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settimanale a distribuzione gratuita
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Caserta. tre consiglieri provin-
ciali mollano il pd, Capobianco,
perché il suo partito non è più at-
trattivo?
«Emiddio Cimmino, Antonio Mirra e
Francesco Lavanga sono uomini
delle istituzioni e del centrosinistra: i
primi due hanno contribuito a fon-
darlo il Pd; Francesco è sicuramente
di quella generazione che deve rap-
presentare il rinnovamento di questo
partito. Il Partito Democratico è,
stando a tutti i sondaggi, il primo par-
tito italiano, sostenere che non è più
attrattivo è al quanto singolare. Se si
riferisce alla provincia di Caserta
ammetto che il Partito Democratico
attraversa una grave crisi di rappre-
sentanza che sta cercando di supe-
rare, non senza contraddizioni, con
una serie di iniziative politiche su
tutto il territorio provinciale. Di norma
l’abbandono anche di un solo iscritto
del partito cela sempre esigenze
scarsamente espresse o disagi de-
nunciati e non ascoltati. E’ necessa-
rio discutere e capire senza lanciare
anatemi, bisogna assolutamente
passare da una “gestione organizza-
tivistica del partito” ad una “direzione
organizzativa e politica del partito”».
se dovesse dare un suggeri-
mento al segretario abbate, cosa
gli direbbe?
«Gli direi che alcune funzioni fonda-
mentali di direzione del Partito pro-
vinciale non vanno bene e gli stanno
creando non pochi problemi. Gli direi
di intervenire personalmente su
molti focolai aperti da una gestione
parziale sul tesseramento e sulle
prossime amministrative. Gli direi di
discutere di più con i territori. Gli direi
di convocare immediatamente gli or-
ganismi dirigenti e forse anche
un’assemblea provinciale per discu-
tere e approfondire i temi della te-
nuta “organizzativa e politica del
partito”. Ci sono troppi segnali di in-
sofferenza e potenziale disaffezione
soprattutto per ciò che riguarda le
“modalità” con le quali si è proceduto
e realizzato il tesseramento. Troppi i
casi aperti per decretare chiuso il
tesseramento del 2011 e, siamo alla
metà di gennaio 2012 data nella
quale, una volta, iniziava il tessera-
mento dell’anno in corso».
Anno III n. 02
14/01/2012distribuzione
gratuita
Obbligo primarieCapobianco: Abbate riveda la direzione
periodico d’informazione della provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Grafic Processing ACERRA (NA). Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected]
DISSESTO il contodei commissariChi vanta somme dal Comune
deve rispondere al bando dei com-
missari. pag. 3
I più poveri della Campania e
forse d’Italia. Un altro bel record
negativo per la nostra derelitta
provincia. Caserta risulta ancora
fanalino di coda nell’indagine sul
reddito pro-capite annuale. Le
statistiche, mai come in questo
caso, vengono suffragate e so-
stanziate dai fatti. L’esercito dei
senza-lavoro si rimpolpa con ca-
denza quotidiana. Le storie di
degrado diventano il pane quoti-
diano di una provincia che,
ormai, è quasi indifferente alle
grida di dolore di chi è in diffi-
coltà. Non si è accorto nessuno
della presenza di una famiglia ri-
masta senza casa nel Parco
degli Aranci. L’appello lanciato
da Ciò che vedo in città ha rap-
presentato l’ennesimo sassolino
in uno stagno melmoso al quale
non si avvicina nessuno. Ma,
perché nascono queste situa-
zioni? Qual è l’origine di questi
problemi? Pur rischiando di es-
sere qualunquisti, non esitiamo acontinua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
CASERTANI piùpoveri d’ItaliaL’indagine curata da Findomestic
Banca. Il nostro reddito è di ap-
pena 11mila euro. pag.5
DEGRADO 167 incampo la chiesaDon Michele Cicchella pronto ad
istituire uno sportello nel Parco
degli aranci. pag.6
continua a pag.2
Una terra di “pezzenti” culturali
TIFATINI Impieririlancia il parcoIl segretario dell’Idv di Casagiove
pronto a promuovere il progetto per
i monti. pag.7
BOICOTTAGGIOalla differenziataLa denuncia del sindaco di Madda-
loni Cerreto: così pensano di man-
darmi a casa. pag.10
Franco Capobianco
INTERPORTO lasfida di Trombetta«Ci siamo affidati a persone che
hanno come unico vincolo l’amore
per il territorio». pag.11
IL PARLAMENTO con CosentinoIl deputato leader del Pdl ha visto
respingere la richiesta d’arresto nei
suoi confronti. pag.4
(segue dAllA PriMA)
una delle caratteristiche del Pd è
quella di poter creare delle aree e
delle associazioni tematiche, per-
ché a Caserta ciò non avviene?
«Non è mai troppo tardi. E’ previsto
dallo Statuto del Partito. Non
escludo, anzi lo ritengo molto proba-
bile, che nei prossimi giorni mi farò
promotore assieme ad altri, uomini
e donne, della costituzione di un’as-
sociazione fortemente caratterizzata
sul piano politico e sui temi del rifor-
mismo italiano e meridionale. Sarà
una sede aperta e democratica “po-
litico-culturale” che avrà l’obiettivo,
con le sue iniziative, di aiutare il Pd
provinciale a sviluppare un dibattito
su vari temi riguardanti lo sviluppo,
il lavoro, la società, l’economica
mettendo al centro il concetto delle
“nuove povertà” a partire dal nostro
territorio».
era giusto dichiarare dissesto a
Caserta?
«No! E’ un no deciso e preoccupato.
Nello Spirito è una bravissima per-
sona, che stimo moltissimo, però,
sono - se non ricordo male - sette
anni che contesta e non vota bilanci:
due da consigliere di maggioranza e
cinque da oppositore convinto e de-
terminato. Indovinate quale delega
gli affidano: il Bilancio, Sic ! guarda
un po’. Poi, la scelta di coinvolgere
sul piano manageriale Enzo Cioffi -
stimato e capace professionista - è
in netta contraddizione con la dichia-
razione di dissesto e rispetto alla
funzione affidatagli. Il dott. Cioffi era
la persona giusta per esplorare e av-
viare concretamente un processo
pianificato e contrattato di rientro
economico e finanziario del comune
di Caserta evitando, così, alla nostra
Città un prezzo così elevato. E’
chiaro che ciò andava fatto prima
della dichiarazione di dissesto. Di-
chiarare il dissesto è decidere di non
governare, di aumentare le tasse, di
togliere gli aiuti ai meno abbienti, di
togliere i servizi - ambiente, mensa
scolastica, parcheggi, trasporti, wel-
fare - di abdicare al ruolo di guida
economica e sociale del territorio, di
bloccare la crescita della Città, in
questo caso di Caserta. La mia opi-
nione, che non attenua le responsa-
bilità del sindaco uscente, è quella
di un dissesto finanziario “forzato”
che alla città poteva essere evitato
con una politica di governance e di
contrattazione pianificata e concor-
data dei debiti, dei crediti e degli im-
mobili e beni di proprietà dell’Ente.
Si è deciso di non decidere, questo
non sta bene».
le prossime amministrative pos-
sono rappresentare un punto di
svolta per il Pd?
«Di svolta sotto tutti i punti di vista,
anche quella di sopportare la solita
deriva – per la nostra provincia - di
un risultato di controtendenza ri-
spetto alla prospettiva di un dato po-
sitivo nazionale. Dico questo perchè
noto un partito chiuso e arroccato su
se stesso: la discussione sulla
scelta delle coalizioni e sui candidati
sindaci è riduttiva, interna e nella
maggior parte dei casi autoreferen-
ziale. Spero che Abbate faccia qual-
cosa per cambiare da subito questa
tendenza. Per esempio annun-
ciando le primarie per scegliere i
candidati a sindaco a partire da
Aversa e Mondragone e le candida-
ture di tutto il gruppo dirigente pro-
vinciale e regionale nella lista del Pd
a Casal di Principe».
le politiche si avvicinano, pensa
ancora alle primarie per la scelta
dei candidati al Parlamento?
«Penso? Allora non ci siamo capiti?
Le primarie per scegliere i candidati
al Parlamento sono: la necessità de-
mocratica di vita dello stesso Pd a
Roma, a Napoli, a Caserta. Questo
soprattutto alla luce della decisione
della Consulta di ritenere inammis-
sibili i referendum sulla legge eletto-
rale. Ora il Pd dica apertamente che:
se il Parlamento non cambia la
legge, i candidati del Partito Demo-
cratico saranno scelti con le Prima-
rie!».
Quali le prospettive per Capo-
bianco?
«Le prospettive politiche non le ho
mai calcolate o disegnate a tavolino.
So io quando bisogna fermarsi. Non
vi è una “questione Capobianco”
all’ordine del giorno in nessun tavolo
o sede politica. Non è importante di-
scutere del passato quando vi è un
enorme bisogno di parlare di fu-
turo».
Francesco Marino
2
Ecco l’area capobiancoUn’associazione tematica all’interno dei Democratici
14/01/2012 CASERTA
continua da pag.1
dire che la colpa è di chi ci ammini-
stra, di quel ceto dirigente che non
dirige e non governa, ma, che si li-
mita alla mera gestione di spazi di
agibilità che, troppo spesso si tra-
ducono in luoghi in cui trovano
sfogo ed esaltazione gli interessi
personali.
A distanza di oltre dieci anni, nes-
suno ha avviato uno studio per va-
lutare come affrontare lo
svuotamento del comparto indu-
striale determinato dall’11 settem-
bre. Colossi internazionali, hanno
smantellato fabbriche e complessi
industriali senza che nessuno si sia
posto il problema di dire che fine
debbano fare le persone che lavo-
ravano presso quegli stabilimenti.
Aeroporto, interporto, policlinico,
sono diventate litanie elettorali di
persone, questo territorio non ha
personaggi, che cercano di ingan-
nare se stessi e gli altri con progetti
che non esistono e che non porte-
ranno nulla a questa terra. La no-
stra provincia e povera,
poverissima, ma non di portafogli.
A noi mancano idee, progetti, pro-
gettualità. Mendichiamo quello spi-
rito di iniziativa che un territorio
intriso di storia come il nostro do-
vrebbe avere come valore e patri-
monio da esportare... Ma, tant’è.
Speriamo che la crisi generale
possa coincidere per questa terra
con uno scatto d’orgoglio che ci
consenta di non essere più dei
“pezzenti culturali”, ma dei miliar-
dari di iniziative.
Per informazioni328.3997148
casertafocus.blogspot.com
Antonio Mirra
caserta. Ormai al Comune di Ca-
serta sarà introdotta una vera e pro-
pria gestione parallela delle finanze.
