dell’altro e quello della coltivazione e umanizzazione dell’energia vitale attraverso il respiro. La riflessione del-la Irigaray, sin da Speculum, l’altra donna del 1974, ha decostruito lo specchio della filosofia e della psicanalisi occidentali, mostrando come la donna ne restasse fuori, “specchio invertito” dell’uomo. Mai soggetto, mai davvero l’altra di un mettersi in relazione, ma il negativo di un’op-posizione binaria. Che “assoggetta il corpo allo spirito, e il femminile - assimilato a natura e cor-po - al maschile, unico creatore e attore a livello culturale e spirituale”. Per aprirci lo sguardo al due fecondo della differenza sessuata. Gli scritti successivi hanno definito mediazioni per la co-

struzione di u n ’ i d e n t i t à f e m m i n i l e a u t o n o m a , r i s t ab i l endo genealogie e parole per dirsi oltre la gabbia del linguag-gio “fallocen-trico”. Terzo movimento, il “condividere il mondo” con l’altro/a, in cui il desiderio amoroso ver-so un “tu che non sarai mai né me né mio” si esprime nell’amo “a” te - amo a ciò che sei, a ciò che fai, senza ridurti oggetto del mio amore. Una “cultura dell’amore” in cui il desiderio, energia naturale e spirituale insieme, permette alla vita di crescere e fiorire. Energia che si nutre del respiro, “primo gesto di autonomia del piccolo umano”, che attraver-so un’attenzione cosciente e una regolare colti-

vazione, come quella permessa dallo yoga, che Luce Irigaray pratica da trent’anni, “può condur-ci a un’altra nascita”. Ancora, il suo dialogo con quell’altro che è l’Oriente costituisce un passo ulteriore verso una comunità pienamente umana, intersoggettiva e multiculturale.

A Cesena e Rimini due incontri con Luce Irigaray

LA LIBERA ENERGIA DEL PENSIEROdi Lorella Barlaam

Le stagioni dei Teatri Del Mare, Regina e Massari

...chi e’ di scena?Con l’autunno, si aprono i sipari. Intensa la stagione del Teatro del Mare di Riccione, curata dai Fratelli di Taglia, che fino al pri-mo giugno 2013 spazierà dalla prosa al co-mico, dalla musica alla letteratura, alla dan-za al dialetto. Con nomi come Lella Costa, il 17 novembre con Femminile e singolare. Vedi alla voce poetessa, Ascanio Celestini, il 30 gennaio, in scena con la sua nuova crea-zione Discorsi alla Nazione. Studio per uno Spettacolo Presidenziale, Ivano Marescotti, con La Fondazione del poeta santarcangio-lese Raffaello Baldini, il 17 febbraio. Torna Lingua madre, dedicato al dialetto, con un dittico di Francesco Gabellini, La custode il 12 gennaio e il debutto di Iper, il 20 gennaio, e in marzo le domeniche pomeriggio dedi-cate alla nuova scena letteraria romagnola. Programma su: www.teatrodel mare.org.

A Cattolica il Teatro della Regina apre la sta-gione di prosa il 17 novembre con Il nipote di Rameau di Diderot con Silvio Orlando. Da non perdere, Ballata di uomini e cani. Dedicata a Jack London di Marco Paolini, il 28 gennaio, e Un amore di Swann di Marcel Proust, con Sandro Lombardi e la regia di Federico Tiezzi, il 27 febbraio. E poi dan-za, operetta e comico e dialettale, come da programma su www.cattolica.info/teatrodel-laregina/.

Le Intermittenze dello storico Teatro Massa-ri a San Giovanni in Marignano hanno la di-rezione artistica del Teatro dei Cinquequat-trini: 25 appuntamenti, dal 21 ottobre al 27 marzo, divisi in otto sezioni, dal teatro alla danza contemporanei, dal cinema al teatro dialettale, dalla letteratura agli eventi, fino al teatro ragazzi e senza dimenticare gli stage e i laboratori, da sempre segno ‘distintivo’ di Intermittenze. Tra le proposte, Cupo tempo gentile, aperitivo letterario a cura di Umber-to Piersanti, il 16 novembre e il 30 la danza contemporanea del collettivo c_a_p: C_A_P 05 deviAZIONI. Programma su www.cinquequattrini.it.

Luce Irigaray

Agenda25 ottobreRIMINI. Sala del Giudizio, Museo del-la Città. Presentazione del libro di Claudio Visani “Gli intrighi di una Re-pubblica. San Marino e Romagna, ottant’anni di storia raccontata dai protagonisti” (Pendragon, 2012). Sa-luto del Sindaco Andrea Gnassi, pre-senta Onide Donati. Ospite d’onore, Sergio Zavoli. Al termine proiezione del documentario “Il Monte” di Ser-gio Zavoli. Ore 17.30. Ingresso libero. Info: tel. 0541 704486

27 ottobreRIMINI. “Biblioterapia”. Il grecista e filologo Giulio Guidorizzi indagherà Nello specchio del mito. Sala del Giu-dizio, Museo della Città. Ore 17. Info: tel. 0541 704486. www.bibliotecagambalunga.it

31 ottobreRIMINI. Museo della Città. “Un Mu-seo… da paura”, Halloween al Mu-seo con “Brividi al museo! Il mistero dell’ombra della strega”, a cura di Cristina Sedioli (4 - 8 anni) e “La not-te degli spiriti di Ariminum”, a cura di Ilaria Balena, Marina Della Pasqua, Francesca Minak - (8-12 anni). Si ri-chiede prenotazione telefonica (tel. 0541.704421-704426). Per gli accom-pagnatori visita guidata gratuita alla mostra “Gli angeli della Pietà, intorno a Giovanni Bellini”, ore 21.15. Orario: dalle 21 (durata 1,15 h). Ingresso: 4,00 €. Info: 0541 793851www.museicomunalirimini.it

2 novembreMISANO. “Comandamenti. Parola di Dio o parola dell’uomo?” PIERLUIGI CELLI e CARLO SINI: «Non rubare». Cinema Teatro Astra. Ore 21. Info: 0541 618424 - www.misano.org

3 novembreRIMINI. “Biblioterapia”. Conversazio-ne dell’anglista Roberto Bertinetti dal titolo C’est moi? Lettura e scrit-tura in Jane Austen e Virginia Woolf. Sala del Giudizio, Museo della Città. Ore 17. Info: tel. 0541 704486. www.bibliotecagambalunga.it

RICCIONE. Teatro del Mare. IMPRO’ ATTIMATTI. Campionato Nazionale di improvvisazione teatrale. Ore 21.15. Info: tel. 0541 690904

8 novembreRIMINI. Teatro Novelli. A inaugurare la stagione teatrale sarà Anna Bona-iuto col monologo La belle joyeuse, scritto e diretto da Gianfranco Fiore. Ore 21.00. Info: tel. 0541 24152www.teatroermetenovelli.it

9 novembreRICCIONE. Dal 9 all’11 novembre tor-na il TTV Festival. La 21° edizione in-tersecherà i linguaggi di fotografia, danza, musica, cinema, videoarte, performance e teatro, all’insegna della tecnologia e della multimedia-lità. Info: Riccione Teatro tel. 0541.694425

Il 2013 sarà un anno tutto dedicato a Federico Fellini, col ricorrere del ventennale della morte del grande re-gista, del cinquantenario di “8½” e del quarantennale di “Amarcord”. In attesa di sapere come lo celebrerà la sua Rimini, intanto preziosa giunge la prossima pubbli-cazione su Amazon (31 ottobre) della versione digitale edita da Guaraldi di “Il libro dei miei

sogni” di Federico Fellini a cura di Paolo Fabbri e Ma-rio Guaraldi. Tre eBook, che raccolgono l’insieme dei “segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati” - così de-finiva Fellini il “Librone” - di un trentennio di sogni del regista. La versione di-gitale - nei formati PDF,

ePub e Mobi - rende navigabile questo “libro di narrazione dell’inconscio” (humus d’una creati-

vità visionaria) in disegni e parole, e lo riorga-nizza in tre grandi tappe creative di riferimento (1960/1964, 1965/1970, 1973/1990), tra echi e rimandi con i suoi film. Mentre i saggi “Segnac-ci di sogni” del semiologo Paolo Fabbri, “Stili narrativi dei sogni. La trama aperta di Fellini” di Piero Meldini e l’analisi grafologica di Sil-via Lazzari orientano lo sguardo del navigatore. Dulcis in fundo, la riedizione del numero 1866 di Topolino, dedicato a “La Strada”, per cui Fellini, divertito e commosso, disegnò una tavola di rin-graziamento.

“Il libro dei miei sogni” di Federico Fellini diventa eBook

E NAVIGAR M’è DOLcE IN QuEST’INcONScIO

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10 cuLTuRA 24 ottobre > 6 novembre 2012

Per la Treccani: “Butor, Michel. - Ro-manziere francese (n. Monsen-Baro-eul 1926). Nella sua opera la “poeti-

ca dell’oggetto”, che è al fondo delle teorie dell’école du regard e del cosiddetto nouveau roman, trova la più convincente estrinsecazio-ne.” E per Isabella Bordoni, che gli dedica À propos de. Entre littérature et art, le paysage véritable? «Il lavoro e la presenza di Butor sono arrivati tardi nella mia vita» racconta Isa-bella. «L’ho conosciuto già adulta e fuori da apparati accademici. Devo questo incontro a Fondazione Balestra, che nel 2007 mi chiese di collaborare a un progetto già ben delineato che prevedeva la presenza di Butor lungo un itinerario con tappe in varie città italiane e ful-

cro a Longiano, “In viaggio con Michel Butor”, con Flaminio e Massimo Balestra, il fotografo Daniele Ferroni e studiosi del calibro di Carlo Ossola, Anto-nio Ria, Paolo Fabbri. Quello fu l’inizio e il mio primo affondo nella scrittura di Butor, che ave-vo solo sfiorato. Il progetto si è quindi aperto alla conoscenza reale tale che insieme alla scrit-tura e all’opera, ho conosciuto l’uomo. E’ diverso fare un in-contro del genere a vent’anni

o a quaranta. A venti lo puoi considerare un maestro, entra a far parte di una formazione in corso alla quale chiedi anche un portato di nozioni culturali, a quaranta ti colpisce l’insie-me di un’avventura umana e di ciò che suc-cessivamente, pensando a Butor, ho chiamato “esemplarità”. Direi che Butor non è per me un maestro, in senso classico, ma un esempio. Della sua ampia opera e della sua persona mi interessa la profonda apertura, il coraggio del-la ricerca e il superamento delle affiliazioni e delle tendenze, che mi mettono in una sorta di ascolto e di personale benché tangenziale risonanza con il suo lavoro.» A’ propos de. è “un viaggio tra parola e arte, tra paesaggi e natura, tra vita e tempo.” Attraverso mostre,

dialoghi tra Butor e interlocutori come Paolo Fabbri, e il tuo “Atelier Butor”. Ce lo antici-pi? «Nel novembre 2011 ho fatto un viaggio di “avvicinamento” a Butor, partendo da Rimini per raggiungere il luogo in cui vive nell’Alta Savoia, vicino al lago di Ginevra, che ha chia-mato à l’ecart, “in disparte”. Non era la prima volta che mi recavo a casa sua, ma la prima con un set di ripresa audio-video e pensando il viaggio come un progetto di attraversamento. Di un confine nazionale, una frontiera fisica, amministrativa e politica, ma anche di un pez-zo del Novecento. Quel Novecento che Butor ha sezionato attraverso comportamenti e gesti e che soprattutto ha vissuto con una militan-za di una propria specie, discreta ma costante e poetica, nel dispiegarsi della letteratura. Di quel viaggio organizzato - con Luca France-sco Garibaldo che ha realizzato le riprese - a partire dagli orari ferroviari dei treni, in com-pagnia di “L’impiego del tempo” di Butor,

non è ancora pronto il montato finale. Tuttavia nell’appuntamento live “Atelier Butor”, il 7 novembre nelle Sale Antiche della Gambalun-ga, ne indichiamo una piccola memoria, imba-stendo - con il montaggio di Fatima Bianchi - un video ancora provvisorio, e restituendone la suggestione acustica in un’installazione che curo insieme al musicista e artista Nicola Rat-ti, insieme a un tessuto sonoro che si innesta sul reading dal vivo di Michel Butor dei propri testi.» Butor ha scritto: “I miei testi sono delle domande.” Qual è quella apre, oggi? «Credo che la domanda cambi a seconda della rispo-sta che si cerca. Non ci sono domande neutre, impersonali, che non siano orientate e sorte da tensioni etiche o civili, perché la domanda si innesta nel pensiero, nell’azione, negli idea-li, nelle aspirazioni, nel tessuto, nella vita di ciascuno di noi. Parlavo prima di esemplarità. Credo che Michel Butor, nella sua attitudine anti-narcisista, nella sua capacità di accoglie-

re l’accadere del mondo, di fare rete artistica e di fare rete con le arti, ci indichi un’esemplarità. Questo pro-getto vuole parlare di un “esempio” e può porsi, esso stesso come esem-pio. Non perché migliore di altri, ma perché le sue linee sono chiare: esso vuole collegare più generazioni, più mondi, più luoghi, più generi attra-verso argomenti e figure ai quali per sintesi abbiamo dato i nomi di “viaggio” e “paesaggio”.»Programma completo su:http://www.museicomunalirimini.it/news/pagina78.html

Dal 5 al 7 novembre Rimini incontra il romanziere francese

L’ESEMPIO DI MIchEL BuTORÀproposde.Entrelittératureetart,lepaysagevéritable

di Lorella Barlaam

Isabella Bordoni: “Credo che Michel Butor, nella sua attitudine anti-narcisista, nella sua capacità di accogliere l’accadere del mondo, di fare rete artistica e di fare rete con le arti, ci indichi un’esemplarità.”

Da Périple transalpin

foto di Daniele Ferroni,

con testo di Michel Butor

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11SPETTAcOLI24 ottobre > 6 novembre 2012

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Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la rassegna “BELVERSANTE”, progetto promosso dalle Politiche Giovanili della Provincia di Rimini, volto a creare occasioni di dibattito e di confronto su temi di costume fra i giovani all’interno di alcuni luoghi di aggregazione informale. Da novembre a gennaio si susseguiranno 8 serate, ad ingresso gratuito, ideate da diverse associazioni giovanili. Nel prossimo Young Politik troverete l’intero programma di Belversante 2012/2013.

