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Centro Studi C.N.I. - 21 marzo 2013

Centro Studi C.N.I. - 21 marzo 2013 › wp-content › ...INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 21 marzo 2013 Pagina I GIURISPRUDENZA LL.PP. Italia Oggi

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  • Centro Studi C.N.I. - 21 marzo 2013

  • INDICE RASSEGNA STAMPA

    Indice Rassegna Stampa

    Centro Studi C.N.I. - 21 marzo 2013

    Pagina I

    GIURISPRUDENZA LL.PP.

    L'affido di servizi pubblici con bando è legittimoItalia Oggi 21/03/13 P. 27 Andrea Mascolini 1

    COMMERCIALISTI

    Candidati al Cndcec tutti a casaItalia Oggi 21/03/13 P. 28 Benedetta Pacelli 2

    PATTO DI STABILITÀ

    Fermi 12,5 miliardi già in cassaSole 24 Ore 21/03/13 P. 5 Gianni Trovati 3

    Ogni anno persi 4,5 miliardi di lavori, 10mila imprese falliteSole 24 Ore 21/03/13 P. 5 Giorgio Santini 4

    AMBIENTE

    Rifiuti pericolosi, ritorna la tracciabilità del SistriSole 24 Ore 21/03/13 P. 23 5

    INFRASTRUTTURE

    La Pedemontana tira il fiatoSole 24 Ore 21/03/13 P. 40 Sara Monaci 6

    CASSE DI PREVIDENZA

    Il Lavoro alle Casse: prudenza sugli investimentiItalia Oggi 21/03/13 P. 28 Simona D'Alessio 7

    ENERGIA

    Solare da record in pieno desertoItalia Oggi 21/03/13 P. 16 8

    DISSESTO IDROGEOLOGICO

    Sul piatto altri 2 miliardi delle ProvinceSole 24 Ore 21/03/13 P. 5 9

    PROFESSIONI

    «Lista unica e ritiro dei ricorsi», l'ipotesi tra i commercialistiSole 24 Ore 21/03/13 P. 23 AlessandroGalimberti, FedericaMicardi

    10

    INFRASTRUTTURE

    Bogotà apre cantieri per 8mila chilometriSole 24 Ore 21/03/13 P. 45 Laura Cavestri 11

    Essenziale il know how delle imprese straniereSole 24 Ore 21/03/13 P. 45 MassimilianoCastellari

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  • La Consulta ribadisce il principio: le gare indice di virtuosità

    L'affido di servii pubblicicon bando è legittimo

    ® DI ANDREA MASCOLINI

    costituzionalmente legittimo pre-N-A vedere l'obbligo di affidamento deiOr-T servizi pubblici con procedura ad

    evidenza pubblica e stabilire che ilmaggiore ricorso all'affidamento in gara co-stituisca indice di «virtuosità » per gli enti lo-cali. È quanto afferma la Corte costituzionalenella sentenza del 13 marzo 2013 , n. 46 che siè pronunciata su diverse norme del decreto-legge 1/2012 convertito dalla legge 27/2012 suun ricorso presentato dalla Regione Veneto.Fra le diverse censure avanzate dalla RegioneVeneto una riguardava l'adozione obbligato-ria della procedura ad evidenza pubblica perl'affidamento dei servizi , e non le procedure inhouse , ritenuta in contrasto ai sensi dell'art.117, comma primo , della Costituzione con ladisciplina comunitaria , che non esclude af-fatto la possibilità dell'affidamento in housee in violazione della competenza legislativaregionale . Inoltre , si sosteneva nel ricorso, lanormativa nazionale, escludendo nei fatti lapossibilità di affidamenti in house (in seguitoa una valutazione negativa operata ex ante),non considera che questa tipologia di affida-mento di servizi può essere in concreto piùefficiente e virtuosa e finisce per privare glienti territoriali della possibilità di valutare leproprie esigenze e di scegliere la modalità digestione dei servizi a loro più convenienti. Suquesto punto la Corte conferma la legittimitàdella normativa affermando che la disciplinadelle procedure ad evidenza pubblica è statacostantemente ricondotta dalla giurispruden-za costituzionale alla materia «tutela dellaconcorrenza», con la conseguente titolaritàda parte dello Stato della potestà legislativa

    esclusiva . In particolare la Corte motiva laconferma della legittimità delle norme impu-gnate dalla Regione con la considerazione che«l'intervento normativo statale , con il decretolegge n. 1 del 2012 , si prefigge la finalità dioperare , attraverso la tutela della concorren-za (liberalizzazione ), un contenimento dellaspesa pubblica» e che tale scopo viene ritenu-to perseguibile con l'affidamento dei servizipubblici locali con il meccanismo delle garead evidenza pubblica, in quanto «dovrebbecomportare un risparmio dei costi ed una mi-gliore efficienza nella gestione ». E in questaottica - dice la sentenza - e in coerenza conla normativa comunitaria che il legislatore hadeciso , da un lato di promuovere l'affidamentodei servizi pubblici locali a terzi e/o a socie-tà miste pubblico/private e, dall'altro lato, dicontenere il fenomeno delle società in house.La scelta, operata nel 2012, di prevedere comeuno degli elementi di valutazione di «virtuo-sità» degli enti l'applicazione di procedure diaffidamento dei servizi ad evidenza pubblicaha, secondo la sentenza , il pregio di non pri-vare le Regioni e gli altri enti territoriali delleloro competenze e di limitarsi a valutare il loroesercizio ai fini dell 'attribuzione del «premio»,ovvero della coerenza o meno alle indicazio-ni del legislatore statale, che - comunque -ha agito nell'esercizio della sua competenzaesclusiva in materia di concorrenza. Vieneinfine confermata anche la legittimità dellasottoposizione delle società in house ai vincoliderivanti dal patto di Stabilità, dal momentoche con tale disposizione si è, infatti , reso le-gislativamente esplicito un adempimento diorigine comunitaria rientrante in quei conte-nuti minimi non derogabili cui fa riferimentola sentenza n. 325 del 2010.

