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GELSOROSSO CASA EDITRICE catalogo 2013

catalo gelsorosso 2013

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catalogo della casa editrice gelsorosso

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Strada Palazzo dell’Intendenza, 1 70122 Bari

tel. 080.3218945 • fax 080.2460524

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La Casa Editrice Gelsorosso è nata volendo per-seguire un chiaro, seppur coraggioso, progetto

editoriale: rinsaldare attraverso i libri un legame forte con il territorio affinché ciò possa favorirne lo sviluppo culturale e sociale.

Il libro è il centro, il cuore della nostra missione per cui ogni pagina, ogni illustrazione, ogni copertina è trattata con passione artigianale, disposizione creativa e rigore formale, in modo tale che ogni titolo, accuratamente sele-zionato da un apposito comitato editoriale, abbia una sua identità e un suo progetto grafico: condizioni indispensabi-li per farne una creatura dotata di unicità e riconoscibilità.

Libri, quindi, pensati e curati con un occhio agli au-tori, che vedono valorizzato il loro ingegno creativo, e l’altro ai lettori, che acquistano un’opera di alta qualità in cui sono i particolari a fare la differenza.

Gelsorosso è un nome calato dentro un orizzonte insie-me mitico e antropologico, dichiarato anche attraverso il marchio: è una rivisitazione della celebre favola ovidiana di Piramo e Tisbe qui non fatalmente interrotta, ma con-sacrata da un possente leone, bramoso di libri e sapere, che si staglia ai piedi di un rigoglioso gelso dai frutti ver-migli. Il nome vuole, altresì, esplicitare un forte legame con la mediterraneità, di cui il gelso è simbolo, al servizio di uno sviluppo culturale in chiave territoriale.

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Il suo disegno editoriale viene espresso attraverso una serie di collane così organizzate:Ginestre, attenta alle forme della parola letteraria che, in relazione interattiva con altri linguaggi (arte, musica, fotografia), riesce a fiorire anche in condizioni difficili.Origani, rivolta a individuare le espressioni più calde della cultura materiale e dell’identità demo-antropolo-gica di un determinato ambiente culturale.Rosmarini, interessata a fornire guide turistico-cultu-rali di luoghi più o meno insigni con formule agili ma ricche di riferimenti.Mirti, impegnata a realizzare cataloghi d’arte o di mo-stre di diverso genere.Caprifogli, dedicata a valorizzare proposte varie e te-maticamente diversificate.Caprifogli Bisegni, preziosi volumetti di poesia dove la parola incontra il segno grafico.Querce, nata per la descrizione del territorio pugliese attraverso gli strumenti dell’architettura. Gelsomini, dedicata ai bambini e ai ragazzi che fin da piccolissimi vogliono conoscere e capire il mondo che li circonda. Cardi, nuova collana dedicata a forme di prosa narra-tiva che abbiano a che fare con l’orizzonte culturale pugliese, meridionale, mediterraneo. Trabaccoli, interessata ai temi del mare.

EditoreCarla Palone

Redazione Veronica Vuoto

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tre Di sera, l’orizzonteVersi scritti e disegnati

“Marco Savino è un uomo coraggioso.Un uomo che ama la vita e che

non ha paura di guardarla negli occhianche se, dentro quegli occhi,

c’è sofferenza, buio, fatica”.

Walter Veltroni

Autore: Marco SavinoPrezzo: Euro 10,00Isbn: 88-89735-01-5Collana: Ginestre

Pagine: 96

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Ci sono vite che, per una ragione o per l’altra, hanno dovuto apprendere i verbi più difficili e irregolari, sì da potersi dire dal di dentro e poter raccontare quel co-lore particolare che la mente assume dopo l’incontro ravvicinato con il “maldivivere”. L’arte come occasione di approfondimento conosciti-vo da consumare alla ricerca di un varco, non ricetta autoterapeutica con cui alleggerire il peso di un’esi-stenza difficile. Ciò detto, aggiungiamo che questo libro è nato da due spinte motivazionali. La prima, rivolta verso l’autore, vuole contribuire a rinforzarne e sostenere questa sua disposizione a segnare e a disegnare la difficile storia in cui abita, in modo tale che la penna e il pennino con-tinuino ad essere suoi compagni di viaggio; la seconda è, invece, rivolta verso il lettore, affinché si dia la pos-sibilità di avvicinare, intercettare, ascoltare l’enorme fatica compiuta da un uomo il quale ha guardato la vita da un punto e-stremo, poi ha raccolto da terra i petali del suo fiore ammaccato facendolo rinascere in una sofferta liricità.

Lino Angiuli

Marco Savino è nato a Bari nel 1961, vive a Roma dal 1986. Paraplegico a diciotto anni, si è dedicato alla scrittura e alle arti grafiche con un impegno che gli ha dato non solo conforto ma anche importanti riconosci-menti, come quello conseguito nel 1984 nell’ambito del Premio “Marina di Palese” presieduto da Mario Sansone.In famiglia non è l’unico ad aver seguito la via artistica: la sorella, Lunetta Savino, è una nota attrice, impegna-ta in televisione e in teatro.

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Il tempo delle allodolequasi un oratorio

“La forza sprituale di Francescoriecheggia nei versi di un laico

e rivive nella passione della musica”.

Autore: Francesco Giannoccaro Tema Musicale: Vanni Boccuzzi

In Copertina: Un’opera originale di Bruno CeccobelliPrezzo: Euro 10,00Isbn: 88-89735-08-2Collana: Ginestre

Pagine: 80

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La grande humanitas di Francesco è quindi l’oggetto dell’opera, che è stata pensata e realizzata per il teatro, come da un teatro – in fondo – era partita. Utilizzando, peraltro, il linguaggio che mi è da sempre congeniale: quello della poesia. […] Al di là delle sue qualità lette-rarie, l’opera per me assume grande rilevanza per l’im-pegno profuso e per il senso di benessere spirituale che ne ho ricevuto scrivendola. Merito di Francesco, natu-ralmente. Rileggendola e ripensando ai giorni della sua stesura provo, tuttora intatta, la stessa emozione, quella che spero di trasmettere, anche solo in parte, a chi avrà l’occasione di accostarvisi.

Francesco Giannoccaro

Francesco Giannoccaro alterna la professione di me-dico alla scrittura creativa. Ha pubblicato tre sillogi poetiche: Il miele delle mosche (Levante, Bari 1986); Prima che il gallo taccia (Schena, Fasano 1992); La de-sistenza (Stamperia dell’Arancio, Grottammare 2000). Ha collaborato a riviste di letteratura e d’arte contem-poranea ed è incluso in alcune antologie poetiche. È redattore del semestrale «incroci». Vive e lavora a Mo-nopoli (BA) dov’è nato cinquantadue anni fa.

Vanni Boccuzzi (’53) frequenta da anni generi diver-si: rockjazz, musica leggera, musical, elettrosinfonico, colonne sonore per film. Ha prodotto per Majors mu-sicali come Sony, Rca, Cbs. Ha composto e arrangiato musiche per programmi della RAI (tra l’altro: Buona-sera Raffaella, Domenica in, I racconti di fantascien-za). È attualmente impegnato, sempre per la RAI, con i cartoni animati Ulisse di Luciano De Crescenzo, e Federicus di cui firma il soggetto originale.

Bruno Ceccobelli (’52), artista che opera fra la natìa Todi e Roma dove, negli anni Ottanta, ha dato vita alla Nuova Scuola Romana con altri artisti coagulatisi attorno all’ex Pastificio Cerere. Sospesa tra spiritualità ed esoterismo, la sua vena artistico-poetica gode di un costante successo di pubblico e di critica, come dimostrano il vasto curriculum espositivo internazionale e il cospicuo corpus bibliografico.

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Da San Catalde a Specchieluohi della poesia dialettale barese

“La prima antologia che raccoglie i più importanti poeti

nati tra il molo di San Cataldo e Torre Specchia ovvero a Bari”.

Curatori: Paolo Testone e Lino AngiuliVoci Cd: Vito Signorile e

Antonella GengaTema Musicale Cd: Pino Di Modugno

Prezzo: Euro 20,00 (libro+Cd)Isbn: 978-88-89735-13-8

Collana: GinestrePagine: 160

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È la prima antologia della poesia dialettale barese, a cura di Paolo Testone e Lino Angiuli. Il volume, intito-lato Da San Catalde a Specchie – luoghi della poesia dialettale barese tra Otto e Novecento, propone una carrellata di testi dedicati a Bari da ventritré poeti, che vanno da Francesco Saverio Abbrescia a Pasquale Sor-renti. In particolare sono stati scelti autori e testi che evidenziano le persistenze e le trasformazioni della mentalità barese a partire dai luoghi, fisici e simbolici, che ne segnano la peculiare identità culturale.I testi selezionati, tradotti in modo quanto più “lettera-le” da Lino Angiuli, sono stati interpretati dalle voci di Vito Signorile e di Antonella Genga – nella suggestio-ne delle atmosfere musicali di Pino di Modugno – in un apposito Cd allegato all’edizione, per consentire al dialetto di esprimersi anche attraverso le sue originali sonorità.

Paolo Testone è dottore di ricerca in Italianistica, si è occupato di letteratura dell’epoca rinascimentale e barocca. I suoi interessi si rivolgono ad argomenti della cultura contemporanea di ambito antropologi-co, psicoanalitico e religioso. Per l’editore Laterza è coautore del manuale scolastico Costellazioni lettera-rie. Insegna materie letterarie e latino presso il Liceo Scientifico “Curie” di Monopoli.

Lino Angiuli è poeta in lingua e in dialetto, tradotto in diverse lingue, ha prodotto numerosi interventi sul versante della valorizzazione della cultura tradizio-nale. Collaboratore dei servizi culturali della RAI, di periodici e quotidiani, ha fondato e diretto alcune riviste letterarie, tra cui, attualmente, il semestrale “incroci” con Raffaele Nigro. È il direttore editoriale della Gelsorosso.

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tre Puglia in versii luohi della poesia, la poesia dei luoghi

“Una mappa di luoghi pugliesi tra i più emblematici che il lettore

potrà visitare seguendola guida eccezionale dei poeti”.

Curatori: Daniele Maria PegorariPrezzo: Euro 15,00

Isbn: 978-88-89735-29-9Collana: Ginestre

Pagine: 160

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Un’antologia di quarantaquattro testi poetici di autori pugliesi viventi, e non, dedicati a luoghi emblematici della Puglia; una mappa di luoghi pugliesi tra i più emblematici che il lettore potrà visitare (con la lettura o dal vivo) seguendo la guida “eccezionale” dei poeti, generalmente riconosciuti capaci, per sensibilità e in-telligenza emotiva, di cogliere il significato più profon-do e la metaforicità di un certo luogo.Oltre ai testi poetici firmati da poeti consacrati (Bo-dini, Fiore, Fallacara, Marniti, Fraccacreta) e dai più significativi attualmente attivi (alcuni esempi: Serric-chio, Nigro, Giancane, Custodero, Curci, Angiuli, Bello) il libro presenta anche un notevole apparato bibliografico riferito agli autori ospitati. Il tutto è accompagnato da un corposo saggio del cu-ratore, docente di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Bari e noto studioso di poesia, in cui viene fornito uno spaccato completo della produzione poetica pugliese contemporanea.

Daniele Maria Pegorari (1970) divide il suo impe-gno scientifico e didattico fra la Letteratura italiana contemporanea e la Filologia dantesca nelle lauree specialistiche delle Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari e Foggia. Cofondatore nel 2000 di «incroci» e curatore scientifico di una sezione dell’annuario in-ternazionale «Dante», dirige collane di ricerche e testi (“Officina” di Stilo e “Le ciliegie” di Palomar) e collabora con numerose riviste accademiche e mili-tanti. Tra i suoi libri segnaliamo tre volumi su Mario Luzi (1994, 2002 e 2006) e il Vocabolario dantesco della lirica italiana del Novecento (Palomar, Bari 2000): è in corso di stampa un suo corposo volume di storia della poesia contemporanea.

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tre Voci del tempola Puglia dei poeti dialettali

“Un’antologia di sei voci poetichepugliesi, emblematiche

della cultura antropologica e letteraria della nostra Regione”

Curatore: Sergio D’AmaroNote Linguistiche: Francesco Granatiero

Prezzo: Euro 20,00 (Libro + CD)Isbn: 978-88-89735-76-3

Collana: GinestrePagine: 112

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Dei citati poeti sono proposti testi particolarmente portatori di “pugliesità”, dovendo l’antologia viaggiare verso ambienti nazionali e internazionali, come è ac-caduto per la precedente edizione di cui si è detto.Nella prefazione al libro, il curatore Sergio D’Amaro scrive: “Generazioni diverse in Puglia hanno elabora-to nell’ultimo quarantennio una singolare riviviscenza naturale. […] Dialetto come neo-lingua, naturalmen-te, come lingua ritrovata all’indomani di un trasloco e all’uscita da una metamorfosi antropologica, pronta a rimettersi in gioco dopo lo scuotimento del boom economico e nella prospettiva di un nuovo spirito democratico”. L’antologia, con schede linguistiche firmate dal su nominato Francesco Granatiero, è do-tata di un CD audio recante la registrazione dei testi antologizzati, letti dagli stessi autori (per i viventi e per lo scomparso Pietro Gatti, a suo tempo registrato) e da un attore (per lo scomparso Nicola De Donno).

Sergio D’Amaro

Sergio D’Amaro collabora a varie riviste e al quo-tidiano «La Gazzetta del Mezzogiorno». Ha scritto saggi storico-letterari, libri di poesia, inchieste e rac-conti ispirati ai “vinti” del Sud. Suoi testi sono inseriti in antologie anche all’estero. È autore, con Gigliola De Donato, della biogra15 a di Carlo Levi Un torinese del Sud (2005). È promotore e corresponsabile di due centri studio sulla storia e la letteratura delle migrazio-ni, per i quali dirige la rivista “Frontiere”.

Francesco Granatiero è originario di Mattinata (Fg)vive a Torino, dove è medico ospedaliero. Nella parla-ta di Mattinata ha pubblicato diverse raccolte. La sua passione verso la lingua dialettale è stata sviluppata anche in diversi lavori scientificamente fondati, tra i quali spicca un poderoso dizionario dedicato alle par-late dell’area garganica, in via di pubblicazione. È uno degli autori antologizzati in Voci del tempo.

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tre Questo male di niente

“Poesie che parlano all’anima”

Curatore: Francesco MaurogiovanniDisegni: Maria Maddalena Piccinni

Prezzo: Euro 10,00 Isbn: 978-88-89735-94-7

Collana: GinestrePagine: 112

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La struttura della composizione poetica appare deli-beratamente slegata da regole codificate o prestabilite, poiché si fonda, appunto, su un nucleo tematico di matrice esistenzialistica, al cui centro sta l’individuo colto, per così dire, nella sua nudità ontologica, quindi senza sovrastrutture teoriche o ideologiche.Nel campo agonico della sua poetica si fronteggiano due elementi basilari, si direbbe fondamentali: da una parte, l’uomo con il suo carico di temporalità sfuggen-te e spesso inespressa e inesprimibile; dall’altra la Vita, con la sua connotazione comunque indeterminabile, fino al limite estremo dell’insensatezza.[…] La prospettiva che ne deriva è come un non-luo-go, un atopos, in cui preminente appare una sorta di desertificazione del tutto, una piatta distesa di rattratta disperazione.

dall’introduzione dell’autore

Francesco Maurogiovanni nasce a Triggiano (Bari) nel 1944. Completati gli studi classici, si laurea in Filosofia della Scienza con una tesi sul “Principio di indeterminazione” della meccanica quantistica di Heisenberg. Successivamente consegue presso il Li-ceo classico “Berchet” di Milano l’abilitazione all’in-segnamento in Filosofia; intraprende gli studi in Psi-cologia presso l’Università di Padova, non riuscendo tuttavia a portarli a termine per attendere alla carriera di Dirigente scolastico.Per un quarantennio circa è, appunto, Dirigente; chiu-de la sua carriera presso l’Istituto “Di Zonno” di Trig-giano, in cui ha operato fino al 2011.

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Luce incantataviaggio sentimentale attraverso il Gargano

“Una passeggiata attraverso il Gargano, luogo che appartiene all’anima, alla sospirosa,

inconsolabile, musica del cuore”.

Antonio Motta

Autore: Antonio MottaFotografie: Angelo Saponara

Prezzo: Euro 10,00Isbn: 88-89735-02-3Collana: Origani

Pagine: 80

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Antonio Motta incarna, io credo, l’intellettuale tipico del Sud: cultura lunga e accensione naturale imme-diata, non c’è pagina sua che non brilli di questa istin-tiva sensibilità e insieme di una macerazione letteraria che se arriva al presente parte però dalle origini ance-strali della storia letteraria.Quando passeggia sotto il cielo della sua Puglia, que-sto duplice modo di essere si acuisce all’estremo. Di-ciamo che Motta raggiunge la sua personale felicità e così facendo la comunica a chi lo legge.Sarà perché io amo questa specie singolare di scrittura che è il paesaggio rispecchiato da occhi innamorati, che sanno guardare, che non vedono soltanto: quanti ci vivono accanto ci guardano e non ci vedono, alzano gli occhi al cielo e nelle loro pupille restano solo i tristi frammenti del vivere sulla terra.

Gina Lagorio

Antonio Motta è nato e vive a San Marco in Lamis, comune garganico dove dirige il Centro di Documen-tazione “Leonardo Sciascia - Archivio del Novecento” e i fogli della collana omonima. Editore dell’opera dialettale di Joseph Tusiani, si è occupato a lungo di letteratura meridionale, come pure di scrittori italia-ni e stranieri che hanno avuto rapporti con la Puglia. Ricordiamo Oltre Eboli: la poesia (1979); La terra dell’Ofanto (1998); Ritratti esposti. Mostra fotografica di poeti e scrittori pugliesi e non del Novecento (2003). Autore di numerosi saggi su Sciascia, ha pubblicato in Svizzera Giorni felici con Leonardo Sciascia (2004). Dirige la rivista semestrale «Il Giannone» e collabora, tra l’altro, a «Belfagor», «Nuova Antologia», «incroci», «Quaderni del Fondo Moravia».

