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CaSERTa. Sindaco Del gaudio, ha denunciato di ricevere minacce quotidiane a causa della que- stione lavoro. «Purtroppo è così. Ci sono tante per- sone che vengono da me chiedendo assunzioni nel pubblico, nel servizio di raccolta dei rifiuti. Ragazzi senza alcun titolo accompagnati dai genitori che pensano che la politica possa, come si dice in gergo “sistemarli”. Quella stagione è finita. Il sindaco non produce posti di lavoro, ma ha il compito di doverli creare... Purtroppo ci sono tanti che si avvicinano con violenza e, la cosa che fa più male, minacciano di andare a delinquere se non vedono esaudita la loro ri- chiesta. Questa è la cosa che mi ad- dolora di più. E’ diventato anche difficile per me e gli autisti del Co- mune percorrere il tratto di strado che ci separa dall’auto al Municipio: veniamo letteralmente assaliti. Rin- grazio gli agenti della digos per la sempre enorme disponibilità che hanno dimostrato nei miei confronti. Sia chiaro non voglio alcuna scorta né da polizia e carabinieri né dai vigili urbani che dovono stare per strada a fare le multe. Purtroppo tanti colleghi sindaci anche dei comuni vicini vi- vono questa situazione». Cosa pensa di fare allora? «Mi rivolgo a tutte le istituzioni, le parti sociali, gli imprenditori, i consi- glieri comunali. Lavoriamo tutti dalla stessa parte per cercare di creare sviluppo e occupazione. Gli impren- ditori investano a Caserta, puntino sulla nostra città. Alla stessa maniera i consiglieri comunali non si pongano in maniera preconcetta rispetto ai progetti. Li analizzino, li emendino, ma li votino nel bene della città. Non scoraggiamo le imprese ad investire. Il progetto per la Reggia di Caprio non va bene? Modifichiamolo, ma non mandiamo all’aria un investi- mento importante... C’è la possibilità di rilanciare l’area del fosso della 167, sfruttiamola. Qual è il problema se si deve realizzare qualche appar- tamento? Cerchiamo di essere re- sponsabili, solo così la città va avanti e si possono continuare ad aprire cantieri che offrono opportunità di la- voro a tanti». Verità sul dissesto Del Gaudio: quanto ha risparmiato Caserta CANGIANO alla Regione: ufficiale «Lo sblocco dei fondi regionali per far ripartire l’edilizia. E’ emergenza sicurezza». Pag.3 E’ cominciato in maniera scoppiettante il 2015 per la politica casertana. In meno di venti giorni si è assistito ad un concentrato di scontri, fratture, magagne che, certo, non rappresentano uno spettacolo edificante per la classe dirigente nostrana. Ce n’è per tutti i gusti e per tutti i partiti... L’esempio più semplice e lampante è quello del Partito democratico dove, addirittura si è arrivati alla conta con la mozione di sfiducia al segretario Raffaele Vitale che non ha raggiunto il quorum nell’assemblea del Jolly. 144 votanti hanno chiesto la testa del sindaco di Parete, a fronte dei 151 necessari. In questi numeri c’è la fotografia di un partito polverizzato che non riesce a fare sintesi alla vigilia di scadenze importanti come le elezioni regionali e le possibili (anche qui ci sarebbe da dire molto) primarie per la scelta del presidente. Chi ci guadagna? In questo momento uno solo: l’ex socialista Gennaro Oliviero che, in poche ore sta diventando sempre più il catalizzatore dei consensi e delle attenzioni di un mondo come quello dei democratici che non riesce a recuperare la propria identità in nessuna maniera anche a causa dell’incapacità continua a pag.2 di Francesco Marino L’edit oriale continua a pag.2 L’escalation dei “forestieri” Zinzi e Oliviero in Pd e Fi Pio Del gaudio POLICLINICO ecco tutte le cifre Il quadro economico complessivo per realizzare l’ospedale universita- rio. Pag. 4 UDC indipendente Massimo Golino L’avvocato lascia il partito dopo le polemiche. Squeglia mette i paletti prima di entrare. Pag.5 COCCAGNA corsa per il Comune Nasce un comitato con Santona- staso che già guarda alle ammini- strative. Pag.7 L’ANNO dei verdetti politici Ecco cosa aspetta il 2015 agli ammi- nistratori della città di Santa Maria Capua Vetere. Pag.8 COMMERCIANTI tutti dimissionari I componenti della consulta lasciano con un documento indirizzato al sin- daco Antropoli. Pag.9 VILLAGGIO verso la chiusura Cerreto: con la nomina del sindaco Caldoro dimostra tutto il suo disinte- resse. Pag.10 Per informazioni 328.5878530 [email protected] www.casertafocus.net Anno VI n. 01 17/01/2015 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Meridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.5878530 - 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Casertafocus n1

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settimanale in distribuzione gratuita

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CaSERTa. Sindaco Del gaudio,

ha denunciato di ricevere minacce

quotidiane a causa della que-

stione lavoro.

«Purtroppo è così. Ci sono tante per-

sone che vengono da me chiedendo

assunzioni nel pubblico, nel servizio

di raccolta dei rifiuti. Ragazzi senza

alcun titolo accompagnati dai genitori

che pensano che la politica possa,

come si dice in gergo “sistemarli”.

Quella stagione è finita. Il sindaco

non produce posti di lavoro, ma ha il

compito di doverli creare... Purtroppo

ci sono tanti che si avvicinano con

violenza e, la cosa che fa più male,

minacciano di andare a delinquere

se non vedono esaudita la loro ri-

chiesta. Questa è la cosa che mi ad-

dolora di più. E’ diventato anche

difficile per me e gli autisti del Co-

mune percorrere il tratto di strado

che ci separa dall’auto al Municipio:

veniamo letteralmente assaliti. Rin-

grazio gli agenti della digos per la

sempre enorme disponibilità che

hanno dimostrato nei miei confronti.

Sia chiaro non voglio alcuna scorta

né da polizia e carabinieri né dai vigili

urbani che dovono stare per strada a

fare le multe. Purtroppo tanti colleghi

sindaci anche dei comuni vicini vi-

vono questa situazione».

Cosa pensa di fare allora?

«Mi rivolgo a tutte le istituzioni, le

parti sociali, gli imprenditori, i consi-

glieri comunali. Lavoriamo tutti dalla

stessa parte per cercare di creare

sviluppo e occupazione. Gli impren-

ditori investano a Caserta, puntino

sulla nostra città. Alla stessa maniera

i consiglieri comunali non si pongano

in maniera preconcetta rispetto ai

progetti. Li analizzino, li emendino,

ma li votino nel bene della città. Non

scoraggiamo le imprese ad investire.

Il progetto per la Reggia di Caprio

non va bene? Modifichiamolo, ma

non mandiamo all’aria un investi-

mento importante... C’è la possibilità

di rilanciare l’area del fosso della

167, sfruttiamola. Qual è il problema

se si deve realizzare qualche appar-

tamento? Cerchiamo di essere re-

sponsabili, solo così la città va avanti

e si possono continuare ad aprire

cantieri che offrono opportunità di la-

voro a tanti».

Verità sul dissestoDel Gaudio: quanto ha risparmiato Caserta

CANGIANO allaRegione: ufficiale«Lo sblocco dei fondi regionali per

far ripartire l’edilizia. E’ emergenza

sicurezza». Pag.3

E’ cominciato in maniera

scoppiettante il 2015 per la

politica casertana. In meno di

venti giorni si è assistito ad un

concentrato di scontri, fratture,

magagne che, certo, non

rappresentano uno spettacolo

edificante per la classe dirigente

nostrana. Ce n’è per tutti i gusti e

per tutti i partiti... L’esempio più

semplice e lampante è quello del

Partito democratico dove,

addirittura si è arrivati alla conta

con la mozione di sfiducia al

segretario Raffaele Vitale che non

ha raggiunto il quorum

nell’assemblea del Jolly. 144

votanti hanno chiesto la testa del

sindaco di Parete, a fronte dei

151 necessari. In questi numeri

c’è la fotografia di un partito

polverizzato che non riesce a fare

sintesi alla vigilia di scadenze

importanti come le elezioni

regionali e le possibili (anche qui

ci sarebbe da dire molto) primarie

per la scelta del presidente. Chi ci

guadagna? In questo momento

uno solo: l’ex socialista Gennaro

Oliviero che, in poche ore sta

diventando sempre più il

catalizzatore dei consensi e delle

attenzioni di un mondo come

quello dei democratici che non

riesce a recuperare la propria

identità in nessuna maniera

anche a causa dell’incapacità

continua a pag.2

diFrancesco Marino

L’editoriale

continua a pag.2

L’escalation dei“forestieri” Zinzi eOliviero in Pd e Fi

Pio Del gaudio

POLICLINICOecco tutte le cifreIl quadro economico complessivo

per realizzare l’ospedale universita-

rio. Pag. 4

UDC indipendenteMassimo GolinoL’avvocato lascia il partito dopo le

polemiche. Squeglia mette i paletti

prima di entrare. Pag.5

COCCAGNA corsaper il ComuneNasce un comitato con Santona-

staso che già guarda alle ammini-

strative. Pag.7

L’ANNO dei verdetti politiciEcco cosa aspetta il 2015 agli ammi-

nistratori della città di Santa Maria

Capua Vetere. Pag.8

COMMERCIANTI tutti dimissionariI componenti della consulta lasciano

con un documento indirizzato al sin-

daco Antropoli. Pag.9

VILLAGGIO verso la chiusuraCerreto: con la nomina del sindaco

Caldoro dimostra tutto il suo disinte-

resse. Pag.10

Per informazioni328.5878530

[email protected]

www.casertafocus.net

Anno VI n. 0117/01/2015

distribuzione gratuita

Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Meridionale

srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771

del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.5878530 - 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

segue dalla prima

Qual è la situazione dei cantieri a

Caserta?

«Ci sono stati e ci sono tanti lavori in

corso. Tra mille difficoltà abbiamo il

dovere di dire che siamo riusciti a

riavviare i lavori pubblici. Non mi

sembra che nei precedenti cinque

anni a Caserta siano stati aperti dei

cantieri. Oggi c’è il policlinico, ci sono

quelli delle strade dal momento che

noi abbiamo adottato una politica re-

sponsabile con la dichiarazione di

dissesto».

Vogliamo dare i numeri di questo

dissesto chiarendo anche, final-

mente, le responsabilità?

«Partiamo con il dire che i debiti non

li ho causati io. L’amministrazione Del

Gaudio paga con il mutuo di 51 mi-

lioni di euro 133 milioni di euro che

sono stati contratti dalla giunte Falco

e Petteruti. Con la mia scelta, nei fatti,

facciamo risparmiare alla città il 60%

delle somme per coprire i debiti, pa-

gando, nel contempo una parte degli

stessi ai creditori, rimettendo comun-

que in moto una certa economia.

Qualcuno mi potrà dire che io ho fatto

parte della giunta Falco. E’ vero, io

sono stato assessore per due anni,

chi si è contrapposto a me lo è stato

per dieci... La dichiarazione di disse-

sto, quest’anno, ci permetterà di in-

trodurre le premialità per chi

differenzia e di ridurre la Tasi».

Con la nomina di Massimo Russo

in giunta, si sono registrate nuove

fibrillazioni nella sua maggioranza

che hanno portato Donato Tenga a

lasciare il Nuovo centrodestra...