    Giurisprudenza ll.pp. Pagina 1

  • COM1l/IERClALISTI/Naovo colpo di sterra per il ríiiiiovo dei Co/jiporaerili del consiglio frazionale

    Candidati al Cndcec tutti a casaLe due liste si ritirano su pressing degli ordini territoriali

    DI BENEDETTA PACELLI

    andidati alla guida deicommercialisti tutti acasa. Alla vicenda peril rinnovo delle cari-

    che del Consiglio nazionalesi è aggiunto da ieri un nuo-vo tassello: il passo indietrodei due presidenti e vicepre-sidenti rispettivamente dellalista «Vivere la professione»guidata da Massimo Miani eRaffaele Marcello e «Insiemeper la professione» capeggia-ta da Gerardo Longobardie Davide Di Russo. Con ilconseguente azzeramentodelle stesse. Unadisponibilitàa ritirare lacandida-tura cheè corsaparallelaall'indo-mani del-la richiestaarrivata daalcuni di Rieti, «pos-

    cosa che realmente cichiedono tutti

    i colleghi».L'augurio,dicono an-cora, è che«altrettan-to senso diresponsabi-

    lità» ar-

    Massimo Mianï Gerardo Lors.go6aardi

    ordini territoriali ( in partico-lare Catanzaro e Rieti ), di fareun passo indietro e «riconse-gnare il Consiglio nazionale atutti gli iscritti ». La situazio-ne attuale , si legge infatti nel-la lettera dei commercialistidi Catanzaro, «ha creato ungrave danno , forse irrepara-bile, per la nostra categoriache danneggia in particolarei giovani».

    Come uscire dal pantanoquindi? La risposta del terri-torio è semplice: azzerare lecandidature attuali, ritirarei ricorsi e poi organizzare «alpiù presto una riunione dipresidenti e vicepresidenti,con la partecipazionedei candidati alle liste, deiricorrenti alle autorità giudi-ziarie , dei presidenti nazio-nali delle unioni giovani,delle associazioni sindacaliper discutere la presentazio-ne di una lista unica». Unalista «forte e coesa» che, fan-no eco i commercialisti

    sa permettere di giungere alpiù presto all'elezione di quelconsiglio nazionale che gliiscritti pretendono , a ragio-ne, di avere». Non si è fattaattendere la risposta di candi-dati dei due schieramenti. «Vicomunichiamo », si legge in uncomunicato diffuso ieri dallalista "Vivere la professione",«la disponibilità a ritirare lanostra candidatura in quali-tà di presidente (Miani, ndr)e vicepresidente ( Marcello,ndr) nella consapevolezzache la categoria ha assolu-tamente bisogno di ritrovarevelocemente rappresentanzae unità e che è questa l'unica

    rivi da Longobardi e Di Rus-so «e, per quanto riguarda ilritiro dei ricorsi , da ClaudioSiciliotti e da tutti i ricorren-ti», perché «solo così si potràmettere definitivamente finea questa triste vicenda dellaquale, sinceramente, non cisentiamo comunque respon-sabili». Un richiamo al sensodi responsabilità raccolto an-che dai componenti della lista«Insieme per la professione»disposti a fare la stessa retro-marcia : «Non abbiamo alcunadifficoltà a ritirare la nostracandidatura e dare la parolaagli ordini , che sono sovranie hanno diritto di deciderein merito alla vicenda», diceGerardo Longobardi che ac-coglie con favore la volontàdei rappresentati della listaavversa, ma tiene a sottoli-neare un passaggio. «Nellalista "Vivere la professione"»,spiega Longobardi , «ci sonosei ex consiglieri nazionalie otto candidati che hannosottoscritto i ricorsi. Quin-di da una parte volevano lacompetizione del 20 febbraio,dall'altra si sono rivolti allagiustizia amministrativa».E finché anche in quel casonon si farà un passo indie-tro non si potrà procedere

    a nuove elezioni.

    Commercialisti Pagina 2

  • i 12.5 miliardi QcassaI Comuni insistono: bisogna. sbloccarne subito 9 e cambiare il Patto di stabilità

    Gianni Trovati

    MILANO

    __ Unamontagnada12,5miliar-di di euro, che sono bloccati neibilanci dei Comuni ma che po-trebbero essere pagati subito,perché sono coperti dalle dispo-nibilità di cassa annuali.

    È la mole smisurata di ris orse in-cagliate nella rete del patto di stabi-lità interno; ma questa cifra, in mo-do speculare, determina di conse-guenza l'effetto che potrebbe sca-turire dal "via libera" contabile at-teso dal Governo dopo l'aperturadella breccia nell'ortodossia rigo-rista a Bruxelles. Tradotto nellalingua dell'economia reale, si trat-terebbe di un punto di Pil in più,preziosissimo in tempi di produ-zione in frenata, per non parlaredel tramonto del fenomeno tuttoitaliano della "morte per crediti"anziché per debiti delle aziende.

    I numeri, contenuti in un dos-sier congiunto Anci-Ance, si ba-sano sull'analisi condotta da Ifel(l'Istituto per la finanza e l'eco-nomia locale dell'associazionedei sindaci) sui bilanci di tutti iComuni italiani, che si trovano'al centro della geografia dei pa-gamenti mancati.

    A collocare gli entilocali al cuo-re del problema s ono prima di tut-

    to le loro regole di patto di stabili-tà, che a differenza di quanto acca-dutofino a12oi2nelle Regioni pun-tano direttamente contro i paga-menti degli investimenti, operepubbliche in primis.. Alla base c'èun cervellotico meccanismo "ibri-do" che negli investimenti tieneconto dei flussi di cassa e non del-le somme impegnate a bilancio(competenza). In pratica, la piani-ficazione di un investimento nonincide direttamente sul calcolo

    LA STIMA DELL'IFELSu 45 miliardi di residuipassivi iscritti nei bilancicomunali circa 12,5 sonocoperti dalle disponibilitàdi cassa annuali.........................................................................

    dell'obiettivo assegnato a ogni sin-daco, ma il suo pagamento sì. Ne-gli anni, secondo i calcoli dell'Ifel,si sono accumulati in questo mo-do 45 miliardi di residui passivi, ein questo mare 12,5 miliardi sareb-bero coperti dalle disponibilità dicassa annuali. Visto che il primotrimestre 2013 se n'è già andato, sipotrebbero quindi sbloccare subi-to 9 miliardi senza ricorrere a

    emissioni di debito, fondi di èom-pensazione o altri strumenti.