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L’ultima mossaomaggio a Piripicchio

“Era un attore povero, recitava per strada come i grandi giullari di razza di un tempo. E del

giullare aveva il talento a forti tinte,la faccia mobilissima, la voce

intonata e stentorea”.

Michele Mirabella

Fotografie: Angelo SaponaraTesti a cura di: Lino Angiuli

Note Introduttive di: Lino Banfi e Michele Mirabella

Prezzo: Euro 25,00 (Cartonato Euro 35,00)

Isbn: 88-89735-05-8Collana: Origani

Pagine: 150

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Certo che sarebbe stato sicuramente felicissimo Piri-picchio di avere oggi un libro dedicato a lui e dei pref/attori che lo ricordano così bene.Se negli anni ’50 ci fosse stata la TV sono sicuro che Piripicchio avrebbe avuto il suo spazio.Non so spiegare l’ansia che mi prendeva quando sape-vo che stava per arrivare a Canosa. Addirittura un mio caro amico, Gino, riusciva a sapere i suoi spostamenti ad Andria, Spinazzola, Minervino e mi avvertiva in anticipo.Io avevo nei suoi riguardi un’ammirazione immensa. Ogni volta che lo vedevo cercavo di assorbire, studiare e codificare ciò che faceva.

Lino Banfi

Michele Genovese, in arte “Piripicchio” nacque nella città di Barletta nel 1907 e visse con quel poco che gli spettatori alle sue esibizioni lasciavano gene-rosamente nel suo cappello. Era il Charlie Chaplin pugliese, una maschera irresistibile a cui bastava una bombetta nera calzata in testa, un paio di baffetti e un bastone sottile che accompagnava con gesti allusivi le sue battute. Con la sua morte, sopraggiunta nel 1980, la tradizione dell’avanspettacolo povero ha perso il suo ultimo testimone.

Angelo Saponara è nato a Lagosta (Jugoslavia), nel 1934; vive a Modugno (Bari) e ha operato e opera in Europa e in particolare in Puglia come etnofotografo. La sua cinquantennale attività è stata completamente dedicata alla documentazione e valorizzazione, at-traverso il mezzo fotografico della cultura popolare. I suoi lavori sono ospitati nell’ambito di musei e rasse-gne, nazionali ed estere, mentre alcune sue ricerche vengono utilizzate da noti studiosi di etno-antropolo-gia come supporto iconografico per pubblicazioni di carattere scientifico.

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Cento itineraripiù Uno in Puglia

“Un libro per comprendere meglio il ruolo storico che la Puglia ha svolto tra il Mediterraneo e l’Europa

attraverso i secoli”.

Curatore: Giorgio OtrantoPrezzo: Euro 47,00 (Libro e inserto didattico)

Isbn: 88-89735-05-8Collana: Origani

Pagine: 256

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Questo volume, pur essendo l’esito finale della Mostra “Cento itinerari più Uno in Puglia”, va al di là della Mostra stessa non solo per gli elementi e i motivi nuovi di cui si è arricchito, ma anche per l’impianto con cui è stato pensato e realizzato. Esso, comunque, non è né un libro né un catalogo nel senso tradizionale del termine, ma, diciamo così, un prodotto culturale che risente della singolare esperienza di lavoro da cui na-sce, un libro-dossier che ripercorre per immagini e per linee generali, talvolta addirittura per semplici cenni, la storia plurisecolare della Puglia, facendo emergere il ruolo storico che la Regione ha svolto tra il Mediter-raneo e l’Europa attraverso i secoli.

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Il dossier si articola in quattro parti corrispondenti alle Sezioni comprese inizialmente nel progetto, ma suc-cessivamente modificate e spesso ampliate sulla base di incontri da me tenuti sia con i colleghi Cassano, Pasculli, Soragni, Volpe, che direttamente con i dieci giovani borsisti che hanno prestato la loro opera per un anno nella ricerca e nell’approfondimento dei conte-nuti da “trasformare” prima in Mostra e poi in volume. Si è trattato di un lavoro lungo, paziente, appassionato, prima passato al vaglio dei responsabili delle quattro Sezioni, poi collocato in una dimensione e in una vi-sione d’insieme nell’intento di indirizzare i tanti itine-rari fisicamente e topograficamente individuati verso l’unico itinerario che interessa un’istituzione culturale come l’Università: quello della conoscenza diffusa.

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i Cento itineraripiù Due in Puglia

Curatrici: Alessandra Campione Alessandra Moro e Giorgio Otranto

Prezzo: Euro 35,00Isbn: 978-88-89735-59-6

Collana: OriganiPagine: 232

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Il volume riprende e arricchisce il Progetto Cento iti-nerari più Uno in Puglia, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e realizzato nel 2007 dal Dipartimento di Studi classici e cristiani dell’Universi-tà degli Studi di Bari Aldo Moro. Esso intendeva riper-correre per linee generali e con l’ausilio di significative immagini la storia della Puglia, evidenziandone il ruo-lo di cerniera tra il Mediterraneo e l’Europa.Dopo il successo fatto registrare da quella iniziativa, la Fondazione, nell’intento di promuovere la ricerca sulla Puglia e diffonderne le risultanze anche al di là degli abituali circuiti regionali e nazionali, ha delibe-rato di “esportare” la Mostra e il volume collegato in Argentina, dove vivono migliaia di Pugliesi e di loro discendenti, che seguono con sempre più vigile atten-zione quanto accade in Italia e in Puglia.Il Progetto iniziale è stato così rivisitato e aggiornato, e il volume notevolmente ampliato con altre tre Sezioni destinate a suscitare l’interesse dei nostri corregionali in Argentina: tale rivisitazione rappresenta il valore aggiunto rispetto alla prima edizione del Progetto, il cui titolo, Cento itinerari più Uno in Puglia, diventa così Cento Itinerari più Due in Puglia. È un ulteriore itinerario che mira a riannodare i fili della memoria di tanti Pugliesi e Italiani. Alla realizzazione di questa seconda edizione del Pro-getto hanno partecipato l’Università degli Studi di Bari, da tempo impegnata in attività di collaborazione con alcune istituzioni dell’amico Paese latino-americano, l’Ambasciata Italiana a Buenos Aires e la Universidad Argentina de la Empresa.

Giorgio Oranto

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i In Marcia da Due Secoli

“La storia di una Banda musicale è la Storia di una città ... uno strumento con il quale una intera collettività esprime la propria gioia, il

proprio dolore, il proprio sentimento religioso”.

Michele Suma

Autrice: Daniela CavalloPrezzo: Euro 20,00

Isbn: 978-88-89735-21-3Collana: Origani

Pagine: 192

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La banda è essa stessa uno strumento con il quale una intera collettività esprime la propria gioia, il proprio dolore, il proprio sentimento religioso.La banda è il mezzo che veicola, attraverso la musica, i sentimenti del popolo, i suoi entusiasmi, le sue pas-sioni, le sue sconfitte. Tutto ciò era ancora più vero nel passato, quando la gente, in misura maggiore rispetto ad oggi, occupava le strade e le piazze e vi riversava la propria umanità.Nelle strade si dispiegava la banda, pronta ad interpre-tare i fermenti collettivi, restituendoli sotto la forma della bellezza e della gioia che la musica esprime, sot-to la forma di quelle arie e di quei brani che il popolo avrebbe imparato a conoscere e amare.Questa straordinaria corrispondenza appare ancora più straordinaria quando si scopre la semplicità de-gli uomini che componevano la banda: gente umile, dall’animo tuttavia sensibile e rapito dalla nobiltà dell’arte, che generosamente comunicavano a chi ascoltava.

Michele Suma

Daniela Cavallo, è nata nel 1982 a Monopoli (Bari) dove ha cominciato la sua formazione artistica e cul-turale frequentando il Conservatorio Musicale “Nino Rota”. Ha proseguito gli studi superiori iscrivendosi all’Università degli Studi di Lecce dove si è laurea-ta, summa cum laude, in Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo in Beni Musicali, discutendo una tesi in “Fondamenti della Comunicazione e del Sistema Produttivo Musicale” con la prof.ssa Paola Besutti. L’attento lavoro di ricerca e consultazione do-cumentale, iniziato in occasione della redazione del saggio finale del corso di laurea, ha portato l’autrice a ricostruire le vicende storiche della Banda Musicale di Monopoli che, riunite sistematicamente, hanno dato vita alla presente pubblicazione. Oggi, già ammessa alla scuola di specializzazione per l’insegnamento del-la musica, sta concludendo la formazione per ottenere l’abilitazione alla docenza nelle materie umanistiche nelle scuole medie e superiori presso l’Ateneo barese, alternando allo studio l’insegnamento della chitarra in numerose associazioni culturali.

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Autrice: Raffaella CassanoPrezzo: Euro 15,00

Isbn: 978-88-89735-24-4Collana: Origani

Pagine: 80

Sul filo di Lama

“Per conoscere il comprensorio di Lama Balice, tra Bari e Bitonto”.

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Raffaella Cassano insegna ‘Archeologia e Storia dell’arte greca e romana’ e ‘Archeologia delle Pro-vince romane’ presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bari. I suoi interessi di studio riguardano le città e il territorio della Puglia in età romana, soprattutto i centri di Canosa di Puglia, Ruvo di Puglia ed Egnazia, con attenzione alla vicen-da urbanistica, alle modalità insediative extraurbane, all’architettura e alla cultura figurativa. Negli ultimi anni si è dedicata in modo particolare al versante adriatico pugliese, coordinando il progetto interdisci-plinare ‘Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione’, che prevede indagini stratigrafiche, ricognizione nel terri-torio e analisi dei cospicui materiali provenienti dalle ricerche recenti e dagli scavi pregressi. Ha curato l’in-terpretazione e lo studio di alcuni tra i più importanti complessi architettonici della regione come il Tempio di Giove Toro e il Battistero di San Giovanni a Canosa, nonché i monumenti paleocristiani di Egnazia, di cui ha studiato anche i mosaici, nel quadro della produ-zione musiva del Mediterraneo in età tardoantica.Autrice di numerose pubblicazioni, ha curato eventi espositivi di ampia portata come le mostre ‘Principi Imperatori Vescovi. Duemila anni di storia a Canosa’ (1992) e ‘Andar per mare. Puglia e Mediterraneo tra mito e storia’ (1998).

La mostra ‘Sul filo di Lama’, progettata e organizzata dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Uni-versità degli Studi di Bari, si propone di diffondere ad un vasto pubblico di fruitori i risultati conseguiti nell’ambito delle attività di ricerca finalizzate alla conoscenza del comprensorio di Lama Balice e alla elaborazione di proposte per un turismo sostenibile, secondo le linee indicate dal ‘Progetto SITRuS’.L’esposizione infatti raccoglie, analizza e propone contenuti e notizie – talora originali ovvero poco co-nosciute – di cui si è arricchita lungo l’esperienza di lavoro e di indagine condivisa dai Partners di proget-to, ma si distingue anche per l’innovativa modalità dell’‘impianto comunicativo’ adottato.

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Autore: Michele PirrelliPrezzo: 15,00

Isbn: 978-88-89735-43-5Collana: Origani

Pagine: 320

Tra Conventi e MonasteriLe case religiose a Monopoli

“Un affascinante viaggio storico tra conventi e monasteri

di Monopoli”.

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Michele Pirrelli è nato a Monopoli nel 1947, è stato dirigente amministrativo presso l’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte. Socio del Centro Ricerche di Sto-ria religiosa in Puglia, nel 2008 ha ricevuto il “Premio Città di Monopoli” per la Cultura.Ha pubblicato interventi su riviste e numerosi volumi sulla storia della sua Città, tra i quali: Monopoli illu-stre. Casate e cognomi monopolitani, I-II (Fasano 1989 e Monopoli 1998); La chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Monopoli (Fasano 1997); La cappella della Madonna della Madia in Monopoli. L’organismo sette-centesco (Fasano 1997).

Sulla scia degli studi più recenti in materia di storia religiosa, orientati a delineare un tracciato delle ra-mificazioni e interazioni “politiche” delle istituzioni ecclesiastiche e a coglierne i rapporti non univoci tra loro e nell’ambito della società italiana, si colloca il presente, corposo e per certi versi monumentale, lavo-ro di Michele Pirrelli sulla presenza e l’organizzazione degli Ordini religiosi a Monopoli. In questa direzione, più che sugli aspetti istituzionali, organizzativi e religiosi interni, la ricerca, puntuale ed esauriente per vastità di fonti reperite e consultate, oltre che per il copiosissimo repertorio bibliografico, si muove cercando di porre in rilievo il duplice pro-cesso che ne connota nel tempo l’operatività religio-sa e sociale.

Antonietta Latorre

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Autore: Antonio V. GelorminiPrezzo: 14,00

Isbn: 978-88-89735-89-3Collana: Origani

Pagine: 80

Episcopius TroianusIl taccuino di Troia

“Il racconto di una Diocesi e di una Città, Troia, che ha rappresentato un importante pezzo di storia di questo suggestivo angolo di Puglia”.

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Antonio V. Gelormini, nato a Troia (Fg) il 24 agosto 1956, vive a Bari, dove ha frequentato i corsi della Fa-coltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi “A. Moro”.Ha diretto importanti strutture turistico-alberghiere di catene nazionali ed internazionali (Club Méditer-ranée, Accor Group e Cit Hotel).Dal 2006 è giornalista pubblicista. Editorialista del quotidiano telematico «Affari Italiani», è redattore-capo della sezione “Puglia”. È stato responsabile della pagina turismo del quotidiano «La Prealpina» di Va-rese, ed è corrispondente di numerose testate online. Collabora con i principali quotidiani pugliesi. È responsabile del progetto Daunia Vetus della Dioce-si di Lucera-Troia, per la nascita di un Distretto Cultu-rale (www.dauniavetus.it).Nel giugno 2009 ha ricevuto il “Premio Giornalistico Città di Riccione” assegnato ogni anno alle migliori firme del giornalismo italiano di viaggi e turismo.

«Kaspar Jr. Van Wittel era letteralmente catturato dall’imponenza affascinante delle Alpi, mentre ne sorvolava le cime innevate e mentre si apprestava a sfogliare le pagine nascoste di una storia senza fine».Il Gran Tour di Kaspar jr. si dipana sulle tracce ac-cattivanti di linee architettoniche familiari e lungo i riverberi di sentimenti devozionali insistentemente tramandati. Un percorso tracciato negli anni della sua infanzia olandese dai racconti di una nonna “incante-vole” che, come un filo d’Arianna, lo guideranno dalla Firenze di Raffaello alla Roma dei Papi, dalla Napoli carolingia alla familiare Reggia vanvitelliana di Caser-ta. Fino al cuore dell’entroterra dauno: Troia.Episcopius troianus “racconta” il Palazzo Vescovile di Troia, nella percezione stessa di “soggetto episcopale”, attraverso le sue vicissitudini, quelle dei Vescovi che l’hanno abitato, quella di un’originale pala d’altare del Solimena, nonché della tribolata vicenda di preziosi volumi e codici emigrati “forzosamente” verso biblio-teche più blasonate.È anche il racconto di una Diocesi e di una Città, Tro-ia, che ha rappresentato un importante pezzo di storia di questo suggestivo angolo di Puglia.

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Autore: Michele CassanoPrezzo: 10,00

Isbn: 978-88-89735-93-0Collana: Origani

Pagine: 96

Sempre qui!Viaggio in Bari Antica

“Nei luoghi che custodiscono la vera anima di Bari”.

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Michele Cassano, nato a Bari nel 1964, sposato, due figli, è cresciuto e risiede nel borgo antico. È sacrista della Cattedrale di Bari. Innamorato della sua Città e della sua gente, appassio-nato di fotografia, ha realizzato calendari e organizzato mostre fotografiche. Numerose le pubblicazioni sulle tradizioni e sui te-sori Bari: Cristo nel bestiario della Cattedrale di Bari (2000), Una bella giornata di sole. I bambini ci inse-gnano a pregare (2001), Acquamare (2002), il volume con dvd allegato Il cammino del sole nella Cattedrale di Bari (2007), A due passi da te (2007), La cattedra del vescovo. Passo dopo passo alla scoperta della Cattedra-le di Bari (2009), Dal buio alla luce. Bari 1156-1292 (2009).

“Sono rimasto sempre qui a Bari Antica e non me ne andrò perché qui ci sono le mie radici, perché qui ho conosciuto l’Amore, perché è bellissima, perché c’è il sole e il mare, perché al mattino per le strade sento gli odori della cucina e riconosco il piatto del giorno del mio vicino, perché si rispettano ancora le tradizioni, perché quando mi reco al lavoro i miei occhi contem-plano il campanile della Cattedrale che si staglia nel cielo azzurro di Bari e mi invita a guardare in alto, perché a marzo si festeggia la madonna Odegitria e a maggio San Nicola, perché quando cammino per le vie conosco tutti e saluto tutti e se, per una distrazione non saluto qualcuno, il giorno dopo, lo stesso, mi dirà: «Ieri non mi hai salutato, è successo qualcosa?».Non me ne andrò perché siamo una grande famiglia, si litiga, si sparla, ma se hai dei problemi e chiedi aiuto tutti si fanno in quattro. Non me ne andrò perché il mio palato esulta quando mangio i ricci di mare e i polpi appena pescati. Non me ne andrò perché non so resistere davanti ad un’im-pepata di cozze, ad una frittura mista di pesce o all’o-dore delle triglie arrostite sulla brace.Non me ne andrò perché non mi so immaginare da nessun’altra parte...”.