Zucche, feste in maschera, party a tema e horror in tutte le salse: si avvicina Hal-loween e i locali della Riviera si prepa-

rano anche quest’anno ad una notte terribile. Mercoledì 31 ottobre l’agenda si fa tenebro-sa a partire dal Road House di Rimini dove è protagonista la musica dal vivo dei Maestro che rivisitano in chiave rock brani di ogni stile ed epoca, al Barge va invece in scena la Hor-ror Night e salgono sul palco The Good Stuff per un live che dà il via ad una lunga notte a tema, suoni metal al Dylan Dog con gli In-vaders, al Life torna il party “La Rivoluzione dei Mostri” e la selezione musicale è affidata a Revivalbros e Black Dahlia. Halloween latino al Tre Stelle di Santarcangelo con la festa organizzata da-gli staff Little Italy e Gran Caribe (musica by Romoletto, Po-lin, Catalini e Nunez), al Rio Grande di Igea Marina appuntamento con la festa Fuori Kol-le in edizione speciale Halloween: l’apertura è affidata al concerto dei Jovanotte (tributo a Lorenzo) poi spazio al sound rock, pop, afro e reggae nelle cinque sale con i dj storici della festa. Luci accese anche al Velvet mercoledì 31 per la decima edizione della festa in ma-

schera From Dusk Till Dawn e quest’anno gli special guest della serata saranno ito e Ta-rantula per il loro show tra hard rock e ironia, poi si prosegue con il dj set di Elio, Lappa e Accio, al Barafonda di San Giuliano per il Red HalloWine Party gira i dischi Davide Nicolò, Radio Studio + è pro-tagonista alla festa del Frontemare (dj Alex e Walter Massa). A Ric-cione si festeggia Hal-loween al Quentin Pub

e anche qua sarà protagonista la musica dal vivo con la performance dei Gangster che ripropongono le colonne sonore dei film di Quentin Tarantino e dei polizieschi anni ’70, alla Baia Imperiale invece il Terror Party è affiancato all’afro raduno e nelle quattro sale si balla dalla afro alla house passando per le radio hits. Consueti festeggiamenti di Hallo-

ween anche nei parchi tematici della Riviera a partire dall’Italia in Miniatura dove dal 31 ot-tobreal 4 novembre arriva Halloween Park un tremendo weekend di paura fra le streghe e le

zucche, giochi, magia, trucca bimbi, laboratori horror, animazione da brivido e sfilata a premi per le maschere più ter-rificanti; stesse date per la festa a tema di Mira-bilandia dove è in pro-gramma un’avventura da brivido tra lugubri atmosfere e inquietan-ti melodie, musical e show, tunnel in versio-ne dark e per i più pic-coli la misteriosa tana delle zucche. Diventa horror sempre dal 31 al 4 anche l’Acquario

di Cattolica che trasforma i suoi percorsi tra gli oltre 3000 esemplari in labirinti inquietanti e suggestivi grazie anche alla collaborazione con l’organizzazione della Notte delle Streghe di San Giovanni, terrificanti magie e sfilate in maschera per l’Horror Ponte di Fiabilandia, zucche protagoniste anche sulla collina di Ric-cione per lo speciale Halloween di Oltremare.

Tutti gli appuntamenti di Halloween nei locali e nei parchi tematici

DOLcETTI, SchERZETTI E TANTI PARTydi Matteo Ortalli

Il 31 ottobre anche la Riviera

accende le zucche

Il 26 ottobre al via la rassegna del Teatro del Mare

RIccIONE INN JAZZ ATTO TERZO

AgendaMercoledì 24 ottobreEmotion La Cosapevolezza a Riccione - alla Bodeguita del Medio la serata è funky con Vins, Gary, Zago e Lollo

Il power rock acustico è live allo Spacciodivino - i Paura e Delirio scaldano la serata all’Osteria di San Giovanni

Venerdì 26 ottobreTanti auguri Taca Banda -1° compleanno del locale ric-cionese con cena e concerto degli Amici del Giaguaro

Il lato B della musica sbarca al Velvet - sul palco per la prima serata BSide i Bud Spencer Blues Explosion

Sabato 27 ottobreUna serata di “Good things” - al Road House i Miami & The Groovers presentano il nuovo album

Giovedì 1 novembreRavenna capitale del power pop - al Bronson l’unica data italiana dei Nada Surf

Dalla Finlandia a Savignano - il funk/r’n’b di The Mutants sul palco del Sidro

a cura di Matteo Ortalli

Sabato 27 il gruppo rap in concerto al Vidia

Lontani dallo stress,vicini ai club Dogo

Prosegue il fortunato tour 2012 “Noi siamo il club” dei Club Dogo, il trio rap che ha sempre dato voce a una generazione, come un megafono in grado di amplificare i vizi e i mali della società. A giugno è uscito il loro sesto album, “Noi siamo il club”, un successo arricchito da

numerose collaborazioni, dallo scrittore Carlo Lucarelli a Marracash, Ensi, J-Ax, Zuli, Vacca, Datura e Giuliano Palma. Un lavoro che oggi è frutto di una maturità ar-tistica che riesce a raggiungere il grande pubblico, con un singolo di successo come “Chissenefrega (In disco-teca)”, diventato uno dei tormentoni dell’estate 2012. La prossima attesissima tappa è proprio la Romagna: i Club Dogo si esibiranno, infatti, sabato 27 ottobre al Vidia Rock Club di Cesena. Dopo dieci anni di attività e sei album ufficiali, Don Joe, Guè Pequeno e Jake La Furia sono in cima alle classifiche rappresentano il top del rap italiano degli anni Zero. Un momento cruciale

per il trio, ormai nelle grazie della musica commerciale, una musica che fa parlare di se stessa, che vende, che fa crescere i giovani costruendo l’immaginario collettivo di una generazione addirittura nei bambini, già vestiti come loro. Inattaccabili dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda i beat che il rap, i Dogo propongono sonorità marchiate da un gusto anni Novanta e orientate verso un mood decisamente clubbing anche se - volendo trovare una pecca - i testi solo in qualche raro caso si discostano dal quadrilatero soldi - donne -successo - haters (gli invidiosi che li criticano). Carlotta Frenquellucci

Con il concerto di Flavio Boltro e il suo quin-tetto prende il via venerdì 26 ottobre al Tea-tro del Mare di Riccione la terza edizione di Riccione Inn Jazz: cinque appuntamenti con il jazz inseriti nel ricco cartellone della stagione

teatrale (www.teatrodelmare.org) affidata alla direzione artistica della Compagnia Fratelli di Taglia. Il trombettista torinese, ormai protagonista indiscusso della nuova scena jazz europea,

ritorna a Riccione con “Joyful”, il suo ultimo progetto discografico, accompagnato da Pie-tro Lusso al piano, Rosario Giuliani al sasso-fono, Dario Deidda al basso e Marco Valeri alla batteria. La rassegna prosegue venerdì 30 novembre con la consueta serata intitolata Vita Inn Jazz che consegnerà il premio alla carriera a Enri-co Intra, pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, che si esibirà in trio con il giovane talento Mattia Cigalini al sas-sofono e Paolino Dalla Porta al contrabbasso. Giovedì 20 dicembre torna invece l’ormai tradizionale appuntamento natalizio con il go-spel di Cedric Shannon & High Praise Gospel Singers, giovane sestetto che figura già tra le

più prestigiose corali americane. Si ripren-derà venerdì 25 gennaio con Jam Jazz Soul Review, elettrizzante sestetto condotto dalla straordinaria vocalista Joyce Yuille e dal sas-sofonista Michael Rosen. I due musicisti di origini newyorkesi propor-ranno black music attraverso un repertorio jazz, soul, blues e funky. Si unirà a loro Gian-ni Giudici con il suo organo Hammond. Per finire, venerdì 1 Marzo, il gruppo napole-tano Anima Nova Sextet che presenterà “Em-bora”, il felicissimo esordio discografico nel quale classici della musica brasiliana e della canzone d’autore italiana vengono rivisitati con sonorità bossanova, jazz, samba, lounge e pop. I concerti avranno inizio alle ore 21,15.

Luciano Giovagnoli

I Club Dogo in tour a Cesena

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12 SPETTAcOLI 24 ottobre > 6 novembre 2012

A novembre torna l’appuntamento con Amarcort Film Festival, uno spazio dedicato a giovani regi-

sti e produzioni indipendenti promosso da SMArt Academy e patrocinato da Provincia e Comune di Rimini, Fondazione Fellini, Cineteca di Rimini. Nei primi tre giorni di novembre (confermato lo spostamento au-tunnale), al Teatro degli Atti, assisteremo alle proiezioni di cortometraggi e alla espo-sizione di fotografie in concorso nelle quat-tro sezioni del festival: Amarcort (sezione principale cortometraggi), Gradisca (sezio-ne cortometraggi sotto i 4 minuti), Fulgor (sezione cortometraggi autori locali), Papa-razzo (sezione fotografica con tema “Ritrat-ti Felliniani” e tema libero). La selezione ha pescato in tutto il mondo: Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Svizzera e Arabia sono i paesi di provenienza delle 500 opere spedite. Il corto vincitore da quest’an-no parteciperà di diritto al “Premio regione Emilia-Romagna” che si svolgerà all’Ozu Film Festival di Sassuolo (MO). Ospite d’eccezione sarà Sergio Forconi, affermato attore di teatro e cinema, che ha collaborato con tutti i maggiori comici toscani (Rober-to Benigni in “Berlinguer ti voglio bene”, Francesco Nuti in “Madonna che silenzio c’è stasera”, Leonardo Pieraccioni ne “Il ci-clone”), affiancato da Edo Tagliavini (regi-sta affermato e pluripremiato), Marco Leo-netti (Cineteca di Rimini), Francesca Fabbri Fellini (delegata per la menzione Fellini). Presidente di giuria sarà Gianfranco Miro

Gori (organizzatore e direttore di festival internazionali), le foto-grafie in gara saranno invece giu-dicate da Marco Sensoli (fotogra-fo e docente di fotografia). Amarcort vuole ricordare a tutti l’importanza del corto che è un film breve, ma non piccolo, con sempre legittime aspi-razioni nel mondo cinematografico e canale privilegiato per la scop-erta di nuovi talenti. Il programma della manifestazione è ricchissimo: mercoledi 31 ottobre sarà dedicato ad un incontro con le scuole medie superiori, con una programmazione studiata apposita-mente per gli studenti. L’intento è quello di far conoscere il mondo del cortometraggio che, sempre più spesso, è capace di tratta-re temi sociali nello spazio di pochi minuti

(proiezioni a partire dalle 10.30). Giovedì 1 novembre alle 17.30 andrà in scena “Ci-nemanonsolo”, il musical ideato e diretto da Simona Meriggi (direttrice artistica del festival), uno spettacolo in cui danza, can-to e recitazione si fondono per portare sul palcoscenico alcune scene di film che hanno

avuto un preceden-

te o un remake nel mondo del musical di Broadway. Sempre giovedì alle 21.15 inizia la fase competitiva di Amarcort Film Festival con le proiezioni dei corti finalisti della sezione Fulgor ed una prima parte di quelli della sezione Amarcort. Venerdì alle 21.15 seconda serata di concorso con le

proiezioni dei finalisti della sezione Gradisca (il vincitore è deciso dal pubblico presente in sala mediante votazione su schede) ed una seconda parte dei corti della sezione Amar-cort. Sabato alle 17.30 si replica il musical “Cinemanonsolo” mentre alle 21.15 va in scena il gran finale

con proiezione dell’ultima tranche di final-isti della categoria Amarcort e, a seguire, le premiazioni dei vincitori di tutte le sezioni in gara. L’ingresso è sempre gratuito, tro-vate tutto sul sito www.amarcort.it, e sul Gruppo Facebook.Buon Festival a tutti.

La quinta edizione dall’1 al 3 novembre al teatro degli Atti con ingresso gratuito

RITORNA AMARcORTdi Paolo Bronzetti

“Amour”

di Michael Haneke con Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, William Shimell

Georges e Anne sono due insegnanti di musica in pensione. La figlia della coppia vive all’estero con la famiglia. Un giorno, Anne viene colpita da un ic-tus. Haneke racconta la vecchiaia e la malattia nel suo stile, senza ipocrisie e senza perdonare nulla allo spettatore. Con la solita precisione del racconto il cinema di Haneke cerca la verità oltre allo sguardo. Non per tutti.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. Lorenzo, un adolescente solitario e pro-blematico, sceglie di passare la settimana bianca nascosto nella cantina di casa. Olivia, la sorellastra, rovina subito i suoi piani di fuga dal mondo. Berto-lucci ha un tocco magico nel dipingere l’adolescenza. Nel mettere in immagini il racconto di Ammaniti solo a tratti questo tocco riesce a venir fuori. Comunque un ritorno importante.

“Io e te”

di Bernardo Bertolucci con Jacopo Olmo Antinori,Tea Falco, Sonia Bergamasco,Pippo Delbono

Cortometraggi e fotografie in concorsonelle quattro sezioni

Il 27 ottobre al Teatro degli Atti, ci sarà anche Mogol

Quando l’impresa incontra la musica e la solidarietàIl 27 ottobre al Teatro degli Atti di Rimini si terrà un concerto per la presentazione del disco della cantautrice Gioel. Gioel è il nome d’arte di una cantautrice di Rimini GIOvannardi ELeonora. Ha registrato il suo primo disco in Umbria al CET (Centro Europeo Toscolano) dove ha avuto la possibilità di incontrare e conoscere il pilastro della musica italiana, il grande Maestro Mogol e la sua splendida moglie la signora Daniela Gimmelli, che saranno presenti a Rimini per la serata. Gioel con il suo chitarrista Fabio Crociati è stata in India presso uno dei centri di Cittadinanza a portare la sua musica e nel disco è contenuto un brano le cui royalties sono devolute completamente all’associazione. Da questo viaggio sono tanti i reportage e le emozioni che si sono portati in Italia. Hanno inoltre deciso di collaborare ulteriormente con la onlus e di organizzare questo concerto il cui ricavato verrà devoluto in India. Gioel è anche la presidente del gruppo Giovani Imprenditori della CNA di Rimini e grazie alla responsabile, Mariella Mengozzi e a un progetto di rete che hanno ideato (CONT@TTO insieme per il business), ha avuto la possibilità di coinvolgere in questo progetto tante imprenditrici di Rimini come la fotografa Elisabetta Acquaviva, la stilista Rita Magrini, l’arte e i gioielli di Polly Baleani, la scuola di danza di Anca Ardelean. Una vera e propria rete fra varie imprenditrici volta a un fine comune: la solidarietà. Un esempio lampante di come fare della musica una vera e propria impresa. L’evento ha il patrocinio del Comune di Rimini.

