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Cervello e comportamento:
biologia dei
disturbi dello spettro
compulsivo-impulsivo
Comportamenti correlati alla cura dell'igiene
Comportamenti correlati alla sequenza predatoria
Altri comportamenti ripetitivi
COMPORTAMENTI RIPETITIVI IN NATURACOMPORTAMENTI RIPETITIVI IN NATURA
Gli atti ripetitivi sono specie-specifici
Sono per lo più azioni finalizzate all'autoconservazione che, in assenza del trigger, vengono compiute in risposta ad un evento stressante o di disagio
Prevalgono patterns motori associati alla locomozione, predazione, cura dell'igiene, comportamento sociale e sessuale
Il comportamento può essere riconducibile alla natura del fattore causale anche se non logicamente correlato ad esso
COMPORTAMENTI RIPETITIVI IN NATURACOMPORTAMENTI RIPETITIVI IN NATURA
COMPORTAMENTI RIPETITIVI IN LABORATORIOCOMPORTAMENTI RIPETITIVI IN LABORATORIO
Dei sistemi serotoninergici (somministrazione di L-triptofano provoca sintomi di iperattività motoria e comportamenti ripetitivi in ratti e topi, bloccati da farmaci anti-serotoninergici; la somministrazione di paroxetina inibisce, nella scimmia, i comportamenti stereotipati)
Della neurotrasmissione oppioidergica (l'apomorfina e gli agonisti degli oppioidi aumentano i comportamenti ripetitivi)
Delle aree sottocorticali (un sottogruppo di neuroni del nucleo del raphe dorsale viene specificamente attivato, nel gatto, quando l'animale esibisce comportamenti ripetitivi correlati alla cura dell'igiene)
Gli studi sperimentali sui comportamenti ripetitivi definiscono il coinvolgimento:
IMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOCIMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOC
Nel 1991 Rapaport rilevò che cani affetti da dermatite acrale da leccamento rispondevano alla somministrazione di Clomipramina, farmaco considerato di scelta nella terapia dei pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo
Rilettura dei comportamenti ripetitivi (definiti “comportamenti aggiuntivi”) presenti in varie specie animali, sia in condizioni naturalistiche che sperimentali
Modello animale: implicazioni per la fisiopatologia del disturbo ossessivo-compulsivo
Osservando i comportamenti aggiuntivi, i veterinari hanno adattato i criteri diagnostici del DSM-IV per il DOC indicando come patologica la condizione nella quale:
gli atti ripetitivi consumano più di tre ore al giorno
sono causa di lesioni fisiche
il comportamento interferisce significativamente con il funzionamento sociale dell'animale e con il suo rapporto con il padrone
conflitto e frustrazione derivano all'animale se gli viene impedito di attuare il comportamento ripetitivo
IMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOCIMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOC
Nella determinazione dei comportamenti aggiuntivi intervengono fattori genetici, come dimostrano la familiarità del comportamento e la possibilità di evocare le stesse manifestazioni patologiche in tutti gli esemplari di una razza o specie
Fattori predisponenti o scatenanti sembrerebbero anche le lesioni cerebrali organiche, come ferite alla testa, traumi neonatali, infezioni virali o batteriche, prevalentemente nelle regioni della corteccia frontale
E’ possibile spiegare la diversità dei comportamenti aggiuntivi osservati ipotizzando che essi abbiano la stessa base neuronale ma differenti pattern biochimici, coinvolgenti i sistemi dopaminergico, serotoninergico ed oppioidergico
IMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOCIMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOC
E’ possibile perciò inquadrareE’ possibile perciò inquadrarei comportamenti ripetitivi degli animalii comportamenti ripetitivi degli animali
e le più complesse compulsioni umanee le più complesse compulsioni umanecome come variazioni su un identico tema biologicovariazioni su un identico tema biologico
Lo studio di comportamenti aggiuntivi è un’importante risorsa nella ricerca sul DOC, Lo studio di comportamenti aggiuntivi è un’importante risorsa nella ricerca sul DOC, suggerisce spunti sui meccanismi psicobiologici e costituisce "campo di prova" per i suggerisce spunti sui meccanismi psicobiologici e costituisce "campo di prova" per i
nuovi farmaci antiossessivinuovi farmaci antiossessivi
IMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOCIMPLICAZIONI PER FISIOPATOLOGIA DEL DOC
… … e nell’uomo?e nell’uomo?
MedicoMedico: Un lume tiene in mano?: Un lume tiene in mano?
DamaDama: È la lampada che sempre si tiene accanto alletto.: È la lampada che sempre si tiene accanto alletto.
MedicoMedico: Oh, come spalanca gli occhi!: Oh, come spalanca gli occhi!
DamaDama: E pur non vede.: E pur non vede.
((Lady Macbeth depone il lume e si frega le mani facendo l'atto di Lady Macbeth depone il lume e si frega le mani facendo l'atto di cancellare qualche cosa)cancellare qualche cosa)
MedicoMedico: Perché sfrega le mani?: Perché sfrega le mani?
DamaDama: Crede di lavarsi! È un atto a lei consueto il gesto di lavarsi : Crede di lavarsi! È un atto a lei consueto il gesto di lavarsi le mani. L’ho vista insistere anche per un quarto d'ora.le mani. L’ho vista insistere anche per un quarto d'ora.
