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CaSERTa. Dietro ad un risultato elettorale ci sono sempre scelte az- zeccate e “fregature” che determi- nano l’andamento del voto. Per capire cosa è funzionato nei singoli partiti e nei singoli schieramenti è ne- cessario fare una radiografia dei ter- ritori evidenziando quelle che sono le risorse in campo. In questa tornata, al di fuori di ogni ragionamento, è il Movimento 5 stelle di Beppe grillo per il quale tutto è andato nel verso giusto nei centoquattro comuni. Per gli altri par- titi, però, non si può fare lo stesso ra- gionamento. Per capire cosa sia successo prendiamo in considera- zione i voti che i partiti hanno rac- colto alla Camera. La delusione di questa tornata elet- torale, è, sicuramente rappresentata dall’Udc di gianpiero Zinzi. Nono- stante gli sforzi profusi da lui e dal padre, che comunque sono serviti a contenere la disfatta, l’Udc casertano è naufragato assieme a quello nazio- nale pur raccogliendo una percen- tuale superiore alla media, il 4,96% pari a 22.929. Sul dato ha pesato tantissimo il risultato di Aversa. Qui l’Udc ha raccolto 722 con il 2,78% dei consensi nonostante la candida- tura di Romilda Balivo e il sostegno più o meno ufficiale del sindaco giu- seppe Sagliocco. Lo stesso di- scorso vale per San Prisco dove l’incidenza del sindaco antonio Siero e di una fetta consistente della giunta non si è vista. Sul Comune dell’Appia, l’Udc si è fermato a 199 pari al 3,07%. Abbondantemente al di sotto delle aspettative, il dato di Maddaloni dove nonostante una vera e propria corazzata, anche con un paio di sindaci in pectore, l’Udc è an- dato al di sotto della già bassa media provinciale. Per 759 pari al 4,09% si sono mossi giacomo Lombardi di Maddaloni Futura, Maria Letizia, gennaro Cioffi, il consigliere provin- ciale antimo Caturano, giovanni Ianniello, Michele Cerreto. Al di sotto delle aspettative anche il risultato di Orta di Atella dove il bat- tagliero Salvatore Del Prete e il suo gruppo, non sono andati oltre 358 preferenze pari al 3,00% sempre al di sotto della media provinciale. Molti i Comuni al di sotto delle aspettative anche nel Partito democratico. Caso più eclatante è Villa di Briano dove, addirittura, si sono registrati più voti alle primarie che alle elezioni. Nono- stante il sindaco Dionigi Magliulo, nel Comune dell’agro ci sono stati 460 voti a fronte di una percentuale del 15,44% a fronte di una media provinciale comunque bassa che ha visto il Pd raccogliere complessiva- mente 90.113 voti pari 19,49% del consenso. La disfatta ha caratterizzato un po’ tutto l’agro aversano. A Casal di Prin- cipe, per esempio, i democratici hanno raccolto 833 voti pari ad un misero 9,95% nonostante Renato Natale ed Ennio Natale che sono ai vertici del partito senior e del movi- mento giovanile. I flop del voto Tutti quelli che hanno steccato alle politiche PARLAMENTARI “dimezzati” Il numero degli eletti casertani scende da tredici a sette dopo que- sta tornata. Pag.3 Il mare di contraddizioni messe a sistema dal Partito democratico della provincia di Caserta sono emerse con esasperante dram- maticità in mezzo pomeriggio di scrutinio lunedì sera. C’è solo l’imbarazzo di dover decidere da dove cominciare per rappresen- tare il disastro Pd in Terra di La- voro dopo queste politiche. Il vezzo tutto bersaniano di dire che la delegazione parlamentare del Pd è stata scelta attraverso le primarie viene smentito dal risul- tato delle urne. L’unica candidata alle primarie eletta è la terza classificata della competizione di fine dicembre, la deputata uscente Pina Picierno per garan- tire la quale sull’altare del Pd sono stati immolati prima Gen- naro Oliviero, poi Nicola Caputo ed infine Lucia Esposito... Nono- stante l’ex assessore provinciale abbia fatto il pieno a San Nicola la Strada e, soprattutto, nono- stante sia stata la seconda più votata alle primarie, prima di fatto stante l’esclusione di Caputo, Esposito è fuori dal Parlamento. Il tentativo chiassoso e di dubbio gusto di dire che Zavoli si debba dimettere perché anziano, non servirà a darle, almeno da subito, quello che le è stato tolto... Po- stilla, se Zavoli non era adatto al Senato, la battaglia andava fatta continua a pag.2 di Francesco Marino L ’editor iale continua a pag.2 Quel pasticcio Democratico delle primarie I risultati dopo lo scrutinio VOTO tra polemiche e rinnovamento L’analisi del voto a Caserta di Pdl e Pd. I berlusconiani: un trionfo. I de- mocratici polemici. Pag.4 CRISI è fuggi fuggi da Caserta L’analisi del segretario della Cisl Cri- sci: non siamo più attrattivi per gli in- vestitori. Pag.5 CONGRESSO PD i renziani: subito L’ala del partito vicina a Marino: serve un ricambio immediato, con società civile e territorio. Pag.6 ESPOSITO-ZAVOLI si apre il caso Nel Pd si chiedono le dimissioni del giornalista per far posto alla sena- trice di San Nicola. Pag.7 LA PONTIDA del Mezzogiorno Santa Maria Capua Vetere segna un exploit della Lega Nord grazie a Di Monaco. Pag.8 PDL mini-esodo verso Beppe Grillo L’analisi del voto a Capua dopo le politiche. In crescita il Pd grazie alla Affinito. Pag.9 Per informazioni 328.3997148 [email protected] www.casertafocus.net Anno IV n. 08 02/03/2013 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me- ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

casertafocus n8

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settimanale di caserta e provincia in distribuzione gratuita

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Page 1: casertafocus n8

CaSERTa. Dietro ad un risultato

elettorale ci sono sempre scelte az-

zeccate e “fregature” che determi-

nano l’andamento del voto. Per

capire cosa è funzionato nei singoli

partiti e nei singoli schieramenti è ne-

cessario fare una radiografia dei ter-

ritori evidenziando quelle che sono le

risorse in campo.

In questa tornata, al di fuori di ogni

ragionamento, è il Movimento 5

stelle di Beppe grillo per il quale

tutto è andato nel verso giusto nei

centoquattro comuni. Per gli altri par-

titi, però, non si può fare lo stesso ra-

gionamento. Per capire cosa sia

successo prendiamo in considera-

zione i voti che i partiti hanno rac-

colto alla Camera.

La delusione di questa tornata elet-

torale, è, sicuramente rappresentata

dall’Udc di gianpiero Zinzi. Nono-

stante gli sforzi profusi da lui e dal

padre, che comunque sono serviti a

contenere la disfatta, l’Udc casertano

è naufragato assieme a quello nazio-

nale pur raccogliendo una percen-

tuale superiore alla media, il 4,96%

pari a 22.929. Sul dato ha pesato

tantissimo il risultato di Aversa. Qui

l’Udc ha raccolto 722 con il 2,78%

dei consensi nonostante la candida-

tura di Romilda Balivo e il sostegno

più o meno ufficiale del sindaco giu-

seppe Sagliocco. Lo stesso di-

scorso vale per San Prisco dove

l’incidenza del sindaco antonio

Siero e di una fetta consistente della

giunta non si è vista. Sul Comune

dell’Appia, l’Udc si è fermato a 199

pari al 3,07%. Abbondantemente al

di sotto delle aspettative, il dato di

Maddaloni dove nonostante una vera

e propria corazzata, anche con un

paio di sindaci in pectore, l’Udc è an-

dato al di sotto della già bassa media

provinciale. Per 759 pari al 4,09% si

sono mossi giacomo Lombardi di

Maddaloni Futura, Maria Letizia,

gennaro Cioffi, il consigliere provin-

ciale antimo Caturano, giovanni

Ianniello, Michele Cerreto.

Al di sotto delle aspettative anche il

risultato di Orta di Atella dove il bat-

tagliero Salvatore Del Prete e il suo

gruppo, non sono andati oltre 358

preferenze pari al 3,00% sempre al

di sotto della media provinciale. Molti

i Comuni al di sotto delle aspettative

anche nel Partito democratico. Caso

più eclatante è Villa di Briano dove,

addirittura, si sono registrati più voti

alle primarie che alle elezioni. Nono-

stante il sindaco Dionigi Magliulo,

nel Comune dell’agro ci sono stati

460 voti a fronte di una percentuale

del 15,44% a fronte di una media

provinciale comunque bassa che ha

visto il Pd raccogliere complessiva-

mente 90.113 voti pari 19,49% del

consenso.

La disfatta ha caratterizzato un po’

tutto l’agro aversano. A Casal di Prin-

cipe, per esempio, i democratici

hanno raccolto 833 voti pari ad un

misero 9,95% nonostante Renato

Natale ed Ennio Natale che sono ai

vertici del partito senior e del movi-

mento giovanile.

I flop del votoTutti quelli che hanno steccato alle politiche

PARLAMENTARI“dimezzati”Il numero degli eletti casertani

scende da tredici a sette dopo que-

sta tornata. Pag.3

Il mare di contraddizioni messe a

sistema dal Partito democratico

della provincia di Caserta sono

emerse con esasperante dram-

maticità in mezzo pomeriggio di

scrutinio lunedì sera. C’è solo

l’imbarazzo di dover decidere da

dove cominciare per rappresen-

tare il disastro Pd in Terra di La-

voro dopo queste politiche. Il

vezzo tutto bersaniano di dire

che la delegazione parlamentare

del Pd è stata scelta attraverso le

primarie viene smentito dal risul-

tato delle urne. L’unica candidata

alle primarie eletta è la terza

classificata della competizione di

fine dicembre, la deputata

uscente Pina Picierno per garan-

tire la quale sull’altare del Pd

sono stati immolati prima Gen-

naro Oliviero, poi Nicola Caputo

ed infine Lucia Esposito... Nono-

stante l’ex assessore provinciale

abbia fatto il pieno a San Nicola

la Strada e, soprattutto, nono-

stante sia stata la seconda più

votata alle primarie, prima di fatto

stante l’esclusione di Caputo,

Esposito è fuori dal Parlamento.

Il tentativo chiassoso e di dubbio

gusto di dire che Zavoli si debba

dimettere perché anziano, non

servirà a darle, almeno da subito,

quello che le è stato tolto... Po-

stilla, se Zavoli non era adatto al

Senato, la battaglia andava fattacontinua a pag.2

diFrancesco Marino

L’editoriale

continua a pag.2

Quel pasticcioDemocraticodelle primarie

I risultati dopo lo scrutinio

VOTO tra polemichee rinnovamentoL’analisi del voto a Caserta di Pdl e

Pd. I berlusconiani: un trionfo. I de-

mocratici polemici. Pag.4

CRISI è fuggi fuggi da CasertaL’analisi del segretario della Cisl Cri-

sci: non siamo più attrattivi per gli in-

vestitori. Pag.5

CONGRESSO PDi renziani: subito L’ala del partito vicina a Marino:

serve un ricambio immediato, con

società civile e territorio. Pag.6

ESPOSITO-ZAVOLIsi apre il casoNel Pd si chiedono le dimissioni del

giornalista per far posto alla sena-

trice di San Nicola. Pag.7

LA PONTIDAdel MezzogiornoSanta Maria Capua Vetere segna un

exploit della Lega Nord grazie a Di

Monaco. Pag.8

PDL mini-esodoverso Beppe GrilloL’analisi del voto a Capua dopo le

politiche. In crescita il Pd grazie alla

Affinito. Pag.9

Per informazioni328.3997148

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Anno IV n. 0802/03/2013

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Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Page 2: casertafocus n8

2 02/03/2013 CASERTA

continua da pag.1

prima, indipendentemente dal risul-

tatonon dopo le elezioni, in questa

maniera la sensazione è che si cer-

chi solo di curare un interesse di

bottega.

Troppo poco per mettere in discus-

sione la figura del maestro Sergio

Zavoli.