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Autori: Sara Vitucci e Vincenzo Diruggiero Prezzo:

Euro 10,00Isbn: 978-88-89735-22-0

Collana: RosmariniPagine: 80

La cattedrale di Bitonto

“Questa guida vuole essere, attraverso il ricco ap pa rato ico no gra fi co e una sapiente ri co stru-zio ne sto rio gra fi ca che parte dalla edi fi cazione del la Cattedrale fi no ai risultati dei recenti sca-vi, un im por tante stru men to co no scitivo per il vi si ta to re, ma an che per lo studioso della storia

del l’ar te e della cultura pugliese”.

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La Cattedrale di Bitonto rappresenta la più com ple ta e ma tura espres sione dell’architettura ro ma nica pu-glie se. Fu costruita tra il 1175 e il 1200 a imi ta zione della Ba si li ca di San Nicola di Bari, pro babilmente per vo lon tà di Fe de ri co II, sui re sti di un piccolo tem pio dedicato al l’As sun ta. La Cat te dra le, come mol tis si me chiese pu glie si, fu ri ve sti ta di stucchi e decori ba roc chi nel Set te cen to, ma suc ces si vi e ripetuti re stau ri, ef fet tua ti a partire dal-l’Ot tocento, le han no re stituito l’aspet to ori gi na rio.La fac ciata è divisa da le se ne in tre se zio ni cor ri spon-den ti al le na va te interne. In al to, al centro del la cu spi-de ter mi na le, si sta glia uno splen di do ro so ne. Quat-tro bi fo re ric ca men te in cor ni cia te so vra sta no in ve ce i tre por ta li d’ingresso. È da am mirare il fian co de stro del la Cat te dra le con sei pro fon de ar ca te so vra sta te da un ma gni fico log gia to composto da al tret tan te esa fo re con tren ta co lon ni ne. L’interno con ser va gli ele men ti ro ma nici ori gi na li che gli do na no un aspet to au ste ro ma ar mo nio so. La pian ta, a cro ce la ti na con tre ab si di se mi cir co la ri, è di vi sa da co lon ne e ar ca te sul le qua li cor ro no i ma tro nei.La na va ta cen tra le e il tran set to so no coperti da una tra va tu ra po li cro ma, men tre le la te ra li da vol te a bot te. Sul la to de stro so no col lo ca ti un per ga mo com po sto con i fram men ti dell’antico altare mag gio re e un pre-zio so am bo ne re a liz za to nel 1229 da Ni co laus, il ma e-stro che eres se anche il cam pa ni le di Tra ni.Di notevole pregio anche il pul pito marmoreo, di for-ma qua dra ta, por ta to a ter mi ne da Gual tie ro da Foggia nel 1240 ed as sem bla to nel XVII se co lo con fram men-ti scul to rei. La cripta è co per ta da vol te a cro cie ra poggianti su co-lonne de co ra te da ricchi ca pi tel li mentre sul le pareti si pos so no ammirare stu pen di af fre schi.L’ultimo re stau ro, ini zia to nel 1991 e terminato nel 2002, ha por ta to alla luce nel soccorpo della Catte-drale i re sti del pa vi men to del la pre ce den te Ba si li ca pa le o cri stiana riccamente de corato con mosaici.

La guida è pubblicata in collaborazione con il Centro Ricerche Storia e Arte – Bitonto.

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irti Viaggio parallelo

“Un viaggio su due grandi viedi comunicazione: la strada e la ferrovia...

un confronto tra due modi di guardare,di osservare e di leggere il paesaggio”.

Giuseppe Pavone

Autori: Giuseppe Pavone e Vincenzo Velati

Prezzo: Euro 12,50Isbn: 88-89735-00-7

Collana: MirtiPagine: 84

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Mentre si trasforma, il paesaggio ci trasforma: potreb-be essere questo, in estrema sintesi, il messaggio che questa mostra consegna alla nostra percezione e alla nostra riflessione. Una mostra alla cui realizzazione hanno partecipato diverse competenze e diversi lin-guaggi espressivi, dalla fotografia, in primis, all’elabo-razione artistica, dalla scrittura creativa allo sguardo filmico all’analisi tecnica: una fertile e interattiva convergenza di prospettive e punti di vista per osser-vare con occhio critico, non routinario, il paesaggio in cui è calata la nostra quotidianità. Guardarlo mentre la sua estetica è sottoposta a continue modificazioni; guardarlo attraverso gli strumenti che l’arte e altri ap-procci conoscitivi sono in grado di attivare.

Giuseppe Pavone, nato a Bari nel 1955, si occupa di fotografia come ricerca, con particolare attenzione al paesaggio. Ha realizzato i volumi: Sguardi oltre e Fer-rovieri e immagini. Ha tenuto numerose mostre perso-nali: a Spalato presso Palazzo Marian, al Teatro Abe-liano di Bari, al Castello Aragonese di Taranto, presso il Bastion Spandau di Berlino, solo per citarne alcune. Nel maggio 2004 il suo progetto “SS 407” viene segna-lato al premio Intenazionale di fotografia “Viaggio in Basilicata. Identità di un territorio”.

Vincenzo Velati, nato nel 1948, è docente di Storia dell’Arte presso l’Istituto “Pino Pascali” di Bari. Socio fondatore della storica associazione “Spazio imma-gine” e dell’associazione di fotografia e cultura “La Corte”, ha partecipato nel 1984 alla ideazione e alla realizzazione di “Viaggio in Italia” con Luigi Ghirri e Gianni Leone. Ha pubblicato saggi sulla storia e l’or-ganizzazione della cultura, l’architettura del Novecen-to a Bari e il libro Le Cattedrali romaniche pugliesi per Laterza nel 2001.

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irti Un Pozzo di devozione

il culto mariano a Capurso

“Sfogliare le pagine di questo volumesignifica ripercorrere trecento anni di storia

del culto della Madonna del Pozzo”.

Autori: Michele Bellino e Umberto Rizzo

Prezzo: Euro 12,00Isbn: 88-89735-03-1

Collana: MirtiPagine: 108

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Questo volume è l’atto conclusivo dei festeggiamenti del Centenario e attraverso i suoi contributi ne esem-plifica le tappe: la storia del culto, la festa, gli ex voto.

È un volume celebrativo, quindi, ma dei volumi cele-brativi non ha la pomposità né i luoghi comuni. In re-altà vi è una perfetta simbiosi di immagini e di parole, di ritratti e di memoria, come nei codici medievali che raccontavano la fede a chi sapeva leggere solo con gli occhi. E a noi, poveri devoti del terzo millennio, poco avvezzi ormai a decifrare simboli e codici comunica-tivi, un libro così può dare una lezione di tradizione religiosa.

In appendice al volume fotografico vi è il viaggio tra carte «impolverate e dimenticate» di Michele Bellino e Umberto Rizzo che, con certosina pazienza, hanno scavato negli archivi dell’Ordine dei Frati Minori e hanno trovato preziose notizie intorno all’invenzione dell’Icona, alla prima comunità custode del Santuario, al “libro della gratitudine”, inventario dei doni prezio-si offerti alla Madonna del Pozzo.

Anna Maria Tripputi

Michele Bellino, sacerdote dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, è Vicario Cooperatore della Chiesa Madre del SS Salvatore di Capurso. Ha conseguito il Bac-cellierato in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta. Ha collaborato alla realizzazione del volume L’altra Adultera. Letture storico-critiche di una tela gemella di Cristo e l’adultera del pittore napo-letano Paolo Finoglio (2003); ha curato con Umberto Rizzo Capurso e il culto di San Giuseppe (2005).

Umberto Rizzo, vive e lavora a Capurso svolgendo attività di geometra. Cultore di storia locale, ha col-laborato alle pubblicazioni Puglia Rurale. Il territo-rio tra i vigneti e la Murgia barese (1999), Festa della Madonna del Pozzo di Capurso. Attraverso un percorso fotografico di Giuseppe Pavone e Stefano Pesce (2000), Capurso e il culto di San Giuseppe (2005).

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La collana bianca si colora

“Un’idea semplice si trasforma in opera d’arte...

una copertina biancae pagine di versi

magicamente si colorano”.

Autori: Agata Altavilla e Michele Saponaro

Prezzo: Euro 19,00Isbn: 88-89735-06-6

Collana: MirtiPagine: 168

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Cosa diventa un libro se un artista lo assume come interlocutore con cui confrontarsi, in cui specchiarsi, tramite cui raccontarsi? Può diventare un amico, un complice, un confidente oppure un alter ego, oggetto di attenzioni e manipolazioni, lo spazio su cui lasciare tracce e segni, disegnare figure, superficie su cui far aderire materiali, oscuro oggetto del desiderio, da oc-cultare: legandolo, cucendolo, ingabbiandolo.L’incontro con lo spazio bianco di una pagina è sem-pre un viaggio verso l’ignoto, quello tra due autori è un viaggio attraverso universi poetici, linguaggi, modi di stare al mondo o sulla soglia dell’infinito. Una sfida o la parte inevitabile del vivere?

Svariate le tecniche e i materiali adoperati: tempera, acquerello, foto digitale, disegno, inchiostro, cera, olio, ma c’è anche molto filo e cucito e stoffe che ve-stono le pagine, vetri che le frantumano, reti che le coprono fino a trasformare il libro in una reliquia, un pretesto, un punto di fuga. Ed è in questi casi estremi che l’intervento si pone come l’inizio di un evento. Lo spazio del libro diventa campo per la messa in scena di performance visive e tattili.

Anna D’Elia

Agata Altavilla, vive e lavora a Matera dove è Di-rettore del Museo d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, da lei progettato e ordinato. Dal 2005 svol-ge funzioni di Reggente della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Basilicata. Ha pubblicato diversi saggi e articoli scientifici, nonché curato cataloghi di mostre e pub-blicazioni.

Michele Saponaro è responsabile dell’Ufficio Stam-pa e della Comunicazione Istituzionale della Soprin-tendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etno-antropologico della Basilicata, con sede a Matera, dove lavora dal 1980. Ha ricoperto diversi incarichi, tra cui il coordinamento di campagne di catalogazione del patrimonio storico-artistico della Basilicata. Docente in corsi di formazione per operatori in beni culturali, ha curato diverse pubblicazioni.

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irti Mediterraneo

dal Mito al Sacro

“Suggestioni provenienti dal fecondo suolo pugliese si intersecano con respiri mediterranei,

aneliti africani e memorie orientali, trasformandosi magicamente in oggetti

tridimensionali”.

Autrice: Anna Maria Di TerlizziPrezzo: Euro 10,00

Isbn: 978-88-89735-19-0Collana: Mirti

Pagine: 48

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L’arte di Anna Maria Di Terlizzi è intrisa di cultura millenaria. Suggestioni provenienti dal fecondo suolo pugliese si intersecano con respiri mediterranei, ane-liti africani e memorie orientali, trasformandosi magi-camente in oggetti tridimensionali. Le sue opere raccontano la vita e la storia dell’uomo; le curve morbide e ammiccanti delle donne; la Prei-storia, il Medioevo e la contemporaneità, attraverso bronzi, resine, collage, metalli preziosi e pietre dure. L’artista, già docente di discipline plastiche presso l’I-stituto Statale d’Arte di Bari, vive e lavora a Bari.Alcune sue sculture in bronzo si possono ammirare a Bari nella Basilica di San Nicola, nelle chiese di Sant’Enrico, Santa Croce, San Rocco, nella Cattedra-le di Grumo e, a Roma, nel Monastero di San Sisto.Per istituzioni pubbliche ha realizzato il busto di Giu-seppe Di Vittorio, esposto a Gravina, quello del mae-stro Capaldi, fondatore del Conservatorio di musica di Bari, e bassorilievi per la Baia San Giorgio e il Porto di Bari.

Vite di Santi, fatti, leggende, credenze e devozioni, che affiorano alla memoria dinanzi alla straordinaria galle-ria di stele di soggetto sacro realizzate da Anna Maria Di Terlizzi; stele dinanzi alle quali, più che ricercare puntigliosamente precisi riferimenti critici (che pur ci sono, e numerosi), sembra più opportuno lasciarsi tra-sportare dall’emozione, cedendo all’attrazione quasi ipnotica che esse esercitano sul riguardante.

Clara Gelao

Nelle opere di Anna Maria Di Terlizzi sembra che il mito fondativo delle cose continui ad essere parte organica del resto del mondo; che continui a vivere indistinto dal mito della nascita delle anime, come ad affermare che le vichiane età del senso e l’età degli eroi non si siano mai del tutto concluse, che non siano addirittura superabili.

Vincenzo M. Spera

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irti Il percorso di

Michele Depalma

“Un percorso rigoroso e coerente, certificato con autorevoli e numerose attestazioni critiche (Apa, Argan, Chieppa, D’Elia, Sperken, Fizzarotti, Ge-lao, Lorenzetti, Marino, Nigro, Orienti, Toniato,

Venturoli, Vergine, Vitiello...)”.

Autori: Lino AngiuliPrezzo: Euro 10,00

Isbn: 978-88-89735-23-7Collana: Mirti

Pagine: 48

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Cercare di conoscere da vicino un artista è come sol-levare il coperchio del vaso di Pandora e immergersi in quel vapore denso, fatto di pensieri, riflessioni, sen-timenti, che da esso promana. Tanto più questo è vero quando si cerchi di accostarsi a Michele Depalma e, forzando i freni imposti dalla sua incoercibile timidez-za e discrezione, si abbia la possibilità di conoscere le sue sottili qualità umane e spirituali, la sua incredibile sensibilità, la sua profondità di pensiero, la sua inesau-sta riflessione sulla sua arte e sulle motivazioni che ne sono all’origine: tutto ciò, insomma, che costituisce il fondamento del suo fare artistico.

Clara Gelao

La scomposizione degli spazi e l’inquietudine figurale erano maturate in vi brazione di colori illimpiditi per segmenti, tocchi, tratti e tagli di secca eleganza ma-tissiana, musicale. Tanto da portare paesaggi e oggetti verso un iconismo segnaletico spin to sin sulle soglie di una astrazione “mediterranea” – passaggio favori-to dalla immer sione nella luce marina di Monopoli. Così Depalma ha interpretato e innovato quella “ri-voluzione del colore” che Vincenzo Ciardo aveva riconosciuto come decisiva per il Mezzogiorno, negli anni Cinquanta.

Pietro Marino

Probabilmente Depalma cercava una pittura che co-niugasse l’esperienza giovanile del futurismo con le moderne espressioni dall’Europa e dall’America, lo spazialismo di Mondrian e di Magnelli e persino la frammentazione della luce e della geometria in mi-crorganismi liberati dallo spazio, geroglifici, triangoli, cubi, cerchi, ideogrammi, come nella pittura di Klee e Mirò [...] con una diversificata posizione di fronte alla luce [...]. Una luce che divide lo spazio infinito in geometrie limitate, geometrie sonore, accarezzate da una musica tesa e che tende al sublime. Una geome-tria metafisica.

Raffaele Nigro

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irti Fotografia ed oltre…

opere di Maurizio Ghiglia

“Un percorso rigoroso e coerente, certificato con autorevoli e numerose attestazioni critiche (Apa, Argan, Chieppa, D’Elia, Sperken, Fizzarotti, Ge-lao, Lorenzetti, Marino, Nigro, Orienti, Toniato,

Venturoli, Vergine, Vitiello...)”.

Curatrice: Barbara AntonelliPrezzo: Euro 15,00

Isbn: 978-88-89735-95-4Collana: Mirti

Pagine: 92

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Maurizio Ghiglia (1945-2011), Nato a Roma, è fi-glio d’arte: suo padre Paulo e suo nonno Oscar sono stati pittori di fama internazionale, suo fratello Oscar è un affermato chitarrista.La sua versatilità in campo artistico si è subito manife-stata e, dopo essersi dedicato alla pittura ed al disegno che non ha mai abbandonato, si è appassionato alla fotografia e quindi al video, ritenendoli più idonei alla sua ricerca artistica.Ha lavorato come scenografo e fotografo di scena a Roma, collaborando con Carmelo Bene, ed a Firenze per i teatri dell’Orologio e dell’Oriuolo. Ha seguito per diversi anni il Florence Dance Theatre, collaborando anche come regista degli spettacoli teatrali.Ha realizzato video inerenti alle attività professionali di pittori e scultori fiorentini e stranieri. Ha partecipato a rassegne di arte multimediale come video maker. Ha partecipato alla realizzazione del corto d’autore Baljia, vincitore dei più prestigiosi premi del settore dal 1996 al 1998.Apprezzato ritrattista, ha realizzato copertine per di-schi e CD, soprattutto nel campo della musica clas-sica, manifesti per il teatro, collaborando con riviste e giornali.Ha insegnato fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, di Milano e di Firenze, dal 2000 presso l’Acca-demia di Belle Arti di Bari.È stato membro dell’Accademia Internazionale Me-dicea.

«Mi hanno parlato di lui i suoi appunti, gli articoli e le recensioni sulla lunga attività professionale ed arti-stica, ma continuano a parlarmi di lui le sue opere: i personaggi dei ritratti di Maurizio Ghiglia che guar-dano direttamente l’osservatore. Uno sguardo che vie-ne ricambiato da tutti noi, dai nostri occhi che, per un processo di identificazione, sono gli stessi occhi dell’autore».

Valeria Nardulli

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ogli Preistoria del Cibo

Alle origini del Pane

“Il pane è uno straordinario prodotto, l’unico nel quale si racchiudono

numerosi saperi dell’uomo.L’unico ad avere una relazione strettissima

con la Natura e con i suoi elememti fondamentali: terra, aria, acqua”.