Da un lato c’è l’assessore al Bilancio
Nello spirito e la struttura di Pa-
lazzo Castropignano che si occupe-
ranno della gestione, per così dire,
ordinaria della macchina comunale,
mentre, dall’altro, c’è la terna com-
missariale composta da aragno,
Giangrande e De Luca, a cui è affi-
dato il compito di quantificare e ripia-
nare il debito dell’ente di piazza
Vanvitelli.
Per permettere ai prefetti di avere
una gestione più agevole della mac-
china, mercoledì prossimo, così
come previsto dalla legge, a nome
dei commissari sarà aperto un conto
corrente dedicato sul quale conflui-
ranno tutte le entrate che l’ente per-
cepirà nel 2012 relativamente alla
vendita degli immobili e a imposte
passate. Attraverso questo conto, la
terna commissariale Aragno, Gian-
grande e De Luca, avrà la possibilità
di avere il polso della situazione ri-
spetto alle somme incamerate e, so-
prattutto, rispetto a quelle che
servono per soddisfare le richieste
dei creditori.
Lo scorso 31 dicembre i funzionari
del ministero, hanno pubblicato il
bando che scadrà il prossimo 3
marzo, attraverso il quale stabilire
quali e, soprattutto, quanti sono i de-
biti che il Comune ha. Una volta ef-
fettuata questa operazione i prefetti
andranno a negoziare il debito con i
creditori offrendo loro somme che
vanno dal 40 al 60% dell’importo ini-
ziale.
Avendo un proprio conto, i commis-
sari possono stabilire quanti e quali
immobili devono essere venduti per
coprire le somme necessarie a sal-
dare il debito.
A proposito di immobili, sembra in
dirittura d’arrivo la vendita dei locali
di piazzetta Commestibili che va
avanti ormai da un decennio. Se-
condo la stima dei revisori dei conti
Maria Grazia Durante, aldo Pal-
mieri e sandro cioffi, il Comune di
Caserta ha la possibilità di alienare
immobili per oltre novanta milioni di
euro.
Se i commissari dovessero ritenere
che c’è bisogno di una modifica ri-
spetto a quell’elenco, c’è bisogno di
una delibera di consiglio comunale
con la quale andare, eventualmente,
ad includere nuovi stabili e terreni da
vendere per fare cassa. Per queste
operazioni, contrariamente a quanto
si possa pensare, c’è bisogno, co-
munque, di tempi medio lunghi,
prima dei quali i creditori non ve-
dranno un centesimo.
un conto per i commissariSarà aperto mercoledì. Servirà a pagare i debiti del Comune
314/01/2012CASERTA
Un vincolo per salvare “Locanda Poste”caserta. L'Associazione Italia Nostra
sezione di Caserta, in relazione al previ-
sto abbattimento dell'edificio settecente-
sco denominato Locanda della Posta,
ha inoltrato richiesta di apposizione di
vincolo diretto, per l'importanza storica
dello stesso, ai sensi del D. Lgs.
n°42/2004, richiedendo l'applicazione
immediata delle norme di salvaguardia,
con immediata sospensione dei lavori.
Tale richiesta è stata inviata al Ministro
per i Beni e le Attività Culturali, al Diret-
tore Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Campania, alla So-
printendente BAPPSAE di Caserta e al
Sindaco. La locanda della posta è uno
degli edifici storici di Caserta che più
sono presenti nella memoria. Il timpano sorretto dalle
due colonnine di ghisa della facciata è uno degli ele-
menti tipici della piazza Vanvitelli, il cuore della città.
Nella pianta del 1750, la piazza Mercato (oggi Vanvi-
telli) è proprio caratterizzata dai tre edifici principali:
Palazzo Vecchio (oggi Prefettura), il Regio Granile (al
posto del quale oggi è la Banca d'Italia) e la locanda
della posta. Peraltro, dati gli abbattimenti verificatisi
nel corso degli ultimi decenni, l'edificio risulta una
delle preziose testimonianze ancora superstiti del-
l'isolato compreso fra piazza Vanvitelli, via Leonetti,
via Tanucci e Corso Giannone, facente parte dell'am-
pliamento settecentesco della città. Da un recente
sopralluogo effettuato dal consigliere comunale Luigi
cobianchi è risultato, inoltre, che l'edificio conserva
ancora integri i caratteri architettonici originari.
Purtroppo non si tratta di un caso isolato: abbatti-
menti indiscriminati continuano a distruggere il tes-
suto storico di una città che rischia di perdere la sua
memoria e, con essa, le sue speranze di diventare
una città turistica. Italia Nostra chiede, quindi, all'am-
ministrazione comunale di Caserta di bloccare que-
ste irreparabili perdite, che rischiano di ridurre il
centro storico di Caserta (e delle sue frazioni) ad uno
scenario di cartapesta intorno alla Reggia vanvitel-
liana".
Il sindaco e la terna commissariale
La locanda Poste
Caserta. La Camera ha respinto
la richiesta di arresto di Nicola Co-
sentino, il Pdl ha accolto la procla-
mazione del voto con una fragorosa
ovazione, roberto Maroni invece si
è domandato cosa penseranno gli
elettori della Lega sull'esito del voto.
Cosentino, coordinatore campano
del Pdl, accusato di contatti con la
camorra, è stato subito circondato
dai colleghi del gruppo, da abbracci
calorosi e baci. La richiesta di arre-
sto è stata respinta con 309 voti con-
trari e 298 favorevoli. Decisivi i sei
voti dei radicali.
Soddisfatto il leader del Pdl silvio
Berlusconi secondo il quale il no
della Camera «conferma che il pro-
cesso continuerà regolarmente
senza intoppi» e che «il parlamen-
tare Cosentino lo affronterà da
uomo libero come è giusto che sia».
Dura la reazione del Pd con Dario
Franceschini che vede nella boc-
ciatura della richiesta di arresto
«una brutta pagina per il Parla-
mento, un atto di gravità assoluta».
Il capogruppo del Pd alla Camera si
dice «curioso di vedere come i com-
battenti padani giustificheranno il
fatto che ancora una volta hanno ca-
lato le braghe di fronte ai diktat di
Berlusconi. Ora mi pare abbastanza
evidente perché il Pdl ha chiesto il
voto segreto».
Ma la più alta tensione è stata regi-
strata in seno alla Lega dove si era
quasi sfiorato il "contatto fisico" tra
due deputati prima del voto. E, alla
fine, Umberto Bossi aveva ribadito
il suo «sì» all'arresto, pur conce-
dendo libertà di coscienza a chi si
sente "garantista". Deluso Roberto
Maroni: «Ho ricevuto molti messaggi
negativi» rispetto alla posizione di li-
bertà di coscienza, «e di apprezza-
mento per la mia chiarezza: io non
ho cambiato idea». L'ex titolare del
Viminale si è chiesto anche cosa
penseranno gli elettori della Lega
sull'esito del voto sull'arresto di Co-
sentino ma ha negato qualsiasi tipo
di attrito con Bossi: «Non ho condi-
viso la posizione della libertà di co-
scienza - ha dichiarato - ma l'ho
accettata perché era la posizione
espressa dal gruppo. Ma non c'è
nessun disaccordo con Bossi». La
votazione è avvenuta a scrutinio se-
greto su richiesta del gruppo di Po-
polo e Territorio. «Il Parlamento ha
scritto una pagina fausta difendendo
non solo le prerogative di un depu-
tato, ma anche il diritto del cittadino
a non essere incarcerato nel mentre
è già in corso un processo per l'ac-
certamento della verità». Così Vin-
cenzo D'anna, membro della
Giunta per le Autorizzazioni a Pro-
cedere della Camera, commen-
tando il voto dell'Aula di Montecitorio
che ha respinto la richiesta di arre-
sto nei confronti di Nicola Cosentino.
«Nel caso di Cosentino - ha ag-
giunto D'Anna - il fumus persecutio-
nis è evidente in quanto si
ripropone, a distanza di due anni, lo
stesso teorema accusatorio che
nessun giudice terzo ha, finora, di-
chiarato essere vero». Ora, però,
conclude l'esponente di Popolo e
Territorio «è giunto il tempo di fare ri-
flessioni politiche in Campania e di
rilanciare, con Cosentino, l'idea di
un partito che difenda libertà e ve-
rità».
La giunta per le autorizzazioni aveva
invece proposto di autorizzare l'arre-
sto. A differenza degli altri del Pdl,
Silvio Berlusconi al momento della
proclamazione del voto è rimasto al
suo posto, praticamente l'unico a re-
stare seduto tra gli esponenti del
suo partito. Assente invece alla vo-
tazione Umberto Bossi, leader della
Lega.
Nato a Casal di Principe, in provin-
cia di Caserta, il 2 gennaio del 1959,
Nicola Cosentino è coordinatore re-
gionale del Pdl in Campania dal
2005.Nel 1980 diventa consigliere
provinciale, nel 1995 consigliere re-
gionale, l'anno dopo è eletto alla Ca-
mera per Forza Italia, riconfermato
sino al 2008 con il Pdl. Nel quarto
governo Berlusconi è sottosegreta-
rio all'Economia e Finanze, si di-
mette il 14 luglio 2010.Nel 2008 le
prime accuse di collusione con la
camorra: il boss pentito Carmine
schiavone parla di un patto eletto-
rale con Cosentino. A settembre è
accusato di aver avuto un ruolo nel
riciclaggio di rifiuti tossici in Campa-
nia. Nel novembre 2009 i pm chie-
dono alla Camera l'autorizzazione a
procedere con la custodia cautelare:
richiesta respinta dalla Giunta. Il
nome di Cosentino compare anche
nell'inchiesta sulla 'nuova P2': la
presunta loggia l'avrebbe favorito
come candidato governatore in
Campania nel 2010. L'ultima ac-
cusa, maturata in un'inchiesta della
Dda di Napoli, è di essere il refe-
rente politico del clan dei Casalesi.
Il tribunale emette la seconda ordi-
nanza di custodia cautelare in car-
cere, richiesta accettata dalla Giunta
per le autorizzazioni a procedere,
ma respinta dal tribunale.
Pesante la dichiarazione del coordi-
natore regionale di Sel arturo
scotto. «La Lega e il Pdl hanno sal-
vato Nicola Cosentino. Ancora una
volta si sceglie la strada dell'impu-
nità e della solidarietà di casta -
spiega Scotto - Dobbiamo ribellarci
all'idea che la giustizia vale solo per
i poveri cristi e che invece, chi de-
tiene l'immunità parlamentare, si
salva sempre e in ogni caso. E'evi-
dente che Bossi non ha rotto il le-
game con il "berlusconismo" ed ha
ammainato definitivamente la ban-
diera della lotta alle mafie. Con il
voto di oggi la Lega non potrà mai
più rivendicare alcuna diversità mo-
rale e politica. E' ora che la Campa-
nia migliore dia un segnale molto
forte di rottura con questo sistema di
potere che sta inquinando la vita po-
litica e la vita sociale della nostra re-
gione».