Restando alle primarie, l’immagine

della grande festa democratica for-

nita per descrivere la partecipa-

zione si dissolve in maniera

velocissima se si vanno a compa-

rare i dati delle parlamentarie con

quelli delle politiche...

E’ mai possibile che i voti raccolti in

una competizione interna ad un par-

tito siano superiori a quelli delle ele-

zioni nazionali?

A Villa di Briano, sicuramente sì!

Analizzando questi dati si capisce

anche come il più alto strumento di

democrazia che hanno a disposi-

zione i cittadini, i soloni del Pd defi-

niscono così le primarie, non sono

altro che un’arma impropria a dispo-

sizione di chi comanda... E, in que-

sto quadro, via libera al

tesseramento... Quello che ci vo-

leva per gettare della sana benzina

su un fuoco che sta bruciando

quanto di buono potrebbero pro-

durre i democratici della provincia di

Caserta.

I numeri raccolti e la vittoria perso-

nale di Silvio Berlusconi, poi, fanno

cancellare, quasi con un colpo di

spugna, quelli che sono i problemi

del centrodestra casertano. Spet-

terà ora alla dirigenza locale dimo-

strare di poter condurre il processo

di ricostruzione della classe diri-

gente del Pdl, altrimenti per gli uo-

mini del Cavaliere queste elezioni

saranno servite solo a nascondere

la polvere sotto al tappeto. Il resto è

solo Movimento 5 stelle con un Udc

quasi non pervenuto nonostante gli

sforzi di Zinzi...

E credete non è assolutamente

poco....

segue dalla prima

Copione molto simile a Casape-

senna dove i numeri non sono stati

poi così tanto differenti.

Il Partito democratico della candidata

alla Camera Raffaella Zagaria e del

possibile candidato sindaco Raffaele

De Rosa hanno raccolto appena 383

voti pari al 12,61% dei consensi. A

Villa Literno la prima elezione dopo

l’uscita di scena del consigliere rehio-

nale Enrico Fabozzi si è vista e

come per i democratici.

Il Pd che sino a poco tempo fa fa-

ceva il pieno di consensi in elezioni

del genere, oggi si è fermato ad un

misero 12,64% con appena 644 con-

sensi raccolti.

Il risultato del Pd è stato al di sotto

delle aspettative anche a Cellole

dove Aldo Izzo non è riuscito a dre-

nare più di tanto consensi alla causa

di Pierluigi Bersani.

La percentuale si è fermata al

13,72% con 573 voti.

Leggermente al di sotto della media

provinciale anche Macerata Campa-

nia guidata dal sindaco Luigi

Munno, uno dei leader del Pd in

Terra di Lavoro.

L’ex dirigente dei Ds è riuscito a rac-

cogliere 1.013 consensi pari al

18,26% in favore di Pierluigi Bersani.

Nel calderone dei flop anche il sin-

daco di Vairano Patenora Bartolo-

meo Cantelmo che si ferma

leggermente sotto la media provin-

ciale con 671 voti e una percentuale

del 18,32%.

Più difficile stabilire i flop del Pdl alla

luce del grande consenso che il par-

tito ha ottenuto.

Silvio Berlusconi esce con 149.316

voti alla Camera pari al 32,31%. Al di

sotto della media provinciale Casa-

giove dove il sindaco Elpidio Russo

è, comunque, riuscito a raccogliere

1.757 voti pari 21,86% dei consensi.

Al di sotto della media, ma, comun-

que, con percentuali rotonde, anche

Pasquale Delli Paoli a San Nicola la

Strada. Il sindaco, infatti, riesce a

raccogliere un significativo 21,24%

con 2.566 voti, che, però, è lontano

ben dodici punti dalla media provin-

ciale. L’impegno massimo profuso

dalla candidata locale di San Nicola

per il Pd Lucia Esposito ha sicura-

mente pesato

Francesco Marino

elezioni i sindaci non tiranoMolti primi cittadini non impongono la loro legge

Dionigi MagliuloRomilda BalivoGianpiero ZinziAntonio Siero

Pasquale Delli PaoliRaffaella ZagariaLuigi Munno Elpidio Russo

Page 3: casertafocus n8

CASERTA. Si riduce sensibilmente il

numero dei parlamentari casertani

all’interno del prossimo governo. Le

urne, o, meglio, le liste, non hanno

premiato i politici casertani, ridu-

cendo la consistenza della delega-

zione di Terra di Lavoro rispetto a

quella di cinque anni fa. Nel 2008 fu-

rono eletti ben tredici parlamentari

(Nicola Cosentino, Mario Landolfi,

Giovanna Petrenga, Enzo D’Anna,

Carlo Sarro, Pasquale Giuliano,

Gennaro Coronella, Italo Boc-

chino, Gianfranco Paglia, Americo

Porfidia, Stefano Graziano, Pina

Picierno e Domenico Zinzi) contro

i sette attuali (Carlo Sarro, Giovanna

Petrenga, Enzo D’Anna, Pina Pi-

cierno, Rosaria Capacchione,

Vilma Moronese e Lucio Romano).

Se il Partito democratico mantiene

costante la sua presenza in Parla-

mento, due furono gli eletti nel 2008,

due lo sono stati nel 2013, lo stesso

non si può dire per il Pdl che passa

da nove eletti, compresi Paglia e

Bocchino passati poi in Futuro e li-

bertà, ai tre attuali. A rimpolpare la

pattuglia casertana in questa tornata,

ci pensa Maria Rosaria Rossi di

Piedimonte Matese eletta, sempre

con il Pdl, al Senato in Lazio. Scom-

pare l’Udc casertano dal parlamento

italiano, dal momento che la staffetta

padre-figlio Domenico Zinzi Gian-

piero Zinzi non è riuscita a causa

del crollo verticola che ha subito

l’Unione di centro. Una rappresen-

tanza centrista viene, comunque, ga-

rantita dall’aversano Lucio Romano,

medico, eletto al Senato con la lista

Monti. Novità assoluta, ovviamente,

è la senatrice sammaritana Vilma

Moronese che è stata eletta con il

Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.

Per la prima volta, dopo tantissimi

anni, l’agro aversano non è rappre-

sentato in Parlamento in maniera

massiccia. In qualche maniera,

l’unica a portare la bandiera è Gio-

vanna Petrenga del Popolo delle Li-

bertà, originaria di Casal di Principe,

ma da anni trapiantata a Caserta

città.

parlamentari ‘dimezzati’Si passa da tredici a sette più la matesina Rossi in Lazio

302/03/2013CASERTA

Vilma Moronese

Giovanna PetrengaCarlo Sarro Enzo D’Anna

Pina Picierno Rosaria Capacchione

Page 4: casertafocus n8

CASERTA. Entusiasmo alle stelle in

casa Pdl dopo il risultato elettorale.

«La straordinaria vittoria conseguita

dal Pdl in provincia di Caserta, mag-

giore qui rispetto anche al resto della

Campania che pure ha confermato

un grandissimo consenso per il no-

stro partito, è frutto dell’effetto trai-

nante del presidente Berlusconi ma

anche di un grandissimo lavoro fatto

dal basso sul territorio, da sindaci,

amministratori locali, consiglieri co-

munali e provinciali, consiglieri regio-

nali e da tantissimi iscritti e

simpatizzanti per il Pdl - dichiara im-

pettito - Angelo Polverino - Ora

spetta alla nostra rappresentanza

parlamentare, consistente e qualifi-

cata, dimostrare con con i fatti l’attac-

camento e la capacità di incidere in

favore del nostro territorio. Terra di

Lavoro ha bisogno di attenzione in

tutti i settori e di sviluppo e ripresa

economica. Proporrò a breve dei ta-

voli tematici in cui i parlamentari sa-

ranno chiamati ad indicare progetti

ed impegni che saranno sottoposti

periodicamente a verifica da parte

del partito e della base. Io sono fer-

mamente convinto che bisogna ini-

ziare a praticare e non solo a

proclamare un modo nuovo di fare

politica e bisogna anche continuare

nel processo di rinnovamento, con-

servando le positività e le esperienze

del passato, interno al partito. Un ra-

gionamento a breve, inoltre, va fatto

con gli alleati laddove il Pdl governa

le istituzioni locali. Il consenso degli

elettori e i rapporti di forze tra i vari

schieramenti politici vanno valutati

nuovamente in termini di rappresen-

tanza». «Il Pdl a Caserta città è il

primo partito, cosa che non accade

negli altri capoluoghi di provincia

della regione Campania - fa eco il

sindaco Pio Del Gaudio - Inoltre, ri-

spetto alle città di Napoli, Salerno,

Benevento e Avellino, abbiamo la

percentuale più alta. Nonostante il

dissesto del Comune e l'onda di pro-

testa generalizzata di cui si sono fatti

protagonisti molti casertani, il mio

partito è il primo a Caserta. E' la

sconfitta di quanti hanno ripetuta-

mente affermato, anche sulla stampa

locale, che un tracollo del mio partito

sarebbe stato una perdita da attri-

buire a me. Vince, con i voti asse-

gnati al mio partito, il buon governo

che abbiamo assicurato, la qualità

dei servizi che con responsabilità ga-

rantiamo fin dall'avvio della nostra

Amministrazione. Vince il rapporto

con la gente, che per noi si era già

tradotto recentemente negli apprez-

zamenti che la maggioranza della

città ci riserva per la qualità dei nostri

interventi. Vince il contatto diretto

con le persone, che è per noi prassi

quotidiana e metodo di governo al

servizio della città. Vince la verità,

contro ogni tentativo di perpetuare

vecchie logiche, anche di trasformi-

smo e di promesse non mantenute».

Si inserisce nell’analisi anche la pre-

side Adele Vairo, candidata alla Ca-

mera. «Siamo l’unico progetto

politico concreto presente sul territo-

rio, gli elettori lo hanno compreso e

ci hanno premiato con il loro voto -

ha dichiarato - Primo partito in città,

primo partito in provincia, con numeri

da capogiro. Rispetto al Movimento

5 stelle abbiamo raccolto oltre cin-

quantamila preferenze in più, imba-

razzante diventa il divario con il Pd

che è stato staccato di quasi sessan-

tamila consensi. La continuità di una

dirigenza qualificata che ha saputo

governare i processi, la novità della

proposta di candidature espressione

del territorio sono stati gli ingredienti

di un successo che, solo coloro che

non sanno delle cose della politica,

non si aspettavano». Vairo sottolinea

come, comunque, questo non sia il

momento di fermarsi e cullarsi sugli

allori. «Noi tutti del Pdl sappiamo che

il risultato elettorale è il punto di par-

tenza di un processo di rimodula-

zione della classe dirigente che ci

consentirà di essere guida e riferi-

mento su questo territorio ancora per

moltissimo tempo – ha detto – la

stella polare della nostra azione deve

essere una sola, dare risposte al ter-

ritorio. La gente vede in noi gli unici

in grado di farlo e, per questo, non

dobbiamo deluderli. Ringrazio quei

tanti amici, sino a qualche settimana

fa distanti dalla politica, che si sono

appassionati al Pdl con la mia candi-

datura. E’ nei loro confronti, prima

ancora che di tutto il territorio che ho

l’obbligo morale di andare avanti nel

solco tracciato in questa campagna

elettorale. C’è voglia di politica, e noi

lo abbiamo dimostrato».

Lo stesso clima non si vive in casa

Partito democratico. «E’ necessario

avviare un processo di costruzione

del partito che tenga conto di quello

che c’è e che attribuisca il giusto pro-

tagonismo nelle scelte ad un territo-

rio importante come quello della

provincia di Caserta». E’ lucida l’ana-

lisi che fa il capogruppo del Pd al Co-

mune di Caserta Franco De Michele

dopo la sconfitta elettorale subita in

occasione delle elezioni politiche.