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24 ottobre > 6 novembre 2012Distribuito gratuitamente Anno XXIII n. 697via Bonsi, 45 _ 47921 Rimini _ tel 0541.780332 www.chiamamicitta.net - [email protected]

13chIAMAMI VALMAREcchIA24 ottobre > 6 novembre 2012

Presentata una guida del turismo cha lascia il segno nelle memorie

Il nobile tempo liberoOtium nel Montefeltro è un progetto ideato e realizzato dall’Associazione Ozio Creativo “per promuovere una filosofia del tempo libero che coinvolga tutti gli ambiti della cultura e dello svago che il Montefeltro può offrire”. Artigianato, arte, cultura, ricettività, prodotti tipici, natura, tradizione e leggende sono state raccolte in un’unica grande guida, una brochure presentata nella Sala del Buonarrivo della Provincia di Rimini. E’ uno dei primi progetti in Italia dove il genius loci è messo in rete attraverso la condivisione di una cultura alta del tempo libero, l’Otium, appunto, come lo intendeva Cicerone. Si tratta di una pubblicazione di pregio di venti pagine con informazioni, testimonianze e immagini

di quelli che insieme al territorio sono i testimoni e i protagonisti della filosofia dell’Otium. “Siamo orgogliosi di avere concretizzato anni di iniziative e di sforzi in questa guida - ha spiegato Giampiero Bianchi, fondatore e presidente di Ozio Creativo, nonché ideatore del progetto - abbiamo visto nel recupero della cultura dell’Otium latino uno di quei beni immateriali non ancora utilizzato, quindi innovativo, per creare un forte valore aggiunto nella regione storica del Montefeltro. Ovviamente parliamo di offerta turistica e culturale. Abbiamo preso in forte considerazione il marketing 3.0 che è guidato dai valori. Rendere il mondo un posto migliore”. Orientare il “consumatore” verso nuovi modelli di uso del tempo libero è uno degli obiettivi del progetto che si propone di uscire dalle logiche del solo consumo propo-nendo una riscoperta dell’educazione, alla cultura, all’estetica, e alla crescita individuale. “La guida ‘Otium nel Mon-tefeltro’ - continua Bianchi - si focalizza su creatività e innovazione, che sono gli attributi forti del marchio Otium e ne raccoglie le sfumature che caratterizzano le discipline coinvolte nel progetto, che vanno dalla sociologia alla psicologia, dall’antropologia al design, dalla comunicazione alla fotografia”. Otium vuole insomma creare valori ed estetica per

tradurli in coesione e nei sentimenti positivi di convivenza, condividendo una cultura del tempo libero millenaria. Un valore inestimabile su cui innestare un’offerta turistica e una promozione nel territorio che uscendo dalle logiche della ricettività “fast-food” si imprima nella memoria di chi visita il Montefeltro, ispirando il senso del viaggio che lascia un ricordo indelebile fatto di sapori, profumi, immagini e sogni che non si dimenticano. Beatrice Piva

le spese e - sottolinea Galasso - questo si-gnifica mettere in ginocchio le fasce deboli, ulteriormente tartassate, oltre a mettere a re-pentaglio la sopravvivenza delle comunità locali”. In Valmarecchia comincia a fare freschino, cadono le foglie e l’autunno avanza. Lo sguardo volge all’inverno e le Amministra-zioni cominciano a organizzare i piani neve. Gli scongiuri sono all’ordine del giorno, perché se si dovesse ripresentare una situa-zione come quella sperimentata lo scorso febbraio, nessuno sa dove e come andare a prendere le risorse finanziarie. Lo stesso presidente Vitali, recentemente ha espresso una certa preoccupazione in caso di precipitazioni nevose abbondanti. Allo stato attuale si attende ancora il denaro necessa-rio per sistemare le casse dei comuni coin-volti, mentre la doccia fredda dell’Unione Europea che non ha erogato l’aiuto sperato dal fondo di solidarietà ha portato il presi-dente Errani assieme ai presidenti Vitali e Bulbi a rivolgersi alle casse dello Stato. Al Ministro dell’Interno è stato specificato che se non arrivano aiuti economici, il casset-to non contiene nemmeno i fondi necessa-ri a fare prevenzione: figuriamoci a gestire eventuali emergenze.

“La coperta è troppo corta, non ri-esce a coprire i piccoli Comuni della Valmarecchia, mettendoli

in gravi difficoltà”. L’assessore provinciale alla Protezione Civile, Mario Galasso, com-menta la penuria di soldi per pagare un’altra eventuale emergenza-neve. “Il problema, se si verificheranno episodi così accentuati an-

che il prossimo inverno - prosegue Galas-so - sarà anche per i mezzi di intervento; i proprietari dei mezzi, che ancora devono essere pagati, hanno fatto sapere che se non ci sono i soldi non verranno a lavorare”. In questo clima di preoccupazione, lunedì scorso il presidente della provincia Stefano Vitali ha riunito i sindaci dei Comuni non costieri, per decidere come potersi muove-re in maniera coordinata. E’ stato deciso di preparare un documento da inoltrare al pre-

sidente Errani, che si faccia portavoce di un problema grave. I Comuni più piccoli della Valmarecchia hanno grosse difficoltà a chiudere i bilanci a causa delle uscite impreviste, specialmente in tempi così problematici. “Alcuni Comu-ni ce l’hanno fatta - commenta l’assessore - come ad esempio Santarcangelo, ma a di-scapito di altri servizi. Si parla di aumentare le tasse comunali, ma anche in questo modo i soldi non sarebbero sufficienti a coprire

Allarme della Provincia: i comuni più piccolinon hanno risorse nemmeno per la prevenzione

I privati attendono ancora di essere pagati dall’inverno scorso

NIENTE SOLDI PER LA NEVE

di Daniela Succi

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24 ottobre > 6 novembre [email protected]

Info

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In campo dal 1985 su tutto il territorio nazionale

Quando CostruIre è InnovazIoneC.a.r. Il Consorzio artigiani romagnolo di rimini

CAR Consorzio Artigiani Romagnolo Soc. Coop.via Caduti di Marzabotto, 47 - Rimini

Tel. 0541 793195 - Fax 0541 795955 - www.carrimini.it

Il Consorzio Artigiani Romagnolo nasce nel 1985 grazie all’iniziativa degli artigiani edili ed impiantisti della Provincia di Ri-mini. Ad oggi opera attivamente su tutto il territorio nazionale offrendo un’ampia serie di servizi integrati per il mondo delle costruzioni, grazie all’esperienza acquisi-ta negli anni e all’ambizione di svolgere ai più elevati livelli professionali i propri ser-vizi. Il Consorzio, in costante crescita, si è dotato al proprio interno degli strumenti e delle figure professionali necessarie per operare in maniera efficiente ed efficace nell’ambito della gestione degli appalti pubblici e privati, incentivare la ricerca industriale e l’innovazione per il settore dell’edilizia in un’ottica di risparmio ener-getico e di sostenibilità ambientale per le nuove costruzioni, per le ristrutturazioni e per il recupero del patrimonio edilizio.Il consorzio vuole rappresentare una struttura fortemente radicata sul proprio territorio, essere fonte di rinnovamento culturale e tecnologico, interprete di rife-rimento per i propri interlocutori, offrendo servizi di qualità e guidare con passione i propri associati per renderli partner della rivalutazione e riqualificazione del patri-monio immobiliare e del territorio, pro-muovendo soluzioni nelle quali gli obbiet-tivi primari restano:• Soddisfazione del Cliente• Rispetto dell’ambiente• Risparmio energetico• Crescita della professionalità e del va-lore eticoI campi d’interesse del Consorzio riguar-dano tutto il processo edilizio ed i relativi

settori, seguendo la pianificazione dell’in-tervento, i vari soggetti di progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di nuove costruzioni (sia del settore re-sidenziale sia dell’edilizia specialistica) e del patrimonio edilizio esistente (dal re-cupero, al restauro e alla manutenzione dei beni culturali). Se si pensa che gli edi-fici nel loro complesso sono responsabili

ad oggi del 40 % del consumo globale di energia nell’Unione Europea, si capi-sce l’importanza di realizzare soluzioni a ridotto consumo energetico e a basso impatto ambientale, attraverso lo sfrut-tamento e l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, che costituiscono gli strumenti fondamentali e necessari per ridurre la dipendenza energetica, le emissioni di gas, ed il consumo idrico. Si apre di fatto un nuovo scenario sul-la modalità del costruire in un mercato dell’edili-zia in evoluzione e sempre più attento alla sostenibilità ambientale, at-

traverso le nuo-ve tecnologie costrutti-ve ed impiantistiche trainate dalle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER). La filo-sofia che ha sempre contraddistinto il Consorzio Artigiani Romagnolo è basa-ta sulla consapevolezza che non basta-no comunque solo grandi competenze nell’ambito tecnologico costruttivo, cono-scenza e rispetto delle leggi, ma anche la pas-sione nel far bene e nel perseguire la qualità dell’opera. Per questo da sempre il Consorzio da voce alle proprie imprese, con scambio di informazioni ed esperien-ze che ampliano il Know how già acqui-sito, mantiene rapporti di collaborazione con società di ingegneria e con i proget-

tisti, si confronta con i propri committenti, fornisce assistenza legale e attività tecni-co - commerciali alle proprie imprese. Il Consorzio Artigiani Romagnolo inoltre è in grado di assicurare prestazioni al-tamente qualificate per lo svolgimento dell’intero pacchetto di service manuten-tivo, ordinario e straordinario (GLOBAL SERVICE), garantendo al committente il rapporto con un unico interlocutore, una riduzione dei tempi di risposta oltre ad un abbattimento dei costi di gestione. L’of-ferta del Consorzio è rivolta ad una clien-tela sia pubblica (enti, am-ministrazioni, ecc.) che privata (amministratori, società di gestione e singoli cittadini), che abbia-no in gestione o di proprietà immobili di qualsiasi natura e tipologia.

Efficienza e Qualità

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15chIAMAMI RIccIONE

24 ottobre > 6 novembre 2012Distribuito gratuitamente Anno XXIII n. 697via Bonsi, 45 _ 47921 Rimini _ tel 0541.780332 www.chiamamicitta.net - [email protected]

24 ottobre > 6 novembre 2012

Indagine CNA a Riccione e Cattolica

DANNI LIMITATI, MA FANNO MALE LO STESSO

C’era una volta una squadra di calcio che rap-presentava una città, 80 e passa anni di sto-ria tra momenti gloriosi e altri più difficili ma sempre con l’orgoglio di dire “noi siamo il Riccione”. Se il 2012 sarà l’anno della fine del mondo come sostengono i Maya lo scopriremo a dicembre, nel frattempo con qualche mese di anticipo sembra ci sia chi ha deciso di porre fine al Riccione Calcio. Le travagliate vicende degli ultimi anni sembravano alle spalle, ma già sul finire della scorsa stagione qualcosa dalle parti del Nicoletti cominciava a scric-chiolare, con la famiglia Batani abbandonata dalla città e dai suoi imprenditori, che decide-va a sua volta di abbandonare una barca trop-po difficile da governare. Arrivò Lauro Galli e con lui a maggio una salvezza sudata tra mille

difficoltà (soprattutto economiche). Poteva essere l’inizio di una nuova vita sportiva ma, viste le cose ora, è stato solo l’inizio della fine. Ai primi di giu-gno si cominciò a parlare del reality “Campioni”, poi di nuovi imprenditori in arrivo, ma la re-altà era che mentre le squadre di tutte le categorie pianifi-cavano la stagione ormai imminente acquistando giocatori a Ric-cione regnava la calma piatta, con tutta la rosa dell’anno passato praticamente a spasso. Poi come per magia ecco spuntare due Riccione

che si presentano alla prima di campionato con conseguente partita persa a tavolino, penaliz-zazione di un punto e notizia su tutti i giorna-

li, televisioni, siti d’Italia e non solo. La Federazione invitò Galli a far-si da parte conse-gnando la squadra nelle mani di chi aveva messo effet-tivamente i soldi per l’iscrizione al

campionato, ovvero Di Tora e Croatti. Tutto sembrava chiarito e forse si poteva iniziare a parlare di calcio, ma l’incubo biancoazzurro era solo all’inizio. Mentre i due provavano

a cedere la società a presunte cordate di im-prenditori una squadra di under 20 prendeva schiaffoni tutte le domeniche (compreso un bel 12 a 0 a Mezzolara). Risultato? Dopo due mesi di campionato il Riccione si trova ultimo e sconsolato in serie D (a -1) con due gol fatti e 34 subiti. Gli acquisti dell’ultim’ora effettuati dal ds Cardini per adesso hanno avuto l’effetto di limitare i pesanti passivi nelle sconfitte ma pensare alla salvezza sembra davvero utopia. Mister Benedetti proverà nel miracolo, ma nel frattempo il Riccione ha rotto il suo legame con la città. Lo sport e il tifo hanno le loro re-gole, la prima è che si può perdere in campo, ma non si può perdere la faccia, ci vorrà del tempo per ricucire il rapporto con i tifosi ric-cionesi. M.O.