Parlamento con cosentino Respinta la richiesta d’arresto per il leader Pdl
4 14/01/2012 CASERTA
Nicola Cosentino
Caserta. Non resta che piangere
ai cittadini campani che, anche que-
st'anno, finiscono ultimi nella classi-
fica dei redditi regione per regione.
Con una media di 12.682 euro,
siamo i più poveri d'Italia. La Cam-
pania, inoltre, è la regione che subi-
sce la stretta maggiore sul mercato
dei beni durevoli (-10,0%). Napoli di-
venta la provincia che esprime il red-
dito medio più alto (13.089 euro);
all'estremo opposto si colloca invece
Caserta (11.341 euro). E' quanto ri-
leva l'Osservatorio Findomestic
Banca, che registra come i cali più
cospicui nella spesa dei campani si
siano verificato nell'ambito della mo-
bilità: in contrazione di quasi il 25%
la spesa per auto nuove e del 27%
quella per l'acquisto di moto. Nel
corso dell'anno appena concluso, è
il durissimo responso del rapporto, la
regione ha mostrato un profilo di svi-
luppo molto debole, non solo se raf-
frontato alla media del Centro-Nord,
ma anche all'andamento di molte
altre regioni meridionali.
Per quanto riguarda l'area del Sud e
delle Isole, un consumatore su due
ritiene che dovrà ridurre le spese nel
prossimo futuro, contro una media
del Paese del 47%. Gli intervistati vi-
vono uno stato d'animo di sfiducia e
incertezza, dominato dalla sensa-
zione di impossibilità alla program-
mazione. Molti si sentono infatti
impotenti e "paralizzati" e, sollecitati
a immaginare il futuro, mostrano di
avere più "speranza" che "voglia di
lottare". Nell'Italia meridionale e nelle
Isole, l'85% degli intervistati dall'in-
dagine Findomestic - Ipsos ha la per-
cezione che la situazione economica
generale si sia aggravata rispetto al
2010. Un dato che si colloca 2 punti
sopra quello medio nazionale.
Per quanto riguarda la propria situa-
zione economica personale, il 71%
degli intervistati ritiene che non sia
migliorata rispetto all'anno prece-
dente. Si tratta dell'incidenza più ele-
vata tra tutte le quattro macroregioni
italiane (valore medio: 64%). E lo
stesso si registra sul fronte della ca-
pacità di risparmio per i prossimi 12
mesi: nel Sud e nelle Isole non più
del 21% della popolazione ritiene di
poter incrementare la propria quota
di risparmi, contro un valore nazio-
nale di riferimento del 35%. Di fronte
alla crescente disoccupazione, alla
riduzione del potere d'acquisto e ad
un clima sociale d'incertezza, la
maggioranza ha modificato il proprio
stile di vita rispetto al passato.
Il 70% di quanti sono stati coinvolti
dall'indagine, inoltre, ha evidenziato
il fatto di aver dovuto ridurre le spese
per fare fronte ai cambiamenti dello
scenario economico, mentre a livello
medio nazionale l'incidenza è stata
un pò più bassa: 67%. Infine, un
consumatore su due del Mezzo-
giorno ritiene che dovrà ridurre le
spese nel prossimo futuro, contro
una media del Paese del 47%.
Casertani poverissimiSecondo Findomestic Banca hanno il reddito più basso d’Italia
514/01/2012CASERTA
Casertani con i redditipiù bassi d’Italia
Caserta. Il Parco degli Aranci
vive il degrado tipico delle periferie,
dove la mancanza di vigilanza ed il
disinteresse delle istituzioni, contri-
buiscono all’aumento della crimina-
lità giovanile. Il parroco della zona,
Don Michele Cicchella, però si ri-
bella ed assicura che si sta cer-
cando di risolvere il problema,
promuovendo attività per i giovani,
legate non solo ai boyscout, ma
anche all’ambito sportivo, in modo
da coinvolgerli sempre più allonta-
nandoli così dai pericoli della
strada.
Altra iniziativa che a breve verrà poi
realizzata, riguarda una manifesta-
zione in occasione della festività del
Carnevale, allo scopo di creare mo-
vimento ed attrarre le famiglie per
renderle più disponibili alle attività
parrocchiali. Tutto ciò non sembra
bastare, poiché i giovani si mo-
strano apatici a tali iniziative che
non sembrano interessarli. C’è, poi,
sempre legato all’ambito parroc-
chiale anche la creazione di uno
“sportello” all’interno della Chiesa,
cui gli abitanti della zona possono ri-
volgersi per esporre i loro problemi
e ricevere assistenza. Nel giro di un
anno, inoltre, Don Michele ha inten-
sione di dare vita ad una “missione
di francescani” che girerebbero per
le case, con lo scopo di capire il per-
ché della poca frequentazione par-
rocchiale degli abitanti del quartiere,
non solo in occasione della cerimo-
nia religiosa. Per quanto concerne
poi, le sollecitazioni del Comitato di
quartiere, riguardanti in particolar
modo: la sicurezza, la pulizia la si-
tuazione è rimasta infelicemente in-
variata. Spesso, si è ricorso a
petizioni per la riapertura della “vil-
letta”, unico luogo di svago per
bambini ed anziani, ma nulla è ser-
vito.
Attualmente però la situazione sem-
bra che sia in fase di svolta poiché
il sindaco vorrebbe affidare la que-
stione «villetta» alla responsabilità
della Parrocchia di Maria SS del
Carmine e San Giovanni Bosco, isti-
tuzione ecclesiastica di riferimento
della zona, ma per adesso l’idea
non risulta fattibile per la mancanza
di fondi e di sicurezza. Ad assumer-
sene la tutela dovrebbe, invece, es-
sere un gruppo di ex-poliziotti in
borghese che oltre ad aprire un
chiosco, potrebbero anche arrivare
a garantire la sicurezza della villetta
e dell’intera zona in tutte le ore della
giornata senza però prenderne to-
talmente possesso.
Per non parlare poi, del famoso
“fosso” situato in via dei Vecchi Pini,
sede di immondizia, topi, randagi e
degrado in campo la chiesaNel Parco degli Aranci il prete istituisce uno sportello
6 14/01/2012 CASERTA
Rifiuti, Del Gaudio ‘incastra’ CasertAmbienteCaserta. Considerata la situa-
zione della raccolta rifiuti in città,
che comporta grossi pericoli per
la salute e l’incolumità pubblica,
il sindaco Pio Del Gaudio ha fir-
mato un’ordinanza-diffida contin-
gibile e urgente nella quale
ordina all’A.T.I. costituita in so-
cietà I.P.I. srl affidataria del ser-
vizio di igiene urbana e di
gestione dei rifiuti urbani assimi-
lati avviati al recupero, tratta-
mento, smaltimento del Comune
di Caserta di effettuare ad horas
il servizio di igiene urbana senza
alcun ritardo.
Ma non solo.
Nell’ordinanza, il sindaco Del
Gaudio oltre ad ordinare al diri-
gente del settore finanziario di
riemettere, con esonero di re-
sponsabilità, i mandati di paga-
mento, chiede al tesoriere del Comune di Caserta,
Banca di Credito Popolare di Torre del Greco «di ef-
fettuare ad horas alla società all’A.T.I. costituita in so-
cietà I.P.I. srl il pagamento fino a conoscenza
dell’importo disponibile di un milione di euro, con vin-
colo di destinazione esclusiva al pagamento del corri-
spettivo dovuto al personale dipendente, nell’intesa
che tale importo rappresenterà mera anticipazione su
quanto la Commissione straordinaria di liquidazione
assegnerà, in fase di liquida-
zione all’A.T.I.», si legge nella
parte conclusiva dell’ordinanza
che è stata notificata alla Tesore-
ria, al Prefetto, al Questore, al
Comando della Guardia di Fi-
nanza, al Direttore Generale
dell’Asl Ce, nonché ai dirigenti
comunali del settore ecologia e
finanze del Comune di Caserta.
«Ancora una volta - dichiara il
sindaco - assumendomi tutte le
responsabilità del ruolo istituzio-
nale che rappresento ho deciso
di intimare al tesoriere, un atto
dovuto, consistente nel paga-
mento delle legittime spettanze
dei lavoratori della CasertAm-
biente nell’interesse esclusivo
della cittadinanza.
La città di Caserta - continua -
come comunicato al signor pre-
fetto, che ringrazio per il cordiale e proficuo colloquio,
non può oggi pagare sulla propria pelle colpe che de-
rivano dalla disastrosa gestione delle finanze pubbli-
che del passato.
Sono convinto che la Tesoreria – conclude il sindaco
- nell’ottica del nuovo rapporto di collaborazione isti-
tuzionale e amministrativa corretto e trasparente non
esiterà a porre in essere in tempi rapidissimi gli atti
per risolvere la questione».
Pio Del Gaudio
squallido spettacolo per gli abitanti del quartiere è de-
stinato a rimanere immutato poiché appartenente alla
famiglia Leonetti che non sembra voler sbarazzarsi
della proprietà. Esisterà una soluzione a questo de-
grado? Le idee ci sono, le iniziative sono tante, ma
ciò che manca è l’interesse dell’uomo a realizzarle
poiché più preso dagli affari che alla salvaguardia ed
alla vivibilità della zona.
Si tratta di un quartiere “dimenticato” dove per attrarre
le masse bisognerebbe pubblicizzare strutture quali:
il Planetario, situato nella Scuola Media Vanvitelli ed
affidare la sua rinascita ad un personale competente
che sappia renderlo punto di attrazione della città.
Le speranze sono poche, ma non resta che affidarsi
all’impegno comune per migliorare il Parco degli
Aranci.
Emanuela Iovine
Don Michele Cicchella
impieri la sfida dei TifatiniIl segretario Idv: «Russo indietro con il programma»
714/01/2012APPIA
casagiovE. impieri, lei ha ricoperto fino alle ultime amministrative la
carica di segretario del Pd, perché ha scelta di aderire all’idv?
«Dopo aver raccolto, come segretario del Pd, due importanti risultati, quali le
vittorie alle amministrative ed ai referendum, ho ritenuto concluso il mio per-
corso ed ho intrapreso questo nuovo corso che mi ha portato ad approdare
all’Idv. Mi hanno molto affascinato l’azione politica portata avanti dai vertici del
partito nazionale, il dare fiducia al governo Monti valutando
di volta in volta i provvedimenti nella prospettiva dell’equità
sociale e dello sviluppo del Paese, ciò ha maturato in me
l’idea di voler dare un contributo alle soluzioni dei problemi
che ci attanagliano».