«Abbiamo sempre sostenuto che il

nostro territorio era determinante

nella conquista del Senato in Cam-

pania, ma, evidentemente, questa

nostra considerazione è rimasta ina-

scoltata – ha sottolineato De Michele

– il segretario regionale Amendola

parla di una vicenda critica per Ca-

serta. Non si scopre certo oggi que-

sta criticità. E, poi, lui è il deputato di

Caserta avendo scelto di candidarsi

al numero due nella nostra circoscri-

zione». De Michele identifica le ra-

gioni della sconfitta del Pd in due

scelte effettuate da Bersani. «Un

anno e mezzo fa si è deciso di soste-

nere un progetto come quello di

Monti che ha minato il grande van-

taggio che avevamo raccolto – ha

spiegato De Michele – inoltre, si è

vanificato il grande entusiasmo che

si è registrato con le primarie tra Ber-

sani e Renzi con le parlamentarie

che hanno portato solo guerre sui

territori e la provincia di Caserta ne è

un esempio eclatante». De Michele

è poi vicino alle amiche candidate

che si sono viste sfuggire l’elezione

per un soffio e ringrazia Rosida Baia

per il grande lavoro svolto sul territo-

rio in questa campagna elettorale.

«Abbiamo perso, cominciamolo a

dire a chiare lettere». Il dirigente pro-

vinciale del Pd Enrico Tresca non

va per il sottile. «E’ necessario rifon-

dare la classe dirigente di questo

partito che ha dilapidato un patrimo-

nio di consensi enorme sino ad un

anno e mezzo fa per uno spirito di

autoconservazione di un gruppo diri-

gente che non è riuscito a produrre

nulla – ha sottolineato Tresca – c’è

bisogno di un ricambio generazio-

nale che non è anagrafico, ma di

idee che, è stato il vero punto cru-

ciale di questa campagna eletto-

rale». Tresca sottolinea come non è

sufficiente parlare di lavoro, ma

come sia opportuno fornire dei mes-

saggi chiari agli elettori. «Berlusconi

ha detto che restituisce l’Imu, Grillo

ha parlato dell’inviolabilità di beni

come l’acqua – ha detto – è stato

Grillo il vero vincitore di queste ele-

zioni ed è con Grillo che dobbiamo

aprire un’alleanza a termine su temi

come la riforma elettorale, il conflitto

di interessi per poi ritornare al voto e

ridare stabilità al Paese. A determi-

nare la vittoria non sono state nem-

meno le parole di Renzi, sono altri gli

impegni che una vera forza riformista

deve assumere».

Tresca sottolinea come sia stato un

voto d’opinione a reggere il Pd. «La

dimostrazione sono i risultati delle

grandi città – ha detto – dove sono i

risultati delle primarie? A Villa di

Briano abbiamo raccolto più voti alle

primarie che alle politiche… nell’agro

aversano il partito raggiunge percen-

tuali residuali. Amendola parla di un

nodo Caserta, questo nodo c’era

anche un anno e mezzo fa ed è stato

anche lui a non riuscire a risolverlo…

voto polemiche e impegniL’analisi di Pdl e Pd a Caserta dopo le consultazioni

4 02/03/2013 CASERTA

Pio Del Gaudio

Enrico TrescaFranco De Michele

Angelo Polverino

Page 5: casertafocus n8

CASERTA. «Caserta, nonostante le

ottime risorse che possiede in ambito

economico, culturale e turistico, si

trova oramai in declino non essendo

più, o quasi, una città attrattiva in

nessuno di questi campi». Queste

sono le parole del Segretario Gene-

rale della Cisl, Carmine Crisci, il

quale, con rammarico descrive una

provincia che pur dotata di tutte le

strutture necessarie per migliorarsi,

svilupparsi, non ha saputo approfit-

tare del grande boom economico

degli anni scorsi, favorito soprattutto

dall’ingresso di imprese piccole o

medio grandi nel nostro territorio. In

realtà, come illustra il Segretario, «un

Paese, in questo caso il nostro terri-

torio, per crescere ha bisogno so-

prattutto dell’appoggio delle

istituzioni locali, le quali non si dimo-

strano attente alla decadenza in cui

riversa il territorio di Caserta e, non

vi è alcun impegno da parte loro di

favorire l’ingresso delle aziende che

provengono da fuori, favorendo e in-

coraggiando la loro permanenza

qui».

Infatti una provincia può dirsi svilup-

pata solo se favorisse l’incremento di

alcuni fattori competitivi divenendo

attrattiva per tutti coloro che decides-

sero di investire. Ora, come spiega

lo stesso Segretario «non possiamo

parlare di sfide tra aziende, anche

perché la competizione tra esse è

caratterizzata da fattori strategici e

tecnici interni. Invece, è giusto par-

lare di sfide tra territori poiché, molte

aziende hanno deciso di abbando-

nare Caserta ed investire altrove, in

luoghi che presentano infrastrutture

idonee, nonché aiuti maggiori e mi-

gliori da parte dei governi locali volti

alla promozione del territorio e delle

industrie presenti».

Le infrastrutture sono uno di quei fat-

tori che caratterizzano il processo

analitico di scelta dei paesi nei quali

investire. Caserta presenta un PIL

basso, un livello culturale inferiore

dettato dalla mancata integrazione

dei poli universitari con lo stesso ter-

ritorio nonché, una crescita della di-

soccupazione a causa della chiusura

di molte aziende. Sono dati che do-

vrebbero fare riflettere poiché un ter-

ritorio poco attrattivo e che non fa

nulla per diventarlo, può soltanto re-

gredire e non favorire alcuna pro-

spettiva di crescita e di futuro per i

giovani.

Sulla negligenza delle infrastrutture

del territorio casertano, il Segretario

Crisci illustra una visione non rosea

affermando che «l’interporto ha ora-

mai perso il suo essere struttura in-

termodale per cui era stato costruito;

le Ferrovie non funzionano bene e

sono anche mal collegate. Nume-

rose aziende chiudono come tasselli

del domino, una dopo l’altra, oppure,

rimangono aperte costringendo gli

operai di stare in cassa integrazione.

Ancora, il settore dei trasporti in ge-

nerale è completamente mal funzio-

nante o assente. L’aeroporto di

Grazzanise, ad esempio – continua

Crisci - è da tempo questione di di-

battito ed anche oggetto di numerosi

programmi politici elettorali, ma ri-

mane inutilizzato quando invece sa-

rebbe utile per il trasporto dei cargo».

La CISL si sta battendo e continuerà

a farlo sul ripristino di alcuni settori

vitali per Caserta e la provincia: la

presenza di aziende importanti come

la FIREMA, aziende specializzate

nel settore delle Telecomunicazioni,

dell’elettronica, del chimico farma-

ceutico e molte altre, spiega Crisci

«devono essere nella condizione di

rimanere sul territorio essendo esse

importanti per lo sviluppo stesso

della provincia».

Un territorio per essere competitivo

ed attrattivo ha bisogno di sviluppare

e migliorare anche altre fette impor-

tanti dell’economia locale che contri-

buiscono alla crescita della città:

l’agricoltura, l’artigianato, il turismo e

l’integrazione culturale.

Nel settore agricolo, Crisci sostiene

che «bisogna favorire i prodotti locali

e farli conoscere al di fuori della Re-

gione, innanzitutto partendo con la

creazione di un mercato orto-frutti-

colo provinciale. Inoltre bisogne-

rebbe permettere alle industrie

agricole medio-piccole di unirsi in

consorzi così da espandersi e ren-

dersi competitive anche altrove».

Sull’artigianato, continua il Segreta-

rio «Caserta era famosa per l’indu-

stria tessile della seta di San Leucio,

anche qui, un grosso sbaglio perché

invece di seguire una strategia volta

allo sviluppo dell’impresa stessa, si è

preferito un sistema di welfare costi-

tuito da grande speculazione indivi-

duale tale da fare fallire una delle

produzioni storiche più importanti

nel settore della seta nonché un

vanto per la nostra città».

Lo sviluppo turistico è un settore im-

portante per il territorio, Crisci sotto-

linea infatti la presenza di Palazzo

Reale, il borgo di Casertavecchia,

San Leucio: tutti luoghi che dovreb-

bero essere pubblicizzati altrove at-

traverso politiche promozionali

idonee. Infine, ma non di importanza,

l’integrazione culturale è uno degli

aspetti importantissimi descritti da

Crisci perché «dove c’è cultura, c’è

sviluppo e la possibilità che i giovani

possano integrarsi nel proprio territo-

rio sempre che, università e gover-

nance interna viaggino insieme e

non come due monadi».

Einstein diceva che tutto ciò che ha

valore nella società umana dipende

dalle opportunità di progredire che

vengono accordate ad ogni indivi-

duo. Sarà vero? La risposta sta a

noi.

Angela Santonastaso

crisi fuggi fuggi da casertaCrisci suona il campanello d’allarme: non siamo attrattivi

502/03/2013CASERTA

Carmine Crisci

Ztl, ok ai pass per i residenti gratuitiCASERTA. "Daremo immediata attuazione a un'ini-

ziativa condivisa, l'eliminazione del costo del pass

per gli automobilisti residenti nella ztl.

Confermiamo le nostre proposte, già rese note alle

associazioni dei commercianti, circa l'invito al com-

parto commerciale cittadino per orari più adeguati

agli stili di vita e dei consumi in un'area commer-

ciale da vivere in maniera più funzionale e per

un'informazione più approfondita di attività produt-

tive e loro clienti su tutto il ventaglio delle ampie

opportunità e convenzioni che nel corso dei mesi

passati l'Amministrazione ha provveduto a solleci-

tare, favorire e realizzare nel settore della mobilità,

dei parcheggi e del trasporto pubblico locale.

Siamo disponibili a valutare tutte le modifiche ora-

rie della ztl che, su base stagionale, dovessero es-

sere condivise dal Tavolo Città, così come ogni

altra azione che anzi continuiamo ad auspicare af-

finché il Tavolo lavori all'unisono, anche fuori della

sua sede istituzionale, per sviluppare iniziative e at-

tività indirizzate a far crescere e animare la ztl".

Lo ha detto il sindaco Pio Del Gaudio al termine

della riunione del Tavolo Città sulla ztl.

All'incontro, oltre ai rappresentanti delle associa-

zioni di categoria del commercio e civiche, per

l'Amministrazione, erano presenti il vicesindaco e

assessore alla Mobilità e alla Polizia Municipale,

Vincenzo Ferraro; l'assessore alle Attività Produt-

tive, Emilio Caterino; i consiglieri comunali Pa-

squale Antonucci, Antonio De Crescenzo, Antonio

Maiello, Massimiliano Palmiero e Donato Tenga; i

dirigenti Francesco Biondi, Giovanni Natale e il co-

mandante della Polizia Municipale, Alberto Negro.

Durante la riunione le associazioni di categoria

hanno illustrato ai presenti le proposte già presen-

tate all'Amministrazione e le altre associazioni civi-

che sono intervenute sul tema.

L.P.

Page 6: casertafocus n8

CASERTA. Dopo la tregua legata

all’appuntamento con le elezioni po-

litiche, in casa Partito democratico si

riaccende la discussione sui vertici

provinciali. Allo stato attuale la segre-

teria è retta da Ludovico Feole, ex

sindaco di Roccamonfina, suben-

trato a Dario Abbate dopo le dimis-

sioni presentate dall’avvocato per

partecipare alle primarie.

Quello di Feole sarebbe dovuto es-

sere un incarico a termine, dal mo-

mento che era stato stabilito di

affidargli il partito sino al 15 gennaio

per poi provvedere a nuovi assetti.

Così non è stato, dal momento che

Feole è tutt’ora in carica. A riaccen-

dere le ostilità è stata l’area Renzi

con un documento prodotto a mar-

gine dell’analisi del voto. «Numerosi

e rappresentativi di tutte le realtà co-

munali della provincia di Caserta, i

responsabili dei Comitati Adesso, e

tanti militanti e simpatizzanti Demo-

cratici che si riconoscono nella cosid-

detta area Renzi, hanno analizzato il

dato elettorale in provincia ragio-

nando sul futuro del Partito Demo-

cratico di Terra di Lavoro e sulle

aspettative e sulle speranze per l’im-

mediato futuro - si legge nella nota -

Una nuova stagione è stato il leit

motiv che è stato invocato e prospet-

tato negli innumerevoli interventi dei

partecipanti; sindaci, amministratori,

dirigenti e militanti del Partito Demo-

cratico, tutti convinti che il risultato ot-

tenuto in provincia di Caserta sia

stato estremamente deludente ben-

ché non corrispondente alle poten-

zialità reali del partito. Potenzialità

non espresse appieno perché soffo-

cate da una insufficiente azione del

partito negli ultimi anni, che ha visto

l’epilogo nelle dimissioni del segreta-

rio provinciale, dalle diatribe interne

che hanno contrassegnato la ge-

stione dello stesso partito, e dalle

contraddizioni che hanno caratteriz-

zato le primarie e che inesorabil-

mente sono riaffiorate in questa

campagna elettorale.