Lady MacbethLady Macbeth: Una macchia è qui, tuttora. Via, ti dico, o : Una macchia è qui, tuttora. Via, ti dico, o maledetta!maledetta!
Lady MachbetLady Machbet: Queste mie mani non saranno mai pulite? Sanno : Queste mie mani non saranno mai pulite? Sanno ancora di sangue! Tutti i profumi dell'Arabia non basteranno a ancora di sangue! Tutti i profumi dell'Arabia non basteranno a rendere odorosa questa piccola mano.rendere odorosa questa piccola mano.
Dama, medicoDama, medico: Il Signore abbia pietà di lei.: Il Signore abbia pietà di lei.
W. Shakespeare: Macbeth, scena quarta, W. Shakespeare: Macbeth, scena quarta, 16231623
Lady Macbeth è sopraffatta dai propri sensi di colpa provocati in lei dal crudele spargimento di sangue innocente effettuato da parte sua per fare diventare re suo marito Macbeth. L’ansia, l’inquietudine, le paure, i rimorsi, la debolezza dello spirito di Lady Macbeth cercano riparazione dietro i sintomi difensivi del rituale compulsivo dello sfregamento delle mani, nel perpetuo tentativo di pulirsi le macchie di sangue che può vedere soltanto lei: le compulsioni perseguitano Lady Macbeth in modo spietato.
W. Shakespeare: Macbeth, scena quarta, W. Shakespeare: Macbeth, scena quarta, 16231623
F. è perseguitato dal dubbio di dover controllare ripetutamente di aver chiuso le serrature: quella della porta
di casa, quella del box, quella dell’auto…“.…e se avessi lasciato qualche cosa aperto?”
Non appena prova ad uscire di casa o cerca di allontanarsi dall’auto ecco che il dubbio s’insinua nella sua mente con una forza e intensità tali da costringerlo a tornare sui suoi passi e a controllare una, due, tre… trenta volte, tutte le volte necessarie per far dileguare la logorante, irragionevole incertezza…
Un dubbio logora il signor C. alcuni passi dopo aver incontrato per strada una carrozzina…
“…e se avessi preso e gettato il bambino nella spazzatura?”
In un bagno di sudore, è costretto a tornare indietro e controllare minuziosamente ogni cestino, cassonetto, angolo buio e tombino…
…passa ore così: per evitare che questo possa accadere ormai non esce più di casa!
La signora D. è terrorizzata dall’idea che il suo bambino in fasce si ammali per via dei “germi”…
…è un pensiero che non l’abbandona mai!
Ha trovato un modo per alleviare la sua ansia: passa il suo bambino con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, a volte pesino di candeggina!
Con il passare del tempo anche questo non è più sufficiente…
…fargli il bagno nella candeggina è l’unica soluzione!
LA DIMENSIONE PSIOCOPATOLOGICA DEL COMPORTAMENTO COMPULSIVO
COMPULSIONICOMPULSIONI
dal latino dal latino compellerecompellere, , costringerecostringere
Associate al concettoAssociate al concetto di obbligatorietàdi obbligatorietà di "essere costretto contro la propria volontà“di "essere costretto contro la propria volontà“
Spinta o impulso ad agire che si mette in atto in Spinta o impulso ad agire che si mette in atto in risposta a un'ossessione, voltorisposta a un'ossessione, volto• a ridurre la tensione generata dall'idea a ridurre la tensione generata dall'idea
ossessiva oossessiva o• a prevenire, con modalità scaramantiche, a prevenire, con modalità scaramantiche,
eventi temutieventi temuti
• Comportamenti ripetitivi (lavarsi le Comportamenti ripetitivi (lavarsi le mani, controllare ripetutamente lo mani, controllare ripetutamente lo spegnimento degli elettrodomestici)spegnimento degli elettrodomestici)
• Atti mentali (contare)Atti mentali (contare)
COMPULSIONI
• Comportamenti, spesso agiti in modo ritualistico• Chiaramente eccessivi• Non collegati in modo realistico con ciò che dovrebbero prevenire o neutralizzare
LAVAGGIO (LAVAGGIO (ossessioni di ossessioni di contaminazione/morali)contaminazione/morali)
– Lavarsi le mani in modo eccessivo o Lavarsi le mani in modo eccessivo o ritualizzatoritualizzato
– Pulire articoli casalinghi o altri oggetti Pulire articoli casalinghi o altri oggetti inanimatiinanimati
CONTROLLO CONTROLLO (ossessioni aggressive, di (ossessioni aggressive, di ordine, e dubbio patologico), ordine, e dubbio patologico),
– Controllare le serrature, il gas, gli Controllare le serrature, il gas, gli elettrodomesticielettrodomestici
– Controllare di non aver commesso erroriControllare di non aver commesso errori
RITUALI RIPETITIVI RITUALI RIPETITIVI (ossessioni di ordine, (ossessioni di ordine, pensiero magico)pensiero magico)
– Bisogno di ripetere attività di routine, Bisogno di ripetere attività di routine, rileggere o riscrivererileggere o riscrivere
COMPULSIONICOMPULSIONI
ACCUMULO ACCUMULO (ossessioni di accumulo, spesso (ossessioni di accumulo, spesso sostenute da pensiero magico)sostenute da pensiero magico)
• Collezionare oggetti privi di valoreCollezionare oggetti privi di valore
RIORDINO RIORDINO (ossessioni di ordine)(ossessioni di ordine)
• Bisogno di riordinare e riassettareBisogno di riordinare e riassettare
CONTARE CONTARE (ossessioni di ordine, aggressive e (ossessioni di ordine, aggressive e pensiero magico)pensiero magico)
• Bisogno di contare le piastrelle o i numeri sulle Bisogno di contare le piastrelle o i numeri sulle targhe delle macchinetarghe delle macchine