«Nel 2015 ho deciso di dedicarmi

solo ed esclusivamente ad ammini-

strare e a risolvere i problemi della

città. Riserverò a queste questioni al

massimo un’ora al giorno... In linea

generale il compito di un amministra-

tore di maggioranza dovrebbe essere

quello di governare, mentre quello

dell’opposizione di controllare

l’azione di governo. In tutte le ammi-

nistrazioni, invece, si finisce che il

compito della minoranza è quello

solo ed esclusivamente di mandare a

casa il sindaco, mentre quello della

maggioranza di tirare per la giacca il

sindaco. Ovviamente, così le cose

n o n

vanno bene. Se nella pubblica ammi-

nistrazione si riuscisse a superare

quell’andazzo, otterremo moltissimi

risultati in più».

Che ne pensa dell’avanzata della

Lega al Sud?

«E’ un fenomeno che attrae molti,

non me, ovviamente. Io sono molto

preoccupato per la Lega, dal mo-

mento che, così come fa Grillo, parla

alla pancia della gente. Lega e Grillo

dicono quello che i cittadini si vo-

gliono sentir dire non le verità. Que-

sto è molto pericoloso, dal momento

che il compito della politica è quello

di dire le cose come stanno, anche

se questo può essere poco piacevole

per i cittadini in qualche caso».

Le prossime elezione regionali. A

Caserta come in provincia in Forza

Italia c’è un grande fermento.

Come andranno le cose?

«Come al solito bisognerà attendere

le decisioni di Berlusconi rispetto alle

quali, come sempre saremo tutti con-

cordi. E’ il momento di dirci le cose

come stanno. Del resto, anche nel Pd

si attendono le decisioni di Renzi che

tutti accetteranno a buon mercato. Mi

auguro per l’interesse del territorio

che, entrambi, prendano le decisioni

giuste. A me personalmente piace-

rebbe che si lavorasse per una legge

elettorale che faccia ritornare la pre-

ferenza, consentendo ai cittadini la

possibilità di scelta dei propri rappre-

sentanti. Per le regionali, al mo-

mento, l’unica certezza è che io non

sarò candidato, dal momento che

devo completare con il secondo man-

dato il mio programma per Caserta.

Dopo il risanamento, partiranno le

grandi opere per la città»

Francesco Marino

2 17/01/2015 CASERTA

continua da pag.1

del segretario regionale di affian-

carsi e sopperire alle negligenze del

gruppo dirigente locale. Dello scon-

tro in atto all’interno del partito cosa

ne pensa Assunta Tartaglione?

L’enigma della sfinge è una bazze-

cola da settimana enigmistica al

confronto... Prima avalla la posi-

zione dei dissidenti, poi intima a

Cappello di rivedere l’ordine del

giorno dell’assemblea, poi, poi, mai

una posizione unica che parteggi

per questo o per quello o, per nes-

suno dei due, imponendo una linea

terza che, però, consenta al partito

di essere attrattivo per l’elettorato e,

nel contempo, competitivo negli im-

portanti appuntamenti che ci sono a

primavera inoltrata. Un partito re-

sponsabile nei suoi riferimenti regio-

nali, farebbe di tutto per rilanciare il

Pd in provincia di Caserta, approfit-

tando della crisi profonda che sta vi-

vendo il centrodestra che, in Terra

di Lavoro, ha sempre trovato un

serbatoio inesauribile di consensi a

prescindere da chi venga gestita la

leadership. Il quasi 30% raccolto

alle europee, nel momento più

basso della storia di Forza Italia,

con Berlusconi ai servizi sociali e gli

azzurri, all’improvviso, senza nem-

meno una sede dove riunirsi, testi-

monia come sia qui che si deve

lavorare per far cambiare segno alla

Campania... La Tartaglione lo ca-

pirà?

Se è vero questo, è ovviamente, al-

trettanto vero il contrario, se si ri-

balta l’analisi dal punto di vista del

centrodestra...

Che cosa sta facendo Forza Italia

per consolidare il proprio bacino

elettorale?

Come si sta muovendo Caldoro per

fare in modo che ancora una volta

Caserta si tinga d’azzurro?

Come è successo per il Pd dove è

arrivato dall’esterno Oliviero, così in

Forza Italia l’ingresso di un altro “fo-

restiero” come Zinzi sta cataliz-

zando tanti interessi da parte di un

partito che cammina con il freno a

mano tirato a causa della scarsa

lungimiranza di un gruppo dirigente

che lavora più a frenare il proprio vi-

cino che a far crescere se stesso...

E in questo clima via alla campagna

per le regionali...

lavoro appello al Consiglio«Non perdiamo occasioni per partito preso»

Il consiglio comunale

Beghepolitiche?Ci dedicosoloun’ora algiorno...

CASERTA. Si avvicinano le ele-

zioni regionali, dottore Cangiano,

il suo nome viene accostato a

quelli dei possibili candidati per

Fratelli d’Italia...

«Sarò sicuramente della partita. Vo-

glio dare il mio contributo in questa

campagna elettorale difficilissima.

Ho raccolto con entusiasmo l’invito

che mi arriva dal partito che mi ha

chiesto un impegno diretto, cercando

di fare il meglio possibile per l’affer-

mazione del progetto di Fratelli d’Ita-

lia sul nostro territorio».

Che lista metterà in campo Fratelli

d’Italia?

«Una lista forte rappresentativa dei

territori e del mondo delle profes-

sioni. Il progetto di Fratelli d’Italia,

grazie alla qualità del nostro gruppo

dirigente sia locale, che regionale

che nazionale, viene seguito con

sempre maggiore attenzione per l’in-

cisività e la trasparenza dell’azione

politica».

Dove può arrivare Fratelli d’Italia

in queste regionali?

«Il nostro obiettivo è confermare il

6% che abbiamo raccolto in occa-

sione delle ultime elezioni europee,

anche se, visto il grande entusiasmo

che si sta registrando intorno al pro-

getto, le tante persone che si stanno

avvicinando, tra cui molti amministra-

tori, speriamo di fare meglio».

Tirando le somme dell’ammini-

strazione Caldoro, certo non si

può dire che il governo regionale

abbia brillato per dinamismo e per

risultati raccolti in questi cinque

anni...

«Quello di Caldoro è stato il governo

della responsabilità. Abbiamo eredi-

tato una situazione a dir poco disa-

strosa dal centrosinistra soprattutto

per quello che riguarda la sanità. Ab-

biamo avuto, come centrodestra la

capacità di risanare i conti, rimet-

tendo a regime una macchina ammi-

nistrativa alla deriva. Abbiamo

portato a casa importanti risultati nel

campo delle politiche ambientali, vol-

tando pagina rispetto al passato. E’

chiaro che, con questo tipo di poli-

tica, non ci si poteva aspettare tagli

di nastro e parate, così come succe-

deva in passato... Risolti i tanti pro-

blemi, la seconda amministrazione

Caldoro sarà quella dello slancio de-

finitivo per la Regione Campania».

Qual è il vostro rapporto con

Forza Italia? Gli riconoscete quel

ruolo di guida della coalizione di

centrodestra?

«E’ inutile nascondersi, Forza Italia

sta vivendo un momento di difficoltà

che speriamo riasca a superare

quanto prima nell’interesse della

coalizione di centrodestra. Noi siamo

degli alleati leali di Forza Italia, ma,

sicuramente, manteniamo una no-

stra autonomia di pensiero e di

azione, senza lasciarci schiacciare

da situazioni che sono distanti dal

nostro modo di vedere le cose. Ne è

una prova incontrovertibile, il fatto

che abbiamo deciso di rimanere fuori

dal ragionamento spartitorio dell’Asi,

pur avendo degli amministratori e

vantando dei crediti all’interno della

coalizione. Non riteniamo di dover

derogare alla nostra funzione di go-

verno, ma, vogliamo farlo sempre

nella massima trasparenza, senza

scendere a compromessi. Questa

nostra autonomia, che metteremo in

campo anche alle elezioni ammini-

strative, ci ha consentito di guada-

gnare la fiducia di tanti elettori che ci

guardano sempre più come riferi-

mento all’interno del centrodestra».

Se dovesse indicare delle priorità

per la nostra provincia alle quali la

politica può e deve dare delle ri-

sposte, cosa direbbe?

«Sicuramente il lavoro e la sicu-

rezza. Il compito della politica è

quello di creare occupazione per

dare risposte alle esigenze del terri-

torio. Con i fondi dell’accelerazione

della spesa, grazie all’amministra-

zione del governatore Caldoro,

siamo riusciti a rimettere in moto i la-

vori pubblici recuperando parte dei

fondi europei inutilizzati. Con la pros-

sima amministrazione regionale, poi,

dobbiamo essere in grado di intercet-

tare la seconda tranche di finanzia-

menti europei per portare risorse sui

nostri territori che devono tradursi in

maggiori infrastrutture e servizi per i

cittadini con il conseguente impiego

di manodopera. Non dobbiamo di-

menticare che l’edilizia continua ad

essere uno dei settori cardine della

nostra economia. Tra tecnici, mano-

dopera specilizzata e imprenditori

sono tantissimi a vedere nella ripresa

dell’edilizia una fonte importante di

reddito. Quanto al discorso sicu-

rezza, nel nostro paese deve restare

solo chi ha la possibilità di farlo. Non

si tratta di razzismo. Come partito

siamo favorevoli ad incentivare tutte

le forme di integrazione per chi ha un

lavoro, paga le tasse. Non è possi-

bile, però, che gli italiani, per giunta

in un momento di crisi così forte,

debbano pagare imposte salatissime

perché c’è una frangia della popola-

zione che è totalmente sconosciuta

al fisco, ma che, ad esempio, pro-

duce rifiuti che saranno pagati da

altri... Per di più, molte di queste per-

sone, sono protagoniste costanti di

incresciosi episodi di cronaca. Le ra-

pine, i furti, le violenze che vedono

come protagoniste i cittadini stranieri,

sono diventate, ormai una costante

rispetto alla quale è necessario as-

sumere provvedimenti immediati e

drastici per restituire la serenità alle

nostre famiglie».

Anche Caserta sarebbe a rischio

attacchi terroristici.

«La minaccia terrorista qui da noi è

un fenomeno da non sottovalutare.

Già nel 2009 la cronaca nazionale si

occupò dei nostri territori. In quell’oc-

casione ad essere sotto i riflettori fu

la Moschea di San Marcellino, unico

luogo di culto musulmano ufficial-

mente riconosciuto in provincia di

Caserta, e per questo crocevia di

una serie infinita di personaggi am-

bigui e pericolosi. Ed infatti molti fu-

rono gli arresti, in detta inchiesta, per

associazione a delinquere finalizzata

al terrorismo internazionale. Sapere

che a pochi metri da casa tua ci sono

centinaia di persone che inneggiano

all’11 settembre e alla Jihad, ti toglie

il sonno».

cangiano occasione Regione«Obiettivo sicurezza, dall’edilizia pubblica nuova occupazione»

317/01/2015CASERTA

Gimmi Cangiano

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dici, fitto di 350 EURO mensili (locale di 22 mq)

CASERTA. «Nonostante i ritardi

dell’Ente regionale, sulla vicenda Po-

liclinico ho appena avuto rassicura-

zioni dal Ministero dell’Economia e

Finanze che sono già in campo tutte

le attività necessarie per erogare

quanto prima il finanziamento».