Contraddizioni, criticità, deficit orga-

nizzativi, parzialità nei confronti della

componente renziana, che sono

state puntualmente denunciate pub-

blicamente.

Ora - è emerso chiaro - è il tempo di

cambiare passo, di sperimentare un

diverso agire politico, di credere nel

partito come spazio di elaborazione

di azioni tese ad iniziative di inte-

resse sociale e di difesa del nostro

territorio, aperto alla società reale di-

ventandone luogo di espressione e

strumento di autodeterminazione.

La classe dirigente che ha governato

il partito ad oggi ha fallito sia nella

componente di maggioranza che in

quella di minoranza, anzi l’omologa-

zione del dibattito interno è stata la

prima causa di un depotenziamento

dell’iniziativa del PD in Provincia di

Caserta, sempre troppo dedita a cal-

coli personalistici ed a rendite di po-

sizione di gruppi e di posizioni

personali che dovranno da oggi dare

spazio e corpo ad una nuova sta-

gione di partecipazione.

Si chiede quindi che venga convo-

cata l’assemblea del Partito Provin-

ciale per la determinazione delle

procedure per l’indizione di un Con-

gresso provinciale al quale arrivare

in tempi brevi.

Alla nuova stagione, i tanti iscritti e

militanti che si riconoscono nell’area

Renzi, sono pronti a presentarsi con

la elaborazione di un processo forte-

mente innovativo che veda il coinvol-

gimento di nuove forme di

aggregazione sociali, associative,

movimenti di politica diffusa, con la

valorizzazione di esperienze civiche

ben presenti in questa provincia; che

veda finalmente il Partito tornare a

parlare di temi, individuando i pro-

blemi di questo territorio e – soprat-

tutto – fornendo soluzioni chiare e

percorribili; un necessario grado di

autonomia rispetto al Partito regio-

nale, corresponsabile dell’ennesima

sconfitta; un rinnovato senso di ap-

partenenza di d’identità e la costru-

zione di una nuova classe dirigente

di Democratiche e Democratici».

i renziani congresso subito«Dobbiamo aprirci alla società civile e ai territori»

6 02/03/2013 CASERTA

Ludovico Feole

Page 7: casertafocus n8

SAN NICOLA LA STRADA. Primo

partito in città con numeri da capo-

giro, eppure Lucia Esposito è rima-

sta fuori dal Parlamento. All’ex

assessore provinciale, non sono ba-

stati 3.706 voti a San Nicola la

Strada, pari 34,71% dei consensi,

per poter essere eletta a Palazzo

Madama. Il tracollo del Partito demo-

cratico, la vittoria del Pdl hanno fatto

in modo che fossero solo cinque i se-

natori appannaggio del Pd in Cam-

pania, con la Esposito sesta fuori

dall’elezione. Alla luce del risultato

raccolto in città, in rete si è sviluppata

una vera e propria crociata in favore

della Esposito per chiedere a Pier-

luigi Bersani di farla entrare in Se-

nato. La strada che i democratici

individuano per ottemere questo ri-

sultato è quella di chiedere le dimis-

sioni di Sergio Zavoli, secondo della

lista al Senato, ritenuto troppo vec-

chio per poter rappresentare il partito

nel nuovo governo.

Altra motivazione addotta in favore

della politica di San Nicola la Strada,

il fatto di essere stata la seconda

nelle primarie per la scelta dei parla-

mentari alle spalle di Nicola Caputo,

quindi, nei fatti, la prima, e poi essere

rimasta fuori dall’elezione. Quella di

essere la prima dei non eletti, per la

Esposito sembra essere diventata

una sorta di maledizione, dal mo-

mento che la stessa sorte l’è toccata

anche alle regionali. L’ex esponente

della giunta De Franciscis, infatti, è

arrivata alle spalle di Enrico Fabozzi

e, anche in quel caso, di Nicola Ca-

puto. La maledizione si è ripetuta con

le politiche...

Ma chi sono i nuovi senatori eletti in

Campania? Sedici le caselle al Po-

polo delle libertà, tutte quelle desti-

nate alla coalizione vincente, così

come è successo cinque anni fa. Per

il Pdl dentro Silvio Berlusconi,

Francesco Nitto Palma, Alessan-

dra Mussolini, Giuseppe Esposito,

Cosimo Sibilia, Luigi Compagna,

Vincenzo D’Anna, Antonio Milo,

Lucio Barani, Riccardo Villari, Do-

menico De Siano, Mauro Giovanni,

Ciro Falanga, Giuseppe Compa-

gnone, Eva Longo, Pietro Langella

a cui si va ad aggiungere il diciasset-

tesimo Vincenzo Fasano che entra

in parlamento con le dimissioni di

Berlusconi. Per la minoranza, in-

vece, sono due le caselle che sono

andate alla lista Monti, Pierferdi-

nando Casini e l’aversano Lucio

Romano, mentre cinque sono toc-

cate al Movimento 5 stelle di Grillo.

Si tratta di Sergio Puglia, Andrea

Cioffi, Paola Nugnes, Vilma Moro-

nese e Bartolomeo Pepe. Cinque

sono stati, poi i senatori eletti dal Pd

la casertana Rosaria Capacchione,

Sergio Zavoli, Vincenzo Cuomo,

Angelica Saggese e Pasquale

Sollo. Fuori per il momento Lucia

Esposito, dal momento che il venti-

novesimo seggio è stato assegnato

a Peppe De Cristofaro di Sel.

pd il caso Esposito-ZavoliCrociata web per ottenere le dimissioni del giornalista

702/03/2013APPIA

Sergio ZavoliLucia Esposito

E’ di nuovo emergenza cani randagiCASAGIOVE. Con la primavera ormai alle porte ri-

cominciano le antiche preoccupazioni: giornal-

mente i cittadini casagiovesi, preoccupati,

segnalano la presenza di branchi di cani randagi

che scorazzano liberamente per la città diffondendo

pulci e zecche ed incutendo paura ai ciclisti ed ai

pedoni. Le zone più interessate dalla loro presenza

sono sicuramente la via XXV Aprile, via Gramsci, via

Recalone, via Mazzocco, viale della Libertà, etc.. in

cui si sono stabiliti alcuni branchi piuttosto nume-

rosi che, più volte, hanno portato scompiglio tra gli

incauti passanti e gli amanti del jogging pomeri-

diano rincorrendoli o inveendo contro di loro. No-

nostante la quantità di lamentele e appelli dei

cittadini, non si hanno ancora notizie di interventi

da parte dell’amministrazione comunale. Quotidia-

namente si rileva sul territorio urbano la presenza

davvero notevole di tali branchi, che rappresentano

un costante pericolo per l’incolumità e la salute

pubblica dei cittadini; le segnalazioni di emergenza

e paura, da parte di alcuni residenti, ad uscire dalle

proprie abitazioni soprattutto nelle prime ore del

mattino e nelle ore notturne continuano ad aumen-

tare, per quelli che posseggono un cane domestico

è diventato proibitivo persino portarlo a spasso. In

una società civile come la nostra sono ingiustifica-

bili episodi di questo tipo, se si pensa al numero

sempre maggiore di famiglie con un animale dome-

stico ed alle politiche di tutela e benessere degli ani-

mali condotte dal Ministero dell’Ambiente. A poco

servirebbe che il nostro distratto sindaco emettesse

un’ordinanza di accalappiamento di tutti i cani ran-

dagi sul territorio comunale, senza distinzione di

comportamento, aggressività e docilità degli ani-

mali. Poiché la popolazione degli animali rinselva-

tichiti andrebbe controllata semplicemente

applicando le leggi già esistenti, come la 281/1991,

la quale stabilisce che “il controllo della popola-

zione dei cani e dei gatti” dovrebbe essere effet-

tuato ”mediante la limitazione della nascite”,

considerando il “progresso scientifico, presso i ser-

vizi veterinari delle unità sanitarie locali”. E la

stessa legge Finanziaria 2007 obbliga i Comuni ad

impiegare gran parte delle proprie risorse economi-

che nelle attività di prevenzione del randagismo per

attuare piani annuali di sterilizzazione. Attraverso la

sterilizzazione di tutti i cani vaganti, come stabilisce

la legge, praticamente si andrebbe “per esauri-

mento” dei randagi, perché incapaci di riprodursi,

e in qualche anno il problema sarebbe sensibil-

mente ridotto e, si spera, via via risolto. Invece da

anni si continua a mettere toppe al problema come

se si spazzasse la polvere e la si nascondesse sotto

al tappeto. Le amministrazioni comunali hanno con-

tinuato a sperperare denaro pubblico appaltando i

servizi di cattura dei quadrupedi, facendoli ricove-

rare presso una struttura convenzionata senza dare

una reale soluzione. Ed adesso che, con la crisi che

attanaglia sempre più le famiglie, aumentano gli ab-

bandoni, il fenomeno potrebbe arrivare a numeri

davvero preoccupanti. Anche la costruzione di un

canile comunale, come annunciato qualche tempo

fa da questa amministrazione, risolverebbe tempo-

raneamente il problema. Invece l’ente comune, di

concerto anche con l’Asl, dovrebbe impegnarsi ad

effettuare un rapido censimento degli animali va-

ganti, come del resto già la legge obbliga e pone

nelle responsabilità del sindaco. Solo ciò compor-

terebbe una maggiore conoscenza del numero

esatto degli animali, della loro localizzazione, del

sesso, delle condizioni di salute e di pericolosità di

alcuni soggetti. Per fortuna, in mezzo a tanta disor-

ganizzazione e menefreghismo istituzionale, tantis-

simi cittadini, da soli e rimettendoci di tasca

propria, cercano di porre rimedi e di curare gli amici

a quattro zampe. Il giorno 24 Marzo dalle ore 9.00

alle ore 13.00 in Piazza Dante a Caserta i volontari

dell’ENPA con i Medici Veterinari dell’Ente offri-

ranno visite gratuite e inseriranno i microchip senza

alcun costo, dando anche tutte le informazioni sulle

norme di detenzione degli animali d’affezione a tutte

le persone che accorreranno all’evento.

Luigi Di Costanzo

Page 8: casertafocus n8

SANTA MARIA CAPUA VETERE.

Impossibile non parlare di elezioni.

Soprattutto è impossibile non parlare

di queste elezioni, la cui importanza

è stata accresciuta esponenzial-

mente dal difficile momento storico.