Quali sono le sue strategie per fronteggiare la crisi?
«Molti casagiovesi, soprattutto i giovani, vedono il futuro in-
certo e precario. Sul territorio vanno prese iniziative di svi-
luppo. Penso alla variante del Prg che, seppur approvata
dalla passata amministrazione, non è ancora accessibile per
i cittadini, benché già graficizzata, sembra non sia stata pub-
blicata nell’archivio comunale. Occorrerebbe mettere mano
al Puc rendendo attuale lo strumento urbanistico elaborato
alcuni anni fa e valorizzando zone strategiche della città
come quelle antistanti il casello autostradale».
come giudica l’amministrazione guidata da russo da lei
fortemente voluta e sostenuta in campagna elettorale?
«Sebbene io non abbia un giudizio precostituito, l’atteggiamento dell’Idv, è
analizzare le capacità in campo nell’affrontare le questioni, a partire dal pro-
gramma alla cui redazione ho contribuito. Gli amministratori si erano impegnati
a realizzare nei loro primi 180 giorni i seguenti punti: collegamento viario via
Brescia con bretella SS. Appia – sovrappasso ferroviario; sistemazione, previa
acquisizione, area via Lombardia per campetti sportivi; giochi per bambini nelle
aree a verde attrezzato; completamento ed adeguamento funzionale nei tratti
di strada privi di illuminazione o di scarsa funzionalità, via Passionisti, via Cave
alte, via Appia Antica; sistemazione area verde attrezzato della parte di com-
petenza comunale dell’ex Abetaia; il collegamento della nuova rete idrica con
la conduttura della società erogatrice del servizio; l’individuazione di un’isola
ecologica per smaltire i rifiuti ingombranti; la pulizia dei marciapiedi dal verde
selvaggio, potenziando la manutenzione, e dagli escrementi degli animali, pre-
disponendo normative atte a contrastare il ripetersi di tale fenomeno e corre-
dando l’intera città di contenitori idonei a recepire tali rifiuti; la riorganizzazione
dell’apparato comunale, in modo tale da renderlo più snello e in sintonia con
l’esigenze dei cittadini; premiando, soprattutto, le professionalità e l’attacca-
mento al lavoro; assemblea popolare periodica. Oggi mi chiedo a che punto
siano».
Quali sono le priorità per i cittadini?
«Un mio cavallo di battaglia è, ed è sempre stato, il parco
Tifatino, per tale motivo ho recentemente partecipato ad
una riunione della dirigenza provinciale Idv per avviare una
seria riflessione sulle problematiche che esso comporta
ma soprattutto per analizzare la grande opportunità di svi-
luppo che può rappresentare per la nostra realtà. Un’altra
urgenza riguarda l’ammodernamento e l’arredamento del
Centro Storico, con percorsi protetti per i pedoni e l’attiva-
zione del trasporto pubblico che faccia preferire i mezzi
pubblici all’utilizzo delle autovetture private, con una con-
sistenza ricaduta economica in positivo nel bilancio fami-
liare».
come pensa possa funzionare tale servizio?
«Credo alle società miste, il pubblico ed il privato che in-
sieme vogliano dare risposte concrete ai problemi di vita
quotidiana. Il servizio di trasporti dovrebbe non solo coprire
la città di Casagiove ma riallacciarla alla città capoluogo
prevedendo anche un costo ridotto per gli studenti e per i pensionati».
negli ultimi anni l’economia cittadina ha subito grosse crisi che hanno
preceduto quella globale, quali sono le sue vie d’uscita?
«L’installazione dei grandi magazzini ha avuto sul commercio locale notevoli
effetti collaterali, sono dell’idea che se si organizzassero iniziative istituziona-
lizzate di spettacoli per piazze e percorsi cittadini rappresenterebbero un via-
tico positivo per promuovere uno shopping di più alta qualità».
Uno sguardo ad un’altra annosa questione quella dell’ex abetaia.
«Lo spazio del giardino rappresenta un vero polmone verde per la città e do-
vrebbe essere utilizzato ed attrezzato come spazio pubblico per i casagiovesi.
E sono convinto che insieme all’attuale centro diabetologico vada istituito, ma
organizzato in diverso modo, un centro traumatologico siffatto da servire in
modo più efficiente la tratta Latina-Napoli».
Luigi Di Costanzo
Enzo impieri
Delli Paoli: è rottura con Fli, Grande Sud e Intesa democraticasan nicola la strada. E' rottura definitiva
fra Fli, Grande Sud e Intesa Democratica con il
sindaco Pasquale delli Paoli. Motivo della rot-
tura definitiva il non aver accolto, già all'indomani
della proclamazione di Delli Paoli alla carica di
Sindaco, una pressante richiesta di un incontro
interpartitico, il non essere stati ascoltati in fase
di preparazione del Bilancio di Previsione 2011
così da poter dare il proprio contributo alle scelte
di bilancio, l'aver nominati assessori e delegati
del sindaco senza aver ascoltato i partiti, l'aver
dato deleghe fiduciarie a coloro che una volta
eletti grazie anche ai voti dei tre partiti hanno ab-
bandonato chi li aveva accolto nelle loro fila, op-
pure a chi ha ottenuto solo 28 voti a discapito di
altri più titolati e con più consensi. «Ci rivolgiamo
– hanno affermato i vertici di Fli, Grande Sud e
Intesa Democratica – ancora una volta per chie-
dere in maniera pressante di dare contenuto al-
l'azione amministrativa, con il coinvolgimento al
tavolo interpartitico delle liste che hanno vinto le
scorse elezioni. Il Sindaco è persona troppo
esperta per non sapere che in mancanza di tale
chiara e trasparente iniziativa, pur possedendo
una maggioranza di Consiglio Comunale, numeri
alla mano come piace agli esponenti di Udc e
Pdl, non avrebbe più la maggioranza della Città
– vanno giù duri Francesco Basile e Pierluigi
schiavone – e non sarebbe più politicamente le-
gittimato a governarla».
Santa MaRia capua veteRe.
Dopo settimane di battibecchi, botta
e risposta e polemiche, la questione
degli appartamenti all’interno dell’ex
tabacchificio approda in consiglio
comunale.
Il presidente dell’assemblea Dario
Mattucci, infatti, ha convocato per
17 e 18 gennaio il civico consesso
di Santa Maria Capua Vetere, rece-
pendo l’istanza presentata dall’op-
posizione. Sulla questione è netto il
consigliere di maggioranza Gaetano
Rauso, tra i principali sponsor del
sindaco Biagio Di Muro. «Il grande
lavoro delle Associazioni ha, final-
mente, trovato un riconoscimento
con l’ammissione, da parte di gran
parte della maggioranza e dell’oppo-
sizione consiliare, della bontà delle
tesi avanzate in merito all’impossibi-
lità di applicare della legge regio-
nale sul piano casa e,quindi, di
edificare 430 alloggi nel sito ove sor-
geva l’ex tabacchificio.
Le Associazioni hanno, più volte,
messo in evidenza tutte le ragioni
che impediscono la cementifica-
zione di un sito che è e deve rima-
nere a destinazione produttiva, sia
per la sua posizione vicina al casello
autostradale, sia perché l’area, oggi
acquisita da privati, fu in gran parte
acquistata dal Comune di S. Maria
C.V. e ceduta in uso all’ATI al fine di
favorire la realizzazione di un’indu-
stria e la conseguente occupazione
di centinaia di sammaritani - spiega
Rauso - Il disegno speculatorio che
è stato perpetrato da più di 12 anni,
attraverso l’acquisizione dell’attività
prima, e poi con la sua dismissione,
e l’adozione di un SIAD non con-
forme al PRG vigente, ha determi-
nato la dismissione di un’attività
industriale sorta con il sacrificio dei
sammaritani al fine di favorire la
speculazione privata.
Oggi, alla luce del fallimento delle
iniziative commerciali, si cerca di
trarre grande profitto dal possesso
di quell’area, cercando di costruirvi
case senza mercato. Le amm.ni Io-
dice e Giudicianni non si sono in
alcun modo domandate se quel ter-
reno fosse del Comune, né hanno
cercato di opporsi alla dismissione
di un’attività che era sorta per por-
tare lavoro e benessere ai samma-
ritani.
L’opposizione, sposando le tesi
delle Associazioni ha affermato
l’inapplicabilità dell’art. 7 della L.R.
19/09 così come modificato dall’art.
6 bis della L.R. 1/2011 ed ha voluto
proporre una mozione nella quale
però vi sono parecchie inesattezze,
specialmente quando si cita la deli-
bera di Consiglio n. 9 del 25/2/2010
e si afferma che in essa si escludeva
la possibilità di applicare l’art. 7 della
L.R. n. 19/2009 all’area dell’ex ta-
bacchificio. Tutti possono verificare
che quel deliberato, scaturito da una
forte e contrastata opposizione a cui
si accoda parte della maggioranza,
escluse la possibilità di creare ambiti
di applicazione dal piano casa in
zone agricole, ma registrò la boccia-
tura di una mozione presentata da
chi scrive, Mattucci, Rinaldi e pochi
altri di quell’opposizione che chie-
deva l’esclusione dell’area dell’ex ta-
bacchificio dalla possibilità di
applicazione della legge sulla casa.
Quella mozione fu bocciata da larga
parte di coloro che allora erano
maggioranza ed oggi siedono nei
banchi dell’opposizione, così come
da altri che oggi sono in questa
maggioranza. Ma questa è un’altra
storia, che potrà essere rivisitata con
la manifestazione delle buone inten-
zioni che oggi siamo chiamati a ma-
nifestare. E’ palese, inoltre,
l’incongruenza con quanto citato
nella premessa di detta mozione,
con l’ordine del giorno che si chiede
di votare. Infatti l’impossibilità di ap-
plicare l’art. 7 della L.R. 19/2009
preclude di varare un Piano Urbani-
stico Attuativo, dato che l’attuale de-
stinazione dell’Area, dopo
l’adozione della delibera di Giunta
n.53 del 27.9.2011 decide di addive-
nire, in breve tempo, alla modifica
del SIAD, ridando all’area la destina-
zione D produttiva. E’ auspicabile
che il Consiglio Comunale, voluto da
tutti e convocato con convinzione
del Presidente Mattucci, si pronunci,
definitivamente e senza equivoci,
sulla volontà del Consiglio Comu-
nale di preservare la destinazione
produttiva dell’area dell’ex tabacchi-
ficio, al fine di dare qualche spe-
ranza ai sammaritani per una futura
occupazione. Per costruire case, se
ve ne fosse la necessità, vi sono
altre zone da utilizzare ed un Piano
Regolatore equilibrato potrà, suc-
cessivamente, individuarle. Lo
scopo di chi fa buona politica deve
e dovrà essere quello di favorire lo
sviluppo economico della città ed il
benessere dei suoi abitanti, non le
speculazioni edilizie che sono a van-
taggio dei soliti pochi».