Lo annuncia Camilla Sgambato, de-

putata del Partito Democratico, alla

luce della nota diffusa stamattina dal

Comune di Caserta attraverso cui la

Regione Campania rendeva noto di

essere ancora in attesa dell’eroga-

zione di risorse da parte del Mef. «La

richiesta di accredito delle risorse,

avanzata dalla Regione al Mef –

spiega infatti la parlamentare demo-

cratica dopo aver chiesto chiarimenti

al ministero -, risale solo al novembre

scorso, ed è comunque pervenuta al

ministero, da quanto mi riferiscono,

solo il 10 dicembre 2014. I tempi tec-

nici non hanno quindi permesso al

MEF di trasferire le risorse. Eppure

l’Università aveva avanzato richiesta

alla Regione già in primavera. Basta

guardare queste date – prosegue la

deputata – per comprendere che

l’appunto della Regione è solo un tie-

pido tentativo di scaricare sul Go-

verno le responsabilità che sono e

restano tutte in campo all’Ente di Pa-

lazzo Santa Lucia. Ora, comunque,

dal Mef mi hanno dato rassicura-

zione che con l’anno nuovo, a breve,

sarà possibile provvedere al trasferi-

mento delle risorse». «La questione

Policlinico – aggiunge ancora l’ono-

revole Camilla Sgambato – è seria e

complessa. C’è di mezzo il futuro di

tanti lavoratori e soprattutto una pro-

spettiva di sviluppo e di riscatto per

l’intera provincia. Vorrei invitare tutti,

il governatore Stefano Caldoro in pri-

mis, ad evitare strumentalizzazioni

dal sapore elettorale e lavorare in-

vece tutti assieme, come già bene

stanno facendo Ministero, Prefettura

e Rettorato, per risolvere le difficoltà

e provare a rispettare le scadenze e

gli obiettivi dati».

Non si muove solo il Pd. «Ringrazio

nuovamente il Rettore della Sun Giu-

seppe Paolisso per la disponibilità

ad un incontro che considero positivo

e soddisfacente, anche alla luce

delle congiunte sollecitazioni che ab-

biamo inoltrato alla Regione Campa-

nia e ai chiarimenti ottenuti in data

odierna da Mario Vasco, direttore

generale della Sanità.

I miei apprezzamenti vanno anche al

prefetto Carmela Pagano che ha ri-

sposto a tutte le nostre sollecitazioni

convocando un tavolo sulla vertenza

occupazionale in corso per giovedì

prossimo». Lo dichiara il sindaco Pio

Del Gaudio.

Di seguito, il testo dei chiarimenti

pervenuti dalla Regione Campania

riguardo allo stato dell’opera:

Oggetto: Lavori per la realizzazione

della nuova Azienda Ospedaliera

Universitaria annessa alla Facoltà di

Medicina e Chirurgia della Seconda

Università degli studi di Napoli

L’intervento in oggetto, incluso nel-

l’accordo di programma di edilizia sa-

nitaria del 2000 e rimodulato nel

2002, è finanziato per 2/3 dal Min

Salute (di cui il 5% a carico Regione

Campania) e per 1/3 dal MIUR.

Il finanziamento totale è di €

206.582.759, così ripartito:

• € 137.721.839 ex art. 20

L. 67/1988, di cui:

? € 130.835.747,77, quota 95%

Stato;

? € 6.886.091,98, quota 5% Re-

gione Campania,

• € 68.860.919,88 a carico

del MIUR.

L’Ente appaltante è la Seconda Uni-

versità degli Studi di Napoli.

I lavori ebbero inizio nel dicembre del

2004. Il Consiglio di Amministrazione

dell’Ateneo, con delibera n. 30 del

31.03.2009 dispose la risoluzione del

contratto per il grave ritardo del-

l’opera imputabile a negligenza del-

l’appaltatore, ai sensi dell’art. 136

commi 4 e 6 del D. Lgs 163/2006.

I fondi già erogati ammontano ad €.

41.848.932, così ripartiti:

• € 30.170.116 ex art. 20 L.

67/1988, di cui:

? € 23.301.240, quota 95%

Stato;

? € 6.868.876, quota 5% Re-

gione Campania,

• € 11.678.816 a carico del

MIUR

Per l’individuazione del nuovo con-

traente, la SUN ha proceduto con in-

terpello, affidando i lavori di

completamento alla Società Italiana

per Condotte D'Acqua Spa.

I lavori sono ripresi nel 2013, dopo

4 anni dalla risoluzione del prece-

dente contratto.

Il cronoprogramma prevede per il

completamento 4 anni di lavori (fine

2017).

Le richieste pervenute dalla SUN per

le quali non si è ancora proceduto al

pagamento ammontano all’incirca a

4 milioni di euro.

La quota a carico della Regione

Campania è stata impegnata nel

2004. Tale impegno era caduto in pe-

renzione, per cui al fine di chiedere

al MEF l’erogazione dei finanzia-

menti necessari da trasferire alle sta-

zioni appaltanti, si è reso necessario

procedere alla reiscrizione in bilancio

delle somme necessarie con delibe-

razione di Giunta Regionale n. 478

del 21.10.2014.

Con il decreto dirigenziale n. 19 del

18.11.2014 è stato chiesto al MEF il

trasferimento di gran parte dei fondi.

"La vicenda dei lavoratori del Policli-

nico merita il massimo grado di at-

tenzione ed è per questo che dopo

l'audizione congiunta davanti alle

Commissioni Sanità e Lavoro della

Regione, ho nuovamente chiesto la

convocazione della Commissione

Lavoro al presidente on. Baldi. Men-

tre infatti si continuano a leggere

mere dichiarazioni di intenti da parte

di esponenti politici del centrodestra

e dello stesso presidente Caldoro, la

Condotte ha deciso di dare seguito

alla procedura di licenziamento per

21 dipendenti".

Questa la reazione della consigliera

Regionale Lucia Esposito rispetto

alla drammatica svolta, dal punto di

vista lavorativo, della vertenza che

vede per protagonisti la Condotte,

società che ha in appalto i lavori per

il costruendo policlinico di Caserta e

la Regione Campania.

"E' a mio avviso indispensabile - pro-

segue l'on. Esposito - che la Regione

si faccia concretamente carico di

quelli che sono gli impegni che è

chiamata ad onorare, poiché dei

sette milioni di fondi impiegati fino ad

oggi per la realizzazione del Policli-

nico, cinque ricadono sotto la re-

sponsabilità dell'ente. E non si sono

mai visti. Da qui la decisione della

Condotte di interrompere i lavori e di

avviare la procedura di licenzia-

mento, che rischia adesso di esten-

dersi anche alle altre maestranze.

Dal momento che nel corso dell'au-

dizione dello scorso 4 dicembre i pre-

sidenti delle Commissioni Sanità e

Lavoro assunsero l'impegno di solle-

citare il presidente della regione Cal-

doro per il pagamento della quota a

carico della Regione, sarà quella la

sede per valutare, io spero di poter

dire apprezzare, i passi in avanti fatti

o, quantomeno, la risposta del presi-

dente Caldoro. Vorrei infine precisare

- aggiunge l'on. Esposito - che l'avvio

delle procedure di licenziamento non

rappresentano di certo un atto im-

provviso. Sono mesi che se ne parla

e sono mesi che la Regione è al cor-

rente del rischio che i lavoratori cor-

rono, senza contare che ulteriore

ritardo va ad aggiungersi al tanto ri-

tardo già accumulato nella costru-

zione del Policlinico, con grave

danno per la provincia di Caserta in

relazione ai posti ospedalieri dispo-

nibili. Nessuno potrà adesso dire di

essere stato colto di sorpresa. Non ci

sono scuse. Si agisca, si onorino gli

impegni - conclude Lucia Esposito -

si faccia in modo da restituire un mi-

nimo di serenità a dei lavoratori che,

come dimostrano alcuni momenti

della protesta attuata oggi dai dipen-

denti della Condotte Spa, hanno

forse già superato il limite stesso di

disperazione".

policlinico il nodo fondiEcco il quadro economico dell’ospedale universitario

CASERTA

Stefano Caldoro

4 17/01/2015

CASERTA. «La strategia del silenzio

adottata nei miei confronti conferma

come ci sia la chiara volontà di te-

nermi fuori dal partito solo perché

non funzionale al progetto personale

di alcuni. Dal momento che in politica

la forma è sostanza, l’aver deciso di

ignorare le polemiche nate dopo la vi-

sita di Lorenzo Cesa e, ancor più, la

mia richiesta di chiarimento politico,

significa aver stabilito che io non rien-

tro più nei piani dell’Udc. Poco male.

Da Democratico Cristiano, non posso

accettare la svolta, meglio dire la de-

riva, impressa al partito in queste ul-

time settimane e, per questo, mi

rendo indipendente». E’ l’avvocato

Massimo Golino, uno dei padri co-

stituenti dell’Udc campana e già can-

didato alla Regione, a dare

l’ennesima mazzata al partito centri-

sta. «Le aspirazioni dei singoli sono

legittime e vanno sostenute, nel mo-

mento in cui queste sono funzionali

alla crescita del partito per il bene

della gente – ha spiegato Golino – ri-

badisco il concetto: un Democratico

cristiano non può accettare che si co-

struisca un comitato elettorale per

conquistare un piccolo spazio di ma-

novra nel partito e nel contempo la-

sciare “inconsapevolmente” campo

libero ad altre forze di continuare a

calamitare un consenso forzato.

Nella nostra tradizione c’è sempre

stato il ragionare in grande, con una

visione complessiva del territorio che

deve coniugare l’ambizione perso-

nale, con il consolidamento del pro-

getto e con dei risultati solo e

solamente per la gente. Se la poten-

zialità del partito è eleggere un con-

sigliere regionale, un Democratico

cristiano vero, lavora ad eleggerne

due… non si accontenta di racco-

gliere numerini risicati… Sarebbe un

respiro troppo corto che soffoca un

Democratico cristiano e, io, certa-

mente, non mi lascio soffocare per

assecondare le manie distruttive di

un gruppo dirigente che ha dimo-

strato tutta la sua inconsistenza con

le scelte adottate in queste setti-

mane. Non ne faccio una questione

personale. Il progetto che nasce nel

2008 non può e non deve essere

questo: le logiche impositive e popu-

listiche che abbiamo sempre combat-

tuto; le logiche cooptative che

abbiamo sempre contrastato, anche

con l’invocazione della modifica della

legge elettorale, non possono are-

narsi di fronte a piccole logiche locali.

Coloro che impediscono ad un can-

didato che ha sempre lavorato per la

gente e per il partito, di correre con le

preferenze, dimostrano di agire in

modo diametralmente opposto a

quello che professano. La politica

non è questo. Tutti coloro che hanno

un sentire democristiano non pos-

sono accettarlo». La fuoriuscita dal-

l’Udc, ovviamente, non ridimensiona

né le aspirazioni né l’azione politica

dell’avvocato Golino. «Continuo a la-

vorare, come sempre, per rappresen-

tare al meglio i valori della Dc, dei

cattolici moderati, puntando sempre

al massimo – ha sottolineato – met-

tendo davanti a tutto, sempre e co-

munque, la gente e il partito.

Continuo a lavorare, guardando a

tutti coloro che fondano la propria at-

tività politica sul principio della re-

sponsabilità e sulla convinzione che

la serietà, la moralità e l’onestà delle

persone non abbiano frontiere». La

fuoriuscita di Golino non è l’unica no-

vità che investe l’Udc. I centristi, in-

fatti, devono fare i conti con un altro

marcianisano, l’ex deputato Pietro

Squeglia che, allo stato pur non

avendo ancora aderito al partito, già

detta la linea, facendo sapere come

il suo gruppo passerà con i casiniani

solo nel caso in cui gli stessi sceglie-

ranno il centrosinistra.