Curatrici: Francesca Radina e Donata Venturo

Prezzo: Euro 10,00 Isbn: 88-8973504-XCollana: Caprifogli

Pagine: 48

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Il pane è uno straordinario prodotto, l’unico nel quale si racchiudono numerosi saperi dell’uomo: dalla cono-scenza della fertilità del territorio ai metodi di coltiva-zione della terra, dalla raccolta delle messi alla trasfor-mazione dei semi, dalle diverse possibilità di consumo dei cereali al loro differente modo di cottura, l’unico ad avere una relazione strettissima con la Natura e con i suoi elementi fondamentali: terra, aria, acqua.

La mostra si propone proprio di analizzare le tappe fondamentali attraverso le quali si è giunti alla conqui-sta, durante il Neolitico, a partire da circa 8.000 anni fa nella nostra regione, delle numerose tecniche che hanno permesso di poter, fin da allora, migliorare la dieta e che, ancora oggi, svolgono questo ruolo.

La mostra è stata realizzata nel Museo di Altamura proprio perché l’uomo della Murgia, agricoltore e pa-store fin da allora, ha forse, più che in altri luoghi, conservato e tramandato per generazioni fino ad oggi i segreti per ricavare da una terra arida e povera i grani migliori e il pane più buono, vero premio per la fati-ca umana che unisce quei primi agricoltori neolitici alla realtà contadina che ancora oggi si vive in questo territorio.

Francesca Radina è Direttore archeologo della So-printendenza per i Beni Archeologici della Puglia dal 1980. Responsabile della tutela di siti e beni preistorici del barese, promuove scavi, ricerche e programmi di valorizzazione in tale ambito. È autrice di numerosi saggi e studi sul tema.

Donata Venturo è Direttore archeologo della So-printendenza per i Beni Archeologici della Puglia dal 1980. È responsabile della tutela di siti e beni preistori-ci della Murgia Alta al confine con la Basilicata, dove promuove scavi, ricerche e interventi di valorizzazione sui quali ha pubblicato numerosi studi.

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ogli Chissà se ieri pioverà

“Un libro per andare al di là delle ipocrisie che talvolta complicano la vita di noi,

gente ritenuta normale”.

Autrice: Olimpia Riccio

Prezzo: Euro 10,00 Isbn: 88-89735-11-2Collana: Caprifogli

Pagine: 64

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Sono straniera alla normalità. Spesso vuol dire man-canza di attenzione, pregiudizio, competizione ad ol-tranza, bugie, volgarità, superficialità.E che significa integrazione: recuperare i “diversa-mente abili” – o divabili – per integrare la parte matta di noi,quella misteriosa, altrimenti rifiutata ed espulsa dalla nostra cultura? Chi siamo per integrare altri, noi già tanto disintegrati?Libero prende a calci la madre sotto i miei occhi perché non vuole entrare in classe. Sento un leggero malessere. Penso fugacemente ai ragazzi sani che ho lasciato in palestra, alla scelta del sostegno, al contat-to difficile ma intenso con la diversità. Eppure sono attratta dall’affetto senza ambiguità degli eterni puliti bambini che sono i portatori di handicap.Ricordo Antonella, Giuseppe, miei alunni del passato ormai adulti, affetti dalla sordità, dall’epilessia con i quali comunicavo prima di tutto a pelle, a sensazioni, con il tocco delle mani, con gli occhi teneri che un po’ ridevano. All’inizio c’erano stati contrasti, mi avevano messa alla prova, poi ero diventata una di loro: mi scri-vevano messaggi d’amore con i cuoricini rossi e i fiori colorati, al di là delle ipocrisie, che talvolta complica-no la vita di tutti noi, gente “normale”.

Olimpia Riccio

Olimpia Riccio è un’insegnante di educazione fisica che riversa nel sostegno la versatilità motoria della sua formazione professionale e quella espressivo-comu-nicativa dei suoi geni partenopei. Avversa la fretta, il pregiudizio, la chiusura, la parola ‘handicappato’. Ha collaborato con giornali locali, ha pubblicato nel 1995 Piove in palestra e nel 2002 la raccolta Poesie da spe-dire. Vive e lavora a Gioia del Colle (Ba) con frequenti puntate a Napoli, sua città natale.

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ogli Io, la seconda figlia

Storia semiseria di una primadonna

“La vita, l’amore, le avventure di un’amatissima attrice barese”.

Autrice: Tiziana SchiavarelliPrezzo: Euro 10,00 Isbn: 88-89735-18-3Collana: Caprifogli

Pagine: 64

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«Sono la seconda di due figlie e i secondi figli, come si sa, vengono cresciuti più facilmente, con modi più spicci, senza tutti quegli impacci, tutte quelle attenzioni, quel-le delicatezze che si hanno col primo figlio… e infatti i secondi figli escono più spicci, meno impacciati e meno delicati, più rozzi. Io, per esempio, rispetto a mia sorella sono più zaguana, anche se passo per essere una donna di classe. A volte. Non sempre. Ho un mio stile va’!… Se-condi figli hanno un trattamento da secondi, insomma: vestiti di seconda mano, scarpe di seconda mano. Io che sono sempre stata fissata per le scarpe l’ho vissuta male la storia, perché non solo mi venivano messe le scarpe usate di mia sorella – e che magari non mi piacevano nemmeno da nuove – ma l’estate quando si andavano a riesumare le scarpe dell’anno prima, che ovviamente mi andavano strette, mio padre sbizzarriva il suo estro e le tagliava alla punta. Diventavano, quindi, sandali quelle scarpe che erano nate per essere chiuse».

Tiziana Schiavarelli ha iniziato la sua carriera d’attrice nella seconda metà degli anni Settanta, all’età di quindici anni, debuttando in teatro con la Compagnia Anonima G.R., dalla quale, pur avendo avuto percorsi personali nel cinema e nella televisione, non si è mai allontana-ta. Circa 30 produzioni teatrali con l’Anonima G.R., ha dato vita a diverse caratterizzazioni comiche di personag-gi femminili, spesso con una forte connotazione barese è stata diretta dal regista Nanni Loy in due spettacoli teatrali: Dolce o amaro?, tratto dal film Cafè Express, e L’osso sacro. Con Dante Marmone condivide la propria vita, un lungo percorso teatrale, nonché l’esperienza te-levisiva che li vede tuttora impegnati nella realizzazione, nel doppio ruolo di autori e protagonisti, della sitcom Catene, premiata dalla critica nazionale (Aldo Grasso su “Sette”) come una tra le più interessanti fiction italiane. Si è cimentata anche in ruoli drammatici come nei film La casa delle donne, diretto da Mimmo Mongelli, e La-CapaGira di Alessandro Piva. Molto impegnata anche musicalmente, è interprete di diverse canzoni popolari composte da Dante Marmone, nonché autrice di alcune canzoni comiche.

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ogli Ragù

Alle radici del popolo barese

“Tutti i sapori della cultura barese”.

Autore: Vito SignorilePrezzo: Euro 20,00

(Libro + Dvd Dello Spettacolo Teatrale)Isbn: 88-89735-20-6Collana: Caprifogli

Pagine: 96

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Lo spettacolo, nato vent’anni fa durante la stagione te-atrale 1987-1988 come una raccolta di tiritere, prover-bi, storielle personaggi, piccoli e grandi pezzi di realtà popolare di Bari, ma non solo, col tempo si è arricchi-to di testi, di riflessioni, di indovinelli, battute, canti e filastrocche e soprattutto del vivo apporto del pubblico che è riuscito a “insaporirlo”.Un “ragù” misto di comicità, del buonumore, della ge-nuinità della vecchia tradizione orale barese ma anche di testi della più alta cultura dialettale come brani trat-ti dalla Divina Commedia veltate alla barese del poeta Gaetano Savelli o di un toccante Re Lear “trasportato” a Bari dalla genialità di Vito Carofiglio.Nel volume, arricchito dalle illustrazioni del pittore Mi-chele Damiani, e nel DVD allegato si ritroverà quella Bari che i bisnonni raccontavano ai loro nipoti nelle lunghe serate invernali attorno al braciere o davanti all’uscio di casa alla luce della luna estiva, un patri-monio di cultura e di costume a rischio di scomparsa che, per fortuna, Vito Signorile si ostina a preservare e conservare attraverso la delicata e appagante arte del raccontare, un’arte capace di intrattenere, divertire, sorprendere, meravigliare, commuovere, far sorridere e ridere attraverso il solo suono della parola, la sola into-nazione di voce.

Vito Signorile è nato a Bari nel 1947, è tra i fondato-ri del Gruppo Abeliano di cui è Direttore artistico. È attore, regista, drammaturgo, ricercatore di materiali della cultura orale, cantante, sceneggiatore radiotele-visivo. Come regista ha diretto circa settanta spettacoli in prosa cimentandosi con autori classici e contem-poranei; ha diretto due edizioni del Corteo Storico di San Nicola. Per il cinema è stato diretto da Ermanno Olmi, Sergio Rubini; per la RAI ha curato un ciclo di programmi sulle fiabe tradizionali pugliesi e una tra-smissione radiofonica sul folk italiano.

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ogli Ce se mange iòsce?

Madonne ce ccròsce!Che si mangia oggi? Madonna che croce!

“Le tradizioni gastronomiche baresiraccontate da un buongustaio”.

Autore: Vito SignorilePrezzo: Euro 20,00

Isbn 978-88-89735-57-2Collana: Caprifogli

Pagine: 160

Il lIbro pIù cucInatoIV rIstampa

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Noi siamo quello che mangiamo: questo teorema lo si può sottoscrivere non già in ossequio alla weltan-shaung di un pensatore tedesco come Feuerbach, ma – più semplicemente, più mediterraneamente – in re-lazione al pensiero gastroculturale di un “custode del-la memoria” come il barese, compianto, Luigi Sada, che, attraversando Saverio La Sorsa e dopo aver dimo-strato (con Vincenzo Valente) la meridionalità del Li-ber de coquina, ci ha donato alcuni libri che, da padri putativi, precedono il succulento lavoro di Signorile in quello scaffale speciale che ogni cultore di storia patria, ogni amante della baresità deve tenere in casa insieme ai lari, per potercisi specchiare, riconoscere e ‘arricreare’. Pertanto, al di là del tono dialogico e “strapaesano”, complice e ammiccante, questo ricettario ha pieno diritto di far parte della mappa di riferimenti identitari che aiutano una comunità a orientarsi nel percorrere il difficile sentiero che porta dal passato al presente.

Lino Angiuli

Vito Signorile è nato a Bari nel 1947, è tra i fondato-ri del Gruppo Abeliano di cui è Direttore artistico. È attore, regista, drammaturgo, ricercatore di materiali della cultura orale, cantante, sceneggiatore radiotele-visivo. Come regista ha diretto circa settanta spettacoli in prosa cimentandosi con autori classici e contem-poranei; ha diretto due edizioni del Corteo Storico di San Nicola. Per il cinema è stato diretto da Ermanno Olmi, Sergio Rubini; per la RAI ha curato un ciclo di programmi sulle fiabe tradizionali pugliesi e una tra-smissione radiofonica sul folk italiano.

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ogli La Rosa dei Venti

e il segreto del Monte Rosso

“Il protagonista del romanzo è il principe-fabbro Voluandro il quale, lasciando alle spalle il fred-do e il buio delle regioni del Nord d’Europa, compie un viaggio il cui approdo è la Puglia. È un viaggio verso la luce e in se stesso, ma è

anche un viaggio alla scoperta delle bellezze e dei sapori di questa terra”.

Autore: Piero FabrisPrezzo: Euro 12,00

Isbn 978-88-89735-65-7Collana: Caprifogli

Pagine: 160

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Questo romanzo sottolinea l’amore di Piero per la sua città, Bari, che qui viene rappresentata con una vivaci-tà di colori tale da realizzare ora immagini pittoriche, ora apparizioni mitologiche e leggendarie.La Bari descritta è la rappresentazione viva e reale in stile di prosa poetica: bella, assolata, umida, mitica e nel contempo orgogliosa. Una città abitata da sempre da artigiani e pescatori, da mercanti levantini e popo-lani che non si arrendono e non si stancano mai.Lo stile scorrevole e pittorico crea in chi legge la visio-ne dei luoghi, ma anche i profumi dei cibi, del mare, e lo invitano a visitare e/o ripercorrere vicoli e viuzze.

Annella Andriani

Piero Fabris è nato a Baudour (Belgio) nel 1965. Si occupa attivamente di pittura e poesia. Nella sua produzione artistica trasferisce il frutto delle ricerche nel campo dei simboli e la passione per favole e leggende, soprattutto pugliesi.Ha pubblicato due lunghi racconti – Gessetti per trat-ti incerti (1990) e Testapersa. Dialogo con Rosaluna (1991) – e la fiaba su Castel del Monte Un seme di sole che divenne fiore di pietra (2009). Altre sue fiabe sono state raccolte in Un drappo di stel-le sulle stoppie dorate.

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ogli Più forti della non speranza

Poesie 1948 - 2003

Autore: Michele CampionePrezzo: Euro 20,00

Isbn 978-88-89735-75-6Collana: Caprifogli

Pagine: 304

“La poesia di un grande giornalista pugliese”.

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Cettina Campione, che è stata affianco al marito tutta la vita, dice che Michele usava commentare o ricorda-re ogni avvenimento con una poesia. Cettina dice an-che che quest’uomo, dolce e appassionato, trascorreva molte ore sul luogo del lavoro o in giro per convegni, conversazioni e presentazioni di libri, ma che quando rientrava aveva sempre con sé una manciata di parole tracciate su un taccuino. Era il suo modo di conserva-re le emozioni e le impressioni del momento. La vita vissuta in forma di poesia o compressa nel verso. Perciò la raccolta qui presentata è un’autobiografia in versi, la descrizione, con frasi spesso prosastiche, ma che vanno a capo a un terzo o a metà foglio, di riflessio-ni e di cronache familiari e personali. […] Una scrittura colloquiale sistemata in versi, che spesso sono prose e continui a capo descrittivi propri del sistema poetico. Altre volte una ricerca di aforismi e di descrizioni sinte-tiche. Michele non si preoccupa di scremare, perché la voglia di comunicare al foglio è prepotente, il bisogno di esternare supera quello di sorvegliare la resa formale. Il giornalista si fonde e si confonde col poeta. E la po-esia che sgorga si inserisce in quella linea antiermetica fiorita all’indomani della seconda guerra mondiale col gruppo romano di Portonaccio. La colloquialità vince sull’ermetismo, lo scialo della parola libera, pure nella sua essenzialità, è palese. Esplode la parola che raccon-ta i flussi della coscienza e che offre alla pagina riflessio-ni continue intorno alle cronache della vita.

Raffaele Nigro

Michele Campione Nato a Bari, giornalista profes-sionista dal 1959, è stato un decano del giornalismo pugliese. Ha svolto la sua carriera professionale, da pra-ticante a Direttore della Sede Regionale Rai della Pu-glia presso la sede di Bari, ricoprendo anche l’incarico di Vice Direttore di Testata Giornalistica Nazionale. È stato tra i fondatori del quotidiano «La Calabria» (Co-senza 1956), corrispondente dei quotidiani «Avvenire» e «Il Messaggero», editorialista del «Corriere del Gior-no», quotidiano di Taranto, e responsabile della sede decentrata di Bari del quotidiano (1994-2002). Socio Lions dal 1980, per anni è stato Direttore della rivista «Lions» di Puglia.

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NI Lune&lunazioni

“Un lunario poetico”.

Autore: Fortunato ButtiglioneDisegni: Mario Pugliese

Prezzo: Euro 10,00 Isbn: 978-88-89735-16-9

Collana: Caprifogli BisegniPagine: 56

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La poesia di Buttiglione nasce da una grammatica di immagini alquanto quotidiane e solitamente semplici, ma stravolte da una tensione a scorgere gli indizi di una sapienza segreta, di tanto in tanto affiorante attra-verso trasparenze inaspettate: «Passano comete smarri-te / nel mio cielo d’alabastro / e una lampada magica / sottrae peso al mio corpo» (p. 15).Colori e sapori della civiltà mediterranea – crochi, co-togne, cicale – diventano emblemi di una natura che gioca a nascondere nelle proprie pieghe i misteri della vita e della sorte, salvo poi disvelarli al poeta che si aggira sornione sotto un cielo punteggiato di stelle e galassie lontane.

Daniele Maria Pegorari

Fortunato Buttiglione è nato nel 1951 a Gioia del Colle (Ba), dove vive e insegna presso la Scuola Pri-maria. Ha pubblicato le raccolte poetiche La clessidra infranta con una lettura critica di Daniele Giancane (Edizioni La Vallisa, Bari 1983) e L’eredità del sale, con prefazione di Aldo Carotenuto (Scione Editore, Roma 2000). Più volte premiato e segnalato, ha pub-blicato testi poetici su riviste letterarie. Ha dedicato non poche energie alla fotografia.

Mario Pugliese è nato a Taranto nel 1964, vive e ope-ra a Gioia del Colle. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Bari, si è diplomato alla Scuola “Giovanni da Udine”, specializzandosi in Grafica pubblicitaria. Numerose le mostre personali e collettive e i ricono-scimenti. Tornato dal Friuli, ha fondato con Sergio Gatti l’associazione “Artensione” che promuove le arti visive e sperimentali, anche attraverso appositi corsi.

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NI Slowfeet

percorsi dell’anima

“Immagini suggestive, intuizioni illuminanti”.

Autrice: Giuseppina Di LeoDisegni: Giuseppina Di Leo

Prezzo: Euro 10,00 Isbn: 978-88-89735-72-5

Collana: Caprifogli BisegniPagine: 64

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[…] un andamento strutturale che, nonostante la scansione in quattro tempi, nonostante l’adozione del frammento, si sviluppa come stream of consciousness – un flusso di coscienza –, che può essere letto come un unico racconto scandito da pause mentali. È il raccon-to di una coscienza che, spinta dalla ricerca assetata del “tu”, si trova ad aprire le porte del proprio magma inconscio, dal cui mare sa prelevare immagini sugge-stive, intuizioni illuminanti, visioni alonate di simbo-licità: un materiale raro e difficile da dirsi necessaria-mente con i mezzi e le parole della poesia.