E’ RITORNATO

IL COVO DEI PIRATI

Che si andasse incontro ad un calo, di presenze e fatturato, era preventivato, ma visto il quadro nefasto dipinto alla

vigilia, la stagione turistica della Perla Ver-de appena conclusa si può considerare tutto sommato positiva. Certo i dati hanno tutti un “meno” davanti, ma le cifre dopo il segno po-tevano essere ben più alte, invece Riccione è riuscita a limitare i danni come dimostrano i risultati di un sondaggio che CNA ha proposto alle attività associate del commercio e turi-smo. Sono tre i settori coinvolti dall’indagine, stabilimenti balneari, pubblici esercizi e com-mercio/artigianato di servizio, e da un’analisi generale emerge che non ci sono nicchie di mercato immuni agli effetti della crisi anche se qualche differenza tra le diverse categorie si ri-scontra. Per gli stabilimenti il calo del fatturato si attesta tra il 5 e 10% e i mesi più critici sono

stati luglio ed agosto; positivo giugno, molto male settembre dove a differenza dell’anno precedente, si è conclusa anticipatamente la stagione balneare a causa del maltempo. Leg-germente più alto il calo di fatturato per i pub-blici esercizi che si attesta intorno al 10% e anche qui vengono confermati come mesi più critici luglio e ago-sto. Non si sottrae al trend il settore del commercio che mediamente con-tinua a perdere, ad eccezione delle at-tività che operano con il mercato russo e che hanno addirittura registrato un aumento; le attività artigianali, dalle pizzerie al taglio alle rosticcerie, passan-do per parrucchieri ed estetiste hanno invece

tenuto abbastanza senza registrare perdite si-gnificative (un dato che dimostra la minore capacità di spesa dei turisti). Oltre ai dati nudi e crudi dalla rilevazione di CNA emergono alcune criticità segnalate dalle stesse attività: se gli stabilimenti balneari lamentano la “iper-regolamentazione” della spiaggia che implica

il controllo da un numero infinito di organi di vigilanza e il costo troppo alto dei parcheggi, per i pubblici eser-cizi il problema della Perla Verde

resta il livello non eccelso delle strutture ri-cettive che necessitano di una riqualificazio-ne, da parte di pizzerie, rosticcerie, gelaterie viene invece criticato il nuovo regolamento

sull’occupazione suolo pubblico che ha avuto un impatto negativo sui turisti offrendo loro un disservizio (giudizio negativo anche sul meto-do di controllo di questo regolamento limitato esclusivamente alla zona centrale). Non solo spine ma anche qualche rosa per la stagione 2012, rappresentata dagli eventi spor-tivi, capaci di risollevare periodi altrimenti fiacchi (come i Master di nuoto in giugno) e dalle manifestazioni che hanno contribuito ad innalzare l’offerta turistica. Discorso a parte in questo ambito merita la Notte Rosa even-to importante per il quale, secondo le imprese interpellate, occorre ripristinare lo spirito ori-ginale del “divertimento dolce”, indirizzato ai giovani e alle famiglie; gli stessi operatori sol-lecitano l’Amministrazione nel fornire un’im-magine di città vivace, allegra e in cui si vive un divertimento sano.

I fatturati soffronoanche se poteva peggio

L’agonia del Riccione Calcio

SI Può PERDERE IN cAMPO, MA NON SI Può PERDERE LA FAccIA

Un’umiliazione dopo l’altra e ora la salvezza sembra un miraggio

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SPORT 1724 ottobre > 6 novembre 2012

Storie e personaggi del nostro sport

IL PORTIERE chE AMAVA LA LIBERTA’

Per tre stagioni, dal campionato 1979-80 a quello del 1981-82, Zelico Petrovic, il portiere nato a Zara il 14 aprile 1948,

difese la porta del Rimini. Fu, nella nostra città, un personaggio discusso: amato da tan-tissimi tifosi e detestato da altri. Anima libera, uomo indocile, sempre alla caccia di emozioni forti, Zelico Petrovic, mi faceva pensare a quei legionari illirici sfruttando la vis guerriera dei quali, i romani, conquistavano il loro impero. Zelico, giocava spensieratamente nelle gio-vanili dell’Istra, una piccola squadra di Pola,

allorché quarantasei anni orsono, alcuni diri-genti del Novara Calcio, proposero al giovane portiere di trasferirsi in Italia. Con la benedi-zione della famiglia, il portierone slavo, venne in Italia e nel nostro paese ci rimase per oltre trent’anni. Dal 1969 al 1973 vestì la maglia az-zurra del Novara, quindi passò al Catania e con la compagine siciliana disputò quattro campio-nati parte in serie C e parte in B (il presidente degli etnei era Massimino). Quindi vi fu il pas-saggio al Taranto e furono anni entusiasmanti, tanto che nel primo campionato (1977-79) la

squadra del presidente Fico, spinta da bomber Erasmo Iacovone, cominciò a sognare la serie A (20 punti totalizzati nel girone d’andata). Ma la tragedia era in agguato. Erasmo Iacovone, morì in un incidente stradale. Era il 6 febbraio 1978. Si racconta che Zelico Petrovic veglias-se l’amico nella chiesa di San Roberto Bel-larmino, per tutta la notte, dopo aver tentato di aggredire l’investitore all’ospedale. La do-menica successiva, il Rimini ospitò il Taranto. L’undici pugliese s’impose per 3 a 1. Petrovic fece prodigi. Per tutti i 90 minuti venne scan-

dito, da entrambe le tifoserie, il nome dello sfortunato attaccante ed alla fine dell’incontro, nel cielo s’innalzarono centinaia di palloncini con la scritta: “Iacovone addio”. Fu in quel fa-tidico campionato che Petrovic fece segnare il proprio record d’imbattibilità in serie B: 846 minuti. Dal 1980 al 1983, Zelico Petrovic fu a Rimini. Con i colori biancorossi disputò 98 partite su-bendo 84 reti. Memorabile un 2-2 casalingo con il Milan (ho ancora nella retina il gol in rovesciata di Saltutti), dove Zelico, oltre che

magico si dimostrò spavaldo, irridente e gua-scone prendendo a gabbo i celebrati e strapa-gati atleti milanisti. Ma questo era l’uomo: coraggioso al limite della temerarietà, eccessivo negli odi e negli affetti alternava a momenti di sfrenata alle-grezza periodi di saturnale accidia. Petrovic, ha detto basta a 42 anni. Si racconta che Arrigo Sacchi, col quale il portiere di Pola aveva vis-suto una breve esperienza a Rimini, gli avesse proposto di seguirlo a Parma. Zelico non seguì il guru Fusignano. A Rimini lo slavo teneva fa-

miglia e nella città che fu di Sigismondo aveva avviato un’attività commerciale. Poi, ubbiden-do ai suoi estri, in un anelito di libertà, tornò alle “Barake”, lo storico, proletario quartiere di Pola nel quale ebbe i natali. A Rimini, Zelico Petrovic è solito passare le vacanze. Nella nostra città ha tanti amici, anche se molte chiacchiere hanno girato e tutt’ora, girano sul suo conto. Ma Petrovic appare ai più un uomo misterioso e strano per il solo motivo di essere odiatore dei luoghi comuni e di amare sopra tutto la libertà.

Zelico Petrovic giunse da Pola a difendere

i pali del Rimini e ancora vi ritorna a passare

le sue vacanze

AgendaSabato 27Volley B1: Viserba - Savino del Bene ScandicciLe ragazze di Solforati alla ricerca della terza vittoria consecutiva

Domenica 28Podismo: Classica d’autunno A Riccione la 31a edizione della corsa da 13,5 - 7,5 e 2 km

Nuoto: 50° AnniversarioPolisportiva ComunaleAlla piscina della Perla Verde meeting nazionale per celebrare la ricorrenza

Basket DNB: Crabs - Consum.it SienaDopo cinque turni i granchi sono ancora fermi al palo Domenica 4Calcio Lega Pro 2a Divisione: Santarcangelo - RiminiAlla decima giornata l’atteso derby di Romagna

a cura di Matteo Ortalli

di Enzo Pirroni

Per informazioni Marco Mussoni 0541/760282 e Ivano Panigalli 0541/780332 | [email protected]

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Petrovic durante il Campionato Serie C1/a 1982-83

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24 ottobre > 6 novembre [email protected]

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE“CIOCCORIMINI - CIOCCOLATO PURO IN TOUR”

VENERDÌ 26 OTTOBRE 2012Ore 10,00: CIOCCO/TICKET*. Distribuzione omaggi. I primi fortunati acquirenti del venerdì mattina, facendo un acquisto minimo di 10 euro, potranno ricevere un ticket da utilizzare la domenica per degu-stare gratuitamente diverse specialità di cioccolato accompagnate da un pregiati passiti di produzione locale.

Ore 10.30: ABC DEL CIOCCOLATO. Avvio del laboratorio “lezioni di cioccolato” rivolte agli alunni delle scuole elementari della città di Rimini.

Ore 11.00: LA FABBRICA DEL CIOCCOLATO. Avvio dei laboratori in piazza con illustrazione del ciclo produttivo per ottenere i vari tipi di cioccolato partendo dalla tostatura dei semi di cacao fino al prodotto finale.

Ore 16.00: PRENOTAZIONI CORSI: iscrizioni per i corsi di sabato “CIOCCOLATO IN CUCINA” e“CIOCCOGIOCO”. Prosecuzione dei laboratori per tutta la giornata vendita con degustazioni per il pubblico di specialità a base di cioccolato puro create da maestri cioccolatieri provenienti da varie regioni d’Italia.

SABATO 27 OTTOBRE 2012Ore 10,00: CIOCCO/TICKET*. Distribuzione omaggi. I primi fortunati acquirenti del sabato mattina, facendo un acquisto minimo di 10 euro, potranno ricevere un ticket da utilizzare la domenica per degu-stare gratuitamente diverse specialità di cioccolato accompagnate da un pregiati passiti di produzione locale.

Ore 10.00: Laboratorio per bambini con lezione sul cacao e sul suo mondo e realizzazione di piccoli capolavori in cioccolato.

Ore 11.00: CIOCCOLATO IN CUCINA. Corso per casalinghe sull’uso del cioccolato puro in cucina.

Ore 16.00: CIOCCOGIOCO. Laboratorio aperto a tutti con nozioni sul cacao e sul suo mondo e su come decorare e realizzare piccoli capolavori con il cioccolato.

Ore 18.00: LA FABBRICA DEL CIOCCOLATO: illustrazione del ciclo produttivo per ottenere i vari tipi di cioccolato partendo dalla tostatura dei semi di cacao fino al prodotto finale.

Per tutta la giornata appuntamento goloso con vendita di numerose varianti di cioccolatini e praline servite negli stand in piazza con degustazioni e acquisto

Dalle ore 20.00 alle 22.00: “LA NOTTE GOLOSA DEL CIOCCOLATO”. Serata dedicata all’assaggio di prelibatezze a base di cioccolato accompagnate da un piacevole intrattenimento musicale.

DOMENICA 28 OTTOBRE 2012Ore 10.00: avvio dei laboratori in piazza con la creazione di sculture di cioccolato da parte dei maestri cioccolatieri.

Ore 11.00: CIOCCO/TICKET*. Distribuzione assaggi presso lo stand/laboratorio di specialità di cioccolato dei maestri cioccolatieri accompagnate da un vino passito di produzione locale a chi si presen-terà con i biglietti “cioccoticket” ricevuti nelle mattinate precedenti.

Ore 16.00: CIOCCO/TICKET*. Distribuzione assaggi presso lo stand/laboratorio di specialità di cioccolato dei maestri cioccolatieri accompagnate da un vino passito di produzione locale a chi si presen-terà con i biglietti “cioccoticket” ricevuti nelle mattinate precedenti.

Per tutta la giornata appuntamento goloso con vendita di numerose varianti di cioccolatini e praline servite negli stand in piazza con degustazioni e acquisto

Ore 20.00: chiusura degli stand.

* fino ad esaurimento dei 200 ticket messi a disposizione.

INFORMAZIONI:COCAP - piazza Malatesta, 3 - Riminitel / fax 0541.781108 - [email protected]

Rimini26 . 27 . 28 ottobreP i a z z a T r e M a r t i r i

COCAP

P R O V I N C I A D I R I M I N I

20122012

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IDEA cASA 1924 ottobre > 6 novembre 2012

E L’ARREDO ME LO FAccIO ON LINEOltre 11 milioni di italiani a caccia di oggetti per la casa e di design su internet

Il portale eBay.it fa sapere che la catego-ria “Casa e Arredamento” va a gonfia-vele: “La categoria Casa, Arredamento e

Bricolage - afferma Irina Pavlova, Respon-sabile Comunicazione eBay.it. - è la seconda per numero di articoli venduti nel 2011 ed è in costante crescita: nei primi mesi del 2012 le vendite in questa categoria sono cresciute del 42% rispetto all’anno precedente, con un picco dell’80% di aumento nella sezione arredamento per esterno. Secondo una ricer-

ca Doxa, commissionata sempre da eBay.it, oltre un terzo degli italiani possiede già un oggetto di design in casa e 11 milioni ne comprerebbero uno online. Lampade (32%), divani (30%) e poltrone (22%) gli arredi che si acquisterebbero con maggior piacere su internet. E in effetti su eBay.it nei primi 3 mesi del 2012 sono stati spesi oltre 156mila euro per lampade, oltre 290mila euro per di-vani e 293mila per poltrone. Per via della crisi? Della sempre maggior dimestichezza

con l’e-commerce? Probabilmente entram-be le cose. Comunque, gli italiani continua-no ad amare il design e sempre secondo la

Doxa, “originalità e bellezza estetica sono ritenuti ancora più importanti del marchio o del prezzo”.

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20 IL TAccuINO DELLA TAVOLA 24 ottobre > 6 novembre 2012

Ristorante Cappello

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Comval di Bordeianu Valeriu (Procacciatore d’affari in abbigliamento, scarpe ed accessori)Via Guido Cagnacci 4 - Rimini 328 6421164

Pane e Tulipani di Farci Alfredo(Bar - Ristorante)Via Strigara 7 - Sogliano al Rubicone 0541 948281

R & M di Marsella Rocco (Tinteggiatura e altri lavori edili)Via Alessandria 5Bellaria Igea Marina349 4543497

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Il Pic Nic c’è dal 1963, sempre lì in via tempio Malatestiano, anche Maurizio e Berto sono sempre lì a sfidare il tempo che passa, anche i maccheroncini delizia sono sem-pre buoni come la prima volta che li avete mangiati, probabilmente in compagnia dei vostri genitori op-pure in una delle prime uscite “not-turne” con le disco che chiudevano alle 2 e la possibilità di farsi una pizza in tarda serata. Altri tempi. Ma non pensate di essere in un po-sto vintage, la cucina di Berto segue

la stagionalità senza avventurarsi in dispute filosofiche, ci trovate pesce di stagione, in autunno funghi e tar-tufo quando ci sono. Il buffet di an-tipasti è una particolarità della casa, qualche volta funziona anche come secondo, sicuramente funziona a pausa pranzo anche se qui pranzare è una cosa seria, niente tovagliette o giù di lì. Invece se volete passare una serata trans generazionale que-sto è il posto giusto, ci sta bene mio figlio di 23 anni, ci sto bene io, nes-suno si sente fuori posto.