    Ptoprio a causa di queste rego-le, la questione è duplice: lo sbloc-co dei residui passivi risolverebbeuna quotaimportante dell'arretra-to, ma per evitare il formarsi di unnuovo blocco servirebbe ancheun intervento sulla disciplina delpatto a regime. Questa duplice ri-chiestasarà al centro dellamanife-stazione di questa mattina indettadai sindaci coni costruttori al tea-tro Capranica, difronte aMonteci-torio, a cuihanno aderito sindacatie rappresentanze delle imprese.

    «A rendere urgente un inter-vento immediato sul primo deidue versanti - aggiunge VeronicaNicotra, segretario generale fa-centefunzione dell'Anci-c'èilfat-to che queste risorse sonoingene-re collegate a opere già avviate,con stati di avanzamento lavorigià chiusi. Anche per questo serveun provvedimento immediato,che il Governo Monti può adotta-re immediatamente e che il Parla-mento avrà tutto il tempo di con-vertire inlegge». Da questo puntodivista, l'apertura europea crealecondizioni politiche, ma il dibatti-to giocato intorno ai poli di rigoree crescita c'entra poco: i sindaci, ri-prendendo le analisi contenute

    Le risorse bloccate dei Comuni

    ......... - Resudui passivi

    45 miliardi

    Pagabili subito graziealla disponibilità di cassa

    12 miliardi

    Da sbloccare con decretodei Governo9 miliardi

    Edilizia in crisiRitardi di naeamento nei lavori pubblici 19 miliardi

    ................................ -.........._..... 8mesi

    Protv-li rl `iW_ i , ie12012- 2.856 meSi+29,2%SUl2010

    Perdita investimenti costruzioni in 6 anni(siamo al livello più basso degli ultimi 40 anni)

    alite ........_.. . ................... 10..-330 miliardi(23°la de I.n menti totali)

    30%

    Ore lavorate fra 2009 e 2011 - - - --- -

    nl

    nei dossier Ifel fin dal ton, ribadi-scono che l'impatto contabilesull'indebitamento sarà sotto loo,8°ro del Pil, masoprattutto non sa-rà strutturale everrà decisamentealleviato dagli effetti benefici suproduzione ed entrate fiscali.

    Nell'agenda della crescita, nonè meno rilevante il secondo fron-te, quello sulle regole a regime delpatto di stabilità che da qu est'annosi applica anche ai Comuniframil-le e 5mila abitanti, mettendo altremigliaia di imprese di fronte al ri-schio dinuoviritardineipagamen-ti e di cancellazioni di commesse.Queste regole finiscono infatti perimporre un "avanzo obbligato" aiComuni, nell'ordine di4,5miliardidi euro secondo l'Anci, e l'Istat fo-tografauncrollo de122,9%negli in-vestimenti locali fra 2007 e 2011.Sul punto, lavia d'uscitaprospetta-tá dagli amministratori è la "gol-den rule" europea, che imponga ilpareggio di bilancio, vincolandol'indebitamento ma con marginipiù flessibili su investimenti e pa-gamenti; ancheperché, altrimenti,la liquidazione delle fatture in30-6o giorni resta un miraggio, el'applicazione automatica degliin-teressi di mora finirà per gonfiarela spesa pubblica improduttiva.

    e RIPRODUZIONE RISERVATA

    Patto di stabilità Pagina 3

  • GiorgioSantilli

    Ogni anno persi4,5 miliardidi lavori, lOmilaimpresefallite

    ? Ance, l'associazionenazionale deicostruttori edili, è al

    fianco dei sindaci nellabattaglia per lo sblocco deipagamenti alle imprese, nonda oggi: è da un anno cheledue organizzazioni lavoranofianco a fianco per denunciarela situazione insostenibile ecercare soluzioni concreteanche contro l'immobilismogovernativo. Ma i costruttorinon mancheranno, nel dossierche sarà presentato oggiinsieme ai documenti deiComuni, di sottolineare anchealtri aspetti drammatici indottidai vincoli del patto distabilità, oltre a quello deipagamenti bloccati: la cadutadei nuovi lavori pubblici e lachiusura delle imprese delsettore (con i relativi effettisull'occupazione).L'allentamento dei vincoliprodurrebbe effetti beneficianche su questi due aspettidella crisi.

    Vediamo i dati. Sul primofronte, c'è stata una perditasecca del23% degliinvestimenti dei comuniitaliani dal 2007 al 2011, 3,6miliardi bruciati di lavoripubblici eseguiti in meno in unanno: stretta dopo stretta, dai15,7 miliardi del2007 si èarrivati nel 2011a 12,1 miliardi.Il 2012 -per cui non ci sono-ancora dat :definitivi ufficialiIstat - ha aggravatopesantemente questa cadutaportando la riduzione,secondo le stime Ance, oltre il3o%. La riduzione degliinvestimenti annui dei comunisupererebbe così i 4,5 miliardi.

    • Se l'allentamento del pattodi stabilità consentirebbe diavviare subito il pagamento diSal (stato avanzamento lavoriper opere già eseguite) con laliquidità presente nelle cassedei Comuni, le stesse misurepotrebbero consentire diriavviare anche il motorebloccato dei nuovi lavoripubblici.

    Anche gli effetti sulleimprese del settore, chesubiscono anche la caduta delsettore immobiliare privato,sono drammatici. Le impresedi costruzioni entrate inprocedura fallimentare sonopassate - secondo LAnce - da2.210 nel 2009 a 2.856 nel 2012,con un aumento del 29,2 percento. Complessivamente inquattro anni i fallimenti nellecostruzioni sono stati 10.380su un totale di circa45 milanell'insieme di tutti i settorieconomici. Pertanto circa il23% dei fallimenti avvenuti inItalia riguarderebbero leimprese di costruzioni.Quanto a un altro indicatoredelle difficoltà, iprotestibancari, nel 2012 sono state11.000 le società dicostruzioni con almeno unprotesto, in aumento del 9,1%rispetto al 201.1.