S.G.

udc tra defezioni e diktatGolino indipendente, Squeglia detta le condizioni

CASERTA

Massimo Golino

517/01/2015

CASAGIOVE. Da qualche tempoqualcosa sta cambiando a Casa-giove e particolarmente a Coccagna,nel rione orfano del parroco don Ste-

fano Giaquinto, recentemente tra-sferito alla Chiesa patronale di SanMichele Arcangelo. Alcuni cittadini si sono organizzati ingruppo ed hanno lanciato le primeiniziative per far rinascere la zona, datroppo abbandonata a se stessa. Inquesti mesi di duro lavoro sonoemersi molti spunti programmatici,tra cui quelli di riportare le tradizioniscomparse; le tante persone attiva-mente impegnate ogni giorno in que-sto progetto hanno l’obiettivo di darea Casagiove un volto migliore. Ilgruppo, che si è chiamato “Salvia-moci”, è una realtà nuova che vuoleandare oltre le esperienze presenti inConsiglio Comunale, e intende rac-cogliere il contributo di tutti coloroche sono delusi da chi ha ammini-strato negli ultimi 4 anni ed anche dichi nel passato si è affidato agli slo-gan e alle promesse e ne è ancoratentato. Vuole partire da un progetto serio econdiviso con la popolazione, po-nendo al centro veramente la parte-cipazione dei cittadini nelle scelteamministrative, dare priorità alla que-stione inquinamento e bonifica delterritorio, divenuta cruciale, usciredalla retorica e confrontarsi concre-tamente con tutti i soggetti coinvoltiper un rilancio del centro storico, af-frontare con decisione il tema dellasicurezza fornendo davvero soluzioniefficaci, mettere in campo nuoveidee per uno sviluppo sostenibile delterritorio puntando a promuovere ilcommercio locale e ad attrarre nuoverealtà commerciali e produttive, tute-lare il patrimonio esistente. È evi-dente che le finalità dell’associazionesiano soprattutto politiche ma i mem-bri ci tengono a sottolineare di avereun nuovo modo di pensare lontanoda ideologie o schemi esclusiva-mente politici. Essi ci tengono a ribadire di non es-sere né di destra, né di sinistra eneppure di centro. Sono solo sem-plici cittadini che vogliono cambiarele cose per questa che potrebbe di-ventare una meravigliosa città. Sen-tono la responsabilità di farlo ancheper chi non vuole il cambiamento poi-ché rivendicano di fare quello che glialtri non sanno e non vogliono fare:salvare Casagiove, mettere al centrodi ogni iniziativa le esigenze di que-

sta città ed il benessere e la serenitàdei suoi cittadini. “Deus ex machina”dell’ associazione è Antonio Santo-

nastaso, già candidato al consigliodi Amministrazione della Banca diCredito Cooperativo San Vincenzode’ Paoli, ex braccio destro di DonStefano Giaquinto, quando era an-cora parroco della Chiesa SantaMaria della Vittoria, imprenditoreedile e rampollo di una famiglia moltonumerosa di Coccagna. Non è an-cora stato chiarito quale possa es-sere il candidato sindaco ideale mail gruppo ha espresso l’intenzione divolersi confrontare con tutti coloroche hanno velleità a correre per lacarica. Cosa che vogliono mettere sin da su-bito in chiaro e che la probabile listache scaturirà dal loro movimentosarà composta in gran parte da im-prenditori, liberi professionisti, operaie studenti, donne ed uomini in gradodi accendere i motori della città. Ecco perché le loro selezioni servi-

ranno a scegliere quelle persone cheabbiano una visione d’insieme equella forza politica che possa per-mettergli di prendere decisioni, indi-

vidui valutati per la serietà, per gli im-pegni assunti e per i risultati rag-giunti.

Luigi Di Costanzo

comitato per le comunaliA Coccagna nasce “Salviamoci” con Santonastaso

717/01/2015APPIA

Il Comune di Casagiove

SAN NICOLA Forza Italia, appello all’unitàSAN NICOLA LA STRADA. “San Nicola è una città

con un’anima di centrodestra e dividerci per rega-

lare il governo della Città alle opposizioni sarebbe

una responsabilità troppo scellerata.

Adesso, nella casa del centrodestra, per noi è ar-

rivato il momento di sedersi, tutti insieme, ad un

tavolo per fare sintesi ed arrivare ad una solu-

zione unitaria”. Lo dichiara in una nota Pierluigi

Schiavone, esponente emergente di Forza Italia e

Presidente del Club Forza Silvio di San Nicola La

Strada da sempre vicino all’On. Giovanna Pe-

trenga e che ha trovato in Gianpiero Zinzi un va-

lido interlocutore per costruire una seria ed

innovativa proposta politica.

“Il gruppo che rappresento – continua Schiavone

– non ha alcun interesse personale, se non lavo-

rare per il bene della città, la crescita del territo-

rio, lo sviluppo e le opportunità lavorative. Il

commercio e l’artigianato locale che fanno im-

presa chiedono con forza una politica che punti

alla riduzione delle tasse e alla ripresa dell’econo-

mia con più lavoro per le famiglie”.

“Lanciamo un appello a tutte le forze di matrice

moderata e riformista che si riconoscano in un

progetto politico unitario per il governo di San Ni-

cola. E’ importante instaurare un dialogo e un

confronto con tutti, ma partendo dal basso e

senza pensare che una questione complessa

come la ricostruzione di una nuova area moderata

e popolare possa avvenire tramite la sommatoria

di pezzi delle vecchie nomenclature.”

Secondo Schiavone infatti, “se si vuole assecon-

dare e guidare la voglia di cambiamento cui ne-

cessita la nostra Città, occorre favorire un pro-

fondo e qualificato ricambio generazionale che

porti con se’ il valore aggiunto della autorevo-

lezza e della credibilità”

“Ora, - conclude l’esponente azzurro - dopo que-

sta stagione che ci ha visti protagonisti di una

forte depressione economica, si può aprire un’al-

tra stagione politica per San Nicola, e rinnovo

l’appello alle forze del centrodestra, anche ai tanti

confusi e delusi, agli scontenti della maggioranza,

a lavorare unite, senza personalismi, in un nuovo

progetto alternativo per le prossime amministra-

tive, ampio e aperto, per ripartire e costruire in-

sieme il futuro della città.

San Nicola infatti ha bisogno di un clima più se-

reno, meno agitato, di una nuova guida che sap-

pia fare squadra con tutti gli attori del territorio e

che la faccia tornare protagonista”.

Pierluigi Schiavone

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Il

2015 non sarà un anno qualsiasi per

la città del Foro.

Le contingenze storico/politiche

fanno sì che nei prossimi 12 mesi si

concentrino alcuni passaggi nodali

utili a determinare il presente e il

prossimo futuro della politica citta-

dina. Lo sa bene il sindaco Biagio

Di Muro che si trova ora, per la

prima volta, a dover difendere la te-

nuta della sua amministrazione da

pericoli concreti.

Il 2015 sarà per lui l’anno più difficile:

con il mandato agli sgoccioli, una

maggioranza mai così risicata (dopo

l’addio dei socialisti) e il centrodestra

che, dopo la scissione del Pdl in Fi e

NcD, ha finalmente trovato la qua-

dratura del cerchio e si ricompatta

sotto il vessillo dell’anti-dimurismo.

Un anno importante per il sindaco

che dovrà iniziare a lavorare per la ri-

candidatura, magari sconfiggendo

alle primarie del Psi quel Nicola

Leone che oggi lo costringe a guar-

dare con apprensione ogni voto con-

siliare.

Un anno importante anche per il Pd,

al centro della bagarre tra Di Muro

(ormai prossimo a firmare la sua

prima tessera democrat) e il Psi. Su-

perate le frizioni interne, il partito di

Giuseppe Stellato, Camilla Sgam-

bato e Maurizio Capitelli si appre-

sta ad affrontare la difficile sfida delle

regionali. Indispensabile per il circolo

sammaritano fare da traino al candi-

dato “d’area Graziano“ che troverà

posto nell’agguerrita lista Pd. Una

sfida chiave, quella delle regionali,

nella quale certamente Stellato (che

proprio nel 2015 termina il suo man-

dato da Consigliere Provinciale)

potrà contare sul sostegno del sin-

daco e dell’area politica che a lui fa

riferimento.

Completamente diversa la prospet-

tiva dell’ultimo gruppo politico di

maggioranza, il 2015 dovrà essere

per Dario Mattucci l’anno della

svolta.

Rapporti difficili sia con la maggio-

ranza che con l’opposizione per il

Presidente del Consiglio comunale

schierato (seppur ufficiosamente)

con FdI. Troppo a destra per il Psi,

non idoneo a costruire una coali-

zione di centrosinistra per il Pd e ar-

tefice del successo della sinistra in

città per Ncd e Fi, Mattucci dovrà ne-

cessariamente trovare una chiara

identità politica per il suo gruppo

prima delle prossime comunali. Dopo

i non entusiasmanti risultati delle ele-

zioni europee potrebbero essere pro-

prio le elezioni regionali un banco di

prova interessante per il Presidente

del Consiglio comunale sammari-

tano.

Primo anno all’opposizione, invece,

per i socialisti. Gli ex alleati di Di

Muro, dopo aver ritirato l’assessore

Carlo Russo e dopo aver ufficializ-

zato il passaggio ai banchi dell’oppo-

sizione, puntano a creare

un’alternativa completamente sini-

strorsa a questo schema di maggio-

ranza. Già numerosi i tentativi di

coinvolgere in questa partita il Pd da

parte degli uomini di Nicola Leone,

leader con l’ambizione della fascia

tricolore.

Tutta diversa la situazione nel Cen-

trodestra cittadino. Dopo anni difficili,

il Nuovo Centrodestra di Salvatore

Mastroianni e i circoli di Forza Italia

di Rino Capitelli, Giuseppe Si-

meone (che proprio in questi giorni

ha attaccato Di Muro sui costi della

sua amministrazione) e Federico Si-

moncelli stanno tentando un con-

creto tentativo di riavvicinamento.

Ora la lotta si riduce alla partita per

la leadership interna tra Mastroianni

e Simoncelli, anche in questo caso il

campo di battaglia saranno le regio-

nali, con il Ncd impegnato a soste-

nere il gruppo dell’ex Presidente del

Consiglio regionale Paolo Romano

e Forza Italia schierata su posizioni

completamente differenti. In questo

caso la conta sarà utile per stabilire i

rapporti di forza tra le componenti

della futura coalizione di centrode-

stra cittadina.

Un ultimo dato interessante sarà

quello che il M5s (strutturato in città)

sarà in grado di raccogliere durante

il voto di primavera. In questo caso

le elezioni regionali saranno un

metro (abbastanza attendibile) utile

a stabilire la reale dimensione dei

grillini a Santa Maria Capua Vetere.

Matteo Donisi

anno dei verdetti politiciDi Muro, Leone, il Pd e il centrodestra: tutti ad un bivio

8 17/01/2015 S. MARIA C.V.

Dario MattucciFederico Simoncelli

Biagio Di MuroCarlo Russo

CASAPULLA Due nomi e mezzo per la RegioneCASAPULLA. Sarà protagonista assoluto delle

elezioni regionali il Comune di Casapulla che, al

momento, schiera già due candidati di punta nella

corsa per Palazzo Santa Lucia.

Al vicesindaco Luigi Bosco, più votato d’Italia alle

ultime elezioni amministrative con oltre millecin-

quecento preferenze, in queste ore si è aggiunto

Agostino Santillo, secondo più votato delle regio-

nalie del Movimento cinque stelle, fratello del-

l’unica consigliera comunale pentastellata della

provincia di Caserta, l’avvocato Santa Santillo.

A questi due nomi, poi, se ne potrebbe aggiun-

gere anche un terzo, quello della dirigente del

Partito democratico Raffaella Zagaria, consigliera

comunale a Casapesenna, ma casapullese d’ado-

zione, risiedendo da anni con la famiglia nel pic-

colo comune che si affaccia sulla nazionale

Appia. Una contesa sicuramente interessante per

una realtà piccola che, per la prima volta po-

trebbe vedere un proprio rappresentante a Pa-

lazzo Santa Lucia.Luigi Bosco

CAPUA. Dimissioni in massa dalla

Consulta dei Commercianti. Dall’or-

ganismo, fortemente voluto dall’as-

sessore al commercio Guglielmo

Lima, si sono dimessi tutti i compo-

nenti del direttivo. Francesco Polve-

rino, Gennaro Sessa, Bruno

Consagra, Corrado Orsi, Pietro

Guarino e Raffaele Acunzo, eletti

meno di due anni fa. Le motivazioni

di questa scelta che sembra irrevo-

cabile, sono contenute in un docu-

mento consegnato all’assessore al

ramo e al sindaco Carmine Antro-

poli.