CHEFLamaida Benedetto (il mitico Berto)

REPERIBILITA’ tel 0541 21916

GIORNO DI FERMO Lunedì

N POSTI 70

FASCIA DI PREZZO 20 - 25 euro

Per noi riminesi è sempre difficile per-correre i 54 km per raggiungere Ra-venna, sembra incredibile ma nella

nostra testa è più facile fare una scampa-gnata a Bologna che dista quasi il doppio.Sarà anche per il paesaggio che cambia ra-dicalmente: a noi, che quando andiamo in collina non perdiamo mai di vista la “riga longa e blu” di Tonino Guerra, la costa di Ravenna ci disorienta. Fra tramonti neb-biosi e pinete fitte fitte, e quell’acqua che non sai mai se è quella del mare o quella delle valli. Tutte le volte che l’amico Botta-

ro mi porta sulla Baiona (che è una valle vicino alla pineta di San Vita-le) mi viene da pensare: ma st’acqua resta ferma qui? Non va da nessu-na parte?” Invece va, passando per canali e chiuse. Insomma il mare è a 15 km eppure non si avverte.Ravenna è una città molto bella, con dintorni naturalisticamente inte-ressanti, un centro sto-rico curato nei dettagli. Insomma, saranno anche glorie lontane, ma non dimentichiamo mai che qui siamo in una delle capitali dell’impero ro-mano, con tutto il rispet-

to per i nostri Malatesta. Quindi è capitale anche il reato di andare a Ravenna senza ve-dere almeno il mausoleo di Galla Placidia, quello di Teodorico, e tutte le chiese bizan-tine che con i loro mosaici hanno addirittura influenzato la pittura di Gustav Klimt, arri-vato qua ai primi del 900’ da Vienna. Il cen-tro ha ancora uno shopping “di livello, ma a un certo punto arriva ora di cena. Il nostro consiglio è il ristorante “Cappello”, in pie-no centro, in via IV Novembre (www.alber-gocappello.it). Siamo vicini alla stazione ed alla Rocca Brancaleone; il locale è ricavato da un antico albergo, la cui memo-ria si perde nella notte dei tempi, al punto che la t r a d i z i o n e vuole che in questo luogo sia nata Francesca Da Polenta, poi “da Ri-mini”: sì quella dell’inferno di Dante e del libro galeotto.Qui galeotta è invece la cura del restauro (dovuto a Raul Gardini) il servizio d’alto li-vello senza sembrare stucchevole, i dettagli impostati da Marco, “patron” sia del risto-rante che dell’hotel, il sapiente equilibrio tra l’enoteca più sbarazzina ed il ristorante più “impostato”. Menù corposo ma non chi-lometrico, insomma non si rischia di per-dersi che è sempre un problema per i risto-

ranti di alto livello. Qualche piatto di mare ma la terra la fa da padrona. Così, se negli antipasti lo chef è riuscito a proporre gnoc-co fritto con squacquerone oppure tempura di fiori di zucca, mostrando attenzione al territorio e al respiro internazionale. Noi abbiamo provato un riso Carnaroli mante-cato allo zafferano, capesante e ristretto di sangiovese (ottimo), pappardelle al ragù di coniglio e pane casereccio al finocchio selvatico, che ci ha stupito per l’assenza di pomodoro unita ad una delicatezza difficile con un ingrediente come il “rabbit”. Per poi

passare ai bocconcini di scottona lardellati con carciofi e cipollotti ar-rostiti su crema di for-maggio di fossa, piatto che da solo vale il viag-gio, e un filetto lavorato con funghi porcini, ot-timo anche questo. C’è anche una scelta curata di carni alla griglia e al braciere. Non abbiamo

provato il “mare”, ma i dolci sì: la croccante Millefoglie con crema e frutti di bosco era spaziale, così come non sfigurava la crema di mascarpone. Chiediamo un vino rosso e ci arriva un Montepirolo di San Patrignano: qui, nella patria dei corposi sangiovesi dei colli forlivesi e faentini! Il vantaggio di avere la cantinetta qui se lo giocano tutto, cercando e proponendo vini seri con un buon rapporto qualità prezzo. Prezzi accettabili in proporzione al luogo e servizio, poi si esce e si fanno due passi nell’atmosfera ovattata del centro: perfetto.

A Ravenna c’è un localedalle origini antichissime

con piatti che da solivalgono il viaggio

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21IL TAccuINO DELLA TAVOLA24 ottobre > 6 novembre 2012

Osteria Del VizioVia Circonvallazione Meridionale, 41 Rimini - Centro storicotel. 0541 783822

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Il Pescato del Canevone

Ristorante

Ristorante Cappello

DOVE (FORSE) NAcQuE FRANcEScA

Ristorante GuidoLungomare Spadazzi, 12 - Miramare di Ri-mini, tel. 0541 374612, www.ristoranteguido.it, [email protected], nasce nel 1946, chiuso il lunedì.

Trattoria Farini Via Farini, 13/15 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 709548, www.farini13.it. Chiuso il mar-tedì. Cucina stagionale con pesce fresco, salumi, formaggi e carni a Km zero.

Ristorante Il Pescato del CanevoneVia Tonini, 34 Rimini - Centro storico, tel. 366.3541510, www.ilpescatodelcanevone.it, chiuso sabato a pranzo e lunedì pranzo e cena. Ogni giorno pesce fresco direttamen-te dal nostro peschereccio.

Il Ristorante Club Nautico Largo Boscovich, 12 - Rimini Porto, tel. 0541 27005, www.ilristoranteclubnautico.it, [email protected], nasce nel 1983, chiuso il lunedì da ottobre a maggio. Terraz-zini esterni con tavolini alla francese aventi vista sul Porto Canale.

Ristorante Dei MarinaiLargo Boscovich, 2 - Rimini Porto, tel. 0541 28790, www.ristorantedeimarinai.it, [email protected], nasce nel 1963 solo per i soci - dal 1995 aperto a tutti, chiuso il lunedì.

Ristorante BellavistaVia Roma, 1 - Montescudo, tel. 0541 984818, nasce nel 1991, chiuso il lunedì. Ampia ter-razza con vista mozzafiato. Piatti tipici nel segno della tradizione.

Osteria Del VizioVia Circonvallazione Meridionale, 41 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783822, www.oste-riadelvizio.com, [email protected], nasce nel 2001, chiuso il martedì, ferie: luglio e agosto.

Osteria Della Piazzetta Vicolo Pescheria, 5 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783986, www.osteriadellapiazzetta.com, [email protected], na-sce nel 1998, chiuso la domenica da otto-bre a maggio escluso dicembre. Solo pesce fresco.

Rosticceria Il Mare nel BorgoVia XX Sttembre, 49 - Rimini, tel. 0541 020458, nuova gestione dal 2010, chiuso la domenica sera e il lunedì. Pescato fresco, cotto e preparato da asporto.

Ristorante King Thai Via Dante Alighieri, 39 Rimini Centro Storico, tel. 0541 412589, un ristorante dove gustare i piatti più prelibati della cucina thailande-se. Aperto tutti i giorni pranzo e cena. Menù turistico da 8€.

Ristorante&Vineria Squilla MantisVia Tiberio, 11 - Rimini - Borgo San Giuliano tel. 0541 53577. A due passi dal Ponte di Tiberio, Squilla Mantis propone cucina di mare con prodotti di stagione e aperitivi. Aperto a pranzo e a cena.

Osteria Tiresia Via XX Settembre, 41 - Rimini - Centro sto-rico, tel. 0541 781896, www.osteriatiresia.it, [email protected], nasce nel 1997, chiu-so il lunedì. Ampio giardino estivo.

Ristorante Le LoggeViale Trieste, 5 - Rimini - Marina Centro, tel. 0541 55978. Pasta fatta in casa, antipasti, crostini, secondi semplici, carne argentina, contorni sfiziosi, insalatone. Novità pizza: impasti Bio, kamut, farro e integrale. Aperto anche a mezzogiorno.

Trattoria San GiovanniVia Flaminia, 11 - Rimini - Centro Storico tel. 0541 780394, nasce nel 2007, chiuso il mar-tedì. Cucina del territorio con prodotti di stagione e pasta al mattarello.

Ristorante Da OberdanVia Destra del Porto, 159 - Rimini Porto, tel. 0541 27802/0541 55002, www.daoberdan.com, nasce all’inizio degli anni ‘60, chiuso il mercoledì.

Trattoria Tonino (Il Lurido)Via Ortaggi, 7 - Rimini - Borgo San Giuliano, vicino al ponte di Tiberio, tel. 0541 24834, www.trattorialurido.it, nasce nel 1948, chiuso il martedì, ferie: nel periodo del fermo pesca. Dolci e dessert fatti in casa. Giardino estivo.

Osteria San Maurizio Via della Pace, 2 - Coriano, tel. 0541 657943, aperto nel 2010, aperto anche la domenica. Cucina toscana ed attenzione alla stagionalità in una delle location più belle della Provincia di Rimini.

Trattoria Da MarinelliVia Circonvallazione Occidentale, 36/38 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783289, www.damarinelli.it, [email protected], nasce nel 1987.

Osteria Il Mare In PiazzaVia Poletti, 3 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 780423, www.ilmareinpiazza.it, nasce nel 2004. Menù a 15€.

Osteria Delle Storie Di MareVia Leurini Fratelli, 2 - Rimini Porto, tel. 0541 709279, nasce nel 2003, chiuso il lunedì, fe-rie: nel periodo del fermo pesca. Solo pe-sce fresco: di conseguenza il menù varia a seconda del pescato.

Ristorante Pic NicVia Tempio Malatestiano, 30 - Rimini - Cen-tro storico, tel. 0541 21916, nasce nel 1965, chiuso il lunedì eccetto luglio ed agosto. Giardino estivo.

Taverna I Tre MoriVia XX Settembre, 11 - Rimini - Centro stori-co, tel. 0541 786604, www.myspace.com/tavernaitre, chiuso il lunedì sera. Crostini, piadina e affettati, formaggi.

Osteria La ChiacchieraVia Covignano, 271/M - Colle di Covigna-no, tel. 0541 751066, www.osterialachiac-chiera.it, aperto a pranzo e a cena. Giu-gno, luglio e agosto solo a cena. Cucina aperta fino a tardi. L’Osteria propone “i mangiari di Romagna” e la pasta fresca della mamma di Marco.

L’Osteria L’AngolodivinoVia San Giuliano, 43 - Rimini - Borgo San Giuliano, tel. 0541 50641, [email protected], nasce nel 1985, aperto tutti i giorni anche a pranzo. La cucina prevede piatti del territorio preparati con carne di mora romagnola e chianina. Novità menù ve-getariano a pranzo!

Trattoria Gambon Via Montefeltro 19/A - Rimini - Borgo Sant’Andrea, tel. 0541 718558, nuova ge-stione dal 2010, chiuso il martedì e il mer-coledì a pranzo. Cucina e prodotti della Valmarecchia, pane toscano di Novafel-tria del Forno Suzzi. Offerta pranzo con primo a scelta, acqua e caffè a 8€.

Trattoria Santa ColombaVia Bologna 1/3 - Montecolombo, tel. 0541 984298 - 347 4341470- www.trattoriasan-tacolomba.it. Ambiente familiare e ben curato. Cucina di stagione con “incursio-ni” da altre regioni, vini all’altezza e pasta fatta in casa, i marchi di fabbrica. Aperto domenica a pranzo e chiuso lunedì.

Pub, RistoranteCerchi nel GranoVia Giacomo Matteotti, 28/I - Via Pozzet-to - Rimini - Borgo San Giuliano, tel. 0541 709400. Potrete scegliere i piatti della tra-dizione romagnola o golosi hamburger e pizze farcite. Ogni sera propone musica ed eventi speciali. Aperto tutti i giorni tran-ne il martedì, dalle 12 alle 14,30 e dalle 16 fino a tarda notte.

RistorantePizzeria Da MarcoViale Tiberio, 8 - Rimini - Borgo San Giulia-no, tel. 0541 55118, www.ristorantedamar-co.com, [email protected], nasce nel 1970, chiuso il lunedì. Forno a legna.

Ristorante PesceazzurroViale Principe di Piemonte, 2 - altezza Ba-gno 140 - Miramare di Rimini, www.pesce-azzurro.com, ristorante self service che propone pesce cucinato dai cuochi della cooperativa pescatori. Menù completo a 12 Euro. Lo trovi anche a Fano, Cattolica e Milano Marittima.

Ristorante I Tre ReVia Fratelli Cervi, 1 - Poggio Berni, tel. 0541 687918, www.itrere.net, [email protected]. Il ristorante è un luogo di raffinata ospitali-tà in un ambiente caldo e familiare. Posto sulla sommità delle colline di Poggio Berni, offre uno splendido panorama.

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Quartopiano,buona tavola con vistaSe avete la necessità di usare la pausa pranzo non per un panino al volo ma per un appuntamento serio, magari galante (non si sa mai) tenetevi a mente il Quar-topiano Suite Restaurant.Il buffet è di qualità e cambia quotidianamente, anche se il tempo è poco il posto vale la pena. Se non altro per la vista mozzafiato sulle colline e l’inedita espe-rienza “newyorkese” di salire al ristorante in ascensore.Poi potete buttare lì, tra il serio ed il faceto, di tornare una sera a sentire la cucina di Silver Succi. Se dice sì cambiano le prospettive, sia perché la cucina serale è tutta un’altra cosa, sia perché si passa da un invito in pausa pranzo a un invito a cena, poi si vedrà...

La notizia golosa

Lo chef riminese Raschirappresenta l’Italia ad hong KongUn altro invito di alto livello, una ulteriore, preziosa esperienza di lavoro, oltre che umana. E’ la trasferta di Gian Paolo Raschi, chef dello stellato Ristorante Guido di Miramare, verso Hong Kong. L’occasione è la quarta edizione di Italian Cui-sine & Wines World Summit, che si terrà dall’1 al 10 novembre: il meglio delle eccellenze enogastronomiche italiane e i migliori talenti sui fornelli, protagonisti in prestigiosi workshop e memorabili pranzi e cene. Fra gli oltre 20 chef italiani prescelti c’è anche Raschi, l’eccellenza della ristorazione di pesce, l’unico stellato della Provincia di Rimini. Raschi e i colleghi italiani metteranno la loro firma su carrellate piene di prelibatezze, per confermare anche in Cina l’eccellenza Italia.

In breve

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24 ottobre > 6 novembre [email protected]

dal 21.06 al 21.092012

il gelatoartigianaleti regalala città!

Dire,fare…assaggiare!

Con “Dire, fare… assaggiare” il gelato ha dav-vero “regalato” Rimini e Cattolica. Non solo perché dal 21 giugno al 21 settembre 2012 migliaia di persone hanno acquistato un gela-to presso le gelaterie segnalate e presentan-do lo scontrino in alcuni luoghi culturali, artistici, storici e dello spettacolo hanno avuto diritto a uno sconto o a un benefit pensato apposta per il progetto. Ma anche perché questo percorso nuovo per gustare la città, nato da un project work proposto da CNA al corso di Tourism and Heritage della Facoltà di Economia di Rimini ha centrato il suo obiettivo: mettere in rete le gela-terie artigianali, i luoghi della cultura e le bot-teghe artigiane di Rimini e Cattolica per pro-muovere una vacanza esperienziale e creativa attraverso una delle eccellenze rappresentative del nostro territorio, il gelato artigianale.