ALTRE COMPULSIONI ALTRE COMPULSIONI (ossessioni di ordine, (ossessioni di ordine, pensiero magico)pensiero magico)
• Fare troppi elenchiFare troppi elenchi
• Bisogno di toccare, picchiettare, guardare Bisogno di toccare, picchiettare, guardare fissofisso
COMPULSIONI
Controllare ripetutamente che la macchina parcheggiata sia ben Controllare ripetutamente che la macchina parcheggiata sia ben chiusa a chiave aprendo e chiudendo più voltechiusa a chiave aprendo e chiudendo più volte
Camminare sulle mattonelle senza calpestare le righe di divisione o Camminare sulle mattonelle senza calpestare le righe di divisione o toccare i punti di incrociotoccare i punti di incrocio
Pulirsi le suole delle scarpe sul tappetino di entrata un numero pari di Pulirsi le suole delle scarpe sul tappetino di entrata un numero pari di volte superiore ad un numero stabilitovolte superiore ad un numero stabilito
Alzarsi più volte dal letto durante la notte per assicurarsi di aver Alzarsi più volte dal letto durante la notte per assicurarsi di aver chiuso il gas o le finestrechiuso il gas o le finestre
Accendere e spegnere le luci un certo numero di volte prima di uscire Accendere e spegnere le luci un certo numero di volte prima di uscire da una stanzada una stanza
Salire una scala o entrare in una stanza sempre e solo con un piede Salire una scala o entrare in una stanza sempre e solo con un piede anziché l'altroanziché l'altro
Lavarsi ripetitivamente le mani a intervalli regolari durante il giorno o Lavarsi ripetitivamente le mani a intervalli regolari durante il giorno o non riuscire a smetterenon riuscire a smettere
FACCIAMO ALCUNI ESEMPIFACCIAMO ALCUNI ESEMPI
Allineare libri sullo scaffale per dimensione, argomento, colore, Allineare libri sullo scaffale per dimensione, argomento, colore, assolutamente con la scritta posizionata in un determinato modoassolutamente con la scritta posizionata in un determinato modo
Calpestare un pezzo di carta con il piede sinistro e poi sentire il Calpestare un pezzo di carta con il piede sinistro e poi sentire il bisogno di calpestarne un altro con il piede destro, o di tornare bisogno di calpestarne un altro con il piede destro, o di tornare indietro e pestarlo nuovamenteindietro e pestarlo nuovamente
………………………….. ..
FACCIAMO ALCUNI ESEMPIFACCIAMO ALCUNI ESEMPI
FISIOPATOLOGIA DEL COMPORTAMENTO
COMPULSIVO
OSSESSIONEOSSESSIONE
I COMPORTAMENTI DEL DISTURBO I COMPORTAMENTI DEL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOOSSESSIVO-COMPULSIVO
EvitamentoCompulsione
Resistenza
I COMPORTAMENTI DEL DISTURBO I COMPORTAMENTI DEL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOOSSESSIVO-COMPULSIVO
OSSESSIOOSSESSIONINI
COMPULSICOMPULSIONIONI
ANSIA
EVITAMENTO
DISFUNZIONALITA’
RESISTENZA ALLE
COMPULSIONI
GRADUALE SOLLIEVO
DALL’ ANSIA
NESSUNA RIDUZIONE DELL’ANSIA
A.A. Meccanismo comportamentale che Meccanismo comportamentale che porta ad una riduzione dell’ansia porta ad una riduzione dell’ansia causata dal pensiero ossessivocausata dal pensiero ossessivo
B.B. Il deficit nelle funzioni esecutive Il deficit nelle funzioni esecutive impedisce la corretta gestione dei impedisce la corretta gestione dei comportamenti e del meccanismo comportamenti e del meccanismo ossessione-compulsione-condotte di ossessione-compulsione-condotte di evitamento. evitamento.
IL COMPORTAMENTO COMPULSIVO
• Attenzione selettiva
• Working memory
• Set shifting e riconoscimento/osservazione di regole
• Perseverazione
• Decision making
IPOTESI DEFICIT DELLE FUNZIONI ESECUTIVE
• Cattive performance nei soggetti con comportamenti compulsivi nel Trail Making Test e nel Wisconsin Card Sorting test
Si osserva in tali pazienti una significativa difficoltà ad inibire le informazioni irrilevanti che condizionano il comportamento
• Numerosi dati confermano il ruolo del circuito frontostriatale a partenza dalla corteccia orbitofrontale nei compiti di controllo dell’interferenza correlati con l’attenzione selettiva
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
ATTENZIONE SELETTIVA, SET SHIFTING
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
PERSEVERAZIONE E LENTEZZA PATOLOGICA
• PERSEVERAZIONE: incapacità a modificare un determinato comportamento o una strategia nonostante lo stimolo a modificarlo
• Studi condotti su pazienti con patologie frontali hanno evidenziato l’aumento di risposte perseverative nell’ Object Alternation Test e nel WCST
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
PERSEVERAZIONE
WCST
il soggetto deve individuare le categorie predefinite disponibili (colore, segno, numero) ed essere in grado di cambiare categoria quando richiesto
Corteccia prefrontale
dorsolaterale
OAT
La logica della scelta non è predefinita, ma deve essere ricavata dal riconoscimento di un feedback
regolare, che sollecita una modalità d’apprendimento di tipo
probabilistico
Corteccia orbitofrontale
Distinzione tra la perseverazione ossessivo-compulsiva, correlata alle aree orbitofrontali, e la perseverazione più imputabile al deficit logico-categoriale, da interessamento delle aree dorsolaterali, come quello presente nella schizofrenia.