La Consulta dice che in due anni ha

avanzato proposte concrete all’am-

ministrazione sulle quali però ha ri-

cevuto solo in parte dei riscontri

mentre, su altre questioni, sulle quali

erano state avanzate delle contro-

proposte, non c’è stata alcuna rispo-

sta. Un feeling che si è interrotto,

quindi, che ha portato i componenti

del direttivo alle dimissioni. «Nono-

stante gli sforzi profusi per migliorare

la vivibilità nella nostra città – affer-

mano i componenti del direttivo della

Consulta - attuando diverse idee e

progetti come il “Natale ...vivilo con

noi a Capua 2013”, il conferimento

del Premio Santagata al professor

Franco Fierro, la processione dei

Santi Patroni, la partecipazione alla

ricorrenza del 9 settembre, la colla-

borazione alla riapertura del mercato

giornaliero in piazza Etiopia, alla ma-

nifestazione “A nuttata”, alla mostra

dei Presepi e nonostante gli sforzi

per aggregare il maggior numero di

operatori e creare un clima di colla-

borazione perenne con l’Amministra-

zione, nonostante la disponibilità e la

buona volontà dell’Assessore al

Commercio Guglielmo Lima, avendo

ricevuto solo in parte risposte alle

questioni da noi sollevate e a quelle

sulle quali avevamo fatto contropro-

poste, dopo aver consultato gli ope-

ratori sul territorio, che non sono mai

state prese in alcunché considera-

zione (i risultati oggi evidenti sotto gli

occhi di tutti, in primis “questione pa-

letti”), non avendo mai ricevuto se-

gnali di apertura, di trasparenza e di

collaborazione continua, costruttiva

e programmatica da chicchessia, es-

sendo noi tacciati come i responsa-

bili di tutto quello che non funziona

nel nostro settore, pur non avendo

nessun potere decisionale, e no-

tando il dissenso che serpeggia tra

gli operatori come se la causa fosse

anche la nostra, all’unanimità decli-

niamo il nostro mandato nella Con-

sulta, ricevuto nel luglio 2013, nelle

mani dell’Assessore al ramo e per

competenza al Sig. Sindaco”. Que-

sto, il succo del documento, finito

sulla scrivania di Antropoli che ora

dovrà gestire quest’altra “patata bol-

lente” che riguarda, tra l’altro, un set-

tore, quello del commercio, che

dovrebbe rappresentare una voce

importante nel capitolo dell’economia

locale per una città che si definisce

“di arti e di studi” e, soprattutto, “turi-

stica”.

Naturalmente i componenti della

consulta lasciano spazio a che ri-

tiene di avere più capacità intellet-

tuali, fisiche ed economiche o idee

maggiormente attuabili in sinergia

con l’Amministrazione e le varie As-

sociazioni che operano sul territorio,

rimanendo sempre a disposizione

per qualsiasi tipo di collaborazione

fattiva ed attiva per il territorio. Una

brutta tegola per il settore che versa

in una crisi profonda da diversi anni

e che ha sempre più difficoltà a rac-

cordarsi con gli amministratori e a

fare squadra.

Mimmo Luongo

consulta si dimettono tuttiDuro documento dei commercianti ad Antropoli

917/01/2015CAPUA

Salta fiera di Santo Stefano, caos su AntropoliCAPUA. Il mancato svolgimento dell’ultracentenaria fiera di Santo Stefano, annunciata più volte dal-

l’amministrazione comunale, rappresenta un nuovo motivo di “scontro” tra le opposizioni consiliari e

la compagine governativa cittadina.

In particolare sono gli uomini del Nuovo Centro Destra, ex alleati di Carmine Antropoli, i più agguerriti,

a dar fuoco alle polveri “bacchettando” un’amministrazione che, tra mille difficoltà, si appresta al giro

di boa dell’ultimo anno di governo della città. Come detto, lo scontro, verte sulla fiera di Santo Stefano

che la stessa giunta comunale aveva annunciato come un grande ritorno, salvo non fornire più infor-

mazioni in merito e lasciando all’Acage (il braccio operativo del Comune per l’organizzazione delle

manifestazioni cittadine), presieduta da Marina Ramelli e diretta da Camillo Ferrara, il compito di for-

nire spiegazioni alla cittadinanza sul “naufragio” dell’evento, dovuto perlopiù a motivi logistico-orga-

nizzativi legati al rispetto di norme sanitarie molto rigide visto che si tratta di un’esposizione di suini.

Un “naufragio” annunciato, per il Nuovo Centro Destra che critica la mancanza di azioni di program-

mazione da parte dell’amministrazione cittadina. “Un’amministrazione – ci dice Antonio Minoja – che

va avanti a colpi di spot”.

“Con la vicenda della fiera di Santo Stefano – aggiunge – i cittadini hanno avuto la conferma che l’am-

ministrazione comunale non ha attuato un briciolo di programmazione e tira avanti solo a suon di

spot. La manifestazione, tra l’altro, era stata annunciata dagli stessi amministratori, con alcuni comu-

nicati stampa, già diversi mesi fa. Evidentemente, anche in questo caso, così come per tante altre que-

stioni, l’amministrazione ha preferito “apparire” sulla stampa, piuttosto che fare cose concrete. Mi

chiedo, infatti, cosa hanno fatto gli amministratori per il settore fieristico che a Capua può vantare ben

due eventi di lunga tradizione ormai finiti nel dimenticatoio. Al di là di chi ha il compito di organizzare

gli aventi, chi governa deve creare le condizioni affinché gli stessi eventi possano svolgersi, alle-

stendo, anche attraverso il contributo e la partecipazione di privati, di apposite aree. Tutto questo

l’amministrazione non lo ha fatto”. Per il Nuovo Centro Destra la compagine di maggioranza sta an-

dando avanti allo “sbaraglio” “e non c’è – prosegue Minoja – nessuna programmazione e visione di

uno sviluppo di questa città. Gli amministratori tirano avanti alla giornata e la città continua a regre-

dire. A tutto questo aggiungiamo le ripercussioni negative, perché sono solo negative, del disseto e il

quadro è completo. Ecco perché come forza politica di opposizione riteniamo che quest’amministra-

zione debba andare a casa il prima possibile, per evitare ulteriori danni a Capua e ai capuani”.

M.L.

Francesco Polverino, Pietro Guarino, Corrado Orsi, Bruno Consagra e Gennaro Sessa

MADDALONI. Avvocato Cerreto, il

sindaco De Lucia si appresta a

presentare la nuova giunta dopo il

primo anno e mezzo di ammini-

strazione...

«Beh, se questa è la discontinuità...

Mi sono dimesso da sindaco perché

non volevo più attorno a me certi per-

sonaggi. Avrei potuto continuare così

come ha fatto San Nicola la Strada

dove è arrivato il commissario per

l’approvazione del bilancio restando

tranquillamente sindaco, ma ho pre-

ferito lasciare, pur di non avere at-

torno a me certe persone di cui oggi

il sindaco si è circondata e di cui, tra

l’altro va fiera. Tra l’altro, io avrei

anche avuto i numeri per superare

quella manovra».

La nomina della nuova giunta ha

determinato un po’ di mal di pan-

cia all’interno della maggioranza

De Lucia. Secondo lei si tratta di

problemi fisiologici o c’è il rischio

implosione?

«Questa maggioranza andrà avanti

sino alle regionali. Dopo l’appunta-

mento elettorale salterà tutto a causa

delle varie promesse che sono state

fatte e che, comunque, non saranno

mantenute. Sento addirittura parlare

di assessori che saranno in giunta

sino alle regionali e che, poi, saranno

fatti fuori... Una cosa inaudita».

Sul piano amministrativo, se do-

vesse tracciare il bilancio del suo

successore, cosa direbbe?

«I risultati, o meglio i non risultati,

sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo

una città ferma, dove tutto quello che

di buono era stato fatto dalla mia am-

ministrazione e da quelle precedenti,

è stato vanificato. E’ scomparso to-

talmente l’interporto, dove, ormai, la-

vorano solo poche unità... Non c’è

più traccia del progetto del casello

autostradale che avrebbe consentito

uno sviluppo importante a Madda-

loni. Avevo ottenuto il finanziamento

per l’interramento della ferrovia che

non vedremo più. Hanno distrutto la

convenzione con la Cementir con dei

lavori infiniti che si sarebbero dovuti

svolgere nel mese di agosto e che,

probabilmente vedremo in atto an-

cora a Pasqua. Un’amministrazione

che ama definirsi trasparente, ha

fatto scomparire i dati della raccolta

differenziata che, invece, sotto la mia

gestione venivano costantemente

comunicati. Le uniche cose che

stanno facendo sono quelle che ab-

biamo avviato noi come, ad esempio,

il foro Boario, dove la bonifica è stata

possibile solo grazie al lavoro dell’as-

sessore Di Nuzzo e Bove poi. Per il

resto stanno portando avanti solo ed

esclusivamente l’ordinaria ammini-

strazione con risultati disastrosi».

A cosa si riferisce quando parla di

risultati disastrosi?

«Basta pensare alla rete idrica a

Montedecoro, dove, molto presto

salterà l’intero manto stradale. Parlo

dell’aumento della microcriminalità

collegata all’interruzione della video-

sorveglianza. Ancora, per quello che

riguarda la protezione civile, ab-

biamo un corpo che non esiste più e

ci preoccupiamo di modificarne il re-

golamento per nominare l’addetto

stampa. In occasione della nevicata

di fine anno, non c’è stato un volon-

tario ad intervenire per ridurre i disagi

dei cittadini. Alle 9,30 del mattino,

quando, ormai i danni erano già fatti,

sono stati costretti ad intervenire i

funzionari del Comune per evitare

che la situazione degenerasse, fa-

cendo chiudere la sopraelevata... ».

Il sindaco De Lucia è stato nomi-

nato commissario del Villaggio dei

ragazzi.

«Questa nomina è la prova che Cal-

doro vuole scaricarsi del problema.

Ho letto il decreto e Rosa De Lucia

non ha alcun potere decisionale sulla

Fondazione. Qualsiasi tipo di deci-

sione che viene presa, deve essere

concordata con il funzionario regio-

nale dei servizi sociali e con il tribu-

nale. Nei fatti è il commissario del

commissario... Il fatto, poi, che le

cose non vadano per il verso giusto

per il Villaggio, è dimostrato dai primi

atti assunti dalla De Lucia. Il sindaco,

infatti, ha chiesto i bilanci, forse per

fare un po’ di scena mediatica, non

rendendosi conto di aver fatto un au-

togol clamoroso. De Lucia doveva

già conoscere i bilanci proprio per-

ché sindaco di Maddaloni e presente

con un suo delegato nel consiglio

d’amministrazione. I dipendenti vo-

gliono sapere, piuttosto, quando per-

cepiranno lo stipendio... visto che

sono mesi che lavorano senza avere

un centesimo!».

Secondo lei quale sarà il futuro

della Fondazione?