Resa sul tabacchificioFissato il consiglio comunale sugli appartamenti
8 14/01/2012 S. MARIA C.V.
Dario Mattucci Biagio Di MuroGaetano Rauso
Giancarlo Giudicianni Salvatore Mastroianni
cApuA. E’ bagarre nel Partito De-
mocratico di Capua. Un gruppo di
iscritti (quello che fa riferimento a
Loredana Affinito) ha ufficializzato,
evocando un regolamento del par-
tito, l’autoconvocazione dell’assem-
blea degli iscritti, per l’elezione del
direttivo e del coordinatore cittadino.
L’iniziativa è stata però stoppata dai
responsabili provinciali dei Demo-
cratici. In sostanza, hanno fatto sa-
pere da Caserta, decidiamo noi
come e quando si terrà l’assemblea
non solo a Capua ma in tutti i centri
della provincia. La vicenda, è la con-
ferma, ancora una volta, della pre-
senza di forti divisioni all’interno del
Pd capuano. Ma andiamo con or-
dine. Pochi giorni fa una nota di un
gruppo di iscritti, ritenendo di essere
maggioranza, ha annunciato l’auto-
convocazione dell’assemblea per
«rompere con il recente passato che
ha portato alla grave sconfitta eletto-
rale subita nelle ultime elezioni am-
ministrative». «Oggi – hanno detto i
Democratici al fianco di Loredana Af-
finito - in consiglio comunale non
siede nessun rappresentante del Pd,
nonostante che, nelle ultime elezioni
politiche del 2008, il partito aveva ot-
tenuto oltre il 30% dei voti. La di-
sfatta è la conseguenza della
mancanza di un gruppo dirigente ve-
ramente rappresentativo della realtà
del partito. Dal 2007, anno di fonda-
zione del Pd, non vi è mai stato un
voto democratico per la scelta del
coordinatore e del coordinamento».
Ed ecco l’affondo contro i vertici pro-
vinciali. «Gli organizzatori dell'as-
semblea – hanno detto - sono
convinti che per risollevare le sorti
del partito è necessario ritornare a
discutere di politica e non di organi-
gramma. La classe dirigente deve
nascere dalla base, i leader provin-
ciali e regionali possono e devono
contribuire alla formazione del
gruppo dirigente, ma nel rispetto
delle prerogative degli iscritti». Que-
sto troncone dei Democratici (che ha
dato vita recentemente al movi-
mento dei Riformisti) ha ribadito che
il coordinamento dovrà essere
espressione di tutte le varie anime
del partito e che le aspirazioni per-
sonali, anche se legittime, non pos-
sono prevalere rispetto alla esigenza
di costituire un forte gruppo dirigente
in grado di contrastare l'attuale do-
minio del centro destra nel pano-
rama politico capuano, un gruppo
dirigente che ampia la competenza
politica e amministrativa per organiz-
zare una vera opposizione e candi-
darsi alla guida della città,
costruendo un nuovo blocco sociale
che abbia l'obiettivo di un radicale
cambiamento. L’autoconvocazione
è stata però sconfessata dai vertici
provinciali del partito e dall’altro
gruppo interno al Pd capuano che fa
riferimento all’ex consigliere comu-
nale Luigi Di Monaco. «Fermo re-
stando – hanno detto Dario Abbate
(segretario provinciale) e Giovanni
cusano, responsabile organizzativo
- che è intenzione di questo organi-
smo provinciale garantire la mas-
sima autonomia alle proprie strutture
territoriali, si precisa che, la fase dei
congressi di circoli potrà avere inizio
solo dopo la completa approvazione
da parte dell’Ufficio Adesione Provin-
ciale di tutta l’anagrafe degli iscritti
2011 della provincia di Caserta e
solo dopo la conseguente trasmis-
sione agli organismi regionali e na-
zionali. Per i circoli sprovvisti di co-
ordinamento, sarà cura della
Segreteria Provinciale assistere,
programmare e coordinare la fase
congressuale dei suddetti circoli. Al-
tresì la Segreteria Provinciale svol-
gerà un ruolo di coordinamento e
supporto organizzativo durante le
fasi congressuali dei Circoli». In sin-
tonia con i “provinciali”, come detto,
c’è il gruppo di Di Monaco. «Rite-
niamo - affermano Luigi Di Monaco,
Fiorentino Aurilio, Margherita
Baccaro e patrizia Aversano Sta-
bile - l’autoconvocazione infondata
e priva di ogni legittimazione. Per-
tanto la stessa è da ritenersi inesi-
stente e non riteniamo di dovere
assecondare un comportamento
strumentale e non rispettoso delle
regole di cui il partito è depositario».
E il gruppo di Di Monaco non manca
di evidenziare come il naufragio elet-
torale del Pd è riconducibile proprio
al gruppo di Loredana Affinito. «Non
intendiamo alimentare polemiche –
affermano - è tuttavia doveroso evi-
denziare il comportamento contrad-
dittorio di persone che nella vicenda
elettorale delle amministrative del
maggio scorso hanno abbandonato
il partito la mattina del giorno della
presentazione delle liste. E ciò
senza alcuna giustificazione o moti-
vazione. Viceversa le stesse hanno
poi costituito il gruppo dei riformisti
in contrapposizione alla linea politica
del Pd». Ed in effetti si registrarono
ore di forte tensione quando a pochi
minuti dalla chiusura delle opera-
zioni presso l’ufficio elettorale si re-
gistrò l’inaspettato dietrofront dei
candidati del gruppo di Affinito e l’in-
sorgere di notevoli difficoltà, poi su-
perate, per Fiorentino Aurilio e Luigi
Di Monaco di procedere alla conse-
gna della lista perché mancavano i
documenti relativi alle firme. Docu-
menti che come dichiarò all’epoca Di
Monaco erano rimasti nelle mani del
gruppo di Loredana Affinito. Alla fine
il Pd riuscì a presentare una lista di
bandiera a sostegno del candidato a
sindaco Tonino Gucchierato men-
tre il gruppo di Affinito, dopo la tor-
nata elettorale, ha dato vita al
movimento dei “Riformisti”, non ri-
nunciando però alla presenza nel Pd
come dimostra il recente tessera-
mento. Solo dopo lo stop “provin-
ciale” gli organizzatori
dell’assemblea hanno cancellato
dall’ordine del giorno il punto che ri-
guarda l’elezione dei vertici cittadini.
Parte dunque con il piede sbagliato
il nuovo corso dei democratici ca-
puani che rimangono divisi sostan-
zialmente in due tronconi. Uno però
è di troppo e Dario Abbate dovrà tro-
vare la soluzione.
Mimmo Luongo
la guerra Democratica«Bilancio, serve un accordo con i creditori»
914/01/2012CAPUA
Luigi Di Monaco Dario AbbateLoredana Affinito
mAddAlonI. E’ sereno il sindaco
di Maddaloni Antonio Cerreto in re-
lazione alla raccolta differenziata e
alla diffida del prefetto che gli è stata
recapitata nei giorni scorsi.
«E’ un atto relativo al 2010 - chiari-
sce subito il primo cittadino - ed è
bene ricordare che io mi sono inse-
diato ad aprile in un contesto disa-
stroso.
Sono stato costretto ad impiegare
tre mesi solo per l’approvazione del
bilancio, poi ho potuto mettere mano
alla questione rifiuti affrontando il fal-
limento dell’Unione dei Comuni e
quello della Jacta che, in quel mo-
mento, non aveva nemmeno i soldi
per il carburante dei camion. In que-
ste condizioni il 9% di raccolta diffe-
renziata è, quasi, da considerarsi un
miracolo».
Il primo cittadino sottolinea come,
non appena ha avuto la possibilità di
lavorare nel settore dei rifiuti i risul-
tati si sono visti.
«Con il cambio della ditta - ha spe-
cificato l’avvocato - abbiamo rag-
giunto livelli di eccellenza nel campo
della differenziata con la percen-
tuale record dello scorso mese di
settembre del 35%».
Ma, Cerreto, non si nasconde dietro
ad un dito e sa che i problemi per il
settore della raccolta ci sono tut-
t’oggi.
«Purtroppo, ho subito anche azioni
di boicottaggio politico che hanno
determinato l’arretratamento della
raccolta differenziata - ha sottoli-
neato - qualcuno pensa che non
consentendomi di raggiungere gli
standard imposti dalla legge, ac-
cada quello che è successo a mi-
chele Farina.
Non è così. Non sarò rimosso, al
massimo sarà nominato un commis-
sario che avrà il compito solo di ge-
stire la raccolta. Chi commette
queste azioni, a cominciare dai lavo-
ratori che sono quasi tutti di Madda-
loni, deve capire che danneggia solo
i cittadini». Cerreto non spara nel
mucchio e circostanzia le sue ac-
cuse.
«I lavoratori di Maddaloni non sono
come quelli di Caserta che hanno
ragioni per scioperare e interrom-
pere il servizio.
Nei vari passaggi di cantiere, le
maestranze non hanno perso nep-
pure un centesimo - ha spiegato
l’esponente del Popolo delle Libertà
- eppure, l’8 dicembre scorso, senza
alcuna ragione, tutti e ottantasei i la-
voratori, senza preavviso non effet-
tuano la raccolta causando non
pochi problemi alla nostra città. Ov-
viamente, sono stato costretto a de-
nunciare l’accaduto e tutti i lavoratori
per interruzione di un servizio di
pubblica utilità».
Cerreto sottolinea come non si sia
trattato di un caso isolato. «La mu-
sica si è ripetuta lo scorso 26 dicem-
bre - ha spiegato - anche se, in quel
caso, solo una parte ha deciso di
astenersi dal lavoro, dal momento
che gli altri hanno compreso l’impor-
tanza del loro compito. Questi epi-
sodi, però, determinano problemi
sulle percentuali della raccolta diffe-
renziata».
Cerreto non addossa tutta la colpa a
chi si occupa della raccolta. «I citta-
dini di Maddaloni hanno la loro
buona dose di responsabilità - ha
specificato - è difficile far capire alla
gente l’importanza della differen-
ziata.