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
PERSEVERAZIONE
• Nei pazienti con DOC si osservano difficoltà ad iniziare un’ azione, eccessiva lentezza d’esecuzione o incapacità a terminare un compito.
• Interpretati come deficit dell’iniziativa o effetto dell’incertezza ossessiva che genera nel flusso procedurale il fenomeno descritto come “inceppamento”
WORKING MEMORY e
PIANIFICAZIONE
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
LENTEZZA PATOLOGICA
• Similitudini cliniche e psicopatologiche permettono di comparare pazienti con comportamenti compulsivi a soggetti con lesioni della corteccia prefrontale, nell’ipotesi di un comune interessamento, morfologico e funzionale, delle aree ventromediali della corteccia orbitofrontale
• I soggetti ossessivi mostrano un impoverimento della loro capacità decisionale esprimibile attraverso l’attuazione di comportamenti ripetitivi che li rendono incapaci di valutare le conseguenze a lungo termine delle loro azioni.
• Nelle strategie di comportamento compulsvo o di evitamento, i pazienti privilegiano strategie di ricompensa immediata (riduzione dell’ansia esperita) incuranti delle conseguenze a lungo termine dei loro comportamenti (riduzione della autonomia e scadimento della qualità di vita).
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
DEFICIT DECISIONALI
Implicazioni Implicazioni neurofunzionalineurofunzionali
lo studio del decision making nel lo studio del decision making nel DOC può fornire una conferma del DOC può fornire una conferma del deficit delle funzioni esecutive deficit delle funzioni esecutive coinvolgente le regioni della coinvolgente le regioni della corteccia orbitofrontale e quelle corteccia orbitofrontale e quelle sottocorticalisottocorticali
Implicazioni Implicazioni eziopatogeneticheeziopatogenetiche
lo studio del decision making nel DOC può fornire una conferma al concetto di “spettro ossessivo-compulsivo” attraverso l’identificazione di prestazioni neuropsicologiche comuni alle differenti patologie dello spettro (Anoressia e Bulimia Nervosa, Gioco d’Azzardo Patologico) a sostegno di un’ipotesi eziopatogenetica comune
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
DEFICIT DECISIONALI
Implicazioni clinicheImplicazioni cliniche
lo studio del decision making lo studio del decision making nel DOC può essere usato per nel DOC può essere usato per identificare sottopopolazioni identificare sottopopolazioni di pazienti DOC con profili di pazienti DOC con profili
neuropsicologici differenti e neuropsicologici differenti e con diversa responsività alla con diversa responsività alla
terapia farmacologica terapia farmacologica antiossessivaantiossessiva
COMPORTAMENTO COMPULSIVO:
DEFICIT DECISIONALI
From: Cavedini et al., Neuropsychologia, 2002
-7-6-5-4-3-2-101234567
Blocco 1-20 Blocco 21-40 Blocco 41-60 Blocco 61-80 Blocco 81-100
Carte selezionate
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CTR DOC
LO SPETTRO
COMPULSIVO-IMPULSIVO
IL COMPORTAMENTO IMPULSIVO
IMPULSO
• Atto o spinta non programmata ad agire
• Comportamento egosintonico
• Genera piacere soggettivo sebbene le sue conseguenze possono essere estremamente dannose per il soggetto stesso
• Il soggetto non riesce a resistere all’impulso di eseguire una certa azione
• Prima di commettere l’atto il soggetto avverte un aumentato senso di tensione (arousal)
• Mentre commette l’atto avverte piacere, gratificazione o rilassamento
Coinvolgimento organico– specifiche regioni cerebrali (sistema limbico):
associate ad attività impulsiva e a comportamenti violenti
– altre regioni cerebrali: associate all'inibizione di tali comportamenti
Lesioni frontali: difficoltà nel controllo degli impulsiDisfunzione cerebrale minima: sovente si accompagna a un incremento dei comportamenti impulsiviAssociazione tra comportamenti impulsivi e– storie di traumi cranici– forme di epilessia del lobo temporale
BASI BIOLOGICHE DELL’IMPULSIVITA’
• Nei soggetti impulsivi è stata evidenziata un’alterazione del metabolismo della serotonina ed una riduzione dell’attività di questo neurotrasmettitore, che gioca un ruolo importante anche nelle manifestazioni aggressive (Vikkunen, 1987)
• Alcuni ormoni, come il testosterone, sono stati associati al comportamento impulsivo ed aggressivo e, poichè la serotonina facilita l’incremento dei livelli plasmatici di prolattina e cortisolo, non è possibile escludere anche il coinvolgimento di questi due ormoni.
• Anche l’aumentata attività noradrenergica faciliterebbe l’impusività, contrapponendosi al sistema serotoninergico.