Per la gioia di tutti i giornalisti, inoltre,

questa tornata elettorale non è stata

solo decisiva per il futuro del Paese,

ma anche particolarmente interes-

sante. La rimonta di Berlusconi, lo

scivolone di Ingroia e l’incapacità (fi-

siologica?) del Pd di ottenere una

maggioranza degna di tale nome,

riempiono le pagine dei giornali e le

copertine dei Tg. Ma cos’è venuto

fuori dalle urne di Santa Maria Capua

Vetere? Lasciamo che parlino i nu-

meri… Nella città del foro ha stra-

vinto il Pdl. Il partito dei berlusconiani

ha infatti toccato percentuali da ca-

pogiro: 32,24% dei voti al Senato e

29,31% alla Camera. Del resto il co-

ordinatore cittadino Salvatore Ma-

stroianni aveva avvertito tutti: «A

Santa Maria festeggeremo un buon

risultato», queste le parole del pidiel-

lino una decina di giorni prima del

voto. Bene anche il Movimento 5

stelle, i “seguaci” di Grillo hanno in-

fatti registrato un ottimo 21,86% ac-

caparrandosi ben 3.824 voti. Male,

molto male, il Pd. I democrat si piaz-

zano sul terzo gradino del podio:

3311 voti, 21,44% al Senato e

20,49% alla Camera. Che c’è di sor-

prendente in questi numeri? Assolu-

tamente nulla, il risultato dei tre

principali partiti della città è perfetta-

mente in linea con il dato regionale,

che vede il trionfo del Pdl e il buon

piazzamento (peraltro ampiamente

previsto) del M5s. Tutto regolare in-

somma? Non proprio... Basta analiz-

zare con maggiore attenzione questi

numeri per capire che qualcosa non

torna. Innanzitutto stupisce che il Pd

abbia ottenuto una percentuale così

bassa alla Camera (dove era plausi-

bile l’elezione di Camilla Sgam-

bato). Assurdo che i democratici

abbiano ottenuto numeri così bassi

nonostante la presenza di un candi-

dato “in bilico” e nonostante il soste-

gno della Giunta, a cominciare dallo

stesso Biagio Di Muro. Non va di-

menticato, infatti, che il Pd sammari-

tano è al timone dell’amministrazione

comunale. Per concludere: a Santa

Maria i sostenitori di Bersani hanno

ottenuto un dato non lontano dalla

media regionale, ma ciò che stupisce

è che ciò sia successo nonostante

nella città del foro ci fossero molti

dati che lasciavano intendere un ri-

sultato del tutto diverso. Le sorprese

migliori, però, arrivano dai risultati dei

partiti minori. Innanzitutto c’è il dato

dell’Udc che passa dal 4,82% del

2008 al 3,44% del 2013 nonostante

l’imponente campagna mediatica di

Zinzi. Festeggia invece il gruppo dei

“Sammaritani” che ha appoggiato la

lista Fratelli d’Italia. Il movimento

della Meloni ha strappato un ottimo

3,56%. L’incoraggiante risultato ha

immediatamente spinto i Sammari-

tani a ricordare a Di Muro la richiesta

di ampliamento della Giunta da loro

avanzata (comunicato stampa del

gruppo consiliare del 26/02/2013). Al

limite del surreale, invece, il risultato

della Lega Nord. Sono stati circa 440

gli elettori sammaritani che hanno

votato la lista di Tremonti (sostenuta

dal consigliere comunale Gaetano

Di Monaco). Insomma, il partito an-

timeridionalista del “fu Umberto

Bossi”, registra un inaspettato con-

senso anche nella cittadina cam-

pana.

Salvatore Mastroianni, il parere

del vincitore alla fine della gara…

«Siamo entusiasti del risultato… I

sammaritani hanno confermato an-

cora una volta la fiducia che nutrono

nei confronti del

Pdl. Stiamo già

preparando dei

manifesti 6x3 con i

quali ringrazieremo

i nostri elettori. Chi

esce veramente

sconfitto è il Pd, in-

sieme alla Giunta

che l’ha soste-

nuto».

L’ha sorpresa ve-

dere dei voti per

la Lega Nord?

«Abbastanza… E’

chiaro che quei voti

sono il frutto del la-

voro di un valido

catalizzatore di voti

come Gaetano Di

Monaco».

Si pone una que-

stione: i Samma-

ritani, che

appoggiano la

giunta di centro-

sinistra, hanno sostenuto Fratelli

d’Italia, che a livello nazionale è al-

leato con il Pdl. Come si spiega

questa anomalia?

«Questa situazione nasce dall’etero-

geneità della Giunta comunale.

Un’amministrazione sorta unica-

mente per sconfiggere il centrode-

stra e che ora paga le conseguenze

dell’avere all’interno esponenti di op-

poste estrazioni politiche».

Matteo Donisi

Nasce la poNtida del SudTrionfano Pdl e M5s, crolla il Pd e spunta la Lega

8 02/03/2013 S. MARIA C.V.

Gaetano Di Monaco

Patto di stabilità, ok i conti del ComuneSANTA MARIA CAPUA VETERE. Il Comune ha ri-

spettato il patto di stabilità per il 2012. E’ quanto

emerge dal monitoraggio per il secondo semestre,

effettuato dai competenti uffici di Palazzo Lucarelli,

i cui risultati saranno inviati al ministero entro il 31

marzo, così come prescrivono le norme. I dati con-

fermano, pertanto, la corretta gestione dei conti co-

munali e rappresentano un successo

dell’amministrazione guidata dal sindaco Biagio Di

Muro, che commenta: “A dispetto delle voci cata-

strofiste di alcuni esponenti dell’opposizione, dei

manifesti urlanti e delle dichiarazioni irresponsabili

sulla solidità delle casse comunali, anche per il

2012 il patto di stabilità è stato rispettato. Si con-

ferma così quanto abbiamo sempre sostenuto e

cioè che i conti di Palazzo Lucarelli sono in ordine

e che la gestione della finanza locale, pur in un pe-

riodo di tagli delle risorse per i Comuni e di crisi

economica, è corretta e trasparente”. L’amministra-

zione comunale poi è in prima linea per il recupero

strutturale dell’anfiteatro. Da contatti presi con al-

cuni liberi professionisti, il sindaco Di Muro ha in-

fatti acquisito la disponibilità dell’ingegnere Pietro

Angiello a effettuare gratuitamente prove statiche

delle traversine di legno che costituiscono la co-

pertura dei vani sotterranei dell’arena. Lo stesso

professionista, di sua iniziativa, ha proposto – in

qualità di sponsor dell’intera operazione – un labo-

ratorio tecnologico e un’azienda di prodotti per il

recupero e il miglioramento meccanico delle traver-

sine. Dai risultati delle verifiche che saranno effet-

tuate sarà possibile avere un quadro completo

delle caratteristiche di resistenza delle traverse e,

conseguentemente, stabilire se necessitano di in-

terventi per aumentarne le capacità portanti, fino

alla redazione di un certificato di idoneità statica.

“La disponibilità a farsi sponsor dell’operazione di

consolidamento della pavimentazione dell’arena –

dichiara il sindaco Di Muro – costituisce un motivo

di merito per l’ingegnere Angiello e per i partner di

questo intervento. L’amministrazione non può che

essere grata per lo spirito di servizio offerto all’in-

tera città di Santa Maria Capua Vetere. L’idoneità

statica dell’anfiteatro si rende indispensabile in

previsione di manifestazioni ed eventi di tipo cultu-

rale che, al momento, non possono essere pro-

grammati all’interno del sito archeologico proprio

per questioni di sicurezza. Tali appuntamenti, in-

vece, potrebbero rappresentare un’occasione di vi-

sibilità del nostro patrimonio storico, oltre che un

volano di sviluppo economico, sociale e culturale.

E’ per queste ragioni che la città deve essere rico-

noscente a chi offre il suo contributo e la sua com-

petenza per far rivivere i fasti di un passato in cui

Santa Maria era al centro delle attività culturali ed

economiche dell’intera provincia”.

Page 9: casertafocus n8

CAPUA. Il Pdl con il 29,50% dei voti,

resta il primo partito in città anche se

fa registrare un fortissimo calo di voti.

Calo che riguarda l’intera coalizione

di centrodestra se si prende in

esame il risultato ottenuto due anni

fa alle amministrative (79%) con

quello di pochi giorni fa (44%). I raf-

fronti tra due tipologie di elezioni,

completamente diverse tra loro,

come sostiene il sindaco Carmine

Antropoli (candidato alla Camera

dei Deputati), non sono proponibili e

si dice soddisfatto del risultato uscito

fuori dalle urne capuane. «Sono sod-

disfatto – afferma il primo cittadino -

del risultato ottenuto dal partito. Tre-

mila voti non sono affatto pochi

anche in considerazione della fram-

mentazione del quadro politico». C’è

però un elemento che, dall’entou-

rage del sindaco, giudicano impor-

tante nell’aver contribuito,

probabilmente, a non rendere più

marcato il risultato del Pdl. Gli stretti

collaboratori del sindaco “sospet-

tano”, infatti, che esponenti di area

Pdl abbiano portato acqua al mulino

di Beppe Grillo e del suo Movimento.

Il classico “salto” sul carro del vinci-

tore? Chissà.

Quel che è certo è che in città i

gruppi “grillini” sono due e, proprio

nella giornata di oggi si “confronte-

ranno” apertamente. Il primo gruppo

è formato in gran parte da giovani

che “operano” quasi esclusivamente

attraverso il web mentre l’altro, da

quanto si è appreso, è formato, tra

gli altri, proprio da esponenti ex Pdl.

«Si è vero – ci dice un giovane mili-

tante - noi siamo i giovani, loro un po'

meno, e tra loro ci sono esponenti

già noti alla politica capuana, eletti

per due mandati prima con Forza Ita-

lia e poi col Pdl, e ci incontreremo

proprio per capire come procedere.

Ovviamente noi non chiudiamo a

nessuno ma siamo per il rinnova-

mento generazionale. Non abbiamo

da temere nessuno perché il movi-

mento siamo noi, con le facce nuove,

quelli puliti che non si sono mai spor-

cati le mani in niente». Insomma la

porta del Movimento è aperta a tutti

ma si “vigilerà” per evitare strumen-

talizzazioni. Il “pericolo”, in questo

Momento di grande successo per il

Movimento su tutto il territorio nazio-

nale, è che esponenti politici navi-

gati, di destra di sinistra e di centro

possano trovare una nuova casa

anche attraverso l’inserimento tra i

grillini di propri “uomini” dalla faccia

pulita. C’è però da evidenziare che

così come è strutturato il Movimento

di Grillo ciascun aderente che vorrà

mettersi in gioco sarà passato ai

raggi x. Vedremo come si evolverà la

situazione dal momento che questo

Movimento a Capua è il secondo

partito con il 24,79% dei voti. Giudica

“negativo”, a differenza del sindaco,

risultato ottenuto dal Pdl il portavoce

Antonio Minoja. «I risultati – dice –

parlano chiaro. Con la candidatura

diretta del sindaco il partito doveva

quanto meno ottenere seimila voti. Ci

siamo fermati alla metà e non c’è

stato quel valore aggiunto, come la

candidatura, che ha fatto la diffe-

renza». Dichiarazioni che ricordano

come nel Pdl la “resa dei conti” è an-

cora aperta. Soddisfatti, invece, sul

fronte del centrosinistra che vede

l’uscita dal tunnel dopo la “batosta”

delle amministrative. Voci “trionfanti”

arrivano dal Partito Democratico che

metteva in campo, seppur in posi-

zione “non utile” Loredana Affinito.

«Il partito a Capua – dice – ha otte-

nuto il terzo miglior risultato tra tutti i

comuni della provincia di Caserta

(22,57). Questo ci fa ben sperare per

il futuro».

Mimmo Luongo

pdl “la fronda” pro GrilloAffinito si gode la rinascita del Pd. Minoja contro Antropoli

902/03/2013CAPUA

Carmine Antropoli

Sant’Angelo in Audoaldis, tra storia e degrado

CAPUA. Un esempio di come è ridotto il patrimonio storico, artistico ed architettonico della città è rap-

presentato dalla Chiesa di Sant’Angelo in Audoaldis. Un vero e proprio gioiello, di epoca normanna, com-

pletamente abbandonato circondato dal degrado e dall’incuria. Un brutto biglietto da visita per quei turisti

che, soprattutto nei fine settimana, fanno capolino in città e setacciano il centro storico alla scoperta dei

grandi tesori di Capua. La chiesa, nonostante i lavori di restauro a cui è stata sottoposta negli ultimi de-

cenni è chiusa. Ma c’è di peggio. Il portone d’ingresso, le colonne esterne e le mura perimetrale sono

vandalizzate quotidianamente e il porticato è stato trasformato dai senza fissa dimora in un luogo dove

fare i propri bisogni fisiologici. Un vero e proprio schiaffo alla storia di questa città che dovrebbe vivere

di turismo e custodire gelosamente i propri tesori. Ed invece così non è. Le autorità preposte non sem-

brano interessarsi al grave stato di degrado in cui versa una delle poche testimonianze normanne del-

l’Italia meridionale e, più in generale, del patrimonio culturale cittadino. Con questa realtà forse è il caso

di rimodulare l’appellativo di” Capua città d’arte in “Capua città dell’arte negata”.