“Dire, fare… assaggiare! - Il gelato ti regala la cit-tà” - ha quindi avuto un bilancio più che positivo. Dai rilevamenti effettuati ‘a campione’ presso le ge-laterie, le botteghe e i luoghi della cultura coinvolti, è risultato che sono stati tanti i residenti e turisti a Rimini e Cattolica che hanno abbinato alla degu-stazione di un buon gelato la visita a un Museo, a una libreria, la partecipazione a una rassegna di cinema a un concerto o a un mini-laboratorio, la no-

vità dell’edizione di quest’anno. È da rilevare anche l’importanza che “Dire, fare… assaggiare” ha avu-to ai fini della comunicazione dei percorsi culturali e turistici legati alle citta ‘storiche’: nei punti-info sono stati distribuite diverse decine di migliaia di folder con la mappa di monumenti e istituzioni culturali di Rimini e Cattolica, che hanno suscitato grande curio-sità e interesse, specie da parte degli ospiti.

«La Provincia accoglie con favore “Dire, fare… as-saggiare” per l’originale sinergia tra imprese e luo-ghi culturali, creatrice di un percorso che completa l’offerta della nostra Riviera» commenta Fabio Galli, Assessore al Turismo della Provincia di Rimini. «Fare sistema intorno a progetti innovativi come questo, mettendo insieme artigianalità, turismo e cultura, è un ottimo modo per rilanciare il nostro sistema turistico e dare valore ai nostri prodotti d’ec-cellenza.»Grande la soddisfazione dei promotori. «Come CNA» afferma Primula Lucarelli, responsabile BuonLavoro CNA, «implementando una consuetu-dine proficua che in questi anni ci ha visto collabo-rare con singoli corsi di laurea del Polo di Rimini con “Dire, fare… assaggiare” abbiamo inteso dare una risposta ai bisogni di innovazione delle piccole im-prese e della comunità locale; siamo convinti che per concretizzarli si debbano costruire inediti percorsi attraverso la collaborazione con l’università. Come

confermano gli esiti di questo project work, che ha colto l’obiettivo di mettere in rete diversi “portatori d’interesse” dando valore a imprese e territorio, e ha costituito per le studentesse impegnate nel pro-getto un percorso formativo “sul campo”, integrando la preparazione teorica.»

«Anche il Polo scientifico e didattico di Rimini espri-me un grande compiacimento nel vedere i propri docenti e studenti impegnati a costruire esperienze creative e progettualità innovative mirate allo svi-luppo sostenibile del territorio romagnolo, ricco di cultura e dove l’economia locale non esita mai a mettersi in gioco nel contesto internazionale» sot-tolinea Giorgio Cantelli Forti, Presidente del Polo. «Questa collaborazione tra Accademia e at-tori territoriali, si va rafforzando in un continuo inte-ragire che arricchisce entrambi, e che vede la sede universitaria riminese impegnata a condividere con il territorio la propria formazione culturale e pro-fessionale presente da oltre mezzo secolo in questa area di eccellenza, e in questo caso di un prodotto italiano riconosciuto in tutto il mondo, come il gelato. La nascita nel 2012 del primo Dipartimento rimine-se, dedicato agli studi per la Qualità della Vita, è il segno di come l’Università voglia anch’essa impe-gnarsi sempre più in questi percorsi di valorizzazio-ne del mondo delle imprese declinato al patrimonio culturale che costituisce la linfa vitale e l’identità di ogni società».

È PIACIUTO A TUTTI IL GELATO CHE REGALA LA CITTÀ

www.economiarimini.unibo.it/economia+rimini/eventiPer info: 0541 760219 BuonLavoro CNA

Le protagoniste: prof.ssa Fiorella Dallari, Antonella Cerabona,Giuliarita Zongoli, Ilenia Pantano, Federica De Berardinis

Conferenza stampa 20 giugno: Lorenzo Succi; Gabriella De Girolamo; Renato Ioli, Barbara Bonfiglioli; Fiorella Dallari

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[email protected] 2324 ottobre > 6 novembre 2012

«Sul territorio - aggiunge Patrizia Cecchi, Diretto-re Business Unit di Rimini Fiera - si è consolidato un sistema composto da soggetti pubblici e privati che in sinergia tra loro, promuovendo un prodotto artigia-nale di alta qualità, genera iniziative di valore sociale ed economico. SIGEP mette a disposizione di questo sistema il suo know how, le relazioni di cui dispone ed una vetrina mondiale per le iniziative intraprese. “Dire, fare… assaggiare” è un altro esempio virtuoso di que-sta connessione ed il suo successo sprona tutti ad ulte-riori progetti»

«MEC3 ha aderito con piacere a questa iniziativa che è perfettamente in linea con la filosofia aziendale “Respect”, orientata ad offrire sostegno alla cultura, alle arti e all’ambiente» spiega Daniele Savioli del Marketing Department di MEC 3, main sponsor dell’iniziativa. «L’idea che il gustare un buon gela-to artigianale potesse essere di stimolo per visitare i luoghi più rappresentativi del nostro territorio ci è sem-brata da subito originale e degna di essere sostenuta e, visti i risultati, non possiamo che essere soddisfatti della scelta.»

«”Dire, fare… assaggiare!” ha offerto un’opportunità innovativa per rinsaldare i rapporti tra museo e terri-torio e creare una virtuosa interconnessione tra sogget-ti economici e soggetti culturali» conclude Maurizio Biordi, Direttore dei Musei Comunali di Rimini. «L’operazione, mirata a una reciproca valorizzazione delle realtà coinvolte, ha portato il vantaggio, alle collezioni museali e alla Domus del chirurgo, di poter raggiungere anche quello che di norma viene definito il “non pubblico”, le persone che, per infinite ragioni, non si erano mai avvicinate. Un’azione dunque utile per comunicare cultura e per consentire a tutti, con l’ac-quisto di un gelato, di assaggiare anche il gusto della scoperta.»

A far parte del circuito “Dire, fare… assaggiare!” 2012, a Rimini sono state le gelaterie Bar Dovesi, Bio’s Cafè, Cafè Matisse, Caffè Duomo, Chocolat, Ciuri Ciuri, Dolce Neve Bio, Il Castello, Il Pellicano, Jolly, La Piazzetta, La Romana Centro, La Roma-na Fuori Porta, La Scintilla, Marselli, Nuovo Fiore, Santa Colomba, Peccati Di Gola, Sirio, 3bis.

Tra i luoghi della cultura che hanno proposto sconti e benefit, la Libreria Viale Dei Ciliegi 17, l’Ar-chivio di Stato, il Cinema “Sotto Le Stelle”, Far (Fabbrica Arte Rimini), Domus Del Chirurgo, Museo

Della Città, la Libreria Il Giardino Dei Libri, Museo Degli Sguardi, Galleria dell’Immagine. Le botte-ghe partecipanti erano la Stamperia Ruggine, il Laboratorio Ramina, A Fior Di Pelle e Le Terre. A Cattolica tra i luoghi della cultura c’erano il Te-atro della Regina, il Cinema Salone Snaporaz, il Museo della Regina e l’Acquario di Cattolica, tra le botteghe Bottega Orafa, Dimorarte Di Augusto e Officina Del Mare. Dieci le gelaterie: Alaska, Calimero, Cremeria Mancini, Delizia, Gelatoma-nia, La Bottega Del Gelato, Peterpanna, Pinguino, Staccoli, Tuttogelato.“Dire, fare… assaggiare” è stato promosso da CNA Rimini insieme alla Regione Emilia Romagna, la Facoltà di Economia di Rimini dell’Università di Bologna e Uni.Rimini S.p.A., in collaborazione con la Provincia di Rimini, i Comuni di Rimini e di Cat-tolica, Promo Cattolica e Rimini Fiera - SIGEP, con il sostegno della MEC3 di San Clemente, leader mondiale nella produzione di ingredienti per la gelateria artigianale.

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Page 25: Chiamami Città 697

Tutti gli uomini liberi, ovunque si trovino, sono cittadini di Berlino.

Come uomo libero, quindi, mi vanto di dire: “Ich bin ein Berliner”

(J. F. Kennedy, 26 giugno 1963)

a cura di Claudio Costantini

25chIAMAMI cITTADINO24 ottobre > 6 novembre 2012

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I deludenti risultati della sanatoria 2012: appena 134 mila domande su circa 800 mila irregolari

MA IL LAVORO NERO NON è EMERSO

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traduzioni/translation

Si è chiusa lo scorso 15 ottobre la sa-natoria del 2012, ovvero la possibi-lità di regolarizzare i lavoratori in

nero che non hanno nessun tipo di tutele. Il risultato non è certamente edificante. Le domande inviate sono state 134 mila su una cifra stimata di lavoratori in nero immigrati di circa 800 mila in tutti i settori lavora-tivi, agricoltura, ar-tigianato, industria, domestico, edilizio. Di queste domande circa l’83% riguar-dano il lavoro dome-stico. A Rimini le richieste per l’emersione del lavoro nero sono state 689 di cui 610 (88%) una media più alta di quella naziona-le, per lavoro domestico. La ragione di que-sta disparità ce la spiega in un comunicato Massimiliano Zani responsabile di CNA World Rimini: “il costo per una richiesta re-lativa a colf e badante non supera i 2.000 €

(tra una tantum e contributi previdenziali), mentre in settori come l’edilizia, il com-mercio, o l’agricoltura il costo può essere tra due a quattro volte maggiore”. Il delu-dente risultato della sanatoria però non può essere addebitato solo alla presunta cattiva volontà del datore di lavoro, ma anche alla

burocrazia ed a norme di difficile applicabi-lità come quella, sempre dal comunicato di Zani, della dimostrazione di essere stati pre-senti sul territorio italiano ininterrottamen-te, dal 31 dicembre 2011, con attestazione di un “organismo pubblico”. La non emersione del lavoro nero procurerà contrasti fra lavoratore e datore di lavoro,

Corsi gratuiti di lingua e cultura italiana 2012-2013 per cittadini stranieriuscito su Chiamami Città del 26 settembre 2012

Corsi gratuiti di lingua e cultura italiana 2012-2013 per cittadini stranieri 2012-2013年为外国公民所举办的文化和意大利文的免费课程 秋天的来临 里米尼市和省份提供成人学校 2012-2013年为外国公民住在里米尼省份的人所举办的文化和意大利文的免费课程,已经开始接受报名。上此课程可以让你们认识意大利文帮助通过考试取得A2程度的及格书。此必要文件也是为了申情长期居留用的,同时也是为了完成融入协议的签署。成人学校里除了举办意大

利文课程之外,也可以进行学习来获得中学毕业证书。现在就可以联系学校和咨询有关课程

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大赦的基本费用是针对每一工人的罚款 2012年大赦的人数 目前在本省只有57份申请 2012年的大赦在长久等待之后终于来临了,结果是失败的! 从开始办理申请一个星期之后,也就是从9月15日于整个意大利的申请处理已达16.500份,在里米尼的雇主给没居留的移民所送出的申请表只有57份。名额不高的主要原因,可能是手续费太贵了。这个费用必须是由雇主负担的,但是一般都是工人自己付出的。大赦的基本费

用是针对每一工人的罚款。另外,必须从2102年5月9日开始劳工费。也就是在9月20日为止经过此手续,意大利政府所得到此税收已达1亿6千5百万欧元。而雇主在9月20日止所作出的申请,已向劳工福利部门缴出1千2百万欧元。在2012年10月15日内还可提出申请。 Agron Ceka

大赦的基本费用是针对每一工人的罚款 2012年大赦的人数 目前在本省只有57份申请 2012年的大赦在长久等待之后终于来临了,结果是失败的! 从开始办理申请一个星期之后,也就是从9月15日于整个意大利的申请处理已达16.500份,在里米尼的雇主给没居留的移民所送出的申请表只有57份。名额不高的主要原因,可能是手续费太贵了。这个费用必须是由雇主负担的,但是一般都是工人自己付出的。大赦的基本费

用是针对每一工人的罚款。另外,必须从2102年5月9日开始劳工费。也就是在9月20日为止经过此手续,意大利政府所得到此税收已达1亿6千5百万欧元。而雇主在9月20日止所作出的申请,已向劳工福利部门缴出1千2百万欧元。在2012年10月15日内还可提出申请。 Agron Ceka

大赦的基本费用是针对每一工人的罚款 2012年大赦的人数 目前在本省只有57份申请 2012年的大赦在长久等待之后终于来临了,结果是失败的! 从开始办理申请一个星期之后,也就是从9月15日于整个意大利的申请处理已达16.500份,在里米尼的雇主给没居留的移民所送出的申请表只有57份。名额不高的主要原因,可能是手续费太贵了。这个费用必须是由雇主负担的,但是一般都是工人自己付出的。大赦的基本费

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大赦的基本费用是针对每一工人的罚款 2012年大赦的人数 目前在本省只有57份申请 2012年的大赦在长久等待之后终于来临了,结果是失败的! 从开始办理申请一个星期之后,也就是从9月15日于整个意大利的申请处理已达16.500份,在里米尼的雇主给没居留的移民所送出的申请表只有57份。名额不高的主要原因,可能是手续费太贵了。这个费用必须是由雇主负担的,但是一般都是工人自己付出的。大赦的基本费

用是针对每一工人的罚款。另外,必须从2102年5月9日开始劳工费。也就是在9月20日为止经过此手续,意大利政府所得到此税收已达1亿6千5百万欧元。而雇主在9月20日止所作出的申请,已向劳工福利部门缴出1千2百万欧元。在2012年10月15日内还可提出申请。 Agron Ceka

L’83% delle domandedi regolarizzazione

è per collaboratori domestici

questo potrà essere denunciato dal primo e subire le pene non lievi delle nuove nor-mative. Un’occasione perduta, sottolinea Zani che auspica un’azione e un impegno per modificare il D.lgs. 109/12, ritenuto fin da subito troppo costoso e macchinoso. Una

migliore concertazione fra imprese, asso-ciazioni dei lavoratori e amministrazione dello stato potrà in futuro portare migliori risultati.

traduzioni/translation

I numeri della regolarizzazione 2012uscito su Chiamami Città del 26 settembre 2012

Page 26: Chiamami Città 697

24 ottobre > 6 novembre [email protected]

Page 27: Chiamami Città 697

Marina

24 ottobre > 6 novembre 2012 Distribuito gratuitamentewww.chiamamicitta.net Anno XXIII n. 217

I 200 ANNIDEL cAMPOSANTO

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La tomba di Fellini nel cimitero di Rimini