«Il Villaggio dei ragazzi è destinato a

chiudere, anche perché abbiamo

fatto scappare i buoi dal recinto... E’

impensabile mandare via i legionari

di Cristo senza che essi stessi si as-

sumano la responsabilità di quella

che è stata la loro gestione. Non

sono certo un fan dei legionari, ma

certamente il loro peso, in questo

momento sarebbe potuto essere

stato utile con le banche per ottenere

dei crediti. Già tempo fa ho indicato

quello che, per me, è l’unico per-

corso fattibile per salvare il Villaggio

dei ragazzi: è necessario vendere i

suoi beni come la struttura alber-

ghiera di Torre Pedrera o le proprietà

a Roma, solo così la Fondazione

potrà fare cassa e ripianare i propri

debiti».

villaggio è sos chiusuraCerreto boccia la De Lucia: non supererà le regionali

MADDALONI

Antonio Cerreto

Domenica la benedizione degli animaliMADDALONI. Anche quest’anno presso il 'Cimi-

tero per Animali da Compagnia' il 18 Gennaio alle

11.30 avrà luogo la Benedizione degli animali, per

tutti gli animaletti che riposano nella struttura e

per tutti quelli i cui proprietari intenderanno parte-

cipare alla manifestazione.

La funzione, in Onore del Patrono degli Animali S.

Antonio Abate, sarà celebrata da Don Stefano Ta-

gliafierro, che ha confermato la propria disponibi-

lità per il terzo anno consecutivo.

Alla manifestazione è stata invitata l’Associazione

Animalista S.O.S RANDAGI, che allestirà uno

stand per la vendita di bijoux fatti a mano quali

collane, bracciali e orecchini, il cui ricavato verrà

interamente utilizzato per il benessere e la salva-

guardia degli animali randagi. I gestori della strut-

tura dichiarano:

"Siamo onorati di ospitare persone che da anni e

tutti giorni dedicano la maggior parte della propria

giornata ad alleviare le sofferenze di tanti randagi

presenti sul nostro territorio, sfamandoli, curan-

doli e perseguendo l’obiettivo principe di dar loro

una famiglia con la quale poter restare per sem-

pre.

Ringraziamo tanto Don Stefano per la disponibilità

e raccomandiamo a chiunque vorrà partecipare di

portare i bambini, perché riteniamo che le nuove

generazioni rappresentino per noi tutti la spe-

ranza."

Giuseppe Santonastaso

10 17/01/2015

MARCIANISE. Nel maggio 2014

l’Arpac iniziava i prelievi dalla falda

idrica, nell’ambito dello studio delle

matrici ambientali promosso dall’am-

ministrazione De Angelis ed appro-

vato dall’intero consiglio comunale

nella seduta del 5 dicembre 2013. La

prima fase di analisi (la seconda

tranche di prelievi è attualmente in

corso), si è conclusa lo scorso otto-

bre, ed i dati risultanti sono stati con-

frontati con altri campionamenti che

la stessa Arpac ha effettuato in al-

cune zone del territorio marciani-

sano. L’incrocio ha consentito di

riscontrare il superamento dei livelli

di idrocarburi clorurati, unicamente

però nei pozzi della località “Starza

Puzzaniello” , zona a valle dell’ex

stabilimento Nokia Siemens. Per tale

motivo si è resa necessaria l’indi-

zione di una conferenza dei servizi in

Provincia, ente gestore del catasto

dei pozzi, che si è tenuta lo scorso 8

gennaio.

Sul caso in esame, le autorità com-

petenti, Comune compreso attra-

verso l’amministrazione De Angelis,

hanno unicamente a fini cautelativi

e preventivi vietato l’estrazione e l’

utilizzo ad uso potabile dell’acqua dei

pozzi della sopraccitata area, me-

diante ordinanza sindacale, promul-

gata tempestivamente lo scorso 9

gennaio. Contestualmente sono

state predisposte ulteriori indagini.

L’assessore all’Ambiente del munici-

pio marcianisano, Maria Gentile,

d’accordo con il sindaco Antonio De

Angelis, ha reso noto di aver già

convocato per le prossime settimane

una riunione con i docenti del dipar-

timento di Scienze Ambientali della

Sun, partner dell’Ente di via Roma

nel progetto di studio delle matrici, e

di garantire la massima collabora-

zione interistituzionale. La questione

è comunque da approfondire, dal

momento che dai primi prelievi non

risultano sul territorio altri punti della

falda idrica con superamento della

Csc (concentrazioni soglia contami-

nazioni).

“L’inquinante riconosciuto – spiega

l’assessore Gentile- è un prodotto

dell’uomo, e non naturale. Siamo

fermamente convinti di voler accer-

tare le responsabilità di quanto acca-

duto, e di perseguirle con tutti i mezzi

che la normativa vigente ci mette a

disposizione. A tutela dei cittadini,

abbiamo deciso di sospendere l’uti-

lizzo ad uso potabile delle acque dei

pozzi dell’area interessata, fino a

quando ci saranno problemi alla sua

qualità. Noi amministratori e la po-

polazione tutta non consentiremo a

nessuno di metterci a rischio: l’analisi

delle matrici ambientali, che abbiamo

avviato, sono state il primo segnale,

ma non ci fermeremo. Abbiamo l’ur-

genza di giungere in tempi brevi al-

l’epilogo di questa storia per fornire

soluzioni immediate e tempestive so-

prattutto ai residenti della zona indi-

cata”.

puzzaniello è sos pozziOrdinanza del sindaco che vieta l’utilizzo dell’acqua

MARCIANISE

Antonio De Angelis

17/01/2015 11

Il racconto dell’animoGiuseppe Melone presenta il suo romanzo

Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Sette artisti per l’Aulario,tutto pronto a Santa Maria

"Sette Artisti per l'Aulario" è il ti-tolo della mostra d'arte contem-poranea che verrà inauguratamercoledì 21 gennaio, alle17.00, all'Aulario di Lettere BeniCulturali/Giurisprudenza, dellaSuni, situato presso la cittadinadi Santa Maria Capua Vetere.Gli spazi preposti alle attività di-dattiche verranno invasi da ine-diti interventi artistici.L'allestimento previsto, da rite-nersi sin da ora esteticamenteoriginale sia per l'idea cosìcome per l'impostazione, emer-gerà dall'interessante sinergiache, da un po', si è venuta acreare tra il gruppo di ricercadel Dilbec (Dipartimento Letteree Beni Culturali) e gli artisti chesono stati invitati ad esporre iloro lavori. L'obiettivo atteso perla manifestazione, è di dar vitaad un progetto mirato alla cele-brazione dell'arte pubblica, il cuitema è di sicura portata interna-zionale. Per l'occasione sonostati coinvolti 7 affermati artistiLivio Marino, Antonello Taglia-fierro, Anna Pozzuoli, AnonimoNapoletano, Francesco Pische-tola, Giuseppe Rossi ed il com-pianto Andrea Sparaco.

Maddaloni, al Museo civicoè festa per Sant’Antonio

La città festeggia il giorno diSant'Antonio con un evento arti-stico al Museo Civico locale. Il17 Gennaio, in via Nino Bixio211, presso il Museo Civico diMaddaloni, alle ore 19.00 si esi-biranno, infatti, in canti, balli emusica popolare alcuni asso-ciati di 'Un fiore per la vita' (as-sociazione culturale), E'tammorr e' San Giuann (artistidevoti alle tradizioni popolari) e iSuonatori per caso con la parte-cipazione di Carlo Torre.L'evento, patrocinato dal co-mune calatino, sarà accompa-gnato da degustazioni diprodotti nostrani.

Al teatro Comunale “Biancaneve e i sette nani”

Domenica 18 Gennaio, con ini-zio alle ore 11.00, nuovo appun-tamento della Rassegnateatrale “A Teatro con Mamma ePapà”, ideazione e direzione ar-tistica di Roberta Sandias. Inscena al comunale di via Maz-zini a Caserta, una favola musi-cale con attori e pupazziliberamente tratta dall’omonimafiaba dei Fratelli Grimm, “Bian-caneve e i Sette Nani” realiz-zato da Abruzzo Tu.Cur IGuardiani dell’Oca. Si tratta diuna delle favole più amate dagrandi e piccini, che ha ispiratoil cinema, i cartoni animati,l’opera musicale. Elemento ori-ginale di questa versione tea-trale è la caratterizzazione deipersonaggi e in particolare diBiancaneve e dei sette nani,ognuno dei quali ha un nome edei tratti caratteriali distintivi:Brontolo, Cucciolo, Dotto, Eolo,Gongolo, Mammolo, Pisolo. Lastoria racconta che un giornouna regina era intenta a cucirevicino a una foresta, sulla neve.Si punge un dito e guardando ilsangue sul terreno innevato, de-sidera avere un figlio con i ca-pelli scuri come l’ebano, la pellebianca come la neve e le labbrarosse come il sangue. I bigliettisono già disponibili.

CASERTA. A 50 anni, nel pieno di una dinamica vita

professionale ed attività manageriale al vertice di im-

portanti realtà aziendali pubbliche e private, ormai da

molti anni collocato nel panorama regionale campano,

Giuseppe Melone, economista e dirigente d’azienda,

con pregresse esperienze di ricerca universitaria in

campo giuridico ed economico, approda alla narrativa,

e si propone sulla scena letteraria con un romanzo

molto particolare e suggestivo, dall’impegnativo titolo

“Niente altro che uno sguardo discreto”, edito da You-

canprint Edizioni, presentato per la prima volta ad un

folto pubblico, lo scorso 5 dicembre, nella bella e

quanto mai idonea cornice della Biblioteca del Semina-

rio Vescovile, nella Caserta ormai da molti anni eletta

quale propria città di adozione. L’intento chiaro di rac-

contare l’animo umano nelle sue dinamiche impegna-

tive, ancor più se riferite anche agli impatti sulle vite

degli altri, è certamente una scelta coraggiosa dell’au-

tore, così come appare, nella sua singolarità, forte-

mente evocativo l’intento ed il messaggio di rendere

anche alla sconfitta il suo sapore comunque di espe-

rienza fattiva e costruttiva, a beneficio di quello che

verrà in futuro.

Perché un romanzo e perché adesso?

«Non so, invero, quanto possa apparire ordinario

l'esordire in narrativa, con un proprio romanzo, a 50

anni. Soprattutto se, nella vita, si fa altro, e le ponde-

rose complesse giornate, prese tra ambiti lavorativi ed

incombenze familiari, lasciano sempre meno spazio al

proprio essere ed al proprio sentire interiore. Ma se gli

empiti sono forti, se le tematiche sono avvertite in

modo insopprimibile, se la voglia di porgersi agli altri, e

cercare una possibile condivisione di pensiero, è au-

tentica, forse, ci si riesce! Non so! Ad ogni buon conto

io ho provato!».

Le tematiche del libro, distribuite tra i vari protago-

nisti, appaiono sin da subito impegnative, non

teme di spaventare il lettore alla ricerca forse di

svago culturale?

«Viviamo tempi complessi, di svuotamento di signifi-

cato delle parole e dei valori, e la cosa non riguarda

purtroppo solo l'aspetto semantico! La visione del fu-

turo, ad oggi, non può essere solo onirica ed avvertita

come distante, ma costituisce lo scenario nel quale

proiettiamo le nostre future generazioni, e dunque si

pone oggi l'esigenza profonda di garantire una possi-

bile e realistica opzione di futuro per le generazioni a

venire. Ed ecco che il tutto si rivolge e si risolve nella

necessità di un momento nuovamente sorgivo, che

poggi su capisaldi valoriali ed etico morali di sempi-

terno valore; in tal senso, il bisogno di dire, di raccon-

tare, di analizzare, di delineare scenari, trova la sua

ragione di particolare attualità, specie se ci si sente

portatori di un qualche valore e correlato pensiero stra-

tegico».

La scelta di Londra ed i personaggi principali?