LA SCHEDA - La chiesa prende il nome dalla famiglia Audoaldis cui si deve la fondazione. Originariamente

fuori le mura che cingevano il primitivo nucleo longobardo, poi ne divenne parte integrante a seguito

dell'ampliamento della cinta muraria della città fatto dai Normanni. Dedicata all'Arcangelo S. Michele fu

più volte trasformata nel corso dei secoli usando materiale di spoglio.

Fu sconsacrata nel 1790 e solo dopo il 1860 fu incorporata in un edificio civile. L'impianto presenta una

pianta basilicale a tre navate, cui corrispondono tre absidi; un portico di accesso ed un campanile sulla

navata destra. Il portale romanico è inserito nell'arcata centrale della zona d'ingresso e conserva ancora

il distico dedicatorio sull'elemento orizzontale. Presenta inoltre notevoli elementi architettonici antichi

tra cui il pavimento di tessere di marmo bianco e colorato, un frammento di affresco nell'abside e due ca-

pitelli romanici accanto al portale.

M.L.

La chiesa di San’Angelo in Audoaldis

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MADDALONI. Archiviata la pratica

politiche, è Maddaloni si riaccende la

febbre per le comunali. I riflettori, ov-

viamente, sono puntati sul Pdl e sul

sindaco uscente Antonio Cerreto.

L’avvocato dopo aver perso la guida

della città perché sfiduciato sul bilan-

cio, è stato candidato alla Camera

nella lista del Popolo delle Libertà

senza, però, riuscire ad essere eletto

a causa della sconfitta a Montecitorio

riportata da Silvio Berlusconi. No-

nostante tutto, a Maddaloni il Pdl ha

riportato un’affermazione “rotonda”

con circa 5800 voti, pari al 32% dei

consensi.

Tale risultato, anche se le due com-

petizioni sono profondamente di-

verse tra loro, rilancia le ambizioni di

Cerreto come sindaco di Maddaloni

in maniera fortissima.

E’ lo stesso coordinatore provinciale

del Pdl Pasquale Giuliano, in occa-

sione della conferenza stampa di

analisi delle politiche, a benedire la

candidatura del primo cittadino

uscente.

Il senatore, con grande naturalezza,

nel parlare dell’impegno del Pdl alle

comunali, sottolinea la presenza di

Cerreto.

Il magistrato normanno, pur sottoli-

neando come l’ultima parola sulle

candidature spetti al coordinamento

provinciale e regionale, ribadisce

come Cerreto sia il candidato natu-

rale per la fascia tricolore di Madda-

loni. L’uscita di Giuliano, se da un

lato rafforza Cerreto, dall’altra raf-

fredda gli entusiasmi di possibili

competitor all’interno del Popolo

delle Libertà. In questo momento, co-

munque, a Maddaloni c’è solo una

candidatura ufficiale in campo ed è

quella di Andrea De Filippo con

Maddaloni del cuore che è ufficial-

mente in corsa per la carica di sin-

daco. Anche alla luce del flop

raccolto, più difficile diventa la posi-

zione dell’Udc dove ambiscono ad

un ruolo di primi attori l’ex consigliere

del Pdl Giovanni Ianniello, passato

tra le fila centriste proprio in coinci-

denza della fine dell’esperienza Cer-

reto, l’ex presidente del consorzio

idrico Maria Letizia, il coordinatore

cittadino Salvatore Mataluna.

Sempre in campo la proposta di

Maddaloni Futura di Giacomo Lom-

bardi che, nelle settimane scorse si

è rafforzato con l’ingresso nel pro-

getto di Mirko Trovato, ex coordina-

tore dei Popolari liberali. Nonostante

il progetto sembra consolidato, però,

la candidatura del funzionario delle

Poste non viene ufficializzata.

In alto mare, il discorso per quello

che riguarda il centrosinistra. Lun-

ghissima la schiera dei pretendenti

soprattutto in casa Partito democra-

tico. Maurizio Reitano, Claudio

Smarrelli, Arcangelo Correra, ma

anche Giovanna Sabba, Alessan-

dro Sforza e lo stesso Gaetano Pa-

scarella sono tutti nomi possibili.

A questi si deve aggiungere, per

forza di cose, quello di Aldo Taglia-

fierro dell’Italia dei Valori impegna-

tissimo a Maddaloni.

giuliano ‘lancia’ CerretoIn alto mare il OPd, solo De Filippo ufficialmente in campo

02/03/2013 MADDALONI

Uno dei comizi di Antonio Cerreto

Oss, la Uil: «Nessuna guerra tra poveri»MADDALONI. Si è tenuta, presso il presidio ospe-

daliero di Maddaloni l’assemblea degli Operatori

Socio Sanitari (OSS) della Cooperativa AIDO/Pelli-

cano, in servizio negli Ospedali e nei servizi del-

l’Asl Caserta.

All’ordine del giorno il nuovo appalto per la forni-

tura del servizio di OSS, il cui bando scade nel

prossimo mese di marzo e che, rispetto a quello

operante, presenta numerose novità che potreb-

bero pregiudicare i livelli occupazionali o, nella

migliore delle ipotesi, una vera e propria ‘lotta fra

poveri’.

Il bando, infatti, non prevede il mantenimento del

personale attualmente impegnato, ignorando la

classica clausola di salvaguardia dei livelli occu-

pazionali esistenti, inoltre rimane irrisolta la que-

stione delle 130 ore minimo pro capite, cosi come

previsto dal capitolato d’appalto. Monte ore da ga-

rantire al personale, che attualmente lavora solo

78 mensili.

L’assemblea - convocata dal Segretario provin-

ciale UIL-FPL, Franco di Lucia e dal segretario

aziendale del PO di Maddaloni Caterina Buccivo,

si è posto un quesito basilare: come è possibile

aumentare le ore di lavoro se non si aumenta il re-

lativo stanziamento di Bilancio? La speranza è che

dietro questo mancato finanziamento non si na-

sconda il pericolo di perdita di lavoro per una

parte del personale, così come del resto, si voci-

fera all’interno dell’azienda. La UIL-FPL , nell’in-

tento di difendere gli attuali livelli occupazionali,

con una nota ha chiesto al Direttore generale: di

modificare il bando di gara con l’inserimento della

norma di salvaguardia per i livelli occupazionali

esistenti; la modifica dello stanziamento, pur nei

limiti di spesa esistenti, al fine di aumentare le ore

di ciascun operatore, che allo stato attuale, con le

78 ore non raggiunge la cifra di 500 euro mensili di

stipendio; e, infine, un incontro urgentissimo

sull’argomento, al fine di valutare ogni percorso

utile per il raggiungimento di questo obbiettivo, di

concerto con tutte le organizzazioni sindacali di

categoria.

L’affollata assemblea ha mostrato forti perplessità

sulla poca attenzione che l’azienda ha riservato al-

l’argomento pur essendo a conoscenza che i lavo-

ratori in questione prestano ininterrottamente la

loro opera da circa 10 anni all’interno delle strut-

ture ospedaliere.

“La UIL-FPL - ha dichiarato il Segretario provin-

ciale Di Lucia - non lesinerà alcuna azione pur di

salvaguardare lavoratori che da circa 10 anni

stanno garantendo il servizio all’interno delle cor-

sie ospedaliere a diretto contatto con gli ammalati.

Auspichiamo – ha concluso Di Lucia - che il Diret-

tore generale dia immediate risposte a queste pre-

occupazioni. In caso contrario non esiteremo ad

intraprendere tutte le azioni di lotta necessarie in

concerto con le altre sigle sindacali”.

A.L.

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MARCIANISE. «I cittadini ci hanno

lanciato in segnale chiaro per le co-

munali, vogliono un’amministrazione

del Pdl pura, senza ibridi o alleanze

particolari così come è successo in

passato».

Analizza così l’ex assessore Ge-

rardo Trombetta, leader dei Popo-

lari liberali, l’esito delle consultazioni

a Marcianise che hanno visto trion-

fare il Popolo delle Libertà con oltre

cinquemilacinquecento voti a disca-

pito dell’Udc che, addirittura, è

quarta forza in città alle spalle di Mo-

vimento 5 stelle e Pd con la metà dei

voti dei berlusconiani.

«Nonostante la batteria di ex ammi-

nistratori da sempre legata all’Udc,

qualche ex consigliere di altri schie-

ramenti che è sceso a fare campa-

gna elettorale per i centristi, il

risultato per Zinzi è stato deludente -

ha detto Trombetta - è evidente che

la popolazione ha voluto dare un se-

gnale rispetto ad un gruppo diri-

gente, premiandone un altro.

Questa volta non si può tergiversare

sul dato raccolto, in campo non c’era

uno qualsiasi, ma Zinzi in persona.

Mi auguro che anche alle prossime

comunali schierino un altro Zinzi per

ottenere un risultato simile...».

Trombetta sa che, comunque, la par-

tita delle comunali è cosa differente

rispetto alle politiche, ma, alla stessa

maniera è consapevole che il suo

schieramento “detiene” un vantaggio

enorme.

«Non dobbiamo cullarci sugli allori,

ma dobbiamo consolidare il risultato

delle urne - ha detto - mettendo in

campo una candidatura che sia

espressione del Popolo della Libertà.

Non riteniamo di aver già vinto, è

chiaro che con le amministrative en-

trano in gioco altre situazioni, ci sono

i consiglieri, ma il segnale che ci ha

dato la popolazione di Marcianise è

stato inequivocabile».

Trombetta analizza complessiva-

mente il dato delle politiche a Marcia-

nise dove il Movimento 5 stelle si è

posizionato come seconda forza in

città.

«C’è un dato che non può essere

sottovalutato rispetto all’avanzata del

Movimento 5 stelle anche se questo

tipo di schieramento trova difficoltà

ad esprimersi quando scende in

campo alle amministrative - ha sotto-

lineato l’ex consigliere provinciale - a

Marcianise abbiamo avuto un’espe-

rienza assimilabile a quella dei gril-

lini, anche se di estrazione

completamente differente, con il co-

mitato Mamme e famiglie». Trom-

betta fa comunque i suoi auguri a

Gianpiero Zinzi.

«Il giovane Zinzi ha sempre detto di

aver costruito sul campo il suo per-

corso politico - ha spiegato - ritengo

che lui possa avere, per la qualità

messa in campo, una carriera più

rosea anche di quella del padre.

Sono convinto che avrà la possibilità

di dimostrare il proprio valore».

Allo stato attuale, a Marcianise,

l’unica candidatura ufficialmente in

campo è quella dell’ex primo citta-

dino Filippo Fecondo per il Partito

democratico.

trombetta sindaco al Pdl«La popolazione ci ha dato un segnale inequivocabile»

02/03/2013 MARCIANISE

Gianpiero Zinzi

Coca, l’Ugl dice no alla rotazione sui 21 turniMARCIANISE. La Ugl Agroalimentare Campania ha

diffuso una nota agli organi di stampa per moti-

vare il suo No all’accordo sottoscritto ieri in Con-

findustria Caserta dalle altre organizzazioni

sindacali relativo alla nuova turnazione aziendale

da effettuarsi nello stabilimento Coca Cola Hbc

Italia di Marcianise.