Basta vedere quello che succede
con l’isola ecologica dove i madda-
lonesi pretendono di sversare la
spazzatura a tutte le ore. Ovvia-
mente, quando la struttura è chiusa,
lasciano l’immondizia davanti al-
l’isola ecologica, con tutte le conse-
guenze che la cosa comporta». Il
primo cittadino sottolinea, come, da
questo punto di vista, un importante
deterrente, sarà rappresentato dal
sistema di videosorveglianza che
partirà nelle prossime settimane. «In
questa maniera - dice il sindaco -
aumenteranno le misure di con-
trollo». Per rimettere in regola le
cose, la prefettura, ha concesso al
Comune di Maddaloni tre mesi.
«Sono, comunque, tranquillo sui ri-
sultati - ha specificato l’esponente
del Popolo delle Libertà - Nei tre
mesi che ci ha concesso la prefet-
tura riusciremo a raggiungere le per-
centuali previste dalla legge. Stiamo
migliorando il controllo del territorio
e stiamo potenziando il servizio. No-
nostante il capitolato non lo preve-
desse, siamo riusciti ad ottenere che
la ditta raccogliesse i rifiuti anche nei
giorni di festa».
Il sindaco lancia un monito ai citta-
dini in relazione alla Tarsu. «Allo
stato attuale solo il 54% della popo-
lazione paga la tassa - ha specifi-
cato il primo cittadino - per questa
ragione sono stato costretto ad
esternalizzare il servizio per il recu-
pero coattivo del credito che van-
tiamo».
boicottata la differenziataIl sindaco Cerreto: «Non è così che mi manderanno via...»
10 14/01/2012 MADDALONI
Il sindaco Antonio Cerreto
La grande sfida interportoTrombetta: «Abbiamo rotto con i vecchi schemi»
1114/01/2012MARCIANISE
Marcianise. L’amministrazione
comunale di Marcianise nasce
sotto l’egida del presidente della
Provincia Zinzi. Dottore Trom-
betta, cosa c’è stato alla base
della rottura dei rapporti con
l’Udc?
«I rapporti tra i partiti sono sempre
stati precari. La tracotanza politica
del presidente della Provincia, poi,
ha fatto il resto, impedendo che si
creasse la giusta amalgama tra le
forze che hanno vinto le elezioni a
Marcianise».
non pensa che la colpa di questa
situazione sia da attribuire anche
al Pdl che non ha esercitato quel
ruolo di guida che un partito di
maggioranza relativa dovrebbe
avere?
«Le colpe sono da distribuire equa-
mente. Queste difficoltà tra i partiti
pensavamo che si potessero supe-
rare con la vittoria elettorale. Invece,
non è stato così. Le deleghe, la
giunta, tutto ha risentito di questa in-
vasività dell’Udc e del presidente
della Provincia».
La causa scatenante della rottura
è stata la questione gassifica-
tore...
«Marcianise non è pronta per un im-
pianto del genere. Qualcuno pen-
sava di poter decidere diversamente
e lasciare il sindaco Tartaglione,
come si dice volgarmente, con il
cero in mano. Ovviamente, chi ha
fatto questi ragionamenti, non cono-
sce il sindaco e l’uomo Antonio Tar-
taglione che non si sarebbe mai
fatto imporre una scelta così impor-
tante per la città di Marcianise senza
che lui la condividesse. Da qui, ov-
viamente, le strade tra noi e il
gruppo del presidente della Provin-
cia si sono separate».
Dopo il riassetto della maggio-
ranza è stata formata una giunta
di persone non legate alla politica
che ha determinato nuove pole-
miche...
«Ci accusano di aver scelto persone
non legate ai partiti. E’ vero, ab-
biamo deciso di affidarci esclusiva-
mente ad assessori che hanno
come unico vincolo, ed è forse que-
sta la novità che spaventa, quello di
dover tutelare gli interessi dei mar-
cianisani. La nostra, comunque, non
è una squadra di sprovveduti, così
come si vuol far credere, dal mo-
mento che in molti hanno una pro-
vata esperienza amministrativa. Se,
poi, il non essere ancorati a certe lo-
giche significa essere inesperti, beh,
vuol dire che siamo ben lieti di es-
serlo...».
Quali sono gli obiettivi di questo
nuovo corso dell’amministra-
zione Tartaglione?
«Puntiamo a migliorare la vivibilità
dei marcianisani. Il nostro obiettivo
è portare avanti i punti strategici del
programma elettorale. C’è bisogno
di definire una volta e per sempre la
questione interporto, delineando
quali sono le prospettive future per
l’area. Bisogna risolvere la que-
stione Mugnone che si trascina
senza soluzione di continuità da am-
ministrazione in amministrazione».
che futuro ha questa amministra-
zione?
«Sicuramente la nostra amministra-
zione avrà un futuro lungo. Quello
che è certo è che quello che ab-
biamo fatto, indipendentemente da
come andranno le cose, rappre-
senta una pagina storica per la poli-
tica di Marcianise».
Gerardo Trombetta
Rifiuti sulla strada provinciale 335, via alla rimozioneMarcianise. La Provincia ha iniziato il ser-
vizio di rimozione e smaltimento rifiuti, previa
catalogazione degli stessi, abbandonati
lungo la strada Provinciale 335 ex strada sta-
tale 265 (tratto superstrada Marcianise – Giu-
gliano). i lavori hanno preso il via presso la
piazzola di sosta situata al Km 46+200, in ter-
ritorio di Lusciano, con direzione di marcia
Marcianise-Giugliano.
«Purtroppo – ha spiegato il presidente della
Provincia, Domenico Zinzi – ci sono ancora
persone incivili che abbandonano i rifiuti
sulle strade della nostra provincia.
accanto ad un'opera di sensibilizzazione,
che faccia capire quanti danni produce al ter-
ritorio questa scellerata abitudine, è neces-
sario continuare l'attività di controllo del
territorio e di repressione, che giornalmente
vede impegnate le pattuglie della Polizia Pro-
vinciale.sono convinto che, grazie al lavoro
di tutti, riusciremo a vincere questa battaglia
che portiamo avanti da sempre con grande
determinazione. non vogliamo più assistere
a questi scempi sulle strade della nostra pro-
vincia».
L’azione condotta dalla Provincia è sicura-
mente importante nell’economia alla lotta alla
diossina.
FALCHETTI BATTUTI DI MISURA A CASARANO
Sconfitta di misura per la compagine cara al presidentissimo Enzo Cuc-
caro in occasione della
trasferta in terra pugliese
valevole per la diciasset-
tesima giornata. I padroni
di casa partono forte alla
ricerca della rete del van-
taggio che trovano a sette
minuti dal termine della
prima frazione di gara
grazie ad un prezioso
guizzo vincente di Fo-
glietti, abile a liberarsi in
velocità del diretto avver-
sario prima di depositare
la sfera alle spalle dell’estremo difensore rossoblu. Nella ripresa il ca-
novaccio tattico della sfida non muta: è sempre il Casarano a gestire il
match. Nonostante la buona volontà dimostrata da Ravanelli e compa-
gni, la partita finisce con una battuta d’arresto per la formazione di
Terra di Lavoro.
GIACOMARRO ALLA GUIDA DELL’EBOLITANA
Domenico Giacomarro è stato uno dei centrocampisti più girovago del
calcio italiano degli anni ’80 e ’90. Ori-
ginario di Marsala, ha cominciato la
propria carriera agonistica nelle fila
della Juve Stabia, in prestito dalla
Roma, società nella quale è cresciuto
attraverso la classica trafila del settore
giovanile. Dopo le esperienza con Tra-
pani, Ragusa, Licata e Triestina ha
avuto modo di calcare il palcoscenico
della massima serie con il Verona
nella stagione 1989/90. L’anno suc-
cessivo parte a Trieste per poi trasferirsi a Novembre a Caserta. All’om-
bra della Reggia colleziona sedici presenze. Alessandria, Vastese,
Nissa, Ragusa, Marsala ed Altamura sono le squadre per le quali ha
vestito la maglia fino al termine dell’avventura da calciatore terminata
nel 1998. Da allenatore ha cominciato proprio dalla squadra con cui ha
chiuso l’esperienza da atleta per poi sedere sulle panchine di Marsala,
Vittoria, Pro Vasto, Potenza, Paganese, Siracusa, Marcianise, Rovigo e
Vigor Lametia. Attualmente è alla guida dell’Ebolitana.
CASERTA. La Casertana comincia
meglio il girone d’andata rispetto alla
partenza del campionato ma non
basta. A Francavilla i falchetti di mi-
ster Ferraro non sono riusciti a ri-
scattare la sconfitta dell’andata alla
prima del torneo di Serie D cen-
trando un pareggio strameritato sol-
tanto in occasione dei minuti finali
grazie a Majella, vera anima di una
squadra ancora alla ricerca di iden-
tità. Dopo essere passati in vantag-
gio per due ad uno grazie ad una
doppietta del bomber partenopeo,
Imbimbo e compagni si sono fatti ri-
montare ed il punto è arrivato solo
grazie al provvidenziale zampino di
un autentico goleador di razza. La
Casertana formato da trasferta ha
chiaramente ulteriori margini di mi-
glioramento. L’undici sceso in
campo domenica vantava uomini di
comprovata esperienza come Pa-
store, Ginobili, Siclari e Gargiulo
ma i meccanismi tra i reparti sono
ancora nella fase di rodaggio. In
ogni caso c’è tempo per un progetto
cominciato da appena qualche set-
timana. Il segreto dovrà essere la
pazienza per una compagine che ha
le caratteristiche per diventare vin-
cente e non avere timore di affron-
tare qualsiasi avversario. Per il
momento ci si è ripromessi di non
guardare la classifica e pensare a
giocarsi ogni gara con impegno e
determinazione. D’altra parte il
passo lento ed incerto delle prime
della lista lascerebbe grosso ram-
marico a fine anno nel caso di un ar-
rivo a pochissima distanza. Ad oggi
non è ancora uscita allo scoperto
nessuna compagine in grado di met-
tersi in testa alla graduatoria e con-
durre la corsa fino alla fine. In
questo equilibrio imperante quindi
non preoccupano le sei lunghezze
che separano Stigliano e soci dalla
vetta. Tutto è ancora possibile, una
serie di risultati utili consecutivi po-
trebbe aprire scenari imprevisti al
momento. Con il cannoniere del gi-
rone in uno stato di forma celestiale,
nulla è escluso. Attendiamo pazien-
temente.