«In generale Londra è tra le città che più amo, ed il suo

essere bellissima ed avvolgente, oltre che, a suo

modo, discreta e quasi asetticamente rispettosa e cu-

stode di tutto quanto vi accada, ha reso quasi naturale

immaginarvi lo scenario della storia. Malley, giornalista

famoso all'epilogo della sua carriera, si guarda indietro

alla ricerca di momenti del suo passato, con intenti di

resipiscenza rispetto ad una vita vissuta da un punto di

vista ... discreto, pur rimanendo protagonista della sua

esistenza, ma senza più vivere un'esistenza da prota-

gonista. Poi lo straordinario ragazzo, Alex, campione di

nuoto alla Paraolimpiadi ed il difficile rapporto con il

padre, Peter, suo allenatore. Sullo sfondo, una donna

bellissima e travolgente, ed una serie di possibili amori

ed intrecci di vicende che di fermano dinanzi alla quasi

sistematica fuga dalla realtà, da parte di personaggi

naturalmente avvezzi a negarsi ogni ipotesi di futuro».

Il percorso di Malley come metafora dell’esistenza?

«Direi di si. Il suo percorso di vita è caratterizzato quasi

da una sorta di condizione extracorporea per la quale

egli vede passare davanti ai suoi occhi gli episodi della

sua vita che tuttavia approccia da lontano, con disin-

canto, solo con uno sguardo discreto... distante... come

se fosse lontano dagli eventi e li vedesse scorrere e

passare senza mai implicazioni o intendimenti di impe-

gno per poter incidere sulle dinamiche delle vicende

stesse. Tuttavia un determinismo tardivo lo porta a get-

tare invece lo sguardo su una vicenda del suo passato,

strettamente personale, volendo porre un momento

possibilmente correttivo di riposizionamento, di scelta,

e, finalmente, che possa costituire un opzione di exit

per lui e per il corso di vita che ancora lo attende».

Una attenzione anche alle tematiche generazionali?

«Inevitabilmente per me, è un tema che sento molto vi-

cino. Il tema delle “generazioni di passaggio”, prese in

percorsi di vita vissuti con la nitida sensazione di ritro-

varsi traditi dalle facili mitizzazioni di edonistici impianti

di società insinuanti scenari dagli agevoli ed esaltanti

futuri, poi disgregatisi sotto il crollo di ideali vacui e dei

correlati traballanti impianti socio economici, con la

sola complessa ordinarietà, priva di ancoraggi, quale

quotidiana compagna di un futuro impossibile da deli-

neare».

Giuseppe Melone

12 17/01/2015

CASAGIOVE. An-

cora una serata a

tema al ristorante

“Le Quattro fontane”

in via Quartier vec-

chio a Casagiove

per gustare i piatti ti-

pici della nostra cu-

cina assieme a

simpatiche novità

preparate con mae-

stria ed estro dello

chef Michele e dello

chef Francesco, che

ha aggiunto qualità

a qualità alle pie-

tanze dello storico

locale. Questa volta

il protagonista della

tavola sarà il maia-

lino nero casertano

che sarà servito ai

clienti dall’antipasto al dolce in tutte le sue sfumature più saporite. Il tema della serata, in programma sabato 17

gennaio, infatti è la “Maialata” cioé tutto quello che può essere cucinato dal pregiato animale tipico della provincia

di Caserta. Antipasto, primo, secondo: tutto a base di maialino nero casertano, innaffiato, ovviamente da dell’ot-

timo vino. Sembrerà strano a dirsi, ma, il particolare più succulento della serata non sono i piatti... Per partecipare

alla maialata, infatti, gli amici de Le Quattro fontane pagheranno solo venti euro a persona. La filosofia della cu-

cina de Le Quattro fontane è sempre la stessa: nessun cibo precotto, nessun ritrovato chimico, solo prodotti fre-

schi preparati sul momento per un sapore unico nel suo genere.

Per non rischiare di perdere l’opportunità di partecipare alla festa dei sapori organizzata da “Le quattro fontane” è

consigliato prenotare il proprio tavolo allo 0823468970.

Con pietanze così gustose ad un costo così contenuto il rischio che si corre è quello di rimanere senza un posto a se-

dere...

13

Ecco la “maialata”A Le Quattro fontane sabato serata speciale

17/01/2015Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Ecce Robot, Daniele Timpanodi scena al Teatro Civico 14

Continua la stagione di spetta-coli del Teatro Civico 14 di Ca-serta.Questo fine settimana inscena Daniele Timpano inECCE ROBOT! cronaca diun'invasione. Scritto, diretto einterpretato dallo stesso Tim-pano, lo spettacolo è libera-mente ispirato all'opera di GoNagai, fumettista e scrittoregiapponese autore di Goldrake,Jeeg Robot, Space Robot, JetRobot, Il Grande Mazinga e Ma-zinga Z. ECCE ROBOT! Riper-corre per frammenti, in mododivertito ed autocritico, l'immagi-nario eroico di una generazionecresciuta davanti alla TV nel-l'Italia delle stragi, del rapimentodi Aldo Moro, delle BrigateRosse, dell'ascesa di Silvio Ber-lusconi e delle sue televisioni.Un attore ricostruisce la tramadi un vecchio cartone animatogiapponese.

A Casaluce musica e balliper il “Falò di Sant’Antonio”

Unità dei cristiani: ecco gliappuntamenti di preghiera

In occasione dei festeggiamentiin onore di S. Antonio Abate,l’Associazione di PromozioneSociale Pro Loco “Casaluci” or-ganizza per il 17 gennaio pros-simo il tradizionaleappuntamento con il “Falò diSant’Antuono”. L’evento, patro-cinato dal Comune di Casalucee con il contributo della RegioneCampania, avrà luogo presso ilcortile esterno della Casa Co-munale, dove vedrà la parteci-pazione del Gruppo di Musica eCanto Popolare ‘A Via ‘e Perrunidi stazza a S. Nicola La Strada,molto noto in tutta la provincia,che si esibirà in suoni e cantipopolari eseguiti con zampo-gna, ciaramella, tammorre, pu-tipù, castagnette,scacciapensieri, fisarmonica,chitarre classiche, percussioni evoce. Il gruppo è nato in senoall’Associazione di cultura e tra-dizioni popolari “Il Giardino”.

“Ancora una volta vogliamo ri-badire che il cammino ecume-nico è una sfida per i nostritempi e per il nostro territoriodiocesano. La presenza di tantistranieri ci impone una rispostache è accoglienza e dialogo: vi-viamo allora con la preghiera lanostra attenzione agli altri". Cosìdon Giuseppe Esposito, diret-tore dell'Ufficio per l'Ecumeni-smo e dialogo interreligiosodella diocesi di Aversa, presentala Settimana di preghiera perl'unità dei cristiani, che si apriràdomenica 18 gennaio 2015 perpoi durare otto giorni fino alladomenica successiva. "Que-st'anno rifletteremo e preghe-remo sulla richiesta di Gesù allaSamaritana 'dammi un po' d'ac-qua da bere': difatti – aggiungedon Peppe – Ecco qui di seguitoil calendario degli incontri in dio-cesi: Lunedì 19 gennaio, ore21.00: Casal di Principe, Par-rocchia SS. Salvatore Mar-tedì20 gennaio, ore 19.00:Frattamaggiore, Parrocchia SS.Annunziata e Sant'Antonio Mer-coledì 21 gennaio, ore18.30:Giugliano, Parrocchia San Ni-cola Giovedì 22 gennaio, ore19.00: Caivano, San Pietro Apo-stolo Venerdi23 gennaio, ore20.00: Aversa, Chiesa Catte-drale.

Arte, cultura e tradizioni attraverso i sei CasaliSAN FELICE A CANCELLO. Il Comune di San Felice

a Cancello, in collaborazione con il progetto finan-

ziato dall’Unione Europea Por Campania Fesr 2007-

2013 Asse 1 Ob. Op. 1.9 “San Felice a Cancello Tra

Storia Cultura e Tradizione I° edizione”, è lieto di

presentare la manifestazione “I sei Casali”.

Con la direzione artistica di Massimo Abbate, la di-

rezione musicale di Antonio Gillo e con le coreogra-

fie di Corrado Capone e Nunziana Venezia, l’evento

culturale si articola in sei appuntamenti.

Si parte con il “Primo Casale” (Naturalis) e con le

origini della canzone napoletana dal 1200 al 1800

per poi proseguire con

il “Secondo Casale” (Incommodatis): la canzone

napoletana dal 1900 al dopo guerra,

il “Terzo Casale” (La Speranza): la canzone napole-

tana dal dopoguerra ai giorni nostri,

il “Quarto Casale” (Aedis): la preistoria e la proto-

storia della Campania,

il “Quinto Casale” (Feudem): i primi grandi poteri

sulla Valle di Suessola e infine

il “Sesto Casale” (Veteres Fontem), evento sulla sto-

ria e sul restauro della Fontana di San Marzano.

Gli eventi saranno caratterizzati dalla presenza di

cantanti, attori, ballerini e comici che illustreranno

la vera storia della cultura partenopea e della nostra

regione, creando un excursus storico nel ricordo

dei grandi poeti e interpreti che hanno dato lustro

alla nostra arte.

“San Felice a Cancello tra Storia, Cultura e Tradi-

zione I° Edizione” ha come scopo, dunque, quello di

mettere in luce la storia, la cultura e le tradizioni del

vasto territorio conosciuto come “Valle di Ses-

suola”, valorizzando una serie di beni con una pro-

pria valenza storica tra cui il bene riqualificato “La

Fontana di San Marzano”, un tempo fulcro di aggre-

gazione dell’intera comunità locale, che quivi si in-

contrava per attingere acqua sin dall’ epoca

romana.

Il Comune di San Felice a Cancello, promotore e

garante dell’iniziativa, inoltre, vuole assicurare ai tu-

risti una serie di servizi volti a rendere piacevole e

culturalmente pedagogica la loro permanenza nei

Comuni della valle di Suessola: la manifestazione “I

sei Casali” sarà il fulcro di tutto ciò.

Gli eventi avranno luogo il 16/17/18 gennaio alle ore

20.30 presso Piazza Giovanni XXIII Villa Comunale

Giuseppe Santonastaso di San Felice a Cancello e il

23/24/25 gennaio alle ore 20.30 presso Piazza Castra

Marcelli Scalo frazione di San Felice a Cancello.

SOLO UN PUNTO AL PINTO CONTRO IL LIVORNO

La Casertana scende in campo

in occasione della diciassette-

sima giornata di campionato.

Allo stadio Pinto i falchetti, re-

duci dal pareggio esterno di Civi-

tanova, affrontano la compagine

toscana del Livorno.

I padroni di casa partono forte

mettendo in seria difficoltà gli

amaranto. Nonostante la grossa

mole di gioco prodotta da Di Maio e compagni, la prima frazione di gioco si

chiude con il parziale di partenza.

Nella ripresa il canovaccio tattico del match non cambia. I falchetti asse-

diano costantemente la retroguardia capitanata da Cavalieri senza però in-

cidere in maniera importante.

Tacchi si distingue per l’agonismo ma non trova la via del gol.

Al triplice fischio finale, la Casertana è costretta ad accontentarsi soltanto

di un punto, che non muove la classifica in maniera incisiva.

Magrini e soci tornano a casa con un pari prezioso per la lotta a non retro-

cedere.

BALDINI, BRACCIO DESTRO DI CAPELLO.