BASI BIOLOGICHE DELL’IMPULSIVITA’
• Specifici polimorfismi in diversi geni nel sistema dopaminergico (specifico nel funziona mento della corteccia frontale e del sistema limbico) come regolatori dei comportamenti impulsivi (kreek et al., 2005). Alcuni dati mostrano come la variazione al polimorfismo Val 158Met del gene COMT influenzi i processi di decison making e l’attività cerebrale che media le scelte impulsive, così come altri comportamenti impulsivi
• I comportamenti impulsivi sembrano essere associati a bassi indici di neurotrasmissione serotoninergica (5-HT)
BASI BIOLOGICHE DELL’IMPULSIVITA’
• Le funzioni cognitive connesse all’impulsività comprendono l’attenzione, la soppressione della risposta, una scarsa valutazione delle conseguenze e l’inabilità a non considerare i piccoli vantaggi immediati in favore di rinforzi positivi nel lungo termine.
• Deficit specifici nelle funzioni esecutive, mediate dalla corteccia frontale, sono stati confermati essere alla base dei comportamenti impulsivi disfunzionali (Crews and Boettinger, 2009).
IMPULSIVITA’ e NEUROPSICOLOGIA
SPINTA AD AGIRESPINTA AD AGIRE
Soggetto impulsivo: esperita come egosintonica– Può attuare l’azione
Soggetto compulsivo: almeno originariamente, egodistonica, incompatibile con i principi etici e morali dell'individuo:– Pensa di "poter uccidere una persona" o “ha
paura di poterlo fare“– Ma sicuramente non attuerà mai un'azione
simile– Netto divario tra rappresentazione dell'impulso e
l'effettiva esecuzione
COMPULSIVITA’-IMPULSIVITA’
STIMA DEL RISCHIOSTIMA DEL RISCHIO
Soggetto compulsivo: sovrastima la probabilità di un pericolo futuro e, di conseguenza, esprime– avversione al rischio e– propensione all'evitamento del pericolo
Soggetto impulsivo: "ricerca il rischio”– agisce incurante delle conseguenze
negative del suo comportamento
COMPULSIVITA’-IMPULSIVITA’
ImpulsivitàImpulsività CompulsivitàCompulsività
L'impulso è di tipo L'impulso è di tipo egosintonico: esso appartiene egosintonico: esso appartiene alla sfera dell'Io, il soggetto alla sfera dell'Io, il soggetto
ricerca l'esperienza perché lo ricerca l'esperienza perché lo autorealizza e lo gratifica, autorealizza e lo gratifica,
anche se solo in apparenzaanche se solo in apparenza
La compulsione è di tipo La compulsione è di tipo egodistonico: il soggetto non la egodistonico: il soggetto non la
percepisce come una sua percepisce come una sua elaborazione e non riesce a elaborazione e non riesce a
motivarla, anche se comunque motivarla, anche se comunque si sente costretto a metterla in si sente costretto a metterla in
praticapraticaRicerca del rischioRicerca del rischio Avversione al rischio e Avversione al rischio e
propensione all'evitamento del propensione all'evitamento del pericolopericolo
L'impulso implica una perdita L'impulso implica una perdita dell'autocontrollodell'autocontrollo
Nella compulsione la capacità Nella compulsione la capacità decisionale è assente dal decisionale è assente dal
principio, il soggetto si sente principio, il soggetto si sente come sottomesso da un come sottomesso da un
dominio alienodominio alieno
Nell'impulso la riflessione è Nell'impulso la riflessione è scarsa o assentescarsa o assente
Le compulsioni sono Le compulsioni sono stimolate da una riflessione stimolate da una riflessione
eccessivaeccessiva
COMPULSIVITA’
IMPULSIVITA’
Sovrastima del pericolo
Evitamento del rischio
Ricerca del pericolo
Ridotta percezione della pericolosità di determinati comportamenti
• Tradizionalmente, i disturbi dell’impulsività e quelli connessi alla compulsività, apparentemente diametralmente opposti, sono stati considerati come poli posti agli estremi dello stesso continuum: da una parte rientrano i comportamenti messi in atto per evitare il pericolo e dall’altro quelli finalizzati all’ottenimento di un reward.
• Le recenti evidenze scientifiche suggerirebbero che alla base dei disturbi sia impulsivi che compulsivi vi sia una tendenza verso la disinibizione comportamentale, probabilmente determinata da disfunzioni nel controllo corticale “top-down” dei circuiti frontostriatali o dalla iperattivazione del circuito striatale
Piuttosto che come estremi di un continuum, la impulsività e la compulsività potebbero essere meglio definite come fattori ortogonali che contribuirebbero a vari livelli nelle manifestazioni dei disturbi dello spettro impulsivo-compusivo (Fineberg et al., 2010).
• Dati in letteratura confermano come la presenza di disfunzioni nel controllo corticale dei circuiti neurali fronto-striatali possa essere alla base delle azioni impulsive e compulsive.
• I modelli anatomici proposti ipotizzano l’esistenza di circuiti corticostriatali sia compulsivi che impulsivi, distinti e intercomunicanti. Tali comportamenti sarebbero guidati da due specifici circuiti neurali striati e da due relativi circuiti prefrontali per la loro inibizione.
•Nello specifico, nel circuito compulsivo il nucleo caudato risulta essere alla base dei comportamenti compulsivi mentre la corteccia orbito frontale eserciterebbe un controllo inibitorio verso questi. Allo stesso modo, nel circuito alla base dei meccanismi impulsivi il nucleo accumbens sembrerebbe alla base delle azioni impulsive e la corteccia prefrontale ventromediale agirebbe come inibitore.