    Inevitabili gli effettisull'occupazione. I dati dellecasse edili dei primi u mesi del2012 confermano il trendfortemente negativo deltriennio 2009-2011: -22,7% diore lavorate; -23,2% e -19,3%rispettivamente per operai eimprese. Il dato tendenziale(anno su anno) evidenzia uncalo del 14,4% per le orelavorate, del 1o,8% degli operaie del 9,5% per le impreseiscritte.

    C'è «un progressivodeterioramento dei livellioccupazionali nell'edilizia»:nel 2012 il calo tendenziale èdel5%, dopo il-5% del 2011, il-0,7% del 2010 e il -1,2% del2009. L'Ance stima chedall'inizio della crisi il settoreha perso 360.000 occupati chesalgono a 550.000 se siconsiderano i settori collegati.

    0 RIPRODUZIONE RISERVATA

    Patto di stabilità Pagina 4

  • . Dal 1 0 ottobre in base a un decreto ministeriale

    Rifiuti pericolosi, ritornala trácciabiità del Sistri

    MILANO

    Torna alla ribalta il Sistri, ilsistema di tracciabilità digitaledei rifiuti, il cui varo era già sta-to rinviato due volte negli ulti-mi anni per le proteste - sui mal-funzionamenti della procedura- delle centinaia di migliaia diimprese coinvolte.

    Un decreto del ministrodell'Ambiente, Corrado Clini, ri-lancia Sistri a partire dal i° otto-bre 2013 perle aziende produttri-ci di rifiutipericolosi conpiù didieci dipendenti e per gli enti ele impreseche gestiscono rifiutipericolosi. Per tutte le altre im-prese l'avvio del sistema è fissa-to invece per il 3 marzo 2014.

    Il pagamento dei contributidi iscrizione al sistema, uno deitemi che avevano sollevato leproteste più vibranti delle im=prese - già costrette ad acquista-re soluzioni tecnologiche mai di-ventate operative e a versare letasse annuali del servizio-reste-ràperò sospeso per tutto il2013.

    Dal 3o aprile.e fino al 30 set-tembre partiranno le procedu-re di verifica per l'aggiornamen-to dei dati delle imprese cheadotteranno Sistri dall'inizio diottobre. Dal 30 settembre al 28febbraio 2014 un'analoga verifi-ca riguarderà tutte le altre im-

    prese. Le aziende che trattanorifiuti non pericolosi , esonera-te da questa prima fase, potran-no comunque utilizzare il Sistrisu base volontaria dal i°ottobreprossimo.

    «Ho presentato il progetto aConfindustria che lo ha condivi-so - ha dichiarato il ministroCorrado Clini - apprezzando ilgrande rilievo che abbiamo vo-luto dare alla collaborazione

    CONFINDUSTRIAll dg Marcella Panucci:«Abbiamo condiviso il rinvioper avere il tempodi risolvere le criticitàevidenziate sin da[ 2011».........................................................................

    con le imprese. Vanno letti inquest'ottica anche i sei mesi checi separano dall'avvio del siste-ma p er ipro duttori dirifiuti peri-colosi. Obiettivo di questa fasepreparatoria è anche quello diconsolidare la collaborazionecon le imprese coinvolte ed eli-minare le pesantezze burocrati-che e amministrative avvertitecome un limite del progetto».

    Confindustria dal canto suocondivide il metodo ma sottoli-

    nea che, prima del nuovo avviodi Sistri, restano da risolvereproblemi tutt'altro che sempli-ci. «Abbiamo condiviso l'oppor-tunità di un rinvio per avere iltempo necessario a risolvere lecriticità che il sistema industria-le haevidenziato fin dal2oue an-cora in queste ultime settima-ne» ha detto il direttore genera-leMarcellaPanucci, che sottoli-nea inoltre che «è certamentepositivo che il ministro abbia ac-colto la nostra richiesta di so-spendere il contributo dovutoper il 2oi3. Ci sono state forniteparticolari garanzie per lo spa-zio alla formazione degli opera-tori, l'allineamento dei softwa-re e dei manuali alla normativa,la possibilità di operare off-linenonchè una forte semplificazio-ne degli obblighi informativi re-lativi all'azienda. La decisionedel ministro allontana il mo-mento dell'avvio del Sistri e con-sente di avere itempiper affron-tare e superare i problemi, an-che rilevanti, che ancora sonosul tavolo e preoccupano le im-prese. I prossimi mesi sarannoquindi fondamentali per defini-re gli strumenti e le soluzioni al-le criticità da noi individuate».

    A. Gal.0 RIPRODUZIONE RISERVATA

    Ambiente Pagina 5

  • nfrastrutture . Trovati 200 milioni per scongiurare la chiusura dei cantieri

    La Pedemontana tira ii fiato

    Sara MonaciMILANO

    • La società Pedemontana tira un (legge-ro) sospiro di sollievo. In crisi di liquidità damesi - e in costante attesa di essere ricapita-lizzata, ricevere finanziamenti pubblici emettere in cassa prestiti dalle banche - per ilmomento è riuscita a trovare altri 20o milio-ni, che permetteranno ai cantieri di rimane-re aperti almeno fino a giugno. Poi si vedrà.Nelfrattempo è scongiurato il rischio imme-diato che 1.70o addetti si ritrovino già a finemarzo senza lavoro.

    La notizia è ancora ufficiosa, ma sembrache pochi giorni fa giorni fa l'Autorità garan-te dei contratti pubblic i abbia dato al ministe-ro delle infrastrutture un parere positivo sul-la possibilità di intensificare il prestito pub-blicoperPedemontana,passándo subito dal-la copertura del 35% dei costi già sostenutiall'8opercento.Duegiornifailministero del-

    leInfrastrutturehadato aCal,laconcessiona-ria della Lombardia, il nulla osta per erogaresubito alla società stradale la nuova tranchedi risorse pubbliche, pari a circa no milioni;Un nulla osta non proprio esplicito, fatto dìrimandi ad altri documenti e a un possibileintervento del Cip e. Tuttavia l'interpretazio-ne che è stata data dai vertici di Pedemonta-na (e di Cal, secondo quanto riferito dall'addiPedemontanaMarzioAgnoloni) èdiunso-stanziale ok