TRADIZIONE La mappa delle sepolture nelle antiche chiese riminesi di Oreste Delucca PAGINA 2

IMPRESE E PERSONE Euroser infissi Ristorante Club Nautico PAGINA 3

NEL BORGO Marina centro dopo l’estate “magra”

Rifiuti porta a porta, esperimento da migliorare PAGINA 4

Salviamo la Colonnella! La pietra miliare romana lasciata nell’abbandono PAGINA 5

Page 28: Chiamami Città 697

24 ottobre > 6 novembre 2012

Le ricerche sono rivolte a uomini e donne (L. 903/77). I dati saranno trattati e conservati esclusivamente per finalità di selezioni presenti e future, garantendo i diritti ai sensi del Dlgs.196/03.(Informativa Privacy sul sito www.buonlavoro.biz)

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Il nostro cimitero compie 200 anni pro-prio in questi mesi: lo troviamo descritto con dovizia di particolari nei volumi di

Nevio Matteini (Rimini negli ultimi due se-coli, Santarcangelo 1977).Il 12 giugno 1804 Napoleone aveva ordi-nato di inumare le spoglie di tutti i defunti in cimiteri lontani dalle città. Il provvedimento aveva due motivazioni: il destino ugua-le di fronte alla morte e la tu-tela della salute pubblica. Il 5 settembre 1806 la validità di questo decreto veniva estesa anche al Regno d’Italia. A Rimini si iniziava a pensare dove collocare la nuova struttura; dopo varie ipotesi (la Colonnella, le Grazie), nel marzo 1808 la scelta cadeva sull’area delle Celle. Alla fine di un iter abbastanza tormentato, nel 1812 il cimitero era pron-to; ma la consacrazione sarebbe slittata alla fine di maggio dell’anno seguente. E il 3 giugno 1813 si registrava la prima inuma-zione, quella di un bimbo di soli 25 giorni, tale Giuseppe Receputi. Le nuove disposi-

zioni avevano incontrato una certa contrarietà nella popo-lazione, abituata a seppellire i propri morti nelle chiese o negli spazi adiacenti, cioè in luoghi vicini alle residenze e alla vita dei famigliari. Si

trattava di un costume molto radicato, che non era facile smantellare in breve tempo.Infatti da secoli i defunti trovavano spazio nelle cripte delle chiese, sotto i portici, lun-go i muri perimetrali, nei chiostri e negli scoperti attigui. Le carte d’archivio testimo-niano la presenza dei luoghi di sepoltura in molte chiese di Rimini; e in alcuni casi in-dicano in maniera esplicita l’esistenza di un cimitero, cioè di un’area esterna destinata alle tumulazioni. Nelle mie ricerche d’archi-

vio, ho trovato almeno 16 chiese cittadine con l’indicazione del proprio cimitero. Oggi a noi fa un certo effetto pensare a tutte que-ste aree sepolcrali sparse per la città, anche in spazi molto ristretti, fra le case, come per esempio il cimitero di S. Gregorio, attiguo alla chiesa omonima, nella piazzetta delle Poveracce. Fra tutti i sepolcreti minori, spic-cava il cimitero grande, quello di S. France-sco, che circondava letteralmente l’odierno Tempio malatestiano. Conteneva moltissi-

me tombe, allineate in lunghe file, con le rispettive lapidi (in parte saccheggiate da Sigismondo per completare il rivestimento marmoreo del suo Tempio). Nella Biblio-teca Gambalunga si conserva un registro in pergamena con l’elenco di tutte le sepolture, a partire dal 1362, talora riportando anche le iscrizioni poste sulle lapidi e il disegno de-gli stemmi di famiglia che vi erano scolpiti. La grande dimensione di questo cimitero è testimoniata poi da una targa in pietra cu-stodita presso il Museo, ove si dice che nel 1348, in occasione della peste nera, fra giu-gno e novembre qui vennero sepolte 2.400 persone. Un particolare: per molto tempo, di fronte all’ingresso del Tempio malatestiano, si è conservata la tomba di Galeotto Rober-to Malatesta, fratello di Sigismondo. Questa modesta sepoltura a terra, protetta da una grata, è visibile nelle miniature che raffigu-rano la costruzione dell’edificio.Per finire, non va dimenticato che nel Me-dioevo Rimini aveva anche un cimitero de-gli ebrei, fuori porta Montanara, presso le mura e il letto dell’Ausa.

Le sepolture più numerose erano a San Francesco

I 200 ANNI DEL NOSTRO cAMPOSANTOdi Oreste Delucca

Miniatura che evidenzia la tomba di Galeotto Roberto Malatesta all’ingresso del Tempio, protetta da una grata

2

Prima dell’Ottocentoi defunti venivano sepolti

presso le chiese

Le chiese con cimitero e la data della prima notizia- S. Croce (via Domenico Francolini) nel 1102- S. Maria in Corte (chiesa dei Servi) nel 1104- S. Tomaso (piazza Ferrari) nel 1157- S. Vitale (piazzetta Zavagli) nel 1254- abbazia di S. Giuliano nel 1257- S. Bartolo (Arco d’Augusto) nel 1299

- S. Francesco (Tempio malatestiano) nel 1348- S. Giovanni Evangelista (S. Agostino) nel 1382- S. Silvestro (piazza Cavour) nel 1391- S. Simone (corso d’Augusto - via Serpieri) nel 1392- cattedrale di S. Colomba (piazza Malatesta) nel 1419- S. Caterina (borgo S. Giuliano) nel 1449

- S. Gregorio (piazzetta delle Poveracce) nel 1463- S. Giovanni Battista (borgo S. Giovanni) nel 1483- S. Cataldo (via Gambalunga - via Roma) nel 1538- Girolimini (S. Onofrio) nel 1500

LA STORIA

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24 ottobre > 6 novembre 2012 LE ATTIVITÀ SOTTO cASA 3

Esperienza e partners leader in Europa fanno di Euroser Infissi una garanzia uni-ca nel campo. Da ben dieci anni presen-te a Rimini, Euroser si contraddistingue per serietà e professionalità. Una lunga

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troverete solo partners leader in Europa sia per serramenti, porte, zanzariere e quant’altro. Si va dalla DI.BI. per le porte blindate, la KOMART per serramenti in alluminio - le-gno, la QFORT per i serramenti in Pvc, alla PAIL per porte da interno, la PRIMED per zanzariere e la SICC per le chiusure industriali. Una scelta questa che la ditta fa da sem-pre e che ha permesso, in tutti questi anni, di contraddistinguere questa picco-la realtà industriale. Ma non solo. Il rap-porto azienda - cliente non si esaurisce con la vendita. Grande valore e importanza viene data alla cura della fase post vendita con un’assistenza continua garantita alla propria clientela. Un’altra qualità che ha sempre distinto la ditta. Naturalmente, per essere al passo coi tempi e soddi-sfare le richieste crescenti dei clienti, l’azienda è sempre attenta alle novità of-ferte dal mercato, ricercando prodotti in-novativi. Senza dimenticare ovviamente il giusto rapporto qualità prezzo. Infine, l’attenzione ad un mercato in espansio-ne, diretto alla sicurezza della casa e in fase di ristrutturazione al risparmio ener-getico, spinge l’azienda ad aprire un’altra finestra sul mercato di Riccione.

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24 ottobre > 6 novembre 2012 NEL BORGO4

Il 26 e 27 ottobre al Palacongressi si parla di medicina preventiva

BIOTEcNOLOGIE, NuTRIZIONE E SALuTEPromosso dall’Associazione Linkage, dalla Lega Italiana per la lotta contro i Tumori (LILT), e da Convention Bure-au, con il patrocinio di Provincia, Co-mune di Rimini, Ausl e Università di Bologna-Polo di Rimini, si svolgerà il 26 e 27 ottobre, al Palacongressi di Rimini, la 3ª edizione del Congresso BIOTEC-NOLOGIE, NUTRIZIONE e SALUTE, dedicato alla medicina preventiva e scel-to dalla LILT nazionale fra gli eventi ce-lebrativi del 90° della sua fondazione.In Europa, l’86% delle morti e il 77%

dei costi per malattia è causato da pato-logie cronico-degenerative: obesità, dia-bete, malattie cardiovascolari, ictus, sin-drome metabolica e vari tipi di cancro. Nella Provincia di Rimini, sul totale dei 4345 decessi del 2009, 936 si devono a tumori e 1476 a malattie cardiocircolato-rie. Secondo l’European Chronic Disease Alliance, che rappresenta oltre 100.000 Professionisti europei, esistono in parti-colare quattro fattori modificabili abuso di alcol e fumo, alimentazione incongrua e carente attività fisica che possono con-

dizionare lo sviluppo di queste patologie.La medicina preventiva non ha sicura-mente l’esperienza ed il volume di ricer-che della medicina classica, tant’è che nei Paesi Ocse solo il 3% della spesa sa-nitaria totale è investito in programmi di prevenzione e di sanità pubblica rivolti all’intera popolazione; quando invece, eliminando i maggiori fattori di rischio, si potrebbero evitare l’80% dei casi di malat-tie ischemiche del cuore, ictus cerebrale e diabete tipo 2, oltre al 40% dei tumori.

“SGOMENTI E INcREDuLI”La posizione dei pensionati del CUPLA sull’ultima manovra del Governo

Marina Centro

“SE SI FERMA IL MARE SI FERMA TuTTO”

Marina Centro mentre lavora per adeguare la sua offerta commer-ciale per i mesi dell’autunno e

dell’inverno, non dimentica una stagione estiva segnata dalla crisi economica. Un calo di presenze e fatturato solo in parte recuperato in agosto. Il bel tempo special-mente nei week-end e l’aumento delle presenze, rispetto agli anni passati, di stranieri russi, tedeschi, francesi hanno in parte compensato il calo degli ita-liani. Anche in questo mese di ottobre si è registrato, a differenza dell’anno passato, un discreto flusso di turisti, specialmente Russi. Da ormai diversi anni, da quando Rimini è diventata un centro per

congressi e fiere e gli alberghi si sono at-trezzati per stare aperti tutto l’anno, Marina Centro si è proposta come luogo di attrazio-ne commerciale; tutti i negozi, ristoranti e bar rimangono aperti, anche in autunno e inverno. E quest’anno i congressi si annun-ciano numerosi, sperando nella loro ricaduta

economica. Nella prossima primavera verrà inaugurata la nuova piazza dell’Embassy

con al centro il villino Cacciaguerra restau-rato e nuovi negozi intorno. Una realizza-zione che contribuirà a rendere la zona più elegante come si addice al cuore della Mari-na Riminese. Non vi sono stati nei mesi pas-sati, secondo il parere di Antonio Titini del Comitato Turistico di Marina Centro, pro-

blemi di parcheggio a cau-sa della diminuzione delle presenze italiane. Sono però aumentati i prezzi per la sosta sul lungomare ed è cresciuto l’abusivismo no-nostante l’impegno delle

forze dell’ordine a contrastarlo. Secondo Titini è presto quantificare il numero degli

alberghi che pensano realmente di chiude-re per l’inverno, ogni anno se ne parla ma poi si fa marcia indietro, molto dipenderà dall’attività congressuale e fieristica. Si attendono novità sul fronte degli scarichi a mare, un problema la cui soluzione, non certamente semplice, deve avere una corsia prioritaria. “Troppe” piogge nella prossima stagione potrebbero portare conseguenze assai negative: “se si ferma il mare, si ferma tutto”. Marina Centro comunque ha voluto chiudere la stagione estiva con ottimismo, con i canti e i balli del Festival Internazio-nale del Folklore, l’esibizione dei ballerini provenienti fin dalla Turchia hanno attirato una gran folla a piazzale Kennedy.

Si attendono risposte per gli scarichia mare: la pioggia estiva non sarà sempre “clemente”

L’esperimento in attoa mare della ferrovia

una raccolta“porta a porta”da migliorareA mare della ferrovia a Rimini, a dif-ferenza del resto della città, si attua la raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Una scelta dettata da evidenti moti-vi di carattere turistico e di spazi li-mitati, oltre che un esperimento che potrebbe essere allargato. Secondo Hera non vi sono stati dei riscontri negativi, ma diversi abitanti si la-mentano di alcuni aspetti. Per esem-pio, la raccolta delle plastiche un solo giorno alla settimana si sta rivelando un po’ avara e molti non riescono far entrare tutti i rifiuti di questo tipo nei contenitori in dotazione. Inoltre si rileva l’assenza del contenitore per i rifiuti organici, dove si possono met-tere anche stralci di potature o altro materiale risultante dalla cura del giardino. Questi tipi di rifiuti devono essere portati ai centri raccolta, pos-sono essere ritirati gratuitamente da Hera ma solo dietro appuntamento e comunque non dovrebbero essere messi nel contenitore dell’indiffe-renziato. Infine, lungo le strade se-condarie vi sono cestini per i rifiuti con il risultato che la gente, spariti i cassonetti, butta molte cose per ter-ra. O meglio, le butta più di prima, “ricordi” canini compresi, perché all’inciviltà non c’è limite. Hera fa sapere che la raccolta e la sua modalità viene fatta in collaborazio-ne con l’Amministrazione, loro sono esecutori, ma disponibili a migliora-re il servizio.