ORA DIRETTORE TECNICO AL TOTTENHAM

Franco Baldini è noto come direttore spor-

tivo della Roma dei Sensi e per essere

uno stretto collaboratore di Capello, anche

nelle esperienze al Real Madrid ed in occa-

sione della permanenza del tecnico friu-

lano sulla panchina della Nazionale

Inglese. Attualmente ha l’incarico di diret-

tore tecnico del Tottenham. Prima di intra-

prendere la brillante carriera da dirigente,

Baldini ha avuto un passato da calciatore

non di primo piano. Ha giocato (23 pre-

senze e nessuna rete) con la maglia del

Bologna, nel ruolo di centrocampista, il

campionato di Serie A 1981-1982, chiuso

con la prima retrocessione dei felsinei in Serie B. Ha inoltre totalizzato 142

presenze e 7 reti in Serie B nelle file di Varese, Bari, Pescara, Campo-

basso. Nel 1981 è stato convocato per la Nazionale Under-21, senza tutta-

via scendere mai in campo in incontri ufficiali. Ha vestito la casacca della

Casertana in occasione della stagione calcistica 1988/89 collezionando

ventisei presenze ed un gol.

CASERTA. L’euforia della vittoria

nello storico derby contro la Salerni-

tana e l’amarezza per non essere riu-

sciti a battere il fanalino di coda

Reggina, con queste due immagini

si apre un 2015 ricco di speranze e

di aspettative.

La Casertana ha conquistato tredici

punti su quindici nelle ultime cinque

partite, nelle quali la porta di Er-

manno Fumagalli è rimasta invio-

lata.

A questi numeri importanti va ag-

giunto che al momento i falchetti

sono in piena zona play off con due

lunghezze di vantaggio rispetto al

Lecce in quinta posizione.

A fronte di queste certezze, gli uo-

mini di mister Campilongo hanno la

consapevolezza di poter lottare fino

al termine della stagione per potersi

ritagliare un posto nella post season.

La partita di Aversa arriva in un mo-

mento particolare del percorso.

I rossoblu hanno accumulato rabbia

per l’ingiusto pari contro il calabresi

ed avranno gli stimoli adatti per an-

dare a giocare per i tre punti pieni il

derby di Terra di Lavoro.

L’obiettivo è chiaramente la vittoria

perché in un campionato così equili-

brato la differenza la farà vincere so-

prattutto le sfide lontano dalle mura

amiche.

Intanto il presidente Lombardi, uni-

tamente ai suoi collaboratori, si sta

muovendo per garantire al tecnico

rinforzi in grado di ambire ad un tra-

guardo che risulterebbe storico te-

nendo contro del passato recente del

club. Il primo arrivo è stato l’esterno

d’attacco Caccavallo. Una parte

della tifoserie si attendeva probabil-

mente un nome da copertina.

Tenendo presente l’operato del club

negli anni di gestione, c’è sicura-

mente da fidarsi della scelta dal mo-

mento che difficilmente un calciatore

ha steccato nelle ultime stagioni al

Pinto. Ma la campagna di potenzia-

mento non è ancora terminata e la

coppia Accardi-Pannone è pronta a

regalare ulteriori sorprese.

Nicola Maiello

casertana ancora un derbyContro l’Aversa con il primo rinforzo Caccavallo

14 17/01/2015 SPORT/Casertana

Accadde oggi... 1982Chi l’ha visto

CLASSIFICA

Benevento 43

Salernitana 41

Juve Stabia 39

Casertana 37

Lecce 35

Foggia 34

Matera 32

Catanzaro 30

Barletta 28

Paganese 26

Vigor Lamezia 25

Cosenza 23

Martina 23

Lupa Roma 22

Melfi 21

ACR Messina 20

Ischia Isolav. 15

Savoia 14

Aversa 11

Reggina 10Pascarella, Caccavallo e Corvino

CASERTA. Inizia bene il 2015 casa-

lingo della Juve Caserta che, al Pa-

lamaggiò, trova la sua prima vittoria

interna nel nuovo anno, evitando di

chiudere a quota zero un girone

d’andata che definire tribolato è dav-

vero un eufemismo.

La vittoria è stata importante anche

perché arrivata contro Pesaro dell’ex

Sandro Dell’Agnello (che ha pagato

la sconfitta con l’esonero), diretta

concorrente della Juve nella corsa

alla salvezza.

Da salvare, in sostanza, solo i 2

punti, perché le difficoltà dei ragazzi

di Esposito ci sono lo stesso, oltre a

problemi di natura caratteriale che

non stentano a paventarsi.

Una partita del genere, che conduci

anche di 22 punti, devi vincerla con

uno scarto del genere, tenendo in

considerazione anche e soprattutto

gli scontri diretti.

Invece la squadra, negli ultimi 5 mi-

nuti, ha totalmente mollato gli or-

meggi, lasciando il fianco al rientro

(velleitario a dire il vero) di Pesaro,

che alla fine è riuscita a limitare lo

svantaggio fino ai 7 punti, che poi

sono lo scarto finale (80-73).

Col campionato che va in pausa per

l’All Star Game di Verona, la Juve

Caserta è tornata attiva sul mercato,

perché c’era da sostituire Sam

Young, che poteva proseguire la sua

stagione a Roma, per poi scegliere il

sole del Messico.

Ultimo tesseramento spendibile, si è

virato su un giocatore d’esperienza

e, soprattutto, con la mano calda,

vista la latente difficoltà dei bianco-

neri di trovare la via del nylon, so-

prattutto dalla grande distanza.

Il nome scelto per provare l’impresa

è quello di Henry Domercant.

Nato a Chicago (Illinois) il 30 Dicem-

bre 1980, è una guardia americana,

ma in possesso di passaporto bo-

sniaco, di 193 cm per 95 kg.

Prodotto di Eastern Illinois University

(120 partite tra il 1999 e il 2003, 21.7

punti, 6 rimbalzi, 2 assist e 1.2 recu-

peri di media), da professionista

esordisce subito in Europa, precisa-

mente in Turchia, nel Pinar Kar-

siyaka.

Una stagione nell’antica Smirne, poi

l’approdo ad Istanbul, sponda Efes,

nell’estate del 2004: due stagioni con

i bianco blu, vince uno scudetto e

una Coppa Nazionale, oltre ad esor-

dire in Eurolega (13.2 punti, 3.6 rim-

balzi e 1.5 assist nei due anni

europei).

Le buone cose fatte vedere sulle rive

del Bosforo gli valgono l’importante

chiamata dell’Olympiacos, dove si

conferma come un giocatore di buon

livello europeo (11.2 punti e 2.1 rim-

balzi di media in Eurolega), ma non

arriva alcun titolo.

Lascia Atene, nell’estate del 2007,

per trasferirsi in Russia, alla Dinamo

Mosca, dove diventa l’Eurocup il suo

habitat naturale: viaggia, infatti, a

20.6 punti, 2.3 rimbalzi e 2.2 assist di

media nella seconda competizione

continentale.

Lo nota Siena, che lo ingaggia nel

Luglio del 2008: nella città del Palio

resta due stagioni, vince due scu-

detti, due Coppe Italia e due Super-

coppe Italiane, gioca 100 partite tra

campionato e coppe varie, in serie A

viaggia a 8.9 punti di media, mentre

in Eurolega produce 10.3 punti e 2

rimbalzi di media, con la squadra

che, nel 2008/2009, arriva fino ai

quarti di finale, sconfitta dal Panathi-

naikos poi campione d’Europa.

Lascia Siena nell’estate del 2010 per

tornare in Russia, a San Pietroburgo,

dove vince la Coppa Nazionale nel

2011.

Una stagione nella città degli Zar,

perché si trasferisce a Kazan, dove

torna a disputare l’Eurolega (15.5

punti, 3.6 rimbalzi e 1.6 assist), che

lo inserisce nel secondo miglior quin-

tetto per la stagione 2011/2012.

Le ultime due stagioni fa ritorno in

Turchia, al Galatasaray, ma è

un’esperienza non del tutto felice:

gioca, complessivamente, 49 partite

tra TBL e coppe, un po’ per problemi

fisici, un po’ per ambientamento, non

incide come nelle esperienze prece-

denti. Nella scorsa stagione ha pro-

dotto 4.7 punti di media in Eurolega

e 7.1 punti di media in campionato.

Domercant, nella sua carriera, oltre

ad aver giocato 149 partite in Euro-

lega (con 1.633 punti realizzati), è

anche stato membro della Nazionale

bosniaca, con cui ha preso parte agli

Europei del 2005 e del 2011.

Guardia fisica, è un tiratore classico,

se messo in ritmo rende ancora di

più, soprattutto su uno scarico o in

uscita da un blocco. Buona visione di

gioco, adattabile anche da ala pic-

cola in situazione di quintetto atipico,

porta esperienza e leadership, in un

campionato che già conosce.

Domercant quindi, l’ultimo, in ordine

di tempo, in una stagione davvero

movimentata per il sodalizio caro al

presidente Iavazzi che, intanto, al-

l’inizio della settimana in corso non

ha mancato di spedire l’ennesima

stoccata alla città. “Il 16 Maggio vor-

rei lasciare la Juve Caserta in serie

A?”.

Siamo ai titoli di coda dell’epoca Ia-

vazzi? Cosa c’è alle spalle di un

messaggio criptico, che ha nuova-

mente fatto vibrare una città che, ce-

stisticamente parlando, non trova

pace?

Come disse un famoso cantante rea-

tino, con un cespuglio in testa e delle

doti, lo scopriremo solo vivendo.

Francesco Padula

1517/01/2015SPORT/Juvecaserta

JUVE Iavazzi verso l’addioDopo la prima vittoria contro Pesaro ecco Domercant

Enzo Esposito

VOLLEY Nuovo coach per la VolaltoCASERTA. Emiliano Giandomenico è il nuovo al-

lenatore della Volalto Caserta. Nato a Roma il 23

febbraio del 1975, il neo coach rosanero ha fir-

mato un accordo con il club campano sino al 30

giugno 2015. Nonostante la giovane età, compirà

40 anni solo il prossimo mese, Giandomenico

vanta oltre venti anni di carriera, stagioni vissute

quasi tutte nella massima serie e tutte culminate

con straordinari successi sportivi. Tecnicamente

parlando nasce nella pallavolo capitolina. Nel

2002/203 è vice allenatore in quella splendida can-

terà che è il Casal Dei Pazzi, poi l’approdo in A2

come vice alla Virtus Roma arriva nel 2005/06, poi

Lamaro Appalti Roma per approdare, nel 2007/08

sulla panchina dell’Aeronautica Militare a Vigna di

Valle. Nel 2011 comincia la stagione a Mercato

San Severino e poi passa a guidare Ponteca-

gnano. Qui compie un autentico miracolo spor-

tivo. Con una società praticamente assente, una

classifica deprimente, giocatrici sena stipendi da

mesi, compatta l’ambiente e riesce a condurre la

squadra ad una salvezza strepitosa. La scorsa

stagione era alla guida di Corato in B1 con il

quale arrivò a sfiorare i play off promozione.

“Arrivo a Caserta carico a mille. So che la situa-

zione non è delle migliori, so che c’è delusione e

tensione. L’unica medicina per far evaporare tutte

queste cose è la vittoria – eccole le prime parole

da coach volaltino di Emiliano Giandomenico che

poi aggiunge - Conosco la squadra ed è per me

strano il fatto che sia così in ritardo in classifica.

Ci saranno stati senza dubbio dei problemi che

spetterà a me cercare di risolvere. Accetto l’inca-

rico con grande carica. Del resto nelle situazioni

difficili, quando bisogna raggiungere risultati ap-

parentemente lontani, aumenta in me la determi-

nazione e la voglia di riuscirci”. A Caserta ritrova

Sasà Albanese con li a Corato lo scorso anno, ma

anche compagno di viaggio durante l’esperienza

di Mercato San Severino, ritroverà De Lellis e, in

generale, troverà una squadra abbastanza de-

pressa per le sconfitte, ma per niente rassegnata.

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