    Il finanziamento dello Stato previsto perl'opera è pari a i,2 miliardi su 5 di valore tota-le, per 67 chilometri da Cassano Magnago(Varese) a Osio Sotto.(Bergamo). È chiaroche se le risorse pubbliche vengono erogatein gran parte per il primo tratto, diminuiran-

    L'OPE IONELa notizia è ancora ufficiosa,ma Roma aumenterebbeil prestito pubblico, passandoa una copertura dal 35% all'80%dei costi già sostenuti

    no per il secondo. Intanto, con questa mag-giore copertura, si evita di fermare subito icantieri del lotto iniziale, 30 chilometri circa,della cui realizzazione si sta occupando lacordata Pedelombarda guidata da Impregilo(a esclusione dello svincolo diLomazzo, chesp etta all'austriaca Strabag, vincitrice dell'ap-palto deis econdo lotto). Oltre a quesfi no mi-lioni di fondi statali, c'è l'aumento di capitaleappena deliberato dalla controllante Serra-valle (a suavolta sotto il controllo della Pro-vincia di Milano), che porterà nelle casse diPedemontana altri ioo milioni. A versarli èstata p er intero la S erravalle, che quindi è sali-ta dal68 al79% della società. Non hanno sot-toscrittol'aumento dicapitale 1e banche azio-niste, inprimis Intesa sanpaolo, che pertantoscende al 20% diPedemontana.- I vertici della.società stradale e i rappre-sentanti delle banche si dovrebbero vedereoggi per fare il punto sulla situazione finan-ziaria. Per gli istituti di credito il finanziamen-to dell'operanonpuòprescindere daunapia-nificazione complessiva più stabile e certa,anche sui tempi.

    ® RIPRODUZIONE RISERVATA

    Infrastrutture Pagina 6

  • I1 Lavoro alle Casse:prudenza s g_ x f si, mentíll_ «tyrinaeiffidn (li * deve essere il «äàrdidegli inavestiindeinti tirel'idleidCiali», soprattutto iia teiailDfi

    di crisi eednindnannieaa e (li forte instabUità (lei mercatifinanziari. E bisogna servirsi (lì tutti gli st,i'ndliaeintn adiistDeDSiridDine_ per «nnniininziiZzare il riseliieD e innassiinniz-zare il rendimento», lidaietac con le rísorse ricavate

    9 eingdDind3 lnang"inte, ifi parte, le tDe'insndDinB. dld", .lì isei'it;ti».t:'a1inBffi49ieinnZeintda ps'es:ìceas= da M01 10; (A;nbaMaQdirettore ;e:naer;eO MT, t~ 's=.°3iE° ~ 'sECesehb delministero del u°elteare, che tira le somme di un anuo,quello appena tidasdxirsda, ea.ra.ttd_i i zatdi da ndni' eendrdaí9i.gilininzan sullo stato gli sai.lnníe degli enti privatizzati:

    la legge 21W£311 lida, infatti, iaiteri4arneaeinte innalzato«1'a Ueetla de lla sdDsteinibilità,>* (l'equAffiKo fra entratecontributive e spesa per lnrestatrieDnai', salito da 30 a 50aannni) (]egli ìStìtuti deia un test. «e:tie è stato sRi ii.sa,-nnaäe,-rirsaae> alla siaeranazaa di vita, o retWantivri. «slaa3lsaa>ateD»

    seali'inaterdi periodo leae SDrativeD). Fra gli d)bíettívì (te]

    dicastero (li via Veneto, i-iedsrdia., ci sono «la separa-zione fru assistenza e previdenza e l'nined3Tcn„gicìànnf`.n7t4)rall`ead'd:'4arliraiaieintdn degli e'intn», tiattdaeia il nodo nne_vi'al-gnedD Untane garantire lai, congruità delle prestazionìerogate, su endi dieeeirrerda continuare a concentraregli sforzi, Nella cornice normativa che ednanilni eaidle ilperimetro delle edasse, nnzaan4•a però l'einanazione (te]dleerc t4) innteriaiinnistc riaalc per rendere effettivo il con-

    trollo gestidanaale che è stato affidato alla Cm il) (ìnbase aall'art, 1l della legge 111/2011, nadir) ín attesa

    di dletiidia.idiane, che Gaapaliaeeiaani aiislDieaa che «ain rivi

    ».prestod7 Simona D'ilzes,sid.s

    Casse di previdenza Pagina 7

  • Abu Dhabi, mega centrale da 100 mW

    Solare da recordin pieno deserto

    La centrale solare Shamsl copre una superficiepari a 285 campi da calcio

    C

    i sono voluti treanni per costruirla.Ma oggi Shamsl,situata in pieno

    deserto, a 120 chilometri daAbu Dhabi, può fregiarsi deltitolo di più grande centralesolare a concentrazione delmondo, oltre che di maggio-re impianto solare del Me-dio Oriente.

    Con una capacità di 100megawatt, la centrale, gran-de come 285 campi da cal-cio, è in grado di far fronteal fabbisogno energetico di20 mila famiglie. Alla suacostruzione, avviata a metà2010, hanno lavorato 2.500persone, per un investimen-to di circa 600 milioni di

    dollari (463 milioni di euro).Nel progetto sono coinvoltela francese Total (che nel2004 ha acquisito l'ameri-cana SunPower, specializ-zata nella costruzione dipannelli ad alto rendimen-to), la spagnola Abengoa ela compagnia di Abu DhabiMasdar, specializzata nelleenergie rinnovabili.

    Da qualche anno a que-sta parte, l'emirato cercadi prepararsi al «dopo-pe-trolio»: l'obiettivo è quellodi produrre nel 2020 il 7%della propria elettricità gra-zie alle energie verdi, pre-servando in questo modo leriserve di idrocarburi.

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    Energia Pagina 8

  • Fondi al palo. Agli 1,1 miliardi per gli interventi già cantierati di viabilità si aggiungono450 milioni perle scuole 420 peri I dissesto idrogeologico

    Sul piatto altri 2 miliardi delle ProvinceROMA

    Non sono solo i Comuni adavere _in cassá risorse, liquideper,pagare i creditidelleimpre-se e a vedersele bloccatë'd iemaglie troppo strette del pattodi stabilità. Lo stesso fenomenointeressa, anche le Province che- se autorizzate da un decretolegge del Governo - potrebberoimmediatamente rimettere incircolo circa 2 miliardi di euro.