Le strutture sindacali componenti il CU-PLA Riminese - Comitato Unitario Pen-sionati Lavoro Autonomo, formato da: FENACOM - Confcommercio, FIPAC -Confesercenti, FNP- Coldiretti, ANP-CIA, Sindacato Pensionati Confagri-coltura, ANAP- Confartigianato e CNA Pensionati, della Provincia di Rimini- ri-unite in Rimini per esaminare i provve-dimenti del Governo Monti, presentati al Parlamento, esprimono una profonda critica di metodo e merito su punti qua-lificanti del Disegno di Legge. Nel me-todo risulta inaccettabile la proposizione di interventi di natura economica, giu-ridica e normativa di segno retroattivo. Al di là della necessità del Governo di reperire risorse nel segno della stabili-tà del Bilancio dello Stato è riprovevole che spese, investimenti fatti sulla base di conoscenze giuridiche da parte del citta-dino/contribuente vengano disattese dal Governo, per giunta Tecnico, (e quindi perfettamente a conoscenza delle norme dei codici di Legge). Si è creato perciò fra i contribuenti onesti, che versano al fisco tra lavoro dipendente, imprese e

pensionati quasi l’ottanta per cento del reddito nazionale, un clima di sfiducia e rassegnazione che solo il Parlamento ora può rimuovere, riordinando in modo equilibrato i provvedimenti per l’anno 2013. Altresì sul Disegno di Legge desta-no preoccupazioni tagli allo stato Socia-le, alle prestazioni Socio-Assistenziali, in particolare per handicap e spese connesse alla salute e alla prevenzione, (tetto del-le detrazioni, tagli ai recuperi delle spese dei mutui,ecc.). Occorre poi sottolineare come i benefici di natura fiscale dovuti alla diminuzione di un punto percentua-le dei primi due scaglioni di reddito per l’anno 2013, e quindi fruiti di fatto nel solo 2014 in sede di denuncia dei redditi, siano rimossi dagli aumenti che già nel 2013 colpiscono tutti i cittadini compresi coloro che non sono tenuti alla denuncia dei redditi. Lo stesso aumento dell’IVA, che colpisce i consumi, deprime ancor più un’economia e una società sfiduciata, che vede assottigliarsi i risparmi familiari di fronte a scenari sociali di minor lavo-ro, precarizzazione dei giovani nonché della chiusura di tante piccole e medie

imprese. Sono proprio le preoccupazioni per il futuro dell’economia, nonché sulla tenuta dei redditi, gli aspetti prioritari che CUPLA Rimini affida ai partiti presenti nella Società e nel Parlamento per conse-guire provvedimenti anti recessivi tali da valorizzare le imprese efficienti e senza parimenti dimenticare il disagio sociale delle famiglie e dei pensionati in parti-colare. Infine CUPLA Rimini segue con attenzione le ricadute che i vari provve-dimenti già attuati, non ultimo l’IMU su case e immobili per il 2012, gravano sui contribuenti. Difendere il reddito di chi ha lavorato, e che pretende dopo anni di versamenti previdenziali un’appropriata pensione, non è un privilegio. E’ invece il modo civile, consapevole, responsabile che i pensionati di CUPLA Rimini affida-no ai Rappresentanti del Popolo Sovrano nel Parlamento e nelle Strutture Elettive.

Il Segretario CUPLAErmes Venturini

Il Presidente CUPLAFelice Falcioni

LA LETTERA

Page 31: Chiamami Città 697

24 ottobre > 6 novembre 2012 5

I “ragazzi di piazzale Carso” in una raccolta di poesie e prosa

LA VOcE DELLA GIOVINEZZA NEI VERSI DELLA MATuRITÀLeggere poesie e riscoprire la poesia che ancora hai dentro, può succedere quando si leggono i versi di Vincenzo Giorgetti. La poesia per sua natura appartiene a chi la legge, spesso si citano versi senza citare l’autore e non se ne dolga quest’ultimo per-che questo è lo scopo della sua scrittura. Si scrive per far sapere al lettore la bellezza, la tristezza, l’amore, i sentimenti dell’animo umano. Questo è riuscito a trasmettere Gior-getti nell’ultima raccolta “Tra cielo e Terra e altre Fatalità” edita da Caratteri mobili e

& co.” Il libro di non molte pagine ha altri due autori amici Lanfranco Bezzi e Alfonso Signorotti. Bezzi in poche poesie racconta un lungo periodo di una vita, la fanciullezza, il mare gli amori estivi, il sole e poi l’odio e la guerra, l’im-pegno sociale, il tempo che fugge per poi ritornare all’anima, ad un fiore che si desta. Risuona fra le poesie la voce sommessa di

una musa ispiratrice non più su questa ter-ra, Trine ed a lei è dedicata, la raccolta di prosa e versi. Come anche in un precedente volume anche qui Giorgetti ha voluto unire

versi e prosa due metodi narrativi che si completa-no solo vo-

lendo. Signorotti conclude il volumetto con un racconto, un’esperienza, parla del corpo quello che si tocca e si vede, che soffre o

si compiace di se stesso. Lo fa con legge-rezza, con ironia, ricordando che anche il corpo può raccontare una storia. C’è un luo-go, quasi mitico ormai “piazzale Carso” a Marina Centro da cui partono i ricordi e le amicizie che uniscono un gruppo di uomi-ni anche quelli del libro. Lì negli anni cin-quanta gruppi di ragazzi inseguivano urlanti un lacero pallone da calcio, quelle grida di gioia, di rabbia, di soddisfazione e di spe-ranza si sono negli anni trasformate in versi e racconti.

“Tra cielo e Terra e altre Fatalità” di Vincenzo Giorgetti

NEL BORGO

Pagare le tasse sì, ma ecco comeNoi italiani siamo tra i più grandi evasori del mondo e quelli che pagano le tasse non lo fanno volentieri visto che la pressione fiscale è arrivata al top del 57%. Abbiamo una tassazione più alta della Svezia e dei servizi pubblici a livello del Botswana. Ma non sono tutti ricconi o furbetti quelli che si comportano male, una parte lo fa per di-sperazione, per campare, per non chiudere l’attività e dar da mangiare ai figli. Molti di quelli che pagano fino all’ultima lira di tas-se lo fanno perché costretti ma se potessero evadere lo farebbero volentieri. La catego-ria in testa alla classifica degli evasori sono i professori di scuola con un bel 87% per via delle lezioni private. Tutto, meno che degli ignoranti ai margini della società. Per risolvere la situazione tutti si stanno spre-mendo il cervello ma al massimo partori-scono predicozzi morali, intrisi di luoghi comuni e di frasi fatte. Ultimamente si bat-te molto sull’insulto: ladri!!! Gridano tutti coloro che le tasse sono costretti a pagarle

e in questo modo si spera di convincere chi non le paga, ad andare sulla retta strada. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ovvero, se la nave affonda i topi scappano, in tem-pi di crisi ognuno pensa per sé e chi può evade a tutto spiano. Ma perché la gente dovrebbe pagare le tasse fino in fondo vi-sto che è un’operazione dolorosa quanto poche altre? Sicuramente non per fare pia-cere a Monti o a qualche pubblico dirigente come la Fornero che dall’alto della propria solidissima posizione di lavoro a tempo indeterminato, ottimamente pagata, dor-mono sogni tranquillissimi e hanno anche già sistemato la famiglia nei posti migliori. Sicuramente non per consolare i pubblici dipendenti che, a sentir loro, sarebbero tutti onesti e tartassati dalle partite IVA, vittime predestinate del fisco forse ma non certo delle malattie cardiovascolari, causa inten-si ritmi di lavoro. Ernie e infarti non sono per loro la prima causa di infortunio per capirci. E allora? qualche idea mi è venuta.

possino, dalla parcella del commercialista, ecc., potessero beneficiare di una aliquota di IVA pesante magari al 26% in cambio di un azzeramento di tutti gli altri adempi-menti, Irpef in testa, la cosa poi avrebbe il profumo del balsamo miracoloso. Sarebbe la pietra filosofale, il rimedio dei rimedi, la pillola del pirimpimpino e chi più ne ha più ne metta. Incasso 50.000 euro all’anno a tagliare i capelli? Bene allora 13.000 li verso forfettariamente allo Stato e la fac-cenda finisce lì. Se mi beccano a evadere vado in galera e lavoro gratuitamente nei servizi sociali. Non sarebbe meglio? O pre-ferite come adesso vedere le botteghe vuote a centinaia col cartello affittasi per cessata attività? E tutto quello che sanno fare gli artigiani dove va a finire, chi lo insegna più ai giovani? Come mai fanno tutti carte false per andare sotto il pubblico impiego e nes-suno fa la fila per venire a fare l’artigiano? Tutto chiaro?

Giovannino Urbinati

1) La gente paga le tasse perché lo Stato è credibile e spende i soldi incassati con equità, sobrietà e senso della giustizia. Vi risulta in Italia? Ecco appunto.

2) La gente pagherebbe le tasse se potesse dedurre tutte le spese che sostiene per il suo sostentamento oltre che per la sua attività. Ovvero se la gente avesse un guadagno chiaro e immediato dal suo comportarsi virtuosamente capirebbe subito dove sta la convenienza e si adeguerebbe di buon gra-do. In Italia peggio che andar di notte.

3) La gente pagherebbe le tasse se sapesse che evadendo la pena sarebbe severissima e certa. Galera come in America e vedrai che la musica cambia.

4) Se poi i piccoli artigiani come me, in-vece di chiudere decimati dalla crisi come ai tempi della peste, massacrati dalla buro-crazia, dalla concorrenza dei cinesi che li

LA LETTERA

Segna ancora il Primo miglio lungo la romana Via Flaminia

RESTITuIAMO DIGNITÀ ALLA PIETRA MILIARE DELLA cOLONNELLA!

Lungo le antiche strade consolari ro-mane – come la Flaminia e l’Emi-lia – le distanze erano scandite dalle

PIETRE MILIARI, poste a un chilometro e mezzo l’una dall’altra (il miglio romano in-fatti era lungo 1.488 metri). Spesso queste pietre miliari davano il nome al luogo ove sorgevano, a Rimini come altrove. Così, sulla Flaminia, a un miglio dall’Arco d’Au-gusto, la Colonnella era anche chiamata “il Primo”, dal latino ad primum lapidem (e la relativa pietra esiste ancora). La località presso la rotonda dei pompieri era chiamata “il Secondo”; e lì vicino nel Medioevo c’era una chiesetta intitolata a “S. Giacomo del Se-condo”. All’altezza di Miramare si trovava (e si trova tutt’ora) la terza pietra miliare; e quel sito si è chiamato “il Terzo” fino ad anni recenti. Anche fuori Rimini si conoscono esempi analoghi. Noi non ci facciamo caso, ma luoghi come Quarto Oggiaro, Quinto Vi-centino, Sesto S. Giovanni, Settimo Torine-se, S. Giovanni in Ottavo, traggono il loro

nome dall’essere posizionati a un dato mi-glio su qualche vecchia strada. Le pietre mi-liari romane erano realizzate gene-ralmente in materia locale, avevano forma cilindrica, con un basamento quadrato ricavato di solito nel me-desimo blocco. Spesso erano prive di iscrizioni (cioè “anepigrafe”); qualche volta contenevano una scritta cele-brativa, come la pietra originariamente posta sulla biforcazione della via Emilia a S. Vito (ed oggi custodita nel Lapidario del Museo di Rimini). L’incisione ricorda il riassetto stradale promosso dall’imperatore Augusto nell’anno secondo avanti Cristo. Andando in auto per le nostre strade, osserviamo spes-so due pietre miliari molto simili: quella di Miramare (al terzo miglio della Flaminia) e quella di Santa Giustina (al quinto miglio della via Emilia, nel giardinetto di fronte alla chiesa parrocchiale). In maniera meno vistosa, è presente anche la pietra miliare della Colonnella, ai margini del parcheggio

in costruzione dietro la chiesa. Appare più bassa delle altre ed è anche deturpata da una

scatola metallica che gli hanno applicato contro, non so se quelli dell’Enel, del Gas o di altra società. Un piccolo scavo effettuato ai suoi piedi permette ora di vedere che la pietra è interrata quasi per metà ed è dota-ta di un basamento quadrato. Nella sostanza risulta avere la stessa dimensione e la mede-sima conformazione delle due appena citate. Evidentemente è rimasta lungo tempo nel proprio sito e con l’innalzamento del livello stradale ha finito per trovarsi in parte sepol-ta. Sarebbe l’occasione per ricollocarla in modo più dignitoso, rendendola visibile per intero ed eliminando quella bruttura che gli è stata applicata addosso.

Semisepolta ai marginidi un parcheggio,

potrebbe essere ricollocata

di Oreste Delucca

La pietra dello scandalo:lo stato attuale del miliario romano

alla Colonnella

Page 32: Chiamami Città 697

capolinea linea 11

direzione stazione

direzione monte

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VIA APONIA

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VIA CASTELFIDARDO ruderi teatro romano

tempio malatestiano

arco d’augusto

stazione ferroviaria

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santa rita

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ELinea 11Capolinea

VIA IV NOVEM

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Via IV NovembreLinee in direzione monte

1-2-14-15

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2-14-15

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stazione

2-3-4-7-8-914-15-16-17

18-20-91

Bastioni OrientaliLinee in direzione monte

3-7-8-9-16-1719-90-160-170

LINEE EXTRAURBANE

Bastioni OrientaliLinee in direzione stazione

90-160-170LINEE

EXTRAURBANE

Anfi teatroLinee in direzione stazione

20-124-90160-170

LINEE EXTRAURBANE

VIA ANFITEATRO

Anfi teatroLinee in direzione monte

3-7-8-9-16-1719-160-170

LINEE EXTRAURBANE

Anfi teatroLinee in direzione ospedale

4-91-20-124

nuovo piano della viabilità dei mezzi pubblicisull’area circostante il mercato coperto

LEgENDA LINEE E FERMATE

11 Capolinea • Via Dante

1 In direzione monte • Via IV Novembre

2 In direzione monte • Via IV Novembre In direzione stazione • Piazzale Gramsci • Piazzale San Girolamo

14 In direzione monte • Via IV Novembre In direzione stazione • Piazzale Gramsci • Piazzale San Girolamo

15 In direzione monte • Via IV Novembre In direzione stazione • Piazzle Gramsci • Piazzale San Girolamo

4 In direzione monte/ospedale • Stazione • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Piazzale Gramsci

7 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Piazzale Gramsci

8 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Piazzale Gramsci

9 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Piazzale Gramsci

16 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Piazzale Gramsci

17 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Piazzale Gramsci

19 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano)

20 In direzione monte • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Piazzale Gramsci

124 In direzione ospedale • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Via Roma (cinema settebello)

160 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Bastioni Orientali • Via Roma (cinema settebello)

170 In direzione monte • Bastioni Orientali (dietro chiesa Santa Rita) • Via Roma (anfi teatro romano) In direzione stazione • Bastioni Orientali • Via Roma (cinema settebello)

6 16 > 29 maggio 2012

COME ARRIVARE CON GLI AUTOBUS AL MERCATO COPERTOGli Operatori del Mercato Coperto, consapevoli dei disagi legati ai nuovi percorsi degli autobus e della mancata informazioneda parte dell’autorità competente, ribadiscono quali sono le fermate utilizzabili dai clienti.

Le fermate degli autobus che non sono più presenti su Piazzale Gramsci sono state sostituite con tre nuovi punti di fermata vicino al Mercato:

Bastioni Orientali(dietro la Chiesta di Santa Rita)

Via IV Novembre(di fronte Asilo Baldini)

Via Roma(di fronte all’Anfiteatro Romano)

Inoltre per chi scende alla stazio-ne vi è un servizio continuo effet-tuato dai numeri 1-2-14-15 che, ogni 8 minuti, permette di arriva-re di fronte al Mercato Coperto, sulla via IV Novembre (Asilo Bal-dini).