DISTURBI COMPULS
IVI
DISTURBI IMPULSIV
I
DOC, Anoressia Nervosa, Disturbo da Dismorfismo Corporeo, Ipocondria
DP di Cluster B, e Disturbi da Discontrollo degli Impulsi: cleptomania, gioco d’azzardo patologico, tricotillomania, shopping compulsivo
COMPULSIVITA’-IMPULSIVITA’
• Entrambe le classi di disturbi hanno lo stesso nucleo centrale: l’incapacità a ritardare o ad inibire la messa in atto di comportamenti ripetitivi.
• Spesso non è possibile una netta distinzione trai due tipi di disturbi: alcuni disordini possono avere sia aspetti impulsivi che compulsivi o essere a metà fra i due poli estremi (es. GAP)
COMPULSIVITA’-IMPULSIVITA’
Analizzare i fenomeni comportamentali di impulsività-compulsività dal punto di vista dei processi neurali sottostanti e del funzionamento neuropsicologico può rivelarsi una strategia utile per comprendere meglio l’eziologia, la psicopatologia e le manifestazioni cliniche di questi disturbi, ad oggi riconosciuti come appartenenti allo stesso spettro.
Ricerca per gli endofenotipi nel DOC e nei disturbi dello spettro
GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
CRITERI DIAGNOSTICI (DSM-IV)CRITERI DIAGNOSTICI (DSM-IV)
a. Persistente e ricorrente comportamento di gioco d’azzardo maladattivo, come indicato da 5 o più dei seguenti punti:
• È eccessivamente assorbito dal gioco d’azzardo;
• Ha bisogno di giocare d’azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere l’eccitazione desiderata;
• Ha ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
• È irrequieto o irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
• Gioca d’azzardo per sfuggire i problemi o per alleviare un umore disforico;
• Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora;
GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
CRITERI DIAGNOSTICI (DSM-IV)CRITERI DIAGNOSTICI (DSM-IV)
•Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora;
•Mente ai membri della famiglia, al terapeuta o ad altri per occultare l’entità del proprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo;
•Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo;
•Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo;
•Fa affidamento su altri per reperire il denaro per alleviare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d’azzardo.
b. Il comportamento di gioco d’azzardo non è meglio attribuibile ad un episodio maniacale
•Tollerabilità della somma di denaro
scommesso
• Incapacità a controllare le condotte
di gioco
• Sintomi da astinenza in caso di sospensione dei comportamenti di
gioco
•……………….
•Immediatezza/urgenza del comportamento
(poco tempo dedicato alla valutazione)
• Comportamenti di ricerca
•Fallimento dell’inibizione
•……………….
•Comportamenti di gioco persistenti e
ripetitivi
•Incapacità a inibire o Incapacità a inibire o procrastinare l’impulso procrastinare l’impulso
del giocodel gioco
•Presenta Presenta manifestazioni ansiose manifestazioni ansiose
se tenta di ridurre il se tenta di ridurre il giocogioco
•……………….
Carattere diCarattere di
DIPENDENZADIPENDENZA
Carattere diCarattere di
COMPLUSIVITA’COMPLUSIVITA’
Carattere diCarattere di
IMPULSIVITA’IMPULSIVITA’
L’eterogeneità dei gamblersL’eterogeneità dei gamblers
““concettualizzare il gioco d’azzardo patologico ed i concettualizzare il gioco d’azzardo patologico ed i
disordini del controllo degli impulsi come comportamenti di disordini del controllo degli impulsi come comportamenti di
dipendenza”dipendenza”
•Esistono analogie rispetto a:
•circuiti cerebrali coinvolti
•profili neuropsicologici compromessi
•neurotrasmettitori implicati
Quali sono le evidenze Quali sono le evidenze
neurofunzionali che spiegano il neurofunzionali che spiegano il
comportamento di gioco patologico?comportamento di gioco patologico?