    Atanto ammonta infatti la quo-taparte immediatamente spendi-bile dei 3,8 miliardi di stati diavanzamento lavori che- già esi-stono nei forzieri provinciali mache risultano bloccati dall'esi-genza di non sforare i saldi. In oltre metà dei casi (1,1 miliardi, parial 56%) si tratta di debiti contrat-ti per investimenti nel settorestradale e della viabilità. Di tuttorispetto sono anche le risorse ap-postate e "congelate" per lames-sa hi sicurezza delle scuole (450

    ' milio'ni,pari al 22% del totale).Pressoché analogo (42o milioni,pari al21%) èpoil'ammontare de-stinato agli interventi di contra-sto del dissesto geologico.

    Lo sblocco dei pagamenti -fanno notare dall'Upi- consenti-

    rebbe di dare un po' di ossigenoalle aziende che risultano già pe-nalizzate dal calo degli iìvesti-meriti degli enti locali dovuto alle recenti manovre. A pagare ilconto più salato dei tagliai bilan-ci è statala spesa in conto capita-le che nell'ultimo quinquennio siè ridotta del 44,3%, passando da3,8 a 2,1 miliardi di euro.

    Su questi temi si soffermeràoggi il numero uno dell'Upi, An-tonio Sa tta,,durante il suo inter-vento alla manifestazione indet-ta dall'Anci (su cui siveda artico-lo qui sopra). A proposito dei 2miliardi' bloccati in cassa dal pat-to di stabilità il presidente dellaProvincia diTorino ha sottoline-ato' che, seliberati, potrebbero essere utilizzati «per pagare le im=' `'prese che già hanno realizzatoopere e per far partire progettioggi fermi nei cassetti delle am-ministrazioni». Evidenziandoche il Paese «ha bisogno di ri-prendere a investire, soprattutto

    nelle piccole opere realizzate daiComuni e dalle Province, perchéè attraverso queste che si puòriavviare lo sviluppo economicoe assicurare infrastrutture mo-derne. Nonpossiamo accettare -ha concluso Saitta - di essere co-stretti a nonusare soldi che a que-sto scopo sono dësti ati, mentrenelle nostre'città e Provüïce- siconsuma il dramma delle impre-se locali che falliscono e dei lavo-ratori che perdono il loro postodilavoro».

    Eu. B.0 RIPRODUZIONE RISERVATA

    Dissesto idrogeologico Pagina 9

  • Professioni. La proposta dell'Ordine di Catanzaro

    «Lista unica e ritiro dei ricorsi»,l'ipotesi tra i commercialistiAléssandro GalimbertiFederica Micardi

    u=r Il presidente dell'ordine deidottori commercialisti di Catan-zaro, Francesco Muraca, lanciauna proposta per superare l'im-passe nel Consiglio nazionale deidottori commercialisti ed esperticontabili, commissariato a dicem-bre e in attesa di una sentenza delTar del Lazio (prima udienza il19giugno). Muraca ha scritto atuttalà categoria, agli ordinilocali, allesigle sïndacaliperchiedere a«tut-ti coloro clìezhanno sottoscritto epresentato ricorsi e controricorsialle autorità giudiziarie, di farenel supremo interesse della cate-goria, senza indugio, un passo in-dietro e riconsegnare il Consiglionazionale a tutti gli iscritti».

    Muraca chiama a raccolta tuttii presidenti e vice-presidenti de-gli ordini territoriali e si offre perorganizzare unariunione a cui do-vrebbero partecipare i candidatidelle liste, i ricorrenti e le rappre-sentanze sindacali. Obiettivo: «di-scuterelapresentazione diunali-sta unica con ritiro immediatodelle attuali liste (ndr, MassimoMani e Raffaele Marcello per Vi-vere laprofessione, Gerardo Lon-gob ar di e Davide Di Ru s s o p er in-sieme per la professione) e dei ri-corsi pendenti».Larisposta scrit-ta diMiani e Marcello non si è fat-ta attendere: «Comunichiamo lanostra disponibilità a ritirare lanostra candidatura a presidente evice-presidente». Una disponibi-lità - ammette Mani - che non

    avrà effetti se i ricorsi presentatinon saranno ritirati.

    Si condizionato, al ritiro dellacandidatura, anche daparte di Ge-rardo Longobardi: «Non ho alcu-na difficoltà a rimettere, ancoraunavolta, ogni decisione agli ordi-ni territoriali, che sono sovrani.Non possiamo aspettare le calen-de greche di un giudizio mentresiamo sotto assalto delle professio-ni "non ordinistiche". Io e Di Rus-so facciamo un passo indietro, manonpossiamo fingere di non vede-re che nelle liste legate a Siciliottici sono i4 candidatifirmatari deiri-corsi Coerénzaimporrebbe...».

    Claudio Siciliotti- che si è ritira-to a dicembre dalla contesa eletto-rale dopo aver vinto di misura leelezioni di ottobre poi annullate

    . il -41 ,

    dal ministero della Giustizia - inmerito fa sapere: «Prendo atto che,si annuncia di fare quanto io ho giàfatto tre mesi fa, e cioè unpasso in-dietro. Aspetto divedere se aseguito dell'iniziativa dell'ordine di Ca-tanzaro emergerà una propostaunitaria sostenuta dalla maggio-ranza della categoria e che valute-rò con senso di responsabilità»:

    Un appoggio alla proposta diCatanzaro arriva dal presidentedell'ordine di Rieti. Esprime inve-ce il suo disaccordo il presidèntedell'Ordine di Nicosia. Per Ales- .sandro Solidoro, presidente .del-l'Ordine Milano, «la soluzione èrimettere la decisione nelle manidegli ordini, se poi ci sarà un'uni-ca lista, e io ho l'impressione che itempinon siano maturi, o siripresenteranno le stesse liste per nienon è rilevante. È necessario ri-partire dal dato istituzionale-con.clude Solidoro-e cioè sono gli or-rdini, peraltro recentemente rinriö=vati, a dover eleggere il Consiglionazionale».