La Ugl Agroalimentare” si legge nella nota del Se-

gretario Palumbo ”aveva presentato una specifica

proposta, da noi stessi denominata flessibilomen-

tro, in virtù della quale all’aumentare del disagio

ed al calare delle percentuali di produttività i lavo-

ratori avrebbero dovuto ricevere bonus economici

variabili con tetti di spesa per l’azienda prossimi a

quelli erogati negli altri stabilimenti italiani. Dopo

ventiquattro giorni” spiega il sindacalista

“l’azienda ci ha risposto convocato per dirci no e

ci ha contestualmente richiesto di firmare in venti-

quattro minuti un verbale già definito durante con-

vocazioni private con le altre sigle, condizione

questa che ha fatto slittare di tre ore l’incontro uf-

ficiale. Fermo restando che auspichiamo per Mar-

cianise il massimo delle produzioni possibili,

abbiamo chiesto trentasei ore di tempo per inter-

rogare i lavoratori e per domandare cosa ne pen-

savano, un atteggiamento non certo

ostruzionistico ma rispettoso di chi materialmente

dovrà effettuare i nuovi turni”. “La questione non

è quella di consentire a Marcianise di accogliere

nuove commesse, la cosa appare scontata” ha

commentato il Dirigente provinciale Ciro De Vita

“noi siamo interessati a comprendere con chia-

rezza cosa ci vogliono far firmare. Laddove sia ne-

cessario precisarlo ulteriormente, ricordo che non

siamo a rimorchio di nessuno e che siamo stufi di

fungere da notai per accordi discussi in altre

stanze; ci hanno riferito che per questa mattina la

multinazionale esigeva un accordo e la richiesta ci

è sembrata più un prendere o lasciare che la ne-

cessaria conclusione di una trattativa. Ad ogni

modo la Ugl accenderà i riflettori sulle modalità di

assunzione degli interinali poiché riteniamo che i

sacrifici richiesti dovranno essere accompagnati a

misure trasparenti. Non comprendiamo come sia

stato possibile che chi fino a due giorni fa procla-

mava stati di agitazione ai quali per responsabilità

non abbiamo preso parte, sia improvvisamente di-

ventato accondiscendente su un accordo firmato

al volo”.

La protesta dei lavoratori della

Coca Cola

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CASAGIOVE. Dalla fusione di due icone del gusto

quali il ristorante “Le Quattro fontane” e la pizzeria

“Il brillo parlante”, nasce a Casagiove una vera e

propria casa del gusto, che, da domenica 3 marzo,

in viale della Libertà esaudirà tutti i desideri dei

buongustai più esigenti. il nuovo complesso pi-

scine San Michele si prepara, infatti, a sbalordire

tutti coloro che vi faranno visita con una nuova for-

mula, innovativa. L'esperienza decennale della fa-

mosa osteria di Casagiove mescolata alla

maestria dei pizzaioli del piú giovane Brillo par-

lante daranno vita ad un connubio perfetto tra

gusto e convivialità, l'ambiente moderno e acco-

gliente ospiterà al suo interno i protagonisti della

tradizionale cucina campana a marchio Slow food.

Dall'antipasto alle numerosissime varietà di pizze

passando per la riscoperta di antichi sapori della

cucina tradizionale campana, ed in particolar

modo casertana, saranno per gli ospiti motivo di forte

indecisione che li spingerà a diventare clienti affezio-

nati di questo nuovo progetto imprenditoriale.

Cambia il look e la location ma la qualità rimane il

punto di forza, dalla garanzia dei prodotti a chilometri

zero, alla sicurezza della freschezza di giornata, pas-

sando per i preziosi oli e la grande varietà di formaggi,

e come potrebbe mancare la maestria nella prepara-

zione della carne alla brace accompagnata sempre

dalla grande varietà delle freschissime verdure di sta-

gione, il tutto annaffiato dalle pregiatissime varietá di

vini presenti nella cantina. Garanzia di successo, alla

fine, è sempre lui, lo chef Michele pronto a regalare a

clienti vecchi e nuovi prelibatezze che hanno fatto la

storia de Le Quattro fontane, come il baccalà, la carne

di bufala, il maialino nero, ma anche novità assolute

che andranno ad arricchire la già variegata offerta di

piatti del suo locale. Dunque non resta che aspettare

ancora qualche settimana per visitare e scoprire da vi-

cino le vere potenzialità di questo matrimonio gastrono-

mico. Per tutti i buongustai è già partito il conto alla

rovescia per tuffarsi in questa nuova festa di sapori che

si vivrà al complesso piscine San Michele. Alle 12 di

domenica si brinda in viale della Libertà al matrimonio

di gusto e tradizioni. Buon appetito a tutti...

Isidoro Ferrara

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La casa dei saporiLe Quattro fontane e Brillo parlante si fondono

02/03/2013Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Il “realismo sporco” di Bukowski al Civico 14

Il palcoscenico del Teatro Civico14 di Caserta accende i riflettorisul “realismo sporco” di unadelle penne più amate e, allostesso tempo, odiate del nove-cento. Bukowski a night with Hank èun monologo per attore solo di-retto e interpretato da RobertoGalano, un racconto diun’anima tormentata che af-fronta, in solitudine, una malin-conica notte capace di dividereil mito dello scrittore Charles“Hank” Bukowski dal fragileubriacone perdente, dal perso-naggio che l’immaginario collet-tivo si aspetta morbosamenteattaccato alla bottiglia. Finalistaal Torino Fringe Festival lapièce, prodotta da Teatro dei Li-moni, andrà in scena sulle le ta-vole del teatro di Vicolo dellaRatta domenica 3 marzo [ore19.00].

Nilde Iotti “rivive” al teatro“Caserta città di pace”

Al Comunale “Va dove ti porta il piede...”CASERTA. Evento eccezionale al Teatro Comunale

di Caserta.

Domenica 3 marzo 2013, ore 11.00, per la X Edi-

zione della Rassegna “A Teatro con Mamma e

Papà”, direzione artistica di Roberta Sandias, ar-

riva la Compagnia Il Teatro dei Piedi con la straor-

dinaria Laura Kibel e il suo spettacolo “Va dove ti

porta il piede…”.

Laura Kibel da 18 anni padroneggia questa spe-

ciale tecnica teatrale di animazione: piedi, gambe

e ginocchia si trasformano in burattini vivi. E’ la

solista italiana di teatro di figura più conosciuta e

apprezzata nel mondo tanto da ottenere consensi

e premi in tutti i paesi d’Europa, ha sconfinato in

Corea, Cina, Giappone, Canada, Messico, ha colla-

borato con il Cirquedu Soleil, con la TVE in Spa-

gna, France2,Tv Germania, Antena 1 in Romania,

Norvegia, Belgio e Svizzera.

Altrettanto originale è la trama dello spettacolo “

Va dove ti porta il piede…” : sono i pezzi classici

del suo repertorio; l'Angelo e il Diavolo, la Strega

Pasticciona, i Teneri Sposini, e la Musicista Cial-

trona. Ritmo rapido, ricchezza di colori e varietà

dei temi proposti sono la formula vincente di que-

sto spettacolo sorprendente.

Si tratta del primo spettacolo che Laura Kibel ha

destinato ad un pubblico internazionale e di tutte

le età, un contenitore di storie con messaggi chiari

e semplici. In modo originale e brillante l’Artista

infatti veste e trasforma i suoi piedi, le sue gambe

o le sue mani in fantastiche creature. Una colonna

sonora, composta per lo spettacolo, sostiene il

racconto gestuale superando i confini della lingua.

Una stazione, un deposito bagagli, tante valige ac-

cumulate e dimenticate negli anni ed una turista

che, alla ricerca della propria, le aprirà una alla

volta svelandone i contenuti. Ogni valigia rac-

chiude vestiti, oggetti e storie diverse, dalla Spa-

gna dei Toreri all’Oriente, dalla Foresta

Amazzonica agli Abissi marini… nasce così un’av-

ventura fatta di ritmo, colori e musica tra strani

personaggi che, senza parlare, amano, soffrono,

ridono e fanno ridere.

“Va dove ti porta il piede…” : un nuovo viaggio in-

torno al mondo, attraverso l’incantevole tecnica di

animazione del Teatro dei Piedi con la straordina-

ria Laura Kibel. Lo spettacolo è per tutti, da 0 a

100 anni, è senza parole, solo musica e gestualità,

così unico ed originale tanto da diventare imperdi-

bile.

Il costo del biglietto è di euro 5,00 a persona.

Per informazioni Compagnia La Mansarda tel.

0823. 343634 o cell. 339.8085602

Per i biglietti Botteghino Nuovo Teatro Comunale

di Caserta: tel. 0823.444051 (dal martedì al sabato ,

ore 10.00-13.00 e 17.00-19.30).

Nilde e Michela: due grandidonne in un grande spettacolod’autore. Michela Cescon inter-preta Nilde Iotti. Si chiude con ilmonologo scritto da SergioClaudio Peroni la rassegna“In…canto Teatrale”, ideata dalcomitato Città di Pace e dall’as-sociazione Gli Esclusi, con la di-rezione artistica di AnnaD’Ambra. Sabato 2 marzo alleore 21 sul palco di Puccianielloarriva uno spettacolo dedicatoad una donna eccezionale, anziad una storia eccezionale di unadonna normale. Così titola, in-fatti, “Leonilde”, lo spettacoloispirato a Nilde Iotti che MichelaCescon porterà in scena questosabato. Un’attrice d’eccezioneper rappresentare una politicad’eccellenza in uno spettacoloche fa rivivere un’epoca interaattraverso un pezzo importantedella sua storia. Una regia ma-gistrale, firmata RobertoD’Andò, dà vita alla biografia diClaudio Peroni.

ore 19,15 e 21,15Domenica 3Sabato 2 ore 21,15

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PARI DI RIGORE NEL FORTINO DEL LICATA

La ventitreesima giornata di campionato vede la Casertana impegnata sul

difficile campo del Licata, I falchetti,

reduci della brillante affermazioen

casalinga contro il Messina, scen-

dono in campo con la chiara inten-

zione di fare bottino pieno. I

padroni di casa sbloccano la situa-

zione di stallo di partenza grazie ad

una sortita offensiva del difensore

Santonocito, abile a sfruttare una

disattenzione della retroguardia

campana in occasione del primo

minuto di gioco. La reazione della

Casertana non tarda ad arrivare: al

13' il direttore di gara concede un

penalty Petriello e compani. Mariotti

non spreca l'occasione per ripor-

tare la situazione sul binario della

parità. La prima frazione di gioco si chiude con il parziale di uno ad uno.

Nella ripresa il canovaccio tattico non cambia. Gli ospiti assediano l'area si-

ciliana senza riuscire però a violare per la seconda volta i pali difesi del-

l'estremo difensore Zangara. La truppa rossoblu è costretta a fare ritorno in

Terra di Lavoro con un solo punto all'attivo.

CHIODI EX BOMBER ALLA GUIDA DELLA VIGOR POLLENZA

Roberto Chiodi, nativo di Ascoli Piceno, comincia la carriera da calciatore

nel settore giovanile della

propria città natale. Sin dalle

prime apparizioni nelle rap-

presentative giovanili dimo-

stra di avere un'ottima

propensione al gol. Dopo

aver girovagato a lungo su

campi di formazioni profes-

sionsitiche nel 1992 accetta

di fare ritorno nella propria re-

gione sposando il progetto

della nuova Maceratese pre-

sieduta dal patron Maurizio Mosca. La squadra parte con 7 pareggi conse-

cutivi, poi però viaggia come un treno e da vita ad un testa a testa con il

Forlì. Il 23 marzo 1993 c'è lo scontro diretto all'Helvia Recina davanti ad

oltre 6.000 spettatori. La "Rata" (nome con cui viene chiamata dai tifosi la

Maceratese) perde 1-0. Sembra finita. Ancora una volta una partita decisiva

sembra essere letale ma questa volta non è così; i biancorossi infilano 6 vit-

tore consecutive e conquistano l'atteso ritorno in serie C2. L'anno seguente

approda a Caserta. Con la casacca rossoblu colleziona sedici presenza rea-

lizzando sei reti. Appese le scarpette al chiodo, ha cominciato l'avventura di

allenatore. Attualmente siede sulla panchina della Vigor Pollenza.

CASERTA. Il campionato infinito

della Casertana continua. Il guizzo

vincente di Scognamiglio in occa-

sione dei minuti di recupero in terra

laziale consente alla truppa di Enzo

Maiuri di continuare a credere nel

miracolo.

Il punto conquistato sul campo della

Lupa Frascati ha un valore aggiunto.

La tenacia con la quale è stato con-

quistato testimonia la determina-

zione di un collettivo, che non ha

mollato e sembra aver ritrovato nuovi

stimoli.