Lino Angiuli

Giuseppina Di Leo è nata a Bisceglie (Bt) nel 1959, è laureata in Lettere. Nel 2007, negli Annali dell’Isti-tuto Superiore di Scienze Religiose, ha pubblicato il saggio storico-bibliografico Pompeo Sarnelli: tra edi-ficazione religiosa e letteratura; nel 2009 la plaquette Dialogo a più voci. Alcune sue poesie, scritti e inter-venti critici sono apparsi su periodici locali, riviste spe-cializzate («incroci»), su blog (“Poeti e Poesia”), su siti dedicati alla poesia (lietocolle.com e alettieditore.it). Apprezzata pittrice, ha partecipato a diverse collettive.

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Atomi

“Atomi è il tentativo di decrittare la realtà, il racconto delle vite e dei ricordi che ognuno di noi

si porta dietro”.

Autore: Bartolomeo SmaldoneImmaginazioni: Andrea Indellicati

Prezzo: Euro 10,00 Isbn: 978-88-89735-74-9

Collana: Caprifogli BisegniPagine: 64

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La proposta testuale di Smaldone può rientrare in una fattispecie di scrittura che, per diverse ragioni, la collo-cano ben al di fuori del côté “alto” o del monolingui-smo lirico che dominano tutt’ora il panorama poetico contemporaneo […]. Non gli si può dare del “nipoti-no”, insomma, a questo autore − attivo frequentatore di blog & affini − perché quello che più gli preme non è l’iscrizione a qualche scuola letteraria, né la ricerca di patenti di appartenenza, bensì la possibilità di scor-razzare in lungo e in largo, da freelance, nei territori mentali aperti, liberi e mossi come quelli murgiani in cui egli ha avuto modo di forgiare la sua svelta e sveglia macchina percettiva e nel cui aperto orizzonte intinge spesso la penna».

Lino Angiuli

Bartolomeo Smaldone è autore di testi di canzo-ni, amante dell’arte, lettore onnivoro e appassionato, padre fondatore del movimento culturale “Spiragli”, nasce ad Altamura nel 1972. Compone versi sin da bambino, ma è la lettura di Prévert, Neruda e Pessoa a segnare la sua vis creativa. Partecipa a numerosi premi letterari e pubblica la sua prima raccolta di poesie, Del vento e del rovescio della medaglia, nel 2003. A questa segue Gente nel 2009, un percorso polisensoriale che si avvale, tra gli altri, della collaborazione del cantau-tore Max Manfredi, vincitore del premio Tenco.

Andrea Indellicati è nato a Taranto nel 1955 in una famiglia di artisti. Dai primi anni ’70 ha lavorato nel campo della sperimentazione teatrale, fondando nel 1977 il Collettivo Ricerche Espressive e Sperimen-tazione Teatrale di Taranto. Negli anni dell’appren-distato ha lavorato a Firenze, Roma, Milano, Parigi, San Paolo del Brasile, seguendo la vocazione per le arti plastiche, la comunicazione visiva, l’espressione teatrale. Si occupa di grafica editoriale, di arti visive, di laboratori di attività espressive.

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La panchina dei soprannomi

“La vita di ognuno di noi raccontata da una panchina”.

Autore: Lino AngiuliDisegni: Vito MateraPrezzo: Euro 12,00

Isbn: 978-88-89735-77-0Collana: Cardi

Pagine: 112

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Racconti da panchina che si spiegano da soli, tra con-fessioni e dialoghi, chiacchiere e chiacchiericcio, de-vozioni e litanie, “santi” e “madonne” e “gesucristi” tra similboccaccio e paravangelo, in maglie di parole, in fiati di sospiri, in schiene rotte dal tribolo quotidiano o coloriti raggiri da amaro far niente. Che Angiuli trae dai siti del suo Sud magnifico e magnanimo: da tipi e situazioni; colori, odori e umori: un immaginario fi-gliato, coerentemente, dalla poetica “post-rurale” che Angiuli persegue da decenni insieme con compagni di viaggio che ne condividono la progettualità culturale, ancor prima che letteraria. Uno di questi, legati da un solido e solidale sodalizio, è Vito Matera, l’autore dei disegni che raccontano i racconti a modo loro, ovvero con un tratto trasognato e fantastico e qualche nuance ludica, che contribuisce a rendere originale questo li-bro, rafforzandone la calda cifra antropologica.

Claudio Toscani

Lino Angiuli è nato e vive in Terra di Bari. Conosciuto soprattutto come poeta, ha all’attivo diverse raccolte di poesia, per le quali ha ricevuto diversi riconoscimenti e traduzioni. Collaboratore dei servizi culturali della RAI, di periodici e quotidiani, ha fondato e diretto alcune rivi-ste letterarie, tra cui, attualmente, il semestrale “incroci”.Una valutazione critica della sua attività letteraria si trova nel volume monografico curato da Daniele Ma-ria Pegorari Dal basso verso l’alto. Studi sull’opera di Lino Angiuli (Lecce 2006), nonché in alcune Storie della letteratura italiana. Tra i fondatori della Gelso-rosso, ne è direttore editoriale. Questa è la sua prima raccolta di racconti, alcuni dei quali sono stati pubbli-cati, tra l’altro, sul sito web di Drammaturgia e segna-lati in concorsi letterari.

Vito Matera è nato a Gravina in Puglia e vive a Bari. Dopo la laurea in Filosofia, nel 1983 aderisce al grup-po barese di “Fragile” con Angiuli, Dell’Aquila, Nigro, Riviello. La sua attenzione si rivolge al recupero dei miti e al fantastico popolare. Collabora con «La Gaz-zetta Del Mezzogiorno» e con riviste di letteratura mi-litante. Per dipingere ha bisogno della luce di Bari e delle armonie forlivesi.

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A un passo da Miriam

“Il racconto a ritroso di un amore”.

Autore: Orazio MengaPrezzo: Euro 14,00

Isbn: 978-88-89735-81-7Collana: Cardi

Pagine: 224

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Roberto, che da poco ha perso in un incidente stra-dale la moglie Miriam, è indotto dalla tragedia a ri-percorrere la storia della propria vita, con particolare attenzione ai trent’anni di matrimonio con la donna. Egli, gradualmente, si isola dal mondo e affronta un tormentato viaggio al centro di se stesso, fra momenti analitici di bilancio esistenziale e lampi intermittenti della memoria: le figure dell’infanzia, della famiglia, dell’amicizia si ripresentano così una dopo l’altra alla sua mente. Il tuffo nel passato porterà Roberto ad ab-bandonarsi ossessivamente ad un sogno impossibile, quello cioè di rivivere in prima persona quei momen-ti ormai trascorsi, riavvolgendo il nastro del passato, correggendone le imperfezioni e rimuovendone gli errori, nella speranza di ricongiungersi infine con la sua Miriam, troppo presto perduta, al punto di arrivare effettivamente ad ‘un passo’ da lei.

Orazio Menga è nato a Monopoli (Bari) nel 1953. È farmacista dirigente presso il Presidio Ospedaliero Monopoli-Conversano e ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche. È autore, inoltre, di opere di narrativa ambientate nei territori pugliesi: del 2005 Il mio pagliaccio; dell’anno successivo Un quarto di luna; del 2007 e del 2009 ri-spettivamente La cinquecento blu e Sotto un cielo di pietra.

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Nero di Pugliail noir in tutte le sue gradazioni

“Undici racconti per una Puglia noir”.

Curatori: Sergio Carlucci e Valentino G. Colapinto

Prezzo: Euro 14,00 Isbn: 978-88-89735-84-8

Collana: CardiPagine: 144

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Undici racconti noir che raccontano di una Puglia diversa, non di quella regione che ha saputo caparbia-mente (ri)costruirsi l’immagine, passando in un paio di lustri da vetusto serbatoio di povertà ed emigrazione a mirabolante diapason delle nuove correnti creative musicali, cinematografiche e letterarie, ma quella che serba ancora, al suo interno, uno zoccolo duro di sfa-celo tutto meridionale, qualcosa che l’onda benevola della recente attenzione mediatica preferisce celare, tenere a bada, confinare in qualche recondito mean-dro cui solo il pungolo di un’arte priva di scrupoli può permettersi di risvegliare. In mezzo allo sfolgorio accecante di un sole unico e al ritmo cadenzato dei tamburelli della taranta, voci di dissenso si sono coraggiosamente messe a racconta-re, ricordando a chi credeva che quest’angolo remoto di Sud fosse bonificato dalla mafia, dalla corruttela, dall’abusivismo e dalla malasanità, che quaggiù, ol-tre al sapore dei taralli e alle note della pizzica, pulsa (purtroppo!) ancora un cuore nero come la pece.Nero di Puglia cerca pertanto di offrire uno spazio ul-teriore a quelle scritture che hanno voglia di osare, di oscurare la luce, mettere per iscritto la lunga ombra in cui diguazzano ancora intatti i vecchi mali di una Questione Meridionale mai scientemente affrontata.

Omar Di Monopoli

Nero di Puglia, il noir in tutte le sue gradazioni è anche un concorso letterario nazionale dedicato a racconti giallo-noir inediti ambientati in Puglia. I rac-conti selezionati per questa antologia sono quelli che hanno colpito maggiormente la giuria sia per il livello qualitativo che per l’originalità.

Sergio Carlucci, giornalista, si occupa di comunica-zione, con particolare riferimento alla promozione del territorio e dei prodotti enogastronomici pugliesi.

Valentino G. Colapinto, giornalista freelance, scrit-tore e blogger. Si occupa di cultura, tecnologia e nuovi media su diversi periodici e siti specializzati.

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Se i tuoi occhi un giorno

“Amore e redenzione”.

Autore: Bartolomeo SmaldonePrezzo: Euro 14,00

Isbn: 978-88-89735-85-5Collana: Cardi

Pagine: 168

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«È vero che ci sono degli amori che ci marchiano per sempre, ai quali non riusciamo a sottrarci, anche quando crediamo di averli anestetizzati. Sentimenti ir-ripetibili, il più delle volte incompiuti; o meglio, ine-guagliabili, proprio perché irrealizzati, ché se avessero esaurito tutta la loro vitalità, avrebbero corso il rischio di smentire se stessi, e si sarebbero ridotti alla stregua di migliaia di altri amori dolorosi, sfiniti, umiliati. Quelli che hanno avuto il coraggio di andare fino in fondo e hanno corso il rischio di perdere tutto, e spesso è accaduto che si perdesse tutto.Eppure, nei giorni malinconici, nelle letture di alcuni romanzi, nell’ascolto di certe canzoni, sono gli amori incompiuti a restituirci lo splendore di certi sentimen-ti; la ragione stessa dell’amare. A farci sentire, ancora una volta, inesorabilmente vivi».

Bartolomeo Smaldone nasce ad Altamura nel 1972.Pubblica la sua prima raccolta di poesie, Del vento e del rovescio della medaglia, nel 2003. A questa segue Gente nel 2009, un percorso polisensoriale che si av-vale, tra gli altri, della collaborazione del cantautore Max Manfredi, vincitore del Premio Tenco.Riceve riconoscimenti in premi letterari nazionali ed internazionali.Nell’aprile del 2010 fonda il Movimento Culturale “Spiragli”.Scrive e dirige, nel 2011, un’opera teatrale dal titolo “L’amato albero”, messa in scena, per la prima volta, ad Altamura nel giugno del 2011.Per la raccolta di poesie Atomi, edita da questa casa editrice, ha ricevuto il prestigioso Premio Nazionale di Arti letterarie 2011.Se i tuoi occhi un giorno è il suo primo romanzo.

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Due tre croci sopraromanzo sui percolati della politica

con la p invisibile

“Affari e malaffari, politica, etica e democrazia partecipata concentrati in un

romanzo avvincente”.

Autore: Piero RossiPrezzo: Euro 14,00

Isbn: 978-88-89735-96-1Collana: Cardi

Pagine: 168

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Piero Rossi nasce a Bari quasi cinquant’anni fa e non scrive un rigo che non sia la letterina a Babbo Nata-le, un tema, un testo di comunicazione istituzionale o una pallosa pubblicazione (sedicente) scientifica, per almeno quarantacinque anni.Poi pubblica Cape Guastate e si incoraggia – visto il risultato e il diffuso apprezzamento, entrambi lusin-ghieri – fino al punto di sentirsi autorizzato a pubbli-care quest’altro romanzo. È criminologo, non fa più l’avvocato, ha una com-pagna e due bambini. Li adora tutti e tre, riadorato, presume. Le cose più rilevanti che fa sono, in ordine sparso: ga-rantire i diritti delle persone limitate nella libertà, in Puglia; promuovere la cultura della cooperazione, in provincia di Bari e nella Bat; inserire lavorativamente soggetti svantaggiati, in Terra di Bari. È anche consi-gliere della Camera di Commercio di Bari.Scriverà ancora, ma su argomenti riguardo ai quali ri-tiene di avere cose da raccontare.

«Quando si parla di politica, si riflette, perlopiù, sui massimi sistemi e quando si approfondisce sugli aspet-ti deleteri, allora si fa riferimento a grandi scandali e a orribili nefandezze. Magari altre piccolezze, certe meschinità si sanno e non si dicono e, invece, temo proprio che si debba trovare il tempo e la voglia per scoperchiare i piccoli ma fastidiosi vasi del malcostu-me, quello pernicioso. Non si tratta mica di coraggio: è più funzionale averci lo stomaco. Del resto si sa: magari muori di malaria per la puntura di una zanzara e sopravvivi al morso di una tigre...».

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Domani noLe canzoni (non si raccontano)

si scrivono

“Un libro che canta quanto sia bello, e possi-bile, diventare quello che si è davvero”.

Autore: Cristiano CarrieroPrezzo: Euro 18,00

Isbn: 978-88-89735-99-2Collana: Cardi

Pagine: 360

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Cristiano Carriero è nato a Bari, come la storia di questo romanzo. Vive nelle Marche, dove per lavoro fa il pubblicitario (ma non riesce a spiegarlo alla ma-dre) e per divertirsi crea t-shirt, chiacchiera alla radio (Controradio in Puglia, Radio Vallesina nelle Marche) e scrive del suo amato Bari nella rubrica “U Bàr iè fort” sul suo seguitissimo blog cristianocarriero.meDopo In giro per l’Europa con la maglia di Vieri e Ci sono notti che non accadono mai, questo è il suo primo romanzo con un titolo che non sembra un film di Lina Wertmüller.

Nell’estate del 2001 Ernesto Celi, in arte Boavida, rag-giunge la vetta della hit parade con il singolo Ossessione onirica. Un successo inaspettato e difficile da gestire per un ragazzo timido e poco propenso a vivere sotto i riflet-tori. La casa discografica gli impone le canzoni, i mu-sicisti e uno stile da “ragazzo della porta accanto” e da cantante disimpegnato in cui lui non si riconosce affatto. Deve scegliere: accettare tutto questo e vivere di mu-sica, oppure lasciar perdere, tornare a casa e sentirsi rinfacciare le scelte fatte. Un percorso di andata e ritorno. Un romanzo di for-mazione, distruzione e rinascita. Tra alti e bassi, addii e colpi di scena. Intorno c’è l’Italia fatta di escort e di cialtroni, l’in-dustria musicale che crea fenomeni da baraccone, la macchina “trita-arte” dei produttori e delle case disco-grafiche, la perfidia dei talent show. Una storia che scorre tra la Bari della giovinezza e dei rimpianti, la Bologna dell’università e delle band stu-dentesche, la Milano delle riviste musicali, la Roma delle case discografiche e dei provini e i Balcani, in-solito scenario di una tournée sperimentale e ricca di straordinarie sorprese. Tra canzoni, baci rubati e tradi-menti, quello che resta sono i legami: l’amicizia con i compagni della band, gli amori mai realizzati e quelli che non ti aspetti, la passione per la propria città. Una città che, come scrive lo stesso Ernesto in un suo pezzo, “è troppo pigra per farsi una canzone, ha mille talenti ma non un vero campione”. Un romanzo sulla musica, la vita, l’amore.

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Architettura e paesaggioLe torri nel territorio a nord di Bari

Autrice: Valentina CastagnoloPrezzo: Euro 15,00

Isbn: 978-88-89735-58-9Collana: Querce

Pagine: 176

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Il tema delle torri presenti nel territorio a nord di Bari è di estremo interesse, non solo e non tanto per le loro caratteristiche tipologiche e costruttive, ma soprattut-to per la singolare concentrazione di questi edifici in un’area circoscritta che va da Trani a Bari, lungo la costa, e risale verso l’interno per qualche decina di chilometri fino alle prime propaggini dell’altopiano murgiano.Il lavoro che si presenta in questa pubblicazione ri-entra in un filone di ricerca che ha visto il paesaggio pugliese e la sua architettura indagato attraverso gli strumenti del rilievo e della rappresentazione.

Valentina Castagnolo

Valentina Castagnolo, dottore di ricerca in Rappre-sentazione dell’Architettura e dell’Ambiente. Insegna Disegno dell’Architettura presso la facoltà di Architet-tura del Politecnico di Bari. Ha partecipato a diverse campagne di rilievo archeologico e dei monumenti in Italia e all’estero.

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coli Adriatica

Venezia (1932-2004)

“L’autore ripercorre le pagine più intense della storiadella Marineria Mercantile italiana

attraverso la ricostruzione della vita di una società di navigazione, l’Adriatica di Venezia che, in oltre settant’anni di attività,

ha saputo scrivere una delle pagine più gloriose della storia marinara nazionale”.