    O AIPAOOOZIONE AISEpVATA '

    Professioni Pagina 10

  • f tL á ro Al via le gare per il grande piano infrastrutturale

    Bogotà apre . cantieriper 8thila chilometriI primi 4 tender(su oltre 20)si chiuderannoentro giugno

    Laura Cavestri

    Le prequalifiche peri primiquattro bandi (mane saranno as-segnati a0 in due anni) si chiude-ránno nelle prossime settima-ne.Ivincitori delle gare d'appal-to saranno noti, con ogni proba-bilità, tra maggio e giugno. LaColombia appende il cartello"lavori in corso" su centinaia dichilometri di strade (ma prestosaranno anche ferrovie e porti).

    Il maxi-progetto si chiamaAutopistas de la Prosperidad econsiste in una serie di stradeper connettere regioni remotedella Colombia con un assecentrale di 76o Km con oltreloo tunnel e 700 ponti; più va-rie diramazioni.

    Si tratta di un progetto checomplessivamente punta a co-struire oltre 8nìila chilometri distrade per un valore finanziariocomplessivo di circa i5 miliardidieuro. Con l'obiettivo di ridur-re i tempi e i costi del trasportomerci, aumentando la competi-tività delle produzioni agricolee industriali che, con l'entrata invigore del trattato di liberoscambio con gli Usa (e prestoanche di quello con l'Unione Eu-ropea), potranno esportare ver-so il mercato americano senzabarriere doganali.

    «Del resto - ha spiegato l'am-basciatore italiano in Colombia,Gianni Bardini - è stato calcola-to che trasportare un containerdalporto di Cartagena alla capi-tale Bogotà costa tre volte di piùche spedirlo ad Hong Kong».

    Una spinta alla modernizza-

    zione del Paese, che inpochi an-ni punta a rovesciare l'immagi-ne di una Colombia legata allaguerriglia delle Farc, airapimen-ti illustri e al narcotraffico.

    Quella che negli anni '8o erala capitale del cartello della dro-ga, Medellin, è stata recente-mente eletta da una giuria inter-nazionale Innovative City of theYear per innovazione, livellodei servizi e dei trasporti, graziea una criminalità in calo e co-munque sotto controllo e un tri-ennio di Pil in crescita tra il 4 e il5% in virtù delle esportazioni dipetrolio, carbone e gas (che pe-sano per il 66,4% su totaledell'export colombian o).

    Per l'intero progetto di ammo-dernamento infrastrutturale, ilgoverno si è dato come obietti-vo, nel medio-lungo periodo, didestinare 10,2 miliardi di dollariall'anno (circa il 3% del Pili male autorità colombiane cercano.di attrarre investitori a lungotermine con sufficiente capaci-tàfmanziariaper costruire e poigestire in.regime di concessio-ne l'opera. Oltre alle strade, in-fatti, si-punta a triplicare la lun-ghezza delle ferrovie in eserci-zio, aumentare del ioo%la capa-cità cargo dei porti oltre e delSodo quella del trasporto aereo.

    Per farlo, il Paese ha adottatouna legge sullaparternship pub-blico-privato e ha creatol'Agen-zia nazionale di infrastruttura(Ani) con il compito di supervi-sionare il settore delle grandiopere e fungere da stazione ap-paltante, con procedure snelleche puntano alla trasparenza(dopo che, un anno fa, il Consi-glio di Stato della Colombia ave-va annullato un.contratto con lasocietà statale Isa per la costru-zione di un'arteria stradale pro-prio per scarsa chiarezzasull'iter di aggiudicazione).

    «La Colombia - sottolineaBardini- è molto cambiata. È un

    Paese sicuro, con una pubblicaamministrazione snella e com-petente. Per le imprese italianeci sono grandi opportunità maanche limiti. L'Ani raccoglie tut-te le candidature di imprese stra-niere in base arequisiti finanzia-ri e a precedenti esperienze in-ternazionali delle società, co-munque reperibili sul sito. Poine verranno selezionate, conuna formula matematica basatasul valore del tasso di cambioma che richiama uri sorteggio,dieci. Tra queste, vincerà l'ap-palto che offrirà meno restandocomunque sopra aunasogliami-nima fissata dal Governo colom-biano. Insomma, l'asta al: costominore non premierà l'eccessodi ribasso». Tra le imprese italia-ne, sinora, si contano solo AnasInternational tra le società chehanno aiutato l'Ani a struttura-re i capitolatiper le gare eImpre-gilo, impegnata sul terzo lottodella Ruta del Sol (da Bogotà alporto di Santa Maria).

    «Il grande limite dell'opera-zione - ha concluso llardini - èche quasi tutti i progeti si affida-no al project fmancing. Dun-que, ci si attende che l'impresacostruttrice metta gran partedel finanziamento (o comun-que lo reperisca) e poi recuperigrazie a concessioni di gestio-ne dei pedaggi nell'arco di 30anni. Un sistema - ha conclusol'ambasciatore a Bogotà - pococompatibile con le modalitàoperative e le dimensioni digran parte delle nostre impre-se. Ma è chiaro che per tutto ciòche riguarda la fornitura dellacantieristica, la vendita di mac-chinari e di prodotti per l'urba-nistica, anche molte piccole emedie imprese italiane posso-no trovare opportunità di. busi-ness di medio-lungo periodo,pur senza vincere l'intero ap-palto di un lotto».

    O RIPRODUZIONE RISERVATA

    Infrastrutture Pagina 11

  • La risalita della Colombia

    IL CONFRONTO

    Pii in miliardi di dollari « Cite =-- Colombia - Perù -Venezuela

    400 2000 2003 2006 2009 2012

    0Fonte: Eiu

    GLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI

    In miliardi di dollari

    00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12

    2,4 2,5 2,1 1,7, 3,0 10,3 6 ,7 9,0 10,6 7,1

    Ir Fonte: Istituto di statistica

    L'ATTRATTIVITADELLA COLONIBIA

    L'imposta sul reddito de133%èapplicata anche su reddito di fonteinterna di succursali di ditte estere.A133% anche il prelievo sul reddito"occasionale" (l'imposta perstranieri residenti). La tassa suindustria e commerciovaria tra 0,2 e1% (sino a ll'1,4 nella rea di Bogotà)

    25 mld $Per la mobilità su gommat l'investimento complessivostimato perla costruzione di 8125chilometri di strade (per lo piùampliamenti di quelle esistenti)

    RATING MONDO & MERCATI

    MEDIO

    A dicembre l'Europarlamento haratificato l'accordo commercialeUe-Colombia-Perù, sollevando(dal l' gen naio) le impreseeuropee da 270 milioni di euro didazi. Più opportunità di commercioe investimenti e nell'accesso agliappalti pubblici e alterziario.