Nicola Maiello
casertana girone lumacaNonostante il pareggio, Falchetti sempre in corsa per il salto
12 14/01/2012 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1990Chi l’ha visto
CLASSIFICA
Sarnese 36Martina Franca 35Ischia 35Ctl Campania 35Nardò 33Francavilla S. 32CASERTANA 30Turris 30Brindisi 28Trani 22Casarano 21Internapoli 21Grottaglie 17Real Nocera S. 16Irsinese 15Gaeta* 12Oppido L. 10Viribus U. 8Il bomber Majella che festeggia
1314/01/2012SPORT/Juvecaserta
CAsertA. Si è interrotta a quattro
la serie negativa della Otto Caserta
che, nel 16° turno del campionato di
serie A, batte 90-76 l'Angelico Biella.
Due punti importantissimi per i bian-
coneri che tornano, così, a 6 lun-
ghezze di vantaggio dall'ultimo
posto, momentaneamente occuo-
pato da Casale Monferrato, che si-
gnifica retrocessione in Legadue.
Gran serata per Andre Collins che,
dopo un periodo di appannamento
che può starci per uno che ha do-
vuto tirare il grosso della carretta da
solo, è tornato a fare quello che tutti
si aspettano da lui.
Il folletto di Crisfield è stato strari-
pante, griffando la doppia doppia da
23 punti e 11 assist, con 5/7 nelle tri-
ple e un 31 di valutazione comples-
sivo. Bene anche Andre smith,
particolarmente concreto in attacco
ma anche abile a catturare 9 rim-
balzi. Ancora tanta l'attesa per Char-
lie Bell, che ha fatto meglio di
domenica scorsa contro Montegra-
naro e, pian piano, sta entrando
sempre di più nei meccanismi di
squadra, e bisogna avere pazienza,
ricordando l'hannus orribilis vissuto
dal talento di Flint, con i noti pro-
blemi giudiziari/familiari che gli
hanno fatto trascorrere più tempo
davanti ai giudici che sul parquet. Lo
strappo decisivo, per abbattare la
resistenza biellese, con un Aubrey
Coleman duro a morire, è arrivato
ad inizio quarto periodo, con la Juve
che raggiunge il +14 con i canestri
di Smith. Biella non ci sta e prova a
dimezzare il gap svacato dall'ex
Izmir, ma Collins e ancora Smith
chiudono la pratica con i canestri pe-
santi che valgono il 90-76 finale, con
i bianconeri che escono, nuova-
mente, tra gli applausi del Palamag-
giò, dopo i fischi decisamente
ingenerosi di domenica scorsa, e si
preparano allo sbarco in Sardegna,
al Pala Serrademigni di Sassari,
dove si chiuderà il girone d'andata.
La squadra allenata da romeo
sacchetti è un Giano Bifronte:
quasi infallibile in casa, dove ha tro-
vato 6 delle 7 vittorie fin qui conqui-
state, spesso inguardabile in
trasferta, dove ne ha perse 7, la
maggior parte delle quali terminate
in vere disfatte, vedi il -20, a Treviso,
contro Venezia nell'ultimo turno.
E' una squadra, quindi, da affrontare
con la massima attenzione, soprat-
tutto sul parquet di Piazzale Segni,
campo storicamente ostico per i co-
lori casertani, fin dalla B1. La regia
è affidata a travis Diener: play
maker esperto, 181 presenze in Nba
divise tra Magic, Pacers e Blazers,
è un giocatore molto intelligente,
molto abile nel passare la palla e nel
riuscire sempre a pescare il compa-
gno libero, sia che esso sia un
esterno o un lungo.
Al suo fianco agisce Drake Diener,
suo cugino; guardia dal grande ta-
lento offensivo, giocatore capace di
fare canestro in svariati modi, sa
aiutare anche in regia essendo do-
tato di una buona visione di gioco,
ma è un attaccante, e va marcato
bene perchè sa far male e, se in
giornata, diventa immarcabile. Il
back court è completato da Quinton
Hosley: nato a New York, ma in
possesso di passaporto georgiano,
è l'anello debole di un perimetro di
tutto rispetto. Giocatore molto di-
scontinuo, alterna prestazioni esal-
tanti a momenti di buio totale,
caratteristica, questa, che non gli ha
permesso il salto di qualità in una
carriera ben al di sotto delle poten-
zialità. Atleta di tutto rispetto, spesso
cerca più il tiro che la penetrazione,
ma gli va impedito di attaccare il
ferro con continuità. Dalla panchina
troviamo Mauro Pinton, play maker
veneziano visto, a Caserta, nel
2003/2004 in B1; seconda stagione
a Sassari per lui, discreta crescita, è
un giocatore che predilige i ritmi alti,
discreto tiratore. Brian sacchetti va
tenuto d'occhio per il tiro da 3, situa-
zione in cui sa essere micidiale so-
prattutto se messo in ritmo, mentre
Giacomo Devecchi porta tanta so-
stanza e difesa.
Vicino canestro troviamo Vanja Pli-
snic, confermato dopo le buone
cose fatte vedere la scorsa sta-
gione; è un'ala abbastanza duttile,
capace di allontanarsi dal canestro
e con un buon tiro dalla media di-
stanza. In posizione di centro l'ul-
timo arrivato, ovvero tony easley:
ingaggiato dalla Dinamo per le ot-
time cose fatte vedere, a Forlì, in
avvio di stagione, rimpiazza il fug-
giasco steven Hunter, scappato da
Sassari per un presunto infortunio
mai realmente certificato dalla so-
cietà. Easley è un grande atleta,
pivot verticale come pochi, ottimo
rimbalzista e stoppatore, buon inter-
prete del pick & roll e del post basso.
Dalla panchina il capitano dei sardi,
Manuel Vanuzzo, 36 anni, alla 6°
stagione di fila in Sardegna; gioca-
tore di buona intensità, dotato anche
di un buon tiro frontale. Nika Metre-
veli completa il reparto lunghi:
classe 1991, 212 cm per 105 kg, è
la nota lieta del rooster sardo, facen-
dosi trovare sempre pronto quando
richiesto.
Cresciuto, cestisticamente, tra Ri-
mini e Siena, è in costante crescita
a livello di rendimento, facendosi no-
tare per una buona presenza a rim-
balzo e un'ottima tecnica di base.
tony Binetti completa il team, che
in quintetto si presenta con T. Die-
ner, D. Diener, Hosley, Plisnic e Ea-
sley.
Francesco Padula
juve ora serve la serieCollins torna grande e affonda Biella. Bell in crescita
Andre Collins
Marcianise. Dopo essere stata
esposta a dicembre presso la presti-
giosa sede di “Palazzo Italia” a Ber-
lino, la collettiva “150 Artisti per
l’Unità d’Italia”, mostra caleidosco-
pica sul tema dell’unità nazionale
che ha festeggiato nel 2011 il suo
150esimo anniversario, approda alla
Tamarin Arte Gallery di Marcianise.
Si conclude così il percorso di que-
sta mostra itinerante, nata a Roc-
chetta a Volturno, il piccolo Comune
molisano dove nasce il fiume Vol-
turno.
La presentazione del vernissage ha
visto la presenza del vicepresidente
del gruppo Tamarin valentina tor-
tora, del sindaco di Rocchetta a Vol-
turno antonio izzi e dell’artista
Michele Peri, curatore dell’intero
progetto espositivo.
L’evento è stato accompagnato da
un itinerario musicale con riproposi-
zione del cantaurato interregionale
con raffaele Patti (voce), Gianluca
Montebuglio (voce e basso), raf-
faele D’anna (percussioni) e Max
Ferraro (piano).
Nata da un’idea di Michele Peri, la
collezione è di proprietà del comune
di Rocchetta a Volturno (Isernia) ed
è arrivata in Germania
grazie alla sinergica colla-
borazione tra Tamarin
Arte Gallery e Fiera Mi-
lano.
Il catalogo, ristampato per
l’occasione da Tamarin
Arte Gallery, comprende i
testi di tommaso evan-
gelista, enzo Battarra,
enzo santese e Michele
Peri, oltre alle riproduzioni
a colori di tutte le cento-
cinquanta opere in espo-
sizione.
Le opere sono lavori grafici spesso
astratti, raccolti intorno al comune
denominatore della bandiera trico-
lore.
Un viaggio nella memoria passata
nelle speranze future per riflettere
sul rapporto tra l’uomo e la terra in
questo ultimo secolo e mezzo di
grandi trasformazioni.
L’iniziativa si inserisce nei piani di
Tamarin Arte Gallery (Tag) a sup-
porto dei suoi artisti, come spiega
Valentina Tortora, responsabile della
galleria: «Da sempre attenti alle
nuove tendenze dell’arte e della cul-
tura, rafforziamo con questo evento
la nostra idea di promozione e valo-
rizzazione del patrimonio artistico e
culturale italiano. Siamo convinti –
aggiunge – che l’indirizzo dato alla
nostra galleria possa da un lato po-
tenziare il tessuto culturale della co-
munità e, dall'altro, sostenere i livelli
di eccellenza che questo territorio
esprime richiamando con forza l’at-
tenzione delle istituzioni e dei privati
sull’intero sistema-arte italiano».
La mostra proseguirà fino al 27 gen-
naio, aperta al pubblico nei giorni fe-
riali dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle
19.
I.F.
14
‘L’Unità’ in 150 teleLa prestigiosa mostra alla galleria Tamarin
14/01/2012 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...La Repubblica di Banaball’ex Macello di via Napoli
Sabato 14 ore 16.30 a Madda-loni, ex Macello Comunale di ViaNapoli, L'Associazione Aude pre-senta il libro "La Repubblica diBananab" di Antimo Cesaro. Uffi-cialmente il libro riporta i conte-nuti di un antico manoscrittorisalente alla prima metà del XVIIsecolo attribuibile al filosofoTommaso Campanella. La suacelebre Città del sole, abitata daiBananabbi, è «incredibilmente»simile all’Italia contemporanea,fra intercettazioni vintage («sofi-sticati congegni mossi daMastr’Occhiale e Mastr’Orec-chiale») e abitudini sessuali («lelibidinose costumanze»), finoalla «gran corruttela»: gli uomini«si reggono follemente e noncon ragione». Consigliato agliuomini colti, divertente e amaro,ufficiosamente il testo è un «au-tentico falso d’autore» della for-tunata collana della Guida.