Autore: Pasquale B. TrizioPrezzo: Euro 20,00 Isbn: 88-89735-28-2

Collana: TrabaccoliPagine: 136

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La Società di Navigazione Adriatica, in una lenta quanto continua opera di concentramento delle ini-ziative marittime sorte lungo le coste italiane e dal-mate tra il primo e il secondo conflitto mondiale, ha finito per rappresentare uno degli elementi più condi-zionanti delle diverse attività economiche delle genti mediterranee, contribuendo a favorire, altresì, l’unio-ne e la civile convivenza in particolare tra le popola-zioni adriatiche.Sullo sfondo della tradizionale immagine rappresenta-ta dalla società veneziana si stagliano, così, l’Oriente mediterraneo e l’Occidente, due luoghi perennemen-te a confronto tra loro. In questo storico confronto commerciale tra due mondi distinti ma sempre biso-gnosi di dialogo, nel quale i mezzi di trasporto a vela o a motore hanno svolto nei secoli un ruolo di indiscuti-bile importanza, l’Adriatica ha rappresentato, nel ’900 appena concluso, la memoria della tradizione che si salda con le sfide di un futuro che proprio l’Europa unita, all’inizio del 2000, ha ormai ridisegnato.Al centro le sue indimenticabili bianche navi che han-no finito con il condizionare per decenni il paesaggio adriatico e mediorientale e il cui ricordo rimane inde-lebilmente fissato nell’animo delle genti adriatiche.

Pasquale B. Trizio

Pasquale Trizio, barese, classe 1951. Ufficiale della Marina Militare e Mercantile, dopo un breve periodo di navigazione per i mari del mondo, si è dedicato allo studio della navigazione e alla diffusione della cultura marinara. È autore di numerose pubblicazioni e saggi tra cui La marineria a vapore del Levante d’Italia e La rotta dell’olio, entrambe edite dalla Laterza; Il porto di Bari. Genesi di un progetto per il Centro Studi nico-laiani ed Il porto di Bari. 1925-1950 per l’Autorità Por-tuale di Bari. Attualmente collabora con le più autore-voli riviste marinare specializzate, ha costituito a Bari l’Associazione Marinara “Puglia” e presiede il gruppo di Bari dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.

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“Un messaggio alle giovani generazioni; un invi-to a riscoprire il fascino di una attività lavorativa che le tecnologie avanzate del presente hanno reso meno esposta ai rischi delle intemperie”.

Anime di legnoStoria e testimonianze

della marineria da pesca di Molfetta

Autori: Luigi Campo, Nicolò Carnimeo

e Michele PaccianoPrezzo: Euro 12,00 Isbn: 88-89735-30-5

Collana: TrabaccoliPagine: 64

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Questo volume, significativamente intitolato Anime di legno, rievoca la storia della marineria da pesca di Molfetta, leggendola nel momento in cui avvia la sua orgazzazione come attività industriale per la rinascita della vita economica della Nazione. Si delinea, quin-di, una marineria che, ad onta delle ricorrenti crisi del settore ingigantitesi nel presente, resta tra le marinerie più attive d’Italia e dell’Adriatico.

Cap. Biagio De Candia

Piena di voci. Così è la notte a Molfetta nei ricordi di un anziano che da ragazzo imbarcò per alcuni mesi su una bilancella per prendere confidenza col mare e poter poi “aprire il libretto di navigazione”. Piena di voci perché nelle prime ore della notte il più giovane dell’equipaggio di ogni imbarcazione da pe-sca, dalla banchina, dove aveva vegliato in una lancia scrutando nel cielo eventuali segni di cattivo tempo, correva a dare la sveglia agli altri dopo che il padrone aveva deciso di andare a pescare; giunto sotto casa di ognuno chiamava a nome ad alta voce sino a quando non riceveva un segnale di risposta.

Luigi Campo

Luigi Campo, nato a Molfetta nel 1937, è sociologo, Vice Direttore e Capo Redattore del periodico «As-sopescaInforma» edito dall’Associazione Armatori da Pesca di Molfetta.

Nicolò Carnimeo, nato a Bari nel 1968, è professore aggregato di Diritto della Navigazione e dei Trasporti nella Facoltà di Economia di Bari; giornalista colla-bora con quotidiani, periodici e riviste a livello nazio-nale.

Michele Pacciano, nato a Bari nel 1968, è appas-sionato di mare, esperto di temi sociali e di handicap, storico dell’olocausto; giornalista professionista dal 1995 collabora con diversi quotidiani e riviste, anche internazionali.

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coli Frammenti di storia molese

Società, Cultura e Tradizioni a Mola di Bari dal XVII al XIX secolo

dai protocolli dei notai molesi

Autore: Pasquale B. TrizioPrezzo: Euro 20,00

Isbn: 978-88-89735-78-7Collana: Trabaccoli

Pagine: 416

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I polverosi protocolli notarili che sono gelosamente conservati presso l’Archivio di Stato di Bari contengo-no documenti che sono in grado, da soli, di narrare le vicende d’ogni genere di una comunità.Questo innovativo saggio che Pasquale B. Trizio ha composto, proprio attraverso una lunga e puntuale rilettura durata più anni degli atti che i notai molesi hanno cronologicamente redatto nel corso dei secoli, getta nuova luce sulle vicende che hanno contraddi-stinto la vita della città di Mola di Bari dalla seconda metà del Seicento, con la dolorosa vicenda della peste, sino alle soglie dell’Unità d’Italia, attraverso il Sette-cento, il secolo dei Lumi e della grande apertura alla cultura anche delle popolazioni meridionali.Vicende storiche, politiche, sociali e di folclore senza trascurare quelle marinare – queste ultime da sempre identificative della vera anima della città di Mola – emergono dai protocolli notarili quali anelli di una catena che insieme fanno la storia di un popolo.La storia della città di Mola, con i saggi di Nicola Uva, Pasquale Di Bari e Michele Calabrese, è stata più che documentata; i saggi riportati in questi Frammenti, opportunamente introdotti onde presentarne stori-camente i contenuti e favorirne una corretta lettura, integrano in maniera efficace il già noto ordito storico della città e consentono di leggere in maniera diretta le vicende spesso dolorose, ma anche gioiose e grotte-sche, della vita dei molesi nei secoli interessati, che gli stessi protagonisti hanno descritto davanti al notaio e con tanto di testimoni.

Pasquale Trizio, barese, classe 1951. Ufficiale della Marina Militare e Mercantile, dopo un breve periodo di navigazione per i mari del mondo, si è dedicato allo studio della navigazione e alla diffusione della cultura marinara. È autore di numerose pubblicazioni e saggi tra cui La marineria a vapore del Levante d’Italia e La rotta dell’olio, entrambe edite dalla Laterza; Il porto di Bari. Genesi di un progetto per il Centro Studi nico-laiani ed Il porto di Bari. 1925-1950 per l’Autorità Por-tuale di Bari. Attualmente collabora con le più autore-voli riviste marinare specializzate, ha costituito a Bari l’Associazione Marinara “Puglia” e presiede il gruppo di Bari dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.

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“Un avvincente viaggio alla scoperta dell’affascinante mestiere dell’archeologo”.

Il mestiere dell’archeologo

Autrice: Giovanna BaldasarrePrezzo: Euro 10,00

Isbn: 978-88-89735-79-4Collana: Gelsomini

Pagine: 64

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Il mestiere dell’archeologo è uno dei più belli al mondo, ma anche uno dei meno conosciuti. Mol-ti, grandi e piccoli, hanno un’idea fantascientifica e bizzarra della figura dell’archeologo ed ignorano quanta passione, fatica, studio, dedizione, pazienza occorrano per fare questo mestiere, che non è affatto un’avventura alla ricerca di tesori perduti, ma un’in-dagine attenta e minuziosa del passato condotta da veri e propri scienziati. Con questo libro cercherò di spiegarvi in cosa consiste realmente il compito dell’archeologo, quali domande si pone e come cerca di trovarvi risposta, come si allestisce un cantiere di scavo, terrestre o subacqueo, in che modo gli arche-ologi possono contribuire alla tutela del paesaggio e dei monumenti storici che lo arricchiscono. In ogni mia parola è racchiuso l’amore profondo che nutro da sempre per questo mestiere e la speranza che que-sto amore possa diventare contagioso. Domenico Si-colo, con la sua matita magica, ha aggiunto colore, fantasia e vivacità. Ora tocca a voi…

Giovanna Baldasarre è nata a Terlizzi (Ba) nel 1979 e vive a Bitonto. Laureata in Lettere Classi-che, indirizzo storico-archeologico, ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Foggia. Ha partecipato a numerosi cantieri di sca-vo e convegni a carattere archeologico. Attualmente collabora con diverse case editrici pugliesi. Il mestiere dell’archeologo è un quaderno didattico, per ragazzi dai 9 ai 13 anni, realizzato nell’ambito di un progetto di ricerca, ARCHEOQUAD, finanziato dalla Regione Puglia con il bando “Ritorno al futuro”.

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“Alla scoperta della villa romana di Faragola, uno dei siti archeologici più straordinari

di tutta l’Italia meridionale”.

Alla scoperta della villa romana di Faragola

Autrice: Giovanna BaldasarrePrezzo: Euro 10,00

Isbn: 978-88-89735-80-0Collana: Gelsomini

Pagine: 64

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Giovanna Baldasarre è nata a Terlizzi (Ba) nel 1979 e vive a Bitonto. Laureata in Lettere Classi-che, indirizzo storico-archeologico, ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Foggia. Ha partecipato a numerosi cantieri di sca-vo e convegni a carattere archeologico. Attualmente collabora con diverse case editrici pugliesi. Il mestiere dell’archeologo è un quaderno didattico, per ragazzi dai 9 ai 13 anni, realizzato nell’ambito di un progetto di ricerca, ARCHEOQUAD, finanziato dalla Regione Puglia con il bando “Ritorno al futuro”.

La villa romana di Faragola è uno dei siti archeologici più straordinari di tutta l’Italia meridionale. A partire dal 2003, gli archeologi dell’Università di Foggia (e tra questi anch’io) hanno riportato alla luce, nel bel mezzo delle assolate campagne pugliesi, in un’area già occupata in epoca preromana, un’enorme villa di proprietà di un ricco aristocratico romano, amante del lusso e delle comodità. In compagnia di Martina e Alessandro, due simpatici e curiosi gemelli di 11 anni, e grazie alle colorate e vivaci tavole illustrate di Francesca Giannetti, vi condurrò – cari ragazzi – alla scoperta della villa, proverò a spiegarvi quando e come è stata costruita, le trasformazioni che ha subito nel corso dei secoli, a cosa servivano i diversi ambienti da cui è composta, chi furono, nel corso del tempo, gli inquilini di questa sontuosa dimora. Spero che il mio racconto susciti in ognuno di voi non solo il desiderio di visitare dal vivo questo sito archeologico (chiedete ai vostri genitori o zii o in-segnanti di accompagnarvi), ma anche la voglia di conoscere meglio, in modo più approfondito, il me-stiere dell’archeologo.

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“Tre emozionanti racconti che spaziano dalla fiaba classica a quella “moderna””.

Pacobiclip e altri raccontitrilogia del viaggio

terra - mare - cyberspazio

Autore: Enzo QuartoPrezzo: Euro 15,00 (libro+Cd)

Isbn: 978-88-89735-87-9Collana: Gelsomini

Pagine: 64

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Enzo Quarto è nato a Taranto, vive e lavora a Bari come giornalista RAI. Ha scritto il libretto per quat-tro opere musicali composte dal maestro Giovanni Tamborrino: L’anello di Egnazia, Elia, Lo sguardo di Abele, e la cantata Exit mundi, eseguita quest’ultima nel Teatro Petruzzelli il 17 settembre del 2011 dall’or-chestra sinfonica e dal coro della Fondazione Lirica Teatro Petruzzelli. Ha pubblicato il libro di poesie E venne il tempo delle ortensie, versi incastonati negli acquerelli di Michele Damiani con la prefazione di Raffaele Nigro; il ro-manzo Le figlie di Federico. Cronache e racconti dal Medioevo; la ninna nanna Il gran pranzo di Natale, con le immagini di Manuela Trimboli e la musica di Paolo Lepore, e Natale è… Gesù che nasce a Bari, un libro denuncia sulla condizione dei minori nei quar-tieri a rischio della città di Bari. È Presidente dell’U-nione Cattolica Stampa Italiana di Puglia e Incaricato delle Comunicazioni Sociali della Conferenza Epi-scopale Pugliese.

Il volume che ha per sottotitolo “TRILOGIA DEL VIAGGIO: terra - mare - cyberspazio” offre al lettore, dai 9 ai 99 anni, tre emozionanti racconti che spazia-no dalla fiaba classica a quella “moderna”.Il primo narra di un viaggio per terre alla ricerca di valori forse scomparsi; il secondo, ispirato da un’opera di Pino Pascali, narra dell’incontro di un bimbo con un delfino; il terzo è l’avventura nel mondo delle Idee e del cyberspazio. Il libro è illustrato con i bei disegni di Manuela Trimboli.È correlato da un Cd audio con i testi recitati da Tere-sa Ludovico su musiche composte, appositamente per il volume, dal maestro Gian-Luca Baldi.

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“Lasciandosi incantare dall’atmosfera fiabesca di questa cittadina patrimonio dell’umanità”.

Girovagando perAlberobello

Prezzo: Euro 6,00 Lingue: Italiano, Inglese, Francese,

Russo, Tedesco, Spagnolo, giapponeseIsbn: 88-89735-35-0

Collana: Girovagando in PugliaPagine: 64

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Alberobello rappresenta il cuore della Valle dei Trulli ed è denominata la “capitale dei trulli”. La cittadina, unica al mondo per le sue tipiche costruzioni, fu fondata dai conti Acquaviva. Oggi Alberobello è un pittoresco cen-tro agricolo e turistico formato in gran parte da trulli che gli conferiscono, oltre ad una vaga aria fiabesca, notevo-le interesse architettonico.Tradotto in sette lingue italiano, russo, francese, tedesco, spagnolo, inglese e giapponese questa guida rappresenta una finestra su Alberobello, le foto di Michele Schirone vengono supportate da testi che raccontano la incante-vole città dei trulli. Il volume è utile al turista per scopri-re i trulli, il significato dei pinnacoli e dei simboli.

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“Per conoscere le bellezze dell’incantevole città bianca tra colline e mare”.

Girovagando perOstuni

Prezzo: Euro 6,00 Lingue: Italiano, Inglese,

Francese, TedescoIsbn: 978-88-89735-44-2

Collana: Girovagando in PugliaPagine: 64

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La pittoresca Ostuni, cittadina di poco o più di 32mila abitanti, sorge su un promontorio collinare a circa 230 metri s.l.m., che si affaccia sul mare Adriatico, alle ulti-me diramazioni delle Murge ed è parte del Compren-sorio dei Trulli e delle Grotte. Il suo territorio, quindi, racchiude tutto ciò che la natura può offrire: collina, pianura e mare. Le attività economiche più importan-ti sono il turismo e l’agricoltura, in cui coltivazioni d’eccellenza sono quelle di ulivi e viti. Il centro sto-rico, dalla struttura urbanistica circolare, sviluppatosi intorno alla Cattedrale e tuttora circondato dai bastio-ni aragonesi del sec. XV, è chiamato dagli ostunesi “La Terra”; le sue case sono tutte tinteggiate di calce bianca e per la sua particolare topografia è conosciuta a livello internazionale con i toponimi di Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe.

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“Alla scoperta dell’affascinante capoluogo pugliese”.

Girovagando perBari

Prezzo: Euro 6,00 Lingue: Italiano, Inglese, Francese,

Russo, Tedesco, SpagnoloIsbn: 978-88-89735-48-0

Collana: Girovagando in PugliaPagine: 72

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Bari rappresenta il cuore della Puglia, di cui è capo-luogo, ed è nota per essere la città dove riposano le reliquie di San Nicola. Tale privilegio ha reso Bari e la sua Basilica uno dei centri dell’ortodossia in Italia. La città, comunque, è sempre stata uno snodo commer-ciale per i traffici con l’Oriente e il suo porto ancora oggi maggior scalo passeggeri del Mar Adriatico. La città con la sua solida tradizione mercantile è da sempre punto nevralgico nell’ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con l’Est europeo, consolidati grazie alla celebre rassegna della Fiera del Levante, nata nel 1930, e più recentemente dalla sede del segretariato per il Corridoio trans-europeo 8.

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“Alla scoperta del misterioso castello di Federico II di Svevia”.

Alla scoperta diCastel del Monte

Autrice: Michela Tocci Prezzo: Euro 6,00

Lingue: Italiano, Inglese, Francese, Russo, Tedesco, Spagnolo e Giapponese

Isbn: 978-88-89735-66-4Collana: Girovagando in Puglia

Pagine: 72

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La fama di Federico II di Svevia è legata soprattutto alla costruzione dei castelli, dislocati sulla base di un razionale programma di difesa militare e di gestione territoriale.Castelli e palazzi, sebbene concepiti da Federico come segno visibile del suo “sacro” potere regale, secondo una concezione fortemente simbolica e propagandi-stica dell’architettura, riuscirono sempre a coniugare l’esigenza dell’apparire e la razionale funzionalità, trattandosi di strutture a destinazione polivalente, dal-la difensiva alla residenziale all’amministrativa, come attesta il caso emblematico di Castel del Monte.

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lana Sealife

la vita nel mare

Curatori: Nicolò Carnimeoe Lia De Venere

Prezzo: Euro 12,00 Isbn: 88-89735-09-0

Pagine: 80

“Un volume che rivela l’aspetto lirico della pesca”.