Intanto la Torres è stata costretta al-

l'ennesimo pari sul campo dell'Anzio

Lavinio ed ha dimostrato ancora una

volta di non avere le caratteristiche

per staccare definitivamente il

gruppo ed incamminarsi verso la

conquista della promozione nel tor-

neo di Seconda Divisione.

I falchetti non hanno nulla da perdere

nelle ultime partite e potranno fare

pressione ad una squadra di vertice

senza particolare esperienza, carat-

teristica che potrebbe risultare nega-

tivamente decisiva alla resa dei

conti.

Al Pinto domenica, i rossoblu

avranno il dovere di dare continuità

all'ultima affermazione casalinga. In

Viale Medaglie d'Oro giungerà la rap-

presentativa rossoblu dell'Arzachena

guidata da un illustre ex.

Si tratta di Raffaele Cerbone, ex at-

taccante degli anni della grande Ca-

sertana di Enzo Cuccaro.

La squadra sta cercando di mettersi

a riparo dalle sabbie mobili della re-

trocessione e potrebbe giungere in

terra campana con l'intenzione di

strappare un punto alla corazzata del

patron Lombardi.

I falchetti dovranno contrastare pro-

prio il prevedibile atteggiamento ri-

nunciatario dei sardi. E' chiaro che i

tre punti saranno d'obbligo. Ruscio

e soci devono soltanto confidare

sulle proprie forze e non guardare la

classifica.

Alla luce dell'andamento comples-

sivo del torneo, un filotto di risultati

utili consetivi, preferibilmente vittorie,

potrebbe catapultare la rappresenta-

tiva di Terra di Lavoro sul gradino più

alto del podio. Sperare non costa

nulla, soprattutto senza farsi illusioni.

Nicola Maiello

casertana serve continuitàDopo il pari a Frascati, si punta al quarto risultato utile di fila

14 02/03/2013 SPORT/Casertana

Accadde oggi... 1986Chi l’ha visto

Il difensore Scognamiglio

CLASSIFICA

SEF TORRES 48

CASERTANA 43

TURRIS 42

SARNESE 41

LUPA FRASCATI 41

S.BASILIO P. 41

SORA 39

OSTIA MARE 38

CYNTHIA 32

PORTOTORRES 30

ARZACHENA 29

BUDONI 29

ISOLA LIRI 26

ANZIOLAVINIO 24

SELARGIUS 23

CIVITAVECCHIA (-3) 21

REAL SM HYRIA 20

PROGETTO S.ELIA 15

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1527/02/2013SPORT/Juvecaserta

CASERTA. Prosegue il momento nerissimo della Juve Caserta, che cede

64-66 alla Virtus Roma ed inanella la terza sconfitta consecutiva. Gli uomini

di coach Sacripanti disputano un buon incontro fino al quarto periodo,

quando crollano inesorabilmente. Buona partenza dei bianconeri (8-2) che

costringono Calvani a chiamare time out dopo tre minuti. Piove sul bagno

col secondo fallo di Datome e la bomba di Maresca che lancia la fuga (15-

5). Jonusas è in serata e al primo stop si va sul 20-14. Si sveglia Lawal che

riesce a portare i suoi a -4. Bobby Jones inizia a prenderci, ma l’Acea soffre

tremendamente Akindele. Il match comunque resta sul filo dell’equilibrio

(29-27). Caserta riallunga appena Gentile inizia ad attaccare il canestro

mentre Akindele travolge Lawal. Roma reagisce con le triple di Goss e D’Er-

cole che riescono a recuperare parte del gap. La Juve, nel terzo periodo,

non molla un centimetro e mantiene il naso avanti coi 5 punti di Jelovac. Al-

l’ultimo stop è +8 per i campani presi per mano dalla coppia Gentile-Jelovac.

Taylor inizia a colpire al cuore la difesa casertana e, con quattro punti, porta

l’Acea al pareggio (57-57 al 34'). Caserta non segna nei primi 5 minuti del

quarto periodo e crolla sul -5 dopo un pesantissimo 0-13 di break. I bianco-

neri sono sulle gambe, provano una reazione di orgoglio con Mordente che

riesce a segnare il -2. A 11″ dalla fine l’ultimo tiro è bianconero: Jelovac sba-

glia, Akindele prende il rimbalzo ma stavolta non trova i punti per l’over time.

Esulta Roma, Caserta inizia male il suo ciclo terribile, che proseguirà con le

due trasferte di Varese e Bologna per poi concludersi, il 17 Marzo, in casa

contro Siena.

La sconfitta è stata archiviata abbastanza velocemente, perchè, come ormai

accade da molto tempo, è la questione societaria a tenere banco a Caserta.

Non è un mistero che quella trascorsa è stata una delle settimane chiave

per il futuro della Juve, per capire se questo futuro sia roseo oppure nebuloso

come spesso c'è capitato di vedere in questi mesi, quasi anni. Circolano tanti

nomi (inutile fare pubblicità a chi poi, in realtà, difficilmente farà qualcosa),

la scorsa settimana c'era l'insistente voce che la SERI S.P.A., di Vittorio Ci-

vitillo, potesse seriamente entrare in società per dare un aiuto reale e con-

sistente, ma, a quanto pare, una voce è rimasta, andata via via svanendo.

L’unica certezza è che, ora, c’è qualcosa di concreto all’orizzonte. Forse ba-

steranno pochi giorni e tutto verrà allo scoperto. Vige il silenzio, difficile da

tenere in una città dove, troppo spesso, le notizie arrivano prima ai tifosi e

poi agli addetti ai lavori, vige il lavoro nell’ombra di Pino Sacripanti e dello

staff, vige la massima riservatezza. Potrebbe essere, finalmente, la volta

buona, la volta in cui il pessimismo cosmico di questi mesi può essere can-

cellato in un sol colpo. Può essere il momento decisivo per avere, finalmente,

un futuro e per far si che il sogno possa continuare, cioè quello di avere una

squadra di basket nella città del basket, nella città dove la palla a spicchi è

l'argomento base in ogni suo angolo.

Tornando al campionato, la salvezza, come dicevamo in precedenza, è an-

cora tutta da conquistare. Al termine della stagione regolare mancano 10

partite, è palese che la benzina, nelle gambe (e nella testa) dei giocatori sia

terminata. Il tanto temuto conto da pagare è arrivato, ovvero l'aver disputato

gran parte di questo campionato in 7 effettivi, il non poter riposare, il non

poter recuperare al meglio da infortuni e acciacchi vari. Sono uomini, fatti di

carne e ossa, non certo robot indistruttibili, senza dimenticare che l'età media

del gruppo di Sacripanti, tolta qualche eccezione, di certo non è bassa.

Saranno anche alibi, ma sono cose di cui bisogna tener conto, anche perchè

questa squadra ha vinto 8 partite, 7 delle quali nel girone d'andata, chiuso

ad un passo dalla clamorosa qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.

E il casertano, che spesso ha memoria corta, alcune cose se le deve ricor-

dare. Il vantaggio dall'ultimo posto (che significa retrocessione in Legadue)

è ancora abbastanza cospicuo (8 punti); lo svantaggio, negli scontri diretti,

con Biella (che ha vinto 4 partite in tutto, due contro Caserta, si, è proprio

così!) impone di chiudere davanti ai piemontesi, arrivare a pari punti signifi-

cherebbe finirci dietro per lo svantaggio di cui sopra. 10 partite sono ancora

un numero consistente, la Juve deve provare ad interrompere l'emorragia:

sinceramente, e saremmo contentissimi di sbagliare, vediamo molto difficile

riuscire ad arrivare al 17 Marzo con almeno una vittoria. Nel mirino c'è, sicu-

ramente, la partita in casa con Pesaro del 24 Marzo, un vero e proprio scon-

tro diretto. Quella potrebbe essere

la partita che porterebbe ad un no-

tevole slancio. Sono ipotesi, con-

tentissimo se la prossima settimana

leggerete di una vittoria della Juve

già in quel di Varese.

Varese appunto, il prossimo avver-

sario della Juve, con anticipo alle

12 e diretta televisiva nazionale su

La7D e Sportitalia 2. Cimberio che

viene dalla pesante sconfitta nel

derby con Cantù, che però non le

ha impedito di conservare l'attuale

primato in classifica, anche se in

coabitazione con la sempre più sor-

prendente Sassari.

La squadra allenata da Frank Vitucci, probabilmente ancora orfana di

Bruno Cerella (alle prese col recupero di una frattura da stress al 5° meta-

tarso del piede sinistro) presenta, in regia, Mike Green: alla terza stagione

consecutiva in Italia, torna in serie A dopo l'esperienza, in Legadue, a Bar-

cellona Pozzo di Gotto. Play maker molto fisico (190 cm per 85 kg), abilis-

simo in penetrazione, dove regge molto bene i contatti, è anche ottimo

passatore (5.9 assist di media) e bravo nel coinvolgere esterni e lunghi. Al

suo fianco Adrian Banks: capocannoniere dell'ultima lega israeliana, è una

guardia che, in attacco, ha un ampio ventaglio di soluzioni, dal tiro dalla

medio/lunga distanza alla penetrazione, sia con chiusura in lay up che con

schiacciata. Il back court lo completa Ebi Ere: indimenticato ex di turno (83

partite, in due stagioni, in canotta bianconera tra campionato, Coppa Italia

ed Eurocup), sta vivendo un momento di forma scintillante, che lo proietta ai

vertici del rooster "bosino". Anch'egli attaccante completo e versatile, ottimo

nel tiro e nella penetrazione, è anche un buonissimo difensore, situazione

dove sfrutta la sua grande fisicità. Dalla panchina l'ex head coach di Avellino

si avvale della grande velocità di Andrea De Nicolao: play maker scuola

Benetton Treviso, 21 anni, è velocissimo, è il classico play maker da ritmi

alti che, in campo aperto, può creare grattacapi. Erik Rush è l'oggetto mi-

sterioso della Cimberio, forse unica nota stonata dell'ottima stagione dei lom-

bardi. Nativo di Meridian, in possesso di passaporto svedese, prodotto di

Montana State University, nell'ultima stagione ha giocato a Cipro: è, in pre-

valenza, un tiratore, ma in questo momento sta incontrando notevoli difficoltà

di adattamento al campionato italiano.

Sotto le plance, in posizione di ala grande, Dusan Sakota: tornato al basket

che conta dopo il grave problema occorsogli il 25 aprile 2010 quando, con

la casacca di Pesaro, nel corso del match esterno contro Teramo, si scontrò

fortuitamente col play maker avversario Giuseppe Poeta, ma durante la

notte seguente si sentì male e venne operato d'urgenza all'intestino. Nella

giornata di martedì 27, a seguito di un'emorragia interna, venne nuovamente

operato e indotto in stato di coma farmacologico. Ala atipica, buonissimo ti-

ratore dalla lunga distanza, è una guardia nel corpo di un lungo, molto più a

suo agio lontano dal canestro. Il pivot è Bryant Dunston: non un centro

"extra large", ma con un innato senso della posizione, che gli permette

grande presenza, a rimbalzo, su ambo i lati del campo, oltre ad essere un

ottimo interprete del pick & roll e del post basso, senza dimenticare il clamo-

roso "timing" nella stoppata, visto che piazza quasi 3, di media, a partita, con

un "high" di 6 lo scorso 20 Gennaio contro Brindisi. Dalla panchina tutto l'atle-

tismo di Achille Polonara: alla definitiva consacrazione dopo le ottime cose

fatte vedere a Teramo, è un giocatore esplosivo, un "nero nel corpo di un

bianco", eccellente stoppatore e schiacciatore, discreto anche nel tiro e in

difesa. Il reparto lo chiude il pivot estone Janar Talts: unico confermato della

scorsa stagione, è un giocatore che fa del contatto fisico e della lotta la sua

principale caratteristica, oltre a conservare una discreta propensione al rim-

balzo. Non è dotato di una tecnica eccelsa. In quintetto iniziano con Green,

Banks, Ere, Sakota e Dunston.

Francesco Padula

juve altra sfida impossibileBianconeri contro Varese per riscattare il ko con Roma

Marco Mordente

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