NEUROPSICOLOGIA (1)NEUROPSICOLOGIA (1)• Deficit delle funzioni Deficit delle funzioni
esecutive: prestazioni esecutive: prestazioni significativamente inferiori significativamente inferiori ai controlli sani in Figure ai controlli sani in Figure sovrapposte, Stroop e altri sovrapposte, Stroop e altri compiti d’interferenza, compiti d’interferenza, Fluenza Fluenza (Kertzman, 2006)(Kertzman, 2006)
• Preferenza per ricompense Preferenza per ricompense immediate ma di entità immediate ma di entità inferiore, piuttosto che alte inferiore, piuttosto che alte ricompense future nel ricompense future nel Delayed Discounting Task Delayed Discounting Task (Dixon, 2003; Dixon, 2006)(Dixon, 2003; Dixon, 2006)
Evidenze bio-comportamentali nei Evidenze bio-comportamentali nei gamblersgamblers
NEUROPSICOLOGIA (2)NEUROPSICOLOGIA (2)• Deficit nel decision-Deficit nel decision-
making: prestazioni making: prestazioni scadenti all’IGT scadenti all’IGT (Cavedini, (Cavedini, 2002) 2002)
• Deficit attentivi associati al Deficit attentivi associati al discontrollo degli impulsi discontrollo degli impulsi (Carlton, 1992; Grant, 2003)(Carlton, 1992; Grant, 2003)
• Deficit delle funzioni Deficit delle funzioni esecutive generalizzato esecutive generalizzato (Rugle e Melamed, 1993) (Rugle e Melamed, 1993)
Evidenze bio-comportamentali nei Evidenze bio-comportamentali nei gamblersgamblers
PSICOFISIOLOGIAPSICOFISIOLOGIA
• Differenze nella Differenze nella conduttanza cutanea conduttanza cutanea durante l’osservazione di durante l’osservazione di videotape di gioco di videotape di gioco di poker, nella frequenza poker, nella frequenza cardiaca (sensibilità alla cardiaca (sensibilità alla ricompensa) e nella ricompensa) e nella pressione sanguigna pressione sanguigna sistolica (arousal) tra PG e sistolica (arousal) tra PG e controlli sanicontrolli sani
Evidenze bio-comportamentali nei Evidenze bio-comportamentali nei gamblersgamblers
NEUROCHIMICANEUROCHIMICA
• Anomalie nel metabolismo Anomalie nel metabolismo di dopamina, serotonina, di dopamina, serotonina, noradrenalinanoradrenalina
Evidenze bio-comportamentali nei Evidenze bio-comportamentali nei gamblersgamblers
RESPONSE INHIBITIONRESPONSE INHIBITIONMinore attivazione della vmPFC nei GAP allo Stroop task (Potenza, 2003)
P<0.001
P<0.005
P<0.005
P<0.001
Pathological Gamblers Healthy Controls
Evidenze bio-comportamentali nei Evidenze bio-comportamentali nei gamblersgamblers
DELAYED REWARDDELAYED REWARDMaggiore attivazione di VS e PFC per ricompense immediate
(anche d’inferiore entità) (McClure, 2004)
L’entità di attivazione del VS correla positivamente con la preferenza per una ricompensa immediata (Hariri, 2006)
Evidenze bio-comportamentali nei Evidenze bio-comportamentali nei gamblersgamblers
GAMBLING IMAGESGAMBLING IMAGES
Pattern di attività cerebrale temporanea nelle regioni frontali, limbiche e paralimbiche a seguito di presentazione di stimoli evocanti situazioni di gioco (Potenza, 2003)
Evidenze bio-comportamentali nei Evidenze bio-comportamentali nei gamblersgamblers
Gambling TapeGambling TapePG-ControlPG-Control
Gambling TapeGambling TapePG-ControlPG-Control
Happy TapeHappy TapePG-ControlPG-Control
Happy TapeHappy TapePG-ControlPG-Control
Sad TapeSad TapePG-ControlPG-Control
Sad TapeSad TapePG-ControlPG-Control
1. Studiare il “risk and reward seeking”,“risk and reward seeking”, cioè il ruolo della ricompensa (reward) e della
punizione (punishment) nei processi decisionali
2. Studiare le risposte fisiologiche (somatic-somatic-markermarker) che sottendono il comportamento di
gioco patologico
3. Studiare il gioco d’azzardo patologico come comportameno “condizionato”comportameno “condizionato”
Come studiare nuovi modelli Come studiare nuovi modelli
neurofunzionali che possano spiegare neurofunzionali che possano spiegare
l’eterogeneità clinica del GAP?l’eterogeneità clinica del GAP?
•Game of Dice TaskGame of Dice Task: prestazioni gravemente scadenti (Brand, 2005)
•Iowa Gambling TaskIowa Gambling Task: prestazioni significativamente differenti rispetto ai controlli sani (Cavedini, 2002)
•Card Playing TaskCard Playing Task: errori di perseverazione su decisioni precedentemente vantaggiose in soggetti affetti da disturbo del controllo degli impulsi e PG (Goudriaan, 2005)
Decision making nei gamblersDecision making nei gamblers
Nonostante l’evidenza fenomenologica di un deficit delle capacità decisionali nel GAP e l’attenzione data dalla maggior parte dei modelli teoretici sul disturbo alle carenze dei meccanismi di auto-regolazione, poche ricerche sui processi decisionali nel GAP sono ad oggi disponibili
Perché i gamblers falliscono in Perché i gamblers falliscono in strategie di decision-making?strategie di decision-making?
• Ipersensibilità alle ricompenseIpersensibilità alle ricompense, dove la prospettiva di un grosso immediato guadagno sottostima qualsiasi prospettiva di perdita futura
• Insensibilità alle punizioniInsensibilità alle punizioni, dove la prospettiva di una grossa perdita non può annullare ogni prospettiva di guadagno
• Insensibilità alle conseguenze futureInsensibilità alle conseguenze future, positive o negative, da rendere il soggetto “miope” rispetto al futuro e guidato solo dalle prospettive immediate
nn SessoSesso Età MediaEtà MediaScolaritàScolarità Prefenza Prefenza manualemanuale
South South OaksOaks
CTRCTR 4040 Maschi Maschi 45%45% 30.3±9.630.3±9.6 12.6±4.712.6±4.7
Dx 62.5%Dx 62.5%Mixed 22.5%Mixed 22.5%
Sx 15%Sx 15%00
GAPGAP 3030 Maschi Maschi 95%95% 38.5±7.638.5±7.6 11.1±2.611.1±2.6
DX 70%DX 70%Mixed 20%Mixed 20%
SX 10%SX 10%>5>5
GAP vs GAP vs CTRCTR p=.0001p=.0001 p=.001p=.001 p=n.s.p=n.s. p=n.s.p=n.s.
Uno studio sul decision making nei Uno studio sul decision making nei gamblersgamblers
nn
Weigle’Weigle’s s
Sorting Sorting TestTest
Wisconsin Card Sorting Wisconsin Card Sorting TestTest
IQIQStagesStages Errori Errori
PerseverativiPerseverativi
CTRCTR 4040 4.5 ±.94.5 ±.9 5.8 ±.55.8 ±.5 6.1 ±3.26.1 ±3.2 101.4 101.4 ±9.5±9.5
GAPGAP 3030 4.5 ±.64.5 ±.6 5.6 ±1.15.6 ±1.1 7.2 ±2.57.2 ±2.5 98 ±6.598 ±6.5
GAP vs GAP vs CTRCTR p=n.s.p=n.s. p=n.s.p=n.s. p = n.s.p = n.s. p= n.s.p= n.s.
Uno studio sul decision-making nei Uno studio sul decision-making nei gamblersgamblers
strategia VANTAGGIOSAVANTAGGIOSA nel lungo termine
>MazziC e D
piccole ricompense..…ma anche piccole punizioni
strategia SVANTAGGIOSASVANTAGGIOSA nel lungo termine
MazziA e B <
..…ma anche grandi punizioniGrandi ricompense
Un test decisionale: Iowa Gambling Task Un test decisionale: Iowa Gambling Task (v.ABCD)(v.ABCD)
strategia SSVANTAGGIOSAVANTAGGIOSA nel lungo termine
>MazziF e H
piccole punizioni..…ma anche piccole ricompense
strategia VANTAGGIOSAVANTAGGIOSA nel lungo termine
Un test decisionale: Iowa Gambling Task Un test decisionale: Iowa Gambling Task (v.EFGH)(v.EFGH)
MazziE e G <
..…ma anche grandi ricompenseGrandi punizioni
Decision Making Decision Making (v.ABCD)(v.ABCD)
““reward”reward”
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
00-20 21-40 41-60 61-80 81-100
Blocchi di carte
Net
-sco
re (
vant
-sva
nt)
GAP (n=30)
CTR (n=40)
-6
-4
-2
0
2
4
6
8
10
00-20 21-40 41-60 61-80 81-100
Blocchi di carte
Net
-sco
re (
vant
-sva
nt)
GAP (n=30)
CTR (n=40)
Decision Making Decision Making (v.EFGH)(v.EFGH)
““punishment”punishment”
-6
-4
-2
0
2
4
6
8
10
00-20 21-40 41-60 61-80 81-100
Blocchi di carte
Net
-sco
re (
vant
-sva
nt)
ABCD
EFGH
Condotte di rischio nei GAP sembrano essere correlate ad una ipersensibilità alla ricompensaipersensibilità alla ricompensa,
piuttosto che ad una insensibilità alle conseguenze negative (punizioni) a lungo termine
Uno studio sul decision-making nei Uno studio sul decision-making nei gamblersgamblers
LA VALUTAZIONE DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
• PG-Y-BOCS (Hollandre et al., 1998)
• South Oaks Gambling Screen-SOGS (Lesieur et al., 1987)
SOUTH OAKS GAMBLING SCREEN (SOGS)
Lesieur et al., 1987
• Questionario auto/eterosomministrato per la valutazione del Gioco d’Azzardo Patologico costituito da una parte descrittiva e una parte quantitativa
PARTE DESCRITTIVA
Perdita di controllo sul gioco
Rincorsa delle perdite
Interferenza
Insight e sentimenti di colpa legati al gioco
PARTE QUANTITATIVA
Punteggio totale da 0 a 20
Cut off a 5
ALTRI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
MOTIVATO
LE CONDOTTE SUICIDARIE
• Il comportamento suicidario presuppone l’esistenza di un’ideazione suicidaria (pensieri fugaci che la vita non meriti di essere vissuta a progetti concreti e meditati).
• Le condotte suicidarie sono da considerarsi come l’espressione estrema del comportamento patologico
• Non vi è unicità nei meccanismi ideativi che spingono il soggetto verso il desiderio, il progetto ed il compimento di tale atto
• Episodio depressivo
• Condotte impulsive
• Psicosi
LE CONDOTTE SUICIDARIE
Esistono evidenze in letteratura a conferma del ruolo che diversi fattori giocano nell’eziologia delle condotte suicidarie:
• Variabili ereditarie (Courtet, 2004)
• Variabili neurobiologiche (Asberg, 1976; Purselle, 2003)
• Variabili sociodemografiche
L’APATIA
• VOLONTA’: facoltà di decidere consapevolmente il proprio comportamento in vista di un determinato scopo, valutandone le conseguenze ed i mezzi per perseguirlo
• L’alterazione psicopatologica più rilevante è rappresentata dall’ APATIA:
Condizione caratterizzata da una riduzione dell’attività e dei comportamenti motivati (ABULIA), una riduzione di interesse e piacere (ANEDONIA), perdita di energie e di spinta (ADINAMIA)
L’APATIA
La sovrapposizione di queste componenti porta ad una condizione caratterizzata da una ridotta o assente capacità di pianificare, organizzare ed agire dei comportamenti motivati
• DP schizoide, schizotipico, borderline e narcisistico
• Depressione
• Schizofrenia
• Demenze
• Morbo di Parkinson
• Lesioni Frontali