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Nicolò Carnimeo, docente di Diritto della Navigazione e dei Trasporti presso la Facoltà di Economia dell’Universi-tà degli Studi di Bari, ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche. È giornalista, scrive stabilmente per «La Gazzet-ta del Mezzogiorno» dove cura la rubrica settimanale “L’An-golo del Mare” e per altre testate giornalistiche nazionali tra cui la rivista di geopolitica «Limes» dove siede nel comitato di redazione.

Lia De Venere, critico d’arte e curatrice indipendente, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accade-mia di Belle Arti e l’Università degli Studi di Bari, collabora-trice di testate prestigiose come «Il Sole 24 ore» e «Il giornale dell’arte». Ha curato mostre per istituzioni pubbliche e per gallerie private in Italia e all’estero.

C’è una bellezza immediata, istintiva, nell’arte della pesca. I colori, i gesti ripetuti, gli odori acri sono nutri-mento per la fantasia che attinge alla primordiale lotta tra uomo e pesce. Che poi lotta non è, perché quel continuo inseguirsi, cacciare gli uni gli altri è l’inelut-tabile che fa parte della vita, è l’energia che si trasfor-ma in un quid novi, è la magia che regala l’inconsape-vole volto di un pescatore nella lotta quotidiana con il mare. Noi siamo solo spettatori. Ed è con questo sguardo, con la prospettiva di chi è assetato d’incanto, che la Vedetta e le organizzazioni della pesca hanno immaginato Sealife la vita nel mare. Ecco la pesca nelle parole di chi ne ha colto l’aspetto lirico, l’ha trasformata in prosa e poesia oppure, attin-gendo al vasto immaginario del mare, ha generato una scintilla d’ispirazione sino a creare un’opera d’arte.

Nicolò Carnimeo

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Giovani Artisti Pugliesi

Curatrici: Lia De Venere, Marilena Di Tursi

e Antonella MarinoPrezzo: Euro 15,00 Isbn: 88-89735-10-4

Pagine: 84

“Uno sguardo all’arte contemporanea dei paesi europei”.

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New entries è la sezione del catalogo GAP in cui si ri-trovano le opere inedite di sedici artisti pugliesi under trenta. Agli artisti selezionati è stato chiesto di mostrare con ampiezza il proprio lavoro, senza vincoli linguisti-ci o tematici, così da offrire un saggio sufficientemente ampio delle rispettive ricerche. Il tema del rapporto con la propria identità è invece al centro dell’altra sezione, Gates, che mette in scena quattro giovani artisti pugliesi già con alcune espe-rienze alle spalle, i quali sono stati invitati a lavora-re in alcuni luoghi pubblici del territorio comunale. I luoghi in questione sono stati individuati tra quelli che costituiscono i punti di arrivo nella città: Porto, Aeroporto, Stazione ferroviaria e Questura. La loro funzione è fortemente simbolica. Sugli stessi spazi sono stati chiamati a lavorare altrettanti giovani artisti stranieri, appartenenti ad alcuni paesi del Mediterra-neo e dell’Europa dell’Est da cui tali flussi più o meno direttamente provengono. I luoghi hanno offerto dun-que l’occasione di riflettere su un vissuto individuale, soggettivo, e di porre in luce le relazioni tra istanze culturali e urgenze sociali differenti. Le coppie di ar-tisti dovranno infatti produrre dei lavori site specific, lavorando sui temi dell’accoglienza, dell’emarginazio-ne, dello scambio, dell’incontro con l’altro.

Lia De Venere, critico d’arte e curatrice indipenden-te, docente di Storia dell’arte contemporanea, colla-boratrice di testate prestigiose come «Il Sole 24 ore» e «Il giornale dell’arte». Ha curato mostre per istituzioni pubbliche e per gallerie private in Italia e all’estero.

Marilena Di Tursi, giornalista, collabora come criti-co d’arte per l’edizione locale del quotidiano «Corrie-re della sera». Ha svolto attività di docenza nei corsi di Storia dell’architettura medievale e moderna, ha prodotto il programma radiofonico “Conversazione d’artista” in 24 puntate per la RAI.

Antonella Marino, giornalista pubblicista, negli ulti-mi anni conduce un’intensa attività come critica d’ar-te (con particolare attenzione ai linguaggi “giovani” e ai rapporti tra ricerca creativa e nuove tecnologie), cu-rando personali e collettive di artisti in collaborazione con gallerie private ed enti pubblici.

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lana Angelo Brando

Proposte per un Museo

Curatori: Michele Saponaro e Isabella Valente

Prezzo: Euro 20,00 Isbn: 88-89735-15-2

Pagine: 84

“Opere scelte dal 1895 al 1946”.

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Michele Saponaro è responsabile dell’Ufficio Stam-pa e della Comunicazione Istituzionale della Soprin-tendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Et-noantropologico della Basilicata, con sede a Matera, dove lavora dal 1980. Nell’ambito delle attività cultu-rali della Soprintendenza, ha curato eventi espositivi in rassegne a carattere territoriale quali il “Festival della Terra delle Gravine” e l’“Estate Sanpaolese” e, a livello nazionale, in occasione del “Salone dei Beni Artistici e Culturali” di Torino e del “Salone Interna-zionale dell’arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali” di Ferrara.

Isabella Valente insegna Storia dell’Arte Contempo-ranea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Uni-versità degli Studi Federico II di Napoli. Si è occupata soprattutto di storia dell’arte napoletana dell’Ottocento e del Novecento, pubblicando vari saggi e contributi scientifici, tra i quali il volume La pittura napoletana dell’Ottocento nel 1993, assieme a F.C. Greco e M. Picone Petrusa. Da molto tempo i suoi interessi sono particolarmente rivolti al recupero degli artisti del me-ridione d’Italia.

Nel nostro sistema culturale, in cui le varie situazioni dell’arte napoletana del XIX e XX secolo sono anco-ra in via di sistemazione scientifica, le realtà “perife-riche”, come quella lucana, risentono di un ritardo maggiore; tuttavia, un certo numero di studi, seppure frammentario, principalmente relativo all’Ottocento lucano, è già attivo da qualche anno… Un passo im-portante è stato compiuto dalla mostra Pittori lucani dell’800 e dei primi del ‘900, realizzata dal giugno al settembre 2002, nella Pinacoteca Provinciale di Poten-za. È bastata per toccare con mano la qualità di perso-nalità come Angelo Brando… L’odierna mostra ci per-mette soltanto di avviare un discorso scientifico su di lui, che non può certo esaurirsi in questa sede, ma che attende studi ancora più approfonditi, che consentano di inserire la sua figura al posto giusto, quale tassello mancante nel più ampio panorama storico-artistico napoletano e italiano.

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lana I Tempi dell’Acqua

The Times Of Water

Autori: Lino Angiuli e Antonio Di Fazio

Prezzo: Euro 50,00 Isbn: 978-88-89735-17-6

Pagine: 160

“Un viaggio affascinante per scoprire tutti i segreti del più prezioso elemento”.

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Il volume, in versione bilingue, dal titolo I Tempi dell'Acqua – The Times of Water dello scrittore Lino Angiuli e del geologo Antonio di Fazio, è un viaggio attraverso l'affascinante mondo dell'acqua.

Una larga e profonda riflessione sul bene-acqua, dun-que, per contribuire a perlustrarne e illustrarne le di-verse qualità e gli aspetti da molteplici punti di vista; che ne attualizzi la centralità, soprattutto nella prospet-tiva di una utilizzazione, distribuzione, valorizzazione da improntare secondo metodi e criteri innovativi.Per il raggiungimento di tale obiettivo si è utilizzato un duplice approccio “umanistico” e “tecnico-scien-tifico”: da un lato l’arte, la letteratura, la speculazione filosofica e dall’altro la tecnica e la scienza.

Attraverso le parole e le immagini di questo volume (anche fotografico) si ripercorre la storia di questo prezioso elemento attraverso il passato il presente e il futuro non solo per cercare di fare un bilancio, ma per gettare le basi per migliori prospettive.

Lino Angiuli, scrittore, è conosciuto anche all’estero come poeta fra i più attivi nel panorama della produ-zione letteraria italiana contemporanea. Si occupa an-che di ricerche nel settore della cultura tradizionale, con particolare riferimento a quella orale. Ha fonda-to e diretto riviste letterarie. Collaboratore dei servizi culturali della RAI e di quotidiani, dirige le edizioni Gelsorosso.

Antonio Di Fazio, geologo, presso l’Istituto di Ricer-ca sulle Acque del C.N.R. ha maturato per un tren-tennio esperienze in fatto di dissalazione, disinquina-mento delle acque reflue, acque sotterranee, tecniche di misura dei parametri idrogeologici, movimento e interazione con la matrice solida degli inquinanti in falda. Esercita la libera professione quale consulente ambientale.

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Curatori:Daniela Corbascio, Gianni Leone

e Marina LosappioPrezzo: Euro 10,00

Isbn: 978-88-89735-25-1Pagine: 156

Verde

“Tutti i colori del Verde”.

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Era lì, sola, sospesa. Così ci apparve quella sera d’in-verno. Eravamo in pochi, noi di “Incipit”, seduti in un bar per mettere a punto iniziative e progetti legati alla cultura dell’immagine, della fotografia in particolare. “Incipit”, associazione culturale. Una fotografia è qua-si sempre un incipit, l’inizio di un possibile racconto, di infiniti possibili racconti.Era lì sola, sospesa. Una parola e basta, un segno, forse un suono, libera dal suo naturale (naturale!) labirinto di significati, stratificazioni che il tempo ha prodotto e, dal passato, sempre presenti. Una parola, un nome: verde.Cos’è verde, libera ora da tutto? Restava lì quella sera, con il suo essere messo a nudo: un colore, nient’altro, un fondersi di due colori, il blu e il giallo.È stato allora che decidemmo di lasciarci condurre nei luoghi dove quel colore si riempie di senso. È iniziato così un viaggio dove ognuno di noi, presente in que-sta rassegna, ha scelto di fermarsi e guardare fuori e dentro di sé, in compagnia di questo ospite inatteso e paziente.Non solo noi di “Incipit”, ma artisti, intellettuali, scrit-tori, a cui è stato chiesto, con semplicità cosa si na-sconde dietro quella che, prima di tutto, è e resta una parola.

Gianni Leone

Immaginate di essere daltonici a un solo colore tra quelli primari: il verde. Chiudendo gli occhi forse riu-scite a simulare questa possibilità; o forse potrebbe riu-scirci egregiamente un semplice software che cancelli tutte le gamme del verde dal vostro monitor. Dai prati di fieno sulle montagne di luglio alla pelle dei marzia-ni; dai contorcimenti lussureggianti della vegetazione amazzonica alle tasche della giacca a fine mese; dalle coccarde brillanti dei devoti di San Patrizio d’Irlanda a un impegno per la sostenibilità e l’ambiente; da uno smeraldo a un ramarro. Improvvisamente tutto questo scomparirebbe. Si aprirebbe un vuoto nella natura e nel linguaggio, nell’immaginazione e nella visione. Perché il verde è più di un colore: è un mondo.

Patrizia Calefato

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Curatori:Giorgio Otranto e Immacolata Aulisa

Prezzo: Euro 20,00*Isbn: 978-88-89735-28-6

Pagine: 156

Sulle Ali dell’Angelodal Gargano all’Europa

CUSTOS POR Regione Puglia 2000-2006 Misura 6.2 azione CRegione Puglia Unione Europea

Sulle Alidell’Angelodal Gargano all’Europa

Progetto

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Punto di partenza del volume è il santuario di San Mi-chele sul Gargano, che lo studioso protestante tedesco Ferdinand Gregorovius (1821-1891) ha definito come «metropoli del culto dell’Arcangelo in Occidente»: tale definizione trova puntuale riscontro in una storia che dura da più di quindici secoli e ha contribuito a creare un ricco patrimonio di fede, arte e cultura e a fare del promontorio garganico uno dei luoghi privilegiati del-la religiosità e della devozione popolari dell’Europa medievale. Ancora oggi mèta di un intenso flusso di pellegrinaggi che si sono perpetuati senza soluzione di continuità sin dalla tarda antichità, il santuario garga-nico è il primo e storicamente più importante di una lunga teoria di santuari dislocati tra la Daunia, la Terra di Bari e il Salento, lungo le vie che attraversavano la Puglia e convogliavano i pellegrini verso la Terrasanta, grazie ad una fitta e funzionale rete portuale (Siponto, Barletta, Bari, Brindisi, Otranto, Taranto). Terra di san-tuari e terra di transito, la Puglia era attraversata da due vie di scorrimento veloce come l’Appia e la Traiana e da una fitta serie di strade secondarie, diverticula, sen-tieri, tratturi, costituenti un complesso sistema viario che ha facilitato i contatti fra Oriente e Occidente. Il pellegrinaggio, infatti, è sempre stato una occasione di incontro tra popoli e culture diverse: con i pellegrini viaggiano idee, concezioni, usi, costumi, atteggiamen-ti mentali diversi, che contribuiscono a creare rapporti nuovi in ogni settore della vita associata. «La coscienza dell’Europa – sosteneva Goethe – è nata peregrinando tra i poli latini, germanici, celti, anglosassoni e slavi». Santo di radicata tradizione orientale, Michele, vene-rato anche da giudeo-cristiani, pagani e gnostici, diede vita, in Puglia, a un culto molto fiorente che attirò, verso la metà del VII secolo, l’attenzione dei Longo-bardi di Benevento, i quali ne fecero il loro Santo na-zionale. Il santuario pugliese visse un periodo di parti-colare splendore tra VI e IX secolo.Da queste poche note si evince che il santuario garga-nico presenta sicuri elementi di unicità, sia per quel che riguarda la configurazione del sito, sia per la con-tinuità di culto che ha interessato la grotta da epoca pre-cristiana fino ad epoca contemporanea.

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Curatori:Michele Saponaro e Vito Ventricelli

Prezzo: Euro 35,00 (Libro + tavola del gioco)Isbn: 978-88-89735-32-9

Pagine: 160

Saverio Mercadante La vita, le opere, il gioco del Cigno di Altamura

“Un libro e un gioco per ripercorrere la vita e le opere del musicista Saverio Mercadante”.

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Nato “quasi per gioco”, come riporta il titolo della presentazione di Michele Saponaro, il volume, di ben 160 pagine – con un raro e prezioso apparato icono-grafico, proveniente dall’archivio privato Ventricelli – è articolato in tre distinte sezioni: Opere, Artisti e Teatri, Memorabilia, introdotte da brevi testi di Dinko Fabris, autore della prefazione.Nella prima sezione sono state pubblicate gran parte delle le opere melodrammatiche di Mercadante. Ogni opera presenta due parti: una illustrata con le colorate e decorate copertine o i frontespizi dei libretti (in pre-valenza di prime rappresentazioni) e una testuale, dove è stata riportata la trascrizione di quanto stampato nel libretto, più alcune interessanti notizie redatte da Vito Ventricelli.Nella seconda sezione troviamo le immagini – tutte tratte da antiche e originali incisioni – di alcuni tra i più impor-tanti interpreti delle opere di Mercadante, come Adolphe Nourrit, Sofia Schoberlechner, Anna Bishop e i grandi Luigi Lablache e Giovan Battista Rubini, con notizie della loro vita e il ruolo avuto nell’esecuzione delle opere dell’illustre musicista altamurano. In questa sezione, inol-tre, sono stai inseriti anche i tre teatri intitolati a Merca-dante: di Napoli, di Altamura e di Cerignola.La terza e ultima sezione documenta altri rari e diversifi-cati soggetti: i ritratti di Mercadante (in età giovanile, in età matura e da anziano, compresa la rara caricatura otto-centesca di Melchiorre Delfico), i monumenti innalzati ad Altamura e Napoli in occasione del centenario della nascita, la casa natale e quella dove è vissuto a Napoli, la sua tomba e vari cimeli. In questo caso le immagini par-lano da sole e, per tanto, il lettore troverà esclusivamente delle brevi, ma esaustive, didascalie ragionate.Non potevano mancare le notizie sulla vita, la bibliogra-fia e la discografia a completamento del volume, a cui è stata allegata anche l’originaria tavola da gioco del “Cigno di Altamura” che ha dato il pretesto per addivenire, dopo anni di ricerche, a quest’inedita e insolita pubblicazione.

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Autori:Lino Angiuli e Angelo Saponara

Prezzo: Euro 30,00 Isbn: 978-88-89735-31-2

Pagine: 176

Le strade dell’occhio

“Coloro che non hanno radici, e sono cosmo-politi, si avviano alla morte della passione e

dell’umano: per non essere provinciali occorre possedere un villaggio vivente nella memoria, a cui l’immagine eil cuore tornano sempre di

nuovo, e che l’opera discienza o di poesia ripla-sma in voce universale”.

Ernesto De Martino

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Fra i ‘perché’ di questa iniziativa, inoltre, va inserita anche la seguente considerazione. La cultura e il mo-dello di sviluppo contemporanei ci hanno progressi-vamente condotti ad abitare il presente come se fosse l’unica dimensione e come se alle nostre spalle o sotto i nostri piedi non ci fossero i secoli e i millenni sui quali, sia pure inconsapevolmente, galleggiano e si esprimono le nostre esistenze individuali/sociali.In questa ottica, la frequentazione della memoria sto-rica rimane l’antidoto più efficace verso tale forma perniciosa ed epidemica di amnesia, il rimedio grazie al quale possiamo fare i conti ravvicinati con i tempi e con il Tempo.E in questa ottica è necessario disporsi ad entrare e uscire dal tempo come si fa con una porta girevole, per mettere in costante contatto il passato con il presente e viceversa, senza abboccare all’illusoria prospettiva di stampo storicistico che vorrebbe il cosiddetto “progres-so” muoversi lungo una linea unidirezionale. Un’ope-razione che merita allenamento mentale e condizioni particolari, come quella garantita dal silenzio soffuso e diffuso che generalmente si rifugia tra i vicoli e le viuz-ze più interne o negli angoli più marginali, intimidito dall’avanzata del chiasso e di certe forme invasive di modernità.