Rita Pelusio ed il suo “Piantotutto”: una bravissima attrice co-mica ed un monologo denso diironia e malizia fanno del pros-simo appuntamento con “EventiTeatrale” uno spettacolo assolu-tamente da non perdere. Il car-tellone della rassegna teatraleideata dal comitato di Puccia-niello con la direzione ammini-strativa di Michela Cerrato e ladirezione artistica di Anna D’Am-bra torna, dunque, sabato 14gennaio ore 21 al Teatro “Ca-serta città di Pace”, con questolavoro che nasce dall’incontro trala Pelusio (la ricordiamo ancheper la partecipazione a ColoradoCafè e a “Voglia d’aria fresca”,con Carlo Conti su Rai Uno) eMarianna Stefanucci e RiccardoPiferi (che cura anche la regiadello spettacolo).“Pianto tutto” è un monologo in-tenso, in cui la fragilità emotivadiventa il punto di partenza di unviaggio esilarante: sul palcosce-nico si alternano Rita, i suoi per-sonaggi, e le sue canzoni perdare vita ad un mondo in cuiconvivono leggerezza ed intro-spezione, cinismo e malizia, iro-nia e disincanto. Con il cartellone di “Eventi”, con-tinua anche la sezione “Tavo-lozza e Palcoscenico”: per ilquarto incontro tra teatro e pit-tura inaugurato dalla quinta sta-gione di Eventi Teatrali, esponenel foyer del teatro, Titti Russo.Casertana d’adozione, disegna-trice, pittrice e scultrice, da annisi esprime anche attraverso latecnica delle incisioni.
“Pianto tutto”, show dellaPeluso al Città di pace
Evento al Palamaggiò,concerto di Antonacci
Giovedì 10 Maggio, presso il Pa-lamaggiò di Castel Morrone, è inprogramma il concerto di BiagioAntonacci. Maggiori informazionisono disponibili sul sito ufficialedell'artista: www.biagioanto-nacci.it. La data di inizio dellaprevendita dei biglietti sarà co-municata nelle prossime oredall’organizzazione.
Alla libreria 80mq arriva il fantasiologocalvi risorta. Alla Piccola Libreria 80mq di Calvi
Risorta, il prossimo sabato 14 gennaio alle 18,00 si
presenta un incontro sulla fantasia a cura di Massimo
Gerardo carrese, un esperto che si definisce "fanta-
siologo", vale a dire uno studioso di storia e aspetti
della fantasia unita alla linguistica generale e ai giochi
di parole. La conferenza di Calvi Risorta, parte del tour
nazionale "Immaginarsi immaginare" 2011/2012, de-
scrive con la partecipazione attiva del pubblico, quelle
che secondo lo studioso sono le caratteristiche fonda-
mentali dell'immaginazione vista nella dimensione quo-
tidiana e nelle discipline umanistiche, scientifiche,
artistiche e ludiche. Cos'è la fantasia? Dove nasce? Le
sue relazioni sono finite o infinite? Quali sono i rapporti
con la realtà? E' possibile pensare senza immagini?
Qual è il suo valore ludico e didattico? Da Platone a
Gianni Rodari, dall'assurdo alla logica, dalla letteratura,
arte, linguistica, passando per la musica, gioco e poe-
sia, Carrese illustrerà insieme ai partecipanti, chiamati
in prima persona a dimostrare con loro osservazioni
pratiche e atti ludici, le stravaganze e i meccanismi
della fantasia, considerata il più delle volte come "sola"
attività ludica e di evasione dalla realtà. Massimo Ge-
rardo Carrese si occupa a tempo pieno di fantasia con
pubblicazioni e corsi di fantasia in scuole di ogni ordine
e grado, e dal 2006 conferenze sul territorio nazionale.
E' poeta onomaturgo, musicista e fondatore nel 2005
del "Panassurdismo", una forma ludica e didattica che
esplora il campo dell'assurdo. Per i suoi studi sulla fan-
tasia ha ricevuto dall'Accademia Internazionale "Fran-
cesco Petrarca" il Diploma d'Onore e la Medaglia
d'Argento. Per informazioni www.fantasiologo.com In-
gresso gratuito, ore 18,00 Viale Indipendenza 61, Pic-
cola Libreria 80mq Calvi Risorta.
Gli appuntamenti...Libere conversazioni a teatro al Civico 14
Sabato 14 Gennaio dalle ore18:00 Dario Salvelli e Teatro Ci-vico 14 presentano: Libere con-versazioni a teatro.www.conversazioni.dariosal-velli.com. Libere Conversazionia Teatro, www.conversazioni.da-riosalvelli.com, nasce da un’ideadi Dario Salvelli (www.dariosal-velli.com) in collaborazione conil Teatro Civico 14 (www.teatroci-vico14.it) di Caserta ed è unarassegna di discussioni d’impe-gno civile e culturale, dove lette-ratura, teatro, cinema e l’artedell’ironia e della semplicità siuniscono per stravolgere la pre-sentazione al pubblico in libreriao il tedioso convegno. Libere conversazioni a teatro sti-mola il confronto per fare deicirca sessanta posti del TeatroCivico 14 uno spazio d’espres-sione aperto, libero e ribollented’idee.
Nuovo appuntamento, dopo lapausa natalizia, domenica 15gennaio, al Teatro Comunale diCaserta, per la IX Edizione dellaRassegna “ A Teatro con Mammae Papà”, ideazione e direzioneartistica di Roberta Sandias. LaCompagnia La Mansarda è inscena con lo spettacolo “I Rac-conti di Fernando”, di MaurizioStammati. Lo spettacolo, fruttodi una ricerca sulle possibili inte-razioni tra il teatro di figura, il tea-tro d'attore e quello di strada,cerca attraverso la figura di uncantastorie di raccontareun'epoca, dagli anni prima delgrande conflitto ai nostri giorni.Pulcinella, le sue lotte, i suoisogni ed i suoi incubi, sono losfondo sul quale si snoda il rac-conto, ma nella storia fanno irru-zione anche altri strambipersonaggi. Il risultato è unospettacolo divertente, a trattigrottesco con, a volte, sfumaturemalinconiche. Fernando detto "lamontagna" per la sua mole è unpescatore e panettiere.
“I racconti di Fernando”domenica al Comunale
1514/01/2012Caserta&dintorni
Sabato 14 gennaio dalle ore 17alle 19 al Laboratorio L'Alchimiadel corpo: tra eresia e guari-gione. Laboratorio di Tai ChiChuan e Qi Gong Presso il Cen-tro Culturale Solarya di ViaSanta Croce 12 a San Nicola LaStrada. Grazie alla collabora-zione tra l'associazione Altanur el'Istituto italiano per gli Studi Filo-sofici di Napoli si rinnova per il 5°anno consecutivo l’evento leConnessioni Inattese 2011 chequest’anno ha come tema: LaFrontiera, l'Ignoto, l'Eresia. LeConnessioni Inattese nasce perpromuovere l’interazione tra lediverse conoscenze, suscitare ri-flessioni e collegare proficua-mente le diverse realtà chetroppo spesso restano distanti. Inquesto contesto l'AssociazioneArtemisia è lieta di parteciparecon un Laboratorio teorico.
La frontiera, l’ignoto e l’eresia all’Alchimia
casaGIoVe. Qual è il modo migliore per non pensare
alla crisi della nazione, alle tasse che aumentano e ai
problemi della nostra terra? Sicuramente una bella man-
giata, fatta, magari, in allegria con una buona compa-
gnia. Di questo avviso è anche lo chef Michele, titolare
dello storico ristorante di via Quartier Vecchio a Casa-
giove, Le Quattro fontane che ha pensato per dome-
nica 15 gennaio ad un vero e proprio pranzo anti-crisi.
antipasto con polpettine di baccalà, vera e propria
specialità de Le Quattro fontane, involtini di melen-
zane, bruschettina, mozzarella fritta e frittelline della
casa, due assaggi di primo, con maccheroncini pro-
vola di bufala e melenzane e pettole e fagioli, se-
condo, a scelta tra costoletta di maialino nero alla
brace o costoletta con pupaccelle e dolce della casa
a soli venticinque euro.
Se non si combatte così la crisi... La cifra irrisoria fissata
per dare uno schiaffo al difficile momento che stiamo vi-
vendo, non fa il paio, però, con la qualità dei prodotti
che restano sempre di primissima scelta.
La garanzia di qualità è data dal marchio Slow food. Lo
chef Michele, per le sue pietanze, utilizza solo prodotti
che vengono garantiti da questa etichetta. Questa filo-
sofia ha portato Le Quattro fontane ad essere insignito,
anche quest’anno, della chiocciola Slow food, che rap-
presenta l’emblema della cucina di qualità. Per tutti co-
loro che vogliono sfruttare l’occasione del pranzo anti-
crisi, ma anche coloro che hanno voglia di assaggiare
gli altri manicaretti preparati dallo chef Michele, è con-
sigliabile prenotare allo 0823468970. Il rischio che si
corre, infatti, è quello di arrivare a via Quartier Vecchio
e non poter assaggiare le prelibatezze preparate dalle
sapienti mani dello chef Michele.
Il pranzo anti-crisiA Le Quattro fontane menù luculliano a 25€
Gastronomia, Marziale personaggio dell’annocaserta. rosanna Marziale, la giovane chef ca-
sertana, verso un risultato eccezionale nel con-
corso "Personaggio dell'anno dell'enogastronomia
e della ristorazione", indetto dal prestigioso gior-
nale on line "Italia a tavola", diffuso in tutto il
mondo, che ha lanciato il sondaggio tra il popolo
del web. a pochi giorni dalla chiusura del voto
(conclusione domenica 15 gennaio) la brillante
chef casertana viaggia al primo posto con oltre set-
temila consensi, seguita da Marco Medaglia, cuoco
in un importante ristorante di Hong Kong e da altri
importanti nomi della gastronomia italiana, tra cui
Gianfranco Vissani, Massimo Bottura, Gennaro
esposito, Gualtiero Marchesi, carlo cracco, erne-
sto Iaccarino, Heinz Beck, etc. "Italia a tavola"
aveva selezionato i 36 migliori chef da inserire in
finale, dopo un presondaggio sempre via web, che
rappresentano i ristoranti italiani al top nel nostro
paese e nel mondo, tra i quali anche rosanna Mar-
ziale, che nella scorsa edizione del concorso con-
quistò il titolo di "Lady chef", classificandosi al
sesto posto nella graduatoria assoluta e al primo
tra le donne. Dal
2 dicembre,
quando è stato
dato il via al son-
daggio al 15 gen-
naio, ultima data
utile per votare, i
fans degli chef in
concorso po-
tranno esprimere
la loro preferenza
collegandosi, dal
proprio indirizzo di posta elettronica, al sito
www.italiaatavola.net. Il sondaggio legato al “Pre-
mio Italia a tavola” ha superato le 80mila adesioni
(l'anno scorso se ne registrarono circa 70mila) tro-
vando larghissimi consensi in Italia e all’estero, a
conferma dell'affidabilità di un appuntamento a cui
non si può più rinunciare. Un gioco appassionante,
ma allo stesso tempo un modo per premiare l’im-
pegno nel difendere il Made in Italy e nel valoriz-
zare l’enogastronomia tricolore.