    6 , Illld $Gli stanziamenti per le ferroviet l'investimento globale stimatodalgoverno colombiano percostruire 3450 chilometri diferrovie entro i 12020

    RATING MONDO & MERCATI

    Ilì ffl BASSO

    I NUMERI CHIAVE

    Popolazione 47 milioni

    Densità 42 ab/kmq

    Pii 331,6 miliardi $

    Pii pro capite * 10mila $

    Crescita del Pii(var. % nel 2012) +4,5%

    Import 55,5 miliardi $

    Export 60 miliardi $

    Tasso disoccupazione 12%

    Inflazione . +4,6%

    Utenti Internet 25 milioni

    (*) A parità di potere d'acquisto

    GLI INDIRIZZI

    Ambasciata d'Italia a Bogotà.www.ambbogota.esteri.itAgencia Nacional deInfraestructurawww.ani.gov.co

    Infrastrutture Pagina 12

  • L'ESPERTO

    Essenziale il know howdelle imprese stranieredi Massimiliano Castellari*

    1 piano di concessioni co-lombiano ha l'obiettivo dimigliorare o riabilitare ol-

    tre 8.ioo km di strade esistenti,attraverso 24-28 progetti circa,ciascuno dei quali sarà suddivi-so iñ tratte. Il Governo in que-sto modo intende garantire al-le imprese - straniere onaziona-li, anche di medie o piccole di-mensioni- maggiori chances diottenere almeno una commes-sa. Oltre a garantire al conces-sionario il diritto di riscuotere ïpedaggi non appena consegna-ta ciascuna tratta, lo Stato ga-rantisce il traffico minimo condue modalità: sia estendendoove necessario il periodo dellaconcessione, siapagando diret-tamente il concessionario incompensazione dell'eventualemancato traffico. Al concessio-nario spettano la responsabili-tà di acquisirei terreni e di otte-nere le licenze ambientali, purcon l'appoggio della stazioneappaltante.

    Sul sito dell'Ani (AgenciaNational de Infrastruecturawww.ani.gov.co) si possonotrovare il piano di azione gene-rale, il dettaglio delle opere darealizzare, latempistica indica-tiva, il contratto-tipo, gli studisultraffico veicolare e irequisi-ti di partecipazione.

    Le opportunità per le nostreaziende consistono tanto nellastrutturazione delle concessio-ni (un gruppo italiano ha vintola strutturazione di parte di unprogetto già maturo per l'aper-tura della garà) quanto nellapartecipazione alle concessio-ni stesse. Ma è consigliabilesempre avere un partner co-lombiano, sia perché questoelemento normalmente accre-sce il punteggio in sede di gara,sia per la conoscenza della bu-rocrazia locale. Più che l'espe-rienza in costruzione di stradeed autostrade, l'Ani ricercaquella di coordinamento edam-

    ministrazione da ogni punto divista: tecnico, legale, fmanzia-rio, ambientale, sociale, ed è co-sciente che questa expertise varicercata all'estero.

    Per partecipare ai progetti,laprimanecessitàè accreditar-si presso l'Api. Per farlo, occor-re rispettare i requisiti previsti(esperienza, patrimonio nettoe capacità di indebitamento)per "prequalificare" l'aziendaper la partecipazione alla gara.I documenti con cui l'azienda liaccredita vengono studiati daun'impresa terza contattatadall'Ani e, laddove li rispetti,viene inserita in una lista speci-fica per quel dato progetto.

    L'invito a "prequalificare" ri-mane aperto per un periodo dicirca 2 mesi. Delle tante azien-de che vengano dichiarate ido-

    Il QUADRO DEI PROGETTOSul sito dell'Agenzia (Ani)si possono trovare le opereda realizzare, i dettagli,le tempistiche per aderiree i requisiti di partecipazione........................................................................

    nee e conformano la lista, nevengono estratte a sorte unmassimo di io, che partecipe-ranno alla gara vera e propriasecondo lo schema dell'offertapiù vantaggiosa. La gara restaaperta circa 4 mesi, per poi es-sere aggiudicata al vincitore, alquinto mese.

    I primi quattro progetti piùavanzati sono entrati nella fasedipre-qualifìcanel mese difeb-braio 2oi3 e sono tuttora apertialle aziende nazionali e stranie-re. La lista di prequalifica do-vrebbe chiudersi entro mar-zo/aprile ed i progetti aggiudi-cati già prima dell'estate Italia-

    . na.Altriprogetti di grande inte-resse entreranno nella fase diprequalifica nei prossimi mesi.

    Castellari & Abogados Asociados

    ® RIPRODUZIONE RISERVATA

    Infrastrutture Pagina 13

    RASSEGNA STAMPAINDICEGIURISPRUDENZA LL.PP.L'affido di servizi pubblici con bando è legittimo

    COMMERCIALISTICandidati al Cndcec tutti a casa

    PATTO DI STABILITÀFermi 12,5 miliardi già in cassaOgni anno persi 4,5 miliardi di lavori, 10mila imprese fallite

    AMBIENTERifiuti pericolosi, ritorna la tracciabilità del Sistri

    INFRASTRUTTURELa Pedemontana tira il fiato

    CASSE DI PREVIDENZAIl Lavoro alle Casse: prudenza sugli investimenti

    ENERGIASolare da record in pieno deserto

    DISSESTO IDROGEOLOGICOSul piatto altri 2 miliardi delle Province

    PROFESSIONI«Lista unica e ritiro dei ricorsi», l'ipotesi tra i commercialisti

    INFRASTRUTTUREBogotà apre cantieri per 8mila chilometri...Pagina II

    Essenziale il know how delle imprese straniere