Lino Angiuli

Lino Angiuli, scrittore, è conosciuto anche all’estero come poeta fra i più attivi nel panorama della produ-zione letteraria italiana contemporanea. Si occupa an-che di ricerche nel settore della cultura tradizionale, con particolare riferimento a quella orale. Ha fonda-to e diretto riviste letterarie. Collaboratore dei servizi culturali della RAI e di quotidiani, dirige le edizioni Gelsorosso.

Angelo Saponara è nato a Lagosta (Jugoslavia), nel 1934; vive a Modugno (Bari) e ha operato e opera in Europa e in particolare in Puglia come etnofotografo. La sua cinquantennale attività è stata completamente dedicata alla documentazione e valorizzazione, attra-verso il mezzo fotografico della cultura popolare.

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Autore: Gianni CustoderoFotografie:

Antonio e Roberto TartaglionePrezzo: Euro 15,00

Isbn: 978-88-89735-56-5Pagine: 112

C’è Bari e bari

“È una città che ha tante facce e tante anime Bari. C’è quella in doppiopetto e cravatta del centro murattiano e c’è quella dignitosamente semiborghese della fascia tra centro e periferia, al di qua e al di là della cintura ferroviaria che divide in due la città e c’è, nel borgo antico,

l’anima popolana e marinara, gelosa custode di abitudini e parole d’altri tempi”.

Gianni Custodero

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Per raccontare una città è necessario viverla, conoscer-la, osservarla da vicino nei suoi mille volti e andare al di là dei luoghi comuni. Perché solo ascoltando gli umori profondi che la attraversano è possibile scoprir-ne la fisionomia e la personalità più autentiche.Una comunità, d’altronde, si costruisce e si rafforza non solo attorno a luoghi simbolo, capaci di conno-tare l’identità di intere generazioni; molto più spesso sono gli spazi consueti, le strade che pulsano della vita quotidiana, gli angoli più nascosti, a regalarci storie di normale, quanto straordinaria, umanità.È nei colori delle case, nella pietra viva del romanico delle nostre chiese, nell’odore del mare, nello spirito levantino che promana da ogni scorcio, nei richiami che echeggiano lungo le strade che ritroviamo l’essen-za stessa di Bari.Questo libro ci consente, pagina dopo pagina, di viag-giare all’interno del nostro piccolo grande mondo alla scoperta di una città come non l’avevamo mai osser-vata prima. La penna sapiente di Gianni Custodero ci guida in questo percorso di conoscenza per regalare a noi tutti un punto di vista originale e ricco di nuove suggestioni. Alla memoria di Gianni Custodero, all’uo-mo, al giornalista e allo scrittore che tanto ha fatto per la sua amata terra, vorrei dedicare questa testimonian-za a nome della Città di Bari.

Michele Emiliano

Gianni Custodero, (Fasano 1936 – Bari 2009) è sta-to, tra l’altro, un giornalista professionista impegnato a livello istituzionale come Dirigente del Settore Stam-pa della Giunta Regionale. Collaboratore di riviste e quotidiani, scrittore prolifico, ha pubblicato anche romanzi e poesie, ma soprattutto saggi di storia della cultura e di storia politica del Mezzogiorno, contri-buendo al recupero di aspetti, momenti e personaggi dell’identità pugliese e meridionale. Tra i numerosi suoi titoli ricordiamo: Puglia letteraria nel Novecen-to (1982); Nel Mezzogiorno tra Giolitti e il fascismo (1982); Le Regioni, un fallimento all’italiana (1997); Storia del Sud (2001); Antichi popoli del Sud (2000); Napoli come Spagna (2001), Castelli di Puglia (2007). C’è Bari e Bari è il suo ultimo lavoro.

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Curatori:Michele Bellino, Riccardo Lorusso

e Umberto RizzoPrezzo: Euro 9,50

Isbn: 978-88-89735-64-0Pagine: 64

Capurso si raccontaCittà, uomini e fede (1980-2010)

“Il volume è stato realizzato in occasione del 50o anniversario dell’ordinazione presbiterale

di Don Franco Ardito e nel 30o anniversario del suo arrivo nella comunità di Capurso”.

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Capita molto spesso di utilizzare questo motto: “La storia siamo noi”. Come potremmo, infatti, ripercor-rere determinati eventi senza far riferimento a persone che ne hanno lasciato il segno? Vogliamo raccontare gli aspetti di una comunità che cambia nelle perso-ne, negli usi e nei costumi, nelle idee, nell’opinione pubblica, attraverso l’analisi di un passato recente… vogliamo raccontare Capurso! È questa la finalità di questo volume: raccontare la città, gli uomini, la fede dal 1980 al 2010.

dalla prefazione dei Curatori

Michele Bellino, sacerdote dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, è Vicario Cooperatore della Chiesa Madre del SS Salvatore di Capurso. Ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta. Ha collaborato alla realizzazione del volume L’altra Adultera. Letture storico-critiche di una tela ge-mella di Cristo e l’adultera del pittore napoletano Paolo Finoglio (2003); ha curato con Umberto Rizzo Capurso e il culto di San Giuseppe (2005) e Un Pozzo di devozio-ne. Il culto mariano a Capurso (2006).

Riccardo Lorusso, architetto, vive e lavora a Capur-so. Laureato presso il Politecnico di Bari nel 2004. L’interesse verso le tradizioni e la storia locale ha caratterizzato i primi anni della professione attraver-so la collaborazione alla realizzazione di importanti interventi per la comunità capursese sotto la guida dell’arch. Vito Coppola, quali il Piano di Recupero del Centro Storico e della zona B1 di interesse ambienta-le del Comune di Capurso (2004), la riqualificazione del Sagrato antistante la Basilica della Madonna del Pozzo (2006), la riqualificazione di Piazza Umberto I e Via Regina Sforza (2010).

Umberto Rizzo, vive e lavora a Capurso svolgendo attività di geometra. Cultore di storia locale, ha col-laborato alle pubblicazioni Puglia Rurale. Il territo-rio tra i vigneti e la Murgia barese (1999), Festa della Madonna del Pozzo di Capurso. Attraverso un percorso fotografico di Giuseppe Pavone e Stefano Pesce (2000), Capurso e il culto di San Giuseppe (2005) e Un Pozzo di devozione. Il culto mariano a Capurso (2006).

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Autore:Giovanni Miali

Prezzo: Euro 60 Isbn: 978-88-89735-73-2

Pagine: 240

Terra di luceluoghi e paesaggi

di una Puglia da vivere

“Si scrive “Puglia” ma − volendo − si può leggere come una tavolozza di parole, a condizione che sia la luce in persona

a dettarle a un occhio desiderante”.

Lino Angiuli

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«Si scrive “Puglia” ma − volendo − si può leggere come una tavolozza di parole, a condizione che sia la luce in persona a dettarle a un occhio desideran-te. Dentro lo spazio sottile che s’apre tra il lasciarsi andare a Lei (la madre di tutte le puglie) e il farLa venire a noi, lì può scattare lo speciale ingranaggio della meraviglia, quello che impone allo sguardo di farsi vergine come un’alba neonata o cavo come un ulivo primordiale.È lo stesso ingranaggio che Giovanni Miali conosce bene e che egli attiva un minuto prima di mettere in moto le sue macchine da viaggio − quella fotografica e quella auto-mobile − necessarie per poter tornare sul “luogo del diletto” a riempire un album di pun-ti esclamativi come questo, che non è il primo né (possiamo scommetterci) sarà l’ultimo, avendo egli contratto la sindrome dell’eterno ritorno per aver guardato, con gli occhi negli occhi, la Magna Mater travestita da Puglia».

Lino Angiuli

Giovanni Miali nasce a Martina Franca (Ta) nel 1946. Si laurea in Scienze Agrarie nel 1970 presso l’Univer-sità degli Studi di Bari.Svolge la sua attività professionale presso l’Ente Irriga-zione di Bari e presso la Regione Puglia. Appassionato di fotografia, nel suo peregrinare nei luo-ghi più disparati del territorio regionale, con lo scatto fotografico vive emotivamente ogni singola situazione – a volte ricercata, altre volte inaspettata –, sia inqua-drando un paesaggio che un monumento, esemplari di flora e fauna, o partecipando a momenti di festa po-polare o religiosa, di tradizione, musicale, a contatto con la gente.Dopo un primo libro dal titolo La Puglia nel Mediter-raneo, tra natura, storia e cultura, viene ora pubblicato questo volume Terra di luce. Luoghi e paesaggi di una Puglia da vivere, alla ricerca di quel filo che unisca tradizione e innovazione, per guardare al futuro senza dimenticare la nostra Storia, per confrontarsi e aprirsi ad altre identità, per condividere un nuovo cammino che possa essere di rispetto verso la nostra Cultura e il nostro Ambiente.

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Curatrice: Patrizia MastrorilliPrezzo: Euro 15

Isbn: 978-88-89735-83-1Pagine: 112

Il fotografo, il Santo e la CittàPadre Pio negli scatti

di Gaetano Mastrorilli

“Gaetano Mastrorilli: fotografo ufficiale di Padre Pio”.

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Il volume è un tributo a Gaetano Mastrorilli, all’opera compiuta dagli anni Cinquanta del secolo scorso presso il Convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovan-ni Rotondo, al contributo che la sua arte fotografica ha fornito al mondo per l’affermazione della figura di San Pio, tra i santi più venerati negli ultimi decenni.Una testimonianza fotografica che, prescindendo dal-la fede, contribuisce alla fama dell’uomo prima e del Santo poi, fornendo un apporto fondamentale alla sua opera di comunicazione. Padre Pio infatti è il primo Santo della Chiesa ad essere titolare di una propria accurata documentazione cine-fotografica, supporto fondamentale alla definizione del “mito” del Santo.È questo, dunque, un importante volume fotografico con straordinarie immagini che ritraggono San Pio, al-cune delle quali inedite, scatti di Gaetano Mastrorilli, fotografo scelto per documentare con la sua Arte la vita di un Santo.

«Il Signore ha scelto Gaetano Mastrorilli perché era un uomo di fede. Perché sapeva che non si sarebbe limitato a esercitare la sua arte per essere «il fotografo di Padre Pio», ma avrebbe aperto il suo spirito agli insegnamen-ti del Santo per diventare «un suo apostolo», come ha scritto la figlia Patrizia. Quell’uomo che, con grande devozione, […] non poteva e non ha voluto «lucrare su un Santo». Ecco perché, quando ricevette l’incarico da Padre Carmelo, nella contrattazione «specificò che gli venissero rimborsate per i suoi servizi solo le spese vive».E questa disposizione d’animo non poteva sfuggire a chi ha avuto il carisma della scrutazione dei cuori.Infine credo che fotografo barese sia stato chiamato a San Giovanni Rotondo da un disegno della Provviden-za perché, nonostante i successi della sua arte, si è man-tenuto sempre umile. A tal punto che molte delle sue foto e delle sue immagini sono diventate di uso comune senza che se ne conosca l’autore. Ma questa, che è una perdita agli occhi degli uomini, diventa un grande teso-ro agli occhi di Dio, dinanzi ai quali certamente Padre Pio lo avrà già condotto.Per tutte queste ragioni sono lieto di aver potuto aggiungere qualche mia povera ri-flessione alla presente pubblicazione e sono orgoglioso di essere conterraneo di Gaetano Mastrorilli».

Stefano Campanella, direttore di Tele Radio Padre Pio

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Autrice: Claudia LorussoPrezzo: Euro 10

Isbn: 978-88-89735-86-2Pagine: 64

Sarò sabbia del desertoDiario al femminile di un viaggio

e di un riscatto

“Il diario di un viaggio, il racconto di una rinascita”.

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«Il deserto non ha misure e non ha condizioni, come la verità.A Jaisalmer ho scoperto che la mia verità è selvaggia e primitiva, senza misure e condizioni.Sarò sabbia del deserto, tenace e duttile, arroventata dal sole e modellata dal vento, determinata e possibile, sempre nuova, viva e vera. Nel Deserto del Thar sono sola.Per lungo tempo la mia solitudine è stata quella delle quattro mura, chiusa e vuota, la solitudine dell’ab-bandono, della vertigine che costringe, contrae e annienta.Questa del deserto non fa paura.È la vertigine piena e aperta dell’infinito, quella in cui il pensiero si espande sconfinando da se stesso, cercan-do all’infinito altri spazi ed altri limiti da varcare.È la solitudine della scoperta e della conquista, della scelta e della libertà.Oggi la luce del crepuscolo che accarezza a perdita d’occhio le dune silenziose ha i colori del commiato dal dolore e il suono della rinascita».

Claudia Lorusso, nata a Pavia nel 1968, laureata in lettere classiche, insegna italiano e latino nei licei. Dopo aver vissuto in diverse città italiane, da anni vive e lavora a Bari. Appassionata di viaggi e fotografia, è alla sua prima esperienza di scrittura.

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Autrice: Sabrina MerollaPrezzo: Euro 18

Isbn: 978-88-89735-88-6Pagine: 256

Buon Vento – Viaggio nel GustoLuoghi e protagonisti per scoprire la Puglia

“Alla scoperta dei Sapori della Puglia”.

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Sabrina Merolla, avvocato, specialista nel ramo delle partnership e della comunicazione, pugliese, originaria di Gravina in Puglia (Ba), da dodici anni è impegnata nel mondo radiotelevisivo come autrice e conduttrice.Presentatrice di eventi, rassegne culturali e festival ci-nematografici, è impegnata in un intenso e apprezzato lavoro di valorizzazione e divulgazione mediatica del-le bellezze territoriali pugliesi e lucane. Dal 2008 scrive e conduce il programma televisivo “Buon Vento”, format di sua ideazione, dedicato alla promozione delle risorse culturali, turistiche ed eno-gastronomiche di Puglia e Basilicata, andato in onda sulle reti del Gruppo Norba con grande riscontro di pubblico e critica.

Curato e scritto da Sabrina Merolla, questo libro accom-pagna i lettori in una selezione di itinerari tratti dai viaggi televisivi di “Buon Vento”, trasmissione ideata e condotta dalla stessa autrice che, con questo format, ha realizzato un innovativo progetto mediatico, dedicato alla divulga-zione e valorizzazione delle risorse culturali, turistiche ed enogastronomiche della terra di Puglia. Originale nel-la struttura e autentico nei contenuti, Buon Vento – Viag-gio nel Gusto svela un entusiasmante percorso esplorativo tra racconti, recensioni e segnalazioni dei luoghi e dei prodotti dell’enogastronomia in Puglia, vissuti e docu-mentati dall’autrice nel corso dei suoi viaggi.Emergono ristoranti, cantine vitivinicole e prodotti agroalimentari, in un selezionato novero di prezio-si giacimenti di identità pugliesi che, incuriosendo e appassionando, indurranno a mettersi in viaggio alla scoperta degli itinerari proposti. E il gusto si amplifi-ca con la conoscenza dei tanti protagonisti del mondo enogastronomico e agroalimentare pugliese e, tra loro, chef, ristoratori, produttori e imprenditori che l’autrice ha incontrato in esclusiva per i lettori, raccontando le loro storie singolari fra ricordi, speranze, aneddoti, espe-rienze, mete conquistate e proposte, arrivi e partenze. Un libro di racconti intensi e sorprendenti, per scopri-re una Puglia ricca di storie e sapori e per conoscere gli artefici del Gusto di questa terra, amabilmente nar-rati al lettore con garbo, freschezza e trasporto e con quella stessa passione che l’autrice trasmette al suo pubblico televisivo.

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Autore: Tony Rizzo

In collaborazione con: Barbara De Finis ed Emilia Sfilio

Lingue: Italiano, InglesePrezzo: Euro 30

Isbn: 978-88-89735-91-6Pagine: 184

Obiettivo TarantaFocus on Taranta

“Il primo volume fotografico sulla Notte della Taranta”.

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Obiettivo Taranta (Focus on Taranta), il primo libro fotografico sul festival della “Notte della Taranta”, in italiano con testo a fronte in inglese.Il volume è stato ideato e realizzato dal team dell’a-genzia fotografica inglese “4Imagae”, ovvero Tony Riz-zo, Barbara De Finis ed Emilia Sfilio.Autore delle splendide immagini contenute nel vo-lume è Tony Rizzo, apprezzato fotogiornalista italo-inglese con alle spalle una trentennale carriera.Barbara De Finis ed Emilia Sfilio sono le curatrici del reportage sul tarantismo e la musica popolare, realiz-zato attraverso colloqui e interviste con gli artisti (mu-sicisti e danzatori) fotografati, con studiosi e cultori della tradizione.Il libro propone circa un centinaio di fotografie (certi-ficate Nikon) divise in un percorso tematico, che im-mortalano immagini dei protagonisti, degli strumenti tipici, dell’espressione teatrale ed emozionale dei vari vissuti espressivi, presentate insieme alle storie ed i ri-cordi degli artisti interpreti dell’evento.Obiettivo Taranta, rappresenta l’espressione immedia-ta e più facilmente fruibile di una tradizione regionale così intrigante e coinvolgente.L’attualità delle immagini presentate evidenzia il pas-saggio generazionale e il percorso artistico dei protago-nisti che interpretano il fenomeno della “Notte della Taranta”, i quali si pongono l’obiettivo di ravvivare le radici salentine, oltrepassando i confini del Sud Italia.In questo prezioso volume, ribadiamo, per la prima volta la fotografia d’autore immortala alcuni magici momenti della Notte della Taranta, festival itinerante unico al mondo, che richiama ogni anno migliaia di persone affascinate dal ritmo ripetitivo, quasi ipnotico, della musica popolare.

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Strada Palazzo dell’Intendenza, 1 70122